Ospite indesiderato

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    Impeto e tempesta

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    Casetta fra le campagne, Latifondo.
    Presidio Errante, Endlos.

    Dopo aver superato la Dogana alle mura della Città Bassa, ti incamminasti lungo la via principale del girone, estremamente larga e ben curata nonostante fosse in salita: sui bordi laterali, divisi da una elegante ma essenziale linea di ciottoli allineati, la pietra si spaccava il gradini regolari così da essere d'aiuto per coloro che temevano di scivolare. Raggiunta la fine della strada, avresti finalmente trovato la seconda cerchia muraria che, al termine di una breve eppure mastodontica scalinata, ti avrebbe aperto le porte al Latifondo.

    zv8532

    La casetta che avresti dovuto raggiungere non era molto lontana dall'entrata al Secondo Girone: da questa ti separavano soltanto qualche centinaia di passi. Sullo sfondo, il sole si avvicinava al suo calare oltre le fronde arboree dei boschetti prossimi alle colture degli ulivi poco distanti, suggerendoti che eri giunta in orario all'appuntamento.
    Il portone della casetta era chiuso, non ti restava che bussare.



    Pillole del QM

    Benvenuta al latifondo!
    :run:
    Ho approfittato di ciò che avevi detto al tuo arrivo per inventarmi il proseguo del tuo contratto, e quindi l'esorcismo per cui eri giunta a Laputa. Al momento le indicazioni ti hanno portato in questa cascina ben curata ed evidentemente abitata. Il sole è vicino al tramonto ed è ora che tu bussi alla porta.

    Per informazioni: bacheca oppure mp.
    Buon divertimento ^^/

     
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    Teneva lo sguardo basso, i lineamenti nascosti dal cappuccio calato sui capelli corti come se temesse di essere riconosciuta perfino in quel luogo distante, il Presidio Errante, a leghe di distanza dalla caotica metropoli del Pentauron da cui proveniva. In effetti era una precauzione superflua, dato che una volta superata l'affollata dogana ed attraversata la prima cerchia muraria fece assai fatica a trovare anima viva, in quella che in un certo senso ricordava più l'aperta campagna piuttosto che uno scoglio di roccia tenuto sospeso in aria da qualche stregoneria incomprensibile. Aveva paura di perdersi, ma seguire le istruzioni che aveva ricevuto per trovare il posto in cui era diretta fu sorprendentemente facile: bastò seguire il viale costeggiando parchi di uliveti per arrivare all'unico edificio abitato nell'arco di parecchio, ed a quel punto fu impossibile sbagliare.

    Si incamminò fino alla soglia, dove ancora ammantata nel soprabito rosso acceso esitò per alcuni istanti, salvo poi infine trarre un ampio sospiro e bussare sommessamente, la mano destra aggrappata nervosamente ai bordi della mantellina come se temesse di cadere in un baratro una volta privata di quell'appiglio.

    "Uhm... C'è nessuno? Agenzia Rwby, esorcismi."
    Suonava un po'... anzi: molto come la frase di un venditore porta a porta, ma sul momento non le sovveniva nulla di diverso.
    Nel dubbio se provare o meno a girare la maniglia, attese titubante nella speranza di movimenti dall'interno della casetta.

     
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    Impeto e tempesta

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    Casetta fra le campagne, Latifondo.
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    La porta di legno che ti separava dal tuo cliente -una donna, a quanto ti era parso di sentire in passato- si discostò senza opporre alcuna resistenza al tuo tocco, rivelando nella penombra degli interni decisamente mal messi rispetto al resto della casa. Le assi del pavimento erano incrinate in più punti, alcuni mobili rovesciati interamente per terra con tutto il loro contenuto: c'era puzza di morte, anche se nel buio non ti era possibile capire se fosse per il cibo marcio rovesciato per terra e lasciato lì a decomporsi oppure per il sangue che, ad un occhio attento, macchiava le pareti circostanti su più punti, anche distanti fra loro.
    Al momento, nessuna traccia di vita.

    Indagando per comprendere cosa fosse successo, non potesti ritirarti dall'esplorare anche il primo piano aldilà di una piccola scalinata, anch'essa di legno. La prima cosa che avresti notato nel salire fu un bagliore caldo e tremolante aldilà di un muretto sporgente; nel raggiungerlo avresti trovato una ragazzina accovacciata per terra, tremante. Di fianco a lei il corpo senza vita di una donna: considerando l'innaturale posizione della testa, non ti sarebbe stato difficile intuire che l'assassino le avesse spezzato il collo.

    casa2m

    -... è tardi.

