[EM] Briefing

Sembra la solita calda mattinata nel Presidio Meridionale... voi siete intenti a fare ciò che più vi aggrada, quando ad un tratto qualcosa attira la vostra attenzione. Può essere un tocco sulla spalla, un ticchettio fuori dalla finestra o un semplice fruscio nelle ombre. La cosa vi allarma all’inizio, ma quando vi voltate la tranquillità torna in voi. Una figura ammantata da un mantello nero vi si para davanti, tuttavia notate subito il marchio rosso sulle vesti dell’incappucciato: si tratta di una Voce.
Essa non dice nulla, si limita ad allungarvi una lettera imbustata in una carta cremisi... sembra quasi insanguinata. Capite subito chi è il mittente, la Lettera di Sangue Dimitriy Kozlov richiede la vostra attenzione, quel colore è inconfondibile. All’interno, sulla carta bianca risalta un inchiostro anch’esso cremisi, il testo recita ben poco...

La tua presenza è richiesta nel Pentauron, località Blood Runner. Riceverai maggiori informazioni una volta superato il confine del Presidio Meridionale. Porta questa lettera con te in quanto è il tuo unico modo per farti riconoscere.

Non c’è nessuna firma, ma non vi serve perché solo una persona può mandarvi una lettera simile e siete sicuri di potervi fidare. Un tipo prudente come il vostro superiore è solito non correre rischi, una tale stile rientra proprio nel suo modo di agire: poche informazioni, frammentate e fornite solo in posizioni chiave. Capite subito comunque che si tratta di qualcosa di serio, qualcuno di voi probabilmente sa già, si immagina cosa può voler dire tutto ciò. In ogni caso se vi è arrivato quel messaggio, non avete tempo da perdere e dovete muovervi il prima possibile: il confine è lontano. La Voce comunque vi sussurra qualcosa, vi dice di raggiungere un certo luogo prima di partire... Volker vi sta aspettando nella sua officina. Subito dopo scompare, lasciandovi ai vostri pensieri e alle vostre mansioni, anche se ora dovete solo prepararvi per la partenza.

Volker vi aspetta davanti all’officina, come da programma. Insieme a lui c’è Xuan ed è proprio lui ad informarvi che prima di proseguire dovete portare con voi un oggetto... altro non è che un modo per tracciare la vostra posizione, un piccolo segnalatore. Esso è costituito da un piccolo cubo con una piccola antenna, con sopra un piccolo led che lampeggia. Questo però è solo la versione per chi non ha nulla contro la tecnologia, ma siccome il tecnico è un tipo previdente, ha creato anche una sostanza organica e totalmente biologica per Zygoin: altro non è che un insieme di feromoni contenuti in una boccetta e percepibili solo tramite uno strumento di sua invenzione.
Una volta fatto ciò, l’alieno si fa da parte e lascia il resto al suo collega, il quale vi mostra una serie di mezzi di trasporto tra cui un paio di motociclette con tre ruote e una jeep... anche lui però è stato istruito bene, quindi neanche domanda al biomante se ne vuole uno anche lui. In ogni caso all’interno dei veicoli è caricato il percorso, quindi non vi resta altro da fare che mettere in moto e partire. Zyg invece potrà decidere la sua forma da se, a meno che non abbia voglia di farsi un giro in macchina.
Alla fine vi mettete in viaggio e per raggiungere il confine ci mettete un po’, davvero tanto. I giorni per attraversare il deserto sono almeno dieci e tutti sono abbastanza monotoni tra loro, non succede nulla di particolare e il silenzio la fa da padrone. All’alba del dodicesimo giorno comunque vi accorgete di essere ormai al limitare del deserto e il navigatore consiglia di fermarsi... in mezzo al nulla. Per qualche minuto non vedete nulla, almeno finché non sbuca un gruppo di tre persone dalla sabbia e vi consegna la seconda parte del messaggio, ma solo dopo che voi avete mostrato il vostro.

Periferia del Bloodrunner, dovete cercare un locale chiamato Il Grumo.

Le informazioni sono poche e prima che possiate chiedere qualsiasi cosa, le tre figure incappucciate svaniscono ritornando sabbia. Non vi resta altro da fare che partire e concludere il viaggio, ormai manca davvero poco per raggiungere la vostra meta. Con così poche informazioni sarà difficile trovare il locale, anche perché voi ancora non lo sapete ma non c’è un insegna... e quasi nessuno conosce in anteprima quel nome.

