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"Potrebbe essere la perfezione -immagine per occhi divini- mondo che accade e basta, il muto esistere di acqua e terra, opera finita ed esatta, verità. Ma ancora una volta è il salvifico granello dell’uomo che inceppa il meccanismo di quel paradiso, un’inezia che basta da sola a sospendere tutto il grande apparato di inesorabile verità, una cosa da nulla, ma piantata nella sabbia, impercettibile strappo nella superficie di quella santa icona, minuscola eccezione posatasi sulla perfezione della spiaggia sterminata.
A vederlo da lontano non sarebbe che un punto nero: nel nulla,
il niente di un uomo e di un cavalletto da pittore".
Alessandro BariccoSala del Trono, Mastio.
Presidio Errante, Endlos.Eravate stati convocati al Mastio.
Ciascuno con una lettera diversa, ciascuno per ragioni diverse, o almeno era ciò che credevate. Da Augustus, appena uscito dal Magisterium con delle nuove verità riguardanti la stessa terra che calpestava a Khatep e Tuk Tuk, appena ripresi da una difficile missione in un piano non molto distante da Endlos, da cui erano comunque riusciti ad ottenere una curiosa armatura, ancora oggetto di studio.
E lei era lì.
La Dama del Vento, vostro Alfiere e Gran Maestro.
Sedeva immobile sul suo trono, i muscoli rilassati e lo sguardo assente, proiettato in chissà quale cielo lontano, concentrata su piani e progetti che ben pochi di loro avrebbero potuto immaginare.
Avrebbe atteso che tutti voi foste arrivati per parlare.
-Benvenuti, sono felice abbiate prontamente risposto alla mia chiamata.
Il viso da silfide si illuminò di un sorriso radioso e benevolo.
-So che avete molto di cui raccontarmi... ma sono qui per affidarvi una missione abbastanza urgente- continuò, con fare rispettoso -Spero che per voi vada bene rimandare la nostra chiacchierata a dopo.. -
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Mastio.
Le porte della Sala del Trono si spalancarono con una ventata di potere arcano di fronte al Magister quando questi vi si avvicinò dal corridoio, i soldati l’avevano riconosciuto e avevano ben deciso di porgli questione alcuna e di rimanere immobili al proprio posto.
Stava cominciando ad apprezzare le entrate ad effetto, pensava dessero una certa caratterizzazione al personaggio che si era costruito in tutto quel tempo sull’Isola nel Cielo, inoltre lo divertivano parecchio.Mi hai chiamato e sono giunto, Drusilia.
Cosa c’è?
Il suo linguaggio, quando era solo con l’Alfiere, rimaneva sempre diretto e completamente privo di quella deferenza e tatto che i normali leccapiedi e sottoposti dovevano rivolgere non solo ai propri superiori ma ai comandanti assoluti del presidio in cui vivevano.
Sapeva bene che Drusilia non era il tipo di donna che si poteva manipolare o accattivare con le parole gentili o un linguaggio delicato, quindi aveva abbandonato tutti quegli orpelli tempo addietro trovandoli inutili e anzi dannosi nella loro comunicazione, lui la rispettava profondamente e sapeva che lei rispettava lui, anche per questo poteva permettersi di essere tanto diretto e persino irriverente.
Sorrise al pensiero che se uno dei suoi sottoposti si fosse comportato così con lui, l’avrebbe riempito di tagli e gettato in una vasca di sale e succo di limone.
Tranne forse Augustus, con lui bastava il terrore psicologico.. -
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Mi hai chiamato e sono giunto, Drusilia.
Cosa c’è?
Il primo ad arrivare fu Khatep, probabilmente già nei dintorni al momento della convocazione; dalla sua nomina ad Ufficiale dell'isola volante era diventato più "allegro"... se così si poteva definire, e l'aumento delle entrate sceniche suggeriva un certo impegno mentale su dettagli che tempo prima trascurava. Bene, sperò solo che i sottoposti fossero altrettanto felici di quel miglioramento nell'umore dell'Antico.
Ricambiò il saluto con un sorriso.
Emh...è stato un dovere ed un piacere
Certo.
Disse Augustus, giunto al suo cospetto immediatamente dopo il Sommo. Fra le mani stringeva carte colorate... che fossero cioccolatini? Lei adorava la cioccolata! Però si astenne dal domandarglielo, almeno al momento, convinta di dover mantenere un certo contegno o Khatep avrebbe iniziato a lamentarsi di quanto fosse immatura o debole alle più dolci tentazioni.
-Oh, grazie Augustus!
Si limitò a quello, perchè immediatamente dopo li raggiunsero anche Tuk Tuk e la sua Masticora.
"E' sempre bello vedere le tue ali, mio Alfiere".
