Perché è un bravo ragazzo... ♪

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  1. † Guerra †
     
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    La caccia.
    Cacciare era scrutare l'ambiente buio e asfittico in cerca della sua preda. Sentire il cuore battere forte, con aspettativa, la sensazione dell'adrenalina che pompa a mille nelle vene. Il fucile appoggiato sulla spalla, la durezza del pavimento a contatto col ginocchio, i muscoli doloranti per la posizione rannicchiata. Il brivido dell'eccitazione quando vide la sua preda - ah, il modo in cui scrutava nervosamente da tutte le parti, oramai conscio che lui era lì - l'assoluta comunione di occhio e mano mentre allineava il mirino al centro del bersaglio e....

    b i i p !

    Praticamente all'istante il ragazzino si girò e sparò col fucile, prendendolo di striscio. Con un'imprecazione rotolò al riparo e sparò un paio di colpi per copertura, stampandogli tre cerchietti rossi a triangolo sul cuore. Un movimento alla sua sinistra - senza neanche pensare premette il grilletto, schizzando di cremisi il volto brufoloso dell'aspirante SuperMario con il pugno ancora levato in aria, e rotolò di nuovo via schivando a malapena due nuovi colpi - quei bastardi si stavano coalizzando! Con un ringhio bestiale scavalcò con un salto il basso sacco di iuta, inseguito da raffiche di proiettili e dall'orribile trillio nella sua tasca. Sparò all'indietro per rallentarli, infilando al tempo stesso una mano sotto la protezione di gommapiuma per azzittire lo stramaledettissimo cellulare, poi impugnò il fucile come era giusto farlo, espulse il caricatore, ne mise uno nuovo e centrò il primo nerd brufoloso a disposizione su entrambe le lenti degli occhialini di protezione, accecandolo. Una piccola spinta e il ragazzino finì tra i piedi del suo compare, subito freddato con un colpo in testa.
    Okay, ora aveva riacquistato il controllo.
    Si accucciò accanto al 'cadavere' e gli tappò la bocca con una mano, sogghignando apertamente quando quello sgranò gli occhi indignato. Richiamati dagli strilli di quello accecato, il quale stava sbattendo contro tutti gli ostacoli e le protezioni dell'arena, gli ultimi tre componenti della squadra nemica si fecero vedere: prima un tizio con gli occhiali che sembrava avesse 'smanettone' stampato sulla fronte -e una rosa di puntini rossi su tutto il torso un istante dopo aver abbandonato incoscientemente il riparo-, poi il cecchino sulla torre che si sporse leggermente per vedere meglio che accidenti stesse succedendo -prima gli tirò addosso il fucile di uno dei caduti e poi lo crivellò di colpi- e infine il capo, che eliminò sgattaiolandogli alle spalle e tirando col fucile sparavernice da una distanza di meno di un metro sulla sua nuca: sguish-splat! Il resto è storia.

    Sport meraviglioso, il paintball, non trovate?






    [email protected] entra nella chat
    _________

    Da: [email protected]
    A: [email protected]
    Oggetto: blablabla

    Spero per te che sia urgente.
    _________

    Da: [email protected]
    A: [email protected]
    Oggetto: LAM

    Molto: D.G. si sta muovendo adesso.
    _________

    Da: [email protected]
    A: [email protected]
    Oggetto: Re:LAM

    E tu lascia che si muova! :look: La tua mail mi ha quasi fatto ammazzare oggi!  :argh:
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    Da: [email protected]
    A: [email protected]
    Oggetto: Re:Re:LAM

    Non mi dire... Resident Evil?
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    Da: [email protected]
    A: [email protected]
    Oggetto: Re:Re:Re:LAM

    No, a paintball: una banda di sedicenni ha voluto scoprire come mai da cinque anni il campione assoluto della Cadwell Paintball Arcade è uno "scricciolo" come me. Stanno ancora pulendosi la vernice di dosso! :8D:
    _________

    Da: [email protected]
    A: [email protected]
    Oggetto: Re:Re:Re:Re:LAM

    Se non vieni entro due minuti e distrai Morte il LAM si farà un incontro frontale con la nostra non-tanto-calma sorellina. :grab:
    _________

    Da: [email protected]
    A: [email protected]
    Oggetto: Re:Re:Re:Re:Re:LAM

    Houston, we have a problem: devo ancora riscuotere la mia scommessa!
    _________

    Da: [email protected]
    A: [email protected]
    Oggetto: Re:Re:Re:Re:Re:Re:LAM

    LASCIA PERDERE TUTTO E MUOVI IL CULO CAZZO!
    _________

    Da: [email protected]
    A: [email protected]
    Oggetto: Re:Re:Re:Re:Re:Re:Re:LAM

    Schiavista.... sto arrivando.
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    [email protected] esce dalla chat
    _________

    Da: [email protected]
    A: [email protected]
    Oggetto: soliti fratelli!

    Te l'avevo detto che se ne era scordato. :grab: Sono cinque euro, grazie!
    _________

    Da: [email protected]
    A: [email protected]
    Oggetto: Re:soliti fratelli!

     :sgrunt:
    _________

    doctor.house.the.revenge esce dalla chat
    _________

    [email protected] esce dalla chat


    Beeeeeeeenvenuti alla vostra simpaticissima quest di resurrezione prefabbricata, che come credo abbiate già capito dal piccolo promo vi lascerà una sorpresa dopo l'altra! Per coloro che si fossero persi la puntata della scorsa settimana, il valoroso e ammirato Jattur è stato cortesemente killato nientepopo'dimenoché da Madame Le Mort in persona. Poteva forse Drusilia Galanodel lasciare impunito tale affronto? MA CERTO CHE NO! Ragion per cui il due di picche - pardon, di coppe - piglia il primo chierico/sciamano/coso-in-grado-di-resuscitare della sua gilda e prepara un viaggio spirituale nell'aldilà asghabardiano.
    La Morte si è presa l'anima di Jattur? E allora il Lam se la riprende!

    Turni: Dru-dru, resto del Lam in ordine a piacere, altro Qm

    @Dru: Per ovvie ragioni di regia puoi pngizzare il chierico. :sisi:
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    "La mente ha esattamente lo stesso potere delle mani: non solo di afferrare il mondo, ma di cambiarlo".
    Woodrow Wilson


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    Antro di Kinum, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    -Compagni, fratelli.
    Ciò per cui siamo qui va oltre tutto ciò che noi stessi avremmo mai pensato.

    Un gruppo di persone raccolte in semicerchio ed una sola poco più distante, verso la parte aperta di quella figura spezzata. Era lei a parlare. Si chiamava Drusilia Galanodel e, in un modo o nell'altro, si era ritrovata a dover pagare un prezzo per un crimine non compiuto contro la Nera Signora. Quale era la sua colpa? Aver convinto, o magari ispirato, un Emissario della Morte tempo addietro a seguire il proprio cuore, i propri sogni, piuttosto dei dettami di una padrona che l'aveva brutalmente truffato. O almeno questo avrebbe pensato, se mai lo avesse saputo. Eppure lei di Hamelin non sapeva assolutamente niente, a parte che fosse di animo sensibile, oltre che eccelso musicista. Lo aveva guidato verso una speranza, ed il tutto si era risolto con la sua morte nel Mondo dei Sogni, inaccessibile o comunque con molti limiti a discapito delle forze della regina armata di falce. Fu allora che l'equilibrio si era infranto, e gli dei di quel luogo decisero di rimediare al danno maldestro riportando in vita ciò che restava del Tanatomusico, usando come tramite il ventre di una persona a lui cara e particolarmente legata a quella imbarazzante vicenda, Drusilia per l'appunto. Ma, chissà perchè, la Morte non aveva gradito quel pareggio dei conti ed al secondo anno del neonato Lowarn era giunta a Laputa, varcando i limiti inaccessibili della fortezza volante oltre che della sede della gilda più in vista del semipiano e rapendolo sotto i loro occhi, destando terrore e sgomento.

    Alla fine, tuttavia, gli Aviatori erano riusciti a recuperarlo, ma quale era stato il prezzo?
    Jattur Shattur, soldato valoroso, amico fedele.
    Perchè lui?

    Il Gran Maestro continuava a domandarselo nelle sue successive notti insonni, soffocata da un tormento come e più grande di quello provocato dalla morte dei suoi cari. Era...orribile. Sarebbe morta, si sarebbe spenta lentamente in quel dolore se non avesse avuto il coraggio di levarsi dal suo giaciglio intessuto di lacrime, occhi ardenti di fiamma viva, e decidere l'impossibile.

    -Dopo diversi tentativi di resurrezione, provati sia in presenza di Yang, sia con l'aiuto di Kyoko e la qui presente Virginia, siamo giunti alla conclusione che l'anima del Sergente Shattur sia stata bloccata per qualche ragione nell'aldilà.
    Credo sia evidente che Morte non voglia farcelo riavere indietro...


    Chi era lei per prendersi uno dei suoi protetti?
    E chi era invece Drusilia, per starsene come una bambina sconfitta e piangere?
    No, non le avrebbe dato quella soddisfazione... anzi.

    -Se lei non ce lo vuole ridare, andrò io stessa a prendermelo.

    Per quanto quell'affermazione potesse sembrare totalmente delirante, il suo volto restava fermo ed impassibile, sicuro e deciso in ogni singolo istante. Si rivolse infine agli altri.

    -So che vi siete offerti per accompagnarmi, tuttavia vi prego di pensare bene a ciò in cui vi state per immischiare, perchè il nostro avversario è qualcosa che non ha niente a che fare con i ladruncoli ed i criminali presenti ad Endlos.
    Siete ancora in tempo per ritirarvi.


    Sorrise, malinconica.

