Out of the Storm

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  1. Dark Soul™
     
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    Xian Gao ▪ Narrato ▪ Parlato
    Campagne di Bairei, appena fuori la capitale della terra.

    Era un'altra comunissima, tranquillissima e noiosissima giornata come tutte le altre, alle quali da oramai molto tempo avevi dovuto abituarti. Il periodo di pace che il paese stava attraversando al momento era ottimo per i contadini e i mercanti ma non tanto per i mercenari come te, da ormai diversi mesi non ricevevi più un incarico e di possibilità di guadagno non ne vedevi (si fa per dire) nemmeno più l'ombra. Anche le provviste che trasportavi attaccate alla sella del tuo cavallo iniziavano lentamente a scomparire, probabilmente saresti stata costretta di lì a breve a rientrare in città per trovare un qualsiasi impiego o, molto più probabilmente, per rubacchiare qualche oggetto prezioso dal mercato centrale, in questo eri molto brava dopotutto.

    Ad ogni modo continui a camminare su quella strada sterrata percependo ogni singolo dettaglio dell'ambiente circostante, attraverso il terreno puoi vedere il piccolo fiume che costeggia il sentiero, i pochi alberi che compaiono qua e là in chiazze di boscaglia e la forma del cavallo che ti cammina al fianco, una cosa di cui non riesci a renderti conto è, però, l'enorme polverone che si avvicina dall'orizzonte a grande velocità. L'animale che ti accompagna è il primo ad avvisarti, si blocca sul posto, evidentemente spaventato da qualche cosa che non riesci ancora a percepire.
    Su avanti muoviti !
    Lo inciti a proseguire il cammino, dandogli qualche pacca di incoraggiamento sul fianco, senza ottenere però alcun risultato.
    Ma che diavolo ti prende ?
    E mentre pronunci quelle parole un secondo avviso di ciò che stà per accadere ti colpisce all'improvviso.
    Il vento si sta facendo più forte.
    Sussurri fra te e te. Avevi pienamente ragione, non solo potevi percepirlo attraverso gli alberi che iniziano a contorcersi sotto quella forza naturale ma anche sulla tua stessa pelle, che viene investita da quell'onda, insolitamente calda a dire il vero, troppo calda per quelle campagne.
    Dopodiché la situazione precipita improvvisamente, il cavallo ormai in preda alla più totale follia si libera dalla tua presa sulle redini e si dà alla fuga, mentre tu inizi a percepire il boato del vento farsi sempre più potente e, in un istante, ti ritrovi investita da un muro di sabbia rovente.
    Una tempesta di sabbia quindi ma non una qualsiasi, era la tempesta più potente a cui avevi mai assistito e, soprattutto, la più innaturale, dopotutto non ti trovavi in una zona desertica, oppure sì ?
    In un solo istante ti accorgi che non riesci più a percepire nulla dell'ambiente circostante, tenti di coprirti il volto con le braccia e di stenderti a terra per non venire spazzata via dal vento, sei spaventata e non sai come comportarti. Quella giornata si era dimostrata tutt'altro che banale alla fine dei conti.

    Endlos: Yuzrab, deserto dei laghi di vetro.

    Passano diversi minuti prima che la tempesta di sabbia decida di placare la sua furia e lasciarti in pace, lentamente ti sollevi in piedi, percepisci una enorme quantità di sabbia sotto i tuoi piedi, probabilmente ciò che era stato lasciato dalla tempesta. Inizi così a spostare con un piede quella superficie granulosa, cercando il terreno sottostante che costituiva l'unico modo per vedere ciò che ti stava attorno ma, con tua grande sorpresa e sgomento, tutto ciò che riesci a trovare era solo altra sabbia. Ora inizi a realizzare ciò che sta accadendo: il sole è molto più intenso, il clima torrido e, soprattutto, non percepisci più lo scorrere del fiume vicino a te, non ti trovi più nel luogo di prima ma sei nel bel mezzo di un deserto, come diavolo ci eri finita lì ?
    Non potevi in alcun modo sapere del Maelstrom e di come ti avesse proiettata in un altro piano dell'esistenza e per questo sei confusa e spaesata, privata di cibo e acqua e, cosa ancora peggiore, totalmente cieca ed impossibilitata a muoverti da quell'esatto punto, l'unica cosa che puoi fare è sederti ed aspettare che qualcuno ti trovasse in mezzo a quella landa desolata. Raccogli le ginocchia al petto per poi affondarvi la testa in mezzo, dopo tanto tempo eri nuovamente confusa sul da farsi, ti pareva di essere ritornata la piccola e debole bambina di un tempo, in attesa che qualcuno tendesse una mano per salvarti. Sì, stavi sperando in un vero e proprio miracolo.

    Status Fisico ▪ Ok
    Status Mentale ▪ Confusa, impaurita
    Equipaggiamento ▪ Armatura della polizia civile, Vestiti
    Abilità Passive ▪ Chikyū no tsuyo-sa {Power UP alla forza del 50%}
    Chikyū no imi {Auspex passivo} {Malus passivo: cecità}

    Energie Residue ▪ 100/100
    Slot Tecnica Utilizzati ▪ 0/2
    Tecniche Utilizzate ▪ nessuna
    Riassunto Azioni ▪ Xian viene investita da una tempesta di sabbia e proiettata nel deserto dello Yuzrab, ha perso il suo cavallo e con lui le provviste e l'acqua che trasportava, è inoltre impossibilitata a vedere a causa della sabbia che la circonda, rendendo inutile la sua passiva di Auspex.
    Note Varie ▪ nessuna
     
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    "Merovish..."