I tizi incappucciati non torneranno, la loro attivazione dipendeva solo dal vostro arrivo con almeno un segnalatore: per evitare l’intromissione di qualche curioso la funzione dei costrutti cessa una volta fornite le informazioni. Adesso non vi resta altro da fare che riprendere il viaggio, lasciandovi finalmente il deserto alle spalle per inoltrarvi in un territorio decisamente più civilizzato. Attraversate varie campagne sfruttando strade bianche, fino a trovare dell’asfalto una volta giunti in prossimità della capitale. Il Pentauron vi accoglie con la sua aria asettica e ordinata, un luogo tutto sommato tranquillo ma forse troppo tecologico per uno di voi due.
Tuttavia restate per davvero poco tempo, giusto il tempo di attraversarlo e immettervi nella strada che avanza verso Sud-Ovest. Lasciate quindi la parte sana della capitale, dove in molti fissano la vettura quasi con disgusto... ma tutto cambia quando raggiungete il Blood Runner, ormai a notte inoltrata. Vi ritrovate ben presto imbottigliati nel traffico, immersi in un concerto di clacson, accelerate improvvise e bestemmie a causa del coglione che non da la precedenza. Probabilmente il traffico è più stressante della traversata dello Yuzrab, ma in qualche modo arrivate nella zona industriale... è li che il gps vi porta, prima che si spenga. E si spegne anche la macchina, dando solo il tempo a Violet di accostare nel parcheggio. Chissà perché la benzina è finita proprio in quel momento.
Intorno a voi notate numerosi capannoni, alcuni con luci accese e altri no, parecchi sono quelli visibilmente abbandonati... anche se la zona non lo è. Benché si tratti di una sorta di periferia, la vera zona industriale è situata dall’altra parte della città, sui marciapiedi e nei vicoli vi è un certo via vai di persone. Molti si fermano in una delle tante bancarelle che offrono cibo o bevande, il cui stile cambia ogni volta... ci cono bancarelle in classico stile orientale che offrono ramen e altre diavolerie simili, ma notate anche classici venditori di hotdogs, oltre a chioschi in stile Zyg (pozioni, bevande strane). Oltre a ciò non mancano gli spacciatori, qualche ubriacone e gruppi di puttane agli angoli delle strade.
Intorno a voi non c’è nulla che possa essere chiamato Il Grumo, nessuna insegna, niente: siete in un posto a caso del Blood Runner. Però siete anche Eversori, le vostre capacità possono permettervi di iniziare la ricerca e insomma, sapete già come fare. Qual è la prima cosa da fare una volta arrivati in un posto nuovo? Esatto, raccogliere informazioni. E avete molte persone a cui chiedere, chissà, magari scegliendo la persona adatta e facendole le domande giuste, potete capire qualcosa in più. Fate bene la vostra scelta però, da ciò dipende molto della riuscita della vostra missione.

Violet
Ma tra tutti, proprio lui? Cioè guardalo... a stento si regge in piedi, fa un passo avanti e due indietro, intervallati da alcuni di lato che lo portano da una parte all’altra del marciapiede. Qualche volta rischia anche di cadere con la faccia sulla strada, insomma, non è messo molto bene e la sua capacità cognitiva sembra andata dalle fanciulle all’angolo della via. Quando ti pari davanti a lui, quello ti guarda per qualche istante e osservandolo capisci che non è lucido, probabilmente è sull’orlo di un bellissimo coma etilico. Cosa potrà mai dirti un tizio così?
B-BLARG!
Ecco, nulla di buono. Ha rischiato di vomitarti sulle scarpe ma per fortuna a farne le spese è solo un’auto parcheggiata li vicino. La cosa però lo fa quasi riprendere, questa volta è lui ad ammiccare con fare da playboy fallito.
Non lo conosco, però possiamo andare a bere nella bettola qua dietro e poi magari...
Ti fa un altro occhiolino, prima di accasciarsi ormai privo di sensi sul marciapiede... mi sa proprio che hai sbagliato preda, forse sarai più fortunata con un’altra vittima. Non devi fare altro che guardarti attorno, potrebbero esserci degli informatori più affidabili tra loro.

