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._Conjurer's Ban4th report_
Eccola lì, così mi piace: una Alison che spaventata comincia a farsi domande, una Alison che inorridita non trova risposte, una Alison che confusa si preoccupa delle ombre che le attanagliano i piedi.
Quelle ombre dense come la pece più bieca, eppur trasparenti come l'acqua di fonte e leggere quanto l'aria di montagna. Ombre di sospetto e di congiura, ombre silenti come la morte ed altrettanto letali. Ombre che ne minacciano il prossimo futuro dopo averne già corrotto il più recente passato.Io sa cose, bimba. Cose che tu nemmeno immaginare. Cose che tu no volere sapere, per fino!
Qui voci girare, città-di-talpe voci girare, se tu sapere come ascoltare ogni posto voci girare: Voci importanti, orecchi di più.
E non è con fare di minaccia che le si rivolge, non è per spaventarla od intimorirla, bensì per rivelarle (più o meno onestamente) che il mondo nel quale si è calata gioca una partita secondo regole ben più fini e stringenti di quelle della mera violenza: l'Eversione si nasconde dietro l'immagine di una compagnia mercenaria, ma i semplici mercenari -coloro che nulla compiono se non pestar le mani e proteggere carovane- rimangono tali senza venir mai iniziati all'Eversione stessa (che si dirama assai più in profondità di quanto non possa sospettare un Pit Dog giunto da poco).Ma essere bocca chiave di tutto: se no c'è bocca voci no potere uscire da gola; se no c'è bocca informazioni no potere passare; se no c'è bocca tutti rimanere silenzio.
Perciò bocca grande importanza, bocca volere dire controllo. E bocca richiede cervello. Cervello unico. Riuscire capire tu, ora? Tuo capo essere bocca. Capi di tuo capo essere Cervello. E tu? Cosa essere tu?
Ti lascia una manciata di secondi per ragionarci, per capire, per dire la tua. Ma è una manciata di secondi vani, dacchè non considererà la tua risposta -quale che sia- procedendo anzi col rivelarti la verità amara per come lui la vede.Tu essere singhiozzo: spezzare voce, no obbedire cervello, rovinare equilibrio corpo tutto, no servire niente.
E singhiozzo difficile da sparire, ma singhiozzo sparire sempre. Prima, dopo. No importante: o singhiozzo cambiare in respiro buono o singhiozzo soffocare bocca. Io avvertire te.
Enjoy.-100/100_
MANA UNITS-Experiment Kraj-Protean Hulk-Biovisionary-Bred for the Hunt-Rapid Hybridization. -
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Singhiozzo
Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo
Basta stupidaggini, la situazione si era fatta estremamente sinistra e allo stesso tempo interessante. Alison faticava a capire il modo di parlare di quel Jie Qiang, eppure..più andavano a fondo nella conversazione e più capiva che quello che si trovava di fronte non poteva essere una recluta. All'inizio sospettava l'intrusione di una spia, e già qui è tanto che sia riuscita a ragionarci sopra, perché scartò subito l'idea in quanto solo i membri dell'organizzazione potevano accedere lì dove si trovavano i due.
Bimba? No..non è il momento - placcò la sua impulsività e cercò di stare al gioco e di capire cosa stava cercando di dirgli. Non doveva essere così complicato..Alison è una ragazza in grado di adattarsi presto, non sempre..a volte cerca di imporre se stessa, altre volte, per sopravvivere o altro..si trova costretta a sopprimere parti di lei. Questo la fa incazzare, ovvio..ma bisogna considerare anche cosa si rinuncia e cosa si guadagna. Stare nell'Eversione, per lei, significava seguire una strada più breve per la sua vendetta, quasi si stesse avvicinando all'ideale di liberare il Bloodrunner dal crimine. Un'ideale, al momento, troppo per lei. Inoltre avrebbe dovuto prima attraverso un periodo di confronto con se stessa..dopotutto anche lei non seguiva le regole. Abbassò lo sguardo per un momento, quasi a mostrare di essersi indebolita per un momento, per lo subito tornare a guardarlo e ad ascoltare.
