[Quest] Can You Escape, Asriel?

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    Svegliati

    Apri gli occhi lentamente, una voce pare averti destato da quell'innaturale sonno. Non soffri dolori alla testa, ma averti la tua mente confusa e annebbiata. Ti trovi in quella che sembra un'aula di una scuola. Vedi una serie di banchi tutti intorno e tu sei seduto su una di quelle tante sedie. Tutto pare in ordine: banchi e sedie allineati quasi a formare un quadrato. La cattedra in fondo non è molto larga e si trova molto vicino alla prima fila di banchi. Scosti il viso dal tuo, ti guardi attorno cercando di capire dove ti trovi. Niente. La tua memoria non può aiutarti, non sai come sei finito lì e sforzarsi sembra essere del tutto inutile. Questo ti fa sorgere molti più dubbi. La luce è soffusa e proviene dall'unica finestra. Se vorrai provare a vedere a cosa si affaccia, scoprirai che quella finestra è finta. Sembra un rettangolo inserito nella parete, in cui vi è una lampada che fornisce l'unica illuminazione.

    "Pronto? C'è nessuno?"

    Una voce distinta ti distrae, proviene da un trasmettitore posizionato sopra la cattedra. Sembra esserci qualcuno alla tua ricerca. Dal tono di voce femminile intuisci essere preoccupata. Ansima addirittura, forse conviene rispondere.

    "Pronto? Che qualcuno risponda!" - Bzzz..

    Proprio sul momento in cui hai l'occasione di esprimerti e rivelare la tua presenza, tale ricevitore comincia a fare rumori anormali. Sembra guasto, fino a che non si spegne. Nessun segnale, nessuna voce. Un profondo silenzio investe l'aula. Passano alcuni secondi e l'ansia comincia a coglierti, così tanto silenzio e oscurità che ti viene la pelle d'oca. Ti accorgi che c'è una porta a sinistra, sulla parete, all'altezza della cattedra. E' chiusa apparentemente, ma sembra essere l'unica uscita. Ripensando a ciò che hai sentito, quella voce ti sembra familiare. Al primo pensiero non ti viene in mente niente, già dal secondo credi di esserti sbagliato. Forse conviene uscire di lì. Qualora hai intenzione di avvicinarti alla porta, udirai nuovamente il rumore del trasmettitore di prima.

    "..ronto? Non potrò.." - Bzzz..

    Non ascoltarla

    Ti è sembrato di udire una voce sovrapporsi alla prima. Non sei in grado di distinguerle, nemmeno se essa proviene dal trasmettitore o da un'altra fonte. Il trasmettitore mostra ancora segni di cedimento. Si spegne di nuovo. Tutto cala nuovamente nel silenzio più abissale. La porta si apre lentamente, non era chiusa? Forse era socchiusa e, a causa della scarsa illuminazione, hai creduto che non fosse aperta.



    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 100%
    Mana: 100%

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    Parlato
    Voce del divino
    Risposta di Asriel


    Una voce dall'ombra del sonno mi chiama; che strano de javù...

    Gli occhi si aprono; non è il mio alloggio.
    Davanti ai miei occhi, nascosti nella penombra, file ordinati di quelli che sembrerebbero strani banchi di scuola. Infondo, una lavagna in ardesia molto simile a quelle che si trovano nelle scuole di Belkaja, ed una cattedra, sulla quale è poggiato qualcosa.

    Alzo la testa ciondolante dal banco, e mi guardo attorno. La stanza non sembra essere molto grande:
    i banchi sono molto, troppo, vicini tra loro, e la prima fila è quasi attaccata alla cattedra; abbastanza squallido come ambiente ma non è questo il punto...

    Dove sono? Che sta succedendo ?

    Cerco di fare mente locale sul come sono arrivato qui: ricordo solo che dal Pentauron mi sono messo in viaggio per Merovish, alla ricerca della città fantasma di Kamar e d'informazioni su di essa. Appena arrivato, ho deciso di alloggiare in un ostello, vista la scarsità di soldi che ho a mia disposizione. Il resto è tutto fumoso e persone nelle ombre della mente.

    Mi avvicino a quelle che sembrano essere finestre: l'unica, esile, fonte d'illuminazione.
    Potrebbe darmi un'idea di dove mi trovo, almenochè...

    “Ma cosa..?”

    Non siano semplicemente degli specchi emananti un qualche tipo di luce, fantastico.

    Una voce, una donna, viene dalla cattedra (o meglio: da sopra la cattedra).

    Quel qualcosa appoggiata sul legno polveroso , che si rivela essere una piccola scatola nera, inizia a parlare. Mi avvicino per afferrarla, ma nel mentre parla, inizia ad emettere strani rumori; stupida tecnologia umana. Dall'altro lato della stanza, alla sinistra della cattedra, una porta apparentemente chiusa. La voce, quella di una donna ansimante, continua ad essere inframmezzata dal rumore, ma ormai non ci faccio neanche più attenzione. Piuttosto: mi preme capire perché sono qui.

    È evidente che si tratta di un rapimento, e che io non sono qui di mia spontanea volontà.
    Su Endlos sono un signor nessuno, perché qualcuno dovrebbe farmi del male, escludendo quella donna?
    Inoltre, non ho accettato da bere da nessuno, quindi escludo anche di essere stato drogato da qualcuno. Certo, Merovish è una città pericolosa, piena d'immoralità, ma perché qualcuno dovrebbe rapire uno sconosciuto, per fare chissà cosa ? Ma è ovvio: perché nessuno reclamerebbe il suo cadavere. Devo stare attento, vigile: qualunque cosa qui può andare facilmente storta. Conosco così poco di questo mondo, e questo mi rende un bersaglio facil...

