[MxM] CrossRoads

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Le note scivolarono fuori dalle corde del violino cariche di speranza. Quella notte lei non sarebbe stata sola. Da quanto tempo non si sentiva così piena di speranza? Non riusciva a ricordare il giorno in cui tutto era diventato così buio, forse c'era semplicemente nata dentro. L'oscurità d'un giorno d'estate di ventitré anni prima paradossalmente. Ogni tassello della sua vita stava tornando lentamente al suo posto.

    La melodia s'insinuò fino agli strati più esterni del sogno della fanciulla diramandosi in tutte le direzioni in fili argentei. Questi andarono ad aggrapparsi ai modi onirici attorno a quello della fanciulla creando dei ponti evanescenti.


    -I can see you running, running
    Every night from the same darkness
    It's coming, coming
    But you are not alone-


    L'archetto si mosse veloce guidato dalle dita diafane. Jester non era sola, loro stavano arrivando.

    -If you just say the word
    I'll be there by your side
    You make me more
    You make me superhuman
    And if you need me to
    I will save you-


    La Strega tolse il violino da sotto il mento e lo lasciò cadere, questo si dissolse nell'aria.

    -Buonasera Signori miei-

    Disse con un sorriso gentile dando il benvenuto nella sua testa. Attorno alla figura albina si estendeva una vegetazione ricca e florida. I fiori erano di ogni dimensione e colore, perloppiù colori sgargianti in netto contrasto col cielo plumbeo. Il ticchettio della pioggia era una musica naturale e sulla pelle le goccioline erano calde e piacevoli.

    -Mi spiace di avervi riservato questi corpi, ma stasera ho mangiato alcune M&M's e mi è sembrata una cosa carina.-

    La fanciulla non riuscì a trattenere un sorrisetto divertito guardando i suoi compagni sotto la forma di cioccolatini variopinti.


    -D'altro canto l'ho fatto anche per preservare la vostra identità.-

    Detto ciò la Selvatica si lasciò cadere all'indietro e un grosso fungo rosso con macchie bianche si materializzo dietro di lei per farle da poltrona. Poi la fanciulla guardò i suoi ospiti e l'invitò a fare altrettanto con un gesto della mano.

    -Prego signori. Accomodatevi dove meglio credete.-

    A quelle parole fiori e tronchi sbucarono dal terreno in modo da creare un cerchio attorno ad un grosso girasole che fungeva da tavola rotonda. Una volta che tutti furono al proprio posto il Giullare prese nuovamente la parola...

    -Per chi non se lo ricordasse io sono Ela e noi siamo la Morte Multicolore. Il nostro obiettivo è quello di portare su Endlos nuovo splendore attraverso le strade del Chaos.-

    Fece una pausa passando a rassegna col suo sguardo d'onice ognuno dei presenti. Se pur i loro volti le parvero strani lei riconobbe ogni viso. Le dispiacque che qualcuno mancasse all'appello ma si costrinse a sorridere, magari si trattava solo d'un ritardo.

    - Prima di aprire la riunione vi faccio notare che ognuno di voi è collegato al proprio sogno attraverso il filo d'argento che vi ha aperto la strada per arrivare. Se qualcuno non se la sente di continuare può tranquillamente tirarlo e tornare nella propria mente. L'unico effetto collaterale sarà quello di non ricordare nulla di ciò che è accaduto. Inoltre finché siete attaccati al filo _barra_ cordicella nessuno potrà svegliarvi.-

    Nuovamente la Strega attese qualche secondo per vedere se qualcuno se la svignasse. Quando nessuno si mosse le labbra vermiglie della fanciulla si stirarono in una lama pericolosa e compiaciuta.

    -Bene Signori miei... direi che possiamo iniziare il primo incontro con la spiegazione delle strade che percorreremo per arrivare al chaos.--

    Dal mezzo del fiore fuoriuscì un ologramma.


    -La prima si chiama Phoenix, Fenice. Consiste nella distruzione di un'organizzazione importante su un territorio tramite il sabotaggio. Il fine è quello di far risorgere l'ente dalle secondo le regole e i canoni della MxM.
    L'immagine cambiò.


    -La seconda è la Mermaid, Sirena. Questa è basata sul principio di adulare, quindi deviare le decisioni dei membri di un'organizzazione così da modificarne le leggi. Non richiede necessariamente della eliminazione dei suddetti ma mira a uno sconvolgimento.
    Ci tengo a sottolineare che ogni membro potrà percorrere entrambe le vie e personalizzarle.-


    Ela sperò di esser stata chiara. Era da giorni che si esercitava a quel discorso. Anche la sua posizione era stata studiata. Gambe accavallate, spalle aperte e mani unite sui petali gialli. Il suo sguardo era sorridente e la sua voce calma e autoritaria. Era stata brava?

    -Ci sono domande?-
    Concluse decisa il primo round.



    Eccoci qua alla prima riunione. :guru:

    Benvenuti, mettevi comodi.

