[H] Confessioni di un padre

Epilogo 1

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  1. Sturm.und.Drang
     
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    Impeto e tempesta

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    Epilogo 1 - Confessioni di un padre.
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    Camera di Vladimir - Sede dei Cavalieri del Koldran.
    Presidio Settentrionale, Endlos.

    -Ec-Ahem, William.- disse Echo, dopo essersi sollevato in una posa più adatta ad un dialogo fra uomini -Vladimir, giusto? Ah, ho una pessima memoria per i nomi. Le presentazioni sono migliori quando si fanno con una sola persona.
    -Vladimir Braginski.
    La risposta del vecchio non giunse a tardare, a confermare delle parole di Echo.
    - Grazie delle cure.

    Vladimir rimase in silenzio, permettendo all'altro di riprendere la propria armatura. Gli diede tutto il tempo necessario per controllarne le condizioni, forse come gesto d'apprezzamento verso un "grazie" tanto sincero.
    -Quindi... Adesso partirà la prassi. Se non puoi rispondere a qualcosa, non farti problemi. Conosco bene il bisogno di segretezza. Hai detto "la mattina dopo l'incidente", quindi suppongo che al minimo siano passati due giorni. Quanto sono rimasto senza sensi? Inoltre, le gambe dell'... Idiota, sono salve?

    -Sono integre- rispose il vecchio -Forse un giorno potrà ricominciare a camminare.
    Nel dirlo, non sembrava particolarmente mortificato della cosa: evidentemente erano messe così male che il non doverle amputare era suonato alle proprie orecchie come un risultato estremamente positivo.
    -Riguardo alle notti di sonno... ne hai trascorse ben quattro. Solitamente chi beve quella pozione si risveglia prima e con più dolore, ma il tuo fisico ha risposto particolarmente bene alle cure.
    In effetti, Echo aveva recuperato l'udito e tutto il resto: nonostante l'intruglio avesse un sapore rivoltante, era stato a dir poco miracoloso.

    - Io non vengo da Endlos, se già non fosse ovvio. Da noi, quello che hai fatto tu con "Matsumoto" altro non è che fantasia, storie inventate per... Beh, storie inventate- continuò l'Ombra -Quindi, avete libri di conoscenza proibita? Questo archivio ha ricevuto donazioni... interessanti.
    -In verità... quella sezione è sempre stata in questo castello, almeno per quanto ne so.
    Echo -durante la conversazione- continuava a sondare il suo equipaggiamento, così da valutarne lo stato -L'equipaggiamento è il fiore all'occhiello del mio ingegno, eh. Anche se... Non sono proprio prontissimi per fronteggiare certe cose.
    -Nessuno che non abbia accesso alla sezione proibita lo è, nemmeno i Cavalieri di questo castello- spiegò Vladimir, con toni paterni e comprensivi -Anzi, guardati bene dagli uomini del Nord che hanno potere su ciò che dovrebbe appartenere solo agli dei.
    Quelle parole suonarono come una raccomandazione, ma lasciavano una marea di sottintesi dal sapore davvero amaro. Amaro come il suo sguardo nel pronunciarle, quasi avessero il potere di rievocare ricordi dolorosi, accantonati e dimenticati nei meandri più remoti della memoria, così da non dover più soffrire.

    -Quanti danni ha subito l'archivio? Inoltre, per ringraziare dell'aiuto, il minimo che posso fare è offrirvi il mio aiuto, nel futuro. Per ora, devo stare dietro al pericolo ambulante, ma se avrete bisogno in futuro, Garwec è dove vivo. - pronunciò Echo, forse inconsapevole dell'enorme potere che avevano quei gesti genuini agli occhi di Vladimir -Era questo che intendevi quando ti ho chiesto degli intrusi? Demoni, o qualsiasi cosa siano?
    -Qualcosa del genere...- rispose il bibliotecario, sibillino -Il Nord non è come l'Est da cui provieni, ragazzo... e non parlo del clima, delle bestie o della povertà. Il Nord è ostile, in un modo difficile da comprendere agli umani.
    Attese qualche attimo, squadrandolo da capo a piedi, dando l'idea di essere profondamente indeciso su quanto rivelare a quel giovane sincero e di sani principi che gli sostava innanzi. Echo gli piaceva, gli piaceva molto, e -proprio per questo motivo- il suo lato più umano iniziava a sentirsi titubante. Semplicemente, non voleva che si mettesse ulteriormente nei guai.
    -Da tempo, qualcosa di malvagio ha portato il Nord in rovina- spiegò -Siamo un popolo contaminato... ferito, nel migliore dei casi. Immagino che il clima di tensione sia percepibile anche per voi stranieri: ti consiglio di lasciare questi luoghi appena sarai in forze, prima di finire coinvolto in qualcosa più grande di te.

    Turno 2


    Molto bene: come hai notato, ti ho fornito diversi agganci su cui approfondire. Sentiti libero di giocare il tuo personaggio come credi.
    Se hai bisogno di chiarimenti, sai sempre dove trovarmi.

    Postare entro il: 29 Marzo, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, sai dove trovarmi.

     
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