[SC] The New Deal.

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    Looking at the Stars

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    Azazél
    « Esprimi un desiderio. »

    Tante cose erano cambiate nell'ultimo periodo, l'azienda andava avanti neanche fosse dotata di vita propria, Lazarus si era fatto mettere fuori combattimento, il viaggio ad est si era rivelato molto proficuo per alcuni e totalmente inutile per altri, molte cose erano cambiate e moltissime altre sarebbero dovute cambiare.
    Avevano persino avuto un breve periodo di pausa, una sorta di mini-vacanza, se così si poteva definire, in cui tutti i membri si erano radunati su Laputa, a riposarsi o a preparare fattacci più o meno noti et legali.
    Ma il tempo scorreva veloce, senza guardare in faccia nessuno, e loro avrebbero dovuto fare lo stesso.

    A seguito del colloquio con Laz, il demone si era preparato una lista delle cose da fare ed aveva pianificato, sia da solo che con il capo, sul come procedere nei giorni successivi.
    Proprio per questo aveva indetto quella riunione, per questo aveva preparato una stanza al primo piano, riempiendola di sedie e spostandovi un ampio tavolo.
    Aveva cercato di organizzare il tutto per il meglio, premunendosi di caraffe d'acqua e di caffè ( per controbilanciare l'effetto soporifero della presenza di Morfeo), si era portato dietro persino un alto trepiedi su cui aveva montato una lavagna da usare durante l'incontro, oltre - ovviamente - ai suoi appunti contenenti la "to do list".
    Certo il magazzino ancora non sistemato non era la più accogliente delle strutture, non senza pareti tutto attorno a delimitare le stanze e con gli attrezzi sparsi in giro per ogni piano.
    Senza contare le casse, alcune ben etichettate, altre anonime, sparse in giro per la zona. Contenenti un quantitativo non meglio identificato di esplosivi, per chi sapeva cosa contenessero.
    Se qualcuno si fosse messo a fare macello, sarebbero saltati tutti in aria.

    In ogni caso, ormai, tutti gli altri membri della Seele erano già stati avvisati il giorno prima e gli era stato richiesto di presentarsi nel capannone, al primo piano, alle 10:30 in punto.
    Adesso, lui, li stava aspettando, dopo aver sistemato tutto con cura, comodamente seduto con entrambe le mani appoggiate sul tavolo di legno, attendendo pazientemente. Avrebbe salutato ogni nuovo arrivato, invitandolo a prendere posto e, se possibile, avrebbe anche scambiato qualche parola, prima di richiamare tutti all'ordine e spiegare il motivo della convocazione.

    "Buongiorno signori e signore."


     
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  2. Jack BloodHeart
     
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    Pausa. Che dolce, lieve parola. Pausa. Cos'è una pausa? "Un lasso di tempo in cui non si hanno occupazioni particolari", verrebbe da dire; qualcuno - magari tra i più audaci - oserebbe dire che questa mistica frazione temporale sia dedicata al riposo della mente e dello spirito. Ma, tornando alla dura realtà, cos'è una pausa per i membri della Seele? O meglio: cos'è una pausa per Jack, da quand'è entrato nella Seele? Beh, semplice: pausa è quel lasso di tempo lasciato al giovane tra una missione e l'altra per andar a recuperare un artificiere nel bel mezzo dello Yuzrab. Tintarella del deserto inclusa nel viaggio.

    Cosa c'è di meglio?

    «Domani riunione alle 10.30 Jack, mi raccomando: devi esserci.»

    Ovviamente.


    Ore 10.25
    Magazzino, primo piano.



    La Seele non è una semplice organizzazione. Non lo è mai stata, ma adesso la cosa è divenuta fin troppo palese; fatti i primi, timidi passi nel giro d'affari Laputense, infatti, l'associazione ha iniziato ad espandersi, un po' per la fervente e febbrile attività dei membri, un po' perché il prodotto offerto, evidentemente, interessa a più persone di quante non lo vogliano ammettere. La Sala Riunioni è il perfetto riassunto di quella che è stata l'evoluzione della Gilda: sono passati da una stanza affittata in nero in una locanda ad un posto tutto loro, con i suoi acciacchi, certo, ma pur sempre meglio di niente. L'unico problema forse è...

    «Ehm... Az?!» borbotta Jack, iniziando già a sudare: non ha messo piede nella Sala nemmeno da un paio di minuti. Indica, incerto, le scatole tutto intorno. «Ma... ehm... quelle non... » continua, incerto sul se pronunciare la parole "esplosivo" o meno. Alla fine opta per la seconda opzione: un movimento fuori posto e saltano tutti in aria, altra che uscita in grande stile preannunciata da Laz.

    Ecco, tornando al discorso di poco prima: quella sala è il perfetto sunto di quello che è la Seele. Grande, instabile, pericolosa.
    Eccitante.



    Il giovane si aggiusta la sua cravatta: tra le cose che ama dell'organizzazione c'è senza dubbio il completo degli spiritisti, la loro cravatta rossa non ha assolutamente nulla a che vedere con quell'obrobrio giallo dei demoni. Sono stilosi, loro.

    Alza un sopracciglio, mentre finisce di rimettere in ordine la sua amata, cercando un posto per sedersi. Intanto ha deciso di lasciar perdere la questione dell'esplosivo: in fondo che pericolo può esserci in una riunione come quella? Certo, al Seele non è un'organizzazione esattamente tranquilla, ma almeno in quei frangenti non dovrebbero succedere troppe stranezze.
    In fondo l'unico bagno che poteva essere sfondato è già stato fatto in pezzi da Gajeel.

    Si siede, scegliendosi la sedia al capotavola opposto a quello di Azazel: è il primo, in fondo; può fare con calma.



