Twisted Heart of the Wood

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    Le dimensioni della bestia rivaleggiavano con quelle degli enormi alberi dalle chiome contorte che sorgevano nel bosco, che pure erano tanto enormi da far piombare larghe porzioni di foresta in un buio tale da far dubitare dell'esistenza di un sole al di sopra delle fronde. L'animale era una creatura composita, troppo vasta e deforme per avere testa, collo ed arti ben precisi, però aveva occhi e palpebre troppo simili a quelle degli esseri umani per non conferire un profondo senso di disagio, conficcati ad i lati della parte superiore del busto, quel triangolo di carne in ebollizione che doveva per forza contenere la materia celebrale. La fortuna di Augustus, Lancelot e del drappello di Storm Riders lì presenti era che quelle palpebre delle dimensioni di una utilitaria erano socchiuse, raramente fremevano e mai si schiudevano del tutto, segno che la bestia era dormiente, in una sorta di letargo.
    La gigantesca struttura del suo corpo vacillava, di tanto in tanto. Dava l'impressione di ondeggiare quando le chiome arboree che la circondavano si scuotevano per le forti raffiche di vento, ma i tentacoli biancastri e semitrasparenti che ne decoravano il corpo erano immobili, tesi in tutte le direzioni. Sembravano piloni che ancoravano la bestia al terreno e la facevano assomigliare in qualche modo ad un grottesco tendone per gli spettacoli dei freaks che però erano scappati dalle loro gabbie ed ora giacevano qua e là a perdita d'occhio, sulle sponde del ruscello d'acqua limpida che tagliava in due la scena e separava la squadra dei soccorritori dal leviatano dormiente e dalla sua corte di mostruosità aberranti senza nome, tutte o quasi tutte immobili ai suoi piedi, salvo rari esemplari che di tanto in tanto si sollevavano e si trascinavano per qualche metro, salvo poi tornare a giacere al suolo. Ce n'erano di tutti i tipi, la maggior parte sembravano mammiferi dalle carni fuse e risaldate alla rinfusa, spesso con organi ed ossa esposti e visibili, che pulsavano all'interno di sacche rosso sangue simili a pustole, oppure grottesche cisti rubino che crescevano in posizioni casuali, spesso accompagnate da arti supplementari, bocche aggiuntive o speroni ossei che avevano tutta l'aria di essere armi letali, alcuni erano insettiformi e si muovevano su molte zampe, la maggior parte sembravano ragni, larve con le zampe o meglio ancora bubboni bianchi o neri dotati di molteplici arti, talmente malformati da sembrare scarti di un set cinematografico di David Cronenberg.

    L'idea di utilizzare gli alberi per evitare ulteriori incontri dannosi con la fauna locale si era rivelata vincente, i riders non avevano problemi a scalare gli alberi ed anche Lancelot e Augustus si erano adeguati con i loro mezzi, mentre Murray pur non avendo delle Air Treck con se aveva dichiarato di non averne realmente bisogno essendo in grado di eludere la gravità con facilità con quella che un esperto avrebbe certamente riconosciuto come una forma basilare di magia. In questo modo si erano mossi in avanti in breve tempo ad una distanza di quasi due leghe, finché Sharyu dall'alto non aveva notato delle tracce. Con cautela erano scesi ed avevano trovato diverse bisacce abbandonate sul posto, il cui numero e tipologia avrebbe rimandato immediatamente alla mente di Augustus il gruppo di nani dalle armature scure che facevano parte della spedizione. Natsuki, fra tutti, era il meno entusiasta all'idea di seguire la pista, ma era l'unica che avevano. Mano a mano che si avvicinavano diventava sempre più nervoso, finché non erano sbucati in quella radura e si erano trovati di fronte a quella situazione. Ora erano inchiodati a distanza di sicurezza, ancora nascosti dagli alberi ma con il tramonto che ormai aveva fatto il suo corso, e solo la luce delle stelle a illuminare la scena ed un autentico esercito di mostri famelici a separarli dal loro obbiettivo. Perché in maniera del tutto illogica e priva di senso, proprio in mezzo a quelle bestie sulla riva del fiume c'erano tre superstiti del gruppo di nani, tutti piuttosto malconci e che trascinavano con se due fagotti che avevano l'aria di essere i cadaveri dei loro compagni, ma vivi e ancora con le loro armi, sebbene bloccati lì sul posto. Non aveva molto senso, le bestie avevano cercato fin da subito di attaccare Augustus e gli altri senza troppi complimenti, adesso invece in qualche modo tenevano dei prigionieri e non li attaccavano limitandosi a far loro la guardia ed impedirne la fuga. Era una qualche sorta di astuzia animale, oppure c'era dell'altro? Era una trappola? Un'esca? Cosa aspettavano a divorarli?

    « Okay, credo di aver individuato il cuore. »
    Disse numero sette in tono soddisfatto. Poi indicò un punto preciso del costato della bestia, la parte sulla destra.
    « Deve essere lì, quando è fermo non si vede niente, ma la carne pulsa ogni volta che quel coso fa qualche movimento. Se riesco ad aprirmi la strada e piazzare un colpo riesco a passarlo da parte a parte e ammazzarlo. »

    « Non dobbiamo stare fermi... dobbiamo... continuare a muoverci, dobbiamo... »
    Natsuki non era tranquillo. Non era tranquillo per niente, e ne aveva tutte le ragioni anche se nella sua voce era possibile distinguere facilmente le note acute della paranoia.
    « Loro vedono al buio, se andiamo di là... morte. Di là, poi... morte. Poi... poi... »

    « Finiscila di fissarti con quel coso, non siamo mica qui per ammazzarlo. E poi chissene, è un mostraccio dimmerda, lascialo lì. Per me ci può invecchiare, lo stronzo. » Borbottò numero sei, che fin da subito aveva scelto di ignorare bellamente Natsuki e le sue frasi. Il suo collega della guardia pretoriana però insisteva, e dalla voce sembrava quasi divertito da quella situazione. « Ce lo vedi quel coso che bussa alle porte del Big Bird mentre il boss è ancora dentro? Secondo me se lo ammazziamo ci devono fare una statua, almeno. Oro e avorio, almeno, e non lo dico per dire. »

    « Non capisco cosa stanno aspettando... »
    Si domandò Sharyu, che aveva guardato la scena con un piccolo binocolo portatile. Lo offrì ad Augustus ed a Lancelot, nel caso uno dei due o entrambi volessero dare un'occhiata. La scena anche vista da vicino non era poi troppo diversa da come sembrava: i tre nani sembravano illesi, anche se tutti e tre avevano macchie di sangue ed icore sulle armature, si tenevano occupati badando alle loro armi e si guardavano spesso attorno.
    « Non so cosa darei per poter parlare con loro. Basterebbe inviare loro un messaggio in qualche modo, senza farsi notare. Forse se il fiume è abbastanza profondo posso provare a risalire da sola e nuotare verso di loro. » La sua era solo un'ipotesi, ma all'istante Natsuki le afferrò la giacca e la tirò attirando la sua attenzione. Tremava. « Il fiume no. Non entrare nel fiume. Non entrate nel fiume. » Sharyu rimase stupita da quella reazione improvvisa, abbozzò un sorriso nervoso. « O... ok? Il fiume no, capito. »

    asdfds

    C'era da decidere che fare. In tutto mancavano ancora due gruppi all'appello, forse era il caso di abbandonare i nani e cercare quelli. Forse era il caso di rimandare la caccia all'indomani, con la luce del giorno. Forse era il caso di lasciar perdere e basta... di sicuro Natsuki aveva ragione dicendo che non dovevano restare lì immobili ad aspettare di essere scovati da qualche predatore notturno...

    CITAZIONE
    . Twisted Heart of the Wood: Sentite e doverose scuse di rito a parte, riprendiamo da qui, dopo mesi di profondo vuoto cosmico. La situazione di gioco è semplice nella sua descrizione: siete in una zona sicura, nascosti agli occhi delle creature che abitano la foresta. L'obbiettivo è trarre in salvo i superstiti della squadra di nani, però farlo non è semplice. Oltre al mega boss sullo sfondo ci sono letteralmente centinaia di bestie infette dal virus gastrea che vi separano dal bersaglio, senza contare che la situazione è anomala sotto tutti i punti di vista perché... da quel che ne sapete, quei mostri non prendono prigionieri. Cioè, a voi hanno sempre cercato di mangiarvi sul posto senza troppe cerimonie, e anche l'altra creatura che avete incontrato si è mangiata i mezz'orchi (e se li è pure digeriti se è per questo).

    Oltre ai nani mancano ancora le elfe compagne di Flute (che poi in realtà sono per metà fate e per metà umane, ma continuerò a chiamarle elfe per semplicità dato che mezze-fate suona davvero male) e il gruppo misto composto da due ogre, due umani e un mezz'uomo, quindi le scelte più immediate sono: tentare di salvare i nani, lasciar perdere e cercare un altro gruppo, lasciar perdere la missione oppure aspettare l'indomani, e in quest'ultimo caso salterebbe il problema di passare la notte al sicuro. A voi la mossa!
     
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    Attraversare la foresta sfruttando come percorso le chiome degli alberi aveva permesso al gruppo di addentrarsi nella giungla senza finire vittima di ulteriori agguati, ma questo non voleva certamente dire che avrebbero potuto evitare brutti incontri ancora a lungo; dopotutto, erano lì con lo scopo di trarre in salvo gli eventuali superstiti delle squadre di ricognizione... e pensare di poterci riuscire senza incrociare altri Gastrea sarebbe stato oltremodo ingenuo.

    Quando Sharyu aveva scorto qualche segno nella vegetazione, la squadra di soccorso era cautamente ridiscesa a terra per osservare meglio, e riconoscendovi gli effetti personali del gruppo dei Nani, si erano messi sulle loro tracce pur con la reticenza di Natsuki, ed erano sbucati nella radura in cui scorsero infine dei sopravvissuti... accerchiati da bestie infette, e dove un mostro colossale dormicchiava.

    Attualmente, trovandosi ad una distanza di sicurezza, non erano stati notati, ma la palpebra fremente di quel gigantesco occhio rosso faceva presagire che la dormiente creatura tentacolare fosse in procinto di risvegliarsi... e non era affatto una bella prospettiva, considerando la schiera di mostriciattoli assopiti attorno al gigante e l'arrivo incipiente delle ombre della sera.

