[EM] Nei Cunicoli

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    Il Sud è sicuramente la regione più inospitale di tutta Endlos.
    Nella sua capitale, Merovish, si convogliano ogni anno migliaia di esseri della peggior specie: delinquenti, criminali, truffatori, assassini, ladri, bagasce e chi più ne ha più ne metta.
    Eppure, tra tanto lerciume, non è raro trovare perle rare di antichissimo valore e misterioso potere, come nelle Cave del Sapere, o poter ammirare resti di antiche civiltà ormai scomparse assieme ai loro segreti, per esempio nelle rovine di Daleli.
    Tuttavia, è assai più facile perdersi nel deserto dello Yuzrab e rischiare di morire a causa del sole bollente, o smarrirsi nei Cunicoli, che si diramano in ogni dove tutt'attorno e sotto la capitale del Sud, ed incontrare chissà quali creature che albergano nelle tenebre più oscure ed inaccessibili.
    Per non parlare poi di Geisine. Di cosa vi sia, là, forse nessuno ne è a conoscenza.

    Ma tutto questo non importa. Ciò che conta è che nel Presidio del Sud non manca certo il divertimento, per chi reputa certe cose divertenti, e si ha sempre modo di conoscere tanta gente interessante o scoprire molti misteri affascinanti.
    Bisogna soltanto stare attenti a non compiere passi falsi e a tenere sempre gli occhi aperti, oltre ovviamente ad affinare i sensi quanto più possibile.
    Perché insomma, non sempre le sorprese sono gradite.
    Soprattutto a Sud.


    CITAZIONE
    Bene signori, benvenuti nella vostra miniquest d'ingresso!
    Questo era soltanto un post introduttivo alla vicenda, quindi sta a voi fare i primi "veri e propri" post.
    Quello che vi chiedo è di descrivere (anche genericamente) come siete arrivati nei Cunicoli, ma soprattutto mi interessa sapere il perché vi trovate in una delle zone più inospitali di Endlos.
    Reazioni, commenti e pensieri riguardo questa ambientazione del tutto particolare, se li riporterete, saranno graditi.
    A voi. :geez:

     
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    Νίκη

    nikefxLe Cave del Sapere, la più vasta e rifornita biblioteca che il sud mi potesse offrire. Scavata nella roccia raccoglieva il sapere magico e non, appartenente a singole o a tutta la comunità delle razze riunite. E proprio quel genere di sapere era la mia meta, la mia destinazione a cui ambivo da sempre e la ragione del mio apprendistato nel mondo esterno al villaggio. Il mio caro villaggio natale, ameno e desolato, raccoglieva un gran numero di sacerdoti, maghi, streghe e chi più ne ha più ne metta; ma nessuno di questi aveva intenzione di cedere il proprio potere in favore di una conoscenza suprema e totale. Infatti, ad ogni persona era concesso, per convenzione non per altro, avere un assistente che potesse formarsi crogiolandosi nella magia del suo insegnante. Questa chiusura verso l'esterno non era condivisa da mia madre, che era una delle poche streghe a potersi vantare si aver più di un assistente, il primo era il mio patrigno, a cui devo tutto ciò che so nell'arte della spada, e la sua seconda assistente ero io sua apprendista che però è riuscita a superarla grazie al potere degli elementi di cui lei era sprovvista in favore di poteri curativi e di supporto. Tornando al presente insomma, per riuscire ad arrivare alla mia destinazione dovevo attraversare un immensa ragnatela di cunicoli tunnel che spaccavano il terreno in ogni direzione. Ero entrata da una delle innumerevoli fenditure nel terreno che erano le porte principali per quel mondo quasi del tutto invisibile ai miei occhi a causa del buio che sovrastava la poca luce emanata dalle rare torce affisse alle pareti della caverna satura di polvere. La pavimentazione del terreno era praticamente in sola terra battuta che produceva un enorme quantità di polvere ad ogni passo, proprio il momento giusto per indossare un vestito scuro che avevo scelto per l'escursione in quei cunicoli dove, a dispetto del sole cocente che batteva sul deserto che sormontava i tunnel, si stava molto freschi l'unica cosa piacevole di quella strada verso la conoscenza che avevo intrapreso. Dovevo ancora però risolvere il problema di come orientarmi in quell'oceano di semioscurità, così, mi accorgo che le torce che si estendono sul mio cammino non sono fissate, ma solo appoggiate ai loro supporti metallici. Quello era un colpo di fortuna, infatti potevo utilizzare la torcia per orientarmi in quei cunicoli che non godevano di buona fama e da cui molte persone non avevano fatto più ritorno a causa dei tante difficoltà, che si presentano sotto varie forme nei meandri più oscuri di quel groviglio di tunnel bui. Così, estraendo la torcia dal supporto comincio ad incamminarmi verso le cave del sapere, di cui non conoscevo l'esatta ubicazione nella caverne, ma di cui avevo solamente notizie frammentarie sulla direzione da seguire. La torcia nella mia mano creava una breve interruzione tra il buio della caverna che si apriva dinanzi a me, una povera ragazza indifesa, questo pensiero fece scattare dentro di me un eccesso di ilarità che si dimostrava molto utile nelle situazioni tese per mantenere alto il morale delle truppe, questo mi era stato insegnato dal mio patrigno ma io non avendo mai militato in un esercito non ne ero certa al cento per cento. Cunicoli sembravano non cambiare mai perpetuamente, l'unico cambiamento, e la cosa più spettacolare che avessi visto in tutta la giornata, avvenne quando dinanzi a me la caverna si allargava a formare una piccola sala rotonda in cui si stendeva, quasi a metà di essa, uno splendido lago di vetro che pareva brillare di luce propria. Inizialmente la forte luce irradiata dal vetro mi stordì, infatti i miei occhi si erano quasi abituati all'oscurità che vigeva nelle grotte, e con gli occhi che faticavano a restare aperti mi fermai ad ammirare quella meraviglia della natura raccogliendo l'occasione per fare una breve pausa dopo la fatica dell'attraversata del deserto e dell'ingresso nella grotta.