    “Non ascoltarla...”

    Ancora quella voce...

    Scricchiolio, la porta sia apre. Non sembra esserci nessuno dietro quella porta: né un'ombra, né un rumore di passi.
    Titubante, mi avvicino per aprirla. È abbastanza chiaro che si tratta di un'edificio adibito a scuola, un posto insolito per rinchiudere delle persone. Mi verrebbe quasi da pensare che chiunque sia stato voglia impartirci una lezione, ma sarebbe surreale ed estremamente perfido e malato...vorrei averla pensata io una cosa del genere.


    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 100%
    Mana: 100%

    Passive:
    Mente del serpente
    Un affiliato al culto di Na'hast è un essere alla costante ricerca: del potere ? Della gloria? Della conoscenza ? Questo dipende solo dalla morale del congiuratore e dai piani che l'avversario ha per lui. Un congiuratore sa vedere oltre la realtà, oltre le apparenze, e sa riconoscere quindi il vero ed il falso. Le illusioni, che siano di natura morale o magica, sono e rimangono tali, e il congiuratore le scaccia via come se fossero mosche.
    (Trick-detector + disperdi illusioni – Anti-malia)

    Tecniche:
    //

    Info:
    //


    Edited by Ex/Human - 5/3/2016, 21:11
     
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    Ti avvicini alla porta con tale concentrazione che, se in quel momento succedesse qualcosa alle tue spalle, o non te ne accorgeresti o balzeresti attraversando il soffitto. La porta si muove lentamente, cominci a sentire uno spiraglio d'aria diventare sempre più sentito.



    La porta si chiude all'improvviso proprio nel momento in cui stavi per sfiorarne la maniglia. Rimani indeciso e colpito dall'improvviso movimento, come se qualcuno avesse afferrato la maniglia dall'altro lato e l'avesse chiusa intenzionalmente. Per spaventarti.

    Taptaptap..

    Passi! Senti dei passi. Indipendentemente dalla tua reazione, la porta si riapre nuovamente, proprio nel momento in cui hai cominciato a udire il picchiettio sul pavimento. La porta è rotta. Non si può chiudere. Provi a sbirciare all'esterno, nel modo che preferisci. Lentamente o rapidamente. Un corridoio. Il classico corridoio. Ora che ti trovi lì, averti perfettamente una corrente d'aria che alla lunga ti può infastidire. Ti guardi intorno: destra e sinistra, su e giù, la via è simmetrica. Ti sorgono ulteriori dubbi. Non sei certo se fidarti dei tuoi sensi, ma forse la tua fiducia in te continua a convincerti che ciò che senti sia vero. Propenderai per ipotizzare sulla presenza di qualcuno o su un semplice fenomeno di corrente? Hai sentito dei passi, ma percepisci anche quella fastidiosa corrente. Non vedi alcuna finestra aperta, sei confuso. E lo sei maggiormente quando ti accorgi che dovunque tu ti poni, la corrente ti sembrerà sempre provenire dalle tue spalle, all'interno del corridoio. Non sai dove andare, non hai alcun riferimento, sembra tutto uguale. Il rischio di puntare su una probabilità del cinquanta percento. Se non ti piace scommettere ti conviene rimanere nell'aula, altrimenti tenta la fortuna, dopotutto stai solo mettendo in palio la tua vita? O almeno questo puoi supporre.

    A destra

    Ancora quella voce. Adesso ti sei assicurato che essa non proviene da nessun strumento esterno. Il canale è interno, nella tua mente. Forse una telepate o forse ti stai immaginando quella voce. Magari sei in balia dell'insicurezza che inconsciamente hai bisogno di riprodurre una qualche guida in grado di consolarti e rendere più piacevole quest'avventura. Nessun dio ti parlerà, dunque non provarci se non vuoi sentirti ancora più perso. Troppo tardi? Sono passati alcuni minuti e nemmeno te ne sei reso conto. Adesso hai un punto di riferimento, eppure la sensazione d'incertezza non si è dissolta. Il motivo è fin troppo ovvio: c'è da fidarsi o no? Hai la sensazione che ti succederà qualcosa, però non sai quando, non ti senti impotente? Senti una sensazione di inferiorità schiacciante, temi che qualcuno, più grande e potente di te, ti stia tenendo tra le sue mani. Un topo in un labirinto. Un esperimento, una cavia di qualcuno. E tutto ciò è frutto alimentato dai tuoi sospetti, possibili ma infondati, oppure sono proprio loro la causa di questo tuo timore?



    Salute: 100%
    Battito: 95%
    Stamina: 100%
    Mana: 100%

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    Destra
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    N.B.: Asriel subisce una malia Alta che lo induce a sentire un profondo senso di inferiorità.
     
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    “Che razza di scherzo è questo?”

    La porta sembra non essere troppo felice di fare conoscenza con la mia mano, scivolandomi tra le dita. Un rumore di passi, piccoli e veloci: qualcuno sta correndo! Figlio di una Meretrice!
    Getto un rapido sguardo attraverso il vetro della porta, ma non riesco a vedere nessuno.
    Rinsaldo la presa sulla maniglia e mi getto nel corridoio sottostante; qualunque sia il gioco a cui stai giocando non è divertente, ma lo sarà per me strapparti la faccia a colpi di di frusta.

    Due direzioni: destra e sinistra.
    Nessun indizio su dove possa essere andato, niente orme, niente rumori.
    Svanito, chiunque fosse dietro quella porta è semplicemente sparito.

    “Per tutti gli dei, dov'è sparito quell'insetto!”

    Un ringhio furente, la frustrazione cresce dentro di me.
    Silenzio, sono solo con la mia testa.

