[EM] Primeva

L’Eredità dei Titani ~ Preludio

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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    Nonostante l'aspetto terrificante, l'interno del quartier generale mobile degli Eversori era sorprendentemente tranquillo. Il ponte equipaggio era per quanto possibile insonorizzato, e nonostante le continue proteste di Zimmer, si era speso abbastanza negli interni per poter offrire un ambiente il più possibile tranquillo.
    "Più grande spreco di nostri soldi! Noi dovrebbe spendere in armi, scudi! No poltrone e musica soffusa." aveva più volte commentato... ma non si era mai davvero mosso contro quelle decisioni.

    In fondo, lui sul ponte equipaggio, non lo si vedeva mai. A quanto ne sapeva l'equipaggio, il Boggart viveva nella sala macchine, in comparti della nave sconosciuti ai più. Si aggirava inquieto, controllando che il prodigio tecnologico scovato nelle profondità delle sabbie continuasse a funzionare come un orologio. Lo si poteva sorprendere a parlare da solo, a volte, nei pressi della enorme gemma energetica compressa all'interno di diversi campi di soppressione.

    L'ex nave del quarto raich, ormai da tempo sotto il controllo dell'organizzazione più potente e segreta della Tana, volava secondo rotte casuali calcolate dal computer centrale, allo scopo di non restare mai ferma troppo a lungo. Un volo placido e tranquillo, ben sopra la portata di radar o qualsiasi altro residuo di tecnologia che occasionalmente tempestava il manto dorato dello Yuzrab.
    Visibile all'esterno come una creatura viva, un drago dei tempi passati, solcava i cieli del Sud mimetizzandosi con le occasionali nuvole che incrociavano la sua rotta.

    E' in una di queste giornate, che la voce raschiante del Boggart irruppe stonata dagli altoparlanti interni del Ponte equipaggio. "Bracciodipietra! Rapporto in Hangar, tu ha tre minuti. Tu fa aspettare me, e io espelle tua cabina nel deserto!"
    Dal tono, il Boggart non sembrava per nulla dell'umore di fare quattro chiacchiere in simpatia. Beh, come al solito, in fondo.
     
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  2. _MajinZ_
     
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    Dimitriy se ne stava tranquillo nella sua cabina, completamente rilassato visto che quel giorno non aveva nulla da fare... diciamo che era una delle sue rarissime giornate libere. La gestione della sua rete di spionaggio era un compito difficile e complesso, le Voci non potevano essere lasciate a loro stesse per troppo tempo e necessitavano di un controllo costante, per evitare che qualcuno sapesse troppo o troppo poco. In ogni caso a volte serviva staccare la spina, ogni tanto anche il biondo aveva bisogno di divagarsi e chiudersi nella sua silenziosa stanza era un ottimo modo per divagarsi.
    Il russo era intento a leggere un libro sull’alchimia, una delle sue nuove e interessanti passioni. Lo faceva seduto sul letto, con la schiena appoggiata al muro ma divisa da esso dal cuscino. I guanti bianchi giacevano sul comodino e la giacca nera appoggiata alla sedia, davanti alla scrivania... insomma, in quel momento non aveva nulla del freddo assassino che camminava per le vie di Merovish. Adesso era solo un ragazzo normale in fase di relax, preso dai suoi pensieri e lontano da ogni fastidio che si celava oltre la porta della sua cabina. Purtroppo però quel mondo la fuori era fin troppo vicino e il suo attimo di pace era destinato ad implodere brutalmente fra tre.. due... uno...
    La voce gracchiante di Zimmer, resa ancora più gracchiante dall’interfono, invase di colpo la piccola stanza facendo spuntare una piccola vena sulla tempia del sicario. Sollevò il capo verso l’altoparlante, ascoltò quelle parole, poi chiuse il libro con un colpo secco e sospirò: addio pace, è stato bello conoscerti. Senza aggiungere altro il ragazzo si tirò su, indossò i guanti e poi la giacca, lasciando infine la stanza per raggiungere il suo superiore che lo attendeva nell’hangar. Non ci mise molto a raggiungerlo, lo individuò quasi subito e si mosse nella sua direzione.
    Eccomi.
    Secco, conciso. La sua espressione era quella fredda e inespressiva, ma si poteva notare una sottile nota di fastidio. Nulla di troppo esagerato, infondo lui rispettava il suo capo, però quella lettura l’aveva preso davvero... non vedeva l’ora di riprendere a leggere.

     
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    Il portello del turboascensore si sollevò con uno scatto meccanico, rivelando l'Hangar alla figura dell'assassino Eversore. L'ampio salone, sporco d'olio di giunzione e bruciature di grafite, era carico di piccoli container, casse e contenitori di ogni tipo. Le pareti erano cariche di attrezzi e occasionalmente armi, mentre "parcheggiate" sul fondo le due navette ausiliarie attendevano di poter essere utilizzate.

    Nonostante fosse il ponte più vicino all'esterno della nave, divisa dall'aria sottostante solo dalla paratia corazzata attraverso la quale potevano salpare le navette, all'interno dell'area non si sentiva assolutamente nessun rumore esterno. Sembrava quasi di essere fermi, al suolo, in una qualche officina del Blood Runner... e non in volo per i cieli dello Yuzrab, ad una velocità moderata ma costante.

    Zimmer sedeva a quello che pareva un banco da lavoro, a ridosso della parete, trafficando come sue solito con attrezzi e progetti. Su tutto il tavolo, erano presenti progetti moderni quanto antichi tomi alchemici, che avrebbero fatto sembrare la lettura che tanto aveva appassionato il Russo una favola della buonanotte.
    Antichi riti sconosciuti a gran parte delle creature di superficie campeggiavano da quelle pagine, racchiuse in piccole lettere vergate a mano.
    "Tu ci ha messo troppo." salutò il molliccio, senza nemmeno alzare lo sguardo. Gli occhi erano coperti da spessi occhialoni da saldatore, le mani coperte dai guanti alchemici, che spesso il rosso aveva usato per dominare la materia e creare ciò che più gli serviva.

    Zimmer però non era solo, ad attendere Dimitriy. E fatto ancor più inquietante... l'ospite del rossiccio non era nemmeno un Eversore.
    Una figura dalla fisionomia alta e sottile, avvolta da una lunga tunica nera, il volto occultato da uno spesso cappuccio.
    "Quanto tempo, mio principe...<3" commentò con voce sibilante, mentre con una mano si abbassava il cappuccio...

    Un volto noto si stagliò davanti al biondo... un volto odiato e che gli aveva fatto guadagnare il soprannome che tanto spesso veniva usato da Zimmer.

    Nell'hangar della Behemoth, ecco Medusa aveva fatto la sua apparizione.
     
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  4. _MajinZ_
     
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    L’hangar era come al solite immerso nel casino, come ogni luogo in cui bazzicava il Rossiccio. Olio e bruciature macchiavano il pavimento, attorno alle pareti invece vi erano numerosi container e attrezzi di ogni tipo. Quello era uno dei ponti più esterni, eppure non si sentiva nessun rumore... proprio non sembrava che fossero in viaggio tra i cieli dello Yuzrab. La Behemoth era una nave eccezionale, enorme ma allo stesso tempo silenziosa, letale ma anche invisibile. E per chi osava posare gli occhi su di lei, il suo aspetto mostruoso gliel’avrebbe fatto subito abbassare.
    Dimitriy ci mise poco a rintracciare il suo capo, lo vide seduto a quello che sembrava un tavolo da lavoro, circondato da progetti di ogni epoca, scritti antichi e strumenti ad alta tecnologia che contrastavano in modo prepotente tra loro. Il Boggart non se ne stava con le mani in mano, indossava infatti i suoi guanti da alchimista e due occhialoni da saldatore... quindi a occhio e croce stava facendo qualcosa di importante, anche se era difficile capire cosa. Quegli scritti alchemici poi aveva un aspetto interessante, ma difficilmente avrebbe lasciato che un bipede li leggesse.
    Ovviamente il rosso si lamentò di un presunto ritardo del russo, cosa impossibile tra l’altro, però non rispose e si limitò ad incrociare le braccia, attendendo in silenzio gli ordini. Proprio in quel momento però, il biondo si accorse di un’altra presenza... una presenza che non conosceva, anche se la sensazione che gli trasmetteva stranamente non era nuova. Quello non era un eversore, la figura incappucciata di nero era un’estranea. Un’estranea nella base segreta degli Eversori. Dimitriy lanciò uno sguardo a Zimmer... per un rischio simile doveva esserci di sicuro una motivazione, il mercante non era uno stupido.
    Quando però quella comparsa si levò il cappuccio, beh, il sicario dubitò fortemente della sanità mentale del suo capo.
    La reazione del russo non si fece attendere, in un primo momento sgranò gli occhi alla vista di quella donna... poi istintivamente balzò all’indietro sfoderando immediatamente i suoi due pugnali, posizionandosi in modo tale da essere pronto a un possibile assalto. Era odio puro quello che lo sguardo del biondo scagliava in direzione della donna. Il ricordo del proprio braccio pietrificato era ancora vivo, ma quel che più gli bruciava era il tradimento, l’essere stato preso in giro.
    Cosa ci fa lei qui? Capo sei impazzito per caso?!
    Sbraitò l’assassino senza distogliere lo sguardo da quella strega, proprio non riusciva a capire il motivo della sua presenza sulla nave... quella era una nemica, era una persona pericolosa che poteva fare molto male alla Gilda. Alla gorgone andava subito tagliata la testa.

     
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    Zimmer sospirò esasperato, alzando appena il capo dal tavolo da lavoro, muovendo la mano come se volesse scacciare un improvvisa mosca particolarmente fastidiosa che aveva interrotto il suo lavoro.
    "Con chi tu crede di parlare, ragazzo?" commentò con tono grave, lanciando un occhiataccia da sotto gli occhialoni da lavoro.
    Lasciò però che fosse la letale bionda a prendere la parola.
    "Ah, Dimitriy... sempre così passionale e avventato..." Cinguettò la gorgone, avvicinandosi con noncuranza verso il russo. Era lei, senza ombra di dubbio. Così vicina, a portata di mano... Se il biondo voleva la sua vendetta, gli sarebbe bastato un rapido movimento di mano per far buon uso dei propri pugnali. Ma se non fosse stato completamente accecato dalla sete di vendetta, forse avrebbe potuto notare un particolare. La strega, ai tempi del loro primo incontro, aveva gli occhi verdi... Mentre ora, erano azzurri. Un semplice scherzo della memoria, forse? In fondo, erano passati anni dal raid alla fortezza di quel signore della guerra.

    "...e dire che vi ho aiutati così tanto, confermandovi le voci circa la creatura dormiente, il Dio Bestia che ora avete addomesticato..." Qualcosa non quadrava. Medusa non sembrava conoscere la vera natura della Behemoth... com'era possibile, se vi si trovava a bordo?
    Uno sguardo significativo partì, come un lampo, dal volto di Zimmer.
    "Non fare cazzate, ragazzo" sembravano dire i suoi occhi.

    La ragazza però era sempre più vicina, se avesse voluto, avrebbe potuto allungare una mano e sfiorare la figura del sicario eversore. "Come va il braccio, mio bel principe? Lo usi ancora per salvare le belle ragazze in pericolo, o ora hai imparato a controllarlo meglio?" Quasi sussurrò, con un sorriso provocatorio stampato sulle labbra.
     
