Happy New Fear

Atto II ~ Backstage
[EM] [CSV]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. K e i
     
    .

    User deleted


    Realizzare che il fenomeno che le aveva quasi rotto l'osso del collo era un semplice quadro posseduto da una qualche entità diabolica e non un vero e proprio poltergeist -o qualcosa di ancora peggiore- la rassicurò molto, e fu con un sospiro di sollievo che mise mano al pesante fucile pronta a combattere nel caso ce ne fosse il bisogno. La situazione però, a ben vedere, non era niente di così allarmante: c'era una donna di bell'aspetto, vestita di rosso, con la metà inferiore del corpo che sbuca dalla tela di un quadro e con un'espressione invasata stampata in faccia che si trascinava sulle mani promettendo intenti non proprio amichevoli, ma tutto sommato niente di così terribile. Si aspettava ben di peggio! Oltretutto sembrava umana...

    "Va bene, in tal caso..."
    Fece per sollevare il fucile e fare un passo verso la donna, intenzionata a immobilizzarla nel modo meno traumatico possibile, che all'improvviso scoprì che qualcuno l'aveva appena sollevata dal suolo. Non allarmata, ma piuttosto infastidita, si voltò verso l'autore del misfatto pronta ad esternare un certo sdegno dato che non capiva per quale motivo l'aveva appena afferrata per la mantellina e tirata su, quando quello con uno strattone convinto la tirò via, trascinandola fuori dalla stanza come se fosse nulla più che un pupazzo oppure un animaletto domestico riottoso.
    "Ma che... ehi!!! Mettimi giù!!!"
    Quello ubbidì che avevano già varcato la soglia per ritrovarsi in una stanza ancora più inquietante della precedente, con la presenza confinata al di là della porta in legno che ancora manifestava la sua presenza con graffi e tonfi che indicavano che non riusciva a raggiungere la maniglia. Rossa in viso, Kei scoccò un'espressione arrabbiatissima all'indirizzo di Dimitry, manifestando tutta la sua indignazione per il trattamento poco ortodosso appena subito con una serie interminabile di bassi borbottii incomprensibili fra cui spiccavano ad intervalli regolari tutti i "che cavolo!" ed i meritatissimi "cafone!" del caso. Poi si rassegnò a dover seguire la maggioranza e si dedicò a riassettare la mantella, attenta a non far sfuggire via il lembo del cappuccio scarlatto, mentre gli altri si davano all'esplorazione.

    «Suggerirei di esplorare dapprima il piano superiore, se siete d’accordo.»
    Disse l'altra ragazza del gruppo.
    «Potrebbe esserci qualche aiuto... suggerirei, però, di dividerci in coppie e salire dai lati opposti in contemporanea . Se ci fosse qualche pericolo, potremmo godere di un certo vantaggio e i bersagli sarebbero due gruppi, non uno solo. Cosa ne dite?»

    "Non voglio fare coppia con questo qui..."
    Sospirò a malapena udibile indicando il Russo che l'aveva appena mollata a terra, ma per fortuna proprio allora quello si incamminò con l'altra tipa salvo dividersi da quest'ultima dopo pochi passi. Kei si ritrovò in compagnia di un brutto goblin grinzoso, e per un po' rimase in attesa sul da farsi, aspettando docilmente che quello prendesse l'iniziativa e si decidesse a fare qualcosa. Il Boggart però la ignorò per tutto il tempo e preferì restarsene seduto sul posto a fare... qualcosa che Kei non riusciva bene a capire. Al che tempo due minuti si stufò di restare ferma in un solo punto e si defilò senza aggiungere altro, decidendo che dopo tutto quella delle coppie non era tutta questa grande idea. Sgattaiolò disinvolta attraverso la rampa di scale sulla destra, superandole senza difficoltà.

    Fece capolino al piano superiore passando in rassegna con lo sguardo il ballatoio che percorreva tutta la stanza pavimentata in elegante marmo bianco, subito attratta da uno scintillio dorato proveniente da una sfera posta al centro esatto del soffitto, che in un primo momento venne identificata e riconosciuta come un lampadario particolarmente opulento. Rimase per un po' a fissarla chiedendosi chi poteva essere così scemo da spendere un patrimonio per una lumiera così brutta, ma il soffiare astioso di una qualche bestia interruppe bruscamente il flusso dei suoi pensieri, facendole mettere immediatamente mano a Crescent Rose in un riflesso involontario per poi perlustrare la stanza in cerca della fonte del suono. Si trovò a ricambiare l'ostilità degli occhi verde smeraldo di un grosso gatto nero ritratto in un quadro, e si ritrasse in un modo di paura nel realizzare che aveva di fronte il quadro animato di un grosso gatto nero. I gatti non le piacevano, e lei non piaceva a loro, ed a quanto pare la cosa funzionava anche con i dipinti. Una volta, da piccola, un micio le aveva piantato gli artigli sul dorso della mano con tanta forza da farla sanguinare copiosamente, e da allora ne era terrorizzata. Sembrava che i felini fossero in qualche modo a conoscenza di quel suo sentimento perché non perdevano occasione per soffiarle addosso come se la odiassero. Vincendo l'istinto di repulsione che provava, fece comunque un passo in avanti e all'improvviso tutti i suoi sensi scattarono all'unisono proiettandola in avanti schivando di un soffio un disgustoso grumo molliccio di roba schifosa che sembrava bava che si spiaccicava al suolo. Alzò lo sguardo disgustata e incrociò gli occhiacci strabici di un quadro a malapena abbozzato dall'aria idiota. Ci mise qualche secondo per capire: le aveva sputato addosso! Rimase a fissare stupita la bocca munita di lingua rossa del più brutto aborto artistico che le fosse mai capitato di vedere, e quella in tutta risposta emette una risatina isterica che le monta i nervi e le fa venire voglia di sprecare un buon proiettile di grosso calibro. Per proseguire su quella via si scoprì costretta a passare proprio di fronte al dipinto del gatto, i cui occhi verdi ancora la fissavano carichi di odio, al che dopo una non troppo lunga pausa di riflessione la porta a girare sui tacchi per percorrere la direzione opposta. Di lì a poco si ritrova a fissare un enorme quadro bianco, apparentemente del tutto spoglio se non per una piccola punta di colore a malapena distinguibile. Incuriosita, non può fare a meno di avanzare fino ad essa, avvicinandosi cautamente alla targhetta argentata per leggerne il titolo e capire almeno che cosa essa rappresenta. Proprio allora sente le parole del Boggard ancora la piano di sotto:

    Io spera di sbagliarmi... ma chella sfera ha tutta aria di essere una prigione.
    Forse la voce era un po' distorta, ma a Kei sembrava carica di ansia.
    <b>”Noi... forse dovremo stare attenti a non rompere chei sigilli.

    "Una prigione per cosa...?"
    Chiese Kei a voce alta, incuriosita. Ci pensò su un attimo e si chiese se poteva avere senso fare di un lampadario una prigione.
    "Qui non ho trovato niente, voi...?"
    Chiese distrattamente mentre si avvicinava per leggere la targhetta.


    Status: Ottimale
    Mana: 70%


    Edited by K e i - 17/11/2015, 00:27
     
    Top
    .
  2.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Moderator
    Posts
    3,131

    Status
    Anonymous

    Titlev2_zpsa15bcd2a

    { Galleria }
    Amelie | Dimitry | Kei | Zimmer

    Sperduti in quella che sembra tanto la sala espositiva di una galleria d'arte grottesca ed inquietante vi sparpagliate per ispezionare il locale, lasciandovi guidare tanto dalla curiosità verso tutti i suoi particolari misteriosi quanto dalla circospezione di chi è consapevole di trovarsi in territorio ostile: mentre Amelie e Zimmer si radunano al centro della camera, rivolgendo le loro attenzioni alla sfera dorata sospesa sotto il soffitto decorato con simboli astronomici, Dimitry -sicuro che non ci sia pericolo grazie alle sue percezioni- va a controllare l'unica porta che fa pensare ad una via d'uscita, soffermando gli occhi di ghiaccio sulla targa di metallo posta accanto all'uscio.

    Ragazzi, qui c'è una specie di serratura... ma serve una combinazione per aprirla.
    annuncia il Russo, tornando dai due compagni
    Un mix di numeri e colori. Forse qui attorno c'è qualche indizio.

    «Suggerirei di esplorare dapprima il piano superiore, se siete d’accordo.
    Potrebbe esserci qualche aiuto...»

    commenta la Fata, percependo il richiamo che proviene proprio da lì
    «Suggerirei, però, di dividerci in coppie e salire dai lati opposti in contemporanea. Se ci fosse qualche pericolo, potremmo godere di un certo vantaggio e i bersagli sarebbero due gruppi, non uno solo. Cosa ne dite?»

    Quella della Corona di Obeah sarebbe davvero un'idea molto sensata! L'unico problema è che siete dispari. Ehggià: la piccola Kei, invece di aspettare gli altri -zitta zitta come suo solito- è già sgattaiolata su per una rampa di scale per ficcanasare, mentre Skaro -l'altro ragazzo albino- si è occultato dietro a un velo di invisibilità, rendendo poco chiare le sue intenzioni in merito alla partecipazione alle decisioni del gruppo.

    Concordo: noi può iniziare da secondo piano...
    replica il Boggart, chiamando alle armi il suo ragnetto-spia
    ...ma piccola ricognizione senza mettere rischio vita di voi bipedi
    sicuro no può guastare.


    L'aracnide sintetico comincia quindi la sua marcia -o, per meglio dire, scalata- verso il piano superiore, e il suo padrone non manca di riferire ciò che il contatto tra loro rivela ai suoi occhi.

    Quadri lungo parete. No sa dire se altre fangirl intrappolate o semplici dipinti.
    segue un lungo momento di pausa, ora che l'esserino indugia sui dettagli della sfera
    Io spera di sbagliarmi... ma chella sfera ha tutta aria di essere una prigione.
    Noi... forse dovremo stare attenti a non rompere chei sigilli.


    "Una prigione per cosa...?"
    si inserisce Kei, in piedi su uno dei ballatoi del piano superiore
    "Qui non ho trovato niente, voi...?"

    Beh, magari, dire di non aver trovato “nulla” non è proprio del tutto veritiero e corretto; sì, insomma... ci sono i quadri, tipo la tela con il firmamento -appesa sopra la porta di uscita-, il quadro con un gatto nero in primo piano, il dipinto con la faccia ghignante e sputazzona... e poi la strana cornice che si è avvicinata ad esaminare: la targhetta recita “Milk Puzzle”, e -in effetti- se ci fai caso si notano davvero i contorni dei vari pezzi -tutti bianchi- che compongono il puzzle senza disegno. La minuscola macchiolina di colore blu a malapena visibile al suo centro sembra una specie di virgola... o un numero... un 6, forse.

    Ad ogni modo, dicevamo: “Una prigione per cosa...?
    La domanda sollevata dalla piccola Cappuccetto Rosso è più che valida e interessante: “per tutto.”, potrebbe ipotizzare Zimmer sulle prime, “o quasi”, lo spingerebbe ad aggiungere la sua astuzia di Mercante e il suo orgoglio di Alchimista, perché... andiamo: a tutto c'è rimedio, se hai dell'ingegno e un po' di tempo per impiegarlo - e i Boggart sono decisamente avvantaggiati nel pensiero laterale.

    Ora come ora, la risposta più giusta e sicura è “per un sacco di cose”. Peccato solo che non abbiate indizi per provare ad indovinare quale sia l'oggetto dell'ossessività del fautore della Sfera.

    C L A C K

    Ad interrompere il rimuginare dei presenti giunge però uno schiocco improvviso,
    un rintocco che vi mette comprensibilmente tutti sul chi vive.

    C L A C K

    Il suono si ripete, identico a prima... come lo scatto secco, netto e pulito di un meccanismo, e -se le vostre percezioni non vi ingannano- sembra provenire da sopra le vostre teste; naturalmente, il naso di Zimmer, Amelie, Dimitry e 23 Skaro si leva in alto all'unisono, verso le passerelle del primo piano -alla piccola Kei, e oltre-, fino alla sfera dorata... trattenendo il fiato in attesa di notare qualcosa... di capire...

    jpg
    C L A C K

    ...ma -con un certo sollievo- il rumore torna a farsi sentire una terza volta, proveniente da più in alto ancora, e questa volta riuscite ad identificarne l'origine nel soffitto stesso; per essere più precisi, ad essersi mosso è stato uno degli anelli cosparsi di simboli astrologici, e anche se non sapete dire quale o cosa ciò significhi, traete un certo sollievo dal constatare che non ci sono reazioni da parte della Gabbia.

    In compenso, un biancore accecante inizia ad invadere uno dei grandi dipinti del primo piano, cancellando il paesaggio diurno che vi era stato immortalato, e iniziando a deformarne la tela con un rigonfiamento che si tende e contorce verso l'esterno: sarebbe utile avvicinarsi per capire che sta succedendo, ma risulterebbe -ovviamente- parimenti pericoloso in quelle circostanze, anche procedendo ad armi spianate; l'importante, in ogni caso, è stare attenti e -a quanto pare- prendere in fretta una decisione sul da farsi.

    Sarà ostile? Sarà pericoloso? Avrete davvero intenzione di aspettare di scoprirlo, o prenderete l'iniziativa per neutralizzare la potenziale minaccia prima ancora che si accorga di voi? Il tempo stringe, e le vostre risorse pure: oltre a cercare di fare la cosa giusta, fareste meglio a pregare di aver anche un po' di fortuna...
    Una volta tanto.

    Towards the Gate

    Non ho davvero parole per scusarmi con ciascuno di voi per il ritardo accumulato, perché... beh, sono imperdonabile eBBasta :geez: Quindi, ciancio alle bande, e passiamo subito alle info aggiuntive.