    “A destra”

    O almeno così pensavo fino a qualche secondo fa.
    Cosa faccio: Mi fido della voce oppure seguo la direzione contraria ? Maledizione, non c'è modo di sapere la direzione giusta! Un rischio, una stupida scommessa: il buio intorno ed una scelta da fare.
    Sicuramente rimanere qui è inutile, ma vale davvero la pena rischiare ? Quanto sono padrone del mio destino in questo momento? Un tiro di una moneta, una stupida scommessa.

    “Maestro, vi scongiuro: mi guidi verso la via della salvezza!”

    Tutto inutile: neanche il potente Na'Hast riesce a sentirmi...

    Il mio volto si fa melanconico, i lineamenti si contraggono in una smorfia triste.

    Per la prima volta nella mi vita mi sento debole, insicuro.
    Diabolicamente ironico: proprio ora che mi si chiede di fare una scelta inizio a pentirmi di ciò che mi ha portato fino a qui.
    Se non avessi ucciso mio fratello...
    Se non avessi compiuto il rituale...
    Se non avessi ferito mio padre e mia madre...
    Ora forse sarebbe diverso, ora non sarei qui, ma a fianco del mio popolo e, sopratutto, della mia famiglia...
    Per la prima volta da quando sono qui, mi si palesa l'ineluttabile: sono un essere piccolo ed insignificante, un inetto che gioca a fare il Lord e che crede di avere una missione da compiere, mentre invece è solo uno stupido, soggiogato dal proprio ego.

    Imbocco la destra: è ovvio che chiunque ci sia dietro quella voce voglia condurmi nella direzione sbagliate, ed è altrettanto vero che il modo più facile per farlo è dare delle indicazioni, così che il povero sfortunato non si fidi e prenda la direzione opposta. O forse no? Forse sono così prevedibile che il mio aguzzino aveva già previsto questo ragionamento?

    Salute: 100%
    Battito: 95%
    Stamina: 100%
    Mana: 100%

    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: scoraggiato

    Azioni: si muove a passo regolare verso destra



    Edited by Ex/Human - 7/3/2016, 15:02
     
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    A destra

    Non hai scelta. Alla fine non hai scelta. All'inizio credevi di averla. Ma presto ti renderai conto che non avevi scelta. O forse, l'avevi nel momento in cui ti era stata posta la scelta. Ma ora che hai preso la tua decisione, oltre alla condanna, non potresti mai comprendere che tornando indietro non avresti potuto far altro che seguire la stessa strada. Un intricato gioco, un complesso meccanismo da cui non puoi capire da dove provenga. Cosa generi tutto ciò.

    A destra

    Ti ha detto, ti ha ripetuto. Ti fidi e segui le indicazioni da bravo asino. O capra, o qualunque animale tu preferisca farti definire. La calma torna nel tuo animo. Come se ti fossi tolto via un fardello. Prima c'era l'indecisione, ora la fiducia. Cammini seguendo un corridoio apparentemente interminabile. Le pareti sono uguali a se stesse, pare quasi un'infinita ripetizione.

    A destra

    Ripete, ma tu avevi già acconsentito a ciò. Ma quella voce rimbomba nuovamente e ancora non sei sicuro se provenga dall'esterno o dall'interno. Proseguì svoltando a destra. Esatto, hai svoltato due volte a destra, o forse tre..o quattro.

    A destra

    I tuoi passi si fanno più lenti e tu non lo realizzi, preso come sei dai tuoi pensieri. Dalla ricerca di un'uscita al dubbio che ti assale sulla tua scelta. Qualcosa di mistico ti induce a continuare a seguire le indicazioni. Sempre le stesse, a ripetizione. Non sai nemmeno quante volte hai sentito quella parola preceduta da quella vocale.

    A destra

    Bello il silenzio, non trovi? Il rintocco del comando batte con un tempo preciso e costante, nonostante la tua andatura diminuisca, continui a svoltare con lo stesso piede. Come se l'ambiente circostante si modificasse, quando tu devi girare, troverai la via libera e posizionata in quel preciso punto e momento. Sei sempre pronto a seguire la direzione stabilita.

    A destra

    Ormai non ci fai nemmeno caso, ti viene spontaneo, il tuo corpo va avanti, tirato da una corda immaginaria. Qualcosa ti spinge a proseguire, a continuare a svoltare, a passare quella porta da cui eri entrato così tante volte che ti pare sia sparita. Ma questo non vuol dire che ti trovi sulla strada giusta. Apparentemente stai andando in circolo. O meglio dire..a quadrato.



    Salute: 100%
    Battito: 95%
    Stamina: 80%
    Mana: 100%

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    Porta
    Destra
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    N.B.: Puoi interpretarlo come una malia che ti induce a proseguire, fin quando non ti stancherai.
     
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    Mentre procedo per il corridoio, riacquisto fiducia in me e nelle mie capacità: un momento di debolezza, niente di più.
    Chiunque fosse quello stolto alla porta, sa bene come mascherare le sue tracce, o come prendersi gioco di me è diventato fin troppo semplice ?
    Continuo ad avanzare in questo corridoio interminabile, con quella maledetta voce che continua a ripetere una ed una sola parola...

    A Destra.

    Chi potrebbe essere il mio aguzzino? Come ha fatto, soprattutto, a strapparmi dai miei alloggi a Merovish senza che nessuno se ne accorgesse ? È evidente che non c'è solo un responsabile, è evidente che, con tutta la probabilità, si tratta di più di una persona coinvolta in questa storia.
    Oppure qualcuno dotato di discreti poteri magici, in grado di muovere la materia nello spazio.
    Sembra che tutti i punti portino verso la stessa direzione: quella stupida donna a Bloodrunner.