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  6. _MajinZ_
     
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    Già, senza neanche accorgersene aveva mancato di rispetto a un suo superiore. Per quel che riguardava Dimitriy era una cosa che accadeva abbastanza di rado, anzi, non succedeva proprio mai. Però in quel momento, vedendo quella donna davanti a se la sua mente aveva reagito di istinto e ogni gerarchia era saltata in un istante... la visione del pericolo imminente aveva sfondato ogni barriera, ma ripensandoci un istante dopo si accorse subito che un errore simile non era proprio da lui. Abbassò lo sguardo, colpevole, quando Zimmer lo riprese. Il rosso però non proseguì, lasciando la parola a quella maledetta strega che continuava a ridurre la distanza dal sicario.
    Lentamente si avvicinava al russo come se fosse una cosa normalissima, dimenticandosi quasi che a causa di ciò che lei gli aveva fatto, lui la odiava a morte e non desiderava altro da fare che spedirla all’inferno. Per fortuna in quel momento la ragione superava l’istinto, se quella donna si trovava in quel luogo doveva esserci un qualche motivo. Così subito si calmò, rinfoderando i pugnali e facendo un passo indietro: non voleva starle troppo vicino, aveva dei brutti ricordi. La rabbia sfumò soffocata dall’autocontrollo del ragazzo, il quale ricambiò lo sguardo della strega e notò un particolare guardando quegli occhi... un tempo erano verdi, ma adesso erano azzurri. Se lo ricordava bene, ricordava ogni dettaglio di quella figura. Non era uno che dimenticava i volti, quindi doveva esserci una spiegazione anche per quello.
    Ecco infatti che pian piano la verità veniva a galla, lei non sapeva che adesso si trovava all’interno di quella creatura... lanciò un’occhiata al Boggart e quello fece una faccia abbastanza eloquente, solo uno stupido non avrebbe capito.
    Tsk.
    Non aggiunse altro il russo, limitandosi a far schioccare la lingua con fare scocciato... non nascondeva il suo risentimento verso quella donna.
    Stai attenta a non scherzare col fuoco, sono cambiato dal nostro ultimo incontro.
    Rispose il ragazzo con un’espressione dura, che non lasciava spazio a nessuna ironia. Non dimenticava, ma sapeva benissimo che non era il momento per la vendetta... adesso doveva sapere, poi avrebbe pensato a un modo creativo per sbarazzarsi di lei.

     
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    Primeva


    Medusa assunse un espressione stupita, fissando la reazione del ragazzo biondo, poi gettò il capo all'indietro, ridendo fragorosamente.
    "Ah, mio bellissimo Principe... che il Boggart sia riuscito a inculcarti un po di buon senso?" esclamò, tornando a guardare il russo. Una grossa crepa gli solcava il volto ora, era impossibile non vederla.
    La gorgone fece un paio di passi indietro, come se non fosse altro che una giovane ragazza spensierata... e non il mostro probabilmente millenario che era in realtà.
    "Hai proprio ragione mio bel principe, sei proprio cambiato... <3" commentò poi, lanciandogli un ultima occhiata maliziosa.
    Zimmer si schiarì rumorosamente la gola, richiamando l'attenzione dei due.
    "Io ringrazia per tue informazioni, Gorgone... come sempre." latrò, con la voce gracchiante che tutti avevamo imparato ormai ad amare. La mano destra era posata sul polveroso tomo al suo fianco, poggiato sul bancone.
    Era un libro all'apparenza molto antico, la copertina rilegata con cuoio nero e le pagine anch'esse col bordo annerito forse dal tempo. Sembrava sigillato da qualche grosso lucchetto, ma per quando Dimitriy potesse sforzatesi, non avrebbe notato alcuna toppa per un eventuale chiave.
    "Come promesso, tu avrà accesso a Caverne Caustiche sotto Merovish... ora, se tu vuole procedere con seconda parte di patto... sembra che tuo tempo qui stia a sgoccioli."
    borbottò sbrigativo.

    Un altra, profonda crepa era apparsa scricchiolando, facendo cedere un angolo del volto della bella bionda.
    Questa, con noncuranza, sorrise annuendo.
    Stese con calma una mano verso il Boggart, e un globo di pura magia azzurra si formò a mezz'aria, saettando energia da tutte le parti.
    Tuttavia, quella che poteva sembrare un offensiva ai danni di Zimmer restò sul posto, anche dopo che Medusa ebbe abbassato il braccio. La sfera continuò a fluttuare, apparentemente innocua.

    "Mi spiace dovermi congedare così presto... purtroppo, il vostro sistema di sicurezza mi offre ben poco tempo per farvi visita." mormorò la donna con tono forzatamente dispiaciuto, incrociando le braccia sotto il seno con fare malizioso.
    Lanciò un ultimo occhiolino verso il russo e...

    ... finalmente il volto andò in pezzi. Frammenti di pietra si riversarono a terra, frantumandosi e dissolvendosi in poco più che sabbia.
    Sotto, un volto di una ragazza completamente diversa si rivelò.
    "Cosa... dove... chi siete?" domandò spaventata, guardandosi attorno spaesata.
    "Aiuto! ...aiuto?" Non era solo una maschera: davanti a loro c'era una creatura completamente diversa, sia di statura che di animo.
    A nulla valsero, per altro, le sue richieste: la magia della Gorgone, che l'aveva forzata a diventare un suo simulacro, si rivelò all'istante. Un piccolo serpente le uscì di forza dalla gola, saettando sul terreno metallico. La ragazza divenne istantaneamente di pietra, esattamente come era accaduto al braccio di Dimitriy, tanto tempo prima.

    Il serpente saettò via, cercando di nascondersi, ma il Boggart fu desto a saltargli addosso e schiacciargli la testa con una pedata. La coda si contorse per qualche istante, poi l'agonia finì.

    "... e anche questa è andata." sospirò Zimmer, lasciandosi cadere sul pavimento e mettendosi seduto.
    "Se tu ha domande, chesto è tempo, Lettera. Io dopo deve riposare, due settimane che no dorme." imprecò, lasciandosi poi sfuggire una bestemmia circa " chel fottuto lavoro di pasha che è utile solo a infilare problemi su per culo di onesti imprenditori".


    Boggart, mai contenti.


    ENERGIA: 100 %
    Fisico: In salute.
    Mente
    : Boggart



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    Mercury Trader: 3/3 – 3/3
    Aspide di Troia 24/24




    Attive:

    ATTIVE

    Passive:

    Icarus [x] [Passiva di volo]
    Fin dai tempi delle antiche lune, quando i Boggart erano liberi di pascolare per le lande di tutti i mondi, prima che perdessero la possibilità di vivere in superficie e si autoesiliassero nei Cunicoli (lo avevano detto alla Zietta Bacherozza che quella mano di poker sarebbe andata male...), i mollicci di tutte le tribù sognavano, come tutte le civiltà senzienti, il volo.
    Questa antica e ancestrale voglia di librarsi nell'etere risale alla prima tribù Boggart: i Cosirossichevendonoquellochevogliono. Il capo villaggio, mentre vendeva i famosi rotoloni di carta igienica di foglie d'ortica, capitò di dover volgere gli occhi al cielo. Era notte, e immancabilmente trovò quella grossa palla argentata in mezzo al cielo. "Se riuscissi a vendere quella..." pensò subito il Boggart, "...potrei vivere di rendita tutta la vita!"
    La corsa alla conquista della Luna era iniziata.

    Ci furono vari casi nella storia Boggart, dove famosi e rimirati scienziati riuscirono a spiccare il volo. Primo fra tutti fu G'orlan Saltocolpiede. Si gettò da una rupe e volò per ben ventitré secondi. Purtroppo, non sopravvisse all'esperimento.
    Farg'arn Voladipeto, che tentò di addomesticare un albatros per usarlo come cavalcatura. Ci riuscì, ma casualmente fu trasportato solo al nido del volatile, finendo nelle fauci dei suoi piccoli.

    Eppure, i Boggart non si fecero mai scoraggiare da queste quisquiglie, e finalmente, Zimmerthaugher Del Cunicolo Dal Quale Si Torna è riuscito nella titanica impresa.

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo dei suoi rutti, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: due ali di colore scuro, costituite da una serie di lamine ultraleggere in grado di adattarsi alle correnti d’aria e sostenere così l’esile peso del Boggart. Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dal volere diretto del Boggart, che si è collegato telepaticamente alle ali impiantate nella sa schiena tramite una forte dose di alcol.
    Non chiedete, vi basti sapere che era roba davvero buona.
    Quando non vengono usate, le lamine che costituiscono il corpo delle ali si ritraggono su loro stesse, ripiegando tutta la struttura nei cilindri di contenimento sferici, che a loro volta si richiudono il loro stessi. Da chiuse, le ali non sono altro che due sfere scure impiantate nelle scapole del Boggart.


    Lingua da mercante [Passiva di Persuasione]
    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.

    Ovviamente, non avendo poteri paranormali, questo non sarà mai possibile, ma la sua sicurezza e la sua parlantina porterà l'interlocutore ad avere meno dubbi a riguardo, tendendo a fidarsi delle parole del Boggart.


    Certificato di Alchimista[Immunità ai propri veleni]
    Gli Alchimisti dei Pozzi sono i chimici dei Mollicci. Utilizzando antiche quanto folli ricette, sono in grado di sintetizzare in rudimentali laboratori impacchi curativi, pozioni dai più disparati effetti, potenti droghe. Alcune di queste ricette sono talmente pericolose e inquietanti da essere bandite addirittura dai Boggart. Un esempio palese è quello della capra gigante. Mai, MAI sintetizzare la pozione della capra gigante. [Guida all’universo Molliccio, geografia dei Cunicoli e vocabolario di torte pigolanti, estratto.]

    -I Veri alchimisti si distinguono dai mentecatti per la loro abilità nel resistere alle proprie misture. E' cosa alquanto comune, quando si lavora alla miscelazione di sostanze ignote, generare reazioni chimiche incontrollate e spesso non volute. Se i chimici non avessero questa innata capacità a resistere ai veleni, dubito seriamente che esisterebbe la professione di alchimista, in queste lande.
    Ora, i Boggart NON sono veri alchimisti: gli ingredienti cui hanno accesso sono si molto particolari e dai più disparati effetti, ma questa peculiarità ha limitato enormemente la qualità dei vaccini e delle tecniche utilizzate per resistere ai veleni. Di conseguenza, gli effetti di questa passiva si possono applicare solo ai veleni prodotti dal Boggart, e si rivela completamente inefficace verso i veleni di qualsiasi altra origine.
    [Passiva di immunità ai veleni Boggart]
    -


    Intuito del bugiardo [Passiva di radar contro le influenze psioniche e illusorie]
    Chiunque cerchi di intraprendere la carriera del mercante di ossa, fra i Boggart, deve rendersi conto prima di tutto che dovrà avere a che fare con le creature più meschine, ripugnanti, bugiarde e approfittatici che la natura cosmica potesse creare in tutta la sua bizzarra fantasia: gli esseri umani. Queste strane e malvagie creature, oltre che ad aver una carnagione orribilmente liscia e irrimediabilmente rosea, sono anche prime in classifica nel campo della violenza e della menzogna, tanto da essere perfettamente in grado di mentirsi a vicenda. Per questo, i mercanti di ossa, gli outsiders dei Cunicoli, che dovranno fare i loro affari con tali creature, devono esercitarsi fino allo spasmo a mentire e a riconoscere gli inganni.

    Zimmer, a tal proposito, ha passato un anno intero a mentire, sempre e costantemente, su qualsiasi cosa, tanto che se in quel periodo gli avessero chiesto "ti sei lavato Zimmer?" lui avrebbe risposto "certo, come ogni giorno!"

    Riuscire a mentire è un arte, e per chi riesce a farlo in modo naturale come respirare, allora accorgersi di una menzogna è altrettanto facile.
    Questo intuito latente è molto, molto comodo in quanto nel mondo esterno esistono creature capaci di manipolare i sensi, di farti vedere cose non vere... e riuscire a distinguerle, è un gran vantaggio.



    Companion:

    Oliphant [x] [Companion animale, GDR only]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.


