Tempo di Cambiamenti II

L'appuntamento con Firion viene confermato qualche ora dopo il vostro saluto, con una lettura firmata dal Comandante Verde recapitata direttamente nel tuo alloggio.
L'incontro è fissato per le 8 del mattino, nell'Arena Celeste.



Il post di apertura lo lascio a te: ti specifico solo che il cielo è sereno ed al tuo arrivo non trovi nessuno ad accoglierti. Sentiti libero di specificare eventuali dettagli e/o condizioni di cui pensi di aver bisogno.
Giusto per darti l'idea del format della giocata, non si tratterà di un vero e proprio combattimento da valutazione, quanto più di una scena masterata al cui interno muoverò il mio personaggio come se ci trovassimo in un duello. Questo per due motivi: il primo è che non ho ancora pg con schede convalidate per il nuovo regolamento, pertanto non sarebbe valido ai fini della valutazione. Il secondo (ma più importante) è che lo scopo della giocata non è stabilire un vincitore ma addestrare, e per farlo al meglio potrei aver bisogno di utilizzare qualcosa di cui il mio personaggio al momento non dispone, ma che ti sarebbe molto utile per comprendere eventuali debolezze o altro.
Questo giusto per darti un'idea sul tipo di giocata che andremo ad affrontare. Non ci sono scadenze, per cui sentiti libero di postare come e quando preferisci. Ricordati di riportare fin da subito equipaggiamenti, poteri, famigli e quant'altro a disposizione del tuo personaggio.

Magisterium,
la sera prima dell'addestramento.

Quando il Magister vide la figura del Cavaliere oltrepassare la soglia della sua porta, non riuscì a contenere la sorpresa che prese forma nei suoi occhi. Non che si trattasse di una visita sgradita, conosceva bene il Comandante Verde: Drusilia ne cantava spesso le gesta come "il modello che incarnava al meglio l'Aviatore dei suoi sogni". Frasi che avrebbero alimentato molto facilmente la gelosia ed i sospetti della Volpe, se il Gran Maestro non fosse stata solita proseguire con vaneggiamenti riguardo "utilizzare la sua immagine per i manifesti di reclutamento da appendere in giro per il Presidio", o fantasiose sfilate per mostrare le nuove divise all'ultima moda.
Vaneggiamenti, per l'appunto.
...che l'Alfiera era solita trasformare in realtà, ma questo era secondario.
Insomma: Yoko non si sarebbe certo immaginato di ritrovarsi Firion accomodato sulla poltroncina di fronte alla sua scrivania.

« Vorrei chiederti un favore »

Esordì lui, a metà fra il disagio e l'imbarazzo.
Un guerriero ricoperto di armi ed armatura appariva un tantino fuori luogo, fra le mura di un'Accademia della Magia.

« Domani terrò un'addestramento per un Aviatore all'Arena Celeste e... mi piacerebbe che tu fossi presente. »

Le orecchie della Volpe furono leste a rizzarsi, animate da una curiosità in quel momento ancor più viva.
E... sarebbe stato interessante scoprire fin da subito di che cosa avrebbero parlato quei due, se solo la loro voce non si fosse fatta d'improvviso sempre più bassa ed ancor più lontana...

Arena Celeste,
il giorno dell'addestramento.

« Ted! »

La voce del Primo Cavaliere avrebbe richiamato le attenzioni del pugile, arrivato poco prima di lui sul luogo prefissato.
La solita armatura degna del miglior azzurro del Principe d'ogni favola, le numerose armi famose per essere un tutt'uno con la sua persona... Firion era un personaggio alquanto particolare, difficile da confondere per qualcun altro.

« Scusami per il ritardo... »

Aveva tardato solo di qualche minuto, a dire il vero, ma per un Cavaliere rispettoso delle regole come il Comandante quel poco era sufficiente comunque per dover porgere delle scuse.

« Dunque... »

L'Arena era ovviamente deserta, quel giorno. Nonostante si prospettasse una bellissima giornata difficilmente qualcuno si sarebbe presentato nelle tribune al sorgere del sole. Non per un evento programmato in così poco tempo, perlomeno.
Forse sarebbe stato meglio così - pensò fra se e se il Cavaliere, mentre a passo moderato si apprestava a raggiungere il pugile al centro dell'Arena.

...pronto per iniziare?
...pronto per iniziare?

