Nuove Fondamenta

[EM] Building on Ruins ~ Epilogo III

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    Viaggiatore dei Mondi

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    « Sembra che, alla fine, daranno il titolo di Pasha anche a quell'Egon.
    Il Consiglio dovrebbe assegnargli il distretto delle Ceneri: sai, per le fornaci...! »

    la voce allegra del Moro fluì sciolta e disinvolta nonostante la settima birra
    « Pare che quell'uomo conosca il segreto per una particolare lavorazione dei metalli, e così... »
    scrollò le spalle, poi si rivolse all'affaccendato 23, lanciandogli una moneta e un sorriso
    « Scusa, me ne porti un'altra? ♥ Di quella buona, eh! »

    Erano trascorsi appena due giorni dallo scontro all'Arena, le ferite erano ancora fresche ed il ricordo fin troppo vivido, ma le autorità di Merovish non avevano perso tempo: la data per la cerimonia di assegnazione delle cariche sarebbe avvenuta l'indomani, ma... chiacchiere circolavano sul fatto che la “spartizione della torta” fosse già stata decisa a grandi linee.

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    Si diceva che Khalid -il leader della Legione delle Sabbie-, avendo perso molti dei suoi uomini migliori, avesse designato
    Aristotelis e Bid'daum come propri parigrado e intendesse lasciar loro buona parte delle questioni: evidentemente, il senso dell'onore e del dovere del Guerriero Mascherato avevano subito un brutto colpo dagli eventi dell'Arena, e il peso di una responsabilità (non sua) l'aveva portato a maturare quella decisione; rinunciando a qualche incombenza mondana e amministrativa, contava probabilmente di concentrarsi maggiormente su un modo per trovare ammenda ai propri errori. Così, tanto per la visibilità delle loro gesta -erano Eroi, adesso- quanto per il valore dimostrato in campo, non c'era ai suoi occhi davvero nessuno di più adatto dei due Gerarchi a coprire le sue mansioni... ed era inutile dire quali indiscussi vantaggi avrebbe portato all'Eversione un controllo ufficiale dell'esercito del Sud.

    Ma, per quanto a Merovish la violenza sia l'unica legge vigente, essa non è il solo fulcro del potere: dopotutto, senza la leva offerta dalle promesse di fama, ricchezza e benessere, molti taglia-gole non snuderebbero neppure la lama... e così, dato per scontato che i Pasha Preek, Tail e Najaran avrebbero mantenuto il controllo rispettivamente del Distretto del Kanti, di quello dei Caduti e di quello della Polvere, le nuove nomine scelte dal Conclave per completare la sua formazione confermavano quell'Egon Emeros per il Distretto delle Ceneri, e -cosa più importante-
    Zimmer come padrone del Distretto della Fame.

    « Farida voleva passare a congratularsi di persona, ma... aveva un po' da fare, oggi. »
    chiocciò ancora l'ospite, gettando uno sguardo dispiaciuto al Castigo
    « ...però sono sicuro che saprà farsi perdonare. ♥ »

    ...e, ovviamente, Kalanjanus -futuro Pasha del Distretto delle Luci- non aveva resistito all'idea di condividere le informazioni col suo nuovo amico Rosso, approfittandone anche per realizzare il suo piccolo sogno di visitare la famigerata Quinta Bolgia; cosa ci trovasse di entusiasmante in quella bettola, non era molto chiaro, tuttavia... cosa importava? Lo Speziale era un buon cliente: beveva con disinvoltura gli intrugli più forti, non stava tirando sul prezzo (per quanto fosse facile intuire che a mercanteggiare non fosse secondo a nessuno), e pagava subito e con moneta sonante; più interessante sarebbe stato indagare come egli facesse a procurarsi le informazioni anche prima delle Voci, ma... quello sarebbe rimasto un mistero per il momento.
    Gli Eversori erano in attesa di un ospite - tutto il resto, avrebbe potuto attendere.

    Dopo averli proclamati signori della città -e dopo essere sparito nel nulla-, Isaac si era messo in contatto con loro: tramite il suo corriere di fiducia (la moretta di nome Alhandra, la
    gran collaudatrice di materassi, che lavorava al piano di sopra), aveva recapitato ai Gerarchi un messaggio per avvisarli che quel giorno avrebbe fatto loro visita, e... dal momento che gli argomenti trattati non sarebbero stati adatti ad orecchi troppo indiscreti, era arrivato il momento di fare chiusura anticipata e congedare gli avventori...

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    « Allora: come si passa il tempo qui? ♥ »
    cinguettò allegro il Mercante, dondolando sullo sgabello
    « Risse? Bische? Scommesse? »

    ...e avevate tutti pochi dubbi su da chi cominciare.

     
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    Si era svegliato solo dopo una dozzina di ore, ancora un po’ intontito. Si trovava sul pagliericcio della baracca malmessa, la prima base operativa degli Eversori. L’odore era rimasto uguale. Poco distante da lui c'era Raem, intento a studiare qualche tomo di storia merovisha. Si era girato a guardarlo, le sue labbra decomposte si stavano muovendo, ma non sentiva alcun suono provenire da esse. Sbatté incredulo le palpebre e quella visione scomparve.

    Stavolta si era svegliato veramente.

    ~

    Dopo i bagni di folla e i festeggiamenti per le strade era giunta l’ora di tornare alla normalità. La schiena spezzata della città si risollevava, più forte di prima e priva delle vertebre marce che l’avevano fatta collassare. Al loro posto nuove ossa più robuste ne avrebbero sorretto le viscere.

    La cerimonia ufficiale d’investitura si sarebbe svolta il giorno dopo, ma alla Quinta Bolgia giravano già delle voci a riguardo. Più precisamente girava soltanto una voce, appartenente a quello scassapalle di Kalanjanus. La novità era che proprio lo Speziale sarebbe entrato nell’Esarcato insieme ad Egon e Zimmer. Il Boggart avrebbe avuto un bel d’affare con i suoi nuovi colleghi.

    Aristotelis e Bid’daum erano invece stati scelti da Khalid come guide della Legione delle Sabbie. Comandante Bid’daum… riempiva piacevolmente la bocca, prima o poi ci avrebbe fatto l’abitudine.
    Intanto il nuovo Pasha si stava scolando parecchi litri di birra, sciorinando con piacere tutte le novità sull’assetto gerarchico della Tana. Si ricordò anche della danzatrice che aveva posato gli occhi sul Kuthiano, giustificando la sua assenza.

    « Non ne dubito. »

    Rispose brevemente mentre studiava con lo sguardo il nuovo Pasha del Distretto delle Luci. Avrebbe rimandato ad un’altra occasione la “questione” aperta con Farida, così come le sue prossime mosse all'interno della Legione. Al momento stavano aspettando un ospite che aveva la priorità sul resto.

    « A volte tutte e tre contemporaneamente, ma oggi non sono in programma. »

    Avrebbe lasciato al padrone di casa l’onore di buttare fuori l’erborista e tutti gli altri avventori. Il nostro doveva essere particolarmente di buon umore.

     
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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    Il bicchiere della staffa.


    La testa gli faceva ancora un male assurdo, reduce dell'intruglio energetico dello speziale, mentre le ossa gli scricchiolavano rumorosamente ad ogni movimento. Gran parte del suo equipaggiamento era in pezzi, primo a cadere il drone robotico a forma di ragno, brutalmente schiacciato ancor prima che qualsiasi Titano sorgesse dal cuore pulsante dell'Arena Nera.

    Erano passati due giorni, e Zimmer non aveva ancora cominciato le riparazioni. Le ali, schiacciate dagli avvenimenti, il martello andato in sovraccarico... tutto giaceva sotto la Quinta Bolgia, nel suo laboratorio segreto.

    Avevano vinto. Anni di preparazioni, di intrighi, di cospirazioni... e quell'ultima, folle impresa. Niente era andato secondo i piani... tranne nel finale. E a darne prova, era proprio lo speziale Kalanjanus, le cui notizie promettevano gloria e onori.
    Le più alte cariche degli Eversori si erano finalmente insediate fra le alte sfere. Ariste e Bid avevano il controllo dell'esercito, mentre il molliccio era entrato a far parte del circolo dei Pasha, la più alta autorità in assenza di un alfiere, assieme allo stesso Kalanjanus.
    Ed era qui che cominciava la vera corsa. Le lancette avevano già cominciato a muoversi, il ticchettio che si confondeva nel mormorio e nelle risate, sottofondo che da sempre copriva il rumore dei fili tirati dagli Eversori.

    "Le passo la più forte che abbiamo, Signor Kalanjanus"
    Perfino 23 era più sereno, una volta ripresosi dall'incidente. Intascando la moneta (e il sorriso) dello speziale, lo schiavo si muoveva agilmente fra i tavoli, servendo gli avventori e origliando allo stesso tempo i discorsi dei vari tavoli.
    La forza che lo aveva colto, in quegli ultimi attimi di scontro nell'Arena, era rimasta un avvenimento inspiegabile... ma visto come erano andate le cose, non poteva lamentarsi. Erano tutti vivi, in fondo. Non poteva spiegare quello che era successo, quello che aveva creduto di vedere era... inspiegabile. Ma contro entità come quelle, le domande sono inutili. Il povero ragazzo aveva capito forse la metà di quell'incredibile trama.

    Il rosso alzò il gomito fino al soffitto, tracannando fino all'ultima goccia di Ick presente nel boccale. Ruttò letteralmente fiamme, poi addentò un cosciotto di cinghiale per mandar via il sapore. Se la stava godendo. A nessuno era permesso di vedere quella piccola, impercettibile ombra dietro i suoi occhi. No, il Boggart aveva altro a cui pensare. Nuovi piani, nuove vette. Questo, si ripeteva.

    "Tu è buffo bipede, io deve ammetterlo, collega." apostrofò il futuro Pasha delle Luci, mentre masticava con gusto. "Se è come tu dice, domani sarà giornata interessante... noi no deve conservare forze?" con queste parole, il molliccio gettò l'osso ormai spolpato del cosciotto, saltando poi sul tavolo con entrambe le zampe.

    Avevano altri ospiti, in attesa... ospiti le cui voci non potevano essere udite da chiunque. Voci che la Quinta Bolgia avrebbe saputo custudire gelosamente.
    "ORA DI CHIUSURA, CAPRONI! PER CHI SARA' ANCORA VIVO, IO VI ASPETTA DOMANI!" come un meccanismo ben oliato, la Quinta Bolgia cominciò a svuotarsi, gli avventori che uno ad uno si alzavano dai propri tavoli e sfilavano accanto al bancone, verso l'uscita. Chi aveva già pagato all'ordinazione, chi lasciava il dovuto sulla sudicia superficie di legno, tutti pagavano. Ormai, quelli che volevano arricchire la cospicua collezione di dita di ladro erano ben rari.

    "E' ora anche per te, Kalajaska. Tu può finire tuo torcibudella, poi io consiglia te di alzare tacchi e riposare. Se tu vuole divertimento, io è sicuro che Merovish saprà guidare tuoi passi." salutò, congedando lo speziale ben più cordialmente di quanto avesse mai fatto in vita sua con altri. Ovviamente cannò il nome, ma insomma, i bipedi erano così uguali fra loro.

    Dopo tutti quegli anni, Aristotelis era ancora "Greco" e Bid "Bidibibodibi".




    ENERGIA: 100 %
    Fisico: In salute.
    Mente
    : Boggart



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    Mercury Trader: 3/3 – 3/3
    Aspide di Troia 24/24




    Attive:

    ATTIVE

    Passive:

    Icarus [x] [Passiva di volo]
    Fin dai tempi delle antiche lune, quando i Boggart erano liberi di pascolare per le lande di tutti i mondi, prima che perdessero la possibilità di vivere in superficie e si autoesiliassero nei Cunicoli (lo avevano detto alla Zietta Bacherozza che quella mano di poker sarebbe andata male...), i mollicci di tutte le tribù sognavano, come tutte le civiltà senzienti, il volo.
    Questa antica e ancestrale voglia di librarsi nell'etere risale alla prima tribù Boggart: i Cosirossichevendonoquellochevogliono. Il capo villaggio, mentre vendeva i famosi rotoloni di carta igienica di foglie d'ortica, capitò di dover volgere gli occhi al cielo. Era notte, e immancabilmente trovò quella grossa palla argentata in mezzo al cielo. "Se riuscissi a vendere quella..." pensò subito il Boggart, "...potrei vivere di rendita tutta la vita!"
    La corsa alla conquista della Luna era iniziata.

    Ci furono vari casi nella storia Boggart, dove famosi e rimirati scienziati riuscirono a spiccare il volo. Primo fra tutti fu G'orlan Saltocolpiede. Si gettò da una rupe e volò per ben ventitré secondi. Purtroppo, non sopravvisse all'esperimento.
    Farg'arn Voladipeto, che tentò di addomesticare un albatros per usarlo come cavalcatura. Ci riuscì, ma casualmente fu trasportato solo al nido del volatile, finendo nelle fauci dei suoi piccoli.

    Eppure, i Boggart non si fecero mai scoraggiare da queste quisquiglie, e finalmente, Zimmerthaugher Del Cunicolo Dal Quale Si Torna è riuscito nella titanica impresa.

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo dei suoi rutti, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: due ali di colore scuro, costituite da una serie di lamine ultraleggere in grado di adattarsi alle correnti d’aria e sostenere così l’esile peso del Boggart. Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dal volere diretto del Boggart, che si è collegato telepaticamente alle ali impiantate nella sa schiena tramite una forte dose di alcol.
    Non chiedete, vi basti sapere che era roba davvero buona.
    Quando non vengono usate, le lamine che costituiscono il corpo delle ali si ritraggono su loro stesse, ripiegando tutta la struttura nei cilindri di contenimento sferici, che a loro volta si richiudono il loro stessi. Da chiuse, le ali non sono altro che due sfere scure impiantate nelle scapole del Boggart.


    Lingua da mercante [Passiva di Persuasione]
    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.

    Ovviamente, non avendo poteri paranormali, questo non sarà mai possibile, ma la sua sicurezza e la sua parlantina porterà l'interlocutore ad avere meno dubbi a riguardo, tendendo a fidarsi delle parole del Boggart.


    Certificato di Alchimista[Immunità ai propri veleni]
    Gli Alchimisti dei Pozzi sono i chimici dei Mollicci. Utilizzando antiche quanto folli ricette, sono in grado di sintetizzare in rudimentali laboratori impacchi curativi, pozioni dai più disparati effetti, potenti droghe. Alcune di queste ricette sono talmente pericolose e inquietanti da essere bandite addirittura dai Boggart. Un esempio palese è quello della capra gigante. Mai, MAI sintetizzare la pozione della capra gigante. [Guida all’universo Molliccio, geografia dei Cunicoli e vocabolario di torte pigolanti, estratto.]

    -I Veri alchimisti si distinguono dai mentecatti per la loro abilità nel resistere alle proprie misture. E' cosa alquanto comune, quando si lavora alla miscelazione di sostanze ignote, generare reazioni chimiche incontrollate e spesso non volute. Se i chimici non avessero questa innata capacità a resistere ai veleni, dubito seriamente che esisterebbe la professione di alchimista, in queste lande.
    Ora, i Boggart NON sono veri alchimisti: gli ingredienti cui hanno accesso sono si molto particolari e dai più disparati effetti, ma questa peculiarità ha limitato enormemente la qualità dei vaccini e delle tecniche utilizzate per resistere ai veleni. Di conseguenza, gli effetti di questa passiva si possono applicare solo ai veleni prodotti dal Boggart, e si rivela completamente inefficace verso i veleni di qualsiasi altra origine.
    [Passiva di immunità ai veleni Boggart]
    -


    Intuito del bugiardo [Passiva di radar contro le influenze psioniche e illusorie]
    Chiunque cerchi di intraprendere la carriera del mercante di ossa, fra i Boggart, deve rendersi conto prima di tutto che dovrà avere a che fare con le creature più meschine, ripugnanti, bugiarde e approfittatici che la natura cosmica potesse creare in tutta la sua bizzarra fantasia: gli esseri umani. Queste strane e malvagie creature, oltre che ad aver una carnagione orribilmente liscia e irrimediabilmente rosea, sono anche prime in classifica nel campo della violenza e della menzogna, tanto da essere perfettamente in grado di mentirsi a vicenda. Per questo, i mercanti di ossa, gli outsiders dei Cunicoli, che dovranno fare i loro affari con tali creature, devono esercitarsi fino allo spasmo a mentire e a riconoscere gli inganni.

