Nurture or Nature? - topic centrale

[Campagna] - "Called from Above", atto finale.

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  1. ~Vessiel.
     
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    Ancora una volta si ritrovò a contemplare l'idiozia umana.
    Idiozia alla quale - dovette ammettere - si era unito a sua volta.
    La realtà circostante aveva preso a girare, a fondersi e a collassare su se stessa, esplodendo in un tripudio di follia e sadismo. La follia aveva letteralmente pervaso coloro all'interno di quella maledetta stanza, facendo perder loro il lume della ragione a favore di un ben più brutale - e funzionale, in quella situazione - istinto violento.
    In futuro, se mai gli avessero chiesto come tutto fosse iniziato, non avrebbe saputo come spiegarlo. Come cani, come bestie affamate, si erano scagliati gli uni contro gli altri, puntando solo ad uccidere, menando ignoranti colpi con le loro patetiche armi.
    Lucifero si sarebbe trovato completamente a suo agio in un contesto simile, avrebbe goduto immensamente banchettando con le loro anime, tuttavia una spiacevole sensazione continuava a tormentarlo, impedendogli di godere a pieno di quello sporco massacro.
    Non era lui il mandante di quella violenza.
    Non era lui l'ideatore di quello spettacolo. Non nè era il regista.
    Non c'era alcun gusto ad approfittare di qualcosa creato da terzi.
    Non se costoro arrivavano addirittura ad oscurarlo, a ridurlo ad una pedina.
    E l'unico che sembrava aver raggiunto le sue stesse conclusioni era lo shinobi.
    Le altre comparse - gli unici attori erano coloro che stavano combattendo la propria battaglia, sfruttando tutti loro altri come carne da cannone -, obbedienti e grate del ruolo ricevuto, si muovevano come automi, soddisfando le richieste del loro padrone.
    Non ebbe però tempo per dar voce ai suoi nobili pensieri.
    Un altro lurido umano - benchè apparentemente meno rozzo - gli si avventò contro, prendendo il posto della Maschera, desideroso di cibarsi della sua vita. Lo attaccò con veemenza, con la stessa, futile impulsività di un animale in cerca di cibo.
    Vessiel non si fece cogliere impreparato.
    Nonostante le sue membra fossero devastate, la sua magia infernale, la sua stessa essenza era ancora potente, la percepiva chiaramente. Le sue carni avrebbero anche potuto cedere, il corpo in cui dimorava avrebbe anche potuto spezzarsi, dilaniarsi, ma lui non sarebbe mai stato sconfitto. Mai.
    Senza difficoltà concentrò le energie rimaste e creò una spessa barriera oscura, contro la quale si infransero tutti i colpi portati da colui che altri conoscevano come Jattur. La sua arma, nonostante fosse molto differente dalle comuni lame in acciaio, non riuscì comunque a sfigurare l'angelico volto.
    «Signori, gradireste un sigaro?»
    Esclamò poco dopo, con tutta tranquillità, estraendo un sigaro dal taschino della giacca, ormai ridotta a brandelli. Era stufo di quella situazione e presto se ne sarebbe andato: l'unica cosa che lo trattenne fu la sua curiosità. Non aveva intenzione di continuare ad essere sfruttato come un qualunque mercenario, non aveva intenzione di proseguire con quell'assurda battaglia. Non avrebbe lavato i panni sporchi di qualcun'altro, non si sarebbe ridotto a ciò. Mai.
    E, infine, accendendo con un fiammifero il grosso sigaro, tirò una lunga boccata, del tutto insensibile agli eventi circostanti.
    Maledisse tutti loro.
    Un altro, meraviglioso completo andato distrutto.


    SPOILER (click to view)
    Energia Totale: 100% 50%
    Energia Utilizzata: 10%
    Energia Restante: 40%

    Status Fisico.
    Danni di livello Medio su tutto il corpo.
    Ustioni di livello Basso.

    Tecniche Utilizzate

    † O Tenebre: Venite A Me! †
    Dopo la sua caduta dal Paradiso Celeste, Lucifero è divenuto un essere delle tenebre, abituato a vivere nell'oscurità - benchè possa anche muoversi alla luce del giorno - e ad avere essa come valida alleata e non come nemica, sfruttandola al meglio per ogni evenienza. Praticamente quest'abilità consente a Vesseil un controllo pressochè perfetto, e totale, delle tenebre. Potrà plasmarle e controllarle come meglio crede, usandole sia in fase offensiva per creare raggi, sfere, lame di ogni genere, ondate ed esplosioni di energie oscure, e tutto ciò che può venirgli in mente sul momento, mentre, in fase difensiva, per creare scudi solidi, barriere o quant'altro possa tornargli utile. Unico limite: la sua fantasia e il suo ingegno. Infondendo nelle tenebre create un quantitativo variabile di energia (da Basso a Immenso) si fa raggiungere alle stesse un potere offensivo e difensivo pari alla quantità utilizzata. Esempio: Se nella tenebra viene concentrato un Alto, esso potrà provocare danni di livello Alto e parare attacchi (di ogni tipo, compresi energetici e magici) di livello Alto. La creazione delle tenebre potrà avvenire unicamente nelle mani di Vessiel e gli attacchi avranno effetto solo nel raggio di quindici metri dalla loro creazione. Insomma, un totale controllo su questo elemento.
    . Controllo Elemento Tenebra - Consumo Variabile Medio .


    Note.
    Raph mi disse che una "combo-braker", benchè non apprezzabile sarebbe comunque stata possibile. Ho quindi bloccato l'assalto intero di Ali con una barriera di livello Medio - stesso identico consumo della tua tecnica. Detto ciò, Vessiel si accende un sigaro sperando che i presenti si decidano a non continuare a scannarsi come delle bestie prive di senno.
     
