[EM] Mai fidarsi del Deserto

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  1. _MajinZ_
     
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    Mialee

    Ormai per te sembra essere giunta la fine, non hai più scampo. Il mostro che hai provato a combattere si è rivelato troppo forte e ogni tentativo di cambiare quel destino avverso diventa inutile... in un istante ti ritrovi circondata dall’oscurità e dal fetido alito della morte. Chiudi gli occhi ormai impotente, la tua vita sta per cancellata.
    Tutto cambia quando una luce ti costringe per un attimo a riaprire gli occhi, vedi un varco e per un attimo riesci a sfiorare la salvezza... poi tutto torna buio e i sensi vengono a mancare, mentre una potente corrente ti risucchia e manda in pezzi la creatura che ha provato a divorarti. Senza che tu te ne accorga il tuo corpo si ritrova sballottato tra gli universi e le dimensioni con violenza, è davvero un bene che il tuo corpo non si renda conto di quel che lo circondi. La stessa corrente tempestosa però diviene dolce, quando lentamente ti adagia sotto quella palma, lasciandoti sulla sabbia ancora fresca e morbida.
    Quando finalmente riacquisti conoscenza, la prima cosa che il tuo corpo percepisce è il caldo... ti sembra quasi di essere finita dentro un forno. Riaprire gli occhi è complicato, visto che la luce quasi ti ustiona gli occhi, ma dopo qualche istante riesci ad abituarti... anche se il fisico non si è ancora ripreso del tutto e continui a sentirti un po’ intontita. Qualcosa però ti costringe a svegliarti totalmente, senti il suono dei carri e il nitrire dei cavalli: una carovana ti si è fermata davanti.
    Un uomo scende da uno dei carri e ti si avvicina, porgendoti una borraccia ricolma d’acqua fresca... e senti di averne parecchio bisogno. L’uomo è un tipo bassotto e grassottello, con due baffoni grigi sul volto sorridente.
    Ti serve aiuto? Io e la mia carovana siamo diretti in città, questo è un posto troppo pericoloso.
    Vuoi unirti a noi?

    Non sembra avere cattive intenzioni, anzi, è un uomo molto gentile che ha davvero l’intenzione di aiutarti... e faresti bene a fidarti di lui, lo Yuzrab è il peggiore dei nemici.



    Violet

    Viaggi insieme a quella carovana da un paio di giorni ormai, ancora non riesci a credere di aver avuto un colpo di fortuna così grande. Il tuo vagare nel deserto si era protratto un po’ troppo e hai finito col perderti sotto il sole spietato che incendiava lo Yuzrab... ma proprio quando pensavi di esserti cacciata in un grosso guaio, da lontano riuscisti a vedere quel puntino farsi sempre più grande e prendere la forma di un convoglio di mercanti: sei finalmente salva.
    Ti dicono di essere diretti a Merovish, un nome che per un attimo ti mette in allarme... però quegli uomini coraggiosi accompagnate da donne altrettanto forti e valorose ti danno sicurezza, ma anche a causa dei loro modi gentili decidi di viaggiare insieme a loro. E il viaggio procede con tranquillità, di giorno avanzate e la sera si fa festa prima di andare a dormire, per riposarsi e ripartire il mattino successivo. Qualcosa di imprevisto però rompe la routine del caldo giorno.
    Ormai ti sei abituata al loro avanzare, quindi quando il convoglio si blocca istintivamente ti sporgi dalla tenda del carro e guardi fuori. Vedi una ragazza che riposa sotto la palma, a giudicare dalle sue condizioni potrebbe trattarsi di una naufraga... inoltre il tuo carro è quello più libero, ci sono solo la piccola Leyla, sua madre e il cagnolino della bimba, quindi è molto probabile che quella ragazza salga con te, sempre che accetti la gentilezza di Yazul.



    Dunque, innanzitutto spero che le situazioni in cui ho messo i vostri pg siano di vostro gradimento XD ho cercato di seguire il carattere e il background dei pg. Per quanto riguarda la carovana, immaginatela come quelle che attraversavano il West, quindi carri con le tende bianche e blablabla XD (per le due donne lascio la descrizione a Zaho, può farle come più gli piacciono). Descrivete tutto dal vostro punto di vista e ci vediamo nel prossimo post :8D:
     
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    Parlato
    "Pensato"
    ... ... ...

    Mhh...


    Un caldo pesante la opprimeva.
    Lentamente aprì le palpebre, snudando le iridi argentee ad un cielo azzurro con un sole cocente coperto da un'unica palma solitaria nel raggio forse di miglia.
    occhio1
    Mosse, lenta, la mano destra fino ai capelli, raggiungendo prima la sabbia calda sulla quale era distesa da chissà quanto tempo.

    Dove...

    Dove...sono..?


    Era sola, ma non se n'era ancora resa conto.
    occhio2

    Agh!!

    Improvvisamente si alzò seduta tastandosi rapidamente il busto e le gambe mentre con lo sguardo si guardava attorno prima in cerca della spada e poi cercando di capire dove si trovava.

    Ma la spada era accanto a lei, poggiata sulla stessa sabbia su cui giaceva il suo corpo fino a pochi secondi prima: la sabbia di un deserto del quale, al momento, non scorgeva alcun limite.

    "Ma...ma io...
    ricordo lo Yoma, ricordo le sue esagerate dimensioni..."


    Eppure attorno a lei si trovavano solo ettari di sabbia, ed una sola palma, alla base della quale una piccola fonte d'acqua dava speranza a chi si trovasse a camminare per quelle lande.

    "Ma sono viva...sono viva e la mia spada è con me...
    Che ne è stato delle mie compagne?"


    Ruotò ancora la testa, prima a destra e poi a sinistra, senza trovare niente. Niente e nessuno.

    Rimase ancora seduta, disorientata, con negli occhi l'immagine dell'interno del corpo dello Yoma, sulla pelle la sensazione di quell'interno mentre gli scorreva attorno, in testa le ultime parole urlate da una delle sue compagne: "Mialee!!!".
    E poi il buio.

    Perché era qui? Perché era viva? Cosa era successo?

    Il nitrire di alcuni cavalli e il sommesso scalpiccio dei loro zoccoli sulla sabbia, costrinse la Claymore a voltarsi.
    Una carovana le si fermò davanti e subito dopo un uomo scese dal carro più vicino offrendole un aiuto ad arrivare alla città più vicina.