    A Destra

    Il passo rallenta per questi corridoio senza fine e non sembra esserci porte o finestre: una monotonia di squallide piastrelle grige. Inizio a sentirmi un po' stanco.
    È questa la tua punizione? Farmi camminare a morte finché le mie membra non cadranno al suolo sfinite ? Una scialba Danse Macabre in cui l'unico ballerino sono io ?
    Spero che tu ti stia divertendo a vedermi camminare, perché io mi divertirò a staccarti la carne dalle ossa a colpi di frusta.

    A Destra

    Il passo si fa sempre più lento e pesante, quasi non lo sento più.
    Per quanto ho camminato in questi corridoio? Perché ho l'impressione di non avere il controllo sulle mie azioni ?
    C'è qualcosa di strano in questo corridoio.
    C'è qualcosa di strano in questa situazione.
    Cosa sta succedendo ?

    A Destra.

    Il fiato, per un attimo, mi si strozza in gola: sono tornato al punto di partenza.
    La porta, il corridoio, è tutto uguale. Sono...sono tornato in dietro.
    Il mio volto è segnato da una smorfia emanante rabbioso rancore.

    Questo posto non è una semplice prigione: questo luogo sembra agire sulla mia mente, in qualche maniera. Andare a sinistra servirebbe a poco, se non a niente: ricadrei nello stesso identico circolo vizioso. Cosa faccio? Cosa devo fare? Ogni mia valutazione s'infrange contro il nulla! Sono intrappolato da catene invisibili in una prigione grigia senza uscita...

    La stanza! La stanza è l'unica soluzione possibile! Quella specie di tavola aveva dei cassetti! Magari li dentro c'è la soluzione, e se non dentro quei cassetti, sicuramente da qualche altra parte!

    Afferro la maniglia della porte e cerco d'entrare.

     
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    Cammini e cammini, per minuti, instancabile è il tuo corpo ma la tua mente risente di tutte le azioni cui ora ne dubiti il controllo. Scopri di essere tornato al punto di partenza. Di aver semplicemente fatto il giro a quadrato. Nessun'altra porta, un serpente che si morde la coda, un corridoio senza uscita, il quale circonda la sala in cui sei rinvenuto. Potrebbe venirti il dubbio su come è possibile che tu abbia raggiunto un luogo del genere. O meglio, come hai fatto ad entrare in una struttura chiusa come quella? Giustamente se non c'è altro da fare puoi solo provare a tornare al punto di partenza, come quasi ti è stato suggerito indirettamente. Quindi provi ad aprire la porta dell'aula sperando di poterla controllare a fondo e scoprire qualcosa di più. Peccato che la maniglia, pur non essendo bloccata, sembra irremovibile. Non riesci ad aprire la porta, per qualche strano motivo non puoi attraversarla per poter raggiungere, così, l'aula precedente. Forse crederai di rimanere lì a vita, da solo, nella leggera oscurità. Non potrai più uscire da lì, morirai lentamente di fame e stanchezza.

    Un battito di ciglia e la porta non c'è più. Non importa quante volte tasterai la parete, non c'è nessuna porta. Non c'è mai stata? Di sicuro tutto ciò ti pare insensato e illogico. La tua speranza è stata infranta, illuso, non c'è nulla a cui puoi fare ritorno. L'aula di prima non c'è più, la tua casa non c'è più, la tua patria non c'è più. Questo è un nuovo mondo, qui vigono leggi diverse. Il corridoio è l'unica cosa che puoi percorrere. Puoi solo girare intorno, vagare privo di obiettivi fattibili. Sei solo, nessuno potrà salvarti, nessuno ti conosce, nessuno avrà pena per la tua fine, la tua sparizione e la tua imminente morte. Ti senti senza speranze, avverti un profondo senso di tristezza, angoscia forse, e magari cominci ad avere rimpianti su tutto il corso passato della tua vita, o forse già ne hai avuti. Ora che si fa? Puoi pregare se vuoi, abbandonato dal tuo dio.

    Penoso..inutile..penoso..inutile..

    Senti queste parole e per qualche motivo le accetti, confermi, le ripeti. Forse inconsciamente sei tu che hai finto quella voce nella tua testa. Hai svoltato a destra, ti sei convinto di svoltare a destra, così da non dover rimanere fermo sul posto con l'incertezza. Ti sei fidato male e non saprai mai se cominciando il giro dall'altra parte sarebbe cambiato qualcosa. Troppo tardi per provarci.

    Senza speranza..

    Senza speranza. Senza speranza di uscita, senza speranza di vivere. Ma quando tutto ti sembra perduto, ti accorgi dell'esistenza di un ulteriore corridoio in oppisizione a dove si trovava la porta. Un corridoio molto buio, ma pare essere l'unica strada percorribile. Cosa vuol dire? Ma soprattutto, che farai?



    Salute: 100%
    Battito: 85%
    Stamina: 80%
    Mana: 100%

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    N.B.: Puoi interpretarlo come una malia che ti crea un complesso di inferiorità (senza speranze, inutile e penoso).
     
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    La mia mano artigliata si stringe intorno al pomello, una torsione del polso e...no, la porta non si apre. Maledizione, un altro incantesimo di questo luogo maledetto!? Istintivamente cerco di applicare più forza, usando entrambe le mani.

    Un'esitazione, un attimo d'incertezza...Non è possibile...

    I palmi, che fino a qualche istante fa erano strette sulla maniglia di quella squallida asse di legno, si chiudono sul nulla: la porta, insieme a ciò che conteneva, è semplicemente scomparsa, lasciando spazio al muro grigio.

    Se prima era un sospetto, un effimera voce, ora è lampante come la luce del sole a me negata: questo luogo è pervaso da una qualche forma di magia, di sortilegio. Se la stanza fosse un'illusione? Perché non percepisco la distorsione della luce ?

