Un bersaglio facile?

Jester vs Bonx

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    Duello

    Utenti Partecipanti: Jester VS Bonx
    Pg Partecipanti: Jester VS Paul
    Luogo: Garwec: Altopiano della Tempesta
    Tempo: Mattinata, piovoso
    Player Killing: No
    Limite di tempo per postare: Nessuno
    Primo post: Jester

    Note: per il seguente duello si useranno le regole ed i consumi previsti nel regolamento di Endlos.

    [Continua da QUI ]

     
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    Il rombo dei tuoni riempiva l'altopiano di Garwec estirpando il silenzio da quelle terre aride.
    Il grigio del cielo era spezzato dai lampi. Essi apparivano per qualche secondo per poi scomparire nel nulla come le luci delle insegne che tante volte si vedevano fuori alla porta dei bar.
    Ad incrementare l'atmosfera tempestosa erano due ragazzi al centro di quel grande palcoscenico naturale.
    Il vento faceva ondeggiare le due punte del cappello della ragazza lasciando così tintinnare i due campanelli appesi. I restanti sonagli erano sparsi sul suo vestito giullaresco. Jester, tale era il suo nome, non si mosse di un centimetro quando l'altro le puntò contra una pistola contro. Le parole di lui sovrastarono il rumore dei tuoni...

    « ...Vuoi essere te il mio bersaglio? »

    Un sorriso andò a disegnarsi sulle labbra del Giullare, che dopo esser rimasta per almeno 30 secondi immobile e sorridente decise di raccogliere la sfida.
    Fece qualche passò in avanti senza togliere gli occhi simili a due buchi neri da quelli del giovane Paul. Si fermò solo quando poco meno di due metri li separava avvicinandosi così in modo del tutto sconsiderato alla traiettoria di un suo possibile attacco. A quel punto fece un inchino portandosi la mano destra sul cuore senza mai smettere di guardare il giovane negli occhi...

    -Un bersaglio vien colpito
    Fermo e vulnerabile sia più o meno ardito!-


    Sfruttò il fatto di avere i piedi incrociati per fare una giravolta e poi ritornare in posizione eretta in modo teatrale. In quei pochi secondi lasciò cadere il contatto visivo per poi riprenderlo un attimo dopo e continuare la filastrocca...

    -Tuttavia...
    Tal caratteristica non è mia!
    Quindi come una sfida la prendo
    E accetto con voglia e non m'arrendo!
    Solo una cosa ti propongo...-

    Il sorriso diventò inquietante

    -Se perdi paghi pegno e niente "Io m'oppongo!"-

    La giovane prese la sua treccia castana fra le mani e intrappolò meglio una delle perle cremisi che l'ornavano con aria visibilmente compiaciuta. Un vortice di pensieri si fece largo nella sua mente. Forse se avesse vinto lo scontro avrebbe potuto costringere il ragazzino a camminare per un giorno intero saltellando su una gamba o peggio farlo andare in giro gridando qualche canzone di Justin Bieber!" La giovane poi si decise e lasciò la treccia per puntare l'indice verso il ragazzo...

    -Se perderai
    In giro su una gamba andrai
    E urlare “Justin Bieber “dovrai!-


    Detto ciò Jester attese la risposta di Paul mentre intorno a lei cominciava a vorticare un’aura oscura. Un abbracciava di follia e oscurità che preannunciava la possibile battaglia...

    Energia: 100%
    Stato mentale: Divertita
    Stato fisico: Ottimale

    PASSIVE:

    Terrore nell'orrore: Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!

    PASSIVE
     
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    La pioggia lo inzuppava dalla testa ai piedi. Per quanto si fosse vestito pesante, il vento trovava sempre spiragli nel collo, nei polsi e nelle caviglie per arrivare a contatto con la pelle, cosa che lo fece rabbrividire più volte. Certo, tentava in tutti i modi di non darlo a vedere, ma in alcuni momenti i brividi lo scuotevano a tal punto da non poter non essere notati. Anzi, lo strattone alle spalle gli faceva quasi male. Per giunta, doveva continuare a tenere la pistola alzata, almeno finché quella tipa non si fosse decisa a rispondergli.
    Aveva dei modi di fare strani, ma simpatici. Inquietanti, a tratti, ma capriole e verticali lo facevano sorridere. E solo in quel momento gli venne in mente che non aveva una buona mira e lei, invece, aveva dimostrato di avere una notevole agilità...!
    Si rese conto di essersi fregato con le sue mani...

