Medea

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    Medea


    Medea__1_

    Dati Generali


    Myth Reader
    Branca Primaria Incantatrice (Summoner - Elementalist) Branca Secondaria Scientifica (Psion)

    Nome: Medea
    Razza: Elfa
    Sesso: Femmina
    Data di Nascita: 5 Settembre
    Anni: 50 (20 dimostrati)


    Corpo



    Medea è una ragazza alta un metro e sessantacinque, dai lunghissimi capelli cinerei da cui spuntano le due orecchie appuntite, e occhi dello stesso colore del fumo. La sua figura è nella media, un fisico in cui si nota subito che lei e le attività fisiche sono sempre stati in due mondi diversi, ipotesi avvalorata dalla sua pelle liscissima e curata. Si potrebbe pensare che sia dovuto alla sua cura, ma la verità è che è un particolare vantaggio della sua razza, ovvero gli Elfi. Alla ragazza piace vestire in maniera simile agli umani della Terra, ma non ha avuto il lusso di venir portata su Endlos con un cambio di abiti di quel genere. Chi la incontra potrà infatti vederla indossa un lungo abito elegante che a malapena riesce a non intralciare i suoi movimenti, delle ballerine ai piedi e un anello dorato che le racchiude i capelli in una coda.


    Mente



    Per descrivere l'elfa si potrebbe usare semplicemente un aggettivo: sognatrice. Il suo amore verso la lettura e scrittura le ha fatto fantasticare per ore e ore, tenendole compagnia, e ha anche influenzato il suo carattere. Continuando a leggere, la sua mente si è fatta sempre più affina e critica. Il vero problema è che in realtà, la ragazza è ingenua, terribilmente ingenua, e incapace di dubitare fino a fondo del prossimo, ritenendo sempre fiducia nel prossimo a meno di situazioni particolarmente gravi. Inoltre, è capricciosa e testarda nel momento in cui qualsiasi cosa, anche la più frivola, non vada come lei si aspettava. Medea è anche terribilmente facile da spaventare, non avendo mai affrontato un vero pericolo in vita sua. Tutto il suo carattere si può addossare anche alla sua inesperienza. Sebbene infatti la ragazza abbia vissuto a lungo, le sue interazioni col mondo esterno sono state in gran parte in ambienti protetti e non ha mai avuto a che fare con il lato peggiore del mondo.


    Background



    La penna in mano alla donna scivola sulla carta, disegnando delicatamente lettera dopo lettera. La carta, illuminata appena dalle fievoli fiaccole della stanza, sembra splendere di una luce propria. Gli occhi della scrittrice corrono veloce tanto quanto la sua mano. La sua mente elabora parole alla stessa velocità di un fiume in piena, come se non venissero nemmeno da lei e non avesse bisogno di pensare a cosa scrivere dopo. La penna si posa dunque per l'ultima volta, lasciando un punto d'inchiostro a fondo pagina.

    Alza il libro per esporlo meglio alla luce, sogghignando come una bambina potrebbe fare dopo aver ottenuto l'oggetto del suo passeggero desiderio. Le lettere si illuminano, come se le pagine stessero per prendere fuoco da un attimo all'altro, emettendo una luce arancione sempre più forte, poi, così come si sono illuminate, si spengono, lasciando l'impressione di essere stata solo un'illusione.

    Ma lei lo accarezza, come se fosse suo figlio. Sulla copertina, di cuoio bianco, dei caratteri dorati compongono la parola "Gula". Un libro che, in realtà poco altro era se non una raccolta di storie. Invero, di tutte le storie conosciute all'umanità, di fantasia o reali. Impossibile, per un libro normale. Ma quel libro era magico. Ogni lettera spariva, assimilata nel libro, lasciandone la conoscenza al suo interno. Ogni storia era descritta minuziosamente, spiegando anche le origini di essa. Un paradiso per uno studioso di letteratura, o per la nostra scrittrice. I suoi occhi marroni fissano il libro, contenenti un orgoglio ben visibile. Apre il libro, le cui pagine sono adesso vuote, e posa delicatamente una mano su di una pagina che comincia rapidamente a riempirsi di inchiostro. La storia a cui stava pensando era apparsa nella sua interezza sulle pagine di quel libro. Il suo sorriso diventò raggiante, mentre delle particelle di luce simili a lucciole arancioni si alzassero dal libro. Volteggiano nell'aria raggruppandosi di fronte al suo volto, assumendo una forma che le è estremamente familiare. Allontanandosi a lei, si avvicinarono alla finestra che dava verso l'esterno, dove era possibile ammirare la Luna e le stelle. Proprio lì, le luci cominciarono ad allinearsi come una costellazione. Una vera costellazione, la Corona Boreale, la costellazione che si diceva fosse formata dal diadema nuziale di Arianna. Di lì a poco, quelle lucette cominciarono a trasformarsi, lasciando spazio a del freddo metallo che le si posò sulla chioma folta.

