Gajeel Redfox VS Violet

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    « Signore e signori! »
    la sua voce attirò l’attenzione di tutti
    « Siete pronti per il prossimo massacro? »

    Seduto sul suo scranno, Bid’daum ascoltò il Cerimoniere mentre recitava il solito formulario che inaugurava ogni scontro. Aveva un ascendente incomparabile sulla folla. La sua dialettica, il portamento, la capacità di aizzare o placare il pubblico in un battito di ciglia: probabilmente era l’individuo più rispettato dell’intero presidio. Nonostante si mostrasse solo in occasione degli spettacoli e mai al di fuori dello stadio, la sua reputazione superava quella di tutti i Comandanti e dei Pasha messi assieme. Le rare volte in cui aveva dato sfoggio dei suoi poteri aveva compiuto azioni impensabili: in alcune locande si raccontava ancora di quella volta in cui aveva fermato con una mano il colpo a ghigliottina di un Titano di Recupero. Poteva trattarsi di uno dei tanti aneddoti ingigantiti dai fumi dell’alcool, ma tutti gli spettatori di allora potevano giurare di aver visto la stessa cosa.
    Erano comprensibili le perplessità di molti, che si chiedevano come mai un tale individuo non avesse reclamato per sé il titolo di Alfiere. Il Kuthiano sogghignò ad un tale pensiero. Certo, sarebbe stato un perfetto candidato per il trono del Sud, se solo non fosse stato per quel particolare.

    Fortunatamente la folla era ignara di tutto.
    Il peso di quel segreto era soltanto suo.

    Conosceva già i gladiatori di quella sera. Uno era Gajeel Redfox, affiliato dell’organizzazione di Lazarus. Il giorno del loro primo incontro si era presentato al suo cospetto insieme al capo della Seele. Nel suo curriculum all’Arena compariva già una vittoria a tavolino per fuga dell’avversario. Dall’altro lato del ring ci sarebbe stata Violet, niente meno che una recluta degli Eversori. I rapporti che gli avevano presentato sul suo conto non erano positivi: secondo Zygoin era una ribelle che rifiutava il lavoro di squadra. Il Gerarca si era ripromesso di accertarsene personalmente, ma non avrebbe mai immaginato che la ragazza si sarebbe presentata di sua sponte all’Arena Nera. Era giunta fino a Merovish per dimostrargli quanto valesse, oppure si trattava di una strana coincidenza e lei era ignara che un suo superiore fosse il responsabile del palcoscenico della morte?

    « Si comincia. »

    L’avrebbe scoperto molto presto.


    Gajeel Redfox VS Violet

    Campo di battaglia: Ring ellittico dell’Arena Nera, il colosseo sotterraneo di Merovish.
    Condizioni ambientali: Alta temperatura, aria ferma. Di sera lo stadio è illuminato artificialmente.
    Numero di post: Presentazione + x post di combattimento (nessun limite).
    Criteri di Valutazione: Scrittura, Strategia, Sportività e Puntualità.
    Penalità: Dopo il 4° giorno di mancata risposta.
    Altro: Facoltà d’intervenire durante lo scontro con post da QM in caso d’infrazioni indicate nel Bando.
    Primo post: Gajeel

    Date il massimo e… buon divertimento!

     
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    La prima volta nell’Arena Nera non era andata bene. Gajeel era pronto allo scontro e stava per mettere in campo tutta la sua preparazione al combattimento, tutta la sua esperienza affinata in anni di risse e scazzottate, ma proprio non poteva immaginare un simile colpo di scena. Il giovane pensava che almeno in un luogo come quello, il tempio della violenza e della lotta, i codardi fossero banditi... ma purtroppo non era così. Ancor prima che la battaglia entrasse nel vivo, la signorina sua avversaria pensò bene di darsela a gambe, lasciando il guerriero del Nord con un palmo di naso e una figuraccia sulle spalle: non pensava proprio di dare uno spettacolo simile.
    Per fortuna la gente aveva la memoria corta quando si trattava di queste cose, a loro bastava solo vedere il sangue scorrere e non aveva molta importanza se quello veniva additato come un perdente o semplicemente il solito fortunato. Ogni nuovo incontro aveva una storia a se, anche quando uno dei partecipanti era ormai noto. Trovare due cagasotto di fila non era troppo probabile, quindi questa volta il borchiato era fiducioso ed era certo che sarebbe riuscito a regalare al pubblico un match indimenticabile, uno di quelli che si raccontavano nelle leggende.
    La seconda volta doveva per forza essere quella giusta, così si disse il Dragonslayer mentre superava l’arco che delimitava il confine dell’arena, avanzando con gli stivali sulla sabbia grigia e stavolta priva di cadaveri maleodoranti. I suoi passi erano sicuri, lo sguardo fisso al terreno... il cappuccio calato sul volto ne nascondeva l’espressione. Non era per timidezza o paura, quel mantello che l’avvolgeva non era un normale capo d’abbigliamento: esso ribolliva di Tenebra. Spire scure danzavano attorno al corpo del guerriero, il quale non ebbe neanche bisogno di alzare lo sguardo per capire che il suo avversario era una donna, gli bastò fiutarlo. Anche se in verità non gli importava molto conoscere il suo avversario, al momento gli interessava solo combattere.
    Prima di iniziare però sollevò il capo, mostrando i suoi occhi rossi... ma non era un rosso normale. Essi erano incandescente, sembravano quelli di un demone assetato di sangue, proprio ciò che quel teatro di morte richiedeva. Lasciò quindi che il terrore si iniziasse a insinuare nel nemico, quello era il primo passo per raggiungere la vittoria. Come al solito le abilità avversarie erano un mistero, però Gajeel era più che sicuro delle sue abilità e sapeva bene che sfruttandole al massimo, poteva sbaragliare qualsiasi nemico gli si parasse davanti. Attese quindi di scoprire le reazioni di quella donna, prima di lanciarsi senza pensieri in quella lotta all’ultimo sangue.



    CITAZIONE
    Gajeel Redfox

    Stato fisico: Ok.
    Stato mentale: Ok.
    Magia: 110%

    Passive: Olfatto supersviluppato - Auspex Magico - Mana +10% - Percezione Pericoli - Power Up Forza 50% - Power Up Resistenza 50% - Power Up Agilità 50% - Power Up Velocità 50% - Assimilazione Ferro (Only GdR) - Aura di Terrore - Auspex Spirituale

    Equipaggiamento:
    .Cloak of Shadows ~ Mantello delle Ombre
    Si tratta di un oggetto molto particolare, recuperato durante un'avventura del Dragonslayer in un altro mondo. Durante quel viaggio Gajeel ha affrontato il precedente possessore del mantello, sconfiggendolo e recuperando la "reliquia" insieme ai suoi compagni. All'inizio però non l'ha portato con se, ma una volta tornato sul semipiano, beh, si ritroa tra le mani il particolare indumento insieme a tutti i suoi poteri contro i quali il ragazzo si scontrò, avendo però la meglio.
    L'indumento si presenta come una normale felpa con cappuccio, priva però delle maniche di cui rimangono solo alcuni brandelli all'altezza della spalla. Il suo colore è nero e non presenta nessuna chiusura sul davanti, assumendo così la forma di un mantello. Una sua particolarità è il fatto che una volta indossato il cappuccio, gli occhi del possessore diventano completamente rossi, sia il bianco che l'iride, donando così un aspetto un po' demoniaco, ma solo esteticamente: non comporta nessun potenziamento o bonus.
    Oltre a ciò il mantello nasconde vari poteri legati a un fumo denso e scuro in cui muta secondo il volere dell'utilizzatore, permettendogli di fare numerose cose con esso come ad esempio volare o passare in luoghi inaccessibili. Ma i poteri, forse a causa del viaggio dimensionale sembrano regrediti e al momento sono in via di risveglio, infatti molti di essi sono bloccati. Starà al tempo e al potere magico del ragazzo risvegliarli.

    Pietra spirituale
    Ogni membro dell'azienda ha la sua pietra spirituale: un cristallo trasparente come vetro, grande quanto mezzo pugno. È una pietra spirituale di Daleli, predisposta a contenere degli spiriti.
    Pagando un consumo variabile è possibile sigillare un fantasma all'interno della roccia, che inizierà a brillare per l'energia in essa racchiusa.
    La spesa energetica dipende dalla forza del bersaglio. Indebolire lo spirito nemico lo rende più facile da catturare.
    Le pietre sono state incantate da Lazarus, che le ha contaminate con gocce di Tenebra.
    Con un consumo medio, l'oscurità verrà rilasciata e contaminerà ogni spirito nel raggio di 5 metri, rendendolo corporeo per due turni. Gli spettri appariranno come figure di fumo nero, e saranno così vulnerabili agli attacchi fisici.
    [Tecnica variabile di cattura spiriti - Tecnica media di materializzazione spiriti]


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    Dio, che emozione! Brividi, eccitazione, cuore che palpita, le pupille dilatate dall'adrenalina vibrano frenetiche ed un sorriso ingenuo e speranzoso si estende sulle mie labbra.
    "First date: electricity!", i primi versi di una vecchia canzone mi riaffiorano alla memoria, mentre faccio il mio primo passo nell'Arena Nera: ho la "testa a jukebox", come dico di solito. Uno stato alterato di coscienza molto divertente ma anche talvolta frustrante -specie quando ti ci svegli la mattina-: niente musica nelle mie orecchie, eppure sento un frastuono melodico paragonabile a quello che i vecchi chiamano "rumore" quando ascoltano un buon pezzo metal, con tracce molto specifiche ed accurate "in esecuzione".
    Il mio sguardo spazia per tutta l'arena spoglia, gli spalti d'ossidiana gremiti, superando i miei capelli viola, accarezzando le onde cerebrali spasmodiche del pubblico. Li sento, li posso ascoltare come fossero nella mia testa, i loro pensieri frenetici, la loro brama di sangue, il desiderio della lotta anche solo vista da lontano: li fa sentire vivi, li mantiene svegli, li fa dormire bene la notte. Sbatto il mio bastone per terra, sorriso fiero, sguardo penetrante ancora a metà panoramica.
    Sì, fremono. Fremono per l'incontro senza tempo che sta per nascere sotto i loro occhi. Fremono per questa creatura di tenebra e violenza vermiglia che sta per imbrattare i sotterranei del deserto venendo al mondo, mentre vede la luce -artificiale- del ring, biechi spettatori entusiasti di qualcosa di sporco e cattivo.

    Fremono. Esattamente come me.

    Il mio "primo appuntamento", in questo posto che ha il suo peso in quest'angolo di multiverso, e potrebbe averlo anche nella mia vita se riuscirò a partecipare ad altri incontri. Certo, certo...un'attività secondaria, nulla di fondamentale e vitale, per carità: nulla che c'entri col mio lavoro o la mia sopravvivenza, il cui fallimento non avrebbe ripercussioni gravi da un punto di vista utilitaristico e puramente razionale, ma...Fuck it all! Potrebbe regalarmi una tale mole di divertimento!!! Sono stufa di sacrificare la mia gioia in favore di ciò che si dovrebbe fare, di ciò che sarebbe utile o razionale fare! È ora di ammetterlo e di andarne fiera: "emotivamente parlando, questa cosa è importante per me", specialmente ciò che sta per accadere or ora. Sono sovreccitata, è il mio primo appuntamento -ufficiale per di più!- dopo tanto tempo, in un senso distorto e distopico del termine, qui in quest'istituzione tanto rinomata e intrigante: chi mai guarderebbe ad un evento simile paragonandolo al primo incontro romantico tra due innamorati? Chi mai proverebbe lo stesso batticuore, chi mai sarebbe così speranzoso e felice? Io, ed altri psycho-social outcasts come me: gente che non pensa in maniera ortodossa e perbenista, gente che non ha la benché minima intenzione di starsene rinchiusa nelle gabbie dorate della società civile. Gente che ha visto Fight Club e ha bramato di farne parte, un giorno.
    "Primo appuntamento", "primo appuntamento", "primo appuntamento": questa definizione continua a rimbombarmi in testa, alimentando con carburante esplosivo tutta la spirale viziosa di euforia perversa che mi anima. È da tanto, tantissimo che non combatto. In maniera seria, intendo. Ultimamente mi sono lasciata andare fin troppo: ore e ore a studiare in biblioteca, umani comuni da smazzolare nelle missioni...Non ci sono più le sfide di una volta, non c'è più quel senso di ebbrezza che ti fa sentire vivo, è tutto piatto, noioso, ordinario. Per questo ho deciso di scendere in campo anch'io: per lo stesso motivo per cui ho deciso di arruolarmi nell'Eversione, per lo stesso motivo per cui ho deciso di farmi assumere come guardia del corpo da Shifter ormai tanto tempo fa.
    Per l'adrenalina, per drogarmi, per..
    .