    Ad impensierire maggiormente il Cigno di Selowen era però la presenza di prigionieri apparentemente
    vivi nel centro di quell'assembramento: erano in tre, di razza nanica e ancora armati di tutto punto, ma il fatto che fossero semplicemente intrappolati sulla riva del fiume, e che avessero con loro anche i cadaveri di due compagni (quando la logica dei loro carcerieri li avrebbe voluti tutti e cinque già belli che fagocitati), non faceva che sollevare ancora più dubbi.

    Perché l'uso di ostaggi era una pratica utilizzata dagli esseri senzienti per negoziare scambi di convenienza, e quei mostri erano sempre stati visti muoversi unicamente guidati dal proprio istinto predatorio.

    Qualcosa non tornava...

    « Okay, credo di aver individuato il cuore. Deve essere lì, quando è fermo non si vede niente, ma la carne pulsa ogni volta che quel coso fa qualche movimento. »
    disse Sette, additando il costato della bestia
    « Se riesco ad aprirmi la strada e piazzare un colpo riesco a passarlo da parte a parte e ammazzarlo. »

    « Ammesso che quella cosa abbia un cuore solo. E che quello visibile non sia un'esca. »

    « Non dobbiamo stare fermi... dobbiamo... continuare a muoverci, dobbiamo... »
    lamentò il Topo, con voce resa acuta e vibrante dall'ansia
    « Loro vedono al buio, se andiamo di là... morte. Di là, poi... morte. Poi... poi... »

    Seguì un principio di battibecco tra i due Pretoriani, che il Cavaliere ignorò, preferendo piuttosto dedicare la sua attenzione alla Scimmia, che -porgendo a lui e ad Augustus un binocolo- dette voce ai suoi medesimi dubbi sulla situazione dei Nani, profilatasi davanti ai loro occhi.

    jpg« Non capisco cosa stanno aspettando... Non so cosa darei per poter parlare con loro. Basterebbe inviare loro un messaggio in qualche modo, senza farsi notare. Forse se il fiume è abbastanza profondo posso provare a risalire da sola e nuotare verso di loro. »

    « Il fiume no. Non entrare nel fiume. Non entrate nel fiume. »

    Scartata l'eventualità di sfruttare il corso d'acqua come strada percorribile, restava il fatto che l'idea della donna non fosse sbagliata.

    « Potremmo comporre un messaggio per i Nani e lanciarlo con i miei coltelli, o farlo recapitare dai poteri telecinetici del Magister Asensi; altrimenti... so che è piuttosto rischioso, ma... »
    propose l'Albino, rimbalzando gli occhi verdi dalla Scimmia al Numerologo
    « ...potrei provare a raggiungere i prigionieri: se mi muovo da solo, le mie capacità di occultamento potrebbero permettermi di evadere i sensi di quelle creature. »
    così dicendo, gli occhi verde acqua del Cavaliere si posarono sul Topo
    « Credi che potrebbe funzionare, Nezumi? »


    Status

    Condizioni Fisiche - Ottimali
    Condizioni Mentali - Infastidito
    Riserve Energetiche - 100%
    Riassunto delle Azioni - Lancelot propone due opzioni per il salvataggio dei Nani
    1) inviare loro un messaggio scritto con un pugnale da lancio o con la telecinesi di Augustus
    2) sfruttare l'incastro delle sue Passive di seguito riportate (Bonus Fisici e Anti-Auspex) per raggiungere i Nani


    Equipaggiamenti

    L'Armatura - Bonus in Resistenza | Leggerezza
    La Cappa - Assenza di Aura | Furtività | Presenza Inosservata
    La Spada - Infrangibile | Fendi-etereo
    I Coltelli - Lame da Lancio [x 20]


    Poteri Passivi

    Figlio della Laguna - Mindfuck-Alert | Trick-Detector | Difesa Mentale [Variabile]
    Cerchi sull'Acqua - Vista Cieca
    Seguire la Corrente - Bonus in Velocità | Bonus in Agilità | Acrobatismo
    Grazia del Cigno - Aura di Carisma
     
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    Avere a che fare con i due pretoriani non è per niente semplice. Non che le psicosi del Topo siano invece più semplicemente gestibili. Per fortuna che nel gruppo vi erano Sharyu e Lancelot, gli unici ragionevoli ed in grado di sostenere una conversazione normale. Non che voglia parlare, la verità che vorrebbe unicamente trovare gli altri membri della spedizione, salvarli dai mostri mutanti e portarli a casa.
    Sa benissimo che un mercenario viene pagato per mettere in gioco la sua stessa vita, sa benissimo che la morte delle elfe, dei nani o degli altri non gli cambiano la vita e probabilmente nel semipiano, in questo stesso momento, altrove, stanno morendo altri mercenari per cui egli non può far nulla.
    Ma oggi, qui ed ora, può fare qualcosa. Forse.
    Forse perchè appena giungono sul limitare della foresta la situazione che hanno davanti è qualcosa di inaspettato. Sembra trattarsi di un nido, con tanto di regina. Cerca di tenere a bada i Pretoriani dal partire con inutili assalti, come lo stesso Lancelot sottolinea. Hanno bisogno di informazioni che al momento non hanno.
    Bene...
    Sospira osservando lo scambio tra la scimmia ed il topo. Si gratta un po' la testa pensando ad un piano utile per la situazione. Potrebbe cercare di aprire un varco telepatico con i nani, ma questi sono troppo refrattari ad ogni forma di magia. Maledetti, gli stanno complicando la vita. Se tutto dovesse finire bene li dovrà istruire in qualche modo.
    Abbiamo ancora un po' di tempo prima dell'imbrunire.
    Signor Natsuki, potrebbe avvertirci se le sue percezioni dovessero farsi...ecco, ancora più nefaste?

    Non sa bene quali siano le sue doti, ma immagina si tratti di una sorta di veggente. Annuisce alle parole del cavaliere e recupera dallo zaino un foglio dal quaderno ed una penna. Scrive frasi semplici "Come state? Perchè vi tengono così? Altro?" per garantire loro una semplice risposta. Preferisce utilizzare la sua telecinesi piuttosto che i coltelli di Lancelot che potrebbero destare i sensi acuti di qualche bestia.
    Sparpagliamoci a coprire un quarto della circonferenza della radura, secondo i gruppi già stabiliti. Se dovessero esserci problemi, vi prego, scappiamo. Ho modo di guadagnare tempo per tutti, ma eviterei di combattere in una situazione di svantaggio numerico così evidente e con le tenebre prossime.
    Gli sembra un buon piano, ma devono muoversi rapidamente se vogliono mantenere il vantaggio della luce.
    Così concentrandosi cerca di far levitare il foglio di carta appena piegato a metà con la penna incastrata all'interno in direzione dei nani silenziosi. Potrebbero essere stati contaminati, o vengono tenuti lì come cena, in ogni caso hanno bisogno di maggiori informazioni di fronte ad uno schieramento così imponente.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 110%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

    Attive

    Equip esplorazione
    Zaino: zaino di media capienza
    Razioni/Acqua: razioni con barrette ipercaloriche per tre pasti. Una borraccia da un litro.
    Gessetti: sei gessetti (due bianchi, due rossi, due verdi)
    Corde: Due corde di 5 metri ognuna
    Fiammiferi/stracci: Una scatola di fiammiferi (venti in totale) e due semplici stracci di stoffa bianca di circa 50x20 cm.
    Coperta: una coperta di lana sottile.
    Occhiali: semplici occhiali di ricambio.
    Quaderno/penne: Un quaderno con una trentina di fogli, due penne (una nera ed una rossa).
    Provette: tre provette in plastica con tappo ermetico a pressione. Capienza 20 ml cadauna.
    Guanti: un paio di guanti neri con una sottile imbottitura in cuio morbido sul palmo così da essere adatti alle superfici rocciose.
    Scarpe: un paio di scarpe comode dalla suola antisdrucciolo.

    Scheda: Qui
     
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    « ...potrei provare a raggiungere i prigionieri: se mi muovo da solo, le mie capacità di occultamento potrebbero permettermi di evadere i sensi di quelle creature. »
    Suggerì il cavaliere del lago, rivolgendosi al topo che però era ancora paralizzato dal terrore.
    « Credi che potrebbe funzionare, Nezumi? »

    « Ehi! Non affidarti a lui, non funziona così! » Lo interruppe "numero sette" nel consueto tono sfrontato. Aveva preso una piccola tanica d'acqua dalla scimmia, e se la stava versando dritta sulla maschera, nel tentativo di rinfrescarsi oppure nella speranza che qualche goccia filtrasse nella sua gola riarsa. « Ha un difetto nella Solid Sense Type, una modifica impiantata nella corteccia celebrale. "Vede" una quantità di futuri probabili, ma sono tutti costrutti del suo cervellino. Simulazioni a partire dalle informazioni in suo possesso che non tengono conto di variabili che non conosce. Non sono del tutto sicuro di come funziona, ma abbiamo nella guardia uno come lui, strinato di cervello uguale. Se ti fidi di lui muori giovane. »
    Per un lungo istante "Numero Sei" rimase a guardarlo in silenzio, era impossibile discernere la sua espressione da sotto la maschera ma ugualmente in qualche modo dava l'idea di essere stupito in modo molto... beh, in modo molto stupido.
    « Cioè è come Gabo? Per forza strippa. Aspetta, ma quindi... »
    Guardò il topo. Poi Sharyu. Poi di nuovo il topo.
    « Aspetta un momento!!! Ma voi siete Gravity Children??? »
    Esclamò in tono esterrefatto, salvo poi beccarsi uno spintone dal compagno che gli dette prontamente dell'idiota e poi iniziare a bisticciare in maniera piuttosto infantile con quest'ultimo alzando anche un discreto baccano alquanto inopportuno in una situazione che almeno sulla carta dovrebbe essere "stealth".

