[EM] BreakDown

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  1. _MajinZ_
     
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    Il Grumo ha aperto da poco, ma ormai si è trasformato in un punto di ritrovo per le persone che girano in periferia... molte non sono per nulla persone raccomandabile, ma finché pagano e non sfasciano le cose sono i benvenuti, soprattutto perché in questo locale non si fanno domande. Hai appena ucciso una persona e vuoi nasconderti? Al Grumo puoi farlo. Vuoi entrare con un mitraglione tra le braccia? Puoi farlo, ovviamente evitando di falciare tutti. In ogni caso queste sono situazioni al limite, però molti hanno capito come funzionano le cose li e per il momento rispettano le regole.
    Al piano superiore quindi l’attività di facciata va avanti, ma anche nel piano interrato fervono i preparativi per un’importante missione. Siete tutti riuniti alla base da un paio di giorni ormai, Dimitriy vi ha accennato alcune cose riguardo l’operazione, come ad esempio il fatto che si tratti di sabotare una base nemica, ma non sapete altro al momento.
    Ad alcuni di voi però ha affidato alcuni compiti, ci lavorate da qualche giorno e ormai il lavoro è quasi ultimato. A Isaac è stato affidato il compito di creare delle speciali tute utile in missioni di questo tipo, leggere vesti in grado di donare alcuni vantaggi a chi è meno preparato per le infiltrazioni. Zyg invece dovrà creare un’arma biologica in grado di divorare e far sparire le metanfetamine senza lasciare nessuna traccia. Alison e Violet... possono limonare quanto le pare, al momento non hanno molto altro da fare.
    All’improvviso però, mentre siete immersi nelle vostre attività, una voce attraversa le vostre menti e in un attimo percepite chiaramente la voce del Russo che vi parla direttamente nella testa. Perception è davvero un ottimo trucco per avvisare tutti senza fatica, anche se per chi non è abituato ai contatti mentali la cosa può risultare all’inizio un po’ dolorosa e traumatica.

    Per fermare i nostri nemici dobbiamo prima di tutto sottrarre la loro fonte di reddito, senza gli introiti della droga questi dovranno per forza scendere a patti con noi... senza sapere che siamo noi stessi a guidare i giochi. La missione consiste nell'infiltrarsi nella loro base, sabotare i laboratori e distruggere le scorte. E' fondamentale passare inosservati, non vi è nessun margine d'errore. Vi voglio adesso nel mio ufficio per il Briefing.

    L’ufficio sapete tutti dove si trova, oltre la sala riunioni dietro una porta rossa. L’interno è abbastanza spoglio, c’è solo una scrivania di legno massiccio, probabilmente ebano, e un paio di schedari ai lati. Davanti alla scrivania ci sono due poltrone rosse, ovviamente, mentre seduto oltre l’imponente tavolo c’è il vostro biondino preferito. La sua poltrona sembra molto comoda, tuttavia lo trovate in una posizione pensierosa... i gomiti poggiavano sul tavolo, una mano avvolgeva il pugno e nascondeva parte del viso del biondo, da cui spuntano solo gli occhi... il fatto che ci sia della penombra lo rendono quasi spettrale.
    Prima di tutto voglio sapere se i compiti che vi ho affidato sono stati portati a termine. Non abbiamo tempo da perdere, questa notte agiremo.
    Il tono di voce è serio, vi squadra tutti uno per uno, segno che la missione è davvero delicata. Ma ve ne siete accorti un po’ tutti che in quei giorni il russo aveva qualcosa di diverso... era più serio del solito. Ma ora ne scoprirete il motivo, basta solo pazientare un attimo.


    _ ___ _____ ___ _




    Turnazione: Libera
    Nota del QM: Dunque, ci sono alcune cose da dire:
    Isaac: Dimitriy ti ha affidato un progetto particolare, si tratta di una tuta in grado di aiutare l'infiltrazione, essa ha un sistema di occultamento e un sistema per potenziare i colpi fisici (spiegherò nel prossimo post il funzionamento). Puoi comunque raccontare la loro creazione come più ti piace, anche la forma e il colore dipendono da te: sei il nostri scienziato quindi datti da fare u.u
    Zyg: tu invece devi crere qualcosa che si mangi la droga, sei te il biologo e fai come vuoi :v
    Alison e Violet: Limonate pure, ma non esagerate :v
    Se avete domande c'è il topic :3
    Scadenza: Per ora non la metto, dall'anno prossimo si però :v
     
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  2. AdranDH
     
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    Narrato
    «Parlato»
    "Pensato"


    Il Grumo - 48 ore prima della convocazione - Laboratorio



    Due giorni, sono qui dentro già da due giorni, ho dovuto mettere da parte tutte le mie ricerche per soddisfare le richieste di Dimitriy, il biondo ha richiesto dell'equipaggiamento speciale, in tempi stretti, molto stretti. Mi è sembrato più taciturno del solito, come se il peso della prossima missione nel distretto fosse così gravoso da assorbirne tutti i pensieri. Mai distratto, è parso più concentrato su altro.

    Nessuna misura, nessun campione, carta totalmente bianca tranne che per alcuni meccanismi integrati, mi sono dovuto muovere su terreni conosciuti per soddisfare le richieste nei tempi stabiliti. Non mi piace mancare le scadenze, ne credo di potermelo permettere. Il lavoro procede febbrile, il polimero che stavo testando per me è stato riprogrammato e riadattato, i nano droni al suo interno sembrano reagire bene agli stimoli del quadro di comando principale, resta da vedere se reagiranno lo stesso al comando manuale che andrò ad inserire nella tuta stessa.

    Ho lavorato alacremente per il sistema di adattamento alla struttura fisica dell'occupante, mentre per il sistema di occultamento ho rispolverato vecchi progetti e vecchie idee. Spero Dimitriy possa trovarli interessanti.

    Il Grumo - 5 ore prima della convocazione - Laboratorio



    Non ho dormito, non ho dormito quasi per nulla in questi ultimi due giorni, ci sono stati problemi con l'integrazione del sistema di comando analogico, e con quello di occultamento, dalla teoria alla pratica ho dovuto rivedere alcune cose. Il materiale utilizzato in precedenza non reagiva in maniera lineare agli stimoli delle nano macchine. Ci ho speso quasi 12 ore per resettare e sostituire la lega polimerica utilizzata. Adesso sembra essere maggiormente elastica e molto più avvolgente, offrendo sia maggiore protezione che un'elasticità aumentata.

    Guardo soddisfatto i quattro bracciali neri sul piano di lavoro, prima di testare l'ultimo prodotto su di me. In mutande, al centro del laboratorio sto per eseguire la prova del nove sul mio prodotto. Ho stritolato 4 manichini e 2 cadaveri prima di riuscire a trovare la giusta equazione di calcolo da implementare nei droni. Cerco di asciugare le mani lungo le gambe, con scarsi risultati, mentre mi accingo ad attivare il sistema di occultamento. Un sonoro clack accoglie l'avvio della procedura, un tenue calore si avvolge lungo il braccio su fino alla spalla, per poi coprire il petto, le gambe, l'altro braccio e infine il capo, lasciando libere mani, piedi ed il viso. Espiro. Abbasso lo sguardo sul corpo, la tuta aderente ricopre il mio intero corpo, piccoli inserti in schiuma offrono una protezione aggiuntiva ai miei punti vitali, un dettagli che rende il tutto più armonico [x]. Ci sono protezioni anche all'altezza delle principali articolazioni, oltre che una sorta di leggero esoscheletro a protezione della spina dorsale. Guardo soddisfatto il mio lavoro, mentre mi porto di fronte ad uno specchio. Non sembrano esserci falle. E' giunto il momento di testare i sistemi integrati e concludere il lavoro.

    Il Grumo - Ufficio di Dimitriy



    La nausea tipica del contatto mentale mi coglie in pieno sonno, il messaggio di Dimitriy arriva forte e chiaro nella mia testa, facendomi quasi cadere dalla sedia su cui ho finalmente ceduto alle lusinghe del sonno. Ributto indietro il malessere fisico e cerco di darmi una sistemata veloce, puzzo da fare schifo e sono oggettivamente impresentabile. Fortuna vuole che io mi sia addormentato in mutande, così che le operazioni di recupero di una certa dignità vengano svolte nel minor tempo possibile.

    Mi avvio, così, al luogo della convocazione. Superata la porta rossa il biondo non perde tempo. C'è Alison e con lei altri due, un uomo e una donna, sconosciuti, tutti in piedi al mio fianco ad attendere le nostre istruzioni. Quando Dimitriy ci interpella, faccio un passo avanti, posando i bracciali creati e testati sul tavolo «L'equipaggiamento richiesto è pronto, sono ad attivazione manuale, una volta attivi è necessario un codice per rimuovere la protezione, così da non perderla a causa di colpi accidentali» spiego serio e conciso «Vanno integrate con questi» aggiungo sollevando i 5 visori che ho preparato per la missione «Se volete posso renderli notturni o termici, mi serve appena un'ora» concludo guardando Dimitriy in maniera assertiva.

    Ho concluso, non mi resta che attendere le istruzioni per la missione.

    ingranaggiohamok-2

    SCHEMA RIASSUNTIVO
    Condizioni Fisiche In Perfetta Salute
    Condizioni psicologiche Impaziente
    Consumo di Mana nel Turno -
    Mana Residuo 100%

    DOTI PASSIVE
    Velo di Shaa-Qu-Rin [Dote passiva - Visione Notturna]
    Figlio del Silenzio [Dote Passiva - Muoversi Silenziosamente]
    Sangue di Shaar [Passiva di Resistenza alle Malie]


    EQUIPAGGIAMENTO
    -Velo di Shaa-Qu-Rin - [Doti Passive: Visione Notturna]
    -Skul-Dah - Lama Lunga in Acciaio Temprato
    -Skul-Haka - Il Taglia Gole, pugnale semplice in acciaio temprato, di 24 centimetri con taglio unico.
    -Agnes - Pistola, danni bassi - 1 Caricatore [Se smontata, richiede 3 turni per essere rimontata]

    TECNICHE ATTIVE IMPIEGATE
    1° Slot
    2° Slot

    Riassunto Azioni




    Edited by AdranDH - 28/12/2014, 12:11
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Luogo: Bloodrunner - Abitazione Jin Long



    Non frequentava più regolarmente Il Grumo, sopratutto per ciò che era avvenuto il secondo giorno. Aveva conosciuto due dei tre membri degli eversori stanziati nel Bloodrunner, senza contare Dimitriy, ed era riuscita ad intrattenere un ambiguo rapporto con una donna nota col nome di Violet. Un avvenimento complesso, intrigante e profondo, sentimenti contrastanti e azioni opposte che hanno portato nella ragazza uno sconvolgimento del tutto giustificabile. Era successo tutto così all'improvviso e quella notte non era riuscita a dormire. Poi i giorni hanno cominciato a trascorrere lentamente, con una tale lentezza che stava dimenticando il suo vero scopo lì. Infatti inizialmente Alison aveva intenzione di studiare questi membri e acquisire qualsiasi tipo di informazioni riguardo l'organizzazione, sia per i relativi soggetti che per altro, tipo come uscirne, le regole e via dicendo. Si era promessa di non intrattenere alcun tipo di legame, fare semplicemente il doppio gioco. Invece è successo tutt'altro. Ora si trovava nel suo appartamento, tutta vestita e ordinata, rimaneva sempre qualche capello ribelle come al solito, per il resto era perfetta come ogni giorno. Indossava il classico vestiario che usava spesso quando doveva andare in moto e le giornate non erano particolarmente fredde o con un clima avverso. Prima di uscire fece un'ultima visita al bagno, non per chissà quali fantasie o bisogni, ma per dare un'occhiata alla sua faccia. Si segnò la guancia con l'indice, non c'era più traccia della cicatrice che si era procurata tempo addietro a causa di un proiettile vagante del suo bersaglio. Sorrise notando la guarigione completata. Spense la luce del bagno, tornò in salotto, prese l'occorrente, indossò le Ember Celica e uscì dall'appartamento. Scese le scale saltando sempre gli ultimi tre gradini, poggiando eventualmente anche la mano sul corrimano laterale, e fece uscire il suo mezzo a due ruote. Avvertiva sempre una certa emozione quando lo faceva, per lei Bubblebee significava molto, in primis la libertà di dirigersi ovunque, priva di fastidiose limitazioni che avevano invece le quattro ruote. Giunse quindi al locale.

    Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo



    E quello fu il secondo giorno di fila, quasi si fosse ripresa da una sorta di trauma. In realtà semplicemente voleva evitare ogni contatto con la suddetta donna citata all'inizio, non aveva ancora ideato alcun discorso e non sapeva assolutamente che dirle, forse stava esagerando ma come poteva risolvere la faccenda..senza nessun mezzo per arrivare a ciò? Poi aveva anche molto da fare dal canto suo, ad esempio era impegnata nella ricerca di ulteriori individui da aggiungere alla lista vendicativa. Dunque, proprio ai riguardi degli affari personali della bionda, quel giorno sarebbe stato diverso dagli altri. Finalmente un po' di azione! Scese al piano inferiore e s'addentrò nella zona specifica dei membri dell'organizzazione. Non c'era nessuno, così pareva.
    "Hello? Qualcuno qui?" - chiese inutilmente affacciandosi ad una stanza, prima la testa e poi il corpo.
    "Nope!" - C'era silenzio, non che fosse raro, ma pareva che tutti si stessero per preparare all'avvento prossimo. Poi improvvisamente udì una voce provenire..proprio dalla sua mente! La voce era familiare, non c'erano dubbi, si trattava di Dimitriy. Alison non aveva realizzato ancora l'origine di quelle parole, così si voltò e rivoltò alla ricerca del suo momentaneo "datore di lavoro".
    Sono sicura di averlo sentito! - "Oh! Dove sei?" - domande a vuoto, non c'era nessuno, avvertì un forte dolore alla testa, improvvisamente.
    "Ah..Ah! La testa!" - portò entrambe le mani alle tempie, prima le dita, poi distese le mani fino a coprire anche le guance e una porzione della parte superiore della testa. Si piegò col busto, mentre la testa fece lo stesso, torcendosi lateralmente quasi fosse indemoniato o stesse subendo un'esorcizzazione. Gli occhi erano chiusi e stringevano forte, ne riaprì uno solo, quello destro, come per cercare qualcuno o assicurarsi che intorno a lei non stesse succedendo nulla cui valeva la pena controllare. Quell'occhio rosso fiammeggiante, non sopportava più il dolore..era pronta a gridare. Poi d'un tratto tutto finì, così com'era cominciato. Lentamente riaprì anche l'altro occhio, ormai macchiato dal suo colore naturale. Sbatté due volte le palpebre mantenendo la stessa posizione. Lentamente fece scivolare le mani dalla faccia e s guardò ancora una volta intorno. Era come se avessero staccato la presa ad un microfono rotto che provocava un insopportabile rumore stridente. Si ricompose e verificò di trovarsi sola. Quella voce parlava di una d'infiltrazione e sabotaggio e richiedeva tutti i membri nell'ufficio di Dimitriy, il quale sapeva per forza la sua ubicazione specifica nel luogo.
    D'accordo - tutto ciò cui poteva pensare, una conferma, accettò l'invito e si diresse verso la meta richiesta. Durante il tragitto ebbe modo di vedere un individuo nuovo, biondo anch'esso e apparentemente normale, o meglio..umano.
    Questo qui dev'essere Zygoin? - non ci pensò due volte, si fiondò sull'uomo - "Ehilà! Tu devi essere Zygoin giusto?" - gli chiese mostrando un grande sorriso.
    "Io sono Alison, piacere!" - si presentò al meglio, dopotutto non si erano mai visti e non aveva avuto modo di presentarsi a dovere..nonostante le fosse stato largamente consigliato di non intrattenere conversazione o semplicemente incontrare quella determinata persona. Alison, giustamente, si domandò, come sempre inutilmente, i motivi di tali consigli. D'altronde non poteva sospettare nulla.
    "Hai sentito anche tu quella voce? O me la sono immaginata io?" - mantenendo sempre il sorriso, cercando di mascherare quanto poteva quella finzione. Era ovvio che si trattava di una voce reale, aveva avvertito un forte dolore acustico ma sopratutto mentale. Qualcosa che non aveva mai sperimentato. Quante esperienze che si fanno ne Il Grumo! Fatto sta che presto il duo arriva nell'ufficio, lì il serissimo Dimitriy sembra perso nei suoi pensieri, tutti probabilmente riguardanti alle missioni che dovevano svolgere man mano.
    "Tutto bene? Direi di no.." - non odiatela per la sua parlantina..almeno porta un po' di vivace colore in questo posto pieno di criminali, gente seria, incazzata, strana, riservata, ambigua e senza morale. La porta si aprì e si fece avanti un altro membro atteso, proprio l'ultima che voleva vedere Alison: Violet. La guardò dritta negli occhi, istintivamente, poiché non sapeva di chi si trattava, poi voltò subito lo sguardo in direzione di Dimitryi, spostando di tanto in tanto il peso tra le punte e i talloni mentre ammazzavano la piccola ulteriore attesa. L'imbarazzo che avvertiva nei confronti di Violet non si riproduceva in maleducazione, avrebbe pur sempre ricambiato il saluto qualora ci fosse.
    Fa finta di niente, nessun altro deve sapere.. - e per ultimo entro Isaac, forse non in perfetta forma ma pareva aver portato un regalino per tutti quanti. Presentò con diligenza, efficacia e precisione l'equipaggiamento che aveva portato per loro: bracciali e visori.
    Chissà cosa saranno mai - si chiese Alison, senza però porre alcuna domanda, aveva solo inteso qualcosa di vago, ma non ne era assolutamente certa. Sinceramente, non aveva nemmeno idea di quale tipo di visore fosse meglio avere. Attese gli altri, che altro poteva fare?

    Stato Mentale: Leggero dolore causato da Perception - Chi picchierò oggi?
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
    Armi: Ember Celica - Colpi: 12 + 12


    Edited by "Gerik" - 23/12/2014, 10:22
     
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    Il sogno di una vita_


    FINALMENTE! È da quando ero una soldatessa della White Shadow e mi iscrissi alla specializzazione Sabotatore che desideravo prendere parte ad una missione del genere! Infiltrarmi in basi nemiche e devastare qualcosa! Poi mi hanno cacciata dall'esercito...e solo perché avevo fatto scoprire pubblicamente una delle tante loro porcate che aveva sterminato un intero pianeta.
    Vabbe', adesso ne ho la possibilità, e niente roba fai-da-te: ho una squadra, un'organizzazione, degli ordini, un capo che mi fa da QM -e pure dell'equipaggiamento standard apposito, sto per scoprire!-...Insomma, è roba seria, roba fatta da altri, roba imprevedibile e non autoconclusiva! È una figata, come quando facevo GdR: mi dà emozioni potenti, sento i brividi lungo la spina dorsale, mi eccita da morire
    !

    “Sapevo che prima o poi l'Eversione mi avrebbe ripagata, per tutta la pazienza e la sopportazione di 'sta gente, asd.”


    E così, di buon umore, mi teletrasporto direttamente nell'ufficio del russo, annunciata dalla porta che si apre da sola ed emergendo da una nuvola di fumo violaceo scuro a mo' di evocazione infernale, con sguardo spiritato ed un sorrisino difficilmente trattenuto sulle labbra. Non ancheggio, non è il mio stile: la mia entrata non è uno sfoggio vanitoso da prima donna...è un'esplosione esuberante di entusiasmo, come denota il mio passo sicuro e proteso in avanti.

    È solo il rendermi conto della presenza di Alison nella stanza, proprio affianco a me, a interrompere la mia baldanza allegra facendomi perdere il ritmo della camminata. Alison, questo il suo nome: ci ho pensato a lungo, dopo che qualche sera fa mi sono ubriacata, ho incontrato rocambolescamente questa ragazza bionda, la stessa che ho...baciato.
    I miei occhi si sgranano, la mia testa si china, il mio cervello reagisce alla paura andando in modalità allarmata da battaglia e rilasciando una fitta acida nello stomaco, finché non mi rendo conto che il pericolo è solo un riflesso atavico concretamente immotivato. Già, anche perché lei sembra nella mia stessa condizione più o meno: anche lei sembra reagire con inquietudine e disagio, anche lei sembra spaventata, forse dall'esperienza senza precedenti.

    In silenzio, faccio un cenno di saluto con la testa e poi prendo posto nella stanza, dall'altra parte rispetto alla sua posizione, poggiando la mia schiena contro il muro ed incrociando le braccia sul petto. Rimango muta fino all'arrivo di un altro Eversore, dall'aria familiare ma di cui non ricordo nulla di preciso, intrappolata dall'imbarazzo: avrei così tante cose da dire, ma la situazione non ci concede abbastanza privacy. Potrei anche comunicare con lei telepaticamente, ma...non è il momento, dobbiamo stare attente alle informazioni cruciali per la missione, son pur sempre una persona professionale, con tendenze da maniaca perfezionista...
    ...E soprattutto, muoio di vergogna e sensi di colpa per quello che le ho fatto. Ma sì, sì: l'ho baciata, non le ho mica tagliato un braccio o sterminato la famiglia, è qualcosa di positivo perfino se la si vede in una certa ottica di esperienza -e lei stessa sembrava essermi grata, tra rabbia e imbarazzo ed altro-, però...Però non avrei dovuto comportarmi così, c'è poco da fare: non ci si può concedere di perdere il controllo, di ubriacarsi e di compiere alla leggera gesti che possono seriamente e lucidamente toccare l'intimità altrui. È imperdonabile, ch'io mi sia lasciata andare così ed abbia permesso a me stessa di violare l'integrità strutturale di un'altra mente..
    .

    «...Che cosa sarebbero, di preciso?»


    Chiedo incuriosita, infine, dopo che l'ultimo arrivato abbia illustrato la sua mercanzia molto interessante, mentre mi sporgo in avanti per dare meglio un'occhiata a bracciali e visori sulla scrivania di Dimitriy, congelando nei miei pensieri la questione che devo risolvere al più presto.


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali, imbarazzata e preoccupata.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).