    “Oh, merda...”


    ...E a vedere il mio avversario, ora, di fronte a me, incappucciato e con quei due tizzoni ardenti in una pozza d'ombra al posto del viso, mi vien da domandarmi perché mai io lo abbia deciso. Perché, Violet, perché?! Cazzo!!
    Tremo.
    Brividi ancora, ma di ben altra natura, mi risalgono lungo la schiena. Questa volta sono gelidi, non sono quelli caldi delle mani che prudono: questi sono di paura, di...terrore, perfino. Un improvviso, quasi inspiegabile terrore, come se ci fosse qualcosa di distorto, di sbagliato, di...innaturale, dietro tutto ciò. Di...esterno, al mio cervello.
    Sapevo a cosa sarei andata in contro, quando ho dato la mia adesione, no? Eppure...Credevo di essere preparata a tutto, eppure...Non avevo calcolato la pericolosità degli avversari, o meglio le emozioni che mi avrebbero potuto suscitare: troppo fiduciosa in me stessa, nelle mie abilità, nel mio essere immortale. Troppo sicura di me, biased dalle bazzecole affrontate da un po' di tempo a questa parte: pensavo di venire qui, di approcciarmi con calma e fredda razionalità, di sezionarli come cavie da laboratorio, divertendomi certo, ma...Mi ero scordata di che effetti ha, la sensazione che andavo cercando da troppo tempo ormai, e che ora ho trovato. La sensazione di non essere onnipotente e protetta a 360°.

    "When you walk in, you short my circuitry."

    Mi fermo, immobile nella mia metà della piazzola, paralizzata da questa ventata inaspettata ed inspiegabile di...non so nemmeno come definire con un unico termine questa sensazione, fissando e squadrando quell'uomo sconosciuto. Incapace di scollargli gli occhi di dosso, incatenati magneticamente dalla fobia e dall'esigenza di tenerlo sott'occhio, controllato, per poter seguire ogni sua mossa e prevenire ogni eventuale minaccia. I sensi scattano, il mio intero organismo è in allarme, il respiro si fa più pesante e per qualche attimo ho difficoltà a rimanere lucida e razionale, a ragionare, a elaborare strategie -ed invece sono ciò di cui ho più bisogno ora-.
    Una scarica mi attraversa, mentre sgrano gli occhi ed ansimo, con la pelle d'oca: anche i miei ora sono cremisi, ma a differenza dei suoi sono iniettati di sangue; i miei canini, invece, si allungano e si protendono quasi verso di lui, mentre la mia bocca si spalanca in un gemito lussurioso e muto, facendomi domandare se mi stia avvicinando al masochismo. Che sia il piacere di una sfida finalmente alla mia altezza? Se è in grado di farmi paura prima ancora di vederlo in azione, forse è veramente valevole come avversario: se ho paura di farmi male sul serio, allora è quello a cui tanto ho anelato, no? Sì, la paura che mi fa provare incontrollatamente non fa altro che aumentare la mia eccitazione, e rendermi più cattiva
    .

    smile1_zpssfspzgsk

    «Che vinca il più bastardo...»


    Mormoro in un sussurro che probabilmente solo io posso percepire, mentre la mia lingua lambisce l'arcata dentaria superiore e deformata con fare malizioso e peccaminoso, salvo poi stringere i denti cercando di non farmi travolgere dal panico. Non è masochismo, ora lo capisco: è voglia di superare i propri limiti, accettando il sacrificio che ciò comporta. Sono in ballo e devo ballare, c'è poco da fare: non mi tirerò certo indietro, in fin dei conti ho fiducia motivata nelle mie capacità nonostante i tentennamenti degli ultimi secondi, e viceversa non ho motivi razionali per sostenere questi sentimenti che provo tutt'a un tratto.
    ...Anzi, mi sento instabile, bipolare addirittura: da un lato ho paura e vorrei scappare, dall'altro non vedo l'ora di gettarmi nella mischia addosso a lui fino ad affondare famelicamente i miei canini nelle sue carni! Saranno Raven e Giulietta, le mie due metà mentali opposte, che combattono tra di loro? No, sono io, solamente io, Violet, Black Sun, che sto diventando malata e perversa, che mi sto autodistruggendo interiormente spingendomi al limite per non pensare in maniera conscia e razionale. Sono io, che mi butto a capofitto e di faccia, per sporcarmi e sovrascrivere il dolore con altro dolore ma di fonte diversa per ingannare il mio cervello, o con del potere con cui illudermi di poter sopperire alle mancanze della mia vita. Mancanza d'amore, nel caso specifico.
    Sorrido terrorizzata, di nuovo, fissando quella vorace fiamma che minaccia di consumarmi molto presto.

    ...

    Dio. Che figata! In quale maledetta cosa mi sono andata a cacciare, stavolta?
    !


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali, euforica e terrorizzata al contempo.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 100%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Revan's Robes (Armatura, 1pt).
    ¬ Chakram seghettato (Lama circolare, 1pt).
    ¬ Pugnale (Lama, 1pt).
    ¬ Glock 19 (Pistola, 2pt).
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone, 1pt).
    ¬ Fangs & Claws (Armi naturali, 3pt).
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Sta ferma nella sua metà dell'Arena e subisce la passiva di aura di terrore, ma è lì per combattere e non si tira indietro, anzi è ancora più entusiasta.

    Note_

    Scusate la lunghezza XD violet è sempre complessa dal punto di vista psicologico, specie se interferiscono con aure del genere X°DDDD tranquilli: i prossimi post saranno più umani asd.


    Ramona_super-1-_zps41489fec





    Edited by Zaho's Violet - 27/4/2015, 14:34
     
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  4. _MajinZ_
     
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    Gajeel sorrise quando fiutò quell'odore tipico, il profumo che ogni essere vivente dotato di cervello emetteva quando aveva paura. Era un odore particolare, sgradevole per certi versi, ma si trattava di una fragranza adorata dai predatori. Il Dragonslayer in quel momento si sentiva un predatore che aveva chiuso all’angolo la preda braccata per ore, facendo aumentare sempre di più la pressione psicologica sul povero sventurato, che inconsapevolmente rilasciava in continuazione l’aroma del terrore più puro, spianando ancora di più la strada a chi gli dava la caccia.
    Tuttavia quell’odore era mitigato da qualcos’altro, non si trattava solo di paura, all’interno infatti vi era anche una sorta di eccitazione, la stessa che attraversava ogni vena, ogni muscolo e ogni ossa del borchiato... non vedeva l’ora di iniziare e il fatto che si sentisse anche superiore, non faceva altro che aumentare il suo ego. Però ciò non lo stava distraendo rendendolo cieco, tutt’altro: avrebbe sfruttato la sua posizione di vantaggio per rendere inutile ogni tentativo di impensierirlo da parte del nemico. Avrebbe regalato al pubblico uno spettacolo degno di nota, annichilendo l’avversario fino a renderlo al pari di un verme in grado solo di strisciare.
    Il ragazzo ghignò a sua volta, mostrando anch’egli i suoi denti appuntiti... le zanne di un drago. In ogni caso non era la cattiveria ad animare le intenzioni del moro, non voleva semplicemente fare male a quella ragazza per puro diletto. In questo momento la passione per la lotta gli imponeva di dare tutto se stesso in quella battaglia, onorando il terreno che stava calpestando nel bene e nel male, rispettando il nemico al massimo combattendo con lealtà e coraggio. E sapeva bene che non sarebbe stata una passeggiata, magari nonostante la paura lei sarebbe riuscita a tirare fuori qualcosa di imprevedibile. Perché era si giusto avere paura, ma superarla era la prima prova per essere un vero guerriero. E visto che quella non era l’Arena dei perdenti, non sempre almeno, c’era la concreta possibilità di dare vita a uno scontro epico.
    Ad ogni modo il capellone non aveva intenzione di starsene li impalato, squadrando con il suo sguardo infuocato la sua avversaria. Era li per combattere, quindi sollevò i pugni e si scrocchio le dita, facendo poi lo stesso portandosi una mano al collo e muovendo un paio di volte il capo per far scattare le vertebre, allentando la tensione muscolare. Quando i preparativi furono pronti, Gajeel si mise in posizione, apprestandosi a iniziare, non prima però di aver parlato un’ultima volta.
    Che vinca il migliore... cioè io.
    Eccola li, la provocazione venne scoccata come una freccia, sperando di centrare in pieno il bersaglio. Non era una tattica vincente, ma l’esperienza gli aveva insegnato che far perdere la concentrazione a un nemico per altro già scosso, era un ottimo modo per mettere le basi per una bella vittoria. La cosa brutta però, era il fatto che quella tattica funzionava anche su di lui.
    Comunque, il tempo dei ragionamenti era giunto presto al termine e senza indugiare oltre, il Mangiaferro si scagliò in avanti sfruttando le sue impressionanti doti fisiche. Corse fino ad arrivare ad un paio di passi dalla ragazza, in quel preciso istante i suoi pugni si mossero per scontrarsi tra loro all’altezza del petto, facendo esplodere un’improvvisa onda d’urto dritta in faccia alla nemica. Gajeel però non fermò la sua corsa, anzi, sfruttò quell’impeto per continuare a martellare di colpi il bersaglio: ne scagliò quattro in rapida successione, tre pugni diretti all’addome e al petto, chiudendo il quadretto con una testata dritta contro il naso avversario. Infine avrebbe chiuso il tutto con un ultimo braccio teso, cercando di restare il più possibile addosso alla donna così da continuare a sfruttare le fortissime abilità nel combattimento ravvicinato che caratterizzava lo stile del Dragonslayer.



    CITAZIONE
    Gajeel Redfox

    Stato fisico: Ok.
    Stato mentale: Ok.
    Magia: 95%

    Riassunto: Dunque, Gajeel corre verso Violet e quando le è quasi addosso usa la Rottura Draconica per spazzarla via, continuando poi l'inseguimento scagliando i quattro colpi dell'Impeto del Drago, chiudendo il tutto con un ultimo braccio teso (si, stile wrestling) sfruttando l'azione gratuita.

    Passive: Olfatto supersviluppato - Auspex Magico - Mana +10% - Percezione Pericoli - Power Up Forza 50% - Power Up Resistenza 50% - Power Up Agilità 50% - Power Up Velocità 50% - Assimilazione Ferro (Only GdR) - Aura di Terrore - Auspex Spirituale

    Equipaggiamento:
    .Cloak of Shadows ~ Mantello delle Ombre
    Si tratta di un oggetto molto particolare, recuperato durante un'avventura del Dragonslayer in un altro mondo. Durante quel viaggio Gajeel ha affrontato il precedente possessore del mantello, sconfiggendolo e recuperando la "reliquia" insieme ai suoi compagni. All'inizio però non l'ha portato con se, ma una volta tornato sul semipiano, beh, si ritroa tra le mani il particolare indumento insieme a tutti i suoi poteri contro i quali il ragazzo si scontrò, avendo però la meglio.
    L'indumento si presenta come una normale felpa con cappuccio, priva però delle maniche di cui rimangono solo alcuni brandelli all'altezza della spalla. Il suo colore è nero e non presenta nessuna chiusura sul davanti, assumendo così la forma di un mantello. Una sua particolarità è il fatto che una volta indossato il cappuccio, gli occhi del possessore diventano completamente rossi, sia il bianco che l'iride, donando così un aspetto un po' demoniaco, ma solo esteticamente: non comporta nessun potenziamento o bonus.
    Oltre a ciò il mantello nasconde vari poteri legati a un fumo denso e scuro in cui muta secondo il volere dell'utilizzatore, permettendogli di fare numerose cose con esso come ad esempio volare o passare in luoghi inaccessibili. Ma i poteri, forse a causa del viaggio dimensionale sembrano regrediti e al momento sono in via di risveglio, infatti molti di essi sono bloccati. Starà al tempo e al potere magico del ragazzo risvegliarli.