     
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    Merovish. Una nuova destinazione era prevista per il samurai. Dopo un periodo a girovagare in quello strano mondo chiamato Endlos. Ora, Musashi si stava dirigendo verso questa città, dove gli era giunta voce che molto probabilmente i suoi servigi sarebbero stati utili. Vi era solo un problema : riuscire a trovare il modo di poter fuoriuscire da quel labirinto di viottole e cunicoli sotterranei, in cui al momento si trovava. Come vi era giunto sotto terra? Facile. Procedendo per il deserto, gli era stato specificato che, facilmente avrebbe individuato una grande costruzione in pietra, con due sculture di canidi alle rispettive estremità del monolite. Indicando con il muso verso terra, tenevano in bocca rispettivamente delle fiaccole eternamente accese - Vai a credere alle leggende popolari - Suggestione senza dubbio, non poteva esistere il fuoco eterno, anche se in questo mondo molte volte la sua razionalità era stata smentita. Comunque... ritornando a come era giunto in quei posti dimenticati da dio; toccando una delle due fiaccole e spingendo l'oggetto verso il basso, un passaggio sotterraneo si era aperto, dandogli la possibilità di inoltrarsi verso i meandri di quel labirinto. Era circa un'ora che stava girovagando senza avere la ben che minima idea di dove si stesse dirigendo; il suo orientamento era molto messo a dura prova in quell'oscurità, per quanto lui fosse un assassino che viveva nell'ombra, e dalla quale lui traeva forza per attuare la sua macchinazione omicida. Ma ora, il problema non era confrontarsi con qualcuno, traendo forza da quei luoghi celati in cui il buio regnava incontrastato. No, ora l'obiettivo era dirigersi nuovamente in superficie, per poter colloquiare con i suoi futuri datori di lavoro. Ogni cunicolo sembrava dannatamente uguale, non riuscendo ben a distinguere se fosse già passato precedentemente, o se una nuova strada gli si era palesata davanti. Il picchiettare delle gocce d'acqua che cadevano dai tubi della struttura idraulica, rimbombavano in un eco che si protraeva all' infinito. Il rumore dei suoi passi faceva da prefazione al suo sopraggiungere in una nuova direzione – facendo così allertare possibili incontri belligeranti in quella desolazione che lo stava accompagnando momentaneamente – per quanto la sua apparente tranquillità potesse far credere che fosse una facile preda, in realtà i suoi sensi erano affinati da mille battaglie, stando attento in contemporanea che ogni possibile presenza potesse comparire da un momento all'altro, rompendo la quiete, lasciando così spazio alla tempesta. Nella sua precedente vita – così lui chiamava il suo passato nel Giappone - le lotte erano comuni, all'ordine del giorno : come comune è il respiro di un uomo, o il pianto di un bambino. Quindi, non era certo uno sprovveduto a incamminarsi per luoghi a lui ignoti, con possibili avversità celate al suo interno. In quella terra antica come il cielo, forgiata da una lacrima di dio, che aveva dato vita a quei guerrieri erranti, chiamati samurai, di cui lui ne era rappresentante, e di cui ne erano abitanti nel suo vecchio mondo. Già... quel mondo in cui aveva perso uno scopo, o meglio, un credo. Gli era stato sottratto da quel governo che tanto aveva promesso di creare un mondo fatto di equità e democrazia, ma che in realtà era solo una sciocca utopia nutrita da illusi come lui che vedevano o speravano in un mondo migliore. Lui che aveva promesso di mettere le sue capacità al servizio della giustizia, quella stessa giustizia che gli era stata sottratta a lui e a suoi compagni. Visti inevitabilmente come reietti, e rinnegati in quel mondo da cui proveniva. Ora l'antifona era diversa, non vi era un progetto di giustizia, non vi era uno scopo di ribellione. No, ora l'unica cosa che voleva, era il coesistere in quella nuova casa di adozione, cercando di sopravvivere e finire la sua disonorata vita, nella monotonia delle circostanze. Per quanto poteva dimostrare esternamente calma, nell'interno vi erano demoni che lo divoravano, ricordandogli ogni santo giorno la sua disfatta e il peso delle vite dei suoi compagni - di cui - come un immagine stampata nella sua mente rivedeva gli sguardi agonizzanti, e quelle lame trafitte nella loro carne. "Scappa, rendici giustizia". Furono le ultime parole del suo capitano. Souzo Yamazaki, più un padre che un gerarca, colui che gli aveva insegnato come si potesse convivere con le mani sporche di sangue, riuscendo a trovare la serenità mentale di continuare a effettuare quello sporco lavoro che era il sicario, senza peso sulla coscienza o rimorsi. Soprattutto la sua faccia era marchiata nella sua testa, rivedendola sempre, nella dannazione del rimorso di non averlo potuto aiutare, come lui aveva aiutato Musashi. Ma questa era un'altra storia e un'altro tempo. Ora vi era solo un uomo che vagava all'interno dei sotterranei di una città nuova, prossimo suo obiettivo per ricominciare una nuova vita, in un nuovo mondo. Una vita in cui le sue mani si sarebbero ancora sporcate di sangue, ma dove il suo passato non avrebbe sporcato la sua immagine agli occhi degli altri, anche perchè qui gli altri erano qualcosa di lontanamente simile a un essere umano, e che lui sperava fossero lontani anche a quell'imperfezione ipocrita che ne accostava la genealogia della sua razza.



    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 20/11/2011, 02:43
     
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    E così, eccovi a Merovish!
    Non ancora, anzi. Prima dovete riuscire a districarvi in quei maledetti Cunicoli, il che non è affatto impresa facile.
    A maggior ragione, sapendo che i pericoli sono sempre in agguato (ma forse non lo sapete proprio, questo).
    In ogni caso, non c'è ancora nulla da temere: tutto quello che è intorno a voi non è altro che roccia, fredda roccia millenaria scarsamente illuminata, dove ogni suono viene amplificato ed ogni ombra viene ingigantita.
    Eppure...

    Nike

    In quella grotta naturale dove la luce del sole filtra attraverso uno spettacolare Lago di Vetro, l'aria sembra essere ferma nel tempo.
    Ma... sei sicura che non vi sia nulla d'importante, lì?
    Se guarderai bene le pareti della caverna, queste presenteranno delle strane figure geometriche, apparentemente incisioni con pietra, che non sembrano voler dire nulla di definito.
    Tra alcune di queste, si possono notare delle scritte incomprensibili, o magari degli scarabocchi fatti da qualche birbante che voleva divertirsi un po'; soprattutto, vi è una grande freccia che indica un cunicolo che si dirama al lato opposto della grotta in cui ti trovi.
    Potresti provare ad avventurartici, magari è la giusta strada per le Cave del Sapere. Chissà.
    Ed è stato un bagliore, quello che hai visto giusto per un istante, nel buio di quel tunnel?


    Musashi

    Un samurai che cammina per i Cunicoli di Merovish non passa mai inosservato. Già, nemmeno nella città più variopinta di tutta Endlos.
    E lasciatelo dire, sarai anche un esperto combattente allenato e dai sensi sopraffini, ma non tutto può essere sotto il tuo controllo.
    Soprattutto perché chi ha messo gli occhi su di te l'ha fatto da parecchio tempo, e da lontano. E tu non lo sai.
    Così, camminando camminando, sempre senza cavare un ragno dal buco, procedi per i tunnel, finché ecco che qualcosa stuzzica il tuo famoso sesto senso: che sarà mai?
    Percepisci tante presenze, ma non c'è niente nel tuo campo visivo.
    Pochi metri più avanti, davanti a te, sembra esserci uno slargo.
    Scegli se proseguire dritto e vedere di cosa si stratta, o tornare indietro e cercare un'altra strada.


    CITAZIONE
    Allora, in questo caso voglio che descriviate le vostre sensazioni in base alle nuove situazioni che si sono presentate.
    Potete anche fare post più corti, l'azione si presenterà dal prossimo turno: l'importante è che, per l'appunto, fate risaltare i ragionamenti che fanno i vostri personaggi davanti a situazioni dove c'è da compiere una scelta.
    L'ignoto o la sicurezza? E perché?
    A voi. :geez:

     
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  5. °PaNdEmOnIuM°
     
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    Ormai la monotonia di quell'azione ripetuta lo stava irritando. Non avrebbe mai pensato che quei cunicoli erano così ramificati e dispersivi. Non era un tipo che si arrendeva, questo no, ma senza ombra di dubbio la situazione era parecchio scomoda, non avendo un punto di orientamento. Nella sua testa stava cominciando a capire che non sarebbe stata un impresa facile, e di conseguenza non aveva escluso di perdere ancora tempo, per non si sa quanto ancora. Si sentiva come Teseo, ma a differenza sua non aveva la prode Arianna che gli aveva donato un gomitolo per avere un punto di guida. La sua marcia procedeva spedita, diramandosi per vari cunicoli, che poi sfociavano in successive biforcazioni, dove lui doveva prendere una scelta azzardata per poter procedere nella sua marcia. Più che una convinzione, era l'istinto che guidava la sua andatura, non sapendo minimamente dove quel percorso lo stava portando. Il percorso continuava lineare, per decine e decine di metri non vi furono altre strade a rallentare la sua marcia, ma qualcos'altro lo impediva : che non era da un punto di vista visivo. No, quello che lo stava distraendo dal procedere senza dubbi e tranquillità, era una strana sensazione che lo attanagliava. Come innumerevoli sguardi a fissarlo, ma senza che questi avessero forma o presenza. Era più un sesto senso che picchiettava nella sua testa, facendolo più di una volta voltare con lo sguardo, avendo la sensazione come di essere pedinato. Ma niente, il nulla dietro di lui; Suggestione? Forse la poca aria che filtrava sottoterra faceva brutti scherzi, togliendo un po' di lucidità alle proprie capacità riflessive, alterandone la percezione della realtà. Continuava a procedere spedito, nell'unica direzione a lui consentita, cercando di pensare a qualcos'altro, anche se in quella monotonia c'era poco a cui pensare per distrarsi. Quella sensazione però non sembrava sopirsi, ma anzi, amplificare nella sua invasione. Il suo sguardo si spostava rapidamente da un punto all'altro, da destra, verso sinistra, e poi nuovamente frontale, senza stopparsi nemmeno per un secondo in quel moto oculare. Che fosse semplice paranoia? che anche per un guerriero esperto quei luoghi fossero talmente suggestivi? O sotto vi era realmente qualcosa, qualche vita senziente o istintiva che dimorava in quei territori dimenticati dalla luce del sole. Troppe battaglie e avventure aveva vissuto sulla propria pelle Musashi per suggestionarsi così facilmente; lui stesso era una creatura che sfruttava l'ombra per cogliere di sorpresa le sue vittime, quindi, non poteva essere talmente suggestionato per un po' di buio e qualche gioco d'ombra. Si fermò un attimo, muovendo in senso negativo il capo, per poi ridere ironicamente. Si fidava troppo del suo sesto senso per metterlo in dubbio, mai lo aveva tradito, salvandogli la vita più di una volta. Quindi cosa fare? Stare li fermo ad aspettare per chi sa quanto tempo una possibile offensiva? Mettendo in conto però che essendo un uomo le sue energie se pur minimamente sfruttate avevano bisogno di riposo, non potendo stare vigile all'infinito. O procedere in avanti, pronto ad affrontare ciò che gli sarebbe venuto incontro, o lo avrebbe attaccato improvvisamente? Sicuramente la seconda ipotesi era quella più presa in considerazione dal Samurai, che non si sarebbe mai sognato di rimanere fermo come un pupazzo, attendendo chi sa cosa, sempre se qualcosa era realmente vivo e presente in quel luogo o semplicemente come già specificato, era frutto solo della suggestione di un luogo non conosciuto e mai prima visionato. La sua mano era saldamente appoggiata sul manico di una delle Katane, pronto a sguainarla e a colpire qualsiasi cosa si fosse mossa da quei cumuli di ombre che circondavano la sua figura : di certo non gli mancava la tempistica dell'azione e del contrattacco. La sua marcia sembrò nuovamente avere un' alternativa sul suo percorso, uno slargo a qualche metro di distanza da lui si stava palesando. Sicuramente per un attacco improvviso era un punto decisamente favorevole, per libertà di movimenti. Quindi che cosa avrebbe dovuto fare il samurai del vecchio mondo? Battere in ritirata e trovare un'altra via, magari più sicura? Ma cosa poteva essere sicuro in quei luoghi dove la vita sociale era praticamente utopica. No, lui avrebbe corso il pericolo, anche perchè poteva trattarsi finalmente di una via di uscita, e di conseguenza mettere così fine a quel viaggio senza fine. Bisognava rischiare. Di certo l'ignoto non lo intimoriva



