[Scena Masterata] Prelude in Black

˜˜˜



I close my eyes, tell us why must we suffer.
Release your hands,
for your will drags us under.
My legs grow tired, tell us where
must we wander: how can we carry on
if redemption's beyond us?
†

skekDor, Zayn.
Il vostro viaggio ha inizio nelle terre sotto l'egida del Presidio Orientale, là dove i boschi e la natura regnano incontrastate anche grazie alla benedizione della loro Dama. Siete viaggiatori, uomini e creature che hanno scelto di non chiudersi nei limiti di una casa accogliente perduta nelle periferie del Mondo ma di continuare a camminare senza mete prestabilite. Si cerca la conoscenza a volte, il miglioramento del corpo e della mente che strizza l'occhio a una stirpe che guarda in avanti. Le indoli sono differenti, il retaggio può considerarsi importante.
Non lo è, non lo sarà. Non oggi, non domani.
Proseguendo nel vostro peregrinare, avete raggiunto uno dei chiostri di Isthvan, centri di ristoro e informazione per sapere cosa anima le storie di Endlos. Chi riempie le grande sale di legno e luci soffuse sono avventurieri, uomini d'arte o che hanno semplicemente deciso di associare la loro esistenza all'acciaio per proteggere e uccidere. Sopravvivere.
Una parola fondamentale.
Come Centurio, un gruppo. Un ideale. Un corpo armato che nel tempo si è guadagnato fama e onore ma che prosegue nell'ombra potendo essere individuato solo dallo sguardo più attento quando il loro nome non vibra sotto il successo di un'impresa, incapace di muovere quel passo per diventare qualcosa di diverso e che possa essere sempre ricordato: sono individui diversi che si muovono sotto il volere di un capitano, pochi e che quasi mai hanno offerto la loro mano per diventare di più. Potevano, non l'hanno mai fatto.

Ma raccolgono comunque l'interesse, seminando frammenti di eroismo per chiunque riveli determinazione.
I Centurio sono avventurieri che operano sempre in coppia, alleanze fedeli a questo modello anche quando per necessità devono sfiorare le quattro o sei unità in missione. O anche di più, anche se mai nessuno li ha visti combattere tutti insieme. E allora propongono bandi, offerte di unirsi a loro anche per una sola giornata e di bearsi di una impresa e aprire gli occhi verso una delle tante meraviglie che brilla sotto il cielo di Endlos. L'ebrezza di un momento, che talvolta porta i duellanti ad offrire conoscenza per chi stuzzica il loro interesse. Basta lo sguardo giusto per ottenere qualcosa.
L'unica eccezione è il vertice, la loro punta di diamante. Il leader.
Lui è un mistero, come una stella celata dall'oscurità che pochi possono raggiungere.

Lo chiamano il Cavaliere Nero.

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Siete qui per combattere.
Curiosità, volontà di sfiorare forza superiore. Imporsi sui propri limiti.
Avete accolto il bando dei Centurio, così siete partiti per le fredde terre del Nord, oltre il Koldran andando a raggiungere le terribili grotte dell'Amnos. Ci sono tante voci in merito, storie sulla sua pericolosissima e florida fauna pari al numero di nomi che si sono persi nel'oscurità delle sue vie. Sono territori impervi, dove ogni passo può rivelarsi l'ultimo con un paio di zanne o ossa a perforarvi il torace.
Ma è anche un'area dove con la giusta consapevolezza è possibile riuscire a nascondersi e svanire anche per numerose lune. Troppe, quando l'entità in fuga è una creatura planare a cui non può essere permesso ristoro sotto l'Oblio.
(Non quello vero e più autoritario, ma ce lo faremo bastare.)
Sono apparsi in tanti sotto una breccia dimensionale, un fenomeno che comunemente viene chiamato frattura per il pulsare febbrile del mondo violato nel principio. Scivolati sulla terra e la neve come una marea nera, hanno assimilato arbusti e rocce per ottenere una prima e accettabile sostanza. Non c'è una particolare definizione per definire queste creature al di fuori di Ombre, perché questo sono: echi e miraggi di ciò che hanno divorato, carne e materia che rielaborata sotto la loro energia corrotta persegue un diverso obiettivo.
Potrete considerarli Golem, se l'alchimia è una materia di maggiore interesse.