    23 [x] [Companion Cyborg]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    C'è chi dice che siano una coppia inappropriata, chi pensa siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.


    Che la Paura diventi Rabbia [Passiva di insensibilità al dolore] [Passiva di sensi sviluppati]
    Attraverso le torture, le privazioni sensoriali e l’addestramento indotto dai Demoni meccanici, il povero schiavo è stato convertito alla dottrina dei Phyrexia, e non solo nella morale e nella psicologia, ma anche nei riflessi e nelle percezioni. I lunghi periodi passati nel buio più assoluto lo hanno reso quasi cieco, ma hanno potenziato in modo impressionante tutti gli altri sensi. Le lunghe ore passate sotto tortura, senza mai perdere conoscenza, gli hanno conferito non solo una soglia del dolore drasticamente più alta, ma anche un livello di percezione corporea altrimenti irraggiungibile.
    A seguito a questa preparazione, il corpo dello schiavo è stato “rielaborato”, potenziato per usare una terminologia comune ai suoi carcerieri. Dove prima stavano degli organi, ora in gran parte risiedono delle macchine. Dove prima c’era un cervello, ora la materia grigia è assistita da un centinaio di processori.
    Dove prima stava l’uomo, ora regna la macchina. Questo ha sopperito a molti degli handicap accumulati durante la “rieducazione”, potenziando in oltre le capacità che il ragazzo aveva in precedenza.


    La spada delle Legioni [Spada + passiva Vibrolama]
    L’arma che i Phyrexia donano al loro profeta, l’anima corrotta ricondotta alla luce, Skaro il conquistatore, Skaro delle Legioni. Ed è, di fatto, l’arma che 23 ha ottenuto dopo il suo indottrinamento, assieme a tutti i suoi titoli. La spada delle legioni di fatto non è una spada vera e propria, e il suo nome è solo simbolico. L’arma in se è integrata nel braccio destro di 23 ed è composta da un unico blocco di metallo affilato come un rasoio. La lama non è appuntita, bensì rettangolare, in modo da dare il meglio non negli affondi ma nei tagli netti. Tuttavia, la sezione di punta è talmente affilata da non invidiare nessuna punta di spada convenzionale. La lama, nera come la notte, è innestata nel braccio dello schiavo, e può essere estratta a piacimento o fatta ruotare sul proprio asse. In oltre, l’intera lama è studiata in modo tale da vibrare ad una frequenza tale da non essere notato dall’occhio umano, ma da garantirgli un potere di penetrazione e di taglio inimmaginabili.



    Il pugno delle Legioni [Arma da fuoco: fucile d'assalto]
    I profondi cambiamenti apportati dai Demoni meccanici non si sono limitati a cambiamenti interni al corpo dello schiavo, per potenziarne le capacità, ma anche ad alcune parti esterne. Entrambe le braccia dello schiavo sono state sostituite con due protesi cibernetiche, nere e resistenti. I collegamenti neuronali permettono allo schiavo di provare sensazioni tattili alle nuove braccia, nonostante queste siano artificiali. Il motivo di questa sostituzione è la scarsa idoneità alle vecchie braccia organiche al combattimento. Le nuove braccia invece possono garantire una gran forza di arresto e di attacco, oltre che a fungere da alloggiamento alle armi principali dello Schiavo.
    Se nel braccio destro è impiantata una lama, nel sinistro troveremo un fucile. Il palmo della mano sinistra presenterà una bocca di fuoco alimentata da un reattore posto sulla spalla dell’arto, capace di detonare proiettili al plasma ad alta densità. Tuttavia l’elevato calore generato dall’arma ne compromette l’utilizzo continuativo, limitandone la capacità. La forza d’impatto e di penetrazione dei proiettili non sarà diversa da quello di munizioni standard reperibili in ogni dove e la capacità massima di fuoco sarà di tre colpi al minuto (turno). In oltre, il numero massimo di colpi detonabili prima di un surriscaldamento è di un massimo di 12, successivamente il nucleo che alimenta il fucile andrà sostituito.



    "It's Spider o'clock!" [Companion meccanico: ragno] [Passiva di Invisibilità] [Vista condivisa]
    Dovete sapere che i Boggart hanno un concetto di misurazione del tempo alquanto particolare. Abitando sotto terra, quando venne l'urgenza di misurare il passaggio dei secondi, delle ore, degli anni, non venne loro in aiuto la luce del sole, con quelle bellissime meridiane che ne conseguirono nel mondo dei Bipedi. No, loro cominciarono a misurare i lassi di tempo fra un rutto e l'altro. Inventarono il Ruttatore: una bevanda capace di farti ruttare per un anno intero. Quelli che non morivano per le gigantesche quantità di CO2 sviluppata nelle loro pance diventavano degli orologi viventi. C'era un Ruttatore in ogni pub, locale, area adibita al bere, che per un anno buono stava li, a ruttare le ore.

    Dopo questa premessa completamente inutile, che ci fa Zimmer con un cipollotto da taschino?
    Beh di sicuro non ci legge l'ora.
    L'orologio è in realtà un miracolo di micro ingegneria: grazie all'abilità del Boggart nel creare roba improbabile e all'energia dei cristalli trovati a Nord (dio benedica quella quest), è riuscito a costruire un piccolo ragno meccanico che, chiuso su se stesso, ha le sembianze di un orologio da taschino.
    Il nuovo compagno di viaggio dell'allegra brigata zimmeriana è il compagno ideale per un Boggart. Non consuma cibo, non si lamenta, non chiede uno stipendio... a paragone, 23 è una stupida palla al piede.
    Oltre ad eseguire tutti gli ordini impartiti dal Boggart, il ragno è composto da una particolare lega derivante dall'acreacciaio e dalla lucediluna. In breve, è in grado di riflettere quasi completamente la luce, diventando, se non invisibile, molto difficile da notare.
    E mi chiedere, che fa questo simpatico orrore su otto zampe? Stacca la testa a morsi alle persone?
    Beh - vi risponderei io- non ancora. In verità, di suo fa ben poco... se non che l'addome è carico di ogni sostanza nociva mai ideata dal Boggart e che il suo dorso è sagomato per istallarci sopra un Diffusore di Peste.


    Equipaggiamento:

    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Mercury Trader[Arma da mischia: Martello + Arma da fuoco: cannone]

    Avete mai avuto la sgradevole sensazione di essere osservati?
    Ricevete spesso minacce di morte?
    La vostra carovana è davvero al sicuro, con quei mercenari da quattro soldi che avete reclutato? (che ovviamente non sono Eversori, il meglio del meglio, brutti spilorci del cazzo?)
    Gentleman? I Give you... The Mercury Trader! Osservate la sua invidiabile linea!
    *Parte un montaggio di Klaus in intimo che accarezza voluttuosamente un enorme martello argentato, con rifiniture in oro e carbonite*
    Con questo miracolo dell'ingegneria, anche il più debole di voi potrà fare una strage alla vecchia maniera, spaccando arti, crani e casse toraciche come se fossero di paglia! *Il Klaus / modella eminflex lancia sorrisi suadenti alle telecamere, mentre mima un colpo col denominato martello* Grazie ai simpatici giunti di potenza a reazione, anche il più piccolo e sbilanciato esserino potrà tirar di magli come e soltanto gli dei potevano prima!
    Ma... un momento... cosa vedo arrivare? *Primo piano sul seminudo Klaus, che spalanca la bocca in finta sorpresa* E'... la PECORA CORAZZATA! *un addetto vestito di nero, cercando di non farsi inquadrare troppo, porta sul set una povera pecora, con un piccolo elmo di cartone malamente colorato di grigio. Il sempreverde Klaus finge spavento e terrore, la pecora comincia a brucare il cartone di cui è composta l'ambientazione del set*
    Vi siete mai trovati in situazioni simili? Contro creature talmente mostruose e raccapriccianti da non trovare nemmeno il coraggio di fare un passo verso di loro?
    Niente paura, signore e signori, il Mercury Trader lo troverà per voi!
    Questo in fatti non è solo un fantastico e schiccosissimo martellone da battaglia spaccatutto, no signore!
    *Il bellissimo Klaus preme un pulsante sull'impugnatura del martello e la testa di questi (del martello, non del Klaus) si apre, rivelando un enorme bocca di fuoco. Il Klaus mima movimenti provocanti col dato cannone* Ebbene si! E' anche un pratico, comodissimo, devastantissimo BAAAAAZZUKAAA!
    *Il cannone si carica di energia, proiettando scariche elettriche nello studio e annerendo il finto mobilio del set, prima di liberare una scarica di un blu intenso, cancellando dal creato la povera pecora. L'animale, colpito, esplode, tingendo di rosso e di interiora l'ambiente. Effetto sonoro da film comico da 4 soldi, risate registrate*


    Aspide di Troia [Arma da fuoco: Mitragliatore, cammuffata.]
    Ultima invenzione di casa Zimmer, l’Aspide di Troia, o più semplicemente Aspide. Per la prima volta, Zimmer non ha attinto all’arsenale tipico di un Boggart per la creazione di questa ultima, stupenda arma, ma non per questo il risultato è meno letale del solito.
    L’aspide, come il nome suggerisce, è una serpentina di metallo scuro che si allunga sulla spalla destra e si avvolge a spirale lungo tutto il braccio, fino al polso del molliccio. La testa del dispositivo, apparentemente ornamentale, culmina in un effige raffigurante una testa di vipera, nell’atto di azzannare un invisibile preda. Quello che sembra un ornamento è in realtà una macchina di morte, sofisticata e letale. La serpentina è in realtà cava, alimentata da una forte pressione generata da un micro compressore installato nella coda e be oliata con un unguento alchemico. Caricata da uno scomparto invisibile a chi non sa dove cercarlo, l’arma può essere caricata con dei piccoli proiettili affusolati a forma di aculeo che niente hanno da invidiare a quelli di una normale mitraglietta. Il dispositivo è in grado di detonare 4 proiettili in rapida successione e di contenere, vista la loro piccola dimensione, 24 proiettili.
    Il suo nome, tuttavia, è riferito alla particolarità peculiare di alcuni proiettili appositamente costruiti da Zimmer: i denti di vipera. Questi dardi sono anch’essi cavi ed equipaggiati da una piccola pompa a dispersione. Se caricati con uno dei gas letali dell’Alchimista dei Pozzi. Questi proiettili scaricheranno il loro letale contenuto durante il tragitto, come dei veri e propri cavalli di troia.



    Portatore di Peste. [Mina + attive ad area]
    [... e quando i Boggart cominciarono a usare l'Acreacciaio per difendersi dalle maledizioni dei Rargshak, vanificandone la potenza magica, i Ratti Mannari cominciarono a usare armi alternative. Il Clan dei Rodimidollo cominciò ad usare un arma che anche l'acreacciaio non riusciva a contenere, una arma che non era magica. I Sacerdoti della Peste scatenarono la morte fra i Cunicoli.]
    La nuova arma di casa Zimmer è in realtà una rielaborazione di un arma usata dal proprio antico nemico. Molti reperti furono ritrovati sui cadaveri dei Sacerdoti della Peste, eppure la maggior parte di questi sembrava inutilizzabile. Il Rossiccio di Merovish è riuscito a ricavarne un prototipo, dopo anni di sperimentazione e di insuccessi. Il risultato è una piccola piramide d'ottone, grande abbastanza da stare in una normalissima tasca. La base è adesiva, e al comando del molliccio le tre sezioni laterali si aprono, rivelando tre diffusori (uno per ogni lato) pronti a liberare il proprio mortale carico.
    L'intensità dei sintomi e l'area di diffusione è relativa alla concentrazione di batteri caricati nel diffusore, ma
    i sintomi sono tipicamente abbassamento di temperatura corporea, cefalea, vertigini, dolore inguinale e un forte malessere generale. I sintomi si accentuano tanto più a lungo il soggetto colpito resta nell'area d'azione del diffusore, che continua a rilasciare ondate di batteri di Yersinia pestis per ben due turni. Il batterio, modificato in laboratorio, agisce attraverso l'inalazione e la comparsa dei sintomi è immediata. Tuttavia, per avere questo effetto istantaneo, si è sacrificata molta della longevità del batterio, che sopravvive quel tanto che dura la carica di diffusione del dispositivo (due turni).
    Il diffusore può agire in due modi, per quanto simili, a seconda della situazione.
    Non essendo un gas, ma un batterio, l'azione sarebbe incolore, inodore e indistinguibile, salvo percezioni particolari, dalla normale aria. Questo favorisce, come molte delle armi chimiche di Zimmer, la furtività dell'azione, impedendo per quanto possibile all'avversario di accorgersi dell'attacco, fino all'insorgenza dei sintomi.
    Tuttavia, spesso e volentieri il panico è un arma molto più efficace della furtività. Assieme al batterio, il dispositivo può liberare una sostanza gassosa più pesante dell'aria, di un denso colore verde marcio e dall'odore sgradevole. Il gas ha la stessa area d'effetto della diffusione del batterio e non ha assolutamente nessun effetto negativo, se non portare il messaggio implicito del "se vieni qui ti fai un gran male".

