Oltre lo Stige di Acciaio e Cemento II

Drusilia; Stanfa; Jester; Majin

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    Chi lo sa, le facce dei mercenari si somigliano un po’ tutte.
    « ... »
    L'uomo aggrottò visibilmente la fronte, ma non rispose -sebbene per un attimo sembrò sul punto di farlo.
    Quando fu Drusilia a parlare, però, la sua reazione fu imprevedibile:

    -Il vecchio Alfiere Errante, quello basso e verde, non c'è più e l'ho sostituito e... eccomi qui per partecipare alla Messa.
    « L'Alfiere. »
    Mormorò lui, a metà fra il pensiero e la parola.
    -Ehm...mi perdoni per la domanda ma... conoscete per caso Black Burn?

    Crack.
    Il rumore inconfondibile di qualcosa che si spezzava fu quasi udibile, palpabile come qualcosa di materiale piuttosto che una sensazione dettata dal marcato cambio di espressione nell'uomo. Era una vena che si rompeva, un sopracciglio che freme così duramente da sembrare doloroso. Più o meno la reazione che ti aspetteresti da qualcuno che ha appena pestato un grosso grumo di feci di cane ancora fumanti.

    « Non lo conosco. »
    E SBAM, la porta blindata che si fracassa sui cardini quasi sfracellandoli, un paio di quintali di acciaio antiproiettile che per poco non appiattisce il musetto dei tre bimbi che si accalcavano all'ingresso e rinfresca il volto dei Laputensi con una bella folata d'aria fresca sufficiente a spettinare anche la permanente più solida. « Nueeeee!!! » Si lamentarono i bambini, finendo di consumare il campanello a furia di premere.
    « Non doehi nominare a Nue il signor Blacky! »
    Rimproverò Drusilia la bambina con le treccine, sistemandosi gli occhiali mentre alle sue spalle i due colleghi continuavano ad aggredire il campanello ed a bussare contro la porta.
    « Vedi, lui è... »
    La porta si aprì di nuovo. L'uomo si affacciò di nuovo, scuro in volto, prese per la collottola i tre monelli e li tirò dentro prima che potessero aggiungere altro, ignorandone le proteste vivaci. Fece anche per richiudere, ma un'altra figura bloccò la porta un attimo prima che scattassero i chiavistelli rinforzati.

    Cattura_16

    « Poiché sarebbe riprovevole da parte nostra costringervi a viaggiare in terza classe come la peggio smegma di cui è fatta la peggior brodaglia primordiale che ha dato vita a questo mondo, sarebbe consono da parte vostra entrare e permettervi di offrirvi del thè. »
    Sullo sfondo, l'uomo era assediato da una dozzina di mocciosi vocianti che gli spingevano fra le mani un telecomando indicando il megaschermo sullo sfondo.
    « Non osare portare della caffeina in questo vagone, accidenti a te! »
    « Dato che provenite dagli Abusivi e sono quasi certa non abbiate grossa dimestichezza con i nostri usi, mi permetterò di rivolgermi a voi alla stessa stregua di come mi rivolgerei a dei minorati mentali. Spero che la cosa vi possa essere di aiuto. L'individuo che vi ha appena sbattuto la porta in faccia ed ora sbraita sullo sfondo dando pessima figura di se, in realtà non è l'ultimo degli inservienti come da mostra di essere, e nemmeno un facchino di passaggio con compiti di bambinaia. Piuttosto si tratta di uno degli originali Re di Genesis, nonché membro anziano dell'Alto Consiglio. Il mio nome è Skuld, ed ho la sfortuna di trovarmi nella posizione di vicecomandante della Black Crow, team di tipo bellico a capo della branca di Storm Riders detti Artistici, con compiti culturali e di intrattenimento all'interno della nostra società. Viaggiamo su questo treno allo scopo di fungere da scorta per la prima tratta, dopodiché saremo depositati nella zona più profonda della Foresta, che voi chiamate Klemvor, dove fungeremo da "decoy" per richiamare il maggior numero possibile di bestie, che voi definite droni, allo scopo di allontanarli dalla zona in cui si svolgerà la solenne cerimonia detta "Messa dei Diluvi". Prego, accomodatevi ed ignorate la puzza di latte. »
    La stranissima ragazzina agitò le orecchie animali e si fece da parte, permettendo alla missione diplomatica di entrare.
    Non c'era puzza di latte, nel vagone, però si poteva facilmente intuire a cosa alludeva Skuld. Drusilia e compagnia si ritrovarono sotto gli sguardi adoranti di una dozzina di ragazzini fra i quattro ed i sei anni, tutti allegramente seduti a terra ed intenti ad ignorare totalmente lo schermo stile cinema superlusso -palesemente approntato per loro allo scopo di tenerli buoni per la durata del viaggio-, ed invece concentratissimi a fissare la comitiva di stranieri come se fossero uno zoo ambulante di tigri multicolori, unicorni ed altre creature fantastiche. Per un po' gli unici suoni furono quelli provenienti dal televisore ultralusso, che strimpellava sghembo le musiche di un cartone animato occidentale dall'aria demenziale riguardo un immaginario mondo sul fondale marino. In ogni caso i bambini sembravano più interessati ai Laputiani, Nue se ne stava seduto fingendo di seguire lo show mentre Skuld ricomparve solo dopo alcuni minuti con un vassoio recante tazzine di porcellana dall'aria raffinata, un thermos di thé fumante ed una dozzina di brick di succhi di frutta. Il thé conteneva cinque volte la quantità giusta di zucchero e sarebbe risultato imbevibile con appena un altro paio di zollette.

    Cattura2_1

    « Tanto perché sia chiaro, fra pochi minuti Caronte si fermerà per raccogliere quelli di Naniwa, e per allora dovrò condurre la Black Crow in questa seccatura di missione. Visto che non avete minimamente preso in considerazione l'idea di avvertire del vostro arrivo, vedrò di spedirvi qualcuno dei miei per farvi da guida, ma non aspettatevi il tappeto rosso. Nemmeno la Rondine Migratoria sapeva qualcosa, altrimenti al mio posto ci avrebbe piazzato Nike, come fece dieci anni fa in modo da tenerlo lontano. E giusto per chiedere: come mai avete deciso di ripresentarvi così all'improvviso? Siete un gruppo molto... » Guardò Junichi, poi Jester, infine Augustus. « Variegato. »
    Stava per dire "scalcinato".

    .Oltre lo Stige di Acciaio e Cemento ~Ennesimo infraturno, giuro che è l'ultimo! Naturalmente trattandosi ancora di post introduttivi dove c'è ben poco da fare, sentitevi liberi di liquidarli con poche righe!
     
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  2. _MajinZ_
     
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    Rhaziel guardò la giullare senza cambiare espressione, il tentativo di spezzare la tensione era buono... ma lui ne aveva ormai piene le taniche. Bisognava poi aggiungere il fatto che fosse un grandissimo permaloso, quindi quell’apprezzamento poco gentile riguardo il suo naso non lo gradì molto, arrivò anche a toccarselo per constatarne le dimensioni... era un bel naso, quella ragazzina non capiva proprio nulla. L’uomo assottigliò il suo unico occhio in uno sguardo gelido.

    Non ho il nasone. Ma a te di sicuro manca qualche rotella.

    E in quella situazione non era l’unica ad essere fuori di testa, visto che il tizio muscoloso una volta udita la presentazione di Drusilia, penso bene di schiantare la pesante porta blindata e chiudere tutti fuori. In quel momento al Cacciatore venne l’intensa tentazione di far saltare quella porta, ma per fortuna quest’ultima si riaprì, era stata la strana tizia con le orecchie animali a farlo. La ragazza iniziò a spiegare vari dettagli ai nuovi arrivati, rivolgendosi a loro come dei ritardati, proprio come aveva specificato prima. Rhaziel sbuffò, tra pazzi e bambini non sapeva proprio cosa fare.

    Mhpf.