    Cose da tenere in considerazione:

    -Ela conosce i vostri volti anche se indossate dei confetti giganti.
    -Ognuno di voi è legato ad un/a filo/cordicella d'argento che è la musichetta che vi ha trascinati in questo sogno dal vostro. Se la tirate potete tornare nel vostro sogno ma scordereste ogni cosa.
    -Ribadisco che chi prima posta meglio alloggia quindi può scegliere il corpo.
    - Dato che si tratta di una 'tavola rotonda' perciò il primo a postare sarà alla sinistra di Jes e l'ultimo finirà alla sua sinistra.
    -Scegliete voi la vostra sedia (fiore/fungo/tronco)
    -fate tutte le domande che volete

    SCADENZA 19/06/16

    Divertitevi, grazie a tutti i membri!!!! <3
     
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  2. Siero
     
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    Kuro si era completamente dimenticato dalla promessa fatta ad Ela qualche giorno prima e come poteva ricordare un gigante di quello che sogna visto che per prima cosa non è lui in persona che gestisce il sogno ma la sua mente e seconda cosa per lui lo stile di vita è ammazza mangia dormi non c’è nessuna traccia del ricorda ciò che ti dicono specialmente se non riguarda il cibo ma per nostra fortuna il gigante come di sua abitudine andò lo stesso a dormire nella sua cameretta con il suo pigiama preferito ovvero nudo come mamma gantiga l’ha fatto, se lo poteste vedere capireste che bel tesorino di gigante sia. Il gigante si addormentò immediatamente e in men che non si dica incominciò a sognare il suo mondo preferito, un mondo fatto di cibo che solo lui può mangiare ed ogni volta che mangia altro cibo rimpiazza quello precedente ma questa volta qualcosa di strano si introdusse nel suo sogno. Un filo argenteo compari dal nulla e si avvicino rapidamente alla grande bocca che stava divorando ogni ben di dio, quando il filo arrivò vicino ad essa si fermò come per magia a mezzaria volteggiando graziosamente, la bocca spari e al suo posto apparve il cappellaio che guardando il filo esclama

    < Salve signor filo kishi, Ela ti ha mandato a prendermi kishishishi >

    Detto ciò il cappellaio allungò la mano destra e sollevò l’indice

    < Prego fa il suo dovere signor filo kishishi >

    Il filo legò il dito e incominciò a trasportare la figura fuori dal suo sogno trasportandolo attraverso il terminal dei sogni per imboccare quello di Ela. Al suo interno la figura del cappellaio mutò in un essere molto strano era una palla quasi rotonda color verde con braccia e gambe, indossava un paio di guanti bianchi e di tacchi a spillo molto eleganti e al centro di questa sfera vi si notava una m bianca due occhi e una bocca.

    < Eccomi signorina kishishi >

    La sua voce era diventata quella di una fanciulla una voce delicata e leggiadra ma rimaneva la sua solita risata chiassosa. La palla verde fece un inchino

    < Vedo che sono il primo kishishi gli altri arriveranno a breve mia dama kishishi una domanda cosa sarei io kishi una palla verde un m&m’s cosè? Kishi pensavo che potessi scegliere il mio travestimento migliore kishi avevo preparato la mia faccia con il sorriso e capelli verdi kishishi con un completino viola niente male kishi ed ora mi ritrovo con questa voce da donna shishi non che sia male>

    Nel frattempo altre persone arrivarono sul luogo dell’incontro tutte sempre sotto forma di palle semirotonde dai colori diversi. Appena tutti arrivarono la donna fece comparire fiori e tronchi ove i membri potevano sedersi attorno ad un tavolo girasole molto carino.

    < Con permesso kishi mi siederei di fianco a sua signora Ela la nostra kishi benefattrice kishishishi >

    La palla verde raggiunse il tronco di fianco ad ela e ci si sedette delicatamente accavallando le gambe. Poi Ela incominciò a parlare ricordando l’effetto del filo e spiegando i suoi due possibili metodi per la conquista del mondo una molto carino l’altro meno bello e alla fine delle spiegazioni incominciarono le valanghe di domande che giravano nella testa della M&M’s verde

    < Se non dispiace comincio io kishishi >

    Prese un respiro mentre guardava con i suoi due occhioni le altre palline presenti attorno alla tavola rotondo

    < Sapendo come agisce il me da sveglio preferisco la prima kishishi meglio distruggere che adulare kishishi e quindi che si distrugge? Chi devo eliminare? Chi devo far sparire? Ed infine il metodo per farlo lo posso decidere io? Kishishihsihishsihsihsisihshishisisishsishishhi >

