[Quest] Can You Escape?

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Questa è una stanza completamente spoglia. Gli unici oggetti presenti sono: un trono e una sedia. Il trono per l'organizzatore e la sedia per il "vincitore". La stanza non è né piccola né grande. Sarà circa una trentina di metri..però a metà è separata da qualcosa di traslucido. Una parete sottile, forse vetro, plastica..o qualcosa composto da magia. Il trono da una parte, la sedia dall'altra. Le pareti di color grigio metallico rendono questa stanza letale per i claustrofobici. E l'assenza di porte o finestre non aiuta. Vi è solo un condotto posto sul soffitto sulla zone dell'organizzatore. Altrimenti non si potrebbe respirare. L'organizzatore..sarebbe meglio dire organizzatrice date le sue fattezze: una ragazza vestita da gothic lolita. Minuta, bassa. Due code di capelli a spirale sui lati. Scuri, così come il colore dominante del vestiario. Occhi rossi, larghi cappelli e un ombrello particolare tenuto dolcemente con entrambe le mani in modo sbilenco.

    Entra pure, Umbrella. Appena varcherai la soglia, la parete cadrà giù impedendoti di tornare indietro. In gabbia, "vincitore". Prego, accomodati sulla tua sedia. Stranamente essa non si trova proprio di fronte al trono centrato. Poco dopo, tre quadrati di pavimenti s'inabissano di un paio di centimetri e rilevano relative aperture. Come ascensori, emergono tre figure: Marco, Asriel e skekDor. Quindi i buchi vengono rattoppati. Il primo si risveglia poco dopo, così fa lo stesso il secondo. Il terzo, invece, si ritrova delle assurde catene in metallo. Queste paiono bloccare ogni suo flusso magico. Ma egli sa che quel che credeva sottratto è rimasto al proprio interno e non s'è mai mosso.

    "Benvenuti, vi siete divertiti?"
    La voce è calma e gentile. Che sia davvero lei l'organizzatore di tutto? Ha senso chiederselo? Sembra così palese..ad ogni modo, se vi sembra il momento adatto per salutare chi conoscete, fate pure. Ma non perdeteci troppo tempo, mi raccomando, dopotutto dovete ricordare che questo è un luogo pericoloso!
    "Io mi sono divertita molto, spero vivamente anche voi"

    Percepite una certa ironia. Questo è tutto uno scherzo, vero? Organizzato tutto nei minimi dettagli? Forse vi starete chiedendo perché proprio voi. Alcuni sembrano esser stati selezionati, altri presi casualmente. Non importano le modalità o i motivi, ma la fine di questa "comica". La ragazza indietreggia continuando a guardarvi negli occhi. Quei pochi passi che bastano per potersi sedere sul suo amato trono. Che poi non ha minimamente l'aria di un trono. E' solo una sedia in metallo più grande delle vostre.
    "Vi è piaciuto questo gioco?"

     
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    Thriller Machine

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    Dove sono ?

    Non avrei mai pensato di dirlo ma...ricordavo d'essere morto, qualche secondo fa.
    La bestia mi aveva distrutto il torace, le mie ossa erano sparse in giro, come le mie interiora: prevedevo un impatto violento, ma così forte...

    Però ero sicuro: ero sicuro che mi avrebbe portato da qualche parte...anche se, non qui.

    La mia figura esce dal terreno, assieme ad altre tre: un umano basso dai capelli corti ed una specie di uomo uccello incatenato. In parte mi consola non essere l'unica vittima di questo gioco.

    Dall'altra parte, assieme ad un uomo con un ombrello -cos'è; una specie di setta?- c'è lei: non ci assomiglia molto, non sembra lei...eppure l'istinto mi porta a supporre che ci sia un qualche collegamento tra la tipa incontrata al pentauron e lei.

    Ma non importa: perché quando uscirò di qui giuro che gliela farò pagare cara...

    Ci sbeffeggia, ci prende in giro, ci chiede se ci siamo “divertiti”.

    Penso che il bello deve ancora venire: ovvero quando aprirò il tuo cranio a colpi di frusta.