    Specchietto Riassuntivo_

    Entusiasta per la tipologia della missione, si teletrasporta direttamente sulla soglia, infarta vedendo Alison, la saluta con un cenno del capo e si mette nell'altra metà della stanza ascoltando l'esposizione e domandando cosa sono esattamente i gingilli portati.

    Note_

    ---.


    Ramona_super-1-_zps41489fec



     
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    PostArt
    _Infiltrator's Magemark
    1st report_
    Il Grumo ha aperto da poco.
    Il Grumo ha aperto da poco. Un futile locale in un contesto -quello del Bloodrunner- altrettanto scandalosamente superfluo.
    Il Grumo ha aperto da poco. E -fosse per Zygoin- sarebbe già stato chiuso e smantellato.

    Posso forse esimermi?

    Non che abbia molto da fare, poco o nulla (soprattutto nulla) tiene impegnato il Biomante in questo soggiorno forzato tra la criminalità e il degrado marcio tipico della zona (a prima vista simile a quanto regna nel Sud del semipiano, ovverosia marcio -sì- benchè in un'accezione squisitamente moderna, che non condivide dettagli con quella merovisha). Nessuna attività degna di nota se non il vegetare al bancone del bar, tracannando bottiglie di alcoolici col solo scopo di reintegrare composti organici complessi -nessun incarico e nessun contatto soddisfacente con i quali intrattenersi.
    La gente c'è, entra ed esce calcando il pavimento sordido, squadra un perdigiorno biondiccio che alle fonde occhiaie scure ha aggiunto un colorito emaciato ed una stanchezza cronica. Qualcuno perfino lo riconosce per lo spacciatore che dovrebbe essere -se si avvicinano Zyg li tocca, finge una crisi respiratoria, boccheggia e schiuma per fare scena (chè tanto non ce n'è uno di abbastanza sveglio da saper distinguere un sasso da un uovo) e quelli se ne vanno loschi, senza mai prestare soccorso, ben contenti di non averci nulla a che fare ma soprattutto ignari di essere appena stati derubati del proprio patrimonio genetico.

    Ad ogni modo questo sarà il mio ultimo incarico qui. Ho altri progetti cui ottemperare, a Merovish e non solo.

    Avverte sfruttando quel medesimo contatto mentale col quale il Russo l'ha resuscitato dall'apatia della nullafacenza. Un espediente comodo, rapido, efficace. Un trucco lodevole, per quanto estremamente invasivo.
    Perception: l'evoluzione ultima della segretezza e dell'isolamento -il pretesto perfetto affinchè l'ex-tritone non debba più emergere dal suo laboratorio sotterraneo nella capitale del Sud e possa comunque mantenere i contatti con la Gilda pur rimanendosene in quell'intrico di cunicoli scavati nella roccia.

    Progetti che ti riguardano e per i quali ho acconsentito a trasferirmi -nonostante tutto- in questo schifo.

    Progetti sorti a seguito di una riflessione circa il manifesto rinvenuto nei tuoi alloggi -progetti che han tutta l'intenzione di sfruttare la tua persona (o meglio: una replica della tua persona) per estendere il dominio dell'Eversione e al contempo concedere al Kraj nuovo, fertile terreno per migliorare la sua attività di ricerca. Progetti che sicuramente non ti vedranno d'accordo -ai quali ti opporrai senza nemmeno doverci scommettere- e perciò progetti che necessitano di essere patrocinati da qualcuno cui tu non possa disobbedire -come si affretta a ribadire il tuo sottoposto glauco, progetti avvallati da tu-sai-chi in persona.

    A tal proposito avrò bisogno del tuo equipaggiamento. Ordini del Kuthiano.

    In tutto questo, peraltro, c'è da dire che il breve tragitto tra il bancone/rifugio di Joshua e l'ufficio/topaia dell'assassino vede un secondo biondo imprevisto, sotto forma di una ragazzina umana si palesa l'ennesimo acquisto dell'Eversione (e si palesa male, approcciandosi con quell'entusiasmo infantile che dimostrano tutte le reclute non ancora resesi conto di cosa significa organizzazione segreta).

    Ed apprezzerei essere informato dei tuoi nuovi discepoli prima che tu informi loro della mia esistenza.
    E' un protocollo di sicurezza basilare, oltre che una violazione della riservatezza stessa su cui si sostiene la Gilda.

    Chiude quindi la rete di comunicazione -smette di parlare indirizzato ad Occhidighiaccio- e si dedica alla bimba che l'ha approcciato senza alcun timore (ma questo perchè nelle fattezze che attualmente veste -nonostante l'aria trasandata, malatuccia e poco raccomandabile- non si dimostra ai più repellente com'anzi sarebbe nella sua melmosa forma di base).

    No. Io sono Joshua. Zygoin è un collega di stanza a Merovish. E credimi, Alison, tu non lo vuoi conoscere quanto lui non desidera conoscere te.

    La spegne subito, brutalmente, smorzandone il buonumore e le speranze. Perchè mai una sconosciuta dovrebbe correre da qualcuno che non assomiglia a Zygoin gridandone comunque il nome? Meglio tenere le distanze e non svelarle la verità -molto meglio prenderla per la spalla, toccarla pelle a pelle sul braccio, e guidarla nel magico mondo degli Eversori sicuro che non faccia altri danni. Non è la prima volta che alcuni elementi di basso rango portano all'evolvere di problemi non strettamente gerarchici -matricole doppiogiochiste, veterani dissoltisi senza più dar notizie, vecchi incubi ancora ostinatamente alla luce del sole: mantenere un consesso di congiurati è decisamente più difficile di quanto non sembri.

    Quella invece era una convocazione ufficiale del Bloodletter Dimitriy. Come hai udito richiede la nostra presenza nel suo ufficio. Vieni, presto: non ci conviene farlo aspettare.

    Il tono è stanco, abbattuto, eppure in qualche modo cordiale. Il Biomante ha infatti appreso che -per un qualche ridicolo motivo legato alla psicologia- essere più bendisposti che rigidi aiuta di molto nel farsi ascoltare -che, con la dovuta dose di empatia, si possono veicolare ordini sotto forma di apparentemente innocui consigli. Un ennesimo campo da approfondire, una specialità vagamente dubbia ma che può portare a dei risultati e perciò valevole d'indagine (non ora, ovviamente, ora c'è da concentrarsi su di una mansione applicativa del tutto discutibile).

    Joshua ed Alison a rapporto.

    Biascica cercando di rendersi quanto più chiaro possibile (soprattutto sulla parte che riguarda Joshua) una volta trascinatosi fin nella stanza che l'altro usa come ufficio.

    Quanto mi hai chiesto è pronto da giorni ed attende sulla mia pelle. Permettimi di condividerlo con te.

    Quale un dedicatissimo sottoposto chiede il permesso prima di avvicinare il proprio palmo ad una qualunque zona scoperta del Russo -recitando un ruolo che non gli appartiene Zyg è sicuro che Maniguantate sappia cogliere l'assurdità della situazione e pertanto trattenga per sè le domande correlate.

    Ora non mi resta che dispensarlo a chi altri farà parte di questa squadra, signorina Alison esclusa.

    E con un sorriso tirato allo stremo si volta verso di quella, rendendola partecipe del misterioso ospite col quale è già stata contagiata -in attesa che sopraggiungano gli ultimi due elementi del gruppo, senza alcun dubbio per poter infettare anche loro.
    -100/100_
    MANA UNITS
    -Experiment Kraj
    -Protean Hulk
    -Biovisionary
    -Bred for the Hunt
    -Rapid Hybridization


    Edited by AnimeHunter - 28/12/2014, 21:09
     
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    Dimitriy vi squadra tutti ancora una volta, non fa una piega nemmeno davanti all’aspetto preso da Biomante da quando ha messo piede al Grumo. Annuisce quindi soddisfatto, i compiti che vi ha affidato sono stati portati a termine... non hai mai avuto dubbi, crede nelle vostre capacità e sa che non potete deluderlo, anche se gli approcci a tali compiti spesso non sono consoni con la gerarchia. In ogni caso servono delle spiegazioni, non tutti infatti sono a conoscenza di quei progetti.
    In questi bracciali è contenuta una particolare tuta che si adatta al corpo di chi la indossa. Essa fornisce un’efficace insonorizzazione dei movimenti, inoltre ha la capacità di rendere chi la utilizza completamente invisibile attivando il sistema di occultamento. Fornisce anche un sistema di potenziamento delle capacità fisiche, potete sferrare colpi molto più potenti del normale. Per quanto riguarda i visori, credo che quelli notturni siano più adatti al gruppo che si introdurrà dalle fogne.
    Non è difficile capire che vi dividerà in due gruppi, come non è difficile capire che questa volta non avrete il suo appoggio durante la missione.
    Non c’è bisogno di condividerlo anche con me, Joshua.
    Fa un cenno con la mano guantata.
    Questa volta sarete da soli, io vi fornirò solo un supporto esterno in caso di bisogno, userò la radio presene all’interno delle tute. Il gruppo formato da Alison e Violet si occuperà di sabotare i laboratori con le cariche che vi fornirà Umibozu prima di andare, entrerete dal tetto. Per quanto riguarda i magazzini, non possiamo permetterci di disperdere la droga già prodotta nell’aria, quindi Isaac e Joshua si occuperanno di distruggerla senza lasciare tracce. Passerete dalle fogne.
    Il biondo fa quindi una pausa, per poi proseguire.
    Siate pronti a tutto, non conosciamo con esattezza la planimetria dell’edificio: dall’esterno sembra un locale su un solo piano, ma non sappiamo altro. Vi do una sola raccomandazione... non fatevi vedere. Dovete essere dei fantasmi: entrate, sabotate e uscite. Se qualcuno di voi si farà vedere, perderemo ogni possibilità di approfittare di loro. Ultima cosa, potete agire come più credete, non importa se muoiono... la cosa fondamentale è l’invisibilità. Ci sono domande?
    Attende di sentire i vostri dubbi o le vostre perplessità, una volta risposto a tutto vi congeda per mandarvi nel laboratorio di Umibozu... un tizio di colore grosso come un armadio, con gli occhiali da solo e che ogni tanto vende degli hotdog. Vi congeda tutti, tranne uno.
    Joshua, tu rimani.
    Attende che gli altri escano, poi continua.
    Il mio equipaggiamento è in quel sacco, non aggiungo altro.
    Conclude infine con il suo solito tono freddo, voltando la sedia per dare le spalle al Biomante. Non ha gradito molto quegli ordini, ma non può permettersi di disobbedire.
    Anche se è la tua ultima missione qui, vedi di non fallire... Zyg.
    Sono le sue ultime parole, non dirà più nulla fino all’inizio della missione.