    Mialee lo guardò, ancora intontita, biascicando un "sì grazie" mentre a fatica si alzava in piedi chinandosi per raccogliere la spada che la accompagnava oramai da qualche anno.

    "!!!"

    Improvvisamente la ragazza si irrigidì, come se avesse visto qualche creatura spregevole, e con movimenti misurati raccolse la claymore tenendola in mano anche dopo essersi drizzata completamente.

    Ditemi, signore: chi siete voi?

    Parlando non guardava l'uomo, ma tutta la carovana.
    Tutte le fioche luci che vedeva nella carovana.

    "Saranno circa una ventina...anche se sembrano deboli, più deboli degli Yoma a cui sono abituata potrebbero darmi dei problemi...

    E di quale città state parlando?

    La spada, tenuta saldamente con la mano destra, era tenuta in modo da essere visibile in tutta la sua lunghezza, e con essa il simbolo cucito sul petto dell'uniforme: avrebbero dovuto notare che era una guerriera, avrebbero dovuto notare che non sarebbe servito a niente fingere di essere dei normali viandanti, con lei...

    "Eppure c'è qualcosa di strano..."
     
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    Pellegrinaggio_


    Pensieri oscuri, pensieri di morte, di potere, di tristezza e di dolore, albergano nella mia mente in quest'ultimo periodo. Dopo l'esperienza nel Bloodrunner ho deciso di ritirarmi dalla vita sociale: ho girovagato a lungo da sola, in eremitaggio nei posti più sperduti ed incontaminati di questo semipiano d'esistenza. Ho cercato...di tutto: filosofie e conoscenze perdute, artefatti leggendari, fonti di innominabile potere, entità e creature temute dai più. Ho cercato me stessa.
    Quel sassolino di nome Saori, la prostituta muta e telepate che mi aveva fatto ardere il cuore di speranza ancora una volta, con quella fiamma inestinguibile dell'amore romantico ed irrealizzabilmente idealistico, ha generato onde anomale che non sono stata in grado di prevedere lì sul momento, ma che han mostrato le loro conseguenze fin da quella sera stessa, quando sono entrata in crisi, lì, accasciata ed in lacrime in quel bagno, divisa in due, spaccata metà.

    I riverberi tenebrosi si sono propagati avanti nel tempo, fino ad ora, e continueranno a farlo ancora per un bel po', temo. Temo o desidero, non lo so più. Questo potere che sto assorbendo, che sto imparando, acquisendo...è come una droga. Una droga nera pece, che mi scorre nelle vene, e mi alimenta e mi corrode e mi corrompe e mi rende forte, invincibile, indistruttibile, distruggendomi per prima essa stessa dall'interno..
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    “Mh?”


    La carovana si ferma. Bizzarro, non l'ha mai fatto in questi giorni. Abbiamo sempre continuato a procedere, a marciare, verso Merovish, senza mai fermarci se non la notte per rifocillarci e riposarci dopo esserci divertiti. Mpf, sto assorbendo le loro emozioni di gioia e calore come un buco nero, ma non sembra funzionare un granché...anzi di solito sembro essere io quella che influenza loro con le mie onde di negatività concentrata, pur non volendolo, rovinando il mood della serata anche se per poco. Mi son detta che magari sarei riuscita ad automanipolarmi come spesso mi capita usando loro come generatore di energie positive, ed è per questo che ho accettato il loro aiuto quando per caso mi hanno raccattato nel bel mezzo di quelle dannate sabbie mobili, ma purtroppo...

    «Che succede, Sārah?»

    «Oh niente di cattivo, Raven: Yazul sta soccorrendo una ragazza, pare, come fece già con te qualche giorno fa.»

    «...Capisco.»


    Chiedo con tono basso, nessuna nota allegra, alla donna che mi siede di fronte. Mi sporgo dalla tenda per dare un'occhiata quando mi risponde, ed intravedendo le due figure sotto la palma comprendo e torno composta sul mio sedile in legno. Capo chino, occhi chiusi, braccia conserte, cappuccio calato sul volto. Uno sconforto immenso sembra diffondersi nelle mie viscere.
    Questi gitani ormai hanno intuito come sono, e non son più spaventati da me: han capito che non rappresento un pericolo, almeno non uno di quelli che esplodono gratuitamente e quant'altro, per questo mi hanno accolto tra di loro per questo breve viaggio nella lunga vita di ognuno di noi.
    Cerco di contenermi, di mantenere l'autocontrollo, di non andare in pezzi, di tenerli tutti al loro posto. Cerco di mantenere silente il mio dolore, le mie ferite, ma la mia stessa esistenza è una "ferita nella Forza". Resto quieta, immobile, muta, chiusa. Ma lo sconforto rimane, riemerge, come fa ogni giorno da quando è finita tutta quella faccenda.

    ...

    Un'altra ragazza.
    "Chissà com'è?", si chiede una vocina ingenua dentro di me. "Forse non è come le altre", le dà corda un'altra povera illusa. "Stupide, imbecilli, stolte. Fate silenzio!", le ammonisco io, seppellendole in un mare di sabbia nera e dall'olezzo del sangue rappreso.
    Sono stanca. Stanca di pensare a una compagna di vita. Sono stanca di prendere il mio cuore, il mio corpo, la mia mente, la mia esistenza, la mia essenza...e metterla così, esporla, nuda, abbandonata, in balia del Fato, alla mercé di qualunque sciacallo ed avvoltoio passi di qui, o semplicemente delle intemperie naturali ed incolpevoli. Sono stanca di subire le vicissitudini della vita, dei rapporti umani, sociali.
    Sono stufa.
    Basta, ho deciso di dedicarmi a me stessa. Almeno per un po'. Per un bel po'.
    Chiudo il mio cuore a quelle persone. Chiudo il mio essere. Da me non avranno altro che freddezza, barriere, gelido metallo e ghiaccio a proteggermi, maschere vuote di superficiale accondiscendenza se saranno fortunate. Raggi di morte e squarci di rabbia se saranno stolte ed impudenti.

    Rimango seduta, nel mio mondo, senza dare fastidio, senza tollerare fastidi...(se non forse il minimo indispensabile.)