    Pietra spirituale
    Ogni membro dell'azienda ha la sua pietra spirituale: un cristallo trasparente come vetro, grande quanto mezzo pugno. È una pietra spirituale di Daleli, predisposta a contenere degli spiriti.
    Pagando un consumo variabile è possibile sigillare un fantasma all'interno della roccia, che inizierà a brillare per l'energia in essa racchiusa.
    La spesa energetica dipende dalla forza del bersaglio. Indebolire lo spirito nemico lo rende più facile da catturare.
    Le pietre sono state incantate da Lazarus, che le ha contaminate con gocce di Tenebra.
    Con un consumo medio, l'oscurità verrà rilasciata e contaminerà ogni spirito nel raggio di 5 metri, rendendolo corporeo per due turni. Gli spettri appariranno come figure di fumo nero, e saranno così vulnerabili agli attacchi fisici.
    [Tecnica variabile di cattura spiriti - Tecnica media di materializzazione spiriti]


    Tecniche utilizzate:
    Rottura Draconica
    Tecnica semplice quanto efficace, utile per spezzare il ritmo di uno scontro. Dopo aver concentrato il potere magico nei pugni, Gajeel scontrerà tra loro i due diretti all'altezza del petto, generando una piccola esplosione che si allargherà di colpo in un'area sferica, generando un'onda d'urto che spazza ciò che circonda il borchiato.
    [Consumo Medio]

    Impeto del Drago
    I Draghi sono creature istintive, selvatiche... difficilmente domabili. Ciò però non significa che sono essere supidi, tutt'altro: la loro saggezza supera quella di qualsiasi altra entità, tuttavia spesso essa non basta per affrontare le avversità. A volte bisogna sfoderare la propria parte animalesca, quella che non pensa ma fa sempre la cosa giusta. Gajeel è sempre stato un tipo istintivo, da Dragonslayer sfrutta il suo lato selvatico per tempestare il nemico di colpi. Dopo aver rivestito il suo corpo di scaglie nei punti giusti, il moro scaglia una serie di colpi potenziati. Non solo pugni, ma anche calci e testate in numero variabile a seconda delle energie immesse. I colpi inferti sono di carattere contundente, pensati proprio per fiaccare le difese nemiche.
    [Consumo Variabile: 4 colpi basso, 6 medio, 8 alto, 10 critico]
     
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    «Che vinca il migliore... cioè io.»

    «Pfafhaha!»


    La sua battuta spezza la tensione, mi mindfucka e mi lascia per un attimo perplessa a pensare quanto sia gonfiato questo pallone che mi sta davanti. Con quelle semplici parole, nonostante continui ad incutermi timore da un punto di vista emotivo, dall'altro razionale perde invece ogni credibilità, generando in me il germe emozionale per contrastare il terrore che permea le mie membra.
    Parte dunque alla carica, una corsa frontale estremamente banale e rozza -solo nel Caporale Krogan Za'karejsh della White Shadow ho visto un approccio a testa bassa equivalente al suo-, mentre sul mio viso l'espressione si fa seria e lo sguardo minaccioso, pronto a fronteggiare il suo.

    Si comincia.

    A pochissima distanza da me, il mio nemico sbatte i pugni assieme e genera un'onda d'urto discreta, ma prima che possa raggiungere il mio corpo -in frazioni di secondo- mi dissolvo in una nube di fumo e pulviscolo siderale oscuro, avvertita tempestivamente da un "disturbo nella Forza", come adoro chiamarlo io: sesto senso, un presagio di pericolo, un presentimento, interferenze nella linea temporale futura.
    Svanisco, schivando l'attacco iniziale sicura di essermi salvata, con un ghigno beffardo sulla faccia. Quello che mi frega è la tempistica: non posso stare molto in questo stato, ma avrei potuto rimanere smaterializzata più a lungo. Invece no, pecco di presunzione forse, faccio male i calcoli e penso che di fronte ad un tale avvenimento rimanga esterrefatto, che dopo il suo primo attacco si fermi lì, ma non è così: quando ricompaio, una valanga di colpi mi investe in pieno, tre pugni al petto spezzandomi il fiato -per fortuna che mi son decisa a indossare l'armatura, oggi! Anche se non sembra servire a un emerito tubo e non capisco se è lei a scricchiolare oppure le mie ossa sotto di essa-, più una testata in pieno viso! Mi stordisce e mi spinge all'indietro, facendomi spalancare gli occhi ed innescandomi un'epistassi, ma riesco a bloccare l'ultimo attacco col braccio teso grazie alla mia telecinesi. Un riflesso istintivo volto a freezare l'intera situazione, come a voler dire "Fermate tutto e fatemi scendere!", con tanto di braccia alzate a proteggermi il volto
    .

    “GRRRAAAWWWRRGGH!!!”


    La mia parte ferina -quella felina della mia razza ma soprattutto il sangue draconico preso in prestito da Nesrìn- ruggisce dentro me, spingendomi senza razionalità in avanti, all'attacco, urlandomi nelle orecchie di non tirarmi indietro, di non perdere tempo, di non aspettare che l'altro abbia il tempo di fare qualcosa, di imbastire un'altra tattica potenzialmente letale, e di aggredirlo io.
    Non me lo faccio ripetere due volte: digrignando i denti e con sguardo ardente, una fiammata avvolge il mio intero corpo e si propaga prorompente e repentina verso di lui, carica di tutta la mia rabbia e la mia frustrazione per come sono andate le cose nell'ultimo minuto
    .

    chandraridim1_zps12ee39d8

    «BRUCIA TROIAAAA!!!»


    Urlo restituendogli la testata -la mia ha però un gustoso contorno di fiamme arcane, avvolta com'è da quest'ultime ancora- in pieno muso sfruttando lo slancio incontrollato del mio busto. Il fuoco non è abbastanza tangibile per punirlo come si merita: devo pestarlo fisicamente, devo, pena un'insoddisfazione che mi rimarrà per tutta la vita.
    Nel frattempo, in un sol gesto fluido, la mia mano destra scivola tra le mie vesti in cerca della pistola per poi puntarla verso di lui
    .

    * BANG! BANG! BANG! *


    Uno, due, tre proiettili esplodono dalla canna della Glock 19, sfrecciano nell'aria creando piccoli vortici a spirale dietro di loro quando attraversano le fiamme ancora accese.
    Voglio fargli male, voglio riempirlo di botte, perché se le merita tutte.
    E questo è solo l'inizio
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Danni da Basso su busto e viso.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Furente.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 70% (=100% - 10% - 20%).

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Revan's Robes (Armatura, 1pt).
    ¬ Chakram seghettato (Lama circolare, 1pt).
    ¬ Pugnale (Lama, 1pt).
    ¬ Glock 19, 3|6 (Pistola, 2pt).
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone, 1pt).
    ¬ Fangs & Claws (Armi naturali, 3pt).
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).


    Attive

    ¬ Piegare lo Spazio-Tempo.
    Questo potere richiede notevoli conoscenze scientifiche e forza mentale, ma a Violet non mancano e ciò le apre infinite porte, letteralmente. Infatti, attraverso l'apertura di portali dimensionali più o meno stabili od effimeri e di larghezza variabile (tanto da risucchiare all'istante solo lei oppure rimanere aperti e larghi per permettere il passaggio di più oggetti o persone), la ragazza ha potuto e può tuttora sperimentare l'ebbrezza di viaggiare avanti ed indietro nel tempo, in qua ed in là nello spazio (tra universi e dimensioni del multiverso, grazie anche all'esplorazione prodromica tramite astral projection et similia) di fatto teletrasportando sé stessa e/o altri oggetti/individui, e così via. Questo straordinario potere può inoltre essere usato per proteggersi completamente da situazioni di imminente e mortale pericolo, o per (tentare di) schivare attacchi di qualsivoglia natura (fisica o magica) dissolvendosi/smaterializzandosi per pochi istanti o dissolvendo/smaterializzando essi stessi, o raggiungere l'interno di un contenitore chiuso infilando la mano in un mini-portale, raggiungere in un battito di ciglia un posto vicino bruciando pochi metri in un soffio e così via.

    Riassunto Tecnico:
    - Dissolvenza Difensiva: 2pt, Variabile (Medio)
    .

    ¬ Pirocinesi.
    Tra le altre conseguenze della psicocinesi e della magia, nella lunga lista dei poteri di Violet figura anche la pirocinesi, la capacità di generare e manipolare il fuoco tramite lo spostamento telecinetico delle molecole aumentandone l'oscillazione e quindi il calore, fino alla combustione. Può quindi usare tutto il reparto offensivo che il fuoco ha da offrire: sfere incendiarie, fiammate, colpi infuocati, diventare una torcia umana e così via, senza rimanere scottata dalle sue stesse fiamme (cfr. Alterazioni, tra l'altro).

    Riassunto Tecnico:
    - Pirocinesi: 2pt, Variabile (Alto)
    .

    Specchietto Riassuntivo_

    Schiva il Medio iniziale dissolvendosi (Piegare lo Spazio-tempo: Medio), incassa il Basso, para il colpo fisico con la Telecinesi Passiva; attacca con Pirocinesi ad Alto, assieme ad una testata semplice e a tre proiettili semplici.

    Note_

    ---.


    Ramona_super-1-_zps41489fec



     
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    .
  6. _MajinZ_
     
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    Sangue. Gajeel lo fiutò immediatamente quando fuoriuscì dal naso della ragazza, quell’odore metallico e carico non poteva passare inosservato. Causare la prima ferita però era importante in uno scontro, anche la più piccola poteva donare un vantaggio rilevante al colpitore e nel caso preciso di un colpo al naso, le ripercussioni sulla vista e la respirazione potevano essere davvero fastidiose. Tutto ciò diede comunque maggiore carica al Dragonslayer, anche se non tutto il suo assaltò raggiunse l’obiettivo e la cosa non lo soddisfò appieno, sperava davvero di riuscire a guadagnare qualcosa in più... ma non era ne il tempo o il luogo per i rimpianti, quello era un combattimento e lei era già pronta a restituire ogni colpo. E lo fece con gli interessi.
    Fuoco. Una pelliccia di fiamme avvolse la guerriera, inebriando il fiuto del capellone con il tipico odore della magia. In quel momento sapeva già cosa fare e senza perdere tempo richiamò la sua, quella dei draghi, la forza primordiale che solo loro e pochi eletti potevano usare a proprio piacimento. Gajeel era uno di questi e come se fosse la cosa più naturale al mondo, cambiò la composizione della sua pelle, rivestendola con uno scudo fatto di scaglie d’oro... quindi incrociò le braccia davanti al viso e si frappose alla fiammata, annullandone l’opera distruttiva. Forse però avrebbe fatto bene a tenere le braccia alte, perché forse peccando un po’ in presunzione, il ragazzo le abbassò per osservare il nemico e lanciarsi in avanti immediatamente, ma purtroppo fu costretto a cambiare in corsa i suoi piani.
    Pericolo. L’istinto del borchiato iniziò a pizzicare, si sentiva in pericolo e sapeva che stava per arrivare qualcosa, purtroppo però se ne accorse tardi, solo quando la testa della piromane si schiantò sulle sue gengive, condendo il tutto con delle simpatiche fiamme. Erano dolorose, si, ma almeno il taglio sul labbro smise subito di sanguinare. Quando però la percezione di una minaccia tornò a farsi sentire, il ferroso fu attento e pronto a reagire. Lo fece appena in tempo, sentendo del movimento oltre la cortina di fuoco: istintivamente rotolò di lato lanciandosi sulla sabbia grigia, schivando per un pelo i tre proiettili che gli sibilarono attorno, uno lo graffiò all’altezza della spalla. Finalmente l’impeto nemico era terminato, adesso toccava a lui movimentare un po’ lo scontro.
    Oscurità. Ribolliva dall’inizio della battaglia, aspettando il momento giusto per entrare veramente in azione, bramando il momento in cui avrebbe affondato le sue grinfie nella carne di quella ragazza. E Gajeel non aveva nessuna intenzione di deluderla, era pronto a scatenarla senza remore. Allungò in avanti le braccia ormai nascoste dal buio, avvolte dalla nebbia nera e in seguito a quel gesto due braccia oscure saettarono verso il bersaglio, allungano gli artigli verso di lei, verso il volto... ma poi cambiarono direzione per puntare alle gambe, con l’intenzione di afferrarla all’altezza della caviglie per trascinarla al suolo, schiantarla sulla sabbia cinerea e balzarle addosso, atterrando su di lei per schiacciarla ancora con maggiore forza con il fondo del suo stivale. Era una battaglia, non c’era il tempo per avere pietà: ogni mossa andava portata a termine senza ripensamenti, la vittoria dipendeva da quel piccolo ma importantissimo dettaglio.