    Tutto ciò è assurdo.

    Muovo la testa nelle due uniche direzioni che questo inferno grigio mi concede. Un senso d'angoscia mi pervade, un vuoto attanaglia il mio cuore. Sento una profonda rabbia verso me stesso, verso le scelte che ho fatto. Io...io...

    Io ho sbagliato tutto.

    Le mie gambe cedono sotto il peso delle mie colpe, della mia incapacità, e mi ritrovo in ginocchio davanti al nulla se non al mio fallimento: come principe, come re, come figlio.

    Perdonami, padre: io volevo solo dimostrarti di essere in grado di seguire le tue orme, di essere un re. Il mio unico desiderio è quello di fare ciò che è giusto per la nostra gente, evitare che altro sangue venisse versato da quegli sporchi umani: ciò che ho fatto l'ho fatto per amore tuo e del nostro popolo...No, le mie sono solo scuse, giustificazioni vane per darmi l'indulgenza dai miei peccati: avrei potuto trovare un altro modo, avrei potuto salvare tutti, ma ho preferito la strada più facile perché accecato dall'ira ed ho preferito prendere la strada più semplice.

    Perdonami, madre: perdonami per averti colpita, completamente consumato dall'odio. Perdonami per aver sferzato il tuo grembo, lo stesso che ha dato la vita a me, essere meschino e sporco. Tu che ci sei sempre stata vicina, tu che avresti dato la vita per me o per quello stupido di Hurnai non meritavi quello che hai avuto: non meritavi il disprezzo e il rancore che ti ho riservato in quella notte di primavera.

    Perdonami, fratello: perdonami per averti sempre considerato uno stolto, uno scialacquatore ed un ignorante...io non sono da meno. Queste mani, queste mani sono le stesse che si sono macchiate del più orrendo dei crimini, che si sono macchiate del tuo sangue. Io ti ho strappato il cuore dal petto, io ho eseguito l'oscuro sortilegio accecato dalla sete di vendetta contro gli uomini ed i loro eserciti! Il minimo che potevo fare era espiare le mie colpe, ed accettare che la mia testa rotolasse sulla pubblica piazza, perché questa è la fine che fanno gli assassini come me! Eppure io non sono degno di una morte così pulita e candida, così rapida ed indolore: io merito di rimanere qui, a morire divorato dal senso di colpa e dalla fame!

    I miei occhi si riempiono di lacrime, lacrime sorde e sporche che non laveranno mai il sangue rappreso sulle mie mani: le mani di un fratricida.

    Alzo la testa per un attimo, un gesto involontario, e finalmente la vedo: l'uscita -o almeno spero sia tale-.

    O forse è un'altra illusione ? Un altro serpente che si morde la coda ?
    Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano destra, e mi ricompongo un attimo: infondo rimango sempre un nobile, anche se lontano dalla mia terra. Un corridoio nero e profondo si stende dinnanzi a me.
    No, non sembra essere un'illusione, ma infondo posso ancora affidarmi alla mia percezione ? Quanta arroganza, quanta superbia: la stessa che ti ha portato qui

    Eppure non posso non prendere quella strada, non posso rimanere ancora qui: anche se tutto ciò fosse lontano dalla realtà, anche se me lo meriterei, è l'unica strada percorribile.

    Se riuscirò a tornare a casa, metterò a posto tutto, o quanto meno ci proverò...

    Ma la verità è che non ho scelta...

    Avanzo quindi nel corridoio buio, non senza una buona dose di prudenza e appoggiando i passi con cautela: l'oscurità nasconde tutto, ed ama ciò che nega alla vista, congiuratori compresi.

     
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    Scegli giustamente di proseguire, consapevole che in qualche modo pare essere guidato per quella via. Sei conscio, anche se non sai se c'è qualcuno dietro a tutto questo per davvero. Oppure se è solo un incubo, un brutto sogno dai dettagli così vividi da sembrare reale. Prosegui quindi. Il corridoio buio ti mette ansia e agitazione. Non sai dove stai mettendo i piedi, non puoi vedere proprio nulla. Non te ne rendi conto, ma ogni illuminazione è scomparsa, anche alle tue spalle. Voltandoti infatti..infatti..ti sei voltato? Sicuro che non perdi il senso dell'orientamento? Potresti provare ad aiutarti appoggiando le mani sulle pareti di metallo. Il corridoio è stretto, quindi in un certo senso sei sicuro di come poterti orientare. Se non che appena entrambe le mani non sono più a contatto con le pareti, riprovando ad appoggiarle noterai che non ci sono più pareti. Forse ti trovi in una stanza. Forse..ovunque attorno a te è stravolto. Brancoli nel buio più totale. Non importa dove ti dirigi, destra, sinistra, avanti o dietro..buio ovunque. E nessun punto di riferimento.

    "Graawl"

    Sentì un rumore, un verso di una bestia. Un verso stridente e in parte roca. Un misto..e proviene da ogni direzione. E da ogni direzione si propaga il conseguente eco. Ti ritrovi quindi per qualche secondo a udire l'inquietante verso ripetuto svariate volte. Ti volti, ti volti e ti rivolti. Poi, come se non te ne fossi accorto fino ad ora, vedi un'uscita. Un rettangolo con alcuni colori diversi dal nero. Pur sempre scuri e metallici..casse? Ti sembra come stare in un cannochiale o binocolo. Oppure da una dimensione esterna. Più ti avvicini e più quella stanza s'ingrandisce, finché inevitabilmente non ti ritrovi dentro. Quelle pareti, viste dall'esterno, ora sono le tue pareti. I lati della stanza che ti circonda. Alle tue spalle vi è una porta finta. Dipinta di nero, oltre solo un muro. Di fronte a te, la stanza è lunga e disseminata di casse metalliche.

