[EM] Red Gold

L’Eredità dei Titani ~ Atto II

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  1. _MajinZ_
     
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    Le pareti, il terreno e il soffitto tremavano. Ogni rombo prodotto dalla roccia era come un rintocco, gli ultimi rintocchi prima di una fine da cui non si poteva fuggire... era inevitabile. Il loro orologio ormai era prossimo a fermarsi e questi erano gli ultimi attimi, gli ultimi scatti delle lancette sulla ruota del tempo. Ne avevano sempre meno e a questo punto anche il più ottimista degli uomini era pronto a cedere alla disperazione più assoluta. Ma loro non potevano arrendersi. Dovevano trovare il modo di guadagnare altro tempo per non bloccare il proprio orologio. Purtroppo però quando all'ultimo rintocco la parete si infranse, ogni speranza sembrò andare in pezzi proprio come quel muro di roccia.
    Al posto della parete si apriva una voragine scura e lentamente, mentre la nube di polvere si posava, furono subito visibili due occhi rossi puntati sull'intero gruppo. Erano furenti, selvatici... affamati. E il suo pasto tremava proprio davanti a lui, qualunque cosa fosse. Poi la morte iniziò a piombare sul gruppo. Uno dei mercenari dal buffo elmo cadde a terra, il torace perforato da quattro spuntoni di un materiale sconosciuto. Altri aculei si incastrarono nella gamba del minatore sopravvissuto, che solo per miracolo rimase in vita. Dimitriy se ne rese conto presto, gli aculei provenivano dal buio e doveva avvertire gli altri.
    Attenti! Il nemico attacca dall'oscurità!
    Urlò giusto in tempo, il tanto che bastava per ricoprirsi con il Ki, creando un'armatura capace di resistere all'urto. Un regalo a base di aculei giunse quindi anche per lui, ma esso venne immediatamente annullato dalla pronta difesa del russo... che sollevò il capo giusto per vedere l'autore dell'attacco fare la sua comparsa sul campo di battaglia.
    Quella creatura... era gigantesca. Il corpo da serpente strisciava sulla roccia, ma il resto del corpo era in posizione eretta. Le braccia erano falci per dilaniare, le fauci tramogge per ridurre a una poltiglia sanguinolenta i suoi pasti. Infine giunse il suo terrificante ruggito, lo stesso che gli aveva perseguitati per tutto il tempo, ma che ora sembrava ancora più terribile, in grado di far tremare chiunque... era quello di uno spietato predatore. Cosa potevano fare se non inchinarsi al suo cospetto? Le energie per combattere non c'erano più, nemmeno quelle per scappare. Dovevano forse restare li in attesa della fine? Sembrava questo il loro destino.



    CITAZIONE
    Dimitriy Kozlov

    Stato Mentale: ...
    Stato Fisico: ...
    Ki: 30%

    Passive: Power Up Agilità 50% - Velocità 50% - Movimenti acrobatici complessi - Passo Felpato - Anti-Auspex Spirituale - Auspex 30 Metri - Individuazione Minacce - Mana +10% - Resistenza al Dolore - Resistenza alle Malie passive - Passiva per mentire in modo perfetto - Riconoscimento Bugie - Passiva riconoscimento tracce - Passiva di riconoscimento intrusioni mentali.

    Equipaggiamento:
    ₪ Banket Krovi ~ Banchetto di Sangue
    Si tratta di un'arma all'apparenza semplice che però nelle mani giuste diventa un temibile strumento di morte. Essa si compone di un bracciale che avvolge interamente l'avambraccio ed è composta di una lega di metallo abbastanza leggera così da non divenire un ingombro ma un semplice prolungamento del corpo. La parte finale dello strumento è un guanto di pelle con una placca metallica sul dorso della mano che ovviamente è unita al meccanismo presente nell'avambraccio, con annesso una piccola leva metallica che finisce nel palmo della mano. Nell'istante in cui il biondo eserciterà una certa pressione sulla leva, dal meccanismo presente sul polso fuoriusciranno tre lame di acciaio temprato curiosamente rossastre della lunghezza di circa venticinque centimetri appuntite ed affilate, pronte a colpire il nemico di turno. Un'arma facile da nascondere ma letale se usata nel modo giusto.

    ₪ Fauci Gemelle
    Non sempre un assassino può contare sulla furtività, quando questa viene meno spesso è necessario affrontare il nemico in campo aperto e per farlo servono degli strumenti adeguati.
    Dimitriy ha dalla sua una coppia di pugnali da combattimento, essi presentano una lama lunga una ventina di centimetri, di colore rosso scuro. L'impugnatura è rivestita di gomma antiscivolo, nera, sagomata in modo tale da risultare comoda all'utilizzo. Una particolarità è la specie di tirapugni situato lungo il manico, in modo tale da proteggere la mano e allo stesso tempo consentire mosse non proprio canoniche. I due pugnali sono conservati in due foderi, situati su entrambi i fianchi, in modo tale da risultare facilmente afferrabili. Si usano di traverso, con la lama accanto al taglio della mano.
    [Coppia di Pugnali]

    ₪ Oskolki Malinovyy ~ Schegge Cremisi
    Nell'addestramento per diventare un perfetto killer, alle giovani reclute viene fatta scegliere un'arma da corpo a corpo e una da lancio con cui addestrarsi. Quel giorno gli occhi di un giovane Dimitriy incontrarono quell'artiglio dalle lame cremisi e, accanto ad esso, quella serie di cinque pugnali da lancio di cui si innamorò. Ben presto iniziò ad addestrarsi nell'uso di quelle armi, recuperando i suoi coltelli dopo ogni uso: non se ne separava mai. Almeno fino al giorno in cui attraversò il portale, ritrovandosi così senza i suoi fidati e silenziosi dardi... anche se non ne fece una tragedia.
    Però quando rivide qualcosa di molto simile ai suoi pugnali, su una bancarella del Bazar, beh, non poté fare a meno di acquistarli.
    Il set è composto da cinque pugnali scarlatti lunghi circa una ventina di centimetri, forse un po' meno. Essi sono posizionati in diversi punti strategici sparsi tra le vesti dell'assassino, così da essere utilizzati in ogni situazione. Uno è situato nella manica del braccio sinistro, ad esempio, un altro nella caviglia e così via. Sono fatti di acciaio, non ha altro di particolare se non un certo valore affettivo.

    ₪ Dozhd' Krovi ~ Pioggia di Sangue
    All'apparenza può sembrare un normalissimo guanto bianco, uno di quelli soliti che indossa il biondo assassino... e infatti all'esterno è identico. Sotto la stoffa però si nasconde un particolare meccanismo dalla forma rettangolare, che ricopre gran parte del dorso della mano. All'interno della sottile scatolina è custodito un piccolo meccanismo che consente di sparare dei piccoli aghi metallici, cavi, tramite i cinque fori presenti sul bordo dell'arma e che comunicano con l'esterno tramite una modifica del guanto. Il tutto sarà collegato a un grilletto a pressione presente sul palmo e basterà stringere la mano per sparare un ago alla volta. Ovviamente è difficile che uno di questi aghi diventi letale, tuttavia una volta imbevuti di veleno diventano davvero pericolosi.

    ₪ Bagrovyy kogot' ~ Artiglio Cremisi
    Aumentare la propria mobilità è fondamentale in missione, soprattutto quando si fa un lavoro complicato come il sicario o la spia sul campo. Per questo motivo Dimitriy ha ideato uno strumento che lo aiuta molto in quello, dandogli modo di muoversi senza sprecare utili energie. Si tratta di un'imbragatura che si aggancia alla schiena, avvolgendo le spalle con delle cinghie in cuoio, all'imbragatura è ancorata una piccola carrucola attorno alla quale è avvolto un cavo metallico con all'estremità un gancio d'acciaio. Esso potrà essere scagliato in direzione di un appiglio qualsiasi tramite un aiuto meccanico, oltre che diventare un utile strumento per combattere. Il cavo ha una lunghezza di circa cinque metri.

    ₪ Occhio della Sirena
    Le leggende narrano di un tremendo naufragio che colpì alcune navi dirette ad Undarm per consegnare un prezioso carico. Su una di queste, un marinaio ebbe l'incontro più inatteso della sua vita. Una bellissima sirena, dai capelli lunghi e del color del mare, attratta dal suo fascino lo salvò dall'annegamento deponendolo su di una tavola di legno. Quando il marinaio si riprese l'amore tra i due sbocciò come un fiore a primavera, facendo dei due instancabili amanti. Tuttavia, il marinaio con il passare dei giorni bramava sempre più la terraferma e, stremato dalla sua condizione, finì per abbandonare la sirena facendosi issare a bordo da una nave di passaggio. Affranta per la sua perdita, la sirena non si diede pace, cercando un modo per ritrovare il suo amato e convincerlo a tornare da lei. Per questo motivo, con l'aiuto della Strega dei Mari, si cavò l'occhio destro e su di esso pose una potente magia in grado di condurlo da lui. Ma la sorte non arrise alla giovane sirena, catturata dalle reti per la pesca durante il suo lungo viaggio. Si dice che morì di rimpianti in una vasca di qualche collezionista, mentre il suo occhio ancora giace in fondo al mare...

    L'artefatto si presenta come una biglia di vetro del diametro di una decina di centimetri. Utilizzando un consumo basso e mettendo a contatto un oggetto posseduto da chi si vuole rintracciare (o meglio ancora una parte del suo corpo come un capello), la sfera indicherà, tramite un raggio di luce, la direzione da seguire per raggiungerlo. Più a lungo l'oggetto è stato posseduto da chi si vuole rintracciare, migliore sarà l'effetto dell'artefatto.