    _ ___ _____ ___ _




    Turnazione: Libera
    Nota del QM: Non abbiate paura, risponderò comunque alle vostre domande: prendete questo come un doppio post, giusto per ridurre un po' i turni vuoti XD passando alle cose serie:
    Le tute hanno due passive, la prima di passo felpato e la seconda legata al visore, oltre a una radio su un canale protetto accessibile solo alla squadra: si tratta di un semplice auricolare. Per quanto riguarda le attive, la prima è una variabile che potenzia il colpi fisici, niente di complicato. La seconda è una tecnica a consumo critico che dura due turni, nei quali sarete invisibili. Non mi pare che ci sia altro da dire, se avete dubbi c'è il bando :3
    Scadenza: Per ora non la metto, dall'anno prossimo si però :v
     
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    Il sogno di una vita_


    Grandi occhi con l'universo all'interno fissano ammaliati questi oggettini così piccoli e potenti e vicini, in grado di conferirmi possibilità di esperienze elettrizzanti e strabilianti nella loro semplicità materiale. Ascolto con ingordigia le parole del russo, immaginandomi interi scenari e mondi da film, in cui io stessa sono finalmente un personaggio, e già mi preparo così -in questo addestramento mentale- alle mosse e strategie che tra non molto dovrò eseguire ed attuare. Con la psicocinesi, poi, in un movimento fluido faccio levitare verso di me un bracciale e v'infilo la mano sinistra fino a farlo arrivare al polso, mentre ruoto su sé stesso al contempo l'intero braccio ed ammiro quel prodigio d'ingegneria, quasi come fosse un manufatto sacro alieno carico di criptico fascino esoterico.

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    “Cheffigatacazzocazzocazzochemeravigliamistogasando.”


    La mia immaginazione è in berserk, ed è solo l'elemento inaspettato che Dimitriy introduce nelle mie simulazioni neurali a porre una battuta d'arresto e riportarmi alla realtà: il formare una squadra con Alison mi scuote nelle viscere, mi fa rilasciare un'altra scarica di paura acida nel ventre e cancella le galassie dal mio sguardo riportando il blu scuro nelle mie iridi.

    Dio.

    "Mi tocca averci a che fare."

    No no, ma non nel senso che non voglio perché mi sta sulle scatole o cose simili. No. È tutto il contrario. Sono in ansia. Molta ansia, adesso, perché non avevo previsto una cosa del genere: ho pensato a lungo, in questi giorni, al doverle parlare, al voler chiarire, a come poter sistemare la faccenda. Ma ogni scenario nella mia testa prevedeva una stanza, noi due sole, sedute, a chiacchierare con calma e senza fonti di disturbo esterno.
    Invece no: ora mi tocca affrontare il tutto al volo, in ambienti non sicuri, protetti e familiari, in mezzo ad una missione delicatissima in cui non dobbiamo farci scoprire per nulla al mondo, e lei...lei ha un carattere esplosivo, non posso immaginare che razza di trojajo da sclero totale possa saltarne fuori. Magari proprio in mezzo alla missione, col nemico a due passi di distanza che si insospettisce perché ha visto o sentito qualcosa di strano.
    No, maledizione, non può andare così: perciò adesso mi tocca fare le cose tutte in fretta e furia, usciranno abborracciate ed io avrò il cuore in gola per l'aumento di imprevedibilità e di rischio delle mie azioni e parole ed emozioni trasmesse. Dio! Che stress immane! Che due coglioni!

    Dimitriy finisce di parlare, ci congeda e ci avviamo -tutti tranne il Bioporco salamandra, che a quanto pare ora si spaccia regolarmente per lo spacciatore che ha trovato all'arrivo- verso la porta che conduce fuori dall'ufficio.
    Aspetto accanto alla porta tenendola, con sguardo timidamente preoccupato e colpevole e dispiaciuto, guardando un po' col capo chino in direzione di Alison, per poi abbassarlo del tutto quando si avvicina per passare e sussurrarle nella mente con la telepatia, in modo che solo lei possa sentire la nostra conversazione -che dobbiamo fare al più presto e terminare prima della missione-
    .

    “Scusa...”


    La mia telepatia non è rozza e raschiante come quella del russo di prima -io ormai ci sono abituata ed ho le mie difese, ma per gli altri posso solo immaginare-: la mia è dolce e gentile, come una carezza, come me; si insinua in punta di piedi, senza fare male, e per lei anzi uso in più tutta l'attenzione e la cura del mondo; il volume della voce è veramente basso e rispettoso, il timbro caldo ed avvolgente come un abbraccio, l'intera azione nel complesso risulta lieve ed amorevole come un bacio, più pudico ed idealizzato di quelli che ci siamo scambiate sere fa. Ed è un sussurro che, esattamente in accordo con la mia espressione e postura, mostra tutto il mio senso di colpa nei confronti di questa ragazza, di questa persona, per averla violata (...con in più l'aggravante di aver perso il controllo utilizzando l'alcool, ma questa è più una questione interna mia).
    Scusami, Alison
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali, imbarazzata e preoccupata.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).

    Specchietto Riassuntivo_

    Si flasha su missione ed equip, poi prende il bracciale e va verso la porta. Aspetta che Alison passi -le tiene la porta da vera cavaliera asd- e a testa bassa le sussurra gentilmente "scusa" XP.

    Note_

    ---.


    Ramona_super-1-_zps41489fec





    Edited by † V i o l e t † - 28/12/2014, 18:42
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Preparazione mentale



    Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo



    Joshua? Nessuno mi ha mai parlato di questo Joshua! - confusa sentendo le parole del nuovo biondo, ed era vero, non era stato fatto alcun accenno nei riguardi di questo individuo dall'aria..strana. Aveva l'aspetto di un tipo fuorché promettente, un tipo cui non farci troppo affidamento, sembrava stesse un po' male. Al contrario, il suo modo di parlare sembravano quasi non appartenergli, o anzi, sposava perfettamente il classico tipo di cui non bisogna credere alle apparenze. Come un colto, un'artista in un certo senso, sempre una risposta pronta e capace di un carisma che hanno quegli intellettuali trasandati, del tipo "è strano, ma non dice nulla di sbagliato".
    Questo Zygoin dev'essere realmente una persona cui tenersi alla larga - ribadisce il pensiero comune che circolava nel locale, però non ne fa una conclusione, a lei non basta. Anzi, le viene instillata maggiore curiosità, vuole vedere coi suoi occhi prima di condividere le voci su questo misterioso Zygoin. Per ora aveva scoperto solo che si trovava a Merovish..aspetta, Merovish?
    Non si trovava qui..? - era decisamente confusa, non riusciva a mettere i pezzi al loro posto. Dimitriy, il giorno in cui era entrata per la prima volta al locale, le aveva presentato i membri dell'organizzazione stanziati nel Bloodrunner, tra cui Zygoin e non aveva mai nominato Joshua. Ora invece veniva a sapere che Zygoin si trovava a Merovish e che vi era un individuo cui non gli era stato presentato. Che dire..c'è sicuramente qualcosa che non va ed Alison preferisce fare la brava e mettere tutto da parte, per ora. Quand'egli si gira invitandola a seguirlo verso l'ufficio di Dimitriy, lei cambia sguardo, come per stamparsi bene in mente quel soggetto subdolo e sinistro, ebbene ecco cosa gli sembrava, l'aria di un tipo che nascondeva qualcosa!
    Facciamo finta di niente - si era ripetuta riprendendo il passo. Poi finalmente il momento che molti aspettavano, chi con ansia, chi con emozione e chi..con indifferenza o preoccupazione. Avevano una missione, quella squadra di quattro elementi, cui i membri, egoisti, sospettosi e pericolosi, avrebbero dovuto collaborare tra loro per mettere a segno quello che pareva un colpo decisamente grosso. Alison non ci riesce, ogni tanto tira un'occhiata a Violet, nei momenti in cui le pare di non essere vista negli occhi da lei. Non vuole attirare sguardi, ma stare ferma ad aspettare la rendeva nervosa, lei aveva bisogno di costante movimento, spendere energie in continuazione, tanto da cominciare a molleggiare sulle punte, passando da quelle ai talloni almeno un paio di volte con le braccia incrociate, quasi ad imitare l'altra femmina del gruppo. Dimitriy si decise a spiegare tutti i dettagli riguardanti la missione. I bracciali contenevano una particolare tuta a taglia unica dotata di insonorizzazione di movimento e qualche piccolo trucco molto utile, come l'invisibilità e un potenziamento fisico di alto livello, il tutto da aggiungere con uno dei due modelli di visore.
    "A me quello termico!" - si rivolse sorridente ad Isaac, fregandosene completamente del fatto che Dimitriy aveva altro da dire, aveva semplicemente sfruttato lo spazio, niente di male.
    "Forse è meglio per tutt'e due" - gli bisbigliò di seguito portando la mano sinistra al lato della bocca mentre con la destra indicava se stessa e Violet, com'era d'uso per nascondere le proprie parole a chi si trovava dall'altro lato. Non è che avesse la cattiva intenzione di parlare segretamente, come dire..era al pari di gesticolare, senz'altro avete capito. In quel momento la cara ragazza dai capelli scuri aveva il bracciale al polso, è ovvio che Alison non si era resa minimamente conto del suo potere telecinetico, anch'esso sperimentato, in un certo senso, sulla sua pelle, nonostante non fosse sicura al cento per cento dell'origine. Riportò l'attenzione su Dimitriy.
    ..Al gruppo che si introdurrà dalle fogne? - quella frase la colpì in particolar modo, significava quindi che ci sarebbero stati più gruppi, considerando il loro numero esiguo, il massimo e minimo numero di gruppi non poteva che essere due. Due coppie dunque - Vuoi vedere che.. - formate secondo un criterio apparentemente sessista - ..Appunto.. - in pratica: doveva fare coppia con Violet.
    Cercò di rimanere il più possibile impassibile, udendo ciò smise anche di muoversi, proprio ciò che tradì il suo tentare di mascherare l'ansia nel stare sola con..quella donna. Una tipa dai poteri spaventosi, odiosi, provati sulla sua pelle, anche se i fini non erano proprio cattivi. Ma questo è un altro discorso! Alison non doveva farsi condizionare dal suo stato d'animo, doveva collaborare, era evidente che poteva essere lei l'anello debole del gruppo, magari lo pensavano tutti. Una novellina che arriva e dopo una settimana o giù di lì viene inserita per una missione di..sabotaggio e infiltrazione, come chiedere a Alison di andare a fare il pisolino pomeridiano, col cazzo che va a dormire a quell'ora, non ce la potrebbe fare in alcun modo.
    Che altro potrebbe andare storto? - ironizzò mentalmente, era emozionata all'idea di operare per una missione delicata come quella ed era particolarmente sicura di sé, come sempre del resto, però era consapevole del suo temperamento, bastava poco a farla schizzare completamente. Dunque, signori e signore, fate attenzione a come vi approcciate con lei durante la vostra partita!
    Successivamente Joshua mostrò, o condivide, a tutti il suo dono, evitando Alison.
    "Eh?" - poi si accorse che questo stava toccando gli altri - "Che stai facendo?" - chiede giustamente, non poteva comprendere, non come gli altri che sembravano conoscere tutto. Si sentiva un po' troppo isolata, anche se a modo suo si era ambientata parecchio, mancavano ancora quelle conoscenze, quei piccoli dettagli a portarla al pari del resto della squadra. Anche lei era stata toccata prima di entrare nell'ufficio, però non aveva avvertito alcun cambiamento. Un'ultima raccomandazione da parte di Dimitriy e furono tutti congedati, eccetto Joshua. Alison non aveva intenzione di uccidere nessuno, lei non colpiva gli innocenti, solo coloro direttamente e indirettamente implicati con l'omicidio di suo padre. Qualsiasi cosa sarebbe successo, non si sarebbe permessa a uccidere nessuno, forse anche a costo di complicare la missione. Prese il suo bracciale col destro, guardando Joshua di spalle, poi si voltò a guardare l'uscita a testa alta. Vi era Violet, l'aveva anticipata e teneva la porta aperta per lasciare passare gli altri, piuttosto gentile da parte di chi veniva caratterizzata con l'aggettivo di "incazzata". Fa pure rima! Al contrario della bionda, teneva il capo abbassato, non la guardava, Alison invece si, la fissava ansiosa, la squadrava, sfruttando la non corrispondenza degli sguardi. Da capo a piedi, passandole affianco..e lì udì quella parola, chiara e forte, impossibile da ignorare, portante di sentimento, quasi fosse un'altra Violet a parlare. L'intero viso diretto verso di lei, le sue labbra erano chiuse e pareva aver sentito quella parola non tramite le orecchie ma con la mente, esattamente, e quelle labbra non si erano mosse. Eppure la voce era inconfondibile ed era sicura di non essersela immaginata.
    Mi ha chiesto scusa..? - magari aveva spostato lo sguardo e in quel momento aveva parlato, non ne era certa, non poteva esserne sicura. Come doveva reagire stavolta? Brutalmente? Come se stesse mettendo carbone nel camino? Oppure emanando il suo calore in un altro modo?
    "Andiamo a far casino!" - dandole un pugno sulla spalla sinistra con l'omonima mano, non forte, solo un tocco, leggero, appena sentito, quasi affettuoso e amichevole, non per rispondere a quella parola silenziosa, anche perché su certe cose era veramente tardiva.
    Meglio parlarle dopo - senza saperlo poteva benissimo udirlo anche lei, d'altronde Alison non era a conoscenza dei poteri mentali dell'altra. Andò avanti, verso il laboratorio di Umibozu, colui che avrebbe fornito loro delle cariche da piazzare ai laboratori dell'organizzazione nemica, sapevano solo di un locale con un solo piano, ma non l'esatta struttura dell'edificio. Magari avevano anche loro un seminterrato e il locale, proprio come Il Grumo, era una copertura. Fin qui può bastare.
    Non dovrei avercela così tanto..che sto facendo? - e cominciarono i tormenti, l'immagine fissa di Violet ferma alla porta, così umile e quella parola..le venne istintivo incitarla ad andare avanti, come faceva lei, a non pensare troppo a quello che era successo. Non si può cambiare il passato. Così ironico, proprio lei che aveva cercato di evitare in tutti i modi Violet, ora voleva chiarire le cose? C'era qualcosa sotto, di sovrannaturale o incomprensibile che aveva messo in subbuglio Alison. Provava solo a rimandare, voleva calma per parlare, ironico ripeto, proprio lei che è un tutt'uno con l'agitazione.
    Io..devo parlarle, mi sono comportata male.. - Violet, la senti? Non sentirti giù, cooperate per il fine comune e discutetene dopo, Alison ha sentito quella parola carica di sensi di colpa. Come si dice, il tempo guarisce ogni cosa e la più piccola del gruppo aveva avuto tempo sufficiente, esageratamente sufficiente, per sbollirsi e ora, come Violet, sentiva la necessità di parlare, sopratutto dopo quell'input, ma a differenza dell'altra ha solo mezzi fisici per comunicare.