Ma non siete soli, non avete strappato un manifesto per partire verso l'ignoto.
Chi vi ha accompagnato nella carovana per tutto il tempo risponde al nome di Naharia, comandante in seconda dei Centurio che sembra essere accompagnata dal titolo di Martire, data una particolare dote di immolazione per proteggere i propri alleati i cui dettagli sono tutt'ora poco conosciuti. Una donna dell'Est, alla guida per tutto il viaggio lasciandovi il tempo di riflettere e discutere tra di voi.
Poteva sembrare sola all'inizio, ma con sguardo e orecchio attento siete in grado di notare una figura seguirvi in alto, a numerosi metri di altezza in groppa a quella che appare come una viverna cobalto. Nascosta da nubi anche sotto un cielo sereno, distante ma con due occhi dorati che sembrano scavare nel profondo.
Osserva.
[Solo skekDor.] L'anima è la chiave di volta per decifrare le esistenze che compongono il multiverso, divine o mortali che siano. Intimità più pura di tutti noi, ai tuoi occhi si muove sinuosa e vivace nei colori della natura per un verde smeraldo che è difficile dimenticare. Talvolta la sua intensità è una metrica importante per essere consapevoli su chi si ha davanti, in un crescendo che dai rampolli delle stirpi umani può raggiungere la luminescenza dei grandi signori planari. Naharia può dirsi peculiare, per un verde che in flusso uniforme adorna la sua figura senza imperfezioni: errore, vedi nascere sfumature sulla superficie del suo fisico, pura essenza che nasce e si rinnova in ogni momento come alimentata da una fucina inarrestabile. Quella che raggiunge la tua mente come anima potrebbe essere ridotta a un mantello che indossa con naturalezza, un ostacolo per qualcosa di più importante che non sei in grado di vedere. Perché non si tratta di una maschera, una semplice barriera o un costrutto artificiale per illudere le tue percezioni: si tratta di un'esistenza genuina e autentica in cui ti trovi incapace a scavare. E anche strizzando l'occhio interiore...

ti sembra di essere raggiunto da un sorriso.

[PNG - NAHARIA « Se avete vissuto almeno un ciclo di luna nelle terre di Endlos, dovreste sapere di non fidarsi delle apparenze. »

Ogni parola della donna fino a questo momento ha contribuito ad approfondire le conoscenze sul vostro bersaglio, eludendo o negando sul nascere ogni possibile quesito più personale. Assimilabili a sconosciuti, la donna dai capelli rossi esprime un carattere estremamente riservato che difficilmente arriverete anche solo a sfiorare.
Avete attraversato la neve, notando sullo sfondo altri combattenti che come confermato da lei appartengono ad altri gruppi sotto l'egida dei Centurio, altri avventurieri scelti e diretti dai suoi colleghi verso altri punti dell'operazione. L'Ombra che andrete a combattere è diretta verso l'Amnos, ma sono altre tutt'ora che come pece cerca di diffondersi nella neve del Nord.

[PNG - NAHARIA « Arti dell'energia o del corpo possono ferirle in uguale misura, ma non lasciate nulla: si cibano di materia, qualunque cosa rimanga al loro interno per più di cinque secondi sarà digerita. »

Scomposta, integrata. Assimilata.
Un contributo per la loro evoluzione, un pericolo per la vostra sopravvivenza.
Non manca poco all'arrivo, lo avvertite sul sentiero compromesso che presto o tardi vi costringerà a marciare per un centinaio di metri. Qualunque cosa vogliate fare, questo potrebbe essere il momento di farlo: discutere, domandare qualcosa di più.
O anche semplicemente riflettere, così da prepararsi allo scontro.

-
Near the very end, these resilient prayers
will reach someplace beyond the skies.

[I] angolo del (fake) gm

CITAZIONE

Ogni informazione fornita in ambito narrativo può essere considerata nota, o anche ricevuta attraverso specifiche domande durante il viaggio. Prendetelo come un minimo fondamentale da conoscere.

Come promesso, due settimane dati gli esami. Il termine ultimo è domenica 21 luglio 2019 ore 23.59.

Ma fatevi sentire se ci sono cose che dovrei sapere.

Come concordato, il ragazzo e la strana creatura partirono alla volta di Isthvan, il luogo di ritrovo per chi, come loro, avesse deciso di rispondere alla chiamata.
Durante il viaggio che li separava dalla città, i due camminarono e camminarono, scambiandosi un muto silenzio. Tuttavia, l’assenza di parole non dava alcun fastidio al biondo, che era ancora intento a classificare quella creatura che non capiva fino in fondo. La fatica sembrava non toccarla e non dava alcun cenno sul suo bisogno o meno di ossigeno.
Il ragazzo iniziò a chiedersi se avesse davvero avuto bisogno di una mano con quei sacchi, o se nascondesse una forza decisamente superiore a quello che la comune vista poteva lasciar intendere.

Unitisi alla carovana per il Nord, fu Naharia ad attirare maggiormente l’attenzione su di sé. Non solo per le dicerie che aveva colto su di lei, ma per quello che non si sapeva. Cioè più o meno tutto ciò che la riguardasse. La donna aveva come eretto un muro tra loro. Non c’era alcuna fiducia tra i tre. Solo un mutuo accordo di aiutarsi per quella missione, che i Centurio sembravano particolarmente bramare.

« Avete messo in campo un notevole numero di persone.
Non è che volete dare da mangiare a queste creature, invece di ucciderle, vero? »

Azzardò il giovane, consapevole che l’ironia tra i soldati di ventura era cosa rara.
Anche in Accademia, tra i veterani che la popolavano, erano pochi quelli che sapevano ancora farsi una risata, soprattutto prima di una missione pericolosa.
Ma a lui non era mai particolarmente importato. Pensava che non avesse senso lasciarsi guastare l’umore dalla possibilità di morire. Come se alla Morte potesse importare una cosa così ininfluente.

« Quindi…? Altro che dovremmo sapere? »

Riprese, rivolgendosi alla propria interlocutrice senza curarsi troppo del suo compagno in volo.