    ₪ Croce della Dama
    Dimitriy non è mai stato un tipo religioso, quindi è abbastanza singolare sapere che appesa al suo collo si trovi una croce. Essa è una piccola e semplice croce in argento, senza troppi fronzoli o decorazioni, appesa al collo tramite una cordicella nello stesso materiale, su cui spiccano diverse perline argentee anch'esse, quasi si tratti di un rosario. La croce però non si riferisce a qualcosa di cristiano o simili, anzi, essa è un regalo donatogli dalla Dama Scarlatta, Coralia, per la quale l'assassino prova sentimenti contrastanti, contraddistini però da una forte attrazione... ma anche un ricordo indelebile, da cui il biondo non si vuole separare.
    La vera particolarità del pendente, però, è un'altra. Entrando in risonanza con essa e spendendo una porzione variabile di energia, si attiva una particolare barriera dalla forma sferica e dalle tonalità cremisi, la quale sarà in grado di respingere qualsiasi assalto magico gli venga scagliato contro, proteggendo il giovane da quell'elemento che non riesce a contrastare.
    Ancora Dimitriy non conosce il motivo di quel regalo, però lo custodisce gelosamente e non se ne separa mai, per nessun motivo. Gli ricorda una persona importante, una figura che ha risvegliato parte delle sue emozioni da tempo sopite e che non dimenticherà mai.
    [Oggetto + Tecnica Variabile]

    ₪ Bussola dei Desideri
    Tutti i nostri principi di riferimento nella realtà, e tutti gli apparecchi che usiamo per orientarci in essa, dipendono sempre e solo da ciò che desideriamo.
    Queste speciali bussole incantate in dotazione agli Eversori (grazie all’operato del mercante Zimmer) estraggono il loro punto di riferimento dal cuore di chi le impugna. L’ago dello strumento punterà nella direzione in cui si trova la cosa che più si desidera in quel momento.
    La cosa desiderata può essere una persona, un edificio, un animale, un oggetto, un luogo particolare e tanto altro ancora. Ognuno possiede in sé il desiderio di trovare qualcosa, e questa bussola punterà esattamente nella direzione da seguire per trovarla.
    Una volta raggiunto l’oggetto desiderato, l’ago comincerà a girare all’impazzata, aspettando il successivo desiderio.
    Un così potente oggetto magico possiede però delle limitazioni: l’ago punterà in linea retta verso ciò che si desidera, senza considerare la presenza di ostacoli naturali o artificiali. Quindi la bussola non indica il percorso da seguire, ma solo la direzione da prendere. Nel caso l’obiettivo si trovi sopra oppure sotto allo strumento, sarà necessario posizionare l’ago verticalmente rispetto al suolo.
    Se la cosa desiderata non esiste oppure non si trova sullo stesso piano dimensionale, la bussola non sarà in grado di indicare la via. Invece, nel caso in cui la cosa desiderata sia multipla o dislocata in più luoghi in contemporanea, l’ago indicherà l’obiettivo più vicino all’Eversore.
    L’ultima e più importante limitazione è da ricercare nell’utilizzatore stesso. In caso di indecisione o di mancanza di desideri nitidi, la bussola non sarà in grado di mantenere la rotta da seguire.
    Perché, in fin dei conti, non è difficile inseguire quello che vogliamo.
    Difficile è capire che cosa dobbiamo cercare.
    [Oggetto GDR + Tecnica GDR-Only]


    Tecniche Utilizzate:
    ₪ Vy ne mozhete mne bolʹno ~ Non puoi ferirmi
    Alla fine dell'addestramento nelle arti omicide, Dimitriy era stato tra i migliori graduati per un ottimo motivo: sapeva mantenere la calma. Il suo sangue freddo lo rendeva una macchina perfetta, anche se ciò era dato principalmente dal fatto che nelle pause, il biondo meditava. Lo faceva sempre, chiudeva gli occhi e guardava dentro di se alla ricerca di qualcosa, di quell'energia interiore di cui aveva sentito parlare; il "Ki" nascosto all'interno di ogni essere umano, ma che forse era qualcosa di inarrivabile, motivo per cui accantonò ben presto quella pratica.
    Almeno fino al giorno in cui attraversò il portale, finendo su Endlos.
    Forse il contatto con la corrente dimensionale non fu innocuo e probabilmente interferì in qualche modo, facendo si che dentro di lui si risvegliasse quel qualcosa che nel suo mondo era troppo piccolo e debole per essere sfruttato. Da quel momento, infatti, chiudendosi in meditazione il giovane scoprì che dentro di lui si agitava una nuova energia. Provò quindi a sfruttare la forza interiore e ben presto comprese il beneficio che avrebbe avuto una volta sfruttata a dovere, così iniziò ad affinarne l'uso fino a creare qualcosa che gli permettesse di difendersi dalle molte minacce osti8li di cui è popolato Endlos.
    Concentrandosi, l'assassino riesce e far muovere il suo Ki fino a cospargere l'esterno del corpo di uno strato protettivo, dal colore leggermente opaco. In questo modo il ragazzo sarà in grado di frapporre la sua energia a un eventuale assalto fisico, il quale troverà una resistenza non indifferente. Fungendo come un cuscinetto, infatti, la forza vitale assorbe l'energia dell'impatto come un muro di gomma con efficacia crescente in base al consumo.
    [Consumo Variabile: Basso]
     
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    Acchiappa la Talpa_


    Ignoro i commenti inutili dei miei compagni di avventura, concentrata esclusivamente e totalmente sulle risposte dell'elldroc e sulle soluzioni pratiche all'attuale pericolo che stiamo per fronteggiare. Dannazione! Nemmeno lui può aiutarci: la zona è sconosciuta, non sa come siamo arrivati né da dove uscire...Pensa, Violet, pensa...
    D'improvviso il contatto telepatico torna vivo e potente, quasi facendomi sobbalzare di spavento: un messaggio chiaro e netto mi attraversa la mente. Devo proteggerla, devo proteggere quest'ultima. Tutti noi dobbiamo
    .

    «Se avete difese mentali, tenetele pronte!»


    Grido giusto un secondo prima che il muro crolli in un boato assordante. Due secondi dopo, la nostra attenzione viene attirata dai membri della comitiva che, morti o feriti, cadono a terra. E dopo ancora, un paio di occhi rossi sangue iniziano ad intravedersi attraverso quella dannata nube fitta di polvere.
    Nuovamente, pochi istanti ed un altro stimolo attira la mia attenzione, ma stavolta è qualcosa di interno, di mio: il sesto senso per il pericolo si attiva, avvisandomi di un'imminente minaccia in arrivo
    .

    “PERICOLO!!!”


    Urlo nelle teste di tutti quanti, più rapida dei processi di verbalizzazione di Dimitriy, generando quasi una sorta di onda psionica di allarme rosso che ha me come epicentro e si espande rapida quanto la conduzione saltatoria dei pensieri negli assoni neuronali.
    Ho giusto il tempo di gettarmi su un fianco con la gamba malconcia, prima che un aculeo mi sfrecci di lato ferendomi superficialmente il braccio destro: soffoco un ringhio di dolore, mentre torno rapidamente a fissare quell'enorme mostro che si sta facendo avanti, ora, mostrandosi alla vista.
    ...È...enorme...! Un...una specie di serpente ma al contempo insettoide, un abominio di carne e lame e zanne e...non voglio sapere cos'altro!
    Ma stavolta non è come le altre: stavolta sono fottutamente determinata a sterminarli tutti, dal primo all'ultimo, a cominciare da questo orripilante aborto della natura
    .

    “Forse posso stordirlo per qualche secondo!! Mirate al cranio, possibilmente con armi ad energia!!!”


    Cerco di coordinarmi con gli altri, sperando che mi diano supporto.
    Già, ho avuto l'illuminazione. Se è impazzito come quelli di prima, il mio attacco mentale aveva disturbato i loro parassiti psiomantici e quindi su di lui potrebbe avere lo stesso effetto: farli uscire per qualche attimo, stordendolo, e magari rendendoli vulnerabili! Vulnerabili all'energia, più che agli attacchi fisici, ipotizzo speranzosa. Pochi, semplici passaggi, ricordi, una catena di informazioni apparsami mentre fisso la mastodontica testa che sovrasta quel salame di lardo ributtante, a cui si sovrappone il ricordo dei bruchi nella psiche scoperti non troppo tempo fa.
    Proverò con qualcosa di scarso, il minimo sindacale: devo risparmiare energie, e se si rivelasse inutile tutto il surplus verrebbe sprecato irrimediabilmente; concentro perciò le mie energie mentali, focalizzo bene l'obiettivo -quella faccia da culo tremenda, quanto la odio a pelle già!- e con una strizzata truce di occhi sparo il mio raggio psionico di bassa potenza -pressoché invisibile-, ma sufficiente a svolgere il ruolo di test -come quelli nucleari-. Madonna, se potessi ti farei esplodere il cervello, bestiaccia schifosa
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    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ferita (un po' meno) grave alla gamba, Basso al braccio destro.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 35% (=40% - 5%).

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Revan's Robes (Armatura, 1pt).
    ¬ Chakram seghettato (Lama circolare, 1pt).
    ¬ Pugnale (Lama, 1pt).
    ¬ Glock 19 (Pistola, 2pt).
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone, 1pt).
    ¬ Fangs & Claws (Armi naturali, 3pt).
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).


