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Sturm.und.Drang.
Epilogo 1 - Confessioni di un padre.
Camera di Vladimir - Sede dei Cavalieri del Koldran.
Presidio Settentrionale, Endlos.-Ok, nessun problema- disse Echo, mostrandosi disponibile -A proposito, perchè sono scappati? Ha a che fare con tutta questa corruzione di cui mi parli? Ora che ci penso, come mai tutti quei non-morti in giro? Ci sono sempre stati?
Vladimir ristette in silenzio, abbassando il capo.
-Non riusciamo a spiegarcelo bene nemmeno noi. Forse è collegato... forse no, ma nessuno ha davvero avuto la possibilità di accertarsene- spiegò il vecchio -E' semplicemente la Piaga: chi sussurra sia una punizione divina per i nostri peccati, chi crede sia l'effetto di qualche maleficio, chi -ancora- pensa che siamo prossimi ad un'invasione. La verità è che son tutte teorie: ci limitiamo a uccidere quelli che sconfinano o che possono risultare pericolosi.
Quindi -in sostanza- dei non-morti ne sapevano circa quanto loro.
-In passato non c'erano... e se esistevano, probabilmente erano abbastanza pochi da non esser notati. Da alcuni anni hanno iniziato ad aumentare, ed ora è molto facile incrociarli. Qualcuno ha provato a cercare risposte, contravvenendo al nostro giuramento di proteggere i confini e partendo per le lande ghiacciate. Non ha fatto più ritorno.
Con quelle parole si concludeva tutto ciò che il vecchio -e, probabilmente, anche il resto dei Cavalieri- sapeva riguardo la Piaga dei non-morti. Quanto ai due fuggiaschi... la cosa iniziò a diventar pesante per Vladimir. Abbassò il capo con aria colpevole ed un certo imbarazzo.
-Riguardo la loro storia... la storia di Ivan e Viktor, saprai tutto nel momento in cui li incontrerai e darai loro la lettera.
Attese qualche attimo, poi tornò a fissarlo.
-Li cercherai? Me lo prometti?.