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  2. Hisagi Shuhei
     
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    »#9 - Track_
    _So long sentiment [Catastrophic Mix]

    Gli era sembrato il momento giusto.
    Lo aveva visto davvero morire in un futuro assai prossimo, spaccato dall'anca alla clavicola ed esploso in un milione di frammenti, o gocce, d'essenza divina. Ma Antares - quel bastardo - non aveva dovuto neppure interrompere la sua lunga arringa, per contrastare l'attacco di Hisagi. Questi fu sorpreso nel pieno del proprio compiacimento, quando il fendente cremisi penetrò la schiena del nemico - e gli fu ritorto contro con violenza inaudita.
    Ebbe soltanto il tempo di imprecare;
    a mezza voce: « Cazzo. »
    ed estrarre la Mala Suerte con uno scatto della mancina.
    Seguì un lampo sfocato, coi contorni del mondo che svanivano e si ricompattavano in un istante. L'energia che lo Straniero gli aveva spedito addosso si divise in due dinnanzi alla sua gemella, oltrepassandolo per schiantarsi al suolo con fragore.
    Lui era lì: immagine dai colori sbiaditi e spenti, in mezzo alla resa dei conti altrui.
    Lui non era lì: con la mente già vagava per altri mondi e dimensioni, perduto.
    Rinfoderò la negra, ben consapevole che combattere un Antico con le sue stesse creazioni sarebbe stata una stronzata. E ciò gli permise di ascoltare, mentre si distaccava dal bersaglio con crescente disinteresse nei suoi confronti. Tutte quelle puttanate sugli uomini, sugli déi e quant'altro gli scivolarono addosso.
    Non il resto; il resto no.

    image

    Quell'arroganza tipica delle entità più potenti, che credono di poter davvero imporre il loro volere sui mondi. Quel gesto incurante con cui aveva ridotto l'AEnemos ad uno straccio.
    Quel risolino tronfio e soddisfatto.
    Rimosse ogni cosa: si abbandonò ai pensieri per pochi attimi.
    Dodici presenze, lui compreso.
    Dodici.
    12
    ( 1 + 2 = 3 )
    Al contrario, 21; per 3, 36; per 9, 108.
    Numeri di buona sorte, indubbiamente.
    Dovette reprimere una risata.

    « Occhibelli. » Catastrophe;
    era a terra, poco lontano da lui.
    « Uccidere o morire. Ricordi? »
    Ricordi, affannosi ricordi di una guerra personale
    tra le macerie dell'apocalisse già consumata.


    Il volto dello Sfregiato si fece ghigno malefico.
    Specchio di una follia che albergava oltre palpebre socchiuse nello sguardo sottile con cui si rivolse all'AEnemos. Tutto sembrò rallentare, quando dal nulla apparve quell'ennesimo contendente in una mischia selvaggia di divinità e pseudo-tali; il Razziatore non se lo fece ripetere due volte, e scattò con l'arma in pugno. Per sfruttare l'apertura fornita dal siniscalco avrebbe virato in modo da colpire Antares dal lato opposto - ancora, da un fottuto punto cieco. Rideva come un pazzo, considerando ormai l'uccisione dello Straniero come obiettivo comune con la sua nuova fiamma - dalla quale avrebbe preteso in seguito molte e dettagliate informazioni su quella presenza svanita poco prima.

    « Vediamo quanto vale la tua immortalità, stronzo. »
    berciò distratto, quasi fosse con la mente
    a un altro dove e un altro quando.

    La mancina mirava a disintegrare il corpo del dio, mentre la dritta era protesa in un letale tentativo di decapitazione. Intorno a lui il pavimento si distruggeva, sopraffatto dalla pressione energetica che si concentrava in quel punto di Endlos; ed era come tornare indietro nel tempo, alla polvere di casa, al sangue versato, alla vita altrove.
    Ma era lì, allora: non sarebbe fuggito.
    Non lui, non più.


    image

    Il tempo dei convenevoli
    si era ridotto
    a
    « Cero. »



    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
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    Hisagi Shuhei
    {69HS003}

    -Condizioni Fisiche_ Contusioni sparse di livello complessivo Medio/Basso. Quasi esausto per l'ultimo attacco.
    -Energie_ 10%
    -Equipaggiamento_ Scarlet Princess {Mano dx}; Mala Suerte {Infoderata}
    -Passive_ Percezione delle aure entro 30 metri, insensibilità al dolore e power-up del 50% passivo alla forza fisica {Tres}.
    -Tecniche_ Fendente difensivo spezza-attacchi Alto {Negación}; raggio energetico di portata Critica {Cero}.
    -Note_ Vedendosi ritorcere contro l'attacco, Hisagi sfodera a velocità straordinaria la Mala Suerte, con cui si difende (non il massimo della sportività, ma fa scena). La ripone subito dopo (quindi non ho citato tutto l'ambaradan di tecniche e passive) per ascoltare il resto del discorso, farsi un'idea della situazione e...attaccare di nuovo Antares [ :geez: ] sfruttando l'apertura concessa dall'arrivo di Kalphytrus. In mezzo al testo ho gettato qua e là citazioni da giocate precedenti, per la gioia degli appassionati (ma ne esistono?).
    image
    CITAZIONE
    -Negación_ Questa è una spada che può tagliare tutto ciò che vuole, ed esattamente quando lo vuole. Tuttavia, è anche assai capricciosa, e non concede le sue caratteristiche mai a nessuno appieno. Dunque spesso chi ne entra in possesso -sempre e comunque temporaneamente- deve arrangiarsi con quel che l'arma gli permette di utilizzare. La Negacìon, in particolare, è un potere che si limita a tagliare entità eteree. Assorbendo un quantitativo di energie variabile dalla riserva fisica del portatore, la spada può, su volontà dello spadaccino stesso, fendere e vanificare qualunque ente magico, sia elementale che non, illusorio o reale. Ovviamente il consumo energetico deve essere proporzionale all'incantesimo da disperdere, e qualora ne fosse inferiore, servirebbe solo a "smorzarne" gli effetti. All'atto pratico, si tratta di un vero e proprio "Dispel" utilizzabile a patto di fendere con l'arma ciò che si vuole spezzare, previo l'uso di uno slot tecnica. {Variabile}