     
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  3. Marcus «
     
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    MARCO OCTAVIAN
    Nel mio stato di torpore e svenimento non posso percepire nulla di ciò che mi circonda, posso a stento sentire sprazzi del mio subconscio muoversi e agitarsi ancora in preda al panico più totale. L'ultima cosa sui quali i miei occhi si posarono era l'enorme pugno metallico che si abbatteva su di me, per quanto ne sapevo nel mio stato di completa incoscienza potevo anche essere spirato da tempo, morto e defunto come il verme che avevo dimostrato di essere.
    Eppure ancora respiravo.
    Attorno a me probabilmente ancora il tempo e lo spazio scorrevano inesorabili, chissà cosa mi stavo perdendo immerso nel buio più totale, in un abisso così oscuro da non poter vedere e percepire nulla. Poi come un sussurro all'orecchio accompagna una macchia colorata di dolore indescrivibile, un impulso che parte dal mio cervello e si propaga nel corpo.
    Nwog k'yarnakagl y-r'luh.
    Una voce sottile ma al tempo stesso profonda come gli abissi più oscuri dell'universo; il suono si avvicina ma non posso comprendere un linguaggio simile, un insieme di versi gutturali simili al ribollire di una melassa, eppure mi sono estremamente familiari. Forse ho già sentito quella voce in passato molte volte ma non mi sono mai fermato ad ascoltarla veramente.
    Lentamente il dolore aumenta di intensità, infliggendomi forti frustate alla psiche ed è lì che riprendo i sensi, ritrovandomi nella stanza di metallo, dinanzi al trono e al mio aguzzino.
    No.
    Al nostro aguzzino.
    Una volta risollevato dal pavimento posso finalmente lanciare sguardi tutto attorno, notando subito di non essere solo nella stanza; al mio fianco noto subito un essere cornuto e ricoperto di pelliccia, per quanto il suo aspetto sia strano, sono piuttosto certo che si tratti di una vittima come lo sono io, è stanco e stremato proprio come me. Poi il mio sguardo si posa su una sagoma ben più nota, quella dell'essere che si faceva chiamare skekDor e che mi aveva accompagnato nel viaggio verso Merovish. Vi è anche un ragazzo a poca distanza da noi, uno sconosciuto ma la mia attenzione è tutta per la donna posta vicino al trono di metallo, la nostra aguzzina, non vi sono dubbi.
    Nwog k'yarnakagl y-r'luh.
    Ancora la voce sussurra nella mia mente, emergendo da abissi orribili e spaventosi ma ancora non la comprendo e quindi scuoto la testa ricacciandola lontano. La donna con una calma spiazzante ci schernisce con domande di cortesia, chiede se ci siamo divertiti; io non rispondo, rimango semplicemente lì, in piedi, ancora scosso e paralizzato dagli avvenimenti recenti, i muscoli dello stomaco che fanno un male cane, probabilmente ho avuto spasmi inconsci durante la scarica di dolore mentale. Sollevo una mano e mi tocco il labbro superiore percependo improvvisamente una calda sensazione.
    Sangue.
    Sgorga dal mio naso, allora è tutta opera della malattia. La cosa in qualche senso mi rincuora, aver a che fare con una sensazione familiare in mezzo a tutta questa situazione estranea pare quasi un contorto palliativo.
    La ragazzina mellifluamente raggiunge il trono e si siede, con aria di scherno ci osserva e sento la rabbia montare dentro di me.
    Nwog k'yarnakagl y-r'luh.
    Con aria innocente ci pone un'altra domanda: "Vi è piaciuto questo gioco ?"
    Nwog k'yarnakagl y-r'luh.
    Ancora le parole oscure mi raggiungono la mente ma questa volta non provengono da abissi oscuri, invece sono chiare e cristalline come le acque di un ruscello.
    Strangola-la-ragazza.
    Gli occhi si fissano su di lei, non emetto un suono mentre muovo un passo nella sua direzione, le dita si tendono arcuandosi appena come in uno spasmo muscolare. Non so se è veramente ciò che voglio, è come se qualcuno di esterno mi stesse imponendo di muovermi e obbedire. Eppure lascio fare e mi faccio trasportare da quel sussurro, quasi ne fossi inebriato e terrorizzato.
    Un terrore che nemmeno prima ho avuto occasione di sperimentare.
    ----------------------------------------------------------------
    [STATO FISICO] ok
    [STATO MENTALE] Nwog k'yarnakagl y-r'luh.
    [TECNICHE UTILIZZATE] X

