[H] Vigilanza

"Tutti gli esseri umani hanno tre vite: pubblica, privata e segreta".

(Gabriel García Márquez)

Argonath, Distaccamenti Industriali.
Presidio Errante, Endlos.

Quando le paratie dell'accesso 613 si aprirono da sole, lasciando entrare due figure maschili -una già salita a bordo in precedenza, l'altra totalmente sconosciuta- all'interno del grande ventre di metallo dell'Argonath, un discreto numero di luci artificiali si accese automaticamente. Ad ogni loro passo, gli schermi alla parete si illuminarono, mostrando talvolta immagini, molte più volte semplici sequenze numeriche.
Ogni battito cardiaco, l'irregolarità del loro respiro... ogni dato sensibile era già stato registrato dall'ospitante, ancora in muta attesa.

-...
Emeraude si guardò intorno, e non fu chiaro se si trattasse di semplice curiosità, attenzione ai dettagli, o sorpresa per un ambiente sconosciuto. Si limitò comunque a seguire placidamente il "padrone di casa" verso una zona ancora più interna.
Fu allora che le paratie dell'accesso si chiusero alle loro spalle, tagliandoli fuori dal mondo esterno. Duemilatrecentosette millesimi di secondi dopo, una volta terminata la ricerca e la distruzione di agenti patogeni, la paratia interna scivolò di lato nell'incastonatura. Oltre, il nodo di raccolta dei corridoi 227, 13 e 165 del settimo ponte.

Nonostante non fosse mutata la temperatura, entrambi i visitatori avrebbero avuto la netta impressione che si fosse abbassata la temperatura: che fosse per l'impianto di areazione o per i colori freddi riflessi dal lucido metallo, poco importava. Allora, solo allora, una terza voce li raggiunse.

« Benvenuto, Augustus Asensi. Benevenuto, Emeraude. »
Qualcosa apparve dal corridoio 13, avanzando verso di loro, ma lentamente, per rispettare i tempi di adattamento della sua corteccia cerebrale. Aveva l'aspetto di una donna di altezza media e in una uniforme aliena. Aveva la pelle chiara, capelli grigi a caschetto ed occhi rossi. Il volto non era neutro né anonimo, ma progettato per poter essere assimilato il più velocemente possibile.
« Il mio nome è a.i.s.-Argonath, e sarò felice di esservi d'aiuto. »

"Tutti gli esseri umani hanno tre vite: pubblica, privata e segreta".

(Gabriel García Márquez)

Argonath, Distaccamenti Industriali.
Presidio Errante, Endlos.

Trovare segni del passaggio del misterioso "cane" di Mephisto, si era rivelato più complicato del previsto, segno che fosse in un certo senso già preparato all'eventualità di un rintracciamento magico di qualche tipo.
Nonostante il Magisterium fosse effettivamente in grado di rintracciare numerosissimi criminali, l'Ufficiale Asensi non ebbe modo di trovare alcunché di sospetto nei mesi precedenti. Dopotutto... attività magiche -su Laputa- avvenivano continuamente, e ciò che allertava la sicurezza riguardava soprattutto incantesimi particolarmente letali o pericolosi per l'isola stessa.

Pur prendendo per vera la teoria di Augustus, molti Magistri convennero (e registrarono su carta, per incrociare eventuali dati) che, evidentemente, lo scagnozzo di Mephisto non si era dato ad alcuno "slancio creativo" che potesse attirare l'attenzione su di sé, compiendo il proprio lavoro ampiamente sotto gli standard magici considerati "nella norma", finendo per risultare invisibile.
Qualora vi fossero state ulteriori pressioni in tal senso, Augustus sarebbe incappato in uno strano disinteresse da parte del Rettore Shantotto, che avrebbe chiuso la questione sostenendo che crimini ad personam e con metodologie più "standard" erano solitamente di competenza dell'Esercito Errante. Il Magisterium lavorava infatti per il Presidio stesso, concentrandosi sulla difesa della collettività attraverso barriere o prevenzione di invasioni ed atti terroristici, cosa che non era avvenuta.
Se ci avesse riflettuto un po', il Numerologo avrebbe facilmente compreso a quel punto che non avrebbe ricevuto ulteriori aiuti di quel tipo, perchè il Magisterium -pure se sostenitore della Famiglia Reale- non si era mai ritenuto parte della polizia o dell'Esercito, e fin dalla salita al potere di Drusilia aveva difeso la propria neutralità riguardo l'amministrazione "politica" di Laputa.
Per questo e per molti altri motivi, l'idea di cercare qualcosa sull'Argonath era stata la miglior mossa possibile.

Salve Argonath, abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Questo è il resoconto del Magisterium sull'attività magica del Presidio, avrai bisogno di questi dati.
L'entità che si faceva chiamare "a.i.s.-Argonath" accettò le poche informazioni ottenute, rimanendo in silenzio ed attendendo ulteriori specifiche riguardo la ricerca da compiere.
Emeraude ti fornirà alcune date e luoghi. Stiamo cercando delle vittime, delle succubi, che potrebbero essere state attaccate da un demone o un suo scagnozzo, da qui la necessità dei dati sull'utilizzo di Magia.
Grazie al tuo sistema di telecamere abbiamo bisogno di capire chi è il demone, dove si trova e cosa ha fatto in questo periodo.
Pensi di poterci aiutare?

