[H] The Greedy Thief

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    Impeto e tempesta

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    "Che stupidi quelli che bevono per dimenticare.
    Non conoscono la potenza dell’ oblio di una Sacher Torte con panna montata".


    (Nicola Brunialti)


    j24wQdq

    Pasticceria "Zucchero", Distaccamenti Industriali.
    Presidio Errante, Endlos.

    Situata in una posizione abbastanza atipica dal resto delle pasticcerie e sale da tè presenti su Laputa -che si concentravano soprattutto nella Città Alta, dove la clientela era più benestante e propensa ad acquisti che non si limitassero alla sopravvivenza- la pasticceria "Zucchero" aveva acquistato rapidamente fama e prestigio grazie alle astute strategie di mercato del suo proprietario, Vladimiro Zucchero.
    Originario del Pentauron, si era diretto su Laputa in cerca di fortuna, decidendo di aprire una pasticceria in un girone dai beni immobili mediamente più economici di quelli presenti nella Città Alta, non troppo distante dagli scali del Porto -e, quindi, da potenziali clienti o mercanti- così da riuscire ad intercettare ingredienti e forniture migliori ampiamente in anticipo rispetto alla concorrenza. La sua geniale idea consisteva anche nel far risultare la sua pasticceria come la più vicina ai gironi bassi, così da diventare l'unico fornitore dei cittadini di metà Presidio, che certamente -a parità di costi- nella loro ricerca non si sarebbero ulteriormente sforzati a proseguire verso la zona alta della Fortezza delle Nubi per qualche -raro- dolce.

    Grazie a queste trovate, era diventato rapidamente molto ricco, e probabilmente la sua ascesa non si sarebbe mai arrestata... se solo non si fosse trovato vittima di furti ripetuti ed inspiegabili. Lui, come anche i proprietari di alcune pasticcerie della Città Alta, avevano ultimamente esposto denuncia alle autorità a causa dell'aumento vertiginoso di "furti di torte". Per quanto la notizia in sé potesse far sorridere i più, questi furti risultavano così numerosi da aver spinto gli esercizi più piccoli alla chiusura, per non parlare dei disagi e del malcontento a causa delle scadenze non rispettate. Per questo motivo, il Governo laputense aveva deciso di intervenire e -fra i vari controlli- aveva perfino posto una taglia particolarmente ghiotta sulla testa del misterioso ladro ("vivo o morto"), firmata dall'Alfiere uscente Drusilia Galanodel.

    Chiunque avesse avuto interesse per quel premio ed avesse chiesto chiarimenti alle autorità, avrebbe ricevuto in risposta solo l'indirizzo delle vittime dei furti ed il nome della prima, in ordine cronologico: Zucchero, nei Distaccamenti Industriali.
    Proprio lì si sarebbero incontrati gli ennesimi investigatori in cerca di giustizia e denaro: dopo esser stati ricevuti da una commessa, avrebbero atteso ad un tavolino per alcuni minuti, ritrovandosi presto in reciproca compagnia, prima di essere effettivamente accolti dal proprietario.

    Turno 1

    Benvenuti in Quest!
    :yuppi:

    Come si può notare, questo è un post introduttivo: i vostri pg hanno letto di una taglia per un ladro di torte, si sono informati ed è stato loro dato l'indirizzo delle numerose vittime di questo ladro. Si tratta di molte pasticcerie di Laputa, ma la prima in ordine cronologico è stata "Zucchero" dei Distaccamenti Industriali.
    Essendo l'unico aggancio per iniziare le indagini, ovviamente vi siete diretti lì e siete stati ricevuti dalla commessa, che vi ha detto di attendere ad un tavolino l'arrivo del signor Vladimiro Zucchero. Nell'attesa, avete scoperto di non essere i soli a puntare alla taglia: a meno di accordi fra voi giocatori, potete dire di essere arrivati casualmente e contemporaneamente. Non sono in pochi a volere quei soldi, infatti, e la commessa non sembra nemmeno troppo sorpresa per il numero di giustizieri.

    Essendo una semplice introduzione, vi basta dire che arrivate alla pasticceria ed attendete il proprietario. Il locale è grazioso e spazioso, i muri son verde pastello, il pavimento in piastrelle colorate e la mobilia di un bianco candido. La commessa è giovane, bionda e graziosa, i dolci esposti sembrano particolarmente appetitosi.
    Ovviamente potete parlare fra voi. Al prossimo turno, farò arrivare il png del proprietario.

    Postare entro il: 15 Settembre, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, basta comunicare tutto in Bacheca.



    Edited by Drusilia Galanodel - 5/9/2019, 15:19
     
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    Tabi no Kami | Turno 1



    « Signor Kami, ha sentito? » « Che cosa, Ulysses? » chiesi versandomi una tazza di tè verde « Stanno cercando un criminale che prende di mira le pasticcerie » « Uhm uhm... E quindi? » non ero sopreso poi molto dalla cosa, le pasticcerie della Città Alta avevano un grosso giro e quindi molti contanti « Quindi... Il ladro ruba solo torte, niente denaro, niente cose preziose, solo le torte! È bizzarro, no? » sentire quelle parole scatenò in me un forte senso di giustizia « Un ladro... Che... Ruba... Torte! Devo porre fine a questo scempio! » poggiai lentamente la tazza di tè quasi vuota sul bancone « Penso proprio che mi assenterò per un po', sai Ulysses? » il ragazzo guardava divertito la mia espressione seriosa e tesa « Come vuole, signore! » rispose con un gran sorriso, quasi in modo sarcastico. Uscendo lo sentii sghignazzare.

    « È sicuro che si trovi laggiù? » in poco tempo avevo appreso che questo losco e malvagio figuro aveva compiuto parecchi furti al punto di ricevere addirittura una taglia per la sua cattura. Il primo colpo era stato compiuto in una pasticceria chiamata "Zucchero", nei Distaccamenti Industriali. Ma dico io, chi è il folle che aprirebbe un negozio di delicatezze in un luogo del genere? Come può una dolce creatura nascere e crescere in un posto così grigio, cupo, puzzoso? La cosa peggiore era però doverci andare per capire di più la situazione. Cosa non si fa per amor di giustizia? « Su su Kami! Fatti coraggio, sei stato nei crateri dei vulcani più caldi di questo universo, un quartiere del genere sarà solo poco peggio! » dissi fra me e me per raccogliere le forze.

    Finalmente arrivato, dopo aver attraversato miasmi cosmici di sostanze tossiche, vapori di carburanti e vernici al limite del radioattivo, fui sorpreso dalla vetrina riempita di croquembouche colati con del caramello ben lucido, quasi luccicoso, sachertorte brillanti glassate con un invitante cioccolato fondente, una torta a strati decorata in cima con dei dolcetti sferici pralinati e altre piccole sfiziosità. Appena entrato una dolcissima commessa mi rivolse il suo miglior sorriso « Buongiorno! » « Buongiorno graziosa signorina! » sorrisi a mia volta « Posso aiutarla in qualche modo? » mi chiese, indicando il bancone dei pasticcini « Oh, ma certo cara! Mi piacerebbe molto assaggiare una fettina di sacher con panna e poi vorrei il bignè in cima del croquembouche in vetrina! » « Va bene, si accomodi pure! Le porto subito tutto quanto » mi voltai per cercare un tavolino libero e prima di andare a sedermi ringrazia la commessa.

    Il locale era grande, decorato con gusto e delicatezza, le pareti verde pastello si intonavano bene con le mattonelle colorate del pavimento. L'attività pareva andare molto bene perché i tavoli liberi non erano molti e la clientela era abbastanza eterogenea: anziane signore uscite da chissadove, marinai d'aria dal vicino porto, parecchi operai. Pur sembrando una pasticceria di altissimo livello il proprietario era riuscito a mantenere i prezzi abbordabili, grazie al flusso costante di clienti e, molto probabilmente, alla qualità dei prodotti. « Ecco qui! » la signorina arrivò con il vassoio in mano e porse sul tavolo quanto avevo ordinato, io tirai fuori da sotto le vesti il mio piccolo servizio da tè portatile « Ecco la tazzina... Ed ecco anche il tè caldo, bello bello come appena fatto! Signorina, ne vuole un po'? » probabilmente era rimasta un po' di sasso nel vedere comparire una teiera bollente dalle tasche di un cliente, tant'è che non ricevetti risposta. La ragazza continuava a fissare il servizio « È portatile, sa? Può rivelarsi comodo » mi versai del tè nero aromatizzato all'albicocca « In ogni caso. Sono qui per aiutarvi... » la commessa si riprese e scosse leggermente il capo, come a volersi risvegliare da un sogno ad occhi aperti « Sìììì... Capisco... » disse lentamente « Le chiamo il... Il... Come si dice? Ah sì, il proprietario del locale. Aspetti qui... » era ancora sbigottita, sì « Va bene! La ringrazio molto signorina! »

    Sorseggiando il tè caldo e mangiando quelle spettacolari, piccole, soffici dolcezze attesi pazientemente per avere finalmente più informazioni su quel laido di un ladro di merendine. Doveva marcire in un luogo infernale, chessò... Un ristorante vegetariano magari, senza dolci di soia. Anche loro, in fondo, sanno essere dolci.