    "Graawl"

    Ancora, stavolta però sei conscio della sua provenienza: davanti a te. Lontano circa una decina di metri, noti una pila di casse, una sopra l'altra per la precisione. Dietro tale pila, un volto mostruoso. Non c'è pelle o pelliccia, la carne è viva, in parte forata, gran parte deformata. Si vedono molte ossa, quasi uscire dallo stesso corpo. Denoti una sorta di becco, possibile? Completamente perforato da denti. Una zampa è appoggiata a tale pila, mentre parte del suo corpo è nascosto dietro di esso. Come se ti temesse o ti stesse studiando.

    "Graawl"

    Emette di nuovo quel verso e si nasconde. Ogni tanto sbuca fuori con quella testa orrenda e sporca di sangue. Tutto il suo corpo è sporco di sangue. C'è da fidarsi di una creatura del genere?



    Salute: 100%
    Battito: 70%
    Stamina: 80%
    Mana: 100%

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    L'ombra mi avvolge, soffice, placida, quasi rassicurante. Ho sempre amato l'oscurità, fin da bambino: mi sempre attirato come concetto, come entità. Nasconde, protegge qualunque cosa si nasconda al suo interno. È nell'ombra della memoria che nascondiamo i nostri segreti, e nell'ombra che agisce chi non vuole farsi vedere: l'ombra è una grande madre, che con il suo abbraccio protegge chiunque ne è degno. E noi, che abbiamo giurato fedeltà a Na'Hast, lo sappiamo bene.

    Tutto ciò mi mette a mio agio, tutto ciò mi fa sentire bene, o quanto meno fa gravare in maniera minore il peso che mi porto dietro. Ormai, svariati passi dopo, la luce alle mie spalle mi ha lasciato, ma non è importante, perché l'oscurità guida i miei passi. Se chiudo gli occhi, se tolgo la mano dalla parete, posso quasi sentire la sua voce, la sua profonda ed infinita essenza chiamarmi a se...il dolce richiamo della madre di tutti noi...

    “Graawl!”

    No, non è il suono che speravo di sentire.

    Un rantolo ? Un ruggito ? Entrambe, unite in un suono sgradevole ed inquietante.

    Gli occhi non mi aiutano: non percepisco niente, tramite la vista. No aspetta: qualcosa, dal fondo di questo spazio infinito, mi chiama a se. Quasi mi trascina verso di se: sono pronto a tutto.

    Un'altra stanza orribile e decadente, un altro esempio di bruttezza dell'architettura umana.
    Cubi di ferro, simili a casse, accatastati uno sopra l'altro in una stanza il cui sporco e la cui muffa divorano le sbiadite piastrelle bianche. Anche qui, niente finestre o porte; almeno nel mio campo visivo. Mi volto e...dietro di me sembra esserci solo una mano di vercine nera malamente distribuita, a voler scimmiottare una porta.

    Tutto ciò si sta facendo sempre più assurdo ed irreale...eppure ora sono qui, a lottare per la mia sopravvivenza: non mi fermerò, ho troppo a cui devo pensare, troppo da vedere, troppo da conoscere.

    “Graawl!”


    Un altro ruggito: ormai è innegabile che venga dal fondo di questa putrida prigione. Questo verso così sinistro non può essere che di qualche assurda ed abominevole creatura, tanto ormai sono pronto a tutto.

    Ed eccolo il mostro, che sguscia da dietro una pila di scatole, osservandomi dalle sue pupille vuote.
    Un ammasso di carne ed ossa: ripugnante, disgustoso, ma maledettamente affascinante nella sua bruttezza. Non sembra un abominio qualunque, in cerca di una preda da dilaniare: il suo comportamento è...insolito, strano.

    Mi sta studiando, ci stiamo studiando...forse anche lui è un prigioniero ?

    Non sembrano esserci resti in giro, né sangue sulle pareti...

    Cosa sei ?

    Sfrutto la sua insolita abitudine di nascondersi, genero una copia di me stesso e, subito dopo, divento invisibile.

    “Tranquillo, non voglio farti del male: sono anche io un prigioniero come te. Riesci a capirmi ?”

    Avrebbe udito questo il mostro: un tono di voce calmo, quasi compassionevole. Io, d'altro canto, scivolo via, cercando di non farmi udire dall'essere. Voglio studiarlo, voglio capire cos'è e, sopratutto, voglia capire se c'è una via d'uscita da questo luogo.



    Salute: 100%
    Battito: 70%
    Stamina: 80%
    Mana: 100%-15%=85%

    Stato psicologico: incuriositò, calmo ma non troppo.

    Tecniche usate:
    Specchio infranto
    La luce è qualcosa d'effimero, immateriale, eppure così potente. Permette all'occhio umano di vedere la realtà, o di nasconderla ad esso. Asriel è in grado di generare un copia di se stesso, in grado di parlare ed interagire con l'ambiente, come un normale essere vivente.
    *In alternativa, Asriel è in grado di riflettere la luce solare e diventare invisibile, in modo da poter aggirare eventuali ostacoli e passare inosservato
    (Evocazione – consumo medio – durata breve.)
    (Supporto - consumo basso - durata breve.)

    Riassunto: in un momento in cui la bestia si nasconde dietro le casse, Asriel casta ambedue le varianti di specchio infranto, per cercare di avvicinarsi alla posizione del mostro e, magari, attirarlo lontano.
     
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    Pri-gio-nie-ro

    Ripete le parole a sillabe. Parla a stento la tua lingua. Comprende poco a quanto pare. Ti sembra. Il tuo clone generato, il tuo ingengo di sicurezza si rivela inutile, anzi..fa scattare tutt'altro.