    Dal momento che in questo dungeon è piuttosto complicato rendere una descrizione esauriente degli spazi e della disposizione delle cose, ho voluto prepararvi una bella Mappa [Link] :sisi: E... lo volevo. :geez: Lo volevo davvero tanto, ma... non ho i potenti mezzi :pazz: Quindi siate buoni, e accontentatevi degli scarabocchi col Paint :flwr:

    L'unica cosa che dovrebbe risultarvi incomprensibile sono le linee azzurre e i numeri, che corrispondono ai dipinti, su cui -do per assunto- nello scorso turno vi è caduto lo sguardo; quelli del Secondo Piano, però, (vale a dire la maggioranza) sono in vista solamente di Kei, perché l'unica attualmente al secondo piano.

    Se ci sono domande, fatele in Bacheca – la scadenza è fissata per il 20 febbraio.

    n°1 - “Giorno” - Un assolato paesaggio campestre sotto il limpido cielo diurno; un sole smagliante e poche nubi bianche.
    n°2 - “Notte” - Un paesaggio campestre identico all'altro, ma nella solitaria e malinconica atmosfera notturna, sotto un cielo stellato e una falce di luna.
    n°3 - “Fabricated World” - Misteriosa tela di dimensioni molto grandi; pare raffigurare delle multicolore profondità siderali.
    n°4 - “Dark Figure” - Dipinto in primo piano del muso di un gatto nero, con penetranti occhi verdi.
    n°5 - “Scarabocchio” - Una faccia stilizzata e dall'aria ebete... lingua e occhi sembrano animati.
    n°6 - “Milk Puzzle” - Un puzzle con tutti i pezzi bianchi; al centro, in piccolo, è possibile scorgere molto in piccolo un numero “6” in blu
    n°7 - “Carrie” - Il dipinto è celato dietro due tendine di velluto rosso; su un lato, pendente dal soffitto, sembra esserci un cordoncino da tirare.
    n°8 - “Destino” - Sembrerebbe trattarsi di una specie di scultura; in pratica, consiste in due pali di metallo distanziati, attraverso cui si tende un pasticcio inestricabile di spaghi colorati.
    I quadri n°9 & n°10 sono troppo lontani per leggerne i titoli, e -inoltre- sono coperti da drappi bianchi.


    Edited by - Destino - - 11/2/2016, 03:35
     
    Top
    .
  3. K e i
     
    .

    User deleted


    Milk Puzzle. Si fermò un istante a pensare, interdetta, tendendosi quanto possibile verso quella scritta misteriosa. Con fare meditabondo, si pose il pollice sulle labbra e si spremette le meningi perché da qualche parte doveva esserci una connessione. Rilesse la targhetta di nuovo. Questa, tuttavia, si rifiutò di cambiare e mantenne inalterato quanto inciso su di essa. Piccata, si rimise in posizione eretta, incrociò le braccia e picchettò sul braccio con il ditino indice, fissando il quadro in tralice cercando di trasmettergli tutto il suo profondo disappunto.
    Frattempo gli altri tardavano a rispondere, per un attimo temette che si fossero volatilizzati nel nulla, rapiti da chissà quale entità oppure trascinati da qualche mostro nelle ombre (o in un quadro!), però le bastò affacciarsi per individuare subito due su tre dei suoi compagni, quindi tutto ciò che riuscì a fare -e tutto il suo grande apporto alla risoluzione degli enigmi di quella stramba galleria- fu appoggiarsi di schiena ad uno dei muri, nello spazio libero fra i dipinti, trarre un sospirone che probabilmente fu udito forte e chiaro anche al piano terra, salvo poi abbandonarsi a sedere desiderando disperatamente essere altrove. Che mostri e gentaccia del genere la puoi affrontare, se non a parole con un proiettile in mezzo alla fronte... ma se erano chiusi là dentro, in una galleria d'arte brutta e incomprensibile, allora erano nei guai. Perché Kei non era mai riuscita a risolvere nessun indovinello che andasse oltre il livello di difficoltà de "annerisci gli spazi segnati dai puntini" (e a dire il vero un paio di volte aveva fatto discreti fail pure nel giochino in questione!).

    Che cosa poteva fare per risollevare la situazione...? Eppure aveva la netta sensazione che ci fosse un qualche ruolo anche per lei in quella stramba commedia. Qualcosa di stupido... che probabilmente aveva proprio sotto il naso. Qualcosa che aveva a che fare con i dettagli di quei quadri. Per esempio: il Milk Puzzle aveva una buffa virgola blu proprio nel mezzo! Chissà, magari controllando altri quadri poteva scoprire anche i punti e virgola, i puntini di sospensione, magari anche parentesi tonde!

    C L A C K

    Proprio quando era arrivata ad una conclusione forse addirittura vagamente intelligente (quella di riferire agli altri tutti i dettagli che poteva circa i quadri del piano in cui si trovava), uno schiocco sonoro la distolse dai suoi pensieri, allertandola circa l'approssimarsi di qualcosa. Qualcosa di pericoloso, con tutta probabilità.

    C L A C K

    Lo schiocco si ripete di nuovo, e Kei solleva il naso verso la sfera, che sembra la fonte del suono. "Ci siamo", pensa lei, si sta aprendo. Se era una prigione magari dentro c'era qualcosa di avverso ai loro nemici, e come si suol dire l'amico del mio nemico... tuttavia c'era una certa qual sensazione negativa per cui preferiva evitare di scoprire il contenuto della sfera. Il che le parve una speranza vana, se non fosse che...

    C L A C K

    ... il suono veniva da un punto più in alto, distante dalla sfera! Kei in un primo momento si sentì stranamente sollevata. Poi uno dei quadri iniziò a deformarsi, e qualcosa sembrò sul punto di volerne uscire. Improvvisamente l'unica idea intelligente avuta da Kei fino a quel momento passò in secondo piano, e l'esorcista impugnò la sua arma pronta a combattere! Quella era una cosa che sapeva fare, se c'era un nemico da affrontare a viso aperto allora poteva essere utile! Certo, magari una manina era ben accetta...
    Si alzò, puntò contro l'intruso Crescent Rose in forma di fucile, tolse la sicura e mise il dito sul grilletto.

    "Che faccio...? Sparo...?"
    Va bene. Sparare prima che esca del tutto sembrava una soluzione abbastanza intelligente. Però meglio chiedere agli altri, casomai qualcuno strippa a caso solo per qualche proiettile preventivo che vola per la stanza...
    "Ragazzi, ditemi qualcosa perché io sparo!"
    E se quel coso si fosse rivelato pericoloso o qualcuno le dava finalmente il via libera allora l'avrebbe fatto, senza troppa esitazione. Anche perché aveva una fifa matta, gli horror le piacevano solo quando trasmessi alla tele, mica quando è lei il protagonista!

     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,695

    Status
    Anonymous


    ”Una prigione per cosa?”

    Eh.
    Zimmer sospirò piano, chiudendo per un attimo gli occhi e concentrandosi solo sul suo respiro. Ogni singola parte del corpo gli doleva. Ogni respiro era un affanno, uno scricchiolare di antiche ossa, di costole incrinate.
    Quella gita si stava trasformando ogni passo di più in una trappola mortale, in un perverso quadro dipinto da un sadico pittore.
    “Una prigione per cosa?” Una prigione per gli incubi del creato. Una gabbia per qualcosa di così oscuro da non poter essere descritto.
    Questo gli aveva insegnato l'esperienza degli ultimi due secoli. Sempre in fuga, sempre di corsa.
    Un altro respiro, più profondo, più affannato.
    Chiudere gli occhi era stato un errore, ora avrebbe dovuto trovare la forza di riaprirli.

    Per quanto ancora sarebbe rimasto invischiato in cose più grandi di lui?
    Demoni, Pyrexia, Ratti mannari... Per quanto ancora?

    ... per tutto il tempo necessario mormorò fra se e se, ricomponendosi.

    Un forte rumore metallico interrompe l'innaturale silenzio di quel santuario votato all'ossessione. Un rumore quasi anomalo, inaspettato.
    Non avevano toccato nulla. Non avevano fatto scattare qualche trappola, inavvertitamente... no, erano stati bravi, attenti.

    ...vero?

    Di nuovo, il rumore li sorprende.
    Un rumore che questa volta il molliccio identifica verso l'alto. Per un attimo, il gruppo di mercenari si confonde con i manichini in adorazione, tutti concentrati sulla sfera.
    Un ansia senza nome, ma dalle fauci affilate come rasoi, si risveglia alla bocca dello stomaco di Zimmer. Perfino Skaro, dall'alto della sua nuova sicurezza, deglutisce.
    Erano appena fuggiti dalla Gabbia... non ci tenevano ad aprirne un altra.

    Nuovamente, il suono. Il Pasha della Fame si lascia scappare una risatina isterica, mentre allenta la presa sul cannone. Il rumore non arrivava dalla sfera. La Gabbia era al suo posto, intatta... e per quanto ne sapevano loro, li sarebbe stata.

    Quello che successe dopo, tuttavia, lo prese completamente alla sprovvista.
    Un improvviso bagliore eruppe da un non meglio precisato punto dalla sua sinistra. Ricordava la presenza di un quadro, in quel punto, ma la sorpresa e la scarica di adrenalina appena avuta per paura che la sfera si aprisse, gli rallentano i riflessi e le percezioni, giusto per qualche istante.

    Qualcosa stava uscendo dal quadro.

    Un veloce flashback di cosa fosse uscito recentemente da una di quelle tele gli sfrecciò davanti agli occhi, mentre la voce di Kei lo fece rinsavire.

    Poteva essere qualsiasi cosa. Un meccanismo della stanza, una creatura messa li apposta per sbloccare la serratura. Poteva anche essere la matrona in persona.
    SPARA! urlò il Boggart, all'esorcista come a chiunque altro potesse fare lo stesso.

    Poteva essere un errore, ma poteva anche essere un fottuto mostro venuto per mangiarli a colazione.
    Zimmer strinse forte l'impugnatura del Mercury e detonò un colpo verso il dipinto.
    Skaro distese il braccio destro e dalla sua Lacrima, impiantata sul palmo, partirono tre sfere al plasma.




    ENERGIA: 35 %
    Fisico: In salute. Mente: Boggart

    Companion on spot
    23 Skaro & Spider 'clok


    Active Skill
    No skill today


    Equip & Trait
    Icarus [passiva di volo]
    Lingua da Mercante [passiva di persuasione]
    Certificato di Alchimista [immunità ai propri veleni]
    Intuito del bugiardo [radar influenze psioniche e illusorie]
    La spada delle Legioni [Spada + passiva Vibrolama]
    Il pugno delle Legioni [Arma da fuoco: fucile d'assalto] 12/18
    Mercury Trader [Arma da mischia: Martello + Arma da fuoco: cannone] 1/3-3/3
    Aspide di Troia [Arma da fuoco: Mitragliatore, cammuffata]
    Portatore di Peste. [Mina + attive ad area]



     
    Top
    .
  5. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Più il tempo passava e maggiori erano in punti di domanda a venire fuori, lasciando il quartetto di sopravvissuti immersi nella confusione e nei dubbi. Tutto sembrava calmo e normale, nessun pericolo stava tentando di minacciarli e forse era proprio quello il problema. Ormai si erano talmente abituati alla morte che la situazione sembrava quasi noiosa, al pari di una gita in una galleria d'arte. L'unica cosa a destare una certa preoccupazione era quella sfera sospesa, che di certo non era stata messa li per caso... e Zimmer probabilmente aveva ragione a considerarla come una gabbia che proprio no, non andava aperta. Dimitriy era della stessa opinione del suo capo, quindi non aggiunse altro, limitandosi a muoversi verso il piano superiore... ma qualcosa lo bloccò poco dopo, un suono per la precisione.
    Un sonoro clack invase la sala e istintivamente il biondo si voltò verso la sfera, quasi terrorizzato. Erano deboli, feriti e non potevano assolutamente combattere contro qualsiasi cosa abitasse quella gabbia... ma per fortuna, o forse no, il suono non proveniva da li. Giungeva da ancora più in alto, dal soffitto per la precisione, dove uno dei cerchi dipinti su di esso si era mosso, anche se era difficile coglierne il significato. Subito dopo però cambiò anche qualcos'altro, infatti uno dei quadri del primo piano iniziò a contorcersi, rigonfiandosi in modo preoccupante verso l'esterno non prima di aver mutato colore verso il bianco. Cosa fare? Poteva non essere pericoloso... ma anche si. Bisognava decidere in fretta e in modo deciso.
    Sparate! Ora!
    La votazione non sembrava molto democratica, ma in quel momento era probabilmente l'unica cosa giusta da fare. Avevano a disposizione la prima mossa, una volta tanto, e quindi dovevano sfruttarla a dovere... sperando che dietro quel quadro non ci fosse qualcosa di utile, perché con tutta quell'artiglieria era difficile credere che qualcosa potesse resistere all'impatto. Questo però era un luogo infido e fidarsi degli eventi era impossibile, non dopo tutto quello che avevano subito. Era meglio agire e solo dopo ragionare.



    CITAZIONE
    Dimitriy Kozlov

    Stato Mentale: ...
    Stato Fisico: Decisamente migliorate, la stanchezza rimane
    Ki: 40%

    Note: Nel mio post ho inserito le informazioni che mi ha fornito Maddy per mp, se non si capiscono ditemelo che ve le spiego meglio :3

    Passive: Power Up Agilità 50% - Velocità 50% - Movimenti acrobatici complessi - Passo Felpato - Anti-Auspex Spirituale - Auspex 30 Metri - Individuazione Minacce - Mana +10% - Resistenza al Dolore - Resistenza alle Malie passive - Passiva per mentire in modo perfetto - Riconoscimento Bugie - Passiva riconoscimento tracce - Passiva di riconoscimento intrusioni mentali.