    CITAZIONE
    Stato Mentale: Normale - Devo parlarle..
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
    Armi: Ember Celica - Colpi: 12 + 12
     
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  9. AdranDH
     
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    Narrato
    «Parlato»
    "Pensato"

    Il Grumo - Ufficio di Dimitriy



    Aspetto che anche Joshua mostri i frutti del suo lavoro, anche se la spiegazione si rivela ben poco interessante.
    Ho sentito storie abbastanza fantasiose sugli Eversori, ce ne sono di totalmente avvolti nel mistero e altri il cui solo nome incute timore perfino a chi eversore non è. Dimitriy mi aveva parlato di Violet, Alison ho avuto modo di conoscerla, ma Joshua mi è totalmente ignoto. Visto il compito assegnatogli, deve in qualche modo essere anche lui un membro dell'eversione, magari un nuovo arrivato.

    Riporto la mia attenzione sulla BloodLetter, il russo spiega in maniera più approfondita come funzionano i bracciali e le tute annesse. Annuisco quando consiglia il visore notturno, sono abituato a quello del mio equipaggiamento personale, non avrò problemi a vestire quello integrato. La breve interruzione di Alison scivola via senza destare particolare interesse in nessuno dei presenti, è chiaro che stia rivolgendo a me quelle parole, ma sono determinato a non dare spago a quei comportamenti, così volto appena il capo ignorandola.

    Veniamo divisi, nonostante il sollievo di non dover fare da balia alla piccola Alison, un moto irrequieto mi smuove le viscere. Dovrò collaborare con lo sconosciuto, passeremo dalle fogne. Annuisco, non lascio trapelare i dubbi che affollano la mia mente, non sono solito lavorare con degli sconosciuti, tanto più se fino ad una manciata di minuti prima, non ero nemmeno informato circa la loro esistenza. Mi volto istintivamente verso di lui, lo squadro un attimo riconoscendolo come un habitué del Grumo, salvo poi riportare l'attenzione sulla Bloodletter.

    Sembra tutto pronto, le ragazze dovranno procurarsi gli esplosivi da Umibozu, io a quanto pare dovrò farmi "toccare" da Joshua. Questi, infatti, tenta di condividere i frutti del suo lavoro con Dimitriy, ma il russo non sembra d'accordo. Mi faccio avanti io, sfilo il guanto destro e porgo la mano nuda al mio prossimo "compagno di merende". Non so cosa potrebbe comportare, non so se quello di cui diverrò vettore avrà la capacità di ritorcersi contro di me, ma non mi interessa. Ogni problema a tempo debito. Se avessero voluto eliminarmi, l'avrebbero fatto quando sono quasi morto contro la bestia di diamante.

    Attendo il passaggio di consegne, prima di rimettere il guanto, afferrare il mio bracciale e dirigermi verso l'ingresso dell'ufficio «Ti aspetto al bancone... Joshua. Dimitriy.» saluto conciso mentre mi volto congedandomi.

    ingranaggiohamok-2

    SCHEMA RIASSUNTIVO
    Condizioni Fisiche In Perfetta Salute
    Condizioni psicologiche Calmo, Rilassato
    Consumo di Mana nel Turno -
    Mana Residuo 100%

    DOTI PASSIVE
    Velo di Shaa-Qu-Rin [Dote passiva - Visione Notturna]
    Figlio del Silenzio [Dote Passiva - Muoversi Silenziosamente]
    Sangue di Shaar [Passiva di Resistenza alle Malie]


    EQUIPAGGIAMENTO
    -Velo di Shaa-Qu-Rin - [Doti Passive: Visione Notturna]
    -Skul-Dah - Lama Lunga in Acciaio Temprato
    -Skul-Haka - Il Taglia Gole, pugnale semplice in acciaio temprato, di 24 centimetri con taglio unico.
    -Agnes - Pistola, danni bassi - 1 Caricatore [Se smontata, richiede 3 turni per essere rimontata]

    TECNICHE ATTIVE IMPIEGATE
    1° Slot
    2° Slot

    Riassunto Azioni


     
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    PostArt
    _Infiltrator's Magemark
    2nd report_
    E vai dunque con la lezione di oggi: Rischi da esposizione ad Agenti Biologici. Come tutti soltanto la metà di voi già sa (come solamente Dimitriy può davvero comprendere, in ogni sua accezione esperienziale), quando si ha a che fare con materiale organico di dubbia o sconosciuta natura sarebbe prima il caso di indagare e porsi domande sull'effettiva necessità di instaurarvi un contatto -come Violet ha avuto modo di non apprezzare nel vecchio laboratorio sotterraneo del Biomante, la variabilità morfologica e funzionale degli organismi di cui quello si occupa può spaziare ben oltre le fantasie più comuni (e, in modo del tutto inaspettato, rivelare proprietà o pericoli dai quali tenersi alla larga è senza dubbio la migliore delle strategie).

    Come desideri. Ciò non toglie, comunque, che sia bene ne siano dotate anche le due donne: se non conosciamo la struttura e l'allocazione esatte dei nostri obiettivi potremmo dover adattare i nostri schemi di azione in base ad eventuali imprevisti imputabili alla scarsa intelligence preliminare.

    Acconsente e critica al contempo, evitando di infettare il responsabile dell'operazione ma pure additandolo come principale causa di un ipotetico fallimento della missione -chè mandare in avanscoperta in un edificio non eviscerato di ogni suo segreto un gruppo di reclute (per le attività sul campo, infatti, Zyg non conta come esperto) non mi pare l'idea del secolo.

    Potrebbe tornar loro comodo avere una risorsa in più su cui fare affidamento. Per le situazioni di emergenza -oppure per le situazioni in cui gli stupefacenti da eliminare non siano stipati nei magazzini ma direttamente in loco di produzione.

    Ci siamo capiti? Non è un gioco nè una passeggiata quanto stiamo per affrontare, indi per cui sarà meglio lavarsi via tutto quest'entusiasmo e visualizzare con più coscienza ogni ipotetico scenario fallimentare: essere pronti è la chiave del successo, da qui il monito d'essere pronti a tutto. Ultimo giro di domande -ultima occasione di scoprire quanto non sappiamo; se Zygoin Joshua ha tutto quanto gli serve quando il Russo pronuncia la seguente frase -potete agire come più credete, non importa se muoiono- Alison invece si fa scaltra e coglie l'opportunità di comprendere per bene quale sia il destino che le è toccato la ha toccata (così come ha già toccato tanto Violet quanto Isaac).

    Quel che sto facendo è l'esporvi ad un'infezione fungina di tipo sottocutaneo.
    Non allarmatevi: come avverte il nome stesso non la contrarrete per davvero finchè non vi ferirete ed essa non riuscirà a penetrare oltre l'epidermide e i tessuti protettivi esterni. Tuttavia -è bene precisarlo- le conseguenze in caso questa spiacevole eventualità si palesi saranno alquanto... debilitanti: degenerazione del connettivo e rapido calo del tono muscolare. Se colpiti gli occhi si aggiunge una temporanea o definitiva perdita della vista. Oltre, ovviamente, a tutti i sintomi di un'infezione estesa e non contrastabile efficacemente dal sistema immunitario dell'ospite.

    Si tratta comunque di un ceppo di Zygomycota appositamente modificato, la cui peculiarità consta nel poter proliferare molto rapidamente quando esposto ad una fonte di mana grezzo: in altre parole il fungo si nutre dell'energia dell'ospite, colonizzandolo in tempi record e manifestando virulenza nel giro di pochi istanti a seguito della sua attivazione.
    Servirà efficacemente sia come strumento d'assassinio non sospetto -lasciando dietro di sè una pila di cadaveri tali per morte non violenta, bensì accomunati dalla medesima malattia non così improbabile dato il contesto del Bloodrunner- sia come tutela per la sicurezza dell'organizzazione cui appartenete -in caso falliste, infatti, l'infezione vi consumerà prima che possiate rivelare informazioni riservate, lasciando di voi null'altro che la tuta fornita dal qui presente collega Coneigh.