    Percezione: Auspex spirituale
    Convivenza: Istant-casting
     
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  3. _MajinZ_
     
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    Dai, non stai così male suvvia.
    Commentò un pensieroso Lily appollaiato sullo schienale della sedia. Grattandosi il mento con la zampina il piccolo felino fissava il suo compare con occhio critico, infatti ancora non riusciva a credere di essere riuscito a convincerlo... però poi sorrise, il risultato non era affatto malvagio. Che ci crediate o no, quello era un giorno grandioso, spirava il vento del cambiamento e forse nulla sarebbe più stato come prima. Chissà, magari da quel momento in avanti la neve avrebbe invaso lo Yuzrab e i droni assassini di Klemov avrebbero iniziato ad allevare gattini.
    Non lo so, mi sento un idiota così.
    Gajeel invece non era poi così convinto, ma per una volta decise di fare contento il micio rendendosi un pelo presentabile, visto che dovevano partecipare a una riunione importante insieme al resto della Gilda... e quindi non poteva presentarsi con gli stracci che indossava di solito, mantello compreso. Per quel motivo, beh, il borchiato si era trovato costretto a indossare il completo che Laz stesso gli aveva fornito, raccomandandogli di indossarlo almeno nei momenti come quello. Per l’occasione aveva indossato anche le mutande, era un vero miracolo.
    E questa roba non so come si mette... diamine!
    Sentiva i vestiti abbastanza stretti, in effetti il suo fisico era forse un po’ troppo robusto e i muscoli rendevano il tessuto teso. Non aveva mai indossato una camicia in vita sua, per non parlare di una giacca così elegante e ci aveva messo del tempo per capire come andava indossato il tutto, ma per fortuna c’era l’Exceed ad assisterlo. Ora non restava che sistemare l’ultimo dettaglio, ovvero la cravatta verde che identificava i Tuttofare... ma non sapeva proprio come indossarla. Lily venne quindi in suo soccorso e lo aiutò ad annodarla, non troppo stretta perché il ragazzone si sentiva soffocare. Ah, ovviamente anche il felino indossava un completo, fatto su misura per lui.
    Possiamo andare ora?
    Eh... ma non indosserò mai più questa robaccia.
    Senza aggiungere altro i due uscirono, raggiungendo la sede puntuali e probabilmente attirandosi addosso più di un’occhiata... soprattutto vedere Gajeel conciato così era una cosa talmente inusuale che in molti sarebbero rimasti a bocca aperta. Sul posto c’erano già Jack e Azazél, oltre a un odore strano di polvere da sparo. Il borchiato, con micio sulla spalla, si guardò attorno un paio di volte per poi inquadrare le casse incriminate, l’odore veniva da li.
    Riunione esplosiva?
    Fece una battuta salutando i compari con un cenno della mano, andando poi a sedersi accanto allo spiritista. Quel giorno il Dragonslayer sembrava più calmo, come se il completo elegante inibisse la sua naturale esuberanza. Lily dal canto suo si sedette sul tavolo, incrociando le braccia e annuendo soddisfatto: Laz sarebbe stato orgoglioso di lui.
    Oggi è un gran giorno, sìsì.
    Quelle parole causarono uno sbuffo scocciato nel capellone, il quale incrociò a sua volta le braccia... per poi spingere la sedia indietro e allungare i piedi sul tavolo: certe cose non cambiavano mai. Poteva essere elegante fuori, ma dentro restava sempre una bestiaccia impossibile da domare. Il micio però non lo sgridò, aveva ottenuto la sua vittoria e per quel giorno avrebbe lasciato in pace il povero Gajeel.

     
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    Turn off the lights and murder the dawn.

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    Laputa
    Distretto Industriale
    Capannone Diroccato



    Morg
    La chiamata venne inattesa, lo sorprese, anzi, lo colse alquanto impreparato, mentre si apprestava ad eseguire, in un vicolo buio di un quartiere malfamato, uno dei suoi esperimenti su di una povera vittima, che precedentemente aveva incrociato in una delle sue lunghe e fruttuosa passeggiate.
    La quieta sorpresa si tramutò presto in genuina curiosità, quando si rese conto d'avere la possibilità finalmente d'entrare in contatto con tutti gli altri membri della gilda. Ammesso e non concessero ne esistessero oltre a coloro che già aveva incontrato.
    Una buona occasione per conoscere, osservare, scoprire e... segnarsi cosa ricordare, in ogni caso.

    Quando per la terza volta s'apre la porta del fatiscente capannone, essa viene richiusa con il minimo frastuono, nonostante il suo degradato stato, segno del garbo delicato del Necromante, fino alla smania di accompagnare essa con le mani. La figura dai lunghi vestiti neri e dalla carnagione preoccupantemente bianca (potrebbe essere Ebola ad Endlos), sotto cui come sangue si staglia la divisa tipica degli spiritisti della Seele, con passi misurati si fa strada sino al tavolo, tenendo sempre sotto mano il suo Meadhbh, ma prima di sedersi s'esibisce in un rispettoso inchino. Prima ai suoi compagni ed in seguito ad Azazel, che riconosce come demone ed al quale tributa i giusti onori. Riconoscendo un'affinità di vestiario in Jack, trova posto alla sedia libera accanto a quella dello sciamano, rivolgendogli giusto un cortese cenno di saluto per la libertà appena presasi. Si siede, il Necromante posa il suo grimorio dinnanzi a lui, con le mani colme d'anelli runici congiunte, silenzioso ed impassibile in attesa. Sì, quelle casse non sembrano invitanti, soprattutto per il pungente odore che sembrano emanare. Sionn dona loro giusto uno sguardo, quanto per rendersi conto esistano, pure non batte ciglio, né da segno di temerle in alcun modo. Fissare quelle con timore, significherebbe avere sensi di colpa e l'anima poco pulita... e lui, che si considera la persona più tranquilla di quel mondo e di quella Sarij'ka. Cosa avrebbe mai da temere?



