[EM] Un Tritone nella Tana II

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  1. _MajinZ_
     
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    Continua da qui.

    Erano passati ormai diversi giorni dal rocambolesco incontro tra Dimitriy e Zygoin, il tritone giunto dal Bloodrunner. Durante quel periodo l’assassino non aveva fatto altro che studiare il tubo che l’anfibio gli aveva fornito, così da onorare il patto che li univa: se il biondo avesse decifrato quel rotolo, allora lo squamoso si sarebbe unito agli Eversori, senza potersi più tirare indietro. Il biomante era un elemento troppo prezioso per lasciarlo sfuggire, così il sicario si mise di impegno e aiutato da qualche suo compagno, in qualche modo riuscì ad estrapolarne abbastanza informazioni da riuscire a capire diverse cose, come ad esempio il motivo per cui “l’Ombra” lo rivolesse indietro.
    Durante quel breve lasso di tempo, comunque, il famigerato contatto non si era fatto vivo, forse a causa della posizione abbastanza protetta in cui si trovava il russo. Però il ragazzo aveva come la sensazione che si sarebbe fatto vivo molto presto, ciò che aveva tra le mani era troppo importante per lasciarselo sfuggire, così se voleva riaverlo doveva agire... e doveva farlo in fretta. Comunque, visto che Dimitriy non aveva nessuna intenzione di rischiare un’altra volta, come assicurazione sulla riuscita di quella trattativa, mandò una delle sue Voci a tenere d’occhio lo squamoso, controllandone gli spostamenti e i comportamenti, così da sapere sempre in quale settore si trovasse. Non che l’assassino non si fidasse di lui, per in certi ambienti si imparava ad essere sospettosi e, visto quel che era accaduto qualche giorno prima, era meglio fare le cose con la massima calma e attenzione.
    Alla fine l’Eversore riuscì ad ottenere ciò che gli serviva, così fece presente alla Voce incaricata di seguire Zyg, di consegnargli un messaggio secondo il quale aveva finito di decifrare il rotolo ed era pronto ad incontrarlo per mostrargli le sue conoscenze. La Voce avrebbe scortato l’anfibio verso una zona isolata del distretto della fame, il luogo in cui si sarebbe incontrato con il biondo. Quest’ultimo, prima di raggiungere il luogo prestabilito, avrebbe lasciato di proposito delle evidenti tracce e indizi, così che l’Ombra, per quanto fosse una figura molto esperta, riuscisse a seguirlo senza problemi: se voleva impedire quell’accordo, beh, avrebbe dovuto ucciderlo o almeno cercare di rubargli il rotolo.
    Il momento di sicuro più propizio per l’attacco sarebbe stato sicuramente quanto i due, Dimitriy e Zyg, distratti dal parlare avrebbero abbassato la guardia, dando così modo al contatto di portare a termine il suo compito. Ovviamente benché le tracce fossero abbastanza evidenti, l’assassino sarebbe giunto al luogo dell’appuntamento perfettamente in orario, mentre il contatto ci avrebbe messo qualche minuto in più, grazie a diversi contrattempi.
    Comunque alla fine il momento dell’incontro era giunto, la Voce avrebbe scortato lo squamoso qualche istante prima dell’arrivo di Dimitriy e la sua scorta, in quel momento, sarebbe svanita mescolandosi alla folla, lasciando il biomante da solo.

     
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    Resoconto #1 _
    Il distretto della fame. Ancora.
    Zygoin si stava dirigendo nuovamente là -avvertito da un uccellino tanto rapido a venire quanto ad andarsene, il tritone aveva ricevuto nuove provenienti dall'Eversore dagli occhi di ghiaccio; successo, questo è il messaggio. E il biomante, diligente e curioso -perfino stupito che Dimitriy ce l'abbia fatta, benchè di tempo ne sia trascorso a sufficienza- si appresta a raggiungere il luogo d'incontro per ottenere risposte: sarà vero che il russo è riuscito a decifrare l'arcano -conosce quindi chi è Zyg e di che cosa si occupa? Dai sussurri della Voce sembrerebbe proprio di sì -dall'urgenza con la quale è stato convocato si direbbe che il contatto Dimir sia divenuto una priorità anche per i membri dell'Eversione. Giustamente, peraltro.
    La tua scelta di far scortare il tritone, però, rischia di essere controproducente: due individui che viaggiano assieme attirano l'attenzione se non si separano mai -per quanto possa uno dei due essere un qualunque straccione, c'è del morboso nell'attenzione con cui sorveglia l'anfibio lungo le ampie vie della Tana. Tanto più se consideri che quello può sembrare un atto di codardia -che agli occhi di una certa Ombra è una sorta di timore assai malcelato. Male: ogni dettaglio non predisposto è un vantaggio per il tuo ignoto avversario, ogni pedina apparentemente casuale è una possibilità regalata; e non importa che tu abbia lasciato precisi segnali di dove si terrà la riunione -non c'è interesse in quella serie di tracce: chiunque sia interessato al portarotolo e al suo improprio contenuto è giù appostato in scena -chi, come Zyg, deve interpretare la parte di un protagonista, è già là che attende. Tutti gli altri... beh, spettatori o comparse, pure loro si tengono pronti!
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    Edited by AnimeHunter - 13/4/2013, 10:15
     
