Albero Casa

Filiale Hush

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    Viaggiatore dei Mondi

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    { Filiale - Presidio Errante }
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      Si tratta di un enorme edificio in pietra bianca avente ai primi cinque piani una pianta a croce greca, cioè formata da quattro bracci della medesima dimensione, posti fra loro ad angolo retto, ottenuta dall'intersecarsi di navata e transetto. Al piano terra, l'accesso prende la consistenza di un portone in legno chiaro ad ogni estremità dei bracci. Di questi quattro portali d'ingresso, l'unica differenza consiste nelle decorazioni metalliche, i cui riflessi cambiano colore a seconda di dove puntano: Zaffiro a Nord, Smeraldo ad Ovest, Perla ad Est e Rubino a Sud. All'interno, Il Moon Light Grill.

      I piani sottostanti mantengono la forma del primo, tuttavia non possiedono alcun tipo di decorazione; i pavimenti in fredda e spoglia pietra, come anche le pareti, sono illuminati dalla fioca luce delle torce. Nonostante diano l'idea di essere l'anticamera ad una stanza delle torture, in realtà ospitano un'armeria, una sala per interrogatori ed una prigione abbastanza piccola, ma particolarmente sicura.

      Al primo piano, fra le navate, intervallati da colonne in stile corinzio, decine e decine di sportelli burocratici sono sempre aperti ed attivi, pronti a soddisfare le necessità degli associati quali gli alloggi o -ad esempio- gli stipendi. Nello spazio centrale domina una grande fontana dodecagonale, i cui margini possono fungere anche da panchine. Sugli angoli son ben visibili quattro scale a chiocciola, anch'esse in pietra chiara come i muri, tutte comunicanti col piano superiore e quello sottostante. L'intera volta è un trionfo di affreschi in stile rinascimentale, raffiguranti tutti un cielo limpido ed azzurro, solcato da mitiche creature alate, mentre la luce è fornita in parte da enormi bifore con disegni naturalistici ottenuti dall'incastro di vetri colorati e da lampadari anch'essi in vetro.
      Il secondo ed il terzo livello sono costruiti ed arredati per risultare innanzitutto confortevoli, nonostante appaiano meno elaborati dell'ufficio dei burocrati. Il pavimento mostra mosaici ricchi di motivi geometrici, mentre sulle pareti in pietra sbocciano come fiori nella roccia dei lumi in ferro battuto. Qui le finestre sono trifore, quasi tutte ornate da tendaggi, ed i vetri sono lisci e semplici. I piani gemelli consistono fondamentalmente in due lunghi corridoi intersecanti fra loro, tutti comunicanti a stanze non eccessivamente grandi o ricche, ma arredate comunque con buongusto ed attenzione ai particolari. Nella zona centrale, adibita a saletta comune, quattro scale a chiocciola conducono ai piani sovrastanti e sottostanti.
      Il quarto piano, l'ultimo a mantenere la pianta della base, un tempo conteneva gli uffici dei quattro Comandanti della Gilda degli Aviatori, posti ciascuno ad un braccio della croce. Attualmente ne son rimasti attivi solo due, appartenenti alle Sentinelle Laputensi (ed Ufficiali di Presidio) Augustus e Firion. Gli altri, dopo esser stati ripuliti degli effetti personali dei precedenti proprietari, sono ora utilizzati come sale per le riunioni. Questi confluiscono in un'anticamera comune, loro punto medio, dalla quale si sviluppa una sola rampa di scale.

      Dal quinto piano in su, si può dire che l'edificio cambia totalmente pianta; quest'ultima diventa semplice, quadrata e molto più piccola rispetto a quella dei piani sottostanti, tanto da far assumere alla struttura l'aspetto di una torre. Ad un angolo della pianta quadrangolare, ogni piano ha una fessura per lasciar spazio alla scala.
      Al quinto piano si trovano dei semplici spogliatoi con servizi igienici, il primo maschile ed il secondo femminile. Il sesto piano è invece una piccola palestra. Il settimo piano consiste in una infermeria piuttosto grande, decorata allo stesso modo del primo e del secondo livello, munita di attrezzi all'avanguardia e dotata di uno stanzino con servizio igienico. L'ottavo piano contiene un laboratorio, mentre il nono, sebbene esista, pare irraggiungibile per mancanza di porte; le scale, infatti, quasi dimenticandosi dell'architettura dell'edificio, salgono senza fermarsi fino all'ufficio del precedente Gran Maestro degli Aviatori Drusilia Galanodel, attualmente uno dei due Occhi della Hush, al decimo piano.
      L'ultimo piano degno d'esser chiamato tale è quello occupato dal Trono del Cielo. Attualmente è utilizzato per eventi ufficiali come nomine o passaggi di grado rilevanti. E' da questo piano che la dura pietra si apre come per magia, fino ad assumere la forma e la consistenza delle fronde di un enorme albero caducifoglie, dove molti grifoni hanno nidificato. I nidi comunicano fra loro attraverso ponti, scale e piattaforme.
      Un gioiello dal fascino esotico, qui, in mezzo alle nuvole e sotto il cielo di Laputa.