    -Io comprenderò perfettamente le vostre ragioni.
    La vostra sarà prudenza, non codardia.


    luxva

    crocedrusilia
    » Status Energetico: 110%

    » Status Fisico: illesa

    » Status Psicologico: silenziosamente sofferente (causa sigillo)

    » Note: //

    Oggetti:
    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    Il grifone è una creatura leggendaria con il corpo e la coda di leone, artigli, ali (qualora si trattasse di un esemplare femmina) e testa d'aquila. Questa ha orecchie molto allungate; sono a volte descritte come da leone ma spesso anche da cavallo, a volte anche piumate. Simboleggia custodia e vigilanza, e solitamente son creature perfette da mettere a protezione di tesori particolarmente rari. Inoltre la sua figura riunisce in sè l'animale dominante sulla terra, il leone, con quello dominante in cielo, l'aquila, dunque è anche simbolo di perfezione e potenza. L'esemplare in questione è l'unico grifone albino vivente nel territorio di Endlos, una femmina, unico per la sua bellezza, tuttavia particolarmente delicato. Questo è caratterizzato da un piumaggio candido come la neve, esattamente come lo è il manto da felino del corpo di chimera. Unica macchia di colore, quasi ad impreziosirlo più che a sporcarlo, è l'oro di due grandi occhi lucenti. Si dice che, differentemente dai suoi fratelli, questa creatura sia stata trovata dal Gran Maestro nel Presidio del Nord, e che l'abbia portata con sè perchè colpita dalla sua bellezza esotica ed il candore lunare. E' anche un esemplare particolarmente grande; infatti è lungo quasi tre metri, con un'apertura alare di ben 6 m.
    Nonostante il suo piumaggio albino, non si può certo dire che Aeglos sia una creatura delicata; abituato alle temperature più impervie e alle bestie più selvatiche e pericolose, la creatura dimostra una particolare capacità di resistenza agli attacchi, che gli permette di riportare meno danni rispetto un normale esemplare della medesima specie. In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Resistenza".
    Come se non bastasse, è dotato di una muscolatura corta e possente che, sebbene non gli permetta una particolare agilità o rapidità, lo rende capace di compiere sforzi di molto superiori rispetto agli altri grifoni, come ad esempio trasportare più gente sul proprio dorso o fare dei danni ad un avversario con un semplice colpo fisico. In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Forza".

    Occhi congiunti
    Aeglos non è un grifone come gli altri, e non lo è soltanto per il piumaggio candido, gli occhi d'oro ed il portamento aggraziato eppure maestoso, oltre ad essere la cavalcatura scelta del Gran Maestro del Liberis. Lui è molto di più. Lui, anzi lei, ha superato un lungo ed estenuante addestramento all'Albero Casa, delicati esperimenti da parte della Corona della Via della Genesi uniti a cure per migliorare la sua vita e le sue prestazioni a causa della debolezza fisica dovuta allo stato genetico di albinismo. Ha superato tutto, e non è stato facile, eppure la soluzione è giunta dal sangue stesso della sua padrona. Come narrano alcune leggende, infatti, il sangue degli angeli che in parte scorre nelle vene di Drusilia, ha proprietà particolarmente potenti per chi è in grado di sfruttarle, davvero molto simili a quelle decantate per la famosa "pietra filosofale". Il risultato? Oltre ad un recupero totale da tutte le carenze e malattie da esse generate, il volatile possiede ora anche un legame empatico con il Gran Maestro; Drusilia sarà in grado, infatti, a seconda del suo semplice desiderio, di vedere tutto ciò che passerà sotto lo sguardo vigile della chimera, come se i suoi occhi fossero i propri.

    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + Bonus 50% in Resistenza + Bonus 50% in Forza + Passiva di Occhi Congiunti (Drusilia+famiglio) = 29pt TOT]


    » Abilità Passive

    →Aura di Venere» {malia d'Amore}: descrizione in scheda.

    →Aura dei Giusti» {malia di Carisma}: descrizione in scheda.

    →Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» {anti-malia}: descrizione in scheda.

    →Volontà di ferro» {Bonus enegetico del 10%}: descrizione in scheda.

    →Essenze e presenze nascoste» {auspex passivo 15m}: descrizione in scheda.

    →Legame con la Fonte» {resistenza a veleni e malattie}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 1» {scurovisione}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 2» {potenziamento vista}: descrizione in scheda.

    →Librarsi in volo» {volo fino a 5m}: descrizione in scheda.

    →Istant Casting» {potenziamento rapidità magica}: descrizione in scheda.

    →Wind speed» {Bonus Velocità 50%}: descrizione in scheda.

    →Angel's Fall» {Bonus Destrezza/Agilità 50%}: descrizione in scheda.

    →Nature Reverence» {comando agenti atmosferici}: descrizione in scheda.

    →Veritas» {discernere bugie}: descrizione in scheda.

    →Arciere Arcano» {frecce magiche}: descrizione in scheda.

    →Chaos» {spada mutaforma}: descrizione in scheda.

    →il Quarto e Ultimo Sigillo» {passiva interpretativa}: Viene la Morte, quarta ed ultima a venire. Viene, e le prede sono già fiaccate dall'azione di fratelli e sorelle. Viene, e pone il sigillo all'ultimo atto di un mondo.
    A p o c a l i s s e
    Quando la Morte passa sulle ceneri di ciò che Guerra, Pestilenza e Carestia hanno bruciato, appestato e polverizzato, niente può salvarsi: quanti credono di essersi salvati, sono stati semplicemente risparmiati per dopo.
    E lo sanno. Cercano di dimenticarlo, ma lo sanno.
    "Uccidere" la Morte, scacciarne temporaneamente l'essenza, non basta per considerarsi salvi: una volta che tutto sembra finito, i danni restano. Il dolore delle persone amate, dei cari estinti, delle ferite subite, degli animi lacerati, delle torture inflitte. Rimangono sempre, senza svanire mai. Come un prurito ad un arto che non esiste più, che ogni tanto torna a tormentarci. Come gli spettri del passato, che non si danno requie.
    Alcuni impazziscono. Altri, più sfortunati, sopravvivono per vedere.


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    Edited by Drusilia Galanodel - 26/1/2012, 21:53
     
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  3. Virginia Naïlo
     
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    antro

    "La speranza è un rischio che bisogna correre".
    Georges Bernanos


    normalecolomba1copia

    Era stato piuttosto complicato ricevere i permessi per incontrarsi tutti in quella cattedrale di dio pagano, eppure Virginia non riteneva vani gli sforzi di Drusilia, perchè per ciò che stavano per compiere sarebbe stato maggiormente adatto un ambiente più raccolto, più religioso, più... sacro. Anche se pagana, infondo era pur sempre una chiesa... o qualcosa di simile... e loro stavano sfidando la Morte... e la suorina sapeva che solo l'Altissimo poteva proteggerli da forze così potenti. Sebbene andassero contro ai normali equilibri della vita e della morte, la fanciulla dai capelli d'oro raccolti sotto al velo blu della veste mariana era lì a supportarli con tutta sè stessa, ben cosciente del fatto che tutta quella vicenda fosse il risultato di molte altre azioni di cui Drusilia, suo passato e migliore amica, non era di certo il carnefice.

    -La situazione è complicata.

    Esordì, gli occhi nocciola velati di preoccupazione per tutte quelle anime.

    -Non ho mai fatto nulla di simile, ma mi sono documentata abbastanza per avere una certa sicurezza su come eseguire questo... rito.

    Le mani si sfregarono fra loro, mentre li osservava titubante.

    -Promettetemi soltanto di rivolgere qualche preghiera al cielo, in modo che gli angeli e le anime pie vi diano il loro supporto e la loro benedizione.

    Si avvicinò a loro, carezzando il volto imberbe di Ryusang.

    -Ne avrete tanto bisogno.





    passive

    rosette0101
    ANIMA IMMORTALE: L'Antico ed il Nuovo Testamento descrivono l'essere umano come anima, ma anche come unità di "spirito-anima-corpo", che nella morte fisica si scinde temporaneamente e viene ripristinata alla resurrezione dei corpi nel giorno del giudizio. Nel tempo che intercorre tra i due eventi (situazione temporanea fra morte fisica e resurrezione), l'individuo continua ad esistere come persona, anche se privo del corpo terrestre-fisico. La continuità personale tra morte terrena e resurrezione può essere definita come continuazione dell'esistenza dell'io umano, ovvero anche dell'anima, la quale è, in tal senso, la personalità dell'individuo che sopravvive alla morte fisica. E' certo che la somiglianza con il Creatore e l'immagine non si riferiscono alla forma fisica data all'uomo, ma alla caratteristica intrinseca di Dio che è appunto l'esistenza perpetua, l'immortalità dell'anima. Nel caso di Dio è un'esistenza perpetua che non ha avuto inizio, fuori del tempo. Poichè testimone della Volontà divina, Virginia ha ottenuto la resurrezione finale del suo corpo in anticipo, in modo da diffondere la Parola in ogni Universo.
    In termini gdr, Virginia è immortale; qualora avvenisse la morte del personaggio in quest o combattimento, esso risorgerà senza tecnica di resurrezione, poichè l'anima ne è rimasta intaccata. Idem per lesioni permanenti come ferite profonde o amputazioni varie ed eventuali.


    VEGLIO SU DI TE: Virginia non è altro che un'anima che ebbe modo di guardare il volto dell'Altissimo, e nella sua gloria unirsi e cantarne le lodi, dono senza prezzo per una morte in santità e purezza. Grazie a tale, precedente unione con il suo Dio, Virginia ha ottenuto un frammento della sua onniscenza; è in grado, attraverso la preghiera, di poter "sentire" ogni presenza nel raggio di 15m da lei.

    IL MIO CUORE APPARTIENE A DIO: Virginia ebbe modo non solo di conoscere la Sua Parola in vita, ma di poterne cantare la grandezza anche dopo la morte, e con ciò l'Amore Sacro che prova per lui si è rinvigorito, possente come una fiamma perenne, tanto da renderla totalmente immune alle intrusioni e raggiri mentali: nel corso di una scena o di un combattimento, ella non subisce manipolazioni eventuali fino a livello medio. (Resistenza psichica + illusoria)

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    Edited by Virginia Naïlo - 25/1/2012, 22:36
     
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  4. Grifis:.
     