    -Un bersaglio vien colpito
    Fermo e vulnerabile sia più o meno ardito!
    Tuttavia...
    Tal caratteristica non è mia!
    Quindi come una sfida la prendo
    E accetto con voglia e non m'arrendo!
    Solo una cosa ti propongo...
    Se perdi paghi pegno e niente "Io m'oppongo!"
    Se perderai
    In giro su una gamba andrai
    E urlare “Justin Bieber “dovrai!-


    Con inchini, giravolte e sorrisi inquietanti e visibilmente compiaciuti, la giovane compose una filastrocca in risposta alla sua sfida e nel mentre gli si parò davanti, ad un paio di metri.
    Ora si trovava fra lei e l'albero alle sue spalle, a cinque metri circa. Il resto della radura era deserto, fatta eccezione per un altro paio di alberi sparsi alle spalle del giullare.

    « Justin... che?! »

    Chiese il ragazzo, chiaramente incapace di capire la sua avversaria. Non aveva mai sentito parlare di nessuno con quel nome, né era sicuro di aver capito bene come si chiamasse quel tipo da lei evidentemente conosciuto. Ad ogni modo, non poteva più tirarsi indietro. Ormai aveva lanciato la sfida e non poteva che andare avanti.

    « Ok, mi sembra giusto... »
    - disse il ragazzo, ritraendo il braccio in modo che la canna della pistola si poggiasse sul naso ed un occhio venisse coperto alla vista della sua avversaria -
    « Ma se perdi tu, mi farai da bersaglio nei miei prossimi allenamenti. »
    - continuò il giovane allontanandosi da lei ed avvicinandosi all'albero alle sue spalle -
    « Ci stai? »

    Non aspettò una risposta. Velocemente portò davanti a sé l'arma, impugnandola con entrambe le mani e premette il grilletto. Dalla canna, tuttavia, non uscì niente, data l'assenza di pallottole nel caricatore, ed il click prodotto dal tentativo di sparare fallito nemmeno si sarebbe sentito nel vento della tempesta.
    Lui, nel frattempo, sperando in un sobbalzo del giullare che le avrebbe fatto perdere del tempo per inseguirlo, iniziò a correre verso l'albero che gli avrebbe fatto da scudo nel corso dell'allenamento e da dietro il quale poteva tranquillamente sparare senza esporsi troppo.


    Stato Fisico: infreddolito
    Energia: 100%
    Tecniche Utilizzate nel Turno: //
    Equipaggiamento: Pistola [mano DX]

    Abilità Passive



    Immortale: Come già detto i Kildren sono esseri clonati da persone con abilità e poteri particolari. La differenza sostanziale con gli originali, oltre al fatto di non avere ricordi, stà nella loro immortalità. Ovvero questi esseri non invecchiano; "nascono" già con un'età apparente intorno ai diciott'anni e il loro corpo non cresce. In oltre i Kildren non vengono colpiti dalle malattie o dai veleni. Possono però morire se vengono uccisi, proprio come gli originali.
    [Resistenza Media da malattie e veleni] [10 pt.]

    You Can't See Me: il Kildren non emette un'aura, quindi non è rilevabile da Auspex magici, e non ha un odore, quindi non è rilevabile da esseri con un olfatto sviluppato. [10 pt.]

    Note: Dal prossimo post non citerò più per intero le passive, ma mi limiterò a segnare il nome ed una breve descrizione.
    Per qualsiasi cosa scrivi pure via MP o su Face.
    Buon duello e buon divertimento =)
     
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    Il cielo non prometteva nulla di buono e infatti, come volevasi dimostrare, cominciò a piovigginare. Ma ben presto quella leggera pioggerella divenne fitta abbattendosi sui due sfidanti dell'altopiano. Jester assaporò l'acqua fresca sulla pelle per niente infastidita anche se di tanto in tanto un vento freddo la faceva rabbrividire. D'altro canto se la mezza Selvatica abbracciava con piacere quel gelido tocco il suo trucco _che consisteva in un rombo sull'occhio destro e una stella sulla guancia sinistra_ la pensava diversamente e iniziò a sciogliersi impiastrandogli il viso.
    La Strega della Luna guardò Paul mentre sembrava tremare per il freddo e vedendo che era rimasto un po' confuso dalla sua proposta, infatti borbottò il nome del cantante fissandola con l'aria di chi non sa di cosa si stia parlando, decise di spiegarsi meglio...

    -E' un tipo strano eccome!
    Canta ripetendo il suo cognome!-


    Il ragazzo sembrò non ascoltarla e dopo un attimo di esitazione accettò finalmente la sfida. Le successive parole di Paul riempirono Jester d'entusiasmo e della consapevolezza che non aveva nessuna intenzione di perdere...

