[Quest] Can You Escape, Umbrella?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous


    "Pronto? C'è nessuno?"

    Una voce ti sveglia. Ti ritrovi seduto con la schiena appoggiata al muro. Apri lentamente gli occhi, la stanza in cui ti trovi è scarsamente illuminata.

    "Pronto? Che qualcuno risponda!"

    Ti desti completamente, sgrani gli occhi. La tua mente è confusa, non hai idea del motivo per cui ti trovi lì in quella stanza spoglia. Gli unici elementi sono: un tavolo e una figura umana. Focalizzi l'attenzione su quest'ultima. Si tratta di una ragazza intenta a comunicare attraverso uno strumento tecnologico. Lo conosci bene, ha l'aria di essere una radiotrasmittente.

    Bzzz - "Merda!"

    La giovane, più bassa di te, è intenta a girare la rotella laterale con insistenza, sembra che il dispositivo non funzioni bene e lo è anche a giudicare da quel rumore prodotto. Lei comincia a passeggiare per l'aula nervosamente, poi rivolge lo sguardo su di te. Si accorge che sei rinvenuto.

    "Sei sveglio! Finalmente!"

    Si avvicina a te tempestivamente, non la conosci e forse nemmeno lei conosce te. Porta un pantalone lungo e una canotta. Le braccia nude sono segnate da un paio di graffi, la faccia è in parte sporca di sangue e il sudore sulla fronte rende tutto più confuso. Svariati dubbi ti attanagliano.

    "Meno male, stai bene? Ti ho trovato qui"

    Ti chiede, si preoccupa di te, afferma di averti trovato. Cosa vuol dire? Tu non ricordi assolutamente come sei finito lì, più ti sforzi e più realizzi quanto sia inutile provare ad affidarsi alla memoria. Anche ciò che facevi prima ti pare annebbiato.
    "Senti, so che sei confuso e lo sono anche io, ma non possiamo stare qui troppo tempo, ci troveranno"
    Si allontana nuovamente di qualche passo, la radiotrasmittente pare aver ripreso vita, un rumore proveniente da esso richiama l'attenzione della giovane.

    Bzzz - "Pronto? Non potrò.." - Bzzz - "Merda! Non funziona!"

    Getta per terra l'aggeggio. Questo fa una scintilla e si spegne definitivamente. Se ci pensi, puoi comprendere varie cose. Sembra che ti sia successo qualcosa e che tu sia finito lì in qualche modo. Dev'essere un posto pericoloso, perlomeno non sei da solo. Noti due entrate prive di porte, una opposta all'altra, sulle due pareti laterali in fondo.



    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 105%
    Mana: 105%

    CITAZIONE
    Azioni disponibili:
    Porta
    Domandare
    Altro
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Art Full of Meat

    Group
    Member
    Posts
    2,471

    Status
    Offline
    << Parlato >> - " Pensato "

    La mente vuota, Il buio più totale, e poi una voce.
    Gli occhi di Umbrella si aprirono lentamente, mentre la sua cognizione del tempo e dello spazio sembrava offuscata. La voce di una donna lo svegliò. Tentò di riprendersi mentre un forte dolore alla testa lo pervase, si portò una mano a coprirsi il viso come a voler attenuare il dolore di quelle forti pulsazioni che sentiva nella sua testa mentre l’altra mano si appoggiò al muro dietro di lui in modo che potesse aiutarlo un minimo a rialzarsi dandogli anche un punto di riferimento. La schiena appoggiata al muro mentre il mal di testa sembrava velocemente dissolversi e la vista tornava a farsi più lucida; tra le dita della mano ancora a sorreggere il suo volto riuscì a malapena a distinguere i dettagli di quella spoglia stanza: un tavolo, una ragazza e quella che sembrava essere una piccola radiotrasmittente con cui la donna era intenta ad armeggiare.

    "Sei sveglio! Finalmente!"



    La ragazza si avvicinò a Umbrella rapidamente. La mano sembra non volersi staccare dal viso mentre osservava la ragazza

    <<cosa…
    Dove mi trovo? ... >>


    Il suo sudore raggiunse leggermente l’olfatto di Umbrella, mentre l’altra mano, lentamente, si porta verso il viso della ragazza come a voler confermare che quell’intenso rosso che vedeva sulla sua guancia fosse effettivamente sangue. La ragazza sembrava preoccuparsi per lui, gli parlò di qualcuno che sarebbe venuto a cercagli, ma per quanto all’interno del cranio di Umbrella fosse passato il mal di testa, in quel momento non riuscì a percepire a pieno le sue parole.
    Lei dopo poco si allontanò di nuovo con la stessa rapida con cui lo aveva raggiunto, così facendo, tornò a testare il funzionamento della radiotrasmittente. Purtroppo inutilmente.

    Bzzz - "Pronto? Non potrò.." - Bzzz - "Merda! Non funziona!"



    La ragazza, in un momento di impeto di rabbia gettò a terra la radiotrasmittente, compromettendone definitivamente cosi il suo possibile funzionamento.
    Il Colpo dell’oggetto frantumato a terra risvegliò Umbrella, riportandolo cosi alla realtà, una realtà ricolma di incubi e dubbi che in un attimo attanagliarono la sua mente. La paura per un attimo lo pervase, una forte scarica di adrenalina per un secondo sembrò velocizzare il battito del suo cuore mentre realizzava ciò che gli era accaduto. Paura, quello stato di apprensione e repulsione che uno prova in prossimità di un vero o presunto pericolo, ecco! Era proprio quello che Umbrella aveva provato in quel momento.
    La prima cosa che vide, fu la sua mano ricoperta da un leggero telo come se fosse avvolta da una lunga bandana; era la tenuta da camuffamento che usava per le missioni in incognito d’agente. Il suo sguardo lentamente si spostò sul resto della stanza dove oltre al tavolo e alla ragazza, questa volta notò anche le due entrate infondo alla stanza prive di porta, che fino a poco fa aveva ignorato. Successivamente si guardò rapidamente intorno a se, nella speranza di trovare il suo prezioso ombrello che a suo malgrado, sembrò non esserci. La mano destra si strinse in un forte pugno a quella scoperta, mentre osservava la ragazza di fronte a lui.

    << Hey tu! ... >>
    Cercò di richiamare l’attenzione della ragazza
    << Sai dove ci troviamo?
    Cos’è questo posto? >>

    Il suo sguardò si spostò un attimo sulla radiotrasmittente ormai frantumata
    << Chi era alla radio poco fa? >>

    << E come mai hai il viso sporco di sangue? ... >>

    Una serie di domande invasero la sua mente, e cercò di esporre quest’ultime alla sua “nuova amica” di avventure, nella speranza di ottenere qualche informazione in più su quel macabro luogo.

    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 105%
    Mana: 105%
    -----------
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Confuso
    Energia: 110%
    Azioni: Domandare

    Tecniche attive: //

    Tecniche passive:
    -Keep calm and reflect: prima di ogni combattimento, riesce a concentrarsi in modo da controllare al meglio ogni cosa che lo circonda. permette un 10% di energia in più iniziale.
    -Radar: Capacità di percepire nitidamente -anche senza poterlo vedere- ogni cosa fisica e concreta che sosti o si muova nella propria sfera prossemica; il potere non funziona attraverso barriere architettoniche.
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous


    <b>"Posso capire tu abbia bisogno di risposte immediate"

    Ti riferisco la ragazza. Sospira profondamente portandosi entrambe le mani alla faccia. Solleva la testa e lascia cadere le braccia.