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    Si era ridestato nella sala infermeria dell'Albero Casa. Ferito ma vivo: l'armatura aveva asservito al suo scopo, a quanto sembrava. Sempre freddo e privo di forti emozioni, per quanto dolorante, il falco non vagliò nemmeno per un momento la folle ipotesi di starsene così, disteso su un letto a fissare ignoti soffitti. Doveva alzarsi, pur non sapendo cos'era successo frattanto; doveva perché non aveva ancora avuto modo, né tempo, di fare un rapporto al Gran Maestro sull'accaduto.

    Per quanto le infermiere fossero restie, il Sergente Verde non esitò a scostarle e a proseguire, pur barcollante, verso le proprie stanze. Qualcuno aveva avuto il buon cuore di rimettere tutto al solito posto, così rivestirsi della corazza - crepata qui e lì - e riafferrare la spada non fu, per lui, un vero problema. Fu ben più difficile recarsi presso dama Drusilia, cogliendola proprio nel momento in cui si apprestò a parlare dei fatti...

    La morte di Jattur lo colse come un'ondata d'acqua ghiacciata, e pur non potendo realmente dispiacersi per la morte del compagno, qualcosa dentro di lui smosse un sentimento che definire cameratismo sarebbe davvero poco. Vendetta? Sì, forse anche quella ruggiva abbastanza oltre il manto di ghiaccio in cui era sigillata ogni sua emozione.

    Permettete mia signora che vi aiuti nella vostra ricerca...

    Le disse, porgendo un'oggetto che ella stessa gli aveva regalato e che ora, per la prima volta, diventava finalmente utile al suo scopo: la Bussola d'Oro, Rosa dei Venti, aveva la facoltà di scovare ogni cosa, ed indicava anche in che modo era possibile ottenere ciò che più si desiderava al mondo. Così porse l'oggetto alla Dama dei Venti, così il desiderio più intimo della sua anima avrebbe fatto ruotare le lancette: una avrebbe indicato la posizione, l'altra avrebbe invece ticchettato su vari simboli, tali da descriverle perfettamente come raggiungere il suo obiettivo.

    Non importa che Jattur sia in questo mondo, o in un'altro: la bussola lo troverà e ci dirà anche come raggiungerlo.

    Sapeva d'imbarcarsi in qualcosa di assai rischioso, forse anche troppo. Ma non poteva, per nessun motivo, lasciare che Drusilia andasse da sola... né che altri suoi compagni d'arme dovessero cadere per mano della morte. Eppure, un brivido lo colse: se i nemici eran quelli affrontati a Laputa, le loro speranze erano ben misere.

    Grifis
    Equipaggiamento
    [ Armatura d'Argento del Grifone ]
    Mentre su Endlos la storia di Phemt divenne una leggenda, per altro ormai quasi del tutto dimenticata, il cui ricordo è vivo solo in un'iscrizione a conoscenza di pochi - se non di nessuno -, il Bejelit Scarlatto finì il suo viaggio in un mondo sconosciuto. Quivi, la popolazione nativa ne fece un oggetto sacro e, più tardi nel tempo, lo incastonò all'interno di una corazza d'argento avente le effigi del loro dio: il Grifone. Non molti anni dopo, un'Elfo precipitò in questo mondo assieme a uno di quegli animali adorati dalle popolazioni indigene; egli fu subito proclamato Re e gli fu fatta in dono questa Armatura d'Argento. Il cristallo incastonatovi, inoltre, cambiò colore da cremisi a verde, in un processo che mai nessuno avrebbe potuto comprendere. Con indosso le vestigia del Dio Grifone, il Re Elfico condusse quei popoli alla pace e alla vittoria; e dopo cinquant'anni, fu richiamato al suo mondo di origine portando con sé la corazza. Avrebbe poi scoperto che questa era dotata di particolari poteri.
    [ Armatura ]

    [ Spada degli Spiriti Silvani ]
    La spada ha la forma di una Nodachi, una grande lama giapponese. E' una spada larga avente guardia oblunga e coperta da una sorta di pelliccia bianca, munita di fodero in pelle nera decorata con varie croci bianche, dalla base fino all'apertura dove è presente un piccolo pezzo di corda rossa. L'arma è piuttosto larga, a differenza delle normali katane, e ciò la rende difficile da maneggiare se non si possiede la giusta abilità. Proprio in virtù di ciò, il taglio e la rapidità di una spada superano quelle di una comune katana; lunga 1.50, completamente in acciaio, è un'arma formidabile dotata di un particolare potere.
    [ Arma ]

    [ Bussola d'Oro, Rosa dei Venti ]
    Altro non è, come dice il nome, che una piccola bussola d'oro, comoda da indossare con una catena o portarla semplicemente in tasca. Differentemente dalle altre, però, non ha alcun ago magnetico: ha quattro lancette ed un quadrante con simboli strani. La lancetta blu indica la direzione fisica da seguire per raggiungere ciò che si cerca, mentre le rosse indicheranno simboli che suggeriranno il "modo" più consono per raggiungerlo.
    [ Oggetto ]


    Abilità Passive

    ~ S I L E N T H I L L ~
    Silenzio.
    E' solo una parola. Silenzio: è tutto ciò che il mondo vuole.
    Le parole sono soltanto una violenza, s'infrangono inutilmente nel vento.
    Lo stuprano, senza ritegno: non fanno che inutile male. Così l'imperativo dell'Elfo si fa più forte, e la sua figura elegane e imperiosa non può che ricondurre ogni cosa allo stato originario: la gioia del silenzio.
    Tace l'uomo spergiuro, quello bugiardo e millantatore, come quello lusinghiero e traditore, che dietro le spalle accusa e dirimpetto tace; e che dire dell'uomo che si fregia di menzognere storie, o di quello che si fa adulatore per profitto proprio, che nasconde il vero a chi gli sta davanti, e ne dipinge ben diverso aspetto?
    A tutti costoro a cui è data bocca solo per darsi vanto, a coloro che parlano pur non avendo nulla da dire, e che spendono numerose parole senza aver espletato concetto alcuno; a tutti costoro è chiaro il monito al silenzio che il Falco porge loro.
    S'immagini una silente collina, dove soltanto s'onde il canto degli usignoli: medesimo scenario andrebbe palesandosi in un luogo ricolmo di futili chiacchiere, o nei riguardi di chi tutto dice e nulla ottempera.
    E' un'aura di riverenza, quella di Grifis, un'energia sottile e flemmatica che lo circonda e che può indurre il prossimo a tenere a freno la lingua su determinati argomenti oppure in specifiche situazioni.
    E' chiaro che il suddetto potere è soggetto all'interpretazione dell'altra persona che ne subisce l'influsso, allorquando si verifichino le condizioni per cui il monito al silenzio del Cavaliere possa ritenersi soddisfatto o soddisfacente.
    [ Passiva di Charme "Riverenza" ]

    ~ F E A R L E S S ~
    Vi son cose che possono mutare l'animo di un uomo.
    E tutto ciò che non t'uccide, si dice, può solo renderti più forte!
    E' così per Grifis, l'uomo che ha viaggiato al di là e al di quà della tempesta furente conosciuta come Maelstrom. Non sono pochi a naufragare su Endlos, ma quanti possono vantar d'aver compiuto due volte lo stesso, tragico, viaggio: l'andata, il ritorno... la tempesta certo non perdona, e chiede per sé un pedaggio che a volte può costare anche la vita. Per Grifis quel dazio fu invece la paura, la folle consapevolezza che la morte stesse ormai avvinghiando a sé.
    E nessuno sa cos'abbia visto o vissuto nel mondo alternativo, il cui trauma è visibile dal momento che Grifis non ha ricordo di quel suo viaggio, né della permanenza; rammenta solo di avervi trascorso ben cinquant'anni. Nulla più.
    Ma è dopo essere tornato su Endlos che gli effetti di quell'esperienza si son fatti vivi nell'Elfo, al punto ch'esso può non sembra più nemmeno se stesso; in termini di gioco, Grifis della Tribù dei Minos detiene un naturale resistenza a quei poteri che dell'alternazione dei sentimenti fanno il proprio vanto. Dunque abilità di charme/malia - vedi auree di terrore - fino a un livello medio troveranno nell'integrità psichica del Falco un valido baluardo.
    [ Passiva Resistenza Psionica Medio Livello ]

    ~ C O M P A S S ~
    [...] In termini di gioco, in duello quest (previo consenso del QM) o scene GDR l'oggetto è considerabile dotato di una passiva di Auspex, suscettibile ad eventuali difese apposite fino a livello medio; potrà indicare senza errore la posizione e le modalità per ottenere quel che il Falco desidera avere più.
    [ Passiva Auspex ]


    ~ V E S T I G I A ~
    [...] L'armatura assai leggera e maneggevole, non impedendo alcun movimento.
    [ Passiva Peso Leggero ]

    Le sue ali possono altrimenti essere usate per volare: in termini di gioco, con esse è possibile percorrere notevoli distanze sulle ali del vento (previo consenso del QM in questo o ruolate), o magari è concesso sorvolare il campo di battaglia per non oltre cinque metri d'altezza.
    [ Passiva Volo ]

    Abilità Attive

    Mana & Consumi 100%

    Info In grassetto l'oggetto e la passiva usate, con l'ovvio permesso del QM che, per motivi di Trama, è autorizzato anche a non far valere gli effetti descritti :sisi:
     
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    Il Nibbio

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    -Compagni, fratelli.
    Ciò per cui siamo qui va oltre tutto ciò che noi stessi avremmo mai pensato.


    Le parole del Gran Maestro rimbalzavano sulle mura di pietra dell’Antro di Kinum, restituendo al suo orecchio un’eco distante e remoto quanto lo erano i suoi pensieri in quegli istanti, celati al di là della scomposta zazzera bionda... volti ad un passato doloroso e ancora troppo vicino.
    Ed era con quel malumore nel cuore e nell’animo che se ne stava con le braccia conserte in petto e le spalle buttate contro il riparo e il sostegno di una colonna, con l’aria di chi potrebbe ringhiare e staccarti la testa a morsi se solo osassi dirgli “ciao”.