    Zimmer, a tal proposito, ha passato un anno intero a mentire, sempre e costantemente, su qualsiasi cosa, tanto che se in quel periodo gli avessero chiesto "ti sei lavato Zimmer?" lui avrebbe risposto "certo, come ogni giorno!"

    Riuscire a mentire è un arte, e per chi riesce a farlo in modo naturale come respirare, allora accorgersi di una menzogna è altrettanto facile.
    Questo intuito latente è molto, molto comodo in quanto nel mondo esterno esistono creature capaci di manipolare i sensi, di farti vedere cose non vere... e riuscire a distinguerle, è un gran vantaggio.



    Companion:

    Oliphant [x] [Companion animale, GDR only]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.


    23 [x] [Companion Cyborg]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    C'è chi dice che siano una coppia inappropriata, chi pensa siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.


    Che la Paura diventi Rabbia [Passiva di insensibilità al dolore] [Passiva di sensi sviluppati]
    Attraverso le torture, le privazioni sensoriali e l’addestramento indotto dai Demoni meccanici, il povero schiavo è stato convertito alla dottrina dei Phyrexia, e non solo nella morale e nella psicologia, ma anche nei riflessi e nelle percezioni. I lunghi periodi passati nel buio più assoluto lo hanno reso quasi cieco, ma hanno potenziato in modo impressionante tutti gli altri sensi. Le lunghe ore passate sotto tortura, senza mai perdere conoscenza, gli hanno conferito non solo una soglia del dolore drasticamente più alta, ma anche un livello di percezione corporea altrimenti irraggiungibile.
    A seguito a questa preparazione, il corpo dello schiavo è stato “rielaborato”, potenziato per usare una terminologia comune ai suoi carcerieri. Dove prima stavano degli organi, ora in gran parte risiedono delle macchine. Dove prima c’era un cervello, ora la materia grigia è assistita da un centinaio di processori.
    Dove prima stava l’uomo, ora regna la macchina. Questo ha sopperito a molti degli handicap accumulati durante la “rieducazione”, potenziando in oltre le capacità che il ragazzo aveva in precedenza.


    La spada delle Legioni [Spada + passiva Vibrolama]
    L’arma che i Phyrexia donano al loro profeta, l’anima corrotta ricondotta alla luce, Skaro il conquistatore, Skaro delle Legioni. Ed è, di fatto, l’arma che 23 ha ottenuto dopo il suo indottrinamento, assieme a tutti i suoi titoli. La spada delle legioni di fatto non è una spada vera e propria, e il suo nome è solo simbolico. L’arma in se è integrata nel braccio destro di 23 ed è composta da un unico blocco di metallo affilato come un rasoio. La lama non è appuntita, bensì rettangolare, in modo da dare il meglio non negli affondi ma nei tagli netti. Tuttavia, la sezione di punta è talmente affilata da non invidiare nessuna punta di spada convenzionale. La lama, nera come la notte, è innestata nel braccio dello schiavo, e può essere estratta a piacimento o fatta ruotare sul proprio asse. In oltre, l’intera lama è studiata in modo tale da vibrare ad una frequenza tale da non essere notato dall’occhio umano, ma da garantirgli un potere di penetrazione e di taglio inimmaginabili.



    Il pugno delle Legioni [Arma da fuoco: fucile d'assalto]
    I profondi cambiamenti apportati dai Demoni meccanici non si sono limitati a cambiamenti interni al corpo dello schiavo, per potenziarne le capacità, ma anche ad alcune parti esterne. Entrambe le braccia dello schiavo sono state sostituite con due protesi cibernetiche, nere e resistenti. I collegamenti neuronali permettono allo schiavo di provare sensazioni tattili alle nuove braccia, nonostante queste siano artificiali. Il motivo di questa sostituzione è la scarsa idoneità alle vecchie braccia organiche al combattimento. Le nuove braccia invece possono garantire una gran forza di arresto e di attacco, oltre che a fungere da alloggiamento alle armi principali dello Schiavo.
    Se nel braccio destro è impiantata una lama, nel sinistro troveremo un fucile. Il palmo della mano sinistra presenterà una bocca di fuoco alimentata da un reattore posto sulla spalla dell’arto, capace di detonare proiettili al plasma ad alta densità. Tuttavia l’elevato calore generato dall’arma ne compromette l’utilizzo continuativo, limitandone la capacità. La forza d’impatto e di penetrazione dei proiettili non sarà diversa da quello di munizioni standard reperibili in ogni dove e la capacità massima di fuoco sarà di tre colpi al minuto (turno). In oltre, il numero massimo di colpi detonabili prima di un surriscaldamento è di un massimo di 12, successivamente il nucleo che alimenta il fucile andrà sostituito.



    "It's Spider o'clock!" [Companion meccanico: ragno] [Passiva di Invisibilità] [Vista condivisa]
    Dovete sapere che i Boggart hanno un concetto di misurazione del tempo alquanto particolare. Abitando sotto terra, quando venne l'urgenza di misurare il passaggio dei secondi, delle ore, degli anni, non venne loro in aiuto la luce del sole, con quelle bellissime meridiane che ne conseguirono nel mondo dei Bipedi. No, loro cominciarono a misurare i lassi di tempo fra un rutto e l'altro. Inventarono il Ruttatore: una bevanda capace di farti ruttare per un anno intero. Quelli che non morivano per le gigantesche quantità di CO2 sviluppata nelle loro pance diventavano degli orologi viventi. C'era un Ruttatore in ogni pub, locale, area adibita al bere, che per un anno buono stava li, a ruttare le ore.

    Dopo questa premessa completamente inutile, che ci fa Zimmer con un cipollotto da taschino?
    Beh di sicuro non ci legge l'ora.
    L'orologio è in realtà un miracolo di micro ingegneria: grazie all'abilità del Boggart nel creare roba improbabile e all'energia dei cristalli trovati a Nord (dio benedica quella quest), è riuscito a costruire un piccolo ragno meccanico che, chiuso su se stesso, ha le sembianze di un orologio da taschino.
    Il nuovo compagno di viaggio dell'allegra brigata zimmeriana è il compagno ideale per un Boggart. Non consuma cibo, non si lamenta, non chiede uno stipendio... a paragone, 23 è una stupida palla al piede.
    Oltre ad eseguire tutti gli ordini impartiti dal Boggart, il ragno è composto da una particolare lega derivante dall'acreacciaio e dalla lucediluna. In breve, è in grado di riflettere quasi completamente la luce, diventando, se non invisibile, molto difficile da notare.
    E mi chiedere, che fa questo simpatico orrore su otto zampe? Stacca la testa a morsi alle persone?
    Beh - vi risponderei io- non ancora. In verità, di suo fa ben poco... se non che l'addome è carico di ogni sostanza nociva mai ideata dal Boggart e che il suo dorso è sagomato per istallarci sopra un Diffusore di Peste.


    Equipaggiamento:

    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Mercury Trader[Arma da mischia: Martello + Arma da fuoco: cannone]

    Avete mai avuto la sgradevole sensazione di essere osservati?
    Ricevete spesso minacce di morte?
    La vostra carovana è davvero al sicuro, con quei mercenari da quattro soldi che avete reclutato? (che ovviamente non sono Eversori, il meglio del meglio, brutti spilorci del cazzo?)
    Gentleman? I Give you... The Mercury Trader! Osservate la sua invidiabile linea!
    *Parte un montaggio di Klaus in intimo che accarezza voluttuosamente un enorme martello argentato, con rifiniture in oro e carbonite*
    Con questo miracolo dell'ingegneria, anche il più debole di voi potrà fare una strage alla vecchia maniera, spaccando arti, crani e casse toraciche come se fossero di paglia! *Il Klaus / modella eminflex lancia sorrisi suadenti alle telecamere, mentre mima un colpo col denominato martello* Grazie ai simpatici giunti di potenza a reazione, anche il più piccolo e sbilanciato esserino potrà tirar di magli come e soltanto gli dei potevano prima!
    Ma... un momento... cosa vedo arrivare? *Primo piano sul seminudo Klaus, che spalanca la bocca in finta sorpresa* E'... la PECORA CORAZZATA! *un addetto vestito di nero, cercando di non farsi inquadrare troppo, porta sul set una povera pecora, con un piccolo elmo di cartone malamente colorato di grigio. Il sempreverde Klaus finge spavento e terrore, la pecora comincia a brucare il cartone di cui è composta l'ambientazione del set*
    Vi siete mai trovati in situazioni simili? Contro creature talmente mostruose e raccapriccianti da non trovare nemmeno il coraggio di fare un passo verso di loro?
    Niente paura, signore e signori, il Mercury Trader lo troverà per voi!
    Questo in fatti non è solo un fantastico e schiccosissimo martellone da battaglia spaccatutto, no signore!
    *Il bellissimo Klaus preme un pulsante sull'impugnatura del martello e la testa di questi (del martello, non del Klaus) si apre, rivelando un enorme bocca di fuoco. Il Klaus mima movimenti provocanti col dato cannone* Ebbene si! E' anche un pratico, comodissimo, devastantissimo BAAAAAZZUKAAA!
    *Il cannone si carica di energia, proiettando scariche elettriche nello studio e annerendo il finto mobilio del set, prima di liberare una scarica di un blu intenso, cancellando dal creato la povera pecora. L'animale, colpito, esplode, tingendo di rosso e di interiora l'ambiente. Effetto sonoro da film comico da 4 soldi, risate registrate*


    Aspide di Troia [Arma da fuoco: Mitragliatore, cammuffata.]
    Ultima invenzione di casa Zimmer, l’Aspide di Troia, o più semplicemente Aspide. Per la prima volta, Zimmer non ha attinto all’arsenale tipico di un Boggart per la creazione di questa ultima, stupenda arma, ma non per questo il risultato è meno letale del solito.
    L’aspide, come il nome suggerisce, è una serpentina di metallo scuro che si allunga sulla spalla destra e si avvolge a spirale lungo tutto il braccio, fino al polso del molliccio. La testa del dispositivo, apparentemente ornamentale, culmina in un effige raffigurante una testa di vipera, nell’atto di azzannare un invisibile preda. Quello che sembra un ornamento è in realtà una macchina di morte, sofisticata e letale. La serpentina è in realtà cava, alimentata da una forte pressione generata da un micro compressore installato nella coda e be oliata con un unguento alchemico. Caricata da uno scomparto invisibile a chi non sa dove cercarlo, l’arma può essere caricata con dei piccoli proiettili affusolati a forma di aculeo che niente hanno da invidiare a quelli di una normale mitraglietta. Il dispositivo è in grado di detonare 4 proiettili in rapida successione e di contenere, vista la loro piccola dimensione, 24 proiettili.
    Il suo nome, tuttavia, è riferito alla particolarità peculiare di alcuni proiettili appositamente costruiti da Zimmer: i denti di vipera. Questi dardi sono anch’essi cavi ed equipaggiati da una piccola pompa a dispersione. Se caricati con uno dei gas letali dell’Alchimista dei Pozzi. Questi proiettili scaricheranno il loro letale contenuto durante il tragitto, come dei veri e propri cavalli di troia.



    Portatore di Peste. [Mina + attive ad area]
    [... e quando i Boggart cominciarono a usare l'Acreacciaio per difendersi dalle maledizioni dei Rargshak, vanificandone la potenza magica, i Ratti Mannari cominciarono a usare armi alternative. Il Clan dei Rodimidollo cominciò ad usare un arma che anche l'acreacciaio non riusciva a contenere, una arma che non era magica. I Sacerdoti della Peste scatenarono la morte fra i Cunicoli.]
    La nuova arma di casa Zimmer è in realtà una rielaborazione di un arma usata dal proprio antico nemico. Molti reperti furono ritrovati sui cadaveri dei Sacerdoti della Peste, eppure la maggior parte di questi sembrava inutilizzabile. Il Rossiccio di Merovish è riuscito a ricavarne un prototipo, dopo anni di sperimentazione e di insuccessi. Il risultato è una piccola piramide d'ottone, grande abbastanza da stare in una normalissima tasca. La base è adesiva, e al comando del molliccio le tre sezioni laterali si aprono, rivelando tre diffusori (uno per ogni lato) pronti a liberare il proprio mortale carico.
    L'intensità dei sintomi e l'area di diffusione è relativa alla concentrazione di batteri caricati nel diffusore, ma
    i sintomi sono tipicamente abbassamento di temperatura corporea, cefalea, vertigini, dolore inguinale e un forte malessere generale. I sintomi si accentuano tanto più a lungo il soggetto colpito resta nell'area d'azione del diffusore, che continua a rilasciare ondate di batteri di Yersinia pestis per ben due turni. Il batterio, modificato in laboratorio, agisce attraverso l'inalazione e la comparsa dei sintomi è immediata. Tuttavia, per avere questo effetto istantaneo, si è sacrificata molta della longevità del batterio, che sopravvive quel tanto che dura la carica di diffusione del dispositivo (due turni).
    Il diffusore può agire in due modi, per quanto simili, a seconda della situazione.
    Non essendo un gas, ma un batterio, l'azione sarebbe incolore, inodore e indistinguibile, salvo percezioni particolari, dalla normale aria. Questo favorisce, come molte delle armi chimiche di Zimmer, la furtività dell'azione, impedendo per quanto possibile all'avversario di accorgersi dell'attacco, fino all'insorgenza dei sintomi.
    Tuttavia, spesso e volentieri il panico è un arma molto più efficace della furtività. Assieme al batterio, il dispositivo può liberare una sostanza gassosa più pesante dell'aria, di un denso colore verde marcio e dall'odore sgradevole. Il gas ha la stessa area d'effetto della diffusione del batterio e non ha assolutamente nessun effetto negativo, se non portare il messaggio implicito del "se vieni qui ti fai un gran male".

    In oltre, se il serbatoio batterico è per forza di cose limitato al singolo utilizzo, quello gassoso è più capiente, permettendo l'attivazione più volte. Boggart: la truffa è sempre dietro l'angolo.










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    NOTE



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    « A volte tutte e tre contemporaneamente, ma oggi non sono in programma. »

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    « . . . »

    La risposta del Khutiano giunse con tempismo, neutra nei toni, e perciò innaturalmente posata per la fama di cui egli godeva; tuttavia, forse perché lo conosceva poco o magari perché -semplicemente- l'aggressività dimostratagli lo aveva sempre preoccupato relativamente poco, lo Speziale non tributò il dovuto apprezzamento alla rara cortesia concessagli da Bid'daum, limitandosi a recepirne il messaggio con una certa attenzione, a giudicare da come il suo viso bronzeo e solare si adombrò in una mesta ed infantile delusione.

    « Oh... »

    "Tu è buffo bipede, io deve ammetterlo, collega.
    Se è come tu dice, domani sarà giornata interessante... noi no deve conservare forze?
    "

    aggiunse il Boggart, dopo aver tracannato un drink e sbranato un cosciotto
    "ORA DI CHIUSURA, CAPRONI! PER CHI SARA' ANCORA VIVO,
    IO VI ASPETTA DOMANI!
    "


    Neanche il tempo di metabolizzare il dolore per l'improvvisa scoperta comunicatagli dal Castigo -che, cioè, avrebbe dovuto rimandare la bisboccia con i suoi nuovi amici-, che ci si mise anche il Molliccio: balzato in piedi sul tavolo, il Rossiccio si era rivolto agli avventori per comunicare un anticipo nell'orario di chiusura che sarebbe entrato in vigore con effetto immediato, e -a quel punto- mentre la Bolgia si svuotava rapidamente, al Moro non rimase che esalare tristemente un sospiro sconsolato, abbassando le iridi dorate sulla sua ultima ordinazione, prontamente recapitatagli da 23 solo poco prima.

    "E' ora anche per te, Kalajaska. Tu può finire tuo torcibudella,
    poi io consiglia te di alzare tacchi e riposare.
    "

    proseguì Zimmer, stavolta rivolgendosi espressamente a lui
    "Se tu vuole divertimento, io è sicuro che Merovish saprà guidare tuoi passi."

    « ...ok. »

    Con un altro sospiro desolato, il prossimo Pasha delle Luci assentì mogio mogio, sollevò il bicchiere e se lo portò alle labbra ben disegnate, inclinandolo progressivamente, man mano che mandava giù tutto d'un fiato il superalcolico di dubbia provenienza senza battere minimamente ciglio, troppo sopraffatto dall'amarezza di una festa andata in fumo; quando ebbe finito -pochi istanti dopo-, abbandonò il calice sul ripiano, saltò giù dal suo sgabello, e si incamminò all'uscita con passo lento -provato da quell'infausta piega degli eventi- e tuttavia incredibilmente sciolto, nonostante -a quel punto- dovesse avere in circolo nelle vene più spiriti che sangue.