    [ELENCO PASSIVE]
    • Esperienza: Combattere con intrugli chimici può sembrare alquanto difficoltoso per quelle persone non abituate alla manualità da laboratorio; mescere, dosare e calcolare sono azioni difficili da seguire durante i ritmi incalzanti di un duello ma assolutamente non impossibili: per una persona esperta, che è abituata a creare giornalmente certi composti chimici, queste azioni sono naturali quasi quanto respirare o muoversi, ecco dunque che grazie all'esperienza chimica acquisita negli anni e, inoltre, ad una buona preparazione e organizzazione dei materiali prima di uno scontro, un esperto chimista può utilizzare le sue tecniche in combattimento in maniera praticamente istantanea.
    [Durata: passiva]
    (Effetto: istant casting)


    • La malattia: Al mondo esistono una moltitudine di virus, patologie e malattie rare; la maggior parte di queste è conosciuta e classificata, altre sono estremamente più sfuggenti, mutando in continuazione da organismo ad organismo. Ad ogni modo ci sono ben poche malattie che sono totalmente ignote alla comprensione medica umana, una di queste sfortunatamente affligge la zona cerebrale di Octavian fin dalla sua nascita. Questa patologia non possiede nome, non possiede precedenti medici ne tanto meno una cura definita, si tratta di una malattia degenerativa estremamente potente che accelera il processo di decadimento delle connessioni nervose, facendo invecchiare la corteccia ad un ritmo accelerato. Molti medici hanno dato al giovane una aspettativa di vita piuttosto breve, riuscendo a prescrivere solo psicofarmaci in grado di ridurre il dolore della piaga. Ad ogni modo questa malattia ha anche potenziato le capacità mentali del giovane, rendendolo più acuto e sveglio dell'umano medio, questo si traduce in una capacità maggiore di resistenza a stress in combattimento, a discapito tuttavia di un ben evidente handicap fisico.
    [Durata: passiva]
    (Effetto: incremento energetico +10%, malus fisico -50% resistenza)
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Non funzionò. Né l'idea di asportarsi da sé un braccio, né il lanciare improperi per farsi udire dalla propria copia. Lo Skeksis vide la propria anima uscire dal corpo e... finire nel becco dell'altro. Il che era anomalo, poiché le essenze non sono dotate di veri e propri occhi per vedere. Ma aveva senso perder tempo a farsi simili domande? Stava per finire nel gargarozzo, e da lì in poi tutto sarebbe stato buio.

    Si trovò ad aprire gli occhi. Dunque, li teneva chiusi? L'ambiente circostante era cambiato. Non più la stanza con gli imp. Un'altra stanza, ora vuota: un trono, una sedia. Nient'altro?
    Oh sì, era arrivato da basso a quella stanza. Come trasportato lì. E non era solo. Una bimbetta sedeva sul trono, e di fianco a lui c'erano due figuri. Uno forse lo conosceva. Era la testa caprina che aveva visto al di là dello specchio, nella prima stanza. Dell'altro, ne era certo: Marco! Il mortale che aveva sobillato nei pressi di Merovish! Dunque, erano prigionieri come lui?
    Ma se era così, perché skekDor sembrava l'unico ad avere ancora le catene addosso? E perché intuiva che servissero maggiormente a evitargli di scatenare i propri poteri, più che come mezzo di costrizione?