« Queste creature cacciano in branco? Sanno colpire un avversario che si tiene a distanza?
E se sì, con che raggio d’azione? »

Passi il non farsi guastare l’umore, ma la conoscenza non può certo far male, no?

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I close my eyes, tell us why must we suffer.
Release your hands,
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My legs grow tired, tell us where
must we wander: how can we carry on
if redemption's beyond us?
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Un muro di rispetto, un muro di cautela.
La vita di un avventuriero è complessa, capace spesso di farti viaggiare per i luoghi più oscuri del cosmo senza mai avere il tempo di fermarsi e riflettere. Viene negato di trovare casa a volte, per volti o nomi che al tramonto saranno già diventati ricordi preziosi: la riservatezza non è sempre mancanza di considerazione per chi ci circonda, bensì la consapevolezza di chi ogni giorno stringe mani diverse e si lascia guardare le spalle da occhi che forse rivedrà tra molti mesi. Se anche Naharia non ha mai guardato, la sua attenzione è sempre stata cristallina.
Orgoglio il suo, per istruirvi in un incarico che potrà darvi esperienza.

[PNG - NAHARIA « Endlos accoglie in ogni momento gocce di esistenza da ogni frammento del multiverso, razze o semplici individui differenti che contribuiscono a farlo diventare più grande. Ci sono stati grandi uomini nel passato di questo semi-piano che sono diventati tali dopo essere arrivati per caso, magari dopo essere fuggiti da una realtà in fiamme. »

Zayn, non ci vuole molto a comprendere che si tratta di parole rivolte a te, forse per lo sguardo che ti cerca dietro di lei o più semplicemente per la battuta che invece di rimprovero ha trovato una risata pacata. Noti l'espressione quasi dolce, di chi si trova a istruire in una trattazione decisamente estesa se paragonata a quanto ti saresti aspettato.
Regge le redini, un colpo secco e il vostro cammino prosegue e con esso la sua voce.

[PNG - NAHARIA « Sussistono macchie che però non possono essere dimenticate, per evitare che lascino una cicatrice capace di rimanere nella mente di chi abita per molto tempo. Il mio compito, e il vostro oggi, è semplicemente quello di evitare che una abiezione rischi di degradare in qualcosa di estremamente pericoloso. »

Non sarà una minaccia oggi, non lo sarà domani. Ma prima o poi lo diventerà,
con risvolti che sembra voler custodire dentro di sé forse in quanto non nuova alla mostruosità da debellare. La battaglia è di prevenzione quindi, soppressione per estirpare un'erba infestante prima che possa compromettere il raccolto.
Ci sono tante similitudini a cui potresti appoggiarti, hai l'imbarazzo della scelta. Lei prosegue, ma ottieni quella che è una conferma di quanto già sapete: l'abiezione possiede un senso del gruppo, meglio manifestato nel semplice evitare di ferirsi a vicenda. Non hanno mai espresso un senso di altruismo o amore sincero per i propri compagni, limitandosi quindi a predare una vittima senza reciproche aggressioni.
Parlando del loro stile di combattimento, la risposta ti giunge osservandole la mano destra che in uno schiocco di dita vedi aperta: appare energia, fuoco delle tinte dell'oro che danza su una superficie che potrebbe emulare la terra su cui camminate. Poi appare un estraneo, una macchia di folgore o stesso elemento profano che si radica sulla prima manipolazione e la segna in un confine ora sovrastato da infinite sfere di pece.

[PNG - NAHARIA « Il corpo è mera formalità, sono composti di energia e per questo cercano di comporre un involucro di carne per manifestarsi in forma completa. Si insinuano nel suolo, lì dovete guardare per cercare la massima estensione della loro corruzione: una volta trovato sarete sicuri quanto sarà vasto il loro dominio e spero che abbiate un legame abbastanza forte da potervi guardare le spalle a vicenda. »

skekDor, Zayn.
Affidereste la vostra vita all'altro? Combatterete schiena contro schiena,
sanguinerete pur di evitare che il vostro compagno riceva una ferita mortale? Le battaglie non sono sempre e solo duelli, grandi colpi d'ali di antichi draghi con la morte che viene dall'alto e distrugge ogni cosa. Talvolta tutto può realizzarsi in un battito di ciglia, con uno stiletto macchiato di essenza primordiale che mozza il respiro e perfora i polmoni.

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will reach someplace beyond the skies.

[II] angolo del (fake) gm

Zayn ascoltò avido le parole della loro guida.
Era chiaro che aveva già avuto esperienze simili a quella che stavano per affrontare. Non poteva aspettarsi altro dal comandante in seconda dei Centurio. Visto il tipo di missione che avevano appena accettato, il biondo si immaginò che non dovesse essere semplice scalare la gerarchia di quella gilda. Anche solo per la alta probabilità di non uscirne vivi.

Giratosi verso l’essere viola, che intanto aveva proferito parole da negromante che lasciavano trapelare una certa familiarità con la resurrezione, Zayn si rivolse al suo compagno.

« Dovessi morire, gradirei rimanere tale. »

Accennò un sorriso, anche se la prospettiva di finire tre metri sottoterra non lo allettava per niente.
Ma l’alternativa lo fece rabbrividire.