    Edited by Kandino - 6/9/2019, 13:39
     
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    Due erano i crimini per i quali esisteva la pena di morte su Laputa: picchiare i volpini, non offrire caramelle all'Alfiere e rubare le torte.
    Le leggi erano state ideate e firmate da lui in persona, per cui le conosceva bene; l'Esercito pattugliava il suo Presidio su ordine della mamma per assicurarsi che venissero rispettate, e Firion -suo cavaliere preferito- lo aggiornava quotidianamente riguardo la refurtiva. Che veniva prontamente consegnata all'Alfiere stesso, una volta recuperata. Queste erano le disposizioni in merito dopotutto.
    Ma quel giorno? Le cose andarono diversamente... e Ren sentì la madre diramare una nuova taglia, poiché qualcuno pareva essere in grado di farla franca... e cosa ci stava a fare allora Lowarn sul suo trono?! Glie lo cedeva un attimo per farlo giocare, solo perché la mamma glie l'aveva chiesto in prima persona, e subito succedevano i disastri...
    Doveva pensarci l'Alfiere in prima persona a risolvere tutto, come al solito!

    La porta della pasticceria dunque si spalancò, ma a presentarsi non fu in realtà Ren... bensì un misterioso investigatore privato. Un lungo cappotto che calzava alla perfezione (strisciava a terra per circa 2 metri, effetto taglia adulta su un bambino molto piccolo), occhiali da sole super professionali, per mascherare le iridi color smeraldo, e nessuno mai sarebbe stato in grado di riconoscerlo.
    Forte del suo travestimento perfetto, Ren prese un cuscino e lo poggiò sulla sedia, prima di arrampicarcisi sopra per accomodarsi ad un tavolo senza dire nulla, uno già occupato da un signore anziano che beveva il the. Rubò uno dei suoi pasticcini dal piatto, mentre con fare serioso osserva il resto della stanza.

    -Tanquillo, lo pendo io il lado.

    Avrebbe dunque confidato con grande convinzione al vecchio. Poiché era suo dovere come Alfiere aiutare e tranquillizzare i comuni cittadini.
    Anche se si trovava in incognito.

    -Una torta gigante al cioccolato per il Signore misterioso!

    Di lì a breve arrivò al tavolo dove si sedeva il solito ordine, il suo preferito. Ringraziò con un cenno del capo la cameriera, per poi prenderne un pezzo direttamente con le mani ed addentarlo.
    Nessuno l'aveva ancora riconosciuto, perfetto.

    FORTUNA SFACCIATA
    Ren è un demonietto incredibilmente fortunato: trova informazioni giuste, piace alle persone giuste, riesce a scamparla anche nelle situazioni che sembrano tra le più disperate. Tutto ciò non accade grazie ad immensi poteri o strabilianti astuzie... ma per semplice e sfacciata fortuna!
    Gli "scampati pericoli" o le situazioni favorevoli in quest saranno sempre decisi dal Quest Master, il quale valuterà volta per volta l'utilità della passiva nelle varie situazioni di gioco.
    [Fortuna Perenne]

    OCCHI DELL'INNOCENZA
    "CHECCARINO!!!" E' la prima cosa che si pensa quando lo si incontra; i suoi occhietti grandi, il visino paffutello e dolce... tutto in lui ispira tenerezza. Chi entrerà in contatto con Ren e non avrà difese appropriate, non riuscirà a fare del male al bambino, piuttosto si sentirà inspiegabilmente invogliato a coccolarlo e a viziarlo.
    [Malia di tenerezza]

    LEGAME CON LA FONTE
    Per comprendere una delle caratteristiche base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo, perché come gli angeli, i Galanodel sono legati alla Fonte, ed è questa a non renderli intaccabili da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete", come batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono tendenzialmente immuni agli agenti esterni.
    [Immunità agli agenti esterni passiva]

    VOCE DELL'INNOCENZA
    Forse è colpa delle orecchiette e della codina che attirano le attenzioni, forse è colpa del bellissimo verde smeraldo dei suoi occhi, o forse è semplicemente merito del dna da ladro e volpe del padre... qualunque sia la ragione, è praticamente impossibile distinguere bugia e verità nelle parole del demonietto. In questo modo sarà più semplice per Drusilia convincere il resto del mondo che il suo bimbo in realtà è un angioletto bravissimo ed innocente, no? Dopotutto... se Palanthas è improvvisamente preda delle fiamme non può certo essere colpa di un bambino.
    [Spara-balle]

    UN PICCOLO LADRO IN ERBA
    Seppur in modo maldestro, la piccola Volpe possiede a tutti gli effetti le stesse abilità naturali da Ladro del padre. Un patrimonio genetico che lo rende di fatto impercepibile: potrebbe osservarvi da dietro una sedia od una pianta senza che ve ne accorgiate!
    Certo, sempre che non decida di tradirsi lanciandovi qualcosa contro, o mettendosi a correre d'improvviso; a quel punto il tap-tap-tap rapido e ravvicinato dei suoi passettini potrebbe tradirlo sulla sua presenza.
    Sarà anche una Volpe, ma è pur sempre un bambino.
    [Passiva di anti-auspex di tipo radar]
     
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    Narrato | Parlato | Pensato




    « Dovrebbe essere questa, se non sbaglio »

    L'armadio biondo fissò il locale. La location sicuramente non era delle migliori per un negozio chic, ma sicuramente aveva fatto centro data la sua nascente popolarità. Era stato notificato da alcune guardie di una presunta taglia di un ladro, da recuperare vivo o morto, il che rendeva anche la cattura molto più semplice. Insieme all'indirizzo del locale, era in possesso di un bigliettino contenente tutti gli indirizzi delle vittime, ma in cima alla lista c'era proprio Zucchero. Entrò dunque nello stravagante negozio. L'interno era molto colorato, al limite dell'eccentrico, se non fosse per l'abbinamento dei colori che, in fin dei conti, rendeva l'ambiente adocchiabile e confortevole. Non era solo in questa missione, altri avventurieri, investigatori e semplici clienti sembravano essersi ritrovati là.

    « Mi scusi, vorrei parlare con il proprietario riguardante la taglia messa sul ladro »

    « Si, certamente. Ci scusi per la richiesta ma potrebbe sedere a questo tavolo? Il signore che sta bevendo il tè è venuto per la medesima richiesta. »

    Il ragazzo sorrise, fece un cenno con la testa e si sedette al tavolo.
    Lo strano uomo era intento a bersi un po’ di tè in santa pace, ma c'era qualcosa in quel tavolo che non quadrava.
    Una strana presenza era seduta di fronte al biondo.
    Un individuo, dall'apparenza molto ambigua, stava ferocemente divorando una torta al cioccolato.
    Era munito di occhiali da sole e uno strano cappotto, il quale pendeva ai lati della sedia, superando uno strano cuscino posto sotto la sua sedia.

    « Poveretto, deve avere molti dolori laggiù per aver bisogno di un cuscino lì »

    Chiese alla cameriera una creme brulee accompagnata da una tazza di tè al limone, le quali furono portate con estrema rapidità, compiacendo il ragazzo.
    Iniziò a mangiare il dolce dall'aspetto delizioso, e il sapore non era da meno.
    Con dei rapidi sguardi iniziò ad analizzare il signore anziano e... lo strano signore con occhiali da sole e delle orecchie.
    Iniziò a fissarle, alternando un boccone del dolce con un'occhiata.

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    Perché sembravano così morbide?
    Perché Kagayaku voleva accarezzarle ad ogni costo?
    Ma sarebbe irrispettoso dopotutto...

    « Ma sembrano così soffici... »

    Cercò di affogare quei pensieri nel tè, cercando di concentrarsi sul motivo per cui si trovava lì nel primo luogo.



