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Fanedell

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    Fanedell

    Casa degli Spiriti Silvani


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    Parte dei confini naturali della Valle di Chediya sono costituiti dal limitare di alberi secolari e imponenti, che più che dare il benvenuto ai viaggiatori sembrano volerli ammonire di fare attenzione... e chiunque farebbe bene a tenere a mente il consiglio; dominio incontrastato della Natura selvaggia, il bosco ha la rivelato ad esploratori e cartografi che abbiano provato a mapparlo la peculiare caratteristica di mutare frequentemente la sua conformazione interna: a quanto pare, più ci si allontana dai Sentieri per le tratte commerciali -pattugliati dai Ranger-, più sembra facile per i viaggiatori perdersi tra alberi, siepi, radure e persino ruscelli e caverne che non si trovano mai nello stesso posto che si ricordava.

    Non è ben chiaro a cosa il misterioso fenomeno sia dovuto: se si tratti di qualche agguato scherzo delle Creature Fatate -appartenenti ad un altro piano dimensionale- che abitano la zona boschiva fin dai tempi antichi, o della Nebbia Magica che talvolta -nel corso di alcuni cicli lunari- si attiva come un portale tra quel mondo ed Endlos, per quanto c'è anche chi giura di aver visto alberi viventi scrollare le proprie radici per portarle altrove... e chi sostiene che chi giura sia vittima dell'intossicazione da Spore di qualche leggendaria forma di vita fungina, che causa allucinazioni e disorientamento.
    Probabilmente, la spiegazione è in tutte queste cose assieme - e anche qualcuna di più.

    Dopotutto, sono molte le leggende che orbitano attorno alla Foresta di Fanedell, e più di un genitore favoleggia ai propri figli avvincenti storie della buonanotte prima di metterli a dormire, tutte imperniate sugli strani e magici Spiriti Silvani che popolano il bosco: a volte sono descritti come creature meravigliose e ultraterrene, altre volte come buffi mostriciattoli o orribili abomini; talvolta si tratta di spiritelli generosi e socievoli, spinti da buoni propositi, mentre in diversi racconti diventano esseri frivoli, capricciosi e crudeli... ma qual è la verità? Difficile affermarlo, dato che la maggior parte degli abitanti della selva non ama mostrasi agli estranei, e ben pochi possono vantarsi di averle incontrate di persona.

    Sebbene l'Alfiere assicuri che i boschi siano abitati da creature pacifiche, e che sia sufficiente non mancare di rispetto alla loro terra per non suscitarne le ire, sono in vigore accordi politici con la comunità di Elfi che risiede nel Fanedell, che ricopre ufficialmente l'incarico di guardiani della Foresta, tutori dell'ordine di zona, e garanti dei buoni rapporti tra Fate ed esterni; malgrado non sia impossibile incontrare Elfi in visita in città, o alle soglie della macchia nell'esercizio delle funzioni di Ranger, è improbabile riuscire a visitare la loro leggendaria dimora: Mistral, la Città dei Gioielli.

    Man mano che ci si addentra nel cuore della boscaglia e che ci si allontana dal Sentiero, la zona diventa più tetra e inospitale, tanto per via delle forme di vita più selvagge che vi si annidano, quanto per la naturale condizione di penombra -o di autentico buio- creatasi dall’impenetrabile intreccio delle foglie, sempre più fitto ed arduo da attraversare per i raggi di sole. E chi può dire cosa si nasconde, là dove la luce trapela appena, come il lontano ricordo di un sogno?


    © Madhatter


    Luoghi di Interesse


    Edited by Endlos - 28/4/2019, 12:12
     
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    Menhir

    Silenti di Guardiani di Pietra


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    I Menhir di Fanedell sono dei megaliti monolitici, dalle dimensioni considerevolmente variabili e dalla forma generalmente squadrata che si assottiglia verso la cima: eretti da civiltà precedenti in tempi antichissimi -utilizzando mezzi probabilmente arcani e misteriosi-, essi sono disseminati ad intervalli regolari lungo il percorso tracciato per le carovane, come pietre miliari che fanno da guida ai viaggiatori.

    Oltre a rappresentare dei veri e propri segnali stradali per coloro che attraversano la selva, i Menhir -essendo incisi di rune e impregnati della magia degli Elfi- fungono da schermi di sorveglianza remota per il corpo militare dei Ranger e da deterrente e protezione contro i tiri mancini da parte di Fatati malintenzionati, sbandati, o semplicemente più burloni.

    Dal momento che la Foresta -per via della sua indefinibile capacità di cambiare- risulta ancora in buona parte un mistero inesplorato, quel che è certo è che se si vogliono evitare problemi è sufficiente non allontanarsi dalla via tracciata da questi obelischi di roccia; tuttavia, nel caso i viandanti finiscano fuori strada per un qualsivoglia motivo, i Ranger hanno predisposto -nei pressi del Sentiero, come nelle regioni più interne- delle vere e proprie piazzole di sosta dove è possibile attendere di riprendere la tratta o di ricevere soccorsi.

    In caso di imprevisti o problemi durante l'attraversamento della regione di Fanedell, se ci si smarrisce tra gli alberi o si è vittima di qualche creatura fatata o feroce -o entrambe le cose-, si raccomanda infatti di raggiungere il più vicino Cerchio di Pietre, e contattare i Ranger per richiedere il loro intervento.