    Equipaggiamento:
    ₪ Banket Krovi ~ Banchetto di Sangue
    Si tratta di un'arma all'apparenza semplice che però nelle mani giuste diventa un temibile strumento di morte. Essa si compone di un bracciale che avvolge interamente l'avambraccio ed è composta di una lega di metallo abbastanza leggera così da non divenire un ingombro ma un semplice prolungamento del corpo. La parte finale dello strumento è un guanto di pelle con una placca metallica sul dorso della mano che ovviamente è unita al meccanismo presente nell'avambraccio, con annesso una piccola leva metallica che finisce nel palmo della mano. Nell'istante in cui il biondo eserciterà una certa pressione sulla leva, dal meccanismo presente sul polso fuoriusciranno tre lame di acciaio temprato curiosamente rossastre della lunghezza di circa venticinque centimetri appuntite ed affilate, pronte a colpire il nemico di turno. Un'arma facile da nascondere ma letale se usata nel modo giusto.

    ₪ Fauci Gemelle
    Non sempre un assassino può contare sulla furtività, quando questa viene meno spesso è necessario affrontare il nemico in campo aperto e per farlo servono degli strumenti adeguati.
    Dimitriy ha dalla sua una coppia di pugnali da combattimento, essi presentano una lama lunga una ventina di centimetri, di colore rosso scuro. L'impugnatura è rivestita di gomma antiscivolo, nera, sagomata in modo tale da risultare comoda all'utilizzo. Una particolarità è la specie di tirapugni situato lungo il manico, in modo tale da proteggere la mano e allo stesso tempo consentire mosse non proprio canoniche. I due pugnali sono conservati in due foderi, situati su entrambi i fianchi, in modo tale da risultare facilmente afferrabili. Si usano di traverso, con la lama accanto al taglio della mano.
    [Coppia di Pugnali]

    ₪ Oskolki Malinovyy ~ Schegge Cremisi
    Nell'addestramento per diventare un perfetto killer, alle giovani reclute viene fatta scegliere un'arma da corpo a corpo e una da lancio con cui addestrarsi. Quel giorno gli occhi di un giovane Dimitriy incontrarono quell'artiglio dalle lame cremisi e, accanto ad esso, quella serie di cinque pugnali da lancio di cui si innamorò. Ben presto iniziò ad addestrarsi nell'uso di quelle armi, recuperando i suoi coltelli dopo ogni uso: non se ne separava mai. Almeno fino al giorno in cui attraversò il portale, ritrovandosi così senza i suoi fidati e silenziosi dardi... anche se non ne fece una tragedia.
    Però quando rivide qualcosa di molto simile ai suoi pugnali, su una bancarella del Bazar, beh, non poté fare a meno di acquistarli.
    Il set è composto da cinque pugnali scarlatti lunghi circa una ventina di centimetri, forse un po' meno. Essi sono posizionati in diversi punti strategici sparsi tra le vesti dell'assassino, così da essere utilizzati in ogni situazione. Uno è situato nella manica del braccio sinistro, ad esempio, un altro nella caviglia e così via. Sono fatti di acciaio, non ha altro di particolare se non un certo valore affettivo.

    ₪ Dozhd' Krovi ~ Pioggia di Sangue
    All'apparenza può sembrare un normalissimo guanto bianco, uno di quelli soliti che indossa il biondo assassino... e infatti all'esterno è identico. Sotto la stoffa però si nasconde un particolare meccanismo dalla forma rettangolare, che ricopre gran parte del dorso della mano. All'interno della sottile scatolina è custodito un piccolo meccanismo che consente di sparare dei piccoli aghi metallici, cavi, tramite i cinque fori presenti sul bordo dell'arma e che comunicano con l'esterno tramite una modifica del guanto. Il tutto sarà collegato a un grilletto a pressione presente sul palmo e basterà stringere la mano per sparare un ago alla volta. Ovviamente è difficile che uno di questi aghi diventi letale, tuttavia una volta imbevuti di veleno diventano davvero pericolosi.

    ₪ Bagrovyy kogot' ~ Artiglio Cremisi
    Aumentare la propria mobilità è fondamentale in missione, soprattutto quando si fa un lavoro complicato come il sicario o la spia sul campo. Per questo motivo Dimitriy ha ideato uno strumento che lo aiuta molto in quello, dandogli modo di muoversi senza sprecare utili energie. Si tratta di un'imbragatura che si aggancia alla schiena, avvolgendo le spalle con delle cinghie in cuoio, all'imbragatura è ancorata una piccola carrucola attorno alla quale è avvolto un cavo metallico con all'estremità un gancio d'acciaio. Esso potrà essere scagliato in direzione di un appiglio qualsiasi tramite un aiuto meccanico, oltre che diventare un utile strumento per combattere. Il cavo ha una lunghezza di circa cinque metri.

    ₪ Occhio della Sirena
    Le leggende narrano di un tremendo naufragio che colpì alcune navi dirette ad Undarm per consegnare un prezioso carico. Su una di queste, un marinaio ebbe l'incontro più inatteso della sua vita. Una bellissima sirena, dai capelli lunghi e del color del mare, attratta dal suo fascino lo salvò dall'annegamento deponendolo su di una tavola di legno. Quando il marinaio si riprese l'amore tra i due sbocciò come un fiore a primavera, facendo dei due instancabili amanti. Tuttavia, il marinaio con il passare dei giorni bramava sempre più la terraferma e, stremato dalla sua condizione, finì per abbandonare la sirena facendosi issare a bordo da una nave di passaggio. Affranta per la sua perdita, la sirena non si diede pace, cercando un modo per ritrovare il suo amato e convincerlo a tornare da lei. Per questo motivo, con l'aiuto della Strega dei Mari, si cavò l'occhio destro e su di esso pose una potente magia in grado di condurlo da lui. Ma la sorte non arrise alla giovane sirena, catturata dalle reti per la pesca durante il suo lungo viaggio. Si dice che morì di rimpianti in una vasca di qualche collezionista, mentre il suo occhio ancora giace in fondo al mare...

    L'artefatto si presenta come una biglia di vetro del diametro di una decina di centimetri. Utilizzando un consumo basso e mettendo a contatto un oggetto posseduto da chi si vuole rintracciare (o meglio ancora una parte del suo corpo come un capello), la sfera indicherà, tramite un raggio di luce, la direzione da seguire per raggiungerlo. Più a lungo l'oggetto è stato posseduto da chi si vuole rintracciare, migliore sarà l'effetto dell'artefatto.

    ₪ Croce della Dama
    Dimitriy non è mai stato un tipo religioso, quindi è abbastanza singolare sapere che appesa al suo collo si trovi una croce. Essa è una piccola e semplice croce in argento, senza troppi fronzoli o decorazioni, appesa al collo tramite una cordicella nello stesso materiale, su cui spiccano diverse perline argentee anch'esse, quasi si tratti di un rosario. La croce però non si riferisce a qualcosa di cristiano o simili, anzi, essa è un regalo donatogli dalla Dama Scarlatta, Coralia, per la quale l'assassino prova sentimenti contrastanti, contraddistini però da una forte attrazione... ma anche un ricordo indelebile, da cui il biondo non si vuole separare.
    La vera particolarità del pendente, però, è un'altra. Entrando in risonanza con essa e spendendo una porzione variabile di energia, si attiva una particolare barriera dalla forma sferica e dalle tonalità cremisi, la quale sarà in grado di respingere qualsiasi assalto magico gli venga scagliato contro, proteggendo il giovane da quell'elemento che non riesce a contrastare.
    Ancora Dimitriy non conosce il motivo di quel regalo, però lo custodisce gelosamente e non se ne separa mai, per nessun motivo. Gli ricorda una persona importante, una figura che ha risvegliato parte delle sue emozioni da tempo sopite e che non dimenticherà mai.
    [Oggetto + Tecnica Variabile]

    ₪ Bussola dei Desideri
    Tutti i nostri principi di riferimento nella realtà, e tutti gli apparecchi che usiamo per orientarci in essa, dipendono sempre e solo da ciò che desideriamo.
    Queste speciali bussole incantate in dotazione agli Eversori (grazie all’operato del mercante Zimmer) estraggono il loro punto di riferimento dal cuore di chi le impugna. L’ago dello strumento punterà nella direzione in cui si trova la cosa che più si desidera in quel momento.
    La cosa desiderata può essere una persona, un edificio, un animale, un oggetto, un luogo particolare e tanto altro ancora. Ognuno possiede in sé il desiderio di trovare qualcosa, e questa bussola punterà esattamente nella direzione da seguire per trovarla.
    Una volta raggiunto l’oggetto desiderato, l’ago comincerà a girare all’impazzata, aspettando il successivo desiderio.
    Un così potente oggetto magico possiede però delle limitazioni: l’ago punterà in linea retta verso ciò che si desidera, senza considerare la presenza di ostacoli naturali o artificiali. Quindi la bussola non indica il percorso da seguire, ma solo la direzione da prendere. Nel caso l’obiettivo si trovi sopra oppure sotto allo strumento, sarà necessario posizionare l’ago verticalmente rispetto al suolo.
    Se la cosa desiderata non esiste oppure non si trova sullo stesso piano dimensionale, la bussola non sarà in grado di indicare la via. Invece, nel caso in cui la cosa desiderata sia multipla o dislocata in più luoghi in contemporanea, l’ago indicherà l’obiettivo più vicino all’Eversore.
    L’ultima e più importante limitazione è da ricercare nell’utilizzatore stesso. In caso di indecisione o di mancanza di desideri nitidi, la bussola non sarà in grado di mantenere la rotta da seguire.
    Perché, in fin dei conti, non è difficile inseguire quello che vogliamo.
    Difficile è capire che cosa dobbiamo cercare.
    [Oggetto GDR + Tecnica GDR-Only]


    Tecniche Utilizzate:
    \\
     
    Top
    .
  6.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Moderator
    Posts
    3,131

    Status
    Anonymous

    Titlev2_zpsa15bcd2a

    { Galleria }
    Dimitry | Kei | Zimmer

    C L A C K C L A C K C L A C K

    Quel suono -ripetuto tre volte- vi ha messo in allarme, spingendovi a trattenere il fiato col naso per aria e gli occhi fissi sul soffitto, dove lo strano marchingegno che vi è incastonato ha compiuto degli scatti; tuttavia, è dal grande dipinto del primo piano che sembrano arrivare le novità più grandi: la tela del canvas si deforma rigonfiandosi verso l'esterno, il soggetto del ritratto muta per magia, e un biancore accecante inizia a sprigionarsi dallo spazio confinato dalla cornice.

    Potrebbe non essere nulla di male, ma... certo, come no? E chi ci crede? Siete in pieno territorio nemico: quante possibilità ci sono che non si tratti di qualcosa o qualcuno di ostile, pronto ad aggredirvi a vista per divorarvi o farvi di peggio? Ve la sentite di rischiare...?

    "Che faccio...? Sparo...? Ragazzi, ditemi qualcosa perché io sparo!"
    dice Kei, spianando il fucile per sfruttare il vantaggio della distanza

    SPARA! Sparate! Ora!
    esclamano all'unisono Zimmer e Dimitry

    E se la domanda è “fidarsi o meno?”, la risposta al quesito ha la voce rombante delle bocche da fuoco delle vostre armi, e sono parole eloquenti, scandite in maniera inequivocabile, e che recitano “neanche per idea”!

    Una raffica composita esplode da tutti i pistoleri del gruppo: Proiettili dalla Crescent Rose della piccola Cappuccetto Rosso, un colpo dalla Mercury del Molliccio e tre sfere di plasma dalla Lacrima che Skaro ha incastonata nel palmo: mentre la tela rigonfia scoppia con un “plop” da bolla di sapone, la luce si affievolisce... sostituita dal polverone che la detonazione simultanea dei vostri attacchi produce quando convergono sulla minaccia.

    jpgTrattenete il fiato e rimanete in ascolto di qualunque cosa possa fornirvi un'indizio che nutra le vostre speranze di successo, o che vi fornisca il giusto preavviso per fronteggiare eventuali reazioni, e tuttavia... gli istanti si susseguono e nulla accade: al di là del tonfo grave e pesante dei vostri cuori, tutto è silenzio.

    Confondendovi in mezzo ai manichini -genuflessi in cerchio al centro della sala, in adorazione della Gabbia sospesa al piano di sopra-, attendete che il fumo delle esplosioni si depositi, e mentre la cortina nebbiosa inizia a sbiadire, riusciate a mettere a fuoco i contorni della creatura sbucata dal quadro: la sagoma è piccola e minuta -poco più alta di Zimmer-, e sebbene appaia umanoide, qualcosa di conico e appuntito spezza la linea tondeggiante del cranio; non ci vuole che qualche altro minuto al cardiopalma prima che vi sia possibile scorgere le fattezze del nuovo arrivato, ed è così che vi ritrovate davanti... una bambina: una bambina di circa dieci anni, che indossa una salopette con gonnellina verde scuro sopra la camicetta bianca, ha un caschetto di albini, e... bianche e pelose sopra la testolina, un paio di orecchie da gatto.

    La piccola è illesa, segno che deve aver issato una pronta difesa dai vostri attacchi... o che qualcuno debba averlo fatto per lei, dal momento che -mostrandovi le spalle- si guarda attorno vagamente spaesata, prima di posare lo sguardo su di voi, accorgendosi solo ora della vostra presenza: vi guarda reclinando un poco il capo da una parte, con poco interesse o nessuno, almeno finché gli occhi scuri non si posano sul Kei, ancora in balconata al piano di sopra, perché è quello il momento in cui il faccino dai morbidi lineamenti infantili si deforma in un broncio, e dalla boccuccia sibila fuori un soffio minaccioso.