    La pallina smise di parlare per lasciar posto alle risposte ed ad altre domande.
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Difficile dire quale sia il confine labile tra sogno e realtà. Quando ci si addormenta, si prova la sensazione di sentire il proprio corpo lasciarsi andare, espandersi fino a scomparire in una nube di fumo illusoria. Ma qual è il limite? Quand'è, appunto, che la mente passa dalla veglia al sonno? Nessuno sa dirlo.
    Nemmeno lo Skeksis, che del resto aveva la capacità di addormentarsi a comando. Peccato che quel giorno non ne avesse la minima intenzione. Stava passeggiando come suo solito quando, di colpo, avvertì che s'era allentata la presa sul suo corpo. Pensò fosse colpa della parte del Mistico, ma poi s'accorse che... beh, si trovava in un sogno.
    Un sogno lucido, visto che si rendeva conto di star sognando.
    C'era un'umana, di fronte a lui, e tutt'intorno creature dalle buffe fattezze. Ma le avevano fatte con lo stampino o cosa? Tutte quasi uguali, a parte il colore. Tsk!
    Poi l'albina parlò, e lo Skeksis si rese conto d'esser parte anche lui di quel macabro gruppetto.
    "Cosa... Caaaw!!!" Pulpò sgraziato, rendendosi conto di essere anche lui una specie di "coso" globulare. Di colore rosso, per altro. E il verso che uscì dalla sua gola non fu il solito. Ma che razza di voce aveva, ora?
    "Ehi! Sentimi bene. Io non ho problemi a mostrarmi in pubblico, mortale. Perciò spicciati a ridarmi le mie gloriose fattezze!"

    La donna frattanto continuò a parlare, e così skekDor poté riconoscerla. Ela, ora sì che si ricordava di lei. Avrebbe dovuto fare due più due nel momento in cui s'era venuto a trovarsi in un sogno lucido.
    Dunque, anche per le riunioni bisognava vedersi così? Che razza di scocciatura.
    Beh, tanto valeva abituarsi a quel corpo così buffo. Era inutile tornare normale, se tanto l'artificio serviva solo per la durata di quel colloquio.
    Mormorò qualche impropero a mezza bocca, quindi prese posto su un fiore. Si sorprese di riuscirci senza problemi. Non solo non aveva coda e gonna come impiccio, ma le giunture rispondevano meglio del solito.
    "Ah..." Esordì, molleggiando sul fiore quasi volesse testare la flessibilità delle anche.

    La spiegazione successiva della donna comportò due azioni da parte di skekDor: in primis, notò il filo argenteo, che fino a quel momento gli era proprio sfuggito, preso com'era dal ciarlare; in secondo luogo, roteò gli occhi quando gli furono svelati gli obiettivi di quel "circolo".
    Insomma, entrambi i fini lui li perseguiva già di suo. In altre parole, non sarebbe cambiato niente. Solo, se avesse voluto, avrebbe potuto dire di fare quel che stava facendo per gli MxM.
    D'altro canto, avere l'appoggio di più persone -seppur semplici mortali- gli sarebbe potuto tornare utile.

    Il primo a esporre dei dubbi fu un coso rotondo di colore verde. Anche se la voce era diversa dal solito, skekDor riconobbe nella cadenza e nel modo di esprimersi una sua vecchia conoscenza. Certo, poteva essere uno della stessa specie, però...
    Aveva come l'impressione che dietro a quelle buffe fattezze si nascondesse il gigante Kuro.
    Bah! Non erano affari suoi.
    Anzi, visto che si potevano fare domande, non perse l'occasione: "I sogni sono la via che preferisci per palesarti, mia cara. Ma questo è un dono che hai tu... e forse io, coff-coff!" Bisbigliò l'ultima frase, schiarendosi la gola: "Ma come ci si potrà sincronizzare tra noi, o invocare una nuova riunione, qualora tu fossi impossibilitata a fungere da ponte?"
    Aveva cercato e trovato il pelo nell'uovo, come al solito. Un dettaglio puramente "burocratico", ecco cosa

    Salute: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10%]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:


     
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    Non aveva idea di cosa fossero le M&M's, ma a giudicare dall'aspetto, dovevano trattarsi di strane palline colorate. Fatte di cosa? Zucchero? Comunque non era quello il momento di pensare a una questione così futile, avendo una conversazione all'interno di un sogno, a cui doveva prendere parte. Era stato invitato da Ela, la quale lo aveva attirato parlando della fantomatica Morte Multicolore, un'associazione le cui mire, erano quelle di creare una Endlos migliore. Ma era veramente così? Sicuramente l'avrebbe scoperto in tale data, valutando quanto effettivamente potesse sentirsi coinvolto nel prendere con piena attività, un simile gruppo. La ragazza ispirava fiducia al bardo, ma degli altri sapeva ben poco e come ella aveva già annunciato, non avrebbero avuto alcun modo di conoscersi direttamente, avendo aspetti diversi dalla normale realtà.
    La stazza però sembrava essere rimasta tale, siccome tra tutti era il bardo a vantare la statura minore... forse anche per via della sua forma sferica quasi perfetta, se paragonato alle altre palline colorate?

    Il comizio in un prato fiorito, sembrava molto una cosa da druidi o spiriti della natura; sicuramente faceva il suo effetto. Dopotutto trovandosi in un sogno, non era possibile alterare le immagini, a proprio piacimento? O almeno così sembrava fosse capace di fare la ragazza.
    In parole povere si trovavano in coma? Perché nessuno avrebbe potuto svegliarli e la cosa con gran sincerità, non piacque molto al bardo. Cosa sarebbe successo, se per qualche strano motivo, la locanda avesse preso fuoco? Oppure un attacco a sorpresa di non-morti? Era il tipo di persona a cui non piaceva ritrovarsi in simili situazioni... come tutti del resto. Poteva sperare in una parvenza di lucidità, così da poter accorgersi di eventuali problemi esterni e tirare in tempo il filo così da destarsi dal sonno indotto.
    Riguardo a quale gruppo schierarsi, aveva già ponderato la sua idea su come agire, evitando in un certo senso entrambe le strade, basandosi per lo più su quella definita "Mermaid". Non era tipo da voler distruggere radicalmente tutto, specialmente in quelle zone dove vi era qualcosa di buono da mantenere. Dopotutto non tutta Endlos era corrotta.
    Uno si era già proposto per la distruzione radicale, un tipo piuttosto strano considerando la sgradevole risata posta in ogni frase. Parlare fin da subito di omicidi, non metteva certamente allegria nell'animo del bardo, il quale avrebbe preferito compagni più... sofisticati?

