[SC] Everything we ever wanted

Le parole, le semplici parole di Lucius potevano interessare a molte persone, tutte presenti in quel seminterrato... tutte tranne una. Gli occhi di Gajeel erano rimasti affascinati da qualcos'altro, una nuova chicca tra le capacità del nuovo Lazarus, un elemento che un tempo gli era impossibile maneggiare con la scusa della Tenebra e tutto il resto... ovvero la Luce. Pura e semplice energia dai numerosi utilizzi, si andava dal semplice impiego tipo lampada, utilissimo per creare l'atmosfera e bruciare le retine delle bestie dell'oscurità, a un impiego molto più distruttivo, in grado di fare tanto bel casino. E al Dragonslayer piaceva un sacco fare casino.
Quella cosa... devi insegnarmela.
Ammise senza vergogna, superando anche l'arrabbiatura residua. In questi casi non aveva senso tenere il muso, soprattutto quando c'era qualcosa di importante da imparare. Il borchiato stava già pensando a quanto poteva essere figo sparare cannonate d'ombra, di luce e picchiare ciò che rimaneva a sprangate... poteva diventare quasi imbattibile. L'idea di diventare più forte era davvero allettante, tuttavia non doveva dimenticare la verità. Prima o poi avrebbero affrontato l'argomento e conoscere qualche trucchetto in più non poteva che aiutarlo. Comunque, al momento c'erano altre cose a cui pensare, come la scelta del nuovo volto della compagnia, un presidente per sostituire e coprire quello vero.
So per certo che Lily non accetterà mai di fare da presidente e non penso vogliate che sia un gatto a rappresentarci.
In quel momento il moro fece un movimento istintivo per ripararsi la testa, conscio che con un'uscita del genere gli avrebbe conficcato gli artigli nel cranio. Poi si ricordò che il suo piccolo amico non era li, anche se avrebbe comunque declinato l'offerta, in caso di elezione. Ad ogni modo Gajeel si guardò attorno e guardò prima Jack e poi Shalysanne. Il primo era Jack, era troppo buono per fare il presidente, serviva qualcosa di più demoniaco, di più... tette.
Voto per Shalysanne.
La buttò li, senza pensare troppo, tanto alla fine non gli importava molto di quella decisione: per lui non sarebbe cambiato assolutamente nulla. E poi alla fine quello che muoveva i fili era sempre il solito, alla fine tutti loro erano nelle sue mani.

Ahhhhh quanto gli è mancato Laz. Sempre con la risposta pronta, sempre con una soluzione a tutto, sempre così sicuro, sempre così... Laz.
La faccia compiaciuta del giovane nell'ascoltare le parole del capo è tutto un programma. Ma, come ammesso da egli stesso poco prima, non c'è tempo per i sentimentalismi.
Prima di tutto: niente più Lazarus, da oggi in poi il boss della corporazione si chiama Lucius ed... il cugino di Shalysanne. I Djinn possono avere cugini? Beh, ci sarevve da ragionare su questa cosa, ma poco male: andiamo avanti.
Per i funerali, si organizzerà. Sarà divertente. Soprattutto considerando il fatto che sarà tutto finto. Per fortuna.
Andando oltre: ci sono cose più immediate cui pensare.
«Un nuovo presidente.»
In effetti Lazarus tecnicamente è morto, e la Seele non può fare a meno di un capo. C'è bisogno di una nuova figura amministrativa, questo è certo. Non che la cosa piaccia particolarmente a Jack, ma in fondo sarà solo una carica-fantoccio, no? Il vero capo continuerà ad essere Lazarus, Lucius è quello che è.

Gli altri, d'altronde, non sembrano nemmeno porsi il problema. Votano con una facilità disarmante; forse perché è un ordine di Laz? Probabile. C'è da dire, però, che la scelta non è così semplice. Nella corporazione sono rimasti davvero in pochi, ed hanno quasi tutti già delle cariche.
Escluso Lily - che a detta di Gajeel non accetterà mai - restano lui e Shalysanne.
L'opzione più credibile è senza dubbio la bella Djinn. Insomma: lei è... perfetta. Sotto ogni punto di vista. Oltre ad essere un'attrice nata, sarebbe un'ottima negoziatrice, come dimostrano le numerose esperienze pregresse. per non parlare dello spiccato spirito imprenditoriale.

Il primo a votare è Gajeel, ed il suo voto va, come prevedibile, all'appena promossa caposezione dei demoni.
Lo spiritista fa per prendere parole, quando, fulminea quanto dolce, la sinuosa voce dell'unica donna della gilda lo interrompe.
Il suo voto va a lui.
La sensazione che invade Jack è... strana. E' diversa dall'ammirazione che tanto spesso prova nei confronti di Laz. E' un qualcosa che gli viene più dal profondo. Ifrit? Colpa sua? Probabile. Ma questo non basta a cancellare l'attimo d'imbarazzo provocato dalle parole dell'unica donna in gilda.

Presidente? Sarebbe un onore, soprattutto considerando il fatto che sarebbe costretto a star di più con Lucius. Però... al momento non è questa la sensazione dominante. Strano.
Meglio ricomporsi. C'è qualcosa che non va.
Il giovane si schiarisce la voce, aggiustandosi la cravatta vermiglia.
«Ti ringrazio, Shalysanne. Il mio voto, d'altra parte, va senza dubbio a te.»
Sorride, voltandosi, poi, verso i compagni.
Mancano i voti di Sionn, Azazel e Lucius, che, verosimilmente, sarà quello che conterà di più.
Non resta che attendere.