    Ciliegina sulla torta, a torreggiare sulla sedia c'era... Umbrella?! Piccolo lestofante strafottente... Ne aveva fatta di strada da quando stava per lasciarci le penne, nel deserto! Voleva proprio sbraitare contro quest'ultimo, ma la bimbetta in poche parole riuscì ad attirare la sua attenzione.
    "Oh, tantissimo. Perché non mi liberi da queste catene, così che possa esternare tutto ciò che provo in proposito?" Esclamò, con un falso sorriso.
    Fece cozzare i polsi l'uno contro l'altro, tanto per saggiare la robustezza delle catene. Essì, erano autentiche. E, per quanto si sforzasse, non poteva attingere al potere del Cristallo. Che fregatura...

    Salute: 100%
    Sanità Mentale: 60%
    Stamina: 100%
    Mana: 70%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Arma naturale:
    Seppur avverso al duello corpo a corpo, skekDor può in caso di necessità ricorrere al duro becco ricurvo per infliggere dolorose ferite agli avversari più ardimentosi

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    Tecniche utilizzate:


     
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    Art Full of Meat

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    Una voce confermò le sue ipotesi:

    "Sono qui"



    Un leggero sussulto a sentire quelle parole. Gli occhi si spalancano, le luci del lungo corridoio si spensero e le nere iridi si dilatarono. Allora qualcuno veramente si stava divertendo a vederlo “giocare”. Qualcuno lo osservava ridendo sotto i baffi mentre lui era stato costretto a sacrificare una VITA, in cambio della sua…
    Pochi secondi e si incammino. Il passo era deciso mentre il luogo si illuminava gradualmente sotto i suoi passi, il viso deciso e ricolmo di rabbia mentre lo sguardo era fisso verso l’obbiettivo. L’adrenalina scorreva veloce nelle sue vene, ma si contenne, nella speranza di poter riversare tutto ciò che provava sul suo aguzzino.
    Raggiunta la fine del corridoio, quello che gli si presentò davanti fu una grande sala spoglia, priva di ogni tipo d’arredamento eccetto per due sedie.
    Un tonfo sordo e l’unica via di fuga alle sue spalle si chiude. Ma ciò non aveva importanza, questa volta non sarebbe scappato, questa volta avrebbe pareggiato i conti anche a costo di rimetterci la pelle, se voleva che la morte di quella ragazza non fosse stata vana, doveva ripagare l’ideatore di quel sadico gioco dispensatore di morte, con la sua stessa moneta.
    Lo sguardo cadde fisso sulla ragazza, gelido come a volerla trafiggere con gli occhi.
    <<quindi tutto quello che ho dovuto passare,
    la vita che mi hai costretto a sacrificare,
    Il sangue e le lacrime che mi hai fatto sputare,
    Sono tutte opera Tua?...!>>


    Mentre pronunciava quella ultima frase fece il primo passo di quella che sarebbe stata una furiosa corsa verso la sua vendetta. Denti stretti mentre ripensava a quella ragazza e il pugno si stringeva in una potente morsa ricolmo di rabbia e odio, quando una striscia di luce attirò la sua attenzione. Un qualche tipo di barriera al centro della stanza separava i due. La corsa si fermo ancora prima di incominciare.

    In un attimo tre piccole fessure si aprono nel terreno poco distanti da lui, e da esse uscirono 3 individui. Tutti sembrano provati al suo stesso modo. Probabilmente anche loro vittime di quel malato gioco, ma tra di loro spicco un “viso” famigliare.
    << Skekdor?!... >>

    Anche lui qui!?
    Vedere quelle facce per un attimo lo rassicurò, adesso sapeva che non era solo, e in 4 contro uno erano loro quelli in vantaggio.

    "Benvenuti, vi siete divertiti?"
    "Io mi sono divertita molto, spero vivamente anche voi"
    "Vi è piaciuto questo gioco?"



