[LAM] Nel nome di Dio

Campagna: I cancelli della Non Morte

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  1. -Arco Voltaico-
     
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    -INNER RESOLUTION-


    Le avevano insegnato a diffidare del gioco d'azzardo: quanta serenità aveva rovinato, quella febbre del peccato? Quanta sofferenza aveva creato, nei mondi e nei secoli? E più di tutto le era stato insegnato a diffidare da chi propone onerose scommesse di portata inconcepibile: difficilmente il banco perde, ed anche se la scommessa era la comparsa di elefanti rosa volanti...Beh, il rischio di vedere pucchosi pachidermi in cielo, era più che concreto.

    Ascoltò le parole del loro sfidante. Avevano forse altra scelta? Certo, apparentemente la posta in gioco ed i rischi erano paritari. Forse loro, essendo in tre, erano pure avvantaggiati. Ma ignoravano ancora troppe cose. Ciò che più spaventava Kyoko, tuttavia, era il fatto che egli conoscesse molto di loro.

    Sapeva dei loro poteri? Come ad esempio l'Empatia di Kyoko?

    image

    Sorrise debolmente. Lei era disposta a sacrificarsi, ma sentiva che i compagni non l'avrebbero permesso. Non aveva nulla da aggiungere a ciò che già aveva domandato Gambit. Perciò ruppe il proprio silenzio, sussurrando debolmente.

    - Voi non conoscete il dolore del vedersi strappare l'anima... -

    Disse a sè stessa, di fatto. Che quel Daniel nascondesse più di un'anima nel suo corpo? Che fosse una qualche entità particolare? O forse, solamente, era una di quelle creature tanto sciocche da anelare il proprio atroce Destino?

     
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    B e g i n ? !


    Notò come l'interlocutore fosse educato, e aspettasse che tutti ebbero finito di parlare per rispondere alle domane.
    Ciò che disse era la pura verità, ma dalla sua parte continuava ad avere quel velo di mistero che lo portava sempre un passo avanti al gruppo. Non aveva ancora svelato niente del gioco d'azzardo, se non la posta. Come aveva puntualizzato Gambit, non si sapeva se erano giochi in solitario o tutti e tre contro di lui.
    Magari la sfida non era così difficile, forse voleva solo divertirsi spaventandoli.
    Gambit digerì ciò che gli venne detto, e chiese il tipo di sfida da affrontare, anche se il genere, almeno così pensava Mr.Black, doveva essere pur sempre scommesse, gioco da tavolo.
    Quando provò ad aprire bocca, notò la compagna sussurrare sconsolata quanto fosse doloroso perdere la propria anima.
    In quel momento connesse. Anima? E tutta quella gente che vagava senza meta, non poteva essere senza anima? Certamente non se ne intendeva per niente di queste cose, ma sembrava abbastanza plausibile, dal momento che non provavano.
    -O forse.. No, troppo difficile, il lavoro di cervello lo lascio alla ragazza, io penso a vincere.-
    -Anche se Daniel avrebbe risposto di una sfida impossibile, non sapremo mai l'attendibilità delle informazioni. Insomma, abbiamo una fonte sottomano, non soffochiamola di domande.-
    "Non ha torto l'amico, quale sarebbe la sfida?"
    Scelse di non opporsi alla squadra.


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    I N V E N T A R I O

    Ombrello:
    La sua unica e fidata arma. Apparentemente è un normale ombrello nero, ma al suo interno racchiude una lama, estraibile girando il manico. Questa è resistente, e non più lunga di 80 cm.
    La seconda funzione dell'arma è costruita sulla punta dell'ombrello, e si tratta di una vera e propria pistola, che sparerà proiettili in ferro di mezzo cm, premendo una levetta sul manico. Si può sparare solo con il manico attaccato all'ombrello.
    Il telo superiore è ricurvo, dal diametro di un metro.

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    Mentre voi esponete le vostre più che lecite domande, un cameriere -non molto diverso dalle persone che vedete camminare intorno a voi- si avvicina al tavolo di Daniel. Porta un piatto in mano, con un piccolo contorno di verdura ed una piccola fettina di carne. La poggia dinnanzi a lui, con un per nulla velato atteggiamento di disprezzo nei suoi confronti, rifiutando di incrociare lo sguardo tanto con lui quanto con voi.
    Kyoko, la tua empatia ti suggerisce ancora una forte sensazione di disprezzo e diffidenza comune. E’ evidente che per loro voi tutti siete diversi, ma soprattutto Daniel -a giudicare dal modo in cui il piatto venne quasi sbattuto sul tavolo- sembra esser per loro un problema piuttosto fastidioso; forse le informazioni che vi ha spontaneamente offerto sono seriamente scomode per qualcun altro? Questo potrebbe forse confermare la sua indipendenza ed estraneità da quello che sta succedendo intorno a voi...
    ...o forse è maggiormente vero il non troppo approfondito pensiero di Mr. Black, che vedrebbe le persone circostanti come delle pedine nelle sue mani?

    « Esistono tanti modi per giocare, sapete... »

    Risponde ovviamente alla vostra attuale domanda principale, iniziando nel contempo a tagliuzzare la carne.

    « Giochi in cui ci si affida completamente al caso, altri in cui l’abilità risplende più della fortuna... »

    Non vi sta esponendo il suo pensiero per tenervi maggiormente sulle spine, semplicemente -cosa alquanto curiosa- sta riflettendo sulla scelta del primo gioco da affrontare. Gli interessava anzitutto conquistare la vostra disponibilità, il resto poi sarebbe venuto da se.
    Infilza un pezzetto di carne con la forchetta, lo avvicina alla bocca ed inizia a masticare, visibilmente pensieroso. Poi d’improvviso la sua espressione facciale muta di colpo, disgustata e contrariata; non si permette di sputare via il cibo, è fin troppo signorile -per quanto bizzarro- per farlo, ma avvicina un fazzoletto alla bocca e nasconde la carne al suo interno, avendo particolare cura nell’avvolgerla completamente prima di poggiarla in un angolo del tavolo.
    Si volta infastidito in direzione del bancone, alla ricerca del precedente cameriere; evidentemente non è di suo gradimento e vuole farglielo presente, ma il personale del locale all’aperto non sembra preoccuparsi particolarmente della sua considerazione, anzi...
    Rivolge dunque nuovamente l’attenzione a voi, sconsolato.