    Non meno importante, la funzione per la quale è stato ingegnerizzato: di per sè il fungo digerisce anfetamine e metanfetamine -più eventuali derivati- producendo un composto inerte e privo di attività stupefacente. Se lo stimolerete spendendo una frazione della vostra energia, quindi, riuscirete ad ottenerne un quantitativo tale da consumare le scorte di droga in tempi compatibili con le esigenze della missione.

    Perciò ecco, ora (forse troppo tardi) siete avvisati: Joshua è un tipo sospetto quanto nocivo, capace di fornirvi di un'arma potenzialmente letale pure per chi la brandisce.
    Ma siamo sicuri sia davvero tutta colpa sua? Dopotutto gli ordini giungono sempre dall'alto...

    Tutto chiaro?

    Chiede infine, lasciando la truppa libera di procedere alle successive fasi di preparazione e limitandosi a stazionare nell'ufficio fino a che il suo supervisore non gli si rivolge nuovamente -questa volta con un tono ben diverso, più serio, consapevole e... quasi offeso (o forse deluso?).

    Non ne ho bisogno ora ma per quando ritornerò da quest'incursione.
    Nel caso dovessi immolarmi alla causa, peraltro, saranno comunque da destinare al mio successore. A Merovish, come al solito.

    Un passo verso l'uscio della stanza, un addio freddo e distaccato -che non è davvero tale, data l'assenza di un saluto vero e proprio.

    Dimenticavo: mi servono soltanto quelli riconducibili alla tua ultima visita a Laputa, armi e oggetti di cui hai dato sfoggio alle Nove Giornate.

    Eventi dei quali Zyg non dovrebbe essere a conoscenza -accadimenti ai quali lui non ha partecipato nè pure dovrebbero essere di pubblico dominio (motivo per cui non si capisce come sappia di un suo coinvolgimento con i disordini sull'isola nel cielo).

    Gli originali, ovviamente. Se hanno per te un qualche valore affettivo ti consiglio di trovare il modo di replicarli nel mentre di questa missione, poichè quelli che porterò con me prima al Sud e poi a Laputa nella migliore delle ipotesi ti rimarranno sottratti per mesi -o per sempre.

    Ancora un ultimo avviso: se tutto procede come previsto fra qualche settimana il Gerarca Bid'daum ti convocherà a mio nome, qui o a Merovish, e per un certo periodo di tempo dovrai smettere la tua identità. Il mio doppio che rimarrà a servizio dell'Eversione provvederà personalmente a dotarti di tutto ciò che riterrai necessario -o utile- per sopravvivere in incognito.
    So pure che sei restio a questo genere di soluzioni, perciò un'alternativa potrebbe essere convincere il tuo sottoposto Ibaba a cederti la sua identità. In ogni caso, buona fortuna. La prossima volta che ci rivedremo, se ci rivedremo, non sarò io.

    Hail Hydra!

    -100/100_
    MANA UNITS
    -Experiment Kraj
    -Protean Hulk
    -Biovisionary
    -Bred for the Hunt
    -Rapid Hybridization
     
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  11. _MajinZ_
     
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    Ormai manca davvero poco all’inizio della missione. Il compito che vi è stato affidato non è dei più semplici, il luogo in cui vi attende questa prova è ostile e la difficoltà generale è molto elevata. I nemici non si faranno scrupoli nei vostri confronti, per loro voi siete solo delle minacce e ogni minaccia va debellata sul nascere, estirpandola alle radici. Per alcuni di voi questa è la prima vera missione, per altri la prima di questo genere, in ogni caso l’ansia e la tensione iniziano a serpeggiare come un veleno. Se volete vincere, però, dovete ricordarvi di non annullare completamente quelle sgradevoli sensazioni.
    In ogni caso tutti raggiungete il laboratorio di Umibozu, avete giusto il tempo per fare gli ultimi preparativi prima di muovervi. Lo scienziato di colore non parla molto, la sua figura statuaria si staglia contro il soffitto e numerose volte rischia di colpire i neon con la testa... ma magicamente questi sembrano farlo passare, non si sa perché ma sembra che lo rispettino. Senza perdere tempo però vi fornisce una sacca contenente tre cariche satchel: la loro forma è semplice, si tratta di tre candelotti uniti insieme e dei cavi spuntano fuori per unirsi al timer, mentre dall’altro lato vi è un potente adesivo.
    Queste sono le cariche, dopo l’attivazione avete cinque minuti per sgombrare il campo. In caso di tentativo di disinnesco, esse esploderanno immediatamente.
    Spiega il colosso mentre vi fa strada verso l’uscita secondaria del Grumo, la quale sbuca a diversi metri dal locale. Non si tratta altro che di un garage interrato e all’interno, una volta accesa la luce, notate un furgone nero. Umibozu quindi vi fa segno di salire dietro, dove non vi sono sedile ma il semplice retro spoglio del furgone. L’uomo mette in moto e il cancello si apre, una volta superata la salita vi ritrovate immersi tra le vie del Bloodrunner. Purtroppo il traffico è intenso e ci metterete qualche minuto in più del previsto, ma così avete tutto il tempo di parlare prima di arrivare a destinazione.


    _ ___ _____ ___ _




    Turnazione: Libera
    Nota del QM: Ultimo turno prima del vero inizio della missione, vi lascio fare un po' di gdr libero :3
    Specifico alcune cose: le tute forniscono anche una leggera protezione, una specie di armatura (i colpi li sentite ugualmente, siete solo più protetti da tagli e perforazioni).
    Per quanto riguarda il fungo, invece, il suo funzionamento è semplice: esso ha bisogno di maturare per diventare efficace, quindi nel caso usiate una tecnica a consumo, dovete aggiungere un 5% ai consumi, ciò giustifica il nutrimento dell'organismo. Nel caso veniate feriti però (si parla di ferite sanguinanti), il fungo entrerà in circolo e vi causerà diversi problemi a seconda della gravità della ferita (sarò io a dirvi quali). Infine il fungo vi fornisce una tecnica in grado di infettare i nemici con un consumo Alto (devono essere comunque feriti). Per dubbi e domande chiedetemi nel bando :3
    Scadenza: 13 Gennaio
     
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    Il sogno di una vita_


    «Andiamo a far casino!»

    “...! (?)”


    La sua reazione mi coglie in contropiede lasciandomi stupita e bloccata per qualche istante, ed è solo ascoltando segretamente i suoi pensieri che capisco cosa le succede: si sente in colpa, anche lei, ed anche lei vuole parlare, chiarire! Che bello! E, saggiamente, vorrebbe farlo con tranquillità e quindi dopo la missione. Per fortuna! Io volevo farlo prima ma solo perché altrimenti mi sarebbe rimasta l'ansia, perché nel mio cervello già immaginavo le sue reazioni ostili e scazzate e poco propense alla cosa. Invece no: anche lei si sente come me, quindi posso rilassarmi, stare tranquilla. "Non ce l'ha con me", ecco: questa è la chiave, la chiave di volta, ciò che mi permette di andare avanti riacquisendo stabilità psico-emotiva.
    ...Dio. Mi sento una ragazzina. Una liceale. Che siano i primi sintomi di un'infatuazione? Di nuovo?! Dio mio Violet, cheppalle!
    Però sono contenta, non ci posso fare niente: la guardo, e sorrido. La guardo, ancora un po' intimidita ed umile, ma dritta negli occhi. E le sorrido, con discrezione, ma sinceramente, carica di felicità e quiete interiore.

    Siamo tutti sulla porta, quando il viscido inizia a spiegare -alla buon'ora, eh- i meccanismi della porcheria che ci ha messo addosso. Immaginavo fosse qualcosa di cui fidarsi poco, ma addirittura un'infezione fungina in grado di ucciderci alla minima ferita proprio no...! Il mio sguardo si fa fisso, esterrefatto e sempre più truce mano a mano che le sue parole risuonano venefiche ed odiose nelle mie orecchie, e la repellenza che quest'essere e tutti i suoi derivati genera in me aumenta ancora una volta
    .

    «Hey, salamandra...»


    Esclamo con voce netta e sufficientemente squillante da far girare almeno qualcuno nella stanza, approfittando anche della pausa di silenzio venutasi a creare dopo la sua lunga e boriosa apologia. Una vampata improvvisa si sprigiona dal mio corpo avvolgendomi in fiamme di un rosso vivace, per poi estinguersi qualche istante dopo.
    Con faccia seria, il mio braccio si alza ed il mio dito lo punta un paio di volte, in maniera tale da indicarlo e far capire bene il soggetto del mio pensiero. La parte successiva del messaggio vede lo stesso braccio piegarsi verso il mio viso con la mano semi-chiusa come se stessi tenendo un oggetto cilindrico, mentre contemporaneamente le mie labbra si schiudono e la mia lingua batte ripetutamente contro la parete interna della guancia in perfetta sincronia col movimento oscillatorio di suddetta mano, simulando una pratica sessuale piuttosto nota -spero anche a quelli della sua specie, almeno per sentito dire- (e per chi non avesse capito: immagine esplicativa del gesto). Infine, concludo il tutto con un occhiolino ammiccante ed interrogativo, in modo tale da chiudere la frase: "tu", "suka", "ok?".
    Infine, colpo di coda perché non sono ancora soddisfatta del tutto, me ne vado salutando con la mano alzata e pronunciando pucciosamente delle magiche parole, che sono certa gli faranno tanto piacere
    .

    «A dopo...ZYGOIN.»


    E con questo mi volto verso il corridoio trattenendo un sorrisetto e lasciando che la porta alle mie spalle si chiuda da sola.
    ...Sì, sì, non è da me, lo so, fare l'adolescente volgare e provocatoria...Ma è che lui è così...così...scopa-in-culo! Sempre tutto altezzoso e snob e fighetto, e si credere di essere chissà chi. Mi sta proprio sul cazzo sìsì, perciò mi viene istintivo andarci giù pesante e sputtanarlo, mostrargli quanto in verità non ha tutto il potere che crede, per quanto sia comunque davvero pericoloso.

    ...

    Ci dirigiamo quindi al laboratorio di Umibozu -questo tizio mi fa lollare ogni volta che lo vedo, è un gran figo e lo adoro-, il quale ci fornisce dei meravigliosissimi e pittoreschi satchel -dio mio, mi sembra di tornare ai tempi di RtCW Online a fare il Covert Ops!- oltre al tempo per sistemare le ultime cose prima della missione. Isaac modifica i visori, io indosso la mia tuta ed infine saliamo su un furgone nero dopo esser passati dal retro della bottega, che sfocia in un garage sotterraneo al sicuro molto più in là.
    Il traffico è intenso, più del previsto, e ci rimane così l'occasione di chiacchierare un poco fino all'arrivo. Niente sedili significa sedersi per terra, e così ho fatto, mettendomi dal lato del furgone dove si è messa Alison, in modo che gli altri due maschietti dell'allegra combriccola se ne stiano lontani da me. Mi sta sorgendo un istinto cavalleresco di protezione nei confronti della mia nuova amica, altro chiaro sintomo d'infatuazione: dovrò stare attenta, potrebbe rivelarsi pericoloso qualora mi spingesse a rischiare troppo e quant'altro, ma...la verità è che vorrei proteggerla pure dal fungo del Bioporco. Se solo potessi...
    ...Dio! Mi mancava solo questa...