    Nel frattempo foglio e penna svolazzano fra i branchi di bestie quiescenti, fluttua sopra il ruscello sotto il naso della gigantesca bestia addormentata ed infine raggiunge i nani che nel frattempo ne osservano il moto con aria sbalordita. Tutti e tre si alzano di scatto in direzione dell'inaspettata manifestazione, agguantano il foglio e si accalcano l'uno sull'altro per leggere, smanacciando e vociando senza curarsi minimamente della gran quantità di bestie che li minacciano da ogni direzione. Sono più rumorosi pure dei due pretoriani, che pure ci hanno messo diversi istanti per zittirsi. Una volta letta la missiva iniziano a discutere, sono tutti e tre piuttosto concitati nei movimenti ed uno inizia subito a scrivere una risposta mentre gli altri due gesticolano animatamente. Poi il nano intento a scrivere accartoccia malamente il foglio, si avvicina più che può al ruscello d'acqua -praticamente a due passi da una mezza dozzina di bestie che però rimasero immobili. Si guardò attorno tenendo la palla di carta fra le mai, volse lo sguardo a destra ed a sinistra visibilmente indeciso, poi si voltò in direzione dei due compagni che gli gridarono svariate frasi. A quel punto tornò indietro piuttosto impettito -sempre senza lasciare la palla di carta contenente la risposta- e insieme agli altri due nani si procurò un lembo di stoffa e una pietra su cui applicò la carta stropicciata.

    « Che cacchio stanno facendo? »
    Brontolò irritato Numero Sette mentre il nano tornava sui suoi passi, arrivò proprio sulla sponda del fiumiciattolo e iniziò a roteare la pietra infilata nel lembo di stoffa, improvvisandosi fromboliere. Lanciò il proiettile solo dopo parecchi giri, scagliandolo nella boscaglia precisamente da dove era provenuto e riuscendo incredibilmente a centrare esattamente la zona in cui si trovava Augustus. Sharyu, che era giusto alla sua destra, scartò all'ultimo dando prova di ottimi riflessi, mentre la pietra si piantava nel terreno dove si trovava poco prima. Nella missiva c'erano poche frasi scritte in una calligrafia pessima ma leggibile, squadrata come pietra, tutta la prima parte era scritta, cancellata e poi riscritta male. Si leggeva:

    Pronti all'innesco tre-punto-settantadue chilogrammi di Aetherquarz arricchito di sali di acido cianidrico concentrato. L'area è di circa un chilometro quadrato con i venti a favore. Il gas perdura da un minimo di un'ora fino a tre ore dopo il rilascio. Abbatteremo l'abominio per vendicare Allrik Alaricsson e Megrim orecchio mozzato. I loro corpi non saranno abbandonati. Lanciate l'assalto in qualsiasi momento con tutte le forze a disposizione in modo da aprire un varco.
    Corgar figlio di Thamgrim, Telchar Calcaossa e Thrár Chiavenera a capo della spedizione del clan Kharadron di Chediya per grazia della Dama Azzurra.


    Sharyu dette una rapida scorza alla missiva, poi la passò rapidamente ad Augustus e iniziò a frugare nello zaino. Sul fondo estrasse cinque piccoli oggetti delle dimensioni di sigari, dotati di minuscoli tubi adatti a sigillare le narici.
    « Non sono sicura di cosa vogliamo fare, e ad essere sincera un attacco mi sembra un piano un po' avventuroso. » Ammise un po' esitando, ma la frase sottintesa era "ma abbiamo davvero un piano?". « ... tuttavia visto che si parla di gas questi potrebbero servire, credo. Sono filtri compatti, durano a lungo, anche tre-quattro ore. »
    « Yesssss! Finalmente! »
    Esclamò Numero Sette, che non aveva ben capito ma era pronto allo scontro.
    Natsumi era chiaramente dell'idea opposta, mentre Numero Sei pure aveva l'aria poco convinta, anche se con la maschera e tutto era difficile capire cosa gli stava passando per la testa. In pratica la decisione stava a Lancelot ed Augustus.

    CITAZIONE
    . Twisted Heart of the Wood: L'esatta conseguenza del rimanere esposti al tipo di gas specificato nella missiva ve la posso fornire in privato se avete una qualche competenza da alchimista, oppure una decente motivazione da background, altrimenti mi sa che dovete usare la fantasia per farvi un'idea di che intruglio si tratta. Chiaramente i nani hanno armature complete e caschi dotati di respiratori e decisamente non temono molto l'esposizione alla loro stessa arma, lo stesso non si può dire per voi che siete in sette con solo cinque respiratori.

    Attenti che i nani non hanno idea di quanti siete esattamente (né di come siete equipaggiati o quanto siete pronti a dare battaglia), però si sono fatti un'idea precisa di dove vi trovate. Per qualsiasi domanda al solito i PM!


    Edited by Yomi - 17/6/2020, 17:46
     
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    Ancora appollaiato sull'albero il Numerologo se ne sta ad osservare il mare di mostri dispiegato ai suoi piedi. La situazione è assolutamente complessa ed uscirne tutti sani e salvi è potenzialmente molto difficile.
    I nani parlottano e preparano la risposta alle domande scritte dallo Studioso. Lascia che gli spiriti sciamino mentre si volge ad osservare i suoi colleghi di sventure. Quindi il Topo è più una sorta di enorme calcolatrice, piuttosto che un veggente. Aveva sperato in spiriti affini, invece deve ricredersi. Le sue conoscenze tecnologiche sono scarse e per lo più orientate a saper far funzionare Argonath senza far esplodere la nave volante e Laputa stessa.
    Tramite la telecinesi, una mano spiritica era pronta a recuperare il foglio, ma i nani hanno tecniche differenti e deve ringraziare, cosa che fa subito, la Scimmia per avergli evitato un naso rotto.
    Ah.
    Si limita a rispondere a quanto legge sul foglio.
    Si tratta di un gas potenzialmente, anzi, certamente letale. Diciamo che sarebbe meglio che non spieghi a nessuno le precise dinamiche con cui genera la morte.
    Parlare di polmoni sciolti e vomitati, prima di sera, poi potrebbe rovinare la cena. Si limita ad avvicinare tutti i colleghi annuendo poi alla Scimmia, che sempre di più salva ogni situazione. Quando e se avrà modo dovrà ringraziarla o chiedere a Quarion di osannarla in qualche modo.
    Non abbiamo dati sull'effettiva azione del gas su quei mostri, ma se respirano, e mi sembra che lo facciano, subiranno gli effetti del gas. Di contro chi utilizza questi filtri ed i nani non avranno problemi.
    Certo il problema nasce sui numeri. Pochi filtri, troppe persone, area d'azione estremamente varia. Questa la situazione in cui al momento si trovano. Osserva Lancelot per qualche lungo istante, riflette sul da farsi, ma le possibilità di salvare tutti, come detto, sono piuttosto remote.
    L'unica idea che mi viene in mente, data la situazione e che ci offre una piccola possibilità è questa: non dobbiamo attaccare per distruggere, ma solo per dare possibilità ai nani di scappare. Per questo motivo abbiamo bisogno di un diversivo e di una rete di supporto.
    Una pausa in cui soppesa chi-può-fare-cosa, con risultati scarsi. Non conosce abbastanza bene le abilità di tutti ed arrogarsi così il diritto di prendere una decisione. Spera che ci siano volontari.
    Due persone, i più rapidi tra noi, non indosseranno le protezioni per il gas. Colpiranno lo schieramento nemico dal lato opposto rispetto i nani. Fatto questo scapperanno via il più velocemente possibile, oltre un kilometro con l'indicazione di correre in linea dritta, così poi potremmo recuperarli. Rintanatevi sotto terra, dentro un albero, insomma un posto sicuro.
    Chi resta farà da rete di protezione, evitando che i mostri si gettino all'inseguimento. Basterà guadagnare qualche minuto così il gas farà il suo lavoro. Un paio di persone, poi, fungeranno da rete di sicurezza per i nani dal lato opposto.

    Forse Numero 6 e 7 potrebbero essere i due più rapidi, forse anche meno utili nel gioco di "rete", ma teme che lasciarli andare da soli nella boscaglia possa essere qualcosa di estremamente pericoloso. Ma un certo grado di rischio è necessario.
    Cosa ne pensate?
    Domanda muovendo la zazzera di ricci verso i presenti nella speranza che qualcuno abbia avuto un'idea migliore e meno rischiosa.

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    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
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    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
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    « Ehi! Non affidarti a lui, non funziona così! »

    Le proteste del Numero Sette dirottarono su di lui il tiro degli occhi verde-acqua del Cavaliere di Shea, ma fu solo per un breve istante: pur continuando ad ascoltarlo con flemmatica serenità, restava il fatto che Lancelot non fosse in alcun modo edotto o interessato ai retroscena che permettevano a cose come la tecnologia o la magia di funzionare, e perciò si limitò a trattenere nella memoria giusto i punti salienti di quella obiezione, e a riportare lo sguardo sulla situazione nella radura, mentre tra i due Pretoriani partiva l'ennesimo infantile battibecco.

    Intanto, i poteri telecinetici del Maestro Augustus avevano portato a destinazione carta e penna, consegnandoli nelle mani del trio di Nani sopravvissuti: con una certa reattività, quelli scattarono in piedi, raccolsero il messaggio fluttuante, e dopo aver sgomitato per leggerlo cominciarono allora una concitata ed animatissima discussione... curiosamente incuranti della vicinanza dell'orda di mostri, del concreto rischio di svegliarli, e dell'eventualità di finire divorati attirandone le attenzioni.

    Uno dei Nani prese a scrivere, gli altri due accanto a lui ad argomentare e gesticolare, e quando lo scrivano ebbe concluso la propria opera, il Cigno di Selowen lo vide accartocciare il foglio con la risposta, rimettersi in piedi, e iniziare ad agitarsi inquieto nella piccola zona circoscritta della radura, alla ricerca di qualcosa...


    « Che cacchio stanno facendo? »

    jpg
    « Inviano la risposta. »

    Come prevedibile, dopo aver creato una fionda di fortuna con una striscia di stoffa e una pietra -a cui avevano legato il foglio- , il Nano raggiunse la soglia del fiume e lanciò il contrappeso nella stessa direzione da dove aveva visto provenire il messaggio svolazzante, e una volta che il proiettile fu atterrato e recuperato, la Squadra di Salvataggio poté leggere la replica dei tre reduci della fiera razza dei figli delle montagne.