Voci..? - parlava di voci, diceva di sapere molte cose, molte più di lei, per lei pareva delirare. Eppure se ripeteva le sue parole nella sua mente, quasi sembrava avvicinarsi alla risposta, a sciogliere il nodo dell'enigma che sembrava le stesse proponendo. Stava parlando di lei, non ne era ancora certa, ma lo sentiva, sempre più forte. Forse ciò che era successo nell'operazione Breakdown si era saputa un po' ovunque..specie nella capitale dell'organizzazione. Città di talpe..l'unica città che poteva venirle in mente era proprio Merovish. Esatto e questo l'avrebbe aiutata anche in futuro a sciogliere un altro enigma in un altro presidio.
Bocca..? - e ora paragonava le parti del corpo ai membri dell'organizzazione. Il suo capo era Dimitriy e fin qui non ci piove nulla. Dunque doveva essere la "bocca" e a sua volta Dimitriy doveva obbedire ad altre persone. Dunque se le "voci" obbediscono alla "bocca", quest'ultima permette loro di uscire ed operare. Allora lei doveva essere..lei doveva essere..? Doveva essere..?
"Una voce?" - inclinò un pelo la testa con uno sguardo interrogativo, quasi temesse di dirlo, quasi aveva paura di affermare di essere sotto qualcuno, di lavorare per qualcuno, di dover obbedire a qualcuno. Ed ecco che all'improvviso si ritrova spiazzata, quando quello gli tira in faccia la risposta. L'espressione di Alison tornò seria e determinata, questo perché aveva compreso l'offesa, superficiale, nei suoi confronti. D'altronde era vero, si era fatta riconoscere per il suo carattere ribelle e, nonostante fosse sempre andato tutto bene o quasi, questo poteva essere un rischio per il suo stesso obiettivo. Ancora una volta abbassò lo sguardo, appena resasi conto di ciò, tornò ad alzarlo per non farsi vedere debole. E infine..la stava avvertendo. Bastarono queste parole ad accendere alcuni ricordi.Luogo: Bloodrunner - Strade Comuni
Durante l'Operazione Breakdown
“Quello comunque è Zygoin, ha assunto l'identità di uno spacciatore che abbiamo incontrato quando siamo arrivati qui al BloodRunner la prima volta. Stai attenta, è un mutaforma viscido e pericoloso: ti consiglio di tenerlo il più lontano possibile da te, anche e specialmente fisicamente...”Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo
Violet, attraverso la telepatia, nel furgone le aveva comunicato la vera natura di Zygoin, la sua capacità di mutare aspetto e prendere il posto di chi voleva. Un tipo viscido con cui si era segnata un conto in sospeso. La volta che sarebbe andata a Merovish l'avrebbe cercato e, forse, anche fatta pagare.
"Tu sei Zygoin?" - domandò quasi interrompendo tutto ciò che aveva tentato di costruire l'altro. Non ne era sicura, ma stupidamente..con quella domanda aveva senz'altro fatto capire molte cose. Non doveva sapere il suo nome, nessuno avrebbe dovuto dirle ciò, eppure lo sapeva. Evidentemente ora era il momento di passare al prossimo e interrompere la loro conversazione.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Io..quello è Zygoin?
