The storm that comes my way

Rhaziel

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  1. _MajinZ_
     
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    Sembravano degli stupidi ragazzini, tutti, nessuno escluso... però prendevano le cose davvero sul serio, questo Rhaziel doveva ammetterlo. Prima di iniziare con la caccia serviva un contratto, giustamente, visto che in questo momento era un semplice mercenario a caso, assoldato per una missione davvero pericolosa... ma era il resto ad essere esagerato. Cure, cambi di abiti: ci mettevano fin troppo entusiasmo. E il Cacciatore si ritrovò immerso in tutta quella giovinezza, senza poter far nulla per sfuggirgli. Alzò le mani e si arrese, mentre una truppa di ragazzini faceva il suo ingresso nella stanza con abbastanza medicinali e bende da curare un plotone intero.
    Rimisero apposto l'uomo con un occhio solo in poco tempo, trattando ogni abrasione e taglio con la dovuta cura. Ed erano davvero tanti. La cosa comunque non si fermò alle semplici medicazioni, il mercenario infatti dovette sottoporsi anche ad un cambio di abito... quelli vecchi in effetti puzzavano, non erano di certo un ottimo biglietto da visita. Quelli nuovi però non piacevano a Rhaziel, oltre a farlo somigliare a tutti gli altri soldatini, erano davvero troppo bianchi. A lui il bianco non piaceva, tendeva a sporcarsi troppo facilmente e nel suo lavoro capitava molto spesso di doversi sporcare. Il rosso poi non scompare mai dal bianco.

    D'accordo.

    Commentò il castano lisciandosi la divisa nuova di zecca. Non ci si trovava, l'altra giacca era fatta apposta per contenere ogni arma, ora invece doveva incastrarle alla meno peggio e in modo utilizzabile. Purtroppo anche questo faceva parte del patto e poi non era una cosa definitiva, ma solo un piccolo prezzo da pagare per qualcosa di molto superiore: la vita dell'Alfiere. Quella caccia però non stava a cuore solo al Cacciatore, c'era un'altra persona che al momento fremeva ed emanava la tipica aura che precedeva la lotta. Sanageyama, quel piccoletto, sapeva il fatto suo e non vedeva l'ora di lanciarsi in battaglia. Rhaziel annuì soddisfatto, gli piacevano le persone così... perché erano del tutto simili a lui. E con lo stesso spirito si incamminò con la sua squadra, ritrovandosi ancora una volta sotto l'interminabile pioggia battente.
    Superarono la metropolitana, lo stesso luogo in cui il giorno prima era iniziato tutto. Poi fuori, sotto l'acqua fino a raggiungere un palazzo in vetro, una costruzione che contrastava parecchio con quello che era il panorama circostante. L'interno era pieno di guardie vestite di bianco, anche loro, e tutte mostravano rispetto verso il giovane Sanageyama. Il quartetto comunque proseguì fino a raggiungere un ascensore e salire con esso fino all'ultimo piano. Qui si apriva un lungo corridoio, costellato da numerosi ritratti alle pareti, tutti giovanissimo Storm Riders. Dall'altro lato si aprì una porta sorvegliata da due guardie, mostrando quella che sembrava una vera e propria riunione di guerra. C'erano tutti, volti noti e non, anche il gorilla era li e Rhaziel ne approfittò per lanciargli un sorrisetto di sfida. Era proprio incazzato lo scimmione, non si aspettava di vedere il suo adorato Cacciatore di Taglie senza catene.
    Ogni ufficiale occupava una postazione differente, rappresentata da un colore diverso, ma ad attirare l'attenzione del Cacciatore fu una figura in particolare. Davanti ai megaschermi risaltava una giovane donna dai capelli scuri, ma non era importante l'aspetto, quanto l'aura di potere che emanava: la sua autorità non aveva eguali. Tutti chinarono il capo davanti a lei e, colpito da tutto ciò, anche Rhaziel si ritrovò a portarle rispetto, quasi senza volerlo. Erano in pochi la dentro ad aver fiducia nel mercenario, ovviamente, ma quella donna gli diede comunque la possibilità di difendersi e di spiegare la realtà dei fatti. Lo sfregiato fece un passo avanti, si chinò nuovamente, prima di iniziare a parlare.

    La ringrazio per avermi dato la possibilità di difendermi, Lady Satsuki.

    La rispettava, al contrario del maledetto scimmione che continuava a rompere le palle. Doveva essersi alzato dalla parte sbagliata del letto, quella mattina.

    Il mio nome è Rhaziel, sono un Aviatore Verde al servizio dell'Alfiere del Presidio Errante, Drusilia Galanodel.

    Fece una pausa, per poi proseguire.