    Quelle parole non fecero altro che aumentare l’odio nei suoi confronti, ma doveva rimanere calmo e pensare a come superare quella maledetta barriera se voleva vendicarsi, ma evidentemente qualcuno sembrò non avere il suo stesso autocontrollo. Uno dei due ragazzi sconosciuti a Umbrella sembrò perdere il controllo lanciandosi verso la ragazza all’impazzata con un istinto omicida che trasudava odio da tutti pori. Sarebbe stato inutile fermarlo, se non forse impossibile. Poche volte aveva visto qualcheduno che raggiungesse un tale livello di odio, ma quelle poche situazioni gli bastarono a insegnarli che tentare di fermare qualcheduno in quello stato non era mai una buona idea.
    "Oh, tantissimo. Perché non mi liberi da queste catene, così che possa esternare tutto ciò che provo in proposito?"

    come cera da aspettarsi da un tipo come Skekdor non mancò nemmeno questa vola di rispondere a tono. Umbrella si avvicinò al Dio incatenato per rivolgerli la parola

    <<skekdor…>>
    Prese con entrambe le mani le catene che lo avvolgevano per poi stringerle e tentare di scioglierle in una morsa incandescente
    << Con questo ti ripago per il tuo aiuto nel deserto,
    e ora dammi una mano a dare a questa ragazza la lezione che si merita.
    non dicevi che tu sei superiore a noi umani?
    Bene! Questa è l’occasione perfetta per dimostrare quanto un Dio come te sia superiore. Elimina quella feccia di donna facendoli provare le stesse sofferenze che lei si è divertita a far provare a noi!>>


    Stato fisico: ottimo
    Stato mentale: Arrabbiato - triste- frustrato

    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 65%
    Mana: 65% (75- 10)

    Tecniche attive usate:
    _Wind Element - Heat up: Con un semplice movimento della mano,sfruttano il potere del vento, è in grado di portare liquidi e solidi a temperature molto alte in modo tale da farle evaporare o addirittura sciogliere ad una distanza massima di 7metri
    [Consumo: Medio]

    Tecniche passive:
    -Blink: Passiva di instant casting

    -Keep calm and reflect: prima di ogni combattimento, riesce a concentrarsi in modo da controllare al meglio ogni cosa che lo circonda. permette un 10% di energia in più iniziale.

    -Radar: Capacità di percepire nitidamente -anche senza poterlo vedere- ogni cosa fisica e concreta che sosti o si muova nella propria sfera prossemica; il potere non funziona attraverso barriere architettoniche.

    Edit: aggiunta immagine
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    vV39pgt9LJE

    Il potere di aumentare la temperatura fu inutile. Le catene erano un incanto di altissimo livello per farsi sciogliere in maniera così..ridicola. Bel tentativo, ma non per questo skekDor resterà a lungo incatenato.
    "E sia"
    Si limitò a dire e quelle catene magiche si spezzarono all'istante permettendo alla divinità di poter attingere ai suoi poteri. Chissà se li avrebbe usati e come. Confidava nella sua saggezza e capacità di analisi. Dopotutto questo non è il suo mondo.

    Marcus non sembrava più lui. Questo "gioco" lo aveva psicologicamente distrutto. Cambiato. Aveva tirato fuori una personalità completamente opposta, sconosciuta. Folle. Come un morto in cerca di carne, il corpo di Marcus si dirigeva verso la giovane. Evidentemente però, data la sua psiche andata, non aveva notato quella parete traslucida. Niente di magico, era semplice vetro. Ci andò a sbattere letteralmente. E questo ebbe le sue conseguenze. La lunga e enorme parete cadde e finì contro un'altra finissima parete identica poco dietro. E così per altri, come nel domino, tutte queste lastre impattarono col suolo frammentandosi e rompendosi definitivamente. Un rumore di vetri altamente fastidioso. In una stanza così chiusa, i suoni si moltiplicarono e si riprodussero svariate volte. Al termine del concerto involontario, avrebbero constatato che tutto il pavimento a partire dalla metà era pieno di pezzi di vetro. Camminarci sopra non è l'ideale. Non per tutti almeno.

    "Sembra di stare in una barzelletta: un vigliacco, un'ipocrita, un buffone e un falso si trovano in una stanza con un'innocente fanciulla.."
    Il vigliacco per aver tentato false promesse col solo scopo di salvarsi la pelle. Un'ipocrita perché ha scelto la sua vita sopra quella altrui. Un buffone perché superbo e un falso perché la sua non è vera immortalità.
    "Voi bugiardi..siete stolti se credete che il gioco sia finito"
    Vero. Il gioco non è finito, altrimenti non sarebbero lì al suo cospetto.