    « Allora... vengo a trovarvi un'altra volta. »
    mugugnò imbronciato, gettando loro appena un'occhiata da sopra la spalla
    « Ci si vede. »
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    Rimasti soli all'interno del locale, ai due Gerarchi -privati della presenza del terzo collega, in visita dal Legionario Khalid- non rimase che attendere l'arrivo di Isaac... un'attesa che -a onor del vero- finì per protrarsi per quasi un'ora buona.

    Fu quando ogni pazienza, fiducia o sicurezza di cessato pericolo era ormai in procinto di consumarsi, che alcuni rumori annunciarono l'arrivo di qualcuno, ma -caso curioso- essi non provennero dall'ingresso con l'esterno, ma dalla scala che conduceva alle camere in affitto del piano di sopra... e fu da lì che il giovane dai capelli color ruggine e gli occhi di ghiaccio fece la sua apparizione, scendendo lentamente i gradini.

    « Oh, cielo: come sono in ritardo...! Scusatemi: sono davvero mortificato...! »
    esordì l'ospite d'onore a quella piccola riunione, affabile e ciarliero come al solito
    « Ero passato un po' prima per salutare Alhandra, ma non mi sono accorto del tempo che passava, e... sapete come vanno certe cose... ♥ »

    Isaac ridacchiò querulo, fermandosi a mezza strada, e rivolse loro uno sguardo ammiccante e un sorriso complice... ma gli bastò una sola occhiata per capire che: no, quei due non lo sapevano.

    « Ad ogni modo: come promesso,
    sono qui per soddisfare la vostra curiosità. »

    concluse, portando le mani al petto, come ad indicarsi
    « Ci sono domande? Vi ascolto. »

     
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    Zimmer sgomberò il locale con i suoi soliti metodi. Mentre lo guardava sbraitare pensò che nemmeno una nomina a Pasha del Multiverso sarebbe bastata a cambiare i suoi modi da boggart.
    Anche Kalanjanus si avviò alla porta a malincuore, lasciando soli i due Gerarchi. Dovettero aspettare un’ora intera prima che Isaac si degnasse di presentarsi all’incontro che avevano fissato. Lo sguardo che rivolse al casanova fu sufficiente a comunicare che la sua pazienza era finita cinquantanove minuti prima.

    « Isaac Laforeze. »

    Soppesò lentamente quel nome, mentre osservava quell’individuo che tanto lo aveva fatto imbestialire in passato. Per quanto poteva saperne, quel nome poteva pure essere fasullo. Fin troppi misteri aleggiavano intorno alla sua figura, ma adesso era giunto il momento di scoprire tutte le carte in tavola.

    « Vediamo se mi ricordo tutto: dopo la Notte del Giudizio sono comparsi degli individui strani che, pur non essendo del luogo, sembravano avere qualche interesse in un fantomatico nuovo Alfiere. Uno di questi si era persino messo ad incitare la folla, giurando di aver visto il nuovo sovrano che impugnava il leggendario Cuore dei Titani. »

    Dal suo tono sarcastico si poteva capire cosa pensasse delle sceneggiate del Fulvo.

    « Un altro tipo bizzarro aveva prelevato dei bandi dal Muro del Distretto. Non è una cosa tanto facile da fare, soprattutto per un cencio d’uomo come quello. Ma il cerbero fantasma al suo fianco suggeriva che stesse nascondendo qualcosa. »

    Ricordava bene con quale stupore aveva riconosciuto una creatura infernale al fianco del Tedesco.

    « Di solito i ladri di annunci chiedono una somma considerevole per il loro ruolo di intermediari, ma quello straniero si limitò a domandare agli interessati che tipo di legame avessero con il Sud. »

    Come se al Dottore fosse servita una conferma sulle intenzioni dei mercenari a cui stava affidando un lavoro piuttosto delicato. Continuò a parlare, incastrando mentalmente i pezzi di quel puzzle intricato.

    9QQiIrp « Ah già, c’era anche un bestione che combatteva in una gabbia. Pensa un po’, lo stesso energumeno ha sterminato i Carovanieri della Pietra Nera pochi giorni dopo! »

    La cosa divertente era che Gain era stato abbastanza scaltro da far arrestare gli Eversori giunti sul posto. Era quello l’unico motivo per cui aveva massacrato tutta quella gente?

    « Che altro è successo, Isaac? Ci siamo fatti una passeggiata nelle profondità di Merovish, a caccia di Elldroc. Non era previsto che trovassimo un piromane immortale a cui era stato ordinato di trovare e distruggere il Cuore. Anche l’altro stronzo mascherato è stato un fuori programma. »

    Nicolaj e Aren. Due dei nemici più pericolosi che avesse mai affrontato. Avevano la capacità distruttiva di un intero esercito. Era merito di Isaac se lui e i suoi sottoposti erano usciti vivi dalle profondità dell’Upperdark, anche se avrebbe evitato volentieri di ammetterlo. Farsi salvare da un buffone non era un motivo di vanto.

    « Come abbiamo visto, la distruzione del Cuore serviva per aprire un antico portale all’Arena Nera. È facile immaginare cosa stesse cercando di fare Aren ai tempi del Conclave dell’Esarcato. »

    Probabilmente il Clown Bianco stava cercando un metodo più veloce per liberare i mostri di Krarth.
    A questo punto l’espressione di Bid’daum mutò, divenne più dura. Dopo quella lunga retrospettiva sugli eventi passati era giunto il momento di trattare gli ultimi punti critici.

    « Quello che non mi torna è questo: sei stato proprio tu a dirmi che dovevamo prepararci a difendere la Tana. Poco prima dell’inaugurazione dell’Arena, Gain ha detto che sapevate che qualcuno mirava a scatenare il caos a Sud. Sembravate già pronti alla battaglia che abbiamo combattuto, tanto che contavate addirittura sull’aiuto di Hisagi Shuei. »

    Si accigliò appena pronunciando quell’ultimo nome. I suoi informatori gli avevano presentato un fascicolo sullo spadaccino della “Malasuerte”, il fu campione dell’Arena. Non riusciva a capire in che modo quei tre potessero essere in contatto con un uomo che a Merovish non si vedeva da anni.

    « Che mi dici, Isaac? Tu e i tuoi amici sapete anche vedere il futuro? »

    Oltre a saper resuscitare, trasformare gli spettri in energia biologica, avere una forza disumana, evocare costrutti fin troppo resistenti ed essere sempre nel posto giusto al momento giusto. Dei poteri decisamente fuori scala, simili per certi versi alle capacità di Aren, che si era rivelato essere una sorta di fantoccio senza anima il cui scopo era distruggere dei Sigilli.
    Questi essere sovraumani erano palesemente nemici fra loro, i fatti lo avevano dimostrato.

    « Voi prendete ordini dall’alto. Aren e Nicolaj prendono ordini dall’alto. Chi c’è dietro a tutto questo? »

    Ma le stranezze non erano finite. Alcune tracce di quello che era successo appena due giorni prima risalivano a parecchio tempo addietro: lo sapevano perché Sahara aveva fatto rapporto sulla visione che aveva avuto durante l’attentato all’Alfiere. Aveva visto chiaramente quel tale Cheliax - l’uomo che si nascondeva dietro il baldacchino - farsi avvicinare da un Dottore Tedesco.

    Un Dottore che gli aveva affidato il Cuore dei Titani.

     
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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    Bicchiere della staffa.


    Quasi gli dispiacque di veder andar via il futuro pasha, non ché collega. Nonostante il brutto tiro giocato all'Arena, perfino Zimmer aveva dovuto ammettere che, senza il suo intervento, il suo vecchio fisico non avrebbe assolutamente retto il ritmo di quella danza di sangue e fuoco. La cosa, effettivamente, lo disorientava: lo speziale era una conoscenza nuova, eppure non gli provocava quell'istintivo fastidio che la stragrande maggioranza dei bipedi gli suscitava. Non poteva certo considerarlo un amico... ma quanto meno, un interessante quanto utile risorsa. Qualcosa da coltivare, di cui aver cura... fino al raggiungimento del suo scopo. Dopo.... chissà.

    Il loro ospite si faceva attendere, ovviamente.

    I due Eversori dovettero aspettare per un altra ora, dopo che il locale si fu svuotato, prima che la slanciata figura facesse la sua apparizione.
    Zimmer nemmeno si voltò sentendo l'incedere dei passi lungo le scale che portavano al secondo piano. Semplicemente si alzò e, con noncuranza si avviò verso il bancone e, oltre questo, agli alcolici ordinati in ordine sulle varie mensole.
    Si versò da bere, per schiarirsi la gola probabilmente, o per schiarirsi le idee. Lasciò al Castigo l'onore delle prime domande.
    Il Monocorno riassunse egregiamente la situazione, ordinando quelli che erano i fatti di cui erano a conoscenza. Zimmer ascoltò tutto, sempre senza proferire parola.

    Però osservò. Non staccò gli occhi di dosso al caro Isaac nemmeno per un istante, nemmeno quando dovette buttar giù il bicchiere di torcibudella.

    Non si fidava, il buon rossiccio... non si fidava nemmeno un po. A partire dal fatto che l'individuo fosse comparso alle loro spalle, scendendo tranquillamente dal piano superiore, presumibilmente dalla camera del suo stesso messaggero, la prostituta che li aveva contattati la sera prima dei giochi dell'Arena.

    A Zimmer, sinceramente, i giochetti politici e le trame complottistiche non erano mai piaciuti, special modo se non erano i suoi. Lui era un mercante, era pragmatico. Sapeva dare un prezzo alle cose, e sapeva convincere la gente che quel prezzo era accettabile. E se non ci riusciva...

    Con un piede, nascosto dietro al bancone, avvicinò a se la figura del Mercury Hammer, che durante gli orari di apertura del locale era sempre a portata di mano, pronto a dissuadere chiunque si credesse abbastanza fortunato da farla in barba al Boggart.

    "Tu sa quale è modo più veloce per scoprire chi tira fili di marionette?"
    commentò finalmente il Rosso, saltando il bancone e avvicinandosi ad Isaac, con espressione indecifrabile. Aveva qualcosa in mano, un riflesso saettò nella penombra del locale, rischiarata solo dal grosso focolare. "... si strattona la marionetta e i suoi fili, disarcionando il marionettista." mormorò, quasi in un sussurro, il volto piegato in uno strano ghigno. Poi allungò la mano verso l'uomo, offrendogli un boccale di quella che pareva birra.

    "Qualcosa da bere, uomo che prende ordini dall'alto?"



    ENERGIA: 100 %
    Fisico: In salute.
    Mente
    : Boggart



    ammo_icon_96x84

    Mercury Trader: 3/3 – 3/3
    Aspide di Troia 24/24




    Attive:

    Nessuna. Davvero. Lo so cosa pensate tutti :v

    Passive:

    Icarus [x] [Passiva di volo]
    Fin dai tempi delle antiche lune, quando i Boggart erano liberi di pascolare per le lande di tutti i mondi, prima che perdessero la possibilità di vivere in superficie e si autoesiliassero nei Cunicoli (lo avevano detto alla Zietta Bacherozza che quella mano di poker sarebbe andata male...), i mollicci di tutte le tribù sognavano, come tutte le civiltà senzienti, il volo.
    Questa antica e ancestrale voglia di librarsi nell'etere risale alla prima tribù Boggart: i Cosirossichevendonoquellochevogliono. Il capo villaggio, mentre vendeva i famosi rotoloni di carta igienica di foglie d'ortica, capitò di dover volgere gli occhi al cielo. Era notte, e immancabilmente trovò quella grossa palla argentata in mezzo al cielo. "Se riuscissi a vendere quella..." pensò subito il Boggart, "...potrei vivere di rendita tutta la vita!"
    La corsa alla conquista della Luna era iniziata.

    Ci furono vari casi nella storia Boggart, dove famosi e rimirati scienziati riuscirono a spiccare il volo. Primo fra tutti fu G'orlan Saltocolpiede. Si gettò da una rupe e volò per ben ventitré secondi. Purtroppo, non sopravvisse all'esperimento.
    Farg'arn Voladipeto, che tentò di addomesticare un albatros per usarlo come cavalcatura. Ci riuscì, ma casualmente fu trasportato solo al nido del volatile, finendo nelle fauci dei suoi piccoli.

    Eppure, i Boggart non si fecero mai scoraggiare da queste quisquiglie, e finalmente, Zimmerthaugher Del Cunicolo Dal Quale Si Torna è riuscito nella titanica impresa.

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo dei suoi rutti, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: due ali di colore scuro, costituite da una serie di lamine ultraleggere in grado di adattarsi alle correnti d’aria e sostenere così l’esile peso del Boggart. Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dal volere diretto del Boggart, che si è collegato telepaticamente alle ali impiantate nella sa schiena tramite una forte dose di alcol.
    Non chiedete, vi basti sapere che era roba davvero buona.
    Quando non vengono usate, le lamine che costituiscono il corpo delle ali si ritraggono su loro stesse, ripiegando tutta la struttura nei cilindri di contenimento sferici, che a loro volta si richiudono il loro stessi. Da chiuse, le ali non sono altro che due sfere scure impiantate nelle scapole del Boggart.


    Lingua da mercante [Passiva di Persuasione]
    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.

    Ovviamente, non avendo poteri paranormali, questo non sarà mai possibile, ma la sua sicurezza e la sua parlantina porterà l'interlocutore ad avere meno dubbi a riguardo, tendendo a fidarsi delle parole del Boggart.


    Certificato di Alchimista[Immunità ai propri veleni]
    Gli Alchimisti dei Pozzi sono i chimici dei Mollicci. Utilizzando antiche quanto folli ricette, sono in grado di sintetizzare in rudimentali laboratori impacchi curativi, pozioni dai più disparati effetti, potenti droghe. Alcune di queste ricette sono talmente pericolose e inquietanti da essere bandite addirittura dai Boggart. Un esempio palese è quello della capra gigante. Mai, MAI sintetizzare la pozione della capra gigante. [Guida all’universo Molliccio, geografia dei Cunicoli e vocabolario di torte pigolanti, estratto.]

    -I Veri alchimisti si distinguono dai mentecatti per la loro abilità nel resistere alle proprie misture. E' cosa alquanto comune, quando si lavora alla miscelazione di sostanze ignote, generare reazioni chimiche incontrollate e spesso non volute. Se i chimici non avessero questa innata capacità a resistere ai veleni, dubito seriamente che esisterebbe la professione di alchimista, in queste lande.
    Ora, i Boggart NON sono veri alchimisti: gli ingredienti cui hanno accesso sono si molto particolari e dai più disparati effetti, ma questa peculiarità ha limitato enormemente la qualità dei vaccini e delle tecniche utilizzate per resistere ai veleni. Di conseguenza, gli effetti di questa passiva si possono applicare solo ai veleni prodotti dal Boggart, e si rivela completamente inefficace verso i veleni di qualsiasi altra origine.
    [Passiva di immunità ai veleni Boggart]
    -


    Intuito del bugiardo [Passiva di radar contro le influenze psioniche e illusorie]
    Chiunque cerchi di intraprendere la carriera del mercante di ossa, fra i Boggart, deve rendersi conto prima di tutto che dovrà avere a che fare con le creature più meschine, ripugnanti, bugiarde e approfittatici che la natura cosmica potesse creare in tutta la sua bizzarra fantasia: gli esseri umani. Queste strane e malvagie creature, oltre che ad aver una carnagione orribilmente liscia e irrimediabilmente rosea, sono anche prime in classifica nel campo della violenza e della menzogna, tanto da essere perfettamente in grado di mentirsi a vicenda. Per questo, i mercanti di ossa, gli outsiders dei Cunicoli, che dovranno fare i loro affari con tali creature, devono esercitarsi fino allo spasmo a mentire e a riconoscere gli inganni.

    Zimmer, a tal proposito, ha passato un anno intero a mentire, sempre e costantemente, su qualsiasi cosa, tanto che se in quel periodo gli avessero chiesto "ti sei lavato Zimmer?" lui avrebbe risposto "certo, come ogni giorno!"

    Riuscire a mentire è un arte, e per chi riesce a farlo in modo naturale come respirare, allora accorgersi di una menzogna è altrettanto facile.
    Questo intuito latente è molto, molto comodo in quanto nel mondo esterno esistono creature capaci di manipolare i sensi, di farti vedere cose non vere... e riuscire a distinguerle, è un gran vantaggio.



    Companion:

    Oliphant [x] [Companion animale, GDR only]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.


    23 [x] [Companion Cyborg]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    C'è chi dice che siano una coppia inappropriata, chi pensa siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.