    Abilità
    Salute:Perfetta
    Energia: 100%
    Classe: Fighter [Primaria] | Elementalist
    Passive:
    - Day form: Il suo corpo è in grado di catturare e immagazzinare raggi UV dati dal sole che verranno poi trasformati passivamente in energia cinetica che Kagayaku canalizza nel proprio corpo naturalmente.Facendo ciò il suo corpo cresce esponenzialmente per sostenere l'energia cinetica canalizzata.
    Ciò aumenta forza, velocità e agilità di Kagayaku esponenzialmente in base all'orario.
    Nel caso non fosse possibile trasformarsi, Kagayaku sarebbe ancora in grado di utilizzarla ma non al suo pieno potenziale o nel caso usasse il 100% il suo corpo riceverebbe gravi ustioni e lesioni. Uno volta raggiunto un picco a mezzogiorno, il suo potere inizierà a diminuire fino al tramonto, al contrario tra l'alba e mezzogiorno ci sarà un continuo aumento di potere.
    [Bonus: Forza | Velocità | Agilità {Malus: Pomeriggio}]

    - Nigth form: Durante la notte, in base al tipo di luna (nuova, piena, ecc..), grazie alla luce che viene riflessa dalla luna, Kagayaku è in grado di manipolare la luce che viene immagazzinata nel corpo.
    [Cambio elemento + Bonus diurni]

    - Metamorfosi: Durante il giorno Kagayaku assume le sembianze di un biondo muscoloso ma al calare della notte i suoi muscoli si "sgonfiano" lasciando spazio ad un gracile ragazzino con i capelli neri.
    [Metamorfosi Scenica]

    Equipaggiamento:
    - Ali Minori di Ermes: Due paia di piccole ali monouso che vanno fissate ad entrambe le calzature per effettuare uno scatto gratuito di potenza bassa (cinque metri) che non occupa slot tecnica ma non può essere usato per schivare.
    //

    Tecniche attive utilizzate:
    //

     
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    (Nicola Brunialti)


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    Pasticceria "Zucchero", Distaccamenti Industriali.
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    Il signor Vladimiro Zucchero era un uomo di mezz'età ed altezza media, tuttavia grassoccio, differentemente dal classico abitante laputense. Motivo del sovrappeso era stata la sua abilità nell'inserirsi fra il personale della mensa in caserma, ragion per cui gli era permesso svolgere la leva obbligatoria direttamente dietro al bancone, dove finiva spesso per "assaggiare" le pietanze destinate ai soldati stanchi ed affamati. Un piccolo peccato, in una vita di duro lavoro e privazioni - diceva lui, quando veniva colto con le mani nel sacco.

    Nonostante trascorresse gran parte del proprio tempo nelle cucine, il buon Vladimiro si riteneva un imprenditore più che un pasticciere, pertanto non era solito mostrarsi in pubblico con gli abiti del mestiere, piuttosto con un elegante abito in seta che -in un certo senso- gli dava un aspetto ricercato ed opulento... ma risaltava un po' troppo i rotoli ben visibili all'altezza della cintola.
    Era scuro di occhi e capelli, che portava laccati e ben fissati in una capigliatura elegante e sobria. Dettaglio curioso e distintivo erano invece i suoi baffetti dalle estremità lunghe ed arricciate, ben visibili sulla pelle chiara e rasata altrove.

    Nel momento in cui incrociò lo sguardo dei due volontari adulti, avanzò a passo deciso verso di loro, per poi fermarsi e tentennare qualche breve attimo sulla pallina di pelo seduta allo stesso tavolo, in abiti da investigatore. In ogni caso, la pausa durò ben poco: assecondandolo e fingendosi ignaro di chi fosse, si rivolse a tutti con toni cortesi e linguaggio chiaro.

    -Vorrei innanzitutto ringraziarvi per aver abbracciato la nostra causa- avrebbe iniziato, con un leggero inchino -Sono Vladimiro Zucchero, proprietario della pasticceria Zucchero. Purtroppo, è da più di un mese che vivo nella paura a causa di questi misteriosi ladri. Come se non bastasse, a seguito delle rapine, nessuno del mio staff ha mai trovato loro tracce e... non rubano nemmeno i soldi custoditi nelle casse. Si occupano solo di torte... e francamente -dati i ritardi nelle consegne dovuti al doverle rifare da zero e la pessima pubblicità che ne deriva- avrei preferito essere privato dei fiorini.
    Sospirò, avvilendosi.
    La pancia si mosse un poco, ondeggiando sopra la stretta della cinta di cuoio.
    -In ogni caso, io ed i miei dipendenti abbiamo dato la disponibilità a collaborare con la giustizia, in attesa che tutto finisca. Quindi... chiedete pure ciò che vi serve, e farò il possibile. Avete la mia parola!

    Turno 2

    Molto bene, passiamo al secondo giro. Potete iniziare raccogliendo informazioni: a questo punto vi è concesso parlare col proprietario e porgli domande specifiche, indagare nel negozio o parlare con qualcuno dello staff: la cameriera che avete già incontrato e un omino attualmente impegnato nelle cucine. Nel primo caso, vi basterà postare tutte le domande a cui volete risposta (i turni son limitati, quindi approfittatene). Nel secondo e nel terzo caso, dovrete contattarmi privatamente (possibilmente in chat), e vi dirò cosa vedete (nel caso giraste il locale) o cosa direte (nel caso incontriate uno dello staff). Non è possibile scegliere più di una strada per ciascuno.
    Aggiungo che a questo giro avete la turnazione libera.

    Postare entro il: 19 Settembre, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, basta comunicare tutto in Bacheca.

     
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    Tabi no Kami | Turno 2



    Un bignè scomparve dal mio piatto ma non era stato il ladro di torte questa volta. Un bambino molto piccolo si era accomodato al mio tavolo, indossava un lungo cappotto color investigatore e degli occhiali da sole. Il piccolo, dopo aver trangugiato beatamente il dolcetto mi rivolse la parola « Tanquillo, lo pendo io il lado » « Oh mio caro, ne sono certo! Si vede che sei un professionista » risposi serio, continuando a sorseggiare il tè. Il bimbo doveva essere conosciuto in quel locale perché da lì a poco arrivò una torta al cioccolato gigante, ripiena di crema al cioccolato, con glassa di cioccolato e accompagnata da una cucchiaiata di panna al cioccolato. Probabilmente al bimbo piaceva la cioccolata, ma non ne ero ancora sicuro.

    Passò qualche minuto ancora e il tavolo si fece un po' più stretto per noi due. Un ragazzo biondo si accomodò al tavolo. Iniziai a osservarlo bene, non era un volto nuovo. Dove lo avevo già visto? Sorrisi e salutai con un cenno del capo l'ultimo arrivato, per lui arrivò una crème brûlée che sprigionava un fortissimo profumo di vaniglia e gioia, era probabile che il gusto fosse simile a quello dei ricordi d'infanzia. « Ecco qui anche il suo tè al limone! » tè al limone! Ma certo, come avevo potuto dimenticare un ragazzo del genere! Scoppiai in una fragorosa risata bonaria « Oh oh oh, ma tu sei Kagayaku! » divenni però subito cupo, quasi scuro in volto « Mi spiace molto per tuo padre... »

    Non riuscimmo nemmeno a presentarci per bene perché qualcosa di grande, molle e rimbalzoso ci si stava avvicinando « Nessuno di noi ha ordinato un budino, che strano... » « Vorrei innanzitutto ringraziarvi per aver abbracciato la nostra causa » quasi balzai dalla sedia « Oh mamma! Un budino parlante! Certo che devono essere bravi per fare dolci di questo livello » « Sono Vladimiro Zucchero, proprietario della pasticceria "Zucchero" » ora era tutto più chiaro finalmente, mi rilassai e ascoltai la lunga premessa dell'uomo « Molto piacere signor Zucchero, io sono Tabi no Kami. »

    ___

    Rimasto ormai solo al tavolo con Zucchero iniziai a chiedergli un paio di cose « Parto subito dal sodo: mi dica quando sono avvenuti i furti, orari e giorni. Inoltre saprebbe stilare una lista precisa del tipo di torte che sono state rubate e degli ingredienti di queste stesse torte? » dopo aver ascoltato la sua risposta continuai « Qualcuno di sua conoscenza, anche dello staff, potrebbe essere interessato a quelle torte? Magari qualche pasticceria nemica che vuole appropriarsi di una sua ricetta... » affrontato questo discorso potevo passare alle parti più tecniche della cosa « Ha idea di come potrebbe entrare qui un ladro? Avete, che so, un qualche tipo di allarme, sistema contro eventuali intrusi o un assicurazione contro i furti? Sa... Non posso escludere nulla » non erano così poco frequenti i casi di truffe assicurative « Le chiedo inoltre dove si trovava al momento dei furti » accertato l'alibi posi l'ultima domanda, essenziali per continuare le indagini « Prima di lasciarci mi farebbe piacere sapere se è a conoscenza di altre pasticcerie in cui sono avvenuti crimini del genere ultimamente »

    Poteri Passivi

    ♦ Botanista eccelso: la padronanza degli elementi naturali, gli innumerevoli viaggi e gli incontri con esperti della flora e dei suoi effetti hanno insegnato molto al Viaggiatore rendendolo capace, per esempio, di riconoscere le piante buone da quelle velenose e analizzare quelle a lui sconosciute.

