Nurture or Nature? - assassini

[Campagna] - "Called from Above", atto finale.

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  1. Antares
     
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    { Banebriar's Place, Caos }
    pov - partecipanti

    Il moto degli ingranaggi si adagia, ritmandosi in un preciso assecondare dei vostri passi. Non appena il vostro gruppuscolo si ricongiunge in un punto imprecisato di quella scalinata sospesa sul vuoto, le pupille incastonate in alcune delle ruote e dei pistoni cominciano a moltiplicarsi, sbocciando su di ogni superficie come funghi osceni su di un tronco umido. Gli ingranaggi prendono ad invertire il proprio moto per poi riprenderlo in uno scatto farraginoso e perfettamente coordinato, quasi camuffando la propria ordinatissima cacofonia in un corale, soverchiante rintocco di campana. Gli ingranaggi si fermano - e voi con loro: dirimpetto al mercenario - ancora in testa alla compagnia - si solleva una figura fatta di luce opaca, la cui altezza grottesca e un po' curva viene accentuata nei tratti severi. Lo sconosciuto è avvolto in una veste cerimoniale che non ne lascia scoperti nemmeno i calzari, percorsa sino alla sommità da intricate, ricchissime filettature. L'unica nota di colore sono gli occhi, dello stesso viola dei bulbi
    che tappezzano le pareti.

    « Tch. » un monosillabo, ed è come se le vostre braccia vengano arpionate al suolo da catene uncinate: la spossatezza, così come quel senso indefinibile di fallibilità indotti dalla tiara, si riaffacciano
    in un istante più forti che mai.

    image

    L'uomo di luce solleva il palmo ad intimare l'arresto, piegando leggermente il capo verso destra nell'atto di scrutare qualcosa - o qualcuno - appena oltre il desfigurado: nel suo sguardo, pur temperato, può leggersi a chiare lettere un'espressione di educato disprezzo mista a sorpresa.

    « Avrei dovuto immaginarlo. » mormora, stringendo il pugno della mano libera. « Con voi umani, anche le strette di mano si sprecano. » e prende a levitare da terra, pulsando. Un gesto brusco del braccio disteso e le scale davanti a voi si avvitano sino a riconfigurarsi in una nuova, labirintina intercapedine fra due pareti di orrori meccanici. Così com'era apparso, re Seda scompare, esplodendo in decine di festoni luminosi che si disperdono a trecentosessanta gradi per poi svanire oltre una muratura invisibile. La traccia tachionica si fa sempre più labile, ormai poco più di una frequenza disturbata in grado di scuotere appena i contorni del display della cronovela; in compenso, gli ultimi scampoli della presenza opprimente liberata dalla tiara sono ormai scomparsi.

    Catastrophe - e il vostro bersaglio con lei - non devono
    essere troppo lontani.

    { QM P o i n t ::
    CITAZIONE
    I malus derivati dalla tiara si ritrovano completamente annullati: una volta disperso
    lo spirito che vi ha bloccato il passaggio, recuperate anche un 10% dell'energia caduno.
    Il PNG ha prolungato il vostro iter di un singolo turno ( il prossimo ), ritardando il vostro arrivo ai piani superiori. Nel proseguire sino alla Campana-Cuore - sala del trono del palazzo di Banebriar - vi ritroverete a percorrere un'area chiamata corridoio infinito, la cui descrizione si può rinvenire qui sotto l'omonimo PoV. Per una descrizione del pianerottolo dal quale si accede alla sala del trono ( e del portone di questa ), vi rimando invece al post dedicato ai vostri avversari.