« Beh, immagino che dovremo combattere alla maniera dei Centurio.
A coppie. »

E con quell’ultima frase, lasciò che lo sguardo si posasse oltre le spalle di Naharia, cercando di capire quanto mancasse alla meta.

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if redemption's beyond us?
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Un sodalizio confermato, un'alleanza che ora sarà in grado di proseguire per molte ore.
Naharia accoglie la vostra determinazione in un mezzo sorriso, quasi l'ennesimo di questa giornata come volendo consegnarvi la sua fiducia - questo seppur lasciando vivo e immutabile quel muro di dovere che vi separa tutt'ora, indossando una maschera di mentore e guardiana che difficilmente si toglierà. Vice capitano dei Centurio, la Martire.
Ce ne sono di storie su di lei, alcune cantano di una grande ferocia in battaglia di una valchiria che quasi non trova riscontro mentre nella quiete continua a guidare la carovana in una espressione pacata, osservando il cielo quel tanto che basta per trovare un ricambio di intenzioni con il suo compagno perso tra le nuvole. Continuate a non vederlo, voce o rumore della sua cavalcatura sono assenti e se non fosse per la vostra guida potreste mettere in dubbio la sua stessa esistenza come uno scherzo di pessimo gusto.
Ma lo sapete, perché l'avete appena detto: i Centurio agiscono sempre in coppia.
Si guardano le spalle, per un'unione divenuta stabile dopo interminabili battaglie.

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Raggiungere l'Amnos non chiede molto tempo, il freddo del Nord è tale da graffiare le ossa in frequenti soffi di vento ma durante il tragitto vi è stato offerto un decotto capace, almeno secondo le parole della donna, di stabilizzare la vostra temperatura così da meglio sopportare questo peso grazie ai particolari ingredienti che lo compongono, tra cui il Nettare di Gurentei estratto da alcuni alberi capaci di sopravvivere a zone vulcaniche che ne fa da fulcro. Lo avete visto apparire tra le sue mani in una distorsione delle tinte del fuoco, custodito in una ampolla di ceramica su cui figurava il marchio di una fenice e che vi ha sfiorato le papille gustative con un sentore agrodolce nel caso in cui aveste accolto la sua offerta. Dopo essere partiti dal clima temperato tipico dell'Est, la sua può considerarsi una premura accettabile per chi forse non è un abitante stabile del Presidio Settentrionale.
Nel caso in cui preferiste alternative, lo vedreste svanire con in uno schiocco di dita.

[PNG - NAHARIA « Nessuno di voi morirà oggi, se è questo a preoccuparti. Mantieni alta la guardia, fidati del tuo istinto: agisci e combatti per la tua vita e per quella di chi ti circonda. »

Camminate lungo un sentiero battuto muovendovi verso le prime gallerie che compongono il dedalo dell'Amnos.
La carovana è stata lasciata a una trentina di metri prima di una salita particolarmente ripida, sarà il suo compagno a fare da vedetta e assicurarsi che nessuno possa prendervi alle spalle. Gli altri mercenari, secondo un messaggio recapitatole attraverso telepatia, sembrano impegnati a qualche centinaio di metri lungo una valle in seguito all'apertura di una seconda distorsione. Nel timore che possa evolversi in una nuova fonte di abiezioni, hanno deciso di indagare e verificare la presenza di una qualche successione presagio per altre e ancora più terribili.
Il vostro bersaglio si è nascosto lungo una delle caverne, potete vederne l'ingresso sporgendovi lungo il bordo della via grazie a un piccolo ponte di roccia e ghiaccio diretto verso una depressione che attraversate senza problemi.

Sono pochi i metri che vi trovate ad attraversare, forse abbassandovi un paio di volte per evitare che una stalattite eccessivamente generosa possa sfiorarvi la nuca, ma la vedete strizzare gli occhi e fermarsi in un principio di inquietudine.
Respira, si guarda attorno. E lo sentite.

Ticchettio nell'oscurità naturale di una grotta,
rumore di mascelle e zanne che spaccano ossa e divorano la carne. Lo avete sentito spesso,
ma l'eco che vi raggiunge sembra quasi farsi strada nella vostra anima e imporle udienza così da non essere ignorata. Perché non potete,
non importa con quanta determinazione possiate opporsi ma la semplice volontà non è un rigetto accettabile.

Non basta. E poi giunge gli occhi, oh gli occhi!
Seguite la scia dei suoni,
dell'odore acro di sangue fresco e forse è lo stivale di Zayn il primo a impattare contro una pozza di umori e scarti di un pasto inconcluso. Perché lì, nelle profondità di una grotta che non supera i venti metri di diametri, un paio di occhi candidi spezzano il nero di un corpo simulacro di essenza profana e carne in continuo rinnovamento ricambiando il vostro sguardo.

L'Abiezione sorride.