    « Vediamo... »

    Fissa il piatto ancora una volta, quasi a voler dire “quasi quasi vi faccio scommette sul riuscire a mangiarvela tutta senza vomitare”, ma poi riprende ancora una volta a voltarsi intorno, alla ricerca di qualcosa di particolare. Odia sprecare il cibo, per quanto disgustoso esso sia.
    D’improvviso il suo sguardo sembra brillare: ha avuto la sua idea.

    « Sì, ho deciso. »

    Vi sorride raggiante.

    « Vedete quel gatto lì in fondo? »

    Se seguirete il movimento del suo braccio che si allunga poco più in là al suo fianco destro, vicino alla strada, i vostri occhi incroceranno la figura di un felino. Grigio, intimorito e... malridotto. Un randagio, probabilmente.
    Daniel prende un paio di pezzetti di carne e li lancia in sua direzione, più o meno a metà strada. L’animale sussulta, per istinto scatta via verso il lato opposto, poi il naso gli suggerisce di fermarsi: ha riconosciuto il cibo. Il suo olfatto probabilmente gli descrive con grande anticipo la dubbia qualità recepita dalle papille gustative di Daniel, ma insomma... considerando quanto sia semplice contare le costole che gli si vedono sui fianchi, difficilmente farebbe lo schizzinoso.
    Vorrebbe avvicinarsi, tuttavia non lo fa: mantiene la distanza guadagnata, e vi fissa con lo sguardo intimorito. Desidera quella carne come non mai, ma evidentemente aspetta che vi distraiate per cercare di fregarsela. A giudicare dalle condizioni fisiche piuttosto malridotte non deve avere un grande rapporto con gli umani...

    « Tu, con l’ombrello. »

    Mr. Black, parla con te. Non ti guarda in faccia solo perché continua a fissare il gatto, impedendogli di fatto di fare la tanto agognata mossa.

    « Secondo te... quale pezzo di carne mangerà per primo? Quello che sta alla sua destra o quello che sta alla sua sinistra?
    Ah, dimenticavo... prima di iniziare a giocare voglio sentire chiaramente la posta messa in palio... »


    Indirettamente avete accettato, è vero, ma a lui questo non basta: vuole sentire pronunciare chiaramente quelle parole. Vuole sentirti dire una sola inequivocabile frase: “scommetto la mia anima”.
    Il gioco sembra essere finalmente iniziato: quale sarà la tua scelta?



    QM PointGambit e Kyoko, se non avete particolari interventi da fare restringerei questo turno al solo post di Mr. Black, giusto per velocizzare un pochino. Se volete dire la vostra, in ogni caso, siete liberissimi di postare ;) (fatemelo sapere però!)

    Scadenza: Domenica 29 maggio, ore 12.
     
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    L e f t _ o r _ R i g h t ?


    Daniel finalmente volle rendere chiaro che tipo di gioco d'azzardo intendesse.
    "Vedete quel gatto lì in fondo?"
    Si rivolse a Mr. Black. In quel momento il suo cuore prese a battere sempre più forte, mentre l'interlocutore lanciava due pezzi di carne.
    "Secondo te... quale pezzo di carne mangerà per primo? Quello che sta alla sua destra o quello che sta alla sua sinistra?
    Ah, dimenticavo... prima di iniziare a giocare voglio sentire chiaramente la posta messa in palio..."

    Si rese conto di quanto fosse astuto l'avversario, aveva anticipato chiaramente la destra o la sinistra del gatto, evitando fraintendimenti, e aggiungendo il fatto del giuramento... Mr Black non sapeva come fare se avesse sbagliato risposta. Non avrebbe avuto modo di sviare.
    Stette zitto, guardo i due pezzi di carne, dimensioni simili, stessa bistecca e stessa distanza dal gatto. Non aveva modo di capire quale dei due avrebbe mangiato. Non era nemmeno detto che lo avrebbe mangiato!
    Il gatto ormai era a mezzo metro dai due pezzi di carne, e lo spavento iniziale per la caduta del cibo era passato, stava per addentarne uno.
    Mr Black si girò verso Daniel:"Scommetto la mia anima..."
    Fece una pausa insicura.
    "Il gatto mangerà prima il boccone a destra."
    Ormai il fiato era ridotto ad un respiro forte. La sua mente era annebbiata da una forte tensione. Guardò Daniel con la sua aria divertita dalla trovata per la scommessa, per non guardare il gatto, e quale fosse stata la sua scelta.



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    Ombrello:
    La sua unica e fidata arma. Apparentemente è un normale ombrello nero, ma al suo interno racchiude una lama, estraibile girando il manico. Questa è resistente, e non più lunga di 80 cm.
    La seconda funzione dell'arma è costruita sulla punta dell'ombrello, e si tratta di una vera e propria pistola, che sparerà proiettili in ferro di mezzo cm, premendo una levetta sul manico. Si può sparare solo con il manico attaccato all'ombrello.
    Il telo superiore è ricurvo, dal diametro di un metro.

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    Mr. Black

    Nel momento stesso in cui tu ti ritrovi a combattere con la tua ansia e le tue paure, Daniel si finge pensieroso, godendosi in realtà quel vortice di preoccupazioni che sa di aver alimentato nella tua mente: non poteva in alcun modo percepire le tue emozioni, ma in quel preciso istante decisionale, tuttavia, avrebbe potuto descriverti per filo e per segno tutti i pensieri e le incertezze che ti attraversavano la testa.
    Quell’adrenalina, quel divertimento e quel brivido di cui vi aveva prima parlato, Kyoko, ora avresti potuto percepirli ben distintamente dalla sua persona. Era questo ciò che desiderava, era questo ciò a cui vi avrebbe voluto condurre.