Il Boggart le rivolse la parola con voce tranquilla ed amichevole, galleggiando a un metro da terra.
- Ed è bellissimo aver occasione di vedere anche voi, miei cari- rispose prontamente la Dama del Vento, mentre la Masticora le si avvicinava alle gambe, mormorando "Qualsiasi missione tu abbia in serbo per noi, sarà un piacere e un onore." con una delle sue tre fauci.
Drusilia, che aveva sempre nutrito un amore profondo -quasi trascendentale- verso tutte le creature, non resistette a quella tenerezza, dunque si levò piano dal trono per poi acquattarsi vicino l'enorme bestia dei cunicoli dalle tre fauci acuminate. Le avrebbe accarezzato dolcemente il pelo, per poi fargli i grattini sulla testa. Nel mentre, avrebbe parlato con gli altri.
-Ho discusso con l'Alfiere dell'Est riguardo una nuova filiale della nostra gilda a Shea: dopo l'invasione da parte di Edolas, i nostri alleati sarebbero più che felici di avere una nostra base lì- rivolse loro uno sguardo compiaciuto, poi tornò a coccolare la Masticora -A noi tornerebbe molto utile, perchè è da lì che prendiamo i grifoni, ed addestrarli sul posto ci risparmierebbe molte spese inutili.
Non approfondì la faccenda; nessuno di loro era stupido o viveva su un altro Presidio: le difficoltà economiche del Presidio Errante erano abbastanza evidenti per tutti.
-In più, per facilitare i rapporti commerciali con loro, avevo intenzione di creare un nuovo approdo proprio lì. In entrambi i casi, ho bisogno di inviare una mia squadra di esperti in modo da sondare l'intera zona e stabilire le zone migliori -o quelle consentite dall'Est- su cui costruire.
Concluse la frase con un sorriso soddisfatto e compiaciuto, guardando tutti e tre.
-Quindi ho chiamato voi.. -
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Est.
All’appuntamento con l’Alfiere si presentarono anche due dei suoi migliori sottoposti: Augustus e Tuktuk.
Il primo arrivò con una piccola quantità di cioccolatini per Drusilia, evidentemente voleva farle un piccolo dono e non gli era stato difficile supporre come la donna fosse assolutamente debole a quel tipo di zuccherose golosità, comunque apprezzò il fatto che lei mantenne il suo contegno non avventandosi sui piccoli incarti colorati, ultimamente stava molto migliorando da quel punto di vista.
Il secondo galleggiava, come suo solito, o cavalcava la sua imponente masticora la quale ignorando qualsiasi tipo di regolamento o protocollo andò ad accoccolarsi ai piedi dell’alfiere, che naturalmente non riuscì a non mettersi a farle i grattini.
Poco male, la bestia era intelligente e leale quindi non c’era alcun pericolo reale, tralasciando il fatto che non erano in molti a poter anche solo sperare di ferire Drusilia senza fare una fine piuttosto spiacevole.Ho discusso con l'Alfiere dell'Est riguardo una nuova filiale della nostra gilda a Shea: dopo l'invasione da parte di Edolas, i nostri alleati sarebbero più che felici di avere una nostra base lì.
A noi tornerebbe molto utile, perchè è da lì che prendiamo i grifoni, ed addestrarli sul posto ci risparmierebbe molte spese inutili.
In più, per facilitare i rapporti commerciali con loro, avevo intenzione di creare un nuovo approdo proprio lì. In entrambi i casi, ho bisogno di inviare una mia squadra di esperti in modo da sondare l'intera zona e stabilire le zone migliori -o quelle consentite dall'Est- su cui costruire.
Molto intelligente, doveva ammettere che l’idea era molto più che eccellente, certo costruire l’approdo avrebbe richiesto un prelievo ingente dalle casse semivuote del presidio –a meno che l’Est stesso non avesse deciso di contribuire in parte- ma in ogni caso i risparmi futuri valevano fino all’ultima moneta di quella spesa.
Lui sapeva bene in che condizioni erano le finanze di Laputa, anche se era Cesare Borgia che si occupava di quel genere di questioni l’Antico prendeva visione di tutti i documenti contabili generali, sia perché era suo dovere in quanto membro del consiglio e sia perché preferiva tenere la situazione sotto controllo.
Ci sarebbero voluti anni per far tornare il Castello nel Cielo ad un economia ideale, ma il tempo non mancava e interventi come quello avrebbero soltanto accelerato il processo.Se da un lato Shea sembra il luogo migliore per una filiale dei Liberi Aeris Milites, data la vicina presenza dei nidi dei grifoni e il naturale isolamento che il luogo conferisce, ideale per una caserma, dall’altro potrebbe essere meglio costruire l’approdo nei pressi di Chediya.