    Pronti all'innesco tre-punto-settantadue chilogrammi di Aetherquarz arricchito di sali di acido cianidrico concentrato. L'area è di circa un chilometro quadrato con i venti a favore. Il gas perdura da un minimo di un'ora fino a tre ore dopo il rilascio. Abbatteremo l'abominio per vendicare Allrik Alaricsson e Megrim orecchio mozzato. I loro corpi non saranno abbandonati. Lanciate l'assalto in qualsiasi momento con tutte le forze a disposizione in modo da aprire un varco.
    Corgar figlio di Thamgrim, Telchar Calcaossa e Thrár Chiavenera a capo della spedizione del clan Kharadron di Chediya per grazia della Dama Azzurra.


    Mentre, passando di mano in mano, la missiva giungeva nella presa dei guanti d'arme della Guardia Indaco, Sharyu si affrettò a recuperare quattro respiratori dalle profondità del proprio zaino.

    « Non sono sicura di cosa vogliamo fare,
    e ad essere sincera un attacco mi sembra un piano un po' avventuroso. »
    fu il commento incerto della ragazza, e per questo pienamente condivisibile
    « ... tuttavia visto che si parla di gas questi potrebbero servire, credo.
    Sono filtri compatti, durano a lungo, anche tre-quattro ore. »

    Sorvolando sulle uscite estemporanee di Numero Sette -ma apprezzando il rispettoso silenzio di Numero Sei-, l'Albino mosse lo sguardo per cercare gli occhi scuri dell'Occhialuto studioso laputense che stava prendendo la parola.

    Ah! Si tratta di un gas potenzialmente, anzi, certamente letale. Diciamo che sarebbe meglio che non spieghi a nessuno le precise dinamiche con cui genera la morte. Non abbiamo dati sull'effettiva azione del gas su quei mostri, ma se respirano, e mi sembra che lo facciano, subiranno gli effetti del gas. Di contro chi utilizza questi filtri ed i nani non avranno problemi.

    A quanto pareva, egli conosceva la sostanza menzionata dai Nani e i suoi effetti, ma nella spiegazione evitò di scendere nei particolari; piuttosto, il Numerologo anticipò quello che era anche uno dei principali dubbi del Cavaliere: il gas avrebbe funzionato anche su quelle creature aliene e mostruose?

    L'unica idea che mi viene in mente, data la situazione e che ci offre una piccola possibilità è questa: non dobbiamo attaccare per distruggere, ma solo per dare possibilità ai nani di scappare. Per questo motivo abbiamo bisogno di un diversivo e di una rete di supporto.

    Dopo aver soppesato con lo sguardo tutti i presenti, il Pastore di Anime tentò di formulare un piano d'azione, che prevedeva l'inevitabile scelta di decidere i due membri del gruppo che sarebbero rimasti senza respiratori: a suo dire, sarebbero dovuti essere i due più veloci, così da poter fare la loro parte, attirando l'attenzione dei mostri, e -successivamente- evacuare l'area ritenuta a rischio.

    Gli altri si sarebbero attivati per rallentare i Gastrea all'inseguimento del diversivo, per trattenerli dal gettarsi al recupero dei Nani... Nulla di troppo elaborato, ma con i mezzi limitati di cui disponevano al momento, era probabilmente il meglio che avrebbero potuto fare.


    Cosa ne pensate?

    « Reputo che, date le ristrettezze in cui ci troviamo, siate venuto a capo di una buona proposta, Maestro Asensi; purtroppo, non mi sovviene nulla che possa essere più vantaggioso o più sicuro del provare a fare del nostro meglio per non soccombere e per trarre in salvo i superstiti. »

    Passando in rassegna i compagni di sventura con lo sguardo verde acqua,e soppesandone le capacità presunte o di cui era a conoscenza, il Cavaliere, mosse un cenno di assenso in direzione del Numerologo.

    « Sei e Sette potrebbero essere i più idonei a dare inizio all'azione diversiva, ma se non se la sentono sono disposto a farmene carico personalmente - e a rinunciare al respiratore. »

    Naturalmente, sarebbe suonata come una mezza provocazione per i Riders mascherati, ma il punto per Lancelot era che -nonostante tutto-, per quanto poco collaborativi o gradevoli li ritenesse, quei due restavano persone, e non li avrebbe costretti a rischiare la vita in una manovra pericolosa senza un esplicito consenso da parte loro.

    In base alla loro risposta, avrebbero affidato a loro il compito di attirare l'attenzione dei mostri lontano dai Nani -per dar loro modo di fuggire- per poi allontanarsi dal raggio d'azione dei gas; altrimenti, l'avrebbe fatto lui, richiedendo il supporto di Vlad.


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    Ah! Si tratta di un gas potenzialmente, anzi, certamente letale. Diciamo che sarebbe meglio che non spieghi a nessuno le precise dinamiche con cui genera la morte. Non abbiamo dati sull'effettiva azione del gas su quei mostri, ma se respirano, e mi sembra che lo facciano, subiranno gli effetti del gas. Di contro chi utilizza questi filtri ed i nani non avranno problemi.
    Furono le parole con cui il magister Asensi descrisse l'aetherquarz dei nani.
    L'unica idea che mi viene in mente, data la situazione e che ci offre una piccola possibilità è questa: non dobbiamo attaccare per distruggere, ma solo per dare possibilità ai nani di scappare. Per questo motivo abbiamo bisogno di un diversivo e di una rete di supporto.
    In quel momento aveva gli sguardi di tutti su di se, mentre dava corpo ad un piano che poteva decretare la vita e la morte di alcuni.
    Cosa ne pensate?

    « Reputo che, date le ristrettezze in cui ci troviamo, siate venuto a capo di una buona proposta, Maestro Asensi; purtroppo, non mi sovviene nulla che possa essere più vantaggioso o più sicuro del provare a fare del nostro meglio per non soccombere e per trarre in salvo i superstiti. »
    Ponderò il cavaliere di Shea.
    « Sei e Sette potrebbero essere i più idonei a dare inizio all'azione diversiva, ma se non se la sentono sono disposto a farmene carico personalmente - e a rinunciare al respiratore. »

    « Sir, mi offro volontario! So che posso affrontare quegli esseri e trarmi in salvo anche senza l'ausilio del respiratore. »
    Disse subito Vlad, facendosi avanti senza pensare, ma rimettendosi rispettosamente alle decisioni del leader.
    « Lento come sei mi saresti di intralcio. »
    Numero Sette orientò il pollice verso il compare pretoriano.
    « Mi serve questo stronzo qui, o al massimo mi vai bene te. »
    Concluse con una certa dose di arroganza lo Storm Rider, alludendo a Lancelot stesso.
    Chiamato in causa, Numero Sei sembrò riflettere, il volto impossibile da decifrare sotto la maschera che ne copriva le fattezze.

    « Va bene, ci vado. »
    Disse dopo un po' di esitazione sollevando però un dito indice in cenno di obiezione.
    « Con lo stracavolo di respiratore. »
    Il compare girò la testa di scatto.
    « Sei un cagasotto dimmerda. »
    Lo apostrofò con tono risentito.
    « Vaffanculo, Zack. »
    Ribatté il pretoriano più alto, mostrando il medio.
    « Il capo mica c'ha detto di crepare come stronzi senza un respiratore. »

    « Ah!!! Lo speed-type del cazzo si caga in mano dove il power-style tira dritto. »
    Evidentemente punto nell'orgoglio (orgoglio riders, fra l'altro), Numero Sei allargò le braccia, sulla difensiva.
    « Vuoi fare a gara di velocità con del gas del cazzo?? »
    « Hai o non hai ai piedi delle Air Treck del cazzo? »
    « E allora?? Il gas si muove a cinquecentomila anni luce del cazzo!!! »
    « Gli anni luce misurano la distanza, non la velocità del cazzo! »
    « Io ti... »

    « A-hem. »
    Sharyu si schiarì la voce, bloccando i due che stavano evidentemente per venire alle mani.
    « Scusate... come indossate i respiratori con addosso la maschera...? »
    I due pretoriani si bloccarono. Guardarono Sharyu (impossibile capire la loro espressione, ma tanto dice tanto che avevano gli occhi sbarrati per la sorpresa ed erano impegnatissimi a connettere i due neuroni funzionanti a pieno regime per discernere le parole della scimmia), all'unisono si lanciarono un'occhiata sorpresa, tornarono a guardare Sharyu ed infine Numero Sette se ne uscì con:

    « Stavo per dirlo io. »
    Mentre di fianco a lui Numero Sei cercava con scarsi risultati di capire se riusciva a sfilarsi in qualche modo quell'aggeggio, salvo poi evidentemente ricordarsi che era fatto apposta affinché non fosse possibile toglierlo in alcun modo.
    « Ci riesco, ci riesco. Dà qua, in qualche modo ci riesco, basta solo... »
    Prese uno dei respiratori dalle mani della scimmia, tese al massimo la testa all'indietro e con un rumore disgustoso di metallo che sfregava contro le ossa riuscì a far passare l'oggetto sotto la gorgiera di metallo, per poi farlo passare un centimetro per volta fino ad arrivare alla bocca. Da lì in poi si scoprì che non riusciva più a parlare tanto bene, al massimo a bofonchiare e dopotutto non era poi questo gran danno.

    « Due di noi muoiono. »
    Irruppe in tono sommesso il topo, alle spalle di tutti ed impegnato a guardarsi attorno con fare nevrotico.
    La sua non era una supposizione: era una pura e semplice affermazione. Praticamente una sentenza...
    « I due senza respiratore... muoiono. Sputano sangue e vomitano carne disciolta, soffocano senza poter respirare. »
    Aveva un tono davvero molto... molto inquietante. Tipo come se avesse di fronte l'immagine ben nitida di quel futuro probabile.
    L'unico che non era particolarmente impressionato era Numero Sette, mentre il compare che già non era particolarmente convinto nell'offrirsi volontario sembrava proprio volersi trovare in qualsiasi posto tranne lì.

    « Non mi potevano dare Akira o Daunt? Porca puttana, pure Gabo andava bene. E Gabo è pazzo. »
    Brontolò il rider più basso e bellicoso, allontanandosi di qualche passo per iniziare a fare stretching in modo meticoloso, riscaldando i muscoli per l'azione ormai imminente. Maschera o no, lui in mezzo alla mischia ci voleva andare eccome.