    Attive

    ¬ ThoughtDensity.
    Il classico potere degli psiomanti: psicocinesi, spostare gli oggetti col pensiero. Si può dire che sia il primo potere con cui Violet s'è divertita, utilizzandolo anche ad area (maggiore il consumo, maggiore il raggio d'azione) in tutte le sue varianti seppur con meno efficacia: dallo spostamento telecinetico di bersagli alle barriere protettive, dallo sparare bordate rozze e potenti ai "proiettili" chirurgicamente letali, dal sollevarsi in aria levitando e volando allo spingersi qua e là schizzando a velocità fuori di testa, dal bloccare e strangolare a distanza al rinforzare colpi fisici (come calci e dardi), dallo schiacciare a terra o slanciare in aria tutto ciò che sta in una determinata area al creare rumori e suoni (dopo anni di esercizio, Violet ha imparato a modulare le onde di pressione dell'aria, in modo da produrre perfino musica e canzoni, esattamente come le casse di uno stereo, anche grazie alla sua esperienza come cantante e musicista).
    [ Peso: 15kg x basso | 30 kg x medio | 60 kg x alto | 120 kg x critico ]
    [ Area: 5m x basso | 7m x medio | 10m x alto | 15m x critico ]
    [ Passiva: 30kg | 10m ]

    Riassunto Tecnico:
    - Attacco Bordata/Proiettile: 2pt, Variabile (Basso)
    .

    Specchietto Riassuntivo_

    Rigira il consiglio dell'elldroc a tutti, poi avverte telepaticamente tutti dell'imminente pericolo, ed infine cerca di coordinare telepaticamente un attacco mentre lei spera di fare da supporto con un Basso, più che altro per distrarlo.

    Note_

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    Ramona_super-1-_zps41489fec



     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Luogo: Merovish - Miniera Kanti



    La voce di Violet fu totalmente ignorata. Sembrava fatta a posta per mettere panico..ed Alison non aveva bisogno di panico. Inoltre dopo quello che era successo all'inizio, non aveva più molta voglia di fidarsi di lei e affidarsi a lei. I possenti colpi ai muri inquietavano un po' tutti. La bionda guardava fissa su tutta la visuale di fronte a lei. Deglutì per poi serrare i denti e muovere lentamente le braccia in un moto continuo, per esser pronta ad una reazione improvvisa. Di solito succedeva così, no? Tutto tranquillo. Colpi a caso. Silenzio terribile e poi..il caos più totale. Chi non era pronto in tempo, chi si distraeva, chi per qualche motivo non era in grado di difendersi..finiva sotto. Morto, distrutto, ferito gravemente. Uno squarcio nell'oscurità, la polvere scese a tocchi e tutti rivolsero l'attenzione su quel foro. Accigliò lo sguardo per vedere oltre l'oscurità. Non poteva vedere davvero oltre..sussultò quando due occhi rossi apparvero fissando tutti loro.
    E' lì! - poi un nome alle loro spalle. Alison si voltò lentamente, per qualche motivo pareva aver già capito dall'intonazione di quella parola. Dal modo in cui fu presentata..quella parola. Interrogativa, un classico. Restò a bocca aperta senza dir nulla, non un singolo suono. Il compagno della mercenaria aveva protetto quest'ultima e ora il suo corpo era perforato da numerosi spuntoni. Non solo lui, purtroppo..anche il minatore era gravemente ferito. Due spuntoni gli uscivano da una coscia e altre tre per poco non lo pigliavano. Salvo per miracolo..ma per quanto? Fu dato l'allarme, Dimitriy e Violet, dietro di loro, avvisarono prontamente dell'imminente nemico. La bionda pugile si rivoltò verso l'oscurità con un altro sussulto. Lì vide, anche se per pochissimo: altri spuntoni rivolti verso di loro. Fece appena in tempo a scansarsi lateralmente, una di queste lance naturali quasi non le sfiorò il fianco.
    "Ma che..cazzo è sta cosa?!" - esclamò osservando per intero la bestia. Avanzò quella, aveva tratti in comune con una creatura tipica, gli Elldroc, specie sul volto, mentre tutto il resto era..diverso. Una forma a serpente e grosse lame si presentavano agli arti superiori. Un occhio più esperto poteva distinguere al volo l'armatura naturale di cui era composto: chitina, mentre le armi erano fatte d'ossa.
    Violet e Dimitriy sembrano messi male..questo è il mio momento! - o forse meglio dire "nostro", dato che oltre a lei vi era un altro membro del gruppo che aveva conservato sufficienti energie. Gli lanciò un'occhiata, confermando la tregua momentanea..meglio collaborare che morire tutti, anche se si tratta di un nemico o qualcuno cui ripagare un torto.
    "Aaah!" - si lanciò verso l'orrenda bestia, senza timore. Non poteva tentare di colpirlo a distanza, se prendeva le pareti potevano finire davvero male..per quanto normalmente le sue armi non facciamo grossi danni alle strutture, impiegando parecchia energia poteva creare delle vere e proprie esplosioni. E nessuno voleva rivedere quell'effetto suicida. Ignorò il dolore alla gamba, costretta a intraprendere un combattimento a distanza ravvicinato. Si sentiva più a suo agio a pochi centimetri dal nemico, aveva più familiarità, inoltre era solita affrontare avversari più alti e fisicamente grossi di lei, specie anche di sesso opposto. E quella era una merda mostruosa, quindi faceva lo stesso. Un innocuo colpo fu sparato alle sue spalle, in direzione bassa, così da darsi lo slancio necessario a diminuire le distanza in pochissimo tempo. Il pugno caricato avrebbe quindi colpito il volto, o almeno quello era il suo obiettivo. Con tale forza e potenza che avrebbe potuto anche rompere quello strato che ricopriva quasi interamente il suo corpo.

    Stato Mentale: Normale - Beccati questo, mostro!
    Stato Fisico: Leggermente stanca e Ferita - Ferita alla testa, dolore alla testa e alla gamba sinistra
    Energia: 70%
    Armi: Ember Celica - Colpi: 12 (11) + 12 (9)
    Passive:
    CITAZIONE
    The Brawler [Passiva di 25% in Forza, Destrezza, Resistenza e Velocità]
    The Fighter [Passiva di Riflessi + Passiva di Istant Casting]

    Attive:
    CITAZIONE
    Footwork:
    Alison sfrutta le sue conoscenze nell'autodifesa per eseguire piccole acrobazie o spostamenti per eludere alcune abilità o manovre avversarie. Si tratta di un vero e proprio gioco di gambe, movimenti uniti a buoni riflessi, per permetterle di non farsi colpire da colpi non particolarmente complessi o individuabili. Se sfruttata bene, permette ad Alison di posizionarsi o riposizionarsi vantaggiosamente, magari guadagnando la possibilità di mettere a segno un contrattacco attraverso tecniche di pugilato come il "duck" o lo "slipping". Può anche sfruttare le conoscenze acrobatiche per effettuare tali schivate.
    [Schivata Variabile - Se stesso][Medio]

    Recoil:
    Alison sfrutta il rinculo di un colpo di proiettile per eseguire uno scatto di alcuni metri. La direzione sarà opposta allo sparo, può usufruire dell'abilità bersagliando oggetti solidi o a vuoto. In questo modo è capace di spostarsi rapidamente verso il nemico o allontanarsi da esso, inoltre può eseguire spostamenti verticali colpendo sotto di lei. Può raddoppiare la distanza usando due volte la stessa abilità. Una variante offensiva permette ad Alison di sparare un colpo a vuoto o a una superficie per raggiungere un nemico e colpirlo con un pugno, come un treno, volendo può sparare o utilizzare una seconda tecnica al termine di questa.
    [Scatto Fisso - Basso - 5 metri - Se stesso][Offensiva Fisica Fissa - Medio - Singolo - 7 metri - Istantanea][Medio]

    Riassunto: evita l'attacco Medio del mostro con Footwork a livello Medio e si lancia all'attacco mirando al volto con Recoil a livello Medio.
     
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    Da un posto EPICANTE

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    Rumori provenienti dall’oscurità, che con abile maestria, occultava tutto ciò che l’occhio umano non voleva vedere.
    Eppure Karakuriki, ai suoi tempi, aveva visto quali orrori erano stati rinnegati nel sottosuolo. Abomini che neppure la mente umana poteva spiegare.
    Per questo lui non temeva i rumori dell’oscurità, che con forza immane, provavano ad entrare nella stanza dove vi erano anche loro.

    Scratch e Cut, invece, guardavano con sguardo preoccupato la parete di roccia, che iniziava ad accusare la serie di colpi. Per quanto la loro razza negasse il contrario, loro di sottosuolo non sapevano nulla e nulla ne volevano sapere. Vivere a Merovish pareva già di per se una condanna. Era quindi meglio lasciare gli orrori delle profondità dove erano.

    ”Preparatevi.”

    Un commando al quale non potevano sottrarsi, inondò la mente dei due servitori.
    Difatti non passò molto prima che la parete cedette sotto i possenti colpi del nemico, la quale entrata in scena venne bloccata dalla grande polvere che andò ad alzarsi.
    Nonostante la figura fosse ancora occultata dai detriti, non mancò di salutare gli ospiti in casa propria a suon di punte d’osso.
    Sia la telepate che il biondo avvertirono del pericolo imminente, dato tempo a Karakuriki di preparare una difesa.

    Il goblin turchese si frappose fra l’attacco e il proprio Re, attivando una delle tante chicche tecnologiche di cui disponeva. Un risucchia mana, prosciugò di ogni forza l’attacco del mostro, che calata la polvere, mostrò la sua vera forma.

    ”La biondina sembra deciso a distrarlo. Al momento non possiamo contare su una grande potenza di fuoco, siamo costretti a finire lo scontro il prima possibile. Cut aiuta quella scema a distrarre la creatura, tu invece Scratch preparati con un laser alla testa.”

    Il goblin rosso non perse neppure un secondo e partì per primo, iniziando ad avvicinarsi alla creatura dalla parte sinistra. Mentre si avvicinava raccolse qualche sasso, che provò a lanciare contro il nemico, accompagnato da urli animaleschi e versi da vero guerriero, provando ad attirare l’attenzione della creatura.

    Colui con tutti gli arti e il cyborg, lo aggirarono invece dalla parte opposta, analizzando quale punto fosse il più propenso per sferrare un buon attacco.
    Quando lo trovarono, un fascio di luce concentrata avrebbe provato a colpire e a tagliare, la testa nel punto in cui partiva dal collo.