    † Pertinenze Esterne.
    Giardini e Sala della Memoria.

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      Accade che ciascun albero è fornito di radici, profonde, resistenti e snodate, e la sede principale degli Aviatori non fa eccezione. Trascurando l'unico braccio adibito ad ingresso, l'intero perimetro della struttura è completamente circondato da enormi radici; queste escono dal terreno per poi immergersi nuovamente fra l'erbetta fresca ed i fiori, disegnando grandi arcate, all'ombra delle quali son state costruite verande per intrattenersi durante i momenti di pausa, fontane di acqua potabile e perfino una piccola cappella di marmo e pietre solide. Qui riposano tutti gli associati che, in seguito alla loro dipartita, non sono stati reclamati da una famiglia o da qualcuno a cui erano legati. In maggioranza è quindi possibile trovare i nomi di numerosi naufraghi, ex-schiavi ed orfani. Mensilmente son celebrati incontri di preghiera per questi caduti, aperti a chiunque voglia partecipare.
      Fra una radice e l'altra, oltre che all'esterno, una distesa di campi in fiore orna la terra di colori sgargianti. Questa comunica su di un versante con una piccola foresta e sull'altro alle mura che separano il Latifondo dalla Città Bassa. Essendo di fatto un enorme gradone, è possibile affacciarsi alla cinta merlata e godere del panorama sottostante.

    † Interno, Piano Rialzato.
    Il Moonlight Grill.

      Il Moon Light Grill è sito all'interno dell'imponente e famoso Albero Casa, dove ha rilevato un intero piano. Cambiata la prima gestione del locale, che ha dovuto dichiarare bancarotta, è stato successivamente rilevato dai proprietari di Dolci Grazie della Città Alta, che l'hanno tramutato in un ristorante a base di ricette e prodotti locali, adatto tanto ai cittadini laputensi di ogni ceto quanto ai turisti stranieri.
      L'interno del locale è molto ampio: occupa quasi per intero il piano in cui è collocato. Presenta una pavimentazione in marmo chiaro, in netto contrasto con le pareti, che invece sono rivestite da un marmo dalla tonalità più scura.
      Elemento imponente e molto facile da notare è sicuramente il bancone posto nel braccio Est, tanto lungo da arrivare a congiungere le due pareti e fatto in puro ebano finemente lavorato e decorato. Sullo strato di marmo bianco come la neve son presenti espositori in vetro che mostrano i prodotti già pronti per essere venduti, tra cui non può non essere notato l'angolo pasticceria, sempre ricco e ben fornito. Giusto tributo alle spalle del bancone, è presente una grande targa di marmo che narra storie inerenti l'Albero Casa, saldamente agganciata alla parete divisoria che separa l'enorme cucina (chiusa al pubblico ovviamente) dal resto del locale, accompagnata dallo stemma dei Liber Aeris Milites alla propria destra, a cui si è ultimamente aggiunto quello della Hush.
      Particolari i tavoli disseminati per il locale: solitamente non molto grandi, sono uniti in lunghe tavolate solo nel braccio Sud, riservate esclusivamente ad Ombre e Sentinelle della Hush.
      Sopravvissuto allo smantellamento della precedente gestione, è presente -accostato ad una parete- un jukebox con canzoni vecchie di una decina d'anni (molto particolare è una sonata degli Avventori del Crepuscolo, "facciamo cincin, beviamo del vin"). Non troppo distante dello strano aggeggio, è presente un piccolo palco che durante il giorno risulta difficile notare, collocato nel braccio Nord. Può essere sfruttato per diversi spettacoli, organizzati o meno: nascosto nella penombra, c'è un pianoforte a coda per coloro che si sentono tanto coraggiosi da volersi esibire in pubblico.

    † Interno, Primo Piano.
    Uffici Burocratici.