    « Ma se perdi tu, mi farai da bersaglio nei miei prossimi allenamenti.
    Ok, mi sembra giusto...
    Ci stai? »




    Il Giullare rispose con un sorriso carico di evidente compiacimento e scartò a destra con uno scatto felino quando vide che l'avversario le stava sparando. Tuttavia non un solo proiettile uscì dalla canna della pistola e il ragazzo cominciò a correre probabilmente verso quell'albero posto a qualche metro dietro di lui.
    Jester iniziò a seguirlo ma quando capì che non lo avrebbe raggiunto si fermò e in un gesto fulmineo strappò un campanello dal suo abito e lo riempì di Nen per poi lanciarlo mirando alla schiena del fuggitivo.*
    Molto probabilmente si sarebbe sentito presto un bel trambusto e sicuramente non sarebbe stato quello dei tuoni. A questo pensiero Jester entrò nell'ottica del combattimento e un abbraccio di tenebra l'avvolse mentre la follia le entrava in circolo come una droga.* Il Giullare decise di non fermarsi ad un colpo solo e a distanza di qualche secondo dal primo lancio tirò un altro campanello mirando alla scapola destra del povero Paul*.
    Fatto questo la ragazza corse in circolo fino ad arrivare a quattro metri di distanza dal fianco destro del giovane e lanciando una carta-lama mirando al collo di lui*.
    Intanto uno strana canzoncina usciva dalle labbra della ragazza andando a confondersi con il canto del vento...

    -Se il tuono rimbomba,
    Non aver paura
    Non vi è bomba
    E non vi è sventura...

    Se il cielo pare nero
    E se l'oscurità t'avvolge
    Sappi che è sincero
    E ti protegge non ti stravolge!-


    Energia: 80%
    Stato mentale: compiaciuta-folle
    Stato fisico: Ha un po' freddo

    Attive:

    CAMPANELLO CHE MACELLO: Quando i campanelli vengono staccati dal vestito il Giullare li riempie di NEN. Poi lancia il campanello e quando tocca un oggetto, o un essere vivente rilascia la sua energia come una piccola bomba. (Consumo medio)
    Passive:

    TERRORE NELL’ORRORE: Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!

    Equipaggiamento:

    COL MAZZO TI AMMAZZO: Il "mazzo" è costituito da 5 carte (Asso di cuore, fiore, quadri, picche e il 2 di picche).Non sono adatte per una partita a Poker infatti esse sono lame taglienti e possono essere lanciate o usate come coltelli.

    Modifico per dire che te l'ho scritto dopo Natale come abbiamo deciso XD
     
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    Si girò ed iniziò a correre.
    Ok, si, forse non era la cosa più intelligente da fare. Per niente intelligente, a dirla tutta. Aveva lasciato a quella ragazza la prima mossa. Galanteria? Non proprio. Semplicemente non pensava a lei come ad una potenziale minaccia. E credeva davvero che quello sarebbe stato solo un allenamento.
    Stupido.

    Il terreno era scivoloso e fangoso, cosa che gli impediva di correre troppo velocemente, per non inciampare e ruzzolare a faccia in giù. Ogni possibile suono era coperto dal rombo dei tuoni che imperversavano nel cielo mattutino. E per quanto ne sapeva, quella tipa poteva essere cosi pazza da mettersi ad inseguirlo a tutta velocità, rischiando di scivolare e volare per qualche metro. Ecco perché si voltò. Non era ancora arrivato all'albero, ma gli era abbastanza vicino per potercisi buttare dietro in caso di bisogno. Si girò e quello che vide fu un oggettino piccolo e metallico volare verso di se.

    Con un sorriso beffardo in volto si protesse da quell'oggettino portando le braccia a protezione di petto e faccia. Come un lottatore di boxe. Ma quando il campanellino gli toccò il braccio, la deflagrazione fu devastante. In quel piccolo istante in cui il materiale di cui quella piccola pallina era fatto si disintegrò per via dell'esplosione, la faccia del ragazzo mutò in una smorfia di stupore ed orrore. Capì di essere finito. Nei suoi occhi passarono infiniti ricordi. Memorie di suo padre, della locanda dove stava prima di partire per quell'assurdo viaggio e...