    « Avrei dovuto portare altri due respiratori di scorta invece di due tubetti di pasta incendiaria... »
    Rifletté Sharyu, che invece della borsa di mary poppins aveva uno zaino dove doveva esserci di tutto e di più.
    « Se solo avessimo due respiratori in più. »

    « Fra poco non ci sarà più luce. Se lo vogliamo fare, va fatto ora. »
    Ed era la prima cosa realmente sensata e giudiziosa che Numero Sette diceva a voce alta da quando si era ripreso dagli effetti delle Regalia del Cielo.

    CITAZIONE
    . Twisted Heart of the Wood: Bene, la situazione di gioco è chiara ed il prossimo post vi serve da conferma riguardo ciò che volete fare. Avete tutti gli elementi per decidere, ora dovete solo premere il grilletto e vedere che succede. Concludete il vostro post con una pianificazione definitiva, mettendo eventualmente tutti gli elementi che vi servono in ipotetica, dopodiché concludete il post mentre i vostri personaggi iniziano l'azione.

    Al solito, PM per qualsiasi dubbio.
     
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    Quando e se mai avrà modo, dovrà chiedere a Quarion di avere una sorta di dispensa regale da utilizzare almeno durante la missioni per ammaestrare questi Rider. In realtà, a ben pensarci, non possono che avere ragione, gli stanno chiedendo di andare a morire e farlo in silenzio e senza nemmeno lamentarsi.
    Sospira mentre il tempo scende nella clessidra ed ormai diventa il primo nemico.
    Topo, se ti dicessi che io sono un guaritore? Sono in grado di sanare qualsiasi tipo di ferita, sono in grado di fronteggiare i veleni e le malattie più particolare ed in casi estremi...possono suturare uno spirito ad un corpo prima della sua estrema dipartita.
    Inoltre se non fossi in grado di prestare le cure più adatte, posso teletrasportarmi insieme al malatto nel migliore ospedale di Laputa o del Presidio Est, dove chi più esperto di me, presterà le cure adatte.

    Visto che il Topo a quanto pare può dare profezie esatte in base ai dati a sua disposizione spera che le sorti del gruppo mutino. Se così non fosse, deve pensare ad un piano alternativo. Potrebbe utilizzare le sue doti mentali per costringere i Pretoriani, ma non farebbe mai qualcosa di così viscido.
    Altrimenti posso rifugiarmi in un mio artefatto, dove sarò al sicuro da tutti i gas del caso. Chi deciderà di scappare mi porterà con sè. Basterà calcolare dopo quanto tempo dovrebbe uscire dall'area del gas, così che io possa uscire dal mio nascondiglio e prestare le cure del caso al corridore, sempre che ne abbia bisogno.
    Questo è il solo piano alternativo che riesce ad intessere in così poco tempo e nella situazione in cui si trovano. Si mordicchia il labbro con un certo disagio. Si passa una mano nei capelli e si rivolge ai due pretoriani.
    Se non vi fidate delle mie doti di guaritore, non posso costringervi a mettere a rischio la vostra vita con la promessa di un eterno ritorno.
    Quindi se questa è la vostra volontà, basterà una persona che mi porti con sè.

    Sia Vlad che Lancelot si sono offerti, quindi lascia che siano i cavalieri a decidere chi sarà il fortunato o sfortunato corridore.
    Per quanto riguarda gli altri, disponetevi in cerchio e quando i nani daranno il via fate del vostro peggio. Basterà distrarre le bestie in attesa che il Gas faccia il suo letale lavoro.
    Sharyu, se tu dovessi avere qualche esplosivo particolare...ti chiederei di lanciarlo subito dietro che il o i corridori saranno partiti. Lo spostamento d'aria dovrebbe limitare lo spandimento del gas e di conseguenza lasciargli un corridoio libero nel migliore dei casi...o almeno rallentarne il movimento.

    Si limiterà ad un cenno del capo verso i vari presenti e gli indica i punti in cui si dovranno disporre. Il loro compito è solo guadagnare tempo e permettere ai simpatici nani una adeguata via di fuga.
    Attende quindi che i Pretoriani decidano cosa fare, se saranno valorosi il Numerologo si limiterà a fluttuare su uno degli alberi della radura dopo aver recupero il suo respiratore, pronto a scagliare quanto necessario contro la flotta Gastrea. Altrimenti, estrarrà il suo Orologio dell'Eterno Ritorno, pronto a rifugiarvisi all'interno.

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    Status Mentale: Perfetto

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    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
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    Per capire come procedere nell'attuare nella pratica la strategia proposta dal Numerologo, idee e controproposte si levarono da varie parti del gruppo.

    Vlad accolse con entusiasmo la possibilità di scendere in campo insieme al suo sempai superiore Lancelot, rinunciando al respiratore; Sette si disse disposto a prestarsi al compito, pure senza respiratore e sostituendo il collega Pretoriano con il Cavaliere del Lago, mentre Sei sarebbe invece stato propenso a farsi carico del ruolo ipotizzato da Augustus, ma senza rinunciare al respiratore... e facendo scaturire per questo un battibecco con il suo compare, da cui la cosa più importante ad emergere fu che Sette -il Gravity-Child basso e tarchiato- si chiamasse
    Zack.

    Fortunatamente, l'intervento della signorina Sharyu sembrò sedare il principio di rissa e dirimere la questione dei respiratori allo stesso tempo con un'unica semplice domanda... a cui qualsiasi buon senso logico concedeva una facile risposta.

    « A-hem. Scusate... come indossate i respiratori con addosso la maschera...? »
    « Stavo per dirlo io. » « Ci riesco, ci riesco. Dà qua, in qualche modo ci riesco, basta solo... »

    Tuttavia, la logica non è qualcosa con cui gli Storm Rider abbiano familiarità, e Sei si ostinò così tenacemente a trovare un modo di infilarsi il respiratore sotto la gorgiera che alla fine ci riuscì. E poiché in cambio di quel gesto il Pretoriano si trovò impossibilitato a parlare in maniera intelligibile, il Cigno di Shea si sentì sinceramente dispiaciuto che il prezzo del silenzio fosse toccato al più ragionevole dei due e non a Sette Zack.

    « Due di noi muoiono. I due senza respiratore... muoiono.
    Sputano sangue e vomitano carne disciolta, soffocano senza poter respirare. »

    La previsione che Natsuki sentenziò in quel momento ebbe comunque su per giù lo stesso effetto, e mentre Sette Zack riduceva la voce ad un tetro sussurro -preferendo piuttosto saggiamente impiegare il proprio tempo sciogliendo i muscoli con qualche esercizio-, Augustus colse l'occasione per fornire al Topo un'esauriente descrizione delle sue capacità taumaturgiche, nella speranza che quei nuovi dati fossero d'aiuto nel calibrare i suoi futuri giudizi.

    Il Pastore di Anime menzionò anche le potenzialità di un certo artefatto in suo possesso, che sarebbero forse potute tornare utili eliminando il problema dei respiratori, e...
    Non era una cattiva idea, ma... privarsi di un elemento valido come il buon Magister nel corso di un'operazione così pericolosa sarebbe potuto facilmente diventare una scelta in grado di rivoltarsi contro la squadra. Piuttosto avrebbe preferito rinunciare lui stesso al filtro.

    « Avrei dovuto portare altri due respiratori di scorta invece di due tubetti di pasta incendiaria...
    Se solo avessimo due respiratori in più.
    »

    Intanto che rimuginava sul ventaglio di possibilità che si apriva loro davanti, l'Albino ascoltò la Scimmia rammaricarsi ingiustamente sulla composizione del proprio inventario -pur portando a galla un'altra informazione potenzialmente utile- e l'Occhialuto rivolgere qualche ulteriore parola di rassicurazione ai Pretoriani che avrebbero potuto fare affidamento sulle sue doti; poi il Laputense allargò il suo interloquire al resto del gruppo: ormai era giunto il momento di coordinare le operazioni.

    Per quanto riguarda gli altri, disponetevi in cerchio e quando i nani daranno il via fate del vostro peggio. Basterà distrarre le bestie in attesa che il Gas faccia il suo letale lavoro. Sharyu, se tu dovessi avere qualche esplosivo particolare...ti chiederei di lanciarlo subito dietro che il o i corridori saranno partiti. Lo spostamento d'aria dovrebbe limitare lo spandimento del gas e di conseguenza lasciargli un corridoio libero nel migliore dei casi...o almeno rallentarne il movimento.

    « Fra poco non ci sarà più luce. Se lo vogliamo fare, va fatto ora. »

    « Allora è deciso: per quanto riguarda i respiratori, li indosserete tutti.
    A eccezione di Sir Zack e del sottoscritto. »


    Cinque respiratori per un team di salvataggio da sette elementi: con Sei ad aver già indossato il suo, i restanti sarebbero stati assegnati ad Augustus, a Natsuki, a Vlad e naturalmente a Sharyu; Lancelot, così come Sette, ne avrebbe fatto a meno. E il primo problema era risolto.

    « Questo, naturalmente, comporta uno scambio di ruoli tra me e Sir Sei: io e Sir Zack ci muoveremo come avanguardia e provvederemo al diversivo, prima di allontanarci. »

    Oltre a sperare in un vantaggio iniziale, fornito dall'onda d'urto di qualche esplosivo forse in possesso di Sharyu (se a questo corrispondeva la "pasta incendiaria" precedentemente menzionata dalla donna), il Cigno di Shea contava sulla tecnica di spada Tagliavento per disperdere -o almeno rallentare- l'avanzata dell'aetherquarz, nel caso esso avesse rischiato di raggiungere lui o il suo compagno durante la corsa...

    ...ma aveva anche in mente di sfruttare l'occasione per sondare le capacità percettive dei Gastrea con il potere del Miraggio, lasciando indietro delle particolari copie illusorie di sé stesso, così da provare a rallentare gli inseguitori e al contempo indagare l'eventualità che potessero identificare una preda con qualche senso superiore alla vista, all'olfatto o al sesto senso.

    Una volta innescata l'operazione, Augustus avrebbe certamente fornito copertura a distanza ad entrambi i gruppi, Natsuki -con Sharyu a fargli da navigatore ed interprete- avrebbe indicato il percorso migliore per raggiungere i tre Nani sopravvissuti e scortarli in un'area meno pericolosa.

    jpgRestava solo un'ultima questione da definire: una faccenda che preoccupava il Cavaliere, una raccomandazione da fare, che Lancelot volle rivolgere -insieme agli occhi verde-acqua- esplicitamente a Vlad e Sei.