    Mialee era uscita fuori dalla città, quasi avesse avuto un attacco di claustrofobia e si fosse sentita in trappola dentro quella metropoli sotterranea. Aveva camminato svelta, cercando di evitare gli affollati cunicoli principali e, con essi, gli ammassi di persone che non avrebbe potuto semplicemente scostare per passare più in fretta.

    Alla fine era fuori.

    Aaah, che bello!

    Non soffriva di claustrofobia, né aveva mai sofferto di alcun disturbo simile.
    Altrimenti non sarebbe potuta diventare una guerriera Claymore dell'Organizzazione, dato che tutto il centro di addestramento delle giovani ragazze era costruito poco sotto il livello del terreno, con un'unica uscita costantemente presidiata.

    Una volta fuori Mialee cominciò a camminare.
    Una direzione a caso, sarebbe potuta sembrare, ma per lei non lo era...

    Già, perché camminò per qualche ora, mentre il sole le ricordava che anche se i suoi bisogni umani erano quasi del tutto soppressi, lei era ancora una ragazza di carne ed ossa.

    Così arrivò.

    Nel nulla.

    Sabbia in ogni direzione, sole cocente e caldo.

    Solo una piccola palma solitaria, in lontananza, regalava l'ombra necessaria perché qualche animale potesse sopravvivere, e perché alcuni dei naufraghi capitati qui potessero sopravvivere.

    Lei si fermò su un'altura di sabbia a guardare la palma, quasi ferma e mossa da un vento quasi impercettibile. E caldo.

    Poi, senza il minimo preavviso, tutto cominciò.

    Il vento cominciò a spirare fortissimo come se qualcuno avesse acceso un grosso ventilatore, e questo permise alla sabbia di cominciare ad alzarsi e sferzarle il viso, che coprì con il braccio mentre cercava di capire cosa stava succedendo.

    Poi un lumino.

    Non era un lumino veramente; ma era come lei li visualizzava, l'aspetto che dava a quella sensazione astratta.

    Laggiù, al centro di quest'improvvisa tempesta di sabbia, c'era qualcuno.
    Qualcuno arrivato da qualche altro piano dimensionale?
    Qualche mago che aveva deciso di stravolgere il clima dello Yuzrab?

    Non c'era modo di saperlo.
    Ma quel qualcuno avrebbe potuto aver bisogno di aiuto.
    E lei, anche se colta di sorpresa da questa grossa tempesta, poteva fornire aiuto.

    Così, tenendo il braccio piegato davanti al viso e guardando in basso verso i suoi stessi piedi, la giovane guerriera cominciò a muoversi arrancando verso la persona che era apparsa dal nulla.

    Heeeeey!!

    Gridò quando fu abbastanza vicina, sperando che quell'altra persona la sentisse al di sopra del frastuono.

    Cosa accidenti stava succedendo?
    Percepisco Xian grazie a questa:

    Percezione
    Diventando Claymore, Mialee ha acquisito una sorta di sesto senso. Questa capacità si basa sulla percezione della vita nelle persone o nelle cose tramite le emanazioni vitali captate dai sensi del demone. In sostanza le consente di percepire le forme di vita attorno a se, che verranno percepite come più intense se sono più forti o più flebili se sono deboli. L'altra particolarità è che ogni razza emana delle 'onde' vitali diverse, e questo consente alla ragazza di riconoscere la razza del bersaglio (nb: non riconosce aure già percepite, ma può capirne solo la razza). In combattimento diventa più complicato percepire queste forme di vita a causa della foga dello stesso, quindi avrà bisogno di una certa concentrazione per riuscirci. Privazioni di vista, udito o uno degli altri sensi favoriscono la percezione. Il raggio medio di percezione si aggira intorno ai 30 metri, fuori dai quali ci vorrà concentrazione anche solo per percepire vita in situazione di calma. Forme di vita più grandi o potenti sono facilmente percepibili da più lontano.
    Tipo: Passiva - Percezione aure vitali

     
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  3. †Steel†
     
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    Yuzrab, un'inospitale e desertica landa in cui il nulla si estende per miglia e miglia. Solo tre specie sono solite passare per quel torrido oceano di sabbia: banditi, mercanti di Merovish e soprattutto mercenari del Merovish. Certo vi sono delle eccezioni, talvolta; occasioni particolari in cui qualcosa di strano accade e si fanno inaspettati incontri con degli sconosciuti apparsi dal nulla, proprio in mezzo a quelle dune cocenti.
    Oh, non mi riferisco ai naufraghi del semi-piano, bensì ad un evento più particolare che accadde in un pomeriggio come tanti altri.

    Il deserto era silenzioso ed immobile, tranne per alcuni granelli di sabbia scossi dalle brevi raffiche di vento che ogni tanto soffiavano. In qualunque direzione si volgesse lo sguardo non vi era altro che un vuoto orizzonte sabbioso, solo una palma solitaria affiorava in lontananza, quasi a far da contrappunto alla desolazione.
    D'un tratto, però, qualcosa di inaspettato accadde: il vento si sollevò rabbioso, portando con sé nubi di polvere e sabbia, innalzandosi come una colonna dorata verso il cielo. Non era una comune tempesta di sabbia, quanto più un ciclone statico che per alcuni attimi congiunse il deserto con la volta celeste, per poi placarsi e ricadere su se stesso. Infine solo una coltre di sabbia rimase a testimonianza dell'anomalia atmosferica, ed in mezzo a questa un individuo, solitario e confuso, che impotente stava rannicchiato sulle ginocchia, in attesa di qualcosa.
    Nel frattempo, quel qualcosa - o meglio, qualcuno - stava ritto su un'altura dorata poco distante, guardando la scena con stupore. Si trattava di una giovane ragazza di nome Mialee, guerriera Claymore abitante di Merovish e, come molti, naufraga del Maelstrom. Curioso come quella particolare giovane si trovasse lì per puro caso; pochi momenti prima aveva deciso di prendere aria fuori dai tunnel della città sotterranea, per poi imbattersi in un evento simile in mezzo al più assoluto nulla.
    Ben presto, tuttavia, le cose si sarebbero fatte ancora più strane.