    Borbottò qualcosa di incomprensibile, poi il mercenario osservò il the... recuperò una delle tazzine restando rigorosamente in piedi, poi afferrò la sua piccola borraccia e corresse la bevanda con dell’alcool. Una volta fatto ciò soffiò un paio di volte, bevendo poi un sorso dell’infuso. Si bloccò di colpo, gli era appena venuto il diabete tanto era dolce quella roba. Aggiunse un altro po’ di Whisky, poi mandò giù il resto senza neanche respirare e subito dopo fece una faccia orribile, tirando persino fuori la lingua... era una delle cose più orribili che aveva mai bevuto, e lo diceva uno che aveva bevuto nelle peggiori bettole del Blood Runner.
    Avrebbe preferito bere altro piscio però, piuttosto che stare davanti a dei bambini che continuavano a fissare il suo gruppo come se fossero delle scimmie ammaestrate. Bisognava fare qualcosa, un’azione drastica... all’improvviso Rhaziel si sporse in avanti e con un piede picchiò per terra, a pochi centimetri dal gruppo di bimbi, sollevando poi le braccia e facendo la faccia più brutta che riusciva a fare... e ci voleva davvero poco per farlo.

    BUH!!!

    ...minchia si, quanto era spaventoso. Ad ogni modo subito dopo si rivolse, come se non fosse successo nulla, al tizio antipatico. Forse non doveva neanche parlare, ma visto che nessuno prendeva la parola decise di dire qualcosa.

    Ci piacciono le visite a sorpresa.

    Ironia portami via. Purtroppo non ci poteva fare nulla, quel tizio gli risultava davvero antipatico... e Rhaziel era molto sincero in questi casi.



    CITAZIONE
    Rhaziel

    Stato fisico: Ok.
    Stato mentale: Nervoso
    Energia: 100%

    Passive: Eterna giovinezza, visione termica
    Equipaggiamento: Spada lunga, Revolver, Blaster, Sniper

    Tecniche utilizzate: \\
     
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    Numerologia 3: Sintesi

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    Tutta questa situazione gli sembra abbastanza strana. Per fortuna che il Gran Maestro lo aveva psicologicamente preparato al tutto.
    Si lascia tendenzialmente trasportare dagli eventi. Assiste alla chiusura della porta, alla successiva spiegazione della ragazza e quando viene servito il thè recupera una tazza ringraziando e lanciando sorrisi imbarazzati.
    Dopo tutto quello che gli hanno detto sin ora, non è riuscito ancora a recuperare una sola informazione compatibile con quanto aveva detto Drusilia.
    Non erano attesi? Non c'era un tale Orm che li avrebbe dovuto supportare e sostenere?
    Arriccia appena la boccuccia in una smorfia e rivolge uno sguardo interrogativo verso Drusilia nella speranza che possa in qualche modo dipanare i dubbi sin ora accumulati.
    Come fatto in precedenza si limita a star zitto, sorseggiare il suo thè e rispondere allo sguardo di quello che immagina essere il Comandante con un sorriso imbarazzato.
    Giusto per far qualcosa di utile osserva i fili dell'anima di tutti i presenti per studiare i loro rapporti. E' curioso e vorrebbe capire se tutti quei bambini sono figli di qualcuno o all'interno di questo team, immagina, non vi siano reali legami di sangue...e da qui, allora, da dove escono tutti questi bambini?



    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi
    Mana: 110%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico nel raggio di 30 metri
    Sussurri - Auspex dei legami
    Figlio dei Numeri - Istant Casting
    Figlio dei Numeri - Aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore
    Continuità Spirituale - Casting dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni a discrezione del QM

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    Scheda: Qui
     
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    Quando il tizio le sbattè la porta in faccia ed i bambini presero a bussare nuovamente, Drusilia abbassò lentamente il capo, stringendo i pugni e digrignando i denti. L'istinto, in quel preciso istante, le suggeriva di sradicare l'ingresso con una ventata in grado di radere al suolo un intero edificio ma -fortunatamente- da qualche anno aveva imparato a gestire la rabbia. Quasi.
    Rimase quindi stoica, riuscendo addirittura a bloccare Junichi per il braccio non appena questo si fece avanti con le pupille da rettile in bella vista e gli artigli pronti a castare qualche strana maledizione demoniaca su quel treno. Il bel volto da silfide dell'Alfiere, intanto, era trasfigurato in un sorriso tiratissimo e vagamente isterico che andò a marcarsi ancora di più quando ad accoglierli fu una ragazzina che prese ad insultarli come se fosse una cosa normalissima.

    Calmarsi, doveva calmarsi assolutamente.
    Infondo sapeva che questo momento sarebbe arrivato, quindi era d'obbligo respirare profondamente e
    sorridere.


    Sfortunatamente non tutti riuscirono a gestire quella situazione come lei. Junichi era evidentemente indignato -nonostante la quiete imposta dalla sua padrona- mentre Rhaziel aveva preso a bere più del solito, iniziando a puzzare d'alcol e a lasciarle qualche perplessità sulla propria lucidità in una missione in cui la leggerezza di spirito o la consapevole sopportazione giocavano un ruolo chiave.
    Per acquietarlo gli prese una mano nella sua, lanciandogli uno sguardo indulgente nonostante mancasse di durezza. Non poteva dirglielo apertamente, ma avrebbe davvero gradito che si contenesse, almeno un pò.

    « Tanto perché sia chiaro, fra pochi minuti Caronte si fermerà per raccogliere quelli di Naniwa, e per allora dovrò condurre la Black Crow in questa seccatura di missione. Visto che non avete minimamente preso in considerazione l'idea di avvertire del vostro arrivo, vedrò di spedirvi qualcuno dei miei per farvi da guida, ma non aspettatevi il tappeto rosso. Nemmeno la Rondine Migratoria sapeva qualcosa, altrimenti al mio posto ci avrebbe piazzato Nike, come fece dieci anni fa in modo da tenerlo lontano. E giusto per chiedere: come mai avete deciso di ripresentarvi così all'improvviso? Siete un gruppo molto... Variegato »

    -In realtà abbiamo avvisato- specificò la Dama, cogliendo anche lo sguardo interrogativo di Augustus -E' per questo che ho accennato a "quella persona"... era il messaggero ma, evidentemente, non ha svolto questa mansione.

    Citò nuovamente Black Burn, non nominandolo direttamente in virtù dei consigli dei bambini.

    -Siamo arrivati ora perchè solo quest'anno ho scoperto che il Presidio aveva un Seggio alla Messa. E' stata Orm a dirmelo... il mio predecessore non me ne aveva mai parlato.

    Abbassò lo sguardo, limitandosi a quell'informazione. Per quanto fosse vera c'erano dinamiche politiche che non avrebbe mai potuto spiegare a degli stranieri.

    -So che magari è un'idea folle, ma sono sinceramente intenzionata a mitigare le tensioni che ci sono fra voi e la mia terra- continuò, fissando il giovane negli occhi -Ho collaborato in una Battle, vi ho in parte conosciuti ed ho anche combattuto al vostro fianco: so che all'inizio il tentativo di dialogo non è andato bene ma... sono passati più dieci anni. Non è utile nè sensato continuare ad odiarci. Non fa bene al Presidio Errante... e nemmeno a voi.

    Arrossì un pò, lievemente imbarazzata dal dover fare un discorso simile a tribù famose per l'indole guerrafondaia.

    -Quindi ho pensato... perchè non fare il primo passo e riprovare ad avvicinarci?

     
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    Jester cancellò un broncio imbarazzato che si disegnò sul volto quando si rese conto che nessuno l'aveva ascoltata,non avrebbe mostrato il proprio disagio. Si sentiva un po' sciocca avrebbe voluto portare un po' di leggerezza in quella situazione ed invece aveva ricevuto una porta in faccia.

    Non ho il nasone. Ma a te di sicuro manca qualche rotella.