La Volpe, di sicuro, non vedeva l'ora.

SPOILER (clicca per visualizzare)

Come forse avrai intuito dalle ultime due frasi, a presentarsi dinnanzi a te non è Firion, ma... beh, una sua illusione, manovrata da Yoko.
Ebbene sì: per l'occasione non mi limiterò ad utilizzare un solo personaggio, bensì due. Questo poiché entrambi dispongono di poteri che ci torneranno particolarmente utili per l'addestramento, vedrai poco per volta... per non rendere il tutto ingiustamente sbilanciato (più di quanto già non lo sia ) ovviamente io disporrò di un'unica risorsa di mana, pari al 110%. Sia che utilizzi un potere di Yoko o un potere di Firion, attingerò alla stessa risorsa energetica.
Ovviamente li utilizzerò in maniera intervallata: o uno o l'altro, non tutti e due insieme.

Non ti preoccupare, comunque: come dicevo prima si tratta di un addestramento e non di un combattimento valido per la valutazione. L'obbiettivo è quello di aiutarti, non massacrarti a caso. Non sgraverò senza motivo solo per il gusto di farlo.

Detto questo... nello spoiler a seguire riporto tutte le passive di Yoko, di cui dovrai tener conto per questo turno.
Le tecniche illusorie che ha utilizzato in questo turno sono la seguenti:
- False presenze: per presentarti un falso Firion
- Attento a ciò che vedi: per occultare la loro presenza. Sia Yoko che Firion si trovano sulle tribune, ma tu non riesci a vederli poiché l'illusione di una gradinata vuota si sovrappone alla loro presenza.

Incarico per questo turno: riesci a scoprire che si tratta di un'illusione?

PS: la sovrapposizione del colore blu col grigio è solo per fare il fighetto con la grafica, le voci non si sovrappongono realmente

CITAZIONE

False presenze
Siete davvero sicuri che la persona con la quale stavate parlando fino ad un attimo fa fosse quella originale?
Esteticamente è identico, la voce è esattamente la sua... ha persino il suo stesso odore, e quando gli avete dato una pacca sulla spalla giurereste di aver davvero toccato qualcosa; persino i suoi passi sembrano far rumore! Se nei vostri dintorni è presente la Volpe, beh... fareste bene a prestare attenzione! Utilizzando questo potere, difatti, il demone-argentato è capace di ricreare un'illusione che rappresenta in tutto e per tutto una persona; può essere un individuo realmente esistente/esistito, ed in questo caso la precisione ed il dettaglio con cui verrà realizzata dipenderà fortemente dal grado di conoscenza che l'illusionista stesso possiede (se ad esempio l'ha solo visto in foto non sarà in grado di riprodurre odore o tono della voce -ma potrà provare a farli tuttavia differenti, a scredito della credibilità per chi li conosce-), oppure essere unicamente il frutto della sua fantasia.
Ovviamente il comportamento dell'illusione sarà pilotato dal demone che la produce.
Durata: fino a 2 turni
Consumo: variabile (medio - 1 turno)

Attento a ciò che vedi...
...per quanto possa sembrare vero, non sempre corrisponde alla realtà!
Un saggio consiglio che il demone argentato si augura non venga mai -o quasi- seguito dai bersagli di questo suo incantesimo. Una magia illusoria di tipo visivo, capace di ricreare oggetti differenti ed adattabili a seconda delle situazioni; serve un muro finto che faccia deviare prematuramente il cammino di un ospite non gradito? Niente di più semplice! Un ponte disegnato nel nulla per far sprofondare miseramente le truppe nemiche? Et voilà! Una spada finta da sostituire con quella vera? Tsk, robe da principianti...
Qualora necessario, dipendentemente dal tipo di oggetto, l'illusione sarà in grado di ingannare -oltre che la vista- anche il tatto e l'olfatto.
Durata: fino a 2 turni
Consumo: variabile (basso - 1 turno)

« ...ma quindi usa veramente l'elefante per combattere?? »

La voce del Magister avrebbe raggiunto le orecchie del Pugile in maniera nitida ed inequivocabile, rivelando la sua presenza -al fianco di Firion- nelle tribune. Probabilmente in quel momento Ted avrebbe sentito il bisogno di sfregarsi gli occhi; sia perché aveva visto le sue offensive oltrepassare il corpo del Comandante suo compagno, sia perché ebbe modo nel contempo di vederlo nelle tribune.
Fosse stato abbastanza familiare con quel genere di poteri avrebbe presto compreso di esser stato vittima di un attacco illusorio.