    CITAZIONE
    Gajeel Redfox

    Stato fisico: Ferita al labbro e leggere ustioni al viso, graffio alla spalla destra
    Stato mentale: Dai, fammi divertire.
    Magia: 55%

    Riassunto: Usa Kogane no Ryū Uroko per difendersi dalla maggior parte delle fiamme e incassa la testata che gli spacca il labbro, ma a causa delle restanti fiamme la ferita in se è meno grave del previsto. Rotola via per evitare i proiettili e dalla sua posizione allunga gli Shadow Dragon's Claws per afferrarla alle caviglie e schiantarla al suolo, saltandole poi addosso per schiacciarle il petto con un colpo portato con la pianta del piede.

    Passive: Olfatto supersviluppato - Auspex Magico - Mana +10% - Percezione Pericoli - Power Up Forza 50% - Power Up Resistenza 50% - Power Up Agilità 50% - Power Up Velocità 50% - Assimilazione Ferro (Only GdR) - Aura di Terrore - Auspex Spirituale

    Equipaggiamento:
    .Cloak of Shadows ~ Mantello delle Ombre
    Si tratta di un oggetto molto particolare, recuperato durante un'avventura del Dragonslayer in un altro mondo. Durante quel viaggio Gajeel ha affrontato il precedente possessore del mantello, sconfiggendolo e recuperando la "reliquia" insieme ai suoi compagni. All'inizio però non l'ha portato con se, ma una volta tornato sul semipiano, beh, si ritroa tra le mani il particolare indumento insieme a tutti i suoi poteri contro i quali il ragazzo si scontrò, avendo però la meglio.
    L'indumento si presenta come una normale felpa con cappuccio, priva però delle maniche di cui rimangono solo alcuni brandelli all'altezza della spalla. Il suo colore è nero e non presenta nessuna chiusura sul davanti, assumendo così la forma di un mantello. Una sua particolarità è il fatto che una volta indossato il cappuccio, gli occhi del possessore diventano completamente rossi, sia il bianco che l'iride, donando così un aspetto un po' demoniaco, ma solo esteticamente: non comporta nessun potenziamento o bonus.
    Oltre a ciò il mantello nasconde vari poteri legati a un fumo denso e scuro in cui muta secondo il volere dell'utilizzatore, permettendogli di fare numerose cose con esso come ad esempio volare o passare in luoghi inaccessibili. Ma i poteri, forse a causa del viaggio dimensionale sembrano regrediti e al momento sono in via di risveglio, infatti molti di essi sono bloccati. Starà al tempo e al potere magico del ragazzo risvegliarli.

    Pietra spirituale
    Ogni membro dell'azienda ha la sua pietra spirituale: un cristallo trasparente come vetro, grande quanto mezzo pugno. È una pietra spirituale di Daleli, predisposta a contenere degli spiriti.
    Pagando un consumo variabile è possibile sigillare un fantasma all'interno della roccia, che inizierà a brillare per l'energia in essa racchiusa.
    La spesa energetica dipende dalla forza del bersaglio. Indebolire lo spirito nemico lo rende più facile da catturare.
    Le pietre sono state incantate da Lazarus, che le ha contaminate con gocce di Tenebra.
    Con un consumo medio, l'oscurità verrà rilasciata e contaminerà ogni spirito nel raggio di 5 metri, rendendolo corporeo per due turni. Gli spettri appariranno come figure di fumo nero, e saranno così vulnerabili agli attacchi fisici.
    [Tecnica variabile di cattura spiriti - Tecnica media di materializzazione spiriti]


    Tecniche utilizzate:
    .Kogane no Ryū Uroko ~ Scaglie del Drago d'oro
    Durante i suoi vagabondaggi, Gajeel è solito incontrare persone tra le più strane o particolari, le quali lasciano sempre qualcosa in lui, un insegnamento o una fonte di ispirazione. Così quando ha aiutato un ragazzo che indossava una corazza dorata a riparare la propria arma, il Dragonslayer è entrato in risonanza con l'armatura brillante che quel ragazzo indossava, riuscendo ad estrarne una singola goccia dorata in un modo che non riusciva nemmeno a spiegare. La cosa importante però è il modo in cui quella corazza è entrata in risonanza con le scaglie di ferro del moro ha lasciato qualcosa in lui, facendo mutare per un attimo la sua armatura naturale, dandole così un colore differente, del tutto simile all'oro di quella corazza.
    Da quel giorno, quando il ragazzo lo desidera, le sue solite scaglie muteranno nel colore dell'oro per una frazione di secondo, rendendolo così in grado di difendersi da attacchi di natura magica dalla potenza variabile, i quali non riusciranno a superare le scaglie dorate tanto facilmente.
    [Consumo Variabile: Alto]

    Shadow Dragon's Claws
    Grazie a questa tecnica, una volta indossato il cappuccio del mantello, Gajeel ricoprirà quasi interamente il suo corpo di energia oscura, divenendo quasi una vera ombra. Successivamente il Dragonslayer non farà altro che allungare le braccia in avanti o sferrare un semplice colpo, facendo si che delle braccia d'ombra si allunghino in avanti con gli artigli protesi, pronti a ghermire il nemico che si para davanti per poi scagliarlo via, nel caso la presa abbia successo.
    [Consumo Variabile: Alto]
     
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    Con mia grande soddisfazione, la mia testata infuocata va a segno proprio sulle sue gengive: spero di avergli fatto almeno altrettanto male di quanto ha fatto lui a me! Purtroppo la mia pirocinesi invece si è infranta sulla sua pelle come un'onda marina su uno scoglio, scoraggiandomi un poco sull'esito dell'incontro...una piccola crepa, insignificante, ma aggiuntiva.

    “C-COSA DIAVOLO HA IN MENTE, ADESSO?!!”


    Sgrano gli occhi quando il mio sesto senso per il pericolo mi avverte di guardarlo attentamente, e con giusta ragione: il "disturbo nella Forza" è dovuto al fatto che le sue braccia si stanno facendo un bagno nell'oscurità, ed in un batter d'occhio me le slancia contro con gli artigli pronti ad afferrarmi e lacerarmi la pelle.

    In quello stesso momento, preparata come non mai dalla paura, scatto all'indietro per schivare la presa tenebrosa, ma il mio corpo resta lì a farsi ghermire, strattonare, martoriare, ad attrarre l'attenzione, a fare da esca e da preda -un sacrificio necessario-, a nascondere come un paravento tutto ciò che sta accadendo freneticamente alle sue spalle. E un altro corpo si frappone fra quest'ultimo e me stessa -inequivocabilmente in carne ed ossa-, e un altro ancora sulla stessa scia del mio salto, ed un ultimo appare nel medesimo modo rimanendo con fare liquido più indietro occupando la penultima posizione.
    Cloni.
    Sì, copie di me stessa, fuoriuscite dal mio corpo in movimento, lasciate per strada come sdoppiamenti fotografici durante il tragitto compiuto...come in quegli effetti speciali dei libri di fisica per tracciare il moto di un oggetto, per far capire il susseguirsi delle sue posizioni spaziali nel tempo, fantasmi di ciò che fu.

    Le mie copie, tuttavia, sono molto reali, sono tangibili e concrete, e non hanno la minima intenzione di starsene immobili e statiche come suddette immagini esplicative
    .

    «GYAAAHH!!»


    Gridiamo all'unisono, saltando addosso al nemico tutte e quattro insieme e tentando di dare il via al massacro, una armata di pugnale, un'altra del chakram circolare e seghettato, la terza di bastone -armi che ho passato loro al volo- ed infine io, armata di pistola ma soprattutto dei miei poteri. Sperando di esser riuscita a placcarlo grazie alla cooperazione delle altre me che mirano a gambe, braccia e torso buttandosi di peso col loro stesso corpo, cerco anch'io di assalirlo raggiungendo la sua testa -ancor più vicina- con la mia mano, emanando onde psioniche di neuroparalisi, in grado di congelare il suo intero sistema motorio privandolo così della possibilità di reagire, difendersi e contrattaccare.
    In ogni caso, che il mio attacco vada a buon fine o meno, l'altra mano scatterà senza esitazione e senza perder tempo portando la bocca della pistola a contatto con la sua fronte, in un bacio tanto amorevole quanto letale.
    Yes, I kiss on the first date...but I kiss your mind - I'm a neuromancer
    !

    * BANG *




    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Danni da Basso su busto e viso.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Furente.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 45% (=70% - 5% - 20%).

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Revan's Robes (Armatura, 1pt).
    ¬ Chakram seghettato (Lama circolare, 1pt).
    ¬ Pugnale (Lama, 1pt).
    ¬ Glock 19, 2|6 (Pistola, 2pt).
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone, 1pt).
    ¬ Fangs & Claws (Armi naturali, 3pt).
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).


    Attive

    ¬ SoulSplit.
    Questo è il potere di creare delle copie di sé che è nato da un evento del tutto imprevisto ed impensabile di scissione della sua persona, in cui differenti "correnti di pensiero/personalità" hanno preso il sopravvento sui suoi poteri mentali di metacreazione ed han dato vita a due corpi distinti ma al contempo del tutto identici alla Violet originale, come due cloni, tranne per dei dettagli estetici di apparenza e stile: una goth con tendenze nichilistiche e scientifiche ed una più solare ed emotiva, che han deciso di soprannominarsi rispettivamente Raven e Giulietta, pur essendo conscie di essere sempre in verità Violet, l'unica e divisibilmente sfumabile Violet. Attualmente, dopo molta esperienza ed autocontrollo, Violet è in grado -quasi sempre- di decidere l'aspetto delle sue copie (se sempre lo stesso oppure diversi -cfr. Alterazione-), ed ogni copia può tenersi in costante contatto telepatico grazie al fatto di condividere la stessa mente dai poteri psion (tra cui la capacità passiva di telepatia). Il numero di copie varia in base all'energia impiegata (4 x basso, 6 x medio, 8 x alto, 10 x critico), e la loro durata è molto variabile in base alla quiete del contesto che può richiedere più o meno concentrazione e quindi energia eccetera (in combat massimo 2 turni con consumo spalmato, in quest a discrezione del QM, in scene free dipende dal consenso dei partecipanti)

    Riassunto Tecnico:
    - Cloni: 2pt, Variabile (Basso)
    .

    ¬ ThoughtCrimes.
    L'altro ramo dei poteri neuromantici di Violet oltre all'interazione diretta col mondo fisico: invadendo le menti altrui (anche più di una alla volta, seppur con minore efficacia), la zorak mutante può eseguire una serie di azioni -non sempre dannose, anzi a volte perfino benefiche- in base ai vari obiettivi che vuole raggiungere. Principalmente si tratta di raccogliere o scaricare informazioni di ogni genere: sensazioni, ordini, ricordi e così via, che saranno tanto efficaci e credibili quanto più impegno verrà sviluppato. Di seguito la lista degli "attacchi", o per meglio dire "manipolazioni" che Violet sa eseguire:
    - [...]
    - Campo di Stasi: potere in grado di paralizzare i movimenti degli avversari bloccando gli impulsi neurali a livello cerebrale. In base al consumo si può attaccare più o meno bersagli (da un singolo ad area) e gli effetti possono variare dalla paralisi di un'area ristretta od un senso generale di lentezza alla paralisi totale dell'intero corpo

    Riassunto Tecnico:
    - [...]
    - Campo di Stasi: 2pt, Variabile (Alto)
    .