Zygoin
Per adesso sei te quello fortunato, almeno colui a cui ti rivolgi sembra essere cosciente e non è perso nella nebbia generata dai fumi dell’alcool. Lo vedi trafficare con uno smartphone e appena ti rivolgi a lui quello alza lo sguardo, inarcando un sopracciglio a causa della sorpresa. Ti squadra completamente prima di risponderti, assumendo ben presto un’espressione accigliata... non sembra molto contento del fatto che tu lo stia disturbando.
No, non sono Joshua.
Seccato per la domanda ritorna ai suoi affari, però tu riesci a distrarlo nuovamente e le tue parole sembrano placare il fastidio del ragazzotto. Fa quasi un sorrisino in quel momento, premendo il tasto laterale del suo cellulare per poi riporlo in tasca.
Il Grumo? Si, è un locale nuovo... ma per ora è quasi sempre vuoto. Se Joshua lavora li credo che abbia poco da darti, a differenza mia.
In quel momento ti si avvicina, sorride ancora ma lo fa in modo malizioso.
Posso invitarti qualcosa da bere? Magari possiamo andare dritti al Grumo.
Per quanto tu sia una gelatina priva di sentimenti, capisci subito che dietro quella frase innocente c’è più di un secondo fine, però al momento questa è la tua unica pista e non puoi fare a meno di fidarti... tanto alla fine l’unico a rimetterci sarà lui, non è vero?

Violet
Sei terribile, lasciatelo dire. Quel poveretto ha solo alzato un po’ il gomito e tu, per vendetta, gli impedisci di alzare anche qualcos’altro... per sempre. L’ubriacone si farà un sacco di domande al suo risveglio, ma di sicuro non ci metterà molto a riconoscere quel qualcosa che non si trova più al suo posto. Quasi mi dispiace per lui. Comunque non sono qui per raccontare le vicende riguardanti il suo pistolino, quindi credo sia il caso di proseguire.
Decidi quindi di raggiungere l’armadio in occhiali da sole, il quale se ne sta dritto in piedi dietro la bancarella... ha le braccia incrociate e lo sguardo dritto davanti a se, anche se con quegli occhiali non si capisce appieno in che direzione stia guardando. La sua pelata però è illuminata dai lampioni e in qualche modo c’è la luna stampata nelle lenti degli occhiali da sole... tutto ciò gli dona un certo fascino, devi proprio ammetterlo. In ogni caso non fa una piega neanche quando ti avvicini, sembra quasi un manichino. Rimane così almeno fino a quando non nomini l’hotdog: in quel momento una scintilla appare dietro gli occhiali e in un attimo ti ritrovi tutta la sua attenzione addosso. Ed è tanta.
Un hotdog non significa nulla.
Wtf? Non è che in realtà quello è un filosofo vestito da armadio? Difficile dirlo, però noti di sicuro il suo vocione e capisci subito che quello non è Falcon: lui i gatti li incenerisce con lo sguardo.
Lo vuoi con la cipolla? I Cetriolini? Ci vuoi il Chili? Ketchup o Senape? Con il Grumo o senza?
Ma... hai sentito bene? Si che hai sentito bene, è impossibile non capire cosa dice quel vocione, il tutto è abbastanza chiaro. Così come hai le idee chiare su come condire quel benedetto hotdog, questa volta sembra proprio che sei stata davvero fortunata.

Zygoin
Povero spacciatore, anche qui mi dispiace per la sua situazione. Lui infatti si sta già leccando i baffi mentre ti osserva con la coda dell’occhio, soffermandosi soprattutto sugli airbag e sul paraurti posteriore, giusto per usare qualche termine automobilistico. Non ha nessuna intenzione di aiutarti, questo ormai sembra abbastanza ovvio, anche perché i vicoli dove vi state infilando si stanno facendo sempre più bui... ma non è di certo un problema per te.
Sei davvero simpatica, sai?
Ti dice lui con fare tentacolare, allungandone uno attorno alle tue spalle e senti come quel tizio sia addirittura più viscido di te. La presa inoltre si fa sempre più stretta e raggiunge il culmine quando transitate accanto a un porta... proprio quando lui decide che la camminata può anche terminare, sottolineando la cosa spingendoti contro la porta arrugginita, schiacciandoti contro di essa con tutto il suo corpo: subito ti punta un coltello alla gola e con l’altra mano ti tiene per i polsi, fermi sopra la tua testa. Il tizio è forte, quasi non riesci a muoverti.
Ora fammi il piacere di non urlare, o finirei per squarciarti la gola.
Lasciami fare e sta buona.
Ti informa lui con una voce perversa, mentre la piccola lama inizia a incidere i già pochi vestiti lasciandoti in breve senza difese. Poi però quello fa una mossa abbastanza stupida, infatti molla le tue mani per trafficare con i suoi pantaloni e anche se il coltello punta ancora alla tua gola, lui al momento è distratto. Sta a te decidere cosa fare, magari conosce davvero qualcosa sul Grumo, solo che per saperlo magari dovresti trovare un sistema alternativo per raccogliere quelle informazioni.