    In oltre, se il serbatoio batterico è per forza di cose limitato al singolo utilizzo, quello gassoso è più capiente, permettendo l'attivazione più volte. Boggart: la truffa è sempre dietro l'angolo.










    uH0Iz
    b18To
    mN7r3
    UpOnv







    NOTE



    Short_Fuse - Bouncing_Bomb - Satchel_Charge - Hexplosive_Minefield - Mega_Inferno_Bomb


     
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  8. _MajinZ_
     
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    Dimitriy non gradì molto quelle risate, stava quasi per ripensarci riguardo al tagliarle la testa subito... ma ciò sarebbe stata come una sconfitta, oltre al fatto che Zimmer gli avrebbe fatto il culo a strisce. Quella crepa però non sfuggì alla sua attenzione, sembrava quasi che sul volto della Strega vi fosse una maschera d’argilla che lentamente andava in frantumi. Il biondo comunque storse la bocca a quell’occhiata maliziosa, era così che l’aveva fregato in quei sotterranei e la cosa continuava a farlo incazzare di brutto... poteva sopportare tutto, ma le prese in giro proprio no.
    In quel momento però fu il Rosso a prendere la parola, richiamando l’attenzione del russo su di lui... il quale notò in quel momento il libro che il suo capo teneva sotto braccio. Era un bel tomo, antico a giudicare dalla rilegatura... era anche chiuso con un lucchetto, ma su di esso non vi era nessuna serratura: chissà come si apriva, era una bella domanda e magari più tardi gliel’avrebbe chiesto. La cosa più strana però era il fatto che quei due, Medusa e Boggart, avessero un patto riguardante l’accesso alle Caverne Caustiche, un luogo che il biondo non ricordava di aver mai sentito nominare.
    Nello stesso istante una nuova crepa si aprì sul volto della donna, facendo cadere a terra un angolo del viso... ma lei continuava a sorridere, come se ciò fosse una cosa normalissima. Quando però diede vita a una sfera luminosa, istintivamente il ragazzo tornò a stringere i pugnali, rilassandosi solo quando classificò quella cosa come inoffensiva. Continuava a fluttuare, ma per il momento non sembrava qualcosa di pericoloso. In ogni caso il suo tempo sembrava finito, dopo aver lanciato un altro sguardo sensuale al sicario che lo ricambiò con indifferenza, il volto della strega andò completamente in pezzi... rivelandone un altro, appartenente a una ragazza completamente diversa.
    Dimitriy inarcò un sopracciglio, quella non sapeva neanche dove si trovasse, si trattava di una semplice pedina soggiogata dalla magia della Gorgone. Le sue richieste di aiuto non valsero a nulla, all’improvviso infatti un serpente uscì a forza dalla sua bocca e lei istantaneamente divenne pietra... proprio com’era successo al braccio dell’assassino. Il serpentello comunque provò a scappare, ma il brutto piede di Zimmer gli spiaccicò la testa a terra.
    Caverne Caustiche?
    Domandò subito il russo, incrociando poi nuovamente le braccia al petto.
    E pensavo che lei fosse una nostra nemica, è stato un rischio farla salire.
    Lui era un tipo prudente, non vedeva di buon occhio certe scelte, anche se a farle era stato un suo diretto superiore... ma da quando era libero aveva sviluppato un suo senso del giudizio.
    Cosa abbiamo guadagnato da questo patto?
    Chiese infine Bracciodipietra, osservando incuriosito il Rosso.

     
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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    Primeva


    Il Boggart si stiracchiò, lasciandosi sfuggire uno sbadiglio che avrebbe fatto impallidire perfino Lovercraft, rivelando fauci in luoghi dove l'organismo dovrebbe essere comunemente rosa e molle. Pigramente, strusciò il piede inzaccherato di materia grigia di rettile contro la pavimentazione ruvida dell'hangar.
    Era stanco, esausto.
    Mentre contrattava con la Gorgone, il Boggart era di marmo, imperscrutabile e imperturbabile. Ma ora che quella facciata non era più necessaria, era chiaro come quelle due settimane di veglia non fossero un modo esagerato per indicare una nottata in bianco.
    Nonostante la stanchezza, un inquietante ghigno gli si disegnò sul volto, alla domanda della Lettera di Sangue.
    "Grosse caverne sotto Merovish. Dopo incidente in arena..." già: "l'incidente". La rottura dell'ultimo sigillo, l'evasione dei Titani, la quasi vittoria del fantasma del Re decaduto. Quegli eventi erano ancora impressi a fuoco nella mente di chi era presente... di chi era sopravvissuto. Di chi aveva salvato la Tana. "... noi ha trovato nuovi livelli inesplorati. Cave Caustiche, io chiama. Piene di acido sulfureo e chissà cos'altro... se Medusa vuole andare li, sicuramente motivo c'è." Dimitriy avrebbe dovuto capirlo meglio di chiunque altro... se quella strega si muoveva, era perché sapeva di poterne trarre vantaggio.
    "No è problema nostro." commentò il Rosso, anticipando la domanda del russo. "Io ha promesso che noi no alzerà dito si di lei, durante sua esplorazione... ma io no ha mai detto niente su Eldroc." Perché gli abitanti di Merovish non erano i soli a condividere quel cielo di roccia e sofferenza... e l'esercito rosso avrebbe sicuramente avuto da ridire davanti alla Gorgone. Zimmer si concesse una breve risata.

    Mai fare accordi con un Boggart: con una mano ti istruisce, con l'altra ti fotte il portafogli.

    "Nostra nemica? Io dice più tua... se noi ha questa" Zimmer batté forte il piede sul pavimento "...anche merito suo." indiretto forse, non voluto... ma si: parte delle informazioni che anni prima aveva indirizzato la spedizione alla ricerca del leggendario Dio Bestia, il Behemoth, proveniva proprio dalla Gorgone.
    Zimmer agitò piano una mano, come era solito fare quando voleva archiviare una discussione a suo parere inutile. "Nessuno di esterno salirà mai qui, finché io respira. Chella viscida bipede ha usato un Avatar... magia strana, puzzava di marcio. Uso di corpo a distanza... no ha solo dovuto prelevare. Chela no sapeva manco dov'era." tutte le precauzioni erano state prese per impedire che la Gorgone capisse dove fossero. Infatti, non dava l'impressione di sapere dove si trovava. Con ogni probabilità, nonostante sapesse della leggenda del Dio Bestia, Medusa non era a conoscenza della vera natura della Behemoth.
    Ma cosa aveva ottenuto Zimmer da tutto quello? Per cosa il Boggart aveva rischiato così tanto?

    "Tu ricorda Titani, si? Queelag, grosso gigante d'ombra, la serpe gigantesca..." Il Rosso fece una piccola pausa, per prendere fiato e prepararsi a condividere quel segreto che a sua volta aveva sconvolto Zimmer stesso, una volta appreso. "Tua ragazza no è umana. No completamente, almeno. Ela è frutto di unione fra titano e umana. Io no sa dettagli... ma può dire che Gorgone è vecchia, forse più di me." Un autentica bomba era appena stata sganciata verso Dimitriy. Figlia di un titano. Gli stessi titani che avevano messo a ferro e a fuoco l'arena. Che avevano quasi spazzato via tutto.
    "Ela ha informazioni, Lettera. Diari di chi è rimasta solo ombra. Conoscenze antiche, forse sconosciute perfino a Sahara. Segreti sussurrati nell'oscurità..." il Boggart si girò verso il banco da lavoro, prendendo il grosso tomo nero. La dentro, con ogni probabilità, erano stipati segreti impronunciabili.

    O quello, o la personale ricetta di Medusa per le uova di Gnarlach.

    "In una sola pagina di chesto, sta racchiusa leggenda di Behemoth. Immagina cosa noi può trovare, se riuscissimo ad aprire lucchetto! Quali tesori, quali opportunità!" ora il tono del Boggart era emozionato, il vecchio cercatore di tesori che era in lui stava emergendo, scavalcando i doveri e la stanchezza. Ma una nuova luce brillava negli occhi del Boggart. Una luce che stava lentamente prendendo il sopravvento sulla sua avidità, sulla sua sete di ricchezza.

    Se Dimitriy non lo avesse conosciuto così bene, avrebbe potuto pensare che quella luce fosse amore rivolto verso Merovish.

    Eppure, Zimmer ancora non aveva detto tutto.
    Perché Medusa avrebbe dovuto lasciare quel tomo? La sfera di magia ancora galleggiava a mezz'aria, poco lontano da loro.


    ENERGIA: 100 %
    Fisico: In salute.
    Mente
    : Boggart



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    Mercury Trader: 3/3 – 3/3
    Aspide di Troia 24/24




    Attive:

    ATTIVE

    Passive:

    Icarus [x] [Passiva di volo]
    Fin dai tempi delle antiche lune, quando i Boggart erano liberi di pascolare per le lande di tutti i mondi, prima che perdessero la possibilità di vivere in superficie e si autoesiliassero nei Cunicoli (lo avevano detto alla Zietta Bacherozza che quella mano di poker sarebbe andata male...), i mollicci di tutte le tribù sognavano, come tutte le civiltà senzienti, il volo.
    Questa antica e ancestrale voglia di librarsi nell'etere risale alla prima tribù Boggart: i Cosirossichevendonoquellochevogliono. Il capo villaggio, mentre vendeva i famosi rotoloni di carta igienica di foglie d'ortica, capitò di dover volgere gli occhi al cielo. Era notte, e immancabilmente trovò quella grossa palla argentata in mezzo al cielo. "Se riuscissi a vendere quella..." pensò subito il Boggart, "...potrei vivere di rendita tutta la vita!"
    La corsa alla conquista della Luna era iniziata.

    Ci furono vari casi nella storia Boggart, dove famosi e rimirati scienziati riuscirono a spiccare il volo. Primo fra tutti fu G'orlan Saltocolpiede. Si gettò da una rupe e volò per ben ventitré secondi. Purtroppo, non sopravvisse all'esperimento.
    Farg'arn Voladipeto, che tentò di addomesticare un albatros per usarlo come cavalcatura. Ci riuscì, ma casualmente fu trasportato solo al nido del volatile, finendo nelle fauci dei suoi piccoli.

    Eppure, i Boggart non si fecero mai scoraggiare da queste quisquiglie, e finalmente, Zimmerthaugher Del Cunicolo Dal Quale Si Torna è riuscito nella titanica impresa.