    Prima che possiate scambiarvi un'occhiata interrogativa o anche solo interrogarvi su cosa diavolo stia succedendo, la piccina evoca dal nulla -direttamente nella stretta delle sue manine- due pistole di grosso calibro, e preme il grilletto più volte, per aprire il fuoco contro la padrona della Crescent Rose. ...e, per un lungo momento, il 'click' meccanico dello strumento disarmato si ripete innocuo nell'aria tesa della Galleria.

    jpgEh già, la pistola è scarica e non spara un solo colpo, ma la bimbetta albina ci mette un po' prima di rinunciare a provare; per quanto sembra maneggiare quei ferri con naturalezza, sembra non avere perfettamente chiaro il modo in cui funzionano... infatti, accorgendosi che le cose non vanno come dovrebbero, ripiega una delle armi verso di sé, puntandosela in faccia, e cercando di spiare il fondo della canna con aria interrogativa e concentrata. Senza smettere di far scattare il grilletto.

    « Ehm... piccola, va tutto bene: abbassa le armi... »
    gentile e preoccupata, Amelie spezza il silenzio raggelato e prende la parola
    « Dimmi... come ti chiami? Sei anche tu stata catturata, da... »

    D'un tratto, ignorando il tentativo della Fata di comunicare con lei, la ragazzina fa un sobbalzo e muove le orecchiucce con curiosità; sebbene nessuno dei vostri sensi -Auspex compresi- rilevi niente, quella inizia a seguire qualcosa con lo sguardo, ruotando e ondeggiando la testolina in un modo che pare disegnare una traiettoria che conduce alla porta chiusa dalla serratura a combinazione. Lanciando uno sguardo da quella parte, la piccola esita: si rigira verso di voi e vi ignora, ad eccezione dell''Esorcista con la mantellina scarlatta, contro cui soffia di nuovo in un tono d'avvertimento che sembra dirle “Non ti muovere!”; dopodiché arretra verso la meta, senza staccarle gli occhi di dosso. Non sapete dire perché, ma è evidente che non si fida neppure a voltarle le spalle.

    Sempre tenendo sotto controllo i movimenti di Kei, la bimba-gatto raggiunge la targa di metallo accanto alla , e -come un gatto alle prese con qualcosa che gli si scuote davanti- la vedete muovere le mani sui tre cilindri colorati come per acchiappare qualcosa... e non passano che pochi istanti prima che lo scatto della serratura vi annunci che il rebus è stato risolto, e che il passaggio è aperto. Naturalmente, neppure stavolta la bambina bada ad alcunché di quello che dite, più concentrata sulla misteriosa presenza invisibile che le gira intorno (facendole quasi perdere l'equilibrio nel tentativo di seguirla con gli occhi), prima di lanciarsi in direzione della doppia porta (verso cui ella volta di scatto la testa)... oppure oltre essa, a giudicare da come la piccina afferra le maniglie e ne spalanca i battenti prima di gettarsi al di là della soglia.

    jpg

    Dall'altra parte, la penombra è piuttosto fitta, così la perdete di vista mentre aspettate che gli occhi si abituino alla semi-oscurità: quando riuscite a mettere a fuoco le cose, vedete che dall'altra parte della porta si stende un altro corridoio -lungo una decina di metri-, e che la bambina è già arrivata all'altra estremità; un secondo scatto vi lascia intuire che deve aver sbloccato anche quella porta, e -di nuovo- una volta spalancate le due ante, vi scompare oltre.

    E voi, che intenzioni avete? Non vorrete restarvene lì a guardarvi in faccia ancora per molto, vero? Addentrarsi così nell'ignoto, specie visto il posto e le condizioni in cui siete, potrebbe essere ben rischioso, ma... visto che la Bimba-Gatto lo ha attraversato incolume, potete contare sul fatto che almeno il corridoio è sicuro; sarà il caso di scoprire cosa c'è dall'altra parte... e sperare in una uscita.


    { ????? }
    Dimitry | Kei | Zimmer

    jpgCautamente, vi avventurate nel corridoio per seguire la bambina-gatto che è uscita dalla tela del quadro, e, visto l'arredo dell'altra stanza, non siete troppo sorpresi di notare che anche le pareti dell'andito sono intervallate da oggetti d'arte; principalmente, tralasciando le belle pareti stuccate -ma in ombra per l'assenza di luce-, si tratta di tele che rappresentano vari ambienti: l'anello di un'arena con gradinate gremite di folla, la prospettiva di un corridoio col pavimento a scacchiera e tendine di velluto rosso -ammainate per far intravedere delle porte numerate-, la facciata esterna di un teatro coperto costruito in mezzo a un cimitero campestre, la panoramica di quel che parrebbe uno zoo dai tratti foschi e un po' inquietanti, una scena di battaglia campale, il primo piano di una torta a più piani oltre cui si intravedete l'ambiente di un laboratorio di pasticceria, la specchiera di un comò ingombro di trucchi e altri accessori estrosi che fanno pensare al mondo dello spettacolo...

    Quando scegliete di proseguire e raggiungete l'altra porta, l'ambiente è completamente al buio, ma vi basta varcarne la soglia perché il gran lampadario con numerose braccia d'ottone -e una miriade di gocce di cristallo- irradi una calda e morbida luce dorata, che illumina l'ambiente e che vi rende noto che vi siete affacciati a quello che da proprio tutta l'aria di essere l'ufficio di qualche grand'uomo d'affari, magari un magnate dell'industria, un imprenditore di spicco, o un pesce grosso della mafia: l'ambiente è ampio e spazioso, arredato con opulenza e buongusto, e -soprattutto- ordinato in maniera quasi maniacale... idea rafforzata dagli arredi eleganti ma tutto sommato spartani.

    Ad una parete -sul laterale- c'è una enorme libreria a muro, e sebbene tutti i cubicoli sono occupati, non ospita solamente tomi più o meno voluminosi e più o meno antichi, ma anche soprammobili come vasellame, piccoli dispositivi meccanici, e armi che paiono capolavori di artigianato, collocate su sostegni da esposizione: a dirla tutta, sono molte le cose che solleticano le vostre percezioni soprannaturali, ma -purtroppo- non avete però il tempo di passare al vaglio tutto quanto per fare una scrematura; sul versante opposto c'è un comodo ed ampio divano di pelle, con davanti un tavolino basso dove poggia una scacchiera: una partita in atto pare esser stata interrotta, e i neri sono in vantaggio.

    Al centro della stanza troneggia una grossa scrivania di legno di noce, corredata di un paio di sedie per gli ospiti, e per quanto il ripiano sia ingombro di cose, basta un colpo d'occhio per leggervi un ordine impeccabile: tralasciando il tipico materiale da cancelleria -come portapenne, sprammobili, tagliacarte e blocchetto di carta per gli appunti- notate una lampada da studio, un telefono di un modello antiquato ma lussoso, un bell'orologio incassato in una scultura di stile neoclassico, e varie scartoffie; fascicoli impilati in bell'ordine, alcuni tomi intervallati da segnalibri, fogli dattiloscritti e altre carte.

    Dietro quel catafalco innalzato alla burocrazia, oltre alla sontuosa poltrona -fortunatamente vuota di occupanti- vedete alcuni mobili-schedari di legno scuro, e un mobile-bar da cui fa capolino una bellissima collezione di elaborate bottiglie di vetro di varie forme, che potete intuire ospitare un'invidiabile varietà di alcolici, e alcuni set di bicchieri di vario tipo, e... appeso in alto come fosse un quadro, un ambio specchio dalla cornice elaborata.

    Nonostante l'ambiente abbia più di un dettaglio che potrebbe catturare la vostra curiosità, sono principalmente due le cose che più delle altre vi colpiscono: la numero uno è che la stanza non ha altre uscite oltre quella da cui siete entrati; la numero due è che la bimba-gatto che vi ha preceduto all'interno è sparita. Già: potete cercare dietro i mobili e sotto la scrivania, ma... non c'è. Neanche una traccia. Scomparsa. Svanita nel nulla.

    Mentre -una volta di più- vi chiedete cosa diavolo sta succedendo, nel guardarvi intorno per capire se qualcosa vi è sfuggito, inciampate in quello che si prospetta essere il più grosso indizio sui piani del nemico: non ci avevate fatto caso, perché sormonta le doppie porte di ingresso come una decorazione parietale, ed entrando l'avevate tenuta alle spalle, ma... ora che vi soffermate a scrutarla col naso per aria, non potete non riconoscere in quel disegno i contorni familiari di una Mappa di Endlos.

    jpgCome pezzi disposti sul tabellone di un gioco da tavolo, potete vedere che diverse puntine sono conficcate in alcune aree specifiche dei Presidi, e sebbene a prima vista vi appaiano diverse solo per il loro colore, se vi avvicinaste o aguzzaste la vista notereste che anche le teste di quegli aghi sono scolpite a ricreare delle figure differenti; ne scorgete di tre tipologie: alcuni segnalini sono sormontati da stellette realizzate in oro, altri da ingranaggi realizzati in nero piombo, e gli ultimi -i più numerosi- sono semplici sfere di metallo rossastro, e... siete piuttosto convinti che la loro distribuzione sulla cartina sia tutto fuorché casuale.

    Attorno a cinque delle stellette d'oro (tre provenienti da Est, e due da Ovest - direzione Laputa) è legato un diverso filo di lana rosso, che converge al centro esatto della mappa, ed è da questo stesso punto che -da uno spillo ramato- si origina un singolo lunghissimo filo nero che percorre praticamente ogni area del Semipiano con un una serie di segmenti spezzati e irregolari, che mutano direzione ad ogni puntina di metallo rosso che incrociano sulla loro traiettoria... e che si conclude nuovamente dove il suo viaggio è cominciato: il centro della mappa. Il centro del Semipiano. Il centro della città di Kisnoth.

    Non avete una legenda per poter sapere con certezza cosa ogni pedina rappresenti, però non c'è molto spazio per dubitare dell'essenza delle cose: non può che essere un indizio... ma che cosa vuol dire?

    Towards the Gate

    Nel tentativo di recuperare il ritardo accumulato nel corso di mesi -se non anni-, ho optato per un avanzamento molto veloce della trama, così da portarvi al più presto al termine di questo segmenti e non costringervi troppo a lungo in una situazione stagnante che potrebbe -a buona ragione- essere per voi ormai priva di stimoli.

    Il post è molto corposo perché ho dato una forte accelerazione agli eventi, ma questo non vuol dire che vi precludo la possibilità di indagare gli ambienti e di comunicare tra di voi – anche se questo dovrà avvenire in maniera un po' particolare :sisi:

    Se c'è qualcosa di cui volete provare a saperne di più potete, soffermarvi ad ispezionare uno qualsiasi degli elementi descritti nella narrazione che attiri la vostra attenzione; vi basterà segnalare in Bacheca qual'è il punto di interesse, e se avete abilità e poteri che rafforzino i sensi o la raccolta di informazioni, proponeteli; io provvederò a consegnarvi via MP eventuali informazioni aggiuntive – e starà a voi decidere se, quanto e come condividerli con i compagni... Quindi, fareste meglio a concordare e riportare nei vostri post anche dei dialoghi :flwr:

    Se ci sono problemi con le scadenze o altre domande, fatele in Bacheca – il termine è l'8 gennaio.



    Edited by Madhatter - 4/1/2017, 01:54
     
    Top
    .
  7. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Probabilmente nessuno dei presenti si aspettava un esito simile, memori delle esperienze vissute fin dal primo momento in cui era iniziata quella serie di infernali eventi. Dimitriy era pronto al peggio, immaginava già un orrendo mostro uscire dalla tela e viste le loro condizioni era lecito pensare a una fine prematura... ma invece non accadde nulla di simile. Dalla tela uscì quella che sembrava a tutti gli effetti una bambina normalissima, a parte le piccole orecchie da gatto che spiccavano sulla sua testolina. Il russo rimase sospettoso e per un istante ebbe l'impulso di sopprimere l'ostacolo, visto che questa dopo aver ignorato tutti, tirò fuori due pistole e fece fuoco verso l'unica persona ai suoi occhi pericola, ovvero Kei. Tuttavia le pistole erano scariche, per fortuna. Era tutto abbastanza strano, ma ormai non bisognava più meravigliarsi di nulla.
    Ti va di dirci chi sei e cosa ci fai qui?
    Domandò il biondo senza tuttavia ricevere una risposta, visto che la bimba sembrava avere attenzioni solo per l'esorcista. E continuando a ignorare tutti gli altri, si diresse verso la strana combinazione accanto alla porta, per poi aprirla come se sapesse già la combinazione. La porta dava su un corridoio scuro, addobbato con diversi quadri di vario genere... qualcosa di terrificante viste le esperienze passate. Il tutto però sembrava abbastanza sicuro, anche perché la bimba attraversò l'intero corridoio arrivando fino alla porta sull'altro lato. Una volta li la aprì e sparì oltre essa, dando il coraggio agli altri di seguirla... ma una volta giunti nella stanza misteriosa, la bimba-gatto era scomparsa, si era come volatilizzata.
    Ma che...?
    In ogni caso la cosa passò subito in secondo piano, visto che quella stanza aveva troppe cose che attiravano l'attenzione. Come il fatto che fosse palesemente vissuta e i proprietari non dovevano essere spariti da molto tempo. La libreria era carica di libri, ma la prima cosa che attirò veramente l'attenzione di Dimitriy fu la scacchiera. Si avvicinò incuriosito, notando la partita non ancora conclusa e provò ad osservarne le mosse: i neri erano in vantaggio. La cosa più inquietante però era quella mappa di Endlos appesa sopra la porta. Essa era piena di piccoli segnalini che mostravano la posizione di luoghi specifici del Semipiano e molti di essi erano uniti da fili neri e rossi.
    Che diavolo significa tutto ciò?
    La Lettera non aveva altro che domande, tante domande senza nessuna risposta... e proprio non sapeva dove andare a parare. Sicuro era il fatto che il nemico aveva loschi piani non solo in quella città, ma era Endlos tutta ad essere in pericolo.