    Sul momento la voce di Mialee tentò di sovrastare il rumore delle correnti d'aria, prima che queste avessero modo di placarsi e permettere alla ragazza di raggiungere la sconsolata figura trasportata dalla tempesta. Quando tuttavia i cospuscoli salini cominciarono a depositarsi e il polverone prese a diradarsi per rivelare chi vi si trovasse nel mezzo, una seconda sagoma comparve accanto a quella della giovane raggomitolata in terra.
    Egli apparve dal nulla, quasi come il giovane naufrago portato dalla tempesta, ma a differenza dell'ultimo, la misteriosa persona si era letteralmente materializzata all'improvviso. Questo nuovo individuo pareva un uomo, mediamente alto, ben vestito con dei pantaloni di cotone antrace, una camicia bianca ed una cravatta blu scuro. Se ne stava ritto in piedi, immobile, dando le spalle sia a Mialee sia alla giovane seduta pochi passi dietro di lui. Fissava l'orizzonte.

    Vuoto.


    Disse semplicemente, con una voce che pareva quasi non umana, priva di calore, meccanica, impersonale.
    L'anonimo figuro restò in quella posizione per diversi momenti, senza muovere alcun muscolo, in modo del tutto innaturale per un essere umano - i quali normalmente non riescono a stare completamente immobili per periodi prolungati. Solo quando si fosse lentamente girato ad osservare le altre due presenza oltre la sua, allora avrebbe mostrato il suo volto, il quale tuttavia era completamente nascosto da una bianca maschera inespressiva, che nascondeva ogni lineamento del viso sottostante.
    Chi era costui? E perché ogni cosa di lui - dalla voce, al viso ai movimenti - era così spiacevolmente innaturale?



    Passive:

    CITAZIONE
    Un interprete, mille personaggi ~ Partiamo col descrivere la caratteristica certamente più iconica della Maschera, cioé la capacità di cambiare volto e personalità a piacere. Se è pur vero che la maschera sfrutta il corpo del portatore - attualmente un noioso scrittore di nome Robert Flower, essa parla con una propria identità e coscienza. Considerato tuttavia che la personalità dell'artefatto è neonata, ancora da definire, il suo mezzo per rapportarsi col mondo è quello di vedere ed imitare. Mancando di dimensione psicologica propria, prende in prestito l'aspetto fisico e mentale di ciò che la circonda: di un passante, di un interlocutore o magari di un personaggio letto in un libro. La Maschera è l'attore per eccellenza, perché ne rappresenta l'icona perfetta in quanto è in grado di vestire i panni di qualsiasi personaggio, non solo per quanto riguarda l'aspetto esteriore, ma anche quello interiore. Quando infatti la maschera dell'attore assume l'aspetto di un personaggio, ne assume anche i tratti caratteriali, presentando all'interlocutore una perfetta immagine di se stesso. Esiste però un limite a questa sua capacità, in quanto non è in grado di copiare i ricordi acquisiti dall'esperienza né i poteri o le capacità specifiche dell'individuo.
    {Passiva di metamorfosi e copia della personalità. Trasformazione attiva a costo Basso.}

    Un personaggio, mille interpreti ~ E' probabilmente chiaro, giunti a questo punto, che la Maschera possiede sì una propria coscienza, ma è priva di un corpo e di una voce con cui esprimersi; per ovviare a questa mancanza, la maschera necessita di un portatore di cui prendere il controllo. Gli esseri viventi, tuttavia, sono fragili e possono rompersi facilmente, e benché i poteri della maschera siano grandi, tolta questa il portatore torna ad essere semplicemente umano. Al contrario, la maschera sembra essere indistruttibile: nessuna forza o magia è in grado di frantumarla o intaccarla. Se dunque accadesse che il portatore venisse ucciso, la maschera non farà altro che cercare un nuovo corpo in prestito. Non bisogna inoltre dimenticare che l'artefatto ha una volontà propria e fuggirà dalle grinfie di coloro che tenteranno di soggiogarla o imprigionarla, magari sparendo o riapparendo dalla scena dell'incidente, o inducendo chi la raccoglie ad indossarla. Il portatore, una volta indossata la maschera dell'attore, non sarà altro che un burattino vuoto, il cui corpo risponderà alla volontà della Maschera e i cui pensieri saranno i pensieri della Maschera: solo una volta rimossa il portatore tornerà in sé, conservando i ricordi di ciò che è avvenuto. Una volta indossata, la maschera non può essere rimossa tranne che da se stessa o alla morte del portatore.
    {Passiva di indistruttibilità. La maschera prende pieno controllo del portatore designato, conferendogli tutti i suoi poteri e ricordi.}