    Specchietto Riassuntivo_

    Avvertita dal suo sesto senso per il pericolo (passiva Disturbance in the Force), reagisce prontamente balzando all'indietro e creando al contempo 4 cloni (SoulSplit, Basso) che rilascia lungo la sua scia. Il primo subisce l'attacco nemico in pieno fungendo da esca e distrazione e illudendolo di aver avuto successo XD Violet intanto passa le sue armi ai tre cloni rimanenti (un coltello a uno, un chakram seghettato all'altro e un bastone all'ultimo) e tutti insieme saltano addosso all'avversario nel tentativo di pestarlo e ferirlo. Violet, col suo attacco, cerca il contatto fisico con la testa di Gajeel e casta un attacco psionico di paralisi (Campo di Stasi ad Alto) che da quanto mi dicono dovrebbe poter paralizzare l'intero corpo XD. In ogni caso, subito dopo gli punta la Glock alla testa e preme il grilletto :pft: chiedo venia.

    Note_

    ---.


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  8. _MajinZ_
     
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    Gajeel sorrise quando i suoi artigli oscuri ghermirono la loro preda, tuttavia quel sorrisino svanì subito nel momento esatto in cui il borchiato si accorse di una cosa... ovvero del fatto che la ragazza che aveva afferrato, altro non era che un insignificante clone. Esso venne letteralmente spazzato via, ma purtroppo la sua avversaria non si limitò a sdoppiarsi, ma si fece in quattro e per un istante il ragazzo pensò di essere sotto l’effetto di una qualche illusione, sfortunatamente quelle cose erano più che reali e avevano una consistenza vera e propria. Insomma, la faccenda iniziava davvero a complicarsi.
    Ad ogni modo il ferroso non si perse d’animo e invece di difendersi, come probabilmente aveva pensato il nemico, caricò a sua volta i cloni incurante delle armi e del doloro numero. Sfruttando quindi la velocità accumulata e la sua forza di certo superiore a quella di una ragazzina, il ragazzo si scontrò con il primo clone mandandolo letteralmente a gambe all’aria. Gli altri due però furono più furbi, infatti andarono ad afferrare gambe e tronco, punti in cui arrivarono rispettivamente una coltellata e un colpo contundente, ma Gajeel rimase stoicamente in piedi. Resistette al dolore e strinse i denti, visto che dall’odore riconobbe l’arrivo della vera nemica.
    Erano momenti concitati, furiosi, dove l’istinto la faceva da padrone. E fu proprio per caso, o meglio, per errore che il Dragonslayer attivò la difesa sbagliata nel momento più giusto. Quando vide la mano avversaria farsi troppo vicina, il suo primo pensiero fu quello di difendersi da un colpo fisico, quindi il suo corpo reagì istintivamente ricoprendo la pelle di uno strato di scaglie argentee, accorgendosi solo dopo che l’attacco della ragazza era rivolto ai suoi nervi. Immediatamente il suo corpo finì per irrigidirsi, ma fu una vera fortuna ricorrere a quelle scaglie: in quel momento infatti lei fece nuovamente fuoco, a distanza nulla, ma il tutto si risolse con una semplice bruciatura.
    Il colpo tuttavia fu abbastanza forte da fargli perdere l’equilibrio, visto che per il momento non riusciva a controllare il suo corpo. Mentre il suo corpo crollava, però, il giovane riuscì a fare un ultima cosa prima di bloccarsi completamente... usando tutta la sua forza infatti voltò il palmo della mano verso l’alto, concentrando un grumo di oscurità su di esso, lasciando poi dipartire una saetta pronta a trafiggere la ragazza al fianco, sfruttando la grande vicinanza per infliggere un attacco quasi infallibile. Infine si lasciò cadere al suolo, provando a fingere di aver ricevuto un colpo letale alla testa. La paralisi l’aveva colto impreparato e questo era il massimo che era riuscito ad inventarsi, quindi sperava che funzionasse davvero... nel caso avrebbe sfruttato la distrazione per infliggere altri danni, mettendoci dentro anche un sacco di interessi.



    CITAZIONE
    Gajeel Redfox

    Stato fisico: Ferita al labbro e leggere ustioni al viso, graffio alla spalla destra, coltellata al braccio sinistro, botta all'addome
    Stato mentale: Dai, fammi divertire.
    Magia: 40%

    Riassunto: Incassa parte del basso e poi, credendo di ricevere un altro colpo fisico, attiva Tetsuryū no Uroko per difendersi e ciò lo salva dal colpo di pistola. Mentre cade poi usa Shadow Dragon's Sparkle per provare un attacco a sorpresa, infine si finge morto. XD

    Passive: Olfatto supersviluppato - Auspex Magico - Mana +10% - Percezione Pericoli - Power Up Forza 50% - Power Up Resistenza 50% - Power Up Agilità 50% - Power Up Velocità 50% - Assimilazione Ferro (Only GdR) - Aura di Terrore - Auspex Spirituale

    Equipaggiamento:
    .Cloak of Shadows ~ Mantello delle Ombre
    Si tratta di un oggetto molto particolare, recuperato durante un'avventura del Dragonslayer in un altro mondo. Durante quel viaggio Gajeel ha affrontato il precedente possessore del mantello, sconfiggendolo e recuperando la "reliquia" insieme ai suoi compagni. All'inizio però non l'ha portato con se, ma una volta tornato sul semipiano, beh, si ritroa tra le mani il particolare indumento insieme a tutti i suoi poteri contro i quali il ragazzo si scontrò, avendo però la meglio.
    L'indumento si presenta come una normale felpa con cappuccio, priva però delle maniche di cui rimangono solo alcuni brandelli all'altezza della spalla. Il suo colore è nero e non presenta nessuna chiusura sul davanti, assumendo così la forma di un mantello. Una sua particolarità è il fatto che una volta indossato il cappuccio, gli occhi del possessore diventano completamente rossi, sia il bianco che l'iride, donando così un aspetto un po' demoniaco, ma solo esteticamente: non comporta nessun potenziamento o bonus.
    Oltre a ciò il mantello nasconde vari poteri legati a un fumo denso e scuro in cui muta secondo il volere dell'utilizzatore, permettendogli di fare numerose cose con esso come ad esempio volare o passare in luoghi inaccessibili. Ma i poteri, forse a causa del viaggio dimensionale sembrano regrediti e al momento sono in via di risveglio, infatti molti di essi sono bloccati. Starà al tempo e al potere magico del ragazzo risvegliarli.

    Pietra spirituale
    Ogni membro dell'azienda ha la sua pietra spirituale: un cristallo trasparente come vetro, grande quanto mezzo pugno. È una pietra spirituale di Daleli, predisposta a contenere degli spiriti.
    Pagando un consumo variabile è possibile sigillare un fantasma all'interno della roccia, che inizierà a brillare per l'energia in essa racchiusa.
    La spesa energetica dipende dalla forza del bersaglio. Indebolire lo spirito nemico lo rende più facile da catturare.
    Le pietre sono state incantate da Lazarus, che le ha contaminate con gocce di Tenebra.
    Con un consumo medio, l'oscurità verrà rilasciata e contaminerà ogni spirito nel raggio di 5 metri, rendendolo corporeo per due turni. Gli spettri appariranno come figure di fumo nero, e saranno così vulnerabili agli attacchi fisici.
    [Tecnica variabile di cattura spiriti - Tecnica media di materializzazione spiriti]


    Tecniche utilizzate:
    .Tetsuryū no Uroko ~ Scaglie del Drago di Ferro
    La pelle di un drago è sicuramente la sua difesa primaria, le scaglie forniscono una protezione quasi illimitata verso gli attacchi ad essa scagliati. Un Dragon Slayer non fa certo differenza, soprattutto quando si tratta di scaglie d'acciaio. Grazie a questa tecnica Gajeel è in grado di riprodurre le scaglie del Drago di Ferro sul suo corpo, trasformando la sua normale pelle in una corazza molto resistente e capace di reggera vari urti, proprio come un'armatura che però non impedisce in alcun modo i movimenti. Con questa corazza si può quindi ricoprire una sola zona oppure l'intero corpo, a seconda dell'energia impiegata con una solida corazza di ferro. Nulla però impedisce di usare questo colpo anche in campo offensivo, un pugno sferrato con una mano ricoperta di metallo sicuramente farà molto più male di un pugno normale.
    [Consumo Variabile: Basso]

    Shadow Dragon's Sparkle
    Si tratta di una delle più elementali tecniche nascoste nel Mantello, al pari della cupola d'ombra. Indossando il cappuccio della nera mantella, Gajeel riesce a invocare l'oscuro potere delle ombre concentrandolo poi in una mano, scagliando poi il potere accumulato in avanti sottoforma di saetta. Quando questa giungerà a destinazione, avrà un effetto perforante sulla parte colpita... il danno però non sarà fisico, ma completamente magico.
    [Consumo Medio]
     
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    Blood on the Dance Floor_


    "ALLARME ROSSO! PERICOLO! APOCALISSE IMMINENTE!" Questo urlano i miei super-sensi e le mie doti di preveggenza, mentre il colpo esplode a bruciapelo sulla sua fronte ora stranamente argentata -prima era diventato tutto d'oro, ora che ci penso! Sospetto a dir poco-. Qualcosa minaccia, momentaneamente almeno, la mia esistenza e ciò non può che avere due conseguenze sul mio cervello e quindi sul mio organismo. La prima è una reazione istintiva e puramente animale, intessuta nel mio DNA da milioni di anni di evoluzione: le palpebre si ritraggono, lasciando più spazio alla luce per entrare e permettendo così alla vista di avere più materiale su cui lavorare, per mettere perciò meglio a fuoco la situazione circostante. Un'espressione mista di truce stupore la accompagna affacciandosi sul mio volto, a denotare mio malgrado la presa di coscienza del suo attacco imminente.
    L'altra conseguenza, invece, è qualcosa di sublime a ben rifletterci: è sì un riflesso istintivo, ma è tale solo grazie alla complessa capacità del cervello di poter trasformare l'esperienza personale di pochi mesi ed anni in un motore psico-neurale talmente potente, che non solo non ha nulla da invidiare ma addirittura surclassa le pulsioni forgiate e selezionate dai già citati milioni e anche talvolta miliardi di anni di lotta per la sopravvivenza. È incredibile, e altrettanto lo è il trovare un tale fenomeno e meccanismo così diffuso nella maggior parte se non in tutti gli esseri senzienti. Parlo di quella reazione ragionata ed allenata così ripetitivamente da partire ormai in automatico, prima ancora che gli impulsi informativi raggiungano la coscienza e permettano di porre la domanda "Rilasciamo i neurotrasmettitori che col loro impulso neurale bloccheranno l'azione che il pilota automatico ha già deciso di intraprendere?", in modo tale da dar vita a quella scelta volitiva -o per meglio dire "nolitiva"- che ha affascinato ed ispirato tanti per tanti millenni nel ritenerci dotati -spesso da entità superiori- di libero arbitrio. Neuroscienze purissime, starei ore a parlarne, a elucubrare e filosofeggiare sulle opinioni di alcuni neuroscienziati secondo cui la nostra libertà è racchiusa unicamente nella nostra possibilità di dire "no" al nostro istinto, alle procedure che il nostro cervello mette in moto di suo e di cui solo successivamente -millisecondi, eh- ce ne informa chiedendoci un parere.
    Ci starei davvero delle ore...ma solo in condizioni di assoluta quiete e razionalità. In questo momento, invece, l'unica cosa che passa per il mio cervello è "Dio mio che paura! Pensavo di prenderle come prima! Ah, by the way, sai che ti ho smaterializzata per paracularti brutalmente? Così, giusto a titolo informativo". E infatti non sento niente, nessun danno, nessun nocicettore attivato, niente dolore insomma, in barba alle mie detestabilissime previsioni di probabile futuro immediato. No, non so nemmeno cosa abbia fatto, lui, e spero solo di non ritrovarmi nel bel mezzo di un bombardamento quando riacquisterò corporeità. Ora sono cosciente, ringrazio il mio istinto e me stessa per come ho addestrato il mio cervello, e decido che andarci cauti e coi piedi di piombo sia l'opzione migliore: la mia ri-apparizione, quindi, non avverrà.
    ...
    Letteralmente intendo: mi ricondenso e torno a tutti gli effetti in carne ed ossa, vulnerabile e quant'altro, ma...non "appaio", perché sono invisibile! Ahahahahah, che trollona bastarda, vero? No, la verità è che me la sto facendo addosso dalla paura, maledizione.
    In più, il vederlo lì per terra, immobile, con solo una bruciatura sulla fronte e niente cranio divelto, niente sangue e cervella sparse sul pavimento, mi spaventa ancora di più
    .