    CITAZIONE
    Dimitriy Kozlov

    Stato Mentale: ...
    Stato Fisico: Decisamente migliorate, la stanchezza rimane
    Ki: 40%

    Note: \\

    Passive: Power Up Agilità 50% - Velocità 50% - Movimenti acrobatici complessi - Passo Felpato - Anti-Auspex Spirituale - Auspex 30 Metri - Individuazione Minacce - Mana +10% - Resistenza al Dolore - Resistenza alle Malie passive - Passiva per mentire in modo perfetto - Riconoscimento Bugie - Passiva riconoscimento tracce - Passiva di riconoscimento intrusioni mentali.

    Equipaggiamento:
    ₪ Banket Krovi ~ Banchetto di Sangue
    Si tratta di un'arma all'apparenza semplice che però nelle mani giuste diventa un temibile strumento di morte. Essa si compone di un bracciale che avvolge interamente l'avambraccio ed è composta di una lega di metallo abbastanza leggera così da non divenire un ingombro ma un semplice prolungamento del corpo. La parte finale dello strumento è un guanto di pelle con una placca metallica sul dorso della mano che ovviamente è unita al meccanismo presente nell'avambraccio, con annesso una piccola leva metallica che finisce nel palmo della mano. Nell'istante in cui il biondo eserciterà una certa pressione sulla leva, dal meccanismo presente sul polso fuoriusciranno tre lame di acciaio temprato curiosamente rossastre della lunghezza di circa venticinque centimetri appuntite ed affilate, pronte a colpire il nemico di turno. Un'arma facile da nascondere ma letale se usata nel modo giusto.

    ₪ Fauci Gemelle
    Non sempre un assassino può contare sulla furtività, quando questa viene meno spesso è necessario affrontare il nemico in campo aperto e per farlo servono degli strumenti adeguati.
    Dimitriy ha dalla sua una coppia di pugnali da combattimento, essi presentano una lama lunga una ventina di centimetri, di colore rosso scuro. L'impugnatura è rivestita di gomma antiscivolo, nera, sagomata in modo tale da risultare comoda all'utilizzo. Una particolarità è la specie di tirapugni situato lungo il manico, in modo tale da proteggere la mano e allo stesso tempo consentire mosse non proprio canoniche. I due pugnali sono conservati in due foderi, situati su entrambi i fianchi, in modo tale da risultare facilmente afferrabili. Si usano di traverso, con la lama accanto al taglio della mano.
    [Coppia di Pugnali]

    ₪ Oskolki Malinovyy ~ Schegge Cremisi
    Nell'addestramento per diventare un perfetto killer, alle giovani reclute viene fatta scegliere un'arma da corpo a corpo e una da lancio con cui addestrarsi. Quel giorno gli occhi di un giovane Dimitriy incontrarono quell'artiglio dalle lame cremisi e, accanto ad esso, quella serie di cinque pugnali da lancio di cui si innamorò. Ben presto iniziò ad addestrarsi nell'uso di quelle armi, recuperando i suoi coltelli dopo ogni uso: non se ne separava mai. Almeno fino al giorno in cui attraversò il portale, ritrovandosi così senza i suoi fidati e silenziosi dardi... anche se non ne fece una tragedia.
    Però quando rivide qualcosa di molto simile ai suoi pugnali, su una bancarella del Bazar, beh, non poté fare a meno di acquistarli.
    Il set è composto da cinque pugnali scarlatti lunghi circa una ventina di centimetri, forse un po' meno. Essi sono posizionati in diversi punti strategici sparsi tra le vesti dell'assassino, così da essere utilizzati in ogni situazione. Uno è situato nella manica del braccio sinistro, ad esempio, un altro nella caviglia e così via. Sono fatti di acciaio, non ha altro di particolare se non un certo valore affettivo.

    ₪ Dozhd' Krovi ~ Pioggia di Sangue
    All'apparenza può sembrare un normalissimo guanto bianco, uno di quelli soliti che indossa il biondo assassino... e infatti all'esterno è identico. Sotto la stoffa però si nasconde un particolare meccanismo dalla forma rettangolare, che ricopre gran parte del dorso della mano. All'interno della sottile scatolina è custodito un piccolo meccanismo che consente di sparare dei piccoli aghi metallici, cavi, tramite i cinque fori presenti sul bordo dell'arma e che comunicano con l'esterno tramite una modifica del guanto. Il tutto sarà collegato a un grilletto a pressione presente sul palmo e basterà stringere la mano per sparare un ago alla volta. Ovviamente è difficile che uno di questi aghi diventi letale, tuttavia una volta imbevuti di veleno diventano davvero pericolosi.

    ₪ Bagrovyy kogot' ~ Artiglio Cremisi
    Aumentare la propria mobilità è fondamentale in missione, soprattutto quando si fa un lavoro complicato come il sicario o la spia sul campo. Per questo motivo Dimitriy ha ideato uno strumento che lo aiuta molto in quello, dandogli modo di muoversi senza sprecare utili energie. Si tratta di un'imbragatura che si aggancia alla schiena, avvolgendo le spalle con delle cinghie in cuoio, all'imbragatura è ancorata una piccola carrucola attorno alla quale è avvolto un cavo metallico con all'estremità un gancio d'acciaio. Esso potrà essere scagliato in direzione di un appiglio qualsiasi tramite un aiuto meccanico, oltre che diventare un utile strumento per combattere. Il cavo ha una lunghezza di circa cinque metri.

    ₪ Occhio della Sirena
    Le leggende narrano di un tremendo naufragio che colpì alcune navi dirette ad Undarm per consegnare un prezioso carico. Su una di queste, un marinaio ebbe l'incontro più inatteso della sua vita. Una bellissima sirena, dai capelli lunghi e del color del mare, attratta dal suo fascino lo salvò dall'annegamento deponendolo su di una tavola di legno. Quando il marinaio si riprese l'amore tra i due sbocciò come un fiore a primavera, facendo dei due instancabili amanti. Tuttavia, il marinaio con il passare dei giorni bramava sempre più la terraferma e, stremato dalla sua condizione, finì per abbandonare la sirena facendosi issare a bordo da una nave di passaggio. Affranta per la sua perdita, la sirena non si diede pace, cercando un modo per ritrovare il suo amato e convincerlo a tornare da lei. Per questo motivo, con l'aiuto della Strega dei Mari, si cavò l'occhio destro e su di esso pose una potente magia in grado di condurlo da lui. Ma la sorte non arrise alla giovane sirena, catturata dalle reti per la pesca durante il suo lungo viaggio. Si dice che morì di rimpianti in una vasca di qualche collezionista, mentre il suo occhio ancora giace in fondo al mare...

    L'artefatto si presenta come una biglia di vetro del diametro di una decina di centimetri. Utilizzando un consumo basso e mettendo a contatto un oggetto posseduto da chi si vuole rintracciare (o meglio ancora una parte del suo corpo come un capello), la sfera indicherà, tramite un raggio di luce, la direzione da seguire per raggiungerlo. Più a lungo l'oggetto è stato posseduto da chi si vuole rintracciare, migliore sarà l'effetto dell'artefatto.

    ₪ Croce della Dama
    Dimitriy non è mai stato un tipo religioso, quindi è abbastanza singolare sapere che appesa al suo collo si trovi una croce. Essa è una piccola e semplice croce in argento, senza troppi fronzoli o decorazioni, appesa al collo tramite una cordicella nello stesso materiale, su cui spiccano diverse perline argentee anch'esse, quasi si tratti di un rosario. La croce però non si riferisce a qualcosa di cristiano o simili, anzi, essa è un regalo donatogli dalla Dama Scarlatta, Coralia, per la quale l'assassino prova sentimenti contrastanti, contraddistini però da una forte attrazione... ma anche un ricordo indelebile, da cui il biondo non si vuole separare.
    La vera particolarità del pendente, però, è un'altra. Entrando in risonanza con essa e spendendo una porzione variabile di energia, si attiva una particolare barriera dalla forma sferica e dalle tonalità cremisi, la quale sarà in grado di respingere qualsiasi assalto magico gli venga scagliato contro, proteggendo il giovane da quell'elemento che non riesce a contrastare.
    Ancora Dimitriy non conosce il motivo di quel regalo, però lo custodisce gelosamente e non se ne separa mai, per nessun motivo. Gli ricorda una persona importante, una figura che ha risvegliato parte delle sue emozioni da tempo sopite e che non dimenticherà mai.
    [Oggetto + Tecnica Variabile]

    ₪ Bussola dei Desideri
    Tutti i nostri principi di riferimento nella realtà, e tutti gli apparecchi che usiamo per orientarci in essa, dipendono sempre e solo da ciò che desideriamo.
    Queste speciali bussole incantate in dotazione agli Eversori (grazie all’operato del mercante Zimmer) estraggono il loro punto di riferimento dal cuore di chi le impugna. L’ago dello strumento punterà nella direzione in cui si trova la cosa che più si desidera in quel momento.
    La cosa desiderata può essere una persona, un edificio, un animale, un oggetto, un luogo particolare e tanto altro ancora. Ognuno possiede in sé il desiderio di trovare qualcosa, e questa bussola punterà esattamente nella direzione da seguire per trovarla.
    Una volta raggiunto l’oggetto desiderato, l’ago comincerà a girare all’impazzata, aspettando il successivo desiderio.
    Un così potente oggetto magico possiede però delle limitazioni: l’ago punterà in linea retta verso ciò che si desidera, senza considerare la presenza di ostacoli naturali o artificiali. Quindi la bussola non indica il percorso da seguire, ma solo la direzione da prendere. Nel caso l’obiettivo si trovi sopra oppure sotto allo strumento, sarà necessario posizionare l’ago verticalmente rispetto al suolo.
    Se la cosa desiderata non esiste oppure non si trova sullo stesso piano dimensionale, la bussola non sarà in grado di indicare la via. Invece, nel caso in cui la cosa desiderata sia multipla o dislocata in più luoghi in contemporanea, l’ago indicherà l’obiettivo più vicino all’Eversore.
    L’ultima e più importante limitazione è da ricercare nell’utilizzatore stesso. In caso di indecisione o di mancanza di desideri nitidi, la bussola non sarà in grado di mantenere la rotta da seguire.
    Perché, in fin dei conti, non è difficile inseguire quello che vogliamo.
    Difficile è capire che cosa dobbiamo cercare.
    [Oggetto GDR + Tecnica GDR-Only]


    Tecniche Utilizzate:
    \\
     
    Top
    .
  8. K e i
     
    .

    User deleted


    SPARA!
    Premette il grilletto nel momento in cui sobbalzò, spaventata dalla velleità nella voce del Boggart. Il primo proiettile partì di fatto involontariamente, mancò il bersaglio clamorosamente e provocò scintille quando cozzò chissà dove sul soffitto, ma i successivi quattro furono ponderati e mirati, andarono a segno e... non ottennero niente. Kei rovesciò il fucile, si mise in ginocchio e ricaricò con movimenti meccanici dettati dalla consumata abitudine a quei gesti. Si rimise in piedi, risollevò Crescent Rose puntando l'arma sul bersaglio e...

    "Occavolo..."
    ... E scoprì che il bersaglio era una bimba.
    Si sentì terribilmente a disagio, scoprendo di aver quasi crivellato di proiettili una bambina. Poi notò le orecchie da gattina ed iniziò a sospettare di non avere a che fare con una bambina normale. Infine quella le puntò le pistole addosso e premette più volte il grilletto, e a quel punto ne ebbe la conferma!

    "Ehi!!!"
    Gridò sobbalzando, mentre si spostava a lato per appiattirsi contro il muro. Neanche il suono delle armi automatiche che scattavano a vuoto riuscì a tranquillizzarla. Le era venuto un colpo! Incurante di ciò, la piccolina scese giù, iniziando a soffiarle addosso, ringhiandole di rimanere alla larga neanche fosse un'appestata. Ok: le aveva sparato addosso... ma non credeva di meritarsi tutto quell'astio! Dopotutto non l'aveva fatto apposta, il boggart l'aveva spaventata! E poi era in pieno territorio ostile, circondata da gente intenzionata ad ammazzarla. O mangiarla. O entrambe le cose.

    Un timido tentativo di comunicare con la nuova venuta andò a vuoto, quindi questa si mosse rapidamente verso la stanza chiusa e... aprì, senza troppi problemi. Ma non era bloccata?
    Kei si mise sulla sua scia, irrompendo nella stanza seguendo i propri compagni. All'interno trovò una stanza lussuosa, ma i suoi occhi andarono subito alla ricerca di quella strana ed ostile ragazza-gatto. Non trovò niente. Chiunque fosse quella bambina, si era letteralmente volatilizzata come se fosse uno spettro.

    Timidamente imitò gli altri, che subito avevano iniziato a darsi da fare cercando qualcosa di utile, possibilmente qualcosa di simile ad una via di uscita. L'attenzione di Kei fu catturata anzitutto da un telefono, e si chiese se fosse possibile usarlo per chiamare aiuto. Poi si immaginò impegnata a comporre numeri a casaccio e ritrovarsi con il telefonare al mattatoio più vicino, ovviamente gestito da demoni divoratori di carne umana. Tempo cinque secondi il posto è occupato da un branco di mostruosi cacciatori, e tutti e quanti fanno una brutta fine appesi a testa in giù su ganci arrugginiti in una cella frigorifera, sventrati ed eviscerati. Ok: magari quella del telefono non era la sua idea più brillante.

    Alcolici. Per esperienza diretta, Kei sapeva bene di non reggere affatto l'alcool. Meglio non assaggiare niente, anche se aveva sete. Anzitutto poteva essere roba tossica per gli umani (anche se la marca quello scotch aveva un'aria familiare), ma poi aveva l'impressione che conservare intatti i propri riflessi fosse una buona idea.