    Gente che parlava, discuteva animatamente. Persone con cartelle piene di fogli in mano. Altri individui, invece, portavano armi pesanti e stavano fissi in alcuni punti della stanza. Probabilmente a controllare che tutto filasse liscio. Sentiva ogni rumore, anche se non udiva le loro parole, non tutte. Era come se fosse in una bolla. Alcune cose venivano filtrate, abbassate di volume. Aprì gli occhi, a fatica. Era davvero in una bolla. Galleggiava in un liquido verde, con dei tubi che gli uscivano da varie parti del corpo ed una maschera per l'ossigeno in bocca. Attorno a sé, vari uomini in camice bianco. Quelli armati erano vicino alle uscite. Gli scienziati parlavano di esperimenti, di variazioni genetiche. Di super-soldati. Erano impressionati dai risultati ottenuti con un esemplare appena creato. Si girò per osservarlo. Era molto simile a lui, come corporatura. Aveva i capelli neri, ma non riusciva a vedere gli occhi. Anche lui era in una bolla, immerso in quello strano liquido verde. Come se gli avesse letto nel pensiero, l'altro soggetto si svegliò ed aprì le palpebre. Aveva le iridi grige. A quel punto uno di quelli che stava davanti a loro a discutere si accorse che era sveglio e premette un tasto nel pannello sotto la sua vasca. Buio.

    Quando si riscosse da quel sogno, l'esplosione lo stava trapassando. Letteralmente. Anche se è più corretto dire che lui stava passando attraverso lei. Il suo corpo e la parte del suo cervello collegata all'istinto di sopravvivenza, e forse non solo a quello dato il ricordo che aveva appena rivisto, si erano in qualche modo attivati e gli atomi del suo corpo si erano scollegati gli uni dagli altri, restando immuni al passaggio di oggetti, fiamme, ecc...
    Tanto che anche il secondo campanellino gli passò attraverso il petto e andò ad impattare alle sue spalle, dando origine ad una seconda esplosione. Il giovane, però, era preso da quella nuova esperienza. Sentiva ogni atomo del suo corpo sotto il proprio controllo. Li sentiva ancora nella loro posizione originale, eppure non erano più “attaccati”, ma ognuno per conto proprio.

    Quando anche la seconda deflagrazione si fu spenta del tutto, il corpo del giovane si ricompose ed il povero ragazzo crollò a terra. Aveva il fiatone e si sentiva debole, oltre al fatto che la testa gli doleva enormemente. Non aveva idea di cosa aveva fatto, né del come, né di cosa fosse quel ricordo che aveva visto quando pensava che stesse per morire. Eppure sapeva che era suo. Forse stava recuperando la memoria perduta?

    Non ebbe molto tempo per pensarci troppo a lungo. La sua avversaria si era portata alla sua destra e già si preparava ad un nuovo attacco. Lanciò quella che sembrava una carta. Il ragazzo cercò di schivarla, ma il suo corpo non era della stessa opinione. Lo sforzo eccessivo di poco prima gli provocò delle fitte come cercò di muoversi, impedendogli di evitare del tutto l'attacco avversario. Sul braccio destro si aprì un taglio di tre o quattro centimetri che iniziò a sanguinare.
    In quel momento capì che la giovane stava lottando veramente e la cosa lo inquietò parecchio. Anche lei stessa era diventata inquietante e la cosa lo metteva molto a disagio.

    Afferrò la pistola, anche se il corpo continuava a lanciargli delle fitte, e la puntò verso di lei. Fece l'unica cosa che sapeva fare bene. Creò quattro proiettili nel caricatore con l'ossigeno presente nell'aria e premette il grilletto. Sapeva di non avere una buona mira, ma al momento non gliene importava molto. Aveva ben altri problemi. I colpi esplosero in sequenza, tutti mirati verso la sua avversaria.
    L'eccessivo utilizzo di energia, però, lo fece tossire parecchio, cosa che gli impedì di mettersi in piedi.



    Stato Fisico: Ematoma sul braccio sx, graffio sul braccio dx.
    Energia: 100-45= 55
    Tecniche Utilizzate nel Turno: CriticoX1 - BassoX1
    Equipaggiamento: Pistola [Mano DX]

    Abilità Passive



    Immortale: già citata - [Resistenza Media da malattie e veleni]
    You Can't See Me: già citata - [Resistenza Media da Auspex magici e olfatti sviluppati]

    Tecniche



    Proiettili Alchemici: combinando le conoscenze da tecnocrate e quelle da alchimista, Paul crea dei proiettili con un qualsiasi elemento presente, per esempio l'ossigeno nell'aria, direttamente in un'arma da fuoco, per poi spararli.
    Questa tecnica conta come tot colpi - tot consumo, secondo la scala 4 - 6 - 8 - 10
    [Consumo: Variabile Basso - 2 pt.]