    Che la Paura diventi Rabbia [Passiva di insensibilità al dolore] [Passiva di sensi sviluppati]
    Attraverso le torture, le privazioni sensoriali e l’addestramento indotto dai Demoni meccanici, il povero schiavo è stato convertito alla dottrina dei Phyrexia, e non solo nella morale e nella psicologia, ma anche nei riflessi e nelle percezioni. I lunghi periodi passati nel buio più assoluto lo hanno reso quasi cieco, ma hanno potenziato in modo impressionante tutti gli altri sensi. Le lunghe ore passate sotto tortura, senza mai perdere conoscenza, gli hanno conferito non solo una soglia del dolore drasticamente più alta, ma anche un livello di percezione corporea altrimenti irraggiungibile.
    A seguito a questa preparazione, il corpo dello schiavo è stato “rielaborato”, potenziato per usare una terminologia comune ai suoi carcerieri. Dove prima stavano degli organi, ora in gran parte risiedono delle macchine. Dove prima c’era un cervello, ora la materia grigia è assistita da un centinaio di processori.
    Dove prima stava l’uomo, ora regna la macchina. Questo ha sopperito a molti degli handicap accumulati durante la “rieducazione”, potenziando in oltre le capacità che il ragazzo aveva in precedenza.


    La spada delle Legioni [Spada + passiva Vibrolama]
    L’arma che i Phyrexia donano al loro profeta, l’anima corrotta ricondotta alla luce, Skaro il conquistatore, Skaro delle Legioni. Ed è, di fatto, l’arma che 23 ha ottenuto dopo il suo indottrinamento, assieme a tutti i suoi titoli. La spada delle legioni di fatto non è una spada vera e propria, e il suo nome è solo simbolico. L’arma in se è integrata nel braccio destro di 23 ed è composta da un unico blocco di metallo affilato come un rasoio. La lama non è appuntita, bensì rettangolare, in modo da dare il meglio non negli affondi ma nei tagli netti. Tuttavia, la sezione di punta è talmente affilata da non invidiare nessuna punta di spada convenzionale. La lama, nera come la notte, è innestata nel braccio dello schiavo, e può essere estratta a piacimento o fatta ruotare sul proprio asse. In oltre, l’intera lama è studiata in modo tale da vibrare ad una frequenza tale da non essere notato dall’occhio umano, ma da garantirgli un potere di penetrazione e di taglio inimmaginabili.



    Il pugno delle Legioni [Arma da fuoco: fucile d'assalto]
    I profondi cambiamenti apportati dai Demoni meccanici non si sono limitati a cambiamenti interni al corpo dello schiavo, per potenziarne le capacità, ma anche ad alcune parti esterne. Entrambe le braccia dello schiavo sono state sostituite con due protesi cibernetiche, nere e resistenti. I collegamenti neuronali permettono allo schiavo di provare sensazioni tattili alle nuove braccia, nonostante queste siano artificiali. Il motivo di questa sostituzione è la scarsa idoneità alle vecchie braccia organiche al combattimento. Le nuove braccia invece possono garantire una gran forza di arresto e di attacco, oltre che a fungere da alloggiamento alle armi principali dello Schiavo.
    Se nel braccio destro è impiantata una lama, nel sinistro troveremo un fucile. Il palmo della mano sinistra presenterà una bocca di fuoco alimentata da un reattore posto sulla spalla dell’arto, capace di detonare proiettili al plasma ad alta densità. Tuttavia l’elevato calore generato dall’arma ne compromette l’utilizzo continuativo, limitandone la capacità. La forza d’impatto e di penetrazione dei proiettili non sarà diversa da quello di munizioni standard reperibili in ogni dove e la capacità massima di fuoco sarà di tre colpi al minuto (turno). In oltre, il numero massimo di colpi detonabili prima di un surriscaldamento è di un massimo di 12, successivamente il nucleo che alimenta il fucile andrà sostituito.



    "It's Spider o'clock!" [Companion meccanico: ragno] [Passiva di Invisibilità] [Vista condivisa]
    Dovete sapere che i Boggart hanno un concetto di misurazione del tempo alquanto particolare. Abitando sotto terra, quando venne l'urgenza di misurare il passaggio dei secondi, delle ore, degli anni, non venne loro in aiuto la luce del sole, con quelle bellissime meridiane che ne conseguirono nel mondo dei Bipedi. No, loro cominciarono a misurare i lassi di tempo fra un rutto e l'altro. Inventarono il Ruttatore: una bevanda capace di farti ruttare per un anno intero. Quelli che non morivano per le gigantesche quantità di CO2 sviluppata nelle loro pance diventavano degli orologi viventi. C'era un Ruttatore in ogni pub, locale, area adibita al bere, che per un anno buono stava li, a ruttare le ore.

    Dopo questa premessa completamente inutile, che ci fa Zimmer con un cipollotto da taschino?
    Beh di sicuro non ci legge l'ora.
    L'orologio è in realtà un miracolo di micro ingegneria: grazie all'abilità del Boggart nel creare roba improbabile e all'energia dei cristalli trovati a Nord (dio benedica quella quest), è riuscito a costruire un piccolo ragno meccanico che, chiuso su se stesso, ha le sembianze di un orologio da taschino.
    Il nuovo compagno di viaggio dell'allegra brigata zimmeriana è il compagno ideale per un Boggart. Non consuma cibo, non si lamenta, non chiede uno stipendio... a paragone, 23 è una stupida palla al piede.
    Oltre ad eseguire tutti gli ordini impartiti dal Boggart, il ragno è composto da una particolare lega derivante dall'acreacciaio e dalla lucediluna. In breve, è in grado di riflettere quasi completamente la luce, diventando, se non invisibile, molto difficile da notare.
    E mi chiedere, che fa questo simpatico orrore su otto zampe? Stacca la testa a morsi alle persone?
    Beh - vi risponderei io- non ancora. In verità, di suo fa ben poco... se non che l'addome è carico di ogni sostanza nociva mai ideata dal Boggart e che il suo dorso è sagomato per istallarci sopra un Diffusore di Peste.


    Equipaggiamento:

    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Mercury Trader[Arma da mischia: Martello + Arma da fuoco: cannone]

    Avete mai avuto la sgradevole sensazione di essere osservati?
    Ricevete spesso minacce di morte?
    La vostra carovana è davvero al sicuro, con quei mercenari da quattro soldi che avete reclutato? (che ovviamente non sono Eversori, il meglio del meglio, brutti spilorci del cazzo?)
    Gentleman? I Give you... The Mercury Trader! Osservate la sua invidiabile linea!
    *Parte un montaggio di Klaus in intimo che accarezza voluttuosamente un enorme martello argentato, con rifiniture in oro e carbonite*
    Con questo miracolo dell'ingegneria, anche il più debole di voi potrà fare una strage alla vecchia maniera, spaccando arti, crani e casse toraciche come se fossero di paglia! *Il Klaus / modella eminflex lancia sorrisi suadenti alle telecamere, mentre mima un colpo col denominato martello* Grazie ai simpatici giunti di potenza a reazione, anche il più piccolo e sbilanciato esserino potrà tirar di magli come e soltanto gli dei potevano prima!
    Ma... un momento... cosa vedo arrivare? *Primo piano sul seminudo Klaus, che spalanca la bocca in finta sorpresa* E'... la PECORA CORAZZATA! *un addetto vestito di nero, cercando di non farsi inquadrare troppo, porta sul set una povera pecora, con un piccolo elmo di cartone malamente colorato di grigio. Il sempreverde Klaus finge spavento e terrore, la pecora comincia a brucare il cartone di cui è composta l'ambientazione del set*
    Vi siete mai trovati in situazioni simili? Contro creature talmente mostruose e raccapriccianti da non trovare nemmeno il coraggio di fare un passo verso di loro?
    Niente paura, signore e signori, il Mercury Trader lo troverà per voi!
    Questo in fatti non è solo un fantastico e schiccosissimo martellone da battaglia spaccatutto, no signore!
    *Il bellissimo Klaus preme un pulsante sull'impugnatura del martello e la testa di questi (del martello, non del Klaus) si apre, rivelando un enorme bocca di fuoco. Il Klaus mima movimenti provocanti col dato cannone* Ebbene si! E' anche un pratico, comodissimo, devastantissimo BAAAAAZZUKAAA!
    *Il cannone si carica di energia, proiettando scariche elettriche nello studio e annerendo il finto mobilio del set, prima di liberare una scarica di un blu intenso, cancellando dal creato la povera pecora. L'animale, colpito, esplode, tingendo di rosso e di interiora l'ambiente. Effetto sonoro da film comico da 4 soldi, risate registrate*


    Aspide di Troia [Arma da fuoco: Mitragliatore, cammuffata.]
    Ultima invenzione di casa Zimmer, l’Aspide di Troia, o più semplicemente Aspide. Per la prima volta, Zimmer non ha attinto all’arsenale tipico di un Boggart per la creazione di questa ultima, stupenda arma, ma non per questo il risultato è meno letale del solito.
    L’aspide, come il nome suggerisce, è una serpentina di metallo scuro che si allunga sulla spalla destra e si avvolge a spirale lungo tutto il braccio, fino al polso del molliccio. La testa del dispositivo, apparentemente ornamentale, culmina in un effige raffigurante una testa di vipera, nell’atto di azzannare un invisibile preda. Quello che sembra un ornamento è in realtà una macchina di morte, sofisticata e letale. La serpentina è in realtà cava, alimentata da una forte pressione generata da un micro compressore installato nella coda e be oliata con un unguento alchemico. Caricata da uno scomparto invisibile a chi non sa dove cercarlo, l’arma può essere caricata con dei piccoli proiettili affusolati a forma di aculeo che niente hanno da invidiare a quelli di una normale mitraglietta. Il dispositivo è in grado di detonare 4 proiettili in rapida successione e di contenere, vista la loro piccola dimensione, 24 proiettili.
    Il suo nome, tuttavia, è riferito alla particolarità peculiare di alcuni proiettili appositamente costruiti da Zimmer: i denti di vipera. Questi dardi sono anch’essi cavi ed equipaggiati da una piccola pompa a dispersione. Se caricati con uno dei gas letali dell’Alchimista dei Pozzi. Questi proiettili scaricheranno il loro letale contenuto durante il tragitto, come dei veri e propri cavalli di troia.



    Portatore di Peste. [Mina + attive ad area]
    [... e quando i Boggart cominciarono a usare l'Acreacciaio per difendersi dalle maledizioni dei Rargshak, vanificandone la potenza magica, i Ratti Mannari cominciarono a usare armi alternative. Il Clan dei Rodimidollo cominciò ad usare un arma che anche l'acreacciaio non riusciva a contenere, una arma che non era magica. I Sacerdoti della Peste scatenarono la morte fra i Cunicoli.]
    La nuova arma di casa Zimmer è in realtà una rielaborazione di un arma usata dal proprio antico nemico. Molti reperti furono ritrovati sui cadaveri dei Sacerdoti della Peste, eppure la maggior parte di questi sembrava inutilizzabile. Il Rossiccio di Merovish è riuscito a ricavarne un prototipo, dopo anni di sperimentazione e di insuccessi. Il risultato è una piccola piramide d'ottone, grande abbastanza da stare in una normalissima tasca. La base è adesiva, e al comando del molliccio le tre sezioni laterali si aprono, rivelando tre diffusori (uno per ogni lato) pronti a liberare il proprio mortale carico.
    L'intensità dei sintomi e l'area di diffusione è relativa alla concentrazione di batteri caricati nel diffusore, ma
    i sintomi sono tipicamente abbassamento di temperatura corporea, cefalea, vertigini, dolore inguinale e un forte malessere generale. I sintomi si accentuano tanto più a lungo il soggetto colpito resta nell'area d'azione del diffusore, che continua a rilasciare ondate di batteri di Yersinia pestis per ben due turni. Il batterio, modificato in laboratorio, agisce attraverso l'inalazione e la comparsa dei sintomi è immediata. Tuttavia, per avere questo effetto istantaneo, si è sacrificata molta della longevità del batterio, che sopravvive quel tanto che dura la carica di diffusione del dispositivo (due turni).
    Il diffusore può agire in due modi, per quanto simili, a seconda della situazione.
    Non essendo un gas, ma un batterio, l'azione sarebbe incolore, inodore e indistinguibile, salvo percezioni particolari, dalla normale aria. Questo favorisce, come molte delle armi chimiche di Zimmer, la furtività dell'azione, impedendo per quanto possibile all'avversario di accorgersi dell'attacco, fino all'insorgenza dei sintomi.
    Tuttavia, spesso e volentieri il panico è un arma molto più efficace della furtività. Assieme al batterio, il dispositivo può liberare una sostanza gassosa più pesante dell'aria, di un denso colore verde marcio e dall'odore sgradevole. Il gas ha la stessa area d'effetto della diffusione del batterio e non ha assolutamente nessun effetto negativo, se non portare il messaggio implicito del "se vieni qui ti fai un gran male".

    In oltre, se il serbatoio batterico è per forza di cose limitato al singolo utilizzo, quello gassoso è più capiente, permettendo l'attivazione più volte. Boggart: la truffa è sempre dietro l'angolo.










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    No davvero. E' solo birra. Persone di malafede.



    Magari è un po annacquata.



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    « Isaac Laforeze. »

    La fredda voce del Khutiano parve voler condensare in quel nome tutta la seccatura bassa e pulsante che covava; che fosse per il suo ritardo, per la situazione in sé, o magari per l'astante e i suoi modi sornioni, non faceva alcuna differenza – per nessuno dei due: dal momento che l'astio era per quel Gerarca una condizione perenne, il giovanotto dai capelli color ruggine si limitò ad infischiarsene educatamente e con una certa disinvoltura, ricambiando lo sguardo indagatore del Castigo con un sorriso dolce. E, per questo, irritante.

    Ben più pratico e discreto -anche se vagamente scortese- fu invece il Boggart che, senza perdere tempo in inutili cerimonie, si rintuzzò dietro il bancone e si preparò da bere; evidentemente, l'estenuante lotta in Arena doveva averlo stancato a sufficienza se il celebre Mercante Rosso del Bazar delle Talpe preferiva lasciare ad un rude cane sciolto l'onore e l'onere delle trattative e delle affabulazioni... e, in cuor suo, Isaac non poté biasimarlo.

    « Vediamo se mi ricordo tutto... »

    Udendolo disporre in bell'ordine sul tavolo tutti i tasselli di quella lunga e complessa storia -quelli di cui la cricca era entrata in possesso, per lo meno-, il Serpente constatò con piacere che l'affiatamento di quel gruppo traspariva bene dal passaggio di informazioni che aveva permesso di ricostruire gli eventi in cui avevano avuto parte -anche se non il loro significato-, così si limitò a lasciar cadere nelle pieghe del discorso solo qualche commentino di tanto in tanto, senza interrompere; dopotutto, spezzare quel bel monologo sarebbe stato davvero maleducato - oltre che inopportuno. Per quelle poche volte in cui Biddy era in vena di chiacchiere...!

    « [...] Uno di questi si era persino messo ad incitare la folla, giurando di aver visto
    il nuovo sovrano che impugnava il leggendario Cuore dei Titani.
    »
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    « Un bel tipo dalla fine oratoria, mi hanno riferito... ♥ »
    chiocciò sornione, trascurando volutamente il sarcasmo dell'altro

    « Un altro tipo bizzarro aveva prelevato dei bandi dal Muro del Distretto. Non è una cosa tanto facile da fare, soprattutto per un cencio d’uomo come quello. »

    « Dovevi consigliargli il tuo estetista...! ♥ »
    cinguettò squadrandolo da capo corno a piedi con uno sguardo di rimprovero

    Quando arrivò la dolente nota dei “fuori programma”, il sorriso sul volto del malpelo si scompose per un momento in uno stanco sospiro, e gli occhi di ghiaccio evasero altrove; certo, era stato grazie all'incontro nell'Upperdark che avevano potuto finalmente dare un volto ed un nome alle forze oscure che erano stati inviati a contrastare, ma... la cosa non aveva fatto una gran differenza: non era riuscito a raccogliere su quelle creature alcuna informazione circa lo loro identità, dei loro scopi aveva inteso solamente un impersonale desiderio di scatenare il caos, e -scandagliando il cervello della Regina Elldroc, trovata morente nella sua alcova- aveva visto chiaramente solo l'Arena Nera e la chiave per aprirne gli invisibili cancelli -il Cuore dei Titani- che proprio poco prima i suoi Fratelli avevano provveduto a spostare.