    Ignoro il motivo di tanto astio, non ho mai visto quest'uomo prima di ieri... ma credo sia dovuto al mio passato di Cacciatore di Taglie. Ho fatto cose discutibili, non lo nego, ma ormai ho abbandonato quel mondo e sono qui per aiutarvi a fermare la terrorista Nui Harime. Non solo per ciò che ha fatto al mio Alfiere, ma anche per le vittime tra la vostra gente. Prometto di impegnarmi con tutto me stesso nella missione, sotto la guida del prode Sanageyama.

    Era pronto a fare tutto il necessario, senza ridurre il tutto a una semplice vendetta. Era diverso, si trattava di una questione di principio: quella pazza andava fermata, per il bene non solo di tutti gli Storm Riders, ma anche per Endlos stessa.

    Per quanto riguarda le mie abilità, nell'ambiente mi chiamavano Il Cacciatore e potete credermi sulla parola se vi dico che riuscirò a rintracciarla. Sono abile sia con la spada che con le armi da fuoco... e non vedo l'ora di iniziare.

    Un piccolo sorriso, era davvero ansioso di andare a caccia. Questa volta la preda era davvero infida, ma la cosa lo spronava a dare il meglio. Ci sarebbe stato da divertirsi. Nui Harime ormai aveva le ore contate.



    CITAZIONE
    Rhaziel

    Stato fisico: Ok, cerotti e cuciture varie.
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    « Bene. »
    Ripeté ancora la donna, e sul volto perennemente severo si dipinse una vaga nota di approvazione a malapena percettibile.
    Fece un cenno, e dal nulla comparve un tizio che dapprima le servì dell'altro thé, poi le porse alcuni documenti, che ella firmò con noncuranza.
    « In qualità di Alto Ufficiale di una delle più vaste megastorm della storia di questa nostra "Foresta", è mio diritto concederti un armistizio completo per tutti i crimini di cui sei accusato, tanto quelli attuali quanto i più remoti. Pertanto, verrete rimosso dalla "black list" seduta stante, e non rischierete più di essere messo in stato di fermo qualora in futuro tornerete a visitare i domini di Genesis e delle Tribù della Tempesta. In tal modo, avrete la possibilità di essere di aiuto ai club sportivi nel trovare ed arrestare la terrorista Nui Harime. »

    « Grazie, Lady Satsuki. »
    Sanageyama si prodigò in un breve inchino compiaciuto, mentre poco più in là Gamagori emise un grugnito di disapprovazione.

    « ... ma è come presidente del consiglio studentesco che vi offro questo contratto. Formalmente sarete un inserviente dell'istituto Honnoji, ed il compenso vi sarà retribuito nel corso di un intero anno. Avete tempo un mese per indicarci come ritirare quanto pattuito. Ciò che ci aspettiamo da voi è unicamente la totale abnegazione nel perseguire il vostro compito, e qualora riusciate nell'impresa la vostra ricompensa sarà quanto mai grande, molto più di quanto tutto il denaro di questo mondo sia in grado di comprare. »
    A Rhaziel vennero passate alcune scartoffie ed una penna d'oca già intinta di inchiostro: un autografo sul primo documento, l'armistizio, ed un secondo scarabocchio sul certificato di assunzione ed era ufficialmente un membro di Trident. Anche senza andare a leggere per filo e per segno tutto il malloppo di chiacchere su chiacchere battute a macchina in caratteri fittissimi, cascava l'occhio sul compenso nella valuta in uso nel Pentauron a cui Rhaziel era certamente avvezzo, che moltiplicata per dodici era una cifra principesca che andava ben oltre il compenso di un normale Cacciatore di Taglie. Fatto ciò, i convenevoli di rito furono preludio all'uscita di scena di Sanageyama e del suo seguito, compreso Rhaziel stesso che da adesso ne faceva parte.

    « Bene. Abbiamo poco meno di ventiquattro ore prima che inizi la Messa dei Diluvi. »
    Sanageyama poggiò la bokuto in legno sulla spalla, e alzò lo sguardo con aria determinata, la mente già proiettata verso la sfida che lo attendeva.
    « Alla fine che farai, intendi andare...? »
    A chiederlo fu Takachiho, il tizio di colore, e si riferiva alla cerimonia dell'indomani. Era scontato che, in quanto gerarca di Trident e membro del seguito di Lady Satsuki, Sanageyama aveva l'obbligo di presenziare al suo fianco, sebbene questo significava una interruzione delle indagini.