    -Dopo diversi tentativi di resurrezione, provati sia in presenza di Yang, sia con l'aiuto di Kyoko e la qui presente Virginia, siamo giunti alla conclusione che l'anima del Sergente Shattur sia stata bloccata per qualche ragione nell'aldilà.
    Credo sia evidente che Morte non voglia farcelo riavere indietro...


    Già... il Sergente Shattur...
    La morte di Jattur era ancora vivida nella sua mente, fotogramma per fotogramma, riempiendolo di una collera colma di sdegno per le insensate ingiustizie del mondo: se il Nibbio era lì -pronto a gettarsi in quella missione- era soltanto per cercare un modo costruttivo per incanalare la rabbia gelida che ribolliva sotto la facciata di composto distacco del suo volto imberbe, che dissimulava e rimodellava il volto di ragazzo in una severa maschera da samurai.

    -Se lei non ce lo vuole ridare, andrò io stessa a prendermelo.

    A quell’esclamazione, il biondino sollevò per la prima volta gli occhi cerulei sul pulpito da cui la donna stava parlando, rivolgendosi a tutta la squadra: in silenzio -preda di un gelo e un rigore fin troppo lontani dal suo solito modo di essere- il Sergente Verde staccò la schiena dal pilastro, e lasciò scivolare le braccia lungo i fianchi.

    -So che vi siete offerti per accompagnarmi, tuttavia vi prego di pensare bene a ciò in cui vi state per immischiare, perchè il nostro avversario è qualcosa che non ha niente a che fare con i ladruncoli ed i criminali presenti ad Endlos.

    In silenzio, lasciando che il rintocco dei suoi passi parlasse per lui,
    Ryusang mosse un primo passo fuori dalle ombre della navata.


    - Siete ancora in tempo per ritirarvi. Io comprenderò perfettamente le vostre ragioni.
    La vostra sarà prudenza, non codardia.


    Compì due passi. Tre. Quattro. Sempre più vicino alle oratrici.
    Adesso era Virginia ad aver preso la parola.

    -La situazione è complicata. Non ho mai fatto nulla di simile, ma mi sono documentata abbastanza per avere una certa sicurezza su come eseguire questo... rito. Promettetemi soltanto di rivolgere qualche preghiera al cielo, in modo che gli angeli e le anime pie vi diano il loro supporto e la loro benedizione.

    La suora gli si fece incontro, donandogli il conforto di una carezza sulla guancia... ma neanche quel gesto tenero e gentile riuscì ad allentare su di lui la morsa del dolore della perdita; incapace di lasciarsi rasserenare, l’Aviatore non seppe far altro che incatenare per qualche istante lo sguardo truce e ombroso degli occhi chiari a quello di Virginia, lasciandole vedere quanto il cielo azzurro fosse oscurato da nubi di tempesta.

    -Ne avrete tanto bisogno.

    Permettete mia signora che vi aiuti nella vostra ricerca...
    Non importa che Jattur sia in questo mondo, o in un'altro: la bussola lo troverà e ci dirà anche come raggiungerlo.


    Le parole del Falco catturano per un momento l’attenzione del Nibbio, ma la sua espressione non muta; le sue labbra si schiudono, e una sola parola si libra nell’aria: fredda come il metallo e leggera come uno spettro.

    « Andiamo. »


    Status Fisico: Ottimale
    Status Psicologico: Determinato
    Energie Residue: 110%

    Hidden Strenght:
    Che una creatura posta in difficoltà si scopra in possesso di energie che non sapeva di avere è una delle più profonde verità della vita; in particolare, è credenza presso molte culture che in quanti abbiano vissuto situazioni che li hanno avvicinati alla morte si apra una porta per l’anima, una sorta di occhio mistico, per farla breve, un potere sopito.
    A lui è successo dopo una lotta particolarmente aspra e cruenta, quando era ormai convinto di aver raggiunto il limite; è stato allora che il Nibbio ha scoperto che la sua volontà poteva fornire al corpo la forza segreta per riuscire a compiere ancora un ultimo sforzo: Ryusang può attingere ad una riserva di forze del 10% superiore al normale.
     
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    Risvegliarsi con la sensazione di aver ritrovato qualcosa che un tempo si credeva perduto, fu forte quanto uno schiaffo in pieno volto.
    Una secchiata di acqua gelida, un velo d'incoscienza sulle proprie convinzioni che si scioglieva come neve sotto il sole: come aveva fatto, un Demone, a scordarsi della sua natura?
    Si era abituato talmente tanto ad indossare quella maschera umana da non riuscire lui stesso per primo a riconoscerne il falso dinnanzi ad uno specchio; poteva forse cambiare i suoi pensieri, le sue idee, il suo sorriso e la sua vita... ma non la sua natura.
    Aveva sbagliato quel giorno, nella sua indifferenza dinnanzi alla morte di un uomo?
    Non ebbe alcun dubbio nel credere che la risposta a quella domanda dovesse essere affermativa.
    Non lo conosceva se non per un semplice e banalissimo incontro, non vi era legato se non per delle storie che gli erano state raccontate, ma questo non significava affatto che quell'uomo non meritasse rispetto. Rispetto per aver sposato una causa che gli era costata la vita, rispetto per aver avuto il coraggio di portarla sino in fondo, senza mai aver alcun ripensamento.
    Rispetto ed onore, come ogni altro Aviatore di cui non conosceva neanche il nome, vivo o morto che fosse, che lottava per lo stesso ideale.
    Aveva sbagliato dunque quel giorno, nella sua indifferenza dinnanzi alla morte di un uomo?
    Non ebbe alcun dubbio nel credere che la risposta a quella domanda dovesse essere affermativa.
    ...ma sarebbe stato capace di ricordarselo, qualora si fosse ripresentata l'evenienza?

    Vi fu anche lui al cospetto del Gran Maestro, quel giorno, ad assistere in prima persona ad un discorso che sapeva prima o poi sarebbe arrivato. Non le aveva fatto mai mancare il suo supporto, in quella straziante sofferenza che l'accompagnava dalla scomparsa del Sergente Shattur, eppur era cosciente che sarebbe dovuta essere lei stessa per prima, ad avere la forza di reagire, la fermezza di andare a riprendersi ciò che le era stato ingiustamente sottratto.
    Ed era certo che quel momento sarebbe arrivato.
    Ascoltò ogni singola parola dei presenti con estrema attenzione, e non fu sorpreso nel non riscoprirsi preoccupato; che fosse davvero la Morte il loro avversario, o qualunque altro Dio disceso sulla terra, non avrebbe fatto alcuna differenza.
    In un certo senso, in fin dei conti, al fianco di uno di essi vi aveva vissuto per diversi anni, no? Elenrhal Elessedil... se non era un loro fratello, di certo ne possedeva l'ego.
    Ed almeno lui era riuscito ad ingannarlo diverse volte.

    Vicino alla figura del giovane Nibbio, la Volpe annuì: non serviva aggiungere la sua voce in quel coro, poiché la volontà era stata già espressa con la sola presenza.
    Andiamo.

     
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  7. † Morte †
     
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    Pioveva, quella mattina del 1881 a New Orleans.

    Il cielo stesso piangeva, scuro in volto, coprendo il mondo con il suo plumbeo velo di lutto. Il canto echeggiava sonoro fra le tombe, frammisti al dolore e alla venerazione che da decine di gole si elevava alto nel cielo, tingendo il grigiore delle note di speranza e sopportazione. Non c'era disperazione per la defunta, solo la sua personalità e la sua forza che ancora fra le lapidi sorreggevano i fedeli. Marie Laveau era temuta per i suoi poteri, ma anche amata per la donna che era.

    La donna osservava tutto con occhi nocciola, penetranti.
    Era un poco discosta dagli altri, appena in disparte. La sua espressione era composta; la sua pelle, come tutti, scura. Indossava un lungo vestito nero ornato di ricami e taceva, silente testimone del funerale. Nelle sue mani protette da guanti, il grazioso ombrellino di pizzo nero. Sulla testa, un cappello di feltro. Nero. Lei aveva rispetto per quello che stava accadendo in quel luogo.
    Non così tutti.

    « L'hai ammazzata, alla fine! »

    L'uomo che aveva parlato incombeva alle sue spalle - pelle scura, alto, pantaloni scuri in cui era infilata una camicia bianca senza maniche, ideale per mostrare le dimensioni dei bicipiti. La sua bocca era schiusa in un grossolano ghigno, il volto permeato da una durezza che avrebbe fatto arretrare un fantasma, la sua aura così forte da avvolgere l'intera città in un tornado di potere che sembrava dovesse esplodere da un momento all'altro. La sua rispose guardinga, iniziando a pulsare.
    Non sarebbe successo niente se non fosse venuto nessun altro.
    Non subito, perlomeno.

    « ...non è morta. » rispose, infine. « Non ancora, non del tutto. »

    Allora l'uomo - l'essere - scoppiò in una risata tuonante, rivolgendo il volto al cielo e battendo forte la mano sulla coscia, urtando accidentalmente una croce di pietra col gomito.
    Il monumento s'inclinò pesantemente.

    « La mia povera sorellona è stata battuta in astuzia da una fattucchiera vodoo, eh? »

    La donna sospirò pazientemente. Non valeva la pena d'arrabbiarsi, non certo con lui: come avrebbe potuto suo fratello capire la grandezza di una donna che con la sua sola presenza aveva segnato un'intera città? La Regina non era stata una mera 'fattucchiera', ma un'icona - un simbolo, un portavoce di passione e timori, capace di avvincere le persone con la sua storia e legarle a sé con ben più che il semplice potere del voodo.
    Ora, come ghoul, la sua storia non poteva che continuare più fulgida di prima.

    « Aaah, un vero peccato. Meno male che ci sono quà io! »
    e il nero angelo di morte fece una smorfia al sol udire quelle parole
    « Credo proprio che la mia piccola sorpresa ti tirerà su di morale. »

    La donna strinse gli occhi. « Una... sorpresa? » ripeté lentamente.

    Gli occhi dell'uomo sfavillarono d'eccitazione...