    Certo, se avesse avuto alleati maggiormente collaborativi e meno buzzurri, forse sarebbe riuscito ad ottenere qualcosa di più da quella missione, ma... avendo dovuto sprecare le sue forze per difendersi dai loro attacchi e per metterli in salvo, non c'era da stupirsi se aveva finito per perdere la vita là sotto. Non che ne facesse una colpa a qualcuno: la situazione, dopotutto, era... facilmente fraintendibile.

    « ...Sembravate già pronti alla battaglia che abbiamo combattuto,
    tanto che contavate addirittura sull’aiuto di Hisagi Shuei.
    »

    ...e con la propria morte e la diserzione dello Sfregiato,
    la lista delle risorse della difesa aveva continuato ad assottigliarsi.

    « Che mi dici, Isaac? Tu e i tuoi amici sapete anche vedere il futuro? »

    « Alcuni di noi ne sono in grado, sì. »
    rispose quietamente, con un'alzata di spalle, come fosse una cosa da nulla
    « ...ma il futuro è una cosa mutevole – e poi, tu non credi nel Destino. »

    « Voi prendete ordini dall’alto. Aren e Nicolaj prendono ordini dall’alto.
    Chi c’è dietro a tutto questo?
    »

    « ...e questa è una ottima domanda. »

    Per un attimo, nella Quinta Bolgia calò un silenzio: Bid'daum attendeva una risposta alle sue domande, e Isaac stava probabilmente mettendo in ordine le idee e pesando le parole per valutare quanto rivelare e come, quando fu inaspettatamente Zimmer a spezzare il silenzio, balzando fuori dal bancone e avanzando sulle corte gambette in direzione dell'ospite.

    "Tu sa quale è modo più veloce per scoprire chi tira fili di marionette?"
    chiese al giovanotto, sicuramente retorico, con quel suo strano accento
    "... si strattona la marionetta e i suoi fili, disarcionando il marionettista."
    con uno strano sorriso sul volto sgraziato, il Molliccio gli porse un boccale di birra
    "Qualcosa da bere, uomo che prende ordini dall'alto?"

    Il ghigno del Boggart sarebbe potuto apparire sinistro nell'oscurità, ma -pur contemplandolo da quella distanza- più che ribrezzo, all'Evocatore fece simpatia: quel burbero arraffone che faceva da padrone di casa a beoni e farabutti era un ceffo zannuto capace di tenere in riga la peggior feccia... ma aveva un qualcosa -una burbera gentilezza di fondo- che gli rendeva assai più onore di molti altri sedicenti nobili o guerrieri. Probabilmente, era per quello che era stato scelto lui...

    « Grazie, ma... la birra non è proprio la mia bevanda. Come se avessi accettato. »
    declinò l'offerta con garbo e un sorriso divertito, sollevando la mano in un cenno discreto
    « Strattonare i fili... e disarcionare il marionettista... già: sulla carta funziona bene.
    Ma come fare quando il burattinaio è così scaltro da non usare cavi? »


    Tacque per un istante, lo spavaldo giovane dai capelli color ruggine, carezzandosi il mento con fare assorto e d'un tratto sovrappensiero; poi, scrollò un poco le spalle, e cominciò la sua narrazione.

    « A me, Faust e Gain è stato affidato un compito, qui su Endlos:
    intervenire sugli eventi in corso al Sud, al fine di rimettere in sesto il Presidio. »

    principiò, senza scendere in particolari sul mandante o la fazione di appartenenza
    « Avevamo obiettivi generici -come “proteggere il Cuore dei Titani” e “trovare un degno Custode”- ma informazioni parziali, così abbiamo dovuto sbrigarcela da soli. »
    proseguì, mettendosi a sedere sul gradino della scala su cui era rimasto in piedi
    « Per prima cosa, uno di noi si è recato nell'Upperdark, per recuperare il Cuore, e sulla strada ha trovato qualcuno che potesse fare da affidatario temporaneo; io e l'altro siamo penetrati tra le fila del Loto Nero e dell'Esarcato -le due principali fazioni rimaste in città- tenendo un basso profilo e analizzando la situazione, ma... »
    mentre si stringeva nelle spalle, un sorriso affilato gli incurvò le labbra
    « ...abbiamo trovato solo un mucchio di immondizia ad ostruirci la strada, così abbiamo approfittato di un delicato incontro tra le parti e avviato le grandi pulizie; l'unico testimone ad essere risparmiato fu solo un giovanotto, finito nel mezzo per caso. »
    nel pronunciare quelle ultime parole, una risatina ilare gli risalì la gola
    « ...ma il destino non lascia le cose al caso, perché il giovanotto era il leader di una banda di rivoluzionari, e lui e i suoi fecero la loro parte per la causa, quella notte – quella che chiamano la Notte del Giudizio. »

    L'uomo dai capelli color ruggine tacque per un momento, dando modo al suo pubblico di metabolizzare le nuove informazioni e -nel caso- integrandole passando in rassegna le loro conoscenze dei fatti in quella nuova ottica; poi, riprese il suo racconto.

    « Devono essersi fatti prendere un po' troppo la mano, ma -ad ogni modo- non so cosa ne è stato di loro; si sono limitati a svanire tra le pieghe della storia, e noi non avevamo tempo o interesse ad indagare oltre: dopotutto, c'era un Presidio da rimettere in piedi. »
    riprese, portando una mano a sostegno del capo, puntellandosi su un gomito
    « Così abbiamo iniziato il nostro piccolo concorso per “volti nuovi”, alla ricerca di qualche volenteroso che avesse a cuore le sorti della cara vecchia Merovish: siete venuti da noi, vi abbiamo studiati e messi alla prova... e la faccenda avrebbe dovuto concludersi in maniera relativamente tranquilla - ma, poi, sono cominciate le anomalie. »

    jpgCon un sospiro, il tiro degli occhi cerulei si spostò su Zimmer, e Isaac gli sorrise; non dubitata che i compagni della cricca l'avessero già messo a parte dell'accaduto, ma... per quella parte della storia, era lui il suo interlocutore: con Bid'daum, Isaac li aveva vissuti quei momenti, quindi trovò superfluo rivangare.

    « L'Uomo Rosso e la Maschera che abbiamo trovato nell'Upperdark stavano cercando il Cuore: gli Elldroc erano antichi alleati del Primo Alfiere e... non so come quei due ne fossero a conoscenza, ma si aspettavano di trovare l'Artefatto in custodia della Regina.

    Dopo che gli altri se ne sono andati, mentre affrontavo il Pagliaccio -Aren-, sono riuscito ad estorcergli qualche informazione sui loro obiettivi, e ho scoperto che progettavano di liberare nell'Arena Nera gli orrori dei tempi antichi; per mandarlo fuori strada e guadagnare tempo gli ho fatto credere che esistesse un secondo congegno nel Mausoleo del Primo Alfiere, a Krarth, e... sono riuscito a trasmettere queste informazioni al mio Fratello sul posto - prima di perdere la vita.

    So che Faust lo ha affrontato, e che lo avete aiutato, e poi... poi c'è stata la bella giornata dell'altro ieri, in Arena – dove niente è andato secondo i piani... Non i nostri, per lo meno. »



    Edited by Madhatter - 10/1/2015, 01:36
     
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    Col progredire di quell'incontro l’espressione di Bid’daum tendeva sempre di più verso l’insofferenza. La causa non era il comportamento sbarazzino di Isaac, a quello ci aveva quasi fatto il callo. Ciò che lo innervosiva di più era che tutte quelle informazioni vitali stessero emergendo solo in quel momento, all’indomani della catastrofe. Le sue manie di controllo si stavano scontrando contro un piano architettato da altri, messo in atto nel territorio degli Eversori a loro insaputa.

    Da come ne parlava Isaac, sembrava che quei tre stranieri non appartenessero a quel mondo. Si consideravano come dei meccanici esterni, incaricati da qualcuno di rimettere in sesto un motore socio-politico che si era ingolfato. Con quali metodi, però?

    Avevano trafugato il Cuore dei Titani per affidarlo ad un perfetto sconosciuto, che in futuro si sarebbe spacciato per novello Alfiere. Avevano scatenato ogni rivalità sopita tra l’Esarcato e il Loto Nero. Sostenevano che la Notte del Giudizio - di cui conoscevano il mandante - fosse stata utile per la loro causa. Si erano presi addirittura la briga di cercare volti nuovi! Ma che bravi! E cosa dire del fatto che Gain avesse massacrato i Carovanieri della Pietra Nera, lasciando l’Orchidea pericolosamente scoperta per giorni? Anche quello faceva parte dei piani?

    Quanti danni avrebbero potuto evitare sapendo dell’Alfiere fantoccio, del portale dell’Arena, e del fatto che la distruzione del Cuore fosse la chiave per innescarlo? Ma no, il terzetto aveva preferito occuparsene senza informare nessuno!

    Il risultato? Solo terra bruciata.

    Cercavano persone che potessero occuparsi di quel Presidio, ma non avevano ritenuto necessario informare proprio queste ultime di ciò che stava minacciando il Sud. Era questo che voleva il Destino dietro cui Isaac continuava a nascondersi?

    « Adesso siete soddisfatti? Missione compiuta, si torna tutti a casa!
    Una strage dopo l’altra avete rimesso in piedi un Presidio, dovreste andarne fieri!
    »

    Certo, il Kuthiano non era uno stinco di santo, ma almeno lui sapeva imporsi dei limiti sensati nell’uso della violenza. Polverizzare ciò che si vuole conquistare non era esattamente il miglior modo di condurre una rivoluzione, almeno questo gli Eversori lo avevano capito. Le crisi indeboliscono la struttura sociale, creano dei vuoti di potere in cui ci si può insediare, ma gli eventi a Merovish erano decisamente sfuggiti di mano. E tutto per colpa di tre tecnici inviati dal cielo e due gruppi di terroristi che - indisturbati - avevano rivoltato la capitale come il budello di una bestia.

    « L’economia è a pezzi, il Cuore è stato distrutto, il vostro “degno Custode” è stato ucciso. Il Sud non ha ancora un Alfiere, quanto tempo ci vorrà prima che il Maelstrom spazzi via tutto? »

    Due Comandanti in più e qualche nuovo Pasha non potevano sopperire alla mancanza di una figura forte come quella di un Alfiere. Se anche la schiena del Presidio fosse stata ricostruita, senza una testa come avrebbero potuto sollevarsi al pari delle nazioni confinanti?

    « Io voglio sapere chi vi ha ordinato di mettere le mani sul nostro Presidio. Voglio sapere l’identità del figlio di puttana che avete incontrato e che ha messo a ferro e fuoco la nostra città. »

    A stento riusciva ancora a contenere la rabbia. Era sul punto di perdere il controllo e mettere le mani alla gola di Isaac. Niente di cui sorprendersi, restava pur sempre il Castigo, facile all’ira e ingrato fino al midollo. Ma stavolta c’era dell’altro a sollevare l’odio che covava dentro di sé.

    La sensazione che il Sud, l’unico luogo che lo avesse mai accettato,
    fosse stato calpestato senza riguardi.

     
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    Bicchiere della staffa.


    Visto il rifiuto dell'individuo, Zimmer si scolò anche la seconda birra, trangugiando il contenuto del bicchiere metallico fino a non lasciarne nemmeno una goccia.
    Tutta quella discussione, gli aveva fatto venire una gran sete.
    In larga parte, condivideva gli irati sentimenti del monocorno... erano stati manipolati. Per anni avevano combattuto, tramato, sacrificato loro stessi per raggiungere quella posizione... e ora sembrava tutto già deciso. Programmato.
    La tentazione di afferrare qualcosa di esplosivo e far detonare l'intera stanza era forte, e se non fosse che ci avrebbe rimesso troppi soldi, forse l'avrebbe anche fatto.
    "Gran piano il vostro, no c'è che dire..." commentò Zimmer, lanciando lontano il bicchiere di latta, che rimbalzò via con un rumore sordo. "Quante vite voi ha dovuto sacrificare, per ottenere... nulla?" al Boggart erano improvvisamente comparsi dei sentimenti? Forse. Forse teneva a quella città più di quanto volesse dimostrare.

    Forse, dopo tutti quegli anni a faticare per essa, era disposto anche a litigare, per rivendicarne i diritti.

    "Voi conosce come noi lavora. Voi ci ha osservati, tanto da capire chi eravamo e come agivamo, tanto da rivelare nostra identità a prima prostituta che incontravate per strada, nonostante noi è stati abbastanza attenti da no far trapelare nulla." commentò, fissando lo sguardo sull'uomo che tanto aveva parlato questa sera. Fece un cenno con lo sguardo al Castigo, cercando supporto. "Voi sa che noi no ci faremo manipolare da voi. Quale che sia vostro piano... vostri affare a Sud sono finiti."

    Un buono di libera uscita, questo stava offrendo Zimmer. Anche loro avevano beneficiato, alla fine, delle trame di quegli sconosciuti (perché di sconosciuti si sta parlando...), ma la vittoria ora aveva un gusto amaro, in bocca. Marionette senza fili, esattamente come aveva detto Isaac, mentre sciorinava massacri e complotti con il tono di chi commercia caramelle.

    Beh, non più.




    ENERGIA: 100 %
    Fisico: In salute.
    Mente
    : Boggart



    ammo_icon_96x84

    Mercury Trader: 3/3 – 3/3
    Aspide di Troia 24/24




    Attive:

    ATTIVE

    Passive:

    Icarus [x] [Passiva di volo]
    Fin dai tempi delle antiche lune, quando i Boggart erano liberi di pascolare per le lande di tutti i mondi, prima che perdessero la possibilità di vivere in superficie e si autoesiliassero nei Cunicoli (lo avevano detto alla Zietta Bacherozza che quella mano di poker sarebbe andata male...), i mollicci di tutte le tribù sognavano, come tutte le civiltà senzienti, il volo.
    Questa antica e ancestrale voglia di librarsi nell'etere risale alla prima tribù Boggart: i Cosirossichevendonoquellochevogliono. Il capo villaggio, mentre vendeva i famosi rotoloni di carta igienica di foglie d'ortica, capitò di dover volgere gli occhi al cielo. Era notte, e immancabilmente trovò quella grossa palla argentata in mezzo al cielo. "Se riuscissi a vendere quella..." pensò subito il Boggart, "...potrei vivere di rendita tutta la vita!"
    La corsa alla conquista della Luna era iniziata.

    Ci furono vari casi nella storia Boggart, dove famosi e rimirati scienziati riuscirono a spiccare il volo. Primo fra tutti fu G'orlan Saltocolpiede. Si gettò da una rupe e volò per ben ventitré secondi. Purtroppo, non sopravvisse all'esperimento.
    Farg'arn Voladipeto, che tentò di addomesticare un albatros per usarlo come cavalcatura. Ci riuscì, ma casualmente fu trasportato solo al nido del volatile, finendo nelle fauci dei suoi piccoli.

    Eppure, i Boggart non si fecero mai scoraggiare da queste quisquiglie, e finalmente, Zimmerthaugher Del Cunicolo Dal Quale Si Torna è riuscito nella titanica impresa.

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo dei suoi rutti, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: due ali di colore scuro, costituite da una serie di lamine ultraleggere in grado di adattarsi alle correnti d’aria e sostenere così l’esile peso del Boggart. Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dal volere diretto del Boggart, che si è collegato telepaticamente alle ali impiantate nella sa schiena tramite una forte dose di alcol.
    Non chiedete, vi basti sapere che era roba davvero buona.
    Quando non vengono usate, le lamine che costituiscono il corpo delle ali si ritraggono su loro stesse, ripiegando tutta la struttura nei cilindri di contenimento sferici, che a loro volta si richiudono il loro stessi. Da chiuse, le ali non sono altro che due sfere scure impiantate nelle scapole del Boggart.


    Lingua da mercante [Passiva di Persuasione]
    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.

    Ovviamente, non avendo poteri paranormali, questo non sarà mai possibile, ma la sua sicurezza e la sua parlantina porterà l'interlocutore ad avere meno dubbi a riguardo, tendendo a fidarsi delle parole del Boggart.


    Certificato di Alchimista[Immunità ai propri veleni]
    Gli Alchimisti dei Pozzi sono i chimici dei Mollicci. Utilizzando antiche quanto folli ricette, sono in grado di sintetizzare in rudimentali laboratori impacchi curativi, pozioni dai più disparati effetti, potenti droghe. Alcune di queste ricette sono talmente pericolose e inquietanti da essere bandite addirittura dai Boggart. Un esempio palese è quello della capra gigante. Mai, MAI sintetizzare la pozione della capra gigante. [Guida all’universo Molliccio, geografia dei Cunicoli e vocabolario di torte pigolanti, estratto.]