    CITAZIONE
    -Cero, Dark Light_ Zero. Non potrebbe esistere nome più appropriato per questo raggio annientante che ogni cosa inghiotte ed il resto lo distrugge. Se fosse possibile rendere la luce un agglomerato di oscurità, ed illuminare il buio, il Cero sarebbe il risultato di quel bizzarro esperimento cromatico. Frutto in realtà del potere del Razziatore Sfregiato, questo concentrato di energia crepitante e maligna rispecchia nel colore l'animo del creatore: nero come la pece, furibondo ed irrequieto. In origine si tingeva di un cremisi sanguigno, come il più volgare dei laser, e tale è ancora la sua natura: perfora e brucia come il più innovativo dei raggi energetici. Solo, non nasce da fredde macchine belliche, bensì dalle mani o dalle dita dello Shuhei. Questi, convogliando dapprima l'energia in un unico punto, crea una sfera del tutto simile a petrolio attraversato da fulmini neri e scarlatti, le cui dimensioni variano a seconda della potenza desiderata. In un secondo momento -si parla comunque di un battito di ciglia o poco più- l'energia accumulata viene rilasciata sotto forma, appunto di raggio oscuro rapido e letale. Un numero alquanto versatile, spesso utilizzato da Hisagi come diversivo o...soluzione finale. {Variabile}

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  3. .:Vega:.
     
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    Piangeva, nel ventre oscuro delle tenebre.
    Te ne stai andando, damerino..
    Si dimenava invano, si contorceva in una danza allucinata.
    come si suol dire, all'altro mondo.

    Non vide alcun inferno.
    il vuoto.
    Figurarsi qualche paradiso.
    Il vuoto.
    Solo la vecchia signora nera, nera, che muoveva un dito verso il libro abominevole.
    Paura.
    Terrore.
    Angoscia.


    Tra le zanne che infilzavano ogni parte del suo corpo, cercò di liberare il braccio destro. Un solo ed unico strattone all'indietro. Per strappare in modo terminale la viscida corda che lo attanagliava.
    Tra il sangue
    il tuo sangue
    e le viscere
    le tue viscere
    e le feci
    la tua merda!
    Lanciò un immane latrato di dolore.
    scagliando verso l'altro l'indice proteso, insù, sopra, a squarciare quel cielo nero, a crepare assieme al demone che l'aveva fagocitato.

    Per poi abbandonarsi a se stesso.
    Dette l'addio al vile mercimonio professato da quella marmaglia di tagliagole.
    Da dove proveniva quel male che gli stritolava il corpo tra mille coltelli bianchi e gli sconvolgeva la mente in una stretta satanica?
    Era stanco.
    Era stanco di dondolarsi, di combattere, di dannarsi per la borsa altrui.
    Questo non è dileggio, disse a se stesso.
    Questa non è sobrietà.
    Questo è solo un groppo di sofferenza senza libagioni.
    Adesso è tempo di volare, pensò nel buio.
    Adesso è tempo di volare fendendo il cielo, tempo di abbandonare lo scompiglio e l'incertezza della lotta. Della vita.

    E scotennatevi tra voi, matti che non siete altro.
    Sbizzarritevi nel dondolare il triste sacco delle vostre ossa.
    Banchettate con le carni e brindate col sangue dei vostri nemici.
    Io ho smesso.
    Quest'epoca è difficiletta
    per un galantuomo.




    SPOILER (click to view)


    Energia residua: 30% -10% -20% = 0%
    Status Fisico: Ferite di entità mortale su tutto il corpo.
    Status Psicologico: Morto

    Passive in uso

    Scarlet Terror_ Bonus Velocità +50%, Resistenza +50%, Forza +50%, Energia +10%
    Scarlet Poison_ Ogni qual volta l'avversario venga colpito dall'arma Isabel subirà un malus alla Resistenza del 25% nel suo primo turno, più un ulteriore 25% nel secondo turno sino ad un massimo del 50%. Il malus svanisce al termine del secondo turno, posto che l'avversario non venga colpito nuovamente dalla suddetta arma.

    Attive Utilizzate


    Scarlet Soru__ Un unico movimento portato con agilità estrema. Vega imprime forza nelle gambe e si sposta a velocità decisamente più alta del normale. Questo lo può aiutare ad attaccare l'avversario con maggiore impeto o semplicemente a schivare un attacco dello stesso. Ovviamente, più energia imprime nel movimento, più lo stesso sarà sorprendentemente rapido agli occhi del nemico. Il consumo di questa tecnica è a discrezione dello stesso Vega.
    [Consumo Variabile Medio]

    Scarlet Shigan__ Tecnica che diverge molto da un usuale colpo duro. L'energia che risiede nel colpo durante l'attacco è mistica e inquietante, e non si limita a renderlo estremamente pericoloso. Vega infatti scaglia un solo indice contro il proprio avversario, che risulterà essere notevolmente più potente dei suoi soliti colpi. Chiudendo una mano a pugno e allungando solo l'indice, quell'unico dito diviene più duro di qualsiasi altro materiale. Il colpo è subitaneo, attuato ad una velocità inimmaginabile del braccio. L'effetto dura solo per un istante, il tempo di bucare l'avversario in un dato punto, ma i danni sono ingenti. Il dito è in grado di forare con tranquillità armi e armature di qualsiasi tipo, rendendo quindi l'effetto devastante sulla pelle umana.
    [Consumo Alto]

    Riassunto Kombat:
    -Vega subisce di tutto e di più, finendo in prossimità dell'esofago di Nihil.
    -Prima di essere definitivamente ingoiato, Vega tenta di divincolarsi, mentre con un movimento secco del braccio destro indietro, tenta di "strappare" la lingua del mostro che vi è attorcigliata. o quantomeno di liberarsene.
    -Nel caso vi riuscisse, scaglia un ultimo Shigan di livello Alto, prima di finire "giù", contro la parete esofagea.
    -ricordo i vari power up passivi/fisici, dopodiché annuncio la mia dipartita =)



     
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  4. .Nihil
     
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    Ciò che succedeva attorno non era importante - minimamente. Non mentre un ottimo boccone era a portata.