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  3. _MajinZ_
     
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    Il luogo prestabilito per l’incontro, non era alto che uno spiazzo poco frequentato, un semicerchio in terra battuta circondato da alcune palazzine disabitate e in evidente stato di degrado. Era sicuramente un posto evitato anche dai mendicanti, visto che nessuno osava avvicinarsi a quello spiazzo destinato ormai a discarica: il posto ideale per un incontro segreto.
    Il primo ad arrivare fu ovviamente Zygoin, il quale dovette fare gli ultimi metri da solo visto che la Voce si era ormai dileguata, proprio come aveva ordinato il russo. Lui non era solito vantarsi, però tra le fila di quel manipolo di sbandati, Dimitriy godeva di un certo rispetto, anche se in molti non vedevano di buon occhio quello straniero... ma questo era un altro discorso. Comunque, ecco che qualche istante dopo l’arrivo dello squamoso, ecco farsi avanti l’assassino giunto apparentemente dal nulla a causa dei suoi movimenti a prova di udito, anche se l’altro avrebbe il campo elettrico giungere da uno dei due palazzi pericolanti.
    Una volta giunto a pochi passi dall’anfibio, il biondo si fermò, lanciando poi alcune occhiate intorno a se: sapeva benissimo che c’erano un paio di occhi ostili ad osservarlo, anche il suo istinto captava la tensione che aleggiava nell’aria... e tutto stava andando proprio come previsto dal suo piano.
    Proprio come abbiamo concordato, sono riuscito a completare il compito che mi hai affidato.
    Disse l’assassino avanzando di un altro passo verso il biomante, tirando poi fuori dalla tasca della sua giacca lo stesso rotolo che l’altro gli aveva fornito. Non era stato facile infrangere quell’enigma, per farlo aveva dovuto chiedere aiuto ad un esperto di magia, visto che con i metodi tradizionali era impossibile scoprirne il funzionamento e anche una volta scoperto... beh, ecco che venne fuori un nuovo tranello, infatti la vera soluzione non era all’interno, ma riconducibile ai simboli all’esterno, insomma, era una vera trappola per chiunque avesse provato a decifrare quella cosa.
    Però credo che presto avremo delle visite...
    Aggiunse poi il sicario con un tono neutro, volgendo il capo in direzione del vicolo da cui proveniva una presenza, un’ombra celata dalla semi oscurità della via, in attesa, proprio come una belva pronta a saltare addosso alla propria preda.

     
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    Resoconto #2 _
    Allora era vero: Dimitriy l'aveva convocato con quel preciso scopo -annunciando a gran voce di aver risolto l'enigma, il russo era intenzionato a chiudere lì la partita. Sulle prime Zyg si era domandato se non fosse tutto un gioco d'intrighi architettato dall'agente Dimir, se quella Voce ch'era venuta a richiamarlo all'appello non fosse un riflesso teso in risposta alla cessione del rotolo.
    E invece no: l'Ombra non dava segna di agire -per quanto ne sapeva Zyg, nulla aveva fatto se non osservare quieta dalla distanza; un comportamento decisamente cauto -fin troppo forse- con l'innegabile pregio di lasciare il tritone a sguazzare nel dubbio -una strategia perfetta, se si considera che un adepto della Gilda dei segreti è quantomai esperto nel manipolare menti insicure. Ma questo lo sapeva Zyg e Zyg solo -difficile che l'Eversore conoscesse di fama la Gilda e i suoi metodi: era perciò davvero sicuro ostentare tanta arroganza nel parlare apertamente? Non si trattava anzi di un rischio che sarebbe stato meglio non correre? Per carità, all'anfibio faceva poca differenza: non avrebbero mai mandato un Ombra ad ucciderlo sapendo di che cos'era capace -men che meno la medesima Ombra incaricata di fargli da contatto, questo era da escludersi. Però l'assassino dai guanti bianchi mica era importante tenerlo in vita -un ostacolo in tutto e per tutto, si sarebbe potuto eliminare senza preoccupazioni di sorta.
    E' per quello che -non appena Dimitriy volta lo sguardo in direzione del vicolo, non appena Zyg percepisce un'anomalia singolare con i propri sensori elettrici- dal fondo della piazza, dall'emiciclo cui il biomante tuttora mostra le spalle, saettano contro il russo tre tre aghi sottili sottili -è da là che, celato nelle tenebre, qualcuno manca volutamente il mezz'uomo (e mezzo pesce) mirando invece al ragazzo dalle biondissime ciocche. Ciò che fa specie, però, è che quei tre aghi non sono di freddo metallo -non sono degli aghi qualsiasi, in ferro o in acciaio come potresti aspettarti: sono neri, neri come il carbone, neri come la notte. E, se mai ti colpissero, scopriresti pure che sono neri d'orrore -neri come l'agonia indicibile di una mente stremata da sadismo e torture.
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    Edited by AnimeHunter - 13/4/2013, 10:15
     