    Rimase in silenzio, sentendo le parole di un altro dei presenti, il quale voleva sapere come fosse possibile per loro riunirsi in assenza di Ela. Eppure la risposta sembrava così semplice e scontata nella testa dello gnomo, il quale si sentiva in grado d'arrogarsi il diritto di rispondergli al posto della ragazza. La quale ricordava essere stata piuttosto chiara sotto determinati punti.

    ≪Molto semplice Rosso, se così posso ovviamente chiamarti. Non credo si terrebbe alcuna riunione poiché come Ela penso abbia ben specificato a tutti, è suo interesse mantenere la nostra identità anonima. Poter organizzare una riunione senza interpellare lei, significherebbe costringere ogni singolo membro a svelare la propria identità e non credo siano tutti disposti a farlo.≫

    Sperava d'essere stato chiaro, rimarcando come mirasse a mantenersi anonimo dato il campo in cui agivano. Non era tipo da apprezzare le intrusioni mentali e sicuramente, non aveva intenzione di concedere un simile privilegio ad altri poiché in un certo senso, già Ela poteva considerarsi figura di troppo.

    ≪Inoltre riguardo alla faccenda sul come agire, io opterei per mezzi più diplomatici. Guadagnare la fiducia di chi di dovere, puntando a inserire in ruoli d'importanza politica, persone dalla degna fiducia, così da garantire per una Endlos migliore, lavorando poi a instaurare un forte legame di coesistenza tra tutti i presidi.≫

    In fin dei conti stava proprio cercando di attuare quel piano lui, seppur ovviamente di strada ne aveva ancora da compiere, prima di arrivare alla meta.
     
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    Lord of Frogs
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    L'incubo d'un sogno. Son un killer che vagabonda nell'etereo mondo della fantasia. Vedi interessi

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    Regno dei Sogni

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    Cinque giorni. Passati a sperare non fosse tutto un sogno. Cinque notti. Trascorsi ad aspettare l'ora fatidica.
    Dimmi, mi dica, qual meraviglio vi porta in queste lande, per qualsivoglia motivo vi soffermate ad ascoltare questa storia?
    Il ragazzo si addormenta, con anticipo sulla tabella di marcia, sogna una stanza nera come la notte più buia priva di stelle e di luna. Unico spiraglio di luce è quello ove si trova lui, grande quanto basta eppure ridicolo se messa a confronto con l'immensità del buio che la circonda.
    Non è solo, c'è una ragazza.

    "Cosa ti aspetti di trovare?"
    Da un lato vi è lui, coi capelli d'argento e gli occhi viola su sfondo nero. Dall'altro, vi è lei coi medesimi occhi e capelli, sol più lunghi e lisci. Indossano entrambi un vestiario nero, con parti violacee, ed esse paiono alle volte irradiare luce purpurea.
    Egli è in piedi, con lo sguardo verso il nero esterno. Ella, anch'essa in piedi, è sita dal lato opposto e lo fissa.
    Le risponde senza voltarsi, senza emozioni, con tono neutro.

    "Non lo so. E' un mistero, un cumulo di segreti inesplicabili, indecifrabili."

    Incrocia le braccia dietro la schiena, chiude gli occhi.

    "Un desiderio innominabile, un miraggio di un'altra vita."
    Trascorrono i secondi nel silenzio, ella s'avvicina e gli cinge il collo da dietro. In un abbraccio dolce gli sussurra in un orecchio.

    "Non dubitare dell'avvenire, tu che lo conosci. Non temere il futuro, tu che lo puoi cambiare."
    Dubbi, preoccupazioni, affollano la mente del giovane senza lasciarla mai. Apre gli occhi e parla.

    "E' proprio questo il problema, il nocciolo della matassa..."
    Nota un luccichio che s'avvicina lungo il perimetro della zona di luce, una musichetta soave che si fa strada nel sogno.

    "... il filo da tirare per raggiungere l'obbiettivo."
    Ed il ragazzo lo afferra, per lasciarsi trascinare attraverso lo specchio.

    [changeling]

    Giunge nel sogno di Ela, in un corpo diverso, grosso tondo e color blu. Certo, avrebbe preferito un bel violetto ma potrebbe non essere possibile. Non importa, se lo farà andare bene, il corpo ed il colore. Non è solo, altri esseri similari siedono ad un tavolo, un enorme girasole, gli altri membri della MxM suppone, seduti su funghi e tronchi e fiori. In una foresta, una giungla, ripiena di splendidi fiori dai colori sgargianti. Dunque s'è ricordata del regalo d'arrivederci, ipotizza lui nel vederli.