    Fu il commento della piccola, avvolta il una vestaglia di stoffa troppo grande per il suo corpicino. Lo sguardo distante osservava un punto imprecisato di fronte a lei, l'espressione distaccata nonostante continuasse a piangere senza sosta, chissà da quanto tempo.

    -E' andato via.



    Pillole del QM

    Entri in casa, ma la porta non è chiusa a chiave: al piano terra trovi solo un gran casino: assi del pavimento mezze rotte, come se fosse stato sbattuto sopra qualcosa con vigore disumano, mobili rovesciati con tanto di vasellame e cibo lasciato a terra a marcire. Ci sono anche macchie di sangue più o meno ovunque.

    Salendo le scale nella tua esplorazione, trovi più o meno lo stesso caos, eccezion fatta per un angolo sgombro oltre un muro sporgente. Qui c'è una bambina tremante ed evidentemente traumatizzata che fissa il vuoto al lume di una candela quasi del tutto consumata. Di fianco a lei il cadavere di una donna con il collo spezzato.

    Decidi cosa fare, basta non essere autoconclusiva :flwr:

    Per informazioni: bacheca oppure mp.

     
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  4. K e i
     
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    La porta era aperta. Esitò per qualche attimo, poggiò la mano sulla maniglia pronta a girarla per entrare, esitò ancora e abbandonò la presa temendo di compiere reato di violazione di domicilio, si guardò attorno sperando di incontrare anima viva, sospirò, tornò a guardare la porta del tutto disorientata, infine rendendosi conto che rischiava di fare notte si arrischiò a prendere il coraggio a quattro mani ed annunciarsi con voce chiara:

    "Buongiorno, sono della Rwby, sto per entrare!"
    Disse al vuoto, mentre con molta audacia si faceva avanti ricevendo in cambio una zaffata di odori sgradevoli.
    Il luogo era un disastro, Kei arricciò il nasino aggredita dal lezzo di chiuso, carne avariata e urina. Si coprì la bocca con una mano e rischiò di vomitare, si voltò sporgendo il volto dalla porta ed inspirò costringendosi ad abituarsi a quell'insostenibile tanfo e quando tornò all'interno fece di tutto per non soffermare lo sguardo sulle macchie che punteggiavano il luogo, temendo di riconoscerne la natura.
    Ormai rassegnata al peggio, si fece avanti con entrambe le mani nascoste dal mantello rosso, incapace di trattenere una smorfia di disgusto in quell'ambiente del tutto malsano. Si riteneva una pessima investigatrice, di fatto aveva la vaga consapevolezza che poteva trarre parecchi indizi dal caos che la circondava ma non si azzardava neanche a provare a ricomporre il puzzle della scena del delitto, sapendo benissimo che era tempo sprecato. Proseguì invece con l'investigare, trovando infine quello che cercava ai piedi di una scalinata. Di fianco ad una candela tremolante, piangeva in silenzio una bambina di tre o forse quattro anni più piccola di lei, seduta di fianco al corpo spezzato di una donna che poteva essere la madre. I lineamenti nascosti dal cappuccio, l'espressione di Kei era una maschera di compassione mentre si manteneva a distanza.

    La committente? Morta.
    Era nei guai. Adesso non aveva praticamente istruzioni.

    "... è tardi." Sussurrò la bimba. "E' andato via."

    "Va tutto bene." Mentì Kei azzardando un passo in avanti e accennando un sorriso quando il suo volto entrò nel raggio di luce della candela, "io sono Red, mi mandano per aiutarti. Dimmi il tuo nome, vuoi?"

     
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    Come catturata da un particolare inesistente sulla parete, la bambina fissò davanti a sè con sguardo incantato ed espressione completamente assente, ignorandoti completamente. Era come persa in chissà quale mondo fantastico, unica isola in un mare di follia e dolore. La fiamma della candela vibrò piano, mossa da uno spiffero, e la ragazzina sembrò riprendersi per un attimo: ti vide quasi come se fossi apparsa d'improvviso, sobbalzando leggermente alla tua presenza. Premendo il dorso contro il muro con fare spaventato, si prese alcuni secondi per pensare, riprendersi da quella brusca caduta nel mondo reale da cui era evidentemente in fuga.
    Infine rispose.

    -Lili.