    "Fate ciò che volete, quando avrete intenzione di concludere fatemelo sapere"
    Il tono è apparentemente calmo con qualche punta d'ironia qua e là. Esattamente vi dice in faccia chi siete. Ciò che avete fatto, ciò che avete detto. Superbi dominatori, vigliacchi senza onore, paladini sbagliati, bugiardi, falsi, corrotti, assassini, ingannatori. Tutta una razza di individui che fregavano il prossimo, in un modo o nell'altro. Con piccolissime conseguenze o grandi. Bugie semplici o complesse, cose di poco conto o di vitale importanza. Fate ciò che volete, vi ha detto, facendo capire di non dare peso alle vostre parole, minacce e metodi.

     
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  7. Marcus «
     
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    MARCO OCTAVIAN
    Mi lasciai cullare da quella nenia antica come l'universo stesso, un gorgogliare che fuoriusciva fin dalle viscere della terra, coprendo le parole della giovane donna che, seppur arrivarono chiare alle mie orecchie, non riuscirono a filtrare fino al cervello, ormai abbandonato ad una volontà non completamente mia. Avanzando non notai nemmeno la barriera di vetro dinanzi a me, l'impatto non fu estremamente doloroso, in parte perché ormai il corpo non pareva più il mio, in parte perché quella lastra non era troppo spessa ne tanto meno resistente, di fatto la superficie si ribaltò, coinvolgendo altre superfici invisibili in un effetto domino continuo, fino ad infrangersi al suolo in un rumore assordante di vetri rotti.
    Tutto ciò non mi importava.
    Nwog k'yarnakagl y-r'luh.
    Ancora più forte, uccidi la ragazza, stringi le tue dita attorno al suo delicato collo e poi stringi ancora.
    E ancora.
    E ancora fino a quando il suo volto non sarà ancor più bianco e tumefatto.
    Fino a quando i suoi polmoni non saranno vuoti e sgonfi.
    Fino a quando Io non ti dirò di fermarti.
    E così avanzo incessante sopra quella landa di affilate lame trasparenti, scricchiolano sotto le mie scarpe mentre procedo inesorabile, il volto inespressivo e una calma contorta nei miei movimenti. Non sto correndo e non sono in preda ad una furia cieca, sembro quasi stare passeggiando in un attacco improvviso di sonnambulismo anche se i miei occhi sono sbarrati e aperti mentre la bocca è serrata in una espressione senza sentimenti.
    Nwog k'yarnakagl y-r'luh.
    Ubbidisci alla mia voce piccolo uomo, perché io ero con te fin dall'alba e sarò con te anche al tramonto.
    Strangola-la-ragazza.
    Procedo incessante con le dita contratte e la voglia di stringerle attorno al delicato collo della nostra carceriera.
    ----------------------------------------------------------------
    [STATO FISICO] ok
    [STATO MENTALE] Nwog k'yarnakagl y-r'luh.
    [TECNICHE UTILIZZATE] X

    [ELENCO PASSIVE]
    • Esperienza: Combattere con intrugli chimici può sembrare alquanto difficoltoso per quelle persone non abituate alla manualità da laboratorio; mescere, dosare e calcolare sono azioni difficili da seguire durante i ritmi incalzanti di un duello ma assolutamente non impossibili: per una persona esperta, che è abituata a creare giornalmente certi composti chimici, queste azioni sono naturali quasi quanto respirare o muoversi, ecco dunque che grazie all'esperienza chimica acquisita negli anni e, inoltre, ad una buona preparazione e organizzazione dei materiali prima di uno scontro, un esperto chimista può utilizzare le sue tecniche in combattimento in maniera praticamente istantanea.
    [Durata: passiva]
    (Effetto: istant casting)


