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{ Arena Nera - Atrio }
Zimmer | Bid'daum | Eren | Reys | Sahara | Helk
Il grande giorno -paventatovi con oscuri presagi come foriero di grossi cambiamenti- è giunto, e la sagoma solenne, tetra e magnificente dell'Arena Nera si staglia davanti ai vostri occhi; per l'occasione vi siete messi in ghingheri -soprattutto perché, negli inviti che vi siete faticosamente guadagnati, era espressamente richiesto-, e il fermento e l'agitazione sono nell'aria.
Due guardie della Legione sostano ai piedi della nera e lucida scalinata monumentale che concude alle tribune d'onore, abbigliate con l'alta uniforme rossa che Eren e Zimmer hanno già avuto modo di vedere -e privilegio di ricordare, a differenza di quanti falliscono la prova- quando si sono presentati alla festa del Conclave; col volto velato dal drappo rituale, non è possibile scorgerne le espressioni, ma potete sentire i loro occhi che vi scrutano e i loro sensi che vi analizzano come se vi stessero fisicamente perquisendo: dopotutto, in un giorno tanto speciale come la riapertura dell'Arena e la presentazione dell'Alfiere al suo popolo, è il minimo che vi aspettereste da parte del servizio di sorveglianza.
Il gruppo degli Eversori è schierato con una formazione inedita e alquanto variegata: c'è un Pit-Dog -il curioso Helk- perché non si sa mai, due Brawler -Reys e Sahara- piuttosto versatili, tre Gerarchi – Zimmer, Bid'daum e... ehi: dov'è finito Aristotelis? Era con voi, prima... ora non lo vedete più in giro: sembra essersi volatilizzato. Escludete il fatto che possa esser stato rapito o sequestrato -non lui, e non sotto il vostro naso- quindi la plausibile obbligata evidenza è che deve essersi allontanato sulle sue gambe... ma perché? Pessimo tempirmo per andare a farsi un giro, perché i giochi stanno per iniziare, ed è il momento di salire quella scala ed entrare; non potete attendere oltre, perché -sempre da istruzioni dell'invito- una volta iniziato lo spettacolo, l'Arena sarà sigillata e nessuno potrà più entrare o uscirne.
Il Mercante -Eren Satu- non ha invece di questi problemi: colui che ha avuto modo di guadagnarsi il soprannome di Sprecone tra le sabbie del colosseo è solito muoversi in solitaria -tutt'al più con la sua bella e saggia accompagnatrice-, e il suo unico pensiero è probabilmente solo quello che sta per conoscere l'Arena da una nuova prospettiva.
Comunque stiano le cose, non vi resta che esibire gli inviti ai Legionari di guardia
e percorrere la rampa di gradini di ossidiana che conduce al piano superiore.
Edited by Madhatter - 17/1/2014, 10:13. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)STATUS
Status Fisico: Ottimo 100%
Ferite Riportate: Nessuna
Condizione Metale: Ottimale
Mana Consumato: 0%
Mana Residuo: 100%
Altro: eccoci spero piaccia
EQUIP
اِخْتَفَى
{ Equip: Maschera Bianca
{ Info: la maschera replica l'uso dei normali sensi, mentre i danni subiti sono espressi come spaccature sulla stessa: la distruzione della maschera comporta la morte del personaggio
ألف ليلة وليلة
{ Equip: Mantello Nero
{ Info: un banalissimo mantello nero logoro
بوصلة من الرغبات
{ Equip: Bussola dei Desideri
{ Passive: ndr
{ Attive:
Fiala di Mana
{ Equip: Boccetta
{ Passive: Ripristina il Mana al massimo quando usata (only quest).
///
{ Equip:
{ Info:
ABILITA' PASSIVE
الرمال التغييرات
{ Passive: Cambiare forma a piacimento
الهاوية ووكر
{ Passive: Camminare su ogni superficie
الرمال قادم
{ Passive: Istant-Cast
الرمال مشاركة
{ Passive: Condivisione attive con le evocazioni
///
{ Passive:
ABILITA' ATTIVE
///
{ Attive:. -
.
L’attesa ci cambia dentro, aveva detto alla sua Nemesi nello spazio irreale di un sogno.
Cos’era cambiato in lui nel tempo d’avvento che aveva preceduto quel giorno?
Era stata una morbosa preparazione mentale ad accompagnarlo nelle sue lunghe notti: Aren, il nuovo Alfiere, l’Arena Nera. Tutte inquietudini che si ripetevano con un ritmo martellante nella sua testa.
Cos’era successo all’irrazionale Bid’daum che si gettava nei bagni di sangue senza pensare troppo al domani? Lui che era l’ultimo dei senza Dio aveva trovato una causa per cui combattere, si era – come dire? – affezionato a Merovish e a tutto quello che la città del peccato rappresentava.
Così si spiega anche quel pungolo insoddisfatto che pizzicava il suo cervello e gli faceva sorgere l’orribile pensiero che, per quanto potesse prepararsi ad ogni evenienza, poteva sempre succedere qualcosa che avrebbe stravolto tutto. Che cosa avrebbe fatto dopo? Doveva improvvisare anche stavolta?
Quel giorno nell’Arena di ossidiana convergevano molteplici destini, forse improvvisare non sarebbe bastato.
La condizione d’ansia del nostro non poté che peggiorare quando il gruppo s’accorse dell’assenza improvvisa di Aristotelis.
« Dove cazzo è finito il Greco?! »
Si può preparare mille e più schemi in vista di una missione, ma esisterà sempre un imprevisto in grado di far crollare l’imponente castello di carte faticosamente impilato. In quel momento il Kuthiano avrebbe voluto trovare il Gerarca mancante solo per ammazzarlo con le sue mani.
« Quel lurido bastardo… »
Se la Bussola dei Desideri avesse avuto la facoltà di parlare avrebbe senza dubbio protestato per la stretta compulsiva a cui il Castigo la stava sottoponendo: chissà perché lui aveva già il sentore che l’ago incantato non avrebbe indicato nulla. Cercò pure di mettersi in contatto mentale con l’Oplite, risalendo la rete criptata di coscienze che collegava tutti i membri della loro gilda.
Nel caso in cui niente avesse funzionato, non restava loro altra scelta se non proseguire la partita del Fato all’Arena Nera, malgrado la perdita improvvisa di un pezzo vitale della loro scacchiera.
Solo una scalinata nera li separava dalla balconata che dava sul teatro della follia.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: ottimale
Stato mentale: teso
Energia: 110 - ?
Equipaggiamento:Kuthian Armour
Un guscio corazzato per straniarsi dal mondo, costituito da segmenti di una lega metallica opaca, tinta di un magenta slavato. Nel blocco del busto è incastonata una gemma poco più grande di un pugno, che ricorda lontanamente lo zaffiro. In corrispondenza di entrambe le spalle, l’armatura assume le fattezze di teschi di rettile, dagli occhi imperlati dello stesso tipo di gemma che si trova all’altezza dello sterno. Il dorso della corazza è puntellato da una miriade di spine, mentre a proteggere gli avambracci si trovano due segmenti altrettanto spinosi. L’armatura nel suo complesso appare quasi come un esoscheletro demoniaco, plasmato dalle forge di Kuthian per racchiudere al suo interno il demonio che nacque spoglio.
[ Armatura | passiva di peso trascurabile ]
Comet Hammer
Una catena d’acciaio di un paio di metri di lunghezza, i cui anelli si susseguono abbracciati come omini di carta, e che infine culmina con una sfera massiccia grossa quasi quanto un cranio umano. Una volta impugnata quest’arma inizierà inevitabilmente la sua danza di morte: una danza circolare e repentina, che orbita intorno alle mani del Castigo, e che impatta contro le ossa del nemico.