    ...

    Una volta non eri così, Violet.
    Una volta non ero Raven, Violet. Non così pesantemente e profondamente, almeno.
    Una volta non eravamo così ferite, forse..
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    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Forti emozioni negative, dissidi personali interiori, cerca di controllarsi e di starsene per conto suo.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    ---

    Specchietto Riassuntivo_

    M'informo superficialmente e rimango lì seduta per conto mio XD.

    Note_

    Chiedo perdono, ma dopo la quest Dead End a BloodRunner, Violet si dà alla magia nera e ai sentimenti negativi X°D quindi sarà un po' chiusa all'inizio, ma vedo di farla sciogliere pelo pelo asd.


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  4. _MajinZ_
     
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    Mialee

    Yazul fa per muoversi verso il carro, con tranquillità e il sorriso ancora sul volto. Lui purtroppo non conosce i tuoi tormenti e non sa la confusione che al momento permea i tuoi sensi... sono tutti Yoma quelli? Le tue percezioni ti dicono proprio così, però è tutto abbastanza strano. Possibile che un gruppo di venti mostri riesca ad ingannare un uomo fino a tal punto? Sei confusa, ti senti in pericolo e non puoi fare a meno di pensare a tutte le volte che quelle bestie hanno tentato di ucciderti.
    Il mio nome è Yazul, sono un mercante di spezie proveniente da Oriente.
    Sorride ancora l’uomo, per nulla preoccupato dalla grossa spada che brandisci. Il mercante comunque ti guarda un po’ incuriosito mentre si liscia i baffoni grigi, se hai fatto una domanda simile allora non hai proprio idea di dove ti trovi e non sai che il tuo mondo natio è ormai fin troppo lontano. Ti sorride in modo amorevole, come farebbe un padre con sua figlia.
    Andiamo a Merovish per vendere i nostri prodotti. E’ una città situata nel Presidio Meridionale del Semipiano conosciuto come Endlos.
    Il carovaniere fa una pausa per darti il tempo di assimilare quelle informazioni, non è la prima volta che si trova davanti a un naufrago e negli hanno ha accumulato molta esperienza... insomma, chiunque abiti su Endlos ha visto almeno una volta un naufrago, è una cosa molto più frequente di quanto si possa mai credere.
    Non ti sto prendendo in giro, la prova è che non sai dove ti trovi.
    Conclude infine continuando ad osservarti, ovviamente non ti costringe a seguirlo, spetta solo a te la decisione finale. Per quanto ne sai quella potrebbe essere una fandonia, magari non aspettano altro che una tua distrazione prima di divorarti. Ma è tutto così strano...


    Violet

    Rimani chiusa nel silenzio, immersa in una sofferenza che sembra non avere fine. Ti estranei da quel mondo che continua a girare il coltello nella piaga che ferisce la tua anima, la tua mente. Sei proprio sicura che Merovish sia il luogo adatto per trovare una cura? Quel posto... forse è il luogo più adatto dove dare fine alle sofferenze, ma non credo che sia questo ciò che vuoi.
    Leyla ti sta guardando, ma tu non puoi vederla. Ti fissa con i suoi occhietti curiosi, mentre tra le braccia stringe con delicatezza quel cucciolo che a sua volta osserva la tua figura, cercando di sfuggire al caldo come fa ogni canide che si rispetti. Senza aggiungere altro la bimba si alza e ti si affianca, sedendosi accanto a te.
    Non dovresti essere così triste!
    Sārah fissa la scena un po’ sorpresa, però non si intromette.
    La mamma dice sempre che con allegria si vive molto più a lungo!
    La donna sorride amorevolmente, intenerita dall’innocenza che dimostrano i bambini e soprattutto la sua figlioletta, piccola ma molto intelligente. Te ne sarai sicuramente accorta in quei giorni, per essere una creatura di appena cinque anni fa dei ragionamenti abbastanza complessi, forse a causa dell’ambiente in cui è cresciuta, privo di altri bambini. Rimane comunque una bimba e come tutti i bimbi a volte è fin troppo curiosa.

     
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    «Non dovresti essere così triste!»

    “Uh?”


    La bambina, Leyla, si è seduta accanto a me e...mi parla. Curiosi, i bambini: sono creature bizzarre, a volte insopportabili, a volte dolcissimi, ma soprattutto sanno pensare al di fuori degli schemi, anche perché spesso non han nemmeno quelli base oltre a quelli della prassi sociale. Lei in particolar modo: è una molto sveglia, ne ha dato prova svariate volte nel corso del viaggio.

    «La mamma dice sempre che con allegria si vive molto più a lungo!»

    «...»


    La fisso, stordita ed inebetita da quell'evento imprevisto e che non so come interpretare, ancora assonnata dai miei pensieri onirici e teorici, sentimentali e così lontani dalla realtà fisica di questi momenti.
    Alla fine, sorrido con un lieve sospiro, rilasciando l'aria che solo ora mi accorgo aver trattenuto nei polmoni fin dalle sue parole..
    .

    «Mf...La mamma, probabilmente, ha ragione...»


    La guardo ora con uno sguardo più dolce, occhi stretti dal basso degli zigomi che si inarcano per il sorriso momentaneo. Ben presto, il mio volto assume un velo di malinconica tristezza, di nuovo.

    «...Purtroppo però, non si può essere sempre felici. A volte ci sono cose che non te lo permettono...»


    Il mio sguardo si lascia cadere ora sul pavimento, accasciandosi demoralizzato e stanco.

    «Tu sei ancora giovane, piccola Leyla, devi ancora conoscere molto della vita...Perciò, tu che ancora puoi, pensa ad essere sempre felice, ok?»


    Torno su in un moto effimero di dolcezza quasi allegra e convinta. Non so: sarà vero, questo sentimento? O forse è solo una maschera, quella da vecchia barbosa con le solite frasi fatte che fingon di essere perle di saggezza? Mah...
    Non mi capisco, ultimamente sempre di più...
    Non vedo più una strada, in questa notte buia e senza stelle. L'unica luce che c'è è quella del mio cuore che arde delle fiamme nere dell'inferno, e getta ancora più ombre terrificanti...e promesse di potere con cui rendere superati i bisogni di una vita fa. Di poco fa.
    Merovish. Lì forse troverò...qualcosa. Informazioni sull'esatta ubicazione della Tomba di Tal'Rasha che stavo cercando nel mezzo del deserto. O forse un lavoretto, un incarico, un'altra cosa da malavitosi come quella a BloodRunner. O chissà cos'altro..
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    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Forti emozioni negative, dissidi personali interiori, cerca di controllarsi e di dare un'apparenza calma e gentile comunque.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
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    Specchietto Riassuntivo_

    Chiacchiero tristemente con la bambina lol XD.