    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 20/11/2011, 19:59
     
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    Νίκη

    saberblueI miei occhi si stavano abituando rapidamente alla luce presente nella caverna e cominciavo a distinguere dettagliatamente ciò che mi circondava. Così, camminando nella caverna cominciai ad esaminare l'aria circostante al lago, sulla terra spoglia non vi era presente nulla di suggestivo ma le pareti attirarono la mia attenzione. Infatti, sulla nuda roccia secolare vi erano incisi strani simboli e forme, che ricordavano un antica scrittura creata dai primi abitanti di quelle cave così antiche e misteriose. La dura roccia era liscia e levigata con i punti in cui vi si trovavano le iscrizioni un solco profondo, lungo quasi due centimetri in cui si mescolava la luce del lago e le fitte tenebre che regnavano supreme in quei cunicoli. Quelle iscrizioni avevano un particolare significato, di cui però, non riuscivo a cogliere l'arcaico messaggio, infatti, mescolati ai strani simboli vi erano altri simboli, di cui conoscevo l'uso nella magia moderna grazie alle lezioni, da cui non avevo mai appreso l'uso delle tecniche base, di cura magica. Però quei simboli avevano qualcosa di molto strano, erano disposti in un modo disordinato, come tracciati da mani non esperte ma che si dilettavano, per la prima volta, a descrivere i simboli a cui aveva alternato grandi ghirigori che si estendevano, collegati gli uni tra gli altri, per tutta la caverna. I disegni però erano molto meno marcati dei simboli, e questo mi faceva pensare a due momenti, e due mani diverse per quelle iscrizioni, i ghirigori però si concludevano con una piccola freccia che puntava ad un tunnel diverso da quello da cui ero arrivata nella caverna. Quel cunicolo aveva qualcosa di strano, infatti, improvvisamente, dal fondo della caverna, uno strano bagliore, attirò la mia attenzione folgorandomi e lasciandomi perplessa. Cosa poteva trovarsi alla fine di quella grotta? di sicuro era qualcosa di interessante in ogni caso, ed avrebbe, potuto, dare un altro pò di brio a quella escursione tra tunnel disabitati in cerca di una biblioteca che custodiva un immenso sapere al suo interno. L'ignoto mi stava chiamando, ed io non riuscivo a resistere a quella chiamata misteriosa con un diniego all'invito, così, tenendo la torcia tra le mie mani mi incamminai nell'ignoto in attesa di una svolta significativa che avrebbe risvegliato la mia voglia di distruzione ancora assopita dentro di me.


     
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    Bene, tra tornare sui vostri passi e continuare per tentoni avete scelto la seconda opzione.
    Complimenti per il coraggio e, soprattutto, buona fortuna.
    Perché ciò che vi aspetta non è per nulla facile da affrontare per persone qualunque.
    Ma voi non siete due persone qualunque, o erro?


    Nike

    Inoltrandoti in quel nuovo Cunicolo buio, la luce che porti con te è l'unica guida per i tuoi passi.
    Infatti, non ve ne sono altre appese al muro, e l'oscurità è avvolgente ed omogenea.
    Camminando, potrai sentire a tatto che il terreno sembra smosso ed irregolare, con dei solchi profondi; una conformazione ben diversa dai primi tunnel nella quale sei passata precedentemente.
    Improvvisamente, il percorso si fa in discesa.
    Man mano che avanzi, senti anche delle vibrazioni che aumentano continuamente d'intensità, come se ti stessi avvicinando all'epicentro di un terremoto di bassa potenza.
    E una volta svoltato un angolo, ti ritrovi di fronte ad una scena sicuramente nuova per i tuoi occhi.
    Un'enorme figura metallica, alta poco meno di tre metri, è china sulla carcassa di quella che sembrerebbe una formica umanoide, mentre altre sue simili fronteggiano quel Titano armate di lance e spade, anche se non sembra proprio che riusciranno ad avere la meglio...
    Per quel briciolo di buona sorte che ti resta, nessuno ha ancora notato la tua presenza, ma potrebbe durare poco questa situazione favorevole.
    Che farai?
    Scapperai o proverai a lottare contro il gigante di ferro ed aiutare le formiche umanoidi?


    Musashi

    Forse a te è andata meglio, per ora.
    Quando arrivi nello slargo, davanti a te trovi sei figure umanoidi non troppo ben definite, ma che riconoscerai essere insetti una volta che ti abituerai alla nuova illuminazione.
    Sembrano tutte interessate a te, forse più incuriosite che avverse, come se ti stavano già aspettando: presentano delle rozze armature di cuoio e cotte di bronzo, e svariate armi da mischia come spade e clave.
    Stranamente, potresti dire che siano interdette dall'averti visto così... umano.
    Forse si aspettavano qualcos'altro? Non importa.
    Improvvisamente, girano tutte la testa di scatto verso un cunicolo proprio dietro di loro.
    Diventano agitate, ed iniziano a comunicare tra loro con suoni che non potresti comprendere mai.
    E poi?
    E poi, molto semplicemente, due di loro, armate entrambe con una spada, ti vengono incontro, decise ad attaccarti.


    CITAZIONE
    Ok, le bestie che vi trovate contro sono un Titano di Recupero che sta attaccando delle Sentinelle Elldroc (per Nike) e sei Sentinelle Elldroc dagli imprecisati obiettivi (per Musashi).
    Le descrizioni dei mostri le trovate qui.
    Dovrebbero esseri che non conoscete, ma se i vostri pg sanno di cosa si tratta, ditemi il motivo della loro conoscenza.
    Ho lasciato le prime mosse a voi, divertitevi. :geez:

     
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  8. °PaNdEmOnIuM°
     
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    Procedeva senza titubare il samurai. Il suo cammino spedito si stava per fermare in quello slargo, così da capire bene se vi fosse qualche strada che lo avrebbe portato nuovamente in superficie. Mentre procedeva fluido, avvicinandosi al punto x, delle figure cominciarono ad apparire, anche se la visibilità, dovuta alla poca luce non aiutava a capire bene chi o cosa condvidesse quei luoghi con lui. Forse anche loro erano dei viandanti che cercavano di trovare una via di uscita?? o semplicemente si trattava di un agguato, ostacolandogli il cammino, così da essere costretto a confrontarsi con loro? Mentre i suoi passi mangiavano gli ultimi metri che lo separavano, i contorni di quelle figure umanoidi cominciavano a prendere più visibilità e definizione, arrivando in fine a dedurre una volta dentro lo slargo che non si trattassero di semplici esseri umani, ma la loro fisionomia ricordava più la famiglia degli insetti. In un numero superiore a lui lo fissavano con quegli occhi senza iridi, deducendo che lo stavano aspettando. Non erano certo delle rozze creature primitive; dato che erano ricoperte di armature in cuoio, e soprattutto cosa che gli fece dedurre che non si sarebbe trattata di un amichevole conversazione, il semplice fatto che erano armate. Rimase fermo, fissandole – senza un accenno di timore o stupore – ormai era abituato alle stranezze in quel mondo, avendone viste anche di più stravaganti, quindi, perchè mai doveva stupirsi di vedere insetti a due zampe con i pollici opponibili? Anche l'altra mano, che prima era sopita, si portò all'altezza del manico della seconda Katana, pronto a far si che entrambe si risvegliassero in una danza di fendenti e affondi. Non avrebbe attaccato per primo, dato che l'impulsività nella vita del samurai, è come il dolce per un diabetico, ovvero mortale. No, avrebbe atteso l'iniziativa di quegli abomini, pronto per la conoscenza tra le sue lame e la loro carne. Pronto per il battesimo di sangue in quel mondo, che per la prima volta lo stava mettendo davanti a un confronto, all'esame di sopravvivenza. Il suo sguardo era impassibile, quasi marmoreo, come se fosse privo di vita; neanche un muscolo in contrazione, o un battito di ciglia per il nervosismo. No, la serenità era ciò che rappresentava lo stato d'animo del guerriero in quel momento, concentrato a fissare ogni minima azione dei suoi avversari, senza che ne la paura, ne la tensione lo distraessero,o gli annebbiassero il cervello. Anche se lui stava già combattendo, una battaglia mentale, dove si stava già preparando allo scontro che lo vedeva protagonista. Poi, d'un tratto la quiete si spezzò, e la tempesta ebbe inizio. Due di quegli esseri, dopo aver farfugliato qualcosa con i restanti, partirono all'attacco. Un sorriso di compiacimento sul volto di Musashi, che apprezzava il loro coraggio nel confrontarsi, ma che di certo sapeva già bene come sarebbe finita. Mentre quelle figure insettoidi procedevano spedite, brandendo le loro lame; il samurai sembrò non accennare una minima azione, restando per un attimo a guardare ciò che stava accadendo : ma in realtà qualcosa di diabolico si stava per palesare, o meglio stava per circondare tutto il perimetro d'area. Dal corpo di Musashi, del vapore cominciò a fuoriuscire, rapido e silenzioso. Celermente si stava espandendo, ricoprendo tutta la zona circostante; fino a che una fitta nebbia non celò la sua figura, e tutto quello che era presente in quella zona. Adesso poteva iniziare il vero combattimento, mettendo in mostra la terribile arte omicida di quel samurai. Rapido, aumentò la sua normale velocità (Aumento 25%), tentando di superare le due figure che si stavano dirigendo verso di lui, usufruendo di un balzo che lo doveva portare alle loro spalle. Poteva sentire le loro auree diventare sempre più nitide, a ogni passo che mangiavano.


    ° Nessun impedimento ne a destra, ne a sinistra. Ma solo davanti °



    Grazie a questa sua dote innata, che lo aveva reso noto nel suo mondo, poteva anche senza l'uso della vista, percepire possibili attacchi o agguati da ogni direzione, sfruttando quel suo sesto senso come occhi sostitutivi. Tentando con quel balzo, che si sarebbe mutato una volta sospeso nel vuoto in un volteggio acrobatico, avrebbe sguainato entrambe le spade silenziosamente, a patto che fosse riuscito ad atterrare dietro le spalle delle due figure. Si sarebbe diretto rapidamente a distanza zero senza emettere neanche il minimo rumore, aprofittando del momentaneo disorientamento delle creature, a meno che queste non avessero una sorta di sonar o simile. Avrebbe tentato di effettuare un affondo, perforando la schiena della creature di sinistra, facendo così fuoriuscire la lama dallo sterno, per poi ritrarla. Mentre con l'altra spada avrebbe cercato di colpire le gambe dell'altra creature, tranciandole di netto. Battosai si stava risvegliando, e di certo non era una fortuna per quelle stolte creature.



    Musashi
    Mana: 85% su 100%

    Equip
    Shibuki - Vaporizzatore
    Descrizione: La spada ha la forma di una zanbatou, con una lama che si estende per due metri, un elsa che supera i 50 centimetri, una mezza luna subito dopo la guardia, e un buco nell'estremità.. Shibuki è un'arma unica nel suo genere. Nonostante abbia l'elsa di una qualunque spada, la lama è ricoperta da un numero inverosimile di pergamene alchemiche, probabilmente infinite. Questa formula non è altro che energia instabile all'interno dei fogli, che una volta a contatto con un corpo o una struttura solida daranno vita a una deflagrazione. Se Musashi dovesse innescare l'esplosione di questi oggetti tramite la collisione di quest'ultime o pronunciando la frase scritta su di uno dei fogli, niente potrà fermare la deflagrazione, specialmente se a supportarla sarà un diretto verso un qualsiasi malcapitato a meno che non si usino difese energetiche pari a un consumo immesso nell'esposione che potranno tranquillamente schermare l'offensiva, . Ciò comporta, oltre ad ingenti danni ulteriori, che l'avversario potrà sottrarsi al colpo in sè della lama, ma abbassarsi o restare nel raggio di tre metri (raggio della pergamena bomba) sarebbe comunque fatale per lui. Incredibilmente le esplosioni sembrano non intaccare minimamente il possessore della spada, che sarà libero di colpire in sequenza. In breve l'unico modo per evitare il danno, è allontanarsi di almeno 3 metri, o si verrà coinvolti nel raggio dell'esplosione. La tecnica può colpire più nemici contemporaneamente, a patto che essi siano nel raggio delle esplosioni.
    [l'L'esposione sarà a consumo variabile a seconda della potenza che si vorrà incanalare]
    Totale Costo 3 punti. 1 per arma. 2 per la tecnica.

    Oggetto di Invocazione: Rotolo
    Descrizione: Rotolo in cui Musashi tiene sigillata Shibuki. Avendo una molte ingombrante, sarebbe per il samurai difficile combattere con quest'ultima sulle spalle. Così, tramite la tecnica di Invocazione ha la capacità di poter confinare oggetti e armi in speciali rotoli, che successivamente sdrotolerà, per poi poggiare il palmo sulla pergamena e richiamare l'arma, che apparirà sopra l'oggetto cartaceo.

    Katane: x2
    Descrizione: La katana è la spada lunga giapponese, si riferisce ad una specifica spada a lama curva e a taglio singolo usata dai samurai. Nonostante permettesse efficacemente di stoccare, veniva usata principalmente per colpire con dei fendenti, impugnata ad una o due mani. Veniva indossata con la parte concava della lama rivolta verso il basso, in modo da poterla sguainare velocemente con abili movimenti, e che in nessun modo il filo della lama (rivolto quindi verso l'alto) potesse danneggiarsi con il tempo sfregando contro l'interno del fodero. Costo: 2 punti

    P a s s i v e

    Percezione dell'Aurea: Abilità assolutamente singolare, detenuta da i cosiddetti "Combattenti Sensoriali", richiede una preparazione in ambito magico decisamente elevata, soprattutto nel Controllo dell'Aurea, in quanto si deve percepire l'energia naturale altrui in un'area ben delimitata, che varia da persona a persona.
    Chi la utilizza può identificare qualsiasi fonte nelle vicinanze, potendo così prevenire attacchi alle spalle, imboscate o eludere situazioni spiacevoli come nebbia improvvisa, cecità temporanea ed eventuali effetti dati da illusioni e simili.
    Essendo un'abilità sensitiva, non richiede nessuna spesa di energia, ma solo pochi la detengono. Costo: 5 punti

    Omicidio Silenzioso: Pericolosissima abilità utilizzata da Musashi.
    Consiste nel celare la propria presenza, completamente, evitando di produrre qualsivoglia rumore durante gli spostamenti sul campo di battaglia; ciò risulta assai favorevole in situazioni dove il nemico non è a conoscenza dell'ubicazione, ad esempio all'interno di banchi di nebbia, cortine fumogene o grotte completamente al buio.
    Senza produrre rumore il guerriero può avvicinarsi alla vittima ed ucciderla senza che questi se ne accorga!.
    Ovviamente senza qualche stratagemma che permetta di nascondersi o celare la propria posizione è un'abilità inutile! Costo: 5 punti

    A t t i v e
    Arte Proibita della Vita: Questa tecnica sfrutta l’energia negativa ricavata da ogni essere, Musashi funge come vena passiva del flusso energetico naturale, racchiudendo all’interno del proprio corpo una forza quasi divina; così facendo, potenzia il proprio corpo per combattere in modo assai migliore"..
    - La tecnica aumenta la velocità a secondo del consumo che si richiederà : 10% basso. 25% Medio. 50% Alto. 100% Critico. Usato consumo Basso 25% velocità aumentata