    Per ogni altro ragguaglio, rifatevi come sempre al topic del bando. =)

     
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    Seguiva dappresso uno degli altri membri del gruppo, anche se là in mezzo non c'era un solo elemento disposto a ritenersi tale. Non erano una squadra, bensì semplicemente quattro individui con un obbiettivo in comune che agivano come un insieme di individui, e in questo senso le azioni di Hisagi non potevano essere biasimate da nessuno. Eppure quando ne riconobbe la presenza pochi metri più avanti si sentì adirata come se fosse sul punto di colpirlo, e per trattenersi non trovò altro modo se non quello di riporre Seere divenendo improvvisamente preda di una sensazione di vuoto, come se le forze l'avessero abbandonata all'improvviso. Le doleva la testa, ma si sforzò di ignorare quella sensazione sgradevole e di concentrarsi sulla realtà che la circondava. Tutt'attorno c'erano soltanto le pareti tappezzate da strumenti dai bordi affilati, che percepiva dolorosamente come se fossero a contatto con la sua stessa pelle. Non riusciva a riconoscere la loro natura, ma sapeva che non dovevano trovarsi lì, in un palazzo. Oltre a loro, una terribile sensazione di oppressione, come se fosse osservata da vicino. In mezzo alle forme irregolari dal suono stridente, individuò un suono che si discostava nettamente dalle pareti e dagli strumenti meccanici, qualcosa di diverso, di organico. Un occhio...
    Spalancato come fosse il bulbo di un uomo assassinato, eppur vivo e fisso in un unico punto, era certa che stesse fissando proprio lei, e le trasmetteva una sensazione di disgusto profondo e intimo. Riconobbe una quinta presenza ben dopo gli altri, e ne fu scossa. Un uomo era apparso lì dove un attimo prima era certa non ci fosse nient'altro che il soffitto. Poche parole in tono di biasimo, di cui non comprese il senso, dopodiché anche quello spettro scomparve, attivando in qualche modo un meccanismo demoniaco che vide ruote dentate e antichi ingranaggi roteare, mossi da chissà quale forza motrice. Per effetto di quei meccanismi apparve una colossale entrata, che sostituì la parete tappezzata di ingranaggi e gli occhi demoniaci. Dietro quell'ingresso si udivano chiaramente suoni indistinti che in un primo momento Yue non seppe identificare. Voci...? No. Passi! Passi di persone... almeno in tre, forse di più. Non riusciva a capire, i suoni erano forme confuse che sfuggivano al suo sguardo come cercava di metterle a fuoco. Si riscosse dallo stato di soggezione che le era stato indotto da quell'ambiente spettrale e rivolse uno sguardo feroce allo sfregiato.

    image

    « Sono là dentro. »
    Rinsaldò la presa su Seere, che si dibatteva furiosa come un animale in gabbia per essere stata riposta.
    Erano oltre quelle ante, ma quanti? E chi? Aveva importanza?
    Erano là dentro. Non c'era altro da sapere.

    La sua testa si svuotò mentre cercava freneticamente (inutilmente) di imprimersi nella mente ciò che erano venuti a fare. Dovevano uccidere, sì, ed era importante. Era una Sua richiesta, un Suo ordine, cui non potevano sottrarsi. Uccidere... ed oltre la porta c'erano delle persone. Ansimò, serrò i denti con forza, strinse l'impugnatura della nodachi e con gli occhi allucinati si gettò in avanti senza un suono, per fare irruzione e abbandonarsi all'anima affamata della sua arma una volta per tutte...

    SPOILER (click to view)
    Status »
    Fisico ~ Squarcio sul lato sinistro del costato fin sulla gamba sinistra, sanguinante.
    Psicologico ~ Status Berserk
    Riserva ~ 75%
    Consumi impiegati ~ Bassox1; Mediox1; altox1
    Seere ~ Impugnata

        image
            Abilità Passive:
            Bloodthrister - Forza fisica incrementata.
            Istinto - Resistenza al dolore.

            Abilità Attive:
            -

            Note:
            Riassunto - Prova a superare Hisagi ed entrare :geez:
     
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  3. Hisagi Shuhei
     
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    »#7 - Track_
    _Symbiont