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Scena nera
Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo
E così terminò l'incontro tra Alison e Jie Qiang, con alcuni dettagli avvolti nel mistero. Non è importante sapere chi sia lui realmente, come non ha importanza tutto l'incontro in sé. Era una parte completamente fuori tema..anzi, che errore..rientrava proprio tra la categoria d'intervista. Sfortunatamente non riuscì ad ottenere ciò che sperava, nessun indizio, nessuna soluzione. Forse questo stava a sottolineare la sua incapacità in quel campo che tanto aspirava. Giornalista, lei..non ci aveva mai realmente pensato, non era mai stato un suo sogno. Ma quando vide il bando, per quale strano motivo emerse quel desiderio. Evidentemente aveva interpretato tutto al contrario, una persona violenta e volgare come lei..non poteva certo inserirsi in un lavoro in cui veniva richiesto tutt'altro. Magari poteva creare una categoria totalmente nuova: giornalista pericolosa. Intrepide donne armate di microfono, capaci di dirigersi ovunque, di scavalcare qualsiasi ostacolo e di combattere con un'ardore innaturale per scoprire la verità, qualunque essa fosse. Alison è il tipo di persona che cerca di vivere sul momento, odia aspettare, preferisce non perdersi nel passato o di diventare improduttiva pensando al futuro. Per questa ragione, la bionda si era trasferita nel salone classico del seminterrato. C'erano vari tavoli e sedie, troppe per il numero di persone che alloggiava lì realmente. Una caso, non c'era un criterio di scelta. Si sedette, prese tirò fuori carta e penna raccattate in precedenza. Quindi cominciò a scrivere, di getto, senza aspettare, senza riflettere sulle parole. Provò a scrivere un articolo.
Fatto! - di già? Sembra improbabile..o assurdo. La bionda aveva un sorriso di soddisfazione sul volto. Alzò il foglio e rilesse. Man mano che il suo sguardo scendeva tra le righe, il suo sorriso si trasformò in tutt'altro. Sbuffò sbattendo la testa sul tavolo. Non sapeva scrivere articoli. Non aveva competenze, non aveva la minima idea di come si cominciava un articolo. Dopo quel primo tentativo fallito, per poco sembrò rinvenire nella vera lei, come svegliarsi ed accorgersi di star prendendo una strada totalmente sbagliata. Qualcosa che non era adatto a lei, un percorso pieno di ostacoli da superare dove la meta finale..non sarebbe stato chissà che. Inconveniente. Una fatica sprecata.
Ma cosa cazzo sto facendo.. - un altro sospiro. Stava perdendo tempo, a lei non piace perdere tempo. Poi..arrivò lei. Ecco qual era il problema. Non poteva scrivere nulla, non aveva abbastanza informazioni. Scrivere sul locale non era molto difficile, bene o male sapeva com'era fatto, quale era la qualità e, con la testimonianza di Dimitriy, anche il pensiero del capo della ditta. Mancava un ingrediente fondamentale! Doveva sapere cosa ne pensavano i subordinati, i dipendenti! Violet era capitata a fagiolo, doveva usarla, farle domande, obbligarla ad ottenere delle risposte. L'articolo era evidentemente incompleto, anzi..chiaramente, bastava una semplice occhiata. Oltre al fatto che strutturalmente non andava nemmeno bene..aveva scritto una cosa dopo l'altra, senza un vero ordine. Non tanto per le informazioni, ma la loro disposizione: partì da una spiegazione sul Grumo, per poi elencare grossomodo le informazioni ricevute da Dimitriy.
"Oh Violet!" - si sorprese alla sua vista, scattò il viso guardandola come un cagnolino preoccupato per la sua pallina. Tirò leggermente di lato le braccia posate sul foglio, con quel'ultimo.
"Tu!" - esclamò indicandola a braccio teso.
"Non hai nessun diritto per farmi domande!" - magari doveva fare l'attrice piuttosto che tentare di farsi assumere come giornalista provetta.
"Oggi sono io che faccio le domande!" - si alzò in piedi stringendo il foglio in mano sulla destra. Emanava un ardore innaturale creando un'atmosfera tipicamente ridicola.
"Sto provando a scrivere un articolo basata su un'intervista, non puoi sottrarti alle mie domande!" - la mano libera mutò in precedenza in un pugno sottolineando la volontà della bionda, per poi nuovamente mostrare l'indice e puntare l'altra.
"Cosa ci fai tu qui?" - piegò il foglio e lo poggiò sul tavolo, tirò fuori il blocco usato per appuntarsi le risposte degli altri..o meglio, solo di Dimitriy, e si preparò. Osservando Violet con un'espressione ridicolmente decisa, in attesa di riportare ogni possibile lettera in uscita dalla sua bocca.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Non puoi sottrarti!