    La Strega si voltò con un'espressione di gratitudine sentendosi finalmente calcolata. Intanto la porta si riaprì quanto bastava per trascinare dentro il gruppetto di ragazzini intento a scusare il comportamento dell'uomo. Tuttavia il silenzio che si era diramato tra i presenti a quella scena al dir poco ridicola durò poco. La cabina si spalancò nuovamente ma questa volta dall'altro lato della soglia vi era la figura femminile che il Giullare aveva potuto scorgere qualche attimo prima. Questa si scusò del comportamento dell'amico ed invitò i presenti ad accomodarsi e prendere una tazza di thé senza badare ai cuccioli d'uomo.
    La Selvatica gustò con piacere la bevanda calda sovrazuccherata ed ascoltò le lamentele dello sbruffone tanto maleducato non potendo nascondere la sua antipatia. Infatti un tentacolo di oscurità si allontanò dal corpo della circense carezzando l'uomo mentre ricambiava l'occhiata di quest'ultimo con un'alzata di sopracciglia al sentir chiamare lei e i suoi colleghi come un gruppo 'variegato'.
    A rispondere alle lagne fu l'Alfiere che piegò il perché di quella visita e che in realtà loro avevano avvisato. Le iridi d'onice ammirarono Drusilia e la sua forza di volontà che si manifestava nel 'non sfasare', così l'oscurità che stava avvolgendo lo sconosciuto si ritirò nel cuore della Strega automaticamente. Non avrebbe fatto casino, non quel giorno. Sorrise.

    Energia:110%

    PASSIVE:

    Aura d'orrore
     
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    BUH!!!
    Gridò Rhaziel di botto, e in tutta risposta scoppiarono risate argentine di bimbi divertiti.

    « Finitela. »
    Li ammonì secco Nue mentre quelli vociavano, ma venne ignorato ed alcuni dei bambini più intraprendenti si erano già alzati e si erano accalcati attorno al mercenario, che ormai catalizzava le attenzioni della piccola mandria di diavoletti in nero.
    « Fai teatro? Fai teatro??? » Dicevano mentre lo assediavano e gli tiravano le maniche; « c'è la rappresentazione della guerra, fai il gran khan degli "enemy"??? Ti pregoooooh »
    E tutti in coro:
    « Ti pregoooooooooooh!!! »

    « Finitela! »
    Insorse il "Re", e stavolta il suo tono fu perentorio e rimise in riga anche i più indisciplinati, che immediatamente tornarono ai loro posti, comunque speranzosi in una risposta positiva da parte dell'uomo.

    -In realtà abbiamo avvisato- Disse Drusilia, e l'uomo inarcò un sopracciglio. -E' per questo che ho accennato a "quella persona"... era il messaggero ma, evidentemente, non ha svolto questa mansione.
    « Anima candida. Ti comunico che hai affidato un compito così importante ad un reietto ubriacone. »
    Sorseggiò il thé restituendo al contempo un'occhiata ostile a Jester, la voce che grondava disprezzo non necessariamente diretto alla giullare ma che minacciava di incanalarsi verso quest'ultima se questa avrebbe seguitato a sbattergli in faccia quell'aura aggressiva, cui evidentemente l'uomo era tutt'altro che indifferente.
    « Black Burn è stato esiliato dopo la Guerra dei Signori della Notte, quando ancora le Tribù della Tempesta vivevano nell'Antica Dimora e l'avvento di Klemvor non era stato ancora profetizzato. All'epoca la vostra città nei cieli si trovava su qualche scoglio dimenticato da dio perduto fra gli abissi del maelstrom, questo branco di zecche non erano nemmeno nati ed io avevo sì e no sei anni. Da allora è meno di un relitto umano, preferisce trascorrere i giorni che gli restano attaccato alla bottiglia invece di dare un senso alla sua esistenza. Non avreste dovuto affidargli un compito tanto importante. Adesso dovrete avere a che fare con gente che vi è ostile e la Rondine Migratoria non può proteggervi. »
    Terminato il thé, lo depose su di un vassoio che Skuld gli offriva e si alzò scuro in viso, immediatamente imitato da tutta la pattuglia di mocciosi che di botto erano diventati seri e composti, inquadrati in ranghi come un'unità militare bene addestrata.
    « E neanche io potrò fare granché, visto che sarò impegnato a fare da decoy per tutta la prossima settimana. Skuld contatterà via radio il mio luogotenente in carica, ed insieme vedremo che possiamo fare nel poco tempo che abbiamo prima che Caronte raggiunge il Big Bird. Non garantisco niente, ma almeno avrete delle guide. »

    Fu allora che il treno sussultò con violenza, frenando rumorosamente fino a fermarsi del tutto. Non c'erano finestrini nelle stanze del Re del Fulmine, tuttavia dalla porta blindata aperta filtrò il vociare caotico di una massa di persone che doveva essere consistente, e la marcia di parecchi piedi che salivano sul treno occupandone i vagoni semivuoti. Erano a Naniwa, quindi come anticipato Nue abbandonò la scena. Prima di andarsene ribadì quali fossero le sue priorità e chiese agli Abusivi di non abbandonare il lussuoso vagone vip, onde non rischiare disordini. I successivi step di Caronte erano la vasta zona occupata da Sleeping Forest, il team superelitario composto esclusivamente da otto "Re" (« Ma tanto col cavolo che quelli si abbassano a salire sul traghettatore come le persone normali », assicurò Nue), ed infine la meta ultima: il Big Bird, quartier generale di Genesis ed "home" della stragrande maggioranza di Storm Riders e luogo in cui tradizionalmente si svolge la solenne cerimonia della Messa dei Diluvi.
    Questa venne raggiunta solo in capo a due ore abbondanti di viaggio, e finalmente almeno una delle profezie di Drusilia frutto del suo viaggio onirico nei ricordi di Khatep si avverò con la precisione di un orologio svizzero. Perché appena i Laputensi aprirono i portelloni corazzati del loro vagone vennero letteralmente assaltati da un getto d'acqua fresca e pulita, dato che fra la gioia generale alcuni simpaticoni stavano usando degli idranti contro i portelloni del treno, e tutti coloro che scendevano dalle porte principali si sottoponevano ad un'allegra doccia fuori programma, tutt'altro che sgradita a giudicare dal grande clima di festa vista l'afa terribile che colpiva Klemvor in concomitanza con l'inizio delle stagioni delle piogge. Naturalmente avevano tappezzato l'area di enormi casse stereo e da qualche parte c'era qualcuno che teneva un concerto live, sparando musica punk a tutto volume per l'intera stazione.

    Gli Storm Riders più virtuosi e meno propensi ad una doccia uscivano dai tettucci, sfruttando le innumerevoli ferite che Caronte sfoggiava sulla sua sommità. Balzavano fuori in nugoli, ragazzi animosi che apprezzavano tanto il clima confuso di festa sregolata quanto quella musica incomprensibile scagliata a volume altissimo per tutta la zona ed impossibile da ignorare. I più ignoravano le uscite e preferivano spogliarsi al volo e ballare sotto i getti d'acqua fresca, trasformando la zona in una specie di rave party improvvisato. La comitiva di Laputa stavolta era confusa con il resto della massa di Riders, e non un corpo estraneo di volti scuri evitati da tutti come dieci anni prima. Quando il gruppo era guidato da Raylek il goblin e da Dorian Gray i diplomatici della Città nei Cieli grondanti d'acqua misero subito in chiaro le cose dissociandosi dal clima di festa presentandosi come un'entità distinta alle Tribù della Tempesta ed affatto propensa ad assecondarne i modi. Stavolta con Drusilia a capo della comitiva, volenti o nolenti vennero scambiati per Storm Riders e trattati come tali, forzati ad attraversare una massa viva di adolescenti nell'estate della loro vita decisi a divertirsi e per niente disposti ad accettare un "no" come risposta.