    "Buonasera a Voi Milady."
    La saluta con un sorriso ed un inchino, per quanto le sue attuali fattezze lo consentano. M&M ma tu guarda, dunque Ela viene dal suo stesso mondo. Si, è possibile, una traccia per svelare il suo passato ed i suoi segreti, qualcosa per stuzzicare ulteriormente la sua curiosità. Chi saranno gli altri partecipanti, egli si chiede, cosa si nasconderà dietro quegli occhioni, quella pelle variopinta? Domande che il porre e lecito ma il rispondere è cortesia.

    "E a voi signori."
    E qui si ferma, sedendosi nel primo posto libero che trova, accanto al compare Arancione, su di un tronco, le gambe incrociate su di esso e le mani appoggiate alle ginocchia. E' l'ultimo per il momento, lo ha capito, ma ancora non comprende cosa ciò significhi. Ascolta attentamente le parole di Ela, comprende le ragioni, archivia ogni informazione. Pondera di mandare la sua compagna la prossima volta, per evitare noiosi discorsi. A onor del vero, invero non sono cotanto tediose le parole della ragazza.

    "Interessante lo ammetto, fenice e sirena, strade parallele che s'incrociano e collaborano per raggiungere lo scopo comune."
    Si gratta il mento con la mano destra, sorride mentre fissa la signorina.

    "Spero non sia un problema se farà percorrere alla mia Voce le strade."
    Una proposta bizzarra alla quale solo due delle persone presenti potrebbero dare un senso. Era stata brava? Si, eccome, degna d'un premio. Ci sono domande? Di nuovo la risposta è si.
    Chi devo distruggere, chi devo far sparire, il ragazzo una missione già l'aveva, segreta e delicata, adatta alle sue doti particolari. Chissà quando avrebbe potuto chiedere ulteriori informazioni.

    "Mia signora, desidererei più tardi conferire in privato con Voi, riguardo ciò di cui parlammo l'ultima volta."
    Chissà se ella capirà. Per il resto, già sa che dovranno operare al Nord durante la campagna di liberazione, di soppiatto, con o contro i lich? Probabilmente con, di modo che l'attuale governo decada, queste le sue supposizioni. Infondate o meno, lo scoprirà sol vivendo. Nel frattanto dai modi di parlare riconosce qualcuno, compagni della sua giovinezza, con i quali ha collaborato nella sopradetta campagna. Qual triste gioco che il destino ha in serbo per la Morte Multicolore, combattere contro se stessa ed i suoi alleati.

    Decide di offrire ad ognuno dei presenti un sacchettino di plastica colorata, dello stesso colore della maschera, e per fare ciò fa giungere dal proprio sogno un altro confetto blu, con movenze femminili ed i tacchi. Ella porta un vassoio con su di esso i regali, fa il giro del tavolo e li prende uno alla volta ponendoli di fronte all'interessato di turno. Per se stesso nulla, il proprio finisce nelle mani di Ela. Ed infine si ferma alle spalle di lui, sorridendo maliziosa.

    "Un piccolo pensiero per ognuno di voi, di cui vi facciamo dono."
    Se li apriranno scopriranno che contengono alcune decine di M&M's del medesimo colore del contenitore. Simbolicamente, è un gesto pieno di significati. Divorare se stessi, o offrire il proprio io a qualcuno, potrebbero anche condividersi fra loro, si vedrà.
    Ed a questo punto, interviene nel discorso della pallina arancione.

    "Non sempre è fattibile la via diplomatica, ma come detto da Milady ognuno di noi potrà scegliere. Chi sarà una fenice, chi una sirena, e chi entrambi, mi par di capire che la Verde voglia perseguire la Phoenix mentre l'Arancio la Mermaid, e voi altri cosa desiderate?"
    Passa lo sguardo su tutti i presenti, uno dopo l'altro, sorridendo. Incuriosito, voglioso, desideroso, di conoscere i suoi compagni di giochi. E poi, forse, porrà le proprie domande alla loro signora.

    Free chains, releases the prisoner, escape from the reality. This world isn't ... is a mirage. A beautiful, great, amazing mirage. Not more, only this, nothing else, than a mirage.

    Come in un Sogno
     
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  6. °Nyram The Faceless°
     
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    -parlato-
    "pensato"
    -sussurri senzavolto-