    L'uomo con la maschera si divincolava, convulsamente, ma la stretta dalla sua lingua - delle sue lingue - era forte e determinata. Le fauci, spalancate, attendevano quel corpo con ansia, fremente.
    Ma a quanto pare non avrebbe avuto facile il suo intento : la preda non desisteva, ma anzi, vedendo avvicinarsi la fine raddoppiava i suoi sforzi. Ed era con una certa ironica soddisfazione che una parte del cervello dell'omuncolo aveva registrato quella serie di impressioni. Era la soddisfazione della caccia, il brivido di vedere una vita spegnersi tra le proprie mani, in perfetta ottemperanza delle leggi di natura.
    Sebbene, certo, nella sala del trono dell'Alfiere del Nord di naturale ci fosse oramai fin troppo poco.
    Il braccio destro dell'uomo era tornato libero, mentre quello, impazzito di rabbia e paura - c'era ovunque odore di paura, accompagnato come è costume dal sentore di feci e piscio - ragliava.
    Prossime alla fine, tutte le vittime si sconfortano, morendo prima ancora di esserlo veramente, consumate dentro.
    Colpa del sangue, se quel braccio era sgusciato oltre la sua presa. Del sangue e della bava che per una volta non aveva sostenuto il gioco del suo padrone.

    E con quella mano libera, l'assalitore del Reggente di Najaza aveva compiuto un ultima, disperata magia; ed era stato rapido nel farlo, dannatamente rapido, cosicchè non era stato facile per la Fame evitare di essere investito da quell'estrema risorsa del moribondo.
    Non facile, certo. Ma quello non voleva certo dire che il Nulla si era piegato : la pelle del mostro aveva reagito con rapidità impressionante, mutando in una scorza dura e chitinosa, coperta di concrezioni ossee puntute e di frammenti ancora intatti di quella che fino a meno di mezzora prima era la porta sigillata della reggia della capitale di quelle lande.
    Una piccola fortezza semovente, provvista di un posso nero senza fondo, aperto sull'oblio.

    Il dito indice della destra della Tigre si era conficcato in profondità all'interno delle ossa del grugno dell'omuncolo, scheggiandole e penetrando oltre, facendo colare un piccolo fiotto di sangue all'esterno, scuro e grumoso.
    Ma quel piccolo dolore non aveva fermato il pasto della bestia : con un ultimo strattone deciso, irritato per il contrattempo, il corpo dell'uomo in maschera era stato ingoiato, spinto giù, nella gola del mostro.
    In profondità, sempre più in profondità.

    Solo una cosa si era lasciato indietro Vega, ben visibile in mezzo alla fronte della Fame, che andava in quegli istanti chiudendo le sue fauci : l'indice disarticolato della sua mano, ancora teso e macchiato di sangue - quello di entrambi i contendenti a quel macabro ballo.

    *GULP*


    « Non si fanno prigionieri. »


    Le parole di uno dei loro committenti; lui aveva adempiuto alla lettera.

    L'istante successivo, l'omuncolo già si stava rimettendo in moto, muovendosi verso il resto del branco attaccante.



    Ancoraaa...

    riuscì a sussurrare, digrignando i denti lordi di sangue, deiezioni e brandelli di carne.
    La Fame del Nulla era insaziabile.





    Lick it! - Passiva; Lingue prensili (quattro).
    Dimensioni Considerevoli - 2,5omt per 11o kg.
    Ingoiatore

    Carapace - Nihil si ricopre di una spessa cortina di chitina, concrezioni ossee e frammenti di pietra non digerita dal pasto di poco prima, alla soglia del palazzo delle stelle cadenti, bloccando così l'assalto fisico di Vega anche se non così efficacemente da non riceverne danno. (-2o%) [3o%]

    Psicofisico - Danni da ustione sul braccia, schiena, petto. [danno medio.] + colpo perforante alle concrezioni della fronte [danno basso.]
     
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  5.  
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    AVATAR_DEFAULT

    SSA Delta


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    Silenziosamente, imprecò.
    Non era abituato a combattere coloro che sfruttavano la magia; vedere il suo attacco deflesso con tale semplicità era la misura del suo errore, e Jattur detestava fare questo tipo di errori. Tuttavia, una speranza c'era: quello che Vessel aveva usato per difendersi sembrava simile ad uno dei campi di forza portatili con cui erano equipaggiati i Gamma negli abbordaggi, ed essi non erano molto potenti.
    Se lo avesse colpito con forza sufficiente...

    Continuò a sferrare colpi con la spada laser, perseguendo il suo assalto al mago con due rapidi tondi ad entrambe le spalle, un fendente alla testa e un dritto sgualembro che idealmente avrebbe diviso nelle due metà, destra e sinistra, il corpo del suo avversario - ma già sapeva che non sarebbe riuscito a colpirlo.
    Da questa posizione iniziò il suo vero attacco.

    C'era solo un modo in cui poteva esser d'aiuto ai compagni pur essendo invischiato suo malgrado in quel duello: neutralizzando il suo avversario e proseguendo, in modo da poter permettere a qualcun altro di aiutare Cat e Hisagi. Per questo il primo dei due singoli, precisi e velocissimi attacchi fu un montante obliquo, dal lato sinistro del bacino al fianco destro: abbastanza da colpire tutti gli organi interni del torace, o impedirgli di tenersi in piedi se fosse riuscito a pararlo solo in parte. « Usalo solo se vuoi ammazzare qualcuno, ragazzo » gli aveva detto Terad, quando glielo aveva insegnato assieme ai rudimenti del Makashi, e quello era decisamente il caso: o chiudevano alla svelta la partita, o tutti loro sarebbero divenuti cadaveri.

    Il secondo colpo fu un affondo.
    Affondare con un'arma pesante si e no mezzo chilo il cui baricentro era a metà dell'elsa era rischioso, nel migliore dei casi. Non c'era forza d'impatto a limitare eventuali parate né altro modo per farlo che, essenzialmente, sbilanciarsi: eseguire un affondo contro un avversario armato di baionetta o spada era il più delle volte un vero e proprio suicidio. Farlo con un mago il cui unico mezzo di difesa conosciuto era il campo di forza, tuttavia, gli permetteva di non aprirsi ad un contrattacco fisico - e se ce ne fosse stato uno magico, il plasma incandescente della seconda lama lo avrebbe aiutato in difesa.
    Certo, sempre che nessuno dei compagni di Vessel lo attaccasse alle spalle mentre lui attaccava...