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  5. _MajinZ_
     
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    Il Tritone non disse neanche una parola mentre l’assassino gli si avvicinava, infondo parlare al momento non serviva: avevano delle cose più importanti da fare. Anche lui infatti si accorse di quell’ombra inquietante nel vicolo, la quale continuava a fissare la coppia anche se non si mosse di un millimetro, restando in attesa di chissà cosa. Probabilmente lui non sapeva che gran parte delle cose contenute nel tubo non servivano proprio a nulla, una presa in giro ben architettata che all’inizio aveva ingannato anche il biondo... anche se dopo poco il trucco venne svelato.
    Si trattava di una semplice pergamena che diceva tutto, ma non diceva nulla. Insomma, si trattava di una mera scusa per far saltare allo scoperto chi di dovere, colui che adesso attendeva l’attimo giusto per fare la sua mossa, forse senza sapere davvero con chi si stesse confrontando. Dimitriy strinse la presa sul rotolo, quasi a far capire al suo nemico quanto ci tenesse a quel papiro... e in un volto impassibile come quello del russo, beh, riconoscere una menzogna era molto difficile. Troppo abituato a dissimulare, per lui era facile restare calmo anche in situazioni difficili, così da ingannare anche il più astuto dei detective.
    Ma poi ecco giungere un suono, un rumore normalissimo in quel luogo: infatti un calcinaccio si staccò da una parete fatiscente, scontrandosi poi con il suolo... e quello fu il segnale. Rapidi come saette, tre aghi neri come la pece fuoriuscirono dall’oscurità del vicolo, muovendosi rapidi in direzione dell’anfibio che però non era il bersaglio. L’Eversore capì ben presto di essere lui l’obiettivo, così ben presto la sua energia interiore andò a ricoprire i fasci muscolari delle gambe, concedendogli uno scatto che aveva dell’incredibile... una piccola nuvoletta di polvere si sollevò dalla sua posizione, unico segno del suo spostamento, mentre scartava rapidamente verso destra, facendo si che successivamente le gambe lo spingessero in avanti, in direzione dello stretto vicolo.
    Una volta giunto a metà strada, il ragazzo avrebbe... scagliato il rotolo in direzione del contatto, aggiungendovi però un regalino che probabilmente all’avversario non sarebbe piaciuto. Infatti appena un momento dopo aver scagliato l’oggetto, le dita di entrambe le mani del sicario sfiorarono le maniche della giacca, dando modo ai due piccoli pugnali da lancio cremisi di venire fuori, per poi essere scagliati nella stessa direzione del rotolo... se lo voleva, doveva prendersi anche i pugnali.
    L’ombra però non era di certo stupida, davanti ad un’azione tanto repentina e, visto che il territorio della lotta non era dalla sua parte, quella presenza scomparve dal vicolo, lasciando che i pugnali continuassero la corsa nel vuoto... e il rotolo cadde a terra, generando un leggero clangore metallico. Tutto poi rimase fermo immobile, in attesa che qualcuno facesse la sua mossa per recuperare il tubo. Era una questione di attimi, un frammento di tempo entro il quale le due belve avrebbero fatto la loro mossa.



    ₪ Legkostʹ ~ Leggerezza
    Spesso la semplice velocità non è abbastanza in combattimento, il più delle volte infatti si richiedono al corpo dei movimenti differenti, come ad esempio uno scatto rapido quanto imprevedibile. Concentranto il Ki nelle gambe, l'assassino riesce a compiere un veloce movimento da un punto all'altro, superando quella distanza in un lasso di tempo talmente basso da farlo quasi scomparire e riapparire nel punto desiderato. Si tratta di una capacità molto utile in fase offensiva ma anche in fase difensiva. Nel primo caso è utile per portarsi in pochi attimi ad una distanza pressoché nulla dal nemico, sorprendendolo così da attaccare sfruttando proprio quella distrazione. Ovviamente una tecnica simile può essere sfruttata in fase difensiva, rendendosi molto utile per schivare diversi colpi nemici, dal semplice fendente alla freccia più insidiosa, senza riportare alcun danno.
    [Consumo Variabile: Medio]