    Prana:
    100%


    † Abilità Passiva†
    Soultracker [Tecnica di Gilda]:

    Un ambiente come quello della Seele, pieno di anime e di Demoni raminghi, stimola positivamente la psiche di una persona.
    Influenzati dall'energia spirituale, anche i membri meno dotati imparano col tempo a vedere gli spiriti. Con un po' di allenamento, riusciranno a vedere le aure fino a 30 metri di distanza: una lieve alone di energia che avvolge ogni essere vivente. Colore e forma di questo alone dipendono da persona a persona, in base alle sue attitudini e potenzialità.
    Basta tenere la mente aperta e fare qualche esercizio di meditazione.
    [Passiva - Auspex spirituale]
     
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  5. AdranDH
     
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    Narrato
    «Parlato»
    "Pensato"


    Laputa - Distretto Industriale
    Sartoria



    La stoffa scivola via dalle mie spalle mentre l'uomo dietro di me scende dallo sgabello utilizzato per misurarmi e si avvia con passo svelto verso il retrobottega. Il legno massello decora l'ambiente circostante scaldando l'atmosfera, mentre pesanti drappi e moquet in tinta completano il quadro. Il rosso, dominante nel negozio, stona con il grigiore dell'esterno, conferendo a quel posto un aspetto quasi surreale. Il mite sarto, poi, è un uomo minuto, abile a mettere tutti a proprio agio mentre con perizia lavora sulle stoffe più pregiate del semipiano. La Seele mi ha fornito un abbigliamento d'ordinanza, ma non metterò mai quell'improponibile straccio. Arrin, prende veloce l'abito della Corporazione, studiandone forme e lunghezza, così da replicarlo e adattarlo al meglio alla mia figura. Si muove con rapidità e minuzia tra le pieghe della stoffa annotando mentalmente forme e proporzioni.

    Una vibrazione nuova mi fa volgere verso la tasca dei pantaloni adagiati su di una sedia poco lontano. Il trasmettitore della Seele sembra reclamare la mia attenzione. «Domattina alle ore 10:30, riunione nella Sede del Distretto Industriale di Laputa. Azazel.» Sorrido mentre l'artigiano fa ritorno con nuove stoffe «Arrin, amico mio, credo di aver bisogno di quegli straccetti, almeno un'ultima volta. Ho una riunione importante domani in mattinata, una volta terminata, ti riporterò qui l'abito, così che possa confezionarmene uno nuovo.». Il vecchio leva il capo verso di me e annuisce divertito, prima di riconsegnarmi il capo incriminato. «Ti ringrazio, una volta terminato il lavoro, parleremo di quella cosa» Lo rassicuro avviandomi verso l'ingresso della piccola bottega artigiana. Ci sarà tempo per il contratto.


    Laputa - Distretto Industriale
    Sede Seele Corp.



    Ore 10.30, in perfetto orario varco la soglia del grande capannone. Un ascot giallo di seta fa bella mostra di se risaltando sul blu notte dell'abito aziendale. Una piccola gemma bianca lo fissa alla camicia, anch'essa candida. Un lungo bastone da passeggio accompagna il mio incedere, mentre annullo la distanza dal tavolo dove sono radunati i miei colleghi. Distrattamente osservo chi è già seduto, riconoscendo solo il viso di colui che ha spedito l'invito. Saluto Azazel con un cenno del capo, prima di osservare divertito la curiosa disposizione dei presenti: tutti ammassati all'altro capo del tavolo rispetto a dove siede il demone. Saranno anche esperti del settore, ma dimostrano ben poca dimestichezza con chi quel settore l'ha creato. Le loro anime brillano nell'oscurità del capannone, soggetti interessanti, dopotutto. Mi accomodo educatamente alla destra di Azazel, poggiando il bastone sul bordo consunto del tavolo. Con gesti misurati, sfilo lentamente i guanti in pelle dello stesso colore dell'ascot, prima di poggiarli sul piano. Non parlo, non mi presento, non ho interesse, almeno sul momento, ad intrattenere una discussione di qualsivoglia tipo. Semplicemente attendo. Attendo che la tenebra si palesi. Attendo che il capo, si mostri ai suoi dipendenti.

    Demone-1



    DOTI PASSIVE
    Stirpe Demoniaca [Immortalità, Immunità al Dolore, Power-Up +10% Mana, Resistenza a Malattie e Veleni]
    L'Inganno di Astaroth [Passiva di Anti-Malie, Percezione Attacchi Psion, Telepatia]
    L'Inquisitore [Percezione delle anime - Auspex]


     
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    You say I'm changing?
    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


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    Se Azazel non fosse un Demone, lo farei santo.
    Mentre io me ne stavo a vegetare in un letto, lui ha organizzato tuuutta la riunione. Ha contattato i miei miserabili impiegati, fatto una scaletta degli argomenti con Gressil, e si è assicurato che Torgue non ci facesse saltare in aria.
    Ordine e precisione. Come se fosse lui, il capo.
    O stesse facendo le prove per diventarlo.

    La nostra sede è scalcagnata come sempre. Io, in compenso, sono meno ammaccato del solito. Non vomito da giorni, cammino senza ondeggiare, il mio colorito non è troppo grigio.
    Sto bene. Ho le braccia bendate dalle dita ai gomiti, ma a parte quello sto bene.

    Entro nell'edificio e seguo le aure dei miei fino alla sala riunioni. Riconosco Azazel, Gajeel e Jack, e... E meglio che mi concentri sul non inciampare, perché ci sono scatole dappertutto.
    I materiali che sta usando Torgue per imbottirci di esplosivo. Schivo le casse in punta dei piedi, seguito da un Gressil in giacca e cravatta che trasporta una valigia sulla testa.

    «E, detto questo, gridò a gran voce: "Lazzaro, vieni fuori!"» urlo prima di entrare. Le braccia avanti, faccio qualche passo da zombie, agitando le bende «Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudaaaario.»
    Ridacchio. Mi sento di buonumore, ok? Abbiamo un sacco di bei piani da organizzare. Il futuro si prospetta oscuramente radioso.
    «Salve a tutti.»
    Gajeel si è messo la divisa! Non credevo che avrei mai visto questo momento. Lo raggiungo e gli tiro una duplice pacca sulla spalla.
    Proud of you, mio barbone preferito. Sappi che ti coccolerei come se fossi un cane se non fossimo in riunione.

    «Mancano ancora Yoma, Shaly e Morfeo, giusto?» domando, mentre prendo posto a capotavola. Chi altro manca...
    «La signorina Rachel non presenzierà alla riunione. Ci sono state delle... Incomprensioni, e lei ha esplicato la sua decisione di licenziarsi dalla nostra azienda.» spiego, incrociando le mani. Voce atona da cronista televisivo.
    Perché oooh, mrs. Scopainculo voleva essere chiamata ancora "padrona". Pensava che le avrei leccato il culo a vita anche se ho un'azienda da gestire, presidi da conquistare e creature ben più potenti di lei da ingraziarmi.
    Non mi dava né sangue, né sesso, né soddisfazioni. Ma non potevo lasciarla libera, no? Conosceva troppe cose. Sapeva di Bid'daum.
    Diciamo che mi sono preso cura del problema.