    « Mmmh... good

    Soprattutto nell’ascoltare la dichiarazione della posta da te messa in palio, non può far a meno di dimostrare la sua soddisfazione. Si volta solo in quel frangente, Mr. Black, per riosservare il tuo volto, annunciando con tono pacato l’altro lato della scommessa.

    « Anche io gioco la mia anima, e... le vostre informazioni. »

    Poi, senza alcun preavviso, la sua attenzione ritorna sul felino oramai prossimo alla sua mossa. Flette le zampe, distoglie lo sguardo terrorizzato dalla vostra direzione e... scatta.
    Afferrando con una mossa estremamente rapida entrambi i pezzetti di carne.
    Daniel si volta immediatamente in vostra direzione, riprende la posa composta che aveva sempre portato prima di voltarsi verso l’animale, incrocia le dita delle mani dinnanzi al suo mento, poggiando ambedue i gomiti sul tavolo e...
    ...riprende a parlare.

    « Li ha presi entrambi... »

    Annuncia quasi per amor di cronaca, con aria estremamente seria ed imperturbabile.
    Poi, d’improvviso sorride. Sorride come mai, finora, vi aveva mostrato in quel giorno.

    « ...ma il primo ad essere stato preso, miei cari giocatori...
    ...è stato quello di sinistra. »


    Al pronunciarsi di quell’ultima parola, inconfutabile verdetto che aveva decretato definitivamente la sua -prevedibile?- vittoria, un’essenza bluastra che pareva spiritica scatta via rapidamente dal suo corpo.
    Ancor prima che poteste riuscire a raccimolare il fiato per parlare, ancor prima che la vostra testa riuscisse anche solo ad elaborare un qualsivoglia tipo di pensiero, quelle mani -almeno quello sembrano raffigurare- piombano come un fulmine dentro il corpo indifeso di Mr. Black.
    I suoi occhi diventano bianchi, il suo corpo pare diventare di gomma, e dalla bocca uno spettro a sua immagine e somiglianza viene infine tirato fuori da quella stessa essenza originatasi da Daniel.
    Le sue mani la stringono, la comprimono, e di essa non rimane altro che un piccolo gettone, una semplice monetina per i giochi d’azzardo che ora rotola abbandonata dinnanzi ai gomiti del vostro interlocutore.

    Il corpo di Mr. Black cade al suolo, come un contenitore vuoto oramai privo di uno scopo.

    « Questa... è l’anima del vostro amico. »

    Asserisce in direzione di voi due restanti superstiti, Kyoko e Gambit: sta stringendo fra le sue dite la moneta che in precedenza rotolava, mostrandola ben in vista ai vostri occhi: in essa vedrete inciso il volto del vostro compagno.

    « E prima che possiate preferire i fatti alle parole vi do un avvertimento molto importante: non provate ad uccidermi per recuperarla, poiché la sua anima mi seguirebbe fino all’altro mondo. »

    In poche parole...

    « ...non è morto, esatto. Se volete recuperarlo, l’unico modo rimasto a vostra disposizione è...
    ...continuare a giocare.
    E... ah, a proposito: questo... »


    A cosa si sta riferendo stavolta, vi domandate? Osservate con più attenzione i bordi del tavolo, dal suo lato, vedrete affacciarsi qualcosa: due orecchie a punta, una lingua che si lecca i baffi...

    « ...è il mio gatto. »


    QM Point
    Che dire... vi siete fatti fregare alla grande! Dall’inizio alla fine, essendo forse la vostra unica speranza visibile, siete stati al suo gioco senza battere ciglio. Avete chiesto spiegazioni, avete tentennato, qualcuno era anche quasi certo dell’impossibilità di vincere, eppure... l’avete comunque sempre assecondato, avete fatto il suo gioco.
    Avreste potuto provare ad indurlo a parlare con la forza, con qualche sotterfugio psicologico... diverse cose, insomma.
    E invece... sarò sincero: avete seguito alla lettera il cammino che mi auguravo di poter giocare!

    Mr. Black, da ora in avanti non dovrai postare fino a quando i tuoi compagni non avranno recuperato la tua anima. Cosa che, mi auguro per te, riescano a fare il prima possibile! Puoi comunque fare un post in questo turno, se lo gradisci, per "assistere" a ciò che è accaduto.

    Kyoko e Gambit, a voi la palla ora: come avete intenzione di comportarvi?

    Scadenza: domenica 5 maggio ore 12.
     
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  6. -Arco Voltaico-
     
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    -TRICKED-


    Trepidante, un rivolo di sudore freddo le orlò la candida fronte: non aveva fatto in tempo a pensare alcunchè dopo l'accettazione della scommessa, che già se ne era pentita. Chi propone le scommesse difficilmente lo fa su basi inconsistenti...Sebbene la natura di quella scommessa la lasciasse sgomenta: come poteva qualcuno giocarsi l'anima, per puro divertimento, e per di più su una scommessa tanto banale?

    « Li ha presi entrambi... »

    Deglutì. La tensione le faceva tremare i polsi, avvolti nella lucentezza delle perle sacre, anime del suo amato rosario. Fissava Daniel, con un misto di speranza e paura, sapendo che, comunque fosse andata a finire, un'anima sarebbe andata perduta...Falciata come una spiga di grano.

    « ...ma il primo ad essere stato preso, miei cari giocatori...
    ...è stato quello di sinistra. »


    Non fece in tempo a realizzare. Non fece in tempo a pensare. Non fece in tempo a muoversi, figuriamoci a parlare. La mano di Daniel si avventò sul loro compare, artigliandone il ventre, quasi a ghermirgli direttamente quel prezioso oggetto della scommessa.