    ₪ Oskolki Malinovyy ~ Schegge Cremisi
    Nell'addestramento per diventare un perfetto killer, alle giovani reclute viene fatta scegliere un'arma da corpo a corpo e una da lancio con cui addestrarsi. Quel giorno gli occhi di un giovane Dimitriy incontrarono quell'artiglio dalle lame cremisi e, accanto ad esso, quella serie di cinque pugnali da lancio di cui si innamorò. Ben presto iniziò ad addestrarsi nell'uso di quelle armi, recuperando i suoi coltelli dopo ogni uso: non se ne separava mai. Almeno fino al giorno in cui attraversò il portale, ritrovandosi così senza i suoi fidati e silenziosi dardi... anche se non ne fece una tragedia.
    Però quando rivide qualcosa di molto simile ai suoi pugnali, su una bancarella del Bazar, beh, non poté fare a meno di acquistarli.
    Il set è composto da cinque pugnali scarlatti lunghi circa una ventina di centimetri, forse un po' meno. Essi sono posizionati in diversi punti strategici sparsi tra le vesti dell'assassino, così da essere utilizzati in ogni situazione. Uno è situato nella manica del braccio sinistro, ad esempio, un altro nella caviglia e così via. Sono fatti di acciaio, non ha altro di particolare se non un certo valore affettivo.
     
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    Resoconto #3 _
    Tu credi: l'Ombra non è sola -come ha notato Zyg, a quell'incontro segreto il Contatto ha invitato i suoi amici. Perciò serve a poco che tu abbia scoraggiato il primo assalitore -è del tutto superfluo aspettarsi che qualcuno raccolga il rotolo: il tritone è un elemento neutrale -lui non parteggia per nessuno dei due schieramenti- mentre tu, impiccione in affari che non ti riguardano- sei una minaccia e come tale devi essere trattato -con un'altra salva di aghi sarai accolto a quel concilio di ravnichiani.
    Dal tetto del palazzo alla tua destra, infatti (e due istanti prima che ti colpiscano, per giunta) puoi udire un flebile sibilare assassino -il tempo di difenderti, scappare o reagire ed ecco che dal primo piano di un'altra struttura nuovi punzoni bramano la tua carne: in tutto sono nel numero di undici -considerando i primi sei e altri cinque aggiuntivi, con quelli già evitati saranno oltre due dozzine. Tutti diretti a te, ovviamente, nessuno che colpisca il biomante, questo è certo. Perchè, come sicuramente non ti sarà sfuggito, l'intento è ferirti fosse anche di striscio -perchè, attraverso quegli attacchi stranamente blandi, lo scopo è distrarti quanto basta per recuperare il prezioso messaggio. Magari uccidendoti -questo è auspicabile- magari facendoti sparire una volta per tutte.
    Ma Zyg no; calmo, perfino pacioso, il tritone avrà modo di attraversare con calma tutta la scena -senza destare sospetti, si allontanerà dall'oggetto del contendere ponendosi in disparte. E poi, incurante del subdolo duello in corso -desideroso di mettere in difficoltà tanto l'uno quanto gli altri- si lancerà in un piacevolissimo quesito dal quale sottrarsi sarà difficile -una domanda che, se per Dimitriy equivale all'ultima chance, per i suoi aggressori indica il principio del fallimento:

    Allora? Non avevi forse detto di aver scoperto ogni cosa su di me e sulle trame che mi vedono protagonista?

    Insiste, un sorriso negli occhi e una frase scandita con più cura del solito.
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  7. _MajinZ_
     
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    Il rotolo continuò la sua corsa sul selciato, rotolando per qualche centimetro per poi fermarsi. Anche Dimitriy si fermò restando a distanza da sicurezza dall’oggetto, ma osservando con cura ciò che lo circondava: i suoi sensi erano tesi al massimo pronti a captare qualsiasi cosa, dal semplice suono al movimento sospetto, fino a sfruttare lo stesso istinto per analizzare l’ambiente circostante. La prima cosa ad attirare l’attenzione del biondo assassino, però, fu un suono mortifero, qualcosa che arrivava direttamente dalle sue spalle.
    Il sicario doveva agire in fretta se voleva nuovamente difendersi, anche se purtroppo il promo assalto era già prossimo a raggiungerlo. Cosa fare quindi? Non poteva fermarlo con il semplice fisico, così fece quel che già qualche istante prima gli aveva permesso di uscire illeso dall’attacco a base di aghi. Un rapido scatto e il ragazzo si portò nuovamente fuori bersaglio, anche se non era ancora salvo, visto che alla prima salva se ne aggiunse un’altra e ormai era troppo tardi per saltare via, doveva affrontarla e fermarla con il suo stesso fisico, anche se un piccolo aiuto l’avrebbe sostenuto in quel momento. Rapida come non mai, la sua energia interiore scaturì all’esterno del corpo, andando a rivestirlo con un velo opaco, facendo si che gli aghi rimbalzassero sullo scudo vitale, lasciandolo completamente illeso.
    Conscio di essere in inferiorità numerica, il ghiaccio andò a cercare la figura del Tritone, incontrandola poco dopo in un luogo riparato, lontano da quel subdolo scontro. Lanciò poi uno sguardo al palazzo, fossero stati due gli avversari sarebbe riuscito a fare qualcosa anche da solo, ma tre contro uno era un po’ troppo anche per un assassino addestrato come lui... se voleva riportare a casa la pelle, gli serviva un piccolo aiuto, almeno un po’ di supporto.
    Io ho solo decifrato il documento, come da te richiesto.
    Affermò con freddezza il Russo, ancora abbastanza seccato dal fatto che quegli altri due fossero sfuggiti al suo controllo. Ma comunque quello non era il momento adatto per pensare alla sua inefficienza, infatti stava rischiando seriamente la vita... doveva dire quelle parole.
    Se però tu vuoi qualcosa di più... mi serve il tuo aiuto.
    Adesso.