    “Ma che sta facendo?”


    Lo fisso in questi istanti interminabili, mentre il mio cervello cerca di elaborare teorie plausibili sulle sue strategie, sul suo stato psico-fisico e quant'altro. Non mi sfiora nemmeno per un istante l'idea che stia cercando di fingersi morto, né tanto meno che possa esserlo davvero: per me è una possibilità ridicola, perché riesco perfettamente, chiaramente, inequivocabilmente a percepire e distinguere le sue attività cerebrali in corso, e sono onde mentali sane, è l'encefalogramma di una persona che sta bene. Per questo non ha senso che stia lì, sdraiato a terra. Forse, non vedendomi, sta cercando di capire cosa ho in mente io, il che è divertente e paradossale!
    Ben presto, essendo in un vicolo cieco ed in una condizione che richiede rapidità d'azione, lascio perdere il filone esaurito e opto per il darmi da fare, per il rischiare nonostante la mia ignoranza sulle sue intenzioni e macchinazioni, anche perché non ho altre alternative. Con la telecinesi dunque mi allaccio alle mie armi abbandonate a terra dalle mie copie ora dissolte nel nulla, ma non le smuovo di un millimetro: sono lì, pronte a colpire, ma sarò io la prima ad attaccare...ho ancora due proiettili nel caricatore, e questa consapevolezza mi fa sorgere un sorrisino malizioso e ben celato dal campo di dissimulazione che mi avvolge. Spero solo che non abbia auspex o supersensi, ignara del suo olfatto sopraffino: sto spargendo magia nell'intera area, temo possa allarmarsi, ma la cosa gioca anche a mio favore perché potrebbe interferire con eventuali sue capacità di localizzarmi ed anzi indurlo ad aspettarsi un attacco magico piuttosto che fisico, ovvero l'opposto di quello che ho in mente.
    Mi muovo di un paio di passi in cerca della posizione migliore che mi sia concessa in accordo con la celerità d'azione richiestami dalle condizioni in cui la situazione versa, miro con accuratezza -semplice e veloce, data la superficie estesa del mio bersaglio- e quando faccio fuoco ripetutamente il mio occultamento viene a mancare, rivelando la mia sagoma intermittente e sfocata poco lontana da dove ero scomparsa prima. Le due pallottole sfrecciano nell'aria in direzione del suo torace -eccolo il bersaglio ampio e facile da colpire-, ed al contempo le mie armi pure saettano contro di lui: il pugnale mira ai reni, il chakram seghettato ruota come una mola a disco verso la sua gola con la precisa intenzione di recidergli la carotide, mentre la Pertica delle Notti Stellate si dirigerà verso il basso per randellizzarlo stronzamente sugli stinchi e per, qualora tentasse di riportarsi in piedi, mettergli i bastoni tra le ruote gambe. Il mio sguardo è freddo e severo, la mia bocca serrata in una determinazione spietata e calcolatrice degna di un droide assassino, ed i miei gesti sono sicuri come chi non ha niente da perdere. Non più
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Danni da Basso su busto e viso.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Spaventata e determinata.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 30% (=45% - 10% - 5%).

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Revan's Robes (Armatura, 1pt).
    ¬ Chakram seghettato (Lama circolare, 1pt).
    ¬ Pugnale (Lama, 1pt).
    ¬ Glock 19, 0|6 (Pistola, 2pt).
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone, 1pt).
    ¬ Fangs & Claws (Armi naturali, 3pt).
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).


    Attive

    ¬ Piegare lo Spazio-Tempo.
    Questo potere richiede notevoli conoscenze scientifiche e forza mentale, ma a Violet non mancano e ciò le apre infinite porte, letteralmente. Infatti, attraverso l'apertura di portali dimensionali più o meno stabili od effimeri e di larghezza variabile (tanto da risucchiare all'istante solo lei oppure rimanere aperti e larghi per permettere il passaggio di più oggetti o persone), la ragazza ha potuto e può tuttora sperimentare l'ebbrezza di viaggiare avanti ed indietro nel tempo, in qua ed in là nello spazio (tra universi e dimensioni del multiverso, grazie anche all'esplorazione prodromica tramite astral projection et similia) di fatto teletrasportando sé stessa e/o altri oggetti/individui, e così via. Questo straordinario potere può inoltre essere usato per proteggersi completamente da situazioni di imminente e mortale pericolo, o per (tentare di) schivare attacchi di qualsivoglia natura (fisica o magica) dissolvendosi/smaterializzandosi per pochi istanti o dissolvendo/smaterializzando essi stessi, o raggiungere l'interno di un contenitore chiuso infilando la mano in un mini-portale, raggiungere in un battito di ciglia un posto vicino bruciando pochi metri in un soffio e così via.

    Riassunto Tecnico:
    - Dissolvenza difensiva: 2pt, Variabile (Medio)
    .

    ¬ Force Cloaking.
    Anche questa tecnica influisce sull'aspetto esteriore, seppur in maniera diversa: consiste nel poter rendere invisibile sé stessa od un bersaglio (o più, poiché funziona anche ad area), e ciò è possibile creando un campo di forza in grado di deviare telecineticamente i fotoni in modo da aggirare il bersaglio e tornare sulla traiettoria precedente, come se non esistesse, trasmettendo quindi l'immagine di ciò che c'è oltre il bersaglio che non viene colpito da nessun fotone. Il nome è scherzosamente mutuato dal potere di Star Wars, universo immaginario che affascina molto Violet e da cui ha tratto numerosi spunti di riflessione (ci è affezionata, insomma).

    Riassunto Tecnico:
    - Invisibilità: 1pt, Basso
    .

    Specchietto Riassuntivo_

    Spaventata dal suo sesto senso per il pericolo (passiva Disturbance in the Force), si smaterializza istintivamente (Piegare lo Spazio-Tempo, Medio) ed evita così l'attacco. Al momento della rimaterializzazione, usa la tecnica Force Cloaking a Basso per rendersi invisibile, quindi spara gli ultimi due proiettili mirando al busto del nemico e contemporaneamente usa la telecinesi passiva (ThoughtDensity) per muovere le altre sue armi ed attaccarlo: pugnale ai reni, chakram rotante alla gola e bastone alle gambe/stinchi ed intralciandolo qualora tentasse di rimettersi in piedi.

    Note_

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    In cuor suo ci aveva davvero sperato che la tattica della morte apparente funzionasse, purtroppo però Gajeel non era proprio un asso in quel genere di attività e per quanto ne sapeva, fingersi morto funzionava solo contro gli orsi... che per altro su Endlos neanche esistevano e quelle conoscenze erano riferite ai racconti di Metallicana. Era comunque una buonissima strategia a suo dire, ma non si rese conto che non era per nulla credibile, insomma, la sua fronte era appena bruciacchiata e sul suo corpo non si vedevano vistose ferite. Non sembrava per nulla un cadavere, quindi la missione era fallita.
    Ad ogni modo ci mise del tempo per accorgersi del fallimento, tuttavia non buttò via quei secondi preziosi, puntando i suoi sensi potenziati sulla ragazza di cui percepiva chiaramente l’odore (che aveva ormai imparato a riconoscere fin dall’inizio del duello) e anche se non la vedeva, capiva chiaramente cosa stesse facendo... anche se quell’odore di magia iniziò a farlo preoccupare, così aprì un occhio per sbirciare. Non c’era più, gli occhi non la vedevano eppure il suo odore era ancora li. Che fosse diventata invisibile? Ma no, era sicuramente uno scherzo. E le armi che si muovevano da sole? Magari... oh, cazzo.
    Il borchiato aprì di scatto gli occhi quando i suoi sensi l’avvertirono del pericolo, per essere precisi lo avvertirono di numerosi pericoli. Gajeel decise quindi di tirarsi su, così sollevò le gambe e avvicino le ginocchia al petto, dandosi poi la spinta per tirarsi su con un balzo, giusto in tempo per chiudersi a riccio ed evocare le scaglie usate appena pochi istanti prima. Lo strato protettivo non era molto spesso, tuttavia si sentì chiaramente il suono del metallo che cozzava con lo stesso materiale, un suono che si rivelò essere la salvezza per il giovane, sperando che lei avesse finito quei cavolo di proiettili. Alla fine ricevette solo qualche botta, ma se fosse rimasto disteso, probabilmente a quest’ora si sarebbe trasformato in un colabrodo.
    Mi aspettavo qualcosa di meglio.
    Commentò poi il ragazzo tirandosi completamente su, fissando con quegli occhi terrificanti la ragazza davanti a se. Aveva avuto la possibilità di vincere, surclassandolo in quel momento di follia strategica, ma aveva preferito tirargli addosso cose. Aveva perso la sua occasione, ma ora era arrivata quella del moro e non aveva nessuna intenzione di sprecarla.
    Ma forse ti ho sottovalutata.
    Sorrise Gajeel, era un sorriso di sfida il suo. Uno di quelli che non preannunciava nulla di buono, visto che subito dopo prese una grandissima boccata d’aria... e cosa succedeva quando un Drago inspirava a quel modo? Già, si apprestava a soffiare quello che era il suo elemento primario. E in questo preciso caso non si trattava di una banalità come il fuoco, nemmeno un rigurgito d’ombra. Si trattava di qualcosa di completamente diverso. Quando il Dragonslayer ruggì, dalle sue fauci fuoriuscì una tempesta di vento e frammenti di ferro, uniti in una tempesta letale pronta a sferzare il nemico con tutta la sua forza, mettendo così la parola fine allo scontro.



    CITAZIONE
    Gajeel Redfox

    Stato fisico: Ferita al labbro e leggere ustioni al viso, graffio alla spalla destra, coltellata al braccio sinistro, botta all'addome, altre piccole botte varie
    Stato mentale: Dai, fammi divertire.
    Magia: 15%

    Riassunto: Il fingersi morto non funziona, comunque Gajeel tiene sotto controllo Violet con i suoi sensi e quando percepisce che la situazione si sta facendo brutta, si tira su con un balzo e usa Tetsuryū no Uroko per difendersi ancora, dopo essersi accucciato al suolo. Infine si tira su e spara il Tetsuryū no Hōkō.

    Passive: Olfatto supersviluppato - Auspex Magico - Mana +10% - Percezione Pericoli - Power Up Forza 50% - Power Up Resistenza 50% - Power Up Agilità 50% - Power Up Velocità 50% - Assimilazione Ferro (Only GdR) - Aura di Terrore - Auspex Spirituale

    Equipaggiamento:
    .Cloak of Shadows ~ Mantello delle Ombre
    Si tratta di un oggetto molto particolare, recuperato durante un'avventura del Dragonslayer in un altro mondo. Durante quel viaggio Gajeel ha affrontato il precedente possessore del mantello, sconfiggendolo e recuperando la "reliquia" insieme ai suoi compagni. All'inizio però non l'ha portato con se, ma una volta tornato sul semipiano, beh, si ritroa tra le mani il particolare indumento insieme a tutti i suoi poteri contro i quali il ragazzo si scontrò, avendo però la meglio.
    L'indumento si presenta come una normale felpa con cappuccio, priva però delle maniche di cui rimangono solo alcuni brandelli all'altezza della spalla. Il suo colore è nero e non presenta nessuna chiusura sul davanti, assumendo così la forma di un mantello. Una sua particolarità è il fatto che una volta indossato il cappuccio, gli occhi del possessore diventano completamente rossi, sia il bianco che l'iride, donando così un aspetto un po' demoniaco, ma solo esteticamente: non comporta nessun potenziamento o bonus.
    Oltre a ciò il mantello nasconde vari poteri legati a un fumo denso e scuro in cui muta secondo il volere dell'utilizzatore, permettendogli di fare numerose cose con esso come ad esempio volare o passare in luoghi inaccessibili. Ma i poteri, forse a causa del viaggio dimensionale sembrano regrediti e al momento sono in via di risveglio, infatti molti di essi sono bloccati. Starà al tempo e al potere magico del ragazzo risvegliarli.