    Come fecero tre passi verso l'uscita vennero risucchiati dalla calca immane, sbattuti senza quasi possibilità di fuga nel cuore del rave e quasi separati gli uni dagli altri. Qualcuno reclamò l'attenzione di Augustus bussando con insistenza sulle sue spalle con una voce femminile che lo chiamava a gran voce, usando però il nome sbagliato: se disgraziatamente il numerologo si fosse voltato si sarebbe ritrovato le braccia al collo di una esagitatissima sedicenne abbronzata in jeans e bikini che l'avrebbe baciato con foga gridando che gli era mancato moltissimo negli ultimi sei giorni, e ci sarebbe voluta la forza oppure un aiuto esterno per schiodarsela di dosso ed evitare uno stupro in piena regola. Due gemelle in abiti punk e con i capelli castani colorati di rosa ed una vistosa stella a cinque punte dello stesso colore disegnata su di un occhio ciascuna circondarono Junichi da entrambi i lati afferrandolo sotto braccio a tradimento, chiedendo di ballare con insistenza. « Sei bello come una ragazza! Facci compagnia, ti facciamo divertire!!! » avrebbero esclamato all'unisono con inquietante sincronia, ed anche qui un "no" non sarebbe stato sufficiente. Jester venne spintonata per caso contro il torso nudo di un ragazzo alto e piazzato quanto un giocatore di rugby con i capelli corti e la faccia pulita, che doveva avere quattordici o quindici anni; questi l'afferrò al volo, la fissò per un attimo dritta negli occhi con aria rapita e subito le chiese di ballare. « Andiamo, zio, vieni a ballare! » Gridò invece a Rhaziel una ragazza sui vent'anni la cui maglietta troppo larga e lacerata in più punti aveva perso il controllo del seno destro, gli tese una mano aspettandosi di essere ricambiata, salvo poi scomparire fra la folla se ignorata per più di mezzo istante. Di lì a poco il mercenario, se ancora single, si sarebbe attirato le attenzioni di una ragazza di colore con vistosi piercing sulle labbra e poi di un pallidissimo venticinquenne dal fisico statuario che gli chiese se apparteneva alla sua stessa "strada" e se voleva seguirlo in un punto non meglio precisato della stazione per motivi sottintesi dai modi. Drusilia ottenne il record di sei inviti in tre passi, e gli aspiranti cavalieri sfoggiavano intraprendenza notevole ed un'età che andava da un massimo di sedici anni ad un minimo di tredici.

    Il lato opposto dell'approdo di Caronte distava a malapena venti passi, una distanza percorribile in pochi istanti in condizioni normali, ma che avrebbe richiesto un tempo interminabile per quei coraggiosi che avrebbero ignorato le insidie che attendevano ad ogni passo. Finire col separarsi e perdersi era facilissimo, fermarsi per un attimo di troppo significava precipitare in chissà quale side-quest in cui, dispersi dal resto della pattuglia diplomatica, gli eroi avrebbero rischiato la loro (dubbia?) integrità morale in chissà quali labirinti fatti di perdizione e usanze strambe. Ma quei coraggiosi capaci di farsi largo fino alla sponda opposta di quel mare di corpi, sempre meno vestiti col passare dei minuti, avrebbero trovato infine ad attenderli il vero inizio di quell'avventura nei meandri più oscuri della società delle Tribù della Tempesta.

    Cattura_19

    « Cha-chaaaaaaannn!!! ♥ »
    Avrebbe esclamato con una piroetta la più eccentrica presenza mortale capace di manifestarsi sotto le sembianze di una stravagante biondina in abiti di uno sfolgorante rosa shocking da testa a piedi.
    « La vostra adorabile Nui Harime vi da il benvenuto nel cuore più luminoso della nostra bellissima foresta!!! ♥ »
    Brandendo un ombrellino di seta rosa tenue iniziò a saltellare un po' dappertutto attorno a Drusilia, squadrandola da capo a piedi con entusiasmo pari a quello di un cagnolino giocoso che vede tornare la sua padrona assente da giorni, desiderosa come mai di attenzioni, coccole, cibo e carezze.
    « Awwwww, ma è fantastico vedere dal vivo il famoso alfiere!!! ♥ Nui le confezionerà l'abito supremo, sarà il capolavoro di una vita. Nel bianco e nel nero delle stoffe io le disegnerò tutta l'essenza di una nazione. Un'opera degna di un capo, alla Messa dei Diluvi nessun plebeo oserà anche solo alzare la voce di fronte a tanta stupendiosa magnifitudine!!! ♥ »
    Ritrovata una parvenza di calma e dopo essersi rivelata in grado di rimanere ferma sul posto per più di qualche istante, sebbene un po' in ritardo si sarebbe prodigata in un profondo inchino riverente, l'unico occhio di un azzurro sconcertante che brillava di una luce folle.
    « Io sono colei che vi farà da guida e si occuperà dei vostri abiti e dei vostri stendardi. La prego di avere cura di me, nobile Alfiere. ♥ »

    .Oltre lo Stige di Acciaio e Cemento ~In questo post la vostra missione è quella di scendere dal treno e superare la massa di persone per giungere all'ingresso della stazione, dove vi attende Nui. Nel tragitto vi vengono poste varie prove da superare, e varie distrazioni che se mancate di fermezza possono condurvi fuori pista. Potete essere autoconclusivi nei confronti dei PNG. Qualora il vostro personaggio non sia dotato di volontà sufficiente e rimane preda degli eventi, perderete di vista i vostri compagni e verrete separati dal resto del gruppo, venendo quindi spostati in una side-quest personale per un periodo di tempo variabile. In pratica se vi distraete anche solo per un attimo finite fuori dai binari principali per essere scaraventati verso l'ignoto. Mi raccomando di decidere in base all'interpretazione dei vostri personaggi!


    Edited by Yomi - 22/7/2015, 13:38
     
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  7. _MajinZ_
     
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    Rhaziel ci aveva provato davvero a risultare spaventoso, ma l’unica cosa che ottenne fu una serie di risate divertite... cosa diamine ci voleva per spaventare quelle pesti? In genere bastava la sola presenza del Cacciatore per scatenare pianti improvvisi in ogni marmocchio nel raggio di cento metri, ma questa volta non accadde nulla di tutto ciò e quegli sgorbi invece di scappare, si erano fatti più vicini e assillavano il pover’uomo tirandolo da tutte le parti. Doveva restare calmo, non poteva sparare a dei bambini... purtroppo però non poteva neanche bere: Drusilia gli aveva fatto capire di mettere via la sua ampollina miracolosa. Spaventoso, doveva spaventarli.

    FUORI DAI PIEDI MOCCIOSI!!!

    Ormai era sull’orlo di una crisi di nervi, ma per fortuna sotto il gentile invito di uno dei padroni di casa, gli sgorbi si misero da parte... anche se continuavano a osservare Rhaziel speranzosi, ma purtroppo non ci sarebbe stato il bis: si limitò a guardarli male, minacciandoli che avrebbe rubato loro un occhio per rimpiazzare quello mancante, se solo avessero continuato. Ad ogni modo il treno sussultò al momento giusto, fermandosi per far salire nuovi passeggeri, per poi ripartire verso l’ultima fermata... e in quel momento giunsero i veri problemi. Quando i portelloni si aprirono, Rhaziel si ritrovò bagnato fradicio. E dovette aggrapparsi al suo poco autocontrollo per evitare di sbrindellare tutti a colpi di Blaster. Poi però arrivò il caos e quell’ondata lo trascinò via.
    In breve il mercenario si ritrovò circondato da una folla enorme, una corrente umana che non poteva essere fermata e che conteneva qualsiasi tipo di persona. L’occhio vagò subito nella ricerca dei compagni: in realtà non gli importava degli altri, ma il fatto che Drusilia non fosse più accanto a lui, fece scattare improvviso il campanello d’allarme. Doveva trovarla, ma sembrava che qualsiasi cosa li attorno avesse deciso di impedirglielo. Forse un tempo si sarebbe fermato e avrebbe
    seguito quella ragazza con le tette al vento, ma ormai era cambiato.

    Drusilia!

    Urlò preoccupato, distogliendo subito l’attenzione dalla giovane donna... non prima di aver dato un’abbondante sbirciata, ovviamente. Subito dopo altri due si avvicinarono e questa volta decise di mostrare anche la sua mercanzia, facendo mostra delle sue armi e di un poco velato “levatevi dal cazzo”. Il guercio aveva ben altre preoccupazioni al momento, quindi a suon di spintoni si fece largo tra la folla, superando la fiumana di gente per raggiungere finalmente la sponda opposta. Sperava di ritrovare anche il suo Angelo, da quella parte. Purtroppo però le stramberie non erano finite e diamine, quanto voleva farsi un goccetto ora.

    La mia testa.