    Gressil zompa sul tavolo e si sistema accanto a me. Pronti a iniziare.
    «L'ultimo che arriva offre da bere a tutti.»
    Energia: 110%

    Passive:
    Wretched Body
    [Malia attraverso i fluidi corporei, Scurovisione]

    Damned Soul
    [Auspex spirituale, anti-auspex spirituale, +10% energia, manipolazione delle ombre gdr-only]

    Dangerous Mind
    [Percezione pericoli, casting da tech ed evocazioni]

    Gressil - Famiglio
    Lie to me
    [Percezione bugie]


    Edited by Zero - 27/10/2014, 23:49
     
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  7. Yoma Mefistofale
     
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    T1YZoIb


    "Riunione."




    L
    a serata era passata bene e dopo l’esperienza con quello scheletro avaro dell’Est, Yoma era ritornato con una gran voglia di non fare niente e cazzeggiare, infatti, trovare quel tesoro non era stata un’impresa molto facile e ci aveva rimesso anche una bella ferita al braccio, che si era fatto curare da un guaritore una volta arrivato a Laputa. Nel frattempo, dato che non aveva ricevuto altri ordini dalla Gilda, si era andato ad imboscare in un altro localino strano dove aveva conosciuto due belle “Signore” dai facili costumi che corrispondevano all’ideale di donna che piaceva a Yoma. Dopo tutto quella era stata una giornata libera passata un po’ ad ubriacarsi e restare in panciolle, quindi alla sera pensò bene di andare un po’ a divertirsi con quelle due e proprio come immaginava era andato proprio tutto completamente bene.
    Avevano affittato una stanza, Yoma e le due ragazze ci erano andati giù piuttosto intensamente, dopotutto Yoma aveva gusti molto particolari sul fatto di creare apposta qualcosa di molto sfizioso per una donna e per l’occasione si era fatto procurare dalle ragazze tutto il necessario per poterlo fare con il loro interessato e voglioso interesse. Tuttavia la foga di quella notte aveva prodotto dei rumori molesti che disturbavano la stanza affittata che c’era vicino a quella di Yoma dove una famiglia di mercanti stava cercando di dormire, ma la cosa fu irrilevante dato che, nonostante le lamentele, il baccano non cessava e andò avanti fino alle cinque di mattina.
    Più tardi, si sentì il comunicatore di Yoma suonare mentre lui era immerso a dormire tra il seno di una ragazza vestito con solo una tenuta da sadomasochista nera con le bretelle acuminate è un paio di mutande “strane” che lasciavano intravedere chiaramente il di dietro e anche parti del davanti che era meglio non specificare. Tutta la stanza, invece, sembrava più che altro messa bene per sembrare una mini sala tortura degna dei migliori sadomasochisti esistenti, infatti si potevano anche vedere diversi accessori, tra cui una frusta e le manette, ma il comunicatore sembrava introvabile. Yoma, infatti, si alzò dal letto e cercò dappertutto, poi seguendo il rumore lo trovò dentro ai sui calzoni della divisa che erano rimasti attaccati alla ventola del soffitto. Fece una gran fatica per prenderli e finalmente rispose ricevendo il messaggio di Azazel che riguardava la riunione della Gilda per le dieci e trenta. A quanto pare aveva ancora due ore visto che erano le otto per prepararsi e riprendersi anche dopo quella serata di baldoria facendo una ricca colazione preparata dalle due ragazze che erano ancora svestite ampiamente, mentre Yoma, tra un tiro di sigaretta e l’altro, si toglieva l’osceno completo da pervertito rimettendosi la sua divisa in maniera impeccabile, annodandosi anche il suo fiocco giallo simbolo della sua appartenenza all’ ambito dei demoni. Vedendolo vestito con la divisa della Gilda non si direbbe che Yoma in realtà avesse certi, vizi, ma del resto non era lui a volerlo, ma Mefistofale.
    Tuttavia, c’era qualcosa che mancava…ah già! Il suo cilindro! Che fine aveva fatto? Si mise subito a cercarlo senza accorgersi che ce l’aveva sulla testa una delle ragazze che glie lo rimise su di lui raccomandandosi con un filo di sensualità di fare più attenzione la prossima volta dove lo metteva.
    Dopo le due ore passate così, Yoma andò verso la sede dove gli era stato detto venire. La sala riunione era situata in un magazzino pieno di dinamite al primo piano e la prima impressione di Yoma fu quella un po’ di “seccatura” perché si sarebbe aspettato almeno una sala elegante, ma per ora si vede che non c’erano le possibilità di averne quindi doveva accontentarsi. Una vera seccatura.
    Entrò aprendo la porta e vide che non era stato il primo c’erano Jeck, Azazel, Aamon, più uno spiritista che non conoscevo dall’ aria macabra e un “tuttofare”, visto il colore della sua cravatta che vestito con la divisa della Gilda sembrava abbastanza impacciato dall’ aria trasandata, insomma come dire: C’era chi nasceva Signore e chi no. In fine vide Lazarus, era arrivato anche lui per tempo, mancavano dunque le due donne, la Genio e la vampira, ma si sa le femmine arrivavano sempre in ritardo, anche se “il coniglio succhia sangue” a quanto pare aveva deciso di mollare, peccato non averla uccisa o preso la sua anima, ma Laz ci avrebbe pensato a tempo debito non erano affari di Yoma.

    “Salve a tutti, spero non abbiate iniziato senza di me.”

    Disse entrando alzando il cilindro con un sorriso sul volto, poi andò a sedersi vicino al principe delle legioni infernali che già aveva conosciuto ampiamente all’ Est, gli ispirava un immensa fiducia quasi quanto lo stesso Azazel, poi rispose sul fatto della vampira a Laz e sinceramente non ci andò leggero ,visto che nella missione delle cripte non è venuta neppure ad aiutarlo, era piuttosto preso sul personale in quel caso, tanto che gli veniva quasi da sputare al sol pensiero di lei.