    "Purtroppo ne so quanto te, se non qualcosa in più"

    Continua, ti fa capire quindi che lei pare essere nella tua stessa situazione. Eppure non deve essersi svegliata assieme a te. Le tracce di sangue sono fresche, puoi comprendere che è venuta da un'altra parte e che, fortunatamente, ti abbia trovato.

    "Mi sono risvegliata in un'altra stanza. Dobbiamo trovare subito un'uscita, questo posto è pericolossisimo e.."

    Abbassa lo sguardo osservando la radiotrasmittente e suoi piccoli frammenti vicino.

    "Non so se tu ricordi qualcosa, io non so come sono finita qui"

    Non ti servono altre conferme per capire, se ciò è pur sempre vero, che lei è del tutto e per tutto una come te. Una prigioniera, una dispersa. Qualcuno che, per qualche motivo, è stata prelevata e condotta in questo ambiente pericoloso. Ma che vuol dire pericoloso?

    "Non è niente..stavo comunicando con uno come noi, ma credo che..non lo so.."

    Esita nelle parole, mentre il suo sguardo rimbalza in vari punti della stanza. Cerca le parole, cerca di autoconvincersi che quel problema alla radiotrasmittente fosse solo una normale perdita di segnale. Solleva nuovamente lo sguardo sospirando e trattenendo il nervoso.

    "Non possiamo stare qui a lungo, dobbiamo correre, non c'è tempo"

    Due passi verso di te, come se volesse afferrarti il braccio e invitarti a seguirla. Poi un forte rumore, la ragazza si paralizza prima ancora ti sfiorarti, tutta la stanza trema. Numerosi rumori meccanici provengono dalla porta di sinistra.

    "Oh no! Sta arrivando! Dobbiamo correre!"

    Non hai la più pallida idea di cosa stia succedendo. Però sai per certo che sta per arrivare qualcosa e che non c'è tempo per riflettere o esitare. La ragazza si volta e comincia a correre verso la porta di destra. Ti conviene fare lo stesso, o almeno questo è il consiglio generale, ma nulla ti vieta di agire in altro modo.



    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 105%
    Mana: 105%

    CITAZIONE
    Azioni disponibili:
    Porta Sinistra
    Fermare la ragazza
    Attendere
    Altro
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Art Full of Meat

    Group
    Member
    Posts
    2,471

    Status
    Offline
    << Parlato >> - " Pensato "

    "Posso capire tu abbia bisogno di risposte immediate"



    Pure la ragazza sembrò piuttosto turbata da tutta quella situazione e anche lei, da ciò che disse, sembrava essersi ritrovata a giocare a quel perverso gioco creato dalla mente di chissà quale malato. Però, a Umbrella, c’era qualcosa in lei che non lo convinceva, forse era stato quel brutto risveglio e quella situazione a renderlo cosi sospettoso, ma il fatto sta che non si fidava, non sapeva nemmeno lui spiegarsi il perché, ma era come un avvertimento dalla sua coscienza che gli diceva di non fidarsi, ma lui quando mai a ascoltato la sua coscienza?

    "Purtroppo ne so quanto te, se non qualcosa in più
    Mi sono risvegliata in un'altra stanza. Dobbiamo trovare subito un'uscita, questo posto è pericolossisimo e.."



    “In un’altra stanza? E come ci è arrivata qui allora? “

    Troppe cose nella sua testa confusa sembravano non tornare, troppi dubbi ancora da colmare.

    "Non so se tu ricordi qualcosa, io non so come sono finita qui"



    Già, come ci era arrivato in quel luogo? come era potuto finire in quella situazione? In quel macabro posto che a detta delle parole della ragazza era così Pericoloso? Come?

    << Nemmeno io riesco a ricordare nulla, probabilmente siamo stati drogati o qualcosa del genere… >>

    Qualunque fosse stata la motivazione per il quale si trovavano li, la cosa più saggia adesso era sicuramente trovare un modo per uscire da quel maledetto gioco il prima possibile e forse il destino, o forse il gioco stesso, gli aveva dato due possibili scelte; le due porte dal lato opposto della stanza. Entrambe completamente anonime, senza nessun possibile indizio su quale poteva essere la strada migliore. Il buio le avvolgeva entrambe nascondendo ciò che si celava oltre di esse. E oltretutto, il tempo non sembrò essere nemmeno a loro favore.

    "Non possiamo stare qui a lungo, dobbiamo correre, non c'è tempo"



    Dopo quelle parole, come se avesse lanciato un malaugurio su quella situazione già critica di suo, la stanza iniziò a tremare mentre rumori meccanici sembrano provenire dalla stanza di sinistra

    "Oh no! Sta arrivando! Dobbiamo correre!"



    A quei suoni la ragazza rispose con una disperata fuga verso la porta di destra

    << Chi sta arrivando!? >>

    Ma non ci fu nemmeno il tempo di una risposta che dovette prendere una decisione, fidarsi della ragazza e seguirla nella porta di destra, o vedere ciò che si celava dietro quei sinistri rumori meccanici provenienti dalla porta di sinistra?
    L’unica cosa che poteva fare era affidarsi al destino, e sperare che la Dea bendata iniziasse a giocare a suo favore.
    Un rapido sguardo ad entrambe le porte, per poi correre dietro la ragazza. Se voleva capirci qualcosa di più su tutta questa surreale situazione, doveva al meno per il momento rimanere con la ragazza nella speranza di riuscire a farsi dire qualche informazione in più su quel posto.
    Sempre che riuscissero a rimanere vivi abbastanza a lungo.


    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 105%
    Mana: 105%
    -----------
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Confuso
    Energia: 110%
    Azioni: Domandare

    Tecniche attive: //

    Tecniche passive:
    -Keep calm and reflect: prima di ogni combattimento, riesce a concentrarsi in modo da controllare al meglio ogni cosa che lo circonda. permette un 10% di energia in più iniziale.
    -Radar: Capacità di percepire nitidamente -anche senza poterlo vedere- ogni cosa fisica e concreta che sosti o si muova nella propria sfera prossemica; il potere non funziona attraverso barriere architettoniche.
    -----------
    Azioni:
    Altro: Dopo un rapido discorso con la ragazza, al segnale di pericolo dato dal tremare della stanza e dai rumori meccanici provenienti dalla stanza di sinistra, decide con un'attimo di esitazione di seguire la ragazza oltre la porta di destra.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    os7itu


    "Non lo so! Ma mi sta inseguendo!"

    Esclama, uscite dalla porta. Un potente tremore vi fa perdere l'equilibrio. Non cadete a terra, ma siete costretti ad appoggiarvi alla parete. Istintivamente ti volti verso la stanza da cui sei appena uscito. Riesci a scorgere parte di quella che si rivela essere una sorta di..robot? Grosse zampe rettili di metallo. Gli arti superiori sono piegati e le estremità, al pari delle zampe, sono sostituite da due canne rotanti. Leggi un nome: "Garko Fox", stampato al centro del petto. E' alto, sicuramente più della porta, la quale si è magicamente aperta da sola, dato che non puoi vedere il suo volto meccanico e neppure cos'abbia in serbo alle sue spalle. Noti solo due parti di tubi cilindrici sparire dalle barriere archittetoniche.

    "Presto andiamo!"

    Corre lei, veloce, spaventata. La sua voce trema, così come i suoi passi non seguono una precisa retta. Sbanda ogni tanto appoggiandosi sulla parete. Un altro forte rumore vi spaventa. Un rumore distinto, distruzione, esplosione. Si direbbe che quell'affare abbia appena sfondato le porzioni pareti che gl'impedivano di entrare.