    « Non ho altra scelta. Meditavo di bigiare, ma rischierei di far adirare il boss. E non esiste persona, in questo mondo, lieta di attirarsi le ire di Satsuki Kiryuin, credetemi. Fukuroda! Fai il punto della situazione per il nostro nuovo compare, per favore. »

    « Certo, capo! »
    Faccia-di-ranocchio scattò sull'attenti e iniziò a mettere insieme la situazione, in modo da fornire un quadro per quanto possibile ampio:
    « Nui Harime, diciassette anni, ex membro della Black Crow al servizio dell'attuale Re del Fulmine Viola, ex membro dei team artistici, ex comandante in capo dei cronachisti ed in quanto tale ex membro della megastorm di Genesis. Attualmente in latitanza, ricercata per crimini contro le Regole della Foresta ed i suoi membri, responsabile di almeno otto attentati fra cui spiccano quelli rivolti all'incolumità di Simca, la Rondine Migratoria a capo di Genesis -ferita quasi mortalmente e costretta da allora sulla sedia a rotelle-, e Drusilia Galanodel, Comandante Generale degli Abusivi -attualmente in stato comatoso presso Ine Makigami, la Regina del Legame. Il suo ultimo avvistamento risale a ieri, sulla via principale che conduce al Dome, dove ha fatto esplodere un edificio e dirottato una delle limousine private della Rondine Migratoria, mandandola a schiantarsi contro una folla di riders provenienti dal Pentauron. Sedici morti, diciotto feriti. Si presume operi da sola, ma in molti obbiettano che non sarebbe stata in grado di fare così tanti danni senza un aiuto interno. »

    « Ottimo. »
    A quel punto, Sanageyama si rivolse al Cacciatore:
    « Tocca a te mostrarci cosa sai fare. Da dove cominciamo...? »

    .QM Point ~ The storm that comes my wayScegli una location dove spostarti, oppure indica liberamente che cosa vorresti fare come successiva mossa.
     
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  3. _MajinZ_
     
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    Rhaziel ascoltò con attenzione le parole di Lady Satsuki, ma tutti gli avvisi e le autorizzazioni gli interessavano relativamente: aveva già preso la sua decisione e ormai nulla poteva fargli cambiare idea. Al momento gli importava solo della cattura di Nui Harime, quella mina vagante aveva commesso fin troppi crimini e andava assolutamente fermata a qualsiasi costo. E poi... le aveva fatto una promessa, le aveva detto che prima o poi l'avrebbe uccisa e non poteva mica rimangiarsi le sue parole, non sarebbe stato per nulla onorevole. Infine, non meno importante delle altre cose, era il fatto che per colpa sua ora Drusilia si trovava in coma... e proprio non riusciva a perdonarla per questo, non poteva più restare impunita.

    La ringrazio ancora Lady Satsuki, non se ne pentirà.

    Disse il Cacciatore inchinandosi a sua volta, mostrandole tutto il rispetto che meritava. Forse questa era la prima volta che l'autorità non lo infastidiva, sentiva che la fiducia in quella donna era davvero ben riposta e non tutti riuscivano a farsi rispettare in quel modo. Era severa, ma non cieca e di sicuro sapeva ciò che faceva. Non voleva tradire le sue aspettative, avrebbe rintracciato quella strega anche in capo a Endlos... anche se purtroppo il tempo non era dalla loro parte. Ad ogni modo Rhaziel afferrò la penna senza pensarci troppo, anche se l'occhio cadde per forza di cose sulla cifra pattuita e... beh, con una cifra simile ci si poteva sistemare a vita. Ma al momento non era una questione di soldi, si trattava di qualcosa di molto meno materiale. Alla fine comunque mise la sua firma, facendo poi un altro piccolo inchino per incamminarsi con i nuovi compagni. Ah, ovviamente non si lasciò scappare l'occasione per fare un sorrisino furbo al gorilla. Se lo meritava proprio, visto il modo in cui l'aveva trattato.
    Una volta fuori dalla stanza, il mercenario venne subito aggiornato dal ranocchio riguardo la situazione della ricercata ed era sorprendente apprendere alcune cose. Era giovanissima, eppure sembrava una veterana visto le divisioni in cui aveva militato... inoltre mostrava parecchia esperienza nel campo della guerriglia e degli attentati. Insomma, si trattava di una persona davvero pericolosa e di certo acciuffarla non sarebbe stato semplice. In ogni caso dovevano scegliere la prima mossa, il tempo era poco e dovevano iniziare immediatamente con le ricerche.

    Propongo di raggiungere l'ultima posizione nota.

    Esordì il Cacciatore dopo aver riflettuto per qualche secondo.

    Non ho avuto modo di esaminare la zona dopo l'attentato... lei era ferita, avrà lasciato sicuramente qualche traccia. Anche se la pioggia proprio non aiuta.

    Concluse infine senza aggiungere molto altro, in fondo non aveva molti elementi ancora e quindi non poteva creare nessuna strategia per la caccia. Però aveva imparato a conoscerla e sapeva che amava mettersi in mostra e in genere, quel tipo di persone, era solita commettere errori e lasciavano sempre qualche indizio. Perché alla fine ciò che cercavano non era altro che l'attenzione, quindi sfruttando ciò era possibile dar vita a una bella trappola. Era appena iniziato il suo ultimo spettacolo.