    Karakuriki:

    Stato Fisico: Leggermente stanco

    Stato Mentale: Tranquillo

    Mana: 50%


    Benedetto dal Maelstrom:

    -[Passiva di percezione del Maelstrom]


    Scratch:

    Stato Fisico: Ottimo

    Stato Mentale: Tranquillo

    Armi Bianche:

    Braccio destro Robotico (Rivestito completamente d’acciaio)

    Cut:

    Stato Fisico: Ottimo

    Stato Mentale: ZAZZA

    Armi Bianche:

    Iron’s Cut (Guantoni da combattimento)

    Il Chip (Globale):

    -(Pensieri e Vista Condivisa)

    Assorbi Magia:

    Parte del volto di Scratch ha subito un pesante intervento, la cui carne è stata sostituita da bulloni e ferro, tutto allo scopo di renderlo una macchina da guerra perfetta. Ovviamente non è stato curando solo l’attacco, ma anche la difesa. Li dove dovrebbe esserci l’orecchio, si trova tutt’ora un potente apparecchio tecnologico in grado di assorbire il mana del nemico, in grado di neutralizzare sia attacchi fisici che magici, privandoli semplicemente dall’energia di cui sono composti.
    Costo: Media

    Raggio Laser:

    Dal nome è semplice capire di cosa si tratta: Un potente raggio di luce concentrato, in grado di perforare una vasta quantità di materiali. Questo raggio, studiato appositamente per essere ridotto a dimensioni millimetriche, è stato inserito all’interno dell’occhio bionico di Scratch. Un maggior consumo di mana aumenterà la gittata e la potenza del colpo, fino a renderlo letale.
    Consumo: Variabile (5%-5metri, 10%-7metri, 20%-10metri, 40%-15metri)

     
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    Gli aculei, scagliati dall'oscura voragine che ora sostituisce il muro della sala, tagliano l'aria con un sibilo appena percettibile, abbattendosi sui nuovi bersagli.
    La prima ondata aveva preso di mira i più deboli, indifesi... la mercenaria delle sabbie, alla quale aveva fatto scudo il suo compagno, e il capo minatore, che a stento era riuscito a schivare l'aculeo diretto al petto, riuscendo a ferirsi solo alla gamba.

    Non avete però il tempo di preoccuparvi per loro, a meno che non vogliate condividerne la pena. Una seconda ondata di lame mortali segue subito la prima, sagome impercettibili scagliate da un punto imprecisato all'interno della voragine.
    Dimitriy e Violet sono i primi ad accorgersi della minaccia, ma se il primo riesce a schivare il pericolo, attingendo al suo Ki, la ragazza non è così fortunata da uscirne ugualmente illesa.
    Una fitta al braccio, ecco tutto ciò che riesce a sentire la Psiomante. Poca cosa, in confronto a quello che avete passato fin ora... questo è quello che le dice l'adrenalina, l'esaltazione del momento.
    Non c'è da stupirsi, se riesce a rimanere concentrata per sferrare il tuo colpo, prima tessera di una strategia semplice ma all'apparenza efficace.
    Tutto ciò però ha un prezzo. Nel momento in cui i suoi proiettili telecinetici vengono scoccati verso quella mostruosità, la fitta al braccio si ingigantisce.
    Il dardo non l'ha presa di striscio, ma le ha invece centrato l'avambraccio destro, trapassandolo da parte a parte. Il dolore arriva senza preavviso, mentre l'aculeo svetta dalla sua carne, affilato e terribilmente doloroso.
    Il colpo tuttavia centra il capo e la mente della creatura, che per un istante chiude gli occhi, frastornata... o semplicemente infastidita.

    Quel tanto che basta per permettere agli altri di giocare le proprie carte, in quest'ultima, disperata mano.
    I dardi diretti verso Alison vennero prontamente schivati, dimostrando l'agilità e la prontezza di riflessi della ragazza, mentre quelli che saettavano verso Karakuriki dovettero fare i conti con le prodezze tecnologiche di uno dei suoi sottoposti, trasformandosi in mera polvere dispersa nell'oscurità di quell'agghiacciante sala.

    La bionda, tenendo fede al suo carattere, partì in un assalto frontale.
    Se la creatura fosse stata nel pieno delle sue forze, sarebbe stato un autentico suicidio, ma grazie all'azione di Violet questa abbassa la guardia quel tanto che basta alla ragazza per darsi il giusto slancio e colpire, con le forze rimaste, il capo stordito della creatura.
    Questa geme di dolore, costretta ad arretrare di quello che sarebbe un passo, se solo avesse i piedi. Il lato sinistro della sua bocca si gonfia, livido dal colpo appena preso, e a giudicare dall'inclinazione innaturale, alcuni dei suoi denti sembrano essere stati rotti nell'impatto.

    E proprio mentre il dolore risveglia i sensi intontiti della creatura, colui con tutti gli arti è pronto a fare la sua mossa.
    Schierate le sue risorse come pedine su una scacchiera, Karakuriki e Cut riuscirono ad aggirare la creatura, approfittando di quel breve vantaggio per sferrarle un colpo critico.
    Il laser, che già si era dimostrato uno strumento utile, incise in verticale sul collo della mostruosità, incidendole in profondità la carne fino allo strato chitinoso del capo. Il calore concentrato del raggio scavò... ma non fu abbastanza per decapitare quella serpe.

    Questa tuttavia, non sembrava aver gradito i risultati dei vostri sforzi.
    Dolorante, la bocca storta per il colpo di Alison, il collo ustionato, in parte carbonizzato, dal Laser del re dei Goblin... e la mente, ancora intontita dall'attacco di Violet... potete farcela.
    Potete...

    ... l'ondata arriva, forte come un uragano, investendovi corpo e mente.
    Li capite quanto sia disperato il vostro attaccamento alla vita.
    Perché dietro quell'Hydralisk, che con così tanta decisione avete ferito, ne trovereste altre trenta.
    E per ogni Hydralisk, trovereste trecento Elldroc impazziti.
    E per ogni Elldroc, centinaia di metri di terra, roccia, sabbia vi separa da Merovish.

    Quello che subite non è un attacco mentale, ne tanto meno un condizionamento.
    Ma un semplice dato di fatto.
    L'oscurità davanti a voi piega gli angoli della bocca in un bieco sorriso canzonatorio, mentre vi osserva silenziosa.

    Sforzatevi quanto volete, sembra dire.
    Morirete qui.

    Com'è arrivata, l'ondata passa, lasciandovi nuovamente soli.

    L'Hydralisk davanti a voi vi osserva, minacciosa esattamente come pochi istanti fa, prima che sferraste i vostri attacchi.
    Ferita, certo... ma anche rabbiosa.
    Con un grido animalesco, la creatura si piega con una sorprendente agilità, scagliandosi verso di voi.

    E' la fine...

    ?



    "Giù la testa, bipedi."
    un altra voce risuona ora nelle vostre menti.

    - Aspettate a postare -


     
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    L’entrata in scena fu improvvisa.
    Nel giro di un secondo il soffitto roccioso fu sfondato dalla forza bruta degli Elldroc in avanguardia, e un gruppo di sagome scesero in campo. Bid’daum era tra loro, con gli occhi fissi soltanto sul nemico. Uno strale di luce opalescente lo precedette nella picchiata sull’Hydralisk: si trattava della sua spada, scagliata da un suo prolungamento spiritico per conficcarsi nel nucleo vitale della bestia.

    Un secondo oggetto volò verso il basso seguendo un’altra traiettoria. Un sottile spillo metallico indirizzato dentro le grosse fauci che - una volta infiltratosi - sarebbe esploso dall’interno del cranio, rilasciando l’energia di un’intera carica di dinamite.

    Dopo aver raggiunto il suolo, il Comandante della Legione non necessitò nemmeno di un secondo per pensare alla prossima mossa. Con la mano protesa verso la voragine al di là dell’Hydralisk, richiamò in un istante una quantità di materia spiritica che avrebbe fatto accapponare la pelle a qualunque sciamano in grado di comprenderne le implicazioni. Come pagliuzza di ferro incapace di resistere ad un elettromagnete, un’orda di spiriti fu sradicata dall’ambiente circostante e si condensò in un nocciolo luminescente davanti al suo palmo. In un battito di ciglia aveva generato una bordata spiritica talmente densa da distorcere l’aria circostante.

    Sparite.

    Il proiettile attraversò la caverna come un colpo di cannone. L’esplosione immediatamente successiva risuonò come migliaia di grida strazianti di anime che erano state annichilite. Il riverbero di calore di ritorno investì il Gerarca, confermando che con quel colpo aveva appena fatto strage d’innumerevoli abomini fuori controllo.