    Note_

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    Mialee guardò l'uomo mentre rispondeva.
    Fissò gli occhi sulla bocca, quasi come volesse leggerne il labiale, ma realmente osservando ben oltre le labbra che vedeva.
    Senza accorgersene aveva smesso di respirare e trattenne il respiro durante tutte le frasi del viandante.

    "Non...non ha senso..."

    Abbassò lo sguardo verso la sabbia, scrutando la sua piccola ombra increspata sulla superficie della sabbia su cui si era svegliata.

    "Però se è uno Yoma dovrebbe conoscere l'organizzazione, dovrebbe sapere di non avere alcuno scampo...
    E poi...non ho mai visto nessuna di quelle creature ricoprire così bene il ruolo di semplice umano..."


    L'uomo avrebbe potuto vedere la ragazza immobile mentre lo guardava pensando al fatto che potesse essere o meno uno Yoma.
    Poi avrebbe assistito a un sospiro, mentre la spada veniva rinfoderata nell'alloggio dietro la schiena:

    Non è la prima volta che mi risveglio senza sapere dove mi trovi.

    Parlò in tono serio, eppure volse all'uomo un piccolo e timido sorriso, mentre continuava:

    Verrò con voi.
    Ma se siete quello che penso...


    Guardò ancora una volta tutte quelle fioche aure apparentemente demoniache, pensando che fino ad ora solo Yoma e guerriere avevano mai avuto un'aura da percepire, eppure...

    ...saprete che anche con la spada rinfoderata non avreste alcuna speranza contro di me.

     
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  7. _MajinZ_
     
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    Nonostante il viso di Violet si faccia triste, la piccola non si scoraggia e sorride, annuendo convintissima a quelle parole. Le rimane accanto, continuando a giocare con il suo cagnolino che ogni tanto abbaia felice... creando un netto contrasto tra la vitalità dei due “cuccioli” e la negatività che esprime la ragazza chiusa nel suo dolore. Nel frattempo Sàrah si sporge dal carro per lanciare uno sguardo fuori, incuriosita dal fatto che la carovana non ha ancora ripreso a muoversi, però Yazul è ancora impegnato nel discorrere con la Claymore... di cui non conosce le preoccupazioni.
    L’uomo ricambia lo sguardo della ragazza con tranquillità, però anche lui fa un sospiro di sollievo quando la spada viene rinfoderata. Per un istante ha pensato di trovarsi davanti a un bandito in gonnella, ma per fortuna le cose sembrano andare nel verso giusto, senza spargimenti di sangue. Tuttavia la ragazza non sembra del tutto tranquilla e le sue parole lo dimostrano, ma ad esse Yazul risponde con un altro sorriso, giusto per sdrammatizzare.
    Oh, tranquilla: non siamo dei banditi, altrimenti non ti avremo soccorso.
    Risponde infine l’uomo dirigendosi in direzione del suo carro, dopo aver indicato alla naufraga quello dove sedeva anche Violet. La dentro avrebbe trovato dell’acqua e del cibo, oltre ai due occhietti vispi della piccola Leyla e di sua mamma, come al solito calma e comprensiva. Il clima sembra davvero disteso, i mostri del mondo da cui proviene Mialee sono quasi un lontano ricordo... eppure quella sensazione continua ad essere presente, difficile quindi rilassarsi.
    Sei una guerriera? Di quelle che combattono i draghi? La spada è pesante? E il-
    Leyla, la ragazza sarà stanca: lasciala in pace.
    La donna con un sorriso amorevole si rivolge alla figlia, la quale si fa subito indietro anche se il suoi occhi erano fissi sulla nuova arrivata. Il genitore si volta quindi in direzione di Mialee.
    Io sono Sàrah e lei Raven.
    Conclude la donna indicando l’altra ragazza. Subito dopo la carovana riparte e macina altri chilometri finché non giunge il tramonto. In quel momento i carri vengono disposti in cerchio e all’interno di questo viene allestito il campo. Al centro viene acceso un grosso falò e tutt’attorno vengono issate delle tende e a terra vengono stesi dei tappeti. Infine, tra musiche e canti si consuma la cena e si raccontano storie, il tutto con calma e allegria, senza preoccupazioni.



    Gestite come preferite le descrizioni, potete discutere con i png e insomma avete piena libertà XD
     
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    «Sei una guerriera? Di quelle che combattono i draghi? La spada è pesante? E il-»

    “Mpff, bimba seccacazzi.”


    Trattengo un sogghigno mentre la madre la rimprovera dolcemente fermando quel fiume in piena, prima che la nuova arrivata venga sommersa ed affoghi nella curiosità dell'infante.

    «Io sono Sàrah e lei Raven.»

    «...»


    Non dico niente. Rimango con le braccia conserte, avvolta nella mia scura cappa di tenebra e sentimenti. Odio e tristezza, mestizia e rancore, rabbia e depressione. Gira e rigira sempre quei due sono, sempre quella ribellione e quell'abbattimento.
    No, non ho proprio voglia di stringere nuove amicizie, specie con un'altra giovane donna.
    No...Non me la sento proprio di fare la gioviale come avrei potuto fare qualche mese fa...Come avrei fatto sempre nella mia vita o quasi, salvo quei rari momenti di sconforto e voglia di solitudine.
    No, stavolta è diverso: stavolta il nero mi permea, nella mente e nella magia. Stavolta ho tutt'altro per la testa, al posto dei rapporti umani. Questi infimi automi di carne fragile, schiavi di molecole antiche di milioni o miliardi di anni, che potrebbero sparire tutti e non cambierebbe nulla. Anzi, l'eutanasia multiversale torna ad apparirmi come un dono caritatevole, da fare all'intera vita. Estinguerla, per porre fine alle sue sofferenze...così grandi, così...nere..
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    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Forti emozioni negative, dissidi personali interiori, cerca di controllarsi e di dare un'apparenza calma comunque.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

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    Specchietto Riassuntivo_

    Violet/Raven resta muta e chiusa in sé stessa, non fa la prima mossa insomma XD.