    Sospiro preoccupata e frustrata, abbassando lo sguardo e fissando il pavimento metallico del furgone, per poi volgermi verso di lei con un viso molto più dolce e rilassato, senza dire niente per qualche istante
    .

    “Ciao, non avere paura, sono (anche) una telepate. E sì, ero io prima, perdonami: poi parleremo e chiariremo, te lo prometto, con calma e la nostra privacy. Ora pensiamo alla missione, come hai pensato giustamente tu (sì, scusami ancora, posso sentire i tuoi pensieri, ma ci sarà comodo sia ora sia in missione)...”


    Bisbiglio gentile nella sua mente sorridendo ancora di più per cercare di metterla a suo agio e rassicurarla, e poi mostro tutto il mio dispiacere per l'ennesima violazione della sua mente...Mi sento davvero in colpa, ma i lati positivi della mia capacità non possono non apparirmi più grandi dell'eventuale offesa che portano: possiamo parlare in privato, senza che gli altri due ci ascoltino, e possiamo aiutarci a vicenda durante la missione quando il passare inosservati ci costringerà a usare la voce il meno possibile. E decido di iniziare subito con un'informazione utile per farle comprendere il potenziale di questa mia "trovata".

    “Quello comunque è Zygoin, ha assunto l'identità di uno spacciatore che abbiamo incontrato quando siamo arrivati qui al BloodRunner la prima volta. Stai attenta, è un mutaforma viscido e pericoloso: ti consiglio di tenerlo il più lontano possibile da te, anche e specialmente fisicamente...”


    La rendo partecipe delle mie conclusioni sull'essere, riservando a lui una fugace occhiataccia di ribrezzo e rancore, per poi tornare alla ben più rosea visione della ragazzina al mio fianco, attendendo di vedere le sue reazioni e ricalibrare i miei comportamenti.


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 90% (100% - 5% - 5%).

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Chakram.
    ¬ Pugnale.
    ¬ Glock 19.
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone).
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia.
    ¬ Bussola dei Desideri.


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).


    Attive

    ¬ Pirocinesi.
    Tra le altre conseguenze della psicocinesi e della magia, nella lunga lista dei poteri di Violet figura anche la pirocinesi, la capacità di generare e manipolare il fuoco tramite lo spostamento telecinetico delle molecole aumentandone l'oscillazione e quindi il calore, fino alla combustione. Può quindi usare tutto il reparto offensivo che il fuoco ha da offrire: sfere incendiarie, fiammate, colpi infuocati, diventare una torcia umana e così via, senza rimanere scottata dalle sue stesse fiamme (cfr. Alterazioni, tra l'altro).

    Riassunto Tecnico:
    - Pirocinesi: 2, Variabile (Basso)
    .

    Specchietto Riassuntivo_

    Violet si disinfetta dal fungo diventando una torcia umana con la sua pirconesi a basso (+basso assorbito dal fungo), poi chiama Zyg per nome :pft:, va a cambiarsi, entra nel furgone e chiacchiera telepaticamente con Alison mettendola in guardia sul Biomante.

    Note_

    ---.


    Ramona_super-1-_zps41489fec





    Edited by Zaho's Violet - 3/1/2015, 19:06
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Il braccio e la mente



    Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo



    D'accordo, sembra che qualcun altro abbia pensato a complicare la missione e, stavolta, non è colpa di Alison, anche se non ci sono state tante altre occasioni per imputare la colpa a lei, nonostante tutti siano coscienti, compresa la bionda, che la nuova arrivata..potrebbe non essere proprio idonea a questo genere di missione.
    Infiltrazione eh? Non è proprio il mio genere però..si, dai, qualcosa da far esplodere c'è! - e al momento pare essere riuscita a rassicurare Violet, ma ovviamente le parole, o meglio i pensieri, non sono la stessa cosa dei fatti. C'è solo da fidarsi dunque, ma è ben chiaro che non dovrebbe esplodere peggio delle cariche satchel, che presto avrebbero ricevuto, per questioni personali.
    "..Che?" - tutte quelle parole così complicate, quel modo di parlare, l'aveva distratta parecchio e non era riuscita a comprendere alla perfezione ciò che le aveva fatto.
    Aspetta..mi ha iniettato un'infezione? - e rimase lì imbambolata fissandolo senza assumere una qualche espressione particolare. Come non detto.
    "COSA??" - ripensò al lungo discorso, le parole lampanti vennero a gala e, quasi fosse soggetta ad un apprendimento ritardato, si allarmò parecchio avvertendo una sensazione spiacevole, un terrore puro, costante attenzione ai movimento, come se..non avesse più libertà nell'agire.
    Rischio di morire anche solo con un graffio?? - rivolse a Joshua uno sguardo misto di rabbia e terrore. Attraverso il contatto aveva contratto un'infezione pericolosissima, un singolo taglio o una ferita aperta avrebbe provocato nel giro di poco tempo una serie di problemi interni che l'avrebbero portata presto alla morte. La gravità della situazione era tale che quasi la stessa Alison non ci credeva, eppure era così, un movimento sbagliato, un piccolo errore e sarebbe morta. Per cosa? Distruggere la droga di un'organizzazione nemica? Non era più sicuro e semplice andare a riempire di botte tutti loro uno alla volta direttamente? Anche la cara Violet reagì, in maniera molto diversa, quasi calma, sicura e assolutamente senza paura. Ha preso fuoco.
    "Ma che cazzo..?!" - portò istintivamente le mani per coprirsi, il gesto fu bloccato accorgendosi che il fuoco non si divampò oltre Violet e, presto, quello si dileguò come non si fosse mai presentato. Se prima Alison era allarmata, ora lo era di più.
    "Woo woo..!" - indietreggiò - "Mica prenderò fuoco pure io, vero..?" - non era necessario risponderle, aveva compreso che quella era una capacità dell'altra, era evidente per chiunque! Così calma, non aveva reagito minimamente alle fiamme intorno a lei, chiaro segna che in qualche modo era implicata per quella combustione spontanea. Inoltre le fiamme non avevano provocato nessun tipo di ferita a Violet, nessuna bruciatura, niente di niente, nessuna traccia. Inoltre a lei, che era stata infettata prima, non le era successo nulla.
    Wow..ha preso fuoco così, all'improvviso - stupita, quasi sconcertata, man mano si rendeva conto di essere finita in un gruppo di persone potenzialmente dotate, possessori di enormi poteri, in confronto a lei quasi parevano mostri. Alison non aveva nessun tipo di potere magico o sovrumano, semplicemente un paio di armi da fuoco particolari, ma null'altro. Forse era il caso di seguire concretamente i consigli che le erano stati dati dall'inizio, ricordava in particolare Isaac, come dire..non farsi nemici e farsi gli affari propri. Tornando alla discussione, Violet si era atteggiata con un gesto ben conosciuto e volgare, sempre riferito a Joshua e se n'era andata via aggiungendo altro, qualcosa di confuso per Alison, praticamente ignorato, forse perché presa ancora dalla rabbia e dal timore.
    Che tipa! - commentò nella mente con una nota di stima nei riguardi di Violet e non aveva assolutamente intenzione di esser da meno.
    "Ehi! Mi ricorderò dopo di spaccarti la faccia per avermi fatto questo senza dirmelo!! - gli urlò in faccia mostrandogli un pugno e girò i tacchi per uscire dall'ufficio di Dimitriy.
    Che odio! Pure questa mi doveva capitare! - una cosa era certa al momento, era seriamente intenzionata a fare qualcosa a Joshua, non si tratta di una donna o di qualcuno per cui provare imbarazzo, non aveva subito una violazione..dannosa, almeno non in senso negativo, per questi motivi non si sarebbe data pace senza prima essersi vendicata di quel gesto. E non le frega assolutamente nulla se è stato costretto in nome della missione o per le informazioni incomplete sulla struttura nemica, c'erano sicuramente alternative, altre soluzioni!
    Proviamo questi bracciali - esitò un momento, poi si tolse la giacchetta, ipotizzò il caldo che avrebbe potuto sentire indossando una tuta stretta, senza contare il fastidio sulla pelle provocato da tutti quelli strati di vestiti. Un bracciale per polso, attivati avvertì prima le braccia, poi il resto del corpo, venire ricoperte dalla tuta in formazione. Solo il viso, le mani e i piedi erano liberi. I capelli tutti ammucchiati e stretti non furono soggetti ad alcun pensiero, nemmeno il più piccolo.
    "Ok!" - soddisfatta si guardò tutta, pose addirittura una mano sul seno constatando la bella forma che aveva preso. Poi scrutò i presenti e puntò gli occhi su Isaac, che a meno che non prediligesse altri gusti, non poteva non averla guardata, ancora con la mano lì posta infierì sullo scienziato.
    "Che hai da guardare?" - rancorosa per esser stata ignorata nell'ufficio di Dimitriy, probabilmente ignorata anche stavolta..distolse lo sguardo, prese le cariche e le infilò in uno zainetto che cui la custodia fu affidata spontaneamente a Violet. Mica volete che le porti Alison?
    "Grazie! Proprio un bel regalo!" - sorrise ad Umibozu, un uomo alto e pelato, dalla carnagione scura e con gli occhi coperti da un paio di occhiali da sole, che non gli stavano affatto male. Esaminò le Ember Celica, sperava che la tuta non avrebbe creato problemi nell'estensione dei bracciali della ragazzina. In fondo non avrebbe dovuto nemmeno usarle, un colpo e con altissime probabilità la missione stealth si sarebbe trasformata in tutt'altro.