    Lo avevano raggiunto, circa a metà scalinata.
    Yue e quegli altri due con cui Antares aveva deciso di fargli perdere tempo, fastidiose presenze che la sua mente registrava con distrazione. Li sentiva appena, intento com'era a correre appresso ad una chimerica traccia; era come se nemmeno fossero lì con lui. Allo stesso modo disinteressato accolse il moltiplicarsi degli occhi - che cercò invano di contare, mentre quelli comparivano ovunque attorno alla scalinata - e l'uomo che scaturì dal nulla. Fece per sfoderare la '03', interrompendo per qualche istante il proprio incedere frenetico. Ma non fu in grado di estrarre la katana, non subito: una spossatezza senza eguali lo costrinse ad un respiro affannoso, costrizione silenziosa imposta da quello strano individuo che - tanto per cambiare - avrebbe volentieri fatto a pezzi.
    Se non fosse sparito l'istante successivo, non senza i tipici commenti strafottenti da semidio planare, Hisagi gli avrebbe mostrato volentieri che: sì, le strette di mano sarebbero state sprecate.
    Abbozzando un sorriso ironico, lo Sfregiato riprese a salire. Su, su, sempre più su - e mai alla dannatissima meta. Nel frattempo la sua pista di tachioni scemava, quasi scomparendo nelle pieghe del continuum. Un senso di frustrazione e rabbia si fece strada nel suo intimo, spegnendo ogni scarso barlume di pazienza che gli era rimasto. Era lucido, ma di una lucidità violenta. Cattiva.
    Chi gli fosse capitato sotto mano in quell'occasione sarebbe stato davvero un uomo molto sfortunato.
    E di persone, in cima alla scalinata, ce n'erano abbastanza per sfogare quegli istinti omicidi. Le percepiva chiaramente: tre forze, e poco più in là altre sfocate aure che suggerivano tra loro la presenza di Cat in persona. Se ne leccò i baffi, ghignando a più non posso.
    Senza neppure accorgersene aveva estratto la lama dall'elsa rossa, stringendola nella mano destra con la crudeltà di un amante tradito.

    « Sono là dentro. »

    Non fu in grado di distinguere la voce di Yue dalla propria: erano talmente in sintonia, in quel momento, da apparire come una singola entità fatta di furia e violenza; carne e sangue; vita e morte.
    Quasi un senso di comunanza con la vestale lo percorse.
    Quasi.

    « Sì. »
    avevano lo stesso sguardo ma lui era più calmo,
    e tratteneva la donna con il solo braccio sinistro proteso di lato
    « Ci stanno aspettando. »

    Accennò con il capo alla bruma chiara che emergeva dal pianerottolo soprastante.
    Non si volle avventurare stupidamente in quell'ignoto, non quando avrebbe potuto mandare altri a morire per lui. Così da aprirgli la strada. Così da farlo passare.

    « Soldatino. » si rivolse a Jattur senza voltarsi
    « Salutiamoli come si deve. »

    Sorrise, indicando la nebbiolina.
    Il messaggio era chiaro: sfruttare la copertura di quella bruma a proprio favore, aprendo il fuoco contro i bersagli.
    Chiunque essi fossero, qualunque cosa facessero lì.
    Li avrebbero sterminati tutti. Dal primo all'ultimo.



    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    image

    Hisagi Shuhei
    {69HS003}

    -Condizioni Fisiche_ Contusioni sparse di livello complessivo Medio/Basso.
    -Energie_ 80%
    -Equipaggiamento_ Scarlet Princess {Mano Dx}; Mala Suerte {Infoderata}
    -Passive_ Percezione delle aure entro 30 metri, insensibilità al dolore e power-up del 50% passivo alla forza fisica {Tres}.
    -Tecniche_ -
    -Note_ Chiedo ancora una volta scusa a tutti per il ritardo estremo.

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    SSA Delta


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    Magia.
    Stava cominciando ad odiarla, non sapeva mai cosa poteva fare. Né cosa accidenti aveva fatto lo... spirito, si diceva così? Beh, qualunque cosa fosse non gli piaceva. Non gli piaceva il fatto che aveva avuto ripercussioni fisiche su tutti loro, né il fatto che potevano essercene delle altre, o altre conseguenze al di fuori della sua limitatissima comprensione della magia.
    Continuò a salire, salire, salire...

    ~

    Quella porta era davvero immensa.
    La guardò in quel modo per due secondi all'incirca, poi s'incupì pensando a quanto sarebbe stato difficile farsi largo se il portale era sbarrato. Poteva ridurla ad un mucchietto di legna da ardere se necessario, ma aveva bisogno di tempo e di una copertura costante che poteva comunque essere oltrepassata, con la magia.

