Le luci al neon del Bloodrunner illuminarono il volto pallido del giovane Dimitriy, era appena ritornato in quel buco di culo volgarmente chiamato città... e già voleva ritornare a Merovish. Non che la Tana fosse migliore, probabilmente era anche peggio, però almeno tutto quel che si vedeva era vero e non nascosto come si presentava in quel posto. Purtroppo però il lavoro era più importante di ogni lamentela, quindi eccolo nuovamente qui, questa volta non in veste di assicuratore... ma di Eversore. E non era nemmeno solo, Zimmer era insieme a lui. Avevano lasciato il Sud una settimana fa, circa. Sarebbe stato figo arrivare sulla città con la Behemoth, ma il duo preferì un approccio meno appariscente e una volta superato il confine meridionale, scelsero di usare la moto di Volker... era un bel bolide, aveva tre ruote e due ampi sedile nonostante fosse una moto, almeno in parte. Il biondo aveva preso il manubrio, mostrando una certa maestria nella guida... aveva fatto pratica di nascosto, ma questo era meglio non dirlo a nessuno. Comunque alla fine giunsero nella luminosa città, ritrovandosi immersi in quel casino lampeggiante. Il motivo della presenza in città di quei due era molto semplice, non stavano facendo una scampagnata, bensì erano li per piantare il seme dell’Eversione. Dovevano aprire una specie di filiale, qualcosa di losco a cui serviva un’attività di facciata e allo stesso tempo un luogo adatto a diventare la loro base. Nella precedente gita Dimitriy aveva individuato un paio di luoghi, tutti a metà strada tra la movida e gli accattoni, giusto per non destare troppi sospetti. Si stavano dirigendo proprio in uno di quei luoghi, sperando che il Mercante Rosso gradisse la scelta. Superate le insegne al neon, quindi, la moto si fermò accanto a un edificio non troppo grande... sembrava la classica tavola calda americana, lunga e con i tavoli sulla sinistra, mentre sulla destra si allungava il bancone circondato dagli sgabelli. Era piccolo, si, ma la vera sorpresa si trovava al piano sottostante, dove si apriva una sala ampissima e completamente vuota. Questa è la prima scelta, che ne pensi? Domandò il biondo volgendo lo sguardo verso il suo superiore. Davvero, aveva guidato bene... a parte qualche sbandata di troppo forse. Forse era andato un po’ giù pesante col freno.
Dimitriy era talmente preso dal suo lavoro, che neanche si rese conto che dal cielo la pioggia aveva iniziato a cadere, trasformandosi ben presto in un vero e proprio temporale. Per fortuna la sua giacca era impermeabile, ma lo stesso non si poteva dire dei suoi capelli, che in un attimo gli si attaccarono al corpo e al viso... facendolo apparire abbastanza ridicolo. Ma il vero problema sarebbe giunto una volta asciutti, però questo era un altro discorso. Come era prevedibile Zimmer ritenne il posto schifoso, ma era anche normale per uno come lui. Era risaputo l’odio che il boggart provava per quella città marcia dentro, non come Merovish che era marcia anche osservandola da fuori... ma forse era proprio quello il bello. Almeno tutti vivevano in mezzo alla stessa merda, mentre li la distinzione tra ricchi e poveri era davvero molto evidente... e pur essendo sempre delinquenti, quelli che stavano più in alto guardavano il resto con troppa superbia. Magari era anche per quel motivo che il Bloodrunner era una preda così appetibile. In ogni caso il biondo tirò fuori una torcia e fece strada, illuminando la sala che al momento non aveva neanche la corrente... ma ci avrebbero pensato in un secondo momento. Per fortuna grazie alla torcia e alle luci di fuori ci si poteva muovere senza troppi problemi. Come già detto l’interno o meglio, il primo piano era un qualcosa di normalissimo, ma appunto per quello poteva fornire una copertura perfetta. L’ambiente può fornire una copertura perfetta, non da troppo nell’occhio e soprattutto può fornire qualche entrata nella fase d’ambientamento. Spiegò il biondo superando il bancone, aprendo poi una porta proprio oltre esso. La stanzetta si presentava come un cubo privo di finestre, anche se sulla parete opposta era posizionata una porta metallica... aprendola si poteva notare una scalinata che scendeva nel buio. La vera particolarità è qua sotto. Fece strada il russo con la torcia, scendendo la piccola scalinata fino a raggiungere una sala dove anche i passi rimbombavano. Estrasse quindi una specie di bengala e dopo averlo spaccato, lo lanciò al suolo illuminando l’area. Era una sala ampissima costellata di colonne ma con un grandissimo spazio a disposizione... Dimitriy attese quindi la reazione del suo superiore, che sperava fosse positiva visto che quel posto lo ispirava abbastanza.
Finalmente alla fine del giro turistico giunse la risposta che Dimitriy tanto attendeva, Zimmer infatti approvava quella scelta e si lasciò anche andare ad un sorriso. I gusti del Rosso erano a volte discutibili, però di sicuro erano molto difficili e raggiungere quel traguardo era una bella conquista, anche perché l’altro locale non aveva tutto questo fascino. Il sorriso però lasciò spazio a un’espressione più seria, quando il boggart riportò lo sguardo sul bipede... prima di lasciarsi prendere dall’entusiasmo bisognava lottare con il nemico principale dei lavori sotto copertura: la Burocrazia. Mh... Ci pensò un po’ il russo, in effetti bisognava prima risalire al vecchio proprietario, controllare se era in vita e lasciarsi vendere il tutto. In casi normali c’era tutta una trafila, ma questo non era proprio il caso, visto che chiunque potesse dire qualcosa su quel locale, rivendicarne il possesso per intenderci, ormai non poteva più dire nulla. Era di qualcuno. Rispose poi l’assassino mentre dava un calcio al light stick, il quale rotolò fino ad una delle colonne più vicine e illuminò quella che sembrava una mummia. Indossava un’ormai quasi distrutta divisa da cuoco e sulla sua fronte campeggiava un bel buco... quindi si, era abbastanza silenzioso da tenere la bocca chiusa e lasciar fare agli Eversori il lavoro sporco. Basterà chiedere qualche permesso e chiudere la bocca a qualcuno, non è un problema. Aveva studiato tutto in ogni dettaglio, aveva scelto quel locale proprio a causa della sua storia e del fatto che le bande della zona non ne rivendicassero il possesso. Certo, forse qualcuno non avrebbe visto di buon occhio la resurrezione di quel posto... il problema non erano tanto le autorità ufficiali, ma quelle un po’ più losche. Ma in quel campo loro non avevano rivali, bastava premere i tasti giusti e nessuno si sarebbe intromesso più. C’è una banda di mototeppisti in zona, quello è l’unico fastidio... ma lo sistemeremo presto. Concluse infine, corrompere i già corrotti burocrati non sarebbe stato un problema... nel caso in cui la legalità non sarebbe servita a nulla. Iniziavano comunque con il piede giusto, allungare i tentacoli dell’eversione in quella città non sarebbe stato un problema.