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    Rhaziel

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    Per raggiungere il luogo ci volle un po'. L'ambiente in cui la stragrande maggioranza degli Storm Riders viveva comprendeva un fazzoletto di Klemvor davvero minimo, poco superiore al quartiere in cui si collocava il colossale stadio che faceva da QG. Definivano "Dome" la parte più interna, quella materialmente occupata da Genesis e che comprendeva gli organi più importanti come ospedali e officine, e "zone limitrofe" tutto il resto, praticamente comprendente solo zone abitative, anche se definirle abitabili era veramente un parolone. Ugualmente per spostarsi preferivano i sotterranei, che erano comodi e avevano il vantaggio di essere asciutti e tranquilli, in quanto territorio neutrale, il che era anche uno svantaggio dato che era impossibile usare veicoli a motore per muoversi in modo più spiccio, ma d'altronde non avevano a disposizione un'auto quindi in ogni caso erano costretti a spostarsi a piedi, con una drammatica perdita di tempo. Come Sanageyama stesso dovette ammettere, c'era giusto il tempo per un sopralluogo sul posto, poi avrebbero dovuto tornare agli habitat per la notte. Disse anche che il Re del Fulmine Viola, ovvero Nue, l'uomo a capo di una legione di bimbetti che Rhaziel aveva incontrato sul treno, aveva fatto ritorno e che non stava svolgendo il suo ruolo di "decoy". In pratica per la durata della Messa dei Diluvi, tradizionalmente un "Re" abbandona la zona per fare da esca, abbattendo o distraendo i droni assassini che popolano Klemvor, garantendo un periodo di tranquillità. Mancando la decoy, c'era il rischio di fare brutti incontri e quindi tutti gli Storm Riders erano obbligati a rimanere all'interno del "Dome", in modo da stare tranquilli. Che ritrovarsi con la gola tagliata da un drone impazzito durante il sonno non era la più bella delle morti.

    Sotto la pioggia battente, si ritrovarono a dover constatare la desolazione lasciata dalla Harime, con la lussuosa limousine ribaltata proprio in mezzo alla strada, dove l'acqua non era riuscita a lavare del tutto le chiazze di sangue. Quello nell'auto poteva appartenere a Junichi, ad Augustus oppure a Drusilia stessa, ma tutto attorno ce n'era molto di più. Quattordici morti, disse Fukuroda, più quasi il doppio dei feriti, alcuni dei quali avevano finito di fare una vita normale, condannati sulla sedia a rotelle a vita o peggio. Fra essi era contato anche l'Alfiere e Junichi. Di Jester nessuna notizia, niente ragazzine vestite da giullare fra i feriti. O si era persa, oppure stava fra i morti. E considerando che l'ultima votla che si erano visti le mancava un braccio e perdeva quantità industriali di sangue, era probabile la seconda. Mentre Augustus...

    « Che fanno quelli...? »
    Takachiho indicò una specie di processione che batteva gli stendardi di Genesis e delle "riparatrici", una dozzina di ragazzi e ragazze in alta uniforme e dall'aria serissima, con al seguito un'autoambulanza nera dall'aria tetra che procedeva a passo d'uomo. Il ragazzo di colore abbandonò per un istante i compagni, e tornò dopo un dieci minuti abbondanti, riferendo:

    « Là c'è un tuo amico, mi sa. »
    Disse rivolgendosi a Rhaziel. Saltò fuori che la processione era diretta all'Approdo di Laputa, e conteneva una bara con all'interno Augustus. Morto pure lui, quindi. Naturalmente la scorta non permise al cacciatore neanche di avvicinarsi, e c'era da meravigliarsi del contrario visto che si trattava di una delegazione ufficiale che doveva attraversare un territorio ostile che pullulava di macchine assassine al solo scopo di riconsegnare il cadavere di una persona che non era neanche un loro compagno. C'era poco da fare, se non osservare quella tetra sfilata finché non svoltava l'angolo e spariva alla vista.

    « Che ci fanno quelli di Trident qui? »
    E per la gloriosa serie degli "incontri più improbabili della storia di Endlos", nel bel mezzo del territorio degli Storm Riders sbucò dal nulla una suora vestita da suora con abiti da suora con una sigaretta accesa fra i denti e modi di fare che nulla avevano a che fare con quelli di una suora.