[ Arma bianca ]
Tàmerlein
Si dice che, incamminandosi lungo il sentiero sciamanico, ogni praticante vede prima o poi materializzata parte della sua anima nella forma di un artefatto. Fu quasi naturale per il sanguinario Bid’daum veder concretizzato il suo spirito depravato nella struttura di una spada, con l’elsa snella ad una mano e mezza in cui si trova incastonata una perla tozza di color lilla sbiadito; e dopo una minuta guardia a croce si profila una lama apparentemente metallica, della lunghezza di un metro e mezzo. La sostanza dell’arma è molto distante dalle apparenze, giacché questa non è altro che spirito cristallizzato defluito all’esterno dalla matassa principale: perciò l’utilizzatore è in grado di palesarla e revocarla a suo piacimento, con la disinvoltura propria di chi ha ripetuto lo stesso esercizio migliaia di volte. Non erra chi sostiene che quest’arma sia viva, in continua evoluzione, poiché mutamenti impercettibili avvengono giorno dopo giorno, finché nuove proprietà emergono con prepotenza per riflettere i cambiamenti che hanno coinvolto lo stesso Castigo. In particolare, dal giorno dell'incontro con la Nemesi, Támerlein è sempre percossa dai brividi, cioè il corpo dell’arma entra in vibrazione non appena prende forma, raggiungendo frequenze ultrasoniche nel giro di un secondo. L’artefatto quindi appare instabile come una corda pizzicata, sfumando lateralmente i suoi contorni durante l’incessante ronzio: ogni fendente aprirà squarci scomposti, e non è raro che qualche taglio sfugga al controllo di Bid’daum, affettando involontariamente zone circostanti al tremante profilo. Ma la peculiarità più orrenda risiede nella natura stessa dell’oggetto: di spirito è fatto, e proprio gli spiriti può consumare. Ferita dopo ferita, non solo strisce insanguinate verranno tracciate nell’aria, ma anche brandelli di spirito saranno asportati dall’organismo del nemico, consumando progressivamente l’essenza stessa dello sventurato. E quando anche solo un singolo fendente sarò portato all’eterea massa principale, allora l’anima tranciata sarà condannata all’annientamento, ed evaporerà totalmente dal fisico inerme.
[ Spada | passiva di evocazione | passiva di vibrazione ultrasonica | passiva di ferimento spirituale ]
Bussola dei Desideri
Tutti i nostri principi di riferimento nella realtà, e tutti gli apparecchi che usiamo per orientarci in essa, dipendono sempre e solo da ciò che desideriamo. Queste speciali bussole incantate in dotazione agli Eversori (grazie all’operato del mercante Zimmer) estraggono il loro punto di riferimento dal cuore di chi le impugna. L’ago dello strumento punterà nella direzione in cui si trova la cosa che più si desidera in quel momento.
La cosa desiderata può essere una persona, un edificio, un animale, un oggetto, un luogo particolare e tanto altro ancora. Ognuno possiede in sé il desiderio di trovare qualcosa, e questa bussola punterà esattamente nella direzione da seguire per trovarla. Una volta raggiunto l’oggetto desiderato, l’ago comincerà a girare all’impazzata, aspettando il successivo desiderio. Un così potente oggetto magico possiede però delle limitazioni: l’ago punterà in linea retta verso ciò che si desidera, senza considerare la presenza di ostacoli naturali o artificiali. Quindi la bussola non indica il percorso da seguire, ma solo la direzione da prendere. Nel caso l’obiettivo si trovi sopra oppure sotto allo strumento, sarà necessario posizionare l’ago verticalmente rispetto al suolo. Se la cosa desiderata non esiste oppure non si trova sullo stesso piano dimensionale, la bussola non sarà in grado di indicare la via. Invece, nel caso in cui la cosa desiderata sia multipla o dislocata in più luoghi in contemporanea, l’ago indicherà l’obiettivo più vicino all’Eversore. L’ultima e più importante limitazione è da ricercare nell’utilizzatore stesso. In caso di indecisione o di mancanza di desideri nitidi, la bussola non sarà in grado di mantenere la rotta da seguire. Perché, in fin dei conti, non è difficile inseguire quello che vogliamo.
Difficile è capire che cosa dobbiamo cercare.
[ Oggetto GDR ]
Istrice Maledetto
All’apparenza pare solo una cinquina di spilloni metallici in cerca delle tenere carni nemiche, tuttavia la serie d’aghi maledetti può perdere all’occorrenza la propria rigida forma, liquefacendosi nel tratto finale del volo. Solo un istante prima dell’impatto ciò che prima era metallo diviene ribollente acido, e tale cambiamento può interessare un solo spillo oppure un insieme più consistente di punte. Di conseguenza, l’aggressività della corrosione sarà ripartita nel numero di aculei che vedranno mutata la loro essenza; ultimato l’intento offensivo il fluido si coagulerà nuovamente, ridonando alla realtà la fine guglia d’acciaio di partenza.
[ Set di cinque spilli | tecnica a consumo medio di trasmutazione in acido ]
Passive:Risorse Criminali
La logica porterebbe a pensare che il Kuthiano, frammentando di continuo la propria anima, si stia autodistruggendo, e questo risponde solo in parte a verità. Abusare del proprio spirito è rischioso, ma si è pure osservato che la sua anima, a causa dei continui utilizzi, è diventata più durevole: sembrerebbe quasi un meccanismo di autodifesa, avviato in risposta al continuo sgretolamento dello spirito. Perciò il criminale possiede una forza vitale superiore ai comuni esseri viventi, e non esiterà a sfruttare fino all’ultima stilla di energia per inseguire i suoi obiettivi.
[ Passiva di 110% di energia ]
Oltre la Realtà
La manipolazione degli spiriti ha apportato dei sostanziali cambiamenti nel fisico di Bid’daum: tra i tanti mutamenti, si nota che i suoi occhi sono in grado di vedere nitidamente i fantasmi e le anime, normalmente invisibili alle persone comuni. Le sue iridi sanguigne inquadrano spiriti brillanti, che irraggiano una perenne luce trascendentale, rendendoli visibili al Kuthiano anche di notte o dentro il corpo degli esseri viventi. Che essi siano spettri, presenze esoteriche o anime vaganti, non sfuggiranno comunque al tremendo sguardo inquisitore del Castigo; infatti egli non si limiterà ad osservare, ma la certosina memoria immagazzinerà la forma e il colore specifico che rende unica ciascuna anima. Egli sarà in grado d’identificare lo spirito già incontrato in precedenza nella stessa maniera in cui le persone riconoscono un viso familiare.
[ Passiva di Auspex spirituale ]
Senso di Morte
Il prolungato passaggio di materiale spiritico attraverso il corpo genera degli effetti permanenti sull’organismo; tra questi si annovera soprattutto l’intensificazione delle sensazioni tattili, causata dell’ipertensione cui sono sottoposti alcuni recettori sottocutanei durante le pratiche sciamane. Ne consegue che Bid’daum possiede un senso del tatto ipersviluppato, in grado di percepire anche i più lievi spostamenti d’aria e di trovare le più lievi irregolarità sulle superfici che normalmente si direbbero lisce.
[ Passiva di tatto ipersviluppato ]
Burattinaio
In caso di bisogno, i quiescenti frammenti d’anima sparsi in un ambiente possono essere risvegliati, così che chi è stato lambito dallo spirito del Castigo rimane intriso della sua essenza, e perciò può essere manipolato anche dopo mesi dall’ultimo contatto, a patto che si trovi nel raggio di dieci metri da lui. Anche gli oggetti possono essere spostati e destati alla vita, avvinghiati da invisibili tentacoli di coscienza proiettati avidamente sul mondo.
