La luce del mattino

«Oh» Elysandra aveva dato per scontato che il gattino fosse femmina, ma da lì a poco il suo meravigliarsi si sarebbe spostato sulle potenzialità di quel felino dal nome buffo scelto sostanzialmente dal destino. Quando Lynae prese in braccio quel batuffolo di pello, la cavaliera si avvicinò per continuare ad accarezzarlo, sperando di non dar fastidinio nè alla gentil donzella e nemmeno al gatto.
«Anche... lui?» la Cavaliera era stupita, fino ad ora non aveva mai incontrato un animale domestico capace di fare cose del genere. Sapeva generare la luce e rendersi luminoso, quindi teoricamente parlando cosa sarebbe stato in grado di creare? Magari Lynae sarebbe stata capace di collaborare col felino per fare qualcosa di unico e sicuramente utile per tutti! Elysandra rise all'immaginarsi Pesca mentre illuminava le vie delle città come un lampione, ed essendo gatto non sarebbe stato nemmeno un problema per lui raggiungere i posti elevati per illuminare meglio.
Che cosa fantastica.
Da lì a poco, comunque, la coppia si sarebbe incamminata fuori dall'ospedale, e quella cittadina vibrava di genuità, una vita semplice e piena. Ognuno faceva qualcosa, i giovani giocavano mentre altri lavoravano con incessante fervore, molti sbrigavano i propri compiti camminando freneticamente avanti e indietro ma la cosa più importante è che tutti avevano un sorriso stampato sul volto, e se non era un sorriso si poteva comunque capire che erano felici di fare quello che stavano facendo.
Ovviamente c'erano anche persone che non avevano da fare qualcosa di impellente e quindi passavano il tempo a chiacchierare, e al passaggio di Lynae e Elysandra fu abbastanza normale che l'attenzione fu presa tutta da loro: una ragazza bellissima e una ragazza in armatura, una coppia decisamente stramba sopratutto per la seconda visto che era una forestiera.
Nonostante fosse la prassi venire osservati, un Cavaliere attirava sempre l'attenzione per un motivo o per un altro, Elysandra provava sempre una certa dose di disagio, e come spesso faceva inconsciamente si grattava leggerissimamente la mascella nella speranza, forse, di coprire parzialmente il proprio volto.
«Le anziane di ogni Paese sanno sempre tutto.» Elysandra ridacchiò a quella constatazione, era davvero incredibile pensare che non importava dove andassi, le vecchiette sapevano sempre i fatti di tutti «Magari possiamo chiedere prima a loro, non vorrei disturbare anzitempo il povero locandiere con domande che non rientrano nel suo lavoro.» detto questo, la Cavaliera si guardò in torno alla ricerca di anziane e vide giusto giusto un gruppetto che si era radunato ai lati della strada che chiacchieravano adorabilmente «Magari loro, le conosci?» Ely indicò il gruppo con lo sguardo, e se la risposta di Lynae fosse stata positiva, allora si sarebbe diretta verso di loro a passo sicuro.
«Buongiorno mie signore.» Elysandra si esibì in un semplice e corto inchino di cortesia «Sono Elysandra Lyvellin, una Cavaliera Celeste, e chiedo venia se vi ho disturbate, ma sono stata incaricata di portate alla giustizia i banditi che agiscono nelle vicinanze di questa cittadina.» prese una piccola pausa per lasciare alle anziane il tempo di razionalizzare quello che stava dicendo, e anche per lasciare spazio a Lynae nel caso avesse voluto dire qualcosa lei. Anzi, in un certo qual modo sperava che potesse darle una mano.
«Avete visto o sentito persone o comportamenti sospetti, in questi ultimi tempi?»