    Ultima Difesa: scindendo se stesso in atomi, riesce a difendersi da un qualsiasi attacco fisico o magico. Questa tecnica conta come difesa assoluta.
    [Consumo: Critico - 1 pt.]

    Note: //
     
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    Jester gustava divertita la scena. Paul si era fermato ed era pronto a fronteggiarla, probabilmente non accorgendosi di quello che stava realmente accadendo. Poi il suo viso fu travolto dall'orrore quando il campanello-bomba del folle Giullare esplose al contatto col suo braccio...

    -La Potenza di una bomba
    La Potenza di quel che romba...-


    Cantilenò il Giullare prima che le parole le morissero sulle labbra. La Strega della Luna si fermò incredula osservando l'avversario. Non credeva ai propri occhi, quel ragazzino non si era mosso minimamente tuttavia il suo attacco non gli aveva fatto un graffio. Gli occhi della mezza Selvatica si sgranarono ulteriormente quando anche il secondo campanellino oltrepassò il petto del giovane guerriero e la sua detonazione non lo ferì. Nonostante ciò il giovane pistolero sembrava stanco, infatti crollò a terra e non poté evitare del tutto l'attacco della ragazza. Infatti il "Due di Picche" lanciato della mezza Selvatica andò a tracciare un segno rosso sul braccio destro del ragazzo. Quando il giovane la guardò sembrò inquietarsi ma la mezza Selvatica non ne capì il motivo.
    Jester si avvicinò a Paul a passi lenti ma decisi, convinta che quello si fosse arreso. Grave errore! Quando solo un paio di metri li distanziavano il tenace pischello prese la sua fedele arma da fuoco e sparò quattro colpi in sua direzione.
    Probabilmente un attacco del genere avrebbe messo in crisi chiunque ma non il nostro Giullare che con un agile balzo, con tanto di piroetta, schivò i proiettili arrivando a qualche metro di distanza dietro al giovane. Atterrò in posizione accovacciata da gatta in turbine di tintinnii procurati dai sonagli sparpagliati per l'abito giullaresco*. Poi Jester si alzò scoprendo di avere un po' d'affanno. la Strega della Luna non ci badò e lanciò il suo buffo copricapo a terra, questi si afflosciò esalando un ultimo suono argentino.
    La mezza Selvatica puntò poi gli occhi sull'avversario a terra e decise di finirla con quel gioco perverso che sembrava tanto somigliare alla caccia del felino che si divertiva nel torturare il roditore...

    -Ora sono annoiata
    Finiamo questa giocata.
    Ricorda quel che hai promesso
    Dovrai saltellar come un fesso!-


    Detto ciò l'espressione scocciata sfumò dal suo viso lasciando posto ad una risata, ma in questa non vi era nulla di cattivo, solo pura gioia infantile.
    Infine con gran velocità la ragazza si avventò sul povero Paul e con una forza sovrumana preparò un destro intenzionata a spedirglielo sul braccio dove la carta era andata a ferirlo poco prima*.

    Energia: 55
    Stato fisico: Un po' affannata
    Stato mentale: Divertita-Stupefatta-Annoiata-Felice

    ATTIVE:

    MI RIBALTO CON UN SALTO: Per schivare gli attacchi fisici (calci, pugni, colpi di spada, frecce, proiettili...) Jester può fare salti con capriola di metri. (Consumo variabile)

    5%

    ARMAGEDDON: Non lasciatevi ingannare dal visino angelico, questa dolce pulzella è una vera dura e può utilizzare i suoi poteri da Selvatica, e non a caso fa parte della classe “Selvaggio”, per rompere: ossa, oggetti. Oggetti=(armi, piattaforme, suolo, roccia, ecc..). (Consumo variabile)

    20%

    PASSIVE:

    Jester's Art: Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.

    Terrore nell'orrore: Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!
     
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    Continuava a tossire. Una tosse forte che scuoteva tutto il suo corpo, dalle spalle al bacino. Sentiva la gola bruciare, le tempie impazzire. Come se qualcuno stesse usando un martello per colpire a ripetizione una campana dentro la sua testa. Forse si era pure preso la febbre.
    Insomma, una grande idea, quella di andare ad allenarsi sotto la pioggia e sfidare una sconosciuta, pazza che più non si può, che lancia carte taglienti e sonagli esplosivi.