    Mordred Le Fay





    Dover trascorrere dei periodi di trance forzata non era esattamente funzionale: microscopiche perdite di tempo che gradualmente si sommavano. Eppure era un investimento necessario, almeno finchè la rendita fosse stata efficace.
    Era proprio quello che si apprestava a sapere.
    L'attesa terminò quando qualcosa sfiorò la sua mente: si concesse qualche breve istante per riconoscerne l'impronta, prima di lasciarsi trasportare.
    Ci volle un pò per concretizzare il filo simbolico che gli faceva da guida per il luogo dell'incontro. Una mano più tondeggiante e simmetrica del normale si levò un istante per sfiorarlo impercettibilmente, prima che lo sguardo si sollevasse in avanti.
    Mentre il posto si metteva a fuoco, come dei colori mischiati casualmente su una tela che lentamente assumevano la giusta posizione, potè scorgere delle figure davanti a se, figure tondeggianti e dai colori variegati. Attorno a loro sorgeva una piana verdeggiante, circondata di vegetazione e imperniata su un tavolo circolare, di cui una metà sembrava già occupata. Lo sguardo si chinò per un istante, osservando la sfumatura scura, quasi nera, che avvolgeva la parte visibile del suo involucro, circolare a sua volta. Un vessillo valeva l'altro, specie in quel luogo.
    Delle goccioline cadevano dal cielo plumbeo, e scivolando sulle labbra avevano uno strano sapore, amarognolo. Avanzò con un ticchettio a tratti sordo e intenso, mentre gli alti tacchi sfioravano il suolo affondando. La spiegazione era già cominciata e alcuni figuri stavano già proponendo i primi dubbi. Sembravano abbastanza futili per il momento.
    -Agire nella luce o nell'ombra, con la violenza o con l'inganno. Nessuna scelta da fare, eppure ci sono due opzioni. Mi chiedo se tu stia valutando chi ti circonda: del resto l'unico ovvio significato, è che dovremo fare qualunque cosa in nostro potere per vincere. Fare una scelta indicherebbe solo un limite alle nostre potenzialità.. Ma in verità la strada è una sola, a prescindere da come si intenda percorrerla.. Del resto il caos non è mai coerente a se stesso..-
    Citò scandendo lentamente. La voce aveva una sfumatura femminile, velata e altezzosa, permeata di un freddo e aristocratico distacco. Le braccia avvolte da lunghi guanti andarono conserte al petto mentre la piccola figura avanzava uscendo dalla penombra, verso il tronchetto dal lato opposto del tavolo, rispetto ad Ela.
    -Ti stavo aspettando..-
    Constatò con un accenno infastidito, mentre prendeva posizione, accavallando le gambe e impettendosi, passando in rassegna con lo sguardo i presenti. Non assomigliava affatto al comportamento di chi si celava dietro la maschera, per molti aspetti, e lo sguardo che infine rivolse ad Ela sembrava volerne dimostrare la consapevolezza. Del resto era bene che ai consigli seguisse il buon esempio.
    Nel frattempo un contenitore gli venne adagiato innanzi, così si premurò di iniziare a scartarlo con fredda indifferenza, senza sollevarlo dal tavolino. Una manciata di oggettini simili alle loro sembianze si affacciarono dai bordi, sotto lo sguardo scuro e altero. La mano sinistra ne afferrò uno fra le dita, rigirandolo lentamente.
    -Vista l'attesa quello che mi chiedo è se possiamo passare al piatto principale ed evitare le distrazioni, per ora..-
    Accennò, sollevando lo sguardo e stringendo la caramellina fra le dita sino a sgretolarla, posando poi gli occhi sui polpastrelli e soffiando via i residui con aria disinvolta.
    -Ricordi la mia proposta?.. Il tempo inizia a stringere, una decisione è necessaria..-
    Concluse , inarcando appena un sopracciglio, quasi a sottolineare l'importanza della cosa.
     
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    Endlos - Mondo di Ela nel Regno dei Sogni Perduti



    Attese quattro giorni interi. Ela l'aveva trovata lì, sopra quel ramo appollaiata come un gatto. Una gamba penzolava con cadenza precisa. Gli occhi assottigliati fissavano nella direzione in cui era scomparsa la visitatrice sconosciuta. Quattro interminabili giorni. Ogni due secondi la gamba si muoveva, mentre tutto il resto rimaneva immobile. Novantasei ore a fissare il vuoto, tutte di fila. Un secondo dopo l'altro, senza un distacco, senza una pausa. Un sorriso costante che nel mondo reale avrebbe fatto soffrire chiunque su quei muscoli.

    Una melodia, una canzone, un filo. L'ombrellaia fu trasportava in un altro ambiente. Stessa dimensione, nuovo mondo. Apparve improvvisamente e sospesa in aria. Cadde lentamente sopra un fungo e durante il moto anticipò l'esito accavallando le gambe. Il suo aspetto era cambiato, questo per nascondere le loro identità. Solitamente non ne aveva bisogno, dato che lei di norma modificava il suo aspetto a piacimento. Preferì comunque rimanere secondo quel "vestito" casuale.

    Una figura grossolana, quasi completamente tonda. Braccia e gambe. Piedi con tacchi e il colore del suo corpo sferico era completamente marrone. Una bocca al centro e..niente occhi. Non aveva gli occhi, eppure ci poteva vedere benissimo. L'ombrellaia ci tiene molto a nascondere i suoi occhi. Si trova a disagio con così tanti individui, non avrebbe mai avuto il coraggio di incrociare i loro sguardi. Piccola modifica, con permesso. Ela, invece, manteneva il suo aspetto originario, sempre se era realmente quello.