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  8. † Peste †
     
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    Ero disperato: stavo finendo le sigarette.

    L'azione non fa per me. Io sono un uomo di cervello, capite? La mente brillante, il pianificatore machiavellico, il genio sublime che si nasconde dietro le trame. Datemi un set del piccolo chimico, e vi preparerò una cura per la calvizie in meno di cinque minuti. Datemi un computer, e vi confezionerò un virus informatico che in perfetto stile Robin Hood derubi i ricchi (quelli che se lo meritano) per dare ai poveri (se lo meritano tutti) - con in sottofondo la riproduzione di un brano di Bach. Diamine, datemi un pianoforte e ve lo suonerò io Bach!

    A cosa di preciso stavo esattamente pensando quando ho incoscientemente tirato fuori quell'idea in presenza di suo fratello?

    Ovviamente Guerra ne era stato a dir poco entusiasta, quel dì di gennaio a Pentauron. Portare i LAM in rotta di collisione con un paio di nemici veramente tosti e approfittare della confusione per far pagare vecchi debiti? Diamine, è quel che fa per lui! Anche Carestia era stata favorevole, dopo un'iniziale riluttanza: chissà, forse Drusilia le stava simpatica. A volte sua sorella poteva essere assai enigmatica.
    Il piano era perfetto: adeguato alle loro capacità, comprensivo della natura degli avversari, comprendente l'esatta natura del campo di battaglia, tatticamente ineccepibile. Era un'accoppiata rara, la loro - un colosso di muscoli e violenza appassionato di cose come Matrix, Highlander e Halo assieme a un'energofila esile e rachidica con particolare attenzione al suo peso forma? - ma nondimeno essenziale per la riuscita del piano: lui distrae Morte, lei fa passare il LAM nell'aldilà. Insieme avrebbero fatto faville.

    Poi Guerra aveva detto: e tu che fai? E io ho risposto: un accidenti di niente, CRETINO!
    ( no, avete ragione: l'ultima parola l'ho solo pensata... )
    Beh, si, insomma: in men che non si dica mi sono ritrovato arruolato nel team.
    Come palo.
    Ad attendere che Guerra seguisse il piano ( ) o altrimenti che Morte mi uccidesse, a seconda dei casi.

    Come come come? Cosa cosa cosa?
    M'è forse parso di udir un flebile 'sei fregato, amico' dall'altra parte di questo siliceo monitor?
    E S A T T O ! !
    Anche tu non scherzi a QI, vedo.

    In quel mentre mi arriva un messaggio sul cellulare, e la sigaretta - già in vista delle mie labbra avide di nicotina - mi sfugge dalle dita finendo in terra. Sibilo un'imprecazione ed estraggo il maledetto aggeggio. Ovviamente quello non è un vero cellulare bensì una reinterpretazione in chiave locale del potere di entità affini come le loro di scambiarsi messaggi a livello esistenziale... ma se faccio scorrere lo schermo quello mi visualizza un sms.

    m cn me x fare baldoria!

    Non guardo il mittente, lo stile parla da solo: le mie agili dita navigano invece sulla tastiera intessendo in un frenetico guizzar di muscoli e tendini il numero da me desiderato con velocità solitamente sconosciuta ai non-adolescenti. Neppure uno squillo, e lei risponde - neppure sento che risponde, che dico: « Squadra operativa, pronti all'azione - ripeto; squadra operativa, pronti all'azione. »
    ( no, io non guardo troppi film d'azione: ma Guerra si! )

    « Eh?? » mi strilla lei nelle orecchie.
    Sospiro. Accidenti, perché i geni sono sempre incompresi? « Ho detto: via libera, codice blu, luci di atterraggio accese, semaforo verde... insomma, puoi partire! »
    « Ma parla come mangi! » sbottò lei, e mi riattaccò la cornetta in faccia.

    Si, sono rimasto a fissare il telefono con la bocca aperta. Ci credete, voi? Una simile battuta da Carestia?!


    CITAZIONE
    Attendete post di qm.
     
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  9. Virginia Naïlo
     
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    "Dentro al cristallo che ’l vocabol porta,
    cerchiando il mondo, del suo caro duce
    sotto cui giacque ogne malizia morta,

    di color d’oro in che raggio traluce
    vid’ io uno scaleo eretto in suso
    tanto, che nol seguiva la mia luce".


    normalecolomba1copia

    Presa dai suoi mille pensieri, la beata ritrovò il senno ad uno sguardo della Dama del Vento, insolitamente affilato, così diverso da quelli a cui era abituata durante la propria giovinezza. Probabilmente era l'unica a saperlo in quel piccolo gruppo, e forse era l'unica a provar un poco nostalgia per una Drusilia quindicenne così innocente e pura da illuminare anche lo stesso volto del peccato di una luce nuova, disarmato da occhi verdi e sinceri, colmi di speranza ed affetto incondizionato. La ricordava così, Drusilia Galanodel, ed era quella la fanciulla che aveva salvato da morte certa, donando la propria esistenza al suo posto. Davanti quell'altare, anni orsono, il capo per la prima volta coperto da un velo, gli occhi nocciola contro il rosso cremisi della sua assassina, Virginia aveva scelto di essere fedele alla propria idea di Amore, cosciente che non avrebbe avuto altro tempo a disposizione e che non sarebbe mai diventata grande...

    -...የሰው ፡ ልጅ ፡ ሁሉ ፡ ሲወለድ ፡ ነጻና ፡ በክብርና ፡ በመብትም ፡ እኩልነት ፡ ያለው ፡ ነው ፡ የተፈፕሮ ፡ የማስተዋልና ፡ ሕሊናው ፡ ስላለው ፡ አንዱ ፡ ሌላውን ፡ በወንድማማችነት ፡ መንፍስ ፡ መመልከት ፡ የገባዋል ።...

    Ma anche Drusilia era stata intaccata dal male, colpita in pieno dalla ferocia di anime bestiali, sbranata dalle fauci di un'ira nata dall'invidia di un'umana, e come molti dei suoi simili più conosciuti era caduta. Ogni volta che fissava i suoi occhi, Virginia sentiva il proprio cuore vibrare, perchè in quello smeraldo vedeva nitidamente le fiamme sacre ardere dallo stesso suolo arido su cui quell'angelo aveva creato un cratere grande abbastanza per contenere i corpi di tutti coloro che per lei avevano perso vita ed anima. Era strano... ma quando la vedeva, non faceva altro che domandarsi se mai fosse possibile per un angelo caduto brillare così tanto.

    -...የሰው ፡ ልጅ ፡ ሁሉ ፡ ሲወለድ ፡ ነጻና ፡ በክብርና ፡ በመብትም ፡ እኩልነት ፡ ያለው ፡ ነው ፡ የተፈፕሮ ፡ የማስተዋልና ፡ ሕሊናው ፡ ስላለው ፡ አንዱ ፡ ሌላውን ፡ በወንድማማችነት ፡ መንፍስ ፡ መመልከት ፡ የገባዋል ።...

    Iniziò a girare intorno a loro, agitando un'ampolla d'oro piena di incenso, ricoprendo i percorsi da lei tracciati di quel forte odore, quasi a far male le narici. La sua voce era monocorde e maledettamente seria, come il suo sguardo, divenuto improvvisamente d'un blu intenso, esattamente come il colore dell'abito monacale che indossava. L'aria era diventata improvvisamente pesante, ed il buio sembrò volerli inghiottire; improvvisamente non fu più possibile per nessuno vedere le vie d'uscita di quel tempio pagano, ricoperte dal velo delle ombre insolitamente tangibili.

    -...የሰው ፡ ልጅ ፡ ሁሉ ፡ ሲወለድ ፡ ነጻና ፡ በክብርና ፡ በመብትም ፡ እኩልነት ፡ ያለው ፡ ነው ፡ የተፈፕሮ ፡ የማስተዋልና ፡ ሕሊናው ፡ ስላለው ፡ አንዱ ፡ ሌላውን ፡ በወንድማማችነት ፡ መንፍስ ፡ መመልከት ፡ የገባዋል ።...

    stairse
    Quella sala rimase l'unica cosa esistente, mentre intorno si stagliava il vuoto più nero. Ma come la fede splende dove ogni altra cosa smette di esistere, così ecco una scala apparire dal nulla, brillare sempre più di una luce mistica vera, tangibile. Un gradino dopo l'altro, questa li avrebbe condotti in un luogo indefinito, e nessuno avrebbe mai compreso da che parte andasse, alto o basso, destra o sinistra. Quella era la strada da percorrere, e loro avrebbero dovuto farlo, ed avere fede.

    -...אמן

    Quel canto si concluse, ed i grandi occhi della fanciulla dal capo aureo tornarono castani come il legno e la terra. Infine sorrise loro, con volto rassicurante.

    -Questa strada vi condurrà dove non posso accompagnarvi.

    Sospirò, per poi scambiarsi un rapido quanto eloquente sguardo con l'amica.

    -Attenderò qui il vostro ritorno, sia esso fra poche ore o mille anni. Non ho idea di cosa potrete vedere, o cosa vi accadrà: l'aldilà è un posto... strano, diverso da qualunque cosa voi possiate immaginare. Ed è diverso da mondo a mondo, da persona a persona, nonostante sia lo stesso per tutti.

    Infine si inginocchiò sulla nuda roccia, congiungendo le mani in preghiera.

    -Pregherò per voi che le anime pie e gli angeli vi assistano...
    Buona fortuna.