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Interview Time!
Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo
Lo sguardo indagatorio di Alison fu del tutto inutile nella ricerca delle reali intenzioni di Violet. Si rassegnò, non si aspettava una reazione così..partecipe? Che sia il termine giusto?
Merda..con lei non sono preparata - si rilassò, seduta come prima. Teneva il foglio coperto, non voleva in nessun modo far sapere a Violet le sue "importanti" scoperte. A dire il vero, si trattava semplicemente di seguire gli schemi. Dopotutto nessun giornalista mostra le risposte degli altri. Aveva intervista Dimitriy nel suo ruolo di proprietario del Grumo. Aveva incontrato uno sconosciuto e non era riuscita ad ottenere proprio nulla. Quello potevo venir considerato come una pausa.
Proviamo a seguire lo schema - pensò, di tanto in tanto tirando un'occhiata diffidente sull'altra. Poteva considerare Violet come un dipendente del Grumo. Quindi chiedergli semplicemente cosa ne pensava del Grumo, del suo lavoro e..si, assolutamente, non potevano mancare le domande mirate alle considerazioni personali sugli altri colleghi. Sorrise, facendo finta di leggere il foglio. Poi rialzò gli occhi su di lei, schiarì la gola, annunciando indirettamente l'inizio della seconda parte dell'intervista.
"Bene bene.." - prese la penna e premette col pollice il pulsante per far uscire la punta - "Saranno tre domandine semplici" - affermò con un ghigno trascurabile. Violet doveva essere a conoscenza del marchio degli Eversori, mica doveva essere Alison a dirle di fare attenzione alle parole usate. Chissà se era il caso di avvisarla che..tecnicamente doveva stare ad un certo gioco. Considerare le sue domande su un dato aspetto e rispondere indirettamente. I soggetti non dovevano essere nominati. Altrimenti la giovane avrebbe subito la maledizione della gilda perdendo la memoria di loro. Vallo a spiegare ai superiori poi, vallo a spiegare a lei quando si chiederà il motivo per cui è finita in un seminterrato di un locale.
"Cosa ne pensa del Grumo? Mi è stato detto che è economicamente stabile e che tutto procede bene" - prima domanda, niente di difficile. Spiegare brevemente il proprio pensiero sul Grumo, ricordando che si tratta..per questa volta, del primo e unico impiego di Violet. Lei non è un eversore, lei è una lavoratrice del locale.
"Cosa ne pensa dei suoi colleghi?" - seconda domanda, allusivamente si riferiva ai suoi compagni dell'organizzazione. Ha accettato di collaborare, non può tirarsi indietro, questa è l'occasione giusta per dire ciò che pensa in faccia ad Alison, che nel mentre rimase lì con un sorriso malizioso. Fin troppo curiosa di ciò che pensa degli altri. Ma non è finita. La terza, ultima e più importante domanda.
"Cosa ne pensa del suo datore di lavoro?" - a chi si riferì se non a Dimitriy? Che colpo al cuore! Il sorriso della bionda si fece ancora più marcato. Abbassò leggermente la testa verso il basso, mentre gli occhi rimasero appiccicati su di lei. Premette il pulsante della penna ripetutamente attendendo le risposte di Violet. Non voleva perdersi alcuna parola. Nemmeno una singola lettera. Sperando ovviamente che la ragazza non si dilungasse..un po' troppo esageratamente.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Che risposte mi fornirai, cara Violet?
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Il segreto
Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo
Scrisse senza pensare, senza quasi ascoltare realmente. Ogni parola veniva trascritta..o quasi.