[PNG - NAHARIA « Come ha fatto a cacciare umani se nessuno ha messo piede in queste caverne per una intera settimana?! »

Forse unico residuo della mattanza, vedete crani appartenenti a svariate fasce di età comporgli il torso, uno scricchiolio costante di ossa sotto pressione che dietro il suo volto parla di sofferenza. Guardandovi attorno, siete praticamente sicuri che le uniche impronte giunte nella caverna appartengano alle vostre con ogni altro passaggio letteralmente detonato e bloccato da una pioggia di pietre, così da rinchiudere la creatura e impedirle nutrimento fino alla totale estinzione. Un metodo antico per la caccia, più incline allo sterminio.
La creatura solleva il braccio, la donna urla chiamandovi alle armi.
E la grotta si tinge di nero, per una marea che nasce dal mostro e che skekDor forse nello stupore può decifrare come la sua stessa anima che si espande e aggredisce la materia, marchiandola di una nuova e terribile egida. L'abiezione permea del suo nero le pietre che compongono il soffitto così come il suolo, le pareti in un abbraccio terribile che giunge fino alle vostre spalle.
Chiudendo gli occhi e tendendo l'udito sareste quasi certi di sentire ovunque un cuore che batte.
Il suo cuore, pronto a divorare il vostro e proseguire nella sua evoluzione.

Seguendo il suo stesso istinto, la paladina balza in avanti e in una frazione di secondo letteralmente consuma i dieci metri che vi separano dalla creatura, plasmando nella mano destra una bastarda incandescente e nella mancina un globo che lascia impattare contro il suo torace in una esplosione che mima uno shield bash. Forse l'intento di arrestare un accumulo di energia,
perché in quel preciso momento avvertite il pavimento sotto di voi brillare in maniera intermittente, disperdendo nell'aria parte di un potenziale lasciato segreto e che ora appare come un vero faro annunciatore di pericolo. Avete un paio di istanti per decidere cosa fare, prima che la terra sotto i vostri piedi si conceda una seconda luminescenza plasmando sopra di se e verso di voi un autentico cimitero di stalattiti d'ombra entro cinque metri.

Combattete, guerrieri.

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[III] angolo del (fake) gm

CITAZIONE

Botte.

La creatura vi attacca, essenzialmente, con una AoE di natura magica, area per un diametro di cinque metri dedicando a ognuno di voi un potenziale pari a Medio. Riguardo l'influenza di inizio post riguardo i suoni, di base può considerarsi negata da semplici passive anti-influenza mentale come quella in possesso da skekDor - fatta l'unica eccezione che non vi marchia con alcuna emozione particolare.
Si tratta, insomma, di un suono particolarmente generoso del tono che vi accompagna durante l'ingresso.


Termine: domenica 4 giugno 2019 ore 23.59

Il silenzio che calò nella carovana non era pressante o pesante. Sebbene i tre (quattro se si considera il compagno della Martire, da qualche parte in cielo, e non in senso figurato) non si scambiassero troppi convenevoli, tacendo sulla propria vita, il viaggio scorreva piacevole. Il paesaggio cambiava adagio sotto il loro sguardo, passando dal verde delle pianure dell’Est al bianco della neve del Presidio Nord.

Anche il decotto che la donna gli offrì non era male. Certo, non era il miglior decotto che si potesse trovare, ma faceva effetto e scaldava le membra, e questo era il suo compito. Anche skekDor ne prese una porzione, nonostante non sembrasse soffrire il freddo. Ma per quel poco che aveva compreso dell’essere piumato, oltre che doveva avere una forza non indifferente, era che gli piaceva assecondare gli altri. Chissà se un giorno lo avrebbe sentito dire di no a qualche proposta…

Finalmente, si fa per dire, arrivarono al sentiero che li avrebbe portati alla caverna dove le aberrazioni si erano nascoste. Se di nascondiglio si poteva parlare. Dovettero andarci a piedi, lasciandosi la sicurezza della carovana alle spalle. No, non era decisamente una bella sensazione. Tuttavia, Zayn si sentiva rassicurato nel vedere che i propri compagni di viaggio non sembravano preoccupati dalla situazione. Beh, almeno due su tre avanzavano senza tremare.
Ma era il freddo, sia chiaro.

Entrati nella grotta, non dovettero attendere troppo.
La prima cosa fu il suono. Un ticchettio. Costante e pressante. Come tanti colpetti sull’anima.
Poi fu il momento delle mascelle che si serravano e si chiudevano su carne e ossa. Come un enorme tritarifiuti in funzione. Come se qualcosa, o qualcuno, dopo averti picchiettato col dito sulla spalla, ti mordesse il braccio in profondità, fino a spaccare l’osso.
L’ansia assalì il biondo, che, dopotutto, non voleva morire.
Era un Hunter, un cacciatore.
Avrebbe dovuto essere abituato alla sensazione di pericolo, ma la verità era che quel suono gli scavava profondi solchi nella corazza che aveva costruito sulla sua anima, portandola a nudo.
E la voglia di vivere venne a galla con essa.

Zayn non riusciva a smettere di fissare di fronte a sé, pupille dilatate e respiro affannoso. Come se avesse corso, ma l’unica cosa che galoppava era il suo cuore. L’organo pompava sangue a un ritmo elevato, col rischio di esplodere da un momento all’altro.