La votazione si concluse presto e ci fu un cambio totale di immagine al comando, passando da uno spilungone rachitico a una bomba sexy che era anche una demonessa... insomma, era di sicuro bel salto di qualità. Shalysanne adesso era la presidentessa della Seele, ma tutto ciò era una finta per coprire Lucius e c'era qualcuno che non andava molto d'accordo con questo tipo di giochetti. Gajeel era un tipo fin troppo sincero, oltre che tremendamente impulsivo, quindi per lui era impensabile agire in questo modo... però faceva parte di un gruppo e in quanto tale doveva adeguarsi agli altri, anche se il suo modo di agire non sarebbe cambiato di una virgola.
A dire il vero questa era la prima volta che sembravano davvero un gruppo. Lucius infatti introdusse un discorso che normalmente si faceva tra membri dello stesso gruppo, anche se fino ad ora sembravano tutti degli sconosciuti... i segreti di una persona al massimo erano conosciuti da una, come nel caso del borchiato che aveva parlato del suo passato con colui che fu Lazarus Lee, ora molto più abbrustolito. Tuttavia non era per questo motivo che Gajeel si stava soffermando a pensare, in realtà il suo desiderio più grande era leggermente mutato. In origine voleva ritrovare suo padre, ma ora, sapendo la verità, doveva solo attenderlo.
Una volta volevo ritrovare mio padre, il Drago che mi ha cresciuto. Ma ora... voglio solo diventare ancora più forte in attesa del suo ritorno, per mostrargli di cosa sono capace. Sarà un desiderio egoista, ma non aspiro ad altro se non al migliorarmi sempre di più.
In effetti era un desiderio che riguardava solo se stesso, ma l'aiuto di qualcuno poteva comunque risultare comodo, soprattutto quando qualcuno aveva delle capacità nuove e dalle straordinarie applicazioni... in quel caso il miglioramento era solo una questione di tempo e di pazienza, ma poteva comunque rientrare nel suo desiderio. E forse per questo che, quasi senza volerlo, il moro si ritrovò a fissare Lucius e la sua nuova abilità con la luce. Doveva a tutti i costi farsi insegnare almeno le basi, voleva diventare ancora più forte.

Shalysanne presidentessa. Come prevedibile.
E' la più indicata, semplicemente. Carismatica, decisa, equilibrata (per alcuni versi).
La Seele andrà avanti. In tutti i sensi.
Col boss vivo ed una copertura ferrea come l'elezione del nuovo presidente, l'organizzazione si trova in una situazione di netto vantaggio rispetto agli avversari. Adesso non resta che pensare al futuro, dal momento che non sembra più una questione derogabile.
L'organizzazione è piccola. Ci sono problemi di gestioni e di personale: va ampliata. I membri veterani devono caricarsi sulle spalle le sorti della corporazione, in modo da rimetter su il meccanismo che ha fatto tremare l'intera Laputa.
La Seele deve innalzarsi, e, per farlo, i primi a migliorare devono essere i suoi membri.

Ma... come ci è arrivato lì, Jack? Come è arrivato a pensare non più da contadinotto, ma da dirigente?
Da dove è partito?
Da un villaggio distrutto.
Perché l'ha dimenticato?
No. Non l'ha dimenticato.
La situazione è più complessa. Lo è sempre.

«Per quanto mi riguarda, ci sarebbero un paio di questioni da affrontare. Una delle quali, inderogabilmente da solo.»
E' la prima volta che affronta tale argomento in pubblico. Prima non voleva nemmeno affrontarlo con sé stesso.
Certo che di strada ne ha fatta.
«Prima di tutto: sono arrivato qui sul semipiano perché il mio mondo fu distrutto. All'inizio non ricordavo nulla, ma col tempo i ricordi sono tornati. Il mio mondo non è collassato da solo, ma è stato portato sul punto di non ritorno. Non so da chi o da cosa, ovviamente, ma, dal momento che qui arrivano tutte le derive dei mondi perduti, penso che un'indagine sul semipiano possa portarci a capire qualcosa di più. Se avete bisogno di una ragione per aiutarmi, prendetela come un'occasione per capire qualcosa di più sul viaggio dimensionale... e per impadronirsi del potere di queste persone. O qualsiasi cosa esse siano.»
Fa una piccola pausa. In fondo la questione potrebbe portare moltissimi vantaggi alla corporazione. Perché dovrebbero rifiutare?
«Per l'altra questione... beh. Col tempo non mi sono tornati soltanto ricordi riguardanti gli altri, ma anche riguardo me stesso. Sto ricordando ciò che ero, e, insieme a questa consapevolezza, stanno tornando anche parte dei miei poteri originari. La questione è abbastanza complicata, e, se qualcuno vuole saperne qualcosa in più, sarò lieto di informarlo nei minimi particolari. In generale, sappiate che sento il richiamo di un altro spirito. Sarebbe il quarto. E' qui, sul semipiano, e reclama la mia presenza di fronte alla sua essenza. Devo andarci da solo, purtroppo.»
Si ferma, osservando ancora per un attimo gli altri.
«Questo è quanto.»
Sorride.