    « Salute. »
    Ci fu un istante di smarrimento anche fra Fukuroda e Takachiho, però Sanageyama fece un grand sorrisone e rispose con cortesia in tono svagato.
    « Stiamo solo dando un'occhiata, svolgiamo indagini per conto nostro. Ma voi siete delle scuole, vi ho già vista in passato quando abbiamo visitato i bambini. La vostra presenza qui è molto più strana della nostra, se permettete. »

    « Un tizio ha perso un anello, assieme alle dita e tutto il resto. Lo rivorrebbe, ma Gastropoda dice che entro stanotte tira le cuoia. Non avevo di meglio da fare, quindi visto che mi ero stufata di sentirlo mentre si lagnava sono venuta qui, magari se lo trovo la finisce di frignare. Gli uomini dovrebbero crepare in silenzio, con dignità. E poi la colpa è tutta di quei dementi che sono venuti a raccattare i pezzi, chi può essere così idiota da raccogliere un dito e dimenticarsi dell'anello che c'era sopra...? »

    « Siamo a vostra disposizione, madam. »

    « Ehhhh??? »
    Fukuroda per poco non ebbe un accidente.
    « Capo, ma non siamo venuti qui per... »

    « Fra poco farà buio pesto, e a quel punto sarà impossibile ritrovare un oggetto piccolo come un anello. Ehi, cacciatore, tu ci credi nel karma...? »
    Disse Sanageyama con allegria, rivolto a Rhaziel.
    « Io credo che chi fa del bene, riceve del bene a sua volta. Forza, diamo una mano a questa sorella. »

    « Bei propositi, ma il tizio sarà morto entro l'alba, difficile che vi dirà grazie. »
    Sanageyama si fece una risata, mentre Fukuroda sospirava in tono lagnoso e Takachiho già si dava da fare...



    Edited by Yomi - 13/3/2016, 06:47
     
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  5. _MajinZ_
     
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    Klemvor era regolata da norme davvero peculiari, per uno sguardo esterno, ma pensando con la mentalità dei locali tutto ciò era necessario per sopravvivere. Le zone abitate era dei luoghi abbastanza sicuri, ma i problemi arrivavano nella zona più esterna, dove i droidi si muovevano liberamente e finire smembrati da loro era una realtà... quindi muoversi in quelle zone, soprattutto di notte era sconsigliato. Durante la Messa dei Diluvi, però, uno dei Re si attirava addosso tutte le attenzioni delle macchine impazzite, dando modo di procedere con il rituale senza troppi intoppi. Ora però mancava quella particolare condizione e quindi tutti gli abitanti erano obbligati a restare nella zona del Dome per evitare brutti incontri.
    Alla fine comunque il quartetto raggiunse il luogo dell'incidente che, nonostante la pioggia, era rimasto uguale, cambiava davvero poco. L'auto era ancora li e il sangue non era stato lavato via... c'era quello degli Storm Riders, ma anche quello di Drusilia, Junichi e Augustus. Jester mancava ancora all'appello, probabilmente era morta anche lei, così come il suo amico riccioluto e amante dei numeri. Sulla via infatti si muoveva quello che pareva un corteo funebre, dove all'interno dell'ambulanza nera che chiudeva la fila c'era proprio Augustus. Stavano rischiando davvero molto nell'attraversare quei luoghi solo per restituire delle spoglie.

    Non lo conoscevo abbastanza da considerarlo mio amico.

    Rispose freddo il Cacciatore e anche se era dispiaciuto, erano pur sempre colleghi Aviatori, non riusciva a essere davvero triste. Poteva sembrare cinico, ma fare da scorta a un Alfiere era pericoloso e poteva capitare a lui quello stesso destino. Erano rischi che si potevano correre, andavano calcolati anche quelli. Seguì con lo sguardo il corteo voltare l'angolo, sospirando appena: era giunto il momento di mettersi a lavoro. O almeno, questa era l'intenzione, prima che una suora di nome ma non di fatto si presentasse a Sanageyama e gli altri. Una suora con la sigaretta in bocca Rhaziel non l'aveva mai vista.

    La morte non viene accettata da tutti allo stesso modo.

    Mormorò il mercenario in direzione della finta suora, la morte alla fine rendeva tutte le persone uguali ma il momento prima era quello che mostrava la vera faccia di un individuo e anche il più coraggioso, perdeva la dignità in mezzo ai lamenti. Ma non bisognava giudicare, serviva rispetto anche in quei casi.

    Il Karma mi ha sempre preso per il culo, ma per una volta voglio fidarmi. Aiutiamo questa figlia del Signore.

    Disse l'ultima frase con ironia quasi, facendo anche un mezzo sorrisetto: quella suora mica gliela raccontava giusta. Da dove iniziare, comunque? Beh, forse era il caso di scandagliare per bene tutta la strada, soprattutto in prossimità dell'impatto... anche se recuperare un anello, sotto la pioggia e quando si era prossimi alla notte, non era per nulla semplice. Chissà, magari una volta tanto il Karma non avrebbe fatto lo stronzo.