    Pietra spirituale
    Ogni membro dell'azienda ha la sua pietra spirituale: un cristallo trasparente come vetro, grande quanto mezzo pugno. È una pietra spirituale di Daleli, predisposta a contenere degli spiriti.
    Pagando un consumo variabile è possibile sigillare un fantasma all'interno della roccia, che inizierà a brillare per l'energia in essa racchiusa.
    La spesa energetica dipende dalla forza del bersaglio. Indebolire lo spirito nemico lo rende più facile da catturare.
    Le pietre sono state incantate da Lazarus, che le ha contaminate con gocce di Tenebra.
    Con un consumo medio, l'oscurità verrà rilasciata e contaminerà ogni spirito nel raggio di 5 metri, rendendolo corporeo per due turni. Gli spettri appariranno come figure di fumo nero, e saranno così vulnerabili agli attacchi fisici.
    [Tecnica variabile di cattura spiriti - Tecnica media di materializzazione spiriti]


    Tecniche utilizzate:
    .Tetsuryū no Uroko ~ Scaglie del Drago di Ferro
    La pelle di un drago è sicuramente la sua difesa primaria, le scaglie forniscono una protezione quasi illimitata verso gli attacchi ad essa scagliati. Un Dragon Slayer non fa certo differenza, soprattutto quando si tratta di scaglie d'acciaio. Grazie a questa tecnica Gajeel è in grado di riprodurre le scaglie del Drago di Ferro sul suo corpo, trasformando la sua normale pelle in una corazza molto resistente e capace di reggera vari urti, proprio come un'armatura che però non impedisce in alcun modo i movimenti. Con questa corazza si può quindi ricoprire una sola zona oppure l'intero corpo, a seconda dell'energia impiegata con una solida corazza di ferro. Nulla però impedisce di usare questo colpo anche in campo offensivo, un pugno sferrato con una mano ricoperta di metallo sicuramente farà molto più male di un pugno normale.
    [Consumo Variabile: Basso]

    .Tetsuryū no Hōkō ~ Ruggito del Drago di Ferro [x]
    I draghi di certo hanno molte armi per combattere, si passa dagli artigli affilati alle zanne accuminate, fino ad arrivare alla possente coda. Ma forse il pericolo più grande rappresentato da queste mitiche creature altro non è che il loro fiato, infuocato e distruttivo. Gajeel in quanto Dragon Slayer non esula da questa capacità, solo che al posto di scagliare roventi fiamme, lui scaglierà taglienti frammenti di ferro, come ci si può aspettare dal suo nome. Non farà altro che prendere un bel respiro, gonfiando così i polmoni e successivamente le guance, lanciando poi un violento ruggito formato da un miscuoglio di vento e taglienti frammenti di ferro, che si abbatteranno senza pietà contro il nemico presente nelle vicinanze.
    [Consumo Alto]
     
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    «Mi aspettavo qualcosa di meglio.
    Ma forse ti ho sottovalutata.»


    “Eh?”

    «Deciditi.»


    Ancora una volta, il suo aprire la bocca disinnesca il terrore che i suoi occhi sanno darmi. C'è poco da fare: qualcosa può farmi paura quanto vuole, ma se quando comunica mostra stupidità o insensatezza o qualsiasi altra caratteristica negativa ed inferiore ai miei occhi, be', l'effetto emotivo si riduce drasticamente perché diventa poco credibile, poco serio, poco fondato...o per lo meno battibile in astuzia come minimo!

    Si è chiuso a riccio, intanto, ed ha parato così i miei attacchi con la sua pelle metallica un'altra volta, facendomi storcere il naso. Checcazz, non gli ho fatto niente! Stress, e per di più il momento di stallo ha fatto riazzerare ogni vantaggio. Parte dunque di nuovo all'attacco, ma stavolta si gonfia come una mongolfiera e...mi soffia contro? I miei sensi mi avvertono del pericolo, ma non capisco cosa diavolo voglia farmi: buttarmi giù come la casa dei tre porcellini? Farmi volare via? È troppo tardi quando inizio ad avvertire ferite e rimbalzi sulla mia armatura: schegge e pezzettini di ferro mi stanno sibilando nelle orecchie ed è solo girandomi di schiena e smaterializzandomi insufficientemente che riesco a non farmi crivellare in punti vitali.
    Finito il ciclone di ferraglia, mi ritrovo in piedi a stento, stretta tra le mie braccia martoriate, devastata e sanguinante, con la bocca spalancata per il dolore e gemiti inconsulti che non riesco ad articolare. Il tempo sembra dilatarsi, sembra annullarsi, fondendosi con il passato e con il futuro, e la stessa cosa fanno le mie emozioni: dolore, rabbia, desiderio di fuggire e di porre fine a tutto ciò si mescolano in un'unica amalgama dal retrogusto ferroso e cremisi.
    Qualcosa di confuso, incomprensibile, difficile da afferrare.
    Qualcosa però di chiaramente detestabile, una condizione odiosa in cui so solo di non voler restare.
    Qualcosa a cui ribellarmi, con tutte le mie forze, anche se si tratta delle ultime
    .

    «WWWRRRRAAAAAAAUURRRGHHHH!!!!!!»


    Con un ultimo ruggito mi volto verso di lui: il volto sfigurato in una smorfia di pura ira diabolica, gli occhi rossi dal taglio animalesco, lacrime di sangue che imperlano il viso, graffi e tagli dappertutto, zanne acuminate ed artigli pronti a lacerare le carni avversarie, le braccia slanciate verso l'alto e contornate da un'aura magica picea come la peggiore oscurità senza ritorno e senza speranza.
    Il mondo attorno a noi assume le stesse fattezze nere e dai contorni candidi, quando una bolla di magia distorsiva si espande dal mio corpo: mentre tutto ciò accade, una poderosa sferzata psicocinetica infonde tutte le sue forze per sbalzare e trascinare quel maledetto verso l'alto, chissà forse fino a farlo incastonare nel soffitto terroso dell'Arena, per poi lasciarlo libero di ricadere a terra qualora non sappia volare.

    Un ultimo sforzo, un ultimo disperato tentativo di vendetta, di punizione, quando la vittoria ormai ha un valore relativo come fin dall'inizio: combattere per il divertimento, combattere per le emozioni, emozioni come questa rabbia.
    Prosciugata da ogni energia, piena di botte e ferite sanguinolente, il mio corpo si svuota anche della coscienza: i miei occhi sbiancano, il mondo torna normale, i miei capelli smettono di volteggiare e precipitano leggiadri come piume. Cado in ginocchio, bocca dischiusa in una smorfia quasi di stupore o più probabilmente di assenza di qualsivoglia emozione; infine, mi accascio a terra, esausta, sfinita, priva di sensi, perdendo fluidi vitali ed alla mercé di chiunque -nemico, amico, medico, avvoltoio che sia-.
    The fight is over
    .


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Danni da Basso su busto e viso, danni e ferite per Medio+Basso su tutto il corpo (un Alto in totale).

    [☆] Condizioni Psicologiche: Confusa, adirata, svenuta.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 5% (=30% - 5% - 20%).

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Revan's Robes (Armatura, 1pt).
    ¬ Chakram seghettato (Lama circolare, 1pt).
    ¬ Pugnale (Lama, 1pt).
    ¬ Glock 19, 0|6 (Pistola, 2pt).
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone, 1pt).
    ¬ Fangs & Claws (Armi naturali, 3pt).
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).


    Attive

    ¬ Piegare lo Spazio-Tempo.
    Questo potere richiede notevoli conoscenze scientifiche e forza mentale, ma a Violet non mancano e ciò le apre infinite porte, letteralmente. Infatti, attraverso l'apertura di portali dimensionali più o meno stabili od effimeri e di larghezza variabile (tanto da risucchiare all'istante solo lei oppure rimanere aperti e larghi per permettere il passaggio di più oggetti o persone), la ragazza ha potuto e può tuttora sperimentare l'ebbrezza di viaggiare avanti ed indietro nel tempo, in qua ed in là nello spazio (tra universi e dimensioni del multiverso, grazie anche all'esplorazione prodromica tramite astral projection et similia) di fatto teletrasportando sé stessa e/o altri oggetti/individui, e così via. Questo straordinario potere può inoltre essere usato per proteggersi completamente da situazioni di imminente e mortale pericolo, o per (tentare di) schivare attacchi di qualsivoglia natura (fisica o magica) dissolvendosi/smaterializzandosi per pochi istanti o dissolvendo/smaterializzando essi stessi, o raggiungere l'interno di un contenitore chiuso infilando la mano in un mini-portale, raggiungere in un battito di ciglia un posto vicino bruciando pochi metri in un soffio e così via.

    Riassunto Tecnico:
    - Dissolvenza difensiva: 2pt, Variabile (Basso)
    .

    ¬ ThoughtDensity.
    Il classico potere degli psiomanti: psicocinesi, spostare gli oggetti col pensiero. Si può dire che sia il primo potere con cui Violet s'è divertita, utilizzandolo anche ad area (maggiore il consumo, maggiore il raggio d'azione) in tutte le sue varianti seppur con meno efficacia: dallo spostamento telecinetico di bersagli alle barriere protettive, dallo sparare bordate rozze e potenti ai "proiettili" chirurgicamente letali, dal sollevarsi in aria levitando e volando allo spingersi qua e là schizzando a velocità fuori di testa, dal bloccare e strangolare a distanza al rinforzare colpi fisici (come calci e dardi), dallo schiacciare a terra o slanciare in aria tutto ciò che sta in una determinata area al creare rumori e suoni (dopo anni di esercizio, Violet ha imparato a modulare le onde di pressione dell'aria, in modo da produrre perfino musica e canzoni, esattamente come le casse di uno stereo, anche grazie alla sua esperienza come cantante e musicista).
    [ Peso: 15kg x basso | 30 kg x medio | 60 kg x alto | 120 kg x critico ]
    [ Area: 5m x basso | 7m x medio | 10m x alto | 15m x critico ]
    [ Passiva: 30kg | 10m ]

    Riassunto Tecnico:
    - Attacco Bordata/Proiettile: 2pt, Variabile (Alto
    )
    .

    Specchietto Riassuntivo_

    Spaventata e confusa, non riesce a parare tempestivamente l'attacco (Alto - Basso, Dissolvenza difensiva), ma con le ultime energie rimastele in corpo sferra una bordata telecinetica ad Alto (ThoughtDensity) boostata dall'ira, prima di accasciarsi al suolo svenuta XD.

    Note_

    ---.


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    Gajeel non era mai stato un asso con le parole, quindi aveva pensato una cosa ma ne aveva detto un’altra, ma alla fine non aveva tutta questa importanza: per lui contavano i fatti, le azioni dicevano quasi sempre la verità. Un pugno non mentiva mai, con esso si potevano trasmettere sensazioni che le parole spesso nascondevano e soprattutto era con esso che si combatteva, in senso figurato o meno. Questa volta però il borchiato peccò di presunzione, ritenendo che le azioni avessero detto abbastanza abbassò la guardia, credendo che il suo attacco mettesse davvero la parola fine allo scontro. Era un errore che poteva pagare con la vita.
    Il suo attacco si scagliò senza pietà sulla ragazza, la travolse completamente senza che lei potesse fare nulla per contrastarla, restandone così annichilita. In un primo momento accadde proprio questo, ma quel che accadde dopo aveva dell’incredibile. Nonostante le ferite riportate, infatti, la fanciulla restò in piedi e fece qualcosa che il suo avversario non aveva per nulla previsto. Non avendo ricevuto danni per gran parte dell’incontro, il borchiato non studiò nessuna contromossa e quando l’ira pervase quella strega, lui assunse le sembianze di un fuscello davanti alla piena del fiume.
    L’ondata di energia lo risucchio in un vortice tremendo, il ragazzo si ritrovò sballottato nell’aria e in pochi istanti il suolo si fece parecchio distante. Il Dragonslayer non aveva più energie per imbastire una difesa, così si ritrovò a guardare in basso e sorridere amaramente: questo gli avrebbe fatto molto male. Cercò comunque di mitigare la caduta, tuttavia non poteva rischiare di sfracellarsi di testa così piegò le gambe e si preparò allo schianto. Quando raggiunse la sabbia si sentì un rumore sordo, per un attimo calò il silenzio mentre il dolore si irradiava... gli occhi divennero bianchi per un istante, poi un ruggito invase l’Arena, era il ruggito di un drago ferito.
    GWAAAAAAAAAAAHH!!!
    Subito dopo il moro stramazzò al suolo, stordito per il dolore ma ancora vigile, con i denti stretti e i pungi chiusi stringevano la sabbia ora insanguinata. Guardò le gambe: rotte. Soffio forte dal naso per diverse volte, ringhiando con le fauci chiuse. Attingendo a chissà quale forza, il ragazzo rotolò fino a restare supino, poi con uno sforzo immane si tirò su, mettendosi a sedere, per poi sollevare le braccia verso l’alto e gridò con tutto il fiato che aveva in corpo.
    HO VINTO IO!!!
    Infine ricadde al suolo, privo di sensi. Aveva lottato, aveva fatto del suo meglio ma purtroppo non aveva calcolato quanto per gli altri potesse essere importante combattere li... spesso vi erano motivazioni più grandi della semplice voglia di combattere. Anche lui doveva capire questo, se voleva evitare errori simili e vincere su tutta la linea.



