[H] Ospitalità

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  1. Sturm.und.Drang
     
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    Impeto e tempesta

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    "Quando l'animo di un uomo appare indecifrabile, guarda i suoi amici".

    (Proverbio Giapponese)


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    Shiju, Capitale del Nishikaigan.
    Presidio Occidentale, Endlos.

    Nonostante non primeggiasse per longevità o ricchezza fra i villaggi e le città dell'Ovest, Shiju -capitale del Nishikaigan- mostrava con fierezza a stranieri e sudditi accesissime tinte cremisi su muri, lanterne e colonnati, accostate al più discreto grigio delle strade in pietra o al verde delle tegole, che richiamava la vegetazione del paesaggio. Pur constatando l'evidente contrasto cromatico -assolutamente agli antipodi dei paesaggi sabbiosi del Sud a cui Michael era abituato- in ogni vicolo, edificio ed in ogni altro dettaglio di Shiju era otticamente ben percepibile un certo ordine dettato da linee e proporzioni, un'evidente austerità, molto diversa da -ad esempio- quella Laputense. Thory lo avrebbe facilmente notato: l'ordine di Laputa si fondava sull'armonia delle linee, quasi sempre tondeggianti e spesso caotiche, sia nelle mura che nelle innumerevoli cupole degli edifici più imponenti. Shiju era invece estremamente lineare ed intuitiva; nonostante fossero stranieri, sarebbero comunque riusciti a trovare facilmente la via per il mercato o -ad esempio- la bottega aperta di un fabbro.
    Non che servisse a molto: la loro guida proseguiva spedita, incurante -o forse abituato- della bellezza che li circondava. Poco distante, lo scheletro del Palazzo dell'ormai defunto Feudatario troneggiava semidistrutto a memoria del passato turbolento di quel Presidio. Per strada, numerosi erano gli uomini con katane alla cintola. Di meno ma più evidenti di tutti -invece- erano degli individui grassocci e dallo sguardo altero, con la postura poco elegante.

    Seguirono la via principale per un bel po', almeno finché Benimaru non decise di svoltare in direzione di un vicolo secondario; li avrebbe condotti in una dimora di medie dimensioni e con un cortile interno. Era ben tenuta e molto grande, ma sicuramente più spartana delle sontuose abitazioni trovate in quel quartiere.
    Sorpassò il cortile ancora in silenzio, dunque si inginocchiò davanti ad una porta scorrevole in carta di riso.

    -Ho condotto l'Ombra, come da te richiesto, assieme ad un guerriero che dice di essere suo amico... e che ha dato alle fiamme una locanda qui vicino. Chiedo il tuo permesso di affrontarlo in un duello.
    A quelle affermazioni seguì un lungo silenzio.
    Una voce maschile e roca rispose infine alle richieste di Benimaru.
    -Falli entrare.

    Quando Benimaru fece scorrere il pannello con delicatezza, di fatto congedandoli senza proferir parola o lamentela riguardo la decisione del padre, i due stranieri ebbero modo di osservare gli interni di quella dimora tipicamente occidentale.
    La sala in cui si trovarono era quasi totalmente spoglia, a parte alcune pergamene esposte, un tavolino molto basso al centro e un altarino in posizione defilata. Su di esso, incorniciata in legno decorato, l'immagine di una donna dai capelli rossi era posta di fronte ad una piccola urna su cui era disegnato lo stemma del Presidio Errante: una stella dorata ad otto punte.

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    Colui che trovarono inginocchiato al tavolo, aveva aria e postura tipiche di un samurai. Nonostante le cicatrici, la benda su un occhio e l'età avanzata per la media di uno dei Presidi in cui si moriva molto presto, era composto e marziale anche nella seduta. Aveva gli occhi a mandorla, due spade alla cintola, nonostante fosse dentro casa sua. Lunghi capelli neri e barba incolta non lo rendevano meno autorevole.

    -Accomodatevi- avrebbe detto, quando Benimaru chiuse la porta dietro di loro, abbandonandoli a quello che doveva essere suo padre... anche se non gli somigliava particolarmente, tratti etnici a parte -Il mio nome è Kimura Nobunaga e sono il responsabile di questi territori.

    Il suo unico occhio visibile si fermò sul viso imberbe di Thory. Aveva uno sguardo fermo e freddo come l'acciaio delle sue lame.
    -Immagino tu sia l'Ombra che attendevamo: non ho ancora avuto l'onore di visitare Laputa e parlare con i tuoi capi, ma sarà mio compito provvedere al tuo sostentamento, come da accordi con la Hush. Considerati pure mio ospite e rendimi partecipe delle tue necessità.

    Lo sguardo austero poi lentamente su Michael.
    -Posso sapere perché mio figlio ed un mio alleato viaggiano con uno straniero che appicca fuoco alle locande?

    Turno 1

    Benvenuti a Shiju, una capitale dal passato turbolento, ma che è riuscita a sopravvivere alla guerra ed alle incursioni demoniache degli ultimi tempi.
    Nonostante ciò, dopo il massacro delle Nobili Famiglie sopravvissute alla battaglia di Sequerus e al precedente regime di Kuroi e Ho, avvenuto per mano di demoni e già vendicato dagli Eroi del Nishikaigan, le sue mura son comunque considerate violate ed insicure. Numerose persone hanno abbandonato le proprie case per il timore che i demoni tornino all'attacco e la città ha perso numerosi mercanti e finanziatori rispetto all'anteguerra. Il vecchio palazzo dei Vuist è finito distrutto durante quell'incursione durata solo poche ore, ed anche se gli Youkai sono entrati in diverse magioni che ospitavano le concubine e la parentela legata ai capi-famiglia (uccidendo tutti in modi brutali e poco facili da raccontare), hanno lasciato comunque il resto delle strutture intatte, limitandosi solo alle figure di potere e a chi ne avrebbe sicuramente preso il posto. In seguito ripulite dal sangue e dai cadaveri, le magioni rimaste in piedi son state occupate dalle famiglie di ceto medio-alto che ora provano a contendersi il dominio commerciale della città.
    Ovviamente questo non è il caso della dimora di Nobunaga, anche perché -si vede- è abbastanza spartana per essere considerata un'abitazione lussuosa. E' comunque grande e protetta da alti muri lignei, segno che il ceto di Nobunaga non rientra comunque fra i più bassi.

    PS: ho descritto Nobunaga come un vecchio... ma va considerato secondo pov di un occidentale. Ad Occidente -vuoi per la povertà, vuoi per la guerra, vuoi per la marea di demoni e malattie che girano- raramente si arriva alla vecchiaia vera e propria. Ad osservare Nobunaga, vi sembrerà di vedere un uomo fra i quaranta e i cinquant'anni. E' pieno di cicatrici ed ha la barba incolta ad invecchiarlo, ma il fisico è ancora prestante e ben allenato, e si nota dalla postura.

    Si tratta di un turno introduttivo, sentitevi liberi di giocarla come credete. Per qualunque domanda, sapete dove trovarmi.
    Buon divertimento!

     
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7 replies since 25/3/2021, 19:24   259 views
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