    Stato fisico: illeso
    Stato mentale: ottimale
    Energia: 110 – 20 – 40 = 50%
    Equipaggiamento:

    Kuthian Armour [ Armatura | passiva di peso trascurabile ]

    Comet Hammer [ Arma bianca ]

    Tàmerlein [ Spada | passiva di vibrazione ultrasonica | passiva di ferimento spirituale ]

    Bussola dei Desideri [ Oggetto GDR ]

    Istrice Maledetto [ Set di dieci spilli | tecnica a consumo medio di trasmutazione in acido ]


    Passive:

    Risorse Criminali [ Passiva di 110% di energia ]

    Oltre la Realtà [ Passiva di Auspex spirituale ]

    Senso di Morte [ Passiva di tatto ipersviluppato ]

    Burattinaio [ Passiva di controllo cinetico | manipolazione GDR-only dei PNG ]

    Anatema del Re Implacabile [ Passiva d’immunità alla fatica | passiva d'immunità al dolore (convertito in odio) ]

    Tentacoli di un solo Abominio [ Passiva di equipaggiamento caster ]

    Insano [ Passiva di instant casting ]

    Impaccio della Carne [ Passiva di assenza degli organi interni | passiva di rigenerazione (gdr only) | immunità alle proprie tecniche | passiva di tasca dimensionale ]

    Matrice dello Spirito [ Passiva di conoscenza dei piani di spirito ]


    Attive utilizzate:

    Fumet Slammer
    Un ordine mentale indirizza una vampata d'energia spiritica in una parte del corpo o dell'equipaggiamento. Solo un successivo input volontario provocherà il rilascio della forza compressa, causando una brutale esplosione. La deflagrazione si sommerà ai danni che il colpo normalmente infliggerebbe, polverizzando tutto il tangibile che subirà tale trattamento. Illesi rimarranno solo l’artefatto o l'utilizzatore, abitualmente intrisi da tali energie e perciò immuni alle stesse.
    Consumo: variabile (usata ad alto)

    Gokuryuha
    Negli istanti critici che preannunciano la sconfitta si deve ricorrere al proprio asso nella manica, perché - quando ogni altra strategia fallisce - l’annientamento indiscriminato resta l’unica soluzione praticabile. Quest’applicazione sciamanica comincia col distacco di una mole d’anima ad alto potenziale. Il tremendo scompenso sul piano immateriale sradica le essenze naturali presenti nelle vicinanze, attirandole verso il nucleo catalizzatore per comprimerle brutalmente. Il materiale spiritico perde ogni forma e sublima in pura energia, utilizzabile come una bordata esplosiva capace di vaporizzare sia a livello spirituale che fisico qualunque cosa travolga.
    Consumo: critico
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    I miracoli possono avvenire anche all'inferno.
    Una crepa nel soffitto, e una miriade di Elldroc si riversarono nel salone di roccia. In mezzo a loro, il Castigo Bid'daum, spietato come sempre, pronto a regalare la morte ai nemici più per piacere personale che per salvare i suoi compagni. Un'offensiva che non ammetteva prigionieri.
    Poco più indietro, un manipolo di sentinelle si muoveva compatto, circondando una nera armatura nel mezzo. Un pennacchio rosso scarlatto risaltava sull'elmo di Aristotelis Skotos.
    L'Hydralisk ferito dagli Eversori avrebbe incontrato la sua fine per mano del Monocorno? Nel dubbio, il Gerarca lasciò perdere quel mostro già malmesso per concentrarsi sul fronte dei nuovi avversari, appena preso di mira da un bombardamento spiritico da parte di Bid'daum. L'esplosione fu devastante, ma il Comandante non si lasciò impensierire dal calore generato da quel collasso di spiriti.
    Non mietere altre anime, Castigo.
    La voce spettrale - così diversa dai toni bassi del greco - sembrò riecheggiare da più fonti sonore disperse nell'ambiente, mentre il volto dell'oplite giaceva nascosto dietro una maschera inquietante.
    Lo disse per proteggere il suo ospite, anche se Aítnē non apprezzava certo che delle sorelle minori venissero mutilate così orribilmente da parte del necromante alieno.
    Il distaccamento di Elldroc portò l'ellenico alla bocca della voragine, lasciandolo per dedicarsi ad altri nemici. Non un attimo di esitazione, ed ecco che il greco attraversò la crepa di pochi metri, non curandosi delle vittime mietute da Bid'daum e rilasciando le proprie energie nell'aria.
    Da quel momento, iniziò a nevicare. Sabbia nera come la cenere iniziò ad infuriare all'interno dell'insenatura rocciosa, portando con sé una sentenza inevitabile, se non contrastata.
    L'aria si seccò, così come le muffe e gli insetti delle caverne si disidratarono fino a polverizzarsi.
    Il Gerarca aveva portato la Maledizione dello Yuzrab fin dentro le profondità di Merovish, un ammonimento antico per coloro i quali osassero sfidare la legge dell'Eversione.

    La manovra del Gerarca non era finita lì.
    Correndo spedito verso l'uscita, concentrò la sua forza nel pugno destro, serrandolo. Una volta giunto sull'uscio della cava, appena prima di tornare nella grotta principale tirò un violento pugno sulla parete interna, scaricando l'energia attraverso questa. Gli effetti si sarebbero visti di lì a poco, quando un forte terremoto avrebbe scosso la voragine mettendo a repentaglio la stabilità di stalattiti e ammassi rocciosi in condizioni precarie.
    Sarebbe bastato tutto ciò? Probabilmente no; tuttavia, mancava ancora qualcuno all'appello.

    Energie: 110% - 60% = 50% (1 C, 1 A)
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: ??? (Aítnē ha il controllo)
    Passive: Forza, Resistenza, Agilità e Velocità Sovrumane (+50%) ; +10% Energia ; Sangue Freddo ; Sesto Senso per Pericoli e Minacce ; Resistenza Elementale al Calore (Scenica)

    Attive Utilizzate:
    Maledizione dello Yuzrab

    CITAZIONE
    Il Deserto dei Laghi di Vetro è uno dei luoghi più inospitali e letali di Endlos. In esso, innumerevoli sfortunati hanno incontrato la loro fine, chi per mano degli esseri che lo abitano, chi ucciso dalle tribù nomadi e chi inghiottito dalle sabbie mobili.
    Tuttavia, la principale causa di morte nello Yuzrab è una soltanto: la disidratazione.
    Basta pochissimo perché il deserto ti prosciughi di tutti i tuoi liquidi mentre si cerca vanamente ripato, mandandoti all'altro mondo senza pietà alcuna.
    Questo, Ariste lo sa benissimo: si può vivere giorni senza mangiare, ma non puoi sopravvivere più di tre-quattro ore senza bere. Non nello Yuzrab. Forte di questa conoscenza e dei poteri ottenuti con lo Spirito dell'Etna, il greco ha sviluppato un potere particolare, tanto crudele quanto efficace.

    Attingendo ad una considerevole stilla di energia, l'Eversore può evocare nell'aria grumi di sabbia, nera come la cenere, che cadranno come fiocchi di neve in tempesta in un'area di massimo 15 metri di raggio: da quel momento, tutto ciò che entrerà in contatto con questi si disidraterà, che si tratti di piante, animali, persone o addirittura umidità dell'aria, a meno di difese adeguate. Solo i compagni Eversori ne saranno immuni. L'acqua verrà assorbita dalla sabbia, la quale poi scomparirà nel nulla da dove è arrivata.
    La tecnica funziona anche attraverso gli oggetti, e gli effetti sono quelli della disidratazione per animali e persone, essiccamento per le piante e, se desiderato, della scomparsa di vapore acqueo nell'aria, con tutte le conseguenze del caso. L'intensità varierà da lieve a letale a seconda del consumo speso e della stazza della vittima, nonché delle protezioni utilizzate dalle vittime.
    Una vera e propria Maledizione dello Yuzrab.
    [Attiva Offensiva/di Supporto Magica GDR-Only: Disidratazione ad Area ; effetti interpretabili entro il buonsenso e a seconda delle situazioni, in contesti GDR efficacia a discrezione del QM ; Basso max 5m ; Medio 7m ; Alto 10 m ; Critico 15 m ; Consumo Utilizzato: Critico ; Durata Utilizzata: 1 Turno]

    Colpo di Encelado
    CITAZIONE
    Secondo il mito greco, Encelado è un Gigante, figlio di Gea inseminata dal sangue di Urano.
    Con gli altri suoi fratelli Ctoni affrontò gli Dèi dell'Olimpo nell'epica battaglia che venne tramandata sotto il nome di Gigantomachia. La guerra non riservò una fine piacevole per i Giganti, che vennero sconfitti e quasi tutti uccisi: Encelado stesso provò a fuggire, soltanto per essere sotterrato sotto la Sicilia dalla dea Atena, che lanciò l'isola per confinarlo eternamente.
    Una volta intrappolato, l'essere metà uomo e metà bestia non poté fare altro che dimenarsi per il dolore delle ferite riportate e per lo sconforto della sua situazione, causando eruzioni col suo fiato infuocato e terremoti con i suoi movimenti convulsi; in vero, nella Grecia di Aristotelis, un terremoto è ancora chiamato 'colpo di Encelado' - ed è di questo che l'oplite fa uso, qualora ve ne fosse bisogno.
    Utilizzando una buona parte delle proprie energie, l'Eversore è infatti in grado di dar vita ad un poderoso attacco, portato principalmente o a mani nude o con un oggetto che permetta un danno da concussione: l'offensiva, all'apparenza normale, celerà il suo effetto fino al momento dell'impatto, quando tutta l'energia conservata verrà liberata sulla superficie, attraversando il corpo del malcapitato fino alle sue interiora. La vittima verrà dunque squassata nel profondo del suo organismo da una vera e propria scossa sismica di grande magnitudo, tanto da vedersi frantumare ossa e spappolare organi in un battito di ciglia.
    Il terremoto interiore durerà per un intero turno, anche se i danni verranno causati nei primi istanti dello stesso; al di fuori del combattimento, la tecnica può essere sfruttata sul terreno, mura o altre costruzioni, con effetti variabili.
    [Attiva Offensiva Fisica: Colpo Sismico ; effetti interpretabili entro il buonsenso e a seconda delle situazioni, in contesti GDR efficacia a discrezione del QM ; Consumo Alto ; Durata 1 Turno]
     
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    Giù la testa, bipedi. sussurrò Zimmer, sfruttando il canale mentale degli Eversori. Poi diede il segnale, e la breccia sul soffitto della sala venne aperta, scatenando l'inferno.
    Decine di sentinelle Elldroc sciamarono dal cunicolo appena scavato, atterrando con agilità sul fondo della sala per poi gettarsi sui nemici.
    Fratello contro fratello, insetto contro insetto, chiunque uscisse dalla voragine aperta dall'Hydralisk veniva subito ingaggiato, in una danza di artigli, di lame e di denti.