    Ed infine il silenzio, ed anche Virginia scomparve tra le ombre.





    passive

    rosette0101
    ANIMA IMMORTALE: L'Antico ed il Nuovo Testamento descrivono l'essere umano come anima, ma anche come unità di "spirito-anima-corpo", che nella morte fisica si scinde temporaneamente e viene ripristinata alla resurrezione dei corpi nel giorno del giudizio. Nel tempo che intercorre tra i due eventi (situazione temporanea fra morte fisica e resurrezione), l'individuo continua ad esistere come persona, anche se privo del corpo terrestre-fisico. La continuità personale tra morte terrena e resurrezione può essere definita come continuazione dell'esistenza dell'io umano, ovvero anche dell'anima, la quale è, in tal senso, la personalità dell'individuo che sopravvive alla morte fisica. E' certo che la somiglianza con il Creatore e l'immagine non si riferiscono alla forma fisica data all'uomo, ma alla caratteristica intrinseca di Dio che è appunto l'esistenza perpetua, l'immortalità dell'anima. Nel caso di Dio è un'esistenza perpetua che non ha avuto inizio, fuori del tempo. Poichè testimone della Volontà divina, Virginia ha ottenuto la resurrezione finale del suo corpo in anticipo, in modo da diffondere la Parola in ogni Universo.
    In termini gdr, Virginia è immortale; qualora avvenisse la morte del personaggio in quest o combattimento, esso risorgerà senza tecnica di resurrezione, poichè l'anima ne è rimasta intaccata. Idem per lesioni permanenti come ferite profonde o amputazioni varie ed eventuali.


    VEGLIO SU DI TE: Virginia non è altro che un'anima che ebbe modo di guardare il volto dell'Altissimo, e nella sua gloria unirsi e cantarne le lodi, dono senza prezzo per una morte in santità e purezza. Grazie a tale, precedente unione con il suo Dio, Virginia ha ottenuto un frammento della sua onniscenza; è in grado, attraverso la preghiera, di poter "sentire" ogni presenza nel raggio di 15m da lei.

    IL MIO CUORE APPARTIENE A DIO: Virginia ebbe modo non solo di conoscere la Sua Parola in vita, ma di poterne cantare la grandezza anche dopo la morte, e con ciò l'Amore Sacro che prova per lui si è rinvigorito, possente come una fiamma perenne, tanto da renderla totalmente immune alle intrusioni e raggiri mentali: nel corso di una scena o di un combattimento, ella non subisce manipolazioni eventuali fino a livello medio. (Resistenza psichica + illusoria)

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    "Dentro al cristallo che ’l vocabol porta,
    cerchiando il mondo, del suo caro duce
    sotto cui giacque ogne malizia morta,

    di color d’oro in che raggio traluce
    vid’ io uno scaleo eretto in suso
    tanto, che nol seguiva la mia luce."
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    CIELO DI SATURNO, SPIRITI CONTEMPLANTI: Settimo Cielo è quello di Saturno, del quale fa baluardo la meditazione: qui infatti si trovano le anime di coloro che si diedero alla vita contemplativa. Appaiono come splendori che salgono e scendono sui gradini di una "scala celeste" luminosa, dal colore di oro splendente, così alta che non se ne vede la sommità, allegoria della sapienza. La dolce Virginia sarà in grado di richiamare a sè tale scala, accompagnata da cori di angeli, che permetterà di collegare due punti dello spazio altrimenti irraggiungibili se non volando. In quest la lunghezza basata sul consumo sarà accordata fra giocatore e QM.
    Consumo: Variabile Estremo (80%).




    Edited by Drusilia Galanodel - 26/1/2012, 13:04
     
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    "La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza".
    Albert Einstein.


    png

    Il primo a parlare fu Grifis che, confermando la sua volontà di seguire quella strada ora più che pericolosa, le portò fra le mani una bussola d'oro. Il cuore nel suo petto ebbe un sussulto, perchè gli occhi smeraldini roconobbero all'istante la fattura di quell'artefatto; era stata lei stessa a donarlo all'aviatore, tempo addietro, e non avrebbe mai e poi mai pensato che un giorno si sarebbe mai offerto di prestarglielo. In ogni caso, quella era stata un'azione nobile quanto intelligente, dunque gli sorrise colma di gratitudine, levandola all'altezza del petto ed osservando le lancette del quadrante muoversi con rapidità in tutte le direzioni. Sospirò afflitta, tuttavia consapevole della risposta a quel problema; Jattur era nel mondo dei morti, e c'erano mille modi per perdere la vita e raggiungerlo. Eppure non si scompose, piuttosto attese che Virginia cominciasse il suo rito, per spostare su ciascuno di loro il suo sguardo materno e confortante. Nessuno si era tirato indietro, nessuno di loro aveva mostrato cedimenti, nemmeno davanti all'idea di uno scontro aperto con la Mietitrice. Probabilmente tutti loro erano dei pazzi incoscienti, ma in un certo senso si sentì profondamente orgogliosa di loro.

    -Questa missione è pura follia.

    Ammise a voce bassa, ed il capo chino.

    -Vedere tanta devozione nei propri soldati è il sogno di ogni comandante, e voi siete la realizzazione del mio.

    Guardò Grifis e Ryusang, e gli occhi si colmarono di lacrime commosse.

    -E sapere che anche oltre l'esercito c'è qualcuno desideroso di accompagnarmi in una missione suicida, pronto a difendermi nonostante tutto, va persino oltre ad ogni mia più rosea aspettativa... grazie.

    Dunque si voltò, annuendo in direzione della Volpe d'argento, felice di poter contare su qualcuno come lui.
    Infine salutò con un sorriso la giovane Virginia, prima che scomparisse.

    -Prima di iniziare questo viaggio, voglio dirvi una cosa.

    Avanzò sul primo gradino, e poi sul secondo, mentre la sua cavalcatura alata la seguiva dall'alto.

    -Qualunque cosa accada, il mio cuore appartiene a voi.

    E poi via, verso l'ignoto, contro la ragione ed il mondo intero che avrebbe urlato loro di fermarsi.


    luxva

    crocedrusilia
    » Status Energetico: 110%

    » Status Fisico: illesa

    » Status Psicologico: silenziosamente sofferente (causa sigillo)

    » Note: //

    Oggetti:
    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    Il grifone è una creatura leggendaria con il corpo e la coda di leone, artigli, ali (qualora si trattasse di un esemplare femmina) e testa d'aquila. Questa ha orecchie molto allungate; sono a volte descritte come da leone ma spesso anche da cavallo, a volte anche piumate. Simboleggia custodia e vigilanza, e solitamente son creature perfette da mettere a protezione di tesori particolarmente rari. Inoltre la sua figura riunisce in sè l'animale dominante sulla terra, il leone, con quello dominante in cielo, l'aquila, dunque è anche simbolo di perfezione e potenza. L'esemplare in questione è l'unico grifone albino vivente nel territorio di Endlos, una femmina, unico per la sua bellezza, tuttavia particolarmente delicato. Questo è caratterizzato da un piumaggio candido come la neve, esattamente come lo è il manto da felino del corpo di chimera. Unica macchia di colore, quasi ad impreziosirlo più che a sporcarlo, è l'oro di due grandi occhi lucenti. Si dice che, differentemente dai suoi fratelli, questa creatura sia stata trovata dal Gran Maestro nel Presidio del Nord, e che l'abbia portata con sè perchè colpita dalla sua bellezza esotica ed il candore lunare. E' anche un esemplare particolarmente grande; infatti è lungo quasi tre metri, con un'apertura alare di ben 6 m.
    Nonostante il suo piumaggio albino, non si può certo dire che Aeglos sia una creatura delicata; abituato alle temperature più impervie e alle bestie più selvatiche e pericolose, la creatura dimostra una particolare capacità di resistenza agli attacchi, che gli permette di riportare meno danni rispetto un normale esemplare della medesima specie. In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Resistenza".
    Come se non bastasse, è dotato di una muscolatura corta e possente che, sebbene non gli permetta una particolare agilità o rapidità, lo rende capace di compiere sforzi di molto superiori rispetto agli altri grifoni, come ad esempio trasportare più gente sul proprio dorso o fare dei danni ad un avversario con un semplice colpo fisico. In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Forza".

    Occhi congiunti
    Aeglos non è un grifone come gli altri, e non lo è soltanto per il piumaggio candido, gli occhi d'oro ed il portamento aggraziato eppure maestoso, oltre ad essere la cavalcatura scelta del Gran Maestro del Liberis. Lui è molto di più. Lui, anzi lei, ha superato un lungo ed estenuante addestramento all'Albero Casa, delicati esperimenti da parte della Corona della Via della Genesi uniti a cure per migliorare la sua vita e le sue prestazioni a causa della debolezza fisica dovuta allo stato genetico di albinismo. Ha superato tutto, e non è stato facile, eppure la soluzione è giunta dal sangue stesso della sua padrona. Come narrano alcune leggende, infatti, il sangue degli angeli che in parte scorre nelle vene di Drusilia, ha proprietà particolarmente potenti per chi è in grado di sfruttarle, davvero molto simili a quelle decantate per la famosa "pietra filosofale". Il risultato? Oltre ad un recupero totale da tutte le carenze e malattie da esse generate, il volatile possiede ora anche un legame empatico con il Gran Maestro; Drusilia sarà in grado, infatti, a seconda del suo semplice desiderio, di vedere tutto ciò che passerà sotto lo sguardo vigile della chimera, come se i suoi occhi fossero i propri.

    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + Bonus 50% in Resistenza + Bonus 50% in Forza + Passiva di Occhi Congiunti (Drusilia+famiglio) = 29pt TOT]


    » Abilità Passive

    →Aura di Venere» {malia d'Amore}: descrizione in scheda.

    →Aura dei Giusti» {malia di Carisma}: descrizione in scheda.

    →Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» {anti-malia}: descrizione in scheda.

    →Volontà di ferro» {Bonus enegetico del 10%}: descrizione in scheda.

    →Essenze e presenze nascoste» {auspex passivo 15m}: descrizione in scheda.

    →Legame con la Fonte» {resistenza a veleni e malattie}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 1» {scurovisione}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 2» {potenziamento vista}: descrizione in scheda.

    →Librarsi in volo» {volo fino a 5m}: descrizione in scheda.

    →Istant Casting» {potenziamento rapidità magica}: descrizione in scheda.

    →Wind speed» {Bonus Velocità 50%}: descrizione in scheda.

    →Angel's Fall» {Bonus Destrezza/Agilità 50%}: descrizione in scheda.

    →Nature Reverence» {comando agenti atmosferici}: descrizione in scheda.

    →Veritas» {discernere bugie}: descrizione in scheda.