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo dei suoi rutti, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: due ali di colore scuro, costituite da una serie di lamine ultraleggere in grado di adattarsi alle correnti d’aria e sostenere così l’esile peso del Boggart. Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dal volere diretto del Boggart, che si è collegato telepaticamente alle ali impiantate nella sa schiena tramite una forte dose di alcol.
    Non chiedete, vi basti sapere che era roba davvero buona.
    Quando non vengono usate, le lamine che costituiscono il corpo delle ali si ritraggono su loro stesse, ripiegando tutta la struttura nei cilindri di contenimento sferici, che a loro volta si richiudono il loro stessi. Da chiuse, le ali non sono altro che due sfere scure impiantate nelle scapole del Boggart.


    Lingua da mercante [Passiva di Persuasione]
    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.

    Ovviamente, non avendo poteri paranormali, questo non sarà mai possibile, ma la sua sicurezza e la sua parlantina porterà l'interlocutore ad avere meno dubbi a riguardo, tendendo a fidarsi delle parole del Boggart.


    Certificato di Alchimista[Immunità ai propri veleni]
    Gli Alchimisti dei Pozzi sono i chimici dei Mollicci. Utilizzando antiche quanto folli ricette, sono in grado di sintetizzare in rudimentali laboratori impacchi curativi, pozioni dai più disparati effetti, potenti droghe. Alcune di queste ricette sono talmente pericolose e inquietanti da essere bandite addirittura dai Boggart. Un esempio palese è quello della capra gigante. Mai, MAI sintetizzare la pozione della capra gigante. [Guida all’universo Molliccio, geografia dei Cunicoli e vocabolario di torte pigolanti, estratto.]

    -I Veri alchimisti si distinguono dai mentecatti per la loro abilità nel resistere alle proprie misture. E' cosa alquanto comune, quando si lavora alla miscelazione di sostanze ignote, generare reazioni chimiche incontrollate e spesso non volute. Se i chimici non avessero questa innata capacità a resistere ai veleni, dubito seriamente che esisterebbe la professione di alchimista, in queste lande.
    Ora, i Boggart NON sono veri alchimisti: gli ingredienti cui hanno accesso sono si molto particolari e dai più disparati effetti, ma questa peculiarità ha limitato enormemente la qualità dei vaccini e delle tecniche utilizzate per resistere ai veleni. Di conseguenza, gli effetti di questa passiva si possono applicare solo ai veleni prodotti dal Boggart, e si rivela completamente inefficace verso i veleni di qualsiasi altra origine.
    [Passiva di immunità ai veleni Boggart]
    -


    Intuito del bugiardo [Passiva di radar contro le influenze psioniche e illusorie]
    Chiunque cerchi di intraprendere la carriera del mercante di ossa, fra i Boggart, deve rendersi conto prima di tutto che dovrà avere a che fare con le creature più meschine, ripugnanti, bugiarde e approfittatici che la natura cosmica potesse creare in tutta la sua bizzarra fantasia: gli esseri umani. Queste strane e malvagie creature, oltre che ad aver una carnagione orribilmente liscia e irrimediabilmente rosea, sono anche prime in classifica nel campo della violenza e della menzogna, tanto da essere perfettamente in grado di mentirsi a vicenda. Per questo, i mercanti di ossa, gli outsiders dei Cunicoli, che dovranno fare i loro affari con tali creature, devono esercitarsi fino allo spasmo a mentire e a riconoscere gli inganni.

    Zimmer, a tal proposito, ha passato un anno intero a mentire, sempre e costantemente, su qualsiasi cosa, tanto che se in quel periodo gli avessero chiesto "ti sei lavato Zimmer?" lui avrebbe risposto "certo, come ogni giorno!"

    Riuscire a mentire è un arte, e per chi riesce a farlo in modo naturale come respirare, allora accorgersi di una menzogna è altrettanto facile.
    Questo intuito latente è molto, molto comodo in quanto nel mondo esterno esistono creature capaci di manipolare i sensi, di farti vedere cose non vere... e riuscire a distinguerle, è un gran vantaggio.



    Companion:

    Oliphant [x] [Companion animale, GDR only]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.


    23 [x] [Companion Cyborg]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    C'è chi dice che siano una coppia inappropriata, chi pensa siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.


    Che la Paura diventi Rabbia [Passiva di insensibilità al dolore] [Passiva di sensi sviluppati]
    Attraverso le torture, le privazioni sensoriali e l’addestramento indotto dai Demoni meccanici, il povero schiavo è stato convertito alla dottrina dei Phyrexia, e non solo nella morale e nella psicologia, ma anche nei riflessi e nelle percezioni. I lunghi periodi passati nel buio più assoluto lo hanno reso quasi cieco, ma hanno potenziato in modo impressionante tutti gli altri sensi. Le lunghe ore passate sotto tortura, senza mai perdere conoscenza, gli hanno conferito non solo una soglia del dolore drasticamente più alta, ma anche un livello di percezione corporea altrimenti irraggiungibile.
    A seguito a questa preparazione, il corpo dello schiavo è stato “rielaborato”, potenziato per usare una terminologia comune ai suoi carcerieri. Dove prima stavano degli organi, ora in gran parte risiedono delle macchine. Dove prima c’era un cervello, ora la materia grigia è assistita da un centinaio di processori.
    Dove prima stava l’uomo, ora regna la macchina. Questo ha sopperito a molti degli handicap accumulati durante la “rieducazione”, potenziando in oltre le capacità che il ragazzo aveva in precedenza.


    La spada delle Legioni [Spada + passiva Vibrolama]
    L’arma che i Phyrexia donano al loro profeta, l’anima corrotta ricondotta alla luce, Skaro il conquistatore, Skaro delle Legioni. Ed è, di fatto, l’arma che 23 ha ottenuto dopo il suo indottrinamento, assieme a tutti i suoi titoli. La spada delle legioni di fatto non è una spada vera e propria, e il suo nome è solo simbolico. L’arma in se è integrata nel braccio destro di 23 ed è composta da un unico blocco di metallo affilato come un rasoio. La lama non è appuntita, bensì rettangolare, in modo da dare il meglio non negli affondi ma nei tagli netti. Tuttavia, la sezione di punta è talmente affilata da non invidiare nessuna punta di spada convenzionale. La lama, nera come la notte, è innestata nel braccio dello schiavo, e può essere estratta a piacimento o fatta ruotare sul proprio asse. In oltre, l’intera lama è studiata in modo tale da vibrare ad una frequenza tale da non essere notato dall’occhio umano, ma da garantirgli un potere di penetrazione e di taglio inimmaginabili.



    Il pugno delle Legioni [Arma da fuoco: fucile d'assalto]
    I profondi cambiamenti apportati dai Demoni meccanici non si sono limitati a cambiamenti interni al corpo dello schiavo, per potenziarne le capacità, ma anche ad alcune parti esterne. Entrambe le braccia dello schiavo sono state sostituite con due protesi cibernetiche, nere e resistenti. I collegamenti neuronali permettono allo schiavo di provare sensazioni tattili alle nuove braccia, nonostante queste siano artificiali. Il motivo di questa sostituzione è la scarsa idoneità alle vecchie braccia organiche al combattimento. Le nuove braccia invece possono garantire una gran forza di arresto e di attacco, oltre che a fungere da alloggiamento alle armi principali dello Schiavo.
    Se nel braccio destro è impiantata una lama, nel sinistro troveremo un fucile. Il palmo della mano sinistra presenterà una bocca di fuoco alimentata da un reattore posto sulla spalla dell’arto, capace di detonare proiettili al plasma ad alta densità. Tuttavia l’elevato calore generato dall’arma ne compromette l’utilizzo continuativo, limitandone la capacità. La forza d’impatto e di penetrazione dei proiettili non sarà diversa da quello di munizioni standard reperibili in ogni dove e la capacità massima di fuoco sarà di tre colpi al minuto (turno). In oltre, il numero massimo di colpi detonabili prima di un surriscaldamento è di un massimo di 12, successivamente il nucleo che alimenta il fucile andrà sostituito.



    "It's Spider o'clock!" [Companion meccanico: ragno] [Passiva di Invisibilità] [Vista condivisa]
    Dovete sapere che i Boggart hanno un concetto di misurazione del tempo alquanto particolare. Abitando sotto terra, quando venne l'urgenza di misurare il passaggio dei secondi, delle ore, degli anni, non venne loro in aiuto la luce del sole, con quelle bellissime meridiane che ne conseguirono nel mondo dei Bipedi. No, loro cominciarono a misurare i lassi di tempo fra un rutto e l'altro. Inventarono il Ruttatore: una bevanda capace di farti ruttare per un anno intero. Quelli che non morivano per le gigantesche quantità di CO2 sviluppata nelle loro pance diventavano degli orologi viventi. C'era un Ruttatore in ogni pub, locale, area adibita al bere, che per un anno buono stava li, a ruttare le ore.

    Dopo questa premessa completamente inutile, che ci fa Zimmer con un cipollotto da taschino?
    Beh di sicuro non ci legge l'ora.
    L'orologio è in realtà un miracolo di micro ingegneria: grazie all'abilità del Boggart nel creare roba improbabile e all'energia dei cristalli trovati a Nord (dio benedica quella quest), è riuscito a costruire un piccolo ragno meccanico che, chiuso su se stesso, ha le sembianze di un orologio da taschino.
    Il nuovo compagno di viaggio dell'allegra brigata zimmeriana è il compagno ideale per un Boggart. Non consuma cibo, non si lamenta, non chiede uno stipendio... a paragone, 23 è una stupida palla al piede.
    Oltre ad eseguire tutti gli ordini impartiti dal Boggart, il ragno è composto da una particolare lega derivante dall'acreacciaio e dalla lucediluna. In breve, è in grado di riflettere quasi completamente la luce, diventando, se non invisibile, molto difficile da notare.
    E mi chiedere, che fa questo simpatico orrore su otto zampe? Stacca la testa a morsi alle persone?
    Beh - vi risponderei io- non ancora. In verità, di suo fa ben poco... se non che l'addome è carico di ogni sostanza nociva mai ideata dal Boggart e che il suo dorso è sagomato per istallarci sopra un Diffusore di Peste.