    Per ultima, notò la mappa di Endlos alle proprie spalle. Per un momento le risultò quasi del tutto incomprensibile, ma ad un'occhiata più approfondita notò che non ci capiva assolutamente niente, nemmeno quel poco che le era sembrato di afferrare per un momento. Di sicuro la disposizione degli spilli non era a caso, a meno che il proprietario non stesse cercando di impressionare gli ospiti tentando di apparire come un supercattivo dalla mente criminale in grado di partorire complicatissime trame. Ipotesi, questa, talmente suggestiva che per un momento la prese sul serio in considerazione (solo per un attimo!).

    "Suggerimenti su cosa fare...?"
    Chiese candidamente, mentre si chinava ad altezza suolo cercando sotto i mobili eventuali botole o aperture. Era certissima che quella bambina con le orecchie strane e la coda era entrata in quella stanza, però si era come volatilizzata. Il che poteva significare solo due cose: o si trattava di uno spettro, oppure c'era un'uscita, da qualche parte. A naso era in qualche modo in possesso di un qualche passepartout, però dov'era l'apertura da cui era sgattaiolata via?
    Una volta finito di guardare sotto ogni anfratto, si piazzò ad un'estremità della porta ed iniziò a bussare contro le pareti usando il calce di Crescent Rose. Cercava uno o più punti che suonavano vuoti, segno che ci doveva essere una porta nascosta. Di certo non avrebbe mai trovato la serratura che l'apriva, ma in compenso poteva sfondare tutto con pallottole di grosso calibro...

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,695

    Status
    Anonymous




    Fortunatamente le vicissitudini del fato decisero di giocare a loro favore, mandando un inaspettato aiuto a sbloccare quella porta che impediva al gruppetto male assortito di proseguire.
    Il Boggart fu ben lieto di poter abbandonare quell'inquietante stanza, e sopratutto, di potersi allontanare da ciò che li sovrastava. Qualsiasi fosse la similitudine con la Gabbia che aveva da poco avuto modo di visitare, era meglio lasciarsela alle spalle.

    Ed ecco che il palcoscenico cambia e un nuovo atto di quell'opera comincia... un atto che, se non fosse per la sceneggiatura differente, sarebbe molto simile al precedente.
    Fra le prime battute, risuonò quella di Zimmer: una colorita imprecazione che coinvolgeva nani da giardino, palle da bowling e trombosi rettali, non necessariamente in quest'ordine.
    La ragazza che li aveva accompagnati fin li era sparita nel nulla, esattamente com'era comparsa, abbandonandoli in un altra situazione senza apparente via d'uscita.

    Inquietanti mappe di Endlos, scrivanie cariche di misteri, scacchiere... Non era dissimile da uno studio, quella nuova area di follia. E il centro di ogni studio, il fulcro di quel genere di stanza, solitamente era la scrivania.
    A fatica, il Rosso si issò sopra la sedia che accompagnava il mobilio, massaggiandosi successivamente le ossa indolenzite. Non si erano ancora fermati un attimo, e quell'istante di comodità rischiava di fargli ricadere addosso tutta la stanchezza accumulata in quelle ore.
    Da una tasca dell'armatura estrasse un piccolo paio di occhiali da lettura, leggermente ammaccati su un lato, e prese a sfogliare il cartame che abitava la superficie della scrivania. Moduli, moduli, moduli... ogni volta che Zimmer sollevava un documento, lo lanciava con crescente impazienza alle sue spalle, vanificando quel tentativo di ordine impostato sulla scrivania.
    I libri svolazzarono come pipistrelli inanimati, mentre lasciavano il loro stato di quiete e venivano lanciati con stizza verso nuove avventure.
    Perfino i loro titoli suonavano vuoti alle orecchie del Boggart. “Hotel” gli ricordava di quanto fosse fallimentare la sua catena di casa-vacanze nel geisire: era riuscito ad affittare solo ad una famiglia di geologi, che poi finirono pure arsi vivi prima che potessero pagare.
    Il “Conte Cristo sul Monte” sembrava un opera a metà fra la Bibbia e un libro di Stoker.
    “Cime Tempestose” doveva essere di una noia mortale. E poi, che tempesta ci poteva mai essere, all'apice di una corda?

    Il Boggart prese anche l'ultimo libro e fece per lanciarlo... quando finalmente, qualcosa catturò la sua attenzione. Un volume rilegato, dalla copertina interamente nera. Nessun titolo, nessun autore... solo un simbolo.
    Lo stesso riprodotto su alcune delle spille che tracciavano quell'intrico di fili sulla mappa endolessiana.
    Io ha trovato qualcosa annunciò, sventolando il libro ai suoi compari di merenda.

    Il simbolo era posto sul dorso del volume, assieme a quello che sembrava un quattro in numeri romani. Un ipotetico quarto volume?

    Forse altri libri come chesto, voi cerca si? domandò, cominciando a sfogliare il volume alla ricerca di indizi, informazioni... qualsiasi cosa.

    Una cosa era certa.
    Se io scopre che chesto è ricettario di bipede anziana, io giura che da fuoco a tutto. No interessa se noi dentro. Proprio no. mormorò fra se e se, mentre si metteva all'opera.




    ENERGIA: 35 %
    Fisico: In salute. Mente: Boggart

    Companion on spot
    23 Skaro & Spider 'clok


    Active Skill
    No skill today


    Equip & Trait
    Icarus [passiva di volo]
    Lingua da Mercante [passiva di persuasione]
    Certificato di Alchimista [immunità ai propri veleni]
    Intuito del bugiardo [radar influenze psioniche e illusorie]
    La spada delle Legioni [Spada + passiva Vibrolama]
    Il pugno delle Legioni [Arma da fuoco: fucile d'assalto] 12/18
    Mercury Trader [Arma da mischia: Martello + Arma da fuoco: cannone] 1/3-3/3
    Aspide di Troia [Arma da fuoco: Mitragliatore, cammuffata]
    Portatore di Peste. [Mina + attive ad area]



     
    Top
    .
  10.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Moderator
    Posts
    3,131

    Status
    Anonymous

    Titlev2_zpsa15bcd2a

    { Ufficio del Capo }
    Dimitry | Kei | Zimmer

    Ma che...?

    Varcate la soglia dello studio, e la scomparsa della bimba-gatto è la prima cosa a lasciarvi perplessi e pensierosi, ma mentre il Russo accantona ben presto quella questione per interessarsi alla partita lasciata in sospeso sulla scacchiera vicino ai divani, la timida Amelie pare maggiormente assorta nell'esaminare la grande libreria; la piccola Cappuccetto Roso, invece, sembra essere l'unica ancora intenta a capire che fine abbia fatto la ragazzina che ha provato a spararle addosso... come se ancora confidasse di poter trovare una spiegazione logica a quel che accade in quel tendone.

    Che diavolo significa tutto ciò?

    Gli occhi di ghiaccio di Dimitry puntano sulla mappa, e il terribile presagio che quell'incubo di crudeltà e follia non sia destinato a rimanere circoscritto al cuore del Pentauron è una prospettiva inquietante, che fa paura... perché, dopotutto, cosa potrebbe impedire a questo Circo di mostri -e a chiunque ne sia alla guida- di comparire come se nulla fosse nel bel mezzo di una nuova città, e ricominciare la mattanza? La prossima volta potrebbe toccare alla florida capitale del Presidio Est... o, perché no, alla Tana...

    "Suggerimenti su cosa fare...?"

    In netto contrasto con i pensieri più foschi che potrebbero aver sfiorato l'Assassino o la Fata, la vocetta di Kei risuona candida e tranquilla mentre ella continua a ispezionare l'ufficio, alla ricerca di qualche passaggio segreto: dopotutto, la bimba-gatto gatto non può essersi volatilizzata, no? Niente botole sotto i mobili. Nessun anfratto celato alla vista. Nessun rintocco sospetto mentre l'estremità della Crescent Rose bussa alle pareti per saggiarne la consistenza. Quali aveva pensato potessero essere le uniche due opzioni per quella scomparsa inspiegabile...? Ah, sì: un'uscita, o uno spettro.

    Intanto, il buon vecchio Zimmer si arrampica sulla poltrona della scrivania per procurarsi il rialzo indispensabile a controllare le ordinate pile di scartoffie che ne occupano il ripiano in noce, facendo bella mostra di loro, in ordine rigoroso; il tempo di un massaggino alle ossa stanche da quell'atletica performance in arrampicata, e di inforcare sul naso i suoi occhiali da lettura, ed ecco il Boggart pronto a iniziare il suo lavoro di ricerca, con tutta la perizia di un burocrate consumato!

    I fogli stampati a macchina, che annoverano modulistica di qualche tipo, ordinazioni di prodotti di consumo, e altri formulari -molti dei quali redatti anche in lingue sconosciute- sono i primi a essere esaminati e a finire gettati oltre le sue spalle come fruscianti stelle cadenti; ai libri che gli finiscono sotto le grinfie, non tocca una sorte migliore: una delle più belle tragedie shakespeariane è il primo ad involarsi come una rondine nei limpidi cieli di primavera, e gli avvincenti romanzi di Dumas e Bronte la seguono a ruota.

    Anche il misterioso tomo rilegato in una rigida copertina nera -con solo un'elaborata cornice incisa sulla faccia frontale e nessun titolo- sta per fare la medesima fine, ma l'attenzione del Molliccio si accende come una miccia nel momento in cui riconosce, impresso sullo spessore della rilegatura, il simbolo dell'ingranaggio: lo stesso che contrassegna alcuni degli spilli della Mappa, disposti in corrispondenza delle aree di Sequerus, Klemvor, Bloodrunner, Najaza, Garwec, qualche punto remoto dello Yuzrab...

    Io ha trovato qualcosa
    dice, agitando in aria il grosso volume per allertate i compagni
    Forse altri libri come chesto, voi cerca si?

    In basso, sempre sulla costina, Zimmer vede anche quello che pare un numero romano “IV”: il quarto volume di qualcosa; le prime pagine riportano a mo' di titolo la dicitura “Rapporto sul comportamento dei geni Gastrea”.

    Se io scopre che chesto è ricettario di bipede anziana, io giura che da fuoco a tutto.
    No interessa se noi dentro. Proprio no.


    « ...cosa sono questi rumori? <i>Chi c'è
    ? »

    D'un tratto, quelle domande rimbombano nel corridoio da cui siete arrivati, e il loro semplice suono è sufficiente a farvi trasalire, catalizzando tutti i vostri sguardi sulla soglia dell'ufficio... perché si tratta di una voce nuova ai componenti del vostro gruppetto di sopravvissuti in fuga. E perché alcuni degli Eversori possono dire di averla già udita una volta: in passato, poco prima che i Titani venissero liberati dalla loro prigione e sguinzagliati contro Merovish.

    jpg
    « Voi... »

    Deformata dall'oggetto che indossa per coprirsi il volto, la voce del Circense risuona ancora una volta.... e sebbene la maschera vi impedisca di vederlo in faccia, la livida sete di sangue che promana è più che sufficiente a trasmettervi un'idea del suo attuale stato d'animo.

    « Come siete arrivati voi Qui...? »

    Aren, il Clown Bianco del Circo Diabolico è fermo in piedi davanti alla porta dell'ufficio, e il suo sguardo scivola come una lama su Amelie, Kei, Zimmer e Dimitry... tuttavia, sebbene non faccia mistero dei suoi intenti omicidi, constatare che non vi abbia ancora dato seguito vi da forse uno spiraglio di speranza per provare a uscirne vivi (non vincitori, e nemmeno incolumi, ma vivi forse sì...); probabilmente, se non vi ha ancora trasformato in tessere sanguinolente per un puzzle tridimensionale, è perché vuole una risposta, però...

    La realtà è che non vi conviene essere troppo onesti, e neppure rimanere inattivi. Non sia mai decidesse che non serva tenervi in vita un momento di più, o che -al contrario- valga la pena rendervi ospiti da coccolare in lunghi e intimi “interrogatori”.

    Dovete andarvene da lì.
    E il primo passo, è uscire da quella stanza.

    Towards the Gate

    DAN-DAN-DAN: avete visite! :pazz:
    Per questo turno, Aren non vi attacca - cosa che vi lascia l'iniziativa per tentare qualcosa per superarlo, sfruttando l'effetto sorpresa.... anche perché il Circense pare non aver notato 23 Skaro, saggiamente rimasto in occultamento. Ad ogni modo, dal momento che non siete messi benissimo con le energie, consiglio di coordinarvi e ragionare :sisi:

    Se ci sono problemi con le scadenze o altre domande, fatele in Bacheca – il termine è l'19 febbraio.

     
    Top
    .
  11. K e i
     
    .

    User deleted


    Se io scopre che chesto è ricettario di bipede anziana, io giura che da fuoco a tutto. No interessa se noi dentro. Proprio no.
    Guardò storto il goblin, chiedendosi se stesse dicendo sul serio o meno. Un incendio era davvero l'ultima cosa di cui avevano bisogno, anche perché avrebbe richiamato attenzioni indesiderate, e non di meno avrebbe potuto ucciderli tutti. Dando un'occhiata distratta alle carte adocchiate dal Molliccio, comunque, si fece una vaga idea su cosa potessero essere... e le trovò irrilevanti, almeno in quel preciso frangente. Adesso la priorità era una ed una sola: andarsene.

    "Dobbiam..."
    « ...cosa sono questi rumori? Chi c'è? »
    "Cavolo!"
    Venne interrotta bruscamente dall'ingresso in scena di un nuovo elemento, che purtroppo si rivelò immediatamente come ostile. Proveniva dallo stesso corridoio da cui erano arrivati inseguendo la strana bambina dalle orecchie da gatta, quindi Kei si affrettò ad appiattirsi a lato della porta, le mani sulla sicura di Crescent Rose. Un uomo fece irruzione nell'ufficio, e dal tono di voce non sembrava né amichevole né tanto felice di vederli lì...