    -I Veri alchimisti si distinguono dai mentecatti per la loro abilità nel resistere alle proprie misture. E' cosa alquanto comune, quando si lavora alla miscelazione di sostanze ignote, generare reazioni chimiche incontrollate e spesso non volute. Se i chimici non avessero questa innata capacità a resistere ai veleni, dubito seriamente che esisterebbe la professione di alchimista, in queste lande.
    Ora, i Boggart NON sono veri alchimisti: gli ingredienti cui hanno accesso sono si molto particolari e dai più disparati effetti, ma questa peculiarità ha limitato enormemente la qualità dei vaccini e delle tecniche utilizzate per resistere ai veleni. Di conseguenza, gli effetti di questa passiva si possono applicare solo ai veleni prodotti dal Boggart, e si rivela completamente inefficace verso i veleni di qualsiasi altra origine.
    [Passiva di immunità ai veleni Boggart]
    -


    Intuito del bugiardo [Passiva di radar contro le influenze psioniche e illusorie]
    Chiunque cerchi di intraprendere la carriera del mercante di ossa, fra i Boggart, deve rendersi conto prima di tutto che dovrà avere a che fare con le creature più meschine, ripugnanti, bugiarde e approfittatici che la natura cosmica potesse creare in tutta la sua bizzarra fantasia: gli esseri umani. Queste strane e malvagie creature, oltre che ad aver una carnagione orribilmente liscia e irrimediabilmente rosea, sono anche prime in classifica nel campo della violenza e della menzogna, tanto da essere perfettamente in grado di mentirsi a vicenda. Per questo, i mercanti di ossa, gli outsiders dei Cunicoli, che dovranno fare i loro affari con tali creature, devono esercitarsi fino allo spasmo a mentire e a riconoscere gli inganni.

    Zimmer, a tal proposito, ha passato un anno intero a mentire, sempre e costantemente, su qualsiasi cosa, tanto che se in quel periodo gli avessero chiesto "ti sei lavato Zimmer?" lui avrebbe risposto "certo, come ogni giorno!"

    Riuscire a mentire è un arte, e per chi riesce a farlo in modo naturale come respirare, allora accorgersi di una menzogna è altrettanto facile.
    Questo intuito latente è molto, molto comodo in quanto nel mondo esterno esistono creature capaci di manipolare i sensi, di farti vedere cose non vere... e riuscire a distinguerle, è un gran vantaggio.



    Companion:

    Oliphant [x] [Companion animale, GDR only]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.


    23 [x] [Companion Cyborg]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    C'è chi dice che siano una coppia inappropriata, chi pensa siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.


    Che la Paura diventi Rabbia [Passiva di insensibilità al dolore] [Passiva di sensi sviluppati]
    Attraverso le torture, le privazioni sensoriali e l’addestramento indotto dai Demoni meccanici, il povero schiavo è stato convertito alla dottrina dei Phyrexia, e non solo nella morale e nella psicologia, ma anche nei riflessi e nelle percezioni. I lunghi periodi passati nel buio più assoluto lo hanno reso quasi cieco, ma hanno potenziato in modo impressionante tutti gli altri sensi. Le lunghe ore passate sotto tortura, senza mai perdere conoscenza, gli hanno conferito non solo una soglia del dolore drasticamente più alta, ma anche un livello di percezione corporea altrimenti irraggiungibile.
    A seguito a questa preparazione, il corpo dello schiavo è stato “rielaborato”, potenziato per usare una terminologia comune ai suoi carcerieri. Dove prima stavano degli organi, ora in gran parte risiedono delle macchine. Dove prima c’era un cervello, ora la materia grigia è assistita da un centinaio di processori.
    Dove prima stava l’uomo, ora regna la macchina. Questo ha sopperito a molti degli handicap accumulati durante la “rieducazione”, potenziando in oltre le capacità che il ragazzo aveva in precedenza.


    La spada delle Legioni [Spada + passiva Vibrolama]
    L’arma che i Phyrexia donano al loro profeta, l’anima corrotta ricondotta alla luce, Skaro il conquistatore, Skaro delle Legioni. Ed è, di fatto, l’arma che 23 ha ottenuto dopo il suo indottrinamento, assieme a tutti i suoi titoli. La spada delle legioni di fatto non è una spada vera e propria, e il suo nome è solo simbolico. L’arma in se è integrata nel braccio destro di 23 ed è composta da un unico blocco di metallo affilato come un rasoio. La lama non è appuntita, bensì rettangolare, in modo da dare il meglio non negli affondi ma nei tagli netti. Tuttavia, la sezione di punta è talmente affilata da non invidiare nessuna punta di spada convenzionale. La lama, nera come la notte, è innestata nel braccio dello schiavo, e può essere estratta a piacimento o fatta ruotare sul proprio asse. In oltre, l’intera lama è studiata in modo tale da vibrare ad una frequenza tale da non essere notato dall’occhio umano, ma da garantirgli un potere di penetrazione e di taglio inimmaginabili.



    Il pugno delle Legioni [Arma da fuoco: fucile d'assalto]
    I profondi cambiamenti apportati dai Demoni meccanici non si sono limitati a cambiamenti interni al corpo dello schiavo, per potenziarne le capacità, ma anche ad alcune parti esterne. Entrambe le braccia dello schiavo sono state sostituite con due protesi cibernetiche, nere e resistenti. I collegamenti neuronali permettono allo schiavo di provare sensazioni tattili alle nuove braccia, nonostante queste siano artificiali. Il motivo di questa sostituzione è la scarsa idoneità alle vecchie braccia organiche al combattimento. Le nuove braccia invece possono garantire una gran forza di arresto e di attacco, oltre che a fungere da alloggiamento alle armi principali dello Schiavo.
    Se nel braccio destro è impiantata una lama, nel sinistro troveremo un fucile. Il palmo della mano sinistra presenterà una bocca di fuoco alimentata da un reattore posto sulla spalla dell’arto, capace di detonare proiettili al plasma ad alta densità. Tuttavia l’elevato calore generato dall’arma ne compromette l’utilizzo continuativo, limitandone la capacità. La forza d’impatto e di penetrazione dei proiettili non sarà diversa da quello di munizioni standard reperibili in ogni dove e la capacità massima di fuoco sarà di tre colpi al minuto (turno). In oltre, il numero massimo di colpi detonabili prima di un surriscaldamento è di un massimo di 12, successivamente il nucleo che alimenta il fucile andrà sostituito.



    "It's Spider o'clock!" [Companion meccanico: ragno] [Passiva di Invisibilità] [Vista condivisa]
    Dovete sapere che i Boggart hanno un concetto di misurazione del tempo alquanto particolare. Abitando sotto terra, quando venne l'urgenza di misurare il passaggio dei secondi, delle ore, degli anni, non venne loro in aiuto la luce del sole, con quelle bellissime meridiane che ne conseguirono nel mondo dei Bipedi. No, loro cominciarono a misurare i lassi di tempo fra un rutto e l'altro. Inventarono il Ruttatore: una bevanda capace di farti ruttare per un anno intero. Quelli che non morivano per le gigantesche quantità di CO2 sviluppata nelle loro pance diventavano degli orologi viventi. C'era un Ruttatore in ogni pub, locale, area adibita al bere, che per un anno buono stava li, a ruttare le ore.

    Dopo questa premessa completamente inutile, che ci fa Zimmer con un cipollotto da taschino?
    Beh di sicuro non ci legge l'ora.
    L'orologio è in realtà un miracolo di micro ingegneria: grazie all'abilità del Boggart nel creare roba improbabile e all'energia dei cristalli trovati a Nord (dio benedica quella quest), è riuscito a costruire un piccolo ragno meccanico che, chiuso su se stesso, ha le sembianze di un orologio da taschino.
    Il nuovo compagno di viaggio dell'allegra brigata zimmeriana è il compagno ideale per un Boggart. Non consuma cibo, non si lamenta, non chiede uno stipendio... a paragone, 23 è una stupida palla al piede.
    Oltre ad eseguire tutti gli ordini impartiti dal Boggart, il ragno è composto da una particolare lega derivante dall'acreacciaio e dalla lucediluna. In breve, è in grado di riflettere quasi completamente la luce, diventando, se non invisibile, molto difficile da notare.
    E mi chiedere, che fa questo simpatico orrore su otto zampe? Stacca la testa a morsi alle persone?
    Beh - vi risponderei io- non ancora. In verità, di suo fa ben poco... se non che l'addome è carico di ogni sostanza nociva mai ideata dal Boggart e che il suo dorso è sagomato per istallarci sopra un Diffusore di Peste.


    Equipaggiamento:

    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Mercury Trader[Arma da mischia: Martello + Arma da fuoco: cannone]

    Avete mai avuto la sgradevole sensazione di essere osservati?
    Ricevete spesso minacce di morte?
    La vostra carovana è davvero al sicuro, con quei mercenari da quattro soldi che avete reclutato? (che ovviamente non sono Eversori, il meglio del meglio, brutti spilorci del cazzo?)
    Gentleman? I Give you... The Mercury Trader! Osservate la sua invidiabile linea!
    *Parte un montaggio di Klaus in intimo che accarezza voluttuosamente un enorme martello argentato, con rifiniture in oro e carbonite*
    Con questo miracolo dell'ingegneria, anche il più debole di voi potrà fare una strage alla vecchia maniera, spaccando arti, crani e casse toraciche come se fossero di paglia! *Il Klaus / modella eminflex lancia sorrisi suadenti alle telecamere, mentre mima un colpo col denominato martello* Grazie ai simpatici giunti di potenza a reazione, anche il più piccolo e sbilanciato esserino potrà tirar di magli come e soltanto gli dei potevano prima!
    Ma... un momento... cosa vedo arrivare? *Primo piano sul seminudo Klaus, che spalanca la bocca in finta sorpresa* E'... la PECORA CORAZZATA! *un addetto vestito di nero, cercando di non farsi inquadrare troppo, porta sul set una povera pecora, con un piccolo elmo di cartone malamente colorato di grigio. Il sempreverde Klaus finge spavento e terrore, la pecora comincia a brucare il cartone di cui è composta l'ambientazione del set*
    Vi siete mai trovati in situazioni simili? Contro creature talmente mostruose e raccapriccianti da non trovare nemmeno il coraggio di fare un passo verso di loro?
    Niente paura, signore e signori, il Mercury Trader lo troverà per voi!
    Questo in fatti non è solo un fantastico e schiccosissimo martellone da battaglia spaccatutto, no signore!
    *Il bellissimo Klaus preme un pulsante sull'impugnatura del martello e la testa di questi (del martello, non del Klaus) si apre, rivelando un enorme bocca di fuoco. Il Klaus mima movimenti provocanti col dato cannone* Ebbene si! E' anche un pratico, comodissimo, devastantissimo BAAAAAZZUKAAA!
    *Il cannone si carica di energia, proiettando scariche elettriche nello studio e annerendo il finto mobilio del set, prima di liberare una scarica di un blu intenso, cancellando dal creato la povera pecora. L'animale, colpito, esplode, tingendo di rosso e di interiora l'ambiente. Effetto sonoro da film comico da 4 soldi, risate registrate*


    Aspide di Troia [Arma da fuoco: Mitragliatore, cammuffata.]
    Ultima invenzione di casa Zimmer, l’Aspide di Troia, o più semplicemente Aspide. Per la prima volta, Zimmer non ha attinto all’arsenale tipico di un Boggart per la creazione di questa ultima, stupenda arma, ma non per questo il risultato è meno letale del solito.
    L’aspide, come il nome suggerisce, è una serpentina di metallo scuro che si allunga sulla spalla destra e si avvolge a spirale lungo tutto il braccio, fino al polso del molliccio. La testa del dispositivo, apparentemente ornamentale, culmina in un effige raffigurante una testa di vipera, nell’atto di azzannare un invisibile preda. Quello che sembra un ornamento è in realtà una macchina di morte, sofisticata e letale. La serpentina è in realtà cava, alimentata da una forte pressione generata da un micro compressore installato nella coda e be oliata con un unguento alchemico. Caricata da uno scomparto invisibile a chi non sa dove cercarlo, l’arma può essere caricata con dei piccoli proiettili affusolati a forma di aculeo che niente hanno da invidiare a quelli di una normale mitraglietta. Il dispositivo è in grado di detonare 4 proiettili in rapida successione e di contenere, vista la loro piccola dimensione, 24 proiettili.
    Il suo nome, tuttavia, è riferito alla particolarità peculiare di alcuni proiettili appositamente costruiti da Zimmer: i denti di vipera. Questi dardi sono anch’essi cavi ed equipaggiati da una piccola pompa a dispersione. Se caricati con uno dei gas letali dell’Alchimista dei Pozzi. Questi proiettili scaricheranno il loro letale contenuto durante il tragitto, come dei veri e propri cavalli di troia.



    Portatore di Peste. [Mina + attive ad area]
    [... e quando i Boggart cominciarono a usare l'Acreacciaio per difendersi dalle maledizioni dei Rargshak, vanificandone la potenza magica, i Ratti Mannari cominciarono a usare armi alternative. Il Clan dei Rodimidollo cominciò ad usare un arma che anche l'acreacciaio non riusciva a contenere, una arma che non era magica. I Sacerdoti della Peste scatenarono la morte fra i Cunicoli.]
    La nuova arma di casa Zimmer è in realtà una rielaborazione di un arma usata dal proprio antico nemico. Molti reperti furono ritrovati sui cadaveri dei Sacerdoti della Peste, eppure la maggior parte di questi sembrava inutilizzabile. Il Rossiccio di Merovish è riuscito a ricavarne un prototipo, dopo anni di sperimentazione e di insuccessi. Il risultato è una piccola piramide d'ottone, grande abbastanza da stare in una normalissima tasca. La base è adesiva, e al comando del molliccio le tre sezioni laterali si aprono, rivelando tre diffusori (uno per ogni lato) pronti a liberare il proprio mortale carico.
    L'intensità dei sintomi e l'area di diffusione è relativa alla concentrazione di batteri caricati nel diffusore, ma
    i sintomi sono tipicamente abbassamento di temperatura corporea, cefalea, vertigini, dolore inguinale e un forte malessere generale. I sintomi si accentuano tanto più a lungo il soggetto colpito resta nell'area d'azione del diffusore, che continua a rilasciare ondate di batteri di Yersinia pestis per ben due turni. Il batterio, modificato in laboratorio, agisce attraverso l'inalazione e la comparsa dei sintomi è immediata. Tuttavia, per avere questo effetto istantaneo, si è sacrificata molta della longevità del batterio, che sopravvive quel tanto che dura la carica di diffusione del dispositivo (due turni).
    Il diffusore può agire in due modi, per quanto simili, a seconda della situazione.
    Non essendo un gas, ma un batterio, l'azione sarebbe incolore, inodore e indistinguibile, salvo percezioni particolari, dalla normale aria. Questo favorisce, come molte delle armi chimiche di Zimmer, la furtività dell'azione, impedendo per quanto possibile all'avversario di accorgersi dell'attacco, fino all'insorgenza dei sintomi.
    Tuttavia, spesso e volentieri il panico è un arma molto più efficace della furtività. Assieme al batterio, il dispositivo può liberare una sostanza gassosa più pesante dell'aria, di un denso colore verde marcio e dall'odore sgradevole. Il gas ha la stessa area d'effetto della diffusione del batterio e non ha assolutamente nessun effetto negativo, se non portare il messaggio implicito del "se vieni qui ti fai un gran male".

    In oltre, se il serbatoio batterico è per forza di cose limitato al singolo utilizzo, quello gassoso è più capiente, permettendo l'attivazione più volte. Boggart: la truffa è sempre dietro l'angolo.










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    NOTE



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    « Adesso siete soddisfatti? Missione compiuta, si torna tutti a casa!
    Una strage dopo l’altra avete rimesso in piedi un Presidio, dovreste andarne fieri!
    »

    jpg« Avevo pensato di invitare la vecchia guardia per il thè e i biscotti, e parlarne,
    ma non hanno risposto alle mie missive. »

    lo rimbeccò Isaac con il solito sarcasmo... e stavolta, anche qualcosa di più - amarezza
    « ...tutti troppo impegnati a succhiare il midollo di una città in ginocchio. »

    Non gli avrebbe raccontato delle condizioni in cui aveva trovato i ragazzini nella dimora del Pasha Tail, trasformati in giocattolini di piacere per il “Benefattore” che li raccoglieva da famiglie troppo povere per mantenerli, se non direttamente dal fondo fangoso del Distretto dei Caduti.
    Non gli avrebbe descritto le scene pietose a cui aveva dovuto assistere quando la Pietra Nera aveva ulteriormente alzato le tasse sulle provvigioni di acqua, causando indirettamente tanti morti da riempirci una fossa comune. Non gli avrebbe neppure ricordato di come il Pasha Jalabhar avesse continuato a spremere gli indigenti con il miraggio del mistico aldilà di una religione inventata da lui stesso.
    Non gli avrebbe riportato gli innumerabili episodi di soprusi perpetrati dai precedenti comandanti della Legione: gente coraggiosa... quando si trattava di intimidire i vecchi e le donne; per il resto, incapaci di maneggiare un'arma e opporsi ai banditi del Loto Nero – con cui avevano preferito prendere accordi e scendere a patti.