    Tutta lì: un misero ed anonimo gettone, una moneta. Eppure era la cosa più preziosa che un uomo possedesse. Mentre il corpo di Mr.Black giaceva al suolo, esanime, Daniel si sentì in dovere di informarli.

    « Questa... è l’anima del vostro amico. »

    Kyoke diede un respiro: per quanto dolce, per quanto emotiva, lei era una Yamabushi ed una Miko. Temprata dall'ascetismo, forgiata da un'infanzia di addestramenti e meditazione. Conosceva le insidie dell'impulsività, e sapeva come ricacciare indietro le lacrime, come tenere a bada la paura; per quanto fragile nella vita comune, nelle difficoltà il suo animo era degno dell'appellativo di "Figlia del Cielo". Rimase calma. Ferma, silente. Neutra, quasi fuori dal mondo: aveva commesso un errore, si ripeteva. Di considerare quel Daniel un essere umano. Non avrebbe ripetuto l'errore: gli avrebbe riservato solo la fredda determinazione di una Esorcista esperta.

    « E prima che possiate preferire i fatti alle parole vi do un avvertimento molto importante: non provate ad uccidermi per recuperarla, poiché la sua anima mi seguirebbe fino all’altro mondo. »

    - ...Proseguiamo. -


    « ...non è morto, esatto. Se volete recuperarlo, l’unico modo rimasto a vostra disposizione è...
    ...continuare a giocare.
    E... ah, a proposito: questo... »


    Kyoko intuì cos'era accaduto, ancor prima che le parole di Daniel le dessero conferma definitiva. Sospirò, chiuse gli occhi: la fiamma della sua sacra determinazione era tutt'altro che diminuita. Anzi, era ancora più crepitante. Avrebbe recuperato l'anima di Mr.Black, avrebbe evitato altre vittime, e avrebbe salvato Kisnoth. Ne era certa. Aveva Fede.

    « ...è il mio gatto. »

    La Miko non replicò, occhi di ghiaccio. Quasi non l'avesse udito, parlò con voce atona:

    - E' il mio turno. Mi gioco la mia anima. Ed il mio corpo, se è necessario. -

    Disse, chinando in capo leggermente, quasi fosse un modo per confermare la solennità delle proprie intenzioni, e la volontà di alzare la posta.

    - Buona educazione vorrebbe che toccasse a noi scegliere il prossimo gioco. Non trovi? Te la senti di cimentarti in un indovinello con me? O preferisci continuare a cimentarti in giochi scelti da te, di cui conosci già l'esito? -

    Disse, totalmente priva di qualsiasi sfumatura. Era lo sguardo ed il tono che era solita riservare ai Demoni ed agli Immondi a cui dava la caccia.

     
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  7. Remy Etienne Lebeau
     
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    Quando vedi il tuo compagno di missione trasformarsi in un gettone da tavolo verde hai un sobbalzo, vorresti colpire l'uomo ma ti avvisa subito che non sarebbe un'idea sensata...anche se infondo lo sapevi anche tu comunque la sorte dello sfortunato ombrellaio è sempre stata fortunata: e se si fosse trasformato in una bambola di pezza?
    Comunque questo ti da' da pensare, il fatto che abbia preso proprio quella forma fa intendere che l'uomo sia un esperto di Casinò e non solo un pazzo che punta su qualsiasi cosa e questo potrebbe andare a tuo vantaggio dato che giochereste ad armi pari; purtroppo mentre ragioni cercando di usare il cervello la piccola dama si è lanciata allo sbaraglio.

    Piano...piano
    Mormori con il tuo solito tono mezzo canzonatorio
    Voglio entrare anche io nella posta però non mi sembra per niente corretto che i giochi sia solo tu a sceglierli non credi? Adesso perchè non ci giochiamo tutto con la nobile arte del gioco del poker?

    Dici alzando le spalle e facendo frusciare le carte comparse nelle tue mani, non hai timore di mostrare la tua bravura con esse, il vostro interlocutore sembra già sapere troppe cose e quindi meglio fare un pò lo spaccone per cercare d'intimorirlo.

    Che ne dici? ti sembra un'equa decisone? Avremmo però bisogno di alcuni gettoni anche noi e...magari qualcosa da bere

    Dici togliendoti con un movimento circolare ed elagante lo spolverino per essere più comodo, il sorriso astuto che rivolgi all'avversario è insolente e tutto denti eppure in cuor tuo speri di star facendo la scelta giusta e che al momento opportuno riuscirai a salvare capra e cavoli. La tua ferma convinzione di essere imbattibile e temerario oltre ogni dire fino ad allora mostrata è una patina con cui sei solito ingannare gli avversari, anche tu temi la sconfitta e questa volta potresti aver trovato un contendente alla tua altezza perchè lo devi ammettere l'idea del gatto non è stata niente male.

     
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    Kyoko e Gambit

    E’ particolarmente considerevole, per Daniel, la vostra compostezza nell’accettare quella che lui si aspettava essere per voi un’autentica doccia fredda. Sapeva di non aver di fronte dei semplici giocatori, sapeva che il vostro animo conservava al suo interno una forza ben differente dagli individui con cui finora aveva giocato, eppur non s’immaginava una tale invidiabile risolutezza. Lo sguardo che vi riserva in quel momento non prova alcuna vergogna nel dichiararvi il suo stupore; il sorriso che segue, anzi, manifestava un piacere che mai prima d’ora aveva avuto modo di sperimentare.

    Ascolta poi con attenzione le parole di Kyoko, apprezzando ancora una volta la notevole forza di spirito che la porta ad avanzare nuovamente la prima mossa, noncurante dell’ormai noto e provato pericolo. L’etichetta apparente di “più fragile del gruppo” era caduta da un bel pezzo, eppure la sua intraprendenza non smetteva di catturare l’attenzione (e soprattutto l’entusiasmo) di quel giocatore così imprevedibile.
    Innalza tuttavia il sopracciglio perplesso nel recepire la proposta per la nuova sfida: un indovinello? Un bel tentativo senza dubbio, ma... lui era stato chiaro: voleva gioco d’azzardo, nient’altro.
    Socchiude leggermente gli occhi, riflette forse su come rispondere cortesemente alla proposta nonostante la pesantezza del tono attualmente riservatogli (che non lo turba minimamente), ma le parole del mutante lo portarono a riaprire di scatto gli occhi.
    Letteralmente spalancati per lo stupore.