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    Rhaziel

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    Il karma fece lo stronzo.
    Banale: non ci fu modo di trovare anelli, niente di niente. E nel gruppo, quella che sembrava impegnarsi di meno era proprio la "sorella", che poi fu pure la prima a disinteressarsi della ricerca maledicendo la pioggia che le impediva di accendersi un'ennesima siga. Il suo atteggiamento fu di buon esempio, e Fukuroda la seguì a ruota alla prima occasione, e d'altronde fra tutti era stato fin da subito il meno entusiasta all'idea di mettersi ad annaspare sotto l'acqua piovana in cerca di un monile minuscolo, che probabilmente era andato perduto o che magari qualcuno aveva già rinvenuto. Takachiho fu un po' più diligente, ma la situazione seccava anche a lui. il fatto che Sanageyama si dedicasse con tanto fervore alla ricerca sembrava convincerlo a perseverare, ma non riusciva a mascherare l'insofferenza che provava, complici gli atteggiamenti disfattisti di facciadirospo e della strana suora. Infine i lampioni si accesero e la luce iniziò a venire meno.

    « Te la sei presa a cuore... »
    Commentò la suora, rivolto a Sanageyama. Questi sorrise, ma non c'era più granché da fare. Di anelli nessuna traccia, solo tanta acqua e scheggie di vetro. D'un tratto però lo sguardo dell'ufficiale di Trident si fece serio, mentre i suoi sottoposti scattavano all'unisono: di colpo, senza preavviso, la suora aveva estratto un revolver lucido dall'aria pesante, un'arma che non sembrava nè un giocattolo né una decorazione. Con calma assoluta ne estrasse il caricatore a sei colpi, e vi inserì una singola pallottola di grosso calibro, noncomune per le pistole di quel modello. I due luogotenenti erano sul punto di attaccare, ma venne loro intimato l'alt -ordine esteso anche a Rhaziel qualora si fosse mosso a sua volta. « Perché l'arma? » Chiese in tono distensivo, e l'espressione che gli venne dedicata di rimando sembrava seccata.

    « Perché voi Storm Riders siete pazzi a girare senza. »
    E con un movimento del polso fece scattare il tamburo, che tornò nel suo alloggio mentre la sicura scattava. Con un movimento talmente rapido da far impallidire un provetto pistolero, levò l'arma e sparò quel singolo proiettile che volò nell'aria con la forza di una cannonata, superando tutti e andando a schiantarsi con precisione millimetrica contro l'arto meccanico di un drone sentinella che proprio in quell'istante svoltava l'angolo lontano della strada, ad un'ottantina di metri da Rhaziel. La zampa da aracnide della bestia meccanica esplose, volando via e lasciando menomata la creatura, che stridette continuando ad avanzare sulle zampe restanti, mentre la suora con calma glaciale estraeva il tamburo e ci piazzava un nuovo proiettile, lasciando liberi i restanti cinque slot.
    « Sarebbe meglio che vi trovate un buco dove passare la notte. Vi porto all'orfanotrofio, che fra l'altro è un posto che vi si addice, a voi quattro. »
    Fece scattare il tamburo come se fosse una rulette russa, ma quando puntò di nuovo l'arma e premette il grilletto si scoprì che aveva azzeccato la posizione del proiettile, giacché l'arma esplose un nuovo colpo che costò un secondo arto alla sentinella. Poi guardò Rhaziel:
    « Qua dietro ce n'è uno di quelli più grossi. Quelli sono ossi duri! Ne avete mai visti di quelli con la coda da scorpione, voi Abusivi...? »
    Altro proiettile, alto colpo, altro arto. Stavolta fu sufficiente, la sentinella si schiantò al suolo e si rivelò incapace di proseguire sui restanti arti. Giacque riversa sull'asfalto gemendo e arrancando, tentando di strisciare verso gli obbiettivi lontani diverse decine di metri con intenti omicidi, ma ormai era innocua.

    « E quelli grandi come autocarri...? Con la testa triangolare e armi impiantate sulla schiena... »
    Chiese ancora al cacciatore, stavolta con il sorriso beffardo di chi conosce già la risposta.
    « Quelli stanno solo negli strati più profondi dei sotterranei. Il luogo che i riders chiamano "Il Mare Sotterraneo". Bel postaccio, ci potresti portare in gita la tua donna, se ne hai una. Vi divertireste, però ricordatevi di portare le armi, quelle servono. Non fate come questi idioti, che si ostinano a litigare con macchine assassine armati solo di pattini a rotelle! »