Se vogliamo che l’Est sia facilitato nei commerci con Laputa allora dobbiamo far sì che facciano la minor fatica possibile nel trasportare la merce fino all’approdo e, a meno che non mi sfugga qualcosa, non ci sono produzioni di qualche tipo a Shea.
Comunque l’idea è ottima.
Ottima davvero, doveva proprio ammetterlo, anche se la disposizione delle locazioni forse lasciava un po’ a desiderare.
Non commentò il fatto che ella avesse scelto loro per tale compito, dal suo punto di vista era naturale, di sicuro dei brutali soldati o delle spie non sarebbero state in grado di fare un sopralluogo per individuare i punti geograficamente più idonei ma in fondo era giusto così: ogni corpo aveva bisogno dei muscoli e dei sensi, ma soprattutto di una mente che li dirigesse.. -
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"Gli esseri umani traggono da sempre forza nel numero. Sono queste alleanze che vi rendono tanto curiosi agli occhi di noi Masticore."
Il commento della creatura la distrasse dagli altri e, concendendole altre carezze, l'Alfiere rispose gentilmente.
-Oh, la ringrazio, signora Masticora!
Tuttavia, del suo gruppo di Aviatori, il primo a rispondere fu -ovviamente- il Sommo.
Se da un lato Shea sembra il luogo migliore per una filiale dei Liberi Aeris Milites, data la vicina presenza dei nidi dei grifoni e il naturale isolamento che il luogo conferisce, ideale per una caserma, dall’altro potrebbe essere meglio costruire l’approdo nei pressi di Chediya.
Se vogliamo che l’Est sia facilitato nei commerci con Laputa allora dobbiamo far sì che facciano la minor fatica possibile nel trasportare la merce fino all’approdo e, a meno che non mi sfugga qualcosa, non ci sono produzioni di qualche tipo a Shea.
Comunque l’idea è ottima.
A cui si aggiunse immediatamente un Augustus, quasi entusiasta.
Io ho solo visto una volta Chediya, è un bel posto
Però potrei fare un calcolo numerologico per decidere quale dei due posti, alla lunga, sarà la scelta migliore
Se c'era una cosa che Drusilia amava dei suoi associati, era sicuramente il clima quasi familiare che, in un modo o nell'altro era venuto a crearsi. Nonostante alcuni comandanti (forse tutti) premevano sulla disciplina e la cieca obbedienza, il Gran Maestro era convinta che la carta vincente fosse proprio la libertà di espressione.
Loro ne erano un esempio.
E funzionava a meraviglia.
"Dicono che con gli anni, arrivi la saggezza. Per noi Boggart questa è accompagnata da una gran dose di follia, quindi lascio a voi le decisioni logistiche. Per noi un luogo vale l'altro, sono sicuro che hai i tuoi motivi per preferire Shea, mio Alfiere."
Reclinando il capo, come a voler ringraziare il Boggart della fiducia su di lei riposta, rispose agli altri con fare accomodante e gentile, come suo solito.
-Temo che Chediya non sia possibile a priori: costerebbe molto di più e, nonostante in quella florida regione ci sia la capitale, una delle città orientali più dedite al commercio -Selowen- è proprio alle pendici delle cascate di Shea, su una laguna.
Per quanto fossero ben intenzionati, quella decisione in particolare era già stata considerata sotto ogni punto di vista. Avrebbero tuttavia incontrato molti altri bivi in quella breve missione, decisioni da prendere, motivi per confrontarsi e riflettere.
-Ciò non toglie che la tua lettura delle carte sia essenziale per il buon conseguimento della vostra missione, Augustus: Shea è grande, a voi sta perlustrare la zona e scegliere con precisione dove questi due edifici saranno collocati.
Concluse brevemente, prima di scendere nei dettagli.
-A Shea vi attenderà Lancelot du Lac, Cavaliere Celeste al servizio della Dama Azzurra. Lui vi farà da scorta, e vi darà tutte le spiegazioni di cui siamo carenti riguardo il territorio, dalla vegetazione alle creature che lo abitano.
Sorrise candidamente.
-Partirete domani all'alba.. -
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Interessante.
Il fatto che un insediamento come Selowen, commercialmente florido, gli fosse sconosciuto la diceva lunga sulle esatte conoscenze che l’Antico possedeva dell’esatta geografia dell’Est e di Shea in particolare.
Lo scoprire di aver fatto un errore non lo smosse di un singolo millimetro, semplicemente accettò la nuova conoscenza e la integrò tra tutte quelle che possedeva già.