    "Veloce!"

    Ti incita, nonostante non sei distante da lei, neppure di un metro. Il corridoio è lungo, ma disseminato di porte. La giovane si ferma alla prima, porta rapidamente le mani alla maniglia e prova ad aprirla. Bloccata. Proseguite rapidi, lei ignora la stanchezza, tu hai appena cominciato. Un'altra porta. La giovane si ferma, porta ancora le mani alla maniglia e prova a forzarla. Niente, bloccata. Ormai realizzate che tutta quella lunga fila di porte non vi possono aiutare a fuggire.

    "Oh no!"

    Si gira lei e fai lo stesso. In fondo scorgi due puntini rossi. Se non si trova un'uscita subito, potreste trovarvi in un bel problema. Un groppo alla gola, l'intrepida riprende la corsa. Deve aver corso parecchio poverina..ma non disperatevi. In fondo a voi c'è l'uscita. Non perdete tempo, non esitate e in un battibaleno vi ritrovate in una foresta. O una serra gigante. Enormi alberi coprono i lati di quell'enorme stanza. Esattamente, si trova al chiuso. Tutto quel verde rinchiuso in una scatola grigia.

    "Forse.."

    Esita, voltandosi ancora. Se magari farai lo stesso, per sbirciare un'ultima volta la profonda e scura galleria, realizzerai che quei punti rossi non ci sono più. Naturale pensare che appartengono a quella macchina, quindi che significa? Che non vi sta più seguendo? Così sembrerebbe dato che non udite alcun eco provenire dalle vostre spalle. Di fronte a voi avete una giungla trasportata artificialmente. Le piante non crescono nel metallo.

    "Sono un po' stanca..devo riprendermi..anf anf.."

    Ansima, non ti chiede di fermarti, anzi, lei stessa prosegue lungo il pontile in legno, solo con un'andatura molto più lenta rispetto alla corsa frenetica di poc'anzi. Sembra davvero una giungla, ogni tanto ti pare di sentire qualche verso di un volatile. Quasi ti dà pace o forse ti inquieta sapendo che quell'ambiente non è abbandonato? Il tuo radar non percepisce nulla, al momento.



    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 85%
    Mana: 105%

    CITAZIONE
    Azioni disponibili:
    Proseguire
    Altro
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Art Full of Meat

    Group
    Member
    Posts
    2,471

    Status
    Offline
    << Parlato >> - " Pensato "


    Un attimo, solo il tempo di rendersi conto di quanto poteva essere critica la situazione per poi uscire dalla stanza in una corsa disperata verso la salvezza, salvezza nelle mani di un crudele destino.
    Come oltrepassano la porta, nemmeno pochi metri che un forte tremore fa perdere ad entrambi l’equilibrio costringendoli a appoggiarsi al muro in modo tale da evitare di cadere. La situazione non sembra migliorare quando sfruttarono quella piccola pausa per girarsi e vedere a cosa erano scampati superando l’uscio; una superfice metallica riflette la poca luce della stanza, una “zampa” di ferro lucido è appena visibile attraverso la porta spoglia nel muro, sgranò gli occhi come comprese ciò che li stava inseguendo: un grosso robot metallico con le zampe da insetto e due canne rotanti. Il battito del cuore iniziò a farsi ancora più rapido di quanto non lo fosse stato fino a poco fa per via della corsa. Preso da un momento di panico a quella vista, Umbrella si volta di scatto, quasi inciampando in un primo momento sui suoi stessi passi per poi riiniziare la sua disperata corsa insieme alla ragazza che lo incita a correre il più velocemente possibile. Poco dopo, un forte rumore di distruzione e macerie raggiunge le loro orecchie. Sembra che quell’affare sia riuscito addirittura a sfondare la parete. Questa volta non si girò, non c’era tempo per girarsi una seconda volta. Solo a quel punto, notò ciò che lo circondava mentre correva; un corridoio, disseminato di porte, che una di quelle sia la via di uscita per quel posto infernale? La stessa cosa sembrò pensare la ragazza che precedendolo iniziò a provare ad aprire la prima porta. Bloccata. La ragazza si diresse rapidamente alla seconda mentre Umbrella provò un disperato tentativo di sfondarla con una spallata, un tonfo risuonò nel lungo corridoio ma nulla, entrambi i tentativi fallirono. Un ultimo rapido sguardo verso quella bestia metallica per notare due occhi rossi osservagli minacciosi. Il fiato sempre più affannoso e irregolare, ma non c’è tempo per farsi prendere dalla fatica o dalla paura, se quella cosa lì avrebbe raggiunti, sarebbe stata la loro fine, l’unica soluzione era rimettersi a correre nella speranza che alla fine di quel corridoio ci fosse la salvezza da loro tanto bramata, e per loro fortuna sembrò essere così.
    Un ultimo disperato scatto per poi ritrovarsi fuori, sì ma… fuori dove? Anche sta volta svariati dubbi attanagliarono la sua mente alla vista di alberi e piante che improvvisamente andarono a sostituire il grigio e la poca illuminazione che fino a poco fa gli accompagnava.
    Ma prima di capire dove si trovavano adesso, lo sguardò si voltò alle loro spalle e sembrò che il loro inseguitore dagli occhi rossi si stancò prima di loro, visto scomparve. Per loro fortuna riuscirono ad avere il tempo per recuperare un po’ di fiato e osservare ciò che gli circondava. Un enorme stanza con una giungla sicuramente artificiale gli circondava.


    "Sono un po' stanca..devo riprendermi..anf anf.."



    << bhe… anche io dopo una corsa del genere…anf… evo riprendere un po’ di fiato… anf anf >>

    Mentre recuperavano le forze, decisero di continuare e inoltrarsi in mezzo a quegli alberi artificiali, per quanto ne sapevano, quel robot poteva ricominciare a inseguirli da un momento all’altro, e farsi prendere alla sprovvista rimanendo lì fermi non sarebbe stata una buona idea.

    << Senti, hai notato anche tu quella scritta sul robot?...
    “Garko Fox”…
    Non è che per caso l’hai già vista da qualche parte?... anf anf…>>

    Il fiato lentamente riiniziava a riprendere un ritmo più normale e tranquillo
    << e poi perché mai mandarci dietro un coso del genere? ... Nel senso, se volevano davvero ucciderci… perché non farlo subito? >>

    Anche sta volta, la confusione della situazione lo fa essere piuttosto diretto, dando voce hai suoi pensieri, ma chi non si farebbe tutte quelle domande in una situazione del genere?


    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 105%
    Mana: 105%
    -----------
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Confuso
    Energia: 110%
    Azioni: Proseguire

    Tecniche attive: //

    Tecniche passive:
    -Blink: Passiva di instant casting

    -Keep calm and reflect: prima di ogni combattimento, riesce a concentrarsi in modo da controllare al meglio ogni cosa che lo circonda. permette un 10% di energia in più iniziale.

    -Radar: Capacità di percepire nitidamente -anche senza poterlo vedere- ogni cosa fisica e concreta che sosti o si muova nella propria sfera prossemica; il potere non funziona attraverso barriere architettoniche.
    -----------
    Azioni:
    Proseguire: Dopo la disperata corsa nel tentativo di scappare dal robot, raggiunge la giungla artificiale per poi decidere di seguire la ragazza nel percorso e porgergli un paio di domande durante il tragitto.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    a3ac73f5235fd2d48b31f581253b6c42


    Proseguite, certo. Non c'è motivo di rimanere lì in attesa che quella macchina decida di riproporre la sua presenza con gli stessi intenti. Hai pure ragione a tormentare con le domande, sembra proprio che quel possibile qualcuno non sia del tutto intenzionato a uccidervi. O almeno così credi.