    Jattur Shattur - SSA Delta 1.287661A

    _Premessa: Status generale:

    Status - Fisico » Ottimale
    Status - Psicologico » Ottimale
    Status - Energetico » 5%
    Sforzi » 1xBasso, 2xMedio, 4xAlto, -1xMedio
    Riassunto azioni »

    _Durante il secondo turno di Sveltezza di lama sferro un'altra combo di attacchi, sempre quattro -il massimo per una tech a potenza bassa- : due rapidi tondi ad entrambe le spalle, un fendente alla testa e un dritto sgualembro.
    _Due ulteriori attacchi a punti mortali con Attacchi Fluidi, ciascuno a potenza alta.

    Note »




    Stili di combattimento »

    Shii-Cho ~ Addestramento standard » +25% agilità e resistenza
    Tiara ~ Oggetto incantato » -25% forza e velocità
    ??? » ???, 1/2

    .
    Arma laser da corpo a corpo »
    Bastone Laser unifase blu personalizzato (id: #5r96s2e8sa9):
    ___ » Distrugge facilmente ogni oggetto non magico
    ___ » Fende la magia come la materia

    .
    Armatura completa »
    SSA-TAmultitask personalizzata (id: #6es5e1j8a4k98s):
    ___ » Rivestimento in lega di di titanio spesso 2mm con resistenza media ai colpi fisici



    Addestramento_


    IV. Ataru

    L'Ataru è lo stile con cui gli SSA sono conosciuti all'infuori dell'Impero Asghabardiano, sebbene in realtà solo parte degli SSA siano pratici di questo stile. L'Ataru è uno stile d'attacco spettacolare, coreografico e letale che fa ampio uso di salti e rotazioni in aria in attacco e in difesa, e che in mano ad un abile praticante è letale, ma che non è adatta ad un combattimento prolungato a causa dell'alto tributo di energie richiesto.

    • Attacchi fluidi » L'Ataru è uno stile che richiede un addestramento particolare a causa dello sforzo richiesto. Se in forma fisica ottimale, un praticante può riuscire a condurre contro l'avversario un numero di fendenti variabili da quattro a dieci da altrettante direzioni diverse, saltando o rotolando per rendere imprevedibile il punto d'arrivo. Un abile praticante dell'Ataru può sferrare una sequenza di colpi così veloce e fluida che la scia luminosa della spada laser viene percepita come un'ampia striscia colorata che si avvolge più volte su sé stessa, anche se ciò è un'illusione ottica causata dalle caratteristiche fisiognomiche degli organi oculari del nemico. Aggiungere mosse di lotta libera alla combinazione di fendenti è un'azione per esperti ma caldamente consigliata. [2pt, variabile]


    • Sveltezza di lama » All'occhio umano la spada laser di un bravo praticante dell'Ataru appare come una serie di triangoli luminosi oppure, per i più bravi, una sinuosa striscia colorata. Il primo e il più famoso praticante di Ataru, l'Imperatore Rodak Asjurbag, è tuttavia in grado di compiere movimenti così veloci che sono appena percepiti all'occhio umano, rendendo il nemico virtualmente incapace di capire da dove verrà il prossimo attacco. La concentrazione necessaria per sferrare un flusso ininterrotto di attacchi limita l'uso di questa tecnica a due turni. [1pt, medio]

     
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  6. Y u e
     
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    Per quanto l'altro parlasse, lei si limitò a sollevare la spada, saturandola allo stremo di energia spirituale rosso cremisi, che si addensò sulla lunga lama, per poi manifestarsi sotto forma di una tremenda falce sanguigna, che tracciò un devastante solco nel terreno divorando la distanza che separava la punta della nodachi dalla carne e dal sangue del nemico, per dividerlo in due metà esatte dalla punta della testa fino all'ultima vertebra del suo corpo.
    Quando si ammazza, si ammazza: non si parla.
    Volse le spalle, e quelle parole si formarono da sole nella sua mente ottenebrata quasi fossero pronunciate da qualcun altro, il tono carico di scialba sufficienza come quello che si userebbe per rivolgersi a della spazzatura molesta dimenticata in un angolo e ripresa in considerazione solo per il fastidio di dover uscire di casa e gettarla nel cassonetto. Era la prima volta che le capitava un perfetto sconosciuto che, davanti ad una guerriera in status berserk assetata di sangue e intenta a farlo a pezzi, cercava di fare dei moralismi. In qualche modo, ma senza sapersi spiegare come, si rendeva conto di come ci fosse qualcosa di profondamente sbagliato in tutto ciò: un po' come se un lupo affamato cercasse di sbranare una capra e quella, invece di provare a scappare, si fermasse ad improvvisare un musical anni '60 su di un'improbabile Broadway con tanto di bastone da passeggio, cappellino, ed un team di musicisti Blues sullo sfondo.