    Sudato, bagnato e febbricitante, alzò lo sguardo verso la ragazza e la vide correre verso di lui – i suoi proiettili non le avevano fatto nemmeno un graffio. La sua risata gli echeggiava nelle orecchie. Cercò di tirarsi su, ma il colpo di lei gli arrivò dritto sul braccio mentre ancora barcollava. Non solo perse l'equilibrio, ma volò letteralmente di due o tre metri verso lo strapiombo. Il suono del braccio che si rompeva sotto le nocche di lei irruppe con violenza nel trambusto della tempesta, o forse era solo nella sua testa che era rimbombato più forte. Il dolore comunque non tardò ad arrivare.

    Caduto in terra, e strisciato per un buon mezzo metro, cosa che gli causò un altro po' di dolore alla schiena, si strinse il braccio rotto con l'altra mano. Le fitte erano tremende, ma non erano solo procurate dal danno all'arto. Probabilmente si era ferito anche alle costole. Le lacrime salirono immediatamente agli occhi e la vista gli si offuscò: a tratti per i liquidi organici, a tratti vedeva nero.
    Boccheggiò.
    Gli veniva difficile respirare, figuriamoci cercare di dire qualcosa. La tosse, a momenti, lo scuoteva ancora, andando a muovere il braccio rotto. La pistola gli era caduta nell'impatto e giaceva ad un metro o due da lui. Iniziò a strisciare verso essa, incosciente di cosa stesse facendo l'avversaria, stringendo i denti, quasi digrignandoli in varie smorfie di dolore.

    Se fosse riuscito ad arrivare all'arma, l'avrebbe afferrata con la sinistra, puntata contro la sua avversaria e premuto il grilletto. Tuttavia, data l'incapacità di controllare i suoi poteri, dovuta alle troppe ferite ed al calo di concentrazione per il dolore, non sarebbero esplosi proiettili, di nessun tipo.



    Stato Fisico: Ematoma sul braccio sx, graffio sul braccio dx, braccio dx rotto, costole rotte o incrinate sul lato dx
    Energia: 55
    Tecniche Utilizzate nel Turno: //
    Equipaggiamento: Pistola [Per Terra] - *Se compie l'azione finale* [Mano Sx]

    Abilità Passive



    Immortale: già citata - [Resistenza Media da malattie e veleni]
    You Can't See Me: già citata - [Resistenza Media da Auspex magici e olfatti sviluppati]

    Note: L'azione finale è scritta in ipotetico dato che, data la quantità di tempo che ci metterebbe, nelle sue condizioni, ad arrivare all'arma, l'avversaria potrebbe decidere di infierire su di lui prima che la compia. Non scalo punti di energia dato che, viste le ferite fisiche e psicologiche, è improbabile -se non impossibile- che lui riesca ad usare una tecnica al momento attuale (cosa che, infatti, non gli riesce).
    Mi scuso ancora una volta del ritardo nel rispondere, purtroppo sono in periodo di esami.
     
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    Nell'ammirare l'avversario volare qualche metro più in là, per poi cadere rovinosamente a terra, Jester venne pervasa da una strana euforia.
    Automaticamente lo sguardo della pazza si spostò sulla sua mano, ancora chiusa in un pugno colpevole.
    La sofferenza di quel ragazzo e lo scricchiolio delle sue ossa riecheggiavano ancora nelle orecchie della folle. Un secco e straziante suono che le sembrava dolce come il miele. Una luce sadica si accese negli occhi scuri della fanciulla, che iniziò a camminare con passi misurati verso Paul.
    Lentamente. Sempre più vicino...
    Poi una lacrima le solcò il viso scivolando sulla liscia guancia rosea e andando a mescolarsi col trucco sciolto. Improvvisamente era davvero dispiaciuta per quello ce stava facendo, la sua maschera gioiosa si trasformò in disperazione. Si portò le mani al volto mentre cercava di nascondere i singhiozzi, ma ben presto il suo lamento si trasformò in un'acuta risata. Si piegò in due fermandosi a un metro dal giovane, poggiò le ginocchia a terra incurante del fango e iniziò a battere il palmo a terra senza riuscire a calmarsi.
    Era divertita dal disgusto per se stessa nel trovare tanto piacere nel dolore del pistolero.
    Alzò il viso e rimase incantata da quella visione. Paul sembrava esausto e il Giullare si decise a porre fine al suo dolore.
    Con una mossa veloce la circense si issò in piedi. Sbuffò sonoramente constatando di essersi stancata. Anche se voleva mostrare di essere invulnerabile non era così. Provateci voi a saltare tutto il tempo come un canguro!...