[ Passiva di controllo cinetico | manipolazione GDR-only dei PNG ]
Anatema del Re Implacabile
L’esistenza frenetica del Kuthiano non permette esitazioni o rallentamenti: il suo severo passo deve sempre apparire irrefrenabile, come immune al logorio delle forze. Proprio con questa finalità l’organismo dell’Eversore è stato impregnato da un anatema innaturale, capace d’intervenire attivamente sul sistema motorio e sulla sua efficienza. L’arcano che scorre nel suo corpo è in grado di assorbire acido lattico ed altre secrezioni interne, inibendo inoltre i segnali sinaptici collegati alla percezione della fatica. Così il Castigo apparirà realmente inarrestabile agli occhi dei suoi nemici, mai fiaccato dagli sforzi o dallo sgocciolio delle energie, sempre fresco e reattivo anche a battaglia inoltrata. Nei momenti di sforzo massimale, la maledizione induce una forzata iperventilazione dei polmoni per scongiurare la mancanza di fiato, nonché aumenta in modo considerevole la forza di pompaggio del miocardio. Bid’daum non può sapere con certezza quali conseguenze a lungo termine avrà questa esecrazione sul suo fisico, tuttavia non è forse un prezzo ragionevole per apparire inarrestabili?
[ Passiva d’immunità alla fatica ]
Tentacoli di un solo Abominio
Gli strumenti di morte impugnati dal Gerarca restano immancabilmente intrisi dalla sua anima putrefatta, tanto che essi divengono prolungamento della sua presenza. Perciò ogni manifestazione energetica potrà essere effettuata tramite l’equipaggiamento, a patto che il ripetitore si trovi distante non più di una decina di metri dal Kuthiano. E chi potrà negare che quegli oggetti insanguinati non siano tutti parte di un unico deviato corpo?
[ Passiva di equipaggiamento caster ]
Insano
Esercitarsi fino a morirne, finché i conati di vomito si sovrappongono ai singhiozzi di fatica. Le dita si attorcigliano per il dolore, le vene pulsano la loro agonia ad ogni pensiero, ormai sono giorni interi che la litania oscura si ripete identica a se stessa, tanto da non essere più distinguibile dai rumori di sottofondo. E dopo un’eternità si comincia a intravedere i risultati: ogni cellula del corpo è intrisa dai poteri oscuri, gli anatemi sgorgano senza fermarsi, la reazione si concretizza nel medesimo istante in cui viene concepita.
[ Passiva di instant casting ]
Attive utilizzate:Perception
Il legame che unisce gli Eversori si spinge sempre più in profondità, arrivando a tracciare delle invisibili linee che uniscono i diversi membri. Parallelamente alla rete d’informatori che si è diffusa capillarmente sul territorio, è stata intessuta nell’etere una seconda rete molto più intima e misteriosa. Sacrificando un minuscolo obolo energetico, un Eversore può aprire i canali di comunicazione mentale con un altro membro, anche se li separano diverse miglia in linea d’aria. Il trasferimento di dati può comprendere le percezioni canoniche e quelle sovraumane, i pensieri, i sentimenti e perfino i ricordi. Questa comunicazione può essere realizzata solo con il consenso del ricevente dall’altro capo del filo: in mancanza di questo, il comunicato psichico sarà registrato nella matrice arcana e potrà essere ricevuto in un secondo momento, magari quando il contattato lo riterrà più opportuno; ciò implica che il flusso mentale non potrà essere recepito in caso d’incoscienza. Il mittente riceverà in risposta un impulso di rimbalzo, capendo quindi se la comunicazione è stata accolta o meno. La rete di comunicazione mentale è occultata e criptata, rendendo impossibile a chiunque all’infuori del legittimo destinatario il riconoscimento della comunicazione in atto. Questa tecnica permette di contattare anche più membri contemporaneamente, semplificando notevolmente i delicati meccanismi di comunicazione nella gilda. Nel caso in cui il ricevente decida di consumare energia a sua volta e di spalancare il canale di comunicazione in risposta agli impulsi in entrata, la connessione tra i membri permetterà una sincronia senza precedenti: quest’applicazione è particolarmente adatta al combattimento in squadra, rendendo i diversi Eversori come membra di uno stesso corpo. Il campo visivo condiviso permette così d’inquadrare il campo di battaglia nella sua totalità, le percezioni extrasensoriali intrecciate e messe a disposizione di tutti scandagliano il territorio, e ognuno conosce sempre la posizione di tutti gli altri. La connessione psichica diviene talmente profonda da rendere difficile distinguere chi veramente stia fracassando quel cranio o chi effettivamente stia schivando quel colpo. Ciascuno vive in tutti gli altri.
Uniti per la vittoria.
Consumo: basso [ Tecnica di gilda con raggio di 15 metri in combattimento, la spesa energetica è sempre e solo a carico di chi invia, tranne nel caso in cui il ricevente decida di ricevere in seguito il messaggio: in quel caso anche il ricevente dovrà consumare mana. Nel caso di un consumo reciproco, la connessione instaurata può essere mantenuta nei turni seguenti da entrambi spendendo nuovamente la quantità di mana richiesta ]
Note: Bid cerca di rintracciare Ariste usando sia la Bussola dei Desideri che la tecnica di gilda Perception. Mi rimetto al QM per il responso e per l'eventuale percentuale di energia da scalare.. -
Eren Satu.
User deleted
Il Nido degli Aspidi - Ø
Presidio del Sud
Merovish, Bazar delle Talpe.Siete sicuro di andarci in questo modo, Eren?
Alla luce del braciere e dei candelieri e seduto sui pochi cuscini che adornano la stanza, il mercante è chino sulla sua borsa e la sta organizzando. Al suo fianco, elegante e gentile come una ninfa mitologica, lo osserva e lo interroga la signora della casa, sebbene non sia la sua signora.
È l'Arena Nera, Shahrazàd, non è il palazzo di Najaza.Non intendevo quello, Eren.
Lega alla larga sacca la stuoia, si rialza dai cuscini e raccoglie dal pavimento il mantello zafferano delle grandi occasioni, indossandolo agilmente, e gli occhiali. Un ultimo controllo alla borsa e stringe le cinghie, prima di farla scivolare lungo la schiena. I preparativi sono completati.Vuoi venire anche tu?
Una carezza gentile sulla guancia e un sorriso sono la risposta e il saluto della ninfa, prima di svanire come nebbia tra i cuscini. Un sorriso di rimando sfugge al mercante da sotto il cappuccio, mentre esce dalla sua dimora.
Se lo volete...
Non sarà una cena di gala, ma sarà altrettanto divertente.
Quindi volete che vi accompagni?
Meglio la tua compagnia che quella dei ricconi.
Arena Nera.
Una figura ammantata di giallo si muove con cautela tra la folla che si accalca all'ingresso dell'Arena. L'ultima volta che ci era venuto, la sua strada aveva preso la direzione della terra battuta, tra i perdenti che si contendevano un titolo e una gloria.
Ora, dopo alcune fortunose vicissitudini, i suoi passi sono diretti verso gli spalti riservati alle personalità di spicco di Merovish. Si sofferma un attimo in più nell'atrio e attende con calma che la sua graziosa accompagnatrice si sistemi gli abiti. Non sempre la sua evocazione avviene con la dovuta tranquillità.
Seguito da Shahrazàd, indietro di mezzo passo come suo solito fare, il mercante si avvicina alle guardie rosse, le stesse viste e conosciute nel Geisine, e mostra l'invito personale.
Serve poca burocrazia per lasciare che gli aprino il passaggio verso gli spalti d'onore, una semplice formalità per chi era stato informato a dovere su chi e cosa doveva passare da quelle scale.
Un forte abbaglio lo accoglie all'uscita negli spalti, lasciando per un istante fermo sullo scalino.Tutto a posto, Eren?
Prende sottobraccio Shahrazàd e si avvia verso le sedute riservate ai quei pochi fortunati come lui quel giorno.
Si, solo troppa luce tutta insieme. Andiamo.
Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
- Condizioni › Ottimali. Tranquillo.
- Energia › 0% [0B+0M+0A+0C]
+ Mercante itinerante › {Passiva per la comprensione e l'uso delle lingue endlosiane + Passiva per la comprensione e l'uso delle mappe endlosiane e dei sistemi d'orientamento}
+ Valuta del mercante › {Passiva che riduce di un livello le barriere colpite dalle monete}
- affabulazione di Shahrazàd › {Evocazione di png di supporto [Medio]}
- Note › Blabla, arriviamo sul posto.
« Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato. »
Eren Satu. -
.Silver Shadow..
User deleted
Ogni scienziato sa' che per ottenere ed osservare cambiamenti e risultati c'è spesso bisogno di una lunga attesa, e lui, insieme ad i suoi colleghi Eversori, aveva atteso in silenzio, progettando e pianificando l'arrivo di questo giorno: l'Arena Nera risorge, e con essa il nuovo Alfiere.
Caotici ed imprevedibili avvenimenti precedenti hanno fatto sì che il gruppo si guadagnasse il privilegio di assistere all'evento, ma caos ed imprevisti questa volta sarebbero stati esclusi dall'equazione. Tutto doveva procedere con rigoroso ordine e precisione.
Ma, proprio come ci si aspetta dagli Eversori, per quanto perfetta possa essere la pianificazione qualcosa andrà sicuramente storto.
Appena superata la soglia d'ingresso supervisionata dai Legionari, il gerarca kuthiano fa notare l'assenza di Aristotelis. Non è un buon inizio. Pensa lo scienziato mentre rapidamente scruta la folla circostante attraverso il suo visore, ma del greco non vi è nessuna traccia.
Lo spettacolo deve però proseguire, e così gli Eversori proseguono nella loro scalinata verso il piano superiore dell'Arena.
"CLU, avvertimi non appena riconosci la figura di Aristotelis e inizia a predisporre i protocolli per l'invio dell'armatura. Qualcosa mi dice che avrei fatto meglio a restare in laboratorio..." Un leggero bagliore verde ai lati del visore interno, accompagnato da svariati "Ready", basta a confermare la ricezione degli ordini.
Che lo show abbia inizio.. -
.
Il grande giorno era finalmente arrivato.
Helk avanzava insieme ai compagni -e superiori- Eversori verso l'inaugurazione dell'Arena Nera. Quello era il momento che Merovish aspettava da tempo: la riapertura del più folle e sensazionale spettacolo che tutto il Sud avesse mai visto. Almeno questo era quello che aveva sentito dire alla locanda e ciò che aveva dedotto dalle memorie sognanti degli ubriaconi che ricordavano con nostalgia i bagni di sangue avvenuti in quelle sabbie nere.
Il Pirata percepiva la tensione che serpeggiava per la città, il fermento e l'irrequietezza di tutta la popolazione. Per gli Eversori quello era un giorno decisamente importante, tra le altre cose erano stati invitati ad assistere ai giochi in compagnia del nuovo Alfiere. Per l'occasione anche il Muliphein si era messo in tiro. Sfoggiava il suo cappottone scuro migliore con gli alamari dorati ben lucidati. Non poteva mancare l'immancabile cappello col Jolly Roger, che faceva ombra su quel volto lupesco coperto da peluria blu.
Quanto stile e quanto fascino!
Un'ultima scalinata li separava dall'Arena mentre consegnavano gli inviti ai Legionari di Guardia.
In loro presenza si sentì stranamente analizzato e quasi in risposta il polso si fletté leggermente, quasi a controllare che la Black Plate fosse ancora in posizione, nascosta nella manica sinistra.
Superata quell'ultima formalità non restava che dirigersi verso le tribune.
Ma mancava qualcuno all'appello... dov'era finito Aristotelis?
Gli occhi gialli del pirata si unirono al coro di sguardi in cerca del gerarca, invano.SPOILER (clicca per visualizzare)Condizioni fisiche: ottime
Condizioni psicologiche: circospetto
Energia: 100%
Note:
Tecniche utilizzate:
Abilità:
Pensare
Come già detto quella del pirata è una mente brillante e fuori dal comune. Certo non è detto che riesca sempre a trovare la cosa giusta da fare in ogni situazione, anch'egli è passibili di errori madornali e scelte sbagliate. Tuttavia come Capitano di una nave pirata ha imparato che il tempismo è tutto, pensare velocemente è d'obbligo in determinate. Così un po' per predisposizione naturale, un po' per necessità ha acquisito una velocità di pensiero disarmante. Il che si traduce in una prontezza di riflessi decisamente fuori dall'ordinario. (Passiva di bonus ai riflessi, 5 punti)
Agire
Se pensare velocemente è importante, lo è ancor di più saper agire in tempo. Spesso situazioni di pericolo richiedono che pensiero e azione riescano a muoversi di concerto e in sintonia. Così Helk si è allenato duramente per saper agire in maniera quasi istantanea dopo aver deciso cosa fare. Ora gli basta un'istante per riuscire ad attivare uno dei suoi dispositivi o per azioni di altro genere. (Il tutto si traduce in una Passiva di Istant Casting, 5 punti)
Equip:
Alabarda Spaziale #3, l'edulcorata
Trattasi della terza versione di una sua arma ben collaudata, appunto l'alabarda spaziale. Un oggetto dalla lunghezza totale intorno ai 180 cm, dalla colorazione grigiastra arricchita da delle strisce più scure in prossimità della punta. Una delle estremità si ingrossa e termina dunque in una punta pericolosamente acuminata. Anche questo è un vero e proprio gioiello di tecnologia, l'alabarda è realizzata infatti con un mix unico di metamateriali nanostrutturati, da cui derivano le sue incredibili e versatili doti.
Normalmente presenta una resistenza pari a quella dell'acciaio e un peso contenuto.
Black Plate:
La Black Plate è un gioiello di tecnologia, frutto di una vita di ricerca, e da un'esistenza attuale che ha del paradossale, in quanto inviata dal suo creatore a se stesso prima che sia stata inventata e realizzata. Di per se si presenta come una carta o tessera nera con un simbolo bianco sulla superficie liscia. Sembra sia composta da una specie di metallo leggermente flessibile, ma la sua composizione interna è ben più complessa e misteriosa. Ma di cosa si tratta esattamente? Facile. La Black Plate altro non è che un dispositivo di controllo. Uno strumento atto a controllare e manipolare materia ed energia (e non solo). Strabiliante! Un oggetto davvero fuori dal comune e dalle potenzialità infinite. La più grande difficoltà è il controllo del dispositivo stesso. Infatti codificare un comando da trasmettere alla carta è decisamente complicato, questo limita di molto l'utilizzo che Helk è in grado di farne attualmente.. -
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TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.
- Group
- Senatori
- Posts
- 4,694
- Status
- Anonymous
. -
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{ Arena Nera - Tribune }
Zimmer | Bid'daum | Eren | Reys | Sahara | Helk
Che sia stato indugiando negli ultimi allenamenti, facendo un check completo dell'equipaggiamento o -assai umananamente- scegliendo gli abiti più consoni da indossare per la grande occasione, tutti quanti vi siete preparati con coscienza al momento fatidico... ciascuno in compagnia dei pensieri più diversi.
"Voi è pronti, feccia? Oggi è giorno per mostrare palle."
è l'esordio del Boggart -in armatura da sfilata- per caricare i suoi
Gli Eversori si accingono ad affrontare la scalinata che li separa dalla meta: presenteranno gli inviti, faranno il loro ingresso alla cerimonia di riapertura dell'Arena, e cercheranno di farsi ammettere al cospetto del misterioso Neo-Alfiere; devono avvertirlo, questo aveva chiesto di fare Isaac nelle profondità dell'Upperdark, mentre restava indietro a trattenere da solo la Maschera... Aren il Mimo Bianco, lo stesso personaggio che ha cercato di liberare gli Orrori prigionieri nel Labirinto di Krarth, nelle profondità del Geisine.