    "Garko Fox..?"

    Ripeté fermandosi, tu fai lo stesso perché state viaggiando assieme. Però..sarebbe anche il caso di tenere sotto controllo la zona in cui vi trovate.

    "Io..non lo so perché..io non so cosa sta succedendo, non so perché sono qui"

    Ti risponde con uno sguardo pietoso, ansiosa sospira temendo per la sua vita. Riprende il cammino, ti soprassa. Condividi le sensazioni della giovane, dopotutto vi trovate lì contro la vostra volontà e non sapete per quanto ancora la vostra vita rimarrà intatta. Tu però non sei spaventato come lei, anzi..non sembri molto preoccupato, confidi nelle tue capacità e, per il momento, non c'è nulla che realmente ti spaventa. Anzi, forse potresti anche scontrarti contro l'automa di prima.

    "Ascolta..ora mi ricordo qualcosa, non di preciso..però mi pare di aver già visto quella macchina"

    Hai una strana sensazione mentre si ferma ancora e ti rivela di avere un poco di memoria. Non perché tu non rimembri nulla e lei sembra aver conservato qualcosa, ma perché percepisci la presenza di qualcuno oltre le grosse foglie degli alberi circostanti. Ti guardi attorno con circospezione, rimanendo in ascolto di quella che, apparentemente, non è in grado di captare ciò che senti tu. Ti afferra il braccio e in quel momento riposi lo sguardo su di lei.

    "Ricordo una mostra a Merovish in cui vi era questa cosa..si, doveva essere un omaggio ad un lottatore dell'Arena Nera"

    Quindi la ragazza viene da Merovish. Appena te lo dice, improvvisamente ti pare di ricordare qualcosa di vagamente simile. Strade del Bazar delle Talpe. Pressi dell'Arena Nera. Un vecchio signore di fronte a quel gigante robot immobile e privo di vita. Però..nel tentativo di andare più a fondo, ti blocchi, come se quel ricordo fosse isolato e separato da tutti gli altri. Non sai spiegartelo e non ti viene concesso ulteriore tempo, il tuo Radar richiama ancora la tua attenzione. Scorgì tratti di diverse creature tra le foglie. Poi una di esse esce lentamente con un grugnito continuo. La ragazza sussulta e si avvicina maggiormente a te, tira fuori una chiave inglese e la impugna tremante con entrambe le mani. Non sai quantizzare quante siano e hai modo di osservare bene i tratti della presente creatura. Sembra un rettile bipede. No, aspetta. Gli arti anteriori sono grossi e lunghi, sempre artigliati, tanto da appoggiarsi al terreno come primati. Eppure la sua schiena è eretta, come se fosse in piedi ma a quattro zampe nello stesso tempo. Ora il tuo sguardo si posa sul suo muso: cavità vuote al posto degli occhi, denti deformi..di cui alcuni hanno attraversato lo stesso muso. Apre lentamente le fauci, noti come i denti liberino i fori della carne del muso. Non sembra avere buone intenzioni.



    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 85%
    Mana: 105%

    CITAZIONE
    Azioni disponibili:
    Combattere
    Scappare
    Altro

    N.B.: Decidendo una tra le prime due azioni, hai la possibilità di usare le tue tecniche consumando mana oppure di usare un consumo in Stamina per eseguire azioni con potenziamenti fisici, la scala è la stessa. Non sei obbligato, puoi anche eseguire azioni prive di consumo.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Art Full of Meat

    Group
    Member
    Posts
    2,471

    Status
    Offline
    <<parlato>> - "Pensato"

    "Garko Fox..?"

    Come Umbrella nomina quel nome, qualche frammento di ricordi sembrò tornare nella mente della ragazza
    << Ricordi qualcosa? >>

    Ma la paura prese il sopravvento, bloccando per un attimo il suo filo dei pensieri
    "Io..non lo so perché..io non so cosa sta succedendo, non so perché sono qui"

    Umbrella si rispecchiò in quelle parole, anche lui non riusciva a capire perché e come era finito in un posto del genere, chi potrebbe avere avuto interesse a fargli partecipare a un simile sadico gioco? A questo punto, le teorie passarono dalla possibilità che qualcuno di voler ricavare informazioni riguardo l’organizzazione tramite lui, a pensare che quello non poteva essere altro che il gioco di qualche sadico che da un foro nel muro, si divertva a vederci correre e affrontare strane prove mentre rischiamo la vita.
    Ma farsi prendere dal panico e dalla paura non è mai la soluzione. La paura è una delle peggiori armi che noi possiamo usare contro noi stessi, e imparare a controllarla e a gestirla è stato uno degli elementi base durante il suo allenamento insieme alla divisione.
    << Non ti preoccupare, insieme riusciremo a trovare un modo per uscire da qui. >>

    Dopo una breve pausa, riprendiamo il cammino, quando entrambi di rifermano di colpo;
    La ragazza sembra ricordare, mentre Umbrella percepisse qualcosa. Probabilmente non erano soli. Iniziò a girarsi lentamente su se stesso osservando la vegetazione, nella speranza di capire e casomai precedere sul tempo, qualunque cosa sia. La ragazza invece prende parola, sembra ricordare qualcosa riguardo a quella macchina, dice di averla vista a Merovish, e che doveva essere un qualche tipo di omaggio a un lottatore dell’arena Nera.
    << Merovish!?>>

    L’attenzione di Umbrella che fino a poco fa era rivolta all’ambiente esterno, con uno scatto tornò verso la ragazza. Come sente quel nome, un flashback, per un istante, gli appare in mente, una immagine di uno strano robot accompagnato da un curioso vecchietto. Ma niente di più. Ogni sforzo di ricordare qualcos’altro sembra inutile, quando quella sensazione che ci sia qualcuno, o qualcosa, in mezzo a quella vegetazione non richiama l’attenzione di Umbrella; Un rettile bipede, senza occhi e con denti affilati a tal punto da forare il suo stesso muso. La situazione stava risultando ancora una volta critica, dovevano filarsela il più presto possibile se non volevano che altri di quei cosi gli raggiungessero. Ma scappare in una corsa all’impazzata come poco fa, probabilmente non sarebbe stata una buona idea, visto che con molta probabilità anche quelli fossero un qualche tipo di robot, e probabilmente sarebbero stati molto più veloci quelle bestie di loro. Poco tempo per pensare, e poco tempo per agire, di nuovo.
    Un attimo di concentrazione e una copia identica in tutto e per tutto a Umbrella si presenta fra loro e i rettili. Un rapido sguardo fra il vero e il finto Umbrella e quest’ultimo inizia a dirigersi a tutta velocità verso la creatura spuntata dalla vegetazione per poi gettarsi letteralmente contro di essa nel tentativo di sferrare un calcio diretto al viso dell’animale. Il colpo non avrebbe avuto ovviamente effetto essendo solo un’illusione, ma sperava che questo avrebbe dato la possibilità a loro di scappare distraendo l’animale
    << Vieni! Corri!>>

    Prese per un braccio la ragazza, incitandola a correre insieme a lui lungo il sentiero, ora dovevano solo sperare che quelle “bestie” cadessero nel suo piccolo tranello…

    Stato fisico: ottimo
    Stato mentale: Concentrato

    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 85%
    Mana: 95% (105-10)

    Tecniche attive usate:
    I and I: Grazie a questa tecnica, Umbrella è in grado di creare un'illusione rappresentate una copia identica a lui. Tale copia non potrà recare danno in nessun modo all'avversario, ma questo l'avversario non lo sa
    [Consumo: medio]

    Tecniche passive:
    -Blink: Passiva di instant casting

    -Keep calm and reflect: prima di ogni combattimento, riesce a concentrarsi in modo da controllare al meglio ogni cosa che lo circonda. permette un 10% di energia in più iniziale.