    « I Nani sono una stirpe particolarmente ancorata ai propri principi: dal momento che hanno continuato a portarsi dietro i corpi dei compagni defunti, potrebbero volerli trascinare con loro anche in questa circostanza. »
    annunciò con tono calmo e rispettoso, alzando sul capo il cappuccio
    « Se doveste vederli attardarsi nel pericolo per tentare qualcosa del genere, vi suggerisco caldamente di dissuaderli: doveste anche prenderli di peso e trascinarli in salvo. »
    forse erano solo sue superflue congetture, ma... meglio essere pronti
    « Nel caso protestassero, fategli presente che il gas non lascerà anima viva in un bel raggio, perciò i corpi non dovrebbero rischiare nulla. E assicurategli da parte mia che torneremo a recuperarli in un secondo momento. »

    Dopodiché, il Cavaliere Celeste si sarebbe avvicinato a Sette, concordando con lui il segnale di inizio della manovra.


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    Poteri Attivi

    Tagliavento
    Un gesto semplice per un effetto impressionante, in cui la velocità è la chiave di tutto: la posizione richiesta per attivare questa tecnica difensiva è quella di riposo, possibilmente con la spada infoderata ed una mano stretta sull’elsa, poiché la dinamica permette di colpire e rinfoderare in un unico, fluido movimento; la rapidità di esecuzione è tale da renderla infatti invisibile all'occhio: tutto ciò che la tecnica produce è uno spostamento d'aria che ricrea intorno a Lancelot un'area sgombra da ogni pericolo, una zona franca dove né minacce né offese -fisiche o magiche che siano- riescono a raggiungere il Cavaliere del Lago.
    Consumo: Variabile > Basso

    Miraggio
    La magia illusoria del Cavaliere gli permette di ricreare -per un massimo di 2 turni- dei miraggi di forma umana -fino ad un massimo di 4 elementi- dotati delle fattezze di se stesso, dell'avversario, o anche di terzi; queste repliche rispondono nei movimenti delle loro azioni alla semplice volontà del Cavaliere, e sono -naturalmente- prive di consistenza fisica... per quanto dotate di ogni credenziale necessaria ad ingannare gli altri sensi: hanno un odore, possono produrre suoni e rumori, e parlare, e in più -essendo nate dall'energia di Lancelot- emettono uno spettro della sua aura.
    Consumo: Medio
     
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    « BARAZ-A-KARAK!!! »
    Il grido di guerra nell'aspra lingua nanica tuonò dal profondo della gola del nano capogruppo, che fece seguire al suo grido il rombo pesante dei suoi fucili alchemici, immediatamente imitato da una salva precisa e disciplinata dei suoi due compagni superstiti. Avevano indossato le maschere intagliate nel metallo nell'aspetto stilizzato di un membro della loro razza, ma dalla cui barba d'acciaio sbucavano tubi e cavi che ne tradiva la reale funzione pratica: respiratori. I fucili dalla forma barocca dei tre dawi in armatura pesante cantarono una seconda ed una terza volta prima che i fucilieri fossero costretti a ricaricare, e le ondate di colpi sfrecciarono fra i corpi dei gastrea numerosi come un formicaio a cielo aperto, martoriandoli, facendo schizzare nell'aria icore e pezzi di corpo e scatenando tumulti, grida e strida fra i feriti.

    « Avanti fratelli! Per il codice! Per l'est e la Dama Azzurra! Per la vendetta e per il profitto! »
    Ad eco della seconda salva, il capitano ed uno dei suoi due compagni presero sulle proprie spalle i sacchi neri che contenevano i loro morti, completi di armi ed armature, e senza esitare né essere minimamente rallentati da quei pesi massicci avanzarono affondando nell'acqua fino ai ginocchi, mentre dietro di loro il terzo elemento del gruppo si attardava per rimuovere spolette a tutta una serie di ordigni la cui natura era fin troppo ovvia agli occhi di Lancelot e di Numero Sette: il temuto ordigno alchemico caricato ad Aetherquarz.
    Su Endlos è una sostanza molto rara. Non è composta da elementi particolarmente rari, ma portare quel particolare composto a base di quarzo allo stato gassoso, stabilizzarlo e mantenerlo in quella forma era davvero difficile e costoso, nonché inutile per qualsiasi scopo che non sia bellico e comunque davvero troppo pericoloso. Ci sono talmente tante cose che possono andare storte durante la fabbricazione dell'Aetherquarz ed è talmente facile avvelenarsi durante il processo che nessuno alchimista sano di mente si prenderebbe la briga di farlo. A meno che non sei un nano della stirpe Kharadron, nativo del reame del metallo e naufragato su Endlos per un capriccio del maelstrom. Nel loro mondo è soltanto una delle tante sostanze volatili che fin dall'era del cataclisma riempiono le nubi temporalesche perenni e che vengono vomitate in forma liquida sulla terra, sciogliendo la terra, avvelenando l'acqua, cancellando ogni forma di vita e rendendo praterie e vallate cimiteri d'oro, quarzo e ferro. Le flotte da guerra Kharadron veleggiano da generazioni nell'aria irrespirabile e velenosa, hanno costruito le loro città al di sopra delle nubi e vivono fin dalla nascita con addosso corazze a tenuta stagna dalla cui efficienza dipende la loro vita. E quando la fila di piccoli mortai portatili esplodono lanciando in aria gli ordigni caricati con la letale sostanza, diventa fin troppo chiaro a Sharyu, Augustus e Lancelot che hanno fatto un gravissimo errore di calcolo. L'esplosione provoca l'aprirsi di una cupola dapprima rosa acceso, poi sempre più violacea e scura mano a mano che ricade al suolo densa e pesante come una nebbia stregata.

    Pur trovandosi a distanza di sicurezza e protetta dal respiratore portatile, Sharyu lancia un grido al pensiero dei due compagni che invece erano proprio al centro di quell'inferno viola, e si volta per cercare con lo sguardo il topo. Non lo trova, perché nell'istante in cui tutti gli sguardi si sono levati al cielo per ammirare lo spettacolo mortale dell'Aetherquarz, Natsuki era sparito.
    « Maledizione! » Imprecò Numero Sei, la voce quasi indistinguibile mentre stringeva il respiratore fra i denti e premuto sotto la maschera munita di museruola. « S'è dato? »

    Denso come un cumulonembo ed ora talmente viola da virare al porpora, l'Aetherquarz divorava perfino i lampi e le folgori dei fucili alchemici dei nani, che pure continuavano a cantare mentre avanzavano senza temere il pericolo. Stavano sparando a bruciapelo, dall'acqua erano usciti fuori tentacoli simili a quelli di un kraken abissale, con la sola differenza che l'acqua del ruscello non superava le ginocchia dei tre Kharadron. Le altre bestie invece non sembravano intenzionate a muoversi. Anche crivellate dai proiettili e funestate dall'ombra incombente del veleno alchemico in forma gassosa, rimanevano inerti ai piedi della grande bestia, che solo quando fu completamente avvolta dalla nube viola iniziò a muggire di un grido basso e greve.

    A questo però Numero Sette non fece particolarmente caso. Come d'altronde non si preoccupò troppo del fatto che era impossibile -di fatto- evadere da quella massa enorme di morte alchemica. Stava trattenendo il fiato per quanto gli fosse possibile -molto, per fortuna!- ed aveva già calcolato al millimetro il momento in cui avrebbe dovuto inspirare per l'ultima volta nella sua vita in modo da dare ossigeno ai polmoni e sferrare l'assalto più potente e glorioso di tutta la storia della Necro Road e della Guardia Pretoriana, anzi di tutte le Tribù della Tempesta fin da quando sei cretini si radunarono attorno a Sora proclamandosi "Re" e subito seguiti e glorificati da una mandria di ragazzini senza famiglia né futuro. Porca puttana se era una bella morte. Si augurava soltanto che quei deficiente di Sei fosse abbastanza accorto da cercare dei cronachisti, una volta rientrato al Big Bird. Merda. Avrebbe dovuto dirglielo per sicurezza. Ormai era troppo tardi per chiederglielo. Era troppo tardi più o meno per qualsiasi cosa, salvo lanciarsi a testa bassa contro quell'enorme, gigantesco, mastodontico ammasso di carne e pustole con la faccia più simile al buco di culo dell'inferno che ad una bestia. "Ammesso che quella cosa abbia un cuore solo" aveva detto sir damerino, cazzo che sì! Cerco che ne aveva uno solo, il Solid Sense Type impiantato proprio di fianco all'ipofisi dei Gravity Children e connessa al nervo ottico è fatto per facilitarli nell'orientarsi, ma con il dovuto addestramento diventava utile anche per individuare certi luoghi a distanza. Ed il cuore di quell'affare era più grande della stanza da letto dell'ultima puttana con cui era stato.

    « Per Allrik Alaricsson!!! »
    Sbottava il caposquadra dei Kharadron, mentre finalmente metteva piede fuori dal ruscello, scaricando l'ennesima salva sulle bestie Gastrea acquatiche.
    « Per Megrim orecchio mozzato!!! »
    I suoi compagni gli fecero eco, scatenando una nuova salva sulle sagome avvolte dal torpore delle bestie. Le creature insettoidi si stavano dimenando sul posto, alcune era finite a pancia all'aria e le loro zampe si stavano ritraendo sul corpo negli spasmi finali della loro esistenza. Tutti gli altri non reagivano, anche se i nani non erano avari di proiettili nel martoriarle senza sosta. Fu allora che l'enorme organismo di dimensioni inaudite gridò in preda al dolore. Il suo fu un ruggito pari a quello di cento gole, stranamente umano mentre echeggiava fra gli alberi. Lancelot era probabilmente l'unico fra i presenti che era in grado di capire il perché di tanta agonia: Numero Sette era sfrecciato direttamente verso di lui, ignorando tutti gli altri nemici puntando al bersaglio grosso nella sua febbrile ricerca della gloria. Con un colpo solo aveva letteralmente sfondato il ventre della creatura, e chissà come con le sue sole forze e aiutato nell'impresa dalle Air Treck che calzava ai piedi, era riuscito a trapassare il mostro da parte a parte, lasciando dietro di se una voragine ed arrivando all'altro lato strappando a mani nude arterie e vene grandi come cavi, e portando con se il glorioso bottino di una massa deforme e sanguigna grande quanto un toro adulto, ancora pulsante mentre tentava disperatamente di pompare sangue nel corpo da cui era stato strappato via. Con gli ultimi istanti di vita il pretoriano alzò il trofeo al cielo. Avrebbe gridato volentieri se solo avesse avuto aria da emettere.
    Poi ricadde in ginocchio, le braccia lo tradirono ed il suo bottino gli ricadde addosso, seppellendolo.

