[EM] Chiarire i dubbi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Una volta superato il dormitorio, il trio sarebbe sbucato in un’ampia area comune con diversi tavoli e altrettante persone, tutte intente a rifocillarsi o a discutere del più e del meno. In quel momento Volker, il ragazzo con il poncho, si allontanò per riunirsi a un gruppo di persone prima di uscire da una porta laterale, mentre Dimitriy si incamminò nella direzione opposta insieme a Violet. Benché avesse del lavoro da sbrigare, non c’era nessuna fretta e quindi poteva sfruttare quel tempo per chiarire i dubbi della ragazza... facendole incontrare una delle menti dietro gli Eversori.
    Da questa parte.
    Comunicò il biondo mentre saliva una piccola scalinata, aprendo poi una porta metallica che cigolò appena mentre veniva spostata in avanti... e accanto ad essa c’era un tizio, probabilmente di guardia. Superata una seconda scalinata, il due si ritrovò ben presto immerso nel miasma violento della città: ogni angolo di strada era presidiato da persone poco raccomandabili, i vicoli bui erano popolati da relitti umani e mendicanti di ogni genere... inoltre in mezzo al vociare delle numerose persone non era difficile sentire urla di ogni tipo, che andavano dal piacere al puro terrore. Quel posto era veramente una merda, eppure Dimitriy avanzava come se nulla fosse, ignorando tutto quello sporco.
    Spostandosi dalla zona le cose non miglioravano, anzi, più ci si spingeva nella direzione intrapresa dal russo e più la situazione peggiorava. Nel Distretto della Fame i cadaveri e i poveracci aumentavano, il pericolo si poteva percepire ovunque e la morte era una cosa normalissima. I delinquenti la facevano da padrone, ma tutte quelle persone evitavano di mantenere lo sguardo per troppo tempo sul biondo... quasi lo temessero. Violet probabilmente se ne sarebbe accorta, per quanto ci fossero numerose occhiate fameliche su di lei, nessuno muoveva un muscolo o diceva qualcosa di scomodo.
    Eccoci.
    Disse poi l’assassino mentre si muoveva verso quella che sembrava una taverna o qualcosa del genere, l’insegna recava il nome di Quinta Bolgia. Quando la porta si aprì un odore orribile venne fuori, un misto di fumo, alcool e cacca probabilmente... non di certo il più bel biglietto da visita. All’interno non c’erano molte persone, ma tutte se ne stavano per i fatti loro a discutere delle piattole di una certa prostituta o quella mano mozzata piovuta da chissà dove, insomma, i soliti discorsi da osteria. Il ragazzo comunque invitò la telepate a seguirlo verso il bancone, oltre il quale quasi sicuramente si trovava il titolare di quel luogo... sperando che fosse in casa, ovviamente.

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    []

    Group
    Member
    Posts
    11,262
    Location
    Una supernova galattica caldissima e traboccante dolcezza, il cuore pulsante del multiverso.

    Status
    Offline


    Unirsi o non unirsi?
    Questo è il problema
    _


    Usciti dal locale di cure e alloggio, il russo mi fa strada per le sudice vie di questo posto. Scene di ogni genere ci appaiono: poveri disgraziati che mendicano in condizioni più sudice della media, sudici porci che mi fissano sbavando e sperando in utopie...una fanciulla dai boccoli rossi che passa distribuendo focaccine e sparisce autoconclusivamente senza permettere a nessuno di toccarla...
    All'ultima visione resto per un attimo pietrificata, ma appena esce dal mio campo visivo mi costringo a scrollare il capo e gli occhi con esso, forzando l'archiviazione del ricordo nel reparto "MAI SUCCESSO!" e torno a seguire il biondo, fino ad un locale di bassa lega, la cui insegna dice "Quinta Bolgia"
    .

    “Solo quinta? Mi pareva di averne contate di più per arrivare fin qui, lol.”


    Mi distraggo ironicamente dal tanfo letale che emana l'interno, da cui son stata investita all'apertura della porta.
    Posto squallido. Sudicio oserei dire. "Sudicio" sembra un bel termine, adatto a qualsiasi cosa in questa città.
    Che sudiciume
    .

    Eccoci.

    «...»


    Lo guardo. Perplessa. Molto perplessa. Poi annuisco, sollevando il muscolo del mento che fa spingere il labbro inferiore contro quello superiore, in una smorfia estremamente convinta.

    «Bbbbene. E così questo sarebbe il famoso gerarca. Speravo che non avessi la testa piena di segatura, ma noto con piacere che non hai proprio la testa...»


    Dico fissando il bancone ligneo e battendogli un colpo sopra, come fosse una pacca sulla spalla.

    «Molto piacere, BANCONE






    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: ???.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Scazzata, rassegnata, divertita.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    ---

    Specchietto Riassuntivo_

    Seguito Dimitriy nel locale, non avendo informazioni precise vedendo nessuno in particolare finge di che sia il bancone la persona da incontrare, così, per sdrammatizzare e palesare il suo disappunto X°DDDDDDDDDDDD.

    Note_

    Asd, ovviamente suppongo che il barista -qualora sia lui il gerarca ma chissà-, non sia palesemente di fronte a noi ma più spostato in là XDDD.
    Inoltre, la scena autoconclusiva della comparsa di Amelie che distribuisce focaccine è stata ispirata ed approvata da Amelie stessa X°DDDDDD
    .


    Ramona_super-1-_zps41489fec



     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,694

    Status
    Anonymous












    Dubbiare i chiari.


    "Piacere un cazzo." rispose il bancone, risentito.
    In fondo, non era mica il caso di entrare in casa d'altri e cominciare a molestare il mobilio no?
    Benvenuti alla Quinta Bolgia!
    Per il Biondo, che era ormai una clientela abituale, la fauna locale non era assolutamente cosa nuova. I presenti non erano molti, ma erano abbastanza per rendere animato il posto. Un gruppo sembrava portare avanti una partita particolarmente entusiasmante di dadi, altri invece si lamentavano del servizio ddi un certo png di Drusilia che svolgeva il lavoro più vecchio del mondo nelle camere al piano di sopra. Gli ultimi si occupavano della cottura di un enorme cinghiale, infilzato da parte a parte ancora intero e messo a cuocere sull'enorme focolare che dominava al centro della sala.
    Gli ormai sottopagati alieni irlandesi strimpellavano qualcosa di malinconico, ma mettendoci come sempre l'anima.
    Certo, la Quinta Bolgia puzzava ed era mal frequentata... ma era pur sempre una locanda Boggart. E le locande Boggart non sono mai tristi.

    "OY! O tu ordina da bere o tu smette di molestare mio tavolo!" esclamò una figura, seduta al tavolo dei dadi. Era un esserino rosso, dotato di corna e corti artigli. Era vestito con dei semplici abiti di cuoio bollito e pelli, ai quali erano appesi un numero impressionante di ninnoli. Al collo, la solita collana di dita, una mozzata per ogni ladro.
    "Russo! Chi tu mi ha portato oggi? Altro poveraccio? Chi è chesta per colpire mio bancone?"



    ENERGIA: 100 %
    Fisico: Incolume
    Mente
    : Bla.



    Attive:
    N/A


    Passive:

    Icarus
    Fin dai tempi delle antiche lune, quando i Boggart erano liberi di pascolare per le lande di tutti i mondi, prima che perdessero la possibilità di vivere in superficie e si autoesiliassero nei Cunicoli (lo avevano detto alla Zietta Bacherozza che quella mano di poker sarebbe andata male...), i mollicci di tutte le tribù sognavano, come tutte le civiltà senzienti, il volo.
    Questa antica e ancestrale voglia di librarsi nell'etere risale alla prima tribù Boggart: i Cosirossichevendonoquellochevogliono. Il capo villaggio, mentre vendeva i famosi rotoloni di carta igienica di foglie d'ortica, capitò di dover volgere gli occhi al cielo. Era notte, e immancabilmente trovò quella grossa palla argentata in mezzo al cielo. "Se riuscissi a vendere quella..." pensò subito il Boggart, "...potrei vivere di rendita tutta la vita!"
    La corsa alla conquista della Luna era iniziata.

    Ci furono vari casi nella storia Boggart, dove famosi e rimirati scienziati riuscirono a spiccare il volo. Primo fra tutti fu G'orlan Saltocolpiede. Si gettò da una rupe e volò per ben ventitré secondi. Purtroppo, non sopravvisse all'esperimento.
    Farg'arn Voladipeto, che tentò di addomesticare un albatros per usarlo come cavalcatura. Ci riuscì, ma casualmente fu trasportato solo al nido del volatile, finendo nelle fauci dei suoi piccoli.

    Eppure, i Boggart non si fecero mai scoraggiare da queste quisquiglie, e finalmente, Zimmerthaugher Del Cunicolo Dal Quale Si Torna è riuscito nella titanica impresa.

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo dei suoi rutti, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: due ali di colore scuro, costituite da una serie di lamine ultraleggere in grado di adattarsi alle correnti d’aria e sostenere così l’esile peso del Boggart. Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dal volere diretto del Boggart, che si è collegato telepaticamente alle ali impiantate nella sa schiena tramite una forte dose di alcol.
    Non chiedete, vi basti sapere che era roba davvero buona.
    Quando non vengono usate, le lamine che costituiscono il corpo delle ali si ritraggono su loro stesse, ripiegando tutta la struttura nei cilindri di contenimento sferici, che a loro volta si richiudono il loro stessi. Da chiuse, le ali non sono altro che due sfere scure impiantate nelle scapole del Boggart.

    Lingua da mercante
    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.

    Ovviamente, non avendo poteri paranormali, questo non sarà mai possibile, ma la sua sicurezza e la sua parlantina porterà l'interlocutore ad avere meno dubbi a riguardo, tendendo a fidarsi delle parole del Boggart.

    Certificato di Alchimista
    Gli Alchimisti dei Pozzi sono i chimici dei Mollicci. Utilizzando antiche quanto folli ricette, sono in grado di sintetizzare in rudimentali laboratori impacchi curativi, pozioni dai più disparati effetti, potenti droghe. Alcune di queste ricette sono talmente pericolose e inquietanti da essere bandite addirittura dai Boggart. Un esempio palese è quello della capra gigante. Mai, MAI sintetizzare la pozione della capra gigante. [Guida all’universo Molliccio, geografia dei Cunicoli e vocabolario di torte pigolanti, estratto.]

    -I Veri alchimisti si distinguono dai mentecatti per la loro abilità nel resistere alle proprie misture. E' cosa alquanto comune, quando si lavora alla miscelazione di sostanze ignote, generare reazioni chimiche incontrollate e spesso non volute. Se i chimici non avessero questa innata capacità a resistere ai veleni, dubito seriamente che esisterebbe la professione di alchimista, in queste lande.
    Ora, i Boggart NON sono veri alchimisti: gli ingredienti cui hanno accesso sono si molto particolari e dai più disparati effetti, ma questa peculiarità ha limitato enormemente la qualità dei vaccini e delle tecniche utilizzate per resistere ai veleni. Di conseguenza, gli effetti di questa passiva si possono applicare solo ai veleni prodotti dal Boggart, e si rivela completamente inefficace verso i veleni di qualsiasi altra origine.
    [Passiva di immunità ai veleni Boggart]
    -

    Intuito del bugiardo
    Chiunque cerchi di intraprendere la carriera del mercante di ossa, fra i Boggart, deve rendersi conto prima di tutto che dovrà avere a che fare con le creature più meschine, ripugnanti, bugiarde e approfittatici che la natura cosmica potesse creare in tutta la sua bizzarra fantasia: gli esseri umani. Queste strane e malvagie creature, oltre che ad aver una carnagione orribilmente liscia e irrimediabilmente rosea, sono anche prime in classifica nel campo della violenza e della menzogna, tanto da essere perfettamente in grado di mentirsi a vicenda. Per questo, i mercanti di ossa, gli outsiders dei Cunicoli, che dovranno fare i loro affari con tali creature, devono esercitarsi fino allo spasmo a mentire e a riconoscere gli inganni.

    Zimmer, a tal proposito, ha passato un anno intero a mentire, sempre e costantemente, su qualsiasi cosa, tanto che se in quel periodo gli avessero chiesto "ti sei lavato Zimmer?" lui avrebbe risposto "certo, come ogni giorno!"

    Riuscire a mentire è un arte, e per chi riesce a farlo in modo naturale come respirare, allora accorgersi di una menzogna è altrettanto facile.
    Questo intuito latente è molto, molto comodo in quanto nel mondo esterno esistono creature capaci di manipolare i sensi, di farti vedere cose non vere... e riuscire a distinguerle, è un gran vantaggio.
    [Passiva di radar contro le influenze psioniche e illusorie]
    Companion:

    Oliphant [x]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.

    23 [x]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    Cè chi dice che siano una coppia inappropiata, chi pensi siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.

    "It's Spider o'clock!"
    Dovete sapere che i Boggart hanno un concetto di misurazione del tempo alquanto particolare. Abitando sotto terra, quando venne l'urgenza di misurare il passaggio dei secondi, delle ore, degli anni, non venne loro in aiuto la luce del sole, con quelle bellissime meridiane che ne conseguirono nel mondo dei Bipedi. No, loro cominciarono a misurare i lassi di tempo fra un rutto e l'altro. Inventarono il Ruttatore: una bevanda capace di farti ruttare per un anno intero. Quelli che non morivano per le gigantesche quantità di CO2 sviluppata nelle loro pance diventavano degli orologi viventi. C'era un Ruttatore in ogni pub, locale, area adibita al bere, che per un anno buono stava li, a ruttare le ore.