    Fenice o Sirena? L'ombrellaia era più propensa per la seconda via del caos. Non si scompose, rimase immobile, non si curò delle parole altrui né di rivolgere saluti o qualsiasi altro tipo di attenzione, anche la più piccola. Lei non aveva domande da porre, gli altri esposero i loro dubbi e quant'altro. Non le rimaneva altro che attendere le risposte e la fase successiva di questo incontro particolare..e interessante. E ciò che è interessante e incuriosisce la giovane, non può farselo mancare.



    Edited by "Gerik" - 26/6/2016, 19:04
     
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    Non appena la riunione partì Ela si accorse che tutti i convocati erano presenti. Un sorriso fu mal celato mentre iniziava a parlare. Tutti l'ascoltarono e poi iniziarono a far domande. Kishi-kishi partì chiedendo quali fossero gli obiettivi e se ognuno potesse scegliere la propria modalità d'azione. La Strega dai capelli candidi lo ascoltò con un'espressione gentile ma autoritaria e rispose.

    -Ognuno sarà libero di far ciò che meglio crede. Le scelte che prenderemo assieme saranno solo delle linee guida da seguire. Gli obiettivi saranno delineati oggi e nelle prossime riunioni.-

    Disse l'ultima frase passando lo sguardo sui volti dei presenti. Poi le sue iridi d'ossidiana si posarono su SkekDor che chiese di riavere il proprio corpo. Con uno schiocco di dita Ela glielo concesse. Le identità non dovevano necessariamente essere segrete ed era bene che ognuno scegliesse per sé. Dopodiché la pallina rossa trasformatosi nel Dio pagano chiese come fare a comunicare gli uni con gli altri se non attraverso Jester. Prima che ancora che quest'ultima potesse rispondere fu il Bardo a parlare e lei annuì.

    -Precisamente... ognuno dovrà decider se esporre o meno sé stesso. -

    La ragazza si rivolse poi a Adaham, versione M&M's blu, che le aveva appena chiesto di poter parlare in privato con lei.

    -Sì, anch'io ho bisogno di assegnarti una missione. E per quanto riguarda la Voce mi fido del tuo giudizio!-


    Detto ciò accettò i cioccolatini che la copia blu coi tacchi appena arrivata aveva portato per ognuno. Tuttavia non aprì il pacchetto preferendo indossare abiti più formali. Ne era certa se avesse aperto il sacchetto se lo sarebbe sbafato in meno di due minuti, non era il caso.
    Prima che la tentazione la impadronisse fu Mordred a prendere la parola. Per l'occasione indossava le vesti di un cioccolatino fondente con tacco a spillo. Cavolo, era possibile che lì dentro sapessero portare i tacchi meglio di lei? Comunque, tornando a noi, Jester lo ascoltò con attenzione. Sì, forse sarebbe dovuta arrivare al sodo, ma in fondo era stata importate quella spiegazione. Be' alla fin fine cosa vuoi dirgli, lo sappiamo tutti che i maschi sono frettolosi e non colgono tutte le sfumature. Ciò era lampante se si prendeva come esempio la calma che Risiru dimostrava nel suo travestimento verde. La giovane era silenziosa e scrutava tutti con gli occhi che non aveva.

    -Va bene Signori-
    Il tono della Selvatica assunse un tono autoritario così da catturare l'attenzione di tutti.

    -Come immagino sappiate la situazione al nord è critica ed è questo il momento giusto per noi di agire.- pausa -Troviamo due fazioni principali nel presidio: quella dei Lich, residenti del luogo, e quella degli invasori. Per questi ultimi intendo la Seele e le forze mercenarie che la sostengono. La mia proposta è quella di impiegare le nostre risorse da entrambe le parti così da venir in possesso ogni informazione ed integrarci da entrambe le parti. In un primo momento ci limiteremo a semplice spionaggio e, in alcuni casi, sabotaggio. Lascio a voi i metodi di azione. Quando avremo tutte le carte in regola prenderemo il potere e metteremo in scacco una delle fazioni.-

    Mosse il collo in modo circolare e sciolse le spalle rigide.

    -Signori, se avete domande o proposte è questa l'ora di parlare e, già che ci siamo, qualcuno ha già deciso con chi allearsi momentaneamente?-

    Quando la Strega disse la parola allearsi creò due segni neri in aria. Si trattava di virgolette e chiunque, qualsiasi fosse la scrittura ne avrebbe percepito il senso.
    (scadenza: 06/07)
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Visti i precedenti con altre "sette" di Endlos, skekDor s'aspettava d'essere solo a quel colloquio. O quantomeno, in compagnia di un singolo individuo. E invece, via via che i secondi passarono, altri cosi a forma di caramella iniziarono a palesarsi.
    Ascoltò in silenzio le parole degli altri, ma in verità non diede loro troppo peso. Come aveva ben detto la M&M nera, era inutile cincischiarsi a quella maniera. Bisognava iniziare a discutere seriamente del piano, di come fare.
    Così, quando ciascuno dei presenti prese il suo posto, lo Skeksis-non-più-Skeksis spostò l'attenzione sulla strega. Frattanto, continuò ad aprire e chiudere le manone bianche e paffute. Strana sensazione per lui. Anzi, persino nuova.
    Ma Ela aveva preso sul serio il suo blaterare di poco prima, e così in breve... Puff! Al posto della rubiconda caramella, comparve una specie d'avvoltoio impagliato vestito con un abito da dama rinascimentale.
    Il mezzo-Mistico si osservò, mugugnando stridulamente di piacere. Era stato divertente impersonare qualcun altro, ma niente era meglio del proprio corpo, no?