    -Radar: Capacità di percepire nitidamente -anche senza poterlo vedere- ogni cosa fisica e concreta che sosti o si muova nella propria sfera prossemica; il potere non funziona attraverso barriere architettoniche.
    -----------
    Azioni: Scappare
    Procedano nel percorso parlando fra loro, fino a quando non spunta il rettile bipede dalla vegetazione, e allora Umbrella nel tentativo di distrarlo, crea una copia di se stesso che andrà ad attaccare l'animale,senza recarli nessun danno e passandogli attraverso, mentre Umbrella e la ragazza scappano proseguendo nel sentiero.
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    a3ac73f5235fd2d48b31f581253b6c42


    Correte come più potete. Il tuo clone, purtroppo, non è servito a nulla. Quella bestia lo ignora, emette un grido, un richiamo. Ora ce ne sono altri tre di quelli, usciti in fretta. Voi fuggite, loro vi inseguono. Una di loro sbuffa agitando il muso, poi carica. Il resto lo imita e in breve li avete alle costole. Fuggite! Correte! Queste bestie sembrano affamate, non per la vostra carne, ma per la vostra vita! Il percorso davanti a voi è alquanto tortuoso. Grosse radici da saltare, tronchi d'albero cui scavalcare e passare sotto. L'irregolarità del terreno stesso non vi permette di avere una corsa precisa e costante. Un passo si rivela più lungo dell'altro, un sasso rischia di farvi cadere, controllare le vostre spalle si rivela pericoloso. Le quattro belve sono veloci, troppo per voi che avete scelto di non usare ulteriori sforzi. Eppure ora ti viene da pensarci. La tua distrazione avrebbe dovuto perlomeno fregarli, un poco forse. Invece sembrano non averla vista. Su alcuni tratti siete costretti a dividervi. Il sentiero si divide in due e istintivamente prendete la direzione a voi più favorevole, a voi più vicina. Nonostante siate in due, dovete sopravvivere, dovete pensare a voi stessi. Lei per prima si stacca da te all'ultimo momento, non ti permette di interrompere bruscamente la tua corsa e rischiare di finire davvero male. Quindi sei costretto a continuare quella via. Gli alberi che vi dividono, tuttavia, vi permettono di vedervi l'un l'altro. O almeno tu la guardi, lei pare non aver mai provato a pensare alla tua vita. A pensarti in generale. Fugge disperata, più stanca di te. Il sentiero biforcata torna a confluire in uno unico. Vi ritrovate assieme. E adesso non hai più dubbi. Dai un occhiata alle tue spalle, per controllare, per sicurezza. Tutte e quattro le belve escono dal sentiero imboccato dalla ragazza. Sembra che stiano mirando a lei per qualche motivo. Lei è esausta, te di meno. Lei è molto spaventata, troppo, tu di meno. Un soldato non si fa cogliere dal panico. Lei è inesperta, tu sai come muoverti. La corsa continua per qualche minuto, non troppi in effetti..e alla fine accade l'inevitabile.

    "Ah..!"

    Odi un gemitto e un tonfo. Volgi lo sguardo su di lei: è caduta, è finita trappola di una radice, un classico. E le stesse bestie placcano la loro corsa. La loro preda è spacciata, si è slogata una caviglia, tenta invano di strisciare verso di te.
    "No..! No! Andate via!"
    Grida disperata voltandosi. Arranca lateralmente con un braccio, poi si rivolge a te con occhi pieni di disperazione, di paura, di lacrime.

    "S-salvami..!"

    Pronunciata quella parola, i mostri senz'anima scattano e tentano all'unisono di massacrarla. Cosa farai? Penserai a te stesso e fuggirai continuando il sentiero oppure proverai ad aiutare la ragazza? Non sentirti in pena, non sentirti male, non vi è nessuno qui che possa giudicarti. Sei proprio sicuro di volerti affidare alla morale? Dietro di te, la porta riesci a vederla. Sembra aperta, forse..



    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 85%
    Mana: 95%

    CITAZIONE
    Azioni disponibili:
    Combattere
    Scappare
    Altro
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Art Full of Meat

    Group
    Member
    Posts
    2,471

    Status
    Offline
    <<parlato>> - "Pensato"


    L’idea di Umbrella per distrarli non sembrò andare a buon fine: l’illusione non ebbe il minimo effetto su di loro, e ignorandola completamente iniziarono a inseguirli a grande velocità. Non c’era tempo per un secondo tentativo, una seconda idea, se volevano riportare la pelle sana e salva a casa tutto ciò che potevano fare era correre, correre più veloce che potevano. Il percorso sembrò più impervio del previsto, grosse radici, sassi e alberi ostacolavano la loro corsa rallentandoli e costringendoli a rimanere concentrati sul percorso più veloce da percorrere, non c’era tempo per girarsi a controllare la situazione, troppo rischioso, troppi secondi preziosi sprecati. L’adrenalina tornò in circolo, facendo aumentare la velocità della corsa ad Umbrella, ma andando ancora una volta a discapito della resistenza, il fiato iniziò a essere piano piano sempre più pesante, e quelle bestie sembravano non voler cedere. La vegetazione gli circondava mentre correvano, e a peggiorare le cose, il percorso gli costrinse a divedersi. Alberi e fitte piante gli separavano, lo sguardo subito dopo pochi metri dalla loro separazione, si sposto verso la ragazza. Riusciva a vederla a stento, a tratti, fra le piante che separavano il loro percorso. Lo sguardo continuava a spostarsi avanti e di lato, sulla strada e su di lei. Guardandola gli sembrò parecchio distaccata, solo concentrata a correre, non si preoccupò per niente di lui, nemmeno una volta si girò nella sua direzione. Gli occhi si fissarono per qualche secondo su di lei, inarcò leggermente le ciglia, quel suo non preoccuparsi per niente per lui in una situazione del genere, troppo strano, c’era veramente da fidarsi di quella ragazza? Questo gli sembrò un po’ inusuale, per quanto si conoscessero da poco, erano tutti e due nella stessa barca, tutti e due nello stesso mare di merda, e preoccuparsi per l’altro pensò che sarebbe stata una cosa normale, qualunque umano con un po’ di buon senso lo avrebbe fatto, ma al momento non cera tempo nemmeno per pensare. Mentre correva, istintivamente vista la sua preparazione, cercò di pensare a un modo per sviare quelle creature, e i rapidi pensieri lo riportarono a ciò che era successo con la sua copia poco fa, sembrava come se non la avessero nemmeno vista…
    "Che seguano il calore e che in realtà non riescano a vederli?"