    “Tsk... non abbiamo bisogno di scarti umani come lei. Tra l’altro me lo immaginavo visto che all’ Est non si è degnata neppure di aiutarmi. Meglio così, un peso in meno. Odio i traditori! Mi fanno venire il voltastomaco!”

    Il quel momento se qualcuno avesse potuto vedere qualcosa in Yoma, avrebbe potuto visionare un Mefistofale molto agitato e lo si poteva anche capire dal modo in cui gli occhi dell’ ragazzo stavano brillando di una luce sinistra che scomparve in un solo attimo, poi si calmò e stava per prendere una sigaretta, ma non era una buona idea fumare in una sala piena di dinamite, quindi cercò di resistere anche se già aveva voglia di fumare , nonostante lo avesse già fatto dieci minuti prima di entrare.


    pfeo4





    narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>>,telepatia<<>> Parlato Esterno






    Nome:Yoma / Mefistofale
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.



    Riassunto






    azioni:










    Schema consumo mana
    gArZI9v
    100%
    consumo:0%














    Edited by Yoma Mefistofale - 28/10/2014, 02:58
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    » Volontà d'acciaio


    Shalysanne


    This will never end, 'cause I want more.
    More, give me more.
    Will I ever reach the t o p?

    - ◊◊ -

    Demone // Seele Corporation

    Era stata convocata alla prima riunione con tutti i membri della Seele.
    La notizia non la scompose più di tanto o non fece nascere in lei qualsivoglia ansia di incontrare altre facce nuove. Al massimo era curiosa di vedere chi altro facesse parte di quella strana azienda e che genere di persone fossero.
    Almeno pensò tutto questo, prima di sapere di avere l'obbligo di indossare una divisa.
    Già dal suo modo di vestire era chiaro che la Djinn avesse dei gusti alquanto particolari, specialmente per quanto riguardava quanta stoffa era disposta a portare. Alla fine si convinse a sottostare a quella condizione, adattando però il completo ai propri gusti estetici, perchè a guanti e stivali non volle affatto rinunciarvi.

    Si presentò puntuale alla sala di incontro con addosso un completo grigio scuro, camicia bianca e papillon giallo attorno alla gola. Le modifiche consistevano nella giacca a cui accorciò le maniche, così da poter portare i lunghi guanti candidi e aprì un profondo spacco nel lato della gonna. In una sala così povera di arredamento, fu il suono prodotto dagli stivali bianchi a preannunciare il suo arrivo.
    « Buongiorno a tutti. »
    Salutò i presenti con un cenno di mano e uno dei suoi sorrisi affilati.
    Per una buona parte erano faccie conosciute, come Azazel, Sionn, Jack, Yoma e pure Heinrich. Fu una vera sorpresa e infatti indugiò un poco più a lungo con lo sguardo su di lui, domandandosi quale vicenda portò ad incrociare i loro cammini.

    Shalysanne non lasciò trasparire molto altro, limitandosi a prendere posto vicino al tavolo e aspettare chi ancora mancava all'appello. Vista le formazioni che erano state prese da chi la precedette, andò a posizionarsi vicino agli altri Demoni della Seele.




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    Cra

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    Essere convocato è qualcosa che porta indietro la sua memoria.
    Un tempo potevano farlo solo gli altri Eterni attraverso la sua effige, il suo casco. Oggi, invece, lo fa un demone attraverso un telefono cellulare. Sono queste piccolezze che costringono l'Eterno a rendersi via via sempre più conto che la sua vita di un tempo è oramai un capitolo chiuso. E' costretto ad andare avanti, volente o nolente.
    In ogni caso alla comunicazione del demone risponde con un simpaticissimo "Si" senza aggiungere altro. Tiene a mente l'impegno e lo rispetta. Ha deciso di intraprendere questa strada, utilizzare la Seele per meglio scoprire questo universo, per meglio comprendere cosa è Endlos e quale è il suo posto, bene, adempirà anche a questi compiti senza farsi problemi.
    Giunta l'ora si limita a distorcere lo spazio, o meglio evoca a sè il non-luogo, una dimensione interstiziale che come un collante permea ogni luogo in ogni universo (o per lo meno un tempo era così), e la attraversa per materializzarsi un passo dietro una delle sedie libere che sono presenti. Allunga le mani e le poggia sulla seduta. Lo sguardo carbone che scivola sui presenti, per lo più sconosciuti, a cui regala un cenno del capo.
    Scosa la sedia e si accomoda in silenzio.
    Per la cronaca ha sentito le ultime parole di Lazarus, non commenta niente a tal proposito.
    Per l'occasione indossa un paio di jeans con delle scarpe comode, una camicia bianca coperta da un giubotto di pelle nera. No, non indossa il suo cravattino ma è possibile scorgerlo spuntare dalla taschino pettora della camicia.



    Equipaggiamento: Sacchetto di Sabbia
    Mana: 105%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Signore dei Sogni - Capacità Gdr di interagire con i Sogni
    Signore dei Sogni - La presenza di Morfeo genera sonno
    Rubino del Sogno - +10% di Mana
    Trama Onirica - Immortalità

    Attive
    Non Luogo: È una dimensione interstiziale in cui si viaggia da un luogo all'altro. Morfeo è in grado di evocarla e di sfruttarla per spostarsi in un breve periodo. Può trasportare con sè eventuali altri viaggiatori. [Attiva - Consumo Basso]

    Scheda: Qui
     
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    Azazél
    « Esprimi un desiderio. »