    Borbottò il Cacciatore portandosi due dita all’attaccatura del naso, premendo con forza, tutto per evitare di vedere quell’obbrobrio di bambolina vestita di rosa, che con lui condivideva soltanto la mancanza dell’occhio sinistro.



    CITAZIONE
    Rhaziel

    Stato fisico: Ok.
    Stato mentale: Nervoso
    Energia: 100%

    Passive: Eterna giovinezza, visione termica
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    Numerologia 3: Sintesi

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    E' affascinante osservare i legami che si creano tra le persone. I fili dell'anima si dipanano da un figuro all'altro ed a seconda del colore, della lucentezza, della forma, è possibile capire un mucchio di cose. Da questo punto di vista il Numerologo è ancora un principante, ma piano piano riuscirà ad approfondire questo particolare ramo dello sciamanesimo.
    Ad essere sinceri, quando gli capita di utilizzare questa sua dote si sente un po' uno stalker. Osservare l'intimità di qualcuno e spiarla con una dedizione maniacale è un po' cattiva come cosa, ma al momento tutte le informazioni che è in grado di recuperare possono potenzialmente tornare utili in un secondo momento.
    Si mordicchia il labbro mentre ascolta quanto gli racconta il tizio. La mamma-chioccia che ha in sè gli grida di intervenire, deve conoscere questo alcolizzato, che magari avrà appena una ventina di anni, ed aiutarlo. Si segna mentalmente la cosa, così come di intervenire in qualche modo per Rhaziel che è lì presente. Anche lui sembra andarci giù con una certa semplicità.
    Si limita a proseguire il resto del viaggio in tranquillità, osservando di tanto in tanto i legami che aleggiano nell'aria. E' tutto così genuino e forte che ogni volta gli strappa un sorriso.
    Saluta chi va via e poi con trepidazione segue il fiume umano fuori dal treno. La bomba d'acqua lo coglie di sorpresa, ma sempre relativa. Il Gran Maestro lo aveva avvertito ed infatti dopo le risatine isteriche necessarie a stemperare la tensione, ecco che apre il borsone e regala a tutti tovagliette per asciugarsi dal gavettone.
    Uscito dal treno, però, si ritrova in un mondo irreale. E' abituato al Nord, alla peggio a Laputa, non a questo delirio. Viene sballottolato a destra e manca dal fiume umano. Per qualche secondo è convintissimo che tutto quel contatto con adolescenti e simili gli farà venire una seconda pubertà da lì a breve.
    Mentre cerca di spintonare delicatamente via un ragazzo cicciottello a cui ovviamente chiede scusa, si rende conto di aver perso di vista il resto del gruppo. Allarmato sparpaglia gli spiriti nelle vicinanze per avere una traccia da seguire, a cui aggrapparsi, ma niente.
    Scombussolato e perplesso cerca di farsi strada nella folla, è questione di pochi metri, ma il tappo umano, di sudore e grida è disturbante. Cerca di avanzare ma è tutto inutile, contando che poi qualcuno lo tira indietro. Per cortesia si volta, sorride e quello che riceve in cambio è un simpaticissimo bacio. Attimo dopo attimo una macchia rosso vino si espande prima alle gote, poi al viso e poi satura le orecchie. Freme appena e poi di colpo sbianca. Gli spiriti, particolarmente divertiti, intonano un motivetto tipo "tra rosa e fior, nasce l'amor..."
    Il Numerologo praticamente prossimo al collasso indietreggia con le mani alzate in segno di scuse. Lo sguardo sgranato e sulle labbra ancora il sapore della ragazza. Potrebbero anche denunciarlo, ora che ci pensa.
    Emh...emh....ci deve essere un grande malinteso....un grande disguido!
    Balbetta malamente incespicando ad ogni parola. Muove le mani in segno di diniego e poi aggiunge.
    Non sono io la persona che cerchi. Emh, è stato intenso, piacevole e....grazie, si dice così?
    Ma...ma...

    Ha il cervello in pappa e riesce a collegare le cose con una certa lentezza. Alla fine in una fugace illuminazione riesce a comprendere dove si trova e quello che è il suo compito. Qui ed ora. Qui ed ora. Un lungo respiro e continua.
    Ho una missione da svolgere e non posso intrattenermi qui...
    ...magari dopo, poi, un giorno, prenderei un gelato volentieri con te!

    In realtà non è la verità verità, ma si sente quasi in dovere per quel bacio rubato. Zigzagando alla bene e meglio serpeggia tra la folla cercando di allontarsi. Zompetta per osservare meglio oltre la folla. Individuata la posizione di Drusilia si muove verso di lei a gran velocità, a suon di scusi-scusi e gomitate.
    Arrivato a destinazione, però, si gela.
    Ecc...
    Apre la bocca e non riesce a dire altro. La sensazione che riceve da quella ragazza lo blocca. Il potere di un esercito, esplosivo come il caos, condensato in un corpo umano.
    Se già trattare con dei bambini fosse questione delicata, ora c'è anche questa nuova variabile da gestire.
    Con uno sguardo eloquente si rivolge al Gran Maestro nella speranza di ricevere qualche informazione a riguardo.
    Pi...piacere, io sono Augustus
    Si presenta, per cortesia mentre continua ad osservare quella strana ragazza. Almeno, per ora, non sembra mal intenzionata.


    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi
    Mana: 110%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico nel raggio di 30 metri
    Sussurri - Auspex dei legami
    Figlio dei Numeri - Istant Casting
    Figlio dei Numeri - Aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore
    Continuità Spirituale - Casting dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni a discrezione del QM

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    Ci vollero due ore di viaggio per arrivare a destinazione e Jester ingannò il tempo costruendo alti castelli di carte con l'aiuto dei bimbi e qualunque altra persona interessata. Una volta giunti sul posto il team fu investito da un'ondata bollente subito susseguita da una fresca pioggia d'acqua. La Strega si beò di quest'ultima ringraziando con un applauso i tipi che avevano infradiciato lei e gli altri con gli idranti e con uno schioccò di dita accorciò magicamente i suoi abiti per renderli più consoni al clima afoso.

    Il posto rimbombava di buona musica ed era zeppo di gente agghindata a festa pronta ad accogliere i nuovi arrivati in modo amichevole, forse anche troppo...
    Ben presto il gruppo venne preso da assalto. Una bella ragazza saltò addosso al Numerologo, due gemelline fecero proposte allettanti a Junichi, una fanciulla sulla ventina chiese a Rhaziel di ballare e un gruppo di ragazzini cadde ai piedi di Drusilia.
    Jester sghignazzò per quella strana situazione appena in tempo per essere gettata tra le braccia di un baldo giovane che, dopo averla fissata per qualche secondo, le chiese di ballare. Il Giullare sorrise raggiante per poi prendergli la mano e fare una giravolta su se stessa. Dopodiché gli diede un'altra occhiata sorridendo sotto i baffi per la sua giovane età. Non ricordando la propria era difficile dire quanti anni di differenza li separassero, forse cinque o forse anche di più.

    -C.B.C.R Moro
    Sei un tesoro!-


    Cresci bene che ripasso fu l'acronico utilizzato dalla Circense che, mettendosi sulle punte, scompigliò i capelli del simpaticone. Fatto ciò Jester girò sui tacchi e scosse la testa come per cancellare il ricordo dell'ultima che aveva utilizzato quella frase. Si rincuorò "Be'... almeno in quel caso si era trattato di un maggiorenne!".
    Qualche attimo dopo la saltimbanco raggiunse saltellando a ritmo di musica il resto del gruppo radunato attorno ad un'eccentrica biondina che affermava di essere la loro guida.
     
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    Il giovane Re non perse tempo nello spiegar loro la situazione, in particolar modo la storia di BB. Ciò nonostante, Drusilia non riuscì comunque a disprezzarlo; come lei aveva passato dei brutti momenti e... nel mondo c'erano tanti tipi di persone, non tutti forti. Alcuni crollavano.
    In ogni caso Nue ebbe la gentilezza di fornir loro delle guide e Drusilia gliene fu immensamente grata, ragion per cui si ripromise di andarlo a cercare, finita la Messa. In questo modo avrebbe potuto ringraziarlo personalmente, dato che purtroppo non sarebbe stato presente a quell'evento.