A quel punto, Emeraude le concesse tutti i dati che aveva, dalle date agli orari, a una definizione esatta di cosa intendevano per "succubi". Si trattava -infatti- di donne dall'aspetto umano e molto gradevole, nella totalità dagli atteggiamenti emancipati, in abiti succinti. Le descrisse una ad una, dalla procace rossa all'angelica biondina, alla dominatrice mora, soffermandosi su ogni tipo di dettaglio che gli venisse a mente, alcuni dei quali avrebbero solleticato le fantasie (o gli incubi) di qualunque uomo lo avesse ascoltato, Augustus compreso.

Alla fine -finalmente- trovarono qualcosa di concreto.
Numerosi schermi disposti di fronte a loro presero automaticamente a trasmettere vecchie registrazioni dall'alto di donne che rientravano perfettamente nelle descrizioni di Emeraude. Il Demone stesso le riconobbe subito, quindi presero a seguire ogni loro movimento dall'ingresso sul Presidio.
Osservarono così la bella Elena soffermarsi a parlare con un giovane cadetto in Dogana, per poi trascinarselo in un vicolo ed inginocchiandosi davanti a lui, concedendogli un piccolo favore, probabilmente -disse Emeraude- in cambio di una cancellazione del suo nome dagli ingressi sull'isola. Dopo di lui, al calar della notte, fu fermata da un uomo biondo in abiti eleganti, probabilmente intenzionato ad usufruire dei suoi servizi, ed entrambi si allontanarono, scomparendo tuttavia in un punto cieco fra due palazzi. Da quel momento non riuscirono a rintracciarli.
Così passarono a studiare i movimenti di Guinevre, che varcò le mura dopo essersi associata ad una comitiva di artisti di strada itineranti. Li abbandonò prima che loro oltrepassassero la seconda cinta muraria, attirata dalle attenzioni di un uomo maturo, biondo e con il cappello, in abiti eleganti. Le mostrò una spilla molto bella, forse intenzionato a usarla come merce di scambio per ottenere qualcosa da lei. Lei parve accettare, e lo seguì ad ovest, scomparendo oltre la soglia di una casa dismessa e disabitata.
Situazioni simili o quasi accaddero per tutte le succubi inviate da Emeraude. In particolare, il biondo cliente -che rivolgeva sempre le spalle alla telecamera- sembrava essere onnipresente in ogni vicenda, e puntualmente finiva per imboscarsi con loro, sparendo.
Cosa era accaduto, da quel momento in poi?

-Credo che abbiamo a che fare con un vero professionista- osservò Emeraude, per nulla impressionato o a disagio per le innumerevoli (talvolta estreme) pratiche sessuali che si erano trovati ad assistere in un paio di casi, viste le abitudini delle donne scomparse -Riesce ad intercettarle subito, cosa per niente facile: le succubi sono particolarmente brave nel nascondere la propria natura demoniaca, principalmente perché nate da esseri umani "mutati" attraverso un patto demoniaco. Per questo Asmodeous le usava come spie.
Si portò una mano al mento, pensieroso.
-Mi sembra improbabile il suo dare "casualmente" sempre le spalle alle telecamere. Inoltre agisce sempre al calar della notte, in cui le ombre rendono difficile definire i tratti del volto. In ogni caso, credo che sia il nostro primo sospettato.
Attese qualche attimo, lanciando un'occhiata all'Ufficiale Asensi.
-Cosa ne pensi?

"Tutti gli esseri umani hanno tre vite: pubblica, privata e segreta".

(Gabriel García Márquez)

Argonath, Distaccamenti Industriali.
Presidio Errante, Endlos.

Dato che gli ingressi all'isola sono ridotti, probabilmente questo cane-biondo li presidierà e controllerà il flusso in entrata per stanare le succubi- Osservò Augustus -Argonath, puoi salvare i dati antropometrici di questo figuro e fare una ricerca nella zona delle porte? Se dovessi trovarlo salva le immagini, quindi sovrapponile per avere poi un'immagine unica più completa. In ogni caso, traccia gli spostamenti del cane-biondo e mostrali sullo schermo. Deve avere una qualche abitazione, abbiamo di sapere dove.

L'Argonath si mosse seguendo le direttive di Augustus: incrociando i dati e confrontando le immagini, riuscì a trovare dei percorsi frammentati e praticamente nessuna immagine del volto. Qualora Augustus si fosse soffermato sulla ricerca, avrebbe avuto certamente di che sbuffare... finché -in effetti- un dato molto più importante di altri uscì fuori quasi per caso.

Ricerca in fase di elaborazione: ultimo contatto visivo avvenuto pochi secondi fa, nei pressi del Cappio di Bronzo.

Mentre i due investigatori tornavano con i sensi in allerta, gli schermi colorati -percependo le pupille dilatate ed il loro vivido interesse alla questione- trasmisero automaticamente le immagini dello stesso individuo sospetto, beccato pochi attimi prima alla Città Bassa. Anche quella volta fu impossibile vederlo in faccia... ma -per la prima volta- era in compagnia di due persone di sesso maschile. In particolare, si trattava di un grosso ragazzone biondo, che forse Augustus avrebbe identificato come Raphael, il locandiere del Cappio di Bronzo ed un giovane dall'aria sconosciuta... forse uno straniero.

Inutile dire che Emeraude prese a fissare l'Ufficiale laputense con sguardo spiritato, mostrando l'evidente intenzione di andare a fondo della faccenda. Per questo lo superò in un paio di falcate, raggiungendo di gran fretta la paratia esterna.
Il tempo di indagare era finito: per la prima volta avevano l'occasione di acciuffarlo.