« Ehilà! »

Esordì prontamente il Mago, una volta ottenute le attenzioni dei due figuri al centro dell'arena.

« He-he... ciao, Ted! »

Insieme all'Elessedil si presentò -nuovamente- anche il Cavaliere, questa volta in carne ed ossa.
Aveva l'aria soddisfatta, come quella di un bambino reduce di una qualche furbata. Segno che a star vicino ad una Volpe...

« Mi dispiace averti tratto in inganno, ma... era un test necessario. »

Con un salto agile abbandonò le gradinate, avvicinandosi all'arena senza tuttavia entrare al suo interno.
Lo stesso fece anche Yoko, affiancando il passo del Comandante.

« Mi hai chiesto di renderti un soldato migliore, per Laputa e l'Alfiere. »

L'espressione dell'Aviatore ritornò ad essere più seria, quando ripeté al suo compagno di squadra le parole che egli stesso gli aveva rivolto il giorno prima.

« ...e se al mio posto non ci fosse stata un'illusione, ma un civile?
Se a muovere l'attacco non fosse stato un alleato, ma un nemico?
Se questo non fosse stato un campo di addestramento, ma una battaglia? Una guerra civile, ad esempio. »

Aveva ovviamente approfittato di una situazione orchestrata in modo favorevole, per realizzare l'inganno.
Ma non era questo il punto.

« Se c'è una cosa che Drusilia ha cercato di insegnarmi sin dal primo momento in cui sono entrato a far parte degli Aviatori, è la necessità di riuscire a distinguere il nemico.
L'avere una mente forte, in grado di resistere a qualunque tipo di inganno.
"Come puoi difendere gli altri, se non sei in grado di capire chi devi proteggere da cosa?"»

Era una frase che l'Alfiere aveva rivolto a molti dei suoi soldati, nel corso degli anni.

« E' per questo motivo che oggi ho portato con me il Magister Saddler: sono in pochi su Endlos a eguagliare la sua abilità nell'arte dell'inganno. »

« Beh... »

Riprese nuovamente la parola la Volpe, che in silenzio per troppo a lungo di sicuro non ci sapeva stare.

« ...se con pochi intendi nessuno »

La mano del Demone si posò delicata sulla ciocca argentata, pronta a farla svolazzare per aria con fare scenico e sprezzante.

« direi che ci sei andato vicino! »

Ecco...

« ...Drusilia mi aveva avvisato di questa eventualità. »

Riprese il discorso il giovane Comandante, visibilmente imbarazzato.

« Insomma, dicevamo!
Il Magister mi darà una mano in questo addestramento: il primo passo è stato coglierti di sorpresa, per vedere come avresti reagito.
Ora, invece, sei conscio di aver davanti a te un avversario in grado di ingannarti. »

« Il più bravo, specificherei. »

« Sì, il più bravo. »

Tagliò corto ancora una volta Firion.

« Dicevo... il passo successivo sarà invece quello di valutare la miglior difesa da adottare contro attacchi di questo tipo, ora che ne sei consapevole. »

E non era affatto detto che esserne consapevoli fosse un vantaggio.
Un cenno del capo del Cavaliere verso Yoko, e quest'ultimo iniziò ad incamminarsi verso il centro dell'arena.

« Dunque... »

Le mani si allargarono dal corpo della Volpe, spalancando i palmi delle mani in direzione del suo avversario, e...



« Shall we dance?»

...momento di silenzio.

« Accidenti da quanto tempo non lo dicevo! »

Il colpo di tosse -volutamente rumoroso ed evidente- di Firion cercò di richiamare all'ordine l'Elessedil.

« Sì, sì, ora inizio... »

Nemmeno finì di borbottare in direzione del Comandante, che intorno al Demone si ersero dal terreno sei piante carnivore. Esili all'apparenza, eppur incredibilmente agili e voraci. Creature del Mondo Spettrale, assoggettate alla volontà del Magister.
Che cosa c'entravano delle mimose spettrali con la difesa da inganni?
Beh... la metà di loro erano finte. Semplici repliche illusorie, ma fedeli in ogni dettaglio alla loro controparte reale.
Piccolo particolare: le percezioni su di esse sarebbero state invertite dai poteri della Volpe.
Tre (due reali ed una illusoria) si sarebbero mosse per attaccare Ted sul lato destro, mentre le restanti (una reale e due illusorie) si sarebbero mosse lungo il lato sinistro.
Desiderose di divorare il loro bersaglio.