    La vocina tremolante fu simile ad un sussurro. Sembrava più tranquilla di prima, eppure le bastò uno sguardo sul corpo della madre per portarsi una mano sul braccio in un gesto di protezione. Tuttavia protezione non era: le unghie scavarono nella sua carne fino a graffiarla, e non ti ci volle molto per notare altri graffi già cicatrizzati. Autolesionismo, dunque: evidentemente non aveva ancora accettato la sua condizione ed arrancava nel buio in una ricerca disperata di qualcosa che le desse abbastanza forza per riemergere.
    Nel suo sguardo vuoto, ora il terrore, la paura di non farcela.



    Pillole del QM

    Semplice post di indagine. Non c'è molto da dire: la bambina mostra sintomi molto evidenti di un trauma ed al momento sembra fidarsi di te. Ponile pure più di una domanda se vuoi: così al prossimo turno possiamo già procedere x3

    Per informazioni: bacheca oppure mp.

     
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  6. K e i
     
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    "Lili..."
    Meditò per un istante, ripetendo ad alta voce quel nome piccolo e fragile come soppesandolo, evitando di soffermare a lungo lo sguardo sulle ferite che si era autoinflitta. Si avvicinò di un poco e avvicinò delicatamente la mano alla sua per separarla dal braccio ferito e stringerla un poco, forse per confortarla o forse per impedirle di ripetere quella scena di doloroso autolesionismo. Se si fosse ritratta o avesse dato segno di non accettare quel gesto, l'avrebbe immediatamente assecondata ritraendo la mano sorridendole comprensiva. A quel punto si sarebbe tolta la mantellina per coprire i poveri resti che giacevano al suolo e nascondere alla vista della bambina il volto distorto dalla morte e gli occhi spiritati della donna morta.

    "Va tutto bene, mh?"
    Disse in un sussurro. Avrebbe dovuto chiederle l'identità della donna, ma era del tutto inopportuno. Probabilmente era la madre, rinfacciarle in quel modo la sua morte avrebbe destabilizzato ulteriormente la sua psiche. Piuttosto, doveva saperne di più su chi... o cosa l'aveva uccisa. Esisteva perfino la concreta possibilità che l'omicida fosse la bimba stessa, ma per il momento non volle tenere in considerazione quell'ipotesi grottesca.
    "Ti porto fuori da qui," disse in tono risoluto, guardandosi intorno in cerca di ombre, "chi altri c'era in casa?"

     
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    Nonostante la prima domanda fosse in un certo senso quella "essenziale", la piccola sembrò deconcentrarsi di nuovo, e non rispose. Non ti degnò di uno sguardo nemmeno quando posasti la mantellina sul cadavere di colei che supponevi fosse la madre.

    -P-papà. C'era papà... è andato via.

    Rispose, prendendo visibilmente a tremare. Era come se quel nome le mettesse i brividi, come se le ricordasse qualcosa di orribile ed estremamente lontano, volutamente dimenticato per non impazzire. Si voltò verso di te e le piccole labbra si contrassero in una smorfia sofferente mentre gli occhioni si riempivano nuovamente di lacrime.

    -Diceva cose strane sul cimitero.

    E ti fissò, come animata da una speranza.
    Che Red fosse davvero in grado di aiutarla?



    Pillole del QM

    Stessa situazione di prima, non c'è molto da aggiungere :run:

    Per informazioni: bacheca oppure mp.

     
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  8. K e i
     
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    "Cimitero?"
    Rispose un po' troppo bruscamente, salvo fermarsi prima di aggiungere altro per non spaventare la bambina. Si soffermò per un istante su quel termine, preoccupandosi non poco delle possibili implicazioni che celava. Il buon senso le diceva di portare via da lì immediatamente la piccola Lili e trarla in salvo, ma l'istinto la metteva in guardia dal farlo giacché metteva a repentaglio la buona riuscita dell'esorcismo.
    "Ascoltami, piccola Lili..."
    Si portò all'altezza del suo volto e le mise le mani sulle spalle, stringendola un poco per rendere più concreta la sua presenza:
    "Ho bisogno che mi dici tutto quanto... sul cimitero, su dove si trova il tuo papà e sul perché era tanto interessato ad esso. E sopratutto..."
    Trasse un sospiro, sentendosi un po' meschina per forzare una bambina in quel modo solo per portare a termine il lavoro.
    "Devi dirmi chi... o che cosa... ha fatto tutto questo."
    Ed indicò il cadavere coperto dalla mantellina rosso sangue.

     
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    Presidio Errante, Endlos.