    Dopo questa premessa completamente inutile, che ci fa Zimmer con un cipollotto da taschino?
    Beh di sicuro non ci legge l'ora.
    L'orologio è in realtà un miracolo di micro ingegneria: grazie all'abilità del Boggart nel creare roba improbabile e all'energia dei cristalli trovati a Nord (dio benedica quella quest), è riuscito a costruire un piccolo ragno meccanico che, chiuso su se stesso, ha le sembianze di un orologio da taschino.
    Il nuovo compagno di viaggio dell'allegra brigata zimmeriana è il compagno ideale per un Boggart. Non consuma cibo, non si lamenta, non chiede uno stipendio... a paragone, 23 è una stupida palla al piede.
    Oltre ad eseguire tutti gli ordini impartiti dal Boggart, il ragno è composto da una particolare lega derivante dall'acreacciaio e dalla lucediluna. In breve, è in grado di riflettere quasi completamente la luce, diventando, se non invisibile, molto difficile da notare.
    E mi chiedere, che fa questo simpatico orrore su otto zampe? Stacca la testa a morsi alle persone?
    Beh - vi risponderei io- non ancora. In verità, di suo fa ben poco... se non che l'addome è carico di ogni sostanza nociva mai ideata dal Boggart e che il suo dorso è sagomato per istallarci sopra un Diffusore di Peste.

    Equipaggiamento:
    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Jester Axe [X]

    Ultima invenzione di casa Zimmer: la Jester Axe.
    Prendete una delle più sanguinarie armi medioevali, dotata di ottimo acciaio temprato capace di segare in due anche un palmeto di bambù indonesiano, e mettetela da parte.
    Prendete una delle invenzioni più demoniache della razza più bislacca del mondo, diretta responsabile dello scioglimento delle calotte polari, e mettetela da parte.
    Prendete anche voi, che sicuramente volete stare al sicuro, e mettetevi da parte, possibilmente dalla parte del manico.
    Ualà.
    Tenete l’arma usando due mani e branditela come se non ci fosse un domani, affettando qualsiasi nemico vi troviate davanti.
    Il nemico è grosso quanto un armadio a due ante arredato da vostra suocera?
    Brandite la Jester Axe dal fondo e premete a fondo la pinza fra l’impugnatura e il tubo di polimero che collega ben due serbatoi di kerosene alla bocca di fuoco posta all’estremità.
    Jester Axe! Nelle migliori Bolge di Merovish.
    (Attenzione, il rivenditore non si assume nessuna responsabilità in caso di morte, menomazioni, incenerimento di oggetti o soggetti. Si prega di utilizzare l’arma solo dopo averla acquistata, fuori dal negozio)

    Aspide di Troia
    Ultima invenzione di casa Zimmer, l’Aspide di Troia, o più semplicemente Aspide. Per la prima volta, Zimmer non ha attinto all’arsenale tipico di un Boggart per la creazione di questa ultima, stupenda arma, ma non per questo il risultato è meno letale del solito.
    L’aspide, come il nome suggerisce, è una serpentina di metallo scuro che si allunga sulla spalla destra e si avvolge a spirale lungo tutto il braccio, fino al polso del molliccio. La testa del dispositivo, apparentemente ornamentale, culmina in un effige raffigurante una testa di vipera, nell’atto di azzannare un invisibile preda. Quello che sembra un ornamento è in realtà una macchina di morte, sofisticata e letale. La serpentina è in realtà cava, alimentata da una forte pressione generata da un micro compressore installato nella coda e be oliata con un unguento alchemico. Caricata da uno scomparto invisibile a chi non sa dove cercarlo, l’arma può essere caricata con dei piccoli proiettili affusolati a forma di aculeo che niente hanno da invidiare a quelli di una normale mitraglietta. Il dispositivo è in grado di detonare 4 proiettili in rapida successione e di contenere, vista la loro piccola dimensione, 24 proiettili.
    Il suo nome, tuttavia, è riferito alla particolarità peculiare di alcuni proiettili appositamente costruiti da Zimmer: i denti di vipera. Questi dardi sono anch’essi cavi ed equipaggiati da una piccola pompa a dispersione. Se caricati con uno dei gas letali dell’Alchimista dei Pozzi. Questi proiettili scaricheranno il loro letale contenuto durante il tragitto, come dei veri e propri cavalli di troia.

    [Arma da fuoco, mitragliatrice. I proiettili possono essere usati come tramite per le tecniche alchemiche del Boggart: 3 punti]

    Portatore di Peste.
    [... e quando i Boggart cominciarono a usare l'Acreacciaio per difendersi dalle maledizioni dei Rargshak, vanificandone la potenza magica, i Ratti Mannari cominciarono a usare armi alternative. Il Clan dei Rodimidollo cominciò ad usare un arma che anche l'acreacciaio non riusciva a contenere, una arma che non era magica. I Sacerdoti della Peste scatenarono la morte fra i Cunicoli.]
    La nuova arma di casa Zimmer è in realtà una rielaborazione di un arma usata dal proprio antico nemico. Molti reperti furono ritrovati sui cadaveri dei Sacerdoti della Peste, eppure la maggior parte di questi sembrava inutilizzabile. Il Rossiccio di Merovish è riuscito a ricavarne un prototipo, dopo anni di sperimentazione e di insuccessi. Il risultato è una piccola piramide d'ottone, grande abbastanza da stare in una normalissima tasca. La base è adesiva, e al comando del molliccio le tre sezioni laterali si aprono, rivelando tre diffusori (uno per ogni lato) pronti a liberare il proprio mortale carico.
    L'intensità dei sintomi e l'area di diffusione è relativa alla concentrazione di batteri caricati nel diffusore, ma
    i sintomi sono tipicamente abbassamento di temperatura corporea, cefalea, vertigini, dolore inguinale e un forte malessere generale. I sintomi si accentuano tanto più a lungo il soggetto colpito resta nell'area d'azione del diffusore, che continua a rilasciare ondate di batteri di Yersinia pestis per ben due turni. Il batterio, modificato in laboratorio, agisce attraverso l'inalazione e la comparsa dei sintomi è immediata. Tuttavia, per avere questo effetto istantaneo, si è sacrificata molta della longevità del batterio, che sopravvive quel tanto che dura la carica di diffusione del dispositivo (due turni).
    Il diffusore può agire in due modi, per quanto simili, a seconda della situazione.
    Non essendo un gas, ma un batterio, l'azione sarebbe incolore, inodore e indistinguibile, salvo percezioni particolari, dalla normale aria. Questo favorisce, come molte delle armi chimiche di Zimmer, la furtività dell'azione, impedendo per quanto possibile all'avversario di accorgersi dell'attacco, fino all'insorgenza dei sintomi.
    Tuttavia, spesso e volentieri il panico è un arma molto più efficace della furtività. Assieme al batterio, il dispositivo può liberare una sostanza gassosa più pesante dell'aria, di un denso colore verde marcio e dall'odore sgradevole. Il gas ha la stessa area d'effetto della diffusione del batterio e non ha assolutamente nessun effetto negativo, se non portare il messaggio implicito del "se vieni qui ti fai un gran male".

    In oltre, se il serbatoio batterico è per forza di cose limitato al singolo utilizzo, quello gassoso è più capiente, permettendo l'attivazione più volte. Boggart: la truffa è sempre dietro l'angolo.


    Note:
    :flwr:








    uH0Iz
    b18To
    mN7r3
    UpOnv





    Narrativa - Tecnica - Trofei - Scheda

     
    Top
    .
  4. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Dimitriy a volte si dimenticava che in quello strano mondo, regolato da pazze leggi, anche i mobili potevano avere dei sentimenti. Il bancone della Bolgia poi era un tipo particolare, per certi versi era scorbutico come il proprietario... soprattutto quando veniva toccato da degli sconosciuti che non mettevano mai piede nella bettola. Era di natura diffidente con i nuovi arrivati, vivendo in un posto come quello poi era abbastanza normale diffidare degli estranei, visto che bastava davvero poco per finire accoltellati. E si, a Merovish anche i mobili rischiavano la vita.
    E’ un po’ permaloso.
    Commentò il biondo mentre poggiava le mani sul bancone, incrociando le braccia. Solo in quel momento lanciò uno sguardo attorno a se, notando subito alcuni visi noti tra gli avventori... alcuni dei quali giocavano a dadi, altri arrostivano un gigantesco cinghiale e c’era anche l’ormai immancabile band composta da alieni irlandesi, che però quella sera parevano un po’ mosci, magari non avevano molta voglia di suonare... vista la paga. Ovviamente il biondo non si meravigliò di trovare il suo capo seduto al tavolo dei dadi, quando c’era da scommettere lui era sempre il primo a farsi avanti.
    Questa potrebbe diventare un nuovo Pit Dog... ha una mente fina.
    Lanciò uno sguardo alla ragazza, sapeva di cos’era capace e avere quelle capacità dalla loro parte non poteva che essere una cosa utile. E poi tra le file degli Eversori non c’era nessuno con quelle particolari caratteristiche, una come lei quindi sarebbe stata un’ottima aggiunta.
    Però ha qualche dubbio sulla nostra causa, magari tu puoi farli sparire.
    Il russo parlò tranquillamente, perché alla fine quelli che erano la dentro sapevano che se spifferavano qualcosa in giro non avrebbero più visto la luce del sole. E non c’entrava nulla se la sotto il sole non c’era, era sempre una minaccia molto funzionale. Comunque non aggiunse altro, lasciò che Violet si presentasse e che fosse lei stessa a farsi avanti.

     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    []

    Group
    Member
    Posts
    11,262
    Location
    Una supernova galattica caldissima e traboccante dolcezza, il cuore pulsante del multiverso.

    Status
    Offline


    Unirsi o non unirsi?
    Questo è il problema
    _


    "Piacere un cazzo."

    “...!!!”


    WTF did I just heard? Fisso il bancone con occhi sbarrati e la mano a mezz'aria, sospesa, ferma, in un misto di prontezza difensiva e "scusa, non volevo".
    ...
    Il bancone. Ha parlato. Ed è pure stronzo.
    Mi giro verso Dimitriy, molto perplessa, che in tutta risposta, con tutta calma mi spiega che è un po' permaloso. Alzo le sopracciglia e torno a guardare quel...pezzo di mobilio senziente. Cosa diocristo è?!
    Un attimo dopo una voce indirizzata a noi attira la mia attenzione: è un piccoletto, rosso, brutto, munito di piccole zanne e corna
    .

    «OY! O tu ordina da bere o tu smette di molestare mio tavolo!
    Russo! Chi tu mi ha portato oggi? Altro poveraccio? Chi è chesta per colpire mio bancone?»


    «Questa potrebbe diventare un nuovo Pit Dog... ha una mente fina.
    Però ha qualche dubbio sulla nostra causa, magari tu puoi farli sparire. »


    «...Preferivo il bancone.»


    Sussurro sotto voce al biondo, prima di scrollarmi di dosso quella sensazione e indossare meglio l'abito della perenne mestruata pronta a darti fuoco al minimo sgarro. Sguardo truce, muso ingrugnato, postura rozza e combattiva -ben poco aristocratica e signorile-: bene, sono pronta.

    «Io molesto quel cazzo che mi pare, nano di gomma. Da dove esci, dai lombi di Satana?
    Ma bando alle ciance e passiamo alle cose serie. Dimmi: sei tu il famoso gerarca? Se sì, quali sono gli obiettivi specifici della baracca che mandate avanti?
    Il biondino qui non ha saputo dirmi altro che "potere, noi prendere potere, perché potere serve potere, ugh guh guh."»


    Sprezzante e sferzante, spero di aver reso per bene l'idea della tipa con cui hanno a che fare. Niente di personale, Dimi, credimi: sei solo uno strumento. Nelle loro mani per ottenere quello che vogliono, facendo il lavoro sporco e quant'altro, e nelle mie per ottenere quello che voglio, veicolando il messaggio al capo. Non ti guardo nemmeno: il mio intero essere è concentrato sul boss, inamovibile, senza burocrazie sociali di mezzo, perché la faccenda è seria e tesa e va trattata come tale.
    Un mezzo sorrisetto sbruffone si è abbozzato sul mio viso, sollevando un solo angolo della bocca mentre gli occhi si fanno fini e penetranti, sguardo di sfida -"Reggimelo e dimostrami di avere le palle!", come fanno i maschi a differenza di noi femmine- in attesa delle reazioni del nano rosso. Nel mentre, elaboro varie strategie reattive da mettere in pratica in situazioni diverse, assi nella manica che son comodi da tenere da parte, pronti all'uso per ogni situazione
    .

    “...E sono pronta a esagerare ancora di più, se è questa la lingua che parlano da queste parti. Tutti bulletti del cazzo, eh? Miseri mortali...”




    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Shockata, perplessa, poi agguerrita e pronta a dar battaglia, che sia verbale o concreta.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram [IMG].
    Un'arma piuttosto semplice nel concept: un disco metallico vuoto al centro -solo un manico diametrale per poterlo impugnare-, dal perimetro dentellato/seghettato e dalle superfici decorate. Ottima arma da combattimento corpo a corpo, agile ed insidiosa, ma estremamente efficiente anche quando impiegata eventualmente come arma da lancio. L'unica pecca è il doverla andare a riprendere.