Quando la voce della Centurio si fece sentire, il biondo si riscosse, trovandosi più avanti del suo compagno piumato. L’oscurità aveva avvolto la roccia intorno a loro, compreso il pavimento. Era come stare in piedi sulla pece, e forse era davvero così. Avrebbe significato che non stava calpestando una grossa pozza di sangue. Per fortuna non lo vedeva.

Un bagliore sotto le suole delle scarpe lo riportò definitivamente al presente. Si lanciò verso skekDor, incurante di finire per terra e sporcarsi i vestiti. Pregò di non finire in una pozza di liquame. Qualsiasi liquame. Quando alzò lo sguardo, stava fissando il ventre di un qualche animale. E non si fece domande.
Meglio non sapere, si disse.

Quando la creatura scomparse, Zayn fece l’unica cosa che poté. Drizzò indice e medio di entrambe le mani insieme e li puntò verso la creatura nera, sparando un totale di dodici proiettili composti di pura elettricità che, seguendo varie traiettorie, si sarebbero scagliate contro il bersaglio.

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Il sangue perduto non è giudicato importante,
così come il ruolo di una creatura che inizialmente prigioniera ora può urlare a pieni polmoni collera e pura violenza. Per giorni ha visto i propri compagni di specie essere cacciati e sterminati, gocce di pura blasfemia che in una inquisizione crudele sono state estirpate da questo mondo - eppure qualcosa è successo, un'interferenza che è riuscita a farsi strada in un perimetro strenuamente sorvegliato e a donare vita da consumare a chi l'ha gradita. Perché l'ha fatto, lo potete vedere ai suoi piedi nei resti di carne e umore così come in quel viso che semplicemente sorride all'idea di non dover patire più la fame.
Ma è in grado di percepire, il senso di fame? Esistenza aliena a un così semplice concetto, che ora può finalmente esistere.
Sono i vostri occhi i primi a testimoniarlo, le vostre orecchie a udirlo.
Grazie a voi, ora vive.
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Alla raccomandazione di prestare cautela ad ingaggi diretti, la vostra scelta ricade sull'uso più puro delle arti arcane così da lasciare a Naharia il compito di danzare con la creatura. Prendere la mira non è facile, skekDor è l'unico che sembra dedicare una buona dose di attenzione ai movimenti della donna così da sfruttare l'attimo più adatto per colpire: e così è, perché quando vi trovate a condividere il fianco la trovi darti seguito con un passo indietro per lasciar spazio alla manipolazione tentacolare e poi, forse con un accenno di sorpresa da parte sua, usarla a suo vantaggio. La vedete entrambi, sfruttare l'arte del mistico come base da appoggio per una nuova carica e lasciar impattare il suo ginocchio contro il viso dell'abiezione nel preciso istante in cui i tentacoli sembrano trovare ostacolo in muro di viticci d'ombra che di erge a sua difesa. Poi giunge l'elettricità, saette che graffiano l'aria che per negare forse una ritirata seguono tragitti confusi, forse privi di uno spartito ben preciso.

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[PNG - NAHARIA « Argh. »

Un sussurro.
Sangue che danza nell'aria.
La donna che perde l'equilibrio tenendosi la coscia sinistra con la mano in un accenno di sofferenza, incapace di dare seguito all'attacco appena realizzato che si trova così bloccato come in uno stordimento. I proiettili esplodono in un susseguirsi di scariche contro la creatura che si trova così costretta ad arretrare, ma uno di loro ha trovato il proprio centro sulla donna che aveva giurato di proteggervi, costretta così a cadere a terra per un incantesimo non controllato a dovere.

Una distrazione che le si rivela estremamente pericolosa,
anche se per pura fortuna non fatale.
Quando rovina al suolo cercando di rialzarsi, la trovate rapida ma non abbastanza da poter eludere un pugno che impatta contro il suo viso - o almeno, questo è quello che vi sembra di vedere prima che un doppio rintocco di sacrilego e pura fiamma letteralmente esplodano celando ogni cosa nel raggio di due o tre metri attorno a loro. Vedete un'egida di elemento rosso vivo apparirle attorno al braccio destro al diradarsi della duplice manifestazione arcana, leggermente incrinata ma sufficiente nel fermare gli artigli dell'abominio.
Resta in ginocchio, probabilmente bloccata da una pressione capace di incrinare
lo stesso suolo corrotto su cui camminate.

[PNG - NAHARIA « Cercate di togliermelo di dosso! »

Stringe i denti, i suoi occhi brillano.
E l'intera veste con lei, per un circolo di rune che si manifesta prepotente sotto i suoi stivali e per non più di metro si rivela capace di spezzare il nero della caverna. Si tratta di pura magia, arti antiche e che il Mistico vedrà estendersi dalla sua stessa anima come un'emulazione infinitamente più pura e orgogliosa di quella che il mostro ha usato per formare il suo dominio.
Essenza chiama potere, ma non è un'occasione che la Bestia vuole concederle.
Se con gli arti carica un secondo colpo d'artiglio avviluppato da fruste d'ombra schiantandolo con violenza contro lo scudo, forte abbastanza da incrinarlo per un buon terzo della sua superficie e da raggiungervi in un colpo di vento, spalancando le fauci le vedete accumulare energia dello stesso colore di quella che gli adorna gli occhi. Appare candida, ma non è un bianco che narra di purezza e pace.
Si tratta di pura estinzione, che nel suo solo concentrarsi è in grado di scaricarvi addosso un potenziale ritenuto secondario. Quasi un prodotto di scarico, che seppur ripudiato è in grado di sfiorare la carne e incendiarla come un acido.
Effetti che vedete sulla donna, che seppur sotto la sua barriera soffre per un istante di questo male e cerca di alzarsi.
Si prova, ma dovete agire.