    • La malattia: Al mondo esistono una moltitudine di virus, patologie e malattie rare; la maggior parte di queste è conosciuta e classificata, altre sono estremamente più sfuggenti, mutando in continuazione da organismo ad organismo. Ad ogni modo ci sono ben poche malattie che sono totalmente ignote alla comprensione medica umana, una di queste sfortunatamente affligge la zona cerebrale di Octavian fin dalla sua nascita. Questa patologia non possiede nome, non possiede precedenti medici ne tanto meno una cura definita, si tratta di una malattia degenerativa estremamente potente che accelera il processo di decadimento delle connessioni nervose, facendo invecchiare la corteccia ad un ritmo accelerato. Molti medici hanno dato al giovane una aspettativa di vita piuttosto breve, riuscendo a prescrivere solo psicofarmaci in grado di ridurre il dolore della piaga. Ad ogni modo questa malattia ha anche potenziato le capacità mentali del giovane, rendendolo più acuto e sveglio dell'umano medio, questo si traduce in una capacità maggiore di resistenza a stress in combattimento, a discapito tuttavia di un ben evidente handicap fisico.
    [Durata: passiva]
    (Effetto: incremento energetico +10%, malus fisico -50% resistenza)
     
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    Umbrella gli si fece vicino, e lo Skeksis gli avrebbe volentieri menato un ceffone pregno di sdegno, se avesse avuto le mani libere. Dopo tutto ciò che aveva fatto per lui, nel deserto, quell'ingrato ora-
    Un momento... Stava forse cercando di liberarlo?!
    "Vuoi dire che non sei in combutta con la pulzella?" Domandò, con espressione visibilmente sorpresa. Subito dopo, il muso si piegò in un lieve sorriso: "Mmmh... Piano con gli elogi, Umbrella-caro. E comunque..." Un'occhiata alle catene, rimaste intatte nonostante il "trattamento" subito.
    "Dubito potrai intaccarle in questa maniera. Sono magiche."
    Lo confermò la stessa bimbetta poco dopo. Eppure, inspiegabilmente, decise di liberare la divinità. Essì, ora skekDor poteva sentire il potere del Cristallo. Di nuovo. Se avesse voluto, avrebbe trasformato l'intera stanza in una fornace con uno schiocco di dita.
    Però, adesso il germe del dubbio aveva attecchito in lui.
    In fin dei conti, al di là di ciò che potesse esser capitato agli altri, cosa mai aveva fatto quella piccola mortale a un dio come lui? Niente, ecco cosa. Una piccola perdita di tempo, l'illusione d'averlo in pugno. Tsk! Solo un mortale si sarebbe arrabbiato per quisquilie del genere.

    Vide uno dei tre -Marco- avanzare verso la pulzella. Non disse né fece nulla per impedirglielo.
    Quando i muri di vetro caddero, però, non poté fare a meno di socchiudere gli occhi per la gran gazzarra che seguì. I corni musicali sulla sua schiena iniziarono a emettere lugubri litanie d'intensità sempre maggiore. Il frastuono aveva risvegliato i Podling. Meraviglioso!
    Marco, piuttosto... Chissà cosa aveva. Sembrava proprio fuori di sé, così tanto da camminare sui pezzi di vetro fregandosene delle conseguenze.

    Lo Skeksis si passò un lucido artiglio sul mento, mugugnando compiaciuto a quella vista. Era sempre un diletto vedere esseri dotati di senno e apparentemente calmi e posati andare fuori di testa a quella maniera.
    Intervenire? Affatto! Ci teneva al ragazzo, ma voleva anche scoprire a cosa si riferisse la giovane quando diceva che "il gioco non era finito". Ora, se i suoi non erano semplici bluff, certamente avrebbe fatto qualcosa per evitare di finire strangolata.
    Quanto al mezzo-Mistico, aveva le mani libere e tutto il tempo per togliersi un altro sfizio.
    Tra poco avrebbe scoperto le reali capacità dell'aguzzina, ma... voleva anche sapere se fosse reale o, come con gli imp, frutto di un'illusione.