    Velo di Nebbia: Il guerriero utilizzatore di questa tecnica fa in modo di richiamare a se’ tantissima nebbia che diventa immediatamente densa e fitta e circonda gli avversari. La cortina non serve solo a nascondere e dissimulare la presenza oscura e minacciosa di Musashi, ma è utile anche nel caso in cui si desideri stordire i sensi dei nemici i quali, rimanendo per molto tempo all’interno della nebbia, finiscono per confondersi e per perdere la cognizione del tempo e dello spazio. La Tecnica della Nebbia si dimostra, quindi, immediatamente utile e di notevole copertura. Uno dei punti forti di quest’ultima è il fatto che abbia un raggio d’azione davvero notevole tanto che può coprire svariati metri senza alcun problema. Tra le altre cose, una volta imposta la nebbia è possibile combattere all’interno di essa senza alcun genere di costrizione. Se si volesse cercare necessariamente un punto debole si potrebbe dire che la Tecnica della Nebbia è piuttosto dispendiosa di energia mentale e che, se non sfruttata a pieno, potrebbe non essere sufficiente per ottenere la vittoria in uno scontro. Consumo : Medio. Durata turni :2. Rimane un turno ancora a disposizione.


    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 24/11/2011, 17:55
     
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    Νίκη

    saberblueLa cava era molto più buia di quanto mi aspettavo, infatti, l'unica fonte di luce era la torcia che prudentemente mi ero portata dietro. L'idea della torcia nella mia mano mi dava un senso di protezione dalle tenebre che mi circondavano, mentre pensavo a cosa si potesse nascondere nei cunicoli la mia via prese una direzione inaspettata. Il tunnel cominciò ad inclinarsi sempre di più verso il basso, e il terreno sotto le mie scarpe, con un tatto non troppo eccessivo a cui però ero abituata perfettamente, era sempre più accidentato e scosceso. La cosa che più mi stupiva però non era la terra scoscesa e dissestata, ma i leggeri tremori che scuotevano le pareti ed il pavimento della cava in cui mi trovavo, oramai la luce che avevo visto brillare, per un secondo, in precedenza era scomparsa, lasciando il suo posto al buio più totale. Imperterrita continuavo ad arrancare nel buio, arrancare era la parola più adatta alla situazione, infatti, anche se avevo la torcia questa gettava una fiocca luce che illuminava solo di poco il mio cammino che si preannunciava pieno di sorprese, come ad esempio il bellissimo lago che avevo incontrato. Nei pressi di quel lago avrei tanto voluto essere specializzata nella lettura delle rune, infatti quelle antiche iscrizioni potevano rivelarsi utili per scoprire l'esatta ubicazione della biblioteca situata nelle cave del sapere. Mentre continuavo a camminare difronte a me si materializzò una immensa parete, che mi costrinse a svoltare alla mia destra, dopo circa cinque metri la luce della torcia incontrò una luce di poco più brillante e luminosa. Era l'entrata per un altra caverna, in cui la fiocca luce rendeva possibile cogliere tutti i particolari della scena che si presentava all'interno, la scena era un combattimento all'ultimo sangue tra un enorme mostro di metallo argentato e tre creature umanoidi, molto probabilmente un unione tra formiche e uomini. Tra quei tre insetti uno di loro stava per essere mangiato, semi vivo, dal mostro alto circo 3 metri, mentre gli altri 2 insettoni guardavano attoniti la scena. Quei mostri avrebbero potuto crearmi dei problemi con la mia avanzata, quindi, una bella distruzione totale avrebbe potuto aiutare. C'era solo un evocazione che potevo utilizzare e che mi avrebbe permesso di fare piazza pulita di tutti quei fastidiosi nemici. Così, evoco la mia armatura che si era materializzata, come sempre, coordinata con la mia favolosa spada. Quelle armi avevano un valore affettivo molto elevato visto che erano state forgiate dal mio patrigno che era stato anche colui che mi aveva iniziato al piacere dell'arte della spada. Senza attendere oltre, restando nascosta dalla semioscurità che si trovava all'ingresso della sala in pietra, invocai lo Stregone con la maschera infuocata, che consisteva in una sottile croce rossa sull'elmo, che ne caratterizzava il tipo di magie che poteva usare per il tempo che gli era concesso. L'evocazione si trovava a circa 7 metri dal bestione, un paio di metri più avanti di me, cioè non coperto dalla semioscurità che non mi rendeva facilmente visibile dalla distanza. La creatura da me evocata subito, seguendo i miei ordini mentali crea la sua sfera infuocata che lancia verso le quattro creature al centro della grotta tenendo come punto di riferimento il mostro più grosso come punto centrale e di culmine del suo viaggio prima dell'esplosione che avrebbe investito tutti i mostri indipendentemente dalla razza.

    Νίκη


    .:Mana: 80% su 100&
    .: Armi:
    CITAZIONE
    Nobody: [+] E' una particolare armatura regalata dal suo patrigno che dimostra la sua utilità soprattutto nel corpo a corpo. L'armatura è unita ad una spada sulla cui lama vi sono incise delle rune magiche ma queste rune non hanno alcun potere particolare.

    .:Passive:
    CITAZIONE
    Speed: La velocità e l'agilità dell'utilizzatore aumentano del 25%. Grazie alla manipolazione del vento che gli consente di muoversi incontrando una minor resistenza dell'aria.

    .:Tecniche:
    CITAZIONE
    //

    .:Evocazioni:
    CITAZIONE
    Stregone: [+] Un evocazione che combatte evocando magie di tutti gli elementi, esclusivamente dalla distanza. L'evocazione non può spostarsi a causa della troppa concentrazione che lo porta a perdere il controllo del suo corpo in favore di un immenso potere magico. Le sue potenti magie si dividono in:
    - Esplosione della Sfera Infuocata: Una potente sfera infuocata dal diametro di 15 Cm che potrà essere comandata dall'evocazione. Dopo che questa sfera ha accumulato 7 metri di distanza dall'utilizzatore subirà una deflagrazione, che si propagherà per 7 metri. (2 turni, costo Alto)

     
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    Vi siete trovati dinanzi delle difficoltà e ora volete superarle.
    L'intenzione è senza dubbio quella che serve nelle terre del Sud, ma chissà come evolverà la situazione...


    Nike

    La tua determinazione e predisposizione all'attacco sono sicuramente encomiabili, e spesse volte queste ti salveranno la vita nel presidio più pericoloso di Endlos.
    Tuttavia, l'ignoranza può vanificare ogni cosa, soprattutto quando questa è, ahi, inevitabile: come potevi sapere, d'altronde, che i Titani di recupero sono incredibilmente resistenti alla magia?
    Non ti resta che impararlo direttamente sul campo di battaglia, il quale spesso e volentieri rivestirà il ruolo di insegnante delle lezioni più dure che avrai da imparare.
    Quando la sfera infuocata del tuo Stregone colpisce il metallo che costituisce la schiena del gigante, l'esplosione crea un bagliore che non ti permette di capire immediatamente che tutto ciò che hai ottenuto è la fuga delle due sentinelle Elldroc rimaste.
    Tuttavia, quando le fiamme si diradano, la realtà ti si palesa inequivocabilmente: il titano ha retto bene il colpo, ed ora si erge in tutta la sua grandezza, guardandosi attorno in cerca della causa di quell'attacco, e quando la trova, carica furiosamente.
    Sei fortunata: rimanendo nella penombra non ti sei fatta scovare, lasciando che sia lo Stregone a rischiare la pelle.
    Proprio la tua evocazione, infatti, viene spazzata via dalla forza di quell'essere antico e potente, ed ora che questo è molto più vicino al tuo nascondiglio, il pericolo è immenso.
    Ti converrebbe uscire da quella zona d'ombra che finora ti ha protetto: negli spazi stretti i titani possono risultare fatali. Approfitterai di questo pensiero che ti attraversa la mente per uscire allo scoperto?


    Musashi

    Complimenti: la tua combinazione di arte magica e prestanza fisica ti assicura di sbarazzarti senza troppi problemi dei due esseri antropomorfi, una morta nella nebbia senza che abbia compreso ciò che è successo e l'altra mutilata e a terra, in preda ad un dolore immenso.
    Le altre quattro sentinelle, spaventate da quell'improvviso contrattacco, corsero via, nel cunicolo alle loro spalle.
    E avresti giurato d'aver sentito il rumore di un'esplosione provenire proprio dal tunnel nel quale sono fuggite quelle formiche troppo cresciute.
    Che cosa diavolo starà succedendo, in quella direzione?