    Attingere a tutte le storie, leggende o meno, e manifestarne parti. Il sogno di ogni scrittore.

    Il sorriso genuino non le lasciò la bocca nemmeno mentre il diadema scompariva esattamente come era apparso. Si allontanò saltellando dalla finestra, con un senso di estrema soddisfazione. Era solo l'inizio, ed era troppo inesperta per capire a cosa avrebbe portato tutto questo.

    -

    La magia, sulla Terra, è inusuale, per non dire quasi inesistente. Non per questo, al contrario di quanto molti credano, non esiste. Le leggende hanno sempre un fondo di verità, in fondo, e anche quando non lo hanno, finchè qualcuno ci crede abbastanza, troveranno il modo di diventare reali. Alis non ha mai voluto propriamente esserne in grado, ma ha sempre desiderato diventare una grande scrittrice, fin da piccola. Macinava libri su libri, storici o meno, per curiosità e per approfondire le tecniche di scrittura. Più leggeva, e più la sua fame di conoscenza diventava aggressiva, qualcosa che avrebbe fatto impallidire anche lo studioso più incallito. Il vero problema era reperirli. Come detto, i racconti non erano sempre inventati, e lei ne era la riprova. In quanto elfo, le era stato proibito di svelarsi al pubblico. Ma ciò non la intimorì, nascondendo il segno più caratteristico, le sue lunghe orecchie a punta, in improbabili coperture per il capo che l'hanno resa oggetto di sguardi straniti per più di qualche decennio, infilandosi in ogni luogo potesse avere dei libri a cui attingere, o rubacchiando quando c'era qualcosa di più raro. Quello che faceva storcere il naso a molti era però il suo attingere anche a libri poco... ortodossi, o visti molto male, anche e soprattutto nel mondo magico. Ma per lei, tutto era semplicemente un qualcosa a studiare, da osservare, da capire e assimilare. Ogni giorno di più, arrivò a possedere una straordinaria conoscenza di miti antichi e meno antichi, classici moderni o meno, e storia del mondo. Il momento in cui si accorse che poteva esserci un mondo che non aveva esplorato. Aveva letto qualche libro di magia, ma non era tutto possibile, almeno da quanto sapeva per i maghi della sua razza. D'improvviso un libro colse per la prima volta la sua attenzione. Completamente bianco, sembrava richiamarla anche senza avere una voce, come se possedesse un magnete collegato direttamente alla sua anima. Lo prese, in quella biblioteca piena di testi antichi, e lo aprì. Nulla. Un libro vuoto. Pensò fosse stato messo lì per sbaglio, ma fu presto chiaro che non era quella la verità. Quando le sue dita incrociarono una pagina bianca, sentì una scarica elettrica attraversarle la mano, e una goccia di sangue si stampò sul libro, svanendo poco dopo. Agitò la mano, preoccupata, ma non sentì più molto altro. Se non che adesso, il libro sembra essere una sua estensione. Sentì subito cosa poteva fare, come se le avesse detto tutto prima di cessare ogni comunicazione. Funzionava come un archivio, poteva scrivere qualsiasi cosa volesse, e sarebbe rimasta immagazzinata dentro di esso. La sua missione divenne quindi ben presto non solo di cercare ogni genere di storia, ma di scriverla minuziosamente, in ogni sfaccettatura all'interno di quel magico libro. Un libro che a seconda di ciò che veniva scritto al suo interno, avrebbe potuto aiutare il suo padrone in modo diverso. Un libro che apriva un mondo di possibilità, con un prezzo ancora sconosciuto.

    Il peccato di Gola.