    Note_

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    L'ultima risposta di Yazul fu risposta solo dal lento storcere il naso di Mialee, che però non rispose e s'incamminò dove le era stato indicato.

    In quei pochi metri, passando accanto alle altre carrozze della carovana, osservò più da vicino quello che poteva vedere non grazie agli occhi, e così osservando tutto si accorse che la sensazione che aveva, seppur molto simile a quella che le davano gli yoma, era decisamente più distesa, meno affamata di interiora umane.

    Ancora non capiva cosa erano e come mai poteva sentirne la presenza, ma si concesse un'espressione più rilassata, distendendo la fronte e aprendo i pugni che fino a quel momento aveva tenuto stretti come fosse nel mezzo di una rissa.

    Arrivata al carro si fermò con la mano sulla maniglia della porta e il piede posato sul gradino: tre persone all'interno.
    O meglio: tre persone e qualcosa di più piccolo, diverso, docile.
    La porta venne aperta lentamente dalla ragazza che subito entrò chiudendola alle sue spalle.

    Non salutò: non era abituata a salutare gli stranieri.
    Non era abituata ad incontrare stranieri.

    Scorse rapidamente le tre persone che aveva sentito poco prima, notando che quella quarta entità era un cagnolino.
    Con calma si mosse verso il centro del carro, guardando il pavimento e pensando per un attimo a dove conficcare la spada per potersi sedere ed appoggiare la schiena comodamente. Poi però si fermò, notando che le panche ai lati erano abbastanza spaziose da contenere comodamente anche lei, così senza ancora fiatare estrasse la spada e si sedette composta nel lato con meno persone accanto, tenendo la spada tra le gambe con la punta poggiata a terra.
    Senza sapere dove guardare cominciò a fissare il pavimento prima che la sua attenzione venisse attratta dalla bambina che senza pensarci due volte aveva cominciato a tartassare di domande la Claymore prima di venir zittita dalla donna che molto probabilmente era sua madre, o la sua tutrice.

    Mialee pensò che se parlava con lei forse era davvero perché non conosceva le guerriere come me, gli Yoma e l'organizzazione, così sorrise verso la bambina, guardando poi la madre:

    Non si preoccupi: non mi capita spesso di poter parlare con qualcuno...

    Poi piegò un poco verso la bambina, spostando la spada leggermente alla sua destra e cominciando a parlare con gli occhi argentei che sembrarono brillare di una luce che pareva persa da tempo:

    Sì: sono una guerriera.
    Ma non ho mai combattuto un drago, anche se questa spada sarebbe sicuramente abbastanza pesante per fargli male...


    Subito dopo guardò la donna che si era presentata, strofinando la mano sull'uniforme e porgendola in quello che ricordava essere un gesto di saluto:

    Io mi sono Mialee, quarantasett~

    Si interruppe a metà della parola, rendendosi conto che stava per dire ancora una volta la formula di presentazione tra le guerriere dell'organizzazione, che sicuramente qualcuno al di fuori non avrebbe capito, tanto meno se era realmente in un posto diverso da quello in cui era sempre vissuta.

    Tornò dritta, guardando la ragazza che finora non aveva ancora parlato ma senza dire niente.

    Cosa era successo?
    Che ne era stato delle sue compagne?
    E dello yoma bulimico che l'aveva divorata?
    Era realmente in un posto così lontano dalla terra dov'era nata?

     
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  10. _MajinZ_
     
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    Un caratteristico ballo attorno al falò chiude la serata, in esso si uniscono tutti i viandanti e tra risa, canti e scherzi la danza si protrae per qualche minuto o forse qualche ora, è difficile dirlo con certezza. Anche i due nuovi volti vengono invitati nel ballo, tuttavia non insistono più di tanto vedendo la ritrosia mostrata da entrambe le ragazze, ognuna per motivi diversi. Alla fine comunque tutto giunge al termine e arriva il momento di andare a dormire.
    Le tende allestite in precedenza si trasformano quindi in dormitori, ci si stringe un po’ per combattere il freddo, ma alle due ragazze viene offerto un giaciglio a parte, nella tenda adibita agli ospiti. Violet ormai si è abituata a quel rituale e probabilmente non ci fa molto caso, ma per Mialee tutto ciò è sicuramente qualcosa di nuovo... finalmente si può dormire in tutta tranquillità, ma per una guerriera abituata a una vita di battaglie, lasciare la normalità è forse troppo difficile, almeno per il momento.
    Il silenzio cala quindi sul campo. La piccola Leyla finalmente la smette con la raffica di domande e insieme alla mamma si reca nella propria tenda. Yazul invece rimane sveglio, la luce all’interno del suo carro è ancora accesa: sta sistemando i registri delle vendite. Fuori rimangono alcune vedette per il turno di guardia, visto che per quanto la serata sia tranquilla quello è lo Yuzrab e non si può mai sapere quando i banditi o chissà cos’altro decidano di farsi vivi. Intanto i cavalli vengono rinchiusi in un piccolo recinto, anche a loro è concesso il meritato riposo.
    L’escursione termica dal giorno alla notte è comunque elevata, quindi all’esterno degli alloggi momentanei la temperatura è drasticamente calata, tanto da necessitare dell’uso di indumenti pesanti per muoversi all’esterno e guardare magari le stelle. Comunque non rimane molto altro da fare, non si sente volare una mosca e il silenzio è rotto solo dal cagnolino che continua ad abbaiare, nella parte Sud dell’accampamento, una zona priva da tende. Non sta insieme alla padroncina, chissà come mai è così irrequieto...



    Come al solito, piena libertà d'azione :3 vi dico comunque che la tranquillità potrebbe scomparire da un momento all'altro, quindi state pronti :8D:
     
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    Il viaggio continuò in tutta tranquillità, e con quell'andamento calmo si fece finalmente sera, quando i viandanti che stavano scortando una Mialee ancora intontita organizzarono un falò e dei balli attorno ad esso, tra canti e risate.