    Luogo: Bloodrunner - Strade Comuni



    Il team fresco e pronto si diresse all'interno del retro di un furgone nero. Erano usciti dal locale attraverso un'uscita secondaria. I due gruppi presero posto, il Team Alpha composto dalle ragazze da una parte e il Team Beta composto dai ragazzi dal lato opposto. Si sedette per terra, come fece Violet e non poté far altro che fissare Joshua. Ogni volta che avrebbero incrociato lo sguardo, lei avrebbe socchiuso leggermente gli occhi, come per accentuare uno sguardo aggressivo nei suoi confronti.
    Bastardo, non mi dimenticherò di te! - le tute le avrebbero fornito una certa protezione, non temeva più il peggio come prima, ma bastava incontrare una bestia o un mafioso dotato di poteri sovrannaturali per rischiare il peggio. Se avessero agito correttamente, non avrebbe riscontrato alcun tipo di problema..è appunto questo il problema. Se ci si pensa bene, Alison e Violet potevano essere davvero una bella coppia, in qualsiasi senso..qualsiasi, cioè forse anche quello a cui si potrebbe pensare..forse. All'improvviso udì una voce, di nuovo, era quella di Violet senz'altro, d'altronde la stava guardando. Alison ricambiò lo sguardo accertandosi pure di quella sconvolgente verità: Violet era una telepate. Tornò a guardare Joshua e ogni tanto Isaac, per non far capire che le due stavano avendo un contatto mentale.
    Che cazzo..leggi il pensiero? - naturalmente ricevette una risposta positiva - Oh merda! Merda!! - non è abituata a questo - Questa legge pure i pensieri! Prende fuoco e legge i pensieri! - no..decisamente no - Aspetta..sta sentendo anche questo? Merda! - è piuttosto naturale, non è facile tenere in ordine i propri pensieri, potrebbero uscire anche quelli più stupidi.
    Calmati e non pensare a stupidaggini..ma come faccio! - e poi si potevano udire rumori strani, come se ci fossero due Alison che si davano manate sulla faccia l'un l'altra.
    Tregua! - annunciò, questi episodi non sono rari nelle persone, specialmente in quelle come Alison che peccano in abilità..mentali se così possiamo dire. Inoltre stare ferma lì in attesa di agire le dava il nervoso, quindi, in un certo senso, si sfogava, si muoveva attraverso i pensieri.
    Violet, Violet, Violet..ok, basta ripetere il suo nome, ok..ti sento forte e chiaro! - deglutì e rivolse un'altra occhiata alla compagna per poi distoglierlo subito onde evitare sospetti, anche se..probabilmente tutti sapevano dei poteri di Violet, ma non è il caso di concentrarsi su questo o si perderà tutto il tempo in cavolate.
    Violet! Violet..mi sento in imbarazzo, mi violi fisicamente e anche mentalmente! - le risponde facendo qualche fatica, è difficile pensare di rivolgere un pensiero a qualcuno quando si è sommersi da pensieri di ogni tipo, nel momento in cui comunica con Violet non può non formulare pensieri generali sula situazione, come se stesse parlando alla seconda persona singolare e alla terza allo stesso tempo.
    Ti chiederei di uscire dalla mia testa, anche se so che non lo farai..ed effettivamente hai- Avresti potuto dirmelo prima- ragione, sembra molto utile per la missione! - esattamente, era come comunicare con due Alison, assurdo. Come se quella che si presenta agli altri si fosse affiancata a quella che dominava i pensieri..è difficile spiegarlo, in poche parole stava parlando e pensando con Violet..ma tutto attraverso il solo uso della mente. Cercava di nascondere i pensieri come faceva normalmente quando interagiva con gli altri, però nella sua testa era molto difficile, era come se doveva creare una mente nella mente. Forse è proprio questa che si definisce abilità di schermatura della mente, una sorta di protezione che Alison, ovviamente, ne era del tutto priva. Violet le fornì anche una prova concreta.
    Quante cose che sa questa..cioè volevo dire quante cose che sai- Zygoin eh? Mi ha mentito.. - altro che compagno di stanza di Merovish, ora si spiegava tutto, Dimitriy le aveva presentato i membri correttamente e Violet aveva confermato tutto, quel nome richiamato in ufficio non era campato in aria!
    Mutaforma? Quindi cambia aspetto..chissà qual è il suo vero aspetto - e via che cominciò a delirare mentalmente - Una mucca parlante?- Un creatura tentacolare e viscida!- Che schifo! Violet tu sai qual è il suo vero aspetto? - per qualche motivo si immaginava una sorta di ameba che s'insidiava nei corpi umani e ne prendeva il controllo, un alieno insomma.
    Decisamente me lo terrò lontano! - aveva i brividi a pensare di toccare una superficie scivolosa, in parte appiccicosa..come il corpo delle lumache.
    Quello che mi ha fatto..non può passarla liscia!

    Stato Mentale: Normale - Joshua..Zygoin, lo sai? Anche tu sei un figlio di puttana!
    Stato Fisico: Infetta
    Energia: 100%
    Armi: Ember Celica - Colpi: 12 + 12
    Equipaggiamento: Tuta da Infiltrato [Passiva di Passo Felpato e Anti-Taglio]


    Edited by "Gerik" - 5/1/2015, 10:38
     
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  14. AdranDH
     
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    Narrato
    «Parlato»
    "Pensato"

    Il Grumo



    Indosso veloce la tuta, modifico i visori e li porgo ai compagni di merende. Non ho ancora assimilato del tutto le parole di Joshua, non mi piace, ne lui ne la porcheria con cui ci ha infettato. Devo dire che la scelta di affidarsi ad un fungo come veicolo è geniale, la loro proliferazione li rende difficili da debellare ed estremamente ardui da rilevare. Annuisco poco convinto, non mi piace essere esposto a certi rischi e di certo lo farò presente a Dimitriy una volta tornati, se dovessimo farlo.

    Continuo ad ignorare le estemporanee e frivole esternazioni delle due giovani. Non faccio particolarmente caso al gesto di Violet, ne do peso alle rimostranze di Alison. Non sono pagato per fare da balia a due ragazzine in piena pubertà più attente a specchiarsi a vicenda che a farsi realmente valere. Non mi piace lavorare con altri, tanto più se sono così profondamente diversi da me. Sopratutto se dobbiamo affrontare una missione in incognito ed entrambe sprecano fiato come se non ci fosse un domani.

    Dobbiamo essere rapidi, efficaci e SILENZIOSI, ma le ragazze non sembrano averlo capito. Scuoto il capo mentre raggiungo Umibozu; conosco il gigante di colore, è stato lui a fornirmi le prime attrezzature di cui ho avuto bisogno nel BloodRunner ed è stato ancora lui a spiegarmi un minimo come proteggere il mio lavoro e rendermi indispensabile per l'Organizzazione. Non è un tipo loquace, almeno quando non parla delle sue creazioni, ma ho stretto quello che si può definire un buon rapporto con lui. Annuisco quando spiega il funzionamento delle cariche, lascio che siano le ragazze a portarle con loro.

    Mentre procediamo alla vestizione, ruoto rapido il busto, come a testare l'effettiva elasticità della tuta appena indossata. Sotto porto solamente i pantaloni, il torso sfregiato dalle mille torture si è mostrato solo per qualche secondo, qualche istante sufficiente a mostrare a chi è presente quanto il mio animo è stato temprato, quanto il mio essere è abituato a piegarsi sotto i colpi più temibili, senza però cedere del tutto, rialzandosi ogni volta. Alzo lo sguardo sui presenti, sono quasi tutti vestiti. Curioso come Alison mi stesse già osservando, salvo poi aggredirmi verbalmente. Non abbasso lo sguardo, non le rispondo neppure, se le turbe puerili che la affliggono sono così intense, ha bisogno di uno psicanalista. Guardo, infine, altrove. Muovo qualche passo verso il mezzo che ci è stato messo a disposizione, sistema ancora una volta l'attrezzatura e mi accomodo in prossimità di Joshua, stranamente le ragazze sono silenziose. Non approfondisco, cerco, anzi di concentrarmi su quello che andremo a fare, l'ombra tornerà a colpire, come i bei vecchi tempi.

    ingranaggiohamok-2

    SCHEMA RIASSUNTIVO
    Condizioni Fisiche In Perfetta Salute
    Condizioni psicologiche Calmo, Rilassato
    Consumo di Mana nel Turno -
    Mana Residuo 100%

    DOTI PASSIVE
    Velo di Shaa-Qu-Rin [Dote passiva - Visione Notturna]
    Figlio del Silenzio [Dote Passiva - Muoversi Silenziosamente]
    Sangue di Shaar [Passiva di Resistenza alle Malie]


    EQUIPAGGIAMENTO
    -Velo di Shaa-Qu-Rin - [Doti Passive: Visione Notturna]
    -Skul-Dah - Lama Lunga in Acciaio Temprato
    -Skul-Haka - Il Taglia Gole, pugnale semplice in acciaio temprato, di 24 centimetri con taglio unico.
    -Agnes - Pistola, danni bassi - 1 Caricatore [Se smontata, richiede 3 turni per essere rimontata]
    -Crawler - Tuta protettiva [Doti Passive: Muoversi Silenziosamente, Visione Notturna] [Attive: Potenziamento Colpi Fisici Consumo Var. // Invisibilità Consumo Critico Durata 2 Turni]
    -Fungo - Tecnica Attiva "Infezione" a Consumo Alto

    TECNICHE ATTIVE IMPIEGATE
    1° Slot
    2° Slot

    Riassunto Azioni


     
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    PostArt
    _Infiltrator's Magemark
    3rd report_
    Quante critiche sterili! Quante bocche querule! Signori -anzi, signorine- permettete un consiglio: prima di lanciarsi in campagne motivate unicamente dalla boria e dal sospetto, prima di pontificare circa quel che non comprendete per davvero (supportate da dubbi insensati e desideri di vendetta farlocchi quanto abbondanti) rimuginate sulla situazione in cui vi trovate. Potreste giungere alla conclusione che, così come vi ha trasmesso un'infezione ad ora innocua, così -a vostra insaputa eppur con la vostra condiscendenza- avrebbe potuto inocularvi ben di peggio (non è difficile da credere che, privo di scrupoli o di buonsenso come lo dipingete, saprebbe rivoltarvisi contro agendo su quel medesimo fungo con le proprie energie, in un investimento per certo oneroso ma altrettanto efficacemente dispotico). Insomma, siete avvisate: giocate con Joshua, con Zygoin o con la salamandra e... quella non giocherà con voi. Ma direttamente con i vostri cadaveri.

    Dimitriy mi ha espressamente richiesto di indossare la tuta che hai progettato.

    Attacca dunque Joshua come primo approccio verso il collega che staziona paziente al bancone, in attesa che si cominci l'incarico per il quale sono stati entrambi convocati.

    Secondo lui dovrebbe servire a rafforzare lo spirito di squadra e a dimostrarvi una fiducia nelle vostre competenze che onestamente non ho.

    Ma quel che ti racconta è una menzogna, nient'altro che l'ennesimo trucco per destabilizzare le aspettative e scoprire come ti comporterai innanzi ad un parigrado (perchè sì, fino a prova contraria Joshua è una recluta come voi, a differenza invece di Zyg) tanto particolare: ti sta dicendo che ha appena ricevuto un ordine privato e che nondimeno lo ha condiviso con te, ti racconta di come non dovrebbe farti sapere quel che invece si è appena lasciato scappare, ostenta perfino un'onestà piena al punto di farsi scomoda e fuori luogo (in definitiva sembra dire che si sta sacrificando per un principio che... ha appena demolito con la sua stessa voce).

    Così ora sai che ero contrario ma ho comunque acconsentito, a prescindere dal detrimento che me ne deriverà.

    Perchè sì, questo sta a ribadire il concetto che gli ordini non si discutono (tutt'al più si interpretano a proprio vantaggio) e qualunque sia il loro contenuto ci si deve adattare. Anche nel caso di un fungo assassino pronto a requisire un gravoso pegno al suo portatore (che poi, diciamocelo, sei anche il più fortunato del gruppo: dovessi infettarti hai comunque la remota possibilità che il tuo compagno di missione ti somministri un antimicotico adeguato e così ti salvi la vita per tempo -mica male!).
    -100/100_
    MANA UNITS
    -Experiment Kraj
    -Protean Hulk
    -Biovisionary
    -Bred for the Hunt
    -Rapid Hybridization


    Edited by AnimeHunter - 20/1/2015, 20:20
     
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