    CITAZIONE
    Tre (le due uccise da Musashi più quella distrutta dal gigante) formiche fuori gioco, quattro che scappano in una direzione, altre due che corrono nella direzione opposta ed un Titano di recupero ferito leggermente, perciò molto arrabbiato e pericoloso.
    Cosa ha portato un Titano così vicino alla superficie, vi direte voi. Beh, la colpa è delle sentinelle.
    Continuate nella vostra giocata, tenendo conto che:
    •il Titano è veramente tanto, ma tanto vicino a Nike.
    •le quattro sentinelle Elldroc fuggite dall'attacco di Musashi stanno correndo proprio in direzione della caverna dove c'è il Titano.
    •le due sentinelle Elldroc fuggite in seguito all'esplosione della sfera infuocata stanno scappando verso le quattro sentinelle di prima, quindi si incontreranno a metà strada del Cunicolo che funge da collegamento tra le due caverne, quella dove si trova Musashi e quella in cui c'è il Titano.

     
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    Anche questo mondo aveva finalmente conosciuto la terribile arte del Battosai. Potè sentire le sue lame conficcarsi nelle carni delle creature, tagliandole come burro. Non che lui amasse togliere la vita, ma se doveva scegliere tra lui e quelle creature, senza dubbio la prima ipotesi era quella più accreditata, e così fu. Mentre sentiva il rantolare dell'avversario da lui ferito gravemente; un esplosione catturò la sua attenzione, distraendolo per un istante.




    ° Cosè Stato? °




    Ma non poteva ora concentrarsi su quell'avvenimento improvviso, aveva una battaglia da portare a termine. Stranamente però, mentre teneva il velo di nebbia presente nella zona, non sentì le altre presenze avvicinarsi. L'unica presenza che percepiva, era quella dell'essere a cui aveva amputato le gambe.




    ° Dove sono finiti? °




    Per sincerarsi di ciò che stava accadendo, il samurai decise di sciogliere la tecnica, per rendersi conto di dove fossero finiti i restanti avversari. Nel momento in cui la visuale ritornò nitida, vide che gli altri insetti umanoidi, che prima ansiosi di combattere, ora, erano fuggiti, lasciando Musashi solo in compagnia di un cadavere, e un altro essere che stava morendo tra atroci sofferenze. Il Samurai per un attimo guardando quella creatura, potè come percepire in lei un senso di disfatta e umiliazione, dovendo restare accasciata sul suolo, senza possibilità di potersi difendere - ma sapendo di essere indifesa contro quell'essere - ovvero Musashi, che ai suoi occhi sembrava tanto strano, quanto per Musashi lo era quell'uomo insetto. Non poteva lasciarlo in quello stato, stava perdendo molti fluidi, forse sangue o quello che era; lasciarlo in quello stato significava farlo soffrire per parecchie ore, quindi il Samurai decise di mettere fine alle sue sofferenze.




    Non so se mi capisci, ma comunque ho ammirato il tuo coraggio, per questo darò fine alle tue sofferenze. E' stato un onore affrontarti anche se per poco. Addio!




    Così con un rapido gesto della lama, il samurai perforò nello stesso modo in cui, la sua prima vittima era stata uccisa, sapendo che sarebbe morta sul colpo senza soffrire. Adesso si trovava da solo in quel posto, e di certo rimanere li a fare commiato per i suoi avversari defunti non serviva proprio a nulla, se non ha fargli perdere tempo. Alzando nuovamente lo sguardo in direzione di dove prima vi erano gli altri insetti, notò che un cunicolo vi si trovava : molto probabilmente da li erano fuggiti, dandosela a gambe. Inoltre il rumore di quell'esplosione che aveva sentito qualche istante prima, proveniva proprio da quella parte. Quindi cosa fare? Poteva trattarsi di una strada per la superficie, come poteva trattarsi di una trappola architettata da quegli esseri, che avevano usato codardamente il loro compagni come diversivo. Perdere ulteriore tempo a riflettere non avrebbe portato a nulla di positivo, bisognava solo percorrere la stessa strada e sperare nella sua buona stella. Se nuovamente il destino gli riservava un altro combattimento, lui non si sarebbe tirato indietro, fossero stati 1, 10 o 100 avversari li avrebbe affrontati con la stessa foga del combattimento precedente. Senza tergiversare oltre e con celerità, Musashi si affrettò a percorrere quell'ennesimo cunicolo, conscio dei pericoli che stava correndo, ma con la determinazione di voler uscire da quel maledetto luogo e rivedere la luce del sole..



    Musashi
    Mana: 85% su 100%

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    Shibuki - Vaporizzatore
    Descrizione: La spada ha la forma di una zanbatou, con una lama che si estende per due metri, un elsa che supera i 50 centimetri, una mezza luna subito dopo la guardia, e un buco nell'estremità.. Shibuki è un'arma unica nel suo genere. Nonostante abbia l'elsa di una qualunque spada, la lama è ricoperta da un numero inverosimile di pergamene alchemiche, probabilmente infinite. Questa formula non è altro che energia instabile all'interno dei fogli, che una volta a contatto con un corpo o una struttura solida daranno vita a una deflagrazione. Se Musashi dovesse innescare l'esplosione di questi oggetti tramite la collisione di quest'ultime o pronunciando la frase scritta su di uno dei fogli, niente potrà fermare la deflagrazione, specialmente se a supportarla sarà un diretto verso un qualsiasi malcapitato a meno che non si usino difese energetiche pari a un consumo immesso nell'esposione che potranno tranquillamente schermare l'offensiva, . Ciò comporta, oltre ad ingenti danni ulteriori, che l'avversario potrà sottrarsi al colpo in sè della lama, ma abbassarsi o restare nel raggio di tre metri (raggio della pergamena bomba) sarebbe comunque fatale per lui. Incredibilmente le esplosioni sembrano non intaccare minimamente il possessore della spada, che sarà libero di colpire in sequenza. In breve l'unico modo per evitare il danno, è allontanarsi di almeno 3 metri, o si verrà coinvolti nel raggio dell'esplosione. La tecnica può colpire più nemici contemporaneamente, a patto che essi siano nel raggio delle esplosioni.
    [l'L'esposione sarà a consumo variabile a seconda della potenza che si vorrà incanalare]
    Totale Costo 3 punti. 1 per arma. 2 per la tecnica.

    Oggetto di Invocazione: Rotolo
    Descrizione: Rotolo in cui Musashi tiene sigillata Shibuki. Avendo una molte ingombrante, sarebbe per il samurai difficile combattere con quest'ultima sulle spalle. Così, tramite la tecnica di Invocazione ha la capacità di poter confinare oggetti e armi in speciali rotoli, che successivamente sdrotolerà, per poi poggiare il palmo sulla pergamena e richiamare l'arma, che apparirà sopra l'oggetto cartaceo.

    Katane: x2
    Descrizione: La katana è la spada lunga giapponese, si riferisce ad una specifica spada a lama curva e a taglio singolo usata dai samurai. Nonostante permettesse efficacemente di stoccare, veniva usata principalmente per colpire con dei fendenti, impugnata ad una o due mani. Veniva indossata con la parte concava della lama rivolta verso il basso, in modo da poterla sguainare velocemente con abili movimenti, e che in nessun modo il filo della lama (rivolto quindi verso l'alto) potesse danneggiarsi con il tempo sfregando contro l'interno del fodero. Costo: 2 punti

    P a s s i v e

    Percezione dell'Aurea: Abilità assolutamente singolare, detenuta da i cosiddetti "Combattenti Sensoriali", richiede una preparazione in ambito magico decisamente elevata, soprattutto nel Controllo dell'Aurea, in quanto si deve percepire l'energia naturale altrui in un'area ben delimitata, che varia da persona a persona.
    Chi la utilizza può identificare qualsiasi fonte nelle vicinanze, potendo così prevenire attacchi alle spalle, imboscate o eludere situazioni spiacevoli come nebbia improvvisa, cecità temporanea ed eventuali effetti dati da illusioni e simili.
    Essendo un'abilità sensitiva, non richiede nessuna spesa di energia, ma solo pochi la detengono. Costo: 5 punti