    E non lo avrebbe fatto perché non doveva giustificarsi con nessuno.

    « Perciò, sì, Bid'daum: ne vado fiero. Tutti quelli che ho ucciso, lo meritavano.
    Mi domando se tu puoi affermare lo stesso. »


    ...o, magari, perché -come al solito- preferiva tenersi certe cose per sé. Dopotutto, quelle erano informazioni facilmente reperibili... se i paladini di Merovish avessero mai deciso di prendersi la briga di indagare sulle “povere vittime” del Chiacchierone. Nell'altro caso, se preferivano ignorare taluni elementi nei loro giudizi di comodo e prendersela con lui, il Forgiatore avrebbe accettato la loro infamia con sulle labbra il suo sorriso più sornione ed elegante.

    Il Presidio Sud era sempre stato un posto feroce e brutale, ma anche fiero e orgoglioso, dotato di un'intelligenza arguta... fino a che gli sciacalli non ne avevano fatto la loro preda, sbranandola pezzo dopo pezzo e ingozzandosi oltre misura, salvo abbandonarlo a sé stesso, suppurante di cancrena... gli Eversori intendevano davvero biasimarlo per aver condannato senza appello delle creature che non meritavano alcune pietà? Volle dargli il beneficio del dubbio. In fondo, quella esperienza era stata provante per lui... figurarsi per loro.

    « L’economia è a pezzi, il Cuore è stato distrutto, il vostro “degno Custode” è stato ucciso. »
    proseguì il Khutiano, dando libero sfogo alle sue incertezze e frustrazioni
    « Il Sud non ha ancora un Alfiere, quanto tempo ci vorrà prima che il Maelstrom spazzi via tutto? »

    « L'economia è a pezzi perché -per anni- quelli che la gestivano erano degli idioti più interessati a riempirsi le tasche che a far funzionare un meccanismo che li avrebbe arricchiti molto di più. Un errore che mi auguro non ripeterete. »
    puntualizzò serenamente l'Evocatore, senza colpo ferire
    « Del Custode non devi crucciarti: ha svolto la sua parte... Quanto al Presidio: esso si stabilizza sulle forti volontà che lo reggono, perciò, adesso è compito vostro.
    Il Maelstorm non lo toccherà - se gli resterete fedeli. »


    « Io voglio sapere chi vi ha ordinato di mettere le mani sul nostro Presidio. »
    furente, il Castigo lasciò fluire la sua rabbia
    « Voglio sapere l’identità del figlio di puttana che avete incontrato
    e che ha messo a ferro e fuoco la nostra città.
    »

    « Se avessi voluto “mettere le mani sul vostro Presidio”, a quest'ora sarei già Alfiere.
    E non qui, a cercare di parlare con voi. »


    "Gran piano il vostro, no c'è che dire..."
    prese la parola il Boggart, gettando via il boccale di latta appena vuotato
    "Quante vite voi ha dovuto sacrificare, per ottenere... nulla?"

    « Compresa la mia? Sempre troppe. »
    ribatté serafico il giovanotto dagli occhi azzurri, arricciando le labbra
    « Ma.. in ogni caso ho fatto del mio meglio: ho fatto quanto era necessario.
    ...e ciò che ho potuto, per evitare quello che non lo era. »


    Naturalmente, Isaac non si era aspettato dei ringraziamenti. A dirla tutta, non si era nemmeno aspettato che capissero (e almeno in questo non lo avevano deluso), ma se pensavano che lui fosse per loro un nemico o un rivale, stavano sbagliando di grosso... un errore che avrebbe potuto rivelarsi fatale se gli Eversori avessero deciso di focalizzare le proprie diffidenze su di loro, anziché concentrare la loro attenzione dove realmente serviva... Perché quella storia non si era conclusa con la battaglia dell'Arena Nera.
    "Voi sa che noi no ci faremo manipolare da voi.
    Quale che sia vostro piano... vostri affare a Sud sono finiti.
    "

    jpg
    Pazientemente, il Forgiatore attese che il Boggart finisse di inveire contro Alhandra -ben più affidabile di quanto il Molliccio potesse intendere-, e ascoltò compostamente il suo cortese invito a prendere la porta di uscita; tuttavia, c'era un'ultima cosa che aveva da dire -tanto a Zimmer quanto a Bid'daum-, prima di prendere congedo come era stato così gentilmente invitato a fare: Merovish aveva sofferto, gli Eversori avevano combattuto e sputato sangue... ma non erano stati da soli sul campo di battaglia. Lui e i suoi Fratelli non li avevano lasciati da soli.

    « Non pretendo che si diventi grandi amici
    -tanto più ora, che siete giustamente in collera-
    ma mi state addossando colpe che non sono di mia responsabilità. »

    esordì con calma il Rosso, alzandosi dalla sua postazione e raddrizzando la schiena
    « Abbiamo un nemico comune, un nemico ancora a piede libero.
    E per quanto vi secchi, resta il fatto che abbiamo lo stesso obiettivo:
    proteggere Merovish. »

    ...dalla misteriosa Maschera comparsa sulle tribune e dai suoi terroristi sugli spalti
    « ...per questo vorrei che teneste a mente una cosa:
    per essere alleati non bisogna piacersi. »


    Così dicendo, Isaac sfilò lentamente verso l'uscita, con sulle labbra un sorriso sornione e l'incedere ancheggiante delle prostitute; solo, si fermò accanto al tavolo più vicino alla porta, e -sempre rivolgendo le spalle ai due Eversori- sollevò la destra per esibire il cartoncino rettangolare che vi stringeva.

    « Se doveste avere bisogno, chiamatemi con questa. »
    asserì in tono spassionato, adagiando la carta dei tarocchi sul legno malconcio

    Poi, a passi misurati, l'Imperatore abbandonò la Bolgia.

     
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    Isaac ribatté colpo su colpo, mostrando ciò che solitamente nascondeva sotto una maschera da giullare.
    Digrignò leggermente i denti quando l’altro lo provocò in maniera sottile. Morti meritate e immeritate, che idiozia era mai quella? Uccidere è un capriccio. Un moto di stizza del più becero istinto bestiale, sommerso sotto qualche strato d’umanità. Uno dei modi migliori per sfogare sul mondo il dolore che si ha dentro.

    Non gli dava fastidio il fatto che avessero materialmente ucciso delle persone, colpevoli o innocenti che fossero. Quello che lo faceva imbestialire era che avessero cacciato nel loro territorio. Solo la gente del Sud poteva decidere della vita degli altri abitanti del Meridione. Era una regola scritta nella roccia di Merovish, che esisteva da quando il primo granello di sabbia si era posato per volere della Maledizione dello Yuzrab.

    Anche ciò che aveva detto Zimmer sottendeva che lui e i suoi “Fratelli” avessero incasinato i giochi che gli Eversori stavano pianificando da anni.

    Isaac fu comunque abbastanza assennato da non continuare a pungolare due bestie già ferite. Rassicurò entrambi sulla quiete del Maelstrom, riferendosi a loro come se fossero una sorta di rimpiazzo della volontà di un Alfiere. Era un’affermazione forte, che comportava delle conseguenze non da poco: significava quindi che l’antica magia che imbrigliava la stabilità dei presidi poteva legarsi anche a più di una persona contemporaneamente? Perché un estraneo conosceva una peculiarità del genere dei meccanismi invisibili del semipiano?

    Continuò a sviare le sue domande riguardo a chi gli avesse ordinato di occuparsi del Sud. Il loro ospite mantenne sempre un atteggiamento pacato, anche quando respinse le accuse dei due Gerarchi. Avevano ottenuto molte risposte, ma in tutta quella faccenda restavano alcuni punti oscuri. C’era qualcuno che vegliava sulla stabilità di quel mondo, qualcuno che aveva inviato Gain, Faust e Isaac fino a Merovish. Erano o non erano legati al governo centrale di Lord Aeon? E quel loro nemico comune aveva ancora in mente di colpire il Sud?

    Per essere alleati non bisogna piacersi, aveva detto alzandosi dalla sedia.
    Quella della collaborazione mi sembra una splendida idea, aveva detto la prima volta che si erano incontrati – all’accampamento dei Legionari, prima che iniziasse la loro spedizione nell’Upperdark.

    Eppure non era mai riuscito a percepirlo come un alleato. C’era una forza repulsiva che non permetteva loro di avvicinarsi. Erano come due nemici naturali costretti dalle circostanze a collaborare. Sarà stata colpa del suo atteggiamento enigmatico, o del suo interesse fasullo agli affari del Sud.

    Isaac e gli altri, dopotutto, stavano soltanto eseguendo degli ordini. Erano marionette senza fili, per sua stessa ammissione. Se le disposizioni fossero state diverse, non si sarebbero fatti problemi a distruggere ciò che in quell’occasione avevano protetto.

    « Non avremo bisogno di te, Buffone. »

    Non più dominato dalla rabbia, lo guardò con sicurezza mentre si allontanava. Era convinto di ciò che aveva detto: il Sud non avrebbe avuto più bisogno di aiuti dall’alto per camminare sulle sue gambe. Gli errori del passato non si sarebbero ripetuti. Non finché le sue zanne insanguinate avrebbero vegliato sul Cuore della Terra Ostile.

    Si avvicinò al tavolo e prese la carta che gli aveva lasciato. Raffigurava un sovrano seduto sul suo trono.
    Era uno degli Arcani Maggiori dei tarocchi, l’Imperatore.

    Si voltò a guardare Zimmer. Insieme ne avevano passate di ogni in quegli anni.
    Conoscenza. Potere. Ricchezza. Controllo.
    Alla fine il Meridione era stato conquistato dagli Eversori.

    « Adesso inizia il vero divertimento. »

    Quel lungo capitolo della loro vita era terminato.
    Era giunto il momento di voltare pagina.

     
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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    Bicchiere della staffa


    La discussione continuava spedita verso l'epilogo, mentre il loro ospite ribatteva colpo su colpo. Credeva in quello che diceva, era chiaro come il sole. Eppure, era un sole lontano, la cui luce non arrivava certo li, a svariati piedi sotto terra e sabbia rovente. Zimmer conosceva la demenza di Merovish, la conosceva fin troppo bene... special modo quella del Bazar delle Talpe. Una carcassa in suppurazione, che dava nutrimento a quelle iene mangia carogne che sedevano al trono della fossa. Non si era mai fatto illusioni, fin dal primo momento in cui era approdato al distretto della Fame. E si, se l'onda aveva spazzato via tanto di quel marcio, se aveva allontanato, seppur per poco, le iene dalla carogna, aveva fatto anche altro.

    Quello che il loro ospite pareva sorvolare era che i corpi in putrefazione non attiravano solo iene, ma anche innumerevoli mosche. Piccoli e miserabili esseri, che nidificavano fra i tendini e il grasso scempiato. Che si nutrivano, che covavano i loro piccoli. Patetiche esistenze, spazzate via con la stessa facilità con cui scompariva un segno di gesso con un colpo di spugna.

    Il Boggart ricordava la massa di abitanti che si era riversata alla Quinta Bolgia, il giorno dopo la Strage. Persone senza più una casa, mercanti privati della loro merce, dei loro strumenti. Orfani, menomati. E quell'idiota di 23 che distribuiva coperte e pasti caldi, manco fossero l'opera pia... Zimmer si riscoprì a sentirsi responsabile, per quelle anime perse.
    Avevano cominciato quel viaggio con le più egoistiche intenzioni... ma ora era diverso. Doveva esserlo. Per questo non poteva chiudere un occhio, non poteva giustificare... non come avrebbe fatto anni prima.

    Eppure, c'era del vero, nelle parole dell'uomo. Ovviamente. Zimmer sbuffò, come a voler sottolineare la propria irritazione davanti ai comportamenti che avevano i Bipedi. Mai che le loro intenzioni fossero chiare, ben definite. I Boggart erano molto più semplici. Ora, come aveva detto Isaac, spettava a loro. Avrebbero dovuto vigilare, proteggere... non più solo manipolare. Se con una mano avrebbero tirato le fila, con l'altra avrebbero dovuto cominciare a brandire lo scudo.

    Afferrò con mano ferma la bottiglia dalla quale aveva versato il liquido poco prima e fece per bere, ma si accorse solo ora che si era svuotata completamente nel corso della serata.
    "...speriamo di non averne bisogno davvero." mormorò piano, fra se e se, mentre osservava l'individuo andarsene. E anche quella era fatta.

    Si scambiò un occhiata complice con il Castigo, ghignandogli in rimando. Anche se sotto il velo di altri marionettisti, la loro fatica era finalmente giunta al termine. La vetta era stata scalata, e Merovish, la Tana... era loro. Ora avrebbero solo dovuto rinsaldare le loro posizioni pubbliche, acquisire più potere, proteggere Merovish... per un istante, si domandò quante mosche avrebbero dovuto sacrificare, con il loro operato. Sospirò, scuotendo la testa.

    "Ah, beghe da bipedi! Da mie parti, si fa saltare per aria rivale, e tutti ti inneggiano a eroe nazionale." meglio non angustiarsi con problemi futuri. Meglio non confrontarsi con quella nuova, scomoda e fastidiosa moralità.

    "Io va a pisciare, bidibi. Tu bevitene una a mia salute." commentò, ridacchiando e andando a scomparire verso il retro, calandosi le braghe lungo la camminata.

    Troppa birra, troppi pensieri.
    Altri spettri, all'orizzonte.



    ENERGIA: 100 %
    Fisico: In salute.
    Mente
    : Boggart



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    Mercury Trader: 3/3 – 3/3
    Aspide di Troia 24/24
    Il pugno delle Legioni 18/18




    Attive:

    ATTIVE

    Passive:

    Icarus [x] [Passiva di volo]
    Fin dai tempi delle antiche lune, quando i Boggart erano liberi di pascolare per le lande di tutti i mondi, prima che perdessero la possibilità di vivere in superficie e si autoesiliassero nei Cunicoli (lo avevano detto alla Zietta Bacherozza che quella mano di poker sarebbe andata male...), i mollicci di tutte le tribù sognavano, come tutte le civiltà senzienti, il volo.
    Questa antica e ancestrale voglia di librarsi nell'etere risale alla prima tribù Boggart: i Cosirossichevendonoquellochevogliono. Il capo villaggio, mentre vendeva i famosi rotoloni di carta igienica di foglie d'ortica, capitò di dover volgere gli occhi al cielo. Era notte, e immancabilmente trovò quella grossa palla argentata in mezzo al cielo. "Se riuscissi a vendere quella..." pensò subito il Boggart, "...potrei vivere di rendita tutta la vita!"
    La corsa alla conquista della Luna era iniziata.

    Ci furono vari casi nella storia Boggart, dove famosi e rimirati scienziati riuscirono a spiccare il volo. Primo fra tutti fu G'orlan Saltocolpiede. Si gettò da una rupe e volò per ben ventitré secondi. Purtroppo, non sopravvisse all'esperimento.
    Farg'arn Voladipeto, che tentò di addomesticare un albatros per usarlo come cavalcatura. Ci riuscì, ma casualmente fu trasportato solo al nido del volatile, finendo nelle fauci dei suoi piccoli.

    Eppure, i Boggart non si fecero mai scoraggiare da queste quisquiglie, e finalmente, Zimmerthaugher Del Cunicolo Dal Quale Si Torna è riuscito nella titanica impresa.

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo dei suoi rutti, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: due ali di colore scuro, costituite da una serie di lamine ultraleggere in grado di adattarsi alle correnti d’aria e sostenere così l’esile peso del Boggart. Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dal volere diretto del Boggart, che si è collegato telepaticamente alle ali impiantate nella sa schiena tramite una forte dose di alcol.
    Non chiedete, vi basti sapere che era roba davvero buona.
    Quando non vengono usate, le lamine che costituiscono il corpo delle ali si ritraggono su loro stesse, ripiegando tutta la struttura nei cilindri di contenimento sferici, che a loro volta si richiudono il loro stessi. Da chiuse, le ali non sono altro che due sfere scure impiantate nelle scapole del Boggart.


    Lingua da mercante [Passiva di Persuasione]
    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.