    Poteva essere, ma gli serviva una conferma. Il percorso si ricongiunse e lui e la ragazza si ritrovarono senza fermare la corsa, il fiato si faceva sempre più rapido, la tentazione, la “curiosità” e la paura lo portarono a girarsi per un attimo: le bestie sembravano aver seguito tutte solo la ragazza, visto che uscirono dal percorso da lei imboccato, questo gli fece ricredere per un attimo della sua teoria, ma ancora non poteva scartarla del tutto. La corsa continua e lei sembra molto affaticata, ma non potevano permettersi di fermarsi, smettere di correre sarebbe significata la morte, e come se le cose non fossero già abbastanza incasinate, un gemito e un tonfo provengono dalle spalle di Umbrella; è caduta. Si fermò impuntando i piedi al terreno creando una piccola nuvola di terra all’altezza dei suoi piedi e creando un piccolo solco per terra. La ragazza era rimasta impigliata in una radice, probabilmente la caviglia era slogata. La guardò negli occhi mentre richiedeva disperatamente un aiuto a Umbrella

    "S-salvami..!"



    Le bestie erano tutte e 4 su di lei. Pensare a se stessi o tentare di salvare la ragazza? Si girò a vedere come continuava il percorso, la porta era li, a pochi metri da lui. La cosa più logica sarebbe stata lasciar la ragazza e scappare, ma qualcosa lo fermava. Non era in grado di abbandonarla. Il pugno si strinse sempre più forte, come a rimproverarsi della scelta che stava per prendere, gli occhi fissi per un attimo sull’obbiettivo, seri, il respiro iniziava a tornare regolare, si piegò per prendere un paio di sassi accanto a lui, 6 per la precisione, li strinse nella mano destra mentre un piede si portava poco più indietro rispetto all’altro. Le bestie caricarono la ragazza, e in quel momento scattò più veloce che poteva verso di loro. Lanciò i sassi in direzione delle bestie, cercò di puntare al loro viso lasciando che le piccole pietre si distribuirono il più possibile in linea orizzontale, in modo da avere più possibilità che il colpò andasse a segno, l’altra mano senza fermare la corsa si porto in avanti, per poi chiudersi, quasi istantaneamente uno strato di giaccio ricopri i sassi rendendoli grossi quasi come un pugno e con una punta affilata che puntava nella direzione delle bestie. La corsa non si fermò, raggiunse la ragazza e gli fece segno di montagli sulle spalle. Se la ragazza fosse salita l’avrebbe portata con se più velocemente che poteva verso la porta, sperando che questa volta il suo diversivo avesse funzionato. Raggiunta essa, si piegò, dandogli la possibilità di scendere per poi tentare di aprire la porta.


    Stato fisico: un leggero fiatone
    Stato mentale: Concentrato

    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 65% (85 -20)
    Mana: 85% (95-10)

    Tecniche attive usate:
    _Wind Element - Freez: Con un semplice movimento della mano, sfruttando il potere del vento, è in grado di portare liquidi e solidi a temperature molto basse in modo tale da farli congelare ad una distanza massima di 7metri.
    [Consumo: Medio]

    Tecniche passive:
    -Blink: Passiva di instant casting

    -Keep calm and reflect: prima di ogni combattimento, riesce a concentrarsi in modo da controllare al meglio ogni cosa che lo circonda. permette un 10% di energia in più iniziale.

    -Radar: Capacità di percepire nitidamente -anche senza poterlo vedere- ogni cosa fisica e concreta che sosti o si muova nella propria sfera prossemica; il potere non funziona attraverso barriere architettoniche.
    -----------
    Azioni:Altro
    Al momento della caduta della ragazza, decide di tentare di salvarla raccogliendo 6 sassi da terra, per poi lanciarli durante una corsa nella sua direzione verso le bestie, per poi congelarle e dandogli una forma appuntita utilizzando la tecnica Wind element a un consumo medio, per poi continuare la corsa prendendo in groppa la ragazza sfruttando un consumo di stamina ALTO per poi dirigersi verso la porta e raggiunta essa tentare di aprirla.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    a3ac73f5235fd2d48b31f581253b6c42


    Bella mossa davvero. I sassi da te raccolti e potenziati attraverso la tua tecnica, si rivelano molto efficaci. Tanto che le loro deboli carni vengono trapassate letteralmente. Fori enormi sparsi a seconda di dove hai mirato. Alcuni alla testa, altri al corpo. Non ti serve fare un controllo completo, le creature rimangono immobili al suolo. Gli occhi della ragazza brillano, le lacrime trattenute, ha temuto di morire. Ha avuto il timore di rimanere abbandonata. Non esita a sfruttare il tuo aiuto. Non è in grado di correre, sei la sua unica salvezza. La prendi in groppa sulle spalle e rapidamente ti appresti alla porta. Nel momento in cui giungi lì, noti che la porta è di quelle automatiche in metallo. E' fatta, potresti pensare..tuttavia, proprio quando credi di poter passare tranquillamente, le ante si chiudono, si scontrano, sbattono una singola volta serrandoti l'uscita.

    "C-cosa?! Perché?!"

    Si riprende immediatamente. Come se sapesse che l'avresti aiutata, che non l'avresti abbandonata. Come se..ora ha un'altra possibilità per sopravvivere. Anche a costo di sacrificare le persone come te. Magari potrebbe essere l'impressione che ti sta dando. Sospetti di lei, ma questo non ti blocca nell'essere altruista nei suoi confronti. Nell'agire per il bene, anche consapevole che non tutti sono abbastanza forti da poter fare quello che fai tu, da poter pensare come te. Un pannello sopra la porta reca le seguenti parole: "Solo uno può entrare". Sotto ai tuoi piedi una piattaforma che ogni tanto, ai bordi del quadrato, s'illumina di rosso. Analizza il numero di persone su di essa. Come lo sai? Affianco alla porta vi è un altro piccolo pannello, stavolta verticale e più piccolo. Vi è scritto il numero digitale "2". Non ci vuole un genio a capire che la dura verità vi impone a fare una scelta. Una drastic e tragica scelta. Guardati attorno, Umbrella, ci sono solo alberi e quella è l'unica uscita.

    "Non è possibile.."

    Tutto è possibile invece. Anche l'esistenza di persone malate. Anche la possibilità di venire prelevati, catturati e infilati in un gioco sadico. A meno che non ci sia una qualche lezione nascosta cui si vuole impartire. Peccato davvero, uno di voi due può proseguire, l'altro..beh..l'altro farà compagnia alla marmaglia di bestie che pian piano escono dalle fronde dei cespugli, alberi e piante. Uno, due, quattro, dieci, venti, cinquanta, cento. Ma quanti sono? Troppi. Troppi per te, troppi per chiunque. Tutti ruggiscono con dissincronia. Il volume è basso, attendono un momento per poi avvicinarsi lentamente verso di voi. Hanno fame, vogliono mangiare. La pressione si fa sentire, il tempo è relativamente poco.

    "Lasciami"

    Odi alle tue spalle. La ragazza ti chiede di abbandonarla. Di proseguire da solo.

    "Non posso salvarmi da sola, non ho speranze. Grazie per non avermi abbandonata, ma ora devi andare avanti.."

    Si asciuga le lacrime incontenibili, senza singhiozzare, sforzandosi di trattenere mentre pian piano la sua voce si fa distorta per l'emozione. La vita è dura. Si presentano scelte di questo tipo..ora ti sembra davvero che ci sia qualcuno dietro a tutto questo. Che farai stavolta, Umbrella? La porta si apre lentamente e il pannello cambia scritta: "Il secondo che passa verrà tranciato". Le ante delle porte brillano, affilate.