    « Sono là dentro. » disse la donna.

    Jattur fece appena in tempo a voltare la testa con espressione appena sorpresa che quella scattò in avanti come una furia, acchiappata all'ultimo secondo dal desfigurado. Quei due si conoscevano già, agivano in sincronia perfetta. Antares aveva scelto con attenzione le sue pedine si disse, prima di concentrarsi sul problema principale.

    Sono là dentro.
    Dove?

    Se lui fosse stato al comando dei difensori del palazzo e quella fosse l'ultima linea di difesa, avrebbe sbarrato i portoni e piazzato i suoi uomini al riparo lungo tutto il corridoio, mettendo delle barricate per tirare da un riparo. Un corridoio stretto gli avrebbe permesso di incanalare e bloccare lì un piccolo esercito con una squadra, ma se la porta faceva testo questo non era il caso. In realtà, potendo, avrebbe imbottito di esplosivo tanto il portone quanto le barricate stesse - avendo cura che un colpo vagante non le facesse brillare, ovviamente. Era una fortuna che nulla di quanto aveva visto suggerisse l'esistenza di una tecnologia sufficientemente sviluppata per degli esplosivi. Una singola granata plasma ben nascosta avrebbe spazzato via l'intero pianerottolo da ogni aggressore.
    Invece c'era della nebbia.

    Digrignò i denti quando Hisagi passò a lui il compito di guidare la squadra. Che ne sapeva lui di quel che poteva fare quella nebbia? Se fossero stati nel suo mondo sarebbe corso a prendere delle maschere antigas, ma quello era Endlos e lì c'era la magia. Poteva succedere di tutto. Ovviamente lo sapeva, per quello aveva mandato qualcun altro al posto suo.
    Un'unità sacrificabile, per dirla tutta.

    Serviva un piano. La sua tattica di assalto in casi normali sarebbe posizionarsi rapidamente vicino alla porta e usare la spada laser per far allontanare chiunque dai battenti con un fendente attraverso il legno - il plasma della lama l'avrebbe trapassato come burro - per poi proseguire con una granata e l'attacco corpo a corpo. La granata l'avevano a disposizione, Vega per poco non li aveva fatti ammazzare entrambi con quella durante la loro precedente missione assieme. Era l'avvicinamento che portava problemi. Che faceva quella nebbia? Faceva danni se inalata, o a contatto con la pelle? Si sarebbe solidificata e animata per fermarlo? Gli avrebbe indotto delle allucinazioni?
    Dannazione.

    Con circospezione salì la scala, la spada laser accesa e protesa bene in avanti. Il plasma blu contenuto dal piccolo campo di forza era in grado di distruggere la magia, sembrava. Bene, se c'erano problemi gli sarebbe servito.
    La punta dell'arma affondò nella nebbia.

    Senza che Jattur potesse immaginare cosa sarebbe accaduto, il plasma incandescente della lama laser - talmente potente da interferire con le magie - entrò in contatto con la magia incendiaria dello shinobi, innescandola all'istante. Era una vecchia precauzione, inculcata ad ogni Gamma a martellate in testa se necessario: mai accendere la spada laser in caso di dispersione di combustibili, mai duellare con la spada laser accanto a serbatoi di deuterio o plasma, mai, mai, mai usare la spada laser in presenza di sostanze sconosciute o potenzialmente esplosive. Chiunque venisse imbarcato su un'astronave lo sapeva.
    Ma quella non era una nave, dannazione!

    « D'arvit! » imprecò Jattur, scartando all'indietro mentre un fragore attenuato scuoteva i titanici battenti, martellati dalla fragorosa esplosione di fiamme che s'era scatenato dalla nebbiolia. Anche se non era un Gamma aveva riconosciuto il rumore, qualunque marinaio l'avrebbe riconosciuto: era quello della corazza di una nave che resisteva, appena, agli effetti di un'esplosione interna o una bordata di cannoni plasma. Non c'era rumore peggiore per un asghabardiano imbarcato su un'astronave, poiché il prossimo poteva essere il gemito della carena della nave sventrata che si rompeva o il rombo tuonante di una reazione a catena nel nucleo. Solo una cosa era peggiore che sentire quel rumore: vedere il globo azzurrino del plasma nemico che si dirigeva verso la propria nave, e solo perché così c'era il tempo di pensare a quel che poteva accadere.
    Cosa accidenti era successo dall'altra parte della porta?