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      Appena sopra il movimentato Moonlight, al Primo piano dell'Albero Casa vi è la sede dei Burocrati, l'alacre squadra comandata alla sua fondazione da Feng Yang Leng, poi passata fra le mani ossute del Magister Khatep ed attualmente gestita da alcune Sentinelle Silenti, che tuttavia lasciano operare i sottoposti con una certa autonomia.
      Le lucide pareti sono bianche come fresca neve e trapunte d'arazzi -sui quali campeggia fiero il simbolo della Gilda- e fanno da solida cornice all'arredamento fine e cristallino dell'ufficio, non permettendo che nulla appaia mai fuori posto: a conferma di ciò, le scrivanie son di vetro, ordinate con una precisione maniacale.
      Nonostante si possa ben pensare che il locale sottostante, sempre carico di avventori e buon chiacchiericcio, arrechi disturbo agli zelanti impiegati, è bene subito chiarire come effettivamente è la situazione: nell'aria aleggia un dolce profumo, fresco e pungente, che acquieta e maschera i rumori troppo duri. Allo stesso modo, si dice che il Primo Piano sia intriso di magia bianca, poiché pare che nessuno provi mai fastidio nelle lunghe attese.
      In definitiva, un bel luogo in cui lavoro e dedizione si sposano con pace tranquillità.

    † Interno, Secondo e Terzo Piano.
    Alloggi degli Associati.

      Il secondo ed il terzo piano dell'Albero Casa sono interamente occupati da piccole camere da letto singole. Queste sono affiancate l'una all'altra in modo da occupare il minor spazio possibile, a favore del numero elevatissimo di luoghi in cui riposare, nel caso non si avesse dimora su Laputa. Queste sono arredate con mobilia abbastanza anonima, ma resistente, che si limita ad un letto, un comò, una scrivania, un armadio, un baule, una seggiola ed una libreria, tutti uguali per ogni stanza e rigorosamente di legno.
      Il sistema di smistamento degli alloggi è gestito interamente dai Burocrati del Primo Piano o assegnati direttamente da Occhi e Sentinelle Silenti. In genere sono scelti associati senza fissa dimora, stranieri al Presidio Errante o con redditi particolarmente bassi. Ci sono eccezioni come ospiti della Gilda, fuggitivi che richiedono asilo politico ed altre categorie simili. Le camere sono tutte gratis e la loro pulizia rientra fra le mansioni delle Ombre.

    † Interno, Quarto Piano.
    Sale riunioni ed Uffici delle Sentinelle.