    Mialee si mise in disparte, poggiata a uno dei carri che facevano da limite più esterno dell'accampamento, a guardare gli altri come si divertivano.
    Le venne persino chiesto di unirsi alle danze, ma declinò senza dare troppe spiegazioni perché non era ancora in grado di capacitarsi di quello che era successo e che stava succedendo.

    Mialee fu addirittura meravigliata quando le venne offerto un giaciglio in una tenda: erano parecchi anni che era sempre stata abituata a dormire all'addiaccio nonostante qualunque condizione climatica, e ricevere così tante gentilezze da un gruppo di persone che non aveva mai visto né tanto meno aiutato in qualche modo le dava una stranissima sensazione.

    Le era stata data una tenda con la ragazza silenziosa che era stata con lei sul carro.
    Mialee posò la spada accanto al suo giaciglio e si sdraiò con l'intenzione di dormire, anche se non dormiva in quel modo da veramente troppo tempo...
    Infatti non ci volle molto che, dopo essersi girata varie volte, si alzò e raccolse la spada, uscendo dalla tenda.

    La temperatura fuori era decisamente più bassa di quella delle tende, ma il suo fisico le aveva già permesso di dormire in condizioni anche peggiori, quindi non se ne preoccupò.
    Come se stesse misurando i suoi passi la guerriera si mosse fino al centro dell'accampamento, vicino ai resti di quello che meno di un'ora prima era stato il falò attorno cui si ballava e cantava.

    Improvvisamente si fermò, come se avesse visto qualcosa.

    Alzò la mano con la spada e poi la abbassò conficcando quest'ultima nella terra leggermente indurita dall'umidità e le persone che ci avevano camminato sopra.
    Una volta fatto questo, e controllato che l'arma fosse salda e stabile nel punto in cui era stata messa, Mialee si sedette a terra a gambe e braccia incrociate poggiando la schiena sulla spada che di solito usava per eliminare le creature che terrorizzavano la sua terra.

    "Inutile: ora non riesco più a dormire in maniera normale..."

     
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    “Mh?”


    La ragazza accanto a me si muove. Le do la schiena, qui sui due giacigli per ospiti che ci han gentilmente preparato dopo la festa serale di routine. Non si stancheranno di fare sempre le stesse cose? Sarà forse per quello, stancarsi e riposare meglio? Mah, umani...
    Non mi fido, non riesco a dormire, e sento il clangore della sua spada sollevata da terra. Occhi sbarrati e truci, pronti a scattare assieme al corpo, assieme alla magia già incanalata nelle mie braccia, pronta a girarmi con un mezzo rotolamento al minimo cenno di attacco.

    Eppure...
    Scosta la tenda, ed esce, lasciandomi sola qui.
    Mh.
    Solo paranoia...probabilmente.
    ...
    Dove andrà?
    Chi se ne frega?
    A te importa, Violet
    ?

    «Mff...»


    Sospiro chiudendo gli occhi, per poi inspirare con profonda frustrazione e portarmi seduta con un lento movimento di torsione della schiena ed un colpo di reni placido e sciatto.
    Fammi meditare un po', va'...Tutti questi pensieri negativi, tutta questa ostilità, robe represse...
    E la gente che fa così schifo...E il mondo che fa così schifo...Spazzare via tutto, sterminare tutti, distruggere...annichilire...
    ...Far cessare ogni cosa, ogni respiro, ogni pensiero, ogni dolore...Morire, dormire...senza sognare...

    Incrocio le gambe, poso le mani sulle ginocchia, un po' abbandonate, palmi aperti rivolti verso l'alto, schiena ricurva sotto il peso di chissà cosa in cima alle vertebre più in alto, i tonfi del mio cuore che sembrano pozzi d'abisso che mi chiamano...

    Forse nemmeno stanotte riuscirò a dormire..
    .




    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: In cerca di pace o per lo meno chiarezza.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    ---

    Specchietto Riassuntivo_

    Non riesce a dormire nemmeno lei, e prova a meditare XD.

    Note_

    ---.


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  13. _MajinZ_
     
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    Il cucciolo ormai continua ad abbaiare da un po’, ogni tanto ringhia e con le zampette scava un poco nella sabbia per poi riprendere a guaire come un disperato. Quella sera però anche i cavalli sono irrequieti, si guardano attorno spaventati, nitriscono e grattano il terreno con gli zoccoli... alcuni camminano attorno al recinto e altri fissano quelle staccionate con nervosismo. Si sentono come in trappola, chiusi in una gabbia da cui non possono fuggire.
    Tuttavia quel comportamento è parecchio strano. In molti sostengono che gli animali siano i primi a percepire i pericoli, grazie ai loro sensi fini e al loro istinto riescono a rilevare le minacce naturali, perfino malattie nel corpo dei propri padroni. Forse è solo una diceria, ma in quella notte tutti gli animali dell’accampamento sanno che c’è qualcosa che non va. Infatti per primi percepiscono le tenui vibrazioni che attraversano il terreno... è una vibrazione sinistra, che fa salire i brividi lungo la colonna vertebrale di chi è ancora sveglio. Violet e Mialee, probabilmente, sono tra i primi esseri umani ad accorgersi che l’aria si è fatta pesante.
    Intanto il cucciolo continua a scavare mentre abbaia... poi tutto si ferma, anche le vibrazioni cessano. Ma è un istante prima che un’enorme bocca emerga proprio sotto il cucciolo facendone un sol boccone. Il ruggito della bestia si leva nella notte, mentre il suo corpo vermiforme si alza dalle sabbie. Yazul è il primo ad affacciarsi dal carro... urla.
    WYRM!!!
    Un secondo dopo arriva il disastro. Un secondo verme colossale spunta sotto il recinto dei cavalli e subito miete due vittime. L’ultimo Wyrm... emerge sotto la tenda dove riposano le famiglie. Le urla si alzano subito dopo mentre il mostro ruggisce, divorando tre persone in un colpo solo... la tenda viene danneggiata e collassa su se stessa: sono tutti intrappolati. Le guardie si muovono, ma nulla possono in tre contro quelle bestie e uno sparisce tra le fauci del primo mostro apparso.
    Yazul si muove rapido e subito afferra il fucile, dirigendosi verso il verme che ha assalito i suoi compagni... ma arrivato li vicino trema... le sue mani stringono con forza l’arma per calmarsi, ma colto dalla disperazione cade in ginocchio. Quella che vede è la fine di tutto, non si muove neanche quando sa che il Wyrm più grosso lo sta puntando... e si muove nella sua direzione.