    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 65%
    Mana: 85%

    CITAZIONE
    Azioni disponibili:
    Combattere
    Sacrificare la ragazza
    Sacrificare te stesso
    Altro
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Art Full of Meat

    Group
    Member
    Posts
    2,471

    Status
    Offline
    L’idea delle pietre si rivelò ottima, una dopo l’altra le bestie sembrano cadere sotto la pioggia di massi che si rivolgeva contro di loro. Quella era l’occasione che aspettava, la possibilità per entrambi di lasciare quel posto, quell’incubo. Uno scatto verso la ragazza impaurita da tutta quella situazione per poi prenderla con sé e raggiungere la porta il più velocemente possibile, se arrivassero altre bestie come quelle sarebbe un problema, non sapeva se sarebbe stato in grado di difendere entrambi una seconda volta. Quel trucco offensivo, per quanto fosse ottimo, ci sta che un secondo tentativo non sia fortunato come il precedente, se fossero arrivate altre di quelle creature avrebbe dovuto pensare a un qualche tipo di piano, ma non c’era tempo, dovevano uscire da lì, e subito!
    Raggiunta la porta però, dopo un rapido sguardo, la sicurezza di essere finalmente liberi si affievolì in un attimo; le scritte, i numeri, la piattaforma… le porte affilate come lame, gli fu tutto subito chiaro. Chiunque avesse organizzato quel “gioco” voleva che solo uno di loro ne uscisse vivo. Osservò la porta in ogni dettaglio scorrendo rapidamente con gli occhi su ogni angolo della porta e della piattaforma nella speranza di trovare una soluzione per salvare entrambi, ma sembrava non trovare nulla, non riusciva a pensare. Per quanto potesse essere preparato, quella situazione di instancabile frenesia offuscava anche il suo di ragionamento, e più cercava di sforzarsi a pensare a qualcosa, più l’adrenalina e la paura aumentavano offuscandogli ancora di più la mente. Il vantaggio guadagnato passò più rapidamente del previsto, e in pochissimo furono circondati. Questa volta erano molti di più. In quella situazione, in quello spazio poco aperto e con una persona da proteggere anche lui si sarebbe trovato in difficoltà ad affrontarli tutti insieme. Quel momento fu la prima vera volta da quando si trovo lì che rimpianse la mancanza del suo fidato ombrello; con quell’arma gli sarebbe bastata un colpo per liberarsi della maggior parte di quelle bestiacce, ma piangere adesso sul latte versato non sarebbe servito a nulla.
    Una soluzione doveva esserci, non poteva finire cosi, morire per salvare una persona che nemmeno conosceva poteva essere un modo nobile di andarsene, ma allo stesso tempo sacrificare qualcuno per salvare sé stesso, purtroppo, non era nella sua indole. Quindi cosa fare?
    Il cervello iniziò a riempirsi di dubbi e domande che sembravano non avere risposta fino a quando la ragazza non pronunciò una parola che gli fece gelare il sangue:

    "Lasciami"



    Non poteva, lei non poteva averlo detto. Non era preparato per questo, lui non poteva lasciarla li, a morire, ma allo stesso tempo, se voleva vivere… se voleva sopravvivere… doveva abbandonarla.
    Tutto in lui gli diceva di sacrificarsi anche se la logica gli suggeriva il contrario, non sapeva niente di lei, poteva essere dalla sua parte come fare il doppio gioco…
    E forse era quella la soluzione migliore, Forse l’unica soluzione.
    Lui aveva sempre creduto che tutti i lavaggi di cervello che aveva subito durante gli allenamenti non avessero mai avuto effetto su di lui, ma probabilmente si sbagliava, un po’ lo aveva cambiato, condizionato, portandolo più a pensare che a seguire le emozioni e la foga del momento.
    Dopo un attimo di esitazione, guardo la ragazza piangere e un piccolo pezzo del suo cuore si frantumo a quella scena e gli occhi si fecero lucidi mentre lentamente attraversava quella maledetta porta.

    << Mi dispiace… >>

    Sorpassate le ante, si voltò verso la ragazza per poi pronunciare quelle dolorose parole, ricolme di dispiacere e tristezza. Un altro piccolo pezzo del suo cuore,
    andò in frantumi.


    Stato fisico: buono
    Stato mentale: scoraggiato

    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 65%
    Mana: 85%

    Tecniche attive usate:
    ///

    Tecniche passive:
    -Blink: Passiva di instant casting

    -Keep calm and reflect: prima di ogni combattimento, riesce a concentrarsi in modo da controllare al meglio ogni cosa che lo circonda. permette un 10% di energia in più iniziale.

    -Radar: Capacità di percepire nitidamente -anche senza poterlo vedere- ogni cosa fisica e concreta che sosti o si muova nella propria sfera prossemica; il potere non funziona attraverso barriere architettoniche.
    -----------
    Azioni:Sacrificare la ragazza
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    400px-Machinedramon


    La porta si chiude. Si schiariscono i vetri e ti è concesso di vedere la fine di quella povera e innocente ragazza. Una donna che aveva pensato di fregarti. Di pensare a se stessa e salvarsi. Poi ha fatto la scelta più nobile..più nobile di quella che avresti dovuto fare tu. Vergognati. I suoi occhi umidi diventano come cascate. Le guance rigate dalle lacrime, l'espressione che man mano di deforma in disperazione. Le bestie si avventano su di lei. La mordono su ogni parte. Strappano la sua carne. Sprizza il suo sangue. I vestiti di spezzano come le sue ossa. Un morso le cava interamente parte del viso. La sua bocca aperta non emette suoni. Ti trovi in una stanza insonorizzata, non puoi sentire nulla di ciò che avviene all'esterno. Un braccio, una gamba, un osso, un altro morso. In poco tempo la ragazza non è più tale e l'unico resto che rimane è quel piccolo lembo di vestito.

    Sei costretto ad assistere a tale scena, giacché apparentemente l'altra porta interna è bloccata. Te lo dice quella spia rossa posta in alto. I vetri si oscurano nel momento della fine..come un film in chiusura. Le bestie si allontanano. Non pensarci troppo, su, ormai è acqua passata. Hai fatto la tua scelta, ora paghi le conseguenze dentro di te. Tuttavia questo non ti concede il lusso di pensare di essere sano e salvo. Ancora devi uscire di lì e..qualcosa sta arrivando. Da un lato della stanza si apre una sorta di porta segreta. L'anta unica si infila lateralmente nella parete rivelando..rivelando quel coso..quel robot! E' enorme, puoi vederne tutti i dettagli: gli artigli metallici, l'aspetto draconico, il materiale grigio, le enormi bocche di cannone poste sulla schiena. E' alto, è uguale all'altro..forse lo stesso. Cambia solo una cosa: è spento. Meno male, vero? Le fessure dei suoi occhi non emanano luce.

    La porta si sblocca, la luce rossa diventa verde e si apre automaticamente. Un lungo corridoio, davvero lungo..eppure riesci a scorgerne la fine. Sembra esserci una stanza, però non hai idea di cosa ci sia lì, troppo lontano per distinguerne i dettagli. Il corridoio è illuminato su alcuni punti da luci rossi distanziate tra loro simmetricamente. Poi un rumore appena varchi tale porta..simile a quello che fanno dei computer quando si accendono. Non è consigliato di voltarsi..tanto spesso i consigli non vengono ascoltati: il robot gigante si accende e non ti serve nessun avviso computerizzato per capire che devi muovere le gambe e filartela più velocemente possibile. Ovviamente non sei costretto ad agire da vigliacco, o prudente a seconda del punto di vista, che si possa combattere un drone di quel tipo? Potresti provarci. Per certo devi fare qualcosa. Ora.