    -Bene, andiamo.

    Fu così che ebbe tutto inizio e, con la consolazione dolce ed amara di una novità spiacevole ma già ampiamente prevista, il gruppetto di Abusivi fu letteralmente inondato dall'acqua all'arrivo del treno. Acqua e... ragazzini in preda a crisi ormonali, o qualcosa del genere; mentre avanzava con difficoltà fra la folla Drusilia ebbe la sfortuna di scontrarsi con dei giovanotti dell'età di suo figlio. Giovanotti che volevano giocare agli adulti.

    -Dru-dru-samaaaah!

    Fu fortuna o per semplice impeto disumano di Junichi che, quando il Gran Maestro degli Aviatori si paralizzò alla vista dei propri corteggiatori, questi trovarono pane per i loro denti con l'anteporsi di un giovanotto albino e dai tratti asiatici. Portava con sè due ragazzine appiccicate alle braccia. Sembravano un robot componibile del genere "Voltron", a dirla tutta.
    -Nessuno toccherà la mia signora! SCIO'!- e con una manata gettò con forza una delle sue due spasimanti sui maschietti più vicini -E sciò anche voi!- altro colpo di braccio e altra ragazzina volante su un gruppetto di adolescenti.
    Poi prese in braccio Drusilia e, come un principe azzurro un pò maldestro, la portò via da quel bordello.
    Letteralmente.

    Infine giunse il momento della donna-confetto.

    « Cha-chaaaaaaannn!!! ♥ »

    Avrebbe urlato tutta allegra, mentre Junichi giungeva alla conclusione che già gli sarebbe piaciuto vederla morta. Drusilia, invece, sembrò più paziente ed allegra a quella vista.

    « La vostra adorabile Nui Harime vi da il benvenuto nel cuore più luminoso della nostra bellissima foresta!!! ♥ Awwwww, ma è fantastico vedere dal vivo il famoso alfiere!!! ♥ Nui le confezionerà l'abito supremo, sarà il capolavoro di una vita. Nel bianco e nel nero delle stoffe io le disegnerò tutta l'essenza di una nazione. Un'opera degna di un capo, alla Messa dei Diluvi nessun plebeo oserà anche solo alzare la voce di fronte a tanta stupendiosa magnifitudine!!! ♥ Io sono colei che vi farà da guida e si occuperà dei vostri abiti e dei vostri stendardi. La prego di avere cura di me, nobile Alfiere. ♥ »

    La mia testa.
    Pi...piacere, io sono Augustus
    -...Junichi.

    Il morale fra i suoi soldati, in effetti, non era dei migliori, tuttavia Drusilia imputò la colpa soltanto al viaggio poco tranquillo e l'arrivo in quella baraonda. Infondo era normale: a Laputa la presenza di forze armate imponeva sempre e comunque un certo ordine fra i cittadini... pertanto non esisteva nulla di simile.

    -Ma certo che mi prenderò cura di te, sei così carina ♥ - le avrebbe detto, concedendole una carezza -Mi chiamo Drusilia e sono felice di averti fra noi: cosa abbiamo in programma?

    Passive e malie varie attive come sempre :wut:
     
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    L'inquietante quadro che andò formandosi sotto gli occhi straniti della scorta di Laputa aveva dell'irreale. Non solo semplicemente indolente alle sembianze eccentriche (e quanto mai distanti da tutto ciò che può dirsi sano di mente sul semipiano di Endlos) della loro nuova guida, ma anche apparentemente rallegrata da quella figura in sgargiante rosa ed oro, Drusilia concedette a Nui le attenzioni di una carezza, cui la entusiasta Storm Riders si abbandonò con il trasporto di un cucciolo di gatto in cerca di attenzioni. Ed era solo per via dell'assordante musica di fondo che non si udirono fusa scintillanti in mezzo allo stormo di cuoricini ovviamente rosa che la biondissima fanciulla sprizzò all'indirizzo del suo idolo.

    « Cha-chaaan... »
    Chiocciò quella rincarando la dose di zucchero, già oltre i livelli di guardia e probabile causa di diabete all'interno della comitiva Laputense.
    « Poco fa è iniziata la Messa dei Diluvi, e con la partenza del nobile Nue è stato annunciato il totale cessate il fuoco per tutte le fazioni della Foresta ♥ e proprio mentre la sua Nui si permette di esporle il programma che ha steso personalmente, vanno radunandosi presso il Big Bird tutte le principali personalità di questa nostra luminosa "Foresta" ♥ Impiegheranno del tempo per ripulire la "Fossa", poi avrà finalmente inizio la "Cerimonia delle Acque", la grande riunione che è il culmine principale della "Messa", chaaan ♥ »
    Si decise a staccarsi dal suo idolo solo per saltellare allegramente al di fuori della stazione ferroviaria, conducendo quindi il gruppo attraverso un corridoio relativamente tranquillo, percorso solo da un paio di coppiette di ritardatari che si affrettavano ad unirsi al roboante rave in corso alle loro spalle. Nui esibiva movenze adeguate ad una ballerina di danza, una stucchevole successione di piroette che si addicevano ad un'atleta di pattinaggio
    su ghiaccio ed erano possibili solo per l'ovvia natura delle sue calzature: indossava delle futuristiche Air Treck, simili a semplici pattini ma capaci di permettere movimenti e balzi sovrumani a chi le indossa, finanche permettere veri e propri movimenti aerei. Non c'era niente di strano in questo: Nui era palesemente una Storm Riders, come quasi tutti coloro che avevano attorno. Certamente sulle suole delle scarpette della ragazza non erano visibili ruote o altri dettagli tecnologici, ma evidentemente indossava un qualche modello di AT che ne celava la natura.

    « Prego, Sommo Alfiere, la prego di permettermi di accompagnarla presso i migliori alloggi che sono riuscita a racimolare nel poco tempo che ho avuto a disposizione ♥ Ho cercato un luogo che potesse essere degno della sua persona e l'ho trovato nella forma del miglior hotel per personalità vip. Purtroppo non ho potuto prenotare più di un piano a causa della presenza del Re della Giada Scarlatta, ma anche con soli trecentoventi metri ed una manciata di suite dovreste trovarvi a vostro agio durante la permanenza ♥ »
    Con un profondo inchino degno del più consumato dei maggiordomi, indicò una lussuosa limousine di un bianco scintillante in attesa sotto la pioggia scrosciante, un capolavoro d'auto dalla carrozzeria cromata di fresco linda e pulita come se appena uscita dal concessionario. Dal desing semplice, superava la lunghezza di quattro vetture ordinarie e presentava dettagli che fin troppo palesemente la facevano apparire come pesantemente customizzata non solo negli interni. Il cofano era stato modificato per rialzarsi di tre dita, presumibilmente per far posto a chissà quale aggiunta al motore. L'antenna che spiccava sul tettuccio non era assolutamente quella ordinaria dato che quasi raddoppiava l'altezza del veicolo e si accompagnava a due ulteriori piccole antenne compatte dalla funzione misteriosa. Gli interni erano rifatti a nuovo ed erano di un nero talmente lucido da sembrare inchiostro puro, disposti a formare un vero e proprio salottino circolare di divanetti in pelle, tavolinetto di finto marmo sotto il quale era installato un frigobar che si sarebbe scoperto traboccante bibite di tutti i generi (compresi costose batterie di bourbon ambrati). Esisteva un solo, piccolo e minuscolo dettaglio a quella meraviglia: l'autista. Perché Nui, tutta contenta, piroettò in direzione del posto del pilota e ne riemerse mezzo istante dopo con un ridicolo cappellino da autista poggiato sulla sommità del gigantesco fiocco roseo.