    Riassunto Tecnico:
    - Lama circolare seghettata: 1, Arma
    .


    Passive

    ¬ Mentalist.
    Classico potere psiomantico di connessione mentale tra circuiti cerebrali a distanza, utilizzabile anche ad area e tra le copie di Violet, oppure tanto verso alleati quanto verso nemici. Funge anche da base per molte tecniche di classe "ThoughtCrime" della ragazza.

    Riassunto Tecnico:
    - Telepatia: 5, Passiva
    .

    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica e Psicomorfosi.
    I poteri mentali di Violet hanno conseguenze materiali sulla realtà, e una tra le prime realtà a venire cambiate da essi è il suo stesso corpo. Succede spesso, infatti, che le diverse spinte interiori della sua personalità prendano il controllo dei suoi poteri di metacreazione e si manifestino fisicamente (a volte tanto intensamente da assumere vita propria in corpi separati -cfr. SoulSplit-, ma continuando ad essere sempre Violet, un'unica mente con manifestazioni corporali diverse che incarnano "idee/atteggiamenti" diversi ma sempre della stessa persona). Normalmente, in base al "mood" su cui Violet si sintonizza maggiormente, che sia per uno scatto d'ira o per una strategia volontaria di camuffamento, il suo aspetto fisico e le sue tecniche possono già assumere connotati diversi: occhi e capelli posson cambiare di colore (nero per Raven, rosso per Giulietta e così via), i tratti posson mutarsi progressivamente in quelli felini della propria razza (lei, in quanto mutante, raggiunge stadi più accentuati e normalmente latenti: neko, khajiit, catform, cat), psicocinesi e pirocinesi possono assumere sfumature diverse (Raven usa più spesso fiammate e bordate nere, violacee e così via, mentre Giulietta tende di più al rosso ed all'invisibile ad esempio, ma son tutte tendenze e non regole fisse), le tecniche di piegamento dello spazio-tempo posson manifestarsi con effetti scenici diversi (Raven tende a teletrasportarsi scomparendo in nuvole tempestose o fiammate oscure ecc, mentre Giulietta se è particolarmente allegra e d'umore scherzoso è pure capace di esplodere in una fontana di osceni cuoricini rosa e fucsia, e Violet quando è armoniosa ed unitaria si teletrasporta sparendo in un cerchio azzurrino che si espande orizzontalmente col centro più o meno situato nella metà della sua figura, giusto per rendere l'idea), talvolta perfino i vestiti possono trasformarsi adeguandosi allo stile della personalità che domina in quel momento (Raven ha chiaramente preferenze goth-punk ad esempio, mentre Giulietta è più acqua e sapone e ama i vestiti leggeri estivi e spensierati), e così via. Inutile dire che tale polimorfismo metapsichico può tornare utile per camuffarsi, nascondersi, ingannare, far perdere le proprie tracce e così via, specie se indotti razionalmente e furbescamente dalla mutante.
    Per assumere un aspetto diverso da quello antropomorfo si rivela necessario l’impiego di una bassa quantità di energia, mentre per le forme più umane ed umanoidi (finché non pericolose o potenziate) la spesa è irrisoria.

    Riassunto Tecnico:
    - Alterazioni : 5[LOCKED] 0 gdr-only, Passiva
    .

    ¬ Cerebro.
    Non si sa di preciso se siano particolari recettori nel cervello a captare le onde altrui oppure se siano le onde psioniche di Violet a generare una sorta di ecolocalizzazione, forse entrambe le cose (probabilmente si tratta di recettori in grado di captare sia le proprie onde che quelle altrui), fatto sta che la ragazza è in grado di percepire la presenza di altri cervelli e menti nel raggio di una trentina di metri dalla sua posizione, e generalmente di dedurre -in base alla forma mentis- la specie a cui il proprietario appartiene e l'allineamento morale che ha.

    Riassunto Tecnico:
    - Auspex rileva-menti: 5, Passiva
    .

    Specchietto Riassuntivo_

    Perplessa per il bancone, ben presto lo ignoro rispondendo a tono al boggart/goblin/cos'è X°D? In ogni caso, è abbastanza una sfida, anche se non dichiaratamente plateale: a Violet non interessa certo prendere il suo posto. Interessa affermare la propria potenza e dare l'idea della solidità della sua individualità. Una leva un po' ostica, in caso, insomma XD.

    Note_

    Riporto le passive per sicurezza XD.


    Ramona_super-1-_zps41489fec



     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,694

    Status
    Anonymous












    Pecore col turbo e nani di gomma.


    Nano di gomma.
    Uno sguardo perplesso si disegnò sul volto scaglioso del rossiccio. Ok, nano ci arrivava anche lui. In fondo non era colpa sua se i bipedi di superficie avevano delle misure sgravate. Insomma, guardateli! Sono spropositatamente alti, per la loro utilità nell'universo. Ma nano di gomma? Di gomma potevano esserci tante cose. I mappini per tener ferme le porte. I giunti di potenza di una testata N quadro. Perfino i cazzi potevano essere di gomma. Ma i nani? Ma Zimmer?
    Non capiva il nesso. "Zimmer di gomma, prossimamente nelle vostre case." L'orrore!

    Il rossiccio semplicemente fece scattare il braccio destro, il bracciale metallico a forma di serpente scintillò per un attimo. Ci fu un rumore secco e un piccolo gemito, mentre dietro di loro uno scarafaggio grosso quanto un pugno chiuso spirava, trafitto da un dardo metallico simile ad un ago.
    "Io è deluso, Russo. Tu dovrebbe portarmi gente interessante." commentò, con tono annoiato. Fare la voce grossa a Merovish? Decisamente l'ultima carta da giocare, se cerchi di far colpo con qualcuno. Sopratutto se questo qualcuno è l'organizzazione che teneva in pugno l'intera capitale del presidio più violento del semipiano.
    Il Boggart si avvicinò ai due e, con un saltello, raggiunge il bancone. Da qui prese una delle tante bottiglie che troneggiavano dallo scaffale e, sedutosi sulla superficie scheggiata, cominciò a tracannarla.
    Se uno dei due si fosse girato, in quel momento, non avrebbe visto nessun avventore. La clientela della Quinta Bolgia aveva imparato da tempo a levarsi dai piedi, quand'era il momento.
    "Allora, "mente fina"... c'è poco da capire. Molto poco. Io no so cosa Dimitry ha detto a te, ne mi interessa. Noi è fazione più forte, a Merovish. Noi ha portato ordine dove solo chaos e anarchia regnavano. Città presto sarà nostra, e non solo da dietro le quinte. Te vuole fetta? Allora te deve rendersi utile. " commentò, prendendo altri due bicchieri e riempiendoli, per poi spingerli verso i due. Sapeva che Dimitry non avrebbe bevuto, ma si divertiva ogni volta a riempirgli il bicchiere, per poi bere al posto suo.
    Aveva semplificato volutamente la situazione, ma di base ancora non sapeva cosa, di quella ragazza, avesse colpito il Russo.




    ENERGIA: 100 %
    Fisico: Incolume
    Mente
    : Bla.



    Attive:
    N/A


    Passive:

    Icarus
    Fin dai tempi delle antiche lune, quando i Boggart erano liberi di pascolare per le lande di tutti i mondi, prima che perdessero la possibilità di vivere in superficie e si autoesiliassero nei Cunicoli (lo avevano detto alla Zietta Bacherozza che quella mano di poker sarebbe andata male...), i mollicci di tutte le tribù sognavano, come tutte le civiltà senzienti, il volo.
    Questa antica e ancestrale voglia di librarsi nell'etere risale alla prima tribù Boggart: i Cosirossichevendonoquellochevogliono. Il capo villaggio, mentre vendeva i famosi rotoloni di carta igienica di foglie d'ortica, capitò di dover volgere gli occhi al cielo. Era notte, e immancabilmente trovò quella grossa palla argentata in mezzo al cielo. "Se riuscissi a vendere quella..." pensò subito il Boggart, "...potrei vivere di rendita tutta la vita!"
    La corsa alla conquista della Luna era iniziata.

    Ci furono vari casi nella storia Boggart, dove famosi e rimirati scienziati riuscirono a spiccare il volo. Primo fra tutti fu G'orlan Saltocolpiede. Si gettò da una rupe e volò per ben ventitré secondi. Purtroppo, non sopravvisse all'esperimento.
    Farg'arn Voladipeto, che tentò di addomesticare un albatros per usarlo come cavalcatura. Ci riuscì, ma casualmente fu trasportato solo al nido del volatile, finendo nelle fauci dei suoi piccoli.

    Eppure, i Boggart non si fecero mai scoraggiare da queste quisquiglie, e finalmente, Zimmerthaugher Del Cunicolo Dal Quale Si Torna è riuscito nella titanica impresa.

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo dei suoi rutti, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: due ali di colore scuro, costituite da una serie di lamine ultraleggere in grado di adattarsi alle correnti d’aria e sostenere così l’esile peso del Boggart. Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dal volere diretto del Boggart, che si è collegato telepaticamente alle ali impiantate nella sa schiena tramite una forte dose di alcol.
    Non chiedete, vi basti sapere che era roba davvero buona.
    Quando non vengono usate, le lamine che costituiscono il corpo delle ali si ritraggono su loro stesse, ripiegando tutta la struttura nei cilindri di contenimento sferici, che a loro volta si richiudono il loro stessi. Da chiuse, le ali non sono altro che due sfere scure impiantate nelle scapole del Boggart.

    Lingua da mercante
    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.

    Ovviamente, non avendo poteri paranormali, questo non sarà mai possibile, ma la sua sicurezza e la sua parlantina porterà l'interlocutore ad avere meno dubbi a riguardo, tendendo a fidarsi delle parole del Boggart.

    Certificato di Alchimista
    Gli Alchimisti dei Pozzi sono i chimici dei Mollicci. Utilizzando antiche quanto folli ricette, sono in grado di sintetizzare in rudimentali laboratori impacchi curativi, pozioni dai più disparati effetti, potenti droghe. Alcune di queste ricette sono talmente pericolose e inquietanti da essere bandite addirittura dai Boggart. Un esempio palese è quello della capra gigante. Mai, MAI sintetizzare la pozione della capra gigante. [Guida all’universo Molliccio, geografia dei Cunicoli e vocabolario di torte pigolanti, estratto.]

    -I Veri alchimisti si distinguono dai mentecatti per la loro abilità nel resistere alle proprie misture. E' cosa alquanto comune, quando si lavora alla miscelazione di sostanze ignote, generare reazioni chimiche incontrollate e spesso non volute. Se i chimici non avessero questa innata capacità a resistere ai veleni, dubito seriamente che esisterebbe la professione di alchimista, in queste lande.
    Ora, i Boggart NON sono veri alchimisti: gli ingredienti cui hanno accesso sono si molto particolari e dai più disparati effetti, ma questa peculiarità ha limitato enormemente la qualità dei vaccini e delle tecniche utilizzate per resistere ai veleni. Di conseguenza, gli effetti di questa passiva si possono applicare solo ai veleni prodotti dal Boggart, e si rivela completamente inefficace verso i veleni di qualsiasi altra origine.
    [Passiva di immunità ai veleni Boggart]
    -

    Intuito del bugiardo
    Chiunque cerchi di intraprendere la carriera del mercante di ossa, fra i Boggart, deve rendersi conto prima di tutto che dovrà avere a che fare con le creature più meschine, ripugnanti, bugiarde e approfittatici che la natura cosmica potesse creare in tutta la sua bizzarra fantasia: gli esseri umani. Queste strane e malvagie creature, oltre che ad aver una carnagione orribilmente liscia e irrimediabilmente rosea, sono anche prime in classifica nel campo della violenza e della menzogna, tanto da essere perfettamente in grado di mentirsi a vicenda. Per questo, i mercanti di ossa, gli outsiders dei Cunicoli, che dovranno fare i loro affari con tali creature, devono esercitarsi fino allo spasmo a mentire e a riconoscere gli inganni.

    Zimmer, a tal proposito, ha passato un anno intero a mentire, sempre e costantemente, su qualsiasi cosa, tanto che se in quel periodo gli avessero chiesto "ti sei lavato Zimmer?" lui avrebbe risposto "certo, come ogni giorno!"

    Riuscire a mentire è un arte, e per chi riesce a farlo in modo naturale come respirare, allora accorgersi di una menzogna è altrettanto facile.
    Questo intuito latente è molto, molto comodo in quanto nel mondo esterno esistono creature capaci di manipolare i sensi, di farti vedere cose non vere... e riuscire a distinguerle, è un gran vantaggio.
    [Passiva di radar contro le influenze psioniche e illusorie]
    Companion:

    Oliphant [x]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.

    23 [x]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    Cè chi dice che siano una coppia inappropiata, chi pensi siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.