    Il Delta arretrò rapidamente, ritornando con i compagni. Non aveva modo di sapere che cosa avesse scatenato la detonazione... né voleva saperlo: un conto era sapere che il plasma e altre cose fisiche, tecnologiche, tangibili potevano esplodere, ben altra cosa era sapere che persino la magia poteva fare simili cose. Cosa diamine avevano combinato i difensori della rocca con quella nebbiolia?

    ...beh, qualunque cosa fosse si era ritorta contro di loro - poco ma sicuro. Nessuno sopravviveva ad una bordata plasma direttamente sulla corazza dello scafo.
    Se la stregoneria dei loro nemici era stata abbastanza potente e vicina... allora erano tutti morti.



    Jattur Shattur - SSA Delta 1.287661A

    _Premessa: Status generale:

    Status - Fisico » Ottimale
    Status - Psicologico » Ottimale
    Status - Energetico » 75%
    Sforzi » 1xBasso, 1xMedio, 1xAlto, -1xMedio
    Riassunto azioni » Speculo, incendio la nube di War e speculo. Usata la Difesa standard per balzare al riparo anche se tecnicamente solo la spada era nel raggio d'azione della tecnica.
    Note » Jattur non sa una mazza della magia, quindi tira ad indovinare - e nel suo mondo, quando le cose esplodono, lo fanno per bene




    Stili di combattimento »

    Shii-Cho ~ Addestramento standard » +25% agilità e resistenza
    Tiara ~ Oggetto incantato » -25% forza e velocità
    ??? » ???, 1/2

    .
    Arma laser da corpo a corpo »
    Bastone Laser unifase blu personalizzato (id: #5r96s2e8sa9):
    ___ » Distrugge facilmente ogni oggetto non magico
    ___ » Fende la magia come la materia

    .
    Armatura completa »
    SSA-TAmultitask personalizzata (id: #6es5e1j8a4k98s):
    ___ » Rivestimento in lega di di titanio spesso 2mm con resistenza media ai colpi fisici



    Addestramento_


    III. Soresu

    Il Soresu è uno stile difensivo espressamente creato per mettere il praticante in condizione di poter usare le abilità disperdienergia della spada laser per difendersi da un gran numero di colpi d'arma laser da distanza, anche se può essere usato nei combattimenti fra spade laser. Il Soresu impiega brevi guizzi di polso che conducono la lama energetica in movimenti vicini al corpo e posizioni standard che riducono l'esposizione del corpo al nemico, attaccando solo quando è possibile eseguire il colpo senza rischi. E' uno stile obbligatorio per ogni SSA Delta.

    • Difesa standard » Un praticante del Soresu esce dalla guardia standard solo in due occasioni: per attaccare e se la guardia standard non è più sufficiente a difenderlo dagli attacchi nemici. In entrambi i casi, il praticante esce dalla guardia solo per il tempo minimo indispensabile ad attaccare o difendersi, e nel secondo caso cerca sempre di compiere il minimo di movimenti al fine di godere comunque dei vantaggi della guardia standard. In caso il praticante si trovi a fronteggiare un volume di fuoco notevolmente superiore in potenza a quanto consentito dalla guardia standard, il Soresu consente al praticante alcuni movimenti vicini al corpo che permettono alla lama energetica di intercettare i colpi laser e dissiparne naturalmente l'energia, inoltre é possibile parare senza danni ogni attacco corpo a corpo di potenza pari allo sforzo impiegato per difendersi. [2pt, variabile usato basso]
      Approfondimento ~ L'uso di armi alternative alla spada laser standard permette adattamenti più efficienti della tecnica. Nel caso del bastone laser, facendo ruotare l'arma si può ottenere un arco di protezione assimilabile a quello di un emettitore portatile di campo di forza con l'unica eccezione della zona (non) coperta dall'elsa. Un bravo utilizzatore è tuttavia in grado di spostare il bastone laser in modo da ridurre enormemente l'area non protetta.