    « La "Cerimonia" di certo tarderà di almeno un poco, impiegheranno un po' di tempo per ripulire tutto ♥ Avete tempo, Nobile Alfiere, e in ogni caso non oseranno iniziare prima del suo arrivo, su questo non ho dubbi ♥ quell'insipida femmina di bove sgraziata e indecente della vicecomandante di Trident tenterà in ogni modo di forzare la mano alla Rondine Migratoria, ma l'eccelsa Simca non può trascendere dalla luminosa presenza del Comandate Generale degli Abusivi ♥ »
    Intrecciò le dita guantate di bianco, fece una piroetta e volteggiò di lato, salvo abbandonarsi ad un movimento lento e dolce nella direzione opposta, in brodo di giuggiole per motivi tutti suoi.
    « Come ex Quarto Seggio della Black Crow, la guardia personale del nobile Nue, sono stata il Comandante in Capo delle forze mobili di Cronachisti e sono a conoscenza di tutto ciò che ha riguardato la celebre Grande Guerra durante la quale si è tanto distinta, ma è a dir poco meraviglioso scoprire che le sue nobili sembianze non sono intaccate dal peso di dieci anni ♥ vestire il fisico in decadenza di una vecchia è un compito ingrato, ma solo guardandovi capisco che le mie mani sono indegne di vestirvi! ♥ Sono tanto felice che perfino il compito privo d'ogni attrattiva di dare ritegno e presenza scenica ai vostri servitori, tale da esservi degni, mi sembra sgravo d'ogni peso! ♥ »
    Più o meno Drusilia aveva avuto modo di entrare in contatto diretto con i gruppi di Cronachisti, importante branca non combattente dei Team Artistici (di cui Nue è il Re) con il compito di registrare ogni avvenimento importante all'interno della società di Riders. Sono gli "storici", onnipresenti durante le battle ed impegnati a consegnare alla storia ogni atto d'eroismo o di viltà che avviene fra le Tribù della Tempesta. Questo in sostanza rendeva Nui una specie di banca dati vivente, e doveva certamente esserci una correlazione fra il suo lavoro di "sarta" ed il curriculum di "ex Comandante in Capo delle forze mobili di Cronachisti".

    .Oltre lo Stige di Acciaio e Cemento ~La pioggia battente di Klemvor vi fa rimpiangere l'acqua fresca e pulita degli idranti; sebbene le industrie che animavano la città delle macchine in epoche antiche sono immote da un tempo indefinito gli olii maleodoranti e le polveri dall'odore chimico non hanno mai abbandonato Klemvor, e le piogge annuali provvedono a riversarle fra le strade, un molesto eco distante delle inquinanti piogge chimiche che caratterizzavano la città nei suoi primissimi anni su Endlos. E' acqua unta e sporca, puzza ed alla lunga si attacca agli abiti come melassa, nulla di piacevole anche se Nui non sembra farci troppo caso (certamente, lei è munita di un grazioso ombrellino rosa, voi no!). Non dev'essere sgradita l'idea di viaggiare in auto, perfino se l'autista è una quattordicenne palesemente svitata. Beh, di certo non rischiate di prendere multe!
    Se decidete di salire allora la terza persona a farlo urterà qualcosa di rotondo con la punta della scarpa, che prontamente finirà in un punto quasi irraggiungibile sul lato del divanetto richiedendo parecchi istanti e molto impegno per chinarsi a raccoglierlo e capire di cosa si tratta. Vi do cinque giorni per postare e stavolta non attendo eventuali ritardatari: chi non posta semplicemente viene considerato seguire docilmente il resto del gruppo.
     
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  12. _MajinZ_
     
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    Rhaziel era ormai sul punto di esplodere. Poteva sopportare tantissime cose, come i bambini ad esempio... poteva sopportare anche un gavettone improvviso o una marea di gente che tentava di stuprarti. Ma proprio non riusciva a sopportare una ragazzina vestita di rosa, con un ombrellino rosa, che faceva salti impensabili e che parlava come una mitragliatrice. Continuava ancora e ancora, mettendo a durissima prova la pazienza residua del cacciatore che non poteva neanche bere per sfogarsi... quindi cosa poteva fare? Non molto, provò a concentrarsi sul fatto che Drusilia era salva e il gruppo si era riunito... e in parte servì a qualcosa, ma era impossibile dire con esattezza quanto sarebbe durato.
    Ad ogni modo superarono quasi indenni l’assalto dei ragazzini arrapati, finendo però sotto una pioggia che definire tale era un insulto. Oleosa, maleodorante, si attaccava ai vestiti con la sua patina disgustosa, tanto che alla fine rendeva la mantella inutilizzabile ancora. Alla fine comunque giunsero in quello che sembrava un bel riparo, una limousine bianca dove ci avevano dato giù pesante con il tuning. Tutto era stato modificato, dal cofano per inserire un motore più grande, fino al più piccolo dettaglio... e lo stesso si poteva dire con gli interni, neri, così lucidi che quasi ci si poteva specchiare.
    Il guercio lasciò entrare prima Drusilia, infilandosi poi di prepotenza al secondo posto: stava odiando quella pioggia schifosa. Entrando urtò il tavolino in marmo che di risposta si aprì, mostrando un tesoro che fece brillare l’unico occhio rimasto a Rhaziel. Il suo nettare ambrato preferito era li che lo attendeva, lo invitava ad afferrare una delle bottiglie e tracannarne il contenuto... ma si diede un contegno, in fondo l’Angelo gli aveva chiesto gentilmente di non bere e lui non voleva mica deluderla. Però diamine, era così invitante... non riusciva a dire con certezza per quanto avrebbe resistito alla tentazione, ma per il momento richiuse il frigo e sospirò, non vedeva l’ora di arrivare a destinazione. Sempre che con una ragazzina pazza alla guida ci fossero arrivati a destinazione.



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    Rhaziel

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    Alle carezze di Drusilia, la piccoletta prese a far le fusa -letteralmente- ma, per quanto fosse inquietante... a vederla da un punto di vista ottimistico, non era poi così male. Poteva andar loro peggio, ecco.

    « Poco fa è iniziata la Messa dei Diluvi, e con la partenza del nobile Nue è stato annunciato il totale cessate il fuoco per tutte le fazioni della Foresta ♥ e proprio mentre la sua Nui si permette di esporle il programma che ha steso personalmente, vanno radunandosi presso il Big Bird tutte le principali personalità di questa nostra luminosa "Foresta" ♥ Impiegheranno del tempo per ripulire la "Fossa", poi avrà finalmente inizio la "Cerimonia delle Acque", la grande riunione che è il culmine principale della "Messa", chaaan ♥ »
    -Capisco- annuì, cercando di immagazzinare tutte le informazioni in breve tempo.
    « Prego, Sommo Alfiere, la prego di permettermi di accompagnarla presso i migliori alloggi che sono riuscita a racimolare nel poco tempo che ho avuto a disposizione ♥ Ho cercato un luogo che potesse essere degno della sua persona e l'ho trovato nella forma del miglior hotel per personalità vip. Purtroppo non ho potuto prenotare più di un piano a causa della presenza del Re della Giada Scarlatta, ma anche con soli trecentoventi metri ed una manciata di suite dovreste trovarvi a vostro agio durante la permanenza ♥ »
    -Oh... beh- continuò l'Alfiere imbarazzata, arrossendo un pochino -Ti ringrazio, ma non penso ci fosse il bisogno... bastava un posto tranquillo per riposare, credo.
    « La "Cerimonia" di certo tarderà di almeno un poco, impiegheranno un po' di tempo per ripulire tutto ♥ Avete tempo, Nobile Alfiere, e in ogni caso non oseranno iniziare prima del suo arrivo, su questo non ho dubbi ♥ quell'insipida femmina di bove sgraziata e indecente della vicecomandante di Trident tenterà in ogni modo di forzare la mano alla Rondine Migratoria, ma l'eccelsa Simca non può trascendere dalla luminosa presenza del Comandate Generale degli Abusivi ♥ »
    Ecco, quello era interessante. In quei pochi istanti Drusilia cercò di soppesare per bene le parole della ragazzina e cogliere tutti gli impliciti della faccenda che avrebbero potuto interessarla. Simca, nonostante Drusilia non la conoscesse di persona, era abbastanza famosa inquanto "rondine migratoria" e unica rider che dieci anni prima aveva tentato attivamente una specie di integrazione... che poi era fallita molto male. Ma tant'è.
    L'altra non l'aveva mai sentita, ma non doveva essere molto simpatica.