    Li guardava entrare uno dopo l'altro, rispondendo ai cenni con altri cenni e ai brevi saluti con altrettanto brevi frasi in risposta. Ad esempio con Jack che cercava di portare alla sua attenzione la presenza di casse esplosive tutto attorno. L'unico problema era che a lui, di morire per un'esplosione, non interessava più di tanto, insomma mica rimaneva morto per sempre per una piccolezza del genere. "Jack, sì sono casse di esplosivo. O almeno così mi hanno detto." Gli risponde con estrema noncuranza, accompagnando le parole ad una spazzolata di polvere dal vestito sulla spalla destra, giusto per sottolineare l'importanza che dà alla cosa.
    Poco dopo, all'arrivo di Gajeel e Lily, risponde al saluto del borchiato con un cenno della mano, senza peraltro capire la sua battuta. Si limita a sorridere di rimando, pensando a tutt'altro piuttosto che alle casse. E lo dimostra immediatamente con la sua risposta a quel "Riunione esplosiva?" "Speriamo proprio di sì, ci sarà da infiammarsi oggi." Quindi ammicca a Jack, facendogli l'occhiolino.
    Quindi risponde, in rapida successione ai saluti non verbali di Sionn e Aamon, prima di godersi l'entrata in scena di Lazarus. Piega appena di lato il capo, chiudendo gli occhi e, ad alta voce gli risponde: "E Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare»." Con tono solenne, per accompagnare la sua messa a sedere.
    Ascolta le parole del capo con attenzione, senza esprimere alcuna emozione, solo prende in mano la penna e traccia una secca linea circa a metà sul foglio che si trova di fronte a lui, depennando quel nome dalla lista.
    Risponde al saluto di Yoma, ignorando però la parole su Rachel, per poi sorridere - amabile - a Shalysanne e dare il benvenuto a Morfeo.
    Sarà una giornata impegnativa.
    Dopo che ognuno dei presenti si fu seduto, il demone si alzò, scostando di poco la sedia alle sue spalle. Fece scorrere lo sguardo sui presenti, rapidamente, attendendo il silenzio per poter raccogliere la loro attenzione.

    "Signori, signorina Shalysanne, vi ringrazio per avermi raggiunto qui. Da questo momento inizia la riunione odierna."


    Fa una breve pausa, per permettere a tutti di raggiungere la giusta concentrazione e focalizzarsi sulla situazione.

    "Auspico la massima serietà e concentrazione da ognuno di noi. Quindi lascio la parola al nostro dirigente, il signore Lee."


    Allunga la mano destra, in direzione di Laz, prima di tornare a sedersi e volgere lo sguardo verso lo sciamano albino.

     
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    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


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    Ed ecco giungere Yoma, col suo cilindro ed il suo entusiasmo e i discorsi da bambino da cinque anni. Mi volto verso di lui, dedicandogli cinque secondi di puro gelo prima di aprir bocca.
    «Sono io a decidere di cosa abbiamo bisogno, Yoma.» e non sono certo di aver bisogno di te «Oltretutto, non pensavo che un Lord del Limbo avesse bisogno dell'aiuto di una ragazzina.» concludo scoprendo i denti.
    Denigrare un Demone è pericoloso, lo so. D'altra parte, lui è così bravo nell'umiliarsi da solo...

    Saluto Shaly con un cenno della mano. Ora manca solo Morf- come non detto, è appena comparso dal niente.
    I brividi. E ora chi glielo dice che dovrebbe offrirci da bere? Io no di certo.

    Azazel fa le fuffose presentazioni. Non capisco bene perché, ma sento un nodo d'ansia che mi chiude la gola.
    Guardateci: siamo un branco di mentecatti, accattoni, demoni e depravati. Davvero stiamo giocando a fare gli uomini d'affari? Ad essere seri, onesti e professionali?
    A quanto pare sì. A quanto pare, la cosa funziona.
    È qualcosa di grande e di terribile. Qualcosa che ho creato io.
    Un lungo respiro.

    «Grazie, Az.»
    Cenno del capo. Intreccio le dita e fisso i presenti da dietro le mie lenti aranciate, facendo del mio meglio per sembrare il Gendo Hikari della situazione.
    «Riassumendo brevemente la situazione degli ultimi mesi... Shalysanne, Yoma, Sionn e Azazel e si erano diretti a Est per affari. La casa stregata che dovevamo disinfestare si è rivelata essere infestata solo dai topi. In compenso, abbiamo recuperato il tesoro perduto della famiglia di Rachel - che ha recentemente deciso di lasciare l'azienda - e assunto il signor Henrich tra le nostre file» gli rivolgo un cenno della mano «mentre Sionn e Shalysanne ci hanno procurato qualche anima. Il bilancio delle casse di gilda è positivo.
    Io e Jack invece siamo stati a sud. Abbiamo verificato la possibilità di stabilire una nuova sede a Merovish, e prelevato le pietre spirituali che ci sono servite a raccogliere anime per conto del governo.
    Alla missione hanno partecipato Jack, Gajeel e il signor Khatep dei Liberi Aeris Milites. Abbiamo svolto l'incarico con successo, e disponiamo ora una fedina penale pulita e di una buona reputazione agli occhi del governo laputense. Si meritano un applauso, direi.
    »
    Pausa. Non faccio parola di ciò che ho visto durante il rituale della mummia; la versione ufficiale è "Lazarus è svenuto perché ha speso troppa energia incantando le pietre", e ci tengo che rimanga così.
    Non che voglia nascondere la cosa ai miei impiegati, è che ci sono troppi leggimente in città.

    «Dopo questo riassunto, passerei agli ordini del giorno. Gli argomenti che tratteremo oggi sono...» Gressil mi porge un foglio pieno di appunti «Stato della sede di Laputa; possibile espansione a Sud; situazione del Nord e organizzazione di una spedizione lassù; stato della Tenebra e offerta del Dono Oscuro a chi non l'ha ancora ricevuto; riorganizzazione delle gerarchie aziendali; spiegazione del patto che ci ha offerto il signor Heinrich e delle condizioni necessarie a concludere l'affare.
    Lascerei innanzitutto la parola ad Azazel, per le spiegazioni relative alla sede laputense.
    »
    Whew. Mi rilasso contro lo schienale della sedia.
    Qualcuno mi dica che sono andato bene.
    Energia: 110%

    Passive:
    Wretched Body
    [Malia attraverso i fluidi corporei, Scurovisione]

    Damned Soul
    [Auspex spirituale, anti-auspex spirituale, +10% energia, manipolazione delle ombre gdr-only]

    Dangerous Mind
    [Percezione pericoli, casting da tech ed evocazioni]

    Gressil - Famiglio
    Lie to me
    [Percezione bugie]


    Edited by Zero - 30/10/2014, 01:13
     
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    Azazél
    « Esprimi un desiderio. »

    Azazél ascoltava immobile, nemmeno avesse smesso di respirare, muovendo solamente di tanto in tanto le pupille, a destra e a sinistra, seguendo i nomi pronunciati da Lazarus. Insomma Yoma viene nominato Lord e a lui solo "Az"? È ingiusto, no?
    In ogni caso l'albino dimostra un'ottima capacità riassuntiva, spiegando il tutto, senza inutili particolari, in breve tempo.
    Quindi torna ad essere il suo turno di prendere parola, il demone sposta il primo foglio della piccola pila che si è sistemato davanti, per svelare la pagina relativa all'affare Laputense, poi si alza in piedi per esporre il fatto.