« Dove cazzo è finito il Greco?! »
domanda d'un tratto Bid'daum, notando la scomparsa di Ariste
"...sarà andato a pisciare, resta concentrato."
minimizza il Molliccio, ma molti occhi già si guardano attorno incerti
« Quel lurido bastardo… »
ringhia tra sé e sé il Khutiano, impugnando la Bussola dei Desideri
Come previsto, l'oggetto non è di acuna utilità per la localizzazione dell'Oplite, perché l'ago inizia a girare attorno al suo asse in un moto uniforme, come un segugio che -ad un certo punto- ha perso la pista; la visione, invece, sembra funzionare... ma risulta piuttosto incomprensibile: attraverso gli occhi di Ariste, il Castigo vede corridoi ben definiti da architettute umane... un sentiero illuminato da fiaccola accese... alcune delle quali si spengono da sole ad ogni biforcazione, dandogli chiaro segnale di dove muovere i propri passi per non camminare al buio... Ma non un singolo indizio sul dove possa trovarsi.
Mentre i Mercenari si attardano a constatare la perdita del Terzo Gerarca, lo Sprecone Eren Satu -elegantissimo nel suo solito completo giallo- li supera zitto zitto con al fianco la bella Shahrazàd, e non appena presentato il suo invito alle guardie, viene lasciato accedere all'interno; tuttavia, il suo vantaggio non è che uno scarto di pochi minuti, e basta restare imbambolato sugli scalini abbagliato dalla luminescenza sfolgorante dei Cristalli di Luce più grandi e luminosi di tutta Merovish , perché la concorrenza Rossiccia lo raggiunga in cima all'ultima rampa di scale, dove due Guardie col velo cremisi stanno piantonate davanti a delle tende di velluto porpora.
Avete tempo di scambiarvi a malapena i convenevoli, prima che i soldati ammainino i ricchi drappi di stoffa pregiata per aprirvi il passo, invitandovi a varcare la soglia della sala dove è riunita tutta la casta di ricchi arrampicatori e approfittatori che tiene la Tana sotto il tacco dei loro stivali: seduti ad occupare alcune delle poltroncine davanti al parapetto riccamente intarsiato del loggione -affacciato sull'Arena-, impegnati in una sommesa conversazione, ci sono tre persone con indosso i mantelli dorati dei Pasha dell'Esarcato...
Per chi è stato a Krarth è facile riconoscervi le tre figure incappucciate che vi parlavano dall'alto dei loro scranni, non più eminenze grigie irraggiungibili, ma esseri umani nemmeno troppo imponenti: il primo è un uomo robusto -per quanto evidentemente dedito alle mollezze- e dalla testa pelata, l'altro è uno sgorbio dall'aria viscida -basso, grasso e dal sorriso untuoso-, mentre l'ultima è una bellezza esotica, dai lunghissimi capelli neri e dai grandi occhi rossi.
« Fatevi da parte. »
Una voce proveniente dalle vostre spalle vi spinge a voltarvi verso la sua origine, e i vostri sguardi vanno a sbattere contro l'espressione apparentemente cortese -eppure in qualche modo sinistra ed affilata- di un uomo sulla trentina, dagli occhi gelidi e vestito con una raffinata toga blu; al suo seguito -un passo più indietro rispetto a lui- c'è una giovane donna dalla carnagione olivastra e i corti capelli color sabbia... e nonostante la grazia, le armi al suo fianco lasciando intendere che non si tratta di una mera accompagnatrice.
« Devo passare. »
L'uomo piega le labbra in una curva indecifrabile e si insinua in mezzo agli Eversori, costringendoli ad aprirgli un varco; non una parola di ringraziamente mentre vi precede all'interno della sala, tallonato dalla sua guardia del corpo.
« ...simpatico. »
commenta un'altra voce sconosciuta, stavolta in mezzo a voi
« Come una scopa in culo. »
Una risatina amichevole -per rompere il ghiaccio- richiama i vostri occhi sul giovane uomo dalla pelle bronzea e i ricci neri che si è fermato accanto alla truppa: è di bell'aspetto, veste elegantemente secondo le mode del Sud, e ha l'aria del tipo frivolo, spensierato e gaudente -cosa che lo fa sembrare quasi un adolescente-; al suo fianco, una discinta e sensuale danzatrice dai capelli d'ebano e gli occhi d'oro, le cui forme sono a malapena velate da pregiate sete trasparenti e traslucide.
« Siete il gruppo dei ritardatari del Labirinto? »
chiede, sfoggiando un sorrisone entusiasta e candido, da bambino
« Io sono Kalanjanus Asman Kadar -mi occupo del traffico di spezie, molto piacere! Lei, invece, è la mia odalisca: Farida. »
Il giovanotto -coi lunghi capelli legati in una specie di codino alto- tende la mano a tutto il gruppo indiscriminatamente, e sembra aspettarsi che qualcuno gliela stringa; alla balconata, intanto, la donna in cappa dorata si alza dalla sua poltroncina, prende congedo dai due colleghi, e viene in direzione degli invitati, con un sorriso sulle labbra morbide.
« E così ce l'avete fatta: Eren Satu... »
si è avvicinata ad Eren per accoglierlo
« Lo Sprecone dell'Arena Nera... il mio Eroe. »
Ben affollato per essere un raduno aperto a pochi intimi...! Ma non potete certo tirarvi indietro: far vita sociale è quello per cui siete là, perché raccogliere informazioni sui presenti è l'unica via per sapere chi avvertire del pericolo – o per capire cosa tenere d'occhio e... l'Alfiere, in tutto ciò?
Naturalmente, non si può pretendere di vederlo andare in giro con una cartellino identificativo, ma... avete l'intuizione che possa essere l'ombra che intravedete oltre i veli di un baldacchino sorvegliato da quattro guardie, e sopraelevato dagli altri posti a sedere da un rialzo di alcuni gradini. Come sarà meglio muoversi?
Edited by Madhatter - 17/1/2014, 10:23. -
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TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.
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Edited by Kami della Falsa Speranza - 21/11/2013, 15:16. -
Eren Satu.
User deleted
Il Nido degli Aspidi - I
Arena Nera, Merovish
Si fa da parte quando sente chiedere il passo, notando solo in quel momento il Roscio e la marmaglia che lo segue. Alza lo sguardo al soffitto e sospira, sconsolato.Vostri amici, Eren?
Un cenno positivo scuote le pieghe del velo che adorna il capo della donna.
Ricordi la bambina della lettera?Ecco, quello è il padrone del tizio con il fucile di quel giorno. Un collega, capace quanto inadeguato.
Che non gli andasse a genio il modo di fare di Zimmer ormai lo si doveva averlo capito. Ecco perché faceva il possibile per evitarlo, anche quando non poteva. Simpatie e antipatie di un mercante.
Quando le guardie gli permettono di proseguire, il mercante si lascia dietro il gruppo del boggart e il tizio che si è palesato in mezzo a loro. Non era l'unico ad avere un'accompagnatrice, sebbene non è sua intenzione relegare Shahrazàd a quel ruolo.
Dei presenti, solo tre figure risaltano all'occhio di Eren: il primo è un uomo robusto dalla testa pelata, l'altro è uno nanerottolo che non ispira fiducia. L'ultima, quella che attira l'attenzione maschile e femminile della nostra coppia, è una bellezza esotica dai lunghissimi capelli neri e dai grandi occhi rossi.Lei somiglia molto a...
L'avvicinarsi della donna interrompe il ragionamento di Shahrazàd e riporta tra noi Eren, che si era per un attimo perso in quegli occhi scarlatti.E così ce l'avete fatta: Eren Satu...
Le parole di Shahrazàd e gli occhi di lei stavano lavorando nella sua mente, la quale inizia a vedere nella Pasha una certa somiglianza con la piccola Najaran. Forse corre troppo con la fantasia o forse no, comunque vuole togliersi almeno un dubbio.
Lo Sprecone dell'Arena Nera... il mio Eroe.
Troppa grazia, hanımefendi.Mi perdoni, hanımefendi, lei ha un volto... familiare.
Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
- Condizioni › Ottimali. Tranquillo.
