Moonlight Green

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  1. _MajinZ_
     
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    Le alternative ormai era ben poche e l’unica attuabile era quella di seguire quel coso fino a raggiungere i suoi superiori, così da cercare un modo per risolvere quella complicata faccenda. Però se questi tizi avevano i mezzi per rubare cose da altri mondi, dovevano avere per forza qualche meccanismo per rispedirli indietro in un modo o nell’altro... evitando magari una catapulta, ecco. Dimitriy comunque recuperò il suo lasciapassare e dopo averlo osservato attentamente, se lo mise in tasca senza pensarci troppo.
    In ogni caso era un po’ come il biondo aveva previsto, infatti per ritornare indietro bisognava parlare con delle autorità differenti che si occupavano proprio di quel problema... anche se sembravano esserci metodi alternativi ma meno controllabili, come quello che aveva investito Takheloth facendolo scomparire nel nulla. Sembrava un mini viaggio nel Maelstrom, ma il ragazzo non voleva rischiare di finire spappolato e quindi fece spallucce, non era molto interessato alla sua sorte.
    Se le cose si complicano, troveremo la via d’uscita con la forza.
    Comunicò il russo nell’attimo di pausa, visto che il babbuino si era allontanato per un attimo. Non potevano sapere quanto fossero sincere le parole dell’alieno, ma prepararsi al peggio era una buona strategia per non rischiare di abbassare la guardia. Ad ogni modo la separazione durò troppo poco e il coso ritornò indietro comunicando al trio che era giunto il momento di recarsi alla cittadella... quindi l’ingegnere chiamò a se una palla enorme, modellandola tramite la tavoletta che reggeva in mano in modo tale da trasformarla in una specie di autovettura... senza ruote, ma con ben quattro posti. Il biondo seguì a ruota il capitano Helk, controllando bene ogni cosa prima di poggiare le sue chiappe la dentro. Fidarsi era un bene, ma non farlo era sicuramente meglio.

     
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    PostArt
    _Seismic Spike
    8th report_
    Cariche politiche. Addirittura. Da semplici mercenari (mica poi tanto, in verità) a pezzi grossi incaricati di parlamentare l'illecito verificatosi direttamente con i capoccia di quella luna verde. Bel salto di qualità. Speriamo solo di esserne effettivamente capaci: se l'incidente diplomatico preoccupa solo l'ibrido di nome Malo, l'eventualità di rimanere prigionieri in quel mondo rimane invece una minaccia tangibile tanto per il Russo quanto per Helk. Non per Zyg, ovviamente. Ma questo è un altro discorso.

    Sta bene: in caso di necessità collaboreremo comunque per un felice risoluzione da ambo gli schieramenti.

    Assicura con la voce dell'umano che ha replicato, contribuendo a quietare lo spettro di un eventuale dissidio e proponendo termini di reciproco rispetto così come si confà ad un'autorità estera in visita (tralasciando che la loro presenza lì risulta forzata e del tutto non richiesta o preventivata).

    Quanto all'elemento vaporizzato, si tratta di una questione secondaria: era un ricercato di basso livello, destinato alle gabbie una volta che avessimo ultimato il nostro rientro. Se è ancora vitale verrà individuato nuovamente dalla Congrega e di lì si procederà con la prassi che avevamo di già avviato; se non lo è più, poco male: significherà che ha pagato con la vita la codardia da fuggiasco dimostrata anche in quest'occasione. Nessuno piangerà la sua scomparsa.

    E' un modo un po' brutale -e felicemente molto burocratico- per dire "non ce ne frega nulla". Eppure, questo è l'importante, è il modo che il Biomante reputa migliore per rapportarsi con il babbuino-scarafaggio dimostrando la propria inflessibile rigidità a procedure preventivate -un modo per fare pacing chiamando in causa codici, regolamenti e diciture differenti ma (si spera) piuttosto standardizzate. Il tutto, ancora, gettando una luce cupa sulla drasticità che consegue a chi sgarra dette prescrizioni.
    Rivolgendosi poi ai colleghi in quell'istante concesso loro dalla distrazione del funzionario, il citoplasta richiama loro alla mente quale sia la realtà, sicuro così di fissare una linea d'azione comune e mantenere senza contraddizioni quella di già intrapresa.

    La priorità non è andarsene bensì comprendere la natura, la funzione e le intenzioni dei fenomeni elettrici che hanno sconquassato lo Yuzrab. Verosimilmente riusciremo ad indagare l'intera faccenda senza provocare crisi e perciò concludere un accordo che ristabilisca lo status quo e preservi il Presidio da ulteriori sparizioni.