Cosa..cosa aveva detto? Merda mi è sfuggito.. - scarabocchiò, lanciò un'occhiata a Violet, accigliò lo sguardo e riprese a concentrarsi sul foglio. Sostituì qualche parola, cercò di seguirne il concetto e non più di copiarlo, in quanto non era così veloce a scrivere. Inclinò la testa perplessa notando alcuni buchi bianchi sullo scritto. Scrollò le spalle. Le risposte di Violet erano alquanto..sincere, però non andavano bene per l'articolo. Tra termini e idee troppo personali non poteva proprio mandare l'articolo così. Violet non aveva capito che doveva stare un po' al gioco. Poi quella, incuriosita, si avvicinò pericolosamente. L'allarme anti-ficcanaso si attivò e Alison reagì immediatamente scacciando via il viso della telepate agitando la mano più vicina, mentre con l'altra tirava dalla parte opposta il foglio.
"Ma quale rivista!" - tuonò ritraendosi lateralmente, quasi Violet fosse un essere contaminato. Cercava solo di proteggere il contenuto dell'articolo.
"Giornalismo, Violet, sto per diventare una persona importante!" - delirò, poiché quella era solo un'illusione, davvero credeva di poter aspirare ad un posto del genere? Una come lei? Si spostò con la sedia saltellando un paio di volte. Poi si ricompose e rilesse i pezzi di risposta trascritti.
"Ma..non posso mandare questa robaccia!" - si sporse di lato, indirizzandosi verso la porta alle spalle di Violet - "Ma chi mi avete mandato??" - si tirò una manata in faccia con un'espressione di disappunto e scuotendo il capo orizzontalmente.
"Non posso scrivere cose così complicate e poi..ruolette, vincere..che è sta merda? Se leggono questo non si faranno un'idea buona del Grumo!" - lasciò il foglio sul tavolo, tirandosi indietro e appoggiando la schiena completamente alla sedia. Intersecò le braccia sotto il petto e annuì. Erano quattro gatti al Grumo. Uno era assente, un altro era andato via. Rimanevano in tre: Dimitriy, Violet ed Alison. Insomma, Alison faceva le domande, Dimitriy rispondeva in qualità di capo e Violet doveva assumersi l'arduo compito di rappresentare il gruppo dei lavoratori. Certo, alla fine era come se dovesse rispondere solo di se stessa, però se dovevano mostrare il lato positivo del locale dovevano..fingere.
"La seconda parte non va bene" - concluse, non le interessava sapere cosa pensava realmente, o meglio..voleva anche e si sentì soddisfatta di aver fatto cadere la giovane nella trappola. In questo modo ebbe l'opportunità di sgridarla e sentirsi più superiore di lei. Una piccola soddisfazione. Un ghigno segnò la bionda mentre la sua mente veniva addensata di questi pensieri. Scosse il capo e si riprese tornando a guardare Violet. Riprese nuovamente il foglio stringendolo al petto come fosse un tesoro.
"E così stimi tanto Dimitriy, eh? Molto da sentirti "mentalmente vicina", eh?" - gli occhi si assottigliarono un pochino, un sorriso malizioso segnò la parte inferiore del volto, mentre le sopracciglia mostrarono un paio di contrazioni. Le stava lanciando una frecciatina.
"Uuuh! Qualcuno nasconde dei sentimenti, eh? Dì la verità!" - e ora mostrò i denti, poiché quel sorriso si allargò a sufficienza, credendo di aver fatto centro.
"Su questo foglio c'è uno dei segreti più nascosti di Dimitriy, sei curiosa, vero?" - non serviva nascondere nulla alla neo-pseudo-giornalista Alison.
"Potrei farci un nuovo articolo, magari chiamandolo "Il Segreto": una storia d'amore da una dipendente e il suo capo, cui nasconde un ricercato segreto" - annuì nuovamente, credendo di essere un genio. Poi simulò una risata, portando la mano a dita unite presso il mento.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - La verità viene sempre alla luce con me, Violet!