    Prigioniero

    Ripete, bene stavolta mentre avanza di un paio di passi. La sua testa segue il tuo movimento. I suoi occhi inutili non ti vedono, il suo olfatto distrutto nemmeno, non sai come fa ma ti vede, ti senti, ti percepisce.

    Prigoniero..perché fuggi da me?!

    Alza il tono. La voce è grossolana, profonda, disturbata. Le parole sono chiare. La creatura avanza, ti segue, poi si ferma. Alla tua destra noti un percorso secondario che prima non hai notato. Proprio in linea nella tua direzione. Non sai dove parte, ma il percorso illuminato ti mostra un'eventuale seconda stanza. Non provare ad avvicinarti. Una sorta di barriera invisibile t'impedisce di procedere. Un pannello appena sopra la piccola galleria ti rivela il tuo obiettivo del momento: "Manca il sangue della bestia". Il sangue di chi? Chi dei due è la bestia? Forse entrambi, forse nessuna. Accade qualcosa di anormale, impensabile. Perdi improvvisamente le forze, le tue energie ti vengono strappate. Noti i flussi di magia confuire verso la creatura. I suoi poteri paiono aumentare, non lo noti. Puoi solo supporlo e ipotizzarlo da suoi movimento meno tozzi e più precisi. Le sue deboli gambe ora sono ben piantate al pavimento e divaricate. Al suo esterno non succede nulla, pare che le tue energie non coinvolgano la sua forma. Nonostante ciò, svariate volte vedi l'immagine di un essere umano sovrapporsi alla sua. Come se riuscissi a denotare una sorta di forma precedente. Uno stato precedente a quello. Un essere umano che si accinge a colpirti, a ferirti, magari anche a ucciderti. La bestia scalcia più volte creando un piccolo solco sul terreno. Poi carica verso di te. Un'apparente carica inarrestabile. Non potrai capire la sua potenza. Ti trovi in ginocchio, affaticato per l'improvviso calo energetico. Come ci si sente ad essere sempre così impotenti? Dall'inizio..alla fine? Purtroppo, per stavolta, non avrai delle scelte, non avrai limiti. Piena libertà, ma chiunque fosse in te farebbe il possibile per salvare la pelle. Allo stremo delle forze, non tutto è perduto. O meglio, tutto dipende da come hai intenzione di agire. Non esiste la fortuna, non serve né richiederla né pregare. Tuttavia, più prosegui verso il tuo percorso e più ti convinci che c'è qualcuno dietro tutto questo. Una mente diabolica che tenta di inviarti suggerimenti, di affidarsi una serie di strade e quesiti. Oppure sta solo cercando di impartirti una bella lezione. Buon divertimento, Bestia!



    Salute: 100%
    Battito: 70%
    Stamina: 40%
    Mana: 45%

    N.B.: "Spiacente, ho finito i giga e non ti posso inviare indizi o suggerimenti!"
     
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    La creatura parla, sillaba in maniera viscida e...mi segue.

    Mi segue con lo sguardo, mi percepisce...sa dove mi sto dirigendo.
    Ma forse ho ancora possibilità di farcela: una via laterale mi si para davanti, illuminata e pronta a darmi riparo.

    No, non può essere così facile.
    Infatti, appena mi avvicino -anche con una certa fretta-, una barriera invisibile mi blocca, ed un cartello intima un pegno di sangue, di sangue di bestia.

    Si, tutto questo è decisamente opera di qualcuno che mi odia...
    E mentre l'invisibilità finisce, qualcosa dentro di me si muove -o meglio; si muove da me.”-
    Le mie energie calano, improvvisamente: mi sento svuotato di tutto il mio mano e per un attimo barcollo cercando un punto d'appoggio, finendo con la mano sul muro.

    Il mostro, nel frattempo, sembra diventare sempre più forte, più aggressivo: qualcosa mi dice che vuole la mia carne e che uno solo di noi uscirà da questo posto vivo e che chiunque abbia fatto l'incantamento è una persona particolarmente sadica e malvagia.

    D'accordo, lurida bestia: ho cercato d'essere discreto, ma evidentemente non ha funzionato.
    Scalcia, tende le zampe e carica a testa bassa: tipico comportamento da stupida bestia qual'è.

    Abbiamo appurato che le illusioni sono completamente inefficaci: proviamo con qualcosa di più diretto.

    Genero un globo di oscurità per bloccare il colpo, mentre dall'altra mano, con una sferzata di luce cerco di ferire, anche solo marginalmente, il viso della bestia bestia: meglio risparmiare le energie e vedere se riesco ad entrare nella mente della creatura -non del disgraziato che mi sta di fronte, ma di chi mi ha messo qui dentro.-


    Salute: 100%
    Battito: 70%
    Stamina: 40%
    Mana: 45%-15%= 30%

    Uso una barriera d'ombra media per pararmi dalla carica ed una sferzata di frusta di luce bassa diretta alla testa della bestia, per ferirla e farla sanguinare.
     
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    Il globo oscuro respinge con efficacia la carica e la frusta di luce fa il suo lavoro e sferza il volto della creatura. Tutto ha un prezzo. Stai già pagando il tuo pegno. Non comprendi, ma avvertì una stanchezza maggiore..una fatica a livello fisico. Proprio nel momento in cui generi la sfera oscura con le tue energie interiori. Non ergerti fiero per il suo debole contrattacco. Avverti di nuovo quella sensazione di debolezza. Le tue energie vengono risucchiate. La ferità inferta al tuo nemico si rigenera lentamente. Pare che ci sia un trucco che ti porta in uno svantaggio tale da dover pensare ad una strategia più seria. Lentamente ogni atomo sotratto riprende posto. La creatura rivolge il suo viso verso di te accompagnando il movimento con un lento grugnito, simile ad un forte e profondo respiro. Indignato per l'offesa, ma calmo perché sa che ti stai solo dimenando come un piccolo animaletto.