    →Arciere Arcano» {frecce magiche}: descrizione in scheda.

    →Chaos» {spada mutaforma}: descrizione in scheda.

    →il Quarto e Ultimo Sigillo» {passiva interpretativa}: Viene la Morte, quarta ed ultima a venire. Viene, e le prede sono già fiaccate dall'azione di fratelli e sorelle. Viene, e pone il sigillo all'ultimo atto di un mondo.
    A p o c a l i s s e
    Quando la Morte passa sulle ceneri di ciò che Guerra, Pestilenza e Carestia hanno bruciato, appestato e polverizzato, niente può salvarsi: quanti credono di essersi salvati, sono stati semplicemente risparmiati per dopo.
    E lo sanno. Cercano di dimenticarlo, ma lo sanno.
    "Uccidere" la Morte, scacciarne temporaneamente l'essenza, non basta per considerarsi salvi: una volta che tutto sembra finito, i danni restano. Il dolore delle persone amate, dei cari estinti, delle ferite subite, degli animi lacerati, delle torture inflitte. Rimangono sempre, senza svanire mai. Come un prurito ad un arto che non esiste più, che ogni tanto torna a tormentarci. Come gli spettri del passato, che non si danno requie.
    Alcuni impazziscono. Altri, più sfortunati, sopravvivono per vedere.


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    Il Nibbio

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    -Questa missione è pura follia. Vedere tanta devozione nei propri soldati è il sogno di ogni comandante, e voi siete la realizzazione del mio.

    Il mormorio di Drusilia -e ancor di più- la vista delle sue lacrime commosse riuscirono a superare la cortina densa e collosa della collera che ormai da giorni avviluppava il cuore del Nibbio. Ma, ovviamente, veder la mamma il Gran Maestro piangere non lo fece sentire meglio.

    -E sapere che anche oltre l'esercito c'è qualcuno desideroso di accompagnarmi in una missione suicida, pronto a difendermi nonostante tutto, va persino oltre ad ogni mia più rosea aspettativa... grazie.

    In risposta, borbottò solo un “Macché...!” a mezza bocca.
    Evadendo lo sguardo altrove -probabilmente per un accesso di imbarazzo- il biondino si accorse che anche la sagoma familiare dello Yoko si era fatta avanti, unendosi al capannello in silenzio, senza perder tempo in inutili discorsi e pronto a passare all’azione: una cosa che Ryusng apprezzò molto; intanto, la Suora si scostò da lui e iniziò a salmodiare in una lingua arcana e sconosciuta, descrivendo intorno a loro un cerchio ideale con i suoi passi e agitando un incensiere, spargendo così nell’aria nastri di denso fumo. Che puzzava.

    Eppure, qualcosa gli diceva che non doveva essere solo quella zaffata ad aver appesantito l’ambiente... perché -se ne era accorto- la luminosità all’interno di quella cattedrale era andata via via scemando man mano che la litania proseguiva, consegnandoli progressivamente all’abbraccio di un buio sempre più palpabile e profondo: un’oscurità in cui non esisteva niente altro che loro.
    Loro, e una scala d’oro che -insieme al vapore consacrato- saliva verso l’alto.
    O, almeno, così gli parve.

    -...אמן
    la formula si concluse, e gli occhi di Virginia tornarono al loro colore usuale
    -Questa strada vi condurrà dove non posso accompagnarvi. Attenderò qui il vostro ritorno, sia esso fra poche ore o mille anni. Non ho idea di cosa potrete vedere, o cosa vi accadrà: l'aldilà è un posto... strano, diverso da qualunque cosa voi possiate immaginare. Ed è diverso da mondo a mondo, da persona a persona, nonostante sia lo stesso per tutti.
    sospirando con preoccupazione, la fanciulla si inginocchiò sul pavimento
    -Pregherò per voi che le anime pie e gli angeli vi assistano... Buona fortuna.

    Lentamente -come un miraggio divorato dal vuoto assoluto di quella dimensione atemporale-, anche la sagoma della suorina svanì dalle loro percezioni, e fu allora che le iridi di cielo di Ryusang si sollevarono a cercare il volto della Dama del Vento, e le sue direttive. Non si sarebbe aspettato quello che trovò.

    -Prima di iniziare questo viaggio, voglio dirvi una cosa.
    il grifone si librò da qualche parte sopra di loro, e Drusilia calpestò il primo gradino
    -Qualunque cosa accada, il mio cuore appartiene a voi.

    « Bah. Non sono discorsi da fare...! »
    brontolò -pur tuttavia arrossendo- e lanciandosi dietro di lei lungo quel sentiero
    « Andiamo a prendere a calci quell’isterica e a riprenderci Jattur. »

    E, segretamente, ripromise a se stesso che non avrebbe più lasciato morire nessuno.
    Come se fosse in suo potere deciderlo. Ah, i giovani: sempre pieni di ambizione...

     
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  12. Grifis:.
     
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    JkiUF

    La fermezza del Falco si tradusse in un'espressione seria e composta. Il discorso del Granmaestro non servì allo scopo d'indurlo alla ritirata, bensì rafforzò ulteriormente il suo desiderio di trarre in salvo l'anima del compagno Jattur. Così, notando anche la vicinanza di Ryusang e Yoko - con cui già a suo tempo aveva condiviso una particolare avventura - sentì il suo cuore riempirsi ancor più di propositi di giustizia e sì, anche di vendetta. Non poté fare a meno di rimandare un pensiero alla povera Anthea, morta nel tentativo di smascherare quel maledetto assassino di donne e collezionista di mani. Era stato un buco nell'acqua, forse più della missione condotta giù nel Pentauron. Ma non importava: adesso Grifis aveva dentro di sé nuove capacità e una fiamma che, pur sommersa nel ghiaccio eterno, ardeva più brillante che mai. Così in risposta alle lacrime di Drusilia, Grifis commentò:

    Risparmiate le vostre lacrime, Dama: risparmiatele per quando dovrete riabbracciare il Sergente Jattur.

    Quindi, saldamente reggendo la bussola d'oro, il Falco attese che la Suora Virginia eseguisse il suo sortilegio capace di condurre i guerrieri nel mondo dell'al di là. Si meravigliò di come qualsiasi mondo ne possedesse uno, quasi come se fosse consuetudine di una qualche dimensione avere o meno un qualche luogo ove depositare le anime... o torturarle.

    Fu avvolto da uno strano fumo e la tenebra lo cinse tutt'intorno. Ma prim'ancora d'accorgersi dell'accaduto, comprese d'avere dinnanzi una scala che sembrava fatta d'oro. Frattanto che la Dama del Vento ponesse il primo passo verso quella nuova avventura, Grifis afferrò l'impugnatura della sua nodachi e con gli occhi di un falco pronto a ghermire la preda, si apprestò ad eseguire - assieme a tutti gli altri - quell'ennesima missione verso l'ignoto e verso il pericolo.

    grifis1

    Grifis
    Equipaggiamento
    [ Armatura d'Argento del Grifone ]
    già citata
    [ Armatura ]

    [ Spada degli Spiriti Silvani ]
    già citata
    [ Arma ]

    [ Bussola d'Oro, Rosa dei Venti ]
    già citata
    [ Oggetto ]


    Abilità Passive

    ~ S I L E N T H I L L ~
    già citata
    [ Passiva di Charme "Riverenza" ]

    ~ F E A R L E S S ~
    già citata
    [ Passiva Resistenza Psionica Medio Livello ]

    ~ C O M P A S S ~
    già citata
    [ Passiva Auspex ]


    ~ V E S T I G I A ~
    già citata
    [ Passiva Peso Leggero ]

    già citata
    [ Passiva Volo ]

    Abilità Attive

    Mana & Consumi 100%

    Info :run:
     
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    Osservò catturato il rito religioso che la giovane ragazzina elargiva dinnanzi ad i suoi occhi, impassibile e disteso nel suo volto, eppure in realtà scosso nell'irraggiungibilità dei suoi pensieri.
    Già: perché stava per domandare a Drusilia se anche quell'insolita donna vestita da pinguino avrebbe fatto seguito in quella spedizione; e mai più grande sarebbe potuto essere un suo errore, a giudicare dai poteri appena mostrati dalla sua persona! La porta per entrare era stata aperta, ma quella per tornare... beh, se dipendeva anch'essa da lei, esternare si sarebbe potuto rivelare un tantino controproducente.
    Tacque dunque, evitando di isolare la sua voce dalla serietà del coro, concentrando le attenzioni unicamente su quell'interminabile scalinata.
    Vide Drusilia, mandante e capitano di quella spedizione, iniziare per prima la camminata che li avrebbe condotti in un altro mondo. Forte era in lei la determinazione ed il desiderio di riprendersi il suo soldato, eppure altrettanto forte era la consapevolezza del rischio al quale loro tutti andavano incontro: un rischio che li avrebbe potuti condurre definitivamente alla morte.
    Già: esattamente la persona che stavano cercando.
    Percepì l'imbarazzo e la rabbia di Ryusang, il Nibbio, mescolate goffamente nella purezza della sua voce; ed avvertì la risolutezza del collega Grifis, il Falco Bianco, sotto la cui guida sarebbero forse stati in grado di trovare l'amico.
    La Volpe invece rimase indietro, osservandoli avanzare ognuno nella propria convinzione, prima di muovere anch'egli i suoi passi verso la loro missione, sospirando apertamente verso il cielo.

    « Quanto la fate lunga... »



    « ...male che vada ci ritroveremo a fare una chiacchierata con la Morte! »

    Ed in fin dei conti cos'altro poteva capitargli di peggio? Stavano per mettere piede nell'Aldilà! Per cui, in linea teorica, almeno sino a quando non avrebbero messo piede fuori da quel suo "regno"... potevano considerarsi a tutti gli effetti già morti!
    Anzi, chissà... magari avrebbe potuto incontrare anche qualche vecchia conoscenza...
    Sbuffò dunque nuovamente, ironicamente scocciato dalla serietà dei compagni -qualcuno doveva pur cercare di smorzare la tensione!-, ed anch'egli si incamminò fermo e risoluto lungo quell'imponente scalinata.