     
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    « Oh mio caro, ne sono certo! Si vede che sei un professionista »

    Ecco, quel tizio gli piaceva: condivideva i dolci -un altro bignè venne intanto prelevato dal suo piatto, per aiutare a mandare giù i bocconi di torta- ma sopratutto aveva occhio. Chiunque l'avrebbe scambiato per un cittadino qualunque, talmente era perfetto il suo travestimento... ma lui no: aveva capito subito di avere che fare con un professionista.
    Sfilò dunque dalla tasca interna della giacca un bigliettino di carta, d'un acceso colore arancione e ricamato con tanti palloncini colorati sopra. Al centro una scritta grande, sottotitolata: "AIV".
    Agenzia Investigativa Voppini.
    Li aveva preparati per lui la mamma, per questo sotto era impresso in bella mostra il simbolo reale dell'Alfiere.

    -Asunto.

    Sussurrò a basse voce in sua direzione, con un cenno del capo estremamente convinto e motivato.
    Finalmente anche il secondo dei suoi assistenti personali li raggiunse al tavolo dove si era accomodato in precedenza, come da istruzioni: dovevano arrivare uno poco dopo l'altro per non dare nell'occhio... bravo anche lui. Mosse velocemente le orecchie da volpino per salutarlo, un paio di volte come da codice segreto concordato.
    Ed ora che la sua agenzia era pronta per iniziare il lavoro, finalmente il pasticcere li raggiunse al tavolo, spiegando loro il prossimo incarico.

    -Vorrei innanzitutto ringraziarvi per aver abbracciato la nostra causa. Sono Vladimiro Zucchero, proprietario della pasticceria Zucchero. Purtroppo, è da più di un mese che vivo nella paura a causa di questi misteriosi ladri. Come se non bastasse, a seguito delle rapine, nessuno del mio staff ha mai trovato loro tracce e... non rubano nemmeno i soldi custoditi nelle casse. Si occupano solo di torte...

    -He!

    Una smorfia consapevole si tinse sul volto finora serio dell'investigatore, lasciando uscire lungo un lato il caratteristico dentino affilato: il loro ricercato era un professionista, pensò fra se e se... Perché mai avrebbe dovuto rubare i soldi, quando poteva già ottenere immediatamente le torte?! Si trovava in pasticceria dopotutto! Scaltro... un degno avversario.
    Loro certo non potevano capirlo, per questo avevano mandato un esperto del settore.

    -In ogni caso, io ed i miei dipendenti abbiamo dato la disponibilità a collaborare con la giustizia, in attesa che tutto finisca. Quindi... chiedete pure ciò che vi serve, e farò il possibile. Avete la mia parola!

    -Mh.

    Il piccolo Alfiere in incognito fece un cenno con il capo ai suoi sottoposti, facendo intendere loro che gli avrebbe affidato quell'incarico. Lui doveva occuparsi di qualcosa di più importante: doveva seguire le orme del nemico, doveva fiutarlo, rintracciarlo, immedesimarsi nei panni del leggendario ladro di dolci e capire come pensava... solo così avrebbe potuto salvare Laputa da uno dei criminali più temuti e longevi che avesse mai conosciuto.
    Per questo sgattaiolò via dalla sedia veloce come un lampo, nascondendosi fra un tavolo e l'altro... fino a raggiungere il retro del bancone principale. E lì vide il tesoro: due torte nascoste dietro un vetro antiproiettile. Come aveva fatto l'assassino ad oltrepassarlo..? Iniziò a tastare con cautela il vetro, fino a quando le sue dita non si infilarono in una fessura laterale. Bingo!, pensò compiaciuto, infilandosi dentro il frigorifero...
    Le torte non avevano un grande aspetto, constatò ad un primo impatto: nessuna dedica all'Alfiere o alla mamma, nessun decorazione di coda ed orecchie da volpe... Ma fermarsi a quello sarebbe stato un errore da principianti, degno di una mente limitata come Lowarn: perché il ladro aveva rubato quelle torte? Cosa l'aveva spinto ad un crimine tanto indegno?
    Aveva solo un modo per scoprirlo... prelevò con estrema cautela una delle fette già tagliate, e la addentò.
    Era squisita.
    Sorrise: aveva già scoperto il movente. Ma era veramente tutta così squisita? Il pasticcere aveva detto che il ladro portava via torte intere, non semplici fette... doveva approfondire, pensò. Allora afferrò una dopo l'altra tutte le fette rimanenti sul piatto, mangiandole una dopo l'altra.
    La sua teoria era stata confermata: quella torta era buonissima.
    ...ma valeva lo stesso per tutte le torte? Si mosse con passo cauto verso la seconda prelibatezza, e fu in quel momento che un bigliettino da visita catturò la sua attenzione sotto una delle fette rimaste.

    "Gennaro Panuozzo, Interprete e tuttofare"
    In fondo, un indirizzo della zona del Latifondo.

    A quel punto era ovvio: il ladro lo stava apertamente sfidando.
    Sapeva che avrebbero chiamato un esperto del suo calibro, per questo aveva lasciato un bigliettino lì... sapeva che con la sua ineguagliabile intelligenza solo lui sarebbe giunto fino a quel punto. Un criminale senza scrupoli... che pur di rivaleggiare con l'Alfiere, consumato dall'invidia per il suo potere, arrivava a rubare torte per farlo uscire allo scoperto...
    Assottigliò gli occhi ancor più motivato; prese il bigliettino e se lo mise in tasca, ricongiungendosi con i suoi collaboratori. Non appena ne avrebbe avuto occasione e sarebbero rimasti soli, avrebbe mostrato loro la scoperta sconvolgente.

    Note: le indicazioni del bigliettino me le ha fornite privatamente il QM grazie alla passiva Fortuna Sfacciata, in seguito alla decisione di analizzare l'ambiente circostante!

    Mana: 100%

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    • Fortuna Sfacciata: [Fortuna Perenne]

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    Il ragazzo fissò colpito l'uomo anziano mentre pronunciava il suo nome, facendo quasi andare di traverso il tè.

    « Mi perdoni... dovrei conoscerla? »

    Chiese perplesso, mentre si puliva da alcune gocce di tè rimaste sulla bocca.
    Una mano lesta attirò la sua attenzione, e così ritornò a guardare il detective, il quale alternava morsi tra la torta al cioccolato e il bignè appena requisito. Che stesse già raccogliendo prove? Questo doveva essere senza dubbio un esperto.
    Notò poco dopo il movimento degli orecchi, quasi pareva un cucciolo.
    Lo doveva coccolare.
    Ma sarebbe stata una brutta figura e una azione molto irrispettosa nei suoi confronti.
    Il conflitto mentale del ragazzo poteva essere evidente per le persone attorno a lui, sotto al tavolo la mano sinistra bloccava la destra, la quale sembrava intenzionata a dirigersi verso le soffici orecchie, ma bloccata dove poche e acute persone solo possono vederla.

    Una volta ascoltato attentamente il discorso del proprietario, il ragazzo si alzò dal tavolo salutando momentaneamente gli apparenti nuovi colleghi, mentre si dirigeva versa la cameriera.

    « Buongiorno, scusi se la sto distraendo dal suo lavoro al momento ma vorrei fare qualche domanda riguardante il ladro. Dunque... Conosce qualcuno che sarebbe interessato ad appropriarsi dei beni rubati o simili? »

    « Torte non saprei, in effetti è una refurtiva molto strana. Non era meglio prendere direttamente i soldi? »

    Il ragazzo iniziò a grattarsi il mento, con fare pensante.