    Concluse infine Dimitriy con fare guardingo, pronto a muoversi e scattare, visto che i suoi nemici non sembravano intenzionati a lasciarlo in vita. Però non aveva nessuna intenzione di farsi prendere facilmente, avrebbe combattuto fino alla fine... non era nuovo a quel tipo di situazioni, e di certo non aveva paura. Gli serviva però aiuto e i suoi occhi fissi sull’anfibio attendeva una risposta positiva.

     
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    Resoconto #4 _
    Interessante, davvero interessante. Agli occhi di uno sciocco disattento potrebbe anche non essere successo nulla -agli occhi di Dimitriy dev'essere stato qualcosa di estremamente ovvio, agli occhi dei suoi nemici un imprevisto piuttosto fastidioso. Ma agli occhi di Zyg -secondo le capacità di analisi del biomante- il veder rimbalzare degli aghi così solidi, così concreti solo ed unicamente contro un vago lucore -il sapere che qualcosa s'è frapposto tra il russo e la tenebra- rivaluta completamente la situazione: Occhidighiaccio non è quindi soltanto un assassino, una spia, un Eversore -egli non si limita alle arti del silenzio, del nascondersi e dell'agire fulmineo. Con naturalezza (ed anzi, senza nemmeno dar segno d'averci pensato) qualcosa s'è posto a difesa del giovane -stimando quali siano le capacità segrete del biondo, il tritone valuta perciò tanto magia quanto reami più oscuri; se è davvero stato un arcano -se si è trattato di un incanto a scudo- poco ci vorrebbe a spiegarsi perchè quel reclutatore sia riuscito a superare il tranello del rotolo -fosse Dimitriy in grado di usufruire di mana prettamente magico, ecco che l'anfibio saprebbe come ha dunque superato l'ostica sfida. Quella modestia però -quella reticenza nel dichiarare pubblicamente le sue scoperte- puzzava di un secondo inganno -in qualche modo sembrava voler nascondere un fallimento a metà dell'opera.

    Il mio aiuto lo stai già ricevendo.

    Sibila, affrettandosi a continuare prima che le Ombre travisino il contenuto del suo messaggio e cambino idea sull'escluderlo dai bersagli validi.

    Io ti sto dando l'opportunità di chiudere lo scontro con una vittoria, così come sto dando ai tuoi nemici l'occasione di coglierti in fallo.

    Non che sia molto chiaro a questo punto -quelle parole sembrano dire una cosa e subito dopo il contrario di quella.

    Sta a te dimostrare loro che non possono fermarti -sta a loro dimostrare a te che non sarai capace di rivelare la conoscenza acquisita.

    Cauto, enigmatico, il tritone soppesa ogni parola prima di lasciarla fluire sul campo di battaglia -conscio che deve manipolare l'attenzione dei presenti spostandola abilmente tra sè e il russo (e con le giuste tempistiche, perfino), lo straniero a Merovish lancia piccoli quantitativi di mana soltanto in corrispondenza di attacchi e difese; non può permettersi che l'Agente noti le sue operazioni prima che queste siano pronte -non può permettersi che Dimitriy si spaventi e colga l'aiuto di Zyg quale una minaccia. Quanto alle Ombre, poi, lo scienziato esiliato sa bene che non si tratta di avversari reali -grazie ai propri, finissimi sensi, il ravnichiano bandito ha rilevato che l'unico nemico concreto se ne sta buono, al sicuro e nel buio ad osservare dal palazzo in rovina poco più ad est: ciò contro il quale sta combattendo il ragazzo non è nulla più che energia senza corpo -delle Ombre a tutti gli effetti, mosse da un esperto burattinaio che non si azzarda a correre rischi in prima persona.