    Nei tempi antichi si diceva che i bambini fossero più empatici degli adulti, soprattutto nei confronti delle donne: abituati alla vicinanza di un seno accogliente, per loro era facile percepire i battiti aldilà del costato, ricondurli a sensazioni, gioia oppure sofferenza. Fu per questo o per semplice talento innato che la bambina intuì subito l'agitazione della sua salvatrice non appena ti si smorzò il respiro, anche se per un solo istante. Gli occhi color nocciola si sollevarono lentamente sui tuoi, e nonostante lo smarrimento di una bambina rimasta completamente sola sola, in essi brillava ancora la speranza che qualcosa potesse andare realmente bene.

    -P-papà. E' stato lui.

    Presa da un impeto di coraggio, l'orfanella parlò.

    -Diceva che doveva svegliare un amico, e che dovevo rimanere qui perchè è un segreto- ti lanciò uno sguardo incerto, come a chiedere se avesse fatto bene ad obbedire -Però non è ancora tornato, ed io non so come è il suo amico A-a-asmodai... uhm...eo... no. Asmodeous, si.

    Scosse il capo, portando le manine alla testa. Era come se tutti quegli eventi si accavallassero uno sull'altro, un terribile connubio di sensazioni ed immagini che avrebbe voluto cancellare per sempre.

    -C-credo si chiamasse così. Non sono sicura, però.



    Pillole del QM

    Solito interrogatorio: ora però abbiamo un elemento in più. Dato che non so se di bg la tua pg conosce questo demone -abbastanza famoso- ti cito alcune parti interessanti :qwl:


    Asmodeous: è il nome di un potente demonio biblico ebraico, ma la sua origine è probabilmente iranica. La sua figura viene infatti citata per la prima volta in antichissime tradizioni mitologiche babilonesi e caldaiche del parsismo e del zoroastrismo.
    Celebri demonologi lo collocano come un potentissimo re degli inferi, quasi al pari di Lucifero e Satana. Per altri, Asmodeous è lo stesso serpente che sedusse Eva. Altre tradizioni simili lo associano anche a Lilith, la leggendaria moglie ribelle di Adamo prima di Eva che, condannata all'esilio dall'Eden, si unì appunto con questo demone. La traccia scritta di Asmodeous è soprattutto in un racconto del Libro di Tobia, citato come potente demone simbolo della discordia coniugale. Egli uccise tutti i sette mariti di Sara, figlia di Raguele, abitante di Ecbatana, senza che nessuno di essi avesse potuto giacere con lei.
    Esiste un grimorio, intitolato "Il Testamento di Salomone", nel quale Asmodeus si presenta dinanzi a chi lo evoca per metà sotto forma di Angelo e per metà di uomo; passa il suo tempo a complottare per distruggere l'armonia matrimoniale o per distruggere la bellezza delle fanciulle ancora vergini.
    Per tali ragioni è spesso associata alla discordia coniugale, e la lussuria in generale.

    Non credo ci sia altro da dire: decidi che fare/dire. Per informazioni: bacheca oppure mp.



    Edited by Drusilia Galanodel - 16/4/2013, 02:50
     
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    "Capisco," mentì di nuovo, levandosi in piedi e tendendo la mano alla bambina. "Vieni con me, ti porto via da qui."
    Non rammentava con precisione, ma di una cosa era certa: i due nomi proferiti dalla bimba appartenevano a demoni della cabala ebraica, forze esoteriche che niente avevano a che fare con le ben più concrete creature che di solito era chiamata ad affrontare in qualità di esorcista. Se il padre della piccola Lili aveva evocato simili entità, non sapeva fino a che punto avrebbe potuto intervenire in prima persona. Tutto ciò che non poteva essere distrutto con le armi esulava dalle sue possibilità.

    Si guardò attorno rapidamente e decise di agire senza titubare ancora, mossa anche dal desiderio di non mettere a repentaglio la vita della piccolina. Avrebbe trovato qualcuno che potesse prendersi cura di lei e proteggerla, poi sarebbe tornata laggiù per cercare altre tracce, a cominciare dal cimitero nominato dalla bambina.

     
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    Giardino dei Dimenticati, Latifondo.
    Presidio Errante, Endlos.