    « Come siete arrivati voi Qui...? »
    Di norma un ultimatum sarebbe stato il minimo prima di agire, ma quella non era una situazione normale, e i loro avversari non erano niente di affrontabile con sistemi convenzionali. Puntò la canna del pesante fucile da caccia sulle ginocchia del nuovo giunto e sparò due colpi a bruciapelo, per poi sbloccare il meccanismo che manteneva chiusa la pesante arma da cacciatrice, liberando la lama ricurva della falce da guerra e colpendo senza esitare minimamente, facendo esplodere nell'aria un colpo di proiettile che scatenò una forza repulsiva tale da permetterle di roteare l'arma in un rovescio rapidissimo direzionato in pieno petto, sufficiente a scagliare una persona di quella corporatura a volare rovinosamente contro la mobilia alla sinistra della porta e farle perdere i sensi per l'impatto. A quel punto, se lo sconosciuto non fosse effettivamente finito k.o come sperava, allora avrebbe orientato la bocca di fuoco della falce sulla sua faccia, l'indice sul grilletto pronta a far fuoco al minimo segno di pericolo.

    Status: Ottimale
    Mana: 60%
    CITAZIONE
    Fire of Night: Un colpo, una tacca. Crescent Rose è un'arma pesante, adatta alla caccia di bestie grandi e resistenti; laddove normalmente servirebbero molti proiettili di calibro inferiore oppure numerosi colpi di spada, un singolo proiettile ben piazzato è in grado di far esplodere il cranio alla vittima e un singolo sparo può dar vita ad un fendente capace di troncare di netto il busto da parte a parte ad un bersaglio umanoide. Colpire con tanta precisione con un'arma che difetta in maneggevolezza non è semplice e richiede un certo sforzo fisico da parte di Kei, però il risultato è sempre potenzialmente mortale per l'avversario. Consumo Medio.

    Colpisce lo sconosciuto con due proiettili sparati da Crescent Rose in forma di fucile, uno per gamba, poi sblocca l'arma portandola in forma di falce da guerra e attacca di nuovo con un fendente Medio che mira a scagliarlo contro la parete più lontana.
     
    Top
    .
  12. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Ormai la situazione iniziava a diventare abbastanza chiara, l'attacco sferrato al Pentauron era solo l'inizio, ben presto tutta Endlos poteva cadere tra le grinfie di questa gente... il cui obiettivo però era ancora sconosciuto. In quella stanza tuttavia sembrava esserci tutto il materiale per scoprire di più, non dovevano fare altro che una rapida ricerca, ma per farlo serviva del tempo che al momento non avevano. Anche perché alla festa a sorpresa si aggiunse un altro invitato, però si trattava di un invitato sgradito alla maggior parte dei presenti. Dal corridoio da cui erano venuti, infatti, spuntò la maschera sadica di quell'Aren che tanti problemi aveva causato agli Eversori e a Merovish stessa. Il circense era l'ultima persona che doveva spuntare, in quel momento nessuno poteva contrastarlo, non direttamente almeno. Dimitriy lanciò uno sguardo a Zimmer ed era uno sguardo abbastanza eloquente: dovevano scappare e dovevano farlo il prima possibile. Combattere, con le poche forze che avevano, era davvero impensabile.
    Un attimo prima che un improvvisato piano potesse essere messo in piedi, però, qualcuno decise di lasciarsi guidare dall'istinto e senza nessun preavviso si avventò sul Circense. La piccola esorcista aveva subito preso il toro per le corna, ma forse non era l'idea più giusta da prendere in quel preciso istante. Il biondo però non perse la calma e anzi, la sua mente identificò quel colpo di testa come un ottimo diversivo, utile per levarsi al più presto dai piedi. Rapido infilò una mano sotto la giacca e tirò fuori un cilindretto metallico, afferrando poi la spoletta posizionata all'incirca a metà.
    Zimmer!
    Urlò poi, perché lui sapeva cosa stava per succedere, visto che avevano creato quel diversivo insieme. Non appena la spoletta venne estratta, il russo lanciò il cilindro per aria e immediatamente un fumo scuro e denso iniziò a riempire la stanza, infastidendo sia la vista che la respirazione. In quel momento bisognava sfruttare la mente per ricordarsi la posizione e guadagnare l'uscita, e fu proprio così scattando verso la porta da cui erano venuti. Ovviamente tutti dovevano sfruttare quell'unica occasione, soprattutto i due Eversori non potevano permettersi di lottare, però avevano molti assi nella manica per darsi alla fuga. Ad ogni modo prima di fuggire, la Lettera avrebbe estratto una sfera completamente nera, con una fiamma disegnata sopra. Senza pensarci due volte la scagliò contro le librerie... liberando un'esplosione di fuoco. Se quelle importanti informazioni non potevano averle loro, beh, allora sarebbe stato lo stesso anche per il nemico. E poi nient'altro, bisognava solo scappare.



    CITAZIONE
    Dimitriy Kozlov

    Stato Mentale: ...
    Stato Fisico: Decisamente migliorate, la stanchezza rimane
    Ki: 25%

    Note: \\

    Passive: Power Up Agilità 50% - Velocità 50% - Movimenti acrobatici complessi - Passo Felpato - Anti-Auspex Spirituale - Auspex 30 Metri - Individuazione Minacce - Mana +10% - Resistenza al Dolore - Resistenza alle Malie passive - Passiva per mentire in modo perfetto - Riconoscimento Bugie - Passiva riconoscimento tracce - Passiva di riconoscimento intrusioni mentali.

    Equipaggiamento:
    ₪ Banket Krovi ~ Banchetto di Sangue
    Si tratta di un'arma all'apparenza semplice che però nelle mani giuste diventa un temibile strumento di morte. Essa si compone di un bracciale che avvolge interamente l'avambraccio ed è composta di una lega di metallo abbastanza leggera così da non divenire un ingombro ma un semplice prolungamento del corpo. La parte finale dello strumento è un guanto di pelle con una placca metallica sul dorso della mano che ovviamente è unita al meccanismo presente nell'avambraccio, con annesso una piccola leva metallica che finisce nel palmo della mano. Nell'istante in cui il biondo eserciterà una certa pressione sulla leva, dal meccanismo presente sul polso fuoriusciranno tre lame di acciaio temprato curiosamente rossastre della lunghezza di circa venticinque centimetri appuntite ed affilate, pronte a colpire il nemico di turno. Un'arma facile da nascondere ma letale se usata nel modo giusto.

    ₪ Fauci Gemelle
    Non sempre un assassino può contare sulla furtività, quando questa viene meno spesso è necessario affrontare il nemico in campo aperto e per farlo servono degli strumenti adeguati.
    Dimitriy ha dalla sua una coppia di pugnali da combattimento, essi presentano una lama lunga una ventina di centimetri, di colore rosso scuro. L'impugnatura è rivestita di gomma antiscivolo, nera, sagomata in modo tale da risultare comoda all'utilizzo. Una particolarità è la specie di tirapugni situato lungo il manico, in modo tale da proteggere la mano e allo stesso tempo consentire mosse non proprio canoniche. I due pugnali sono conservati in due foderi, situati su entrambi i fianchi, in modo tale da risultare facilmente afferrabili. Si usano di traverso, con la lama accanto al taglio della mano.
    [Coppia di Pugnali]

    ₪ Oskolki Malinovyy ~ Schegge Cremisi
    Nell'addestramento per diventare un perfetto killer, alle giovani reclute viene fatta scegliere un'arma da corpo a corpo e una da lancio con cui addestrarsi. Quel giorno gli occhi di un giovane Dimitriy incontrarono quell'artiglio dalle lame cremisi e, accanto ad esso, quella serie di cinque pugnali da lancio di cui si innamorò. Ben presto iniziò ad addestrarsi nell'uso di quelle armi, recuperando i suoi coltelli dopo ogni uso: non se ne separava mai. Almeno fino al giorno in cui attraversò il portale, ritrovandosi così senza i suoi fidati e silenziosi dardi... anche se non ne fece una tragedia.
    Però quando rivide qualcosa di molto simile ai suoi pugnali, su una bancarella del Bazar, beh, non poté fare a meno di acquistarli.
    Il set è composto da cinque pugnali scarlatti lunghi circa una ventina di centimetri, forse un po' meno. Essi sono posizionati in diversi punti strategici sparsi tra le vesti dell'assassino, così da essere utilizzati in ogni situazione. Uno è situato nella manica del braccio sinistro, ad esempio, un altro nella caviglia e così via. Sono fatti di acciaio, non ha altro di particolare se non un certo valore affettivo.

    ₪ Dozhd' Krovi ~ Pioggia di Sangue
    All'apparenza può sembrare un normalissimo guanto bianco, uno di quelli soliti che indossa il biondo assassino... e infatti all'esterno è identico. Sotto la stoffa però si nasconde un particolare meccanismo dalla forma rettangolare, che ricopre gran parte del dorso della mano. All'interno della sottile scatolina è custodito un piccolo meccanismo che consente di sparare dei piccoli aghi metallici, cavi, tramite i cinque fori presenti sul bordo dell'arma e che comunicano con l'esterno tramite una modifica del guanto. Il tutto sarà collegato a un grilletto a pressione presente sul palmo e basterà stringere la mano per sparare un ago alla volta. Ovviamente è difficile che uno di questi aghi diventi letale, tuttavia una volta imbevuti di veleno diventano davvero pericolosi.

    ₪ Bagrovyy kogot' ~ Artiglio Cremisi
    Aumentare la propria mobilità è fondamentale in missione, soprattutto quando si fa un lavoro complicato come il sicario o la spia sul campo. Per questo motivo Dimitriy ha ideato uno strumento che lo aiuta molto in quello, dandogli modo di muoversi senza sprecare utili energie. Si tratta di un'imbragatura che si aggancia alla schiena, avvolgendo le spalle con delle cinghie in cuoio, all'imbragatura è ancorata una piccola carrucola attorno alla quale è avvolto un cavo metallico con all'estremità un gancio d'acciaio. Esso potrà essere scagliato in direzione di un appiglio qualsiasi tramite un aiuto meccanico, oltre che diventare un utile strumento per combattere. Il cavo ha una lunghezza di circa cinque metri.

    ₪ Occhio della Sirena
    Le leggende narrano di un tremendo naufragio che colpì alcune navi dirette ad Undarm per consegnare un prezioso carico. Su una di queste, un marinaio ebbe l'incontro più inatteso della sua vita. Una bellissima sirena, dai capelli lunghi e del color del mare, attratta dal suo fascino lo salvò dall'annegamento deponendolo su di una tavola di legno. Quando il marinaio si riprese l'amore tra i due sbocciò come un fiore a primavera, facendo dei due instancabili amanti. Tuttavia, il marinaio con il passare dei giorni bramava sempre più la terraferma e, stremato dalla sua condizione, finì per abbandonare la sirena facendosi issare a bordo da una nave di passaggio. Affranta per la sua perdita, la sirena non si diede pace, cercando un modo per ritrovare il suo amato e convincerlo a tornare da lei. Per questo motivo, con l'aiuto della Strega dei Mari, si cavò l'occhio destro e su di esso pose una potente magia in grado di condurlo da lui. Ma la sorte non arrise alla giovane sirena, catturata dalle reti per la pesca durante il suo lungo viaggio. Si dice che morì di rimpianti in una vasca di qualche collezionista, mentre il suo occhio ancora giace in fondo al mare...

    L'artefatto si presenta come una biglia di vetro del diametro di una decina di centimetri. Utilizzando un consumo basso e mettendo a contatto un oggetto posseduto da chi si vuole rintracciare (o meglio ancora una parte del suo corpo come un capello), la sfera indicherà, tramite un raggio di luce, la direzione da seguire per raggiungerlo. Più a lungo l'oggetto è stato posseduto da chi si vuole rintracciare, migliore sarà l'effetto dell'artefatto.