    "Come potete vedere da soli le rifiniture strutturali del magazzino sono quasi giunte al termine."


    Un modo gentile per dire che i muri portanti sono stati riempiti, o lo verranno a breve, di esplosivo.

    "Questo ci porta allo step successivo: bisogna scegliere gli interni."


    Un modo ancora più gentile per dire che andranno a rubare intere case altrui senza pietà alcuna. Sono lavori onesti, in un certo senso, e alla fine non ti presentano parcelle da urlo.

    "Necessito di almeno due volontari, che abbiano un minimo di buon gusto, che vadano a cercare e marcare in dimensioni dove non saremo legalmente perseguibili da Khatep, con sigilli che vi mostrerò, le stanze che riterranno adatte ad essere usate per la nostra sede. Al piano terra: reception ed uffici, al primo piano la zona "residenziale" per gli impiegati e al seminterrato il club per animare le nottate di Laputa. Sarà un lavoro rapido, invero, e definitivo quindi se avete proposte o necessità particolari questo è l'ultimo momento in cui le potrete esporre. Quindi chi sono i due fortunati designer?"


    Guarda la platea, sollevando la stilografica che regge nella mano destra, pronto a prendere appunti sui fatti e sui nomi interessati. Il resto è già tutto predisposto, deve solo consegnare pennarelli e disegni da riprodurre negli edifici scelti perché possa "trasferirlo" lì dove si trovano adesso.



    Edited by Lost`Horizon - 30/10/2014, 23:43
     
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  13. _MajinZ_
     
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    Gajeel sorrise vedendo Laz, il suo amico finalmente si sentiva meglio e riusciva a camminare sulle sue gambette, dopo averlo visto in quello stato pietoso era un sollievo rivedere il solito spilungone... che per altro era pure di buon’umore. Subito dopo arrivarono tutti gli altri, tra cui una signorina. Il capellone aggrottò per un attimo le sopracciglia, non sapeva che avessero anche una demonessa tra le loro file, quella era proprio una sorpresa. Lily invece salutava tutti con il suo solito “aye!”, anche se l’ultimo arrivato lo inquietò un poco. Il moro intanto non si mosse di un millimetro, restando spaparanzato con i piedi sul tavolo e le mani incrociate dietro la testa, in pieno relax.
    Comunque c’erano un sacco di cose di cui parlare, molte delle quali davvero importanti e fondamentali per la nascente Seele, ma in quel momento tutti si scordarono quella più importante. Il loro capo infatti aveva parlato di offrire da bere e doveva farlo l’ultimo arrivato, ma chissà perché quando Morfeo arrivò, nessuno lo avvisò dei suoi doveri... forse se ne erano dimenticati. Gajeel però non era un rimbambito, proprio no, quindi certe cose di una tale importanza bisognava subito metterle in chiaro.
    Ehi Morf, dopo ci devi offrire da bere.
    E lo disse senza paura, abbreviando pure il suo nome senza pensarci troppo e senza permesso. Però quella era una cosa importantissima e se serviva un grande coraggio per farlo, beh, allora era giusto così. Il micio ovviamente fece un lungo facepalm, guardando poi male il suo amico borchiato che lo fissò di rimando con aria confusa, senza capire il motivo di una tale reazione. Comunque il primo argomento di cui discutere era quello dell’arredamento, infatti quel capannone era ancora fatiscente e bisognava scegliere bene gli interni... anche se ciò a quel barbone di Gajeel non importava poi così tanto.
    Bisogna aggiustare il bagno.
    Così, parlare a caso era molto più figo.
    E ci serve una sala rinforzata per gli allenamenti.
    Forse era più giusto dire “mi serve”, visto che li dentro era probabilmente uno dei pochi a non sapersi controllare... bastava pensare alla volta in cui era volato giù dal primo piano abbracciando un cesso. Ecco perché serviva un bagno nuovo. Lily nel frattempo non sapeva più dove sotterrarsi, quella doveva essere una riunione seria e il suo compare stava facendo di tutto per rovinarla. Però bisognava riconoscere che era riuscito a fargli indossare la divisa, quindi non poteva pretendere troppo. Sospirò, per poi prendere la parola a sua volta.
    ...non sono molto pratico di arredamento, ma non ho richieste particolari.
    Commentò uno sconsolato Exceed, sperando che la serietà tornasse in quell’idiota alle sue spalle.

     
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    Turn off the lights and murder the dawn.

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    Laputa
    Distretto Industriale
    Capannone Diroccato



    Morg
    Sionn rimase silenzioso ed inespressivo osservando arrivare alla spicciolata i suoi compagni di gilda. Alcuni erano alquanto pittoreschi, v'è da dire. Salutò con un cenno del capo chi rientrasse già tra le sue conoscenze, per pura cortesia ed attese l'arrivo di Sir Lee, il quale non si confece molto alla sua figura da Leader, né tanto meno di Zelothyas, evocatore di presenze oltre-corporee. Pure, l'inusitatà è uno dei vincoli che più saldi lega il Necromante al suo signore e lo rende fidato. Oltre ad interessi puramente scientifici, se possiamo così chiamarli.
    Ode attentamente le parole di Lazarus e si dispiace, anzi prova un vago rammarico, ad udire della dipartita dalla Sarij'ka della contessina. Una compagna Necromante, in grado di pareggiare il suo buon gusto ed attenzione per i morti, nonché eleganza è un grave colpo. Ora rimangono in due, contro cinque demoni, non contando il loro direttore. Ma Sionn s'è già assicurato la simpatia di due di essi, non avranno molto da far danno con lui. L'unico a dar lui pensiero e quell'Heinrich, di cui Azazel ha proferito verbo. Avrà da udire attentamente la sua proposta e, nella sua lunga esperienza con i demoni, non ultimo Jak'Balorogo, poteva subodorare qualcosa di sottile, ma pericoloso. Si tenne i suoi pensieri per lui, come già detto, rimase silenzioso ed inespressivo, con una mano sul Meadhbh e abbandonata sullo schienale non troppo abbandonata per non apparie volgare. All'udire degli interni e della loro necessità, il Necromante processò rapidamente nella sua mente cosa dire e come dirlo, avendo già ben chiari i propri obiettivi. La voce bassa, sussurrata e lenta di Sionn finalmente si ode, con l'effetto di un lento rullo compressore sui cosiddetti.