    "It's Spider o'clock!"
    Dovete sapere che i Boggart hanno un concetto di misurazione del tempo alquanto particolare. Abitando sotto terra, quando venne l'urgenza di misurare il passaggio dei secondi, delle ore, degli anni, non venne loro in aiuto la luce del sole, con quelle bellissime meridiane che ne conseguirono nel mondo dei Bipedi. No, loro cominciarono a misurare i lassi di tempo fra un rutto e l'altro. Inventarono il Ruttatore: una bevanda capace di farti ruttare per un anno intero. Quelli che non morivano per le gigantesche quantità di CO2 sviluppata nelle loro pance diventavano degli orologi viventi. C'era un Ruttatore in ogni pub, locale, area adibita al bere, che per un anno buono stava li, a ruttare le ore.

    Dopo questa premessa completamente inutile, che ci fa Zimmer con un cipollotto da taschino?
    Beh di sicuro non ci legge l'ora.
    L'orologio è in realtà un miracolo di micro ingegneria: grazie all'abilità del Boggart nel creare roba improbabile e all'energia dei cristalli trovati a Nord (dio benedica quella quest), è riuscito a costruire un piccolo ragno meccanico che, chiuso su se stesso, ha le sembianze di un orologio da taschino.
    Il nuovo compagno di viaggio dell'allegra brigata zimmeriana è il compagno ideale per un Boggart. Non consuma cibo, non si lamenta, non chiede uno stipendio... a paragone, 23 è una stupida palla al piede.
    Oltre ad eseguire tutti gli ordini impartiti dal Boggart, il ragno è composto da una particolare lega derivante dall'acreacciaio e dalla lucediluna. In breve, è in grado di riflettere quasi completamente la luce, diventando, se non invisibile, molto difficile da notare.
    E mi chiedere, che fa questo simpatico orrore su otto zampe? Stacca la testa a morsi alle persone?
    Beh - vi risponderei io- non ancora. In verità, di suo fa ben poco... se non che l'addome è carico di ogni sostanza nociva mai ideata dal Boggart e che il suo dorso è sagomato per istallarci sopra un Diffusore di Peste.

    Equipaggiamento:
    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Jester Axe [X]

    Ultima invenzione di casa Zimmer: la Jester Axe.
    Prendete una delle più sanguinarie armi medioevali, dotata di ottimo acciaio temprato capace di segare in due anche un palmeto di bambù indonesiano, e mettetela da parte.
    Prendete una delle invenzioni più demoniache della razza più bislacca del mondo, diretta responsabile dello scioglimento delle calotte polari, e mettetela da parte.
    Prendete anche voi, che sicuramente volete stare al sicuro, e mettetevi da parte, possibilmente dalla parte del manico.
    Ualà.
    Tenete l’arma usando due mani e branditela come se non ci fosse un domani, affettando qualsiasi nemico vi troviate davanti.
    Il nemico è grosso quanto un armadio a due ante arredato da vostra suocera?
    Brandite la Jester Axe dal fondo e premete a fondo la pinza fra l’impugnatura e il tubo di polimero che collega ben due serbatoi di kerosene alla bocca di fuoco posta all’estremità.
    Jester Axe! Nelle migliori Bolge di Merovish.
    (Attenzione, il rivenditore non si assume nessuna responsabilità in caso di morte, menomazioni, incenerimento di oggetti o soggetti. Si prega di utilizzare l’arma solo dopo averla acquistata, fuori dal negozio)

    Aspide di Troia
    Ultima invenzione di casa Zimmer, l’Aspide di Troia, o più semplicemente Aspide. Per la prima volta, Zimmer non ha attinto all’arsenale tipico di un Boggart per la creazione di questa ultima, stupenda arma, ma non per questo il risultato è meno letale del solito.
    L’aspide, come il nome suggerisce, è una serpentina di metallo scuro che si allunga sulla spalla destra e si avvolge a spirale lungo tutto il braccio, fino al polso del molliccio. La testa del dispositivo, apparentemente ornamentale, culmina in un effige raffigurante una testa di vipera, nell’atto di azzannare un invisibile preda. Quello che sembra un ornamento è in realtà una macchina di morte, sofisticata e letale. La serpentina è in realtà cava, alimentata da una forte pressione generata da un micro compressore installato nella coda e be oliata con un unguento alchemico. Caricata da uno scomparto invisibile a chi non sa dove cercarlo, l’arma può essere caricata con dei piccoli proiettili affusolati a forma di aculeo che niente hanno da invidiare a quelli di una normale mitraglietta. Il dispositivo è in grado di detonare 4 proiettili in rapida successione e di contenere, vista la loro piccola dimensione, 24 proiettili.
    Il suo nome, tuttavia, è riferito alla particolarità peculiare di alcuni proiettili appositamente costruiti da Zimmer: i denti di vipera. Questi dardi sono anch’essi cavi ed equipaggiati da una piccola pompa a dispersione. Se caricati con uno dei gas letali dell’Alchimista dei Pozzi. Questi proiettili scaricheranno il loro letale contenuto durante il tragitto, come dei veri e propri cavalli di troia.

    [Arma da fuoco, mitragliatrice. I proiettili possono essere usati come tramite per le tecniche alchemiche del Boggart: 3 punti]

    Portatore di Peste.
    [... e quando i Boggart cominciarono a usare l'Acreacciaio per difendersi dalle maledizioni dei Rargshak, vanificandone la potenza magica, i Ratti Mannari cominciarono a usare armi alternative. Il Clan dei Rodimidollo cominciò ad usare un arma che anche l'acreacciaio non riusciva a contenere, una arma che non era magica. I Sacerdoti della Peste scatenarono la morte fra i Cunicoli.]
    La nuova arma di casa Zimmer è in realtà una rielaborazione di un arma usata dal proprio antico nemico. Molti reperti furono ritrovati sui cadaveri dei Sacerdoti della Peste, eppure la maggior parte di questi sembrava inutilizzabile. Il Rossiccio di Merovish è riuscito a ricavarne un prototipo, dopo anni di sperimentazione e di insuccessi. Il risultato è una piccola piramide d'ottone, grande abbastanza da stare in una normalissima tasca. La base è adesiva, e al comando del molliccio le tre sezioni laterali si aprono, rivelando tre diffusori (uno per ogni lato) pronti a liberare il proprio mortale carico.
    L'intensità dei sintomi e l'area di diffusione è relativa alla concentrazione di batteri caricati nel diffusore, ma
    i sintomi sono tipicamente abbassamento di temperatura corporea, cefalea, vertigini, dolore inguinale e un forte malessere generale. I sintomi si accentuano tanto più a lungo il soggetto colpito resta nell'area d'azione del diffusore, che continua a rilasciare ondate di batteri di Yersinia pestis per ben due turni. Il batterio, modificato in laboratorio, agisce attraverso l'inalazione e la comparsa dei sintomi è immediata. Tuttavia, per avere questo effetto istantaneo, si è sacrificata molta della longevità del batterio, che sopravvive quel tanto che dura la carica di diffusione del dispositivo (due turni).
    Il diffusore può agire in due modi, per quanto simili, a seconda della situazione.
    Non essendo un gas, ma un batterio, l'azione sarebbe incolore, inodore e indistinguibile, salvo percezioni particolari, dalla normale aria. Questo favorisce, come molte delle armi chimiche di Zimmer, la furtività dell'azione, impedendo per quanto possibile all'avversario di accorgersi dell'attacco, fino all'insorgenza dei sintomi.
    Tuttavia, spesso e volentieri il panico è un arma molto più efficace della furtività. Assieme al batterio, il dispositivo può liberare una sostanza gassosa più pesante dell'aria, di un denso colore verde marcio e dall'odore sgradevole. Il gas ha la stessa area d'effetto della diffusione del batterio e non ha assolutamente nessun effetto negativo, se non portare il messaggio implicito del "se vieni qui ti fai un gran male".

    In oltre, se il serbatoio batterico è per forza di cose limitato al singolo utilizzo, quello gassoso è più capiente, permettendo l'attivazione più volte. Boggart: la truffa è sempre dietro l'angolo.


    Note:
    :flwr:








    uH0Iz
    b18To
    mN7r3
    UpOnv





    Narrativa - Tecnica - Trofei - Scheda

     
    Top
    .
  7. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Una delle regole basilari di Merovish, da tenere perennemente in considerazione, era quella di mantenere un basso profilo ed evitare di fare la voce grossa. Soprattutto se eri appena arrivato era fondamentale non dare nell’occhio se si voleva evitare di venire rapinati o peggio... ovviamente era sconsigliato attaccare briga, fissare qualcuno e prendere quest’ultimo per il culo. Violet probabilmente non conosceva nessuna di queste regole, perché per venire a prendere in giro il proprietario nel suo locale non era una mossa molto saggia, in particolare se si conosceva la reputazione del titolare.
    Dimitriy pensò subito al peggio, era quasi certo che alla ragazza sarebbe successo qualcosa di brutto... ma per fortuna il dardo tolse la vita solo a un povero scarafaggio ENORME che era li di passaggio. Poverino, non si meritava di fare una fine simile. Il biondo comunque lanciò uno sguardo alla giovane, stava proprio sbagliando l’approccio.
    Lo sai che mi sbaglio raramente.
    Provò a giustificarsi il sicario osservando il suo capo avvicinarsi, saltare sul bancone e iniziare a tracannare chissà cosa dalla bottiglia opaca che recuperò la sopra. Come era prevedibile, in quel momento la Bolgia si svuotò di colpo, segno che gli argomenti si facevano più segreti... ed era meglio evitare di ascoltarli se si voleva vivere ancora un po’. Zimmer riassunse in poche parole quale fosse la loro filosofia, non si discostava molto da ciò che aveva detto il russo. Il potere era la cosa fondamentale e con esso si poteva creare un mondo dove il caos non regnasse sovrano.
    Il ragazzo comunque non aggiunse altro, si limitò a restare in silenzio mentre fissava il solito bicchiere che il rossiccio gli porgeva e che puntualmente si beveva da solo, visto che il biondo evitava l’alcool come la peste. Non gli piaceva e le poche volte che ne aveva assunto anche qualche sorso, i risultati non erano stati per nulla buoni.

     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    []

    Group
    Member
    Posts
    11,262
    Location
    Una supernova galattica caldissima e traboccante dolcezza, il cuore pulsante del multiverso.

    Status
    Offline


    Unirsi o non unirsi?
    Questo è il problema
    _


    «Io è deluso, Russo. Tu dovrebbe portarmi gente interessante.»

    “Ah ah ah. Che noia.”

    «Lo sai che mi sbaglio raramente.»


    Il mio sguardo si fa di sufficienza, o forse nemmeno a quella arriva? Bella domanda: valuterò in base alle prossime risposte che mi darà.
    Guardalo, con quello spiedino pensava forse di impressionarmi? Di spaventarmi? Non mi ci voleva niente a disintegrarlo senza muovere un dito, eppure nemmeno quello ho fatto: impassibile, immobile, a fissarlo, non degnandolo nemmeno di una parola o commento. La noia più mortale che mi abbia colto negli ultimi...mesi? Probabile. La traiettoria era abbastanza lampante tra l'altro, non rappresentava affatto una minaccia. Era solo una..."prova di forza", una sboronata ecco. Nulla a cui dar peso, indeed
    .

    «Allora, "mente fina"... c'è poco da capire. Molto poco. Io no so cosa Dimitry ha detto a te, ne mi interessa. Noi è fazione più forte, a Merovish. Noi ha portato ordine dove solo chaos e anarchia regnavano. Città presto sarà nostra, e non solo da dietro le quinte. Te vuole fetta? Allora te deve rendersi utile.»

    «Bah. Quindi cos'è, solo una roba di forza bruta? Siete in pratica la mafia locale, mi pare di capire. Mi aspettavo qualcosa di più: il russo ha parlato di "causa", a sentire parlare di robe simili pensavo ci fosse dell'idealismo dietro, un progetto a lungo termine, qualcosa da costruire, obiettivi specifici -quelli di cui ti ho chiesto prima- ben più alti del semplice "spadroneggio e me la godo". Qualcosa di più di un'infima dittatura criminale con la torta da spartirsi, come animali che banchettano su una carcassa, insomma. Quello so farlo pure io, da sola, senza per questo unirmi a chicchessia.»


    Mah. Caos e anarchia eran e son carini, perché mai rompergli le balle? Son così naturali, così piacevoli! Ma anche la legge del più forte è naturale, vero, sì...Eppure qui non mi quadran le cose: forza bruta, criminali, vogliono riportare "l'ordine" -il loro, ovviamente-...e parlano di causa. Una causa sembra una cosa buona e giusta, di solito. Il loro ordine mafioso invece tutto l'opposto. Le "cause" si tirano in ballo per esortare il popolo, per unire tramite ideali.
    O è propaganda perculante, o forse..
    .

    «...O forse la vostra "causa" è un mero "ordine fascista", e più in là il vostro cervellino non si spinge? Dai...che miseria: se l'ordine è una causa in cui credere veramente, adesso...Ma non mi sembri un tipo tanto indottrinato, piccoletto. Magari il russo qui l'avete plagiato, gli avete fatto il lavaggio del cervello, o ha solo preso la palla al balzo, ma tu...
    Dai. Cosa c'è sotto? Veramente si tratta solo di conquista, di risorse, di spassarsela come e quando vi pare? Davvero mi stai dicendo che la "Causa dell'Eversione" non ha ideali, che è solo una bella parola psion per illudere e racimolare braccia che facciano il lavoro sporco?»