- Energia › 0% [0B+0M+0A+0C]
+ Mercante itinerante › {Passiva per la comprensione e l'uso delle lingue endlosiane + Passiva per la comprensione e l'uso delle mappe endlosiane e dei sistemi d'orientamento}
+ Valuta del mercante › {Passiva che riduce di un livello le barriere colpite dalle monete}
- affabulazione di Shahrazàd › {Evocazione di png di supporto [Medio]}
- Note › Blabla, avanti. (per capirci, hanımefendi significa signora in turco)
« Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato. »
Eren Satu. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)STATUS
Status Fisico: Ottimo 100%
Ferite Riportate: Nessuna
Condizione Metale: Ottimale
Mana Consumato: 0%
Mana Residuo: 100%
Altro:
EQUIP
اِخْتَفَى
{ Equip: Maschera Bianca
{ Info: la maschera replica l'uso dei normali sensi, mentre i danni subiti sono espressi come spaccature sulla stessa: la distruzione della maschera comporta la morte del personaggio
ألف ليلة وليلة
{ Equip: Mantello Nero
{ Info: un banalissimo mantello nero logoro
بوصلة من الرغبات
{ Equip: Bussola dei Desideri
{ Passive: ndr
{ Attive:
Fiala di Mana
{ Equip: Boccetta
{ Passive: Ripristina il Mana al massimo quando usata (only quest).
///
{ Equip:
{ Info:
ABILITA' PASSIVE
الرمال التغييرات
{ Passive: Cambiare forma a piacimento
الهاوية ووكر
{ Passive: Camminare su ogni superficie
الرمال قادم
{ Passive: Istant-Cast
الرمال مشاركة
{ Passive: Condivisione attive con le evocazioni
///
{ Passive:
ABILITA' ATTIVE
///
{ Attive:
Edited by flama - 23/11/2013, 17:32. -
.
Un ago impazzito vorticò sotto la superficie di vetro della bussola. Forse fu la confusione del momento – o forse l’impossibilità per il Kuthiano di focalizzare le sue intenzioni –, fatto sta che la bussola si rivelò inconcludente. Bastò però riattivare una connessione mentale sopita per raggiungere il Gerarca mancante.
Dopo aver invaso il campo visivo del Greco poté vedere dei cunicoli infissi dalle strutture civili, e vide pure torce che apparentemente guidavano il passo confuso del compagno. Non appena il nostro sentì affievolirsi il contatto mentale, si sforzò per lasciare un messaggio nella testa dell’Oplite. Era qualcosa che recitava più o meno “noi siamo dentro, se cazzeggi ti perderai la festa”. Non il massimo per rinfrancare un commilitone che vagava chissà dove, tuttavia il Castigo non era di certo noto per la sua capacità di tenere alto il morale altrui.
In fondo lui aveva fiducia in Ariste. Era uno dei pochissimi individui per cui provava una sottospecie di stima personale.
« Ho visto i suoi occhi, il Greco sta bene. Si trova in una rete di gallerie colonizzate, ma non c’era nessun punto di riferimento. E sembra che qualcosa lo stia guidando. Non so che cazzo stia facendo là sotto, ma a ‘sto punto non possiamo fare nulla. »
Comunicò questo ai suoi, usando anche una perifrasi nota solo ai membri stretti per indicare il contatto psichico tra gli Eversori.
Raggiunsero quindi le tribune d’onore, aggregandosi alla crème de la crème della società Merovisha: anime avide come interi gironi infernali, arrampicatori sociali che avevano tradito e pugnalato per appoggiare il loro flaccido culo su quelle poltroncine di velluto. Ma chi poteva negare che anche Bid’daum avesse compiuto una scalata orribilmente simile? Dopotutto anche lui si era consunto le unghie fino all’osso per raggiungere quelle tribune, quel giorno.
Aveva iniziato la sua carriera a Merovish dormendo in una catapecchia estorta con la forza a un disgraziato; a quei tempi bisticciava ogni notte in qualche bettola di periferia, tornando alla precaria base dei primi Eversori dopo ogni scazzottata. Poi c’erano stati omicidi, rapimenti, dirottamenti, terrorismo indiscriminato, e alla fine di quella traversata di sangue era arrivato al cuore nero della Tana. Chissà cosa avrebbe pensato in quel momento Raem, quello zombie strambo che aveva affidato il suo sogno ad un gruppetto di sbandati prima di sparire nel nulla…?
Tornò alla realtà, allontanando quel vago sentimento di rimembranza dalla sua testa incattivita.
Un individuo altezzoso si era aperto un varco nel loro gruppo, squadrando quella masnada di mercenari e forse chiedendosi come fosse possibile che certa feccia avesse raggiunto il loggione dei balordi che contano. Un ghigno sbarazzino incrinò la faccia del Kuthiano.
Quel giorno c’erano anche loro.
Gettò uno sguardo distratto alle gradinate immense che accoglievano tutti gli spettatori. Lì in mezzo c’erano anche i loro uomini, tra Voci, informatori e nuove leve. Sentì da un orecchio le chiacchiere sgrammaticate del Rossiccio che faceva conoscenza con un collega mercante piuttosto affabile. Bid’daum non degnò nemmeno di uno sguardo né questo né tanto meno la sua puttanella.
Il corno da mezzo diavolo spiccava in quel ritrovo di teste eminenti, ma stranamente il Castigo scelse di mantenere un basso profilo: si limitò ad affacciarsi dal parapetto per fissare la rena assettata di sangue.
I tentacoli della sua anima nera si stiracchiarono sommessamente nell’aria, imprimendo un vago sentore di dannazione a quel ritaglio di spazio che stava occupando.
Gettò uno sguardo vorace al trono celato dal tendaggio.
Lo perseguitava uno strano presagio, inafferrabile come uno stridio distante che tartassava i timpani.
Quell’ombra…SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: ottimale
Stato mentale: teso
Energia: 105%
Equipaggiamento:Kuthian Armour [ Armatura | passiva di peso trascurabile ]
Comet Hammer [ Arma bianca ]
Tàmerlein [ Spada | passiva di evocazione | passiva di vibrazione ultrasonica | passiva di ferimento spirituale ]
Bussola dei Desideri [ Oggetto GDR ]
Istrice Maledetto [ Set di cinque spilli | tecnica a consumo medio di trasmutazione in acido ]
Passive:Risorse Criminali [ Passiva di 110% di energia ]
Oltre la Realtà [ Passiva di Auspex spirituale ]
Senso di Morte [ Passiva di tatto ipersviluppato ]
Burattinaio [ Passiva di controllo cinetico | manipolazione GDR-only dei PNG ]
Anatema del Re Implacabile [ Passiva d’immunità alla fatica ]
Tentacoli di un solo Abominio [ Passiva di equipaggiamento caster ]
Insano [ Passiva di instant casting ]
Attive utilizzate: /
Note: per ora Bid se ne sta tranquillo, ma ovviamente i suoi sensi disumani sono sempre tesi e all’erta: se c’è qualcosa di anomalo, lui non se lo farà sfuggire.. -
.Silver Shadow..
User deleted
Adorabile. Il Boggart aveva come al solito un modo tutto suo di dimostrare il proprio affetto ai commilitoni, ammesso e concesso che ne provasse ovviamente.
L'esibizione degli inviti permette al gruppo di passare ed entrare nella sfarzosa sala riservata alla cosidetta "gente che conta".
I peggiori aguzzini e le sanguisughe di Merovish riunite in un'unica sala, pronti a saturare l'aria con squallide bugie e finti sorrisi in cui celare i propri infidi propositi e deprorevoli ambizioni.
Era decisamente lontano dal trovarsi in un luogo piacevole e il non conoscere nessuno dei presenti poteva essere considerata una fortuna. Con simili soggetti era spesso meglio non avere alcun rapporto.