    « In effetti, è assai curioso come bottino. Prossime domande, non è stato trovato indizi che riguardino il ladro ma avete idea di come sia riuscito ad entrare? Che sistema di sicurezza avete qua in negozio? Possedete per caso qualche tipo di assicurazione contro questi furti? »

    « No, nessun indizio, a parte gli espositori lasciati semi-aperti. Il ladro è entrato dalla porta, scassinandola. Non abbiamo però particolari sistemi di sicurezza: costano molto e non lasciamo quasi nulla dopo la chiusura. La cassa viene svuotata tutte le sere ed i fiorini ripartiti fra il personale, a parte poca roba da usare come resto per i clienti, destinato alla mattina del giorno successivo.
    Poi ci sono le torte e... Beh. Non pensavamo rubassero torte.
    Le ruba un po' di tutti i tipi, soprattutto quelle bianche. E no, ovviamente non siamo assicurati da questo tipo di furti.
    »

    « Capisco. Cosa prova nei confronti degli altri membri dello staff o del suo capo? »

    « Il capo è molto gentile ed ha il fiuto per gli affari. Non ci maltratta, perché sa che da felici rendiamo di più. Il cuoco è mio fratello, e gli voglio bene. »

    L'armadio biondo incrociò le braccia e iniziò a fissare il pavimento, immerso nei suoi pensieri, per poi riemergere con un caldo sorriso rivolto alla cameriera.

    « Credo di aver compreso meglio la situazione, la ringrazio del suo tempo. »

    Si diresse verso le cucine, dove un altro uomo era intento a sfornare e decorare dolciumi di ogni genere.

    « Salve, sono qui per l'incarico del ladro, sarebbe d'accordo se le facessi un paio di domande? »

    Iniziò poi a chiedere le medesime domande poste precedentemente alla cameriera, per cercare di confermare le informazioni appena ricevute.

    « Sinceramente nessuno ha la minima idea del perché rubi solo torte. »

    Rispose divertito alle prime domande, per poi andare a confermare la situazione di sicurezza del negozio.

    « Il capo è anche il mio maestro: mi ha insegnato lui a preparare dolci e torte, e a volte si diverte a cucinarle con me, o da solo. Ovviamente lo fa quando non ha molto da fare. La cameriera è la mia sorellina, e le voglio bene »

    Il ragazzo soddisfatto delle sue informazioni ricevute si avviò verso l'uscita delle cucine, girandosi un'ultima volta verso l'uomo e salutandolo con una mano.

    « La ringrazio per il suo tempo, buona giornata! »

    Si diresse verso i suoi colleghi, inginocchiandosi per far partecipare anche l'investigatore e iniziò a condividere le informazioni appena ricevute.
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    - Day form: Il suo corpo è in grado di catturare e immagazzinare raggi UV dati dal sole che verranno poi trasformati passivamente in energia cinetica che Kagayaku canalizza nel proprio corpo naturalmente. Facendo ciò il suo corpo cresce esponenzialmente per sostenere l'energia cinetica canalizzata.
    Ciò aumenta forza, velocità e agilità di Kagayaku esponenzialmente in base all'orario.
    Nel caso non fosse possibile trasformarsi, Kagayaku sarebbe ancora in grado di utilizzarla ma non al suo pieno potenziale o nel caso usasse il 100% il suo corpo riceverebbe gravi ustioni e lesioni. Uno volta raggiunto un picco a mezzogiorno, il suo potere inizierà a diminuire fino al tramonto, al contrario tra l'alba e mezzogiorno ci sarà un continuo aumento di potere.
    [Bonus: Forza | Velocità | Agilità {Malus: Pomeriggio}]

    - Nigth form: Durante la notte, in base al tipo di luna (nuova, piena, ecc..), grazie alla luce che viene riflessa dalla luna, Kagayaku è in grado di manipolare la luce che viene immagazzinata nel corpo.
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    - Metamorfosi: Durante il giorno Kagayaku assume le sembianze di un biondo muscoloso ma al calare della notte i suoi muscoli si "sgonfiano" lasciando spazio ad un gracile ragazzino con i capelli neri.
    [Metamorfosi Scenica]

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    - Ali Minori di Ermes: Due paia di piccole ali monouso che vanno fissate ad entrambe le calzature per effettuare uno scatto gratuito di potenza bassa (cinque metri) che non occupa slot tecnica ma non può essere usato per schivare.
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    Edited by Frigobar23 - 19/9/2019, 00:19
     
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    Non conoscono la potenza dell’ oblio di una Sacher Torte con panna montata".


    (Nicola Brunialti)


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    Pasticceria "Zucchero", Distaccamenti Industriali.
    Presidio Errante, Endlos.

    « Parto subito dal sodo: mi dica quando sono avvenuti i furti, orari e giorni. Inoltre saprebbe stilare una lista precisa del tipo di torte che sono state rubate e degli ingredienti di queste stesse torte? »
    Il signor Vladimiro, rimasto solo con uno di loro, si concesse innanzitutto qualche attimo di silenzio assorto, probabilmente con l'intenzione di ordinare le idee. Infine respirò profondamente, facendo vibrare la grossa pancia ed il petto flaccido, prima di rispondere.
    -Il primo furto, se non ricordo male, è avvenuto il mese scorso. Tra il terzo ed il quarto giorno del quinto mese - Alkaid. Ne son seguiti una decina, e mi ritengo addirittura fortunato, considerando che altri miei colleghi finiscono derubati quasi ogni giorno- fatta quella precisazione, continuò con i dettagli -I furti avvengono di notte, non sappiamo precisamente gli orari. Le mattine in cui abbiamo trovato delle torte mancanti sono state: il quarto, il sesto, il dodicesimo, il sedicesimo, il ventiduesimo ed il trentesimo giorno del quinto mese -Alkaid- ed il sesto, l'undicesimo, il quindicesimo ed il diciassettesimo giorno del mese corrente - Rigel-, cioè questa mattina.
    Sospirò, afflitto.
    -Quanto alle torte, in realtà ne son state rubate di tutti i tipi: non credo ci sia uno schema preciso.
    « Qualcuno di sua conoscenza, anche dello staff, potrebbe essere interessato a quelle torte? Magari qualche pasticceria nemica che vuole appropriarsi di una sua ricetta... »
    -Non saprei e non ne capirei nemmeno il motivo. Sono torte: se si ha fame, se ne ruba una soltanto, poi basta. E per ciò che riguarda le ricette... avrebbe senso se ci fosse qualcuno che si è salvato da questo flagello. Purtroppo so che nessuna pasticceria laputense è stata risparmiata dal furfante.
    « Ha idea di come potrebbe entrare qui un ladro? Avete, che so, un qualche tipo di allarme, sistema contro eventuali intrusi o un assicurazione contro i furti? Sa... Non posso escludere nulla »
    -Signore, con tutto il rispetto, mi duole farle notare che gli allarmi costano molto: quelli tecnologici vengono da Garwec, ed il trasporto da un lato all'altro di Endlos alza vertiginosamente i prezzi di vendita. Quanto agli allarmi magici... son complessi e molto costosi. Per anni mi son limitato a svuotare la cassa in chiusura e distribuire giornalmente lo stipendio ai dipendenti. Lasciavamo solo un quinto dei guadagni per la mattina successiva, così da avere delle monete di taglio piccolo già pronte per il resto ai clienti. Speravo di dissuadere i teppisti notturni, ma a quanto pare ho fallito. Ogni volta è entrato scassinando la porta, e poi è andato via, portando con sé le mie torte.
    « Le chiedo inoltre dove si trovava al momento dei furti. Prima di lasciarci mi farebbe piacere sapere se è a conoscenza di altre pasticcerie in cui sono avvenuti crimini del genere ultimamente »
    -Ero a dormire, ovviamente- avrebbe risposto, agitando il doppio mento con la mandibola -Dormivo come tutte le altre vittime... cioè tutti i pasticcieri laputensi. Almeno credo.

    j24wQdq

    Via degli Artigiani, Distaccamenti Industriali.
    Presidio Errante, Endlos.

    Sfortunatamente, la raccolta di informazioni si era rivelata più breve del previsto. Dalla loro visita, in molti entrarono in veste di clienti, ed il personale fu costretto a servirli e non distrarsi. Per questo motivo, i tre giustizieri furono gentilmente accompagnati alla porta: appena fuori avrebbero potuto sostare su una panchina lungo la via e discutere su quanto scoperto.
    Quale pista avrebbero dovuto seguire?
    Sarebbe stato il caso di controllare in altre pasticcerie?
    Il piccolo Galanodel avrebbe potuto consegnar loro il bigliettino da visita trovato fra le torte... ma -a quel punto- come si sarebbero dovuti muovere?