    Adesso Lancelot era a pochi metri dai nani. La nebbia era diventata porpora ed avvolgeva ogni cosa, negava la vista a più di pochi palmi, bruciava gli occhi ed obbligava a sbattere le palpebre a più non posso. L'unico modo che il cavaliere aveva per sopravvivere, era la sua spada. La tecnica Tagliavento lo proteggeva dandogli pochissimi attimi di zona franca, pochi ma vitali battiti di cuore in cui poteva respirare senza distruggere il proprio corpo nel farlo. Ma già al terzo fendente la situazione era già chiaramente compromessa. Lancelot non poteva assolutamente continuare a proteggersi in quel modo a lungo, e l'area d'effetto dell'Aetherquarz era talmente vasta da rendere la fuga utopia.
    Fu allora che qualcuno gli afferrò il braccio, proprio nel momento in cui il cavaliere stava per sferrare l'ennesimo fendente. Non era un nano, proveniva dal lato opposto da quello in cui i tre Kharadron stavano marciando facendo fuoco in salve disciplinate, e le sue mani erano umane. Natsuki gli aveva appena aperto il palmo della mano a forza premendoci dentro un oggetto della forma e delle dimensioni di un sigaro, quando la bocca gli si riempì di sangue.

    « Non dovete tornare indietro, seguite il bordo del rio e correte verso le luci. »
    Avrebbe voluto aggiungere altro, tant'è che continuò a muovere le labbra. Però non aveva più aria nei polmoni, ma solo quarzo eterico che gli riempiva ogni alveolo polmonare.
    "Se tu muori, gli altri muoiono"
    cercò di dire, Lancelot avrebbe capito se era in grado di leggere il labiale. Altrimenti le ultime parole del topo si sarebbero spente con lui. La sua ultima profezia. Con solo Sharyu, Augustus, Numero Sei e lui il gruppo non sarebbe sopravvissuto. Serve un capo per guidare un gruppetto così eterogeneo...

    CITAZIONE
    . Twisted Heart of the Wood: Con il sacrificio di Natsuki e di Numero Sette tutto ciò che vi resta da fare è uscire dalla nebbia porpora in compagnia dei nani, che proprio come predetto da Lancelot trascinano con se i due sacchi neri che contengono i loro congiunti caduti. Dietro di voi vi lasciate un'autentica ecatombe, con centinaia di organismi Gastrea che giacciono al suolo e l'Aetherquarz che si è rivelato efficace anche contro la loro straordinaria rigenerazione. A voi adesso si aggregano i tre PNG nani, dunque mancano solo due gruppi all'appello (quello misto composto da due ogre, due umani e un mezz'uomo e quello di elfe a cui in origine faceva parte pure Flute). Avete due soluzioni: continuare a cercare i superstiti oppure incamminarvi verso la via di ritorno usando le ultime indicazioni di Natsuki riferite a Lancelot.
     
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    « BARAZ-A-KARAK!!! »
    « Avanti fratelli! Per il codice! Per l'est e la Dama Azzurra! Per la vendetta e per il profitto! »

    Al grido di guerra del capogruppo dei Nani, a cui fecero eco le salve dei loro fucili alchemici, l'operazione ebbe inizio: dopo aver esploso la seconda scarica di proiettili, i Dawi attivarono l'ordigno alchemico caricato ad Aetherquarz e cominciarono la loro corsa attraverso il terreno paludoso di quel nido di mostri, trascinandosi dietro i corpi dei loro compagni caduti esattamente come il Cigno di Shea aveva previsto.

    Quel che non aveva invece previsto fu la portata distruttiva dell'arma chimica a cui gli Esploratori della squadra Dawi erano ricorsi: il gas prese dapprima la forma di una colossale cupola rosa, ma quel colore così squillante e vivace viró ben presto in un viola mortifero quando il veleno cominciò a ricadere verso il suolo come un banco di nebbia assassina... e mentre procedeva insieme al più indisponente dei due Pretoriani, il Cavaliere seppe di dover correre anche più di quanto non avesse preventivato.

    All'interno della nube tossica -ora divenuta purpurea-, i rombi dei fucili nanici continuarono a squassare l'aria ad un ritmo sincopato, e ben presto fece loro eco il grido basso e greve del gigante Gastrea, che il gruppo di recupero aveva avvistato al loro arrivo nella radura: fu allora che Numero Sette, come richiamato da quel suono, si lanciò alla carica... e Lancelot poté solo vederlo svanire nella coltre colore indaco, biasimando intimamente la stoltezza di quel tale ed immaginando quale fu il suo destino, partendo nelle due supposizioni dal grido di agonia che si liberò dal mostro.


    « Per Allrik Alaricsson!!! »
    « Per Megrim orecchio mozzato!!! »

    In quel momento, i Nani superarono il confine del ruscello, continuando a fare fuoco contro i nemici, e l'Albino se li ritrovò pressappoco a pochi metri di distanza, ma l'avanzata del gas gli rese impossibile preoccuparsi di qualunque altra cosa: pur seguitando a menare colpi di spada, fendendo la nebbia e guadagnando di volta in volta lo spazio necessario a proseguire, Lancelot vide l'Aetherquarz chiudersi inesorabilmente su di lui...

    Fu allora, mentre si preparava a tornare alla Dama Azzurra come spirito protettore -determinato ad abitare il freddo involucro di un'armatura-, qualcuno gli afferrò un braccio, e mentre Natsuki gli spingeva a forza nella mano il proprio respiratore, le iridi verde acqua del Cavaliere dovettero assistere con sgomento ed impotenza alla sua morte.


    « Non dovete tornare indietro, seguite il bordo del rio e correte verso le luci. »
    istruì, sboccando sangue e boccheggiando qualcos'altro mentre annaspava in cerca di aria
    "Se tu muori, gli altri muoiono"

    Senza nessuna altra scelta rimastagli se non evitare di rendere vano quel sacrificio, il Cigno indossò tempestivamente il respiratore e rinfoderò la spada con un singolo e fluido movimento, e con le mani libere afferrò il corpo del Topo e se lo issò tra le braccia prima ancora che scivolasse al suolo: non lo avrebbe assolutamente lasciato lì, e con la ferma intenzione di chiedere una grazia alla sua Regina, lo portò con sé quando si mosse per ricongiungersi al resto gruppo.

    jpg
    « Proseguiamo seguendo il bordo del corso d'acqua, verso le luci. »
    fu la prima cosa che riferì non appena furono riuniti e ragionevolmente -o almeno relativamente- fuori pericolo
    « Dobbiamo dirigerci a nord-est: è l'ultima cosa che mi ha detto. »

    Dopo aver fornito ai compagni quella doverosa spiegazione, il Cavaliere del Lago abbassò lo sguardo sulla salma che reggeva contro il petto, concedendosi un istante di silenzioso cordoglio, prima di spostare le iridi su Numero Sei, per riferirgli quel -poco- che sapeva della sorte del suo amico.

    « Temo che anche Zack abbia perso la vita: era accanto a me, ma poi si è gettato nel banco di nebbia, e l'ho perso di vista. A giudicare dalla concitazione che ne è seguita, credo abbia abbattuto la Bestia Gastrea. Mi dispiace: non ho potuto fermarlo. »
    chinando il capo, dopo aver porto quelle condoglianze, si rivolse al leader dei Nani
    « Corgar figlio di Thamgrim, Telchar Calcaossa e Thrár Chiavenera del clan Kharadron... il mio nome è Lancelot DuLac, Protettore di Shea, Guardia Indaco dei Cavalieri Celesti, qui come inviato della Dama Azzurra Kalia Menethil, Regina delle Terre Orientali. »
    si presentò, qualificandosi come si conveniva, e rivolgendo un inchino a ciascuno di loro
    « Per prima cosa, vi chiedo di permetterci di verificare le vostre condizioni: se avete riportato ferite, abbiamo con noi un abile guaritore; in secondo luogo, vi chiedo di fornirci un resoconto di quanto vi è accaduto, dalla vostra partenza fino ad ora. Siamo alla ricerca di altri due gruppi di esplorazione, e ogni informazione fornita può essere d'aiuto. »


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    Condizioni Fisiche - Ottimali
    Condizioni Mentali - Dispiaciuto per Natsuki
    Riserve Energetiche - 85%
    Riassunto delle Azioni -


    Equipaggiamenti

    L'Armatura - Bonus in Resistenza | Leggerezza
    La Cappa - Assenza di Aura | Furtività | Presenza Inosservata
    La Spada - Infrangibile | Fendi-etereo
    I Coltelli - Lame da Lancio [x 20]


    Poteri Passivi

    Figlio della Laguna - Mindfuck-Alert | Trick-Detector | Difesa Mentale [Variabile]
    Cerchi sull'Acqua - Vista Cieca
    Seguire la Corrente - Bonus in Velocità | Bonus in Agilità | Acrobatismo
    Grazia del Cigno - Aura di Carisma
     
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    Che situazione in cui si sono cacciati. Aveva sperato che accettando questa missione si sarebbe trovato in qualcosa di avventuroso, una grande esplorazione, non a contare i morti del suo gruppo, ora dopo ora. Questa non è una banale esplorazione, è una vera e propria ecatombe pianificata.
    Seguendo il piano si muove con il gruppo, muovendo le lame di tarocchi con lo scopo di distrarre qualche organismo Gastrea qui o lì, così da favorire il movimento di tutto il gruppo. La nube che si crea non può che complicare la situazione, il Numerologo scaglia i suoi spiriti all'interno della nebbia per trarre informazioni su quanto sta accadendo. I Numeri, Lancelot e poi addirittura il Topo, una serie di movimenti che è troppo complesso da seguire. Dal canto suo non può che muoversi lungo il limitare della foresta ed attendere che il gas tossico faccia il suo corso.
    Facendo cenno agli altri di muoversi lo studioso cerca di spostarsi lungo il limitare verso il fiume, verso cui si avvicinano i Nani con i loro caduti. In un serpentone di saltelli, favoriti dalla levitazione si porta verso il basso dove sembra giungere anche lo stesso Lancelot.
    Assapora con un profondo dispiacere, un'amarezza rara, quanto è appena accaduto. La strategia, per quanto studiata, non è servita a salvare le vite dei compagni. Consola gli altri con qualche parola di commiato, ma a quanto pare non hanno molto tempo a loro disposizione.
    Seguiamo il fiume e spostiamoci dall'area di influenza della nebbia il prima possibile.
    Trovata una zona sicura, e facilmente difendibile, mi dedicherò alle cure del caso.