    E mentre il piccolo esercito sotterraneo si scagliava sui suoi fratelli impazziti, ecco che i tre gerarchi dell'Eversione facevano la loro mossa.
    Il Castigo diete sfogo al suo potere, rimarcando una volta di più il suo disprezzo per i deboli, per la vita stessa.
    La grossa creatura, già martoriata dai mercenari, soccombette all'attacco del monocorno, rivoltandosi a terra in preda agli spasmi della morte, mentre il colpo spiritico devastò le fila nemiche delle creature al di la dell'apertura. Per un istante, il flusso di nemici rallentò... senza però fermarsi.

    A gettarsi nella tana di denti e artigli fu però l'oplite, attraversando l'apertura di pietra resa ardente dalla spietatezza di Bid'daum.
    L'identità occultata dalla maschera che già in altre occasioni gli aveva garantito l'anonimato, il generale degli eserciti di Merovish non si era presentato a mani vuote.
    Il suo dono altri non era che una maledizione vecchia quanto la storia dello Yuzrab, vecchia quanto il suo primo granello di sabbia.
    In molti, che premevano per uscire, pronti a lanciarsi contro l'uomo in armatura, divennero cenere ancor prima di poter levare un singolo artiglio su di lui.

    Mentre quest'ultimo tentava di far crollare quella malefica galleria con un terremoto localizzato, un ombra sfrecciò nella sala, verso quella stessa apertura.

    Uscito dalla crepa assieme all'ultima ondata dei soldati insetto, Zimmer ripiegò le sue ali metalliche solo a pochi passi dalla voragine, affacciandosi verso l'abisso.
    Un tappo di ceneri e cadaveri carbonizzati ostruiva il tunnel, ma nuove mostruosità si stavano già facendo largo sui corpi dei compagni, smembrandoli e divorandoli quando non riuscivano a spostarli semplicemente spingendo con i loro orridi corpi.

    Il Boggart sorrise, sentendo già le pietre dell'apertura tremare sotto le sue mani.

    Poi prese due piccoli oggetti d'ottone, grossi poco più del suo pugno, e li lanciò verso le creature.
    Si allontanò dalla voragine un istante prima che la parete crollasse su se stessa, ostruendo nuovamente il tunnel ad opera del terremoto evocato dall'oplite.

    Crolli? Esplosioni? Una creatura del sottosuolo non morirà mai per inezie del genere. I tunnel potevano essere riscavati, le pareti sfondate nuovamente...
    Poi cominciarono le grida.
    I batteri potenziati contenuti nei diffusori pestilenziali cominciarono a cibarsi della carne che trovarono all'interno del tunnel, divorandola senza pietà. La piaga sarebbe divampata, proseguendo lungo il tunnel, trovando e sterminando fino a quando la carica batterica non fosse scomparsa naturalmente... da li ad un oretta, ad occhio e croce.

    E quando gli Elldroc sani ebbero trucidato l'ultima folle creatura, un silenzio innaturale cadde nella sala, rotto solo da un secco rumore di roccia che si sgretola.

    Questa volta, tuttavia, non era un apertura in una parete, bensì l'idolo al centro della sala, che veniva distrutto da una curiosa creatura, uscita per ultima dal tunnel, assieme a Zimmer.

    Coperta da un cappuccio consunto, aveva un aspetto umanoide, tradito giusto dalle quattro braccia e dalle scaglie che ne ricoprivano l'epidermide scoperto dalle semplici vesti. Nelle mani reggeva la grossa testa demoniaca di pietra, prima ancorata all'altare rivolto verso la volta rocciosa.
    Le mani, inequivocabilmente d'insetto, la lasciarono cadere a terra, dove si frantumò.

    Curiosamente, non fu solo pietra a disperdersi nel terreno... ma anche sangue.
    Mai più... schiavi. sibilò, sforzandosi visibilmente nel pronunciare parole di una lingua non sua.

    Uno sguardo d'intesa con i tre gerarchi, che l'avevano accompagnato, e l'uomo insetto spiccò il volo verso il tunnel dal quale erano arrivati i rinforzi, seguito dagli Elldroc sopravvissuti.
    Rimasero solo poche sentinelle, incaricate di aiutare con le operazioni di soccorso e di aiutare i feriti.

    State tutti bene? domandò invece Zimmer, chinato verso di voi.
    Un espressione sorpresa vi scandaglia, come se il molliccio volesse sincerarsi che foste davvero voi, e non lo scherzo di qualche contorto buffone.

    Allora, come state?
    E' ora di fare la conta dei caduti.

    Oltre a voi, Kanta, il mercenario delle sabbie che vi ha salvato la vita in più di un occasione, in quella vicenda, giace riverso a terra, lo sguardo vitreo e la pelle pallida, fredda come la sua condizione. La sua compagna ancora lo abbraccia, piangendo in silenzio la sua perdita.

    Il capo minatore è riuscito a trascinarsi lontano dagli scontri, perdendo molto sangue per poi svenire... ma è ancora vivo: un miracolo dovuto alla fortuna. Un Elldroc, quello che con ogni probabilità è un guaritore, per la sua gente, si stava già occupando di lui, versando un impasto curativo e cercando di rimuovere le scaglie lanciate dall'Hydralisk.

    Fra i cadaveri degli Elldroc, che abbondano sul pavimento di pietra, potete trovare anche quello di chi vi ha aiutato, la creatura che assieme ad Alison era riuscita a sfuggire a quella follia di oscurità e denti affilati, e che aveva provato a spiegarvi la sua storia tramite Violet.

    Un prezzo alto, per la vostra salvezza... forse troppo.
    Forse no.

    Due settimane sotto terra, in chesto inferno...Noi dava voi per morti. Come diavolo voi è sopravvissuti?
    domanda ancora Zimmer.



     
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  9. _MajinZ_
     
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    Dimitriy aveva immaginato numerose volte la sua morte, era una cosa abbastanza normale per chi faceva un lavoro come il suo. Con molta probabilità un assassino non poteva aspirare a una morte tranquilla, all'età giusta e nel proprio letto, ma doveva accontentarsi di raccogliere ciò che aveva seminato: sangue, violenza, nessuna pietà. Eppure adesso che la stava guardando dritta negli occhi, ora che vedeva la sua falce a pochi millimetri dalla sua gola... adesso che la Morte stava venendo a prenderlo, anche un sicario abituato alla sua presenza finiva per tremare. La speranza si sgretolò e divenne polvere, ogni luce si spense, l'oscurità stava per avvolgere quei fortunati sopravvissuti... che ormai avevano perso ogni contatto con la Dea Bendata.
    Il biondo però non indietreggiò, rimase in piedi davanti alla fine. I suoi occhi erano fissi sulle bestie che lentamente sciamavano nell'ampia grotta, cancellando ogni possibilità per loro di riuscire a rivedere la superficie. Non avevano abbastanza forze per affrontarli, erano troppi, un avversario temibile per qualsiasi esercito... e per quanto fosse avvilente e disonorevole, l'unica cosa che potevano fare era arrendersi. In questo caso però non significava rinnegare ogni convinzione, ma accettare la cosa era un buon passo per andarsene via senza rimpianti. Dimitriy strinse i pugni. Chi stava prendendo in giro? Non poteva morire, no. Ma se doveva farlo, se il suo destino l'aveva guidato fino a quel punto, allora non poteva tirarsi indietro.
    Se devo morire non lo farò fuggendo, ma combattendo fino alla fine.
    Il russo si slacciò la giacca e con le mani strinse le else dei pugnali. Piegò le ginocchia e si preparò a lanciarsi nella mischia... ma poco prima di scattare, una voce familiare si infilò nella sua testa, intimandogli di abbassarla. Un secondo dopo il soffitto della grotta collassò e uno sciame di Elldroc iniziò ad avventarsi sui loro stessi simili... impazziti. Ma nonostante la sorpresa, non era questa la cosa davvero pazzesca. Uno dopo l'altro i Gerarchi, tutti, nessuno escluso, fecero la loro comparsa e scatenarono tutta la loro potenza sul campo di battaglia.
    Bid'daum lasciò esplodere la sua anima corrotta, abbattendo prima il mostruoso insetto già danneggiato dalle reclute per poi investire l'intera colonna nemica con una bordata di puro spirito che annichilì qualsiasi creatura sulla sua strada. Poi fu la volta di Ariste. L'Oplite nascosto dietro un'inespressiva maschera e posseduto dal suo spirito, portò nel sottosuolo ciò che aveva distrutto la superficie di quel presidio: la Maledizione dello Yuzrab. Ogni essere vivente che ne entrò in contatto, divenne cenere prima di potersene anche solo rendere conto... e infine un terremoto controllato iniziò a distruggere ciò che rimaneva dei nemici. Infine arrivò Zimmer, il meno appariscente dei suoi colleghi, almeno nelle azioni. Lui sfruttò la scienza per infliggere il colpo di grazia alle truppe di insetti... liberando un'arma batteriologica che letteralmente divorò i sopravvissuti. Gli Elldroc sani conclusero l'opera. E uno di loro distrusse l'idolo rimasto, dal quale fuoriuscì del sangue insieme alla pietra.
    Più o meno.
    Rispose Dimitriy alla domanda del Rosso, restando in disparte rispetto agli altri. Osservò il suo mentore, lo fece per istanti interminabili. L'aveva visto morto nel suo sogno, prima o poi doveva parlargli... ma non qui e non ora. Si era appena salvato dalla fine, voleva almeno godersi quei momenti, senza dimenticarsi delle vittime. Uno dei mercenari giaceva privo di vita tra le braccia della compagna. Tra i cadaveri che ricoprivano l'area dello scontro, era visibile anche l'Elldroc che in qualche modo gli aveva aiutati. Onore al loro coraggio. Il capo minatore, invece, era riuscito a scamparla: era svenuto, ma vivo. Furono ancora le parole di Zimmer, però, a far sgranare gli occhi della Lettera.
    Come sarebbe a dire... due settimane? Non è possibile.
    Il russo non poteva crederci, non riusciva a farlo. Erano troppo in ottime condizioni per essere rimasti due settimane la sotto... doveva essere sicuramente successo qualcosa di misterioso, qualcosa legato alle visioni che lo avevano bersagliato. Tutto ciò lasciò il biondo in uno stato di confusione, pieno di dubbi e incertezze, che lo avrebbero tenuto ancora in disparte, qualche passo dietro gli altri. Aveva molte cose di cui discutere prima con Zimmer, poi con gli altri. Perché tutti... dovevano sapere.