    Perciò, ancora una volta: raccontami quello che sai, rendici tutti partecipi delle tue scoperte rubate!
    L'unico modo per uscire da questa brutta storia è palesare chi, tra te e il mio contatto, sia stato incapace di gestire la situazione -dal canto tuo, l'unico modo per uscire da qui è impedire che il segreto muoia con te.

    Ora ci siamo, ora la scelta è chiara: diffondere quanto hai appreso è la chiave per liberare Zyg dai vincoli del contratto che lo lega ai Dimir, non farlo è il modo più rapido per costringerlo a voltarti le spalle. Sappi che, ad ogni modo, la pavimentazione d'intorno sta da tempo brulicando di vita -che da quando il tritone ha trascinato la sua lunga coda da un angolo all'altro della piazza, i citoplasti subdolamente lasciati cadere in terra han moltiplicato di molto il loro numero e potenziale; basterà un singolo comando dell'anfibio perchè quella pellicola semitrasparente sul suolo si animi d'improvviso -basterà un suo invisibile cenno e quella massa pulsante potrebbe tanto proteggerti quanto destinarti ad una poltiglia inguardabile.
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  9. _MajinZ_
     
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    All’improvviso il serrato assalto delle ombre cessò, lasciando il biondo abbastanza confuso sul da farsi. Che fosse soltanto una strategia per distrarlo? Era probabile, visti i metodi adottati da quel gruppo di persone, anche se la loro strategia lasciava Dimitriy abbastanza perplesso... eppure i suoi sensi gli dicevano di stare allerta, magari quella piccola pausa era solo uno stratagemma per distrarlo e costringerlo ad abbassare la guardia: doveva stare attento. Proprio in quel momento, però, la voce dell’anfibio tornò a farsi sentire, anche se non per dire ciò che l’assassino si aspettava.
    Il sicario dunque sospirò, per quanto si fosse impegnato per guadagnare la fiducia di quella creatura, quest’ultimo continuava a mantenere un atteggiamento neutrale: non lo aiutava, questo era vero, ma almeno non aiutava nemmeno il nemico. Il Tritone poi continuò a parlare, strisciando nella piazzetta senza un preciso motivo, come se sapesse che in ogni caso i nemici avrebbero attaccato solo chi era a conoscenza di quelle informazioni oltre a lui, ovvero Dimitriy. Tutta quella sicurezza poteva rivelarsi sospetta... ma la cosa migliore da fare al momento, giusto per sondare il terreno, era attenersi alle istruzioni da lui fornite, infondo quelle informazioni al Russo non servivano di certo.
    Così il biondo lanciò una nuova occhiata allo squamoso, rilassandosi per un momento mentre le braccia tornavano lungo i fianchi e il loro possessore faceva una pausa, giusto per rimettere insieme i propri pensieri per poi parlare.
    Niente novità.
    Il suo tono è freddo, probabilmente nessuno avrebbe capito a cosa il ragazzo si riferisse in quel momento, ma lui si era limitato a eseguire uno dei suoi compiti basilari.
    Il lavoro procede a rilento, la copertura richiede più tempo del previsto.
    Dimitriy continuò con il suo discorso, ormai sempre più riconducibile al contenuto di quel rotolo che stazionava qualche metro più in la, sul selciato.
    Cellule isolate da vari ceppi hanno prodotto molteplici e interessanti ibridi, ma quando li si pone in condizioni di sopravvivenza limitata il più di quelli si estingue troppo in fretta.
    La recita proseguì senza intoppi, raccontata con una precisione quasi maniacale. L’assassino era stato istruito molto bene in quel campo e per lui era semplice ricordarsi di un breve testo, conscio che la miglior cassaforte era il cervello umano... anche se ora era stata aperta così come richiesto da Zyg.
    Temo che il prossimo Kraj sia lungo a venire. Nell'attesa, le ricerche proseguono.
    Concluse infine il ragazzo, lanciando un’occhiata all’anfibio e un’altra ai palazzi circostanti, quasi si aspettasse un improvviso e letale attacco. Poi restò in attesa, adesso aveva esaudito ogni condizione, la palla passava nuovamente al Tritone.

     
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    Perfetto.
    Dimitriy non lo sa -Dimitriy non lo può sapere- ma con quella poesiola recitata senza sforzo -con quel messaggio segreto rivelato a gran voce- finalmente ha sbloccato la situazione: non c'è più alcun vincolo che lega il tritone all'Ombra nascosta nelle vicinanze, nessuna sorta di obbligazione nei confronti di quell'agente col quale doveva incontrarsi. Perchè, infatti, il contratto prevedeva senza alcuna eccezione che la Casata si facesse garante della segretezza circa i ritrovati del biomante -perchè, privo di clausole sull'impossibilità del tritone di pubblicare lui stesso le proprie ricerche, il patto suggellato anzitempo cessava ora e per sempre di ogni validità.

    Sbagliato.