Altri invitati fanno il loro ingresso dopo gli Eversori, riempiendo sempre più quella che, in teoria, doveva essere una sala per pochi eletti. Lo scienziato scambia, quando obbligato, i soliti rituali di cortesia senza però proferire nulla più del dovuto, lasciando che siano menti più esperte ad affrontare i dialoghi importanti. Preferisce rimanere vigile e guardingo, cercando di cogliere quelle piccole cose che potrebbero preannunciare l'arrivo di un mutamento degli eventi.
Si affaccia dunque alla balconata, osservando per una manciata di secondi la folla li riunita ad assistere ai brutali "giochi". Un passatempo a dir poco primitivo e trogloditico.
Girandosi nuovamente verso l'interno della sala non può fare a meno di notare la presenza di una figura celata dietro le tele di un baldacchino. Il fatto che fosse sorvegliato da ben quattro guardie lasciava poco spazio per fantasticare su chi potesse nascondersi all'interno e, se non era ciò che immaginava, si trattava comunque di qualcosa di più di un semplice invitato.
Ipotizzando che la cosa sarebbe andata per le lunghe, lo scienziato si prese la libertà di attendere prendendo qualcosa da bere al rinfresco.. -
.
Solo dopo che ebbero raggiunto la sala destinata alle più alte sfere di Merovish Helk Muliphein cominciò a sentirsi leggermente inadeguato. Non conosceva troppo bene gli usi e i costumi di quelle terre e solo ora cominciava a rendersi conto che il suo abbigliamento era decisamente fuori luogo. Ovunque regnava un tripudio di colori: drappi porpora, toghe giallo zafferano e cappe dorate.
Il suo cappottone scuro risaltava su tutto... in negativo.
In fondo era pur sempre un criminale intergalattico, cosa poteva saperne delle mode del Sud?
« Fatevi da parte. »
Dietro di loro una voce attirò l'attenzione del gruppo e del Pirata ancora intento ad osservare e studiare l'abbigliamento dei ricchi mercanti e degli altri invitati. La voce apparteneva ad un uomo sulla trentina che sfoggiava l'ennesima toga raffinata di colore blu. Dietro di lui una giovane donna armata di tutto punto.
« Devo passare. »
L'uomo si insinuò tra di loro aprendosi un varco e proseguendo come se nulla fosse.
“Maleducato.”
Il pirata sussurrò appena quella parola mentre con i suoi occhi gialli seguiva la figura ammantata di blu e la sua guardia del corpo.
Dato che il loro compito era raccogliere informazioni Helk aveva appena deciso e puntato la sua preda. Non conosceva nessuno né tantomeno riusciva ad individuare da solo le caste di Merovish... tanto valeva provare a scoprire qualcosa sull'uomo noncurante e irrispettoso.
Certo era più che naturale che qualcuno appartenente a quella cerchia di potenti non avesse il benché minimo rispetto per un povero e sconosciuto pirata dello spazio (sebbene famoso in un'altra galassia), ma non poteva certo passare oltre i due gerarchi senza farsi il minimo scrupolo.
Così il pirata si avviò cercando di seguire i due.
Avrebbe provato ad accostarsi alla guardia del corpo per attaccare bottone.
“Credo che non ci sia nessuno a Merovish che vada in giro senza un'arma...”
Helk si passò una mano sulla barbetta blu muovendo leggermente il capo da un lato, come ad indicare l'Alabarda che portava attaccata alla schiena.
“... specie in un giorno come questo.”SPOILER (clicca per visualizzare)Condizioni fisiche: ottime
Condizioni psicologiche: circospetto
Energia: 100%
Note:
Tecniche utilizzate:
Abilità:
Pensare
Come già detto quella del pirata è una mente brillante e fuori dal comune. Certo non è detto che riesca sempre a trovare la cosa giusta da fare in ogni situazione, anch'egli è passibili di errori madornali e scelte sbagliate. Tuttavia come Capitano di una nave pirata ha imparato che il tempismo è tutto, pensare velocemente è d'obbligo in determinate. Così un po' per predisposizione naturale, un po' per necessità ha acquisito una velocità di pensiero disarmante. Il che si traduce in una prontezza di riflessi decisamente fuori dall'ordinario. (Passiva di bonus ai riflessi, 5 punti)
Agire
Se pensare velocemente è importante, lo è ancor di più saper agire in tempo. Spesso situazioni di pericolo richiedono che pensiero e azione riescano a muoversi di concerto e in sintonia. Così Helk si è allenato duramente per saper agire in maniera quasi istantanea dopo aver deciso cosa fare. Ora gli basta un'istante per riuscire ad attivare uno dei suoi dispositivi o per azioni di altro genere. (Il tutto si traduce in una Passiva di Istant Casting, 5 punti)
Equip:
Alabarda Spaziale #3, l'edulcorata
Trattasi della terza versione di una sua arma ben collaudata, appunto l'alabarda spaziale. Un oggetto dalla lunghezza totale intorno ai 180 cm, dalla colorazione grigiastra arricchita da delle strisce più scure in prossimità della punta. Una delle estremità si ingrossa e termina dunque in una punta pericolosamente acuminata. Anche questo è un vero e proprio gioiello di tecnologia, l'alabarda è realizzata infatti con un mix unico di metamateriali nanostrutturati, da cui derivano le sue incredibili e versatili doti.
Normalmente presenta una resistenza pari a quella dell'acciaio e un peso contenuto.
Black Plate:
La Black Plate è un gioiello di tecnologia, frutto di una vita di ricerca, e da un'esistenza attuale che ha del paradossale, in quanto inviata dal suo creatore a se stesso prima che sia stata inventata e realizzata. Di per se si presenta come una carta o tessera nera con un simbolo bianco sulla superficie liscia. Sembra sia composta da una specie di metallo leggermente flessibile, ma la sua composizione interna è ben più complessa e misteriosa. Ma di cosa si tratta esattamente? Facile. La Black Plate altro non è che un dispositivo di controllo. Uno strumento atto a controllare e manipolare materia ed energia (e non solo). Strabiliante! Un oggetto davvero fuori dal comune e dalle potenzialità infinite. La più grande difficoltà è il controllo del dispositivo stesso. Infatti codificare un comando da trasmettere alla carta è decisamente complicato, questo limita di molto l'utilizzo che Helk è in grado di farne attualmente.. -
.
{ Arena Nera - Tribune }
Zimmer | Bid'daum | Reys | Sahara | Helk
"Zimmertraugher dei Cunicoli Dai Quali Si Torna..."
si presenta di rimando il Gerarca, estraendo l'orologio dal taschino
"Zimmer, per voi bipedi da corta memoria. Tu è compare mercante?"
A sentir sciorinare dal Boggart quel nome così lungo e forse per lui bislacco, il giovane moro -sbucato dal nulla in mezzo a loro- si illumina il volto di bronzo -in entrambe le accezioni- di un candido sorrisone, annuendo con un cenno deciso del capo.
"Io è proprietario di Quinta Bolgia e di... altre attività."
prosegue il Molliccio, prima di passare ad introdurre anche gli altri
"Lui è 23, mio schiavo, e loro è miei compagni."
« Molto piacere! Per tutti quanti! »
Esclama con energia, intraprendendo un giro di strette di mano anche per gli altri Eversori... eccetto Sahara, che di mani non ne ha, e che per questo -insieme ad Helk- si guadagna una squadratura da capo a piedi e un piccolo “Wow...!” ammirato con tutta la curiosità di cui quel giovane uomo dalla mente di bambino troppo alto è capace.
« ...la Quinta Bolgia, eh? Mi pare di averla sentita... »
rimugina, voltandosi a fissare la danzatrice al suo fianco, come in cerca di conferma
« Non è quella bettola in mezzo al Distretto della Fame,
piena di tagliagole, brutti ceffi, risse, bische, truffe e pericoli? »
Il moro rivolge quella domanda alla sua accompagnatrice con naturalezza, senza neppure farsi sfiorare dal pensiero che parole come “bettola”, “tagliagole” o “truffe” (specialmente “truffe”) potrebbero risultare offensive per voialtri lì presenti... forse perché, dall'entusiasmo con cui le ha pronunciate, sembrerebbero per lui la cosa più fantasmagorica del mondo piuttosto che un insulto o cattiva pubblicità; difatti, è con un sospiro trasognato che torna a fissare il Rosso.