     
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    Una supernova galattica caldissima e traboccante dolcezza, il cuore pulsante del multiverso.

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    Acchiappa la Talpa_


    Maledizione! Ho detto alla testa! Perché gli vanno a incidere la nuca?!?! Sto per urlargli contro, incazzata e frustrata e dolorante -la ferita al braccio sembra diversa da come mi era apparsa in un primo istante, al senso del tatto-, quando i miei occhi m'informano che almeno Alison ha capito ed eseguito correttamente. Incredibile! Lei, sola, tra tutti!
    Ma non serve a niente. Un'ondata scuote l'aria: uno stuolo di altre bestiacce simili a questa, più infiniti elldroc soldati impazziti con esse. L'idea di sparare un colpo psionico più potente al cervello della prima idralisca crolla inesorabilmente, sotto il peso dello sconforto. L'idea di teletrasportarci tutti e finire nelle prigioni di Merovish, al sicuro, si fa invece largo tra le mie sinapsi, quando...

    BOOM.

    Il soffitto davanti a noi crolla.
    L'idralisca che abbiamo ferito e stordito viene impalata e fatta esplodere.
    Le schiere di insettoidi avversari disintegrati da una specie di bomba di luce lanciata in mezzo a loro.
    E il lanciatore sta davanti a noi, in piedi, senza il minimo cenno di timore o altro
    .

    «...»


    Sticazzi, tipo.
    Rimango ammutolita, senza niente da dire, col mio dolore e la mia stanchezza a cui badare, ancora intenta a capire cosa diamine sia successo. Tutto così improvviso che faccio fatica a valutare quanto sia positiva la cosa, anche se è fuor di dubbio che lo sia.
    È arrivato il salvatore.

    Poi un altro. Poi un altro ancora, il nano di gomma a chiudere la fila. Oddio, non proprio a chiudere e non proprio una fila: sembra più un'orgia di insetti in calore, un'orgia di sangue alieno e budella sconosciute e zampe e teste che volano! Elldroc sani che combattono contro elldroc pazzi, coadiuvati dai tre gerarchi.

    Ci vuole un po' affinché tutto si plachi, un silenzio raggelante, ma calcolando il numero di morti sembra anche poco questo tempo in cui resto a guardare pietrificata dallo stupore e dalla confusione. L'attenzione viene infine catturata dal rumore di roccia infranta: più in là, nella sala, uno degli elldroc più umanoidi ed alti nella scala sociale sta abbattendo una statua che sanguina. Doveva essere la fonte della pazzia della sua gente, a giudicare dal suo commento. Sorrido: quest'inferno è finito.

    Che cosa curiosa: il nano di gomma -ormai lo chiamo così perché non mi ricordo il suo nome vero- si preoccupa per noi, ci chiede come stiamo e...COSA?! DUE SETTIMANE?!?!? Ma che diavolo...? Com'è possibile?! Anche Dimitriy non sembra crederci affatto, eppure...abbiamo perso coscienza, nell'Upperdark, e non sappiamo minimamente come ci siamo ritrovati in questo posto con...con l'elldroc telepate che è morto, ora. Mi dispiace per lui, una smorfia di tristezza incrina le mie labbra, ma "è inutile piangere sul latte versato", e in più "ha smesso di soffrire". Pensieri consolatori, un divertissement dal WTF delle due settimane.
    Incredibile. Come ci hanno alimentati? Magia? Non lo scopriremo mai, forse. O forse i capi sanno qualcosa e ce lo racconteranno poi, chissà! C'è poco da fare, comunque: faccio la fila e mi faccio curare dal loro guaritore, e sono felice che sia tutto finito. Non vedo l'ora di rivedere la luce del sole e respirare un po' di aria fresca: ho deciso, mai più missioni sotto terra, due mi sono bastate e avanzate
    !


    _Specchietto Tecnico:



    Specchietto Tecnico_

    [☆] Condizioni Fisiche: Ferita (un po' meno) grave alla gamba, Basso al braccio destro.

    [☆] Condizioni Psicologiche: Ottimali.

    [☆] Condizioni Energetiche: Mana al 35%.

    [☆] Equipaggiamento e Poteri:
    Equipaggiamento

    ¬ Revan's Robes (Armatura, 1pt).
    ¬ Chakram seghettato (Lama circolare, 1pt).
    ¬ Pugnale (Lama, 1pt).
    ¬ Glock 19 (Pistola, 2pt).
    ¬ Pertica delle Notti Stellate (Bastone, 1pt).
    ¬ Fangs & Claws (Armi naturali, 3pt).
    ¬ Bacchette magiche, libri di magia et similia (GdR).
    ¬ Bussola dei Desideri (GdR).


    Passive

    ¬ ThoughtDensity (Telecinesi).
    ¬ PsicoEssenza (Immortalità/Autorigenerazione).
    ¬ Mentalist (Telepatia).
    ¬ Mente Blindata (Auspex rilevazione intrusioni mentali/psion).
    ¬ Disturbance in the Force (Sesto senso per il pericolo/Instant-Casting).
    ¬ Disturbance in the Force (Preveggenza/Premonizioni, GdR/Quest).
    ¬ Cerebro (Auspex rileva-menti).
    ¬ Alterazione: Somatizzazione Metapsichica (Shapeshifting, GdR).

    Specchietto Riassuntivo_

    Assiste, si fa curare, ed è felice.

    Note_

    ---.


    Ramona_super-1-_zps41489fec



     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Luogo: Merovish - Miniera Kanti



    Il loro gioco di squadra non bastò a sconfiggere il nemico.
    "E' ancora vivo!" - esclamò sorpresa mentre rialzava la guardia pronta per il possibile contrattacco del mostro. Ciò non avvenne, per fortuna, qualcuno si era intromesso. Il loro avversario distrutto. Alison, sorpresa, indietreggiò di un passo per poi paralizzarsi sul posto. Qualcuno disse loro di tenere giù la testa, una voce familiare: non era per caso Zimmer?
    Ma che succede?! - confusione totale. La bionda non aveva la più pallida idea di cosa stava accadendo. Alcune creature insettoidi si stavano affrontando contro altre. Buoni contro cattivi. Inoltre vi erano altri due. Uno doveva essere un gerarca, non l'aveva mai incontrato prima d'ora. L'altro..dell'altro non sapeva nulla. L'unica cosa certa era che il trio e l'esercito di Elldroc aveva annientato quella che pareva un'altra fazione dalla stabilità mentale completamente andata. Un enigma non era stato risolto, o almeno non da solo. Erano arrivati fino alla scoperta di un numeroso nido di Elldroc e forse qualcosa che c'entrasse con una luce rossa. Poi tutto all'improvviso, come se si fossero persi qualcosa. Esplosioni, distruzioni, grida di dolore e morte. Un genocidio, numero che sfioravano i mille, se non oltre. La pugile ruppe la guardia, le braccia caddero lungo i fianchi mentre rimaneva in volto una chiara espressione di confusione e perplessità. Boccheggiava lanciando sguardi agli altri. Nessuno aveva le risposte. Un colpo d'aria le fece chiudere gli occhi, istintivamente si parò con le braccia mentre i suoi lunghi capelli dorati volavano indietro violentemente. Una bordata spiritica, un'incenerimento istantaneo e..e basta, poiché non poteva vedere altro, se non ciò che risaltava per bene.
    "Sembra siano arrivati i nostri" - commentò mentre si riprendeva rapidamente dall'improvviso avvenimento. Fortuna? La bionda gioì internamente, non erano morti, erano stati salvati. Giusto in tempo. Giusto in..
    No! - tra i cadaveri vi era pure quella creatura che aveva incontrato durante la sua caduta nell'oscurità. Morta. Abbassò lo sguardo sollevando il braccio piegato e stringendo un pugno. Strinse i denti. Contenta per essere viva, scontenta per la morte di chi merita di vivere. Il volto si rilassò, scacciò via i pensieri negativi.
    Succede.. - si convinse. Cose che succedono, non vi era motivo di rimpiangerla, dopotutto quella era una guerra. Avrebbe preferito rivederla, non le capitava spesso di comunicare..o meglio, di interagire pacificamente con creature tanto diverse da lei. Sospirò tranquillizzandosi, perché ora veniva il piatto forte. Il primo gerarca incontrato disse loro qualcosa di sconcertante: erano rimasti due settimane nelle miniere. Non era possibile.
    "Viva..due settimane?" - stavano bene, erano vivi, ma - "Aspetta, cosa?! Due settimane??" - chiese allarmata e incredula. Che stava dicendo quell'essere? Come potevano essere lì da due settimane? Le ferite erano evidenti, non vi era alcun segno di rigenerazione temporale. Cosa diavolo era successo? Che fosse stata opera di quell'oscurità eterna? Cercò gli occhi altrui leggendo le loro medesime reazioni. Nessuno sembrava capacitarsi del significato di quella frase.
    "Cos'è? Uno scherzo? Vero..?" - troppe incognite. Qualcuno aveva bisogno di una spiegazione, per forza! Evidentemente avevano viaggiato nel tempo, o almeno questa sembrava la spiegazione più razionale..ma come? Inutile chiederselo, Violet si diresse per farsi curare. Alison ignorò il guaritore e preferì sedersi su un masso e attendere per tornare e uscire di lì. Sperava di non finire in una miniera, in futuro..
    Giusto. Non si stava dimenticando di qualcuno? Doveva un pugno a quel "qualcuno".