    Sostiene con tono sufficientemente alto perchè lo si possa sentire anche nell'angolino dove i suoi sensi elettrici percepiscono una presenza nascosta.

    Di novità ce ne sono eccome!

    E' malizia, tanto nella voce quanto negli occhi che ridono. E' il piacere fine ma immenso di aver giocato sporco ed aver comunque vinto -la soddisfazione di aver trionfato sopra ogni intrigo Dimir.

    Tanto per cominciare...

    Il suo mana fluisce rapido per tutta la massa che copre la piazza -attraverso la coda già al suolo, l'anfibio lascia scorrere la sua energia magica all'interno di quei citoplasti famelici.

    ...la copertura non richiede più un solo istante...

    Con un guizzo -come una goccia che cade, ma da sotto all'insù- un piccolo spruzzo d'acido scioglie all'istante una coppia di nuovi proiettili -altrettanto semplicemente, getti cospicui si lanciano a ripulire i vicoli di quelle presenze fallaci ma in qualche modo pericolose.

    ...grazie a te e a loro, poi, il Kraj è sempre più vicino...

    C'è qualcosa che frigge ai margini della melma in cui tanto il tritone quanto il russo affondano per qualche centimetro le proprie appendici, ed è una massa di tentacoli neri -uno per ognuno degli aghi che prima hanno fallito- che esattamente come delle ombre -piatti come la nera sagoma che un corpo proietta- striscia in direzione del duo. O meglio, cerca di farlo: nessuno di quei rami di tenebra riuscirà infatti a superare la soglia del campo d'azione di Zyg -ciascuno di quelli, dunque, si dissolverà come la notte una volta che sia giunta l'alba.

    ...e nell'attesa...

    Un attimo di suspense, quell'immancabile pausa che segna un istante di stasi e l'avvio di una reazione a catena.

    ...le ricerche proseguono in qualità di Eversore!
    .50%
    - A r a l d o - d i - u n a - G e n í a - I n c o m p r e s a
    Passiva -
    - B i o p o t e n z i a m e n t o
    Passiva -
    - M i c r o c a m e r a - d i - C o l t u r a
    Equipaggiamento -
    - B i o p l a s m a
    Consumo Critico -
    Perlopiù incompreso e ingiustamente bistrattato -forse per via del suo aspetto tutt'altro che avvenente, forse per il lezzo putrido che solitamente emana- il Bioplasma è una simpaticissima creazione del laboratori Simic, un organismo ideato quale perfetto spazzino -anche e soprattutto per ripulire il sistema viario della città- ma che ben presto è stato rivalutato per la propria innegabile utilità; sorto in seguito alle sperimentazioni su di un'ameba verdognola nota al mondo scientifico per i mirabili enzimi ch'è in grado di produrre, detto Bioplasma risulta invece essere una massa amorfa dalle abitudini terribilmente tranquille, incapace di risultare aggressiva, flemmatica nel moto e viscosa nella composizione: una sorta di gelatina acida -estremamente acida- il cui unico cruccio -sempre che di reali preoccupazioni si possa parlare- è ingozzarsi di tutto ciò che si trovi a portata di fauci, indifferentemente se materia organica o substrato inerte, senza distinzioni tra un individuo vivo o morto che sia. Nonostante le apparenze, però, questo flaccido e indolente compagno è tutt'altro che innocuo -al punto che, lasciato a banchettare liberamente, rischia di sfuggire ad ogni controllo: che sia un cumulo d'immondizie, un pasto di sangue o un prezioso tesoro, il Bioplasma cercherà infatti di inglobarlo al proprio interno sempre e comunque con l'intento di digerirlo, perciò -salvo imprevisti che ne compromettano prematuramente l'attività- esso proseguirà indisturbato fino a pasteggiare con il suo stesso corpo, digerendo perfino quella manciata di citoplasti con il quale Zygoin lo ha generato. [Offensiva di tipo fisico]