    Equipaggiamento:

    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Mercury Trader[Arma da mischia: Martello + Arma da fuoco: cannone]

    Avete mai avuto la sgradevole sensazione di essere osservati?
    Ricevete spesso minacce di morte?
    La vostra carovana è davvero al sicuro, con quei mercenari da quattro soldi che avete reclutato? (che ovviamente non sono Eversori, il meglio del meglio, brutti spilorci del cazzo?)
    Gentleman? I Give you... The Mercury Trader! Osservate la sua invidiabile linea!
    *Parte un montaggio di Klaus in intimo che accarezza voluttuosamente un enorme martello argentato, con rifiniture in oro e carbonite*
    Con questo miracolo dell'ingegneria, anche il più debole di voi potrà fare una strage alla vecchia maniera, spaccando arti, crani e casse toraciche come se fossero di paglia! *Il Klaus / modella eminflex lancia sorrisi suadenti alle telecamere, mentre mima un colpo col denominato martello* Grazie ai simpatici giunti di potenza a reazione, anche il più piccolo e sbilanciato esserino potrà tirar di magli come e soltanto gli dei potevano prima!
    Ma... un momento... cosa vedo arrivare? *Primo piano sul seminudo Klaus, che spalanca la bocca in finta sorpresa* E'... la PECORA CORAZZATA! *un addetto vestito di nero, cercando di non farsi inquadrare troppo, porta sul set una povera pecora, con un piccolo elmo di cartone malamente colorato di grigio. Il sempreverde Klaus finge spavento e terrore, la pecora comincia a brucare il cartone di cui è composta l'ambientazione del set*
    Vi siete mai trovati in situazioni simili? Contro creature talmente mostruose e raccapriccianti da non trovare nemmeno il coraggio di fare un passo verso di loro?
    Niente paura, signore e signori, il Mercury Trader lo troverà per voi!
    Questo in fatti non è solo un fantastico e schiccosissimo martellone da battaglia spaccatutto, no signore!
    *Il bellissimo Klaus preme un pulsante sull'impugnatura del martello e la testa di questi (del martello, non del Klaus) si apre, rivelando un enorme bocca di fuoco. Il Klaus mima movimenti provocanti col dato cannone* Ebbene si! E' anche un pratico, comodissimo, devastantissimo BAAAAAZZUKAAA!
    *Il cannone si carica di energia, proiettando scariche elettriche nello studio e annerendo il finto mobilio del set, prima di liberare una scarica di un blu intenso, cancellando dal creato la povera pecora. L'animale, colpito, esplode, tingendo di rosso e di interiora l'ambiente. Effetto sonoro da film comico da 4 soldi, risate registrate*


    Aspide di Troia [Arma da fuoco: Mitragliatore, cammuffata.]
    Ultima invenzione di casa Zimmer, l’Aspide di Troia, o più semplicemente Aspide. Per la prima volta, Zimmer non ha attinto all’arsenale tipico di un Boggart per la creazione di questa ultima, stupenda arma, ma non per questo il risultato è meno letale del solito.
    L’aspide, come il nome suggerisce, è una serpentina di metallo scuro che si allunga sulla spalla destra e si avvolge a spirale lungo tutto il braccio, fino al polso del molliccio. La testa del dispositivo, apparentemente ornamentale, culmina in un effige raffigurante una testa di vipera, nell’atto di azzannare un invisibile preda. Quello che sembra un ornamento è in realtà una macchina di morte, sofisticata e letale. La serpentina è in realtà cava, alimentata da una forte pressione generata da un micro compressore installato nella coda e be oliata con un unguento alchemico. Caricata da uno scomparto invisibile a chi non sa dove cercarlo, l’arma può essere caricata con dei piccoli proiettili affusolati a forma di aculeo che niente hanno da invidiare a quelli di una normale mitraglietta. Il dispositivo è in grado di detonare 4 proiettili in rapida successione e di contenere, vista la loro piccola dimensione, 24 proiettili.
    Il suo nome, tuttavia, è riferito alla particolarità peculiare di alcuni proiettili appositamente costruiti da Zimmer: i denti di vipera. Questi dardi sono anch’essi cavi ed equipaggiati da una piccola pompa a dispersione. Se caricati con uno dei gas letali dell’Alchimista dei Pozzi. Questi proiettili scaricheranno il loro letale contenuto durante il tragitto, come dei veri e propri cavalli di troia.



    Portatore di Peste. [Mina + attive ad area]
    [... e quando i Boggart cominciarono a usare l'Acreacciaio per difendersi dalle maledizioni dei Rargshak, vanificandone la potenza magica, i Ratti Mannari cominciarono a usare armi alternative. Il Clan dei Rodimidollo cominciò ad usare un arma che anche l'acreacciaio non riusciva a contenere, una arma che non era magica. I Sacerdoti della Peste scatenarono la morte fra i Cunicoli.]
    La nuova arma di casa Zimmer è in realtà una rielaborazione di un arma usata dal proprio antico nemico. Molti reperti furono ritrovati sui cadaveri dei Sacerdoti della Peste, eppure la maggior parte di questi sembrava inutilizzabile. Il Rossiccio di Merovish è riuscito a ricavarne un prototipo, dopo anni di sperimentazione e di insuccessi. Il risultato è una piccola piramide d'ottone, grande abbastanza da stare in una normalissima tasca. La base è adesiva, e al comando del molliccio le tre sezioni laterali si aprono, rivelando tre diffusori (uno per ogni lato) pronti a liberare il proprio mortale carico.
    L'intensità dei sintomi e l'area di diffusione è relativa alla concentrazione di batteri caricati nel diffusore, ma
    i sintomi sono tipicamente abbassamento di temperatura corporea, cefalea, vertigini, dolore inguinale e un forte malessere generale. I sintomi si accentuano tanto più a lungo il soggetto colpito resta nell'area d'azione del diffusore, che continua a rilasciare ondate di batteri di Yersinia pestis per ben due turni. Il batterio, modificato in laboratorio, agisce attraverso l'inalazione e la comparsa dei sintomi è immediata. Tuttavia, per avere questo effetto istantaneo, si è sacrificata molta della longevità del batterio, che sopravvive quel tanto che dura la carica di diffusione del dispositivo (due turni).
    Il diffusore può agire in due modi, per quanto simili, a seconda della situazione.
    Non essendo un gas, ma un batterio, l'azione sarebbe incolore, inodore e indistinguibile, salvo percezioni particolari, dalla normale aria. Questo favorisce, come molte delle armi chimiche di Zimmer, la furtività dell'azione, impedendo per quanto possibile all'avversario di accorgersi dell'attacco, fino all'insorgenza dei sintomi.
    Tuttavia, spesso e volentieri il panico è un arma molto più efficace della furtività. Assieme al batterio, il dispositivo può liberare una sostanza gassosa più pesante dell'aria, di un denso colore verde marcio e dall'odore sgradevole. Il gas ha la stessa area d'effetto della diffusione del batterio e non ha assolutamente nessun effetto negativo, se non portare il messaggio implicito del "se vieni qui ti fai un gran male".

    In oltre, se il serbatoio batterico è per forza di cose limitato al singolo utilizzo, quello gassoso è più capiente, permettendo l'attivazione più volte. Boggart: la truffa è sempre dietro l'angolo.










    uH0Iz
    b18To
    mN7r3
    UpOnv







    NOTE



    Short_Fuse - Bouncing_Bomb - Satchel_Charge - Hexplosive_Minefield - Mega_Inferno_Bomb


     
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  10. _MajinZ_
     
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    Dimitriy ricordava bene quei titani e anche se non ne aveva affrontato uno direttamente, aveva sentito la pressione che essi esercitavano mentre fuoriuscivano dal portale. E fu solo a causa di un colpo di fortuna che il portale venne ostruito dall’ennesima creatura infernale. In ogni caso era abbastanza certo che tumulti del genere non fossero innocui, il terreno della Tana non era così stabili e quindi ovviamente potevano nascere nuove zone, oppure ci si poteva imbattere in aree inesplorate. Erano infatti migliaia i cunicoli non ancora esplorati sotto la capitale meridionale.
    Le cave caustiche erano uno di quei luoghi, che a quanto pare aveva attirato l’attenzione della gorgone per chissà quale corrotto motivo. La cosa non doveva importargli, però... sperava che gli Eldroc non la facessero a pezzi, ci sperava con tutto il cuore. Sì. Perché voleva essere lui a ucciderla. Comunque il biondo scacciò i pensieri vendicativi e fuorvianti, concentrandosi invece sulla realtà dei fatti e sulle parole del rosso. Il quale sembrava fin troppo tranquillo.
    E’ comunque un pericolo, quella donna è una serpe. Meno abbiamo a che fare con lei e meglio è, questo è il mio parere.
    E come si poteva dargli torto? Quel che aveva fatto a lui poteva benissimo farlo ad ognuno di loro, quella strega era furba, un’approfittatrice che sfruttava la fiducia degli altri per i suoi loschi fini. Le successive parole del Boggart però fecero sgranare gli occhi al russo, il quale fissò il suo capo con un’espressione quasi sconvolta... aveva immaginato che quella non fosse umana, ma addirittura figlia di un titano, quasi non riusciva a crederci. Con che diavolo di nemico si stava scontrando? Non avrebbe mai immaginato un simile retroscena, probabilmente la stava anche sottovalutando, prima di quel momento.
    Figlia di un titano...
    Sussurrò il biondo assorto per un istante nei suoi pensieri, forse aveva scelto il nemico sbagliato da affrontare... eppure quell’idea invece di terrorizzarlo a morte, lo faceva sentire strano. Si domandava se era migliorato abbastanza da tenere testa a un mezzo titano, chissà, magari avrebbe portato a termine la sua vendetta... oppure sarebbe morto nel tentativo. L’unico modo per capirlo era sfidarla, ma per il momento era meglio accantonare quel pensiero.
    Sì ma... come lo apriamo? Non c’è una serratura, credi che serva qualcosa di magico o magari... alchemico?
    Domandò poi il ragazzo calmandosi un poco, osservando il tomo tra le mani del Boggart. Era interessante, senza ombra di dubbio e di certo se c’entrava l’alchimia lui poteva dare una mano. Però c’era qualcosa che mancava all’appello, era come se il mercante non avesse detto tutto.
    Comunque c’è dell’altro, vero? Se quel che dici è certo, quel tomo ha una grande importanza e non credo che l’ingresso alle cave caustiche basti per ripagarla del favore.
    Cambiò tono sull’ultima parola, mettendoci una nota di ironia.
    E questa sfera luminosa non mi piace per nulla.
    Concluse infine incrociando le braccia per fissare quel globo magico, che da quando era stato generato non smetteva di fluttuare, di sicuro aveva un qualche significato e serviva a qualcosa, ma Dimitriy al momento non sapeva proprio cosa pensare.

     
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    Primeva


    Zimmer sorrise alle reazioni del proprio alleato, sogghignando malignamente. Era più che naturale che Dimitriy non si fidasse della gorgone, dopo il tiro mancino che gli aveva tirato, anni prima. Per parecchio tempo, la spia aveva dovuto vivere con l'handicap di un braccio tramutato in pietra, ed era solo per la conoscenza di un altro dei loro compagni, che quel braccio era tornato al suo stato originale. Anche se non lo aveva mai detto apertamente, il molliccio sapeva perfettamente come il biondo avesse cercato tracce, per anni, della gorgone.
    Sapere che, in un certo senso, lavorava per loro, doveva averlo in qualche modo sconvolto.

    Ma non quanto apprendere la sua natura.
    Figlia di un Titano, una di quelle mostruose creature che secoli prima si erano scagliate contro l'alfiere e, di conseguenza, erano state rinchiuse tutte nel labirinto sotterraneo del Geisire. Chissà che, in quell'oscura ora nell'Arena nera, gli Eversori non si siano scontrarti contro qualche suo parente.

    Accarezzò inconsciamente il dorso del tomo, giocherellando con le dita sulla criptica serratura. No, non aveva detto tutto, a Dimitriy. Non gli aveva confidato che, in tutto quel tomo, uno solo era il capitolo che realmente gli interessava. Che realmente valeva la fatica che ora stava per chiedergli.
    Sussurri nelle ombre, frammenti di leggende cancellate da una forza ben più insistente del tempo.

    "Chesto lucchetto no può essere aperto da banale magia, ne da alchimia. No che io conosca, almeno." Ed era dire tanto. L'attestato di Alchimista dei Pozzi di Zimmer poteva rivaleggiare con qualsiasi diploma in bioingegneria avanzata, e anche con diversi titoli di cucina e cake designe. Scosse la testa un ultima volta, poi lanciò il tomo verso il ragazzo.
    "Tu va a Cave di Sapere. Cerca informazioni, scava a fondo, Lettera." Ora che aveva le mani libere, Zimmer indossò i suoi guanti da alchimista, dedicandosi alla sfera di energia rilasciata dalla gorgone.

    "Chesta è magia primordiale. Mi cola naso solo stando vicino, merda. Innocua, per ora..." usando i guanti, Zimmer manipolò il concentrato di energia, concentrandolo in una sfera più piccola e abbassandola alla sua altezza. Il concentrato cominciò a cristallizzarsi, diventando prima traslucido, poi un corpo solido a tutti gli effetti. Terminato il processo, il Boggart si ritrovò fra le mani una sfera solida, azzurra e venata di un bianco celestiale. Aveva le dimensioni di una palla da bowling, ma pareva di cristallo. Era di una bellezza unica, una rotonda gemma che racchiudeva la magia primordiale.