    Oltremente ~ Non è chiaro quanto grandi siano i poteri della maschera né quante diverse abilità possegga, è però palese che l'artefatto trascende la dimensione umana. Che si tratti della proiezione di una mente aliena, o il semplice frutto di immense forze magiche, la dimensione mentale dell'artefatto non è sondabile. Ogni influsso psichico che tenta di penetrare la mente della maschera viene rapidamente riconosciuto da questa e cancellato con un adeguato sforzo, rendendo vani i tentativi di piegare la sua volontà. D'altro canto, le capacità psichiche della maschera sono universalmente riconosciute, e fra tutte la più subdola è forse la sua capacità di leggere nella mente delle persone. Non è raro, su Endlos, che qualcuno abbia il potere di frugare nelle menti altrui, leggere i pensieri e comunicare telepaticamente; ciò che spaventa è il fatto che la Maschera sia altresì in grado di copiare l'aspetto e la personalità di un'altra persona. Quando dunque la mente e il passato della suddetta persona vengono messi a nudo, cosa più differenzia la Maschera da questo personaggio? Medesimo aspetto, medesima personalità e medesima conoscenza: cosa più differenzierebbe la Maschera da voi stessi?
    {Passiva di auspex psionico. Attiva di difesa mentale a costo Variabile. Attiva di lettura della mente tramite contatto fisico a costo Alto.}

    Attive:

    CITAZIONE
    Il palco è il Mondo ~ La Maschera non ha una patria e raramente una destinazione; certo si potrebbe pensare che sia il portatore della maschera a scegliere il percorso, ma non sarebbe corretto. La vita del portatore e della maschera sono strettamente legate, ma completamente estranee fra loro: in fondo il corpo non è altro che umano, mentre l'artefatto è qualcosa di molto diverso. La Maschera vuole vedere e sperimentare il mondo, ma senza essere legata ai limiti fisici di un corpo mortale, così lento, debole, costretto ad alimentarsi periodicamente. Se la maschera lo decidesse, le basterebbe il pensiero per trasportarsi di centinaia di leghe in un battito di ciglia, con o senza il portatore. Pensateci, come avrebbe potuto un oggetto privo di corpo spostarsi per Endlos in cerca di un portatore, in prima istanza? Il teletrasporto è infatti una delle capacità che la Maschera ha dimostrato di poter utilizzare anche se privata di un ospite da controllare: il fatto che durante i suoi spostamenti trasporti anche altre persone o cose è del tutto circostanziale.
    {Attiva di teletrasporto per scene e quest, a costo Variabile.}

    Note: E' il caso che vi avverta: non ho ancora un conto perché la scheda non è formalmente approvata. Le tecniche sono tuttavia già corrette e aspetto solo il conteggio punti. L'unica tecnica non implementata è quella di difesa variabile da attacchi psion. :geez:




    Edited by †Steel† - 5/2/2015, 18:17
     
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  4. Dark Soul™
     
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    Xian Gao ▪ Narrato ▪ Parlato
    Endlos: Yuzrab, deserto dei laghi di vetro.

    Eri seduta sulla sabbia rovente del deserto, immobile come una statua, impaurita e confusa, non sapevi assolutamente cosa fare, come muoverti o dove andare, soprattutto non potevi vedere e questa era la cosa peggiore che potesse capitarti. Avevi gli altri sensi a tua disposizione certo, però non erano sufficienti in quella landa desolata e specialmente in mezzo a quella tempesta di sabbia, dato che il rumore del vento era talmente intenso da impedirti di udire le parole della ragazza che si trovava a solo pochi metri da te.

    Una volta placata la tempesta, ad ogni modo, riesci chiaramente a percepire un'altra presenza nelle tue vicinanze ma, ancora prima di riuscire a decidere cosa fare e che cosa dire, un'altra voce, ancora più vicina, arriva all'improvviso alle tue orecchie.
    Sussulti colta totalmente alla sprovvista da quella nuova figura, così misteriosa e strana ma che, purtroppo, tu non puoi in alcun modo vedere. Puoi, ad ogni modo, ben intuire che non si tratta di un comune essere umano, dato che era comparso lì vicino a te all'improvviso, senza riuscire a percepire nessuno avvicinarsi. Però il fatto di poter capire la singola parola che pronunciò, vuoto, ti fece pensare all'esatto opposto: se conosceva la tua lingua allora doveva trattarsi per forza di un essere umano no? eppure la sua voce era... strana, del tutto inespressiva e assolutamente priva di qualunque tono.
    Chi... chi sei ?

    Pronunciasti con un filo di voce, una domanda forse inutile dato che, per quanto ne sapevi, quella cosa poteva anche non essere affatto amichevole, decidendo di ucciderti senza alcuna ragione apparente, soprattutto visto che in quel momento eri totalmente indifesa. Ad ogni modo fu l'unica cosa sensata che ti passò per la mente in quel momento, non sapevi in che altro modo comportarti se non aspettare e vedere ciò che sarebbe accaduto poi.

    Status Fisico ▪ Ok
    Status Mentale ▪ Confusa, impaurita
    Equipaggiamento ▪ Armatura della polizia civile, Vestiti
    Abilità Passive ▪ Chikyū no tsuyo-sa {Power UP alla forza del 50%}
    Chikyū no imi {Auspex passivo} {Malus passivo: cecità}

    Energie Residue ▪ 100/100
    Slot Tecnica Utilizzati ▪ 0/2
    Tecniche Utilizzate ▪ nessuna
    Riassunto Azioni ▪ Xian percepisce la presenza della guerriera ma, prima di riuscire a parlarle, una nuova figura apparsa vicino a lei la fa trasalire. La sua confusione aumenta, non sa come approcciare la situazione e per questo rimane semplicemente seduta aspettando di vedere ciò che sarebbe successo.
    Note Varie ▪ nessuna
     
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    Incostante.