    ₪ Croce della Dama
    Dimitriy non è mai stato un tipo religioso, quindi è abbastanza singolare sapere che appesa al suo collo si trovi una croce. Essa è una piccola e semplice croce in argento, senza troppi fronzoli o decorazioni, appesa al collo tramite una cordicella nello stesso materiale, su cui spiccano diverse perline argentee anch'esse, quasi si tratti di un rosario. La croce però non si riferisce a qualcosa di cristiano o simili, anzi, essa è un regalo donatogli dalla Dama Scarlatta, Coralia, per la quale l'assassino prova sentimenti contrastanti, contraddistini però da una forte attrazione... ma anche un ricordo indelebile, da cui il biondo non si vuole separare.
    La vera particolarità del pendente, però, è un'altra. Entrando in risonanza con essa e spendendo una porzione variabile di energia, si attiva una particolare barriera dalla forma sferica e dalle tonalità cremisi, la quale sarà in grado di respingere qualsiasi assalto magico gli venga scagliato contro, proteggendo il giovane da quell'elemento che non riesce a contrastare.
    Ancora Dimitriy non conosce il motivo di quel regalo, però lo custodisce gelosamente e non se ne separa mai, per nessun motivo. Gli ricorda una persona importante, una figura che ha risvegliato parte delle sue emozioni da tempo sopite e che non dimenticherà mai.
    [Oggetto + Tecnica Variabile]

    ₪ Bussola dei Desideri
    Tutti i nostri principi di riferimento nella realtà, e tutti gli apparecchi che usiamo per orientarci in essa, dipendono sempre e solo da ciò che desideriamo.
    Queste speciali bussole incantate in dotazione agli Eversori (grazie all’operato del mercante Zimmer) estraggono il loro punto di riferimento dal cuore di chi le impugna. L’ago dello strumento punterà nella direzione in cui si trova la cosa che più si desidera in quel momento.
    La cosa desiderata può essere una persona, un edificio, un animale, un oggetto, un luogo particolare e tanto altro ancora. Ognuno possiede in sé il desiderio di trovare qualcosa, e questa bussola punterà esattamente nella direzione da seguire per trovarla.
    Una volta raggiunto l’oggetto desiderato, l’ago comincerà a girare all’impazzata, aspettando il successivo desiderio.
    Un così potente oggetto magico possiede però delle limitazioni: l’ago punterà in linea retta verso ciò che si desidera, senza considerare la presenza di ostacoli naturali o artificiali. Quindi la bussola non indica il percorso da seguire, ma solo la direzione da prendere. Nel caso l’obiettivo si trovi sopra oppure sotto allo strumento, sarà necessario posizionare l’ago verticalmente rispetto al suolo.
    Se la cosa desiderata non esiste oppure non si trova sullo stesso piano dimensionale, la bussola non sarà in grado di indicare la via. Invece, nel caso in cui la cosa desiderata sia multipla o dislocata in più luoghi in contemporanea, l’ago indicherà l’obiettivo più vicino all’Eversore.
    L’ultima e più importante limitazione è da ricercare nell’utilizzatore stesso. In caso di indecisione o di mancanza di desideri nitidi, la bussola non sarà in grado di mantenere la rotta da seguire.
    Perché, in fin dei conti, non è difficile inseguire quello che vogliamo.
    Difficile è capire che cosa dobbiamo cercare.
    [Oggetto GDR + Tecnica GDR-Only]


    Tecniche Utilizzate:
    Fumogeno
    All'interno di questo cilidro metallico sono contenuti diversi reagenti, i quali entrando in contatto daranno vita a qualcosa di molto utile per coprire, ad esempio, una ritirata. Tirando la spoletta, infatti, tutte le sostanze chimiche reagiranno dando vita a una fitta nube di fumo nero e denso, la quale ricoprirà un'area di cinque metri impedendo a chiunque si trovi al suo interno di rendersi conto di cosa gli circonda.
    [Basso]

    Flamebang
    All'esterno si presenta come una semplice sfera nera, grande all'incirca quanto una mela, con una curiosa fiammella stilizzata disegnata sulla sommità. Non si tratta però di una semplice palla, lanciandola con forza al suolo o contro una qualsiasi superficie rigida, l'involucro esterno andrà in pezzi e entrando in contatto con l'ossigeno, darà modo alla sostanza contenuta all'interno di reagire con esso... dando vita a una sostanza assimilabile a un fuoco liquido. Le fiamme prodotte dalla sostanza infatti, si attaccheranno alla superficie colpita e continueranno a bruciare per due turni.
    [Consumo Medio - Due Turni]
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,695

    Status
    Anonymous




    Per un istante, Zimmer fu sull'orlo della conoscenza. Ebbe come la sensazione di essere davanti a qualcosa di ben più grande di quanto avesse preventivato, quando aveva accettato quell'ultimo lavoro... qualcosa che andava ben oltre le machiavelliche macchinazioni perpetuate nell'ombra alle quali era abituato.
    Davanti a lui si stagliava un piano ben preciso, disegnato perché toccasse non un solo presidio, ma tutto il semipiano nella sua interezza.
    E per un istante, Zimmer credette di poter capire quel piano.
    Bastava poco, un altro po' di tempo, qualche altra ricerca...
    la verità era li, a portata di mano. E una volta trovata, smontare quel titanico castello di carte sarebbe stato un giochetto da ragazzi.

    Ma non ve ne fu il tempo. Nessuna ricerca, nessuna improvvisa rivelazione.
    Solo un altro attore che saliva su quel palcoscenico, fatto di segreti sussurrati a mezzavoce.
    Un attore la cui “faccia”, ai due abitanti della Tana, era tutt'altro che nuova.

    Un giorno, gli Eversori, anzi, Merovish tutta, avrebbe reso pan per focaccia ad Aren, vendicando la scia di distruzione che aveva seguito il caos dell'arena nera... ma quel momento avrebbe dovuto aspettare. Ridotti com'erano, i membri di quello strano gruppo non avrebbero avuto alcuna possibilità contro quella creatura all'apparenza immortale... l'unica cosa che potevano fare era colpire per primi, colpire forte... e sperare di trovare il tempo di scappare da quella stanza.

    Il primo colpo andò all'esorcista, che con la sua curiosa arma si lanciò in una furiosa offensiva. Il Boggart non attese di verificarne l'efficacia, e nemmeno i suoi compagni.
    Skaro si levò il mantello che lo rendeva invisibile, riapparendo in quel teatro ormai trasformato irrimediabilmente da artistico in bellico. Senza troppe cerimonie, puntò il palmo della mano e concentrò un colpo d'energia particolarmente potente alla testa del circense. In quell'istante, l'ordigno di Dimitriy faceva il suo sporco lavoro, riempiendo di un fumo acre la stanza, coprendo quella frettolosa quanto necessaria ritirata.

    Dobbiamo andare, è un combattimento che non possiamo vincere ora. si espresse Skaro verso Amelie e Kei. Aveva visto personalmente di cosa il circense era capace... e non ci teneva ad assistere ad una replica del suo spettacolo.

    Perfino Zimmer corse via da quella situazione, con la stessa rapidità di un anziano al quale stanno per chiudere il cantiere in via della papera. Fra le braccia, stringeva il libro dalla copertina nera, recuperato dalla scrivania di quello studio.
    Il ricettario, per ora, era salvo.




    ENERGIA: 25 %
    Fisico: In salute. Mente: Boggart

    Companion on spot
    23 Skaro & Spider 'clok


    Active Skill
    Lacrima
    [Tecnica attiva variabile - alto]


    Equip & Trait
    Icarus [passiva di volo]
    Lingua da Mercante [passiva di persuasione]
    Certificato di Alchimista [immunità ai propri veleni]
    Intuito del bugiardo [radar influenze psioniche e illusorie]
    La spada delle Legioni [Spada + passiva Vibrolama]
    Il pugno delle Legioni [Arma da fuoco: fucile d'assalto] 12/18
    Mercury Trader [Arma da mischia: Martello + Arma da fuoco: cannone] 1/3-3/3
    Aspide di Troia [Arma da fuoco: Mitragliatore, cammuffata]
    Portatore di Peste. [Mina + attive ad area]



     
    Top
    .
  14.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Moderator
    Posts
    3,131

    Status
    Anonymous

    Titlev2_zpsa15bcd2a

    { Ufficio del Capo }
    Dimitry | Kei | Zimmer

    La comparsa di Aren dipana il gelo nella stanza, ma per quanto si tratti di una piega degli eventi tanto imprevista quanto sgradita, nessuno dei presenti sembra cedere al panico: dopotutto, nonostante la stanchezza e la fatica che l'ingresso in città vi è costato, la confusione e i timori che quanto visto in quell'ufficio vi lascia presagire per il Semipiano, e la consapevolezza di avere davanti un avversario che -nelle condizioni attuali- non potete battere, non siete arrivati così lontano soltanto per poi arrendervi. Non siete i tipi.

    jpgLa piccola Cappuccetto Rosso è la prima a passare all'azione: con movimenti rapidi, che attirano l'attenzione del Mimo, ella punta la canna del fucile contro di lui e fa fuoco puntando alle ginocchia, ma -senza pensarci due volte- il Circense scarta elegantemente di lato per evitare i proiettili e non finire gambizzato... e un evanescente alone di energia -di un malsano color porpora- già si condensa attorno alla mano guantata, pronta a tendersi con tutto l'intento di ricambiare la cortesia alla piccola miss con la mantellina scarlatta.

    Tuttavia, l'improvvisa comparsa di Skaro nel suo campo visivo, per lui un nuovo intruso materializzatosi letteralmente dal nulla, incalza per una risoluzione differente: il palmo aperto della destra del Legionario si solleva fino all'altezza del volto celato dalla Maschera, detonando un assalto a dir poco terrificante, eppure Aren effettua una parata in scioltezza, frapponendo fra sé e l'offensiva l'arto dove la fatua fiamma malsana del suo potere pare divorare l'altro.

    La minaccia rappresentata dall'effetto sorpresa di 23 è stata neutralizzata, ma il suo apporto non è stato inutile: l'intervento ha fatalmente distratto il Mimo per pochi istanti, e la cosa lo porta dritto dritto all'interno dell'arco della lama a scatto che trasforma subitaneamente la Crescent Rose in una falce, agganciandolo nel moto rotatorio che una terza salva imprime alla ragazzina, e scaraventandolo con forza contro la libreria.

    Zimmer!

    Quando il Clown Bianco si schianta sul mobile di legno, crepando alcune mensole sotto il peso dell'impatto e rovesciandone per terra il contenuto, anche il Russo fa la sua mossa: la granata fumogena che si è cavato fuori di tasca ha già velato quell'ambiente chiuso di una cortina densa e scura che possa coprire la loro fuga... ma non è tutto; dato il segnale al compagno Eversore, che si affretta a sgambettare via con stretto al petto il grosso tomo che ha rinvenuto, il biondo Assassino si getta in direzione dell'uscio spalancato, salvo fermarsi sulla soglia per lanciare un ultimo regalino al Circense.

    Dobbiamo andare, è un combattimento che non possiamo vincere ora.

    Lo scoppio della bomba incendiaria di Dimitry copre le parole dell'Ex-Schiavo, ma -fortuna nella sfortuna- l'onda d'urto da essa generata (probabilmente accresciuta dall'interazione con qualcosa presente nella libreria) è sufficiente a scagliare Kei, Skaro e Zimmer al fuori dalla camere, lunghi distesi sul tappeto del corridoio.

    Bene... In qualche modo, ce l'avete fatta: siete fuori! Ora dovete solo trovare una via di fuga, cercandola in un posto che non conoscete, e tentare di evitare ancora per un po' di morire male per mano di un Mimo particolarmente imbruttito dalla situazione: hurray hurray! Sì, ok, lo so che non è il massimo, ma bisogna sforzarsi di essere positivi!

    ...anche è davvero difficile riuscirci, quando tutte le cose belle, buone, o anche solo tendenzialmente positive tendono a durare quanto un battito di ciglia; già, perché questo piccolo momento di riscatto è immediatamente sporcato dall'allungarsi di un'ombra sul vostro orizzonte: ci sono due brutte notizie.

    « AAAAHHH! »

    La prima è la voce della Fata, un grido di dolore che proviene dall'Ufficio e che si ferma d'un tratto, non appena udite il tonfo di un corpo che cade sul pavimento: Amelie è stata presa; la seconda è che lo siete anche voi, e non importa che siate ancora sul pavimento, fermi in piedi pronti al salvataggio, o già lanciati in corsa lungo l'andito per tornare alla stanza dei manichini, perché le braccia bianche e disincarnate che avete già visto -e sentito- nella Casa degli Specchi saltano fuori dalle pareti per ghermirvi.

    « Ve ne farò pentire in modi che non potete nemmeno immaginare. »

    Quell'avvertimento vibrante di collera vi raggiunge come la sferzata di una frusta, ma la sua sagoma alta e sottile che emerge dal fumo dell'incendio è l'ultima cosa che vedete mentre ognuno di voi viene trascinato verso il muro, scomparendo all'interno di un differente dipinto e consegnandovi -per la seconda volta- allo spazio vuoto di un placido e freddo nulla.

    « . . . »

    Nel vedervi sparire sotto al suo naso, sfuggendo alle sue grinfie, sono molti e irripetibili i commenti che attraversano la sua mente... eppure, in questo momento, Aren non è nemmeno libero di andare in escandescenze, perché c'è semplicemente troppo altro da fare: degli intrusi sono a piede libero nel suo tendone, i prigionieri si sono liberati nell'Outer-Stage provocando disagi agli ospiti, e -soprattutto- l'Ufficio del Padrone è in disordine e sta andando a fuoco.

    Costringendosi a restare controllato, il Circense estrae un telefono portatile dalla tasca della giacca e avvia la chiamata al giusto numero in rubrica; non appena il canale di comunicazione si apre, comincia a snocciolare disposizioni saltando tutti i convenevoli, e senza neppure un saluto.

    jpg
    « Ci sono degli Imbucati: ne ho appena beccati cinque nel Backstage! Voglio che la sicurezza nel Tendone sia potenziata: lo Spettacolo comincia tra poco, e non possiamo permetterci fallimenti. »
    bercia con voce gelida di furia, con un tono accusatorio che non ammette repliche
    « Ad ogni modo, abbiamo una rarità di Rank-S da aggiungere all'Asta di stasera: manda dei magazzinieri a ritirarla e avvisa Ozma di far posto nel Serraglio. »
    tace un istante, prende fiato, e sceglie con cura i suoi ultimi ordini
    « ...e fai IMMEDIATAMENTE venire una squadra di pulizie all'Ufficio del Padrone: se a fine serata vede il casino che hanno lasciato gli Intrusi non ne sarà affatto contento. »

    E, naturalmente, quello era un eufemismo per intendere “morti stecchiti”, nel migliore dei casi. O “condannati alla sofferenza per il resto della durata del Contratto”, per quelli che erano gli standard più comuni. O “senza più un tetto e un lavoro”, che era senz'altro il peggiore.

    Towards the Gate

    E -in qualche modo- siamo giunti alla conclusione di questa travagliata Quest :pazz:
    Non vorrei sembrare stucchevole, ma non ho davvero parole per ringraziarvi della pazienza con cui mi avete seguito e sopportato attraverso tutti i ritardi e gli altri problemi che ho avuto <(éwè)> Vi sono davvero riconoscente :grab:

    Con l'intenzione e la speranza di concludere presto anche con l'ultimo gruppo rimasto,
    vi do appuntamento alla Fase 3, sperando vogliate continuare a partecipare :kisu:

     
    Top
    .
28 replies since 19/7/2015, 19:49   959 views
  Share  
.