    Sionn: "Fosse possibile, solo in tal caso, gradirei un loco ove condurre i miei esperimenti lontano da occhi indiscreti. Non temete, potrete usufruirne o visionarli, per esser sicuri non arrechino danno all'azienda. Riguardano la pura e semplice Necromanzia propriamente detta. Potrebbero tali interni essere utilizzabili da chiunque per qualsivoglia tipo di rituale evocatorio, necromantico, sciamanico ed alchemico che non debba attirare troppe attenzioni. Non ho preferenze nel costrutto in sé, giusto gradirei fosse sotto il livello del primo piano, pure anche questo non è fondamentale. Non ho altro da dire."

    Prana:
    100%


    † Abilità Passiva†
    Soultracker [Tecnica di Gilda]:

    Un ambiente come quello della Seele, pieno di anime e di Demoni raminghi, stimola positivamente la psiche di una persona.
    Influenzati dall'energia spirituale, anche i membri meno dotati imparano col tempo a vedere gli spiriti. Con un po' di allenamento, riusciranno a vedere le aure fino a 30 metri di distanza: una lieve alone di energia che avvolge ogni essere vivente. Colore e forma di questo alone dipendono da persona a persona, in base alle sue attitudini e potenzialità.
    Basta tenere la mente aperta e fare qualche esercizio di meditazione.
    [Passiva - Auspex spirituale]
     
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  15. Yoma Mefistofale
     
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    T1YZoIb


    "Riunione."




    C
    ’era una cosa che Yoma non capiva degli umani, ma essendolo stato un tempo forse se l’era dimenticato, ma in ogni caso lo sorprendeva sempre. Perché adoravano mettersi sempre in competizione con chi avrebbe potuto distruggerli? Era forse una loro forma di masochismo personale oppure era semplicemente una questione di follia?In ogni caso, visto la risposta di Laz, ci sarebbero state giusto due cose da aggiungere. Prima di tutto la questione non era l’aver “bisogno di qualcuno” ragazzina o meno , ma semplicemente se in una missione importante era presente anche lei per lo meno avrebbe dovuto pur far qualcosa, ma ciò non è stato fatto , anzi lui il pirata e la genio avevano dovuto far tutto da soli e a momenti non ci rimettevano le penne. Quindi cosa si aspettava Laz che ne fosse contento?Seconda cosa almeno avrebbe potuto avvisarlo del pericolo che avrebbe corso, e anzi che fargli la predica poteva almeno ringraziare sia lui che La genio, ma purtroppo non si poteva avere tutto dalla vita.
    Yoma a quella battuta iniziale del discorso di Laz ,che suonava come una delle sue solite provocazioni per stuzzicarlo , preferì non rispondere , dopotutto era il capo, anche se Yoma sapeva di aver dentro Mefistofale , uno dei signori dell’ inferno che si era preso gioco anche di Dio una volta. Tuttavia ricordandosi del patto che aveva firmato, sicuramente se Laz si era rivolto a lui significava che ne aveva bisogno( anche se non lo avrebbe ammesso) così come Yoma stesso , stavano viaggiando nella stessa barca tutti quanti, inutile prendersi in giro e in ogni caso credeva che l’organizzazione fosse compresa di membri che avrebbero dovuto confrontarsi e non solo da lui che sceglieva chi aveva bisogno, ma era meglio lasciar perdere.

    “Tsk…”

    Fece uno sbuffo incrociando le braccia accavallando le gambe , lo sguardo di Yoma viaggiava da su a giù, mentre la frase di Laz veniva detta, poi lasciò perdere quel dettaglio e si concentrò su quanto altro avesse da dire ancora Laz e tutto era decisamente materiale su cui lavorare. Dopo, Azazel chiese di avere due volontari circa a “marcare in dimensioni “ e sigilli poi presentò un progetto su i vari piani della sede tra cui ci sarebbe anche stato un Clab per animare le nottate di Laputa. Yoma, anche se fino ad un attimo fa era un po’ arrabbiato con Laz, non appena sentì la parola “Nottate di Laputa” sentì la rabbia sciogliersi come cioccolata per lasciar posto ai suoi soliti pensieri peccaminosi, pensando a tutto quello che avrebbe potuto far fare agli altri in un luogo del genere, fino ad arrivare magari a convincere qualche cliente a vendere la propria anima e visto che Azazel cercava volontari provò a proporsi .
    Alzò una mano.

    “Potrei aiutarti io Azazel. Con il buon gusto ci vado abbastanza bene.”

    Beh era vero, Yoma era sempre stato un ottimo intenditore, bastava vedere com’era sempre impeccabilmente vestito, quindi avrebbe potuto donare alla sede e ai piani il giusto stile che serviva a meno che non si fosse presentato qualcun altro con più idee .
    Dopo le parole di Azazel si susseguirono quelle del “tuttofare” che giustamente , vedendo anche il suo stile non mostrava un grande interesse per la proposta fatta, anzi forse per lui la sede era bella anche così e fin qui tutto a posto, dopo di lui si fece avanti quello spiritista dall’ aria macabra che inquietava un po’ Yoma e propose un laboratorio adatto alle sue esigenze e a quelle della Gilda, proposta interessante. In effetti un reparto come dire “scientifico” e specializzato sarebbe stato utilissimo, ma non commentò ne si ne no preferendo che a questo ci pensasse Laz o Azazel.
    Ora rimaneva altro da fare che ascoltare gli altri e Laz a riguardo.



    pfeo4





    narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>>,telepatia<<>> Parlato Esterno






    Nome:Yoma / Mefistofale
    Stato fisico:buono
    Stato Psicologico:buono.



    Riassunto






    azioni:










    Schema consumo mana
    gArZI9v
    100%
    consumo:0%












     
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