    CITAZIONE
    Gajeel Redfox

    Stato fisico: Ferita al labbro e leggere ustioni al viso, graffio alla spalla destra, coltellata al braccio sinistro, botta all'addome, altre piccole botte varie. Gambe fratturate.
    Stato mentale: ...
    Magia: 15%

    Riassunto: E nulla, vola via e si spacca tutto XD

    Passive: Olfatto supersviluppato - Auspex Magico - Mana +10% - Percezione Pericoli - Power Up Forza 50% - Power Up Resistenza 50% - Power Up Agilità 50% - Power Up Velocità 50% - Assimilazione Ferro (Only GdR) - Aura di Terrore - Auspex Spirituale

    Equipaggiamento:
    .Cloak of Shadows ~ Mantello delle Ombre
    Si tratta di un oggetto molto particolare, recuperato durante un'avventura del Dragonslayer in un altro mondo. Durante quel viaggio Gajeel ha affrontato il precedente possessore del mantello, sconfiggendolo e recuperando la "reliquia" insieme ai suoi compagni. All'inizio però non l'ha portato con se, ma una volta tornato sul semipiano, beh, si ritroa tra le mani il particolare indumento insieme a tutti i suoi poteri contro i quali il ragazzo si scontrò, avendo però la meglio.
    L'indumento si presenta come una normale felpa con cappuccio, priva però delle maniche di cui rimangono solo alcuni brandelli all'altezza della spalla. Il suo colore è nero e non presenta nessuna chiusura sul davanti, assumendo così la forma di un mantello. Una sua particolarità è il fatto che una volta indossato il cappuccio, gli occhi del possessore diventano completamente rossi, sia il bianco che l'iride, donando così un aspetto un po' demoniaco, ma solo esteticamente: non comporta nessun potenziamento o bonus.
    Oltre a ciò il mantello nasconde vari poteri legati a un fumo denso e scuro in cui muta secondo il volere dell'utilizzatore, permettendogli di fare numerose cose con esso come ad esempio volare o passare in luoghi inaccessibili. Ma i poteri, forse a causa del viaggio dimensionale sembrano regrediti e al momento sono in via di risveglio, infatti molti di essi sono bloccati. Starà al tempo e al potere magico del ragazzo risvegliarli.

    Pietra spirituale
    Ogni membro dell'azienda ha la sua pietra spirituale: un cristallo trasparente come vetro, grande quanto mezzo pugno. È una pietra spirituale di Daleli, predisposta a contenere degli spiriti.
    Pagando un consumo variabile è possibile sigillare un fantasma all'interno della roccia, che inizierà a brillare per l'energia in essa racchiusa.
    La spesa energetica dipende dalla forza del bersaglio. Indebolire lo spirito nemico lo rende più facile da catturare.
    Le pietre sono state incantate da Lazarus, che le ha contaminate con gocce di Tenebra.
    Con un consumo medio, l'oscurità verrà rilasciata e contaminerà ogni spirito nel raggio di 5 metri, rendendolo corporeo per due turni. Gli spettri appariranno come figure di fumo nero, e saranno così vulnerabili agli attacchi fisici.
    [Tecnica variabile di cattura spiriti - Tecnica media di materializzazione spiriti]


    Tecniche utilizzate:
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    Lo spettacolo era stato nella media. Si erano visti un po’ di trucchi elementali, tra fiammate, proiezioni d’ombra e folate di metallo. Nulla di sconvolgente, ma nessuno spettatore avrebbe sbraitato per un rimborso del biglietto. Il volo finale del ragazzo borchiato aveva addirittura strappato al pubblico un oh! d’ammirazione.

    Bid’daum notò che il Cerimoniere si era mosso in contemporanea allo schianto rovinoso di Gajeel, ovviamente non per risparmiargli l’impatto col suolo. Violet era già a terra quando lui si autoproclamò vincitore, ma nessuno lo acclamò in quel momento. Soltanto l’uomo ammantato di nero poteva indicare vincitori e vinti. Non appena poggiò i piedi sul ring, annunciò il giudizio al pubblico.

    « Le regole le conoscete: chi crolla per primo perde. »

    Si affiancò allo sfidante con le gambe fratturate e lo afferrò per il polso prima che si accasciasse a terra.

    « Abbiamo un vincitore: Gajeel Redfox, l’Ombra di Ferro! »

    Il Castigo si alzò mentre la folla esplodeva in mille ovazioni. Un sottoposto di Lazarus aveva appena battuto una sua recluta. Il suo allievo si stava circondando di elementi validi, doveva riconoscerglielo.
    Per quanto riguarda la ragazza… l’avrebbe tenuta d’occhio.

     
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    Gajeel Redfox VS Violet

    Gajeel Redfox
    Scrittura & Interpretazione
    Il tuo stile è asciutto e scorrevole. Ogni tanto ti dimentichi di qualche accento, ma non è nulla di grave né frequente. Per come è impostato il tuo personaggio, è normale che non esprima motivazioni di un certo spessore per combattere: si trova sul ring semplicemente per mettersi alla prova e provare il brivido della battaglia. Gajeel non si spreca in mille discorsi, e di conseguenza quel che rimane nel campo dell’interpretazione è una prestazione nella media, senza picchi particolari ma senza nemmeno cadute di stile. Forse avresti potuto approfondire di più la situazione potenzialmente letale che ogni gladiatore affronta: come sarebbe il vuoto che si lascerebbe dietro il personaggio se non dovesse farcela? Qualcuno lo piangerebbe? È un tema abbastanza semplice - adatto anche ad uno come il Dragonslayer - ma di sicuro impatto sul lettore.
    Voto: 3.25

    Strategia
    La prima mossa è accettabile ma non è particolarmente “cattiva” o insidiosa. Avresti potuto andarci giù in maniera molto più pesante, senza nemmeno consumare tanto mana in più. Il secondo turno è più incisivo ma sempre caratterizzato da un approccio diretto. La scelta successiva di fingerti morto è uno scivolone a livello tattico, perché ti sei semplicemente steso sul campo di battaglia senza cercare di avvantaggiarti in qualche modo. Un avversario più infido avrebbe potuto infierire senza pietà. Non hai mai tentato d’incassare qualche danno minore per guadagnare due slot da dedicare all’attacco. Ben fatto con l’alto finale per forzare il nemico a ridursi al 10% del mana. Infine non capisco perché nell’ultimo turno non hai indurito il corpo per attutire lo schianto al suolo: avevi mana a sufficienza per farlo e l’avversario ormai era privo di sensi.
    Voto: 2.5

    Sportività
    Gestisci in modo discreto i danni ricevuti, anche se non capisco come faccia un taglio al labbro ad essere alleviato dalle fiammelle residue di una tecnica avversaria: la cauterizzazione medica è ben altra cosa, mi sembra piuttosto forzato farla avvenire spontaneamente nella concitazione di un duello. Non mi convince nemmeno la schivata dei proiettili, un po’ troppo fortuita considerando che Gajeel non aveva in linea visiva la pistola del nemico (e la passiva di percezione dei pericoli può sopperire solo fino ad un certo punto). Anche la successiva attivazione alla cieca di una tecnica difensiva che ti faceva comodo è parecchio borderline. In sostanza non commetti strafalcioni vistosi ma un po’ di piccoli inciampi che, sommati all’eccessivo sfruttamento della percezione dei pericoli, non ti fanno raggiungere la sufficienza.
    Voto: 2.5

    Puntualità
    Nessun ritardo.
    Voto: 5



    Violet
    Scrittura & Interpretazione
    Hai uno stile interessante, molto aderente al personaggio che manovri. È un narrato molto denso, che alterna periodi intricati, sospensioni, frasi secche, inglesismi e riferimenti alle neuroscienze. In alcuni passaggi questo appesantimento ha un effetto negativo sulla fluidità della lettura, ma generalmente il tuo flusso di coscienza funziona in modo adeguato. Si tratta di un meccanismo narrativo difficile da padroneggiare, ma i risultati che ottieni sono più che buoni.
    Il personaggio convince mentre si giostra tra il bipolarismo e l’accanimento contro il nemico. Meno bene per quanto riguarda le battute pronunciate da Violet, che si limitano a facili cliché oppure onomatopee delle sue grida di dolore. Certo, un duello all’ultimo sangue non è il luogo per lunghi monologhi, ma poche frasi in più potrebbero dare colore alla giostra, considerando che siete protagonisti di uno show e che il successo si ottiene non solo con il pestaggio ma anche conquistando il pubblico con il proprio carisma. Non mi convince la scelta di riportare tra virgolette i pensieri del pg, tenuto conto che tutti i tuoi post sono radicati nella testa di Violet: ritagliare uno spazio per il pensato all’interno di uno stream of consciousness mi sembra ridondante, tutto qua. L’impalcatura grafica è piuttosto pesante, e il minuscolo testo viola su fondo nero non facilita per nulla la lettura. Capisco l’attinenza al leitmotiv del personaggio, ma ti consiglio vivamente di puntare alla semplicità.
    Voto: 3.75

    Strategia
    Avresti potuto incassare molto di più nel primo turno per guadagnarti facilmente due slot tecnica. Il primo attacco è abbastanza variegato tra colpi fisici ed energetici, e anche l’idea dietro gli attacchi del secondo turno era interessante (anche se avvicinarsi ad un nemico meglio piazzato a livello fisico non è una mossa prudente). Non capisco l’utilizzo di una tecnica di supporto come l’invisibilità in presenza di un avversario sdraiato a terra: era quello il momento giusto per far piovere su di lui i tuoi colpi più letali. Buono l’utilizzo delle armi fluttuanti per attaccare da più direzioni a costo zero, invece la tipologia dell’ultimo attacco mi è sembrata troppo blanda per investirci un consumo alto. Insomma, hai avuto qualche spunto valido, ma non posso riconoscerne il valore tattico per colpa di parecchi comportamenti antisportivi che tratterò nel prossimo campo di valutazione.
    Voto: 2.25

    Sportività
    La tecnica “Piegare lo spazio-tempo” è piuttosto discutibile come difesa fisico-magica, essendo un potere di smaterializzazione totale (più adatto ad una difesa assoluta). È scorretto utilizzare la telecinesi passiva per bloccare un colpo fisico, ma l’errore più grave è stato come hai sfruttato la tecnica “SoulSplit”. Non solo hai annullato un attacco alto sacrificando uno dei quattro cloni evocati con un consumo basso, ma poi hai anche usato questa difesa (totalmente impropria) come mezzo per attaccare l’avversario. Hai gestito i danni e la fatica in modo accettabile, e generalmente non abusi della percezione dei pericoli, ma l’uso di quei cloni ha affossato la tua condotta in questo campo.
    Voto: 1.75

    Puntualità
    Nessun ritardo.
    Voto: 5



    Verdetto
    Alla luce dei risultati, essendo superiore la media dei voti, decreto Gajeel Redfox vincitore dello scontro. Quest’ultimo ottiene il titolo in-game di “Ombra di Ferro”. Assegno 1pt a entrambi i partecipanti.

     
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13 replies since 26/4/2015, 11:55   399 views
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