[H]Test dell'Acqua

"L’energia è il potere che guida ogni essere umano.
Non viene persa con l’impiego ma mantenuta dallo stesso,
perché è una facoltà della psiche".

(Germaine Greer)

Albero Casa, Latifondo.
Alcuni mesi prima degli eventi del Circus Diabolique...

Erano trascorse moltissime lune da quando la Dama del Vento si era permessa di aprire gli Shouko del valoroso Firion, accettando la sua volontà di intraprendere la lunga strada che lo avrebbe portato a comprendere a fondo il Nen. A quell'evento -invero traumatico- il Maestro d'Armi era sopravvissuto, e per molto tempo era stato sottoposto ad un'attenta riabilitazione.
Quando il fisico ormai guarito aveva iniziato a rispondere perfettamente agli stimoli di Firion, il soldato era stato innanzitutto addestrato a mantenere la fuoriuscita spontanea del Nen. Questo era il primo stadio di apprendimento, che lo avrebbe portato a padroneggiare ciò che Drusilia aveva chiamato "Ten". Era una tecnica ideata per mantenere gli Shouko aperti, permettendo tuttavia di condensare l'aura attorno al corpo, evitando di consumarne tutta l'energia vitale inutilmente. Grazie a queste nuove abilità il corpo di Firion era diventato più robusto, e perfino il processo d'invecchiamento sembrava fortemente rallentato, se non addirittura cristallizzato.

Quando Firion aveva confessato di sentirsi a proprio agio con il primo principio, erano passati all'apprendimento del secondo: il "Ren". Diretta applicazione del Ten, permetteva di di espandere improvvisamente la propria aura. Questo sistema trovava diverse applicazioni in combattimento, dato che l'allievo avrebbe potuto facilmente provocare spostamenti d'aria o addirittura attaccare un avversario con l'aura stessa. Firion risultò subito molto abile e naturalmente portato per la cosa, riuscendo addirittura a mantenere quello stato per più ore, esattamente come lo era stato per il Ten, imparato e padroneggiato nel giro di pochissimi giorni.
Poi venne lo Zetsu, capacità di chiudere tutti gli Shouko, così da rendere difficile la propria localizzazione: Firion non risultò particolarmente rapido o naturalmente portato nell'apprendimento di quel principio, esattamente come lo era stata la sua Maestra in passato, e fu abbastanza palese che in futuro non avrebbe certamente puntato su quello nel proprio stile di combattimento.

Una volta che l'allievo riuscì comunque ad assimilare ogni insegnamento della Dama del Vento, portando i principi base a livelli assolutamente elevati per un novizio grazie a molto allenamento e spirito di sacrificio, gli fu finalmente concesso di passare all'apprendimento del vero e proprio Nen. Drusilia aveva chiamato questa fase col nome di "Hatsu" e specificato che, senza di essa, non era possibile imparare tecniche Nen avanzate.

Per questo lo aveva chiamato quel giorno, scegliendo curiosamente i giardini dell'Albero Casa come location. Lo avrebbe atteso con pazienza, elegantemente accomodata ad un muretto, esibendo un'espressione tranquilla e rilassata, segno che non sarebbe probabilmente stata un'esercitazione particolarmente impegnativa.

"L’energia è il potere che guida ogni essere umano.
Non viene persa con l’impiego ma mantenuta dallo stesso,
perché è una facoltà della psiche".

(Germaine Greer)

Albero Casa, Latifondo.
Alcuni mesi prima degli eventi del Circus Diabolique...

Accomodata al muretto, Drusilia Galanodel si prese del tempo per ammirare il suo cavaliere preferito. Firion era infatti bello, abile, ma soprattutto nobile d'animo; nonostante il suo candore fanciullesco, covava in sé una forza non indifferente, e non era un caso se lo aveva scelto come proprio successore al comando dell'Esercito Errante.

« Drusilia, eccomi. »
-Sempre puntualissimo ♥

La Dama del Vento sorrise compiaciuta, per poi rimettersi in piedi e condurlo a quella che sarebbe stata in tutto e per tutto una "prova", anche se completamente diversa dalla precedente. Salirono lentamente le scale e -piano dopo piano- raggiunsero il decimo livello, lì dove la Dama del Vento aveva sempre avuto il proprio ufficio.
Superato l'enorme portone ligneo, elegantemente intagliato con motivi naturalistici, furono entrambi accolti da un ampio ambiente dai toni prevalentemente aurei, intervallati qua e là da sporadiche tinte pastello. I muri erano interamente coperti di intarsi, decorazioni ed affreschi dalle tinte calde e dal gusto piuttosto sfarzoso, ma ampie finestre e balconi riuscivano ad illuminarlo abbastanza da non generare alcun senso di claustrofobia. La mobilia, se si escludeva una piccola cassettiera, consisteva in una grande scrivania con poltrone da entrambi i lati davanti ad un camino tenuto spento. Al di sopra di questo, un grande specchio faceva da asse di simmetria a due porte poste sui lati della medesima parete, di cui una conduceva al bagno, l'altra ad uno sgabuzzino.
Firion conosceva molto bene quel luogo, rimasto immutato per tutti quegli anni. Ciò nonostante, ebbe subito la percezione che vi fosse qualcosa di diverso: sulla scrivania del Gran Maestro era presente un bicchiere di vetro molto semplice, ricolmo di acqua. Posata lì vicino, una semplice foglia.

-Sei stato molto bravo in questi mesi: credo sia quindi giunto il momento di passare all'Hatsu- principiò, accomodandosi al proprio posto ed invitando Firion a fare lo stesso su una delle poltrone -Si tratta dell'ultima fase dello studio del Nen, e l'ho sempre ritenuto ciò che si ha di più "personale" in questa disciplina. Ne esistono infatti di diversi tipi, e l'unico modo per capire quale ti distingue è detto "Cerimonia dell'Acqua".
Gli sorrise con dolcezza, per poi abbassare lo sguardo sul bicchiere, colmo fino all'orlo. A quel punto, dispose delicatamente la foglia sulla sua superficie, cercando di non farlo traboccare.
-Ti basterà disporre tue mani in prossimità di questo bicchiere, ed imporre il tuo Nen: ciò che accadrà, dipenderà dal tuo Hatsu.
A quel punto si fermò, attendendo che l'allievo seguisse quella pratica. In realtà, aveva una vaga idea di cosa sarebbe potuto accadere, ma preferì non parlarne, prima di vederlo con i propri occhi.