    -Ora ti faccio male
    E mi dispiace ma questo vale!-


    Detto ciò la Strega della Luna chiuse gli occhi e in un attimo la natura si piegò alla sua volontà. Una centrifuga si propagò attorno al Giullare fino a travolgere tutto ciò che incontrava sulla sua strada per un raggio pari a sette metri. L'aria venne immediatamente popolata da lame di ghiaccio che, taglienti, erano pronte a scagliarsi contro tutto e tutti.
    Poi il fenomeno si dissolse com'era apparso, in un battito di ciglia*...

    Energia: 45%
    Stato emotivo:Dispiaciuto
    Stato fisico: Stanca

    ATTIVE:

    GUAI NEL FIOCCO MEGLIO L’OCCHIO: Jester crea un tornado di neve. Lei si trova nell'occhio del ciclone (Naturalmente nell'occhio c'entrano altre persone se le sono accanto). Ma tutto ciò che rimane fuori dall'occhio viene scaraventato via (tipo onda d'urto) dal vento e viene attaccato da fiocchi di neve ghiacciata. (Consumo medio)


    PASSIVE:

    TERRORE NELL’ORRORE: Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!

    Jester's Art: Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.
     
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    Si mosse verso la pistola. Strisciando, perché non aveva più forze per rimettersi in piedi. Il corpo gli doleva. Tantissimo. L'aria nei polmoni iniziò a mancargli. La vista era cosi offuscata che a mala pena vedeva dove stava andando. Spesso vedeva nero oppure tutto sfocato e solo di fronte a sé.
    I rumori si confondevano tra loro. La tempesta sembrava placarsi appena. I passi dell'avversaria venivano coperti dalla pioggia e la sua risata era appena percettibile. L'unico suono che distingueva chiaramente era il pulsare del cuore che gli martellava le tempie.

    Alla fine, tuttavia, sapeva già che non sarebbe mai arrivato alla pistola. Per quanto potesse strisciare, la strada sembrava sempre più lunga. Finché ad un certo punto non divenne tutto buio.



    L'allarme stava suonando. Le luci rosse di pericolo erano accese ed i rombi delle esplosioni si udivano chiaramente dall'altra parte della base. Lui se ne stava tranquillo nella cella che gli avevano riservato. Immobile. Sapeva che in questi casi venivano loro a cercarlo. Era il protocollo. Si vestì con i soliti abiti. Quelli che ogni combattente metteva per gli addestramenti. Un completo nero, comodo per correre, saltare, appostarsi, combattere. Studiato appositamente sulle caratteristiche di ogni individuo. Il tessuto era impermeabile e si adattava alla temperatura esterna per permettere a chi lo indossasse di dare sempre il massimo. Prese lo zaino con dentro le sue cose, armi ed equipaggiamento di vario genere, e si sedette sul letto. In attesa.
    Ci volle qualche minuto prima che una guardia aprì la porta della sua stanza. O meglio, la sfondò. Nel pezzo aveva una lancia piantata all'altezza del cuore. Appena prima dell'uscio, un ragazzo alto e muscoloso, capelli biondi e occhi verdi, lo guardava e gli parlava tendendogli la mano. « Andiamo fratello. » disse « Oggi è il giorno della nostra libertà. » Senza capire, il ragazzo corvino lo seguì nel corridoio e verso una porta. L'altro continuava a parlare: « Pare che uno dei nostri si sia ribellato, giù al Sud. E' scappato facendo fuori tutti! » era visibilmente eccitato dalla cosa « Ora tocca a noi farlo! » Si diressero verso l'uscita: un'enorme porta rettangolare in metallo li separava dal campo delle esercitazioni tattiche. Da lì si sarebbero diretti verso il limitare della foresta e avrebbero sfondato le mura che li separavano dalla libertà. « Te lo riesci ad immaginare, finalmente faremo quello che ci pare! »
    La grande porta saltò, ma contrariamente a quanto si aspettassero, volò verso l'interno. Dovettero fare un bel salto per evitarla. L'ombra calò su di loro, nonostante il sole di mezzogiorno. Un enorme uomo(?) ricopriva perfettamente il limite della porta di due metri per due, forse anche di più. Aveva cicatrici sparse ovunque sulla faccia e sul petto, che mostrava nudo davanti a loro. I due si fermarono, ma prima che potessero prendere un'altra strada o decidere di caricarlo, il tipo portò le mani avanti a se e creò un'enorme sfera nera che esplose un attimo dopo. Poi più niente, se non dolore e sofferenza.


    Nemmeno si accorse quando il ciclone lo travolse sbalzandolo via. Lui ormai era svenuto da un pezzo.