    Ovviamente, non avendo poteri paranormali, questo non sarà mai possibile, ma la sua sicurezza e la sua parlantina porterà l'interlocutore ad avere meno dubbi a riguardo, tendendo a fidarsi delle parole del Boggart.


    Certificato di Alchimista[Immunità ai propri veleni]
    Gli Alchimisti dei Pozzi sono i chimici dei Mollicci. Utilizzando antiche quanto folli ricette, sono in grado di sintetizzare in rudimentali laboratori impacchi curativi, pozioni dai più disparati effetti, potenti droghe. Alcune di queste ricette sono talmente pericolose e inquietanti da essere bandite addirittura dai Boggart. Un esempio palese è quello della capra gigante. Mai, MAI sintetizzare la pozione della capra gigante. [Guida all’universo Molliccio, geografia dei Cunicoli e vocabolario di torte pigolanti, estratto.]

    -I Veri alchimisti si distinguono dai mentecatti per la loro abilità nel resistere alle proprie misture. E' cosa alquanto comune, quando si lavora alla miscelazione di sostanze ignote, generare reazioni chimiche incontrollate e spesso non volute. Se i chimici non avessero questa innata capacità a resistere ai veleni, dubito seriamente che esisterebbe la professione di alchimista, in queste lande.
    Ora, i Boggart NON sono veri alchimisti: gli ingredienti cui hanno accesso sono si molto particolari e dai più disparati effetti, ma questa peculiarità ha limitato enormemente la qualità dei vaccini e delle tecniche utilizzate per resistere ai veleni. Di conseguenza, gli effetti di questa passiva si possono applicare solo ai veleni prodotti dal Boggart, e si rivela completamente inefficace verso i veleni di qualsiasi altra origine.
    [Passiva di immunità ai veleni Boggart]
    -


    Intuito del bugiardo [Passiva di radar contro le influenze psioniche e illusorie]
    Chiunque cerchi di intraprendere la carriera del mercante di ossa, fra i Boggart, deve rendersi conto prima di tutto che dovrà avere a che fare con le creature più meschine, ripugnanti, bugiarde e approfittatici che la natura cosmica potesse creare in tutta la sua bizzarra fantasia: gli esseri umani. Queste strane e malvagie creature, oltre che ad aver una carnagione orribilmente liscia e irrimediabilmente rosea, sono anche prime in classifica nel campo della violenza e della menzogna, tanto da essere perfettamente in grado di mentirsi a vicenda. Per questo, i mercanti di ossa, gli outsiders dei Cunicoli, che dovranno fare i loro affari con tali creature, devono esercitarsi fino allo spasmo a mentire e a riconoscere gli inganni.

    Zimmer, a tal proposito, ha passato un anno intero a mentire, sempre e costantemente, su qualsiasi cosa, tanto che se in quel periodo gli avessero chiesto "ti sei lavato Zimmer?" lui avrebbe risposto "certo, come ogni giorno!"

    Riuscire a mentire è un arte, e per chi riesce a farlo in modo naturale come respirare, allora accorgersi di una menzogna è altrettanto facile.
    Questo intuito latente è molto, molto comodo in quanto nel mondo esterno esistono creature capaci di manipolare i sensi, di farti vedere cose non vere... e riuscire a distinguerle, è un gran vantaggio.



    Companion:

    Oliphant [x] [Companion animale, GDR only]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.


    23 [x] [Companion Cyborg]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    C'è chi dice che siano una coppia inappropriata, chi pensa siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.


    Che la Paura diventi Rabbia [Passiva di insensibilità al dolore] [Passiva di sensi sviluppati]
    Attraverso le torture, le privazioni sensoriali e l’addestramento indotto dai Demoni meccanici, il povero schiavo è stato convertito alla dottrina dei Phyrexia, e non solo nella morale e nella psicologia, ma anche nei riflessi e nelle percezioni. I lunghi periodi passati nel buio più assoluto lo hanno reso quasi cieco, ma hanno potenziato in modo impressionante tutti gli altri sensi. Le lunghe ore passate sotto tortura, senza mai perdere conoscenza, gli hanno conferito non solo una soglia del dolore drasticamente più alta, ma anche un livello di percezione corporea altrimenti irraggiungibile.
    A seguito a questa preparazione, il corpo dello schiavo è stato “rielaborato”, potenziato per usare una terminologia comune ai suoi carcerieri. Dove prima stavano degli organi, ora in gran parte risiedono delle macchine. Dove prima c’era un cervello, ora la materia grigia è assistita da un centinaio di processori.
    Dove prima stava l’uomo, ora regna la macchina. Questo ha sopperito a molti degli handicap accumulati durante la “rieducazione”, potenziando in oltre le capacità che il ragazzo aveva in precedenza.


    La spada delle Legioni [Spada + passiva Vibrolama]
    L’arma che i Phyrexia donano al loro profeta, l’anima corrotta ricondotta alla luce, Skaro il conquistatore, Skaro delle Legioni. Ed è, di fatto, l’arma che 23 ha ottenuto dopo il suo indottrinamento, assieme a tutti i suoi titoli. La spada delle legioni di fatto non è una spada vera e propria, e il suo nome è solo simbolico. L’arma in se è integrata nel braccio destro di 23 ed è composta da un unico blocco di metallo affilato come un rasoio. La lama non è appuntita, bensì rettangolare, in modo da dare il meglio non negli affondi ma nei tagli netti. Tuttavia, la sezione di punta è talmente affilata da non invidiare nessuna punta di spada convenzionale. La lama, nera come la notte, è innestata nel braccio dello schiavo, e può essere estratta a piacimento o fatta ruotare sul proprio asse. In oltre, l’intera lama è studiata in modo tale da vibrare ad una frequenza tale da non essere notato dall’occhio umano, ma da garantirgli un potere di penetrazione e di taglio inimmaginabili.



    Il pugno delle Legioni [Arma da fuoco: fucile d'assalto]
    I profondi cambiamenti apportati dai Demoni meccanici non si sono limitati a cambiamenti interni al corpo dello schiavo, per potenziarne le capacità, ma anche ad alcune parti esterne. Entrambe le braccia dello schiavo sono state sostituite con due protesi cibernetiche, nere e resistenti. I collegamenti neuronali permettono allo schiavo di provare sensazioni tattili alle nuove braccia, nonostante queste siano artificiali. Il motivo di questa sostituzione è la scarsa idoneità alle vecchie braccia organiche al combattimento. Le nuove braccia invece possono garantire una gran forza di arresto e di attacco, oltre che a fungere da alloggiamento alle armi principali dello Schiavo.
    Se nel braccio destro è impiantata una lama, nel sinistro troveremo un fucile. Il palmo della mano sinistra presenterà una bocca di fuoco alimentata da un reattore posto sulla spalla dell’arto, capace di detonare proiettili al plasma ad alta densità. Tuttavia l’elevato calore generato dall’arma ne compromette l’utilizzo continuativo, limitandone la capacità. La forza d’impatto e di penetrazione dei proiettili non sarà diversa da quello di munizioni standard reperibili in ogni dove e la capacità massima di fuoco sarà di tre colpi al minuto (turno). In oltre, il numero massimo di colpi detonabili prima di un surriscaldamento è di un massimo di 12, successivamente il nucleo che alimenta il fucile andrà sostituito.



    "It's Spider o'clock!" [Companion meccanico: ragno] [Passiva di Invisibilità] [Vista condivisa]
    Dovete sapere che i Boggart hanno un concetto di misurazione del tempo alquanto particolare. Abitando sotto terra, quando venne l'urgenza di misurare il passaggio dei secondi, delle ore, degli anni, non venne loro in aiuto la luce del sole, con quelle bellissime meridiane che ne conseguirono nel mondo dei Bipedi. No, loro cominciarono a misurare i lassi di tempo fra un rutto e l'altro. Inventarono il Ruttatore: una bevanda capace di farti ruttare per un anno intero. Quelli che non morivano per le gigantesche quantità di CO2 sviluppata nelle loro pance diventavano degli orologi viventi. C'era un Ruttatore in ogni pub, locale, area adibita al bere, che per un anno buono stava li, a ruttare le ore.

    Dopo questa premessa completamente inutile, che ci fa Zimmer con un cipollotto da taschino?
    Beh di sicuro non ci legge l'ora.
    L'orologio è in realtà un miracolo di micro ingegneria: grazie all'abilità del Boggart nel creare roba improbabile e all'energia dei cristalli trovati a Nord (dio benedica quella quest), è riuscito a costruire un piccolo ragno meccanico che, chiuso su se stesso, ha le sembianze di un orologio da taschino.
    Il nuovo compagno di viaggio dell'allegra brigata zimmeriana è il compagno ideale per un Boggart. Non consuma cibo, non si lamenta, non chiede uno stipendio... a paragone, 23 è una stupida palla al piede.
    Oltre ad eseguire tutti gli ordini impartiti dal Boggart, il ragno è composto da una particolare lega derivante dall'acreacciaio e dalla lucediluna. In breve, è in grado di riflettere quasi completamente la luce, diventando, se non invisibile, molto difficile da notare.
    E mi chiedere, che fa questo simpatico orrore su otto zampe? Stacca la testa a morsi alle persone?
    Beh - vi risponderei io- non ancora. In verità, di suo fa ben poco... se non che l'addome è carico di ogni sostanza nociva mai ideata dal Boggart e che il suo dorso è sagomato per istallarci sopra un Diffusore di Peste.


    Equipaggiamento:

    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Mercury Trader[Arma da mischia: Martello + Arma da fuoco: cannone]

    Avete mai avuto la sgradevole sensazione di essere osservati?
    Ricevete spesso minacce di morte?
    La vostra carovana è davvero al sicuro, con quei mercenari da quattro soldi che avete reclutato? (che ovviamente non sono Eversori, il meglio del meglio, brutti spilorci del cazzo?)
    Gentleman? I Give you... The Mercury Trader! Osservate la sua invidiabile linea!
    *Parte un montaggio di Klaus in intimo che accarezza voluttuosamente un enorme martello argentato, con rifiniture in oro e carbonite*
    Con questo miracolo dell'ingegneria, anche il più debole di voi potrà fare una strage alla vecchia maniera, spaccando arti, crani e casse toraciche come se fossero di paglia! *Il Klaus / modella eminflex lancia sorrisi suadenti alle telecamere, mentre mima un colpo col denominato martello* Grazie ai simpatici giunti di potenza a reazione, anche il più piccolo e sbilanciato esserino potrà tirar di magli come e soltanto gli dei potevano prima!
    Ma... un momento... cosa vedo arrivare? *Primo piano sul seminudo Klaus, che spalanca la bocca in finta sorpresa* E'... la PECORA CORAZZATA! *un addetto vestito di nero, cercando di non farsi inquadrare troppo, porta sul set una povera pecora, con un piccolo elmo di cartone malamente colorato di grigio. Il sempreverde Klaus finge spavento e terrore, la pecora comincia a brucare il cartone di cui è composta l'ambientazione del set*
    Vi siete mai trovati in situazioni simili? Contro creature talmente mostruose e raccapriccianti da non trovare nemmeno il coraggio di fare un passo verso di loro?
    Niente paura, signore e signori, il Mercury Trader lo troverà per voi!
    Questo in fatti non è solo un fantastico e schiccosissimo martellone da battaglia spaccatutto, no signore!
    *Il bellissimo Klaus preme un pulsante sull'impugnatura del martello e la testa di questi (del martello, non del Klaus) si apre, rivelando un enorme bocca di fuoco. Il Klaus mima movimenti provocanti col dato cannone* Ebbene si! E' anche un pratico, comodissimo, devastantissimo BAAAAAZZUKAAA!
    *Il cannone si carica di energia, proiettando scariche elettriche nello studio e annerendo il finto mobilio del set, prima di liberare una scarica di un blu intenso, cancellando dal creato la povera pecora. L'animale, colpito, esplode, tingendo di rosso e di interiora l'ambiente. Effetto sonoro da film comico da 4 soldi, risate registrate*


    Aspide di Troia [Arma da fuoco: Mitragliatore, cammuffata.]
    Ultima invenzione di casa Zimmer, l’Aspide di Troia, o più semplicemente Aspide. Per la prima volta, Zimmer non ha attinto all’arsenale tipico di un Boggart per la creazione di questa ultima, stupenda arma, ma non per questo il risultato è meno letale del solito.
    L’aspide, come il nome suggerisce, è una serpentina di metallo scuro che si allunga sulla spalla destra e si avvolge a spirale lungo tutto il braccio, fino al polso del molliccio. La testa del dispositivo, apparentemente ornamentale, culmina in un effige raffigurante una testa di vipera, nell’atto di azzannare un invisibile preda. Quello che sembra un ornamento è in realtà una macchina di morte, sofisticata e letale. La serpentina è in realtà cava, alimentata da una forte pressione generata da un micro compressore installato nella coda e be oliata con un unguento alchemico. Caricata da uno scomparto invisibile a chi non sa dove cercarlo, l’arma può essere caricata con dei piccoli proiettili affusolati a forma di aculeo che niente hanno da invidiare a quelli di una normale mitraglietta. Il dispositivo è in grado di detonare 4 proiettili in rapida successione e di contenere, vista la loro piccola dimensione, 24 proiettili.
    Il suo nome, tuttavia, è riferito alla particolarità peculiare di alcuni proiettili appositamente costruiti da Zimmer: i denti di vipera. Questi dardi sono anch’essi cavi ed equipaggiati da una piccola pompa a dispersione. Se caricati con uno dei gas letali dell’Alchimista dei Pozzi. Questi proiettili scaricheranno il loro letale contenuto durante il tragitto, come dei veri e propri cavalli di troia.



    Portatore di Peste. [Mina + attive ad area]
    [... e quando i Boggart cominciarono a usare l'Acreacciaio per difendersi dalle maledizioni dei Rargshak, vanificandone la potenza magica, i Ratti Mannari cominciarono a usare armi alternative. Il Clan dei Rodimidollo cominciò ad usare un arma che anche l'acreacciaio non riusciva a contenere, una arma che non era magica. I Sacerdoti della Peste scatenarono la morte fra i Cunicoli.]
    La nuova arma di casa Zimmer è in realtà una rielaborazione di un arma usata dal proprio antico nemico. Molti reperti furono ritrovati sui cadaveri dei Sacerdoti della Peste, eppure la maggior parte di questi sembrava inutilizzabile. Il Rossiccio di Merovish è riuscito a ricavarne un prototipo, dopo anni di sperimentazione e di insuccessi. Il risultato è una piccola piramide d'ottone, grande abbastanza da stare in una normalissima tasca. La base è adesiva, e al comando del molliccio le tre sezioni laterali si aprono, rivelando tre diffusori (uno per ogni lato) pronti a liberare il proprio mortale carico.
    L'intensità dei sintomi e l'area di diffusione è relativa alla concentrazione di batteri caricati nel diffusore, ma
    i sintomi sono tipicamente abbassamento di temperatura corporea, cefalea, vertigini, dolore inguinale e un forte malessere generale. I sintomi si accentuano tanto più a lungo il soggetto colpito resta nell'area d'azione del diffusore, che continua a rilasciare ondate di batteri di Yersinia pestis per ben due turni. Il batterio, modificato in laboratorio, agisce attraverso l'inalazione e la comparsa dei sintomi è immediata. Tuttavia, per avere questo effetto istantaneo, si è sacrificata molta della longevità del batterio, che sopravvive quel tanto che dura la carica di diffusione del dispositivo (due turni).
    Il diffusore può agire in due modi, per quanto simili, a seconda della situazione.
    Non essendo un gas, ma un batterio, l'azione sarebbe incolore, inodore e indistinguibile, salvo percezioni particolari, dalla normale aria. Questo favorisce, come molte delle armi chimiche di Zimmer, la furtività dell'azione, impedendo per quanto possibile all'avversario di accorgersi dell'attacco, fino all'insorgenza dei sintomi.
    Tuttavia, spesso e volentieri il panico è un arma molto più efficace della furtività. Assieme al batterio, il dispositivo può liberare una sostanza gassosa più pesante dell'aria, di un denso colore verde marcio e dall'odore sgradevole. Il gas ha la stessa area d'effetto della diffusione del batterio e non ha assolutamente nessun effetto negativo, se non portare il messaggio implicito del "se vieni qui ti fai un gran male".

    In oltre, se il serbatoio batterico è per forza di cose limitato al singolo utilizzo, quello gassoso è più capiente, permettendo l'attivazione più volte. Boggart: la truffa è sempre dietro l'angolo.










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    NOTE



    Short_Fuse - Bouncing_Bomb - Satchel_Charge - Hexplosive_Minefield - Mega_Inferno_Bomb


     
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