    Sono ancora incredula, troppo incredula, come il sorriso sul mio volto, come la risatina isterica soffocata che tenta di scalare la mia gola.
    Ci provo di nuovo: cerco ancora una volta di provare a salvargli il culo dalla loro stessa ridicolezza, ma temo di non poterlo fare...Concedo il beneficio del dubbio, e già questa è una violazione, ma non posso farlo reggere ancora molto a lungo: gli lascio un'ultima possibilità, un'ultima occasione per farmi chiarire di cosa stian parlando, cosa stian progettando, quale ideale li spinga, cosa abbiano in mente. Ma non a livello materiale: intendo proprio a livello teorico
    .

    “Il problema è proprio che dubito possano spingersi oltre al livello materiale, appunto...
    E ho un vago déjà-vu...”


    ...Da BloodRunner: infilarmi nella sua testa e sondarla, spulciare nei suoi archivi di informazioni, nella banca dati della sua mente, per capire il suo scopo. Brrr, stavolta no, stavolta sono restia. La mente di questo omuncolo rossastro potrebbe esser peggio di quella del russo. Ho paura. Non voglio entrarci, a meno di non esser proprio costretta...Dannazione.



    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Sconcertata, non riesce sinceramente a capire la vera anima degli Eversori, ma teme di intuirla.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    ---

    Specchietto Riassuntivo_

    Facendo fatica a destreggiarsi nelle menti degli Eversori con quelle poche informazioni e la stitichezza nel fornirle, Violet cerca di eseguire attacchi teorici su più fronti per stimolare la conversazione ed espugnare la roccaforte che custodisce la risposta alle sue domande: è veramente una "causa" con "ideali", o si tratta solamente dell'ennesimo gruppetto che mira al potere per fare la bella vita? Risorgimento o Berlusconi X°°°°°D?.

    Note_

    ---.


    Ramona_super-1-_zps41489fec



     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,694

    Status
    Anonymous












    Nani di gomma con istinti assassini.


    Ogni mattina, nella savana Merovisha, un Boggart si sveglia, e come prima cosa recita un mantra. Lo recita per circa tre ore e venti, cercando di assorbirne ogni sillaba.
    "Io non ucciderò il primo tizio che mi fa girare le balle. Io non lo infilzerò con dardi avvelenati e non lo brucerò col cherosene. Io non lo gaserò con i miei vapori inodori, anche perché costano un cifro e non ne vale la pena."
    Ogni mattina, nella savana Merovisha, si sveglia qualcuno pronto a mettere a dura prova il mantra del Boggart. E quel qualcuno, ora come ora, era proprio davanti a Zimmer.

    Parlò molto, la ragazza. Parlò di mafie, di forza bruta, di torte e fascismo. Parlò e parlò, utilizzando a volte termini di difficile comprensione al povero molliccio. Non prendetelo per un ignorante, ma se non sei mai stato sulla terra, il fascismo è dura che tu sappia cosa sia.
    La cosa bella è che la ragazza ride, sembra divertita. Forse questo "fascismo" fa parte di una barzelletta preclusa alle conoscenze del Boggart. O forse, più semplicemente, si era perso un pezzo di discorso.

    Repressi gli istinti assassini, il Boggart non poté che restare inerme, seduto sul bancone di quella maleodorante taverna. Si reggeva il capo con una mano, studiando la ragazza, cercando di capire dove portasse tutto quel ragionamento.
    Sembrava aver capito tutto, della vita, tranne quello che aveva appena detto Zimmer.
    Forza bruta?
    Merovish l'avevano conquistata con accordi, con inganni. Tradimenti e compromessi erano stati la loro spada e il loro scudo. Avevano sparso sangue? Certo.
    Erano diventati una mafia? A modo loro.
    "Spadroneggiare? Bella vita?" Zimmer rise di gusto, davanti a questa ragazza che si definiva in grado di soverchiare eserciti interi da sola.
    Bastava guardarsi attorno per capire la "bella vita" che passava il gerarca.

    Senza di loro la città sarebbe collassata in pochi decenni, sotto lo strapotere dei Pasha. E anche se in quei giorni le acque della politica avevano finalmente cominciato a smuoversi, ora che l'ombra di un nuovo alfiere cominciava a stagliarsi nuovamente sulle pareti nere dell'arena, senza di loro a porre da freno agli eccessi del Sud, nulla avrebbe frenato il marciume della città.

    "Ma chi sei tu? Che entra in mio locale, prende a pugni mio bancone, e pretende di sapere nostri obbiettivi? Nostri progetti?" commentò invece, sarcastico. L'anonimato era il loro manto. Lo era sempre stato. Zimmer nemmeno sapeva il nome di questa ragazza.
    "Tu parla, parla, parla anche fin troppo. Ma tu ti è guardata attorno, venendo qui? Da quando noi è in affari, carovane sono sicure. Nostri uomini collaborano con Mercanti d'acqua. I mercati no sono più mero mattatoio e orge per ladri. Economia è finalmente ripresa. Ma cosa vuole sapere te? Te che arrivi solo ora, che no ha vissuto le settimane Nere, che no ha visto disperazione di gente smembrata, senza casa, senza lavoro riversarsi in strade come fiume in piena. Che no ha visto rivolta dei minatori, nel distretto del Kanti, o genti sparire all'interno dell' Upper Dark o su fondo di Fossa. " Zimmer menzionò, ovviamente, tutte le opere svolte secondo la loro facciata "legale", ma la lista continuava per metri. Le varie catastrofi che si erano affacciate sulla Tana, invece, erano sia presenti che passate.

    "Noi no è qui a regalare caramelle o a mettere cerotti su ferite. Se tu cerca gruppo così, io suggerisce di provare in altro presidio. Per cambiare cose, qui, bisogna sporcarsi le mani. Questo fa di noi violenti? Forse. Mafiosi? Di sicuro." precisò, prendendo la bottiglia che aveva usato prima per riempire i bicchieri e scolandosene un sorso direttamente dal collo.

    "Ma forse è troppo, per te. Forse tu no è adatta a cose del genere?"
    Era un tono di sfida, quello, o l'anticipazione di un rifiuto?
    "Che legami avrà mai tu, con Merovish?"

    Perdona il ritardo, è dovuto a due semplici cose XD Il primo lo studio, ho avuto un esame in un occhio e per un po non ho potuto fare altro.
    Il secondo è che non sapevo come risponderti senza snaturare il mio pg e la natura della nostra organizzazione.




    ENERGIA: 100 %
    Fisico: Incolume
    Mente
    : Bla.



    Attive:
    N/A


    Passive:

    Icarus
    Fin dai tempi delle antiche lune, quando i Boggart erano liberi di pascolare per le lande di tutti i mondi, prima che perdessero la possibilità di vivere in superficie e si autoesiliassero nei Cunicoli (lo avevano detto alla Zietta Bacherozza che quella mano di poker sarebbe andata male...), i mollicci di tutte le tribù sognavano, come tutte le civiltà senzienti, il volo.
    Questa antica e ancestrale voglia di librarsi nell'etere risale alla prima tribù Boggart: i Cosirossichevendonoquellochevogliono. Il capo villaggio, mentre vendeva i famosi rotoloni di carta igienica di foglie d'ortica, capitò di dover volgere gli occhi al cielo. Era notte, e immancabilmente trovò quella grossa palla argentata in mezzo al cielo. "Se riuscissi a vendere quella..." pensò subito il Boggart, "...potrei vivere di rendita tutta la vita!"
    La corsa alla conquista della Luna era iniziata.

    Ci furono vari casi nella storia Boggart, dove famosi e rimirati scienziati riuscirono a spiccare il volo. Primo fra tutti fu G'orlan Saltocolpiede. Si gettò da una rupe e volò per ben ventitré secondi. Purtroppo, non sopravvisse all'esperimento.
    Farg'arn Voladipeto, che tentò di addomesticare un albatros per usarlo come cavalcatura. Ci riuscì, ma casualmente fu trasportato solo al nido del volatile, finendo nelle fauci dei suoi piccoli.

    Eppure, i Boggart non si fecero mai scoraggiare da queste quisquiglie, e finalmente, Zimmerthaugher Del Cunicolo Dal Quale Si Torna è riuscito nella titanica impresa.

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo dei suoi rutti, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: due ali di colore scuro, costituite da una serie di lamine ultraleggere in grado di adattarsi alle correnti d’aria e sostenere così l’esile peso del Boggart. Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dal volere diretto del Boggart, che si è collegato telepaticamente alle ali impiantate nella sa schiena tramite una forte dose di alcol.
    Non chiedete, vi basti sapere che era roba davvero buona.
    Quando non vengono usate, le lamine che costituiscono il corpo delle ali si ritraggono su loro stesse, ripiegando tutta la struttura nei cilindri di contenimento sferici, che a loro volta si richiudono il loro stessi. Da chiuse, le ali non sono altro che due sfere scure impiantate nelle scapole del Boggart.

    Lingua da mercante
    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.

    Ovviamente, non avendo poteri paranormali, questo non sarà mai possibile, ma la sua sicurezza e la sua parlantina porterà l'interlocutore ad avere meno dubbi a riguardo, tendendo a fidarsi delle parole del Boggart.

    Certificato di Alchimista
    Gli Alchimisti dei Pozzi sono i chimici dei Mollicci. Utilizzando antiche quanto folli ricette, sono in grado di sintetizzare in rudimentali laboratori impacchi curativi, pozioni dai più disparati effetti, potenti droghe. Alcune di queste ricette sono talmente pericolose e inquietanti da essere bandite addirittura dai Boggart. Un esempio palese è quello della capra gigante. Mai, MAI sintetizzare la pozione della capra gigante. [Guida all’universo Molliccio, geografia dei Cunicoli e vocabolario di torte pigolanti, estratto.]

    -I Veri alchimisti si distinguono dai mentecatti per la loro abilità nel resistere alle proprie misture. E' cosa alquanto comune, quando si lavora alla miscelazione di sostanze ignote, generare reazioni chimiche incontrollate e spesso non volute. Se i chimici non avessero questa innata capacità a resistere ai veleni, dubito seriamente che esisterebbe la professione di alchimista, in queste lande.
    Ora, i Boggart NON sono veri alchimisti: gli ingredienti cui hanno accesso sono si molto particolari e dai più disparati effetti, ma questa peculiarità ha limitato enormemente la qualità dei vaccini e delle tecniche utilizzate per resistere ai veleni. Di conseguenza, gli effetti di questa passiva si possono applicare solo ai veleni prodotti dal Boggart, e si rivela completamente inefficace verso i veleni di qualsiasi altra origine.
    [Passiva di immunità ai veleni Boggart]
    -

    Intuito del bugiardo
    Chiunque cerchi di intraprendere la carriera del mercante di ossa, fra i Boggart, deve rendersi conto prima di tutto che dovrà avere a che fare con le creature più meschine, ripugnanti, bugiarde e approfittatici che la natura cosmica potesse creare in tutta la sua bizzarra fantasia: gli esseri umani. Queste strane e malvagie creature, oltre che ad aver una carnagione orribilmente liscia e irrimediabilmente rosea, sono anche prime in classifica nel campo della violenza e della menzogna, tanto da essere perfettamente in grado di mentirsi a vicenda. Per questo, i mercanti di ossa, gli outsiders dei Cunicoli, che dovranno fare i loro affari con tali creature, devono esercitarsi fino allo spasmo a mentire e a riconoscere gli inganni.

    Zimmer, a tal proposito, ha passato un anno intero a mentire, sempre e costantemente, su qualsiasi cosa, tanto che se in quel periodo gli avessero chiesto "ti sei lavato Zimmer?" lui avrebbe risposto "certo, come ogni giorno!"

    Riuscire a mentire è un arte, e per chi riesce a farlo in modo naturale come respirare, allora accorgersi di una menzogna è altrettanto facile.
    Questo intuito latente è molto, molto comodo in quanto nel mondo esterno esistono creature capaci di manipolare i sensi, di farti vedere cose non vere... e riuscire a distinguerle, è un gran vantaggio.
    [Passiva di radar contro le influenze psioniche e illusorie]
    Companion:

    Oliphant [x]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.

    23 [x]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    Cè chi dice che siano una coppia inappropiata, chi pensi siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.

    "It's Spider o'clock!"
    Dovete sapere che i Boggart hanno un concetto di misurazione del tempo alquanto particolare. Abitando sotto terra, quando venne l'urgenza di misurare il passaggio dei secondi, delle ore, degli anni, non venne loro in aiuto la luce del sole, con quelle bellissime meridiane che ne conseguirono nel mondo dei Bipedi. No, loro cominciarono a misurare i lassi di tempo fra un rutto e l'altro. Inventarono il Ruttatore: una bevanda capace di farti ruttare per un anno intero. Quelli che non morivano per le gigantesche quantità di CO2 sviluppata nelle loro pance diventavano degli orologi viventi. C'era un Ruttatore in ogni pub, locale, area adibita al bere, che per un anno buono stava li, a ruttare le ore.