    Stato Fisico: Ematoma sul braccio sx, graffio sul braccio dx, braccio dx rotto, costole rotte o incrinate sul lato dx Svenuto - in fin di vita
    Energia: 55
    Tecniche Utilizzate nel Turno: //
    Equipaggiamento: Pistola [Per Terra]

    Abilità Passive



    Immortale: già citata - [Resistenza Media da malattie e veleni]
    You Can't See Me: già citata - [Resistenza Media da Auspex magici e olfatti sviluppati]

    Note: Mi scuso per il ritardo accorso nella risposta. Per chiarimenti a riguardo dei pezzi di BG di Paul vedere questa scena di Daligar. Grazie per aver accettato questa piccola sfida, aspetto con ansia la rivincita =)
     
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    Jester VS Paul

    Jester
    Scrittura & Interpretazione

    La prova si attesta su buoni livelli, pur essendo ancora migliorabile l’uso della punteggiatura (per dirne una, l’uso dei “trattini bassi” ad un certo punto della role mi ha lasciato piuttosto basito), e certamente il narrato può essere sottoposto ad una sostanziosa limatura: con una rilettura in più potresti evitare gli errori di battitura che sparpagli qui e là, così come potresti rendere molto più gradevole la presentazione a paragrafi dei post, che appare un tantino disordinata, almeno a livello visivo. Il personaggio sta crescendo con un buon ritmo, a livello caratteriale ho apprezzato le fasi in cui la bipolarità e la follia del giullare si fanno evidenti. Potresti migliorare la qualità del caratteristico parlato in rima: certe volte i versetti stonano e paiono un po’ forzati, mentre dovrebbero sembrare l’allegra filastrocca di una deviata.
    Voto: 3.25

    Strategia
    Nulla di particolarmente elaborato in questo campo: l’uso di due slot per la stessa tecnica ripetuta è una scelta tattica un po’ povera. Malgrado tutto il personaggio riesce a guadagnare un sostanzioso vantaggio energetico, dovuto più alle scelte nemiche che alle mosse della Strega della Luna.
    Voto: 3

    Sportività
    Qualche appunto: innanzitutto non è stato molto realistico vedere un personaggio tentare di scansare di lato con una pistola puntata contro, anche se quest’ultima si è rivelata essere scarica. Anche il mezzo inserimento svolto all’inizio sulla linea d’azione nemica non è stato del tutto trasparente: se Paul aveva esplicitato l’intenzione di mettersi dietro un albero, com’è possibile che Jester sia riuscita a schivare la finta di rivoltella per poi lanciare ben due campanellini esplosivi prima che il Kildren avesse raggiunto la copertura? Anche l’uso della schivata fisica per scansare i proiettili e mettersi alle spalle del nemico non è stato né molto corretto né realistico. Infine ci terrei a precisare che - per una questione di correttezza - è preferibile non aggiungere passive e abilità nuove durante lo svolgimento di un duello.
    Voto: 2.5


    Paul
    Scrittura & Interpretazione
    Una prova ben curata, compassata sia nella forma che nel ritmo di narrazione. Molto gustosi i flashback inseriti durante il duello, soltanto non ho apprezzato il minuscolo carattere usato per questi excursus, leggermente anti-estetico a livello visivo. Devi ancora prendere confidenza con il personaggio, ma il fatto di esserti collegato al filone narrativo dei Kildren - che già avevi affrontanto in passato - ti ha fatto partire con una marcia in più.
    Voto: 3.75

    Strategia
    Sei sceso in campo con un personaggio poco dotato a livello tecnico, ingombrato da ben quattro passive non molto utili a livello pratico. Non sei mai stato realmente incisivo e hai esagerato volontariamente usando una difesa assoluta, seguendo dei bisogni interpretativi che ti hanno fatto perdere su tutta la linea a livello tattico. Non ti penalizzo ulteriormente perché ho comunque apprezzato la ricerca di una copertura ambientale e la finta di pistola (ben pochi duellanti ricorrono ai bluff nei combattimenti, che tuttavia sono manovre molto astute se usate a dovere).
    Voto: 1.75

    Sportività
    Sei stato corretto, hai accusato anche fin troppi danni, giacendo in fin di vita dopo qualche attacco che in realtà non era così invalidante. Ogni reazione del personaggio mi è parsa realistica e credibile, anche se ciò ti ha portato a subire passivamente ogni mossa del nemico.
    Voto: 3.25


    Verdetto
    Alla luce dei risultati, essendo pari la media dei voti, decreto un pareggio. Assegno 1pt a entrambi i partecipanti.

     
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9 replies since 3/12/2013, 13:56   205 views
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