    -



    Il libro lascia le mani della ragazza, che lo poggia delicatamente sulla scrivania di legno scurissimo, intenta ad andare a coricarsi per la notte. Ancora inebriata dal successo, non si accorge del libro che si alza da solo, come se avesse volontà propria, volontà che finora aveva dimostrato solo una volta. Le fluttua dietro, aprendosi improvvisamente. Il rumore fa sobbalzare la ragazza, che si volta in tempo per vedere le pagine del libro sfogliarsi da sole, come se fosse posseduto. Le stesse scintille che prima l'avevano lasciata ipnotizzata, adesso volteggiavano in cerchio davanti a lei. Così un portale le si aprì di fronte. Sopra di esso, la frase "Scrivi la tua storia, piccola Scrittrice." Il portale, che stava facendo svolazzare le vesti della ragazza dal vento creato, invertì il flusso delle correnti e inghiottì la ragazza, lasciando lo spazio di esistenza come se non fosse mai stato presente, assieme al libro.


    Abilità e Tecniche


    Mnemosine
    La titanide di cui si innamorò Zeus. Colei che governava sulla memoria, alcuni credevano fosse semplicemente un modo per personificarla. Così come lei, anche Medea, nonostante il suo nome, ha una capacità molto simile. Seppur non sia in grado di manipolare direttamente le memorie, la sua memoria in fatto di storie, racconti e leggende è incredibilmente vasta, tanto da farle ricordare ogni singola cosa che abbia letto nei suoi anni di vita. [Conoscenza Enciclopedica - Letteratura e Mitologia della Terra]

    Oggetti Mitici - Pelle del Leone di Nemea [Difensiva Attiva Variabile (Fisica/Energetica); Durata: 1 turno; Bersaglio Singolo] [2 Tecniche]
    Eracle, eroe leggendario della mitologia greca, dovette servire sotto Euristeo per espiare le colpe di aver ucciso sua moglie e i suoi figli. Primo dei dodici compiti che gli vennero successivamente affidati, altresì conosciuti come le "dodici fatiche", Eracle aveva il compito di uccidere l'invincibile leone di Nemea. Dopo averlo sconfitto, l'uomo riportò la carcassa del leone e successivamente, con la pelle impenetrabile, ne fece un'armatura. La stessa che adesso la ragazza può richiamare per proteggersi dal colpo fisico più forte, o dall'attacco magico più distruttivo.

    Creature Mitiche - Fate [Difensiva Attiva Alta; Durata: 1 Turno; Area]
    Vi sono molte leggende sulle fate, innumerevoli a dire la verità, ma le caratteristiche generali sono sempre le stesse. Ansiose di interagire con gli umani, sono gli esseri mitici che possono avere influenze sia negative che positive. In questo caso, le fate aiuteranno la ragazza a proteggere sè stessa e eventuali alleati dalle influenze mentali che potrebbero danneggiarla. Un paio di fate, alte quanto una bambina e dalle stesse fattezze, creeranno una cupola trasparente di colore rosso in un'area di dieci metri, a partire dalla ragazza.

    Oggetti Mitici - Porte di Alessandro [Difensiva Attiva Alta (Fisica/Energetica); Durata: 1 Turno; Area] [2 Tecniche]
    Sulla Terra, questo mitico cancello venne costruito da Alessandro Magno per tenere lontane le popolazioni barbariche, talmente resistenti da diventare oggetto di ammirazione e di scritture e pitture. Adesso, queste stesse porte si ergeranno in difesa della ragazza e dei suoi alleati, così come hanno protetto il popolo delle leggende.

    Creature Mitiche - Huginn e Muginn [Auspex Attivo Medio; Durata: Lunga (2 turni); Raggio: 15m]
    I due corvi che fungevano da vedette onniscienti per Odino, il padre di tutti gli dei norreni. Si dice che Odino li lasciasse uscire e al loro ritorno, gli avrebbero sussurrato nelle orecchie ogni novità. I due corvi di Medea, uno bianco e uno nero, non hanno la stessa particolarità, ma riescono a comunicare alla ragazza la presenza di intenti ostili verso di lei, discernendone la provenienza e preparando la ragazza al pericolo.

    Personaggi Mitici - Rama [Offensiva Magica Attiva Alta; Durata: Istantanea; Bersaglio Singolo]
    Rama, settimo Avatar del dio Vishnu. Armato di arco e frecce, riuscì a combattere i demoni che minacciavano il suo territorio. Nella sua forma più classica, Rama comparirà al fianco della ragazza, imbracciando la sua fidata arma dorata e una singola freccia costituita da pura luce. Medea sceglierà quindi un bersaglio su cui Rama scaglierà la sua freccia scaccia-demoni.