    Omicidio Silenzioso: Pericolosissima abilità utilizzata da Musashi.
    Consiste nel celare la propria presenza, completamente, evitando di produrre qualsivoglia rumore durante gli spostamenti sul campo di battaglia; ciò risulta assai favorevole in situazioni dove il nemico non è a conoscenza dell'ubicazione, ad esempio all'interno di banchi di nebbia, cortine fumogene o grotte completamente al buio.
    Senza produrre rumore il guerriero può avvicinarsi alla vittima ed ucciderla senza che questi se ne accorga!.
    Ovviamente senza qualche stratagemma che permetta di nascondersi o celare la propria posizione è un'abilità inutile! Costo: 5 punti

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    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 24/11/2011, 18:49
     
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    Νίκη

    saberblueLa mia esplosione non diede l'effetto sperato, infatti, il bagliore che ne segui non mi consentiva di riuscire a vedere bene la situazione. Quando però gli effetti dell'esplosione furono passati la scena che si presentava dinanzi ai miei occhi era: il mostro metallico non aveva subito nessun effetto, e le due formiche umanoidi erano riuscite ad evitare l'esplosione fuggendo nel cunicolo che si apriva dall'altro lato della caverna sotterranea. Il Titano metallico però, ergendosi in tutta la sua enorme stazza, riduce in poltiglia il mio Stregone, senza però riuscire a scovare la mia posizione. Questo vantaggio però sarebbe durato molto poco, infatti, il colosso, affamato di sangue e distruzione, avrebbe di sicuro continuato la sua ricerca. Non mi conveniva restare in un punto molto stretto, in cui la imponente stazza del mostro gli avrebbe costituito un enorme vantaggio in quanto avrebbe, facilmente, occupato tutte le mie vie di fuga ed i suoi attacchi mi sarebbero stati fatali. Così, con quel pensiero nella mia mente penso alla mia prossima mossa, una nuova evocazione da poter utilizzare per sconfiggere quella creatura così malvagia, e se la mia evocazione magica più potente non aveva funzionato poteva riuscire a distruggerlo la mia evocazione basata completamente sulla forza fisica. Così, evoco, all'esterno della grotta, proprio dove era situato prima lo stregone, a pochissima distanza dal Mostro il Berserker, un adorabile mostro di due metri e mezzo che combatteva con una imponente Claymore, alta due metri e mezzo e larga un metro e mezzo. L'evocazione, subito riceve il mio espresso ordine mentale di utilizzare la sua arma per sfracellare il Titano, leggermente più alto di lui, con un colpo ben assestato allo stomaco del mostro. Mentre il Berserker, lento nei movimenti ma che non risentiva del peso della sua arma nei momenti in cui la brandiva, teneva occupato il Titano io sgusciai, velocemente, dal mio nascondiglio e mi portai ad una distanza di cinque metri di distanza, alle spalle, del titano. così da avere sotto controllo tutta la situazione e utilizzando la mia spada, la mia fedele compagna sia nelle lotte presenti sia nelle stragi future, attacco con un fendente alle spalle del Titano diretto alla sua caviglia sinistra per sbilanciarlo e farlo rovinare atterra.

    Νίκη


    .:Mana: 70% su 100&
    .: Armi:
    CITAZIONE
    Nobody: [+] E' una particolare armatura regalata dal suo patrigno che dimostra la sua utilità soprattutto nel corpo a corpo. L'armatura è unita ad una spada sulla cui lama vi sono incise delle rune magiche ma queste rune non hanno alcun potere particolare.

    .:Passive:
    CITAZIONE
    Speed: La velocità e l'agilità dell'utilizzatore aumentano del 25%. Grazie alla manipolazione del vento che gli consente di muoversi incontrando una minor resistenza dell'aria.

    .:Tecniche:
    CITAZIONE
    //

    .:Evocazioni:
    CITAZIONE
    Berserker: [+] Il Berserker è l'evocazione più imponente, raggiunge i due metri e mezzo di altezza, ed attacca con una possente claymore che anche lui deve brandire a due mani. Molto lento può però utilizzare tecniche di elemento terra come una spaccatura nel terreno larga circa 1 metro che si propaga fino a 5 metri dal punto in cui viene battuta la Claymore sul terreno. (2 turni, costo Medio)



     
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    Senza più il problema delle Elldroc tutto ciò che rimane da fare è sbarazzarsi del Titano, o almeno liberarsi della sua presenza in qualche modo.
    Purtroppo, le cose non sono proprio semplici: quella creatura è una delle più resistenti di tutta Endlos, e soltanto chi conosce bene questi esseri può affrontarli senza rischiare più del dovuto.


    Nike

    Avendo capito che la magia è di scarso effetto contro la bestia, provi ad impostare lo scontro sul corpo a corpo: saggia idea.
    Evocando così il tuo Berserker, imponente quasi quanto il Titano stesso, tenti una controffensiva fisica nella speranza di abbatterlo, ma anche questa volta non tutto va secondo i tuoi piani.
    Il Titano, infatti, è troppo coriaceo perché risenta in maniera sensibile del colpo, seppur poderoso, della tua evocazione: tutto quello che ottieni è ferirlo ad un fianco, ma non talmente da obbligarlo ad una ritirata o alla morte.
    Tuttavia, quando la creatura si gira per fronteggiare il nuovo nemico, uno spiraglio di possibilità di movimento ti si apre davanti nel momento in cui il Titano sembra essere sorpreso dalla presenza improvvisa del Berserker, così alto ed apparso dal nulla.
    C'è da dirlo: i Titani non brillano per la loro intelligenza.
    Così, approfittando della chance, lo colpisci con la tua spada a quella che corrisponderebbe alla sua caviglia.
    Pessima scelta.
    Il Titano infatti, sentendosi colpito da dietro, cerca di colpirti alla cieca con una delle sue braccia enormi ed affilate, con velocità e potenza sorprendenti.
    Se non riuscirai a difenderti rapidamente, te la vedrai molto brutta.

    Musashi

    Correndo nel nuovo Cunicolo, incontri nuovamente le sentinelle umanoidi che avevano lasciato la sala piena di nebbia, e stavolta si sono unite a delle compagne.
    Ti prepari per affrontare questa nuova battaglia, eppure queste sembrano non prestarti attenzione, ed anzi sono tutte indaffarate a confabulare tra loro ed indicare un tunnel alle loro spalle, dal quale provengono dei rumori sordi, come se ci fosse un combattimento.
    Quando alla fine decidono di degnarti di uno sguardo, iniziano a sbracciarsi come a voler farti andare proprio in quella direzione.
    Non staranno tramando mica qualcosa?


    CITAZIONE
    Allora, con il Berserker Nike ha ferito il Titano infliggendogli un danno pari ad un Basso; la spadata non l'ha nemmeno sentita, forte com'è.
    Il colpo del Titano conta come un Alto, difenditi di conseguenza.
    Il Berserker è ancora vivo e vegeto, in quanto il Titano non ha avuto modo di affrontarlo direttamente perché l'hai colpito prima che potesse farlo.
    Per Musashi: se decidi di non inoltrarti nel tunnel da dove provengono i suoni, le sentinelle Elldroc ti insulteranno a modo loro, e poi fuggiranno via da dove sei venuto tu, superandoti senza troppe storie.

     
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    Celere nella sua corsa, il battosai mangiava metro dopo metro quel percorso, che non sapeva dove lo stava portando, ma speranzoso che il tragitto celasse alla fine un risvolto positivo, ovvero una via di uscita. La sua corsa frenetica continuava senza sosta, attento ovviamente che davanti a lui non si presentasse nuovamente qualche inaspettato ostacolo a rallentare la sua marcia. Ma come si suol dire, gli imprevisti sono dietro l'angolo, ed ecco che nuovamente a intralciare il suo celere cammino, nuovi avversari - sempre insettoidi - si palesarono nuovamente, e questa volta di un numero maggiore allo scontro precedente. I codardi si erano disturbati a richiamare gli amichetti, così che il numero potesse averla vinta contro la furia omicida del battosai. Grave errore, se pensavano di potere avere qualche chance facendo affidamento sull'unione, avrebbero fatto i conti con le sue spade, che valevano più della forza di 10 avversari messi assieme. Senza frenare la sua marcia, il samurai si stava accingendo a sguainare le sue spade, così che questa volta fosse stato lui a sferrare il primo colpo, senza lasciare possibilità a gli avversari di attaccare. Ma qualcosa di diverso accadde in questa nuova situazione; a differenza del precedente incontro, gli insetti non sembravano ostili, no, più che altro i loro gesti confusi, sembravano voler comunicare qualcosa, portando gli arti in maggioranza nella stessa direzione. Cosa mai volevano comunicare? Era paura la loro, o una trappola ben escogitata, per far cadere in un tranello il samurai? Per quanto lui fosse diffidente, il suo codice d'onore gli imponeva di non attaccare un avversario che non si dimostrava ostile o belligerante, quindi... di conseguenza avrebbe continuato nella sua corsa frenetica in direzione del cunicolo che lo stava portando verso l'inaspettato, non sapendo cosa lo stava attendendo, ma consapevole di poter fare affidamento sulle sue capacità, ben superiori a qualsiasi normale essere umano. Le creature non ostacolarono la sua marcia, ignorandolo - e anzi percorsero la strada in senso contrario al Samurai - facendogli intuire che qualcosa di terribile lo stava aspettando. Mentre i metri diminuivano la distanza che lo separava dal punto d'arrivo, rumori sordi di un conflitto vennero ben uditi da Musashi : che cominciò a chiedersi cosa mai stava succedendo, e cosa mai questi territori nascondevano realmente.