    Il vecchio Zimmer avrebbe venduto quella sfera, spacciandola per un oggetto divinatorio celestiale. Il nuovo Zimmer la posò sul bancone, e con un grosso martello da fabbro, la mandò in mille frantumi.

    "Impara, apprendista. Se tu cristallizza magia primordiale, tu può ottenere pietra Primeva. Utile per riconoscere artificio." commentò, mentre raccoglieva i frammenti della sfera e li metteva in un sacchetto di pelle.
    "Troppi falsi girano per mio Bazar. Monete create con magia, cristalli ottenuti con alchimia... io stesso ha usato chesti mezzucci, in miei primi anni." consegnò il sacchetto di pelle al biondo. "Ora però è io a prendere percentuale da Bazar, e io no vuole monete false. Distribuisci fra mercanti, che imparino a usarla." detto questo, Zimmer si tenette uno dei frammenti più grossi, lo legò con uno spago e lo indossò come pendente. Prese due monete dalla tasca, e le avvicinò quindi al collo. Una delle due cominciò a risplendere, colorandosi di un acceso azzurro acqua. "Tsk. Noi deve smettere di accettare pagamenti con monete straniere." imprecò il rosso, gettando via la moneta iridescente, che chiaramente era falsa.

    "Per affare a Cave, tu prende con te chela petualente ragazzina con hobbie per scavi e libri. Potrebbe essere utile. " commentò infine, congedandolo con un gesto.



    ENERGIA: 100 %
    Fisico: In salute.
    Mente
    : Boggart



    ammo_icon_96x84

    Mercury Trader: 3/3 – 3/3
    Aspide di Troia 24/24




    Attive:

    ATTIVE

    Passive:

    Icarus [x] [Passiva di volo]
    Fin dai tempi delle antiche lune, quando i Boggart erano liberi di pascolare per le lande di tutti i mondi, prima che perdessero la possibilità di vivere in superficie e si autoesiliassero nei Cunicoli (lo avevano detto alla Zietta Bacherozza che quella mano di poker sarebbe andata male...), i mollicci di tutte le tribù sognavano, come tutte le civiltà senzienti, il volo.
    Questa antica e ancestrale voglia di librarsi nell'etere risale alla prima tribù Boggart: i Cosirossichevendonoquellochevogliono. Il capo villaggio, mentre vendeva i famosi rotoloni di carta igienica di foglie d'ortica, capitò di dover volgere gli occhi al cielo. Era notte, e immancabilmente trovò quella grossa palla argentata in mezzo al cielo. "Se riuscissi a vendere quella..." pensò subito il Boggart, "...potrei vivere di rendita tutta la vita!"
    La corsa alla conquista della Luna era iniziata.

    Ci furono vari casi nella storia Boggart, dove famosi e rimirati scienziati riuscirono a spiccare il volo. Primo fra tutti fu G'orlan Saltocolpiede. Si gettò da una rupe e volò per ben ventitré secondi. Purtroppo, non sopravvisse all'esperimento.
    Farg'arn Voladipeto, che tentò di addomesticare un albatros per usarlo come cavalcatura. Ci riuscì, ma casualmente fu trasportato solo al nido del volatile, finendo nelle fauci dei suoi piccoli.

    Eppure, i Boggart non si fecero mai scoraggiare da queste quisquiglie, e finalmente, Zimmerthaugher Del Cunicolo Dal Quale Si Torna è riuscito nella titanica impresa.

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo dei suoi rutti, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: due ali di colore scuro, costituite da una serie di lamine ultraleggere in grado di adattarsi alle correnti d’aria e sostenere così l’esile peso del Boggart. Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dal volere diretto del Boggart, che si è collegato telepaticamente alle ali impiantate nella sa schiena tramite una forte dose di alcol.
    Non chiedete, vi basti sapere che era roba davvero buona.
    Quando non vengono usate, le lamine che costituiscono il corpo delle ali si ritraggono su loro stesse, ripiegando tutta la struttura nei cilindri di contenimento sferici, che a loro volta si richiudono il loro stessi. Da chiuse, le ali non sono altro che due sfere scure impiantate nelle scapole del Boggart.


    Lingua da mercante [Passiva di Persuasione]
    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.

    Ovviamente, non avendo poteri paranormali, questo non sarà mai possibile, ma la sua sicurezza e la sua parlantina porterà l'interlocutore ad avere meno dubbi a riguardo, tendendo a fidarsi delle parole del Boggart.


    Certificato di Alchimista[Immunità ai propri veleni]
    Gli Alchimisti dei Pozzi sono i chimici dei Mollicci. Utilizzando antiche quanto folli ricette, sono in grado di sintetizzare in rudimentali laboratori impacchi curativi, pozioni dai più disparati effetti, potenti droghe. Alcune di queste ricette sono talmente pericolose e inquietanti da essere bandite addirittura dai Boggart. Un esempio palese è quello della capra gigante. Mai, MAI sintetizzare la pozione della capra gigante. [Guida all’universo Molliccio, geografia dei Cunicoli e vocabolario di torte pigolanti, estratto.]

    -I Veri alchimisti si distinguono dai mentecatti per la loro abilità nel resistere alle proprie misture. E' cosa alquanto comune, quando si lavora alla miscelazione di sostanze ignote, generare reazioni chimiche incontrollate e spesso non volute. Se i chimici non avessero questa innata capacità a resistere ai veleni, dubito seriamente che esisterebbe la professione di alchimista, in queste lande.
    Ora, i Boggart NON sono veri alchimisti: gli ingredienti cui hanno accesso sono si molto particolari e dai più disparati effetti, ma questa peculiarità ha limitato enormemente la qualità dei vaccini e delle tecniche utilizzate per resistere ai veleni. Di conseguenza, gli effetti di questa passiva si possono applicare solo ai veleni prodotti dal Boggart, e si rivela completamente inefficace verso i veleni di qualsiasi altra origine.
    [Passiva di immunità ai veleni Boggart]
    -


    Intuito del bugiardo [Passiva di radar contro le influenze psioniche e illusorie]
    Chiunque cerchi di intraprendere la carriera del mercante di ossa, fra i Boggart, deve rendersi conto prima di tutto che dovrà avere a che fare con le creature più meschine, ripugnanti, bugiarde e approfittatici che la natura cosmica potesse creare in tutta la sua bizzarra fantasia: gli esseri umani. Queste strane e malvagie creature, oltre che ad aver una carnagione orribilmente liscia e irrimediabilmente rosea, sono anche prime in classifica nel campo della violenza e della menzogna, tanto da essere perfettamente in grado di mentirsi a vicenda. Per questo, i mercanti di ossa, gli outsiders dei Cunicoli, che dovranno fare i loro affari con tali creature, devono esercitarsi fino allo spasmo a mentire e a riconoscere gli inganni.

    Zimmer, a tal proposito, ha passato un anno intero a mentire, sempre e costantemente, su qualsiasi cosa, tanto che se in quel periodo gli avessero chiesto "ti sei lavato Zimmer?" lui avrebbe risposto "certo, come ogni giorno!"

    Riuscire a mentire è un arte, e per chi riesce a farlo in modo naturale come respirare, allora accorgersi di una menzogna è altrettanto facile.
    Questo intuito latente è molto, molto comodo in quanto nel mondo esterno esistono creature capaci di manipolare i sensi, di farti vedere cose non vere... e riuscire a distinguerle, è un gran vantaggio.



    Companion:

    Oliphant [x] [Companion animale, GDR only]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.


    23 [x] [Companion Cyborg]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    C'è chi dice che siano una coppia inappropriata, chi pensa siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.


    Che la Paura diventi Rabbia [Passiva di insensibilità al dolore] [Passiva di sensi sviluppati]
    Attraverso le torture, le privazioni sensoriali e l’addestramento indotto dai Demoni meccanici, il povero schiavo è stato convertito alla dottrina dei Phyrexia, e non solo nella morale e nella psicologia, ma anche nei riflessi e nelle percezioni. I lunghi periodi passati nel buio più assoluto lo hanno reso quasi cieco, ma hanno potenziato in modo impressionante tutti gli altri sensi. Le lunghe ore passate sotto tortura, senza mai perdere conoscenza, gli hanno conferito non solo una soglia del dolore drasticamente più alta, ma anche un livello di percezione corporea altrimenti irraggiungibile.
    A seguito a questa preparazione, il corpo dello schiavo è stato “rielaborato”, potenziato per usare una terminologia comune ai suoi carcerieri. Dove prima stavano degli organi, ora in gran parte risiedono delle macchine. Dove prima c’era un cervello, ora la materia grigia è assistita da un centinaio di processori.
    Dove prima stava l’uomo, ora regna la macchina. Questo ha sopperito a molti degli handicap accumulati durante la “rieducazione”, potenziando in oltre le capacità che il ragazzo aveva in precedenza.


    La spada delle Legioni [Spada + passiva Vibrolama]
    L’arma che i Phyrexia donano al loro profeta, l’anima corrotta ricondotta alla luce, Skaro il conquistatore, Skaro delle Legioni. Ed è, di fatto, l’arma che 23 ha ottenuto dopo il suo indottrinamento, assieme a tutti i suoi titoli. La spada delle legioni di fatto non è una spada vera e propria, e il suo nome è solo simbolico. L’arma in se è integrata nel braccio destro di 23 ed è composta da un unico blocco di metallo affilato come un rasoio. La lama non è appuntita, bensì rettangolare, in modo da dare il meglio non negli affondi ma nei tagli netti. Tuttavia, la sezione di punta è talmente affilata da non invidiare nessuna punta di spada convenzionale. La lama, nera come la notte, è innestata nel braccio dello schiavo, e può essere estratta a piacimento o fatta ruotare sul proprio asse. In oltre, l’intera lama è studiata in modo tale da vibrare ad una frequenza tale da non essere notato dall’occhio umano, ma da garantirgli un potere di penetrazione e di taglio inimmaginabili.



    Il pugno delle Legioni [Arma da fuoco: fucile d'assalto]
    I profondi cambiamenti apportati dai Demoni meccanici non si sono limitati a cambiamenti interni al corpo dello schiavo, per potenziarne le capacità, ma anche ad alcune parti esterne. Entrambe le braccia dello schiavo sono state sostituite con due protesi cibernetiche, nere e resistenti. I collegamenti neuronali permettono allo schiavo di provare sensazioni tattili alle nuove braccia, nonostante queste siano artificiali. Il motivo di questa sostituzione è la scarsa idoneità alle vecchie braccia organiche al combattimento. Le nuove braccia invece possono garantire una gran forza di arresto e di attacco, oltre che a fungere da alloggiamento alle armi principali dello Schiavo.
    Se nel braccio destro è impiantata una lama, nel sinistro troveremo un fucile. Il palmo della mano sinistra presenterà una bocca di fuoco alimentata da un reattore posto sulla spalla dell’arto, capace di detonare proiettili al plasma ad alta densità. Tuttavia l’elevato calore generato dall’arma ne compromette l’utilizzo continuativo, limitandone la capacità. La forza d’impatto e di penetrazione dei proiettili non sarà diversa da quello di munizioni standard reperibili in ogni dove e la capacità massima di fuoco sarà di tre colpi al minuto (turno). In oltre, il numero massimo di colpi detonabili prima di un surriscaldamento è di un massimo di 12, successivamente il nucleo che alimenta il fucile andrà sostituito.