    Ma senza nemmeno accorgersene aveva già mutato il volto in un sorriso distorto e divertito, poiché l'odore del sangue che andava spandendosi nella sala aveva iniziato ad eccitare i suoi sensi, colmando il vuoto lasciato dalla mancanza della passione predatoria ormai estinta e attizzando un fuoco altrimenti ridotto a braci. Se anche il suo corpo era svuotato dall'ultimo colpo sferrato, la sua mente al contrario si era all'improvviso riempita. Le era venuta voglia di uccidere. E non era la cruda fame della sua spada, ma lo stesso trasporto bruciante con cui si ama, l'essenza ultima del desiderio. La voce di Hisagi, la vita di un uomo che si consumava come la fiamma di una candela che si spegne soltanto pochi metri vicino a lei, il baluginare incandescente di un'arma laser ed il tremendo scoppio di energie spirituali del Cero scagliato alla volta di Antares non fecero altro che aumentare la sua eccitazione e farla scoppiare a ridere in maniera convulsa, insensata.
    Balzò in mezzo a Jattur ed il suo avversario diretto, strappando la preda a quest'ultimo. Affatto sazia della morte già vista, si prodigò per procurarsene dell'altra con la spada cremisi che ululava di piacere nella sua testa. Colpì con un fendente che avrebbe decapitato l'uomo che aveva scelto come preda, mentre dava fondo alle sue ultime riserve di energia fin quasi ad uccidersi nel farlo. A malapena riuscì a contenersi ed impedire che la spada orientale stregata le portasse via anche l'ultima stilla di energia, ma questo non le impedì di caricare il filo di una dose tutt'altro che irrilevante di spirito, tanto che il colpo di ritorno che sferrò poi era in grado di tranciare in due parti il cranio di quell'uomo da orecchio a orecchio come se fosse un melone maturo. Senza smettere di ridere avrebbe allora sferrato un colpo con la mano libera, scatenando la forza leonina di cui era capace per premere le dita sulla mandibola della sua preda e strappargliela di netto, continuando poi con gioia a smembrarne il corpo pezzo per pezzo, anche se a quel punto ciò che avrebbe avuto davanti sarebbe stato soltanto un misero cadavere...

    SPOILER (click to view)
    Status »
    Fisico ~ Squarcio sul lato sinistro del costato fin sulla gamba sinistra, sanguinante.
    Psicologico ~ Status Berserk
    Riserva ~ 15%
    Consumi impiegati ~ Bassox3; Mediox2; Altox1; Criticox1
    Seere ~ Impugnata
    Note ~ Edit con il benestare del QM

        image
            Abilità Passive:
            Bloodthrister - Forza fisica incrementata.
            Istinto - Resistenza al dolore.

            Abilità Attive:
            Fuoco intriso del colore cremisi - Fendente di energia tagliente. Consumo Critico
            Fuoco intriso del colore cremisi - Potenziamento ad un colpo di spada. Consumo Basso

            Note:
            Riassunto - Sferra un fendente ad energia Critico in faccia a Warwizard, si volta e carica Escape con un fendente al collo da sinistra verso destra, un colpo di ritorno potenziato con energia spirituale fino a livello Basso che avrebbe diviso in due metà la testa dell'opponente, ed un ultimo attacco fisico a mani nude in cui avrebbe tentato di strapparne la mandibola inferiore per poi proseguire a sradicare uno alla volta pezzi del suo corpo (cosa possibile grazie al power-up passivo in forza di cui Yue gode).


    Edited by Y u e - 20/4/2011, 01:51
     
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  7. Raphael'
     
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    n u r t u r e OR n a t u r e

    ~ Find your peace
    Find your say
    Find the smooth road on your way
    Trust you gave
    A child to save
    Left you cold and him
    in grave
    ~
    image~ Find your peace
    Find your say
    Find the smooth road on your way
    Trust you gave
    A child to save
    Left you cold and him
    in grave
    ~

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    Aldeym Asmodeus, appunti
    pagina vuota; strappata dallo stesso autore.

    { Sala del Trono di Banebriar, detta della "Campana Cuore" }
    pov - generale

    Il lich bambino adagiò le palme aperte di fronte a sé, direzionando la levitazione del proprio involucro sino a fargli toccare terra senza produrre un suono. Chinò lo sguardo sul colletto della blusa, di cui percorse le estremità con le dita un paio di volte prima di sollevare lo sguardo; sorrideva.

    « Mi stai facendo una concessione, Straniero - ma non esageriamo. »
    E portò quelle stesse dita di fronte alle labbra, inumidendosi i polpastrelli con la lingua. La traccia di saliva fu rapida a mutare in un lucore spiritato, che rivelò le ossa antiche nascoste sotto la bugia della carne. Su ognuna delle
    nocche brillava una gemma diversa.

    « Diciamo che ci provo. »

    L'AEnemos indietreggiò di un paio di passi, scrutando il nuovo venuto con la frustrazione di chi insegue il bandolo di una matassa evasiva. Prima che potesse dar voce al proprio dubbio, l'avatar la precedette con un « Vai così, Ashy!* » che il siniscalco raccolse con un sorrisetto appuntito. Lo stesso Moloch, pur lottando per mantenere la propria
    persona incolore, sembrava turbato dall'apparizione.

    Antares era terrorizzato.

    Il cero del mercenario gli scivolò di dosso come acqua sulle fronde di un albero: per quanto le foglie del proprio involucro potevano staccarsi dai rami ed i rami staccarsi dal tronco, il dolore della separazione rimaneva opaco - incapace di essere trattenuto. Avvertì il proprio avatar devastato ricomporsi in una sutura di luce e trama, e non si scompose. Gli agenti invisibili della sua guarigione gli ristorarono sul volto lo stesso sgomento stravolto che vi
    si era imposto qualche istante prima.

    image

    « Tu. » ripeté, cercando rifugio nell'indignazione. « Tu dovresti- »
    « Io dovrei, già. » gli fece eco Incognito, neutro.
    « De facto, io sono. »

    « Cosa...? » mormorò Catastrophe, nel tentativo di far luce su quel confronto di sguardi e di mezze intenzioni che aveva congelato la scena.

    « Morto, bambina. » la rimbeccò il lich, senza voltarsi. « O quasi. »
    « E' curioso. » incalzò, strofinando brevemente le dita per produrre una scintilla di trama opaca. « L'arte di mentire con la verità è una finezza degli uomini, eppure gli déi la imitano così bene... »

    Antares si sollevò, affondando la destra nel tessuto spaziale della camera. Prima che potesse ritrarla, l'Odio - anche se costretto a terra - estroflesse ambo le braccia per scaraventargli contro una geometria aliena di trama rossa, secandogli l'arto proteso all'altezza del gomito. Incognito, indifferente all'accaduto, si voltò verso l'AEnemos e mosse una manciata di passi in sua direzione, ciondolando giulivo.

    « All'interno della verità, esistono infiniti sottoinsiemi che il tuo mentore ha creduto bene di doverti tacere.
    Te ne offro un esempio.
    »

    Dietro quel cinguettare al vetriolo, era evidente, si nascondeva il sorriso segreto del vincitore che muove scacco ad un inconsapevole sconfitto. Antares cercò di costringersi in piedi facendo perno sul braccio sano, con l'unico risultato di rovinare sul piastrellato.