    Personaggi Mitici - Berserkr [Offensiva Fisica Attiva Alta; Durata: 2 Turni; Bersaglio Singolo]
    Guerrieri nordici dalla fama ben poco positiva, erano feroci guerrieri che non si arrendevano fino alla morte, in grado di sprigionare un'incredibile forza grazie alla loro furia. Medea è in grado di evocare uno di questi guerrieri. Barba lunga, armato di due asce ad una mano e vestito di un'armatura di pelle di orso, il guerriero assalterà qualsiasi bersaglio la ragazza gli ordini.

    Creature Mitiche - Medusa [Supporto Magica Attiva Alta; Durata: 1 Turno; Bersaglio Singolo]
    Medusa, la Gorgone dai capelli di serpenti, colei che era in grado di pietrificare con lo sguardo. Anche la Medusa evocata da Medea mantiene questo potente effetto, che userà per aiutare la ragazza. Dopo essere stata evocata, la Gorgone lancerà dagli occhi un raggio violaceo che cercherà di colpire il suo malcapitato bersaglio. Se dovesse riuscirci, l'obiettivo del suo raggio si ritroverà incapace di muoversi, come se fosse, appunto, rimasto pietrificato.

    Oggetti Mitici - Durlindana [Offensiva Fisica Attiva Bassa; Durata: Istantanea; Bersaglio Singolo]
    La spada usata da Orlando, paladino di Carlo Magno. La sua caratteristica speciale era quella di essere infrangibile, abbastanza da riuscire a creare una crepa nel terreno. Sebbene la ragazza non sia esattamente una combattente, sferrare un colpo con questa spada non è un grande problema, ma la sua efficacia risulta tristemente diminuita. Questa spada leggendaria, dunque, è al momento relegata a arma di autodifesa che impugnerà di mano propria. La ragazza stessa è imbarazzata al pensiero di usare la spada del leggendario guerriero in quanto totale estranea all'arte della spada.

    Creature Mitiche - Undine [Offensiva Magica Attiva Media; Durata: Istantanea; Bersaglio Singolo]
    Un'elementale associato all'acqua, oggetto di vari miti. Associate alla figura femminile, le Ondine sono spiriti elementali capaci di controllare l'acqua. Nel caso di quelle evocate da Medea, il loro corpo è interamente fatto d'acqua, la quale forma una figura dai tratti evidentemente femminili, ma composta comunque da acqua talmente calma che permette di vedere attraverso il loro corpo come potresti fare con un bicchiere colmo d'acqua. L'ondina evocata eseguirà attacchi a distanza tramite delle lame d'acqua non particolarmente potenti, ma abbastanza da danneggiare superficialmente un nemico.

    Creature Mitiche - Fafnir [Offensiva Magica Attiva Critica; Durata: Istantanea; Area (Cono)]
    Fafnir, il nano che venne tramutato in un lindworm per colpa della sua avarizia. Si dice che fosse sempre a presidiare il tesoro nella sua caverna. Questa temibile creatura può rinascere grazie al potere di Medea, che evocherà la creatura dalle scaglie nero pece, rassomigliante più ad un serpente che ad un drago, a sua difesa. La creatura è Il potente getto di fuoco che fuoriesce dalla sua bocca è abbastanza potente da incenerire gran parte di ciò che incontra. Fafnir è alto due metri, superando di gran lunga Medea, ed è lungo tre metri.

    Equipaggiamento




    Libro del Fato - Gula
    Il libro di cuoio bianco che si presentò a Medea come vuoto. Vi ha scritto al suo interno ogni storia che aveva letto e ricordava, una quantità infinita, e questo oggetto è riuscito ad accogliere tutto senza esitazione. Non sa nulla della sua origine, ma sapeva che per attivarne il vero potenziale doveva scriverci sopra qualcosa che le stesse a cuore. Ci mise svariati mesi a scrivere ogni cosa nei dettagli, ma scoprì che ne valse la pena. Con il libro riusciva a ricordare istantaneamente le storie, permettendole di attingere velocemente al potere di evocazione che le era stato conferito. [Instant Casting]








    Edited by S e v n - 10/11/2020, 13:01
     
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