    « Come ex Quarto Seggio della Black Crow, la guardia personale del nobile Nue, sono stata il Comandante in Capo delle forze mobili di Cronachisti e sono a conoscenza di tutto ciò che ha riguardato la celebre Grande Guerra durante la quale si è tanto distinta, ma è a dir poco meraviglioso scoprire che le sue nobili sembianze non sono intaccate dal peso di dieci anni ♥ vestire il fisico in decadenza di una vecchia è un compito ingrato, ma solo guardandovi capisco che le mie mani sono indegne di vestirvi! ♥ Sono tanto felice che perfino il compito privo d'ogni attrattiva di dare ritegno e presenza scenica ai vostri servitori, tale da esservi degni, mi sembra sgravo d'ogni peso! ♥ »

    -Ehm... grazie.
    Si fece più rossa, in parte perchè si era resa conto che non fosse proprio una sconosciuta e in parte perchè era giunta alla consapevolezza che umana non era... e magari, dopo dieci anni, qualcuno poteva farci caso.
    -E loro... non sono i miei servitori- rispose con naturalezza, salendo sulla limousine e sorridendo dolcemente -Loro sono i miei amici.
    La sua "famiglia"... ma si risparmiò quel commento, sicura che nessun rider ne avrebbe realmente colto il senso.

     
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    La compagnia dell'anello fu accompagnato dalla strana ragazzina che li aveva accolti fino ad una bianca limousine che fece sfavillare come onice le iridi della Giullare. Infatti a quest'ultima piacevano in modo tutt'altro che differente le macchine lunghe poiché le ricordavano stranamente, e senza alcun senso, i zeppelin tanto usati nel suo mondo.
    Intanto, mentre i ricordi del passato si facevano largo nella mente un po' malata la loro piccola guida parlava amabilmente con Drusilia che si riferiva al resto del gruppo con il termine amici, quando lo fece una pioggia di piacevole disagio andò ad annaffiare il seme della fiducia nel cuore del Giullare. In quel momento la sua mente pensò a tutti i membri LAM che rispettava. Uomini del valore di Ted Carter ed Augustus, donne determinare come Dru-Dru stessa, bestie sagge come Gaspy e grandi amori come il Sommo Khatep... gli occhi della fanciulla divennero colmi d'amore a quell'ultimo pensiero.
    Poco dopo la giovincella aprì la portiera della vettura all'alfiere che vi salì seguita da Rhaziel, che andò a fiondarsi su un mini-bar. A quel punto fu il turno di Jester ad entrare nel lussuoso veicolo e nel fare ciò uno dei riccioli delle sue scarpe andò a scontrarsi con qualcosa dalla forma tondeggiante che iniziò a rotolare per l'auto. Tuttavia il Guitto non diede subito importanza alla cosa, intenta com'era ad ammirare i sedili rivestiti da pelle scura. Ci volle qualche momento prima che la giovane Selvatica si mettesse a carponi per andare a recuperare l'oggetto finito sotto un 'lontano' divanetto. Quando finalmente la Circense riuscì a recuperare l'aggeggio e il suo sguardo si posò su di esso passò più d'un momento prima che capisse di cosa si trattasse.

    ???? Sarebbe
     
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    « Oh, non deve aggiungere niente. Molti "Re" sognano di avere amici. »
    Cinguettò Nui, calcando il cappello da autista e posizionandosi al posto di guida mentre anche l'ultimo dei Laputensi saliva sulla vettura.
    « Di solito sono i Re più amati. Poi il sogno ha fine, e la verità del destino delle guide di popoli è sempre lo stesso: »
    Un divisore di vetro scuro separò la cabina del conducente dal salottino, e da quel momento la voce dell'artista iniziò a giungere da autoparlanti sparsi ai quattro angoli della stanza. Il motore della limousine rombò con violenza, le ruote stridettero sull'asfalto da ferme, prendendo giri mentre ancora il freno a mano le costringeva al suolo. Poi Nui di botto passò alla quarta marcia, ed il mezzo schizzò in avanti con violenza tale da sbattere tutti quanti in avanti, prima fra tutti Jester che era ancora carponi e aveva appena fatto in tempo ad aprire il palmo della mano e realizzare la macabra scoperta di ciò che si celava sotto il divanetto.
    « I dedali del futuro vi desiderano soli, Drusilia-sama! ♥ La Rondine Migratoria è come voi, come anche il nobile Nue. Siete destinati alla solitudine così come siete destinati alla grandezza, ed è questo che rende così splendente la vostra anima! ♥ »
    Nel giro di pochi secondi l'auto passò da ferma a scheggia impazzita, un bolide sparato ad oltre centotrenta chilometri orari per le vie invase dall'acqua di Klemvor. Nui era passata alla quinta, e poi alla sesta marcia, ma non aveva mai staccato il piede dall'acceleratore. Ed ora la limousine guadagnava ancora più velocità, schizzando onde d'acqua piovana contro gli edifici a lato delle strade. Centoquaranta chilometri orari. Centocinquanta...
    Jester stringeva fra le mani un occhio umano. Reciso di fresco, un taglio perfetto. Il riflesso di una morte violenta ancora presente nelle iridi azzurre. Aveva rischiato di schiacciarlo, ma il caso aveva voluto che gli arrivasse in mano ancora integro, una sorta di reliquia recante la profezia di orrori futuri. Augustus in qualche modo l'aveva percepito, ma non aveva avuto il modo (oppure il coraggio) di dirlo apertamente. La loro guida non era semplicemente eccentrica: era folle, completamente pazza. Ed era un'assassina che aveva ucciso di recente. E adesso era alla guida di un veicolo scagliato ad una velocità crescente di oltre centoottanta chilometri orari.

    « Io lo so, mio dolce Alfiere. La vostra Nui sa che siete degna di questo ruolo più di chiunque altro ♥ Ma non posso esimermi da richiederle una prova, perché è necessario. E' un obbligo cui non potete sottrarvi ♥ »
    Era una delle arterie principali di Klemvor, un fiume di cemento ampio otto carreggiate progettato per consentire il transito di enormi traffici nelle vicinanze dell'enorme stadio che adesso gli Storm Riders hanno eletto a propria dimora. Ma Nui falciò tutte ed otto le corsie per sterzare ed immettersi in una via secondaria, dritta verso l'ingresso del "Big Bird" senza perdere velocità. Nel rettilinio seguente, la limousine guadagnò ancora velocità. Superò i duecentoventi chilometri orari. Le portiere si rivelarono bloccate ed i vetri si scoprirono antiproiettile, casomai ci fossero dubbi sulla natura di quella trappola mortale.
    Era un vicolo cieco. Ed un centinaio di giovanissimi Storm Riders lo transitavano diretti alla grande dimora delle loro tribù.
    La limousine era destinata a schiantarsi su di loro facendo una strage. I passeggeri -tutti quanti- erano destinati altresì a diventare vittime quando l'auto scatenata a quella velocità si sarebbe abbattuta come un missile contro la spessa parete di cemento armato.

    .Oltre lo Stige di Acciaio e Cemento ~Vi trovate sul retro di un siluro lanciato a circa duecentocinquanta chilometri orari e siete destinati a schiantarvi contro una parete, il che senza troppi giri di parole significa crepare malamente -con le giuste eccezioni per immortali ed affini. Problema secondario rispetto alla vostra morte imminente, ma non meno rilevante se consideriamo che vi trovate in una missione diplomatica: siete prossimi a travolgere ed uccidere una discreta cifra di ragazzini con l'unica colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Il vostro compito è quello di salvare la pellaccia e possibilmente anche quella di quei poveretti. Per farlo dovete tenere conto delle seguenti cose:

    _ La notevole velocità del mezzo
    _ Avete sì e no una decina di secondi dal momento in cui realizzate quanto sta per accadere al momento in cui reagite
    _ La portiera è blindata, i vetri antiproiettile. Serve un Consumo Alto o superiore per farlo saltare con la forza bruta, oppure tecniche specifiche di qualsiasi consumo.
    _ La sagoma eccentrica di Nui è ancora visibile oltre il vetro scuro che vi separa da lei.
     
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