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Tantene
Luogo: Bloodrunner - Locale Il Grumo
Aveva effettivamente ragione. Dimitriy non avrebbe mai potuto rivelare un segreto importante ad Alison. Durante un'intervista da pubblicare. Ma Violet non aveva assolutamente capito come funzionava il gioco. Alison non stava mentendo, ma il segreto non era relativamente importante. Anzi..molto banale a pensarci bene, ma fondamentale per ogni donna! Insomma..stiamo parlando del motivo per cui i capelli di Dimitriy sono così favolosamente lisci. Non figuratevi l'assassino voltarsi sensualmente e lasciar muovere i suoi capelli al vento. I capelli di Alison, in confronto, erano molto diversi, non tanto crespi, ma molto mossi e confusionari. Per non parlare di quelli di Violet. Senza offesa, da Alison, ma i capelli della telepate non le piacevano per niente. Dopotutto non sono affari suoi, ognuno è libero di girare come vuole. Però..Tantene, capito? Tantene!
"Ferma lì, Signorina!" - esclama con tonò autoritario. Si alzò dalla sedia, appoggiando una mano al tavolo e puntandole l'indice contro. Quella si era scostata dal tavolo e le aveva dato le spalle mostrando un profondo disinteresse. Stava mandando in fumo i suoi piani. Mentre era ancora alle spalle, un ghigno dipinse il volto della "diabolica" pugile. Poi anch'essa si scostò dal tavolo e con rumorosa fretta si piazzò di fronte a Violet. Tra lei e l'uscita. Con il foglio in mano.
"Ti dimostrerò che ti sbagli!" - seria e convinta, doveva trattarsi di qualcosa di veramente..importante. Batte sul foglio appena sollevato ad altezza viso, di lato.
"Sciocca, ci vuole grande maestria per strappare dei segreti così importanti!" - come a dire che lei aveva un grandissimo talento per il giornalismo. C'era solo un piccolo particolare: il segreto era davvero banale. Quindi quella metà della percentuale poteva venire considerata esatta, anche se..più propriamente non si trattava di una balla. Insomma, conoscete il prodotto Tantene? Avete mai visto i capelli di Dimitriy da vicino? Solo Tantene poteva fare miracoli del genere.
"Tantene, questo è il segreto!" - rivelò con aria soddisfatta. Portò il foglio così vicino al viso di Violet che avrebbe dovuto indietreggiare improvvisamente. Le indicò la parola battendoci il dito sopra ripetutamente.
"Tantene" - ripeté, quasi fosse una parola da tabù o una formula segreta molto potente, tale da generare un incanto catastrofico.
"Tan-te-ne" - sussurrò al suo orecchio, avvicinandosi con uno scattò fulmineo, quasi surreale. Tornò alla posizione di prima.
"Comprendi? Per questo i capelli di Dimitriy sono così, tutto merito di uno dei prodotti migliori al mondo!" - annuì con grandissima convinzione. D'accordo, Alison era una combattente, veniva più considerata come un maschiaccio conoscendola, mentre alla prima occhiata poteva anche risultare un gran pezzetto di donna con gusti..un po' rustici? O, in generale, particolari, fuori dalla norma. Però, d'altronde, aveva grande considerazione di sé, in modo spropositato. Aveva il suo stile, doveva curarsi, per così dire. Doveva essere perfetta per se stessa. Lei si considerava perfetta. Ma a volte, era necessario trattarsi meglio, per risultarsi migliori. Forse può diventare leggermente contraddittorio, specie per una che credeva alla bellezza naturale. Diciamo che..era un'eccezione che confermava la regola, d'accordo?
"Dovrebbe interessare pure a te..per i tuoi capelli, sai?" - annuì ignorando eventuali conseguenze per quella possibile insinuazione. Poi si toccò i capelli, afferrò una grossa ciocca laterale e con l'altra mano cominciò a lisciarseli leggermente con aria altezzosa.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Tantene!
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Se stessi
"Perché?" - una parola, una domanda. La giovane inclinò leggermente la testa di lato con un'espressione confusa ma intenda a comprenderle Violet.
