Dozing Off

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  1. Leon Belmont
     
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    .†.Godwrath.†.

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    Incrociando le braccia flessuose sul petto morbido, la Dama del Vento si chiuse per qualche istante in un meditabondo silenzio, passando in rassegna con l'occhio della mente la manciata di pezzi di puzzle senza collocazione che erano fino a quel momento riusciti a radunare in merito al complesso mosaico -ancora incompiuto- che costituiva la situazione tra la Corte ed il suo Nemico.

    -Per quanto ne sappiamo, tutto è possibile. Anche questa pista labile...
    ammise la Galanodel, scrollando le spalle con fare desolato
    -Considera che hanno fatto sparire parte degli Annali. Bisogna partire dal presupposto che ci mancano parecchi tasselli, alcuni forse essenziali a capire davvero cosa ci sta succedendo. Quindi... dovremo considerare comunque la possibilità che il rapitore sia un demone, o un mago.

    Ascoltando in silenzio, il Paladino annuí in modo quasi meccanico; quella considerazione non lo stupiva di certo: dopotutto, da quel poco che avevano scoperto su di lui, il loro Nemico era un Arcidemone... e non era raro, per quelle creature, lasciar sbrigare lavoretti sporchi o semplicemente umili a servitori e collaboratori occasionali -maghi e demoni minori, per l'appunto- di cui amavano circondarsi.

    Intermediari di intermediari, che lanciassero sassi ai loro bersagli, mentre la mano del mandante restava celata ed insospettabilmente immobile... una pratica che il Cavaliere non faticava a ricollegare al
    modus operandi di un maniaco dell'anonimato.

    -Penso che tu sia la persona più adatta a questa indagine, almeno fra noi due.

    Più ascoltava Drusilia, e più rifletteva sui propri dubbi, più Leon si convinceva che il guizzo di intuizione che quel disegno gli aveva suscitato meritasse e necessitasse un'ulteriore indagine: trovare un collegamento da seguire era tutto ciò di cui avevano bisogno.

    jpg-Probabilmente Nightingale potrebbe darti un aiuto sostanzioso... ma devo riuscire a contattarla in qualche modo. Spero risponda il prima possibile.

    Allo sbuffo dell'Angelo, fece eco un sospiro paziente da parte del Paladino, seguito da un sorriso e da una nuova carezza di incoraggiamento sui capelli castani della sua interlocutrice.

    « Dai, non ti crucciare: magari è semplicemente impegnata anche lei. Aspetterò. »
    ribadí il biondo con tono fiducioso, perché la donna se ne rincuorasse
    « Per sicurezza, ti lascio un bozzetto del sigillo che ho visto: potrebbe servirti nel caso dovresti imbattertici anche tu, o... trasmetterlo a Nightingale. »

    Al posto suo, nel caso gli fosse capitato qualcosa. Senza aggiungere altro, il Cacciatore voltò le spalle all'Angelo per avvicinarsi al lavandino del bagno e aprire l'acqua calda; non ci volle che qualche istante, prima che una nube di vapore appannasse il vetro dello specchio sovrastante, e fu su quello strato di condensa che tracciò con l'indice il disegno di un cerchio, al cui interno ricalcò delle linee curve e spiraleggianti... forse a ricordare delle onde, o delle frecce.

    « Nel disegno che ho visto sulle scatole, questo marchio era impresso sul fagotto penzolante dal becco di un uccello stilizzato; l'uccello aveva le gambe lunghe e sottili, e penso sia facile confonderlo con una cicogna, ma... uno degli aspetti con cui il demone correlato si mostra è quello di una gru nera. »
    specificò Leon, voltandosi nuovamente verso Drusilia
    « In ogni caso, non è un demone propriamente pericoloso: il suo talento è, per l'appunto, quello di teletrasportare cose e persone da un punto all'altro del mondo per conto del mago con cui è sotto contratto. »

    Dopo aver istruito l'Amore con quella breve e concisa presentazione, il Sole le rivolse un ultimo sorriso e si diresse alla porta di uscita.

    « Per ora, credo sia tutto: adesso è meglio che vada. »
    annunciò, stringendo la mano sul pomello
    « Abbi cura di te, e salutami Sasha. »

    Il battente si schiuse silenziosamente sui propri cardini, incorniciando lo sconfinato orizzonte di un campo di grano biondissimo al di là, sormontato dall'infinito cielo dorato del meriggio, in mezzo ai quali si stagliava la sagoma scura di un'antica villa; così, senza voltarsi più indietro, Leon oltrepassò la soglia, e l'uscio si richiuse lentamente alle sue spalle.

    png

    Al suono dello scatto fantasma della serratura onirica si sovrappose quello più concreto del mondo reale, e mentre la porta si apriva per permettere a Sasha di affacciarsi all'interno del piccolo bagno, Drusilia si ridestò dal suo sonnellino fuori programma.

    Preoccupata dal troppo tempo trascorso, ma più che altro allarmata dalla mancata risposta della Dama del Vento al suo bussare, alla fine la Mercenaria si era limitata a far spallucce e a fare irruzione entrare a controllare.


    « Ah, ok: eri solo addormentata. Tutto bene allora... »

    Con aria neutra, come a cercare una definitiva confutazione di eventuali preoccupazioni, l'Albina lasciò vagare gli occhi azzurro ghiaccio per il resto dell'ambiente... e il suo sguardo si appuntò con curiosità sullo specchio appannato posto sopra al lavandino -dove restava la traccia di un disegno circolare tracciato sul vapore- e un fine sopracciglio argenteo si incurvò con fare interrogativo prima di riportare l'attenzione sull'occupante della vasca.

    jpg
    « ...perché hai disegnato il logo della Aglasis sullo specchio? »

    Perché il sonno porta consiglio...
    E il Destino ha strani modo di mostrarci la strada.

     
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8 replies since 27/8/2020, 10:02   192 views
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