SPOILER (clicca per visualizzare)

Un piccolo commento sul post precedente: perché mi sono servito di Yoko per evidenziare una carenza difensiva del tuo personaggio (di cui sicuramente eri già al corrente)? Per 2 motivi:
1) mettere alla prova la tua sportività. Questo test direi che l'hai passato alla grande: hai interpretato la situazione nel modo giusto ed hai agito in maniera esemplare, e questo è molto importante! Bravo
2) non è un caso che Firion abbia stressato anche sul parlato riguardo questa debolezza, citando nel suo discorso Drusilia. Infatti, se butti un occhio fra i poteri di gilda, noterai la presenza di una tecnica di difesa contro gli inganni mentali.

CITAZIONE

Volontà Eroica
Si dice che ci sia una ragione per cui il Gran Maestro pretenda che la sua gilda resti composta da volontari. Nessun professionista profumatamente pagato, nessun favoritismo, solo stipendi in grado a stento di garantire la sopravvivenza dell'associato a prescindere dalla sua carica, del tutto dissimili quelli che potrebbe ricevere un qualunque mercenario; questo per dissuadere il più delle anime venali e particolarmente volubili.
Il Gran Maestro non ha bisogno di esperienza, professionalità o forza: secondo lei sono tutte caratteristiche acquisibili con l'allenamento. Ciò che le interessa in un Aviatore è la volontà di scendere in campo per cambiare realmente le cose, la convinzione di essere in grado di rendere il mondo un posto migliore attraverso la propria opera. "Perchè se un guerriero crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere".
Individui simili sono per natura cocciuti, particolarmente capaci di prefissarsi uno scopo e procedere a testa bassa, incuranti di ogni avversità. Qualora fossero in grado di riconoscere un tentativo di manipolazione mentale, non sarà loro quindi troppo difficile opporre resistenza: combatteranno con tutte le loro forze e sconfiggeranno il nemico come hanno sempre fatto. Anche nella loro testa.
Tipo: difesa attacchi psion.
Tecnica variabile: 2pt per l'acquisizione.

Il mio suggerimento è quello di riprenderla e riadattarla alle tue esigenze, integrandoci una passiva di mind-fuck alert + le difese (passiva + attiva) contro le illusioni. E' quel che sto facendo anche io con Firion nella nuova revisione. Penso sia un ottimo spunto per rafforzare le difese di Ted: è un requisito di gilda molto importante.

NB: per quanto riguarda la passiva delle percezioni invertite, per uniformarla al regolamento nuovo considerala solo per percezioni di auree.

PS: scusa la lunghezza del post, ma quando c'è Yoko mi è difficile non cazzeggiare un po'

”Sembra che mi abbiano preso per il …”

A sorridere all'esclamazione del pugile fu ovviamente la Volpe, che dell'inganno ne era il principale artefice. La differenza caratteriale fra il Magister ed il Comandante Verde era a dir poco abissale: alla disciplina e la serietà di quest'ultimo si contrapponeva la spensieratezza e la sregolatezza del primo.
Per il Demone tutto poteva esser ricondotto ad un gioco, ad un divertimento.
Ed ecco che le sue illusioni altro non erano che uno specchio, la manifestazione più fedele dello spirito che incarnava.

”Credo che lo avrei ammazzato di sicuro. Non sarebbe stata una grande gioia, lo ammetto. Il problema è che non mi sono mai ritrovato in una situazione simile, quindi non mi sono mai posto una simile domanda.”

A reagire alle parole successive fu invece Firion, che dalla sincerità del Pugile si riscoprì piacevolmente colpito. Le ammissioni di Ted furono tutt'altro che banali: in pochi avrebbero riconosciuto così apertamente una debolezza difensiva, ma ancor meno sarebbe stati in grado di attribuirsi le conseguenze che questa avrebbe potuto avere -non verso se stessi, ma verso gli altri-.
Forse non se n'era reso conto, ma questo rappresentava un passo d'importanza vitale nella formazione di un Aviatore.