    Dopo questa premessa completamente inutile, che ci fa Zimmer con un cipollotto da taschino?
    Beh di sicuro non ci legge l'ora.
    L'orologio è in realtà un miracolo di micro ingegneria: grazie all'abilità del Boggart nel creare roba improbabile e all'energia dei cristalli trovati a Nord (dio benedica quella quest), è riuscito a costruire un piccolo ragno meccanico che, chiuso su se stesso, ha le sembianze di un orologio da taschino.
    Il nuovo compagno di viaggio dell'allegra brigata zimmeriana è il compagno ideale per un Boggart. Non consuma cibo, non si lamenta, non chiede uno stipendio... a paragone, 23 è una stupida palla al piede.
    Oltre ad eseguire tutti gli ordini impartiti dal Boggart, il ragno è composto da una particolare lega derivante dall'acreacciaio e dalla lucediluna. In breve, è in grado di riflettere quasi completamente la luce, diventando, se non invisibile, molto difficile da notare.
    E mi chiedere, che fa questo simpatico orrore su otto zampe? Stacca la testa a morsi alle persone?
    Beh - vi risponderei io- non ancora. In verità, di suo fa ben poco... se non che l'addome è carico di ogni sostanza nociva mai ideata dal Boggart e che il suo dorso è sagomato per istallarci sopra un Diffusore di Peste.

    Equipaggiamento:
    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Jester Axe [X]

    Ultima invenzione di casa Zimmer: la Jester Axe.
    Prendete una delle più sanguinarie armi medioevali, dotata di ottimo acciaio temprato capace di segare in due anche un palmeto di bambù indonesiano, e mettetela da parte.
    Prendete una delle invenzioni più demoniache della razza più bislacca del mondo, diretta responsabile dello scioglimento delle calotte polari, e mettetela da parte.
    Prendete anche voi, che sicuramente volete stare al sicuro, e mettetevi da parte, possibilmente dalla parte del manico.
    Ualà.
    Tenete l’arma usando due mani e branditela come se non ci fosse un domani, affettando qualsiasi nemico vi troviate davanti.
    Il nemico è grosso quanto un armadio a due ante arredato da vostra suocera?
    Brandite la Jester Axe dal fondo e premete a fondo la pinza fra l’impugnatura e il tubo di polimero che collega ben due serbatoi di kerosene alla bocca di fuoco posta all’estremità.
    Jester Axe! Nelle migliori Bolge di Merovish.
    (Attenzione, il rivenditore non si assume nessuna responsabilità in caso di morte, menomazioni, incenerimento di oggetti o soggetti. Si prega di utilizzare l’arma solo dopo averla acquistata, fuori dal negozio)

    Aspide di Troia
    Ultima invenzione di casa Zimmer, l’Aspide di Troia, o più semplicemente Aspide. Per la prima volta, Zimmer non ha attinto all’arsenale tipico di un Boggart per la creazione di questa ultima, stupenda arma, ma non per questo il risultato è meno letale del solito.
    L’aspide, come il nome suggerisce, è una serpentina di metallo scuro che si allunga sulla spalla destra e si avvolge a spirale lungo tutto il braccio, fino al polso del molliccio. La testa del dispositivo, apparentemente ornamentale, culmina in un effige raffigurante una testa di vipera, nell’atto di azzannare un invisibile preda. Quello che sembra un ornamento è in realtà una macchina di morte, sofisticata e letale. La serpentina è in realtà cava, alimentata da una forte pressione generata da un micro compressore installato nella coda e be oliata con un unguento alchemico. Caricata da uno scomparto invisibile a chi non sa dove cercarlo, l’arma può essere caricata con dei piccoli proiettili affusolati a forma di aculeo che niente hanno da invidiare a quelli di una normale mitraglietta. Il dispositivo è in grado di detonare 4 proiettili in rapida successione e di contenere, vista la loro piccola dimensione, 24 proiettili.
    Il suo nome, tuttavia, è riferito alla particolarità peculiare di alcuni proiettili appositamente costruiti da Zimmer: i denti di vipera. Questi dardi sono anch’essi cavi ed equipaggiati da una piccola pompa a dispersione. Se caricati con uno dei gas letali dell’Alchimista dei Pozzi. Questi proiettili scaricheranno il loro letale contenuto durante il tragitto, come dei veri e propri cavalli di troia.

    [Arma da fuoco, mitragliatrice. I proiettili possono essere usati come tramite per le tecniche alchemiche del Boggart: 3 punti]

    Portatore di Peste.
    [... e quando i Boggart cominciarono a usare l'Acreacciaio per difendersi dalle maledizioni dei Rargshak, vanificandone la potenza magica, i Ratti Mannari cominciarono a usare armi alternative. Il Clan dei Rodimidollo cominciò ad usare un arma che anche l'acreacciaio non riusciva a contenere, una arma che non era magica. I Sacerdoti della Peste scatenarono la morte fra i Cunicoli.]
    La nuova arma di casa Zimmer è in realtà una rielaborazione di un arma usata dal proprio antico nemico. Molti reperti furono ritrovati sui cadaveri dei Sacerdoti della Peste, eppure la maggior parte di questi sembrava inutilizzabile. Il Rossiccio di Merovish è riuscito a ricavarne un prototipo, dopo anni di sperimentazione e di insuccessi. Il risultato è una piccola piramide d'ottone, grande abbastanza da stare in una normalissima tasca. La base è adesiva, e al comando del molliccio le tre sezioni laterali si aprono, rivelando tre diffusori (uno per ogni lato) pronti a liberare il proprio mortale carico.
    L'intensità dei sintomi e l'area di diffusione è relativa alla concentrazione di batteri caricati nel diffusore, ma
    i sintomi sono tipicamente abbassamento di temperatura corporea, cefalea, vertigini, dolore inguinale e un forte malessere generale. I sintomi si accentuano tanto più a lungo il soggetto colpito resta nell'area d'azione del diffusore, che continua a rilasciare ondate di batteri di Yersinia pestis per ben due turni. Il batterio, modificato in laboratorio, agisce attraverso l'inalazione e la comparsa dei sintomi è immediata. Tuttavia, per avere questo effetto istantaneo, si è sacrificata molta della longevità del batterio, che sopravvive quel tanto che dura la carica di diffusione del dispositivo (due turni).
    Il diffusore può agire in due modi, per quanto simili, a seconda della situazione.
    Non essendo un gas, ma un batterio, l'azione sarebbe incolore, inodore e indistinguibile, salvo percezioni particolari, dalla normale aria. Questo favorisce, come molte delle armi chimiche di Zimmer, la furtività dell'azione, impedendo per quanto possibile all'avversario di accorgersi dell'attacco, fino all'insorgenza dei sintomi.
    Tuttavia, spesso e volentieri il panico è un arma molto più efficace della furtività. Assieme al batterio, il dispositivo può liberare una sostanza gassosa più pesante dell'aria, di un denso colore verde marcio e dall'odore sgradevole. Il gas ha la stessa area d'effetto della diffusione del batterio e non ha assolutamente nessun effetto negativo, se non portare il messaggio implicito del "se vieni qui ti fai un gran male".

    In oltre, se il serbatoio batterico è per forza di cose limitato al singolo utilizzo, quello gassoso è più capiente, permettendo l'attivazione più volte. Boggart: la truffa è sempre dietro l'angolo.


    Note:
    :flwr:








    uH0Iz
    b18To
    mN7r3
    UpOnv





    Narrativa - Tecnica - Trofei - Scheda


    [/QUOTE]
     
    Top
    .
  10. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Forse, ma dico forse, per la prima volta in vita sua Dimitriy aveva preso un granchio. Le cose infatti non stavano andando come previsto e anzi, sembrava che tutto stesse degenerando in qualcosa che presto si sarebbe trasformata in una rissa... anche se per il momento si trattava di una scazzottata fatta di parole, un sacco di parole. In tutto ciò essere definito plagiato non era proprio una cosa bella da sentirsi dire, soprattutto se quella scelta era stata totalmente libera e senza nessuna costrizione. No, Violet aveva intrapreso il sentiero sbagliato, stava rischiando davvero grosso.
    Dovresti capire che ci son segreti che non si raccontano al primo che capita, soprattutto se non sa nulla di Merovish. Senza di noi questo posto sarebbe allo sbando.
    Agli occhi del russo ciò era abbastanza ovvio, non ci voleva la laurea per capire che alcune cose non si potevano spifferare così senza pensarci... soprattutto con quel muro di diffidenza e pregiudizi che aveva costruito la ragazza in quei momenti. Parlare senza sapere spesso era un segno di ignoranza e ciò l’assassino non se l’aspettava proprio, al Bloodrunner aveva conosciuto una persona totalmente diversa. In effetti sembravano due identità distinte.
    La nostra causa consiste in tutto quel che ha detto Zimmer, ma ognuno è libero di interpretarla come vuole. L’unica cosa che si chiede è di sostenere l’eversione e spremere ogni goccia di energia in essa.
    Concluse il biondo osservando il suo capo, le sue parole erano giustissime e soprattutto non facevano una piega. Era inutile fare discorsi carichi di paroloni per trovare a tutti i costi una spiegazione, l’aver reso quella città un pelo più vivibile era stata una grande conquista... ma solo vivendoci si poteva capire quanto la situazione fosse migliorata da quando gli Eversori di Merovish avevano imposto la loro legge silenziosa nella Tana. Anche sforzandosi, gli estranei non potevano capirlo.

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    []

    Group
    Member
    Posts
    11,262
    Location
    Una supernova galattica caldissima e traboccante dolcezza, il cuore pulsante del multiverso.

    Status
    Offline


    Unirsi o non unirsi?
    Questo è il problema
    _


    «Spadroneggiare? Bella vita?
    Ma chi sei tu? Che entra in mio locale [...] Questo fa di noi violenti? Forse. Mafiosi? Di sicuro.»


    Le mie parole fanno breccia nel piccoletto, lo colpiscono in pieno, lo colgono sul vivo. Ride, ride di gusto probabilmente, senza quel briciolo di tensione isterica che caratterizza chi è insicuro di sé. No, lui è sicuro, ovviamente: non vivi a Merovish e non sei il capo della mafia, se sei insicuro. E tuttavia puff, le informazioni iniziano a sgorgare in maniera più sensata, una fiumana molto molto gustosa ed apprezzabile, seppur ancora indiretta ma almeno non più così celata alla vista. Il fiume delle informazioni non scorre più in grotte sotterranee buie, lontane dalla luce: ora posso vederlo, vederne i riverberi, vedere gli zampilli, coglierli uno a uno e metterli insieme come in un puzzle.
    Ho usato il suo orgoglio, offendendolo prima, per manipolarlo ed arrivare dove volevo, ho giocato con la sua mente, ho spinto il bottone dell'emotività, ho infilato il bisturi con precisione chirurgica ed ho fatto leva per far schizzare fuori quello a cui miravo, ho usato le parole e non i miei poteri, ho usato lui contro sé stesso, perché l'arma migliore contro un bersaglio è il tuo stesso bersaglio...come nelle arti marziali orientali, è questione di sfruttare la forza stessa del nemico per ritorcergliela contro e farlo fottere con le sue stesse mani.

    Ed ecco infatti che inizian a saltare fuori le cose, le cose di cui va orgoglioso, i problemi e come son stati risolti. Parla di come son diventati sicuri le carovane ed i mercati cittadini, parla di accordi commerciali, di eventi a me ignoti ma dai nomi sinistri, parla di rivolte, di desaparecidos, di povertà. Parla -forse inconsciamente, senza chiamarli così- di necessità, di pragmatismo, parla di "economia ripresa", perfino: non è affatto stupido, il piccoletto, ha lo sguardo lungo. Parla di violenza e di mafia e fondamentalmente parla di obiettivi buoni, per migliorare le condizioni sociali di vita della gente comune. Parla di Merovish, insistentemente di Merovish. Parla una lingua che conosco.
    Ed un sorriso furbo, mentre gli occhi mi brillano penetranti, va via via dipingendosi sempre più sulle mie labbra
    .

    «Ma forse è troppo, per te. Forse tu no è adatta a cose del genere?
    Che legami avrà mai tu, con Merovish?»


    “OHOHOH!”

    «Dovresti capire che ci son segreti che non si raccontano al primo che capita, soprattutto se non sa nulla di Merovish. Senza di noi questo posto sarebbe allo sbando.
    La nostra causa consiste in tutto quel che ha detto Zimmer, ma ognuno è libero di interpretarla come vuole. L’unica cosa che si chiede è di sostenere l’eversione e spremere ogni goccia di energia in essa. »


    La provocazione del rosso mi scivola addosso facendomi il solletico, tanto che sto per ridere di gusto, ma il russo interviene deviando la mia attenzione momentaneamente su di lui, facendomi voltare il capo ed aggrottare la fronte.
    ...Eh? Ognuno "interpreta" la causa come vuole? Cazzo vuol dire? Che macello esce? ...Forse è così che fan le cose al sud. Forse è per questo che il sud è così disastrato. Con una mentalità scoordinata del genere, l'organizzazione non può che essere uguale, non può essere da meno. E le conseguenze si vedono.

    ...Le mie labbra tremano, nel tentativo di trattenere la risata, di ritardarla per lo meno, di prolungarla, di farmela assaporare dentro nei polmoni come una buona boccata di fumo particolare.

    ..
    .



    «HAHAHAHAHA--HHH--...AHhaha-hh-…haaaa...!»


    Esplodo infine, cercando ancora di sopprimere la risata portando una mano alla bocca ma non coprendola col palmo bensì col dorso -pura assenza di vergogna-, e spostandomi un po' all'indietro per poggiarmi di schiena ad una colonna su cui posa il soffitto, asciugandomi poi una lacrima solitaria. Mentre li osservo entrambi divertita, infilo le mani nelle tasche dei pantaloni di pelle nera, e la parte terminale del cappotto -anch'esso di pelle nera- svolazza dietro le braccia e le gambe, perpendicolare al pavimento, formando un angolo acuto tra sé ed i miei arti inferiori.
    Dio, che parto, ma finalmente ho capito. Ho capito tutto, almeno a grandi linee, ne sono decisamente sicura
    .