    Incrociò le dita e sembrò non far nulla. Dentro, in realtà, si stava concentrando intensamente. Espanse le sue sensazioni, iniziò a percepire delle anime. L'essere caprino e Umbrella furono i primi, giacché gli erano vicini. Erano reali, dunque.
    Poi Marcus. Povero ragazzo, aveva promesso di curarlo... Che stupido!
    E infine lei... Ora, se non avesse sentito niente, avrebbe avuto la certezza di trovarsi in un'altra illusione

    Salute: 100%
    Sanità Mentale: 60%
    Stamina: 100%
    Mana: 60%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Arma naturale:
    Seppur avverso al duello corpo a corpo, skekDor può in caso di necessità ricorrere al duro becco ricurvo per infliggere dolorose ferite agli avversari più ardimentosi

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    Tecniche utilizzate:

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, a prescindere dal fatto che questa sia eventualmente mascherata da Abilità Passive. Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio]


     
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    Probabilmente Skekdor aveva ragione: gli umani sono degli stupidi. Perché creare tutto ciò? Che senso aveva mettere dei perfetti sconosciuti ad affrontare delle crudeli prove per poi lasciargli una sola via di salvezza, la più crudele e infima che possa esserci, per poi giudicarli dall’alto verso il basso per le loro azioni?
    La folle corsa del giovane verso la sua aguzzina era più furiosa che mai, e nemmeno lo strepitare dei vetri infranti e dei successivi canti lugubri dei Poddling lo fecero minimamente sussultare.
    Il frastuono risuono forte e pungente alle orecchie di Umbrella che nel tentativo di resistere a quel rumore strinse gli occhi e inchino leggermente la testa verso il basso per poi riprendersi con lo sguardo cruce verso la giovane donna che oltre i vetri ormai in frantumi si dilettava in una sadica risata mentre divertita osservava la disperata corsa del ragazzo. Ormai pochi metri separavano i due, ma la risata malefica non sembrava voler cessare, anzi, più i secondi passavano e più aumentava il tono dando l’idea di un divertimento sempre maggiore per l’aguzzina.
    Le mani di Marco ormai aveva quasi raggiunto quel delicato collo, pronte a riversare tutta la sua furia e la sua rabbia in una morsa mortale per la ragazza, ma poco prima che i due corpi potessero raggiungere un contatto, tutto in un battito di ciglia svani; un leggero luccichio di simil polvere si sparse nell’aria illuminata dai raggi del sole e si riverso tutto intorno a loro prendendo il posto della stanza e della ragazza. L’offensiva fuori controllo di Marco andò a vuoto, mentre Umbrella iniziò a guardarsi intorno preso alla sprovvista dal quel finale inaspettato.
    Tutto si rivelò essere solamente una farsa, tutto ciò che avevano visto, sentito e provato non era altro che un’illusione di alto livello. Tutti si erano lasciati fregare da un banale trucco, da un’immagine che in realtà era solo nella nostra mente.
    << Tsk! >>

    Spazientito e irritato, come capi che non avevano fatto altro che prendersi gioco di lui e che sembrava trovarsi in una delle vie stranamente desertiche di Merovish, se ne andò, senza rivolgere la minima parola né a Skekdor né agli altri.

    Stato fisico: ottimo
    Stato mentale: Arrabbiato - triste- frustrato

    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 65%
    Mana: 65%

    Tecniche attive usate:
    _Wind Element - Heat up: Con un semplice movimento della mano,sfruttano il potere del vento, è in grado di portare liquidi e solidi a temperature molto alte in modo tale da farle evaporare o addirittura sciogliere ad una distanza massima di 7metri
    [Consumo: Medio]

    Tecniche passive:
    -Blink: Passiva di instant casting

    -Keep calm and reflect: prima di ogni combattimento, riesce a concentrarsi in modo da controllare al meglio ogni cosa che lo circonda. permette un 10% di energia in più iniziale.

    -Radar: Capacità di percepire nitidamente -anche senza poterlo vedere- ogni cosa fisica e concreta che sosti o si muova nella propria sfera prossemica; il potere non funziona attraverso barriere architettoniche.
     
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8 replies since 2/7/2016, 15:02   178 views
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