    Il deserto quel giorno era decisamente poco costante, come un piccolo ragazzino che cerca qualcosa con cui divertirsi: la tempesta era iniziata senza alcun preavviso e, lasciando il tempo alla guerriera per avvicinarsi alla persona che aveva percepito, scomparve con la stessa rapidità.

    Tutta la sabbia si fermò, come se qualcuno avesse spento un ventilatore, depositandosi lentamente nella zona circostante.

    Mialee quasi trasalì nel momento in cui la parola "Vuoto." venne pronunciata da una persona ferma in piedi vicino a dove stava andando.
    Non l'aveva vista avvicinarsi, non l'aveva percepita avvicinarsi!

    Eppure ora era lì.

    E la vita che gli scorreva nelle vene era palese, costante e netta.
    Ma non si era avvicinata.
    Era...apparsa?
    La bionda stette immobile, fissando l'uomo fermo, ed alzando la mano destra fino a farle incontrare l'elsa della sua spada claymore: non la estrasse, ma meglio avere la mano pronta nel caso ce ne fosse bisogno.

    La persona che era andata a soccorrere, una ragazza, chiese all'altro chi fosse con una voce flebile: segno palese che la tempesta non era stata prevista neanche da lei e che quindi ne era stata colta alla sprovvista.

    A questo punto Mialee si riscosse e si avvicinò rapida alla ragazza che aveva appena parlato: si chinò e le porse le mani per aiutarla ad alzarsi.

    Tutto bene?

     
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  6. †Steel†
     
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    Le due giovani presenti sulla scena erano state evidentemente prese alla sprovvista dall'apparizione della Maschera: la bionda guerriera Mialee portò rapidamente mano all'elsa della spada, mentre l'inerme naufraga - già pienamente confusa e disorientata - non riuscì a fare altro che mormorare qualche fatidica parola.

    Chi... chi sei?


    Nella sua esile voce un misto di timore e innocenza. Faceva quasi tenerezza vederla lì rannicchiata, ignara di dove si trovasse, circondata da sconosciuti.
    Era una domanda semplice, quella che aveva posto, una che migliaia di volte poniamo e a cui migliaia di volte rispondiamo. Dal punto di vista dell'uomo mascherato, tuttavia, quel semplice quesito era di un'immensa difficoltà. Per secoli e secoli gli uomini si sono posti il dilemma "chi siamo?", ma ironicamente tutti loro avrebbero rapidamente risposto alla ragazza, dando nome, cognome, professione e in alcuni casi anche un biglietto da visita. La maschera, tuttavia, non sapeva come rispondere a una simile domanda: non aveva un nome, non aveva passato e non aveva chiaro il concetto di futuro. Non possedeva l'identità necessaria a rispondere a una simile domanda, che diamo per scontato essere elementare.
    Passò diverso tempo prima che la Maschera si decidesse a rispondere.

    Non lo so, ancora.


    Disse piano con quella sua voce inumana.
    Se ne stava rigido in piedi con il viso fisso sulla giovane non-vendente, ignorando del tutto la presenza di Mialee, che nel frattempo era venuta in soccorso della naufraga. Non era semplice capire dove si posasse lo sguardo dell'individuo mascherato - non avendo egli veri e propri occhi, ma dai meccanici movimenti della testa era chiaro che la sua attenzione fosse rivolta alla ragazza dai capelli scuri.
    Fece una breve pausa, poi continuò dicendo:

    Forse puoi aiutarmi a capire.


    Queste misteriose parole furono quindi seguite da un bizzarro evento a cui solo Mialee, con la sua vista, poté assistere.
    D'un tratto i lineamenti neutri della bianca maschera parvero disciogliersi come cera calda, contorcendosi e raggrumandosi in un amalgama indefinito. Al viso seguì la testa, poi il torace ed in breve l'intero corpo dell'individuo, le cui forme e colori si persero in un grumo scuro che si espanse e contorse per un attimo, prima di riassorbirsi in se stesso. Nuovi colori e nuove più esili curve.
    Il personaggio mascherato era ora scomparso, ed al suo posto stava una giovane donna dall'aspetto mascolino. Era alta sul metro e ottanta, slanciata e snella, ma priva di curve procaci; il viso era piacente e delicato, dalla carnagione chiara, in contrasto con i lunghi e lisci capelli corvini raccolti dietro la testa. L'immagine era identica a quella della donna giunta con la tempesta.
    Probabilmente Mialee sarebbe rimasta temporaneamente disorientata dal vedere improvvisamente due persone identiche, ma facendo attenzione avrebbe potuto notare come la Maschera differisse dall'originale per due dettagli: un paio di begli occhi azzurro-cielo che brillavano di vivacità, e l'armatura tinta di nero, del tutto simile all'originale, ma che se colpita si sarebbe lacerata al minimo sforzo.

    La giovane appena nata azzardò un mezzo sorriso, studiando brevemente le proprie nuove forme, prima di fare un passo in avanti. Si avvicinò alla sua simile, lentamente, con garbo, cercando di rassicurare i presenti delle sue intenzioni pacifiche, e solo quando fosse stata abbastanza vicina avrebbe chiesto:

    Qual è il nostro nome?


    E la voce era la stessa di quella che per prima gli aveva posto il più complesso quesito: chi sei?