    « Poker?! »

    Esordisce incredulo, alzandosi di scatto per la prima volta dalla sua sedia.
    Punta il dito in tua direzione, Gambit, scomponendo per la prima volta quella sua ostentata signorilità e tranquillità.

    « Avete intenzione di sfidarmi nel mio gioco preferito!? »

    Questo, senza alcun dubbio, va ben oltre ogni sua più rosea aspettativa.
    La sua reazione non lascia alcun tipo di dubbio: il poker è il suo cavallo di battaglia per eccellenza.
    Una scelta forse estremamente temeraria, a giudicare dall’incontenibile entusiasmo riservato alla proposta.
    Ci mette qualche secondo prima di riprendersi, tornando ad accomodarsi sulla sua sedia, raccattata poco più indietro a causa del precedente scatto improvviso.

    « Per le bibite rivolgetevi pure al bancone, quanto al resto... »

    Le sue mani scattarono ben serrate in aria, riaprendosi poi d’improvviso dinnanzi ai vostri occhi; al suo interno, tre monete bianche da una parte, e tre dall’altra.

    « ...ogni nostra anima equivarrà esattamente a sei gettoni. Uno di essi dovrà essere utilizzato all’apertura, almeno un altro invece dovrà essere impiegato per i round successivi.
    Questo significa che bisognerà disporre di più di due gettoni per poter giocare una partita, se si vorrà arrivare fino in fondo senza lasciare.
    Una volta che essi saranno esauriti l’anima del giocatore sarà persa. »


    Osserva una piccola pausa, per assicurarsi che l’abbiate seguito in tutti i suoi passi. Le regole sono quelle classiche del poker, lui si è sincerato solo di rinfrescarvi il funzionamento tenendo in considerazione il valore associato alle vostre puntate.

    « Queste monete rappresentano la mia anima. Se volete le vostre...
    ...sapete cosa mi aspetto di sentire. »


    QM PointAncora una volta: a voi la palla!

    Scadenza: domenica 19 Giugno
     
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  9. Kyoko Setoguchi
     
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    -UNLUCKY SHOT-


    « Poker?! »

    Non aveva ancora somatizzato la notizia negativa, ossia che Daniel aveva opposto diniego alla proposta di sfida della giovane chierica: sfumava una buona occasione per ottenere le informazioni necessarie e, cosa ben più importante, di recuperare l'animo di Mr.Black.

    Se non avesse avuto un fratello così dissoluto come Mitsuki, Kyoko nemmeno avrebbe saputo che cos'era il Poker. Ma avendo visto diverse volte i risultati che quel gioco di carte provocava sulle finanze del consanguineo, Kyoko ben conosceva la pericolosità di quel barbaro gioco d'azzardo.

    - Po...Poker...? -

    Domandò, voltando lo sguardo sgomento verso Gambit. Perchè proprio il Poker? Lei non aveva nemmeno la minima idea delle regole, e non era in grado giocare d'azzardo come si conveniva! E con la fortuna che ultimamente si ritrovavano, probabilmente...

    « Avete intenzione di sfidarmi nel mio gioco preferito!? »

    ...Ecco, appunto. Che fortuna. Sconsolata, sospirò, chinando il capo: se la sacerdotessa avesse potuto avere pensieri negativi, probabilmente li avrebbe rivolti verso il compagno. Doveva trovare un modo per svincolarsi: non poteva permettersi di giocare una sfida persa in partenza.

    « Per le bibite rivolgetevi pure al bancone, quanto al resto... »

    - Non... -

    Provò a dire, ma Daniel era entusiasta della proposta, ed era partito in quarta. Gettoni, regoli, spiegazioni e quant'altro, come se non aspettasse altro che iniziare d'iniziare a giocare, malauguratamente per loro.

    « ...ogni nostra anima equivarrà esattamente a sei gettoni. Uno di essi dovrà essere utilizzato all’apertura, almeno un altro invece dovrà essere impiegato per i round successivi.
    Questo significa che bisognerà disporre di più di due gettoni per poter giocare una partita, se si vorrà arrivare fino in fondo senza lasciare.
    Una volta che essi saranno esauriti l’anima del giocatore sarà persa. »


    - Non ho mai giocato in vita mia. -

    Tentò di ribattere, sommessamente. Ma che altro poteva fare? Ormai era tardi per tirarsi indietro e non poteva far altro che adattarsi. E forse, poteva fare di necessità virtù...Anche se le idee che aveva in mente, non sarebbero state molto gradite a Hikarikami-Sama. Poco male, si disse: avrebbe espiato più tardi, dopo aver salvato tutti.

    « Queste monete rappresentano la mia anima. Se volete le vostre...
    ...sapete cosa mi aspetto di sentire. »


    - Sono pronta e scommetto la mia anima. Permette, tuttavia, che io controlli il mazzo? -

    Magari Daniel era talmente bravo da non aver bisogno di barare...E anche in caso contrario, aveva un'infinità di modi per fregarli. Tuttavia, un'occhiatina non guastava...Anche per sincerarsi di eventuali differenze fra i dorsi delle carte, cosa che avrebbe potuto agevolarli nel corso della partita.

     
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  10. Remy Etienne Lebeau
     
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    Il gioco del poker sembra incontrare il favore dello strano avversario, si vede che è il suo cavallo di battaglia, tuttavia anche per te è così sei sicuro del tuo grado di conoscenza del gioco che tu consideri un'arte sai mosse e contromosse e sei pronto a giocare su un terreno che conosci molto bene.
    Sorridi quando la giovane chiede di controllare il mazzo.