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    Will-o'-the-Wisp
    Trattasi di innocue fiammelle fluttuanti, che tutti i viaggiatori possono evocare in caso sia loro necessaria una guida attraverso gli alberi: è sufficiente toccare uno dei monoliti e domandare assistenza fornendo il nome della propria destinazione, e i piccoli Fuochi Fatui emergeranno dalla roccia runica per dirigersi verso la meta designata, lasciando dietro di loro una lattiginosa scia di luce colorata.

    Sentinelle Magiche
    Per assicurarsi che gli Spiriti Silvani non coinvolgano in incidenti le carovane che attraversano Fanedell, e che -di contro- gli umani non offendano a disturbino il Piccolo Popolo con violazioni del trattato di alleanza tra Lady Kalia e i Fatati, i Ranger hanno piazzato delle sentinelle magiche lungo i principali percorsi, così da monitorare le tratte ed intervenire tempestivamente in caso di problemi di qualsiasi natura: solitamente, prendono l'aspetto di falchi o gufi di luce -eterei ed incorporei-, che sostano sulla cima dei monoliti.
    In caso si desideri l'attenzione e l'intervento dei Ranger, basterà esprimere la richiesta al Menhir (ed inviando un MP al Responsabile di Zona): quando l'evanescente volatile si alza in volo per tuffarsi in picchiata sulla roccia runica -scomparendovi all'interno- si può stare sicuri che il messaggio sia arrivato al Capo-Ranger Sylvanas Windrunner.

    Zona Sicura
    I Cerchi di Pietre sono vaste aree solitamente circolari -abbastanza estese da poter ospitare anche carri e cavalcature-, delimitate da megaliti incisi di rune che risplendono di una mistica fosforescenza azzurrina -utile a guidare i passi dei viaggiatori anche nelle notti più fitte-, e dove è possibile accamparsi all'aperto o nei modesti ma graziosi cottage lignei in essi racchiusi, in attesa di riprendere la tratta o di ricevere soccorsi. La zona è considerata sicura perché la specifica magia di cui ciascuna pietra è intrisa esercita sulle altre una forza arcana tale da generare un campo che -paradossalmente- repelle le creature fatate - pur non risultando loro nocivo in alcun modo.



    © Madhatter

     
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    Sporoloth l'Antico

    Thallid Giganticus Fungus


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    Le origini di questa creatura arborea, così colossale da rappresentare a tutti gli effetti una zona della Foresta di Fanedell piuttosto che un suo abitante, sono avvolte nel mistero più totale: la presenza di un esemplare dell’Ordine Fungus Gigantus implicherebbe la possibilità che non sia il solo, e tuttavia nessun altro ne è per ora mai stato avvistato in tutto il Semipiano, lasciando aperto il dibattito tra chi immagina le spore del Fungus come un campione alieno naufragato su Endlos da un'altra dimensione, e quanti sostengono si tratti di un organismo sia assolutamente autoctono -magari ultimo della sua specie-, visto quanto ben integrato con l’ecosistema dell'Est.

    Dal punto di vista scientifico, esso resta un enigma, ma ciò non ha impedito agli studiosi di avanzare teorie: stando a quanto ricostruito, le spore del fungo attecchiscono all'ospite vegetale prescelto, ne penetrano la cuticola e lo svuotano di tutte le sostanze nutritive, poi utilizzate per la crescita e la produzione di altre spore; il tessuto spugnoso emerge intanto all'esterno, conferendogli l'aspetto di un comune macro-fungo da tavola, ma... alla luce di alcuni comportamenti osservati nelle piante infestate dal micete, si pensa che il Thallid sia animato da una unica coscienza, capace di manifestarsi con la formazione di costrutti di vegetali (assemblati tra loro grazie alle ife del fungo), in grado di muoversi per la selva con cognizione spaziale e una coordinazione sospetta tra i vari avatar.

    Sebbene il processo di maturazione di un Gigantus dovrebbe durare milioni di anni, la crescita dell'organismo risulta esponenziale, ed esso continua ad espandersi anche una volta raggiunta la maturità, usando come base lo stesso corpo fungino: a questo stadio, la matrice originaria smette di emettere spore per moltiplicarsi, e comincia ad ingigantirsi.

    Non si sa quanto sia durato il ciclo post-maturità del Thallid Fungus dell’Est, ma si suppone esso sia vecchio quanto la Foresta che abita: è una creatura enorme, più alto dei tronchi secolari e dal corpo formato dagli scheletri degli alberi che anticamente lo ospitavano, intrecciato di ife spesse quanto tronchi, che -abbandonata la funzione riproduttiva- si sono indurite per sorreggerne il corpo mastodontico; a mimare una forma umanoide, si possono distinguere due arti superiori e due inferiori, ma questi ultimi restano solitamente interrati, perché il corpo principale raramente si smuove dal posto che ha scelto, nel folto del Fanedell, lontano dai sentieri. Quanto assimilabile alla testa è invece formata da enormi lamelle fungine, che rendono impossibile capire se abbia effettivamente degli organi sensitivi e -con essi- la facoltà di vedere, ascoltare o parlare.

    Soprannominato Sporoloth l’Antico dalle popolazioni silvane che con lui vivono a più stretto contatto, il Gigantus è considerato -non a torto- uno dei Guardiani della Dimora degli Spiriti Silvani, e a seconda che si manifesti attraverso i suoi Saprolingi o nel suo corpo centrale, può essere al tempo stesso il più discreto e il più appariscente tra i Sorveglianti.



    © Kami della Falsa Speranza

     
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