    Dunque, ecco i cattivoni XD sono tre, due alti circa tre metri (almeno quel che spunta dalla sabbia) mentre quello più grosso che ha assalito le persone supera i quattro metri :3 potete fare quel che volete, ma non siate autoconclusivi, vi darò io l'esito dei vostri attacchi :3
     
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    ... !!!

    Mialee era tranquilla, al centro dell'accampamento, quando ebbe una sensazione che solo il suo sesto senso le poteva dare: sotto di loro c'era qualcosa.
    E non uno.

    In quel momento si accorse del cagnolino che continuava ad abbaiare imperterrito anche se veniva ignorato da tutte le persone che ora sicuramente dormivano.

    La bionda aprì gli occhi, seria, proprio nel momento in cui una grossa aura energetica si intersecava con il piccolo cagnolino, ingoiandolo in un sol boccone.
    Vide chiaramente il grosso verme sbucare dalle sabbie ponendo fine alla vita di quel cucciolo, e così la guerriera non perse tempo, alzandosi rapidamente mentre la mano destra andava a trovare l'elsa della spada, facendo volare molta sabbia mentre la estrasse muovendosi verso la creatura.

    Ma non era finita.

    Improvvisamente la giovane si fermò osservandosi attorno, e proprio in quei momenti altre due creature altrettanto grandi ed affamate fecero il loro ingresso, uno dal recinto dei cavalli e l'altro, più grande dei primi due, dov'erano tutte le tende delle persone che riposavano.

    Cambiando rapidamente direzione la guerriera si mosse come un fulmine verso il verme più grosso, mentre i suoi occhi assumevano fulmineamente la colorazione dell'oro, le pupille cominciavano a stirarsi verticalmente, e le vene del collo si ingrossavano esponenzialmente.

    Non esitò, non ve n'era il tempo: quando fu a una distanza che glielo permetteva la guerriera portò la spada in avanti e si lanciò in salto verso la creatura, sperando ma dubitando che quell'attacco sarebbe bastato per porre fine a una creatura simile.
    Stato fisico: Riposata.
    Stato mentale: Colta di sprovvista, in allarme.
    Mana: 70%
    Equipaggiamento:
    Spada claymore spada ad una mano e mezza, lunga 160cm, appesantita.
    Armatura da Claymore spalline, gonnella, polsini e schinieri di metallo.

    Abilità passive:
    Mialee: Claymore d'attacco Velocità+50%
    Percezione Percezione aure vitali

    Tecniche ed abilità usate:
    Sblocco Yoki per...velocità:
    Rilascio 30%

    Sviluppando questo tanto di energia Yoma la Claymore assume un'aspetto del viso più felino con le pupille verticali ed i tratti facciali più tirati e simili a quelli di un felino, ma ancora riconoscibili. Mentre le fibre muscolari guadagnano la capacità di far muovere la guerriera del 50% più veloce, la mente diventa più animalesca ma ancora con una buona capacità di ragionamento, almeno finché la situazione non comincia a sfuggire di mano.
    Alto - due turni - Velocità+50%

    Stinger
    Tecnica rapida e potente che permette alla giovane ragazza di tagliare le distanze e sorprendere i nemici con un colpo di spada che non ha niente da invidiare a molti altri. Con un improvviso potenziamento dei muscoli delle gambe Mialee imprimerà una velocissima spinta nella direzione del suo bersaglio compiendo fino a 5 metri tenendo la spada orizzontale al suo fianco con la punta rivolta verso dove si sta muovendo. Quando arriva alla distanza utile, senza rallentare, il braccio con la spada viene esteso assieme ad un movimento generale di tutti i muscoli del corpo nell'atto di un grandissimo affondo che, se colpisce, può scagliare il bersaglio indietro di qualche metro e sfondare delle semplici protezioni fisiche che la punta della spada incontra nel suo cammino.
    Consumo: Medio
     
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    “...”


    Frustrazione.
    Una. Grossa. Enorme. Gigantesca. Frustrazione.
    Bau.
    Bau.
    Bau.
    Bau.
    Un paio di vene prendono a pulsarmi prepotentemente sulla tempia destra. Le sopracciglia iniziano a premere verso il basso, verso l'inizio superiore del naso. Le dita prendono a contrarsi, stringendosi, finché le nocche si sbiancano per la tensione che impedisce il corretto fluire del sangue che prima irrorava la pelle in quei punti. La mandibola si serra e preme i suoi denti contro quelli della mascella superiore. Le narici si allargano per inspirare un maggior quantitativo di aria e permetterne l'uscita e l'entrata ripetuta in sbuffi furenti
    .

    «Giuro quel cazzo di cane lo squarto come un maiale se lo prendo.»


    Sibilo coi nervi a fior di pelle mentre saetto fuori dalla tenda, scansando brutalmente la "porta" penzolante e cercando con gli occhi truci quella bestiola fastidiosa come la sua padroncina.

    Eccolo! Finalmente! Quel picc--...
    Un boato assordante, un terremoto, una voragine, ed un fottuto vermone alla Tremors che sbuca da sotto terra ed inghiotte il bastardino.
    Rimango impietrita, con gli occhi sbarrati, sgomenta, senza sapere cosa pensare
    .

    «OCCAZZO.
    ...
    Mi hanno fregato il lavoro.»


    Bisbiglio a me stessa, probabilmente più per sdrammatizzare la tensione allucinante del nuovo evento che per altro.

    BOOM! Altra esplosione di terra, un geyser di rumore e mostruosità, tra i nitriti terrorizzati dei cavalli. La testa ruota rapida, ma solo abbastanza da vedere due grosse ombre venire inghiottite tra budella e spruzzi di sangue. Cavalli appunto, a giudicare dal fatto che l'epicentro è all'interno del recinto.