    "It's Spider o'clock!" [Companion meccanico: ragno] [Passiva di Invisibilità] [Vista condivisa]
    Dovete sapere che i Boggart hanno un concetto di misurazione del tempo alquanto particolare. Abitando sotto terra, quando venne l'urgenza di misurare il passaggio dei secondi, delle ore, degli anni, non venne loro in aiuto la luce del sole, con quelle bellissime meridiane che ne conseguirono nel mondo dei Bipedi. No, loro cominciarono a misurare i lassi di tempo fra un rutto e l'altro. Inventarono il Ruttatore: una bevanda capace di farti ruttare per un anno intero. Quelli che non morivano per le gigantesche quantità di CO2 sviluppata nelle loro pance diventavano degli orologi viventi. C'era un Ruttatore in ogni pub, locale, area adibita al bere, che per un anno buono stava li, a ruttare le ore.

    Dopo questa premessa completamente inutile, che ci fa Zimmer con un cipollotto da taschino?
    Beh di sicuro non ci legge l'ora.
    L'orologio è in realtà un miracolo di micro ingegneria: grazie all'abilità del Boggart nel creare roba improbabile e all'energia dei cristalli trovati a Nord (dio benedica quella quest), è riuscito a costruire un piccolo ragno meccanico che, chiuso su se stesso, ha le sembianze di un orologio da taschino.
    Il nuovo compagno di viaggio dell'allegra brigata zimmeriana è il compagno ideale per un Boggart. Non consuma cibo, non si lamenta, non chiede uno stipendio... a paragone, 23 è una stupida palla al piede.
    Oltre ad eseguire tutti gli ordini impartiti dal Boggart, il ragno è composto da una particolare lega derivante dall'acreacciaio e dalla lucediluna. In breve, è in grado di riflettere quasi completamente la luce, diventando, se non invisibile, molto difficile da notare.
    E mi chiedere, che fa questo simpatico orrore su otto zampe? Stacca la testa a morsi alle persone?
    Beh - vi risponderei io- non ancora. In verità, di suo fa ben poco... se non che l'addome è carico di ogni sostanza nociva mai ideata dal Boggart e che il suo dorso è sagomato per istallarci sopra un Diffusore di Peste.


    Equipaggiamento:

    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Mercury Trader[Arma da mischia: Martello + Arma da fuoco: cannone]

    Avete mai avuto la sgradevole sensazione di essere osservati?
    Ricevete spesso minacce di morte?
    La vostra carovana è davvero al sicuro, con quei mercenari da quattro soldi che avete reclutato? (che ovviamente non sono Eversori, il meglio del meglio, brutti spilorci del cazzo?)
    Gentleman? I Give you... The Mercury Trader! Osservate la sua invidiabile linea!
    *Parte un montaggio di Klaus in intimo che accarezza voluttuosamente un enorme martello argentato, con rifiniture in oro e carbonite*
    Con questo miracolo dell'ingegneria, anche il più debole di voi potrà fare una strage alla vecchia maniera, spaccando arti, crani e casse toraciche come se fossero di paglia! *Il Klaus / modella eminflex lancia sorrisi suadenti alle telecamere, mentre mima un colpo col denominato martello* Grazie ai simpatici giunti di potenza a reazione, anche il più piccolo e sbilanciato esserino potrà tirar di magli come e soltanto gli dei potevano prima!
    Ma... un momento... cosa vedo arrivare? *Primo piano sul seminudo Klaus, che spalanca la bocca in finta sorpresa* E'... la PECORA CORAZZATA! *un addetto vestito di nero, cercando di non farsi inquadrare troppo, porta sul set una povera pecora, con un piccolo elmo di cartone malamente colorato di grigio. Il sempreverde Klaus finge spavento e terrore, la pecora comincia a brucare il cartone di cui è composta l'ambientazione del set*
    Vi siete mai trovati in situazioni simili? Contro creature talmente mostruose e raccapriccianti da non trovare nemmeno il coraggio di fare un passo verso di loro?
    Niente paura, signore e signori, il Mercury Trader lo troverà per voi!
    Questo in fatti non è solo un fantastico e schiccosissimo martellone da battaglia spaccatutto, no signore!
    *Il bellissimo Klaus preme un pulsante sull'impugnatura del martello e la testa di questi (del martello, non del Klaus) si apre, rivelando un enorme bocca di fuoco. Il Klaus mima movimenti provocanti col dato cannone* Ebbene si! E' anche un pratico, comodissimo, devastantissimo BAAAAAZZUKAAA!
    *Il cannone si carica di energia, proiettando scariche elettriche nello studio e annerendo il finto mobilio del set, prima di liberare una scarica di un blu intenso, cancellando dal creato la povera pecora. L'animale, colpito, esplode, tingendo di rosso e di interiora l'ambiente. Effetto sonoro da film comico da 4 soldi, risate registrate*


    Aspide di Troia [Arma da fuoco: Mitragliatore, cammuffata.]
    Ultima invenzione di casa Zimmer, l’Aspide di Troia, o più semplicemente Aspide. Per la prima volta, Zimmer non ha attinto all’arsenale tipico di un Boggart per la creazione di questa ultima, stupenda arma, ma non per questo il risultato è meno letale del solito.
    L’aspide, come il nome suggerisce, è una serpentina di metallo scuro che si allunga sulla spalla destra e si avvolge a spirale lungo tutto il braccio, fino al polso del molliccio. La testa del dispositivo, apparentemente ornamentale, culmina in un effige raffigurante una testa di vipera, nell’atto di azzannare un invisibile preda. Quello che sembra un ornamento è in realtà una macchina di morte, sofisticata e letale. La serpentina è in realtà cava, alimentata da una forte pressione generata da un micro compressore installato nella coda e be oliata con un unguento alchemico. Caricata da uno scomparto invisibile a chi non sa dove cercarlo, l’arma può essere caricata con dei piccoli proiettili affusolati a forma di aculeo che niente hanno da invidiare a quelli di una normale mitraglietta. Il dispositivo è in grado di detonare 4 proiettili in rapida successione e di contenere, vista la loro piccola dimensione, 24 proiettili.
    Il suo nome, tuttavia, è riferito alla particolarità peculiare di alcuni proiettili appositamente costruiti da Zimmer: i denti di vipera. Questi dardi sono anch’essi cavi ed equipaggiati da una piccola pompa a dispersione. Se caricati con uno dei gas letali dell’Alchimista dei Pozzi. Questi proiettili scaricheranno il loro letale contenuto durante il tragitto, come dei veri e propri cavalli di troia.



    Portatore di Peste. [Mina + attive ad area]
    [... e quando i Boggart cominciarono a usare l'Acreacciaio per difendersi dalle maledizioni dei Rargshak, vanificandone la potenza magica, i Ratti Mannari cominciarono a usare armi alternative. Il Clan dei Rodimidollo cominciò ad usare un arma che anche l'acreacciaio non riusciva a contenere, una arma che non era magica. I Sacerdoti della Peste scatenarono la morte fra i Cunicoli.]
    La nuova arma di casa Zimmer è in realtà una rielaborazione di un arma usata dal proprio antico nemico. Molti reperti furono ritrovati sui cadaveri dei Sacerdoti della Peste, eppure la maggior parte di questi sembrava inutilizzabile. Il Rossiccio di Merovish è riuscito a ricavarne un prototipo, dopo anni di sperimentazione e di insuccessi. Il risultato è una piccola piramide d'ottone, grande abbastanza da stare in una normalissima tasca. La base è adesiva, e al comando del molliccio le tre sezioni laterali si aprono, rivelando tre diffusori (uno per ogni lato) pronti a liberare il proprio mortale carico.
    L'intensità dei sintomi e l'area di diffusione è relativa alla concentrazione di batteri caricati nel diffusore, ma
    i sintomi sono tipicamente abbassamento di temperatura corporea, cefalea, vertigini, dolore inguinale e un forte malessere generale. I sintomi si accentuano tanto più a lungo il soggetto colpito resta nell'area d'azione del diffusore, che continua a rilasciare ondate di batteri di Yersinia pestis per ben due turni. Il batterio, modificato in laboratorio, agisce attraverso l'inalazione e la comparsa dei sintomi è immediata. Tuttavia, per avere questo effetto istantaneo, si è sacrificata molta della longevità del batterio, che sopravvive quel tanto che dura la carica di diffusione del dispositivo (due turni).
    Il diffusore può agire in due modi, per quanto simili, a seconda della situazione.
    Non essendo un gas, ma un batterio, l'azione sarebbe incolore, inodore e indistinguibile, salvo percezioni particolari, dalla normale aria. Questo favorisce, come molte delle armi chimiche di Zimmer, la furtività dell'azione, impedendo per quanto possibile all'avversario di accorgersi dell'attacco, fino all'insorgenza dei sintomi.
    Tuttavia, spesso e volentieri il panico è un arma molto più efficace della furtività. Assieme al batterio, il dispositivo può liberare una sostanza gassosa più pesante dell'aria, di un denso colore verde marcio e dall'odore sgradevole. Il gas ha la stessa area d'effetto della diffusione del batterio e non ha assolutamente nessun effetto negativo, se non portare il messaggio implicito del "se vieni qui ti fai un gran male".

    In oltre, se il serbatoio batterico è per forza di cose limitato al singolo utilizzo, quello gassoso è più capiente, permettendo l'attivazione più volte. Boggart: la truffa è sempre dietro l'angolo.










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    NOTE



    Short_Fuse - Bouncing_Bomb - Satchel_Charge - Hexplosive_Minefield - Mega_Inferno_Bomb


     
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  12. _MajinZ_
     
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    Dimitriy afferrò il tomo al volo con entrambe le mani, iniziando poi ad analizzarlo in ogni angolo e constatare da vicino come quella cosa fosse priva di serratura. Sfiorò il lucchetto con le dita, riportando poi l’attenzione verso il suo capo. Aprirlo però sembrava una cosa molto complicata, se ne la magia e nemmeno l’alchimia potevano fare qualcosa, allora serviva qualcosa di più potente e arcano. E nella Tana non c’era posto migliore delle Cave per rintracciare antichi sortilegi, di sicuro li avrebbero trovato qualcosa di utile.
    Va bene.
    Per un attimo accantonò il pensiero di Medusa, concentrandosi sul compito che gli era appena stato affidato. Questa era una cosa che interessava anche a lui, voleva scoprire come aprire quella cosa e avrebbe studiato a fondo, cercando più alternative possibili per risolvere quell’enigma. Comunque il biondo continuò ad osservare il Rosso, che con le mani libere indossò i guanti per andare a manipolare la sfera... subito iniziò a colargli il naso. Spiegò che quella era pura magia primordiale, qualcosa di molto pericoloso ma se maneggiata da mani esperte assumeva tutt’altra forma. Si cristallizzò, diventando un bellissimo gioiello azzurro con infiltrazioni di bianco.
    Invece di conservarlo in quello stato, il Boggart colpì la sfera con un martello mandandola in frantumi per poi regalare una spiegazione gratis all’apprendista alchimista Dimitriy. Quella magia si poteva cristallizzare per ottenere una particolare pietra di nome Primeva, in grado di scovare qualsiasi artificio e quindi di rivelare oggetti falsi... era una cosa molto utile per loro, al momento.
    Le consegnerò alle Voci, dirò loro di consegnarle ai mercanti più fidati.
    Commentò il biondo afferrando l’antico libro sotto al braccio, recuperando poi il sacchetto di frammenti: adesso si che aveva qualcosa per combattere la noia. Però avrebbe preferito di gran lunga fare tutto da solo, sospirò quando il Mercante nominò quella persona.
    ...va bene, andrò ad avvisarla immediatamente. Ti contatto appena scopro qualcosa.
    Detto ciò il ragazzo si incamminò per prepararsi, prima di scendere nuovamente a Merovish tramite il sistema di trasferimento... senza dimenticarsi di avvisare Asuna. Non scorreva buon sangue tra loro due, ma le faccende di lavoro non si discutevano e Dimitriy era abbastanza maturo da riuscire a collaborare senza prenderla a schiaffi.

     
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