     
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  7. _MajinZ_
     
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    Recuperare quel dannato anello sembrava un compito facile, almeno all'inizio. Lentamente però la ricerca diventava sempre più difficoltosa, complice anche la sempre maggiore mancanza di luce che rendeva il tutto una missione impossibile. Il prezioso oggetto sembrava scomparso nel nulla o più probabilmente qualcuno era arrivato prima, facendo sparire tutte le cose di valore... di sicuro gli episodi di sciacallaggio non erano rari da queste parti. Una cosa comunque era certa, trovare qualcosa in queste condizioni non era un'opzione praticabile, anche perché qualcuno non ci provava neanche a dare una mano. Il ranocchio aveva rinunciato così come l'ultima persona che doveva farlo, ovvero la suora. Gli unici a impegnarsi a fondo erano Rhaziel e Sanageyama, ma ben presto anche loro due furono costretti a fermarsi.
    Il Cacciatore portò immediatamente la mano sul revolver, visto che la sorella aveva deciso di tirare fuori il suo. Una bella arma, ma nulla a che vedere con il tre canne dell'Abusivo... anche se restava pericolosa. Le sue intenzioni però non sembravano ostili, ma il capo diede ordine di non fare nulla. Rhaziel rimase ad osservarla mentre tirava fuori tutti i proiettili, caricandone poi uno soltanto, ma dal calibro sicuramente maggiore. Infine fece fuoco. Il bersaglio? Un droide che aveva messo fuori il naso dall'angolo della strada, a circa ottanta metri dal mercenario. La zampa del robot andò in pezzi, ma la suora dovette ripetere l'operazione un paio di volte per impedire alla macchina assassina di continuare a muoversi. Quella donna non era una normale serva del Signore, quell'abilità non era seconda a nessun pistolero. Era più veloce dello stesso Rhaziel, doveva ammetterlo.

    Stai cercando di spaventarmi?

    Domandò il Cacciatore rivolto alla donna, la quale aveva iniziato ad illustrargli i vari modelli delle macchine di morte, proponendogli anche una vacanza in quello che gli Storm Riders chiamavano “Mare Sotterraneo”. Non capiva proprio quale fosse l'idea di vacanza di quella pazza, però aveva ragione a metterli in guardia: di notte quelle strade diventavano davvero pericolose.

    La decisione comunque non spetta a me.

    Concluse Rhaziel lanciando uno sguardo in direzione di Sanageyama, solo lui poteva decidere il da farsi... anche perché il tempo era poco e dovevano sfruttare il rimanente per cercare la strega in rosa, quindi ogni momento era buono per cacciare. Forse però era meglio riposarsi, così da non diventare dell'inutile carne da macello.



    CITAZIONE
    Rhaziel

    Stato fisico: Ok, cerotti e cuciture varie.
    Stato mentale: Ti prego.
    Energia: 30%

    Nota: \\
    Passive: Eterna giovinezza, visione termica
    Equipaggiamento: Spada lunga, Revolver, Blaster, Sniper

    Tecniche utilizzate:
    \\
     
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    La donna si fece una risata, e Sanageyama recuperò la sua consueta espressione serena e divertita.
    « Andiamo a cercarci un posto asciutto. »
    Disse semplicemente il ragazzo, ed i suoi luogotenenti lo seguirono sulla scia della finta suora.