« ...quanto mi piacerebbe venirci! »
Lo Scienziato e il Castigo -a cui quello scambio interessa tanto poco quanto niente- ostentano intanto disinvoltura mentre si discostano dal chiacchiericcio, e si avvicinano al parapetto della balconata per lasciar vagare lo sguardo sulla folla che gremisce gli spalti al di sotto... e per un attimo gli pare di scorgere l'inconfondibile tonalità amaranto della zazzera dell'Uomo Rosso.
Nemmeno il tempo di scambiarsi un'occhiata di intesa, che nella folla non ve n'è più traccia e... magari avete solo visto male; dopotutto, potrebbe essere solo un po' di paranoia dovuta ai ricordi dell'esperienza nell'Upper-Dark. Ma è stata davvero solo una svista...?
Durante l'allegro sproloquio del suo interlocutore, Zimmer lascia cadere il suo gingillo per terra con un gesto noncurante, e mentre l'orologio/ragnetto/spia inizia a zampettare sul pavimento -in direzione del baldacchino- e del suo misterioso occupante, il Deserto bisbiglia al Gerarca Rosso -sempre nel suo antico idioma- la richiesta di autorizzazione a recarsi a sua volta in esplorazione.
"...tu fa me confidenza si? Tu ha già visto uomo di serata?"
riprende il Boggart, passando agli affari e sviando l'attenzione dell'interlocutore
"Io no vede l'ora di... stringere mano a nuovo Alfiere."
« Ah, quello temo sarà un onore per pochi:
purtroppo, le Guardie non fanno avvicinare nessuno... »
sospira Kalanjanus, corrucciandosi come un bimbo imbronciato
« Solo chi vince la Scommessa può sedere accanto all'Alfiere. È la tradizione. »
Che scommessa? Quale tradizione? Di che sta parlando? Uno scambio di sguardi tra voi Eversori vi conferma che nessuno ha la più pallida idea a riguardo; tuttavia, il giovane Mercante di Spezie sembra essere amichevole e propenso alla chiacchiera... anche se pare il tipo che si distrae facilmente.
« Farida, ho fame! »
dichiara quello d'un tratto, battendo le mani due volte
« Portami dell'uva! »
Curvando le labbra rosse e piene dietro il velo semitrasparente, in un sorriso voluttuoso che risveglierebbe tutte le voglie del mondo, l'odalisca si allontana ancheggiando con seducente eleganza alla volta del tavolo del buffet, passando accanto a Reys e attardandovisi il tempo necessario per rapire un grappolo d'uva -tanto bello e ricco da sembrare dipinto- e rivolgergli un ammaliante sguardo di invito.
Tornata al fianco del suo padrone, la procace fanciulla coglie delicatamente un primo acino tra pollice ed indice e lo accosta alle labbra ben disegnate del moro, che si gusta il frutto zuccherino con l'aria beata di chi ama concedersi coccole del genere -e dategli torto-; l'operazione viene ripetuta un altro paio di volte, prima che un nuovo pensiero lo colga, distraendolo nuovamente e facendolo persino sobbalzare.
« Oh, ma che maniere! Dove ho la testa?! »
sbotta preoccupato, muovendo un cenno verso di voi
« Offrine anche ai nostri amici! »
E quella sorride condiscendente dietro il velo che non nasconde nulla, e accetta di buon grado: naturalmente -per vicinanza- il primo è il Boggart, e quando Farida si china in avanti per imboccargli un acino d'uva con le dita bianche e affusolate, la gravità reclama il suo tributo e il laccio che unisce le coppe del bikini -coperto di tintinnanti monete d'oro (sì, Zimmer: oro)- si tende pericolosamente al punto da farne temere -o sperare- la rottura.
Dopo l'offerta al Molliccio è il turno di 23, che -poverello- mica lo possiamo lasciare a digiuno, e seguono poi Sahara -ma vista la maschera e il prevedibile rifiuto, è più un gesto di cortesia-, Reys -appartatosi ai tavoli del rinfresco-, non Helk -che si è defilato per seguire altro tipo di bellezze-, e infine Bid'daum... soprattutto Bid'daum, da cui la signorina sembra attratta in maniera particolare, visto come ci si sofferma al fianco, fissandolo con insistenza e un'espressione licenziosa.
{ Arena Nera - Tribune }
Eren
A metà strada tra la cricca del Boggart e il tavolo dei Pasha dalle cappe dorate, Eren Satu si lascia trattenere dalla donna dagli occhi rossi -con l'aureo mantello anche lei- che lo ha intercettato, andandogli incontro con tante cerimonie.
Lei somiglia molto a...
...tipetto familiare, come Shahrazàd è rapida a notare, e un sospetto si fa già largo nella mente quando la Signora schiude le labbra per rivolgere al Padrone parole ossequiose: toni allegri e disinvolti di chi saluta una vecchia conoscenza, e questo è un altro elemento che sembra proprio voler avvalorare il pensiero che si dibatte -inespresso- ai margini della coscienza.
Troppa grazia, hanımefendi.
esordisce l'albino, cercando un modo educato di fugare i suoi dubbi
Mi perdoni, hanımefendi, lei ha un volto... familiare.
« Non c'è nulla da perdonare, beyefendi, e sono lieta che l'abbia notato. »
replica con calma la dama, muovendo un lieve cenno d'assenso col capo
« Sarebbe stato imbarazzante altrimenti... e, in circostanze come queste,
preferirei non mostrare quel lato di me. »
Con un movimento impercettibile, le iridi colore del vino scoccano uno sguardo al collega basso e sgradevole con la coda dell'occhio, e un sorriso enigmatico le incurva le belle labbra borgogna.
« Vogliamo prendere posto? I giochi inizieranno a breve. »
{ Arena Nera - Tribune }
Helk
Hai osservato una certa disapprovazione il comportamento maleducato del tizio in veste blu che vi ha superati all'ingresso solo poco prima, e dal momento che siete lì per tenere d'occhio la situazione, accarezzi l'idea di scoprire qualcosa sul suo conto; in fondo, più apprendete su quell'ambiente e i suoi membri, più accurate e precise possono diventare le mosse del vostro gruppo... e poi, ad intrattenersi con il ricciolino moro e la sua formosa e discinta odalisca sembrano già star facendo un ottimo lavoro i due Gerarchi.
Per doveri di etichetta, resti quindi bloccato con gli Eversori per un momento ancora, ma -visto il ristretto numero di convitati- ti è praticamente impossibile perdere d'occhio il duo che ti interessa, e non appena sbrighi la formalità della stretta la mano con il Mercante di Spezie -che ti ha guardato da capo a piedi come un bambino davanti all'albero di Natale-, ti defili in buon ordine per proseguire la tua indagine.
L'uomo dall'aria altera ha già preso posto alla destra di uno di quelli con il mantello d'oro -quello robusto e pelato, ma con un certo stile-, e sta conversando con loro di cose di poco conto quali la folla che gremisce gli spalti, il tipo di intrattenimento che l'Arena intende offrire a quel pubblico o la qualità del vino importato da Est... tutte cose di cui puoi fare a meno; la fanciulla mulatta che gli fa da scorta, sta invece in piedi contro il muro, a qualche metro di distanza, ed è in quella direzione che ti dirigi.
“Credo che non ci sia nessuno a Merovish che vada in giro senza un'arma...”
esordisci quindi, cercando di attaccar bottone con la guerriera
“... specie in un giorno come questo.”
“Per me è un giorno come un altro.”
risponde senza emozione l'interpellata, dopo averti rivolto uno sguardo di sottecchi
“...di diverso c'è soltanto che ho un vestito scomodo.”
Edited by Madhatter - 17/1/2014, 10:37.