    Edited by AnimeHunter - 13/4/2013, 10:16
     
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  11. _MajinZ_
     
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    Dimitriy raccontò la storiella con un tono piatto, neutro, recitando la sua parte quasi fosse un freddo computer... e mai imparare una missiva a memoria si rivelò più azzeccato, visto che quel semplice gesto diventò la chiave per sbloccare la situazione.
    Con la sua voce gorgogliante, Zyg cercò di farsi sentire in quella piazza semicircolare, facendo arrivare la sua voce alle orecchie della presenza nascosta, la quale ovviamente aguzzò i sensi. Le azioni e le parole del Tritone parevano calcolate, un piano messo in atto con l’inganno e ingannando anche lo stesso Eversore, il quale ormai era conscio dell’astuzia di quell’essere così particolare, ma con una mente così fina che non averla tra le file dell’eversione... sarebbe stato un vero peccato.
    D’improvviso uno spruzzo acido proruppe dalla pavimentazione, bloccando l’offensiva a base di aghi oscuri e mandando al creatore una per una le ombre nascoste nel palazzo, nei vicoli e in tutti gli antri putridi in cui erano celati, lasciando il biondo felicemente sorpreso. Era immobile, quasi affascinato da quelle movenze che mostravano una spiccata conoscenza strategica, aiutata da un’abilità più unica che rara.
    Un suono fece voltare il biondo, era qualcosa di simile a una frittura ai margini della... melma in cui l’assassino era immerso, così come il suo alleato. I tentacoli neri che si allungarono dalle ombre, però, non riuscirono a superare quei pochi centimetri viscosi, dissolvendosi a causa dell’acidità di quel composto che, stranamente, non stava sciogliendo le scarpe del russo. E infine giunse quella frase, quella che più il sicario era ansioso di udire, poche parole che sancirono un’importante alleanza: Zygoin era diventato un Eversore, finalmente. Purtroppo ogni tentativo di inseguire l’ombra in fuga venne stroncato sul nascere, visto che l’anfibio ammonì il ragazzo, dicendogli di stare fermo se non voleva diventare il pasto di quelle simpatiche creaturine... ci avrebbe pensato in un secondo momento.
    Bene, benvenuto tra noi.
    Commentò poi l’assassino, notando come finalmente l’area era completamente sgombra, lo squamoso aveva fatto davvero un buon lavoro.
    Ora devi seguirmi, ti mostrerò uno dei nostri... covi.
    Quando la tua melma svanirà.

    Concluse infine il ragazzo di Mosca, attendendo che il campo viscoso svanisse per poi mostrare all’altro la via per raggiungere la Quinta Bolgia, muovendosi tra i vicoli con una certa esperienza, visto che ormai era da più di un anno che viveva in quel buco. Purtroppo gli Eversori non avevano ancora un covo vero e proprio, così la Bolgia diventava uno di quei luoghi di ritrovo dove si poteva essere sicuri di trovare almeno un Gerarca... uno rossiccio di sicuro.



    Un altro post e abbiamo finito :3 benvenuto tra i Perversori :guru:
     
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  12.  
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    PostArt
    _ 0 0 4 - ¤ - H i d e
    Resoconto #6 _
    Eversori. Un nome, una garanzia d'illegalità: qualche dubbio sul fatto che fosse bene associarsi a certa gente Zyg l'aveva pur fatto -in quei giorni di pausa prima di essere riconvocato dal russo, il tritone s'era chiesto cosa ne sapesse degli Eversori e quali fossero le prospettive di un suo posto in quella congrega; e infatti, della Gilda del Sud il suddetto anfibio non conosceva nulla di nulla -in quei suoi mesi di permanenza sul semipiano non uno aveva mai accennato al gruppo cui si riferiva il noi di Dimitriy. Un vantaggioso dettaglio, forse -un criterio per valutare la loro segretezza ben al di sopra di quella della Casata cui l'ibrido uomo-pesce aveva appena detto addio? Oppure un triste segnale dall'assoluta mancanza di riscontri nel loro agire -un modo per dire che nessuno ne aveva mai sentito parlare da quanto poco erano importanti?

    Il piacere è tutto mio.

    Replica quello, quasi ce ne fosse bisogno: è un po' di sarcasmo, non lo nego, ma è pur vero che nelle sue intenzioni Zyg sapeva già di essere il benvenuto -l'assassino dagli occhi di ghiaccio era stato chiaro in merito, durante il loro ultimo incontro.

    Ma forse è il caso che io recuperi il mio laboratorio, non trovi?

    Aggiunge, dopo che il biondo l'abbia invitato a seguirlo -risponde con calma, ben sapendo che il Bioplasma non degenererà prima di una buona manciata di secondi.

    Soltanto io dovrei conoscerne l'ubicazione -men che meno dovrebbe esserne a conoscenza quel fuggiasco incapace...

    Ovvio riferimento al Contatto, reo di fallimento e -molto probabilmente- deciso a ottenere anche una piccolissima vittoria piuttosto che tornare a far rapporto con le mani vuote e senza il prezioso tritone in ostaggio.

    ...ma ho scoperto che qui, come su Ravnica, c'è sempre qualche Ombra in ascolto o qualche Voce pronta a riferire segreti.

    Qualcuno che, oltre l'angolo di un vicolo oppure sui tetti, osserva silente il mondo che scorre -qualcuno che, come un certo Zyg approdato tra i cunicoli sepolti sotto la sabbia, non si fa remore a tradire pur di ottenere il miglior compromesso: dopotutto, chi non si evolve adattandosi alla situazione è destinato ad estinguersi -e Zyg questo lo sa meglio d'ogni altro.
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    Edited by AnimeHunter - 13/4/2013, 10:16
     
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