    Ti ritrovi allo stremo delle forze. Sembra che questa sia una sfida in cui non puoi vincere. Dovrai tentare il tutto e per tutto. Dovrai fare ciò che ti è stato chiesto nel pannello. Dovrai..sacrificare qualcosa, non puoi permetterti di impiegare le tue già poche energie per altro. Non hai scelta. Sei con le spalle al muro. Sei appeso ad un filo. La tua fine è quasi vicina. Nel momento in cui un essere raggiunge la sua ora, non può far altro che arrivare al suo limite, o magari superarlo, nel tentativo disperato di salvarsi. Disperati. Aggrappati alla tua vita, infame. Avevi uno scopo? Volevi ardentemente sottrarre qualcosa a terzi, non è così? Come ci si sente ora? Come ci si sente a perdere qualcosa? Qualcosa di non materiale. Di non stupido. Di non inutile, ma qualcosa di essenziale, tuo, personale. Qualcosa che ti distingue da tutte le altre creature.

    La creatura scalcia nuovamente. Impiega di più, sfrutta più potenza. Il suo respiro lento è sintomo di una precisione maggiore. Questo sarà devastante. Eccolo che parte. Sei sulla sua linea. Nelle tue condizioni non puoi cavartela con semplici movimenti o magie di basso livello. Ti serve di più..purtroppo il tuo livello di mana è molto basso. Cosa sceglierai di fare? Subire il colpo per attaccare o difenderti e sperare che, guadagnando tempo, qualcuno venga a salvarti? Vuoi davvero ridurti così in basso? Forse è necessario se vuoi sopravvivere. Quello che desideravi, lo stai subendo. Non hai tante scelte e parlare, probabilmente, risulta totalmente inutile. Sembra che il gioco con te sia giunto al termine, non credi? Non è colpa tua, ma di chi, ormai è palese, abbia progettato tutto questo. Un gioco che è durato troppo poco. Un esperimento fallito? O forse è solo una lezione? Spargere sangue..purtroppo non sei in grado di trarre alcuna conclusione. Non avevi soddisfatto la richiesta? Quale è realmente la bestia? Quella cosa..o tu? Riesci a capire ora? C'è ancora una speranza per i tipi come te.



    Salute: 100%
    Battito: 70%
    Stamina: 30%
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    La bestia viene ferita, mentre io non vengo neanche sfiorato da un suo attacco.

    “Ah, ti credi ancora superiore a me, most-”


    Le gambe tremano, mentre l'energia fuoriesce da me: ancora una volta, schiacciato dagli eventi...e lei si rigenera.
    Mi accascio, sono stanco e senza energia. Ansimo sotto il peso della mia incompetenza: ancora una volta ho sbagliato a fare i miei conti. Denti stretti, sguardo truce: la creatura ancora mi fissa come si fissa un giocattolo troppo vecchio.

    Vuole il sangue mio sangue ? Lo avrà.

    Eccolo che carica verso di me...

    Ci siamo...

    Mi preparo psicologicamente all'impatto: chiunque mi abbia messo qui dentro vuole vedermi soffrire, e non credo di poter uscire in altre maniere fuori da questa situazione.

    La creatura alla fine è su di me: sento distintamente il rumore di qualche costola che si è rotta, e il sangue che esce dalla mia bocca. Non ricordavo quanto fosse amaro il suo sapore...

     
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    Che il sangue della Bestia venga versato! Finalmente! Che gioia! Il pannello s'illumina di verde confermando il requisito richiesto. Il tuo sangue si riversa sul duro pavimento. Il colpo è stato potente, costole rotte..non hai la forza di rialzarti: ti ha letteralmente sfondato il corpo. Un buco enorme che però non passa dall'altra parte. Un buco sufficiente a farti uscire una marea di sangue..un buco sufficiente a ucciderti. Conta i minuti, conta i secondi, conta gli istanti..perché è palese quanto la tua via sia spezzata. Rotta. Distrutta. Un ostacolo enorme ha posto fine a tutti i progetti che avevi. Tutto in fumo ancora prima di realizzarli. Ancora prima di diventare un Dominatore. Di infligge male verso gli altri, umani e non che siano.

    La creatura sa molto. Non prosegue, non ti finisce. Perché per te la migliore punizione è morire lentamente. Privato di ogni tua forza, energia e salute. Il suo aspetto cambia lentamente. La tua carne comincia a sciogliersi e a dirigersi verso la creatura stessa. La tua carne si unirà con quella del tuo nemico, com'è giusto che sia. E non il contrario come avresti potuto volere. A volte le cose che paiono scontate sono false. Mai credere di dover seguire ciecamente la strada corta solo perché pare consigliata. Le scelte vi hanno sempre indotto a fare qualcosa. Ma tra le stesse scelte, c'era quella più importante: Altro. Non eri costretto a combattere, non eri costretto a ferire, non eri costretto a parlare. Non eri costretto a fare tante cose. Oppure..sei stato costretto a sentirti costretto. Un po' contraddittorio?

    Il buio s'addensa nella tua visuale. La tua esistenza pare scomparire. Non c'è più speranza, come se ne avessi mai avuta una. Qual è la tua paura più grande? Sentirsi impotente? Per un cattivone come te è incontemplabile finire in simili situazioni. Fanno a screditare il tuo ego, vero? In realtà sono proprio questi i momenti che rendono più spessore, più forza, più significato. Pazienza, perché ormai..è la fine..

     
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