    Non c'e ne sarà bisogno perchè il mazzo che useremo sarà uno nuovo, intonso...così solo per sicurezza.

    Si il mazzo deve essere nuovo, non vuoi carte segnate, scolorate, piegate o marchiate in qualsiasi altro modo e per questo sei pronto ad ispezionare con cura anche il nuovo mazzo se mai ci sarà qualcuno pronto a fornirlo in quella città, letteralmente, senz'anima.
    Dopo aver scostato la sedia per galanteria alla tua giovane compagna, che speri sia aiutata dalla legge di murphy ti siedi con calma prima di ordinare con voce mielata.

    Una birra, chiara, ghiacciata...ah dimenticavo mi gioco l'anima.

     
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  11. Liberi Aeris Milites
     
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    Kyoko e Gambit

    Il cameriere raggiunge i tre seduti al tavolo, sbattendo una bottiglia di birra con vigore sul piano, fissandoli di traverso, per poi andarsene senza dire nulla.
    Certo però... proprio un bel posticino per consumare qualcosa!

    « Esattamente come dice il tuo compagno, è consuetudine utilizzare un mazzo perfettamente intonso, quando si gioca a poker. »

    Lo sguardo dell'uomo si posa prima su Kyoko, poi su Gambit, senza mostrare alcun tentennamento, nessun particolare che possa dirvi cosa stia esattamente pensando.
    Piuttosto porta una mano in tasca, estraendo un mazzo di carte perfettamente confezionato, senza alcun segno di manomissione. Lo avrebbe allungato piano al baro dei Liberi, in modo che lo analizzasse e non avesse da ridire su trucchetti di qualunque natura. Intanto si sarebbe voltato verso la miko che, così mestamente aveva dichiarato di non conoscere le regole del gioco.

    « Se lo desideri, puoi concedere al tuo amico di giocare anche con la tua anima. »



    QM Point


    Come avrete notato, Silver Shadow è oberato da impegni in real, dunque mi ha chiesto di sostituirlo fino al momento in cui tornerà attivo. Le regole sono più o meno le stesse e se ci saranno cambiamenti di sorta vi contatterò io stessa.
    Se ci son domande, basta scrivere in bacheca, contattarmi su msn o via mp (all'account Drusilia Galanodel).

    Scadenza: Lunedì 18 Luglio

     
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  12. Grifis:.
     
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    Continua da Qui

    S'accorse di quanto fosse breve un viaggio se esso è affrontato fra mille pensieri, e altrettanti interrogativi; non prestando attenzione al tragitto, non più di quanto ne abbisognasse onde non perdere la rotta, gli parve quasi d'aver percorso quella notevole distanza in un battito d'ali di grifone.
    Quando giunse a Kisnoth, seppe già dove andare, cosa fare e con quanta risolutezza avesse bisogno. Rapide falcate lo condussero lì, ove i suoi compagni d'arme si dibattevano in una tenzone il cui palio, non essendo una principessa di bell'aspetto e ignare dell'amor, fu nient'altro che l'anima di coloro che vi partecipavano. E nella fattispecie, i Liberi Aeris Milites rischiavano di non esser più tanto liberi, dal momento che già uno era capitolato sotto l'ingannevole mano di quell'infido uomo.

    Sicché, quando Grifis mise piede nella locanda, trovando Kyogo e Gambit seduti al tavolo del gioco d'azzardo. I suoi ordini non lasciano spazio nemmeno alle parole: si avvicinò al suo obiettivo come se volesse aggiungersi al gioco, sapendo che i suoi colleghi aviatori l'avrebbero riconosciuto al volo - per modo di dire. Ciò gli avrebbe concesso di destare nell'altro il dubbio di un nuovo, e magari inesperto, giocatore da aggiungere al tavolo oltre che una possibile preda per i suoi curiosi poteri. D'altronde, Grifis pur conoscendo abitudini e giochi degli umani, in quanto elfo, mai ne aveva praticati di propria intenzione. Il poker, per lui, era incomprensibile.

    Vorrei unirmi al gioco.

    Avrebbe detto, sfruttando il suo potere del vento per dare alla voce una forza coercitiva, sufficient affinché gli uditori - bersaglio compreso - trovassero nel suo tono un che di imperiale: per i presenti, il Falco aveva appena espresso un ordine, e non una richiesta. Un comando che non era però non raggiunse la propria finalità, quanto più asservì l'elfo affinché la vittima ignorasse quanto stava per capitarle.

    Difatti, l'operato del Falco si costruì lentamente nei dintorni della vittima; e l'aria divenne di colpo un peso eccessivo. Prima il tavolo, poi le carte, quindi le sedie e perfino quel gatto pestifero: l'aria esercitò sulle cose un peso, tale da costringerle verso il basso. Grifis aveva però espresso un volere omicida, tale che la Falling Down divenisse non un incanto volto a fermare o a far inginocchiare l'altro; la magia fu intrisa di tutta la carica assassina dell'Aviatore, affinché il comando della Dama fosse eseguito alla lettera...
    si rammaricò soltanto delle conseguenze del suo gesto, poiché avrebbe costretto i compagni ad assistere ad un atto efferato e crudele.
    Un vero massacro.