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      Il quarto piano dell'Albero casa è fondamentalmente occupato da quattro ambienti chiusi, nei quali è possibile accedere da un'area comune centrale, che comunica con il resto della struttura grazie a scale a chiocciola eleganti e perfettamente integrate all'ambiente circostante, particolarmente elaborato per colonne e splendidi affreschi.
      Di discrete dimensioni e di pianta rettangolare, tutti gli ambienti chiusi sono stati più e più volte ristrutturati secondo i gusti dei diversi comandanti del Liberi Aeris Milites. Nei tempi attuali, due di essi sono stati spogliati di ogni orpello ed occupati da grandi tavolate e mappe di ogni tipo, segno palese del cambio di rotta riguardo al loro utilizzo. Fungono infatti come sale per riunioni, occasionalmente aperte a seconda delle necessità.
      L'ufficio di Augustus Asensi è situato sul braccio Nord. Due pesanti battenti in mogano proteggono l'intimità del proprietario da disturbatori indesiderati; una semplice targhetta in vetro smerigliato riporta il titolo di Ufficiale, con il nome dello stesso. A dispetto della semplicità dell'ingresso, all'interno del legno è impresso -attraverso rune di restrizione- un incantesimo di vincolo per impedire l'accesso in assenza di Augustus stesso. Incantesimo necessario, vista la delicatezza dei documenti spesso maneggiati fra quelle mura. Tale incantesimo è stato utilizzato anche in tutti gli altri possibili punti d'ingresso, come le finestre e la balconata.
      Una volta entranti si scopre un ambiente caldo e confortevole. I colori predominanti negli ornamenti, come le tende, sono le sfumature del rosso. L'angolo a sud est è occupato da piccoli divani monoposto, di un carico rosso borgogna, che si dispongono intorno quello che è un finto camino. Infatti non è presente alcuna cappa di aspirazione, ma grazie a precisi composti alchemici, è tenuta sempre viva una fiamma che non genera fumo. L'angolo sud-ovest, come tutto il lato ovest, è occupato da una serie di scaffalature, armadi e mensole che ospitano una serie di tomi dei più disparati, dalla letteratura frivola, fino alla filosofia. La serie di libri è interrotta unicamente da una finestra solitaria ai cui piedi è disposta una comoda poltrona da lettura ed un comodino che ospita una piccola pianta grassa ed un lume. Sul lato opposto della stanza, invece, si può accedere ad un balcone in pietra; bordato da basse colonnine in marmo chiaro, è lì presente un telescopio per la visione degli astri e numerosi vasi con piante. Tra i due archi creati dagli accessi al balcone sono appesi una serie di quadretti raffiguranti disegni puerili, compiti e scritti. Si tratta di ricordi a cui Augustus è particolarmente legato. La parte nord della stanza è occupata da una grande scrivania, dotata di numerosi cassetti. Il legno che la compone è caratteristicamente attraversato da venature rossicce che ben si sposano con il resto dell'ambiente. Alle spalle della scrivania domina la stanza una grande cartina geografica, di natura politica, di tutto il semipiano. In un riquadro in basso a destra, invece, vi è riportata la divisione di Laputa. Lateralmente alla scrivania vi è una colonna in marmo bianco che termina in un piccolo catino inciso a forma di conchiglia. Si tratta di uno strumento rituale utilizzato per la lettura degli auspici. Infine, lungo la parete che si trova alle spalle della scrivania, è presente un meccanismo segreto in grado, attraverso la pressione di un particolare punto e l'inserimento di un codice, di aprire una piccola anta nascosta che funge da cassaforte. L'illuminazione è garantita da numerosi lumi sparsi per tutta la stanza dominati in particolar modo dal grande lampadario che scende dal centro del soffitto.
      L'ufficio di Firion è situato sul braccio Ovest. Come per Augustus, l'ambiente è separato dall'esterno da due pesanti battenti in mogano con una semplice targhetta in vetro smerigliato a riportarne nome e titolo su Laputa. Molto più semplice e spartano rispetto agli ambienti dedicati in presente ed in passato ai suoi colleghi, l'ufficio di Firion è arredato con mobili massicci in legno. C'è una scrivania, frontale all'ingresso, circondata da poltroncine verde smeraldo abbastanza anonime, ma comode. Lo stesso colore è richiamato dai tendaggi, in realtà molto semplici, anche se di buona fattura. Sulla parete destra è presente una grossa libreria ricolma di manuali su strumentazioni, strategie belliche e tecniche di combattimento vecchie e nuove. Lungo la parete sinistra -invece- si alternano mappe geografiche, armi da esposizione e manichini vestiti di armature storiche.

    † Interno, Quinto e Sesto Piano.
    Spogliatoi ed Armeria

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      Il primo piano in cui la pianta a croce greca dell'Albero Casa muta in un semplice tronco quadrato ospita -oltre alla scalinata- tre camere diverse: due di esse son semplici spogliatoi: quasi privi di finestre e dunque più bui degli altri ambienti della sede di Gilda, se non per le torce e l'illuminazione interna, ospitano armadi, armadietti ed una infinità di armature semplici, fornite agli associati in caso di bisogno o come sostituzione momentanea della propria. All'interno degli spogliatoi vi sono docce e bagni muniti di acqua potabile.
      Per quanto invece riguarda la terza sala, essa contiene invece soltanto armi -di tutti i tipi- anch'esse fornite agli associati sia per gli addestramenti che per le missioni vere e proprie. Ovviamente si tratta di armi semplici, come archi, balestre, spade o asce: quelle incantate sono tenute sotto osservazione in altri luoghi, e pertanto è necessario un permesso speciale per ottenerle. Nell'armeria è possibile trovare strumenti tecnologici relativamente semplici come pistole o fucili, in parte recuperati da Klemvor ed in parte riprodotti dalle forge o ottenuti per via commerciale.
      Il Sesto Piano è -invece- una semplice palestra di piccole dimensioni, in cui gli associati possono addestrarsi al coperto, in assenza di altri spazi.