    Tecniche usate:

    CITAZIONE
    Un interprete, mille personaggi ~ Partiamo col descrivere la caratteristica certamente più iconica della Maschera, cioé la capacità di cambiare volto e personalità a piacere. Se è pur vero che la maschera sfrutta il corpo del portatore - attualmente un noioso scrittore di nome Robert Flower, essa parla con una propria identità e coscienza. Considerato tuttavia che la personalità dell'artefatto è neonata, ancora da definire, il suo mezzo per rapportarsi col mondo è quello di vedere ed imitare. Mancando di dimensione psicologica propria, prende in prestito l'aspetto fisico e mentale di ciò che la circonda: di un passante, di un interlocutore o magari di un personaggio letto in un libro. La Maschera è l'attore per eccellenza, perché ne rappresenta l'icona perfetta in quanto è in grado di vestire i panni di qualsiasi personaggio, non solo per quanto riguarda l'aspetto esteriore, ma anche quello interiore. Quando infatti la maschera dell'attore assume l'aspetto di un personaggio, ne assume anche i tratti caratteriali, presentando all'interlocutore una perfetta immagine di se stesso. Esiste però un limite a questa sua capacità, in quanto non è in grado di copiare i ricordi acquisiti dall'esperienza né i poteri o le capacità specifiche dell'individuo.
    {Passiva di metamorfosi e copia della personalità. Trasformazione attiva a costo Basso.}

    Note: Scusate il ritardo ma in 'sti giorni sono stato male e ho avuto un po' difficoltà nel mettermi giù a scrivere. :sob:
    Come avrete capito la Maschera si è trasformata in Xian Gao, della quale ha copiato aspetto è personalità (la parte della personalità sarà difficile perché non conosco il personaggio che oltretutto è nuovo, ma vabbé :asd: ). Per chiarire le tempistiche, la Maschera risponde dopo che Mialee interagisce con Xian, quindi passano alcuni secondi necessari alla trasformazione e subito dopo la Maschera/Xian si avvicina alla vera Xian chiedendo come si chiamino.


     
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    Xian Gao ▪ Narrato ▪ Parlato
    Endlos: Yuzrab, deserto dei laghi di vetro.

    Quella situazione si stava facendo di minuto in minuto sempre più bizzarra, il misterioso individuo non sembrava avere cattive intenzioni ma, certamente, non era facile interpretare ciò che voleva dire: non lo so, ancora.
    Che cosa significava ? Che aveva perso la memoria o che si stava semplicemente prendendo gioco di te ? L'unica nota positiva in tutta quella landa desertica sembrava, per il momento, la giovane ragazza che corse in tuo soccorso pochi attimi dopo. Riesci a percepirla chiaramente vicino a te, la senti chinarsi e rivolgerti gentilmente la parola, per lo meno lei sembrava una persona del tutto normale.

    Sì, grazie.

    Rispondi cercando di ricambiare la gentilezza della sconosciuta. Ti alzi da sola pochi attimi dopo, rifiutando l'aiuto offerto, dopotutto non ve ne era bisogno, non eri ferita e ti sentivi ancora nel pieno delle tue forze, eri solamente confusa dalla situazione e dal fatto di non poter vedere.
    Effettivamente questa tua mancanza ti impedì anche di vedere che cosa accadde pochi attimi dopo, la incredibile metamorfosi dell'estraneo che aveva assunto, in tutto e per tutto, un aspetto identico al tuo, con solo qualche piccola differenza. L'unica cosa che ti arrivò furono le sue parole che ti lasciarono, a dire il vero, alquanto sorpresa: come potevi aiutarlo ? non lo avevi mai visto prima (ne eri praticamente certa) e soprattutto non sapevi nemmeno dove ti trovavi, forse si stava veramente prendendo gioco di te allora. A quel pensiero il tuo solito atteggiamento non poté fare a meno di riemergere completamente, nonostante la paura e la confusione che provavi. Eri proprio sul punto di rispondergli in modo tutt'altro che gentile quando, all'improvviso, giunse alle tue orecchie una nuova voce che, bizzarro a dirsi, assomigliava in tutto e per tutto alla tua. Rimasi per un lungo istante in silenzio, ancora più confusa di prima, cosa che non sembrava proprio possibile. Quella voce era la tua, eppure proveniva esattamente dalla stessa identica posizione in cui si trovava l'estraneo, come era possibile ? Forse stavi diventando matta e ti stavi immaginando tutto, anche perché il tuo udito era praticamente infallibile, specialmente a quella distanza.

    Lentamente sollevi un braccio ed allunghi una mano verso quello che ti sembrava fino a pochi attimi fa un completo sconosciuto, se questo figuro ti avesse lasciato fare, lo avresti toccato appena sulla spalla, un contatto sufficiente per permetterti di ricostruire nella tua testa una rozza forma della figura estranea, una forma che ti lasciò praticamente senza fiato e che ti fece indietreggiare di un passo per la sorpresa.

    Tu... sei uguale a me ?

    Quella rivelazione fu un vero shock, come era possibile ? Forse si trattava di un trucco ? Di una magia ? In quel preciso istante nel tuo corpo scorreva un misto di rabbia, irritazione e confusione.

    Che razza di scherzo è questo ?! Chi diavolo sei tu ?

    Ripetesti ancora quella stessa domanda, con sicuramente più rabbia dell'ultima volta, avevi tutta l'impressione che quel tipo si stesse prendendo gioco di te e la cosa ti dava abbastanza sui nervi, come se il deserto e la sabbia non fossero già abbastanza.