    Una breve pausa.
    Dobbiamo portare con noi i corpi, se adeguatamente curati dovrei essere in grado di riportarli in vita, così da premiare i loro sacrifici.
    Non può certo sostituire un polmone così, ma quando chi di dovere lo farà, potrà guidare lo spirito all'interno del corpo. Non si lasciano indietro i compagni. Non è molto fiducioso invece per Zack.
    Stiamo vicini, in formazione, con tutto il chiasso che c'è stato potrebbero giungere altri mostri.
    In attesa delle informazioni dei nani, cerca di ricreare una disposizione, con una testa, un corpo ed una retroguardia. Spiriti in posizione a captare eventuali pericoli. Non c'è tempo per piangere i caduti.


    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 110%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

    Attive

    Equip esplorazione
    Zaino: zaino di media capienza
    Razioni/Acqua: razioni con barrette ipercaloriche per tre pasti. Una borraccia da un litro.
    Gessetti: sei gessetti (due bianchi, due rossi, due verdi)
    Corde: Due corde di 5 metri ognuna
    Fiammiferi/stracci: Una scatola di fiammiferi (venti in totale) e due semplici stracci di stoffa bianca di circa 50x20 cm.
    Coperta: una coperta di lana sottile.
    Occhiali: semplici occhiali di ricambio.
    Quaderno/penne: Un quaderno con una trentina di fogli, due penne (una nera ed una rossa).
    Provette: tre provette in plastica con tappo ermetico a pressione. Capienza 20 ml cadauna.
    Guanti: un paio di guanti neri con una sottile imbottitura in cuio morbido sul palmo così da essere adatti alle superfici rocciose.
    Scarpe: un paio di scarpe comode dalla suola antisdrucciolo.

    Scheda: Qui
     
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    « Pueh! Stramaledette bestie! »
    Usciti dalla nebbia purpurea, il drappello di nani superstiti gettarono al suolo di malagrazia i fardelli di dura plastica nera contenenti i corpi dei loro compagni, che sbattendo al suolo provocarono tonfi tremendi che ne certificarono il peso consistente. Indossavano armature che ne coprivano il corpo da capo a piedi, comprese le maschere dalle fattezze naniche che sfoggiavano ampie barbe di un materiale che sembrava ottone brunito e celava una miriade di tubi dall'aria elaborata. Tutti e tre si puntellarono sui calci dei fucili barocchi dalle molte canne, poi si piegarono sulle ginocchia emettendo suoni gutturali mentre si raschiavano le gole stremati.

    « L'abisso ti prenda, Chiavenera! La magia di quello sputo di culo aveva funzionato! Dovevamo tentare la sortita! »
    Uno dei tre nani si rivolse in tono aspro e astioso a quello che sembrava il capo del gruppo, riconoscibile come tale perché aveva con se un'armatura molto più voluminosa, con un ampio zaino dall'aria arcana ancorato alle spalle e fissato direttamente alla corazza, da cui emergeva una sorta di ciminiera butterata di fori di sfiato il cui uso era del tutto incomprensibile. Anche gli altri due avevano zaini di metallo simili, ma molto più piccoli e che non implicavano apparecchiature arcane.
    « Gli antenati ti hanno forgiato una fogna al posto della bocca e devo sturartela personalmente, Corgar? Sono io qui che prende le decisioni e ne risponderò al consiglio, se necessario! Prima di allora taci e segui gli ordini, marinaio! »
    Il nano rispose in tono feroce, più consono ad un capitano pirata su di una nave di ribaldi avanzi di galera che ad un civile nano dell'Est. In effetti a Chediya se ne potevano incontrare parecchi di nani, e delle culture più svariate. Ma quei nani in particolare erano palesemente molto differenti dallo standard della loro razza. Il capogruppo armeggiò con i lacci di cuoio lavorato che saldavano la maschera alla corazza, li sfilò uno ad uno, poi sfilò una sorta di laccio che contribuiva a creare una chiusura ermetica, infine con una certa fatica sollevò l'elmo rivelando un viso duro, capelli crespi zuppi di sudore che ricaddero sulle tempie rasate su cui erano tatuate rune azzurre e una liscia barba rosso rame decorata di anelli di metallo nero. Aveva tatuaggi su entrambe le guance, complesse spirali che proseguivano nella pelle sotto la barba e sull'ampia fronte.

    « Io sono Chiavenera, Lancelot DuLac. Ti riconosco e ti rispetto, è grazie a te se posso ancora risiedere a Chediya. Sei intervenuto per costringere quel fetido sterco di montone di Allrik il fabbro a rispettare il suo contratto, se non era per te l'avrei strangolato lì sul posto con le mie mani, poiché si era preso il mio denaro e non voleva rispettare i patti! »
    In realtà la storia era andata un po' diversamente e se da un lato Chiavenera ed il suo clan avevano un solido contratto su cui basare le proprie rivendicazioni, dall'altra Allrik il fabbro non aveva tutti i torti nel giudicare esose e per niente eque le condizioni di quest'ultimo, e da buon nano aveva tutte le sue buone intenzioni di inimicarsi un'intera comunità di suoi cugini pur di far valere le sue ragioni. Erano in molti ad aver tratto insegnamento da quella faccenda, da allora stanno tutti bene attenti ad evitare di fare affari con i nani del clan Kharadron.

    « Prima eravamo cinque. Ora siamo solo in tre. Ci aspettavamo qualcosa in più di un gruppetto sparuto come forza di salvataggio. »
    Spiegò Chiavenera in risposta alla richiesta di spiegazioni da parte del cavaliere.
    « Quali sono i gruppi che mancano all'appello? I due bestioni che facevano da scorta al mago ed alla sua donna li abbiamo incontrati ore fa. Il mezzuomo che faceva loro da guida è scappato abbandonandoli, se lo trovate fate bene ad impiccarlo al ramo più basso di questi maledetti alberi. I due ogre e la donna sono morti ammazzati dalle bestie, il mago era con finché non ci siamo ritrovati ai piedi di quella maledetta mostruosità. Ha detto di conoscere un incantesimo per fermarla, ma mentre ne recitava le parole ha iniziato a dimenarsi come posseduto e dalla bocca ha vomitato una larva che ha tentato di strapparmi la gola a morsi! L'ho dovuto ammazzare, sia lui che la mostruosità che ha sputato, poi l'abbiamo bruciato. Da quel momento siamo rimasti inchiodati qui, continuavano ad arrivare bestie ma invece di attaccarci se ne stavano lì ferme. Abbiamo testato le loro reazioni ma il maledetto ruscello era infestato, provare a scappare era un lancio di moneta allora ho pensato di aspettare il buio sperando nei soccorsi. Credevo di vedervi arrivare dalle nostre spalle, invece venite dritti di fronte a noi! Cos'è successo? La carovana dell'Ambasciatore è arrivata sana e salva a destinazione?? E' l'ambasciatore Galanodel a dover onorare i termini del contratto, una scarpinata fino al Pentauron per riscuotere direttamente dalla banca è l'ultima cosa che voglio dopo che ho perso due arkanauti del mio clan! »
    Un altro gruppo di cui non si erano perse le tracce che si scopre distrutto, quindi. Dunque mancavano all'appello solo le elfe, le compagne di Flute. Considerando i modi ed i tempi in cui Augustus e gli altri avevano incontrato la giovane figlioletta di Quarion non era facile essere ottimisti sul loro destino.

    Dobbiamo portare con noi i corpi, se adeguatamente curati dovrei essere in grado di riportarli in vita, così da premiare i loro sacrifici.

    « Puoi davvero farlo...? »
    Chiese Sharyu, sorpresa. Poi guardò il corpo senza vita del topo, che Lancelot aveva recuperato in quell'inferno chimico.
    « Se puoi farlo te ne saremmo tutti molto grati... Natsuki era molto giovane, se solo avessi saputo cosa voleva fare glielo avrei impedito... »

    « Ser... lasciate che vi aiuti! »
    Vlad si fece avanti, offrendosi di dispensare Lancelot dal peso del corpo. A ben vedere non era una grande scelta, il topo non era proprio un peso piuma per via dell'equipaggiamento e Vlad non era proprio il più forzuto del gruppo. Però com'era ovvio stava soffrendo molto il suo essere rimasto forzatamente in disparte tutto quel tempo, aveva bisogno di sentirsi utile e quella mansione era l'unica occasione che aveva a disposizione.
    Di contro, l'altro pretoriano non proferì una parola, rimanendo in silenzio nonostante la sua natura piuttosto loquace. Apparentemente la perdita del suo compagno l'aveva scosso... Sharyu tentò di rivolgergli la parola, accennando alla possibilità di tornare a recuperarlo in un secondo momento e sottolineando come Augustus diceva di poterlo riportare in vita eventualmente, ma la massiccia guardia pretoriana non rispose ed anzi si incamminò per primo, mettendosi alla testa del drappello seguendo il corso del fiume, senza fiatare. Sharyu decise di lasciarlo in pace, e così fecero gli altri.

    Ben presto fu chiaro che le ultime parole di Natsuki erano state profetiche. In un tempo sorprendentemente breve, in qualche modo, il gruppo malconcio di superstiti avrebbe visto le Luci di Klemvor brillare nel buio, segno che avevano guadagnato l'uscita della Foresta...

    CITAZIONE
    . Twisted Heart of the Wood: Quest conclusa! A breve apro il seguito.
     
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