    Grifis
      Equipaggiamento
      [ Armatura d'Argento del Grifone ]Info
      [ Passiva Volo]3

      Abilità Passive
      ~ S I L E N T H I L L ~ Info
      [ Passiva di Charme "Riverenza" ]

      ~ F E A R L E S S ~ Info
      [ Passiva Resistenza Psionica Medio Livello ]

      Abilità Attive
      ~ D I V I D E E T I M P E R A ~ [ Attiva, Consumo Basso x 1 turno ]
      Un buon comandante non deve soltanto saper combattere, né essere necessariamente - o soltanto - un'uomo abile con le armi; egli deve essere anche un grado di imporre l'assoluto rispetto ai suoi commilitoni, sapendo quindi dividere equamente le sue capacità guerriere e diplomatiche al fine di poter, quindi, comandare saggiamente.
      Grifis è difatti in grado di imporsi sui suoi sottoposti affinché sia obbedito senza riserva o dubbio alcuno. Nella fattispecie, cioé è possibile grazie al potere del vento che può - e deve - amplificare il timbro di voce del Falco d'Argento. Tale è l'incanto, quindi, che un suo comando verbale diverrà un'imposizione vera e propria; e usata su una persona, quindi, la sua voce resa imperativa dal vento può indurre chi ascolta ad eseguire il comando (ciò in ruolate o quest, previo consenso del QM); mentre in duello l'ordine impartito potrebbe infliggere una sorta di "aura di terrore" per un tempo limitato

      ~ F A L L I N G D O W N ~ [ Attiva, Consumo Variabile Critico x 2 turni 1 turno ]
      Vuole un antico detto: "la roccia è dura, eppur l'acqua la corrode; così il ribelle vien corretto dalla disciplina". Mai parole furono più vere: Grifis le applica alla lettera, manipolando l'aria pagando il dazio in mana al dio dei Venti; e scelta un'area avente estensione variabile (5xbasso, 7xmedio, 10xalto, 15xcritico), imprime una pressione atmosferica nella succitata area tale che essa potrà asservirsi ai più svariati scopi: il primo, e più banale, consta nel costringere "in ginocchio" il malcapitato, mentre a consumi elevati corrisponde una pressione sufficiente a sfracellare al suolo l'obiettivo della magia. La pressione può essere estesa anche per due turni, in quel caso però l'effetto ne verrebbe dimezzato e suddiviso, appunto, per i due turni d'effetto.

      Mana & Consumi 100% - 5% (Basso) - 40% (Critico) = 55%

      Info come sottolineato nel Divide et Impera, richiedo il permesso al QM di far valere la suddetta attiva come un comando/malia. Inoltre, vorrei chiedere al QM se è possibile circoscrivere l'effetto di Falling Down al solo obiettivo, giacché i 15 metri di estensione del Critico potrebbero includere anche i membri dei LAM - tale limitazione può anche non valere sugli oggetti, ved il tavolo^^

     
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  13. Liberi Aeris Milites
     
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    "Il vero guaio della guerra odierna
    è che non dà a nessuno l’opportunità
    di uccidere la gente giusta".

    Ezra Pound.


    Improvvisamente dei passi vi distraggono, e giunge al vostro cospetto un bellissimo cavaliere in armatura argentea.
    E' bello, elegante, carismatico, ed alcuni di voi lo riconoscono come un soldato della Squadra Verde, un uomo del vostro stesso schieramento. A quanto pare la Dama del Vento vi ha inviato rinforzi, ma sulle prime non vi è ben chiara la ragione; infatti costui, come prima cosa, vi si avvicina pacato, esprimendo il desiderio di unirsi al gioco, affermazione più che apprezzabile considerando che ormai le vostre intenzioni sono improntate a raccogliere informazioni e riprendervi l'anima perduta del vostro compagno di missione.
    Eppure qualcosa sembra non quadrare, e vi sentite improvvisamente immobilizzati dalle parole del vostro stesso collega, mentre la confusione aumenta progressivamente nel momento in cui vedete l'uomo innanzi a voi, Daniel, sbattere una mano sul tavolo, rompendolo, per poi cader per terra, seguita dal resto del suo corpo. Dal rumore sordo sentite che si è fatto male, quasi fosse stato il triplo a gettarsi da un palazzo, ma la situazione continua a peggiorare dato che, davanti ai vostri occhi perplessi e sconvolti dall'azione improvvisa, vedete gli orifizi del suo volto divenire piccole fontanelle di sangue, per poi muoversi sotto il peso di una scatola cranica che andava a sfaldarsi, implosa da una forza che al momento non riuscite a spiegarvi.
    E' una scena a dir poco agghiacciante, e come se non bastasse a qualcuno potrebbe venire anche in mente il dettaglio non trascurabile che l'anima del vostro compagno era andata insieme al nuovo proprietario.

    E invece no.

    Improvvisamente anche il giovane "inanimato" pare rinvenire, e questo perchè tutto quello che Daniel aveva detto a riguardo era stata una mera bugia al solo scopo di tenervi con sè, non potendolo fare altrimenti a causa del suo esser gracile.
    Allora anche il resto era stata una bugia?
    Forse si, perchè uno abile a mentire era solito farlo spesso, o forse no, perchè infondo sembrava possedere davvero informazioni scottanti. Tuttavia ora ogni sillaba è rimasta fra le sue labbra fredde e macchiate di sangue, ogni parola gelata, troppo per sciogliersi al sole.

    Forse era il più grande fraudolento della storia,
    forse il più spietato degli assassini,
    il più giusto fra i santi, nonchè il più leale,
    o semplicemente una persona che voleva giocare.
    Voi non lo saprete mai.

    Ed infondo non importa, perchè chi conosce la guerra sa che ogni scelta ha un costo in vite, e che se si ha anche solo un pò di lungimiranza e qualche valore nascosto infondo al proprio animo, ciò che importa è scegliere il male minore; anche se quella vittima fosse stata innocente, sarebbe rimasta comunque l'agnello sacrificale affinchè molti altri potessero trovare la salvezza.

    In guerra uccidere è all'ordine del giorno.
    Ciò che importa è scegliere il male minore.



    QM Point


    Ultimo mio turno, anche molto rapido essendoci poche cose da fare/dire, dopodichè Silver dovrebbe tornare attivo.
    Ecco le istruzioni:


    1. Mr. Black: Non v'è molto da dire: improvvisamente ti risvegli, non ricordando nulla dal momento in cui ti è stata strappata via l'anima. Trovi solo il corpo del giocatore steso per terra, sanguinante e con il cranio spappolato, ed un nuovo individuo (Grifis) vicino a te ed i tuoi colleghi. Puoi postare liberamente in ogni momento; non sei legato dall'ordine di post.