    Status Fisico ▪ Ok
    Status Mentale ▪ Confusa, irritata
    Equipaggiamento ▪ Armatura della polizia civile, Vestiti
    Abilità Passive ▪ Chikyū no tsuyo-sa {Power UP alla forza del 50%}
    Chikyū no imi {Auspex passivo} {Malus passivo: cecità}

    Energie Residue ▪ 100/100
    Slot Tecnica Utilizzati ▪ 0/2
    Tecniche Utilizzate ▪ nessuna
    Riassunto Azioni ▪ Xian viene sorpresa dall'improvviso cambio di voce del misterioso figuro, cerca così di sfiorarlo appena in modo da poter utilizzare parzialmente il suo auspex per percepire l'aspetto dell'estraneo, questa rivelazione la lascia ancora più confusa di prima.
    Note Varie ▪ Mi scuso molto per l'enorme ritardo ma in questo periodo sono un po' incasinato tra università ed altro, mi scuso anche se sono stato un poco autoconclusivo nel far toccare la Maschera a Xian ma era l'unico modo per farle realizzare che cosa sta accadendo realmente. :sisi:
     
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    La ragazza stava bene, e per far capire questo anche lei si alzò in piedi, mentre parlava con quell'altra figura che era apparsa dopo la tempesta.

    Mialee osservò lo scambio di battute tra i due.
    Ma quando notò l'aspetto della persona, prima senza tratti e simile a un manichino vivente, cambiare fino ad assomigliare in tutto e per tutto a quello della ragazza che aveva soccorso l'espressione si fece dura, la mano destra corse all'elsa della sua spada, e si limitò ad aspettare che facesse qualcosa, notando troppo tardi la ragazza che si mosse per toccarla, come per sincerarsi di quello che vedeva.

    Chi sei?

    La domanda fu sputata con la voce bassa ma ferma: aveva già avuto a che fare con qualcuno in grado di copiare gli aspetti e le voci delle altre persone, e quel qualcuno era un suo compagno¹, ma questa...persona, non le risultava facesse parte degli Eversori.

    Mialee aveva parlato in corrispondenza di quella della ragazza che aveva aiutato, facendo sì che la sua domanda sarebbe stata poco udibile. Poco male, dato che anche l'altra aveva chiesto chi diavolo fosse.

    Poi si mosse avvicinandosi a quella ragazza e cercando di trarla indietro in modo da allontanarla lentamente da quella creatura. Se era una persona capace di copiare l'aspetto e la voce di chi aveva davanti, forse era in grado di giocare qualche altro brutto scherzo. Ed in quel caso era meglio stare a distanza di sicurezza, e magari avere una spada come quella di Mialee, che non avrebbe esitato ad usarla se ce ne fosse stato il bisogno.
    ¹: Mialee ha, un po' di tempo fa, incontrato Zygoin: un membro degli Eversori di Merovish, come Mialee, che è un ammasso gelatinoso e ad un certo punto ha mutato aspetto facendo parlare la ragazza con tante sé stessa. Nei sotterranei della prigione di Merovish. Spero questo aiuti a capire la reazione. :pyt:

    PS: Chiedo anche io scusa per il ritardo, ma ero convinto non fosse il mio turno così ho dato la precedenza ad altre scene, poi ho guardato a chi toccava rispondere...

     
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  9. †Steel†
     
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    Indubbiamente la reazione delle due donne era stata legittima: diffidenza, rabbia, sospetto e un velo di aggressività. Non è in fondo da tutti incontrare uno sconosciuto capace di cambiare il suo aspetto e i suoi atteggiamenti a proprio piacere, ed è un istinto naturale associare la tendenza a camuffarsi a qualcosa di spiacevole. Forse è l'idea di non sapere esattamente con chi si ha a che fare a disturbarci, il cambiamento repentino e a volte drastico di un'idea che prima ci appariva fissa ed assodata.
    La naturale reazione che le azioni della Maschera suscitarono sulle due interlocutrici non sembrò tuttavia ben accolta da questa, perché nel vedersi presa di mira da domande e accuse sgranò stupita gli occhi, arretrando bruscamente col busto. Fissò un po' stordita la cieca e la bionda in fronte a sé, cercando con gli occhi una spiegazione a quel trattamento, ma quando si vide restituire un muto gelo si abbandonò alla frustrazione.

    Ma che modi sono?!!


    Proruppe stizzita, irrigidendo il viso e le labbra e piantando saldamente le braccia tese lungo fianchi. Il suo tono mimava quello della Xian originale, ma con una chiara punta di acidità in più.

    Io mi sono già presentata una volta e voi continuate a chiedermi "chi diavolo sono". Non sapete che è buona educazione presentarsi prima di chiedere all'altro chi sia?!


    Continuò sempre più aspra, bacchettando verbalmente le due ragazze come se avesse la supremità morale della situazione.
    D'altronde dovete pensare che per la maschera tutto questo era normale. La sua stessa essenza era legata a doppio filo alla capacità di mutare se stessa, perciò non poteva neppure concepire il perché gli altri trovassero questa cosa strana, inquietante o peggio. Dal suo punto di vista la ragione era dalla sua.

    Dico io! Ti ho chiesto gentilmente chi fossi - e qui puntò un dito alla ragazza non-vedente - e tu invece mi sbraiti contro. Il mio nome dipende anche da te sai?! E tu! - e qui spostò la sguardo verso Mialee - E' dall'inizio che sei qui ma neanche tu ti sei presentata. Non siete affatto cortesi!