    Passive (riportate per esteso solo la prima volta)

    Fioritura del Loto
    Avete mai osservato una persona suonare il pianoforte? E’ come se le mani del pianista appartenessero a due individui totalmente differenti; ciascuna nel suo piccolo produce la sua elegante melodia, pulita e distinta. Insieme, invece, formano un’incantevole meraviglia per l’udito.
    L’idea di tale potere magico, peculiarità che solo un individuo totalmente votato alla magia avrebbe mai potuto realizzare, consiste proprio nel riprendere questo principio. La capacità di scindere in maniera perfettamente pulita la corrente magica che attraversa il proprio corpo, ha permesso al demone-volpe di saper richiamare e maneggiare due incantesimi differenti nello stesso istante. Due eleganti e distinte magie, che combinate in un unico incanto sono capaci di dar vita ad una spettacolare melodia.
    In termini di gdr, il potere passivo permette di richiamare due differenti incantesimi contemporaneamente, facendo assorbire ad uno l'altro, riconfigurandone gli effetti per la rimodellazione di una particolare tecnica che presenterà le caratteristiche di entrambi.
    Il consumo e la potenza della magia finale saranno dati dalla somma delle caratteristiche delle due tecniche di base.
    Il potere ha effetto solo su tecniche di consumo basso e medio, e non potrà mai legare insieme tecniche fisiche e magiche.

    Fioritura del Loto II
    Per lungo tempo la Volpe ha dedicato le sue risorse allo studio delle trame magiche. Dopo esser riuscito a scindere univocamente le correnti energetiche che attraversano il suo corpo, il suo principale intento è stato quello di riuscire a trovare una chiave che gli permettesse di legare i suoi incantesimi con quelli dei suoi compagni. Grazie ad approfonditi ed avanzati esperimenti, il demone argentato è ora in grado di riconoscere in un tempo estremamente ridotto l'essenza stessa che anima le magie, riuscendo dunque a modificare i suoi incanti in modo che siano in grado di intrecciare la loro trama magica con quella degli alleati, assorbendoli e dando loro una nuova forma e forza.
    In termini di gdr, questo potere permette a Yoko di estendere la Fioritura del Loto anche ad incantesimi appartenenti ad alleati. Per fare ciò, ovviamente, sarà necessario il consenso da parte dell'altro giocatore.

    Percezione Magica
    La magia è ben più che una passione per la Volpe. Pochi possono vantare una conoscenza così premurosamente approfondita, al punto da riuscire ad individuarla con una naturalità disarmante.
    Peculiarità del demone-argentato è infatti quella di essere in grado di percepire la presenza di trame magiche nell’aria, riuscendo ad identificarne la tipologia (elementali, evocazioni, illusioni), definendone la gravità (imminente, distante) ed il pericolo (alto o basso livello). Se l'incantesimo rientrerà in un raggio di 5 metri attorno alla Volpe, sarà in grado di identificarne la direzione od il raggio ricoperto.
    Nota: identificazione generale, non riconosce l'effetto della magia ma riesce solo a classificarla secondo quei parametri.
    Esempio: se davanti a Yoko è presente un'illusione, lui non riesce a capire quale o cosa sia, ma solo che c'è ed è di un certo livello

    Riserva Energetica
    Fra le più disparate caratteristiche che avvolgono il mondo di Endlos, senza dubbio una delle più care ed immediatamente percepite dal demone d'argento è la differenza di potenziale energetico richiesto per richiamare i suoi incantesimi. Per favoreggiare la sua innata passione, dunque, è stata premura della Volpe sottoporre la sua riserva magica ad un duro allenamento, permettendogli non senza fatica di oltrepassare i limiti normalmente imposti.
    In termini di gdr, la passiva consente a Yoko di avere un 10% aggiuntivo in mana, arrivando dunque al 110%.

    Mente Inviolabile
    Temuto ladro nel Mondo del Makai, rispettato Elessal Artis Doctus nel regno di Celentir.
    La Volpe d'Argento, Demone dalla forte esperienza e dalla prorompente personalità, è uno Spettro che difficilmente abbasserebbe di buon grado il capo a qualcuno. Il suo sguardo, ora scaltro e sereno, nasconde solo apparentemente la sua innata natura demoniaca, predominante aspetto del suo carattere che lo porta a fronteggiare qualsiasi individuo senza che questi possa influenzarlo o condizionarlo in alcun modo.
    In termini di gdr, la passiva rappresenta una difesa dalle malie.

    Inversione delle Percezioni
    Furbizia, intelligenza, inganno: mai più adatte furono delle parole per descrivere la natura di una Volpe.
    A che serve disporre di incantesimi e stregonerie devastanti, se prevedibili e facilmente intercettabili? Nasce da questo problema l'idea di Yoko, scaltro ed astuto mago dalla millenaria esperienza, di alterare il flusso magico delle sue creazioni; grazie a questa particolarità, infatti, il Demone Volpe sarà in grado di lanciare i suoi incantesimi, sia illusori che reali, in modo che di base risultino sempre invertiti alle percezioni degli avversari (auspex et simili, passivi o sino ad un livello medio), creando appunto confusione. Un simpatico e confusionario scambio di percezioni, ad immagine e somiglianza dell'indole scaltra e mascalzone del magister che ne è l'ideatore.
    In termini di gdr, l'Inversione delle Percezioni consta di due passive differenti:
    1. gli incantesimi non illusori della Volpe non possiedono un auspex. Percezioni extrasensoriali non saranno dunque in grado di rilevarli;
    2. le illusioni ricreate dal Demone posseggono invece un'auspex proprio, al fine di renderle il più veritiere possibile. In questo modo, eventuali percezioni extrasensoriali le rileveranno come se fossero minacce concretamente esistenti.
    NB: il Magister può tuttavia rendere inattive tali passive a proprio comando, nullificando totalmente gli effetti come se di fatto non le possedesse.

    il Quarto e Ultimo Sigillo
    Viene la Morte, quarta ed ultima a venire. Viene, e le prede sono già fiaccate dall'azione di fratelli e sorelle. Viene, e pone il sigillo all'ultimo atto di un mondo.
    A p o c a l i s s e
    Quando la Morte passa sulle ceneri di ciò che Guerra, Pestilenza e Carestia hanno bruciato, appestato e polverizzato, niente può salvarsi: quanti credono di essersi salvati, sono stati semplicemente risparmiati per dopo.
    E lo sanno. Cercano di dimenticarlo, ma lo sanno.
    "Uccidere" la Morte, scacciarne temporaneamente l'essenza, non basta per considerarsi salvi: una volta che tutto sembra finito, i danni restano.
    Il dolore delle persone amate, dei cari estinti, delle ferite subite, degli animi lacerati, delle torture inflitte. Rimangono sempre, senza svanire mai.
    Come un prurito ad un arto che non esiste più, che ogni tanto torna a tormentarci. Come gli spettri del passato, che non si danno requie.
    Alcuni impazziscono. Altri, più sfortunati, sopravvivono per vedere.


    Equipaggiamento:

    Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità"
    Realizzato dalla ditta M&S, questo prodotto di raffinata fattura non riuscirà a rendervi invisibili,
    ma di sicuro permetterà a tutti voi di passare inosservati con un metodo semplice e veloce;
    premendo la rosa dei venti aurea sovraelevata sarà possibile calibrare la propria grandezza,
    riducendola a piacere fino a diventare alti massimo 5cm. E' ottimo per lavori di spionaggio e per passare inosservati.
    In più è un elegante ornamento per serate galanti.

    Tecnica: Piccolo Subito.
    Derivazione: Ramo incantatore.
    Descrizione: Basta premere la rosa dei venti d'oro per azionare una magia in grado di ridurre le
    dimensioni totali del corpo di chi la possiede e di ciò che indossa o con cui è in contatto fisico.
    La grandezza sarà a scelta del giocatore con una altezza minima di 5 cm totali. Non può essere usata durante
    i combattimenti ma solo in quest e scene.
    Tipo: Supporto.
    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio.



    Status fisico: illeso
    Mana: 110%


    Edited by Silver Shadow - 6/2/2012, 19:53
     
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  14. † Carestia †
     
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    _ Alle spalle di Virginia, quando ormai gli aviatori erano scomparsi, Carestia tirò un lungo sospiro. Fatto. In un certo senso. Perché il lavoro era ancora agli inizi.
    _ Le venivano i brividi a pensare a cosa esattamente avevano fatto. Nessuno di loro interferiva con gli affari degli altri... non direttamente, almeno: erano semplicemente troppo potenti. Una guerra intestina fra di loro avrebbe devastato i mondi, o peggio, creato cose che nessuno di loro avrebbe mai voluto avessero luce. Era per questo che tutti e quattro i Cavalieri erano così attenti a tenere sotto controllo le forze che controllavano, impedendo che si diffondessero come veniva loro naturale e scatenassero pandemie di distruzione sotto varia forma. Essere Carestia significava ben di più che rendere cenere un po' di cibo ogni tanto: era lei ad impedire che la fame e la povertà si diffondessero a macchia d'olio per i mondi, aiutando e motivando coloro che la 'combattevano'. In realtà, quelle persone erano i suoi paladini. Quella era la prima volta che accadeva.
    _ Non si faceva illusioni; prima o poi la sua sorellona avrebbe capito che gli incantesimi che tenevano il Liber Aeris Milites fuori dall'inferno asghabardiano erano stati corrosi... e lei era l'unica sufficientemente potente da mangiarli. In effetti doveva anche digerirli: si sentiva ingrassata di due chili in pochi secondi! Con tutta quell'energia avrebbe potuto sfamare miliardi di persone, forse addirittura un mondo o due. Ed era meglio che si sbrigasse ad andarsene, prima che...
    _ « Pensierosa, sorellina mia? » le sussurrò in un orecchio una voce carezzevole. Sgranò gli occhi, terrorizzata.
    _ Fu l'ultima cosa che vide.

     
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  15. † Peste †
     
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14 replies since 8/1/2012, 20:23   370 views
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