    « Lo sapevi che un AEnemos adolescente può raggiungere lo status di adulto solo condvidendo empaticamente le esperienze di un altro AEnemos? »

    Catastrophe, perplessa, si limitò a scuotere il capo. La gioia selvaggia che emanava da quel corpicino la paralizzava, impedendole di pronunciarsi in maniera più articolata.

    « Il mio ragazzo » ed indicò l'alfiere con un rapido cenno « Non era materiale eligibile - è un ibrido, in fondo.
    La domanda da porsi, quindi, sarebbe...?
    »

    Avvertì le lettere che si formavano dentro di lei, assemblandosi nell'ordine corretto per poi scivolarle lungo la lingua e batterle contro l'arcata superiore dei denti. Non dovette fare altro che schiudere le labbra.

    « ...perché ucciderci? »

    Il Lich annuì, sorridendo.
    « Esatto. La risposta, purtroppo, è tautologica - quasi banale. »
    Il suo sorriso si allargò sino a slogarne i muscoli della mascella, cementificandoli in un ghigno animalesco.

    « Perché no? »

    Catastrophe soffocò un conato. Sia Moloch che Antares sgranarono gli occhi, stupefatti.

    « Anche se creatori, bambina, gli déi ci invidiano l'immaginazione. »
    Tornò a darle le spalle, rivolgendosi nuovamente allo Straniero esausto.
    « Se qualcosa non rientra nella loro agenda, nel loro libro, in quel caos ordinato che siamo arrivati a chiamare universo, non sono capaci che di una sola reazione. »
    Sospirò.
    « Eliminarla. »

    « P-pazzo... » gorgogliò il Dio, espettorando nugoli di sostanza ancestrale.
    « TU SEI PAZZO, UOMO! » gridò, sollevando il viso a fatica. Le superfici della camera vennero sfigurate dall'allargarsi di una ragnatela di crepe. « TU RINNEGHI IL FONDAMENTO STESSO DELLA TUA CONDIZIONE DI ESISTENZA! METTERESTI A RISCHIO L'INTERO UNIVERSO CREANDO UN DIO SOLO
    PER LA TUA ARROGANZA?
    »

    « Tut-tut. » rispose il siniscalco, ieratico. « "Arroganza"? Una definizione ingrata. Sono solo curioso. »
    Spalancò le braccia, sollevando gli occhi verso ed oltre il soffitto del salone.
    « Vedi, Antares- » tornò ad acquisire una posa composta, trafiggendo l'avatar del collegamento con uno sguardo imperscrutabile « -io non ti faccio che una colpa. »
    Lo pugnalò con l'indice, indicandolo con una condiscendenza che sfiorava lo spregevole.
    « Tu sopravvaluti la divinità. »
    Lo Straniero non rispose. l'Odio si abbandonò all'ennesima risata roca, che non tardò a riempire la stanza come una nube venefica. Nell'alito caldo di entrambi si poteva respirare il male.
    « Un Dio, in fondo, non è altro che un bambino - orfano e privo di regole.
    Un moccioso cosmico, se vogliamo.
    » Sorrise.
    « Quindi, tu mi domandi perché; perché un bambino mischia due colori fra loro?
    Perché chiude due insetti in un barattolo di vetro?
    »

    Esplose. Dalla nube di trama rarefatta espulsa dal corpo-vettore del lich si sprigionarono decine di appendici filamentose, che si arrampicarono in un assalto coordinato lungo le cosce, i fianchi ed infine il collo dell'AEnemos inerte. Una volta imbozzolata, dalla loro superficie intricata si rescisse un risagomarsi del siniscalco, che mantenne la destra saldamente stretta attorno al collo della donna. La sua espressione era illeggibile; quel volto, ormai, raccontava cose che
    gli uomini erano incapaci di interpretare.

    image

    PER VEDERE CHE COSA SUCCEDE.
    PER VEDERE CHE COSA SUCCEDE.

    [...]

    Non ci fu alcun clamore.
    Dopo pochi secondi di pressione lungo le pareti del collo intonso, la destra del lich si ritrasse senza lasciare traccia più pronunciata di un livido; Catastrophe ne afferrò il braccio ancora proteso all'altezza del polso, facendo scivolare la mano sino al pugno. Ne schiuse le dita con la sacralità con cui si sgrana un rosario, per poi adagiare il proprio palmo contro quello ormai aperto del siniscalco. L'equilibrio delle potenze invisibili che si disputavano il diritto di consumare l'evento da protagonista era cambiato: le quattro presenze soverchianti erano state a loro volta soverchiate da un potere neutro, asessuato e privo di voce, che si era infuso in ciascuno dei presenti come una sensazione inalienabile di completezza.
    Le armi caddero, ma nessuno avvertì il loro tintinnare. Solo gli avatar, chi con un sorriso e chi con un pianto, tentarono una ribellione contro quel pacifico intruso che irraggiava dalla donna ora immobile, china
    sul corpo disteso del dio Straniero.

    Antares sollevò lo sguardo; nei suoi occhi non c'era sfida, né spregio.
    Solo un'infinita tristezza.

    « E' finita. » disse con semplicità, specchiandosi negli occhi incolori dell'assassina. « Questo letamaio chiamato Endlos non vale un conio, ma il suo gestore non è privo di onore. » Si aggrappò alla spalla destra della donna, issandosi in ginocchio. Lei non oppose resistenza. « Avevamo un patto, io e lui. » chiosò « Se non mi fosse riuscito di eliminarvi entrambi, lui avrebbe sigillato Endlos in un non-spazio aplanare, impedendo ogni tipo di collegamento con il multiverso esterno. Le vostre locuste non mieteranno che il grano di questa terra. »

    Si sollevò, grugnendo. Catastrophe si sollevò con lui, senza mai smettere di fissarlo. Non lo interruppe.