    Quindi concluse la sfuriata con un'espressione severa, portando i pugni sui fianchi e sbuffando spazientita.
    Dopotutto, non sembrava poi così spaventoa come era loro sembrato, non quando si metteva a sgridare delle sconosciute riguardo le buona maniere, quantomeno.


     
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  10. Dark Soul™
     
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    Xian Gao ▪ Narrato ▪ Parlato
    Endlos: Yuzrab, deserto dei laghi di vetro.

    Alla reazione della tua copia rimanesti un attimo interdetta, a quanto pareva non soltanto l'aspetto di quella cosa poteva mutare a piacimento ma anche il suo carattere e il suo atteggiamento erano del tutto diversi a quelli atoni di prima. Ad ogni modo al solo udire quelle parole una vena sulla tua fronte iniziò chiaramente a gonfiarsi, stavi per raggiungere il tuo punto di rottura, lo potevi chiaramente sentire dentro di te. In quel preciso istante avresti solo voluto sferrare un destro alla mandibola della tua copia, giusto per testare se fosse anche diventata resistente quanto te, ad ogni modo sapevi che quello non era il momento (e soprattutto il luogo) per iniziare un inutile scontro, al contrario non volevi assolutamente perdere altro tempo in quella landa infernale così, dopo un profondo respiro per cercare di far calare la rabbia, punti lo sguardo vuoto direttamente in direzione del mutaforma.

    In tutta sincerità: non mi importa molto del tuo nome, puoi chiamarti come ti pare.

    Un altro profondo respiro per poterti calmare del tutto e provare a ragionare con mente più lucida sulla situazione attuale.

    Ad ogni modo il mio nome è Xian...

    Dici, questa volta più rivolta alla giovane armata che non alla tua copia.

    Ti ringrazio per avermi soccorsa, ad ogni modo vorrei sapere se conosci ripari dal calore di questo deserto nei paraggi... E magari anche una superficie più solida su cui camminare.

    In quell'istante era quello il tuo obbiettivo: uscire da quella landa morta prima di morire di stenti e caldo, la tizia che ti aveva soccorso non sembrava una sperduta come te, magari era un'esperta di quelle zone, quindi speravi con tutto il cuore ci fossero rifugi nei paraggi. Al momento non eri molto preoccupata dell'altra figura, non sembrava estremamente pericolosa e in molti anni di vita da fuorilegge avevi imparato a dare priorità alle cose importanti e, per il momento, spezzare la mascella di quel clone non era la tua priorità... non per il momento almeno.
    Comunque un'altra questione attanagliava la tua mente da un po' ormai.

    Sapete dirmi dove ci troviamo ?

    Chiedi improvvisamente grattandoti leggermente la testa, eri già piuttosto sicura di essere stata sbalzata molto lontano dalla tempesta, non sapevi ancora quanto lontano però.
    Status Fisico ▪ Ok
    Status Mentale ▪ Nervosa.
    Equipaggiamento ▪ Armatura della polizia civile, Vestiti
    Abilità Passive ▪ Chikyū no tsuyo-sa {Power UP alla forza del 50%}
    Chikyū no imi {Auspex passivo} {Malus passivo: cecità}

    Energie Residue ▪ 100/100
    Slot Tecnica Utilizzati ▪ 0/2
    Tecniche Utilizzate ▪ nessuna
    Riassunto Azioni
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    Mialee_iih

    La reazione della copia spiazzò Mialee, che non seppe cosa dire mentre quella rispondeva a tono in modo infastidito e dicendo che lei e la ragazza di cui aveva preso l'aspetto non erano per niente educate, a minacciarla e chiederle il nome senza presentarsi a loro volta.

    La mano destra, prima salda sull'elsa della spada claymore rinfoderata dietro la schiena, si ammorbidì fino a scivolare lungo il fianco, assieme al braccio di una Mialee che non sapeva cosa dire né cosa pensare, finché l'altra si presentò, rivolgendo poi alla guerriera la richiesta di un posto più riparato e più solido nelle vicinanze.

    Mialee si riscosse e diede uno sguardo nei dintorni per cercare di ricordare se nelle vicinanze ci fosse qualche posto come veniva richiesto.
    Bastò poco più di un secondo, per ricordarsi di una fonte nelle vicinanze, allora mosse un passo nella direzione, guardando Xian e guardandola con un lieve sorriso:

    Sì, qui vicino c'è una fonte, con alcune palme che producono una buona ombra.
    E, se non ricordo male, là ci sono anche alcuni massi che permettono di tenere i piedi belli saldi a terra...

    Comunque qui siamo nel deserto dello Yuzrab, nel presidio Sud del...mondo...chiamato Endlos.


    Di fatto non capiva il perché della richiesta di una superficie solida, ma questo era il massimo che c'era nelle vicinanze adesso, dato che erano parecchio lontane da Merovish, o dalle rovine di Daleli.
    Non era sicura neanche che Endlos fosse proprio un mondo, ma non era riuscita a capire bene di cosa si trattasse, quindi aveva preferito rimanere sul vago.
    In fondo anche Xian era una naufraga, evidentemente, e come lei sarebbe potuta rimanere per abbastanza tempo da conoscere, e capire la terra su cui si posavano i loro piedi.

    Prima di muoversi, però, si voltò verso la copia della ragazza, osservandola per un attimo interdetta. Poi mosse un piccolo passo nella sua direzione stendendo la mano destra nell'atto di presentarsi, mentre le parole uscirono come delle scuse, dalle sue labbra:

    Il mio nome, comunque, è Mialee.
    Scusate per il ritardo.

     
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10 replies since 1/2/2015, 17:13   166 views
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