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Near the very end, these resilient prayers
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[IV] angolo del (fake) gm

CITAZIONE

L'attacco di skekDor costringe la creatura ad andare in totale difesa, permettendo a Naharia di infliggere un danno considerevole al viso. Quello di Zayn però, ultimo nella successione, impatta contro l'abominio ma per mancata precisione raggiunge anche la Martire che non riesce a scaricare una seconda offensiva.

Potete considerare l'ondata di energia che vi raggiunge come un Doppio Medio a testa di natura Magica.
Quello in caricamento è al momento fuori definizione, ma posso assicurare che è bello forte.

Termine: giovedì 15 giugno 2019 ore 23.59

I dodici proiettili volarono verso la creatura, cercando le traiettorie migliori per non schiantarsi contro gli spuntoni di roccia che adornavano la grotta. Sebbene avesse cercato di mirare il meglio possibile, attaccare qualcuno mentre si è sdraiati in chissà quale sostanza non è proprio il massimo.
Infatti, il biondo non aveva preso in considerazione che la Martire avrebbe potuto sferrare un attacco a breve distanza contro un nemico che assorbe ciò con cui entra in contatto e da cui li aveva personalmente messi in guardia.
Erano così tutti i Centurio, o erano stati “fortunati” loro?

Puntando i gomiti nel terreno, Zayn si rialzò e andò a posizionarsi di fianco al compagno viola, lasciando qualche metro di distanza tra i due, ma non abbastanza da poter essere divisi facilmente. Non voleva essere un peso per l’essere che lo aveva appena scudato da un attacco d’ombra, ma nemmeno lasciarsi difendere ogni volta.

E nemmeno a farlo apposta, ecco che un secondo attacco riempì la caverna. L’Hunter lasciò fluire l’energia intorno al proprio corpo, rivestendosi di un manto di elettricità che lo protesse dall’oscurità della creatura.
Alzando lo sguardo verso skekDor, vide che si stava preparando a fare qualcosa. Aveva alzato il sinistro e lo puntava verso Naharia, che intanto cercava di tenere a distanza il nemico. Nella bocca di quest’ultimo, però, si stava accumulando ulteriore energia.

« Cerchi di staccare la nostra guida da quell’essere. Io proverò a intrappolarlo. »

Disse allo skeksis, sperando potesse sentirlo.

Caricando l’energia in una mano, Zayn scaricò quattro proiettili di elettricità sul soffitto sopra la creatura nera, cercando di farglielo crollare addosso in tutto o in parte.
Sperando che questa volta la Martire riuscisse a evitarlo.

˜˜˜



I close my eyes, tell us why must we suffer.
Release your hands,
for your will drags us under.
My legs grow tired, tell us where
must we wander: how can we carry on
if redemption's beyond us?
†

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Potere danza nell'animo di chi ne è portatore.
Sono frammenti radunati e forgiati nella volontà, pezzi di un puzzle che una volta completato potrà cantare di morte o salvezza: un terribile gioco di iniziative, dove solo chi giungerà per primo potrà garantire la supremazia del proprio nome. Tra Martire e Abominio, nessuno dei due vuol concedere all'altro alcuno spazio, proseguendo così inarrestabili nel flagellarsi con incanti e offese. Là dove esiste una difesa, una donna chiama potenziale protetta nelle mura di una difesa perfetta.
Là dove esiste l'offesa cruenta di una mostruosità,
fauci candide si avvicinano a diventare cantori di estinzione.
Un ticchettio nasce nell'aria, lontano lontano.

Di quale canzone volete essere testimoni?
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Luce ferma l'oscurità e illumina la volta della caverna senza sortire alcun risultato,
un colosso si erge a protezione del proprio signore svanendo in un rantolo di dolore.
Una cosa può considerarsi corretta sull'esame della creatura: informe, vede il proprio corpo in un ciclo di rinnovamento continuo, dove ad ogni brandello di carne consumata all'istante ne nasce di nuova senza però un principio di miglioramento. L'Abominio durante la lotta sta elaborando nuove possibilità per il proprio involucro, adottando nuove possibilità per ogni singolo istante scartando in maniera inconscia quelle ritenute inadatte.
Schiavo dell'instabilità quindi, incapace di sfruttare la propria forza in maniera completa, riesce comunque ad affrontarvi.
Combatte a testa alta la Martire, spingendola ora in ginocchio.
Lì, dove il presunto divieto di ingaggio diretto non aveva alcun valore assoluto,
forse per ricordi inesatti da parte uno di voi che ne ha rimosso la finestra temporale.