    Recuperata la piccola, percorreste insieme, mano nella mano, la strada che portava al cimitero. Non avevi intenzione di portarla con te, questo sarebbe stato decisamente da irresponsabili, tuttavia speravi di incrociare lungo il percorso qualche casetta di contadini, possibilmente vivi. Avresti lasciato loro la bambina così da prendersi cura di lei, almeno il tempo di indagare per bene su cosa stesse accadendo.
    Per fortuna, le tue speranze non furono vane, e lungo la via trovasti davvero una casetta abitata da una simpatica famiglia; lasciata la bambina a riposare, ahimè ancora lontana dal riprendersi da un trauma simile, avanzasti cautamente fino a notte oltrepassando il Santuario delle Spine -ben attenta a non farti vedere da nessuno- fino a raggiungere il cancello che dava al Giardino dei Dimenticati. Davvero un nome strano, inquietante considerando l'ambiente lugubre nel quale eri immersa: ombre nere e sottili generate da alberi rinsecchiti al chiaro di luna si tendevano verso il cielo, talvolta contorcendosi in forme raccapriccianti; fra un ramo e l'altro eleganti ragnatele splendevano come fili d'argento, unica decorazione per quel campo spoglio.

    giardinodimenticatix3gr

    A passi lenti ti saresti avvicinata verso il complesso di edifici oltre quel giardino, la Città del Riposo, di cui ti avevano avvertito fosse illegale entrare di notte. Non che una legge potesse spaventare più di un potente signore degli inferi a piede libero, ma quei contadini che ti avevano fornito informazioni, in effetti, sapevano ben poco ed erano stati in un certo senso gentili ad avvisarti. Per qualche istante ti fermasti nel percepire il tocco delicato di una leggera e misteriosa brezza, accompagnata dall'intenso profumo di fiori freschi.
    Ti guardasti intorno, ma di fiori neanche l'ombra.
    Piuttosto un rumore di passi, e dei cespugli di rovi che si muovevano alla tua destra.



    Pillole del QM

    Riassumo brevemente ciò che è accaduto: tu e la bambina uscite via dalla casa, vi incamminate insieme verso il cimitero (perchè tu non sai dove si trova) e, non appena trovi una casa dove lasciarla, ti fai dare indicazioni su come raggiungere il complesso.
    Raggiungi il cimitero quando cala il sole. Oltrepassi il Santuario delle Spine senza problemi ed anche il cancello chiuso del Giardino dei Dimenticati. Quando ti avvicini alla Città del Riposo, avverti qualcosa muoversi nei cespugli alla tua destra.
    I luoghi citati sono descritti qui [link]

    Scegli cosa fare: ovviamente non essere autoconclusiva :sisi:

     
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    L'odore umido e pungente di fiori impregnava l'aria, come le corone floreali in una chiesa durante un funerale, mentre si incamminava per le vie del Giardino dei Dimenticati. Inutile guardarsi attorno in cerca della fonte di quell'odore spettrale: ovunque volgesse lo sguardo non riusciva a vedere una sola margherita, solo rovi e arbusti magri e morti. Faceva freddino rispetto all'ingresso del Latifondo, una brezza gelida spirava da nord scacciando via i sensi di colpa per aver recuperato la mantellina rosso acceso appena era riuscita a spingere Lili a dare le spalle al cadavere della donna -la quale ora giaceva abbandonata nella vecchia casa. Si era ripromessa di tornarci, in quel posto, sia perché era suo dovere dare sepoltura a quei poveri resti, sia perché temeva di aver lasciato in quel posto oggetti pericolosi per la fretta di allontanare la bambina: strumenti veicoli di possessione oppure tomi-trappola che se letti incautamente potevano causare sventure terribili agli sfortunati che ne entravano in possesso.
    I sensi scattarono all'unisono come il grilletto di una pistola automatica nell'istante esatto in cui percepì un movimento ed il suono di passi maldestri, mettendola immediatamente in posizione di guardia, spalancando il soprabito cremisi per rivelare la figura pesante del fucile da caccia riposto ad altezza della vita. Arretrò di botto impugnando l'arma con una mano e puntandola là dove un cespuglio di rovi ancora seguitava ad agitarsi, e non di certo per il vento.
    "Esci fuori."
    Intimò in tono secco e deciso, pronta a far fuoco al minimo cenno di pericolo.

     
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    Giardino dei Dimenticati, Latifondo.
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    Durò tutto pochissimi istanti.
    Alla tua domanda il cespuglio si mosse di nuovo. Poi, rapida come un fulmine, una cosa blu si lanciò contro di te incurante del pericolo come in un attacco sucida. Colta alla sprovvista, avresti potuto sentire soltanto l'urlo disumano proveniente dalla figura che ti stava attaccando.

    -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!