    † Interno, Settimo e Ottavo Piano.
    Infermeria e Laboratori

      Il Settimo piano è occupato da una semplice infermeria, principalmente dedicata alle cure dei feriti. Non si tratta della struttura più specializzata su Laputa, ma è spesso qui che gli associati della Hush ricevono le prime cure.
      All'Ottavo piano -invece- è presente l'area di ricerca della filiale. Dall'ingresso si accede infatti ad una piccola biblioteca ricolma di scaffali, pieni di libri dalla più varia natura, ma comunque di argomento scientifico o magico. Tutti i più importanti e autorevoli volumi trattanti, tra cui chimica, alchimia, erboristeria, creazione e distruzione di rune, glifi e maledizioni sono contenuti in questo piccolo santuario dedicato alla conoscenza. Il suo primo e unico scopo è rappresentato dall’essere una rapida, comoda e vicina fonte di sapere per chiunque stia lavorando all’interno dei laboratori veri e propri, in caso si trovi ad affrontare qualche tipo di inconveniente sconosciuto alla loro esperienza. La zona della biblioteca è sotto l’effetto di tre incantesimi:
      • Ricerca: permette a chiunque di nominare un libro o un argomento particolare per far sì che il volume richiesto, o i volumi desiderati, si mettano autonomamente in moto per giungere fino a lui. Ovviamente l’incantesimo fa anche sì che si lasci andare un libro questo torni da solo al proprio posto.
      • Confinamento: per evitare che i tomi della biblioteca vadano dispersi ai quattro angoli di Laputa, essi sono incantati di modo che sia per loro impossibile lasciare l’Albero Casa; non sono in grado di oltrepassare il portone d’ingresso, ma finirebbero per esser richiamati al loro posto grazie alla prima magia.
      • Braille: i libri sono incantati in modo che le lettere delle pagine aperte acquistino magicamente rilievo, così da esser lette anche da personaggi ciechi.
      Il focus di queste tre magie è una serie di dieci Pietre di Luce che levitano a mezz’aria al di sopra degli scaffali e sono sparse ordinatamente per la stanza. Sono anche la fonte di luce di quel particolare ambiente.
      Accanto alla biblioteca è presente il Laboratorio vero e proprio. Ogni parete è adibita ad uno scopo diverso, con quella interna interamente occupata da due lunghi tavoli rettangolari. Ovviamente è fornita di ampolle, becker, cilindri, serpentine e oggetti dalla più varia natura, oltre che ingredienti variegati e poco comuni. Una parete è occupata da una bacheca aggiornata riguardo il programma di sperimentazioni della settimana, gli obbiettivi da raggiungere, i grafici di rendimento ed essenzialmente altra noiosa burocrazia.
      L'ultima camera non è altro che l'Incantatorium: qui si è soliti sperimentare gli effetti di nuovi artefatti o testare alcuni ritrovamenti considerati "pericolosi".

    † Interno, Nono e Decimo Piano.
    Piano Fantasma ed Ufficio del Gran Maestro

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      L'Albero casa è curiosamente famoso fra gli Associati per una sua particolarità: nonostante si slanci visibilmente su dodici piani, dall'interno è possibile raggiungerne solo undici. In particolare, dopo essersi soffermati sul mistero ed essersi cimentati in diversi tentativi volti a svelare l'arcano (con pochi risultati), alcuni gildanti possono comunque giurare di aver almeno collocato la presenza del famoso "piano fantasma" fra i Laboratori e l'Ufficio del Gran Maestro. Sta di fatto -però- che ufficialmente pare non esserci nulla. Nemmeno sui documenti riguardanti la planimetria ed i vari lavori di ristrutturazione perpetrati negli anni.
      Giunti poi al Decimo Piano dell'alta torre dell'Albero casa, ogni sguardo non potrà che soffermarsi su di un enorme portone ligneo intagliato di motivi naturalistici e dalle tinte prevalentemente dorate. Al suo interno vi è l'enorme ufficio del Gran Maestro dell'Ordine del Liberi Aeris Milites -ora nella carica di Occhio della Hush-, che di fatto occupa gran parte della superficie dell'intero piano, mentre il resto è dedicato ad un piccolo servizio igienico ed alla rampa di scale. La tinta aurea -scelta simbolica piuttosto che ostentazione di sfarzo-, appare frequentemente fra statue, capitelli, mobilia ed altre decorazioni, intervallata qua e là da sporadiche tinte pastello. Nonostante i muri siano interamente coperti di intarsi, decorazioni ed affreschi dai toni caldi e dal gusto piuttosto sfarzoso, ampie finestre e balconi donano all'ambiente quella luminosità e candore diffuso altrimenti assorbiti dalla varietà cromatica. La mobilia, escludendo una piccola cassettiera e gli scaffali ricolmi di libri e documenti, consiste in pratica in una grande scrivania con poltrone da entrambi i lati davanti ad un camino, tenuto generalmente spento. Al di sopra di questo, un grande specchio fa da asse di simmetria a due porte poste sui lati della medesima parete, di cui una conduce al bagno, l'altra ad uno sgabuzzino, o almeno così dice il Drusilia, dato che nessuno l'ha mai aperta. Ampia e luminosa, è di sicuro una delle sale più curate dell'intera struttura, oltre che una delle più importanti.