-

[PNG - NAHARIA « Dovreste migliorare nella collaborazione. »

Respira, per un viso che parla di fatica sfumata in un flebile ghigno.
skekDor, l'arte del teletrasporto non ha trovato alcuna resistenza o ostacolo permettendo alla donna di apparire al tuo fianco. Lei disperde l'egida infuocata che vedi rientrare come una danza di luci all'interno del suo petto, da cui ora brilla una fiamma pura e antica come i primi eoni che hanno caratterizzato l'universo. Si tratta di una macchia di colore che, in un suo candore, non parla di estinzione bensì di possibilità, di quel bianco così puro che un giorno potrà diventare materia ed essenza per la terra o il cielo.
Ed ora, sostenuta da ginocchia non più traballanti, la sua Custode ne stringe tra le mani una singola goccia.

[PNG - NAHARIA « Ma possiamo procedere con il contrattacco. Come ho detto all'inizio, non possiamo farlo uscire da qui. »

I suoi occhi parlano di determinazione, ma la visione dell'aura ti permette di comprendere che il potenziale che richiamava sotto i colpi del Mostro si è disperso nel preciso istante in cui l'hai allontanata da quella posizione, quasi costringendola a indirizzarlo verso un piano b accettabile.
Così come l'accumulo di potere tra le zanne dell'Abominio, ora intenso al punto da rendere difficoltoso il dedicargli attenzione.
L'assalto alla caverna da parte del cacciatore poteva essere considerata come una mossa utile allo scopo di distrarlo, ma troppa poca forza è stata dedicata allo scopo: le saette si sono rivelate insufficienti per superare la marea nera che ricopriva la roccia, dipinta così da pennellate d'oro per non più di un paio di istanti.

Lei solleva la mano, lui spalanca le zanne.
E un nuovo colore vi travolge, un bianco silenzioso che celato dal bozzolo nero interno alla montagna mira a non lasciare traccia di voi.
Nasce uno scudo, tasselli di cristallo che davanti a voi fioriscono e brillano come stelle, petali di rosso che nell'assolutismo del bianco sembrano quasi gocce di sangue: vedete una ferita aprirsi sulla sua mano destra, forse la sorgente del bastione incantato che vi sta proteggendo.
La terra trema, i suoi occhi brillano. Ancora di più, molto di più.
Un circolo di rune appare attorno a voi, lambisce carne e vesti quasi incidendo la vostra esistenza con un inchiostro intangibile: respira, sentite di farlo con lei. Per un istante, per un fatidico istante, voi due siete certi di riuscire a comunicare le reciproche intenzioni senza l'ausilio della parola.

Così come la volontà della donna che vi raggiunge, per una breccia fondamentale che è pronta a concedervi:
tra pochi secondi, il muro e la marea dell'Abominio giungeranno alla reciproca estinzione.
Con grande sforzo, l'intero costrutto arcano collasserà sul vostro nemico così da stordirlo per un istante. Un fatidico istante, che dovrete sfruttare.
Benedetti dalla luce della Custode, sentite di poter oltrepassare l'oscurità.

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Near the very end, these resilient prayers
will reach someplace beyond the skies.

[V] angolo del (fake) gm

CITAZIONE

Le difese sono andate bene, ma ho avuto qualche difficoltà a interpretare il motivo del sottolineato nel post di Bonx.
Per ogni dubbi, ricordate di potermi contattare.
In sintesi, stavolta non dovrete reagire a particolari offensive: la ultimate dell'Abominio ha trovato una difesa da parte di Naharia, che vi ha assegnato un "potenziamento di carattere narrativo" per rendere più efficaci le vostre offese contro creature apparentemente dell'ombra. Se skekDor dispone di profonde conoscenze arcane e affini, dovrebbe riuscire a comprendere che non si tratta di una benedizione della luce.
Ma sapete entrambi, in soldoni, che qualunque cosa farete ora sarà più efficace contro l'Abominio.
Sia che lo crediate dell'elemento sacrilego, che altro.

Termine: domenica 25 giugno 2019 ore 23.59

Luce.
Abbagliante, calda. Accogliente.
Dietro al muro eretto dalla Martire, Zayn poté lasciarsi andare a quell’abbraccio non richiesto, ma necessario. Stavano combattendo con tutte le loro risorse, ma niente sembrava sortire l’effetto desiderato.
Avevano bisogno di quel legame.

Come a esaudire il suo desiderio, i due avventurieri uniti dal caso iniziarono a scambiarsi dei pensieri. Anche se lo Skeksis continuava a parlare, nella sua testa arrivavano forti e chiare le sue intenzioni.
Il giovane rimase perplesso.
Molto perplesso.
Davvero molto perplesso.
Sebbene a parole skekDor non stesse esponendo il suo piano, nella testa del biondo era piuttosto chiaro.

« Ma che…?! »

Troppo tardi.
Il suo strano compagno si era già sollevato in volo e stava procedendo spedito verso la creatura. Indirizzando al pennuto alcuni molti rimbrotti, Zayn iniziò ad accumulare energie nelle mani. E attese.
Sperò e attese.

« Speriamo che funzioni! »

Riuscì a gridare quando la magia di skekDor prese ad agire.
Da parte sua, l’Hunter fece come il compagno gli aveva detto. Prese la mira sulla creatura e scaricò dieci proiettili di elettricità con tutta l’energia accumulata.