     
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  5. .:Vega:.
     
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    « Sono là dentro. »

    Vega strinse le palpebre.
    Il cuore a martellargli in petto, a scandire ritmicamente il conto alla rovescia per la prossima cascata cremisi. Ma mantenendosi calmo, pacato. Silenzioso.
    Come una bestia feroce che, paradossalmente, riesce a mantenere equilibrio e attenzione anche con le viscere del nemico serrate tra le fauci. Buonsenso ed etichetta: mai perdere il controllo, mai ubriacarsi troppo di sangue nemico.
    Non sarebbe mai stato così volgare. Non lui.
    « Sì. Ci stanno aspettando. »
    Non la ragazza a parlare, questa volta. Il tizio dagli occhi folli.
    Vega si limitò ad annuire, secco.
    Dal piano soprastante emergeva una foschia lattiginosa. L'assassino era certo che dovesse trattarsi di un fumogeno, o robaccia simile in grado di occultare la presenza di possibili - anzi, probabili - vermiin agguato. Bel modo di accogliere quattro ospiti venuti a prendere la testa di una deità: una canagliata simile! Robaccia da dilettanti, bassezza opera di vigliacchi corredati da una risma così bassa da rasentare la melma!
    Quale cruccio dover chinare il capo e affrontare una simile carognata.
    Dire che si sentiva offeso era poco: un sicario di prim'ordine come l'Artiglio di Tigre, posto a confronto con un paio di moscardini da quattro soldi.
    « Odio farmi attendere. »
    Scrollò le spalle, in modo rassegnato.
    Quale osceno oltraggio.

    Poi venne l'esplosione.
    Parve il ruggito di un drago: una catena di conflagrazioni e di boati fragorosi eruppe non appena quell'imbraato di Shattur ebbe messo piede sul pianerottolo.
    Vega sgranò gli occhi, meravigliato. Polvere incendiaria, dunque. Meno esecrabile rispetto ad un banale fumogeno, eppur altrettanto patetico: forseforseforse qualcuno lassù poteva sapere il fatto suo.
    « Tocca a noi. »
    Sussurrò ai due compagni, lo sguardo puntato sulla sagoma in ritirata di Shattur.
    Quel che i due dovevano comprendere era la situazione instabile in cui versavano: scatenare una esplosione di tale dimensione senza perdere neanche un'unità li favoriva, era loro vantaggio il fattore sorpresa. Ma avrebbero dovuto lanciarsi all'assalto ora che i bastardi di sopra non se l'aspettavano, o erano rimasti assordati dall'esplosione!
    Ma se lui, Vega, e quei due avessero atteso qualche altro secondo..
    ..il tempo di dare ai nemici l'occasione buona per riorganizzarsi, di affacciarsi alla scalinata..
    Digrignò i denti.
    ..si trovavano in una posizione soprastante. Qualunque fante straccione di qualsiasi legione di pezzenti sapeva che farsi attaccare da sotto era una follia..
    « Avanti, belli.. »
    La sua ipotesi di un sorriso.
    Dietro la maschera.
    « ..rendetemi fiero di combattere al vostro fianco. »

    Prima venne l'esplosione.
    Un'altra esplosione. Di un diverso tipo.
    Una biglia chiara lanciata da sotto, scoppio a contatto con il pavimento di sopra.
    Una detonazione muta. Nessun sisma, nessuna fiamma. Solo luce.
    Una istantanea, fulminea, immane deflagrazione lucente.
    Poi venne l'Artiglio.
    Emerse dai residui di una bruma caliginosa.
    Enigma e memento.
    Avvolto in un pastrano color del sangue, viso coperto da una maschera color dell'acciaio, mano sinistra deformata in un trittico acuminato.
    Balzò dagli scalini avventandosi contro i primi due vermi che gli capitarono a tiro.
    Nessuna logica, in un assalto frontale. Nessuna strategia. Colpire prima che i nemici si riorganizzassero, ammazzare prima che i loro occhi tornassero a vedere. Questa era la sua strategia.