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    Musashi
    Mana: 85% su 100%

    Equip
    Shibuki - Vaporizzatore
    Descrizione: La spada ha la forma di una zanbatou, con una lama che si estende per due metri, un elsa che supera i 50 centimetri, una mezza luna subito dopo la guardia, e un buco nell'estremità.. Shibuki è un'arma unica nel suo genere. Nonostante abbia l'elsa di una qualunque spada, la lama è ricoperta da un numero inverosimile di pergamene alchemiche, probabilmente infinite. Questa formula non è altro che energia instabile all'interno dei fogli, che una volta a contatto con un corpo o una struttura solida daranno vita a una deflagrazione. Se Musashi dovesse innescare l'esplosione di questi oggetti tramite la collisione di quest'ultime o pronunciando la frase scritta su di uno dei fogli, niente potrà fermare la deflagrazione, specialmente se a supportarla sarà un diretto verso un qualsiasi malcapitato a meno che non si usino difese energetiche pari a un consumo immesso nell'esposione che potranno tranquillamente schermare l'offensiva, . Ciò comporta, oltre ad ingenti danni ulteriori, che l'avversario potrà sottrarsi al colpo in sè della lama, ma abbassarsi o restare nel raggio di tre metri (raggio della pergamena bomba) sarebbe comunque fatale per lui. Incredibilmente le esplosioni sembrano non intaccare minimamente il possessore della spada, che sarà libero di colpire in sequenza. In breve l'unico modo per evitare il danno, è allontanarsi di almeno 3 metri, o si verrà coinvolti nel raggio dell'esplosione. La tecnica può colpire più nemici contemporaneamente, a patto che essi siano nel raggio delle esplosioni.
    [l'L'esposione sarà a consumo variabile a seconda della potenza che si vorrà incanalare]
    Totale Costo 3 punti. 1 per arma. 2 per la tecnica.

    Oggetto di Invocazione: Rotolo
    Descrizione: Rotolo in cui Musashi tiene sigillata Shibuki. Avendo una molte ingombrante, sarebbe per il samurai difficile combattere con quest'ultima sulle spalle. Così, tramite la tecnica di Invocazione ha la capacità di poter confinare oggetti e armi in speciali rotoli, che successivamente sdrotolerà, per poi poggiare il palmo sulla pergamena e richiamare l'arma, che apparirà sopra l'oggetto cartaceo.

    Katane: x2
    Descrizione: La katana è la spada lunga giapponese, si riferisce ad una specifica spada a lama curva e a taglio singolo usata dai samurai. Nonostante permettesse efficacemente di stoccare, veniva usata principalmente per colpire con dei fendenti, impugnata ad una o due mani. Veniva indossata con la parte concava della lama rivolta verso il basso, in modo da poterla sguainare velocemente con abili movimenti, e che in nessun modo il filo della lama (rivolto quindi verso l'alto) potesse danneggiarsi con il tempo sfregando contro l'interno del fodero. Costo: 2 punti

    P a s s i v e

    Percezione dell'Aurea: Abilità assolutamente singolare, detenuta da i cosiddetti "Combattenti Sensoriali", richiede una preparazione in ambito magico decisamente elevata, soprattutto nel Controllo dell'Aurea, in quanto si deve percepire l'energia naturale altrui in un'area ben delimitata, che varia da persona a persona.
    Chi la utilizza può identificare qualsiasi fonte nelle vicinanze, potendo così prevenire attacchi alle spalle, imboscate o eludere situazioni spiacevoli come nebbia improvvisa, cecità temporanea ed eventuali effetti dati da illusioni e simili.
    Essendo un'abilità sensitiva, non richiede nessuna spesa di energia, ma solo pochi la detengono. Costo: 5 punti

    Omicidio Silenzioso: Pericolosissima abilità utilizzata da Musashi.
    Consiste nel celare la propria presenza, completamente, evitando di produrre qualsivoglia rumore durante gli spostamenti sul campo di battaglia; ciò risulta assai favorevole in situazioni dove il nemico non è a conoscenza dell'ubicazione, ad esempio all'interno di banchi di nebbia, cortine fumogene o grotte completamente al buio.
    Senza produrre rumore il guerriero può avvicinarsi alla vittima ed ucciderla senza che questi se ne accorga!.
    Ovviamente senza qualche stratagemma che permetta di nascondersi o celare la propria posizione è un'abilità inutile! Costo: 5 punti

    A t t i v e
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    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 24/11/2011, 19:28
     
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  15. °G°
     
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    Νίκη

    saberblue L'attacco del mio adorabile bestione, Berserker, colpì con foga il massiccio Titano che però risentì in maniera minima della ferita al fianco subita. Invece, il mio attacco non ebbe alcun effetto sul Mostro tranne quello di fargli notare la mia presenza che voleva scacciare con un poderoso colpo, alla cieca, con il braccio. L'attacco, molto più rapido di quanto mi aspettassi, si avvicinava rapidamente al mio bellissimo corpo, a cui non dovevo ricevere alcun danno, a nessuno piace una ragazza sfregiata. Così, per far deviare quell'attacco, difficilmente parabile comando, mentalmente, al mi Berserker di utilizzare la sua tecnica speciale, che consisteva in un portentoso colpo al suolo che aveva lo scopo di aprire una voragine lunga cinque metri e larga un metro sotto le zampe del Titano per sbilanciarlo togliendogli letteralmente il terreno da sotto i piedi. la tecnica, utilizzata lateralmente non avrebbe avuto alcun effetto, infatti, le zampe del mostro, che erano si molto lunghe, ma che non avrebbero mai potuto superare il metro di larghezza, sprofondano comunque nella fenditura creata dal mio cucciolotto Berserker. Questo mi diede l'opportunità di evocare lo Skate, che sotto il mio comando si presentò già nella sua forma compatta per accogliermi velocemente e portarmi il più in alto possibile, lontana dalla portata degli attacchi del mostro. Dopo essermi assicurata una posizione privilegiata con gli ultimi istanti di vita del mio Berserker ordino al dolce gigante di colpire con tutte le sue forze con la Claymore il cranio della bestia. Se al fianco non fa molto male al cranio dovrà pur avere qualche effetto aggiuntivo.

    Νίκη


    .:Mana: 60% su 100&
    .: Armi:
    CITAZIONE
    Nobody: [+] E' una particolare armatura regalata dal suo patrigno che dimostra la sua utilità soprattutto nel corpo a corpo. L'armatura è unita ad una spada sulla cui lama vi sono incise delle rune magiche ma queste rune non hanno alcun potere particolare.

    .:Passive:
    CITAZIONE
    Speed: La velocità e l'agilità dell'utilizzatore aumentano del 25%. Grazie alla manipolazione del vento che gli consente di muoversi incontrando una minor resistenza dell'aria.

    .:Tecniche:
    CITAZIONE
    //

    .:Evocazioni:
    CITAZIONE
    Berserker: [+] Il Berserker è l'evocazione più imponente, raggiunge i due metri e mezzo di altezza, ed attacca con una possente claymore che anche lui deve brandire a due mani. Molto lento può però utilizzare tecniche di elemento terra come una spaccatura nel terreno larga circa 1 metro che si propaga fino a 5 metri dal punto in cui viene battuta la Claymore sul terreno. (2 turni, costo Medio)

    Skate: [+] Questa creatura si utile solo per gli spostamenti, infatti irrigidendosi può levitare per trasportare la ragazza come uno skateboard volante. In caso di combattimento questa creatura potrà essere utilizzata per volare ad un massimo di 5 metri con un costo medio per un massimo di 2 turni. Durante il puro GDR potrà essere utilizzato senza limiti ad un costo basso. (turni 2, costo Variabile)

     
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23 replies since 17/11/2011, 22:54   425 views
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