    Turno 3

    Turno di consultazione: è tempo di confrontare fra voi ciò che avete ricavato. Potete avvallare teorie, decidere una strategia o altro. A tal proposito, potete organizzarvi privatamente in una chat e riportare direttamente la discussione fra i pg nel vostro prossimo post.
    L'importante è che decidiate una sola meta, e lo specifichiate in almeno uno dei vostri post.

    Postare entro il: 30 Settembre, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, basta comunicare tutto in Bacheca o privatamente.

     
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    Mentre si dirigeva verso l'uscita, l'armadio biondo si fermò sull'uscio, facendo dietrofront verso la cameriera.

    « Mi scusi, potrebbe incartarmi... quella là? »

    Disse indicando una delle torte in vetrina, la più bianca possibile.
    Una volta impacchettata in un involucro giallo dalle strisce azzurre, si diresse verso i suoi colleghi.

    « Ho raccolto un pò di informazioni interessanti dalla cameriera e suo fratello. La ragazza mi ha fatto notare come sia prese di mira le torte di tutti i tipi in pratica, in particolare quelle bianche »

    Aprì leggermente la scatola in modo tale da far vedere il contenuto ad entrambi.

    « Mi sono preso la libertà di prenderla come esca, nulla ci vieta di dargli un morso dopo che abbiamo finito però »

    Detto ciò, richiuse il pacco.

    « Per il resto, non ho avuto molte delucidazioni particolari. Affermano di non avere un qualunque tipo di assicurazione contro questo tipo di furti o sistemi di allarme. Scassinano la porta, rubano le torte negli espositori e se la danno a gambe. Sia la ragazza che suo fratello hanno raccontato la stessa versione dei fatti, e non sembrano portare rancore di nessun tipo sia tra loro che con il proprietario, anzi, penso che abbiano una grande stima reciproca. Quindi, credo proprio che un furto dall'interno si debba escludere »

    Sospirò leggermente, poiché non aveva trovato una pista vera e proprio. Si rivolse dunque ai suoi compagni.

    « Voi invece? Avete scoperto qualcosa di interessante? »
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    Ciò aumenta forza, velocità e agilità di Kagayaku esponenzialmente in base all'orario.
    Nel caso non fosse possibile trasformarsi, Kagayaku sarebbe ancora in grado di utilizzarla ma non al suo pieno potenziale o nel caso usasse il 100% il suo corpo riceverebbe gravi ustioni e lesioni. Uno volta raggiunto un picco a mezzogiorno, il suo potere inizierà a diminuire fino al tramonto, al contrario tra l'alba e mezzogiorno ci sarà un continuo aumento di potere.
    [Bonus: Forza | Velocità | Agilità {Malus: Pomeriggio}]

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    - Metamorfosi: Durante il giorno Kagayaku assume le sembianze di un biondo muscoloso ma al calare della notte i suoi muscoli si "sgonfiano" lasciando spazio ad un gracile ragazzino con i capelli neri.
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    - Torta alla vaniglia: Torta candida di vaniglia, con delle piccole strutture di crema di castagne e polvere di cioccolato.
    Pare deliziosa.


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    Tabi no Kami | Turno 3



    La chiacchierata con il proprietario non era stata proficua, l'unica cosa utile di tutte le varie informazioni era che il ladro tornava sulla scena del crimine ma mai due giorni consecutivamente, una cosa abbastanza scontata effettivamente. Tutti quei furti potevano essere un modo bislacco per aumentare la richiesta e di conseguenza i prezzi delle torte, ma come teoria era debolissima. Decisi di parlare della situazione con quelli che ormai erano diventati miei compagni di viaggio.

    ___

    Picchiettai delicatamente sulla spalla del giovane detective per richiamarlo e gli tesi il croissant al miele che avevo acquistato per lui, il dolce frutto delle piccole amiche apine pareva brillare sotto le luci della vetrina e rendeva invitante quel banale dolcetto di pasta sfoglia « Tenga ispettore, è per lei... » sussurrai con un sorriso mentre ascoltavo il racconto di Kagayaku; lui contraccambiò il mio gesto porgendomi un bigliettino da visita rettangolare, molto scarno e minimale, lessi ad alta voce « Gennaro Panuozzo, interprete e tuttofare... Uhm... » guardai accigliato il piccolo che con la mano indicava di aver trovato il biglietto nel negozio « Interessante, forse varrebbe la pena fare due chiacchiere con questo Panuozzo! » ricontrollando il cartoncino notai che era stampato anche l'indirizzo « Sarebbe al Latifondo... In ogni caso io ho scoperto davvero pochissimo dal proprietario » sospirai, scuotendo leggermente la testa « Il ladro non torna mai per due giorni di fila nella stessa pasticceria, quindi se volessimo organizzare un'imboscata dovremmo prima decidere dove e quando prepararla in maniera scrupolosa » mi accarezzai la barba, in contemplazione.

    ___

    Avevamo davvero pochi elementi a disposizione, non ci rimaneva molto altro se non cogliere il ladro con le mani nel sacco o con le mani in pasta, in questo caso. Nell'attesa dispiegai una cunnuccia telescopica piccolina, fatta di metallo e iniziai silenziosamente a bere « È rooibos al cacao, aiuta molto quando si devono prendere delle decisioni decisive per decidere l'esito di un caso dal tono deciso, come questo! » spiegai, rivolgendomi a Kagayaku sussurrando « Ispettore, secondo lei cosa dovremmo fare ora? »

    Poteri Passivi

    ♦ Botanista eccelso: la padronanza degli elementi naturali, gli innumerevoli viaggi e gli incontri con esperti della flora e dei suoi effetti hanno insegnato molto al Viaggiatore rendendolo capace, per esempio, di riconoscere le piante buone da quelle velenose e analizzare quelle a lui sconosciute.

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Una volta raccolte tutte le prove del caso, ed assaggiato qualche nuova fetta di torta per confermare ogni possibile sospetto, il grande investigatore si diresse verso l'uscita del locale, ma non prima di aver posto uno dei leccalecca che aveva preso dal bancone nella sua bocca; gli dava un'aria da duro, come solo i veri detective potevano permettersi.
    A quel punto, riunito al cospetto dei suoi colleghi, giunse il momento di scambiarsi le informazioni che avevano scoperto. Ma decise per ora di nascondere il bigliettino nella tasca della giacca, sghignazzando: perché le rivelazioni più importanti arrivavano sempre alla fine quando tutto era perduto!

    « Ho raccolto un pò di informazioni interessanti dalla cameriera e suo fratello. La ragazza mi ha fatto notare come sia prese di mira le torte di tutti i tipi in pratica, in particolare quelle bianche. »

    Annuì con convinzione verso l'apprendista: cioccolato bianco, corretto. Una delle torte che aveva analizzato aveva quel sapore.
    Spostò verso l'alto gli occhiali da sole per ammirare al meglio la torta che aveva preso per lui. Un'ottima intuizione, pensò: avrebbe potuto condurla in laboratorio per farla analizzare, nel contempo che loro si sarebbe mossi verso la prossima destinazione... ma una mano picchiettò sulla sua spalla, richiamando l'attenzione.

    « Tenga ispettore, è per lei... »

    Quel detective... si vedeva fin da subito che aveva la stoffa, gli piaceva!
    Con quanta abilità aveva raccolto quella prova dal luogo del delitto, senza che nessuno se ne accorgesse? Notevole.

    -Pomosso.

    Se l'era meritato, in fin dei conti: era stata la sua spalla in mille e più avventure. Quando avevano sconfitto insieme il drago che minacciava di rapire la mamma, o quando avevano scoperto il complotto del tizio brutto coi boccoli per rubargli la corona...
    Era pronto per diventare il suo vice, non vi era alcun dubbio. Passò allora a lui il bigliettino che aveva trovato, quello che lui sapeva leggere benissimo da solo, glie lo dava solo per riconoscenza... ed attese l'annuncio ovvio sulla prossima mossa.