    Il resto della serata non fu degna di nota. Ancora metropolitana, ancora tunnel umidi invasi dalle muffe. Neanche un'anima viva in giro, almeno finché non si raggiunge la zona del dome, e un edificio posto di faccia al colossale stadio, QG delle Tribù della tempesta. 'A due passi dalla Fossa dell'acqua', garantì la donna che confermò l'impressione iniziale, ed aveva riconosciuto sia Sanageyama che Rhaziel. Del primo non c'era poi da stupirsi: era comunque un alto quadro di Trident. Del secondo la cosa poteva apparire un po' più sospetta, ma la spiegazione si rivelò più banale del previsto: la donna era presente il giorno prima, quando era avvenuto il terribile incidente che era costato la vita ad un sacco di persone. Lo aveva semplicemente riconosciuto: nonostante il cambio d'abito restava comunque una faccia noncomune all'interno della "Foresta", sufficientemente distante dagli standard di età e aspetto degli Storm Riders da risultare difficile da scambiare per qualcun'altro. La palazzina si rivelò un enorme dormitorio, ed ai quattro furono forniti asciugamani puliti con addosso un terribile odore di disinfettante e delle cuccette in una stanza adibita ad ospitare dodici persone. Cuccette per fanciulli, ad occhio e croce, Sanageyama e Rhaziel dormirono scomodi, anche se mai quanto Takachiho che era parecchio più alto della media e fu costretto a dormire con i piedi che sbucavano dal fondo del letto. L'unico fortunato fu Fukuroda, talvolta essere dei nanerottoli con la faccia da rospo portava dei vantaggi.
    Durante la notte ci fu il tempo per qualche informazione in più e delle istruzioni riguardo la giornata dell'indomani, quando si sarebbe finalmente svolta la favoleggiata Messa dei Diluvi, l'evento per il quale Drusilia si era impegnata in quel viaggio da incubo. Anzitutto chi erano quelle suore: Sanageyama le definì dei "Gunbladechildren", un termine mai udito da Rhaziel. Erano un'etnia minore all'interno delle popolazioni delle Tribù della Tempesta, neanche del tutto umani stando a ciò che si diceva in giro. Durante la guerra di dieci anni prima erano in parecchi, e formavano alcune bande dedite al saccheggio, al recupero di materiali ad alta tecnologia sparsi per Klemvor e sopratutto al banditismo nella zona dell'Undarm. Assaltavano le carovane del sud, forti di moderne armi da fuoco pesanti. Durante la guerra molti di loro si erano fatti ammazzare, altri avevano trovato posto in Genesis mentre altri, molto più banalmente, avevano appeso il mitragliatore al chiodo decidendo di rifarsi una vita altrove, in particolare nel Pentauron. Sei di loro adesso si occupavano dei mocciosi, facevano le insegnanti e le educatrici, girando vestite da suore come la tizia con cui avevano avuto a che fare. Avevano uno strano codice d'onore, basato su ideali di fratellanza e misericordia, anche se in pochi si aspetterebbero della misericordia da una che gira armata di revolver a proiettili esplosivi e con una sigaretta in bocca...
    Quando si parò del giorno successivo, Fukuroda divenne improvvisamente di buon umore, in merito. Non era molto chiaro, ma in quanto membro di Trident Rhaziel fu invitato a stare col gruppo dei club sportivi, e in pratica era stato promosso ad ufficiale. Sanageyama avrebbe seguito gli altri membri della "elite four" al seguito di Lady Satsuki, formandone la guardia d'onore in compagnia dello stecco in blu, la mocciosa in rosa ed il gorilla in giallo chiamato Gamagori. Era una questione politica e formale, sembrava una noia pazzesca ma per qualche motivo Fukuroda gongolava tantissimo all'idea.

    « Fa così perché sugli spalti scoppiano risse pazzesche ogni anno. »
    Spiegò Takachiho, senza condividere l'entusiasmo del compagno. Lui, stranamente, si rivelò un tipo abbastanza pacifico e contrario alla violenza fine a se stessa. A vederlo era uno stangone di colore con i rasta, fisico atletico e dava davvero l'idea di uno pronto alle risse. A parlarci sembrava più il tipo da filosofia, al contrario di faccia-di-rospo che invece sembrava nato per le risse da bar.

    « Non sono semplici risse! »
    Insorse, offeso.
    « Allora, cerco di spiegartelo con parole povere, perché sei straniero e non mi aspetto che tu capisca: » reclamò l'attenzione di Rhaziel e partì per la tangenziale, « hai presente due persone che la pensano diversamente su qualcosa tipo, chessò, l'aspetto di qualcuno? Ecco: vedila così, ci sono due famose idol, tutte e due delle gran gnocche, mi segui? A me piace quella di destra, la mora, a te piace quella di sinistra, la bionda. Ecco, mica si può dire chi delle due è più gnocca, d'altronde sono gnocche tutte e due! I gusti son gusti, e per 364 giorni l'anno noi li rispettiamo come tali. Ecco: poi arriva la Messa dei Diluvi. A te piace la bionda? A me la mora! E allora ci pestiamo a sangue e chi la spunta ha ragione! E così per i restanti 364 giorni se vinco io la mora è la più gnocca! Capito? »
    Sanageyama si fece una risata in merito, anche se ammise che la spiegazione di Fukuroda era abbastanza fedele a ciò che realmente accadeva.

    « L'unica cosa di cui devi tener conto, è che solo i capi possono entrare nella "Fossa dell'Acqua". Se si è svegliata rivedrai quel tuo Alfiere, ma dovrai portare pazienza con lei. Per la durata della Messa è un "guardare ma non toccare", anche se di certo potrai ascoltare ciò che dirà. Beh, ammesso che non sarai troppo impegnato a litigare per decidere se è più gnocca la bionda o la mora... Un'ultima cosa: solo i "Re" possono portare armi nella "Fossa". Prima di andare passiamo dai depositi di Trident e lasciamo tutto quanto. Questo vale anche per te, Fukuroda! Vedi di non farti sgamare con addosso qualcosa di sconveniente, o ti ritrovi nel "riformatorio" per il resto dei tuoi giorni! »

    « Oh, no, capo! Giuro! »
    Fukuroda smanacciò all'indirizzo del capo, sudando freddo.
    « Quest'anno giuro che rispetterò le Regole della Foresta per filo e per segno: niente di niente, neanche un cavatappi! »
    E così trascorse l'ultima notte prima della "Messa", mentre fuori diluviava incessantemente...


    Giocata conclusa, a breve apro la successiva!
     
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