« Difesa efficace, direi. »

La reazione di Ted -guidata dal consiglio del Cavaliere- fu bizzarra eppur appropriata: non si preoccupò di dissipare l'illusione, né fortificò la propria mente per distinguere il vero dal falso. Scelse di avvolgere il proprio corpo d'una luce violacea, come se volesse nasconderlo sotto una coperta.

« E... decisamente, non sono un grande fan delle formalità. »

A dire il vero era solito non rispettarle: cozzavano prepotentemente con i suoi modi di fare.

« Per quanto riguarda il come riconoscerle... vediamo: esistono diversi modi, a dire il vero. Si potrebbe lavorare sulle percezioni. »

Mani dietro la schiena, la Volpe iniziò a passeggiare avanti indietro -come se si trovasse nei pressi di una cattedra, forse per abitudine- agitando di tanto in tanto la sua coda argentata.

« E' tipico degli studiosi, o perché no, di talenti innati.
Gli incantesimi sono animati da trame magiche, da loro intrecci e combinazioni. Attraverso lo studio o l'istinto alcuni sono in grado di riconoscerle, distinguerle da altri incantesimi e valutarne il potere, forti di perizia, studio ed esperienza: una buona padronanza magica permette di fare tutto questo in pochi secondi ed agire di conseguenza. »

Era il caso -in prima persona- della Volpe stessa, che delle arti magiche era diventato studioso sin dai tempi del Casato Elessedil.

« Altri, invece, fanno leva sulla propria volontà. »

Lo sguardo si spostò inequivocabile sul Comandante Verde, segno che era pronto a cedergli la parola.

« E' tipico dei guerrieri, di chi non è in grado -o non ha interesse- nello sviluppare particolare percezioni magiche. Non studiamo su tomi né ci alleniamo con incantesimi, piuttosto lavoriamo su noi stessi. Attraverso la meditazione e l'autodisciplina è possibile rafforzare la volontà, oltre che dominare alla perfezione ogni singola parte del nostro corpo e l'ambiente in cui siamo immersi: in questo modo sarà semplice comprendere che qualcosa non va -quando questo accade- e contrastarlo di conseguenza »

Stavolta sarebbe stato il Cavaliere a presentare se stesso come esempio.
Due possibilità diametralmente opposte, ma non per questo le sole disponibili.

« Quale pensi ti si addica maggiormente, Ted?
Anzi: quale ti piacerebbe sviluppare? »

SPOILER (clicca per visualizzare)

L'idea era esattamente quella, cercare di darti uno spunto in gioco -coerente col personaggio e le sue richieste- per contrastare una debolezza importante. Mi fa piacere che sia stato recepito e non frainteso, ancor più -lo ribadisco- l'hai ruolato con sportività impeccabile

Yoko e Firion si riscoprirono dunque spettatori di una scenetta a loro alquanto insolita.
I suggerimenti elargiti dai due diedero vita ad una discussione fra Ted ed il suo elefante, cosa che Yoko trovò particolarmente interessante. L'analisi del pugile trovò in ogni caso l'approvazione silenziosa sia del Cavaliere che del Magister: la via del guerriero sarebbe stata senza dubbio la più indicata per lui.
Ebbero qualche perplessità riguardo il metodo d'apprendimento o la necessità di sviluppare poteri complementari a quelli già ottenuti, ma questo sarebbe dovuto essere a totale discrezione dell'Aviatore.

« Bene! »

Esordì dunque Firion, soddisfatto.

« Ricordati in ogni caso che puoi contare su di noi, se pensi di averne bisogno. »

Dopotutto lo scopo dell'incontro era esattamente quello.

« Ora... »

Un cenno del capo del Comandante congedò la Volpe, che andò a posizionarsi a passo lento sulle tribune. Sembrava che il suo compito fosse terminato, almeno per ora.

« Dimmi, Ted: c'è dell'altro che possiamo fare per te? »

Finora era stata loro premura evidenziare al pugile l'importanza nello curare un suo specifico punto debole, un qualcosa che era immediatamente saltato all'attenzione del Comandante leggendo la documentazione che Drusilia conservava per ogni Aviatore: punti di forza, debolezze, competenze...
Ora, invece, voleva sapere dal suo compagno se pensava di dover migliorare sotto altri aspetti.
In caso contrario sarebbe stato pronto a proseguire con il duello che gli aveva promesso il giorno prima.