    A tal proposito, la M&M blu distribuì cioccolatini per tutti. Ora, skekDor sapeva bene cosa comportava il trovarsi in una dimensione onirica. Non sempre ciò che era reale lì poteva esserlo anche nel mondo dei vivi. Il che significava che, nel dubbio, decise di scartare senza indugio il pacchetto e trangugiare un cioccolatino. Ah, meraviglioso. Ora sì che Ela avrebbe avuto la sua piena attenzione!
    Bene, la prima missione consisteva nel sabotare i piani al Nord. Niente di più facile. skekDor ad ora si era mosso in modo da portare sia danno alla fazione dei lich -rimpinguando le difese misere del villaggio-, sia a quella degli invasori -seminando zizzania e instillando il dubbio, quando possibile-.
    "Perché scegliere l'uno o l'altro?" Tuonò la voce roca della divinità, al termine del discorso di Ela. Ci fu una pausa teatrale, che durò quasi un minuto. Qualcuno, vedendo l'arcigno volto del rapace avrebbe potuto pensare che lasciare quella domanda in sospeso servisse ad aumentare il pathos, ma la verità era un'altra. skekDor era in sollucchero, poiché ora poteva sentire di nuovo il suo "leggiadro" tono, ben diverso da quello smielato che produceva quand'era una caramella.
    Batté un paio di volte le palpebre, quindi riprese: "Vediamo le due fazioni come divise, ed è vero. Ma, in realtà, sono tanto vicine da poter esser considerate un'unica massa. Destabilizziamo entrambe con lo stesso peso, e quando una delle due franerà su se stessa, i suoi detriti investiranno anche l'altra."
    Afferrò un altro cioccolatino, poiché ora si sentiva al centro dell'attenzione e, come la primadonna che era, ciò lo rendeva trepitante.
    Il bonbon crepitò all'interno del becco, facendo colare un misto di cioccolata e bava ai lati del muso. Lo Skeksis non si preoccupò di pulirlo, almeno fino a che qualche goccia non minacciò di macchiargli il vestito.
    Allora, passandosi il fazzoletto con cura, continuò: "Munch-munch! Arguisco che almeno un paio dei membri presenti qui siano stati presenti alla discussione tenutasi in piazza, quando Dhaval l'umano ha mostrato il frutto del lavoro eseguito per estrarre energia dall'anima del nemico. Ebbene, ricordate i dissensi? Il potere corrompe, e chi non ce l'ha ne invidia i possessori, poiché vorrebbe esser lui stesso corrotto da esso!"
    Deglutì rumorosamente, e il gozzo sussultò più volte, come un palloncino sgonfio: "Quel che voglio dire è che... la situazione è già in bilico sul versante della fazione. Ora, bisogna concentrarsi sui lich. Suggerisco di partecipare alle altre manifestazioni in favore della ricostruzione del villaggio. E sfruttare l'occasione, per seminare altro mal contento. Chi è lì a ricostruire dovrà pensare, non solo di star rendendo la vita più difficile al nemico, ma anche più facile a quelli della Seele, che alla fine si... "cuccheranno" il premio senza faticare troppo, come dite voi giovani. Ihihih!" Ridacchiò con la zampa sul becco

    Salute: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10%]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:


     
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  10. °Nyram The Faceless°
     
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    -parlato-
    "pensato"
    -sussurri senzavolto-


    Mordred Le Fay





    Con sommo piacere, il tempo da dedicare ai convenevoli finì alquanto in fretta, portando la situazione al punto in cui essa effettivamente doveva giungere: la situazione nel nord. Lo sguardo scuro si spostò sui presenti, mentre il primo parere veniva palesato, dalla figura che presto venne smascherata come quella di un volto già noto nella sua permanenza al nord: l'avvoltoio.
    Ovviamente gli fu facile riconoscerlo, avendo sfruttato la sua stessa figura nel famigerato evento che aveva portato allo scisma fra Dhaval ed alcuni dei mercenari, infittendo al contempo i contrasti con la Seele. Le sue parole furono un ottimo preludio a quanto aveva da dire.
    -Esattamente.. E come il quì presente ha fatto notare, mi sto già muovendo in quella direzione ed ho già delle pianificazioni in corso al proposito..-
    Prese parola, lasciando che la voce risuonasse con fermezza, per attirare l'attenzione il tempo sufficiente a palesare il suo discorso. Le sue trame a nord si erano estese viste le nuove risorse, ed ora che aveva svolto quanto riteneva opportuno nel villaggio, avrebbe lavorato sul fronte restante.
    -Dhaval al momento è una figura priva di vero potere, se non quello che viene offerto da altri: se questo potere venisse meno, potremmo facilmente intervenire per colmare il vuoto creatosi e tentare di vincolarlo alle nostre intenzioni. Le prime crepe sono già state create: Dhaval ha perso l'aura di carisma che inizialmente lo avvolgeva, piegandosi alla scissione del potere che