    « Gennaro Panuozzo, interprete e tuttofare... »

    E s a t t o!
    Quello che lui stesso aveva letto benissimo da solo prima di tutti.
    Gennaro Panuozzo.
    Annuii ancora verso il suo assistente preferito, per incoraggiarlo a proseguire: ormai era pronto, gli dava il permesso di annunciare la loro prossima mossa:

    « Interessante, forse varrebbe la pena fare due chiacchiere con questo Panuozzo! »

    Ma quanto era bravo quel suo assistente?! Una cosa incredibile proprio!

    « Ispettore, secondo lei cosa dovremmo fare ora? »

    Ancora una volta il dentino affilato si affacciò sornione sotto un labbro, un istante prima che la piccola Volpe si avvicinasse al suo pupillo per iniziare ad arrampicarsi sul suo vestito. Solo una volta giunto -ed accomodatosi- sulla sua spalla, sentenzio a gran voce:

    -Adiamo dal lado.

    Indicando con il ditino la direzione che avrebbero dovuto prendere: il Latifondo.
    Per loro fortuna, un detective del suo calibro conosceva a memoria tutte le strade del Presidio. Non sarebbe stato affatto difficile per lui condurli al cospetto del malfattore!

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    Casa Panuozzo, Latifondo.
    Presidio Errante, Endlos.

    Seguendo le indicazioni del biglietto da visita, il gruppo di investigatori si ritrovò ad una casetta in campagna nei pressi di un piccolo campo suddiviso fra ulivi, pomodori e cipollotti.
    La proprietà non era ben messa: a vederla dall'esterno, sembrava effettivamente un rudere a rischio di crolli imminenti, e nemmeno particolarmente grande. Il tempo e le intemperie -infatti- avevano arrugginito le inferriate, che si limitavano purtroppo a dividere otticamente la proprietà privata dal resto del Latifondo, ormai fragili ed inutili come difesa. Per questo motivo non sarebbe stato affatto complicato per i visitatori oltrepassare il confine, approfittando di un "buco" dove era già stato buttato giù un metro abbondante di metallo, forse a causa di qualche incidente.
    Raggiunto il portone -che dava in effetti l'idea di essere la cosa più solida, in tutta quell'area fatiscente- i tre investigatori avrebbero potuto ascoltare gli uccellini cinguettare sul tetto, smuovendo sovente le tegole mal disposte con le proprie zampette, o lasciarsi carezzare da un'arietta fresca e piacevole, sotto un sole alto e splendente, ormai giunto al punto più alto del cielo.

    Qualora avessero bussato, non avrebbero ottenuto risposta per qualche minuto. Anche un secondo tentativo risultò vano, finché... il cigolio distinto e fastidioso della porta del cancello che si apriva alle loro spalle non li avrebbe costretti a voltarsi.
    Il padrone di casa era appena tornato.

    -We, signori... buongiorno!- avrebbe detto il giovane uomo utilizzando una cadenza strana (che lo avrebbe immediatamente classificato come "naufrago" a delle orecchie esperte), avvicinandosi e sorridendo spensierato. Era scuro di capelli e dalla carnagione olivastra. Gli occhi -però- erano azzurri -Avete necessità di qualcosa? Entrate! Entrate! Prego!

    Fermo restando la (forse eccessiva) ospitalità -al punto da non concedere loro nemmeno un "no" come risposta all'invito- e l'apparente pericolosità dell'intera struttura, la cosa più strana che tutti loro avrebbero potuto percepire varcando la soglia de portone fu l'innegabile ed inspiegabilmente evidente differenza fra gli esterni e gli interni di "casa Panuozzo". Se dall'esterno sembrava infatti quasi abbandonata, all'interno era pulita, ordinata ed arredata in modo signorile. Ovviamente non aveva nulla a che vedere con i casati nobiliari della Città Alta, ma risultava evidentemente sopra la media dei gironi bassi: i mobili erano in legno ben lavorato e dalle forme che riconducevano ad un evidente gusto barocco. Il pavimento era ben pulito, se non addirittura lucido: per un avventuriero qualunque, sarebbe stato addirittura concepibile mangiarci sopra, e sarebbe stato comunque più igienico del bere dalle borracce da viaggio.

    La sala da pranzo -dove fece accomodare i visitatori- era probabilmente la camera più spaziosa di quella casetta, probabilmente pensata per accogliere molta gente. Strano ma vero, considerando che fosse solo: aveva perfino un seggiolone per gli infanti, che tirò immediatamente fuori dal ripostiglio, così che anche il pargoletto avesse un posto a sedere.
    La cucina, disposta in una posizione adiacente, era ancora inutilizzata, eppure un fortissimo odore di frittura regnava sovrano, impregnando tappeti e tendaggi, superando tutti i battenti e raggiungendo perfino l'ingresso.

    -Scusate la fretta, ma è ora di pranzo- avrebbe puntualizzato, mettendosi un grembiule per cucinare e non accennando a voler rimandare la mangiata -Non fate complimenti: possiamo parlare a pancia piena di quello che volete! Ho giusto due cosucce, ma ce le faremo andare bene per tutti.

    A quel punto, i tre giustizieri avrebbero in effetti avuto (finalmente!) il permesso di parlare al proprietario di ciò che volevano... finché questo era in cucina a preparare le "due cosucce": "pasta, patate e provola", "frittata di pasta" (probabilmente avanzata il giorno prima), qualche braciola di maiale e delle mozzarelle di bufala, con tanto di premessa -Queste son le ultime che ho, che purtroppo mi è scappata la vacca questa settimana, e non ho più molto latte.

    Turno 4

    Turno di dialogo che avviene mentre il png è a preparare il pranzo per tutti: essendoci molti botta-risposta, forse è il caso di giocare il parlato via chat, con le modalità che vi scriverò a parte. Finita la chat, riscriverete tutto nel prossimo post, aggiungendo descrizioni e pov del vostro pg.

    Postare entro il: 11 Ottobre, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, basta comunicare tutto in Bacheca o privatamente.

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Il famoso investigatore riconobbe immediatamente il posto in cui arrivarono: in mezzo alla campagna, in condizioni disastrate... era quella del racconto della mamma, su cui bastava soffiare per farla crollare! Dopotutto lui ascoltava sempre con grande attenzione tutti i racconti che gli raccontava prima di dormire, e non vi era un dettaglio che sfuggiva alle sue orecchie.
    Non voleva ricorrere ad un gesto tanto estremo fin da subito, sebbene un furfante di quel calibro meritasse le peggiori condanne, ma se alla terza bussata dei suoi assistenti non avrebbe risposto nessuno...

    -We, signori... buongiorno!-

    Eccolo!
    L'aveva riconosciuto subito, era lui il ladro! Chi altro se no si sarebbe mai nascosto in un posto del genere?! Ma non potevano ancora accusarlo direttamente, dovevano prima trovare la refurtiva, che era la parte più importante della missione.

    -Avete necessità di qualcosa? Entrate! Entrate! Prego!

    Intimorito dalle occhiate analitiche e penetranti del detective, il ladro non oppose alcuna resistenza: aveva già capito con chi aveva a che fare.
    Ecco allora che, una volta entrato nella tana del lupo, il grande investigatore sgattaiolò via dalla spalla del suo assistente, non prima di aver sussurrato al suo orecchio un inequivocabile

    -Copimi.

    mentre lui nel frattempo analizzava l'ambiente circostante. Vista l'invidiabile esperienza, era il solo in grado di svolgere un compito tanto delicato e che richiedeva agilità, delicatezza e precisione c-h-i-r-u-r-g-i-c-a. Veloce come un fulmine, scattò da un anta di un armadio al cassetto di un comodino, e poi un altro, un altro ed un altro ancora! La ricerca della torta era sempre più difficile e disperata, ma non demordeva... forte di un po' di cibo trovato qua e la e prontamente azzannato -perché le prove potevano essere nascoste ovunque, un vero esperto non tralasciava nulla!- li raggiunse finalmente al tavolo, accomodandosi nel suo seggiolino trono.
    Un cenno del capo di tipo nono fece comprendere ai suoi colleghi che non aveva trovato nulla... e lui si era stancato di quella messinscena.
    Era giunto il momento di fare sul serio!

    -DOE SONO LE TOTTE CHE AI UBATO?!

    Alzando improvvisamente il tono della voce, il detective batté con veemenza i pugnetti sopra il tavolo, richiamando le attenzioni del malfattore su di se. Per l'occasione si tolse persino gli occhiali da sole, mostrando tutta la determinazione che prorompeva dalla iridi color smeraldo.

    -PALLA!

    Non stava scherzando: era pronto a mangiarsi tutto il cibo che aveva messo in tavola, se non avesse collaborato!