Accolse placidamente anche il fatto che fosse mandatorio che entrambi gli edifici fossero situati a Shea o nelle immediate vicinanze, conosceva abbastanza Drusilia da capire che se aveva rifiutato i suoi consigli lo aveva fatto per delle ottime ragioni, doveva aver già vagliato le possibilità con accortezza prima di decidere per quella parte precisa dell’Est.
Comunque la decisione era presa e non c’era modo di modificarla, sarebbero partiti il giorno successivo all’alba per andare a trovare una locazione esatta per l’Approdo e la sede secondaria dei LAM.
Fine della storia.Molto bene.
Tuktuk, fai preparare tutto ciò che ritieni potrebbe esserci utile in questa missione esplorativa: strumenti di misura, scandagliamento del terreno, ogni cosa.
Augustus, studia le carte e vedi cosa esse saranno in grado di suggerirci, una per quanto interpretabile dare uno sguardo al futuro potrebbe essere utile.
Io studierò le mappe della zona cercando, da esse, di ricavare una serie di luoghi che potrebbero essere papabili per la costruzione delle due strutture.
Dopo che ebbe finito di dare gli ordini ai propri sottoposti si rivolse al proprio Alfiere.Se è tutto, abbiamo molte cose da preparare per trovare i luoghi ideali, in fondo bisogna rispettare moltissimi paletti e altrettante restrizioni.
Sono sicuro che Lancelot si rivelerà utile per comprendere quali, eventuali, limitazione l’Est ci imporrà riguardo all’edificabilità delle sue terre.
Non disse nulla, ma almeno per la sede dei LAM aveva già in mente un luogo particolare, naturalmente c’era già un altro edificio ma ridurlo in polvere sarebbe stato semplice, oltre che incredibilmente divertente.. -
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-La Dama Azzurra ci è amica: sicuramente avrà scelto la persona migliore per farvi da guida in quelle terre- rispose l'Alfiere al Lich, sorridendo con sicurezza -Sono certa che sarete ottimi alleati, esattamente come lo sono i nostri Presidi.
Aldilà della politica, gli Aviatori avevano molto per cui ringraziare il Presidio Orientale. Da quella regione -Shea- prelevavano da anni gli esemplari migliori per essere addestrati fra i vari grifoni selvatici, ed era sempre da lì che la storia della gilda aveva avuto inizio, ancor prima che Raylek -il precedente Alfiere Errante- si rendesse conto di quanto l'allora semplice naufraga Drusilia fosse determinata a portare avanti un suo progetto.
Altri tempi, altre situazioni... eppure erano nati a Shea.
Solo Drusilia e pochi altri riuscivano ancora a ricordarselo.
-La riunione è conclusa, miei Aviatori. Siete liberi di tornare alle vostre mansioni.
Concesse un'ultima carezza alla Masticora, dunque li lasciò liberi. Nel mentre si levò in piedi ed estraendo dalle tasche una curiosa collana, la indossò senza indugi. Con sguardo distratto, perso in chissà quali pensieri, fece volare lo sguardo smeraldino aldilà di alcune vetrate. Aveva da discutere riguardo alcune cose con Nesrìn, e non voleva che il suo influsso positivo la deconcentrasse più del dovuto. Anche perchè si trattava di una questione importante.
-Vi attenderò al ritorno per ricevere un rapporto dettagliato della situazione.
Avrebbe atteso che la sala si svuotasse, prima di abbandonare lo scranno e dirigersi verso il Latifondo.SPOILER (clicca per visualizzare)Riunione finita. Chi vuole andare può abbandonare la scena. Stanfa, Augustus è libero di darle la cioccolata
Questo è il ciondolo che Dru ha indossatoCITAZIONESigillo d'Amore »
Un regalo speciale, da parte di un "uomo" speciale.
E' piuttosto raro che l'Alfiere Errante si dia ai doni, soprattutto considerando il suo carattere piuttosto burbero. Questo regalo in particolare, Drusilia lo ha ricevuto alla sua prima missione ad Ovest per ordine del goblin. Si trattava in pratica di scendere nel dominio delle macchine con un gruppetto di "ragazzini" del posto, cosa che, in poco, sarebbe poi degenerata in ben altro... Tuttavia, tralasciando il passato, il ciondolo non sarebbe dovuto servire ad altro se non fare andare d'accordo i due compagni di squadra, e cioè una Drusilia orgogliosa ed un Valiant colpito dalla sua malia in modo davvero poco opportuno. In un certo senso aveva pensato anche al bene della ragazza, oltre a quello della missione (anche se la Dama preferisce di gran lunga considerare solo la prima ragione). In ogni caso, esso è in grado, qualora indossato dalla bella, di annullare totalmente ogni tipo di malia dovuta alla sua essenza di arcano.. -
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