    BOOM! Eccheccazzo, qualcun altro?! Questo è pure più grosso degli altri, e più stronzo: ha mirato agli esseri umani, ai compagni di Yazul. Quest'ultimo gli corre incontro con un fucile in mano, mentre tre guardie tentano malamente di fermare il primo.
    La giovane guerriera che abbiamo raccattato ieri lungo la strada prende l'iniziativa e si scaglia in soccorso del nostro capocarovana.

    ...Uff. Mi tocca intervenire? Cheppalle..
    .

    “...Lo faccio per me, eh.”


    Davvero? Dici? Vabbeh, come vuoi: l'importante è che questi cosi spariscano alla svelta.

    Inspirando nasalmente di frustrazione ancora, mi rimbocco le maniche e punto le mie mani e braccia in avanti, dove di fronte a me c'è Yazul, la combattente ed il nemico più grosso. Concentrata, sposto uno delle due braccia -che ora hanno assunto un'aura nerastra e livida- in direzione del secondo arrivato, di cui nessuno pare occuparsi e che pare volersi occupare lui di qualcuno o qualcosa, probabilmente qualsiasi cosa riesca ad entrare nelle sue fauci. E diciamocelo: la scelta è piuttosto ampia.
    Digrigno i denti, mi sforzo, ed un portale compare a pochi decimetri davanti all'uomo armato di fucile..."a difesa" si potrebbe pensare, "per intercettare utilitaristicamente il bolide di carne e zanne in sua direzione", potrei scusarmi io. L'importante è che quel grosso mostro bavoso s'infili dritto dritto dentro il mio buco nero, in modo da poter uscire dall'altra estremità di quell'anomalia spazio-temporale che ho creato: la porta d'uscita la sto collocando giusto ora in faccia all'altro vermone, in modo che facciano un clamoroso frontale, magari impalandosi la faccia a vicenda con quelle terrificanti zanne!
    MBWUAHAHAHAH!!!
    Sarebbe epico e dannatamente bastardo, brava Violet, mi compiaccio della tua scelta.

    ...

    Ma non mi fido, meglio rincarare: la rastrelliera delle armi è nel secondo carro, me lo ricordo, è ben fornita di lance e quant'altro. Spero non gli dispiaccia se le prendo in prestito.
    Senza esitare né domandare, quindi, mi dirigo a passo svelto e deciso verso la scorta di munizioni, ed appena sono a portata di tiro uso i miei poteri mentali per spostarne quindici-venti facendole uscire dalla carovana e levitare a mezz'aria all'aperto, avvolte da quell'aura di nero brillante come la mia anima ora, per poi scagliarle tutte con furore selvaggio e sanguinario come una salva di artiglieria, addosso a quei vermoni bastardi spingendoli con la mia psicocinesi.

    Se tutto va bene, stasera involtini di wyrm
    .




    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Allarmata ed agguerrita.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 70% (100% - 20% - 10%).

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Attive

    ¬ Piegare lo Spazio-Tempo.
    Questo potere richiede notevoli conoscenze scientifiche e forza mentale, ma a Violet non mancano e ciò le apre infinite porte, letteralmente. Infatti, attraverso l'apertura di portali dimensionali più o meno stabili od effimeri e di larghezza variabile (tanto da risucchiare all'istante solo lei oppure rimanere aperti e larghi per permettere il passaggio di più oggetti o persone), la ragazza ha potuto e può tuttora sperimentare l'ebbrezza di viaggiare avanti ed indietro nel tempo, in qua ed in là nello spazio (tra universi e dimensioni del multiverso, grazie anche all'esplorazione prodromica tramite astral projection et similia) di fatto teletrasportando sé stessa e/o altri oggetti/individui, e così via. Questo straordinario potere può inoltre essere usato per proteggersi completamente da situazioni di imminente e mortale pericolo, o per (tentare di) schivare attacchi di qualsivoglia natura (fisica o magica) dissolvendosi/smaterializzandosi per pochi istanti o dissolvendo/smaterializzando essi stessi, o raggiungere l'interno di un contenitore chiuso infilando la mano in un mini-portale e così via.

    Riassunto Tecnico:
    - Portali: 2, Variabile;
    [...]
    .

    ¬ ThoughtDensity.
    Il classico potere degli psiomanti: psicocinesi, spostare gli oggetti col pensiero. Si può dire che sia il primo potere con cui Violet s'è divertita, utilizzandolo anche ad area (maggiore il consumo, maggiore il raggio d'azione) in tutte le sue varianti seppur con meno efficacia: dallo spostamento telecinetico di bersagli alle barriere protettive, dallo sparare bordate rozze e potenti ai "proiettili" chirurgicamente letali, dal sollevarsi in aria levitando e volando allo spingersi qua e là schizzando a velocità fuori di testa, dal bloccare e strangolare a distanza al rinforzare colpi fisici (come calci e dardi), dallo schiacciare a terra o slanciare in aria tutto ciò che sta in una determinata area al creare rumori e suoni (dopo anni di esercizio, Violet ha imparato a modulare le onde di pressione dell'aria, in modo da produrre perfino musica e canzoni, esattamente come le casse di uno stereo, anche grazie alla sua esperienza come cantante e musicista).
    [ Peso: 15kg x basso | 30 kg x medio | 60 kg x alto | 120 kg x critico ]
    [ Area: 5m x basso | 7m x medio | 10m x alto | 15m x critico ]

    Riassunto Tecnico:
    - Attacco/Supporto: 2, Variabile;
    [...]
    .

    Specchietto Riassuntivo_

    Scazzatamente, Violet decide di intervenire e apre un portale (a consumo alto) tra Yazul e il wyrm ponendone l'uscita davanti al muso dell'altro wyrm di cui non si sta occupando nessuno. Poi, non soddisfatta, si muove verso la carovana delle armi, solleva telecineticamente 15-20 lance (calcolando approssimativamente un peso di 1-2kg ciascuna ho pensato che in totale vengono una trentina di kg, cioè un consumo medio infatti) e le scaglia con forza contro i vermoni (i due, che si siano scontrati ed accartocciati o meno, dividendo le lance tra l'uno e l'altro).

    Note_

    Spero che l'alto per il portale e le lance spawnate dal nulla vadano bene ^^" è la prima volta che uso il potere e non ho praticamente esperienza nell'usare l'ambiente anche asd X°°°°D.


    Ramona_super-1-_zps41489fec



     
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39 replies since 28/10/2013, 18:47   479 views
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