    Inutile dire che fosti presa in pieno dal suo attacco e... ti ritrovasti completamente bagnata.
    Di acqua.

    -Oh, non sei posseduta.

    A parlare fu una ragazzina di circa quattordici anni vestita da suora ed equipaggiata di fiale, vangeli e rosari come se dovesse a breve andare in guerra contro l'Inferno. Da sola. Anche tu, in un certo senso eri un'esorcista, ma quella lì sembrava ridicola... e forse anche svitata.

    -Spero di non averti spaventata!

    No, ceeerto.
    Perchè lanciare acqua santa urlando a passanti a caso non spaventa mica le persone! Nossignore! Nella penombra avresti notato il suo visino rotondo sorridere imbarazzato, mentre con un ditino guantato si massaggiava la tempia. Aveva grandi occhi color nocciola e ciocche di capelli biondi che le uscivano scomposte dal velo blu dell'abito.

    -Beh, io mi chiamo Virginia, e son qui per lavoro. So che non è una cosa bella, ma credo che dovresti andar via da questo posto: dovrebbe esserci un demone a piede libero- le parlò gentilmente, facendole notare uno dei tanti rosari che aveva appesi alla cintola -Sai, io sono un'esorcista!



    Pillole del QM

    Ti becchi autoconclusivamente la spruzzata di acqua santa :geez:
    L'interlocutrice capisce che non sei posseduta, quindi parte un normale post discorsivo.

    Scegli cosa fare: ovviamente non essere autoconclusiva :sisi:

     
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    Colta di sorpresa, fu sul punto di sparare. Quando si è in tensione ed in una situazione di potenziale pericolo cadere in errore è fin troppo facile, basta un'arma carica e la persona sbagliata al momento sbagliato, e di certo l'atmosfera del cimitero con gli odori fantasma e l'aria simile ad un denso miasma negativo non aiutava. Serviva davvero tanto sangue freddo per non premere il grilletto quando una figura in penombra salta fuori gridando da un cespuglio, e fu sicuramente un bene per entrambe se in quel momento Kei riuscì a trovarne a sufficienza per non mettersi a sparare all'impazzata come sicuramente avrebbe fatto un individuo di nervi meno saldi.
    Il prezzo di un simile autocontrollo fu una secchiata d'acqua fredda. Impegnata a trattenersi e troppo stupita per reagire, non fece in tempo a scansare quel gavettone privo di senso e si ritrovò all'improvviso fradicia, con stampata in volto l'espressione più comicamente interdetta di cui era in grado e in una scompostissima posa plastica mentre una piccola pozzanghera santificata andava formandosi ai suoi piedi.

    "Ma..."
    Tentò di dire in un primo momento, poi trasse un sospirone e si rassegnò a registrare il suo essere attualmente fradicia,
    quindi ripose l'arma e strizzò un lembo della corta gonna scura con entrambe le mani.
    "Io lo stavo cercando, quel demone!!"
    Rispose stizzita, sentendosi terribilmente a disagio con gli abiti bagnati.

     
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    Rimasero per qualche minuto in quel silenzio imbarazzante che nessuno vorrebbe mai avere in una conversazione. Virginia fissava Red con faccia stupita stupida e Red la guardava di rimando con sguardo accigliato. No, non era la concorrenza a dar loro problemi, piuttosto un gavettone di acquasanta gettato a gratis e decisamente poco gradito dato che era anche notte e, per quanto facesse caldo, comunque non rientrava nella lista delle cose più salutari al mondo.

    -Oh, allora sei un'esorcista come me!

    Bingo, sorella!
    Ottimo spirito di osservazione, davvero!

    -Beh, a questo punto rimarrebbe una sola cosa da fare.

    La suorina portò rapida le mani dietro la schiena, avvicinandosi quatta quatta alla sua interlocutrice ancora completamente bagnata e probabilmente di cattivo umore. Le dispiaceva sinceramente di averle fatto quel torto -infondo Virginia non era mai stata una ragazza cattiva- però in quel momento aveva altre priorità a cui pensare. Uno dei Sette Satana richiamato a Laputa, per esempio. O meglio, l'avrebbero evocato se lei o qualcun altro non avesse fermato l'evocatore, per intendersi.

    virginiab

    -Potremmo lavorare insieme!

    Ecco, quella era un'idea carina.



    Pillole del QM

    Post semplice, nulla da aggiungere :yuppi:

    Scegli cosa fare: ovviamente non essere autoconclusiva :sisi:

     
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