    2. Grifis: Dal momento che sei il fautore di quella scena a dir poco splatter, e dal momento che prima non hai avuto modo di scambiare molte parole con i tuoi colleghi, questo è il turno adatto per dire le motivazioni per cui sei giunto in loro soccorso, compreso tutto ciò che sai e che ritieni giusto rivelare e suggerimenti su come proseguire la missione. Ti pregherei di postare prima di Kyoko e Gambit.

    3. Gambit & Kyoko: Assistete alla scena sgomenti, dopodichè ascoltate le parole del vostro collega dei Liberi. Decidete cosa fare.

    Scadenza: Martedì 26 Luglio

     
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  14. Grifis:.
     
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    Si voltò verso i suoi compagni con gli occhi più severi di questo mondo. Incurante che dietro di lui scorresse sangue, come fiume in piena, parlò di nuovo ai compagni per dare loro una spiegazione. Le mani incrociate sul petto, e quest'ultimo gonfiato in segno d'orgoglio; nessuna medaglia ne decorava il petto ma l'esperienza nei suoi occhi era un'onoreficenza sufficiente.
    Cercò d'ostruire l'orrendo spettacolo aprendo le imperiose ali dell'armatura, intanto che Eolo affidasse al suo vento l'opera della parola, tale che l'elfo apparisse ancora magnificente e regale all'orecchio di ogni uditore.

    Sono stato inviato dal Gran Maestro. I nostri nemici hanno scoperto la nostra missione, e intendono fermarci o di rallentarci. La rottura dei sigilli è la loro priorità, così come mantenerli integri è la nostra. Quest'uomo, Daniel, era un mercenario assoldato per rallentarvi. E voi, miei colleghi, avete fatto il suo gioco, rischiando l'anima prim'ancora che la missione. Dama Drusilia ha premuto affinché uccidessi quest'uomo rapidamente, perché l'ultimo sigillo non deve essere distrutto.

    Per tanto, a patto che non vi sia un superiore in comando, essendo stato affidato a voi, in qualità di rinforzo, mi assumo il comando della missione; la responsabilità delle vostre azioni cadranno su di me, nella buona e nella cattiva sorte. Quindi, se nessuno è contrario, desidero venire a conoscenza delle informazioni in vostro possesso.


    Brillò nei suoi occhi una fiamma oscura, che forse nessuno - nemmeno lui - poté notare.
    Il Falco d'Argento s'era fatto di colpi più sicuro, così risoluto dal non aver pietà o dubbio alcuno; l'esecuzione di quel Daniel era una prova tangibile di come, a dispetto del passato, Grifis stesse trasformandosi in una persona inflessibile, le cui regole e il cui disprezzo per il male stavano elevandosi a livelli, forse, eccessivi. Forse per questo sfruttò ancora i suoi poteri del vento: avrebbe fatto ogni cosa affinché la missione avesse successo, perché i nemici erano in vantaggio e la squadra aveva bisogno di una direzione precisa. Avevano bisogno di un comandante esperto, o anziano: e lui era entrambe le cose.
    Tutti per uno, uno per tutti. E se necessario, uno per tutti e basta.



    Grifis
      Equipaggiamento
      [ Armatura d'Argento del Grifone ]Info
      [ Passiva Volo]3

      Abilità Passive
      ~ S I L E N T H I L L ~ Info
      [ Passiva di Charme "Riverenza" ]

      ~ F E A R L E S S ~ Info
      [ Passiva Resistenza Psionica Medio Livello ]

      Abilità Attive
      ~ D I V I D E E T I M P E R A ~ [ Attiva, Consumo Basso x 1 turno ] già citata.

      Mana & Consumi 55% - 5% (Basso) = 50%

      Info
     
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  15. Punk~
     
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    A w a k e


    Non seppe di preciso cosa dire. Era sdraiato a terra in una posizione che non era per niente comoda, con un probabile livido da qualche parte sulla testa ed un'aria confusa scolpita sul volto. Prese il cilindro e l'ombrello, anch'essi per terra, abbandonati da quando aveva perso i sensi.
    Si tirò su con colma, rendendosi conto in quel momento del cadavere sanguinante di Daniel, e del nuovo arrivato. Squadrò in ordine il cranio spappolato, l'elfo, che gli dava l'impressione di essere uno veramente importante e infine le minuscole goccioline di sangue sulla manica bianca della camicia. Gli venne una forte voglia di infierire sul cadavere, ma preferì soffocare quella brutta idea.
    Cercò di riorganizzare le idee, e di capire cosa fosse successo quando non era cosciente.
    Quando finì il discorso, Mr Black si limitò a dar segno di vita alzando una mano. "'Giorno..."
    Poi si rivolse a Grifis con l'aria più seria possibile, nonostante la testa gli girasse un po'.
    "Piacere, sono Mr. Black.."
    Non osò nemmeno rispondere a ciò che aveva detto, era completamente d'accordo, nonostante fosse contrariato al fatto che gli fosse stato detto di aver sbagliato, però non aveva nemmeno tutti i torti, avevano agito da stolti.
    "Credo che sappiano più di me.." Disse alludendo alla perdita di sensi.


    ___________________________________________
    I N V E N T A R I O

    Ombrello:
    La sua unica e fidata arma. Apparentemente è un normale ombrello nero, ma al suo interno racchiude una lama, estraibile girando il manico. Questa è resistente, e non più lunga di 80 cm.
    La seconda funzione dell'arma è costruita sulla punta dell'ombrello, e si tratta di una vera e propria pistola, che sparerà proiettili in ferro di mezzo cm, premendo una levetta sul manico. Si può sparare solo con il manico attaccato all'ombrello.
    Il telo superiore è ricurvo, dal diametro di un metro.

    T E C N I C H E


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45 replies since 29/3/2011, 19:30   700 views
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