    Una missione semplice, dunque, almeno a parole. Perchè non dovrebbero dimenticare di essere dei perfetti estranei su di un mondo altamente tecnologico -perchè in un contesto del genere ogni singolo dettaglio potrebbe racchiudere segreti di fondamentale importanza, perchè il più insulso degli orpelli potrebbe dimostrarsi una minaccia alla loro segretezza o alla loro incolumità. A tal proposito, appena il loro interprete è di ritorno e li conduce su di un veicolo preparato per l'occasione (vale a dire qualche manciata di secondi più tardi), Zyg si spende in una rapida richiesta d'informazioni. Così, giusto per migliorare la loro posizione precaria.

    Possiamo andare, certo. Durante il viaggio, tuttavia, vorrei chiederle la cortesia di aggiornarci sulla struttura e la geografia del piano, sull'ordinamento politico della vostra reggenza e sugli usi e i costumi più salienti della vostra civiltà: non conosciamo la situazione alla quale siamo stati chiamati e vorremmo chiarire questi aspetti al fine di poter tenere un atteggiamento consono e non oltraggioso.
    -70/100_
    MANA UNITS
    -Experiment Kraj
    -Protean Hulk
    -Biovisionary
    -Bred for the Hunt
    -Rapid Hybridization
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    “Il viaggio non é abbastanza lungo per esporre in maniera esaustiva le meraviglie della ricca cultura della Luna Verde di Kraal. Ma cercherò di presentare al meglio il nostro mondo. Allora da dove cominciare… Ah si!”

    Intanto il mezzo si era messo in moto e senza emettere alcun rumore prese a dirigersi in direzione della misteriosa Cittadella a velocità costante. Potevate intuire che stavate andando incontro alle misteriose forme che avevate visto durante il vostro tumultuoso atterraggio.

    “Vi trovate al momento su uno dei quattro satelliti che ruotano attorno a Kraal, quello che voi definireste un gigante gassoso e che sarà visibile tra non molto.”

    Il babbuino puntò quasi inconsapevolmente una zampa in direzione dell’orizzonte dietro di voi. Non potevate saperlo, o magari potevate immaginarlo, ma stava dandovi indicazione sul moto di rotazione del suo mondo.

    “Kraal possiede altri tre satelliti: la Luna Rossa, la Luna Nera e la Luna Grigia. La Luna Rossa e quella Nera sono mondi popolati ed insieme alla Luna Verde formano la Federazione delle Tre Lune. Siamo tutto ciò che resta di un antico impero che un tempo governava questo settore della galassia da Kraal e che utilizzava le Lune come mondi prigione e come colonie schiaviste. Su Kraal non è rimasto più niente, dopo la caduta dell’Impero le città sono andate incontro ad un rapido declino, i venti e le tempeste che animano il pianeta hanno fatto breccia nelle cupole-scudo e distrutto tutto ciò che il Vecchio Impero aveva costruito.”

    Malo prese una pausa, non tanto per riorganizzare le idee, ma per dare tempo al suo pubblico di assimilare quelle interessanti nozioni che stava diligentemente sciorinando.

    “Al momento la Luna Verde è governata da una struttura governativa e paramilitare temporanea…”

    Bzz! Bzz! Bzz!

    L’interessante lezione del babbuino burocrate venne interrotta da tre scariche in rapida successione che si abbatterono inaspettate sui sedili accanto a lui. Dei suoi ospiti non vi era più alcuna traccia, se non per le medagliette che aveva dato loro poco prima e che non erano state tirate via con la scossa di ritorno.

    “Oh che peccato, avevo ancora così tante cose da dire. Quasi quasi…”

    Incurante del fatto che ora stesse parlando da solo il burocrate continuò la sua lezione di storia e politica incurante che non ci fosse alcun pubblico ad ascoltarlo. In fondo ci sarebbe voluto ancora un po’ per raggiungere la Cittadella e gli era sempre piaciuto ascoltare il suono della propria voce…



    Il viaggio di ritorno si rivelò ancora più sgradevole di quello di andata, e già quest’ultimo non era certo stata un’esperienza del tutto piacevole. Ma fortunatamente gli Eversori erano ancora tutti interi e di nuovo tra le sabbie del loro amato Yuzrab. Ahimè non avevano avuto il tempo di scoprire qualcosa in più sulla misteriosa Luna Verde e i suoi abitanti e soprattutto perché questi avessero deciso di trafugare tonnellate di sabbia dal loro Presidio.

    Avrebbero certo potuto condurre esperimenti o rilevazioni, ma il tutto sarebbe stato vano. Non avrebbero più trovato alcuna traccia di quella misteriosa anomalia e il fenomeno a cui avevano assistito non si sarebbe più verificato.

    Non potevano saperlo, ma il canale di trasmissione era ormai chiuso e gli abitanti della Luna non avrebbero più interferito con la vita del Presidio. Almeno non per molto tempo.

    Non gli restava quindi che fare ritorno alla base, archiviare le poche informazioni raccolte ed eventualmente tenere sotto controllo le strumentazioni in attesa di altri strani ed insoliti fenomeni.

     
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32 replies since 23/9/2013, 10:58   746 views
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