    † Interno, Undicesimo e Dodicesimo Piano.
    Trono del Cielo e Fronde Arboree

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      All'undicesimo Piano dell'Albero Casa esiste una sala che prende il nome di "Trono del Cielo", probabilmente perché situata più in alto di tutte le altre. Si tratta dell'unico ambiente rimasto intatto della struttura originale, molto più antica della gilda degli Aviatori o della Hush. Probabilmente si trattava effettivamente di una sala del trono delle popolazioni precedenti agli attuali abitanti di Laputa, ma non esistono purtroppo dati o prove in grado di attestare la veridicità di una o dell'altra teoria. Sta di fatto -però- che è rimasta perfettamente conservata con il trascorrere dei secoli, ed è tuttora agibile.
      A chi è concesso di superare la magica porta che separa l'undicesimo dall'ultimo piano, non resta altro che raggiungere la sommità dell'Albero-Casa. Il percorso non è visibile da chi è vincolato dalla gravità; diventa invece uno spettacolo meraviglioso per quei pochi che lo raggiungono. Il Tronco-Torrione, del cui nome non è difficile ipotizzarne le origini, rappresenta il tripudio di un'armonizzazione che vede la roccia sagomarsi in legno, oppure quest'ultimo fondersi nelle venature della struttura portante. Per un breve tratto, esso è visibile da terra, benché più della sua metà vada tuffarsi nelle fronde. Il suo principale scopo è quindi quello di fungere da condotto fra le due zone, quelle sottostanti e quella sovrastante, che sfocia nella grifonaia. Fra le fronde dell'Albero-Casa c'è infatti una colonia abbastanza nutrita di Grifoni addestrati, che mai si allontanano dai propri nidi, se non su comando di un cavaliere esperto.

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    † Anima dell'Albero.
    Abilità Location

      L'Albero Casa del Presidio Errante non è un vero e proprio "edificio", bensì uno spirito -creatura senziente- incarnato nella pietra, nella terra e nel legno. Per la prima volta dopo secoli, ha concesso di essere abitato dalla gilda degli Aviatori prima e dalla Hush dopo; i nuovi abitanti ne sono anche inconsapevolmente protetti.

      Polline Divoramagia.
      Il polline per un albero altro non è che il seme da cui germoglierà nuova vita. Anche l'Albero Casa è in grado di produrlo, ed è grazie ad esso che in particolari circostanze ne trae forza. Perennemente prodotto dai fiori dell'enorme albero, questo si innalza come una leggera nuvola scintillante, che avvolge l'intera struttura senza lasciarne scoperta una sola parte. La particolarità di tali spore è quella di prosciugare l'energia che transita all'interno della "nube", permettendo alle foglie di trarne nutrimento. Tale nutrimento serve, in termini pratici, soprattutto a rinvigorire e rigenerare parti lese. In termini gdr, il polline è in grado di:
      1. Ridurre di un livello di forza le magie puramente offensive all'interno e nelle immediate prossimità della struttura.
      2. Annullare tecniche di tipo illusorio all'interno e nelle immediate prossimità della struttura.

      Vita nel Legno.
      L'Albero Casa è un organismo vivente, e come tale è in grado di difendersi da intrusi fastidiosi. Qualora un qualsiasi individuo crei problemi alla mobilia al suo interno o alla struttura in generale, sarà possibile che si ritrovi faccia a faccia con l'albero -perchè si, lo spirito ha il volto di una donna anziana ed è in grado di apparire sulle pareti o su altre superfici- e sarà l'albero stesso a dissuaderlo dal suo modo di fare troppo irruento ed irrispettoso. Se poi l'ospite si dimostra particolarmente fastidioso, allora non apparirà solo la faccia, ma numerose estremità lignee al solo fine di bloccarlo e, qualora ve ne fosse il bisogno, ferirlo o lanciarlo via dalle finestre.

      Radici semovibili:
      In rarissimi casi, in situazioni del tutto eccezionali, l'Albero Casa sarà in grado di levarsi sulle proprie radici e camminare, in modo da allontanarsi da una zona ostile. Le radici saranno esattamente come gambe; potranno camminare, correre, saltare, senza che la struttura subisca molte conseguenze.

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    Description by Drusilia Galanodel e Stanfa.



     
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