    « E quando non ci sarete che voi, consumati dalla vostra fame oscena, non vi rimarrà che consumarvi a vicenda. Solo allora, l'Inverno di Endlos avrà termine, e la terra potrà germinare di nuovo.
    Tutto, per colpa del vostro egoismo.
    »

    La donna rimase a soppesare il monologo per alcuni secondi, accarezzandolo con il pensiero. Terminata la valutazione, si voltò di scatto per raggiungere l'Odio ancora prono
    contro una parete franata.
    image
    « Andiamo, Killer. » e gli offrì la mano tesa, che quello accettò con palpabile, nervoso entusiasmo.
    « Phew. Ce ne hai messo, con le cerimonie. »

    « E' inutile. » lamentò Antares, sorridendo.
    « Endlos è... »

    L'AEnemos e l'avatar scomparvero, cancellandosi
    con un pop appena percettibile.

    Antares ricadde in ginocchio.

    « N-no... » si strinse nelle braccia, ululante. Gli angoli degli occhi gli si inumidirono dello spettro di una lacrima. Allungò il braccio, quasi a volerli afferrare e trarre verso di sé, trascinandoli nuovamente nella Campana-Cuore.
    « No-n può... »

    « Ti ha tradito**, Antares. » Il lich si chinò ad affrontare il Dio, premendo il petto contro le gambe raccolte. Non faceva nulla per nascondere il proprio sorriso.
    « Dagli uomini o dagli déi, mai aspettarsi nient'altro che l'indecenza.
    L'eternità dovrebbe avertelo insegnato.
    »
    Si dondolò brevemente, gongolando.
    « Credo ci sia della splendida ironia, in tutto questo. »
    E scomparve.

    [...]

    « Via. » La voce dell'alfiere si era fatta flebile come un pigolio « Andate via, tutti. » strinse i pugni e serrò la mascella, fino a che da entrambi non spillò una stilla di sangue. La camera prese a mutare, modellandosi
    sulla superficie della sua furia.

    « SPARITE- » il pavimento si sollevò, stravolgendosi. Le tegole si ruppero per fare spazio a terra nuda e briciole di roccia « -DALLA MIA- » le ante del portone si scardinarono, scaraventate nel vuoto da una forza invisibile. Quella stessa energia, agendo come una raffica di vento costante, spinse tutti i mercenari nel corridoio infinito per poi ridisegnare
    le ante chiuse nell'istante successivo.
    « -VISTA! »

    Si chinò, colpendo furiosamente il piastrellato sotto di sé in un esercizio di futilità: quando esaurì le forze, si trascinò carponi verso la vetrata infranta, tendendo la mano ad accogliere un frullare d'ali ed un'ombra colossale; il Karura Goblas, il più anziano esemplare vivente del presidio, si era appena appollaiato sull'estremità
    della voragine per confortare il suo compagno di viaggio.
    « Vecchio lord. » bisbigliò, rauco. Piangeva.
    « Che cosa devo fare...? »

    { QM P o i n t ::
    CITAZIONE
    Signori, ci siamo. Due anni, quattro eventi e tanti - troppi - ritardi da parte del sottoscritto, ma ci siamo.
    Lasciatemi prendere fiato per un istante.

    Anzitutto, grazie. Un grazie indiscriminato a ciascuno di voi, che mi ha permesso di mettere su carta ( virtuale ) l'epilogo dei miei personaggi più cari. In questo sforzo eroico, ciascuno di voi è stato protagonista: siatene fieri.

    Passando ai meriti - e, nel dettaglio, ai premi - di seguito.
    CITAZIONE
    Andre_03/ Yomi: Puntualità, contenuti ed entusiasmo. Anziché complimentarvi con le parole ( non vi renderebbe giustizia ) lascerò parlare i numeri. 3pt

    Daeniem: Una costanza invidiabile - ma d'altronde, non una sorpresa per chiunque ti abbia conosciuto. Fino alla fine, una garanzia. 2pt

    .:Vega:. : Come già detto, mi sono dispiaciuto della tua scelta di immolare Vega nel culmine della campagna; che la sua morte non sia resa vana. 2pt ( libera spesa )

    Jattur Shattur: sporadicamente ritardatario, ma mai privo dello stesso entusiasmo dei tuoi compagni di squadra. Non una scusa per penalizzarti. 2pt

    ~Vessiel. : di certo eligibile per il premio completo. 2pt

    Warwizard: le note dolenti. Le descrizioni confusionarie e le azioni borderline ( per non dire irregolari ) del personaggio hanno purtroppo minato una interessante resa interpretativa. Non volendo penalizzarti eccessivamente, ti pongo di fronte a una scelta: percepire 1pt ed i premi speciali ( vedi sotto ) o contentarti dei soli 2pt.

    Ognuno di voi acquisisce inoltre automaticamente un titolo da quest ( che vi presenterò nel bando ) e il diritto ad ignorare i requisiti per l'acquisizione di un'arma che deporrò nella Forgia.

    Passando alle note:
    CITAZIONE
    * nomignolo ricamato sulla derivazione elementale del potere di Incognito, lich origininario del piano della cenere; il veicolo umano dell'Odio, Killer, è americano - da cui lo slang.

    ** O forse no? Questo, tuttavia, starà a Black XIII rivelarlo - se vorrà - in una futura quest. 8D

    Mettendo per qualche riga da parte l'Off-Game, i vostri personaggi In-Game sono stati espulsi dalla faglia del Palazzo delle Spine e catapultati appena fuori dal portone ( sigillato ); il borgo è ormai libero dai demoni da lui secreti, e i sopravvissuti, ancora scossi, si stanno lentamente sollevando da terra. Al gruppo dei difensori non sarà difficile riconoscere l'uomo, la donna e la bambina che li hanno soccorsi qualche ora prima indaffararsi per aiutare i superstiti.

    Last but not least, la campagna è finita, ma solo in maniera ufficiosa: l'epilogo ufficiale dovrà attendere qualche altra settimana, e si articolerà in tre interventi autoconclusivi che faranno luce sul futuro di Moloch, Killer e Cat. =)

    follow the god that failed - lower.


     
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21 replies since 12/11/2010, 12:27   990 views
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