    Stato Mentale: Normale - Fanculo questa merda, voglio andarmene!
    Stato Fisico: Leggermente stanca e Ferita - Ferita alla testa, dolore alla testa e alla gamba sinistra
    Energia: 70%
    Armi: Ember Celica - Colpi: 12 (11) + 12 (9)
     
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    Hit Once, Hit Hard

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    Da un posto EPICANTE

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    Karakuriki poté ammirare con i suoi stessi occhi il fallimento dell’assalto.
    La carne della bestia avvampò a causa del calore del laser, ma niente che il nemico non potesse risolvere fingendo di non sentire dolore. Altri ruggiti provenivano poi dall’oscurità.
    Il nemico che aveva sfondato il muro, sembrava essere soltanto una minima parte di un’enorme esercizio, che si era mosso solamente per distruggerli.

    Il Re dei Goblin cadde in ginocchio, sconsolato ma non spaventato.
    Era stanco di rimanere in quella caverna, che sembrava volesse giocare con lui mettendolo sempre di più in situazioni pericolose.
    Quella missione serviva a prendere un po’ di soldi, a spargere la voce che su Endlos c’era anche lui che contava.
    Non voleva morire.
    Chiuse i pugni con una tale forza, che la carne stessa sembrava gemere di dolore, a sovrastare ogni altro sentimento vi era la rabbia.
    Morire nel sottosuolo avrebbe voluto significare che con lui, sarebbero morti anche i suoi ideali, il suo odio per la razza degli umani e avrebbe perso anche i suoi due unici goblin.

    Abbassò la testa più per la stanchezza, che per la vergogna.
    Percepiva mille emozioni in quel momento, e ciò lo faceva sentire veramente debole.
    Poi urla, rumori, esplosioni.
    Il mondo attorno a lui si stava distruggendo e lui preferiva non guardarlo.

    ”Non voglio morire. Ma se è proprio questo quello che deve succedere adesso … lo accetto.”

    Chiuse gli occhi e alzò la testa, tirando poi a guardare l’enorme creatura.
    Stupore fu la prima cosa con cui si riempirono i suoi bulbi oculari. Il nemico era disteso a terra come lui, ma la bestia che aveva ferito sembrava essere senza vita.
    SI alzò completamente e con frenesia si guardò meglio attorno.
    Fluidi di ogni genere si mischiavano al terreno, i corpi senza vita si rovesciavano al suolo, cadendo come foglie secche da un’albero colpito da un’uragano.

    ”Co-cosa è successo?”

    Cut e Scratch dovevano sicuramente aver visto cosa fosse successo, eppure rimasero in silenzio, anch’essi allibiti.
    Quando tutto terminò e il pericolo sembrava essere stato sedato, Karakuriki riuscì a distinguere tre figure intrise di grande potere.

    ”Devono essere stati loro ad aiutarci. Ma quello piccolo e rosso non è il nostro datore di lavoro? Cosa starà mai dicendo?”

    Quando capì che il tempo passato lì sotto era di due settimane, il suo corpo ebbe un fremito, strabuzzando gli occhi ancora di più.

    ”D-deve essere stato …”

    Il miscuglio di emozioni provato in quei pochi attimi, lo aveva privato di qualsiasi volontà nel parlare. Preferì rimanere in silenzio, provando ad ascoltare.

    <p align="center">Karakuriki:

    Stato Fisico: Leggermente stanco

    Stato Mentale: Inerme

    Mana: 50%


    Benedetto dal Maelstrom:

    -[Passiva di percezione del Maelstrom]


    Scratch:

    Stato Fisico: Ottimo

    Stato Mentale: ...

    Armi Bianche:

    Braccio destro Robotico (Rivestito completamente d’acciaio)

    Cut:

    Stato Fisico: Ottimo

    Stato Mentale: ...

    Armi Bianche:

    Iron’s Cut (Guantoni da combattimento)

    Il Chip (Globale):

    -(Pensieri e Vista Condivisa)
     
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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    Anche gli ultimi granelli di polvere, sollevata dal gran combattimento che ha visto come teatro quella misteriosa camera sotterranea, trovano pace e si depositano al suolo, imbrattato di sangue, umano e non.
    La conta dei caduti è alta, alto come il prezzo della vostra sopravvivenza... ma è finita.
    Finalmente, è finita.
    A chi è ancora in vita, sembrerà un miracolo, la fine di un incubo. Per alcuni, forse, solo la chiusura di un suo piccolo capitolo.

    Il guaritore si occupa delle vostre ferite, rapido ed efficiente. Di tanto in tanto sembra titubare davanti alla vostra anatomia, sicuramente più avvezzo nel trattare ferite su corpi molto diversi dai vostri... ciò nonostante riesce a stabilizzare chi di voi versava in condizioni critiche. Il balsamo che spalma generosamente sulle vostre ferite vi da una sensazione di freschezza e benessere, lavando via parte del dolore e dell'intorpidimento delle ferite.

    Ma le vostre preoccupazioni non sono verso la vostra condizione attuale... quanto a come quella condizione si sia verificata.
    Due settimane?
    Non era possibile. Certo: la sotto, lontani dal ciclo solare o dalla sua simulazione generata dalle gemme di luce di Merovish, era facile perdere la cognizione del tempo.
    E quella missione era durata anche fin troppo... avevano passato in quell'inferno svariate ore. Forse addirittura quasi un giorno... ma nulla di più.

    Purtroppo, la vostra perplessità si riflette nello sguardo del Boggart: è evidente come ne lui, ne i suoi compari sappiano spiegare quel curioso fenomeno.

    Forse posso essere d'aiuto.
    Una voce si fa strada nella vostra testa, non in modo invasivo, ma quasi chiedendovi il permesso di poter parlare. Qualcosa, nella vostra mente, vi informa che a parlare è proprio quell'Elldroc guaritore che si è preso cura di voi.
    Il balsamo che ora copre le vostre ferite, da verde acceso vira verso un color porpora, senza per che questo rallenti la sua azione benefica. La creatura annuisce, fra se e se, come se si aspettasse un risultato del genere.

    Avete dormito nell'abbraccio dell'Upperdark. Da generazioni, le nostre avanguardie raccontano di perdersi in un buio assoluto, risvegliandosi dopo quelli che a loro paiono istanti... ma che in realtà sono giorni, anche settimane. Questo potrebbe spiegare lo slittamento temporale... ma non come voi vi siate risvegliati in quel salone.

    Il curatore, che sempre mentalmente vi spiega essere uno dei pochi sciamani della sua razza, fa un movimento con la mano verso uno dei muri della sala, illuminandolo grazie a qualche sua capacità. La superficie, occultata dall'oscurità, rivela invece un enorme bassorilievo finemente scolpito, narrante una storia che lo sciamano è ben felice di raccontarvi, intanto che i gerarchi dell'eversione si preparano a organizzare la vostra uscita di scena.

    Su queste pareti viene raccontata la nostra genesi... è la prova che le nostre leggende non sono soltanto storie. con un dito uncinato indica la figura di un imponente e minacciosa figura alata. Egli ci generò, relegandoci in una prigione di roccia e sabbia, sotto quella che era la roccaforte dei suoi nemici. Ci legò alle pietre, che riflettevano il suo volere, incatenando le nostre menti. il dito si spostò sulla rappresentazione di enormi cristalli, del tutto simili da quelli descritti dall'Elldroc vostra alleata, ora defunta.
    I comandi della creatura tuttavia non arrivarono mai, lasciandoci liberi di crescere, di evolvere... fino a ciò che siamo adesso. Per generazioni rubammo l'energia dei cristalli, donando forza alla nostra casta di guerrieri. ora le immagini fluiscono direttamente nelle vostre menti: vedete enormi camere di gestazione, le pareti cariche di cristalli rosso sangue, alcuni grossi quanto l'Hydralisk che vi ha attaccato. Camere piene di crisalidi, pronte a rinfoltire i ranghi degli Elldroc. Camere che, curiosamente, sembrano tutte essere adiacenti a quell'enorme sala dove ora vi trovate.

    Ciò che controllava i cristalli era custodito in quell'altare. la creatura ora indica la costruzione distrutta durante l'ultimo scontro, dalla quale zampillava, curiosamente, un liquido rossastro... come se sanguinasse.
    Qualsiasi cosa stesse influenzando i cristalli, e facendo impazzire i nostri figli... ora non c'è più. concluse la creatura, facendo risuonare nelle vostre teste tutto il risentimento e la tristezza per i suoi simili resi pazzi, che ora giacevano a terra, cadaveri, come per tutte le vite umane che quella pazzia aveva preso.
    E' quanto di più vicino a delle scuse.

    Con un movimento della mano, il guaritore fa diminuire la fonte di luce, relegando nuovamente la storia della sua civiltà nelle tenebre.

    Forza. Noi torna a casa... io deve pagare voi, e prima facciamo, meno io deve soffrire. taglia corto il Boggart, liquidando la questione con un gesto della mano.
    Ci sarà tempo e luogo per approfondire... ma ora, c'erano dei feriti da medicare, dei mercenari da pagare... e dei funerali da celebrare.

    Dalle crepe scavate dagli Elldroc per entrare nella sala erano state calate delle funi alle quali erano state legate delle lettighe improvvisate. A turni, uno per uno, verrete issati fino a raggiungere la via di casa.
    Ultimo a salire, un pensiero sfiorò Dimitriy, quasi una sensazione.

    Come se qualcuno lo spiasse, da quel muro ora ammantato di tenebra.
    La figura alata... somigliava, in qualche contorto modo, ad un corvo.



     
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