    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 65%
    Mana: 85%
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Art Full of Meat

    Group
    Member
    Posts
    2,471

    Status
    Offline



    Quella situazione era inverosimile. Impossibile! Lui non avrebbe mai abbandonato cosi qualcuno, a un destino così crudele, tantomeno una ragazza. Ma perché allora l’aveva fatto?... PERCHE?!
    Per quanto potesse dubitare di lei, nessuno avrebbe mai mentito a tal punto di morire. Morire per Lui. Per permettergli di sopravvivere a quel malato gioco. Lui non avrebbe mai lasciato che finisse cosi, eppure l’aveva fatto…
    << NOOOO! LASCIATELA ANDARE!...>>

    Mentre urlava quelle parole diede un forte colpo alla porta trasparente con entrambi gli avambracci. Con fatica cercò di trattenne una lacrima.
    Lui non l’avrebbe mai lasciata morire! non credeva di avere nemmeno il coraggio, per fare una cosa del genere, solo a pensare al rimorso che si ha nel sapere, dentro di sé, che qualcuno è morto per te, ha donato tutto ciò che aveva, il suo bene più prezioso PER TE.
    <<lasciatela…
    … lasciatela >>
    la voce si fece più fievole, a quelle ultime parole.

    Non riuscì a trattenersi, appoggiò la fronte al freddo vetro mentre una lacrima scese delicatamente sulla guancia, per poi cadere e frantumarsi nel pavimento, rilasciando per un momento piccole gocce d’acqua luccicanti…
    Doveva esserci una spiegazione. Perché aveva preso quella scelta? forse, spirito di sopravvivenza… NO! Impossibile, tutte scemenze! Avrebbe dato la vita per salvare un’innocente. Allora perché?!
    Forse era sotto effetto di un incantesimo, ma quale maledizione ti porta a salvarti pur di sacrificare un’altra vita al posto della tua?
    Si sentiva come se Qualcuno avesse preso la decisione al posto suo, come se qualcuno o qualcosa lo avesse Costretto!
    A prendere quella decisione, ma ormai era fatta, non si poteva tornare indietro.
    Quando la tortura fini e i vetri si scurirono, si alzò, e in un sprezzo di coraggio e di ira, si asciugo la lacrima con la manica, si girò verso la stanza per poi prendere un lungo respiro e gridare:
    <<dove SEI MALEDETTO BASTARDO!! FATTI VEDERE VIGLIACCO!... E COMBATTI DA VERO UOMO!>>

    In quel momento una porta nascosta fino a quel momento si apri rivelando quello che sembrava un robot, apparentemente spento.
    << Smettila con questi sadici giochetti! >>

    Si calmò un attimo, srotolo parte dei veli che ricoprivano il viso per poi tagliarne un lungo pezzo con i denti.
    Lo stese di fronte a sé prendendo le due estremità con entrambe le mani per stirarlo e lentamente il leggero pezzo di stoffa incominciò a congelarsi, irrobustendosi e andando a formare una dura lastra di ghiaccio con una punta all'estremità
    << perché, perché mi hai costretto a sacrificarla? >>

    Probabilmente era stata colpo sua, era lui che aveva preso quella decisione, ma in quel momento non cera spazio nella sua mente per quella soluzione. Continuava a ripensare e a vedere l’immagini strazianti di quella ragazza mentre veniva mangiata viva da quelle bestie…
    La rabbia e l’adrenalina lo invaserò per un istante, quanto bastava a sferrare un potente colpo contro la testa del robot per tentare di conficcarci la fredda lancia.
    <<se vuoi Uccidermi, VIENI, SONO QUI! vieni a prendermi!!>>

    Concluso il suo sfogo, si ritrovò con il fiatone, più che per l’aver urlato, sicuramente era stato per l’enfasi del momento, ma fatto sta’ che rimase fermo immobile al centro della stanza per un minuto buono, sguardo fisso nel nulla mentre riprendeva fiato e attendeva un qualsiasi tipo di risposta.

    Concluso il minuto, se non avesse ricevuto nessuno risposta disse:<< Se tu non vuoi venire da me, allora sarò io a venire da te! >> in realtà era più un pensiero espresso ad alta voce, che una minaccia, ma poco importava.
    Si incamminò per il lungo corridoio, nella speranza di incontrare chi aveva organizzato tutto questo, e dargli la lezione che si merita.

    Stato fisico: leggero fiatone
    Stato mentale: Arrabbiato - triste- frustrato

    Salute: 100%
    Battito: 100%
    Stamina: 65%
    Mana: 75% (85- 10)

    Tecniche attive usate:
    _Wind Element - Freez: Con un semplice movimento della mano, sfruttando il potere del vento, è in grado di portare liquidi e solidi a temperature molto basse in modo tale da farli congelare ad una distanza massima di 7metri
    [Consumo: Medio]

    Tecniche passive:
    -Blink: Passiva di instant casting

    -Keep calm and reflect: prima di ogni combattimento, riesce a concentrarsi in modo da controllare al meglio ogni cosa che lo circonda. permette un 10% di energia in più iniziale.

    -Radar: Capacità di percepire nitidamente -anche senza poterlo vedere- ogni cosa fisica e concreta che sosti o si muova nella propria sfera prossemica; il potere non funziona attraverso barriere architettoniche.


    Edited by mugna97 - 2/7/2016, 01:28
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    La lancia conficcata nella testa del robot sembra essere una soluzione ideale, magari temporanea, a tenerlo buono. Il freddo ha creato dei problemi interni all'ammasso di metallo e circuiti. Il freddo ha creato problemi nel tuo animo. Hai deciso di sacrificare la ragazza per proseguire, per curiosità, per andare avanti. Curiosità di vita, di vedere le future esperienze. La vita di una sconosciuta non influisce tanto sulla tua? Le tue lacrime dicono il contrario, ma le tue azioni riconfermano. Non c'è alcuna legge che dice di dover andare di fretta. A meno che qualcuno non ti imponga a muoverti. Non stringa i tempo, non ti appoggi una clessidra sul tavolo. Hai fatto la scelta che ritenevi giusta. Lei stessa ti ha indotto a lasciarla morire. Questo ti ha aiutato senza alcun dubbio nella tua scelta. Il forte è colui che sopravvive. L'eroe colui che salva il prossimo. Ma tu non sei né forte né un eroe. Sei un debole, perché vigliacco.

    Sbraiti, ti agiti, ti fermi. Tra tristezza e rabbia, tra rancore e rimorso. Il danno è fatto, ma ora hai dichiarato le tue intenzioni. Hai una tale sicurezza che dietro a tutto questo ci sia qualcuno. E hai totalmente ragione.

    "Sono qui"

    Una voce risuona lungo il corridoio. Le luci rossi si spengono e al loro posto tutto il percorso viene illuminato per bene. Ma non all'improvviso, non in un'ammasso di fotoni. Ad ogni passo, il quadro di pavimento in cui ti trovi s'abbaglia nella luce. Come se i tuoi piedi portassero luce su quel percorso buio.

    Al termine di tale percorso, già da una certa distanza, riesci a distinguere una stanza spoglia. Anzi no! C'è una sedia. La voce proviene da quella stanza. Non voltarti, se lo fai ti accorgerai che tutto ciò che è alle tue spalle sembra venire inghiottito dall'oscurità, dall'assenza di illuminazione artificiale. Puoi vedere solo dove metti i piedi. Puoi vedere solo il tuo obiettivo, la tua meta. Prosegui verso la fine..

     
    Top
    .
14 replies since 2/3/2016, 23:46   294 views
  Share  
.