"Non mi vedi bene nei panni di una giornalista?" - ampliò la domanda. Era davvero difficile seguire la carriera da giornalista? Non tanto per quel modello inusuale, raro, anzi unico, di prendere le persone, picchiarle e interrogarle. Quello non è giornalismo. Ma la bionda non aveva forse raccolto sufficienti risposte per stendere un articolo sul Grumo, crearle una copertura migliore e magari avere la possibilità di viaggiare altrove? Non solo! Sarebbe potuta diventare una copertura maggiore. Per dire..se la gente si chiedeva come si manteneva, almeno non pensava alle peggiori cose o lavori, come la prostituta o la criminale, il sicario, la ladra. Inoltre, se non si fosse notato, lei otteneva sempre ciò che voleva. Finora l'aveva sempre dimostrato, tutto ciò che voleva sul momento se lo prendeva. Poi..per gli obiettivi il discorso cambia, serve per forza di cose un tempo maggiore. Non poteva certo eliminare tutti i suoi bersagli in un attimo. Specie se erano incredibilmente bravi a nascondersi o nascondevano..fin troppe carte nelle maniche. Violet la osservava con un'espressione..ridicola. Era terrorizzata, ma da cosa? Davvero da lei?
"Forse hai ragione, dovrei lasciar perdere" - l'ha detto davvero, l'ha detto davvero! Stava ammettendo di non esser tagliata per fare giornalismo. Così facilmente. Quindi si arrendeva, giusto?
"Non fraintendermi, io conosco solo un modo davvero efficacie per avere informazioni da altri e la cortesia non rientra tra queste!" - affermò con fierezza. Probabilmente Violet si sarebbe sdegnata un pochino per questa sua affermazione, dopotutto si stava vantando di essere abile nell'usare la violenza dei bruti..il che non rispecchiava il perseguimento alla logica e ragione che tanto piacevano alla scienziata telepatica.
"Dimenticavo.." - le strappò il foglio davanti, per poi unire i pezzi e appallottolarli per bene, senza buttarli. Non voleva permetterle di recuperare i pezzi e ricomporre le parole.
"..Ho chiesto a Dimitriy cosa pensava di noi, belle parole per te.." - non stava mentendo, l'aveva chiesto davvero e le parole erano davvero belle. Non poteva non aver acceso un po' di curiosità vera stavolta! Indietreggiò abbozzando un sorriso arrogante, come al solito.
"..Ma non ti dirò nulla! Tiè!" - un cenno col capo mentre i passi si susseguivano a ritroso. La pugile si voltò letteralmente, guardando un'ultima volta di sbieco la sua compagna per poi avanzare verso la porta, si toccò la tempia destra con l'omonimo indice appena per poi lasciar cadere il braccio. Aprirla e abbandonare la sala.
Curiosa e intraprendete - pensò. Lo pensò apposta, ripeté le parole che si era stampata in mente. Non lo disse, aveva detto che non lo avrebbe fatto. Quindi scelse di pensarlo. Poiché sapeva che Violet era in grado di leggerle il pensiero. Se lo voleva sapere, quindi, doveva soltanto espandere la mente, rompere un attimo le regole per accorgersi che la stessa bionda aveva accettato di concederle di farlo. Poteva comprendere i suoi stati d'animo? Curiosa e intraprendente. Mentre a lei era capitato un semplice "testa calda rompiballe" e non aveva rimpianti per quello, anzi, se non fossero quelle le sue descrizioni, non sarebbe lei, no? Proprio questo il punto. Forse è questa la ragione per cui ha scelto di mollare di punto in bianco l'idea spassosa di diventare una giornalista. Non era nel suo personaggio, non era lei. Alison era solo una combattente, le piaceva, molto più di fare domande. Pugni, calci, testate, sudore, lotta, questo faceva per lei. Non tenere un microfono e accentuare il suo lato "rompiballe", preferiva temprare la via della "testa calda", sfoggiando la sua forza attinta dalla rabbia e picchiando male chiunque doveva ricevere punizioni da lei. Sorrise. Superficiale? Vacua? Che importanza aveva, volete forse un personaggio diverso da Alison Jin Long? Giammai!SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Mentale: Normale - Giornalista? Come chiedermi di diventare un'eroina!
Stato Fisico: Normale
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Edited by "Gerik" - 19/3/2016, 02:38. -
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