    image

    Contro il primo. Vesti nere, corporatura esile. L'avrebbe spazzato via in un batter d'occhio: quattro fendenti menati in combinazione fluida a rotula, stomaco, plesso solare, gola.
    Isabel si sarebbe infradiciata del sangue nemico.
    Poi la Maschera si avventò sul secondo. Un ragazzino dai lineamenti affilati, somigliava ad una faina.
    Gli si gettò sopra, di peso. Sarebbero ricaduti entrambi a terra, rotolando sul rivestimento ammattonato della sala. Sarebbe stato difficile colpire l'Artiglio di Tigre in un corpo a corpo così dinamico. Difficile. Non impossibile.
    E durante la caduta, la mancina dell'Artiglio sarebbe scattata in una triade impetuosa, febbrile.
    Tre affondi al ventre. Tre frenetici, quasi simultanei, montanti al corpo del secondo verme.
    Per poi ricalcolare la situazione.
    Sperando di avere le spalle ed il culo coperti dall'avanzata dei tre alleati.



    SPOILER (click to view)

    image

    Energia residua: 80% -20% = 60%
    Status Fisico: Contusione di bassa-lieve entità lungo l'avambraccio destro.
    Status Psicologico: Esaltato

    Passive in uso

    Scarlet Terror_ Bonus Velocità +50%, Resistenza +50%, Forza +50%, Energia +10%
    Scarlet Poison_ Ogni qual volta l'avversario venga colpito dall'arma Isabel subirà un malus alla Resistenza del 25% nel suo primo turno, più un ulteriore 25% nel secondo turno sino ad un massimo del 50%. Il malus svanisce al termine del secondo turno, posto che l'avversario non venga colpito nuovamente dalla suddetta arma.

    Attive Utilizzate


    Bomba Accecante__ Monouso. In quantità singola per duello/quest. La forma di una biglia bianca del diametro di un paio di centimetri. Se gettata a terra si fracasserà come se composta di vetro, generando un immenso flash in grado di accecare più avversari. Il flash svanirà nell'arco di un secondo.

    Scarlet Assault__Vega ha appreso che ogni muscolo, dal più microscopico fino a quelli macroscopici, è di una importanza estrema per il raggiungimento di un esito positivo.Ha appreso che non è la forza bruta a render temibileuna combinazione di attacchi, efficace una parata o fruttuosa una azione di disarmo, bensì l'attenzione impiegata per effettuare una simile azione. Vega è conscio che la precisione miscelata ad una certa rapidità e forza dei gesti nella loro fluida combinazione sono un basilare elemento di supporto a sua disposizione e così fa di esse la sua colonna portante.
    In termini di gioco Vega rende la sua prossima combinazione di colpi offensivi decisamente precisa, rapida e potente in proporzione all'energia che imprime nei suoi movimenti. in termini GdR, con un dispendio Basso sarà in grado di portare a termine una combo di quattro colpi, con un costo Medio una di sei, con un costo Alto una di otto ed infine con uno Critico una di dieci. Gli attacchi non devono necessariamente essere attuati utilizzando Isabel.
    [Variabile - Alto]

    Riassunto Kombat:
    -Appena dopo l'esplosione, Vega lancia una bomba accecante sul piano di sopra, che dovrebbe temporaneamente offuscare la vista di tutti, così da coprire la sua avanzata.
    -Si getta quindi contro Warwizard, in una combo di quattro fendenti a ginocchio, stomaco, petto e gola. (Ricordo passive di Forza, Velocità, Scarlet Poison)
    -Infine si avventa contro Vessiel (quinto colpo) a peso morto, sperando di ricadere assieme a lui per terra. E che avvenga o meno la caduta, prima di ricadere a terra porta tre montanti, con Isabel, allo stomaco del vampiro. (vedere passive di sopra)



     
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  6. Antares
     
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    { Sala del Trono di Banebriar, detta della "Campana Cuore" }
    pov - partecipanti (assassini)

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35 replies since 12/11/2010, 12:18   1106 views
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