    -We, dottore! Sono innocente, non mi faccia male!

    Mh! Se non altro aveva capito subito con chi aveva a che fare... ma se era innocente o meno, questo era tutto da provare. Ad un cenno della mano della kitsunina l'assistente mostrò al malfattore la prova incontestabile che aveva trovato: il bigliettino con il suo nome.
    E a questo come avrebbe reagito ora?! Lo sguardo spietato del Detective era pronto ad intercettare ogni passo falso.

    -Oh, questo me lo ricordo! L'ho lasciato in pasticceria! Dei clienti mi hanno chiesto se volevo arrotondare lo stipendio con delle consegne a domicilio. Dovevamo prendere delle torte e consegnarle alla nonna di uno di loro... E già che c'ero, ho lasciato un biglietto da visita. Alla fine i soldi non bastano mai!

    Fu in quel momento che l'astutissimo volpino assottigliò gli occhi: una nonna che si faceva portare delle torte piuttosto che farle con le proprie mani? Molto sospetto...

    -Cuae nona?
    -La nonna di Andy e Kim. Non la conosco, ma deve essere molto anziana e malata.

    Ma a quel punto accadde l'irreparabile...
    Con un gesto vile e degno di un delinquente della peggior specie... quell'assassino... osò toccare di soppiatto le orecchie della piccola kitsune?!
    CON QUALE CORAGGIO SI ERA PERMESSO DI VIOLARE LA PROPRIETA' DELLA MAMMA?! ORA DOVEVA AMPUTARGLI LE MANI E
    La vuoi una caramella, piccolino?
    -...mh.

    ...per il momento si era salvato, confermò il Detective afferrando la caramella in silenzio e facendo gesto con le ditina che lo teneva d'occhio.
    Stava rischiando parecchio...

    « La persona che le ha chiesto di fare queste consegne, può descrivercela per caso? Saprebbe dirmi anche il suo nome? »
    -Beh... so' clienti. Cioè, in realtà non faccio il fattorino con loro. Sono un interprete, sapete! Aiuto i naufraghi che hanno difficoltà con la lingua comune endlossiana. E... niente. 'sti qui so' degli artisti itineranti. Sono su Laputa da poco: si sono accampati proprio in questo girone. Fanno spettacoli e robe così. Uno di loro -Andy- non parla l'endlossiano e lo aiuto io. A chiedermi di aiutarlo con i dolci è stato il fratello Kim. Fanno i contorsionisti: sono atletici e bellocci.

    Demoni cattivi quindi! La notizia non sorprese l'abile investivatore: la mamma gli aveva sempre detto di diffidare dalle persone che lavoravano nel circo... così come degli unicorni alti e grossi, come gli aveva insegnato invece il papà. Quelli erano ancora più subdoli e malvagi.

    « Si ricorda cosa ha tradotto? Anche a grandi linee, cosa volevano? »
    -Sono artisti, quindi semplicemente traduco quello che ha da dire agli spettatori. In genere sono spiegazioni del proprio numero. E... quanto alla questione della nonna, mi hanno solo detto che uno di loro non stava bene, e serviva qualcuno che li aiutasse a ritirare le torte preparate per loro. Di notte, perché di giorno lavorano.
    Ho detto si, ci mancherrebbe, e mi sono dato da fare!

    « Stanotte avete ritirato delle torte dalla pasticceria? »
    -Sisi, è stato stanotte! Ho lasciato pure il biglietto da visita!

    Lasciò al suo assistente prediletto il compito di racimolare ulteriori informazioni, nel contempo che l'Alfiere -furbissimamente- si dedicò ad assaggiare il cibo che era stato preparato. Avrebbe trovato indizi o tracce di torte anche lì?!
    Apparentemente no... per questo aveva già chiara la prossima mossa:

    -Pottaci da loo.

    Quei ladri non l'avrebbero fatta franca.

    Mana: 100%

    Passive
    • Fortuna Sfacciata: [Fortuna Perenne]

    • Occhi dell'Innocenza: [Malia di tenerezza]

    • Legame con la Fonte: [Immunità agli agenti esterni]

    • Voce dell'Innocenza: [Spara-balle]

    • Un Piccolo Ladro in Erba: [Passiva di anti-auspex di tipo radar]


    Edited by Ren Galanodel - 23/10/2019, 17:16
     
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    A Random Frigobar Over There

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    ghirigori-angolo-png-5Il ragazzo entrò esitando leggermente nella casa decrepita, che di malandato avevo solo l'aspetto esteriore, poiché gli interni erano molto puliti e curati. Si accomodò al tavolo insieme ai suoi compagni

    « Che tipo di rapporti ha con la pasticceria Zucchero? O il suo boss? »

    Chiese mentre l'anziano collega gli porgeva il piccolo pezzo di carta da visita.

    « Oh, questo me lo ricordo! L'ho lasciato in pasticceria! »

    « Dei clienti mi hanno chiesto se volevo arrotondare lo stipendio con delle consegne a domicilio. Dovevamo prendere delle torte e consegnarle alla nonna di uno di loro... E già che c'ero, ho lasciato un biglietto da visita. Alla fine i soldi non bastano mai! »

    Non aveva tutti i torti su questo.

    « Si considera per caso un avido mangiatore di torte? »

    « La vostra vacca è scappata? Ha così molto tempo libero nonostante il suo lavoro di tuttofare? »

    « Non mangio molti dolci (preferisco le fritture!) e... si, tanto non le davo retta per troppo tempo. Era una vacca indipendente! »

    Una volta concluso il suo botta e risposta, il ragazzo accavallò le gambe, appoggiando la testa leggermente piegata su una mano e attese che anche i propri compagni terminarono le loro domande, stando pur sempre attento alle risposte del signore.
    Riflettendo un attimo, non avevano prove concrete che il poveretto avesse veramente rubato quelle torte, e se i suoi clienti da traduttore avessero confermato la sua storia, non avrebbero nemmeno avuto uno straccio di indizio decente per poter continuare se non chiedere ad altre pasticcierie.

    « Finisca di mangiare e venga con noi, se anche i suoi clienti potranno confermare la sua storia, la potremmo dichiarare innocente fino a prova contraria. »

    Proferì il ragazzo con un candido sorriso, cercando di abbassare la voce il più possibile nella parte finale della sua frase, per evitare una possibile reazione da parte dell'indagato.


    barra



    Abilità
    Salute:Perfetta
    Energia: 100%
    Classe: Fighter [Primaria] | Elementalist
    Passive:
    - Day form: Il suo corpo è in grado di catturare e immagazzinare raggi UV dati dal sole che verranno poi trasformati passivamente in energia cinetica che Kagayaku canalizza nel proprio corpo naturalmente. Facendo ciò il suo corpo cresce esponenzialmente per sostenere l'energia cinetica canalizzata.
    Ciò aumenta forza, velocità e agilità di Kagayaku esponenzialmente in base all'orario.
    Nel caso non fosse possibile trasformarsi, Kagayaku sarebbe ancora in grado di utilizzarla ma non al suo pieno potenziale o nel caso usasse il 100% il suo corpo riceverebbe gravi ustioni e lesioni. Uno volta raggiunto un picco a mezzogiorno, il suo potere inizierà a diminuire fino al tramonto, al contrario tra l'alba e mezzogiorno ci sarà un continuo aumento di potere.
    [Bonus: Forza | Velocità | Agilità {Malus: Pomeriggio}]

    - Nigth form: Durante la notte, in base al tipo di luna (nuova, piena, ecc..), grazie alla luce che viene riflessa dalla luna, Kagayaku è in grado di manipolare la luce che viene immagazzinata nel corpo.
    [Cambio elemento + Bonus diurni]

    - Metamorfosi: Durante il giorno Kagayaku assume le sembianze di un biondo muscoloso ma al calare della notte i suoi muscoli si "sgonfiano" lasciando spazio ad un gracile ragazzino con i capelli neri.
    [Metamorfosi Scenica]

    Equipaggiamento:
    - Ali Minori di Ermes: Due paia di piccole ali monouso che vanno fissate ad entrambe le calzature per effettuare uno scatto gratuito di potenza bassa (cinque metri) che non occupa slot tecnica ma non può essere usato per schivare.

    - Torta alla vaniglia: Torta candida di vaniglia, con delle piccole strutture di crema di castagne e polvere di cioccolato.
    Pare deliziosa.


    Tecniche attive utilizzate:
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44 replies since 5/9/2019, 14:14   1394 views
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