    «Chi sono io, mi chiedi? Una che a quanto pare è riuscita a strapparti abbastanza informazioni, e senza nemmeno usare una tecnica psionica. Non ne ho bisogno, non più. Ero fortemente tentata, eh, perché mi stavo davvero stufando dopo ore e ore di chiacchiere confuse a vuoto, ma non mi serve più.
    Adesso ho capito.

    E la domanda vera è "Che legami hai tu con Merovish?", vero? Questo è il fulcro di tutto. Una terra devastata, un popolo torturato...E voi, a rimettere le cose in sesto, con ogni mezzo possibile, senza ridicole paure morali, facendo veramente le cose, anche con mezzi "eticamente proibiti". Interessante.»


    Il mio sguardo penetra nei suoi occhietti, e si conficca, e scava, occhi ampi, luminosi, luminosi di luce naturale, di macchinazioni mentali dietro, non dell'aura ametista che caratterizza i miei poteri. No, non servono davvero, non ho bisogno di sprecare ulteriori energie. Ho ottenuto ciò che volevo.

    «E certo, Dimitriy: ovvio che non sono cose che si dicono al primo che passa, eppure zak, dette. Senza di voi sarebbe allo sbando, la vostra missione -la vostra "causa"- è impedirlo, riparare. Salvare. Creare un habitat vivibile per tutti, specie per voi. Per gente che qui ci vive stabilmente, magari che ci è nata, ma sicuramente che ha intenzione di viverci a lungo nel futuro. Insomma, è come fare le pulizie -di primavera, data l'entità- in casa. Perché questa è casa vostra, non è vero, bravo ometto?»

    “Insomma, è la Lega...meno idiota, per fortuna. Principi più sani, mezzi più sporchi.”


    Dico volgendomi inizialmente al russo, per poi tornare a guardare intensamente lui, il capo dell'intera baracca. Perché è lui che catalizza la mia attenzione: è lui che ha dato il via, è lui il punto -o uno dei pochi, primi punti- d'origine nella linea temporale, la causa nella cascata degli eventi. Il primo tassello del domino.

    ...Anche se sarebbe interessante capire cosa ha spinto il russo ad unirsi a loro. Forse anche lui vuole una..."casa"? Interessante. Forse sotto quella dura e fredda scorza da impeccabile professionista che resiste a tutto...c'è un piccolo umano, un bambino, timoroso e spaventato, che ha bisogno di sicurezza, che ha sentimenti teneri e commoventi, deboli, fragili, patetici, comprensibili, affascinanti. Umani.
    Utilizzabili.
    ...Vulnerabile all'orgoglio pure lui, con quel "plagiato", che mi ha permesso di accedere al "sarebbe allo sbando". Chiavi, chiavi d'accesso, le parole aprono porte.
    Forse, lui è quello più umano tra tutti, qui dentro.

    Inspiro, colpo di reni per staccarmi dal pilastro, lenti passi verso il nano rosso, espiro
    .

    «Io non ho nessun legame con questa città, e probabilmente non lo avrò mai. Non me ne potrebbe fregare di meno, così come di nessun altro posto nel multiverso. Nulla di personale eh, è solo questione di entropia e morte termica, nient'altro.
    Però, piccoletto, hai una buona Wel--“no, Weltanschaaung forse è un po' troppo per lui, meglio un sinonimo”...visione. Mi piace. Potrei darvi una mano, sai? Sto soppesando l'idea, e forse potreste perfino tornarmi utili. E poi, chissà, magari una casetta da queste parti non sarebbe male da avere.»


    Mhm, in effetti uno sbocco sul deserto del Sud dalla mia dimensione mentale non mi spiacerebbe: comodo per scavare se mi viene voglia, per cercare lavoretti adrenalinici pure se mi viene voglia, comodo per comparire e sparire in due secondi qualora ve ne fosse necessità...Massì, in fin dei conti sì: una casetta qui non sarebbe male, e se ci fosse stabilità circostante sarebbe meglio magari.
    Valuto accuratamente ancora un poco l'idea, la possibilità, ma ormai c'è poco da fare: me ne sto convincendo, e quando mi inizio a convincere di una cosa..
    .

    «Mi presento: Raven, neuromante. Scienziata. E strega. E...Vabbeh, troppa roba. Tu chiedi, se lo so fare bene, sennò rivolgiti a qualcun altro, al massimo. Mettimi pure alla prova, se lo ritieni necessario.»


    Dico con un gesto ampio della mano che dovrebbe essere uno sfottimento degli inchini classici, deponendo del tutto le armi. Sto per iniziare a elencare tutto ciò che so fare, ma ci rinuncio ben presto, e passo al dare più o meno la mia disponibilità. Chissà come reagirà, sono dannatamente curiosa come una gatta rotfl, ed è per questo che non stacco gli occhi vividi e vivaci di dosso dai suoi, mentre soffoco un leggero sorrisino abbozzato sulle labbra.


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Finalmente soddisfatta, è riuscita a inquadrare più o meno il tipo di mentalità del gerarca e dell'intera organizzazione, il che la fa rilassare enormemente.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    ---

    Specchietto Riassuntivo_

    Finalmente crede di esser riuscita a capire l'Eversione, gli ideali dietro la gilda/causa, e ne è pienamente soddisfatta. Tutta la frustrazione sparisce, mostra i suoi risultati e sentimenti al riguardo, e sotterra l'ascia di guerra per poi offrire i suoi servigi suppergiù -al massimo di ciò che le concede il suo stato mentale attuale-.

    Note_

    X°°°D spero di averci azzeccato, altrimenti non riesco proprio a capire la gilda ed i suoi obiettivi rotfl.


    Ramona_super-1-_zps41489fec



     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,694

    Status
    Anonymous












    Nani di gomma con istinti assassini.


    Zimmer sorrise mestamente, osservando quella nuova recluta gongolare fra se e se, convinta di essere riuscita a strappare informazioni vitali al "nano di gomma". Il Boggart non aveva fatto altro che ripetere quello che, in fondo, chiunque abitante della Tana già sapeva.
    Una piccola trappola tesa per valutare quanto effettivamente sapesse la ragazza degli affari in cui si stava andando a infilare con tanta cocciutaggine: assolutamente niente.
    Poteri psionici, illusioni, menzogne... non servivano a nulla se non si sapeva nemmeno di cosa si parlava.

    Ma andava bene così. La manovalanza non doveva essere necessariamente sveglia, in fondo. Non tutta, almeno. E ad ogni modo, aveva in qualche maniera centrato il centro del discorso, fra una risata e l'altra.
    Le informazioni, quelle vere, quelle taciute, le avrebbe rivelate ben volentieri in seguito, quando quel legame con la città, ora assente, si fosse consolidato.

    "Peccato che tu no ha provato tuoi poteri, avresti scoperto come noi "nani di gomma" trattiamo chi cerca di giocare con nostro cervello." commentò, sempre con quel sorriso da mercante stampato sulle labbra squamate.
    Poi, come se la faccenda avesse del tutto perso il suo interesse, il rossiccio fece un gesto sbrigativo con la mano, rotolando giù dal tavolo scheggiato. Aveva altre cose da fare, e la balia alle reclute non era fra le sue mansioni preferite. Che diavolo, aveva promosso quella stupida pecora russa proprio per faccende come quelle.
    "Io lascia a te, Russo. Trovale compito, falle fare giro di Merovish, mettila a prova o portatela a letto... fa quel che ti pare." commentò, lavandosene letteralmente le mani e avanzando a larghi passi (per quanto possibile) verso il retro del locale.
    Prima di sparire, però si fermò un ultimo istante.
    "Fhè. Io immagina che se lavori per noi io dovrò sentire chel tuo nome da umana ancora e ancora, vero? ... benvenuta alla Tana, Cornacchia."



    ENERGIA: 100 %
    Fisico: Incolume
    Mente
    : Bla :win:



    Attive:
    N/A


    Passive:

    Icarus
    Fin dai tempi delle antiche lune, quando i Boggart erano liberi di pascolare per le lande di tutti i mondi, prima che perdessero la possibilità di vivere in superficie e si autoesiliassero nei Cunicoli (lo avevano detto alla Zietta Bacherozza che quella mano di poker sarebbe andata male...), i mollicci di tutte le tribù sognavano, come tutte le civiltà senzienti, il volo.
    Questa antica e ancestrale voglia di librarsi nell'etere risale alla prima tribù Boggart: i Cosirossichevendonoquellochevogliono. Il capo villaggio, mentre vendeva i famosi rotoloni di carta igienica di foglie d'ortica, capitò di dover volgere gli occhi al cielo. Era notte, e immancabilmente trovò quella grossa palla argentata in mezzo al cielo. "Se riuscissi a vendere quella..." pensò subito il Boggart, "...potrei vivere di rendita tutta la vita!"
    La corsa alla conquista della Luna era iniziata.

    Ci furono vari casi nella storia Boggart, dove famosi e rimirati scienziati riuscirono a spiccare il volo. Primo fra tutti fu G'orlan Saltocolpiede. Si gettò da una rupe e volò per ben ventitré secondi. Purtroppo, non sopravvisse all'esperimento.
    Farg'arn Voladipeto, che tentò di addomesticare un albatros per usarlo come cavalcatura. Ci riuscì, ma casualmente fu trasportato solo al nido del volatile, finendo nelle fauci dei suoi piccoli.

    Eppure, i Boggart non si fecero mai scoraggiare da queste quisquiglie, e finalmente, Zimmerthaugher Del Cunicolo Dal Quale Si Torna è riuscito nella titanica impresa.

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo dei suoi rutti, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: due ali di colore scuro, costituite da una serie di lamine ultraleggere in grado di adattarsi alle correnti d’aria e sostenere così l’esile peso del Boggart. Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dal volere diretto del Boggart, che si è collegato telepaticamente alle ali impiantate nella sa schiena tramite una forte dose di alcol.
    Non chiedete, vi basti sapere che era roba davvero buona.
    Quando non vengono usate, le lamine che costituiscono il corpo delle ali si ritraggono su loro stesse, ripiegando tutta la struttura nei cilindri di contenimento sferici, che a loro volta si richiudono il loro stessi. Da chiuse, le ali non sono altro che due sfere scure impiantate nelle scapole del Boggart.

    Lingua da mercante
    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.

    Ovviamente, non avendo poteri paranormali, questo non sarà mai possibile, ma la sua sicurezza e la sua parlantina porterà l'interlocutore ad avere meno dubbi a riguardo, tendendo a fidarsi delle parole del Boggart.

    Certificato di Alchimista
    Gli Alchimisti dei Pozzi sono i chimici dei Mollicci. Utilizzando antiche quanto folli ricette, sono in grado di sintetizzare in rudimentali laboratori impacchi curativi, pozioni dai più disparati effetti, potenti droghe. Alcune di queste ricette sono talmente pericolose e inquietanti da essere bandite addirittura dai Boggart. Un esempio palese è quello della capra gigante. Mai, MAI sintetizzare la pozione della capra gigante. [Guida all’universo Molliccio, geografia dei Cunicoli e vocabolario di torte pigolanti, estratto.]

    -I Veri alchimisti si distinguono dai mentecatti per la loro abilità nel resistere alle proprie misture. E' cosa alquanto comune, quando si lavora alla miscelazione di sostanze ignote, generare reazioni chimiche incontrollate e spesso non volute. Se i chimici non avessero questa innata capacità a resistere ai veleni, dubito seriamente che esisterebbe la professione di alchimista, in queste lande.
    Ora, i Boggart NON sono veri alchimisti: gli ingredienti cui hanno accesso sono si molto particolari e dai più disparati effetti, ma questa peculiarità ha limitato enormemente la qualità dei vaccini e delle tecniche utilizzate per resistere ai veleni. Di conseguenza, gli effetti di questa passiva si possono applicare solo ai veleni prodotti dal Boggart, e si rivela completamente inefficace verso i veleni di qualsiasi altra origine.
    [Passiva di immunità ai veleni Boggart]
    -

    Intuito del bugiardo
    Chiunque cerchi di intraprendere la carriera del mercante di ossa, fra i Boggart, deve rendersi conto prima di tutto che dovrà avere a che fare con le creature più meschine, ripugnanti, bugiarde e approfittatici che la natura cosmica potesse creare in tutta la sua bizzarra fantasia: gli esseri umani. Queste strane e malvagie creature, oltre che ad aver una carnagione orribilmente liscia e irrimediabilmente rosea, sono anche prime in classifica nel campo della violenza e della menzogna, tanto da essere perfettamente in grado di mentirsi a vicenda. Per questo, i mercanti di ossa, gli outsiders dei Cunicoli, che dovranno fare i loro affari con tali creature, devono esercitarsi fino allo spasmo a mentire e a riconoscere gli inganni.

    Zimmer, a tal proposito, ha passato un anno intero a mentire, sempre e costantemente, su qualsiasi cosa, tanto che se in quel periodo gli avessero chiesto "ti sei lavato Zimmer?" lui avrebbe risposto "certo, come ogni giorno!"

    Riuscire a mentire è un arte, e per chi riesce a farlo in modo naturale come respirare, allora accorgersi di una menzogna è altrettanto facile.
    Questo intuito latente è molto, molto comodo in quanto nel mondo esterno esistono creature capaci di manipolare i sensi, di farti vedere cose non vere... e riuscire a distinguerle, è un gran vantaggio.
    [Passiva di radar contro le influenze psioniche e illusorie]
    Companion:

    Oliphant [x]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.

    23 [x]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    Cè chi dice che siano una coppia inappropiata, chi pensi siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.

    "It's Spider o'clock!"
    Dovete sapere che i Boggart hanno un concetto di misurazione del tempo alquanto particolare. Abitando sotto terra, quando venne l'urgenza di misurare il passaggio dei secondi, delle ore, degli anni, non venne loro in aiuto la luce del sole, con quelle bellissime meridiane che ne conseguirono nel mondo dei Bipedi. No, loro cominciarono a misurare i lassi di tempo fra un rutto e l'altro. Inventarono il Ruttatore: una bevanda capace di farti ruttare per un anno intero. Quelli che non morivano per le gigantesche quantità di CO2 sviluppata nelle loro pance diventavano degli orologi viventi. C'era un Ruttatore in ogni pub, locale, area adibita al bere, che per un anno buono stava li, a ruttare le ore.

    Dopo questa premessa completamente inutile, che ci fa Zimmer con un cipollotto da taschino?
    Beh di sicuro non ci legge l'ora.
    L'orologio è in realtà un miracolo di micro ingegneria: grazie all'abilità del Boggart nel creare roba improbabile e all'energia dei cristalli trovati a Nord (dio benedica quella quest), è riuscito a costruire un piccolo ragno meccanico che, chiuso su se stesso, ha le sembianze di un orologio da taschino.
    Il nuovo compagno di viaggio dell'allegra brigata zimmeriana è il compagno ideale per un Boggart. Non consuma cibo, non si lamenta, non chiede uno stipendio... a paragone, 23 è una stupida palla al piede.
    Oltre ad eseguire tutti gli ordini impartiti dal Boggart, il ragno è composto da una particolare lega derivante dall'acreacciaio e dalla lucediluna. In breve, è in grado di riflettere quasi completamente la luce, diventando, se non invisibile, molto difficile da notare.
    E mi chiedere, che fa questo simpatico orrore su otto zampe? Stacca la testa a morsi alle persone?
    Beh - vi risponderei io- non ancora. In verità, di suo fa ben poco... se non che l'addome è carico di ogni sostanza nociva mai ideata dal Boggart e che il suo dorso è sagomato per istallarci sopra un Diffusore di Peste.

    Equipaggiamento:
    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Jester Axe [X]

    Ultima invenzione di casa Zimmer: la Jester Axe.
    Prendete una delle più sanguinarie armi medioevali, dotata di ottimo acciaio temprato capace di segare in due anche un palmeto di bambù indonesiano, e mettetela da parte.
    Prendete una delle invenzioni più demoniache della razza più bislacca del mondo, diretta responsabile dello scioglimento delle calotte polari, e mettetela da parte.
    Prendete anche voi, che sicuramente volete stare al sicuro, e mettetevi da parte, possibilmente dalla parte del manico.
    Ualà.
    Tenete l’arma usando due mani e branditela come se non ci fosse un domani, affettando qualsiasi nemico vi troviate davanti.
    Il nemico è grosso quanto un armadio a due ante arredato da vostra suocera?
    Brandite la Jester Axe dal fondo e premete a fondo la pinza fra l’impugnatura e il tubo di polimero che collega ben due serbatoi di kerosene alla bocca di fuoco posta all’estremità.
    Jester Axe! Nelle migliori Bolge di Merovish.
    (Attenzione, il rivenditore non si assume nessuna responsabilità in caso di morte, menomazioni, incenerimento di oggetti o soggetti. Si prega di utilizzare l’arma solo dopo averla acquistata, fuori dal negozio)

    Aspide di Troia
    Ultima invenzione di casa Zimmer, l’Aspide di Troia, o più semplicemente Aspide. Per la prima volta, Zimmer non ha attinto all’arsenale tipico di un Boggart per la creazione di questa ultima, stupenda arma, ma non per questo il risultato è meno letale del solito.
    L’aspide, come il nome suggerisce, è una serpentina di metallo scuro che si allunga sulla spalla destra e si avvolge a spirale lungo tutto il braccio, fino al polso del molliccio. La testa del dispositivo, apparentemente ornamentale, culmina in un effige raffigurante una testa di vipera, nell’atto di azzannare un invisibile preda. Quello che sembra un ornamento è in realtà una macchina di morte, sofisticata e letale. La serpentina è in realtà cava, alimentata da una forte pressione generata da un micro compressore installato nella coda e be oliata con un unguento alchemico. Caricata da uno scomparto invisibile a chi non sa dove cercarlo, l’arma può essere caricata con dei piccoli proiettili affusolati a forma di aculeo che niente hanno da invidiare a quelli di una normale mitraglietta. Il dispositivo è in grado di detonare 4 proiettili in rapida successione e di contenere, vista la loro piccola dimensione, 24 proiettili.
    Il suo nome, tuttavia, è riferito alla particolarità peculiare di alcuni proiettili appositamente costruiti da Zimmer: i denti di vipera. Questi dardi sono anch’essi cavi ed equipaggiati da una piccola pompa a dispersione. Se caricati con uno dei gas letali dell’Alchimista dei Pozzi. Questi proiettili scaricheranno il loro letale contenuto durante il tragitto, come dei veri e propri cavalli di troia.

    [Arma da fuoco, mitragliatrice. I proiettili possono essere usati come tramite per le tecniche alchemiche del Boggart: 3 punti]

    Portatore di Peste.
    [... e quando i Boggart cominciarono a usare l'Acreacciaio per difendersi dalle maledizioni dei Rargshak, vanificandone la potenza magica, i Ratti Mannari cominciarono a usare armi alternative. Il Clan dei Rodimidollo cominciò ad usare un arma che anche l'acreacciaio non riusciva a contenere, una arma che non era magica. I Sacerdoti della Peste scatenarono la morte fra i Cunicoli.]
    La nuova arma di casa Zimmer è in realtà una rielaborazione di un arma usata dal proprio antico nemico. Molti reperti furono ritrovati sui cadaveri dei Sacerdoti della Peste, eppure la maggior parte di questi sembrava inutilizzabile. Il Rossiccio di Merovish è riuscito a ricavarne un prototipo, dopo anni di sperimentazione e di insuccessi. Il risultato è una piccola piramide d'ottone, grande abbastanza da stare in una normalissima tasca. La base è adesiva, e al comando del molliccio le tre sezioni laterali si aprono, rivelando tre diffusori (uno per ogni lato) pronti a liberare il proprio mortale carico.
    L'intensità dei sintomi e l'area di diffusione è relativa alla concentrazione di batteri caricati nel diffusore, ma
    i sintomi sono tipicamente abbassamento di temperatura corporea, cefalea, vertigini, dolore inguinale e un forte malessere generale. I sintomi si accentuano tanto più a lungo il soggetto colpito resta nell'area d'azione del diffusore, che continua a rilasciare ondate di batteri di Yersinia pestis per ben due turni. Il batterio, modificato in laboratorio, agisce attraverso l'inalazione e la comparsa dei sintomi è immediata. Tuttavia, per avere questo effetto istantaneo, si è sacrificata molta della longevità del batterio, che sopravvive quel tanto che dura la carica di diffusione del dispositivo (due turni).
    Il diffusore può agire in due modi, per quanto simili, a seconda della situazione.
    Non essendo un gas, ma un batterio, l'azione sarebbe incolore, inodore e indistinguibile, salvo percezioni particolari, dalla normale aria. Questo favorisce, come molte delle armi chimiche di Zimmer, la furtività dell'azione, impedendo per quanto possibile all'avversario di accorgersi dell'attacco, fino all'insorgenza dei sintomi.
    Tuttavia, spesso e volentieri il panico è un arma molto più efficace della furtività. Assieme al batterio, il dispositivo può liberare una sostanza gassosa più pesante dell'aria, di un denso colore verde marcio e dall'odore sgradevole. Il gas ha la stessa area d'effetto della diffusione del batterio e non ha assolutamente nessun effetto negativo, se non portare il messaggio implicito del "se vieni qui ti fai un gran male".

    In oltre, se il serbatoio batterico è per forza di cose limitato al singolo utilizzo, quello gassoso è più capiente, permettendo l'attivazione più volte. Boggart: la truffa è sempre dietro l'angolo.


    Note:
    Ualà, direi che possiamo concludere qui, almeno per quanto riguarda me 8D Il nomignolo ovviamente è giocato sul nome del pg, e... niente, bevenuta a bordo! Majo, la lascio a te, falle fare... boh, quel che ti viene in mente. Un giro per la città magari, che offre sempre diversi intrattenimenti.
    Linkale anche forum e robe varie 8D









    uH0Iz
    b18To
    mN7r3
    UpOnv





    Narrativa - Tecnica - Trofei - Scheda

     
    Top
    .
  13. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Alla fine era andato tutto bene, no? Insomma, Violet era ancora in piedi e Zimmer non l’aveva brutalmente uccisa, quindi le cose stavano andando davvero bene e tutto era andato liscio... più o meno. All’inizio Dimitriy aveva temuto il peggio, parlare in quel modo a un Boggart, a quel Boggart, non era una cosa da tutti e la ragazza aveva dimostrato di avere le palle... ma di certo era stata una mossa abbastanza stupida, ma che aveva funzionato in qualche modo.
    Ovviamente quel figlio di una buona Zietta del rossiccio perse ben presto interesse, saltando giù dal bancone mentre pronunciava delle parole che il russo già immaginava. Non ci voleva un genio per capire che tutta la faccenda, da quel momento in avanti, sarebbe passata nelle mani di colui che si doveva occupare di tutta l’amministrazione... ovvero al biondo. Lo sapeva già, infondo toccavano a lui questo genere di cose e ormai ci aveva fatto l’abitudine, quindi non si lamentava più. Anche se in effetti non si era mai lamentato di tutto ciò.
    Vieni, ti mostro qualche punto di interesse.
    Disse il giovane alzandosi dallo sgabello sul quale si era seduto, spolverandosi poi la giacca. Avrebbe fatto po’ quel che aveva detto il rossiccio alla fine, tranne il fatto di portarsela a letto visto che non era davvero il caso... prima di tutto perché non era proprio sto grandissimo mandrillone sciupafemmine, e poi aveva qualche dubbio che lei gradisse il birillo. Ma ovviamente era abbastanza inesperto nel campo, quindi non ci diede poi troppo peso. Però non era il caso di metterla alla prova, visto che sapeva già di cosa era capace ed era sicuro che quelle abilità sarebbero tornate molto utili alla Gilda.
    C’erano comunque parecchie cose che lei ancora non conosceva, quindi toccava a lui fare la guida turistica e mostrare i segreti che quella città infernale racchiudeva. Era fondamentale conoscere i vari punti chiave se si voleva sopravvivere, bastava solo un passo falso per trovarsi in guai seri.

     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    []

    Group
    Member
    Posts
    11,262
    Location
    Una supernova galattica caldissima e traboccante dolcezza, il cuore pulsante del multiverso.

    Status
    Offline


    Unirsi o non unirsi?
    Questo è il problema
    _


    «Peccato che tu no ha provato tuoi poteri, avresti scoperto come noi "nani di gomma" trattiamo chi cerca di giocare con nostro cervello.»

    “Ohohoh!”

    «E tu avresti scoperto come so rispondere io.»


    Con un gesto di sufficienza della mano, il nano di gomma se ne va, smollandomi all'assassino professionista come fossi un pacco postale. D'altronde le cose van così da queste parti, ed io ho ottenuto ciò che volevo: capire che cazzo di organizzazione fossero questi Eversori. E dannazione quanto ce ne è voluto!

    «Io lascia a te, Russo. Trovale compito, falle fare giro di Merovish, mettila a prova o portatela a letto... fa quel che ti pare.
    Fhè. Io immagina che se lavori per noi io dovrò sentire chel tuo nome da umana ancora e ancora, vero? ... benvenuta alla Tana, Cornacchia»


    “Mhm! Carino!”


    Il soprannome che mi affibbia il rossiccio, devo dire, mi piace alquanto, a dispetto dell'irritazione che suppongo pensava di procurarmi. "Cornacchia". Suona bene, dà quell'aria nera e da "non mi cagare il cazzo!" lol. Ci sta, insomma.

    «Vieni, ti mostro qualche punto di interesse.»

    «Mh. Show me what you've got.»


    Mormoro annuendo, mentre con un colpo di reni mi rimetto in piedi poggiando solo sulle mie gambe e muovendo così qualche passo per seguire la mia nuova guida cittadina.

    “Chissà quali perle e tesori preziosi ha da offrire questa topaia di posto.”




    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Di buon umore, almeno secondo la concezione di Raven.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    ---

    Specchietto Riassuntivo_

    Violet si accinge a seguire Dimitriy XD.

    Note_

    ---.


    Ramona_super-1-_zps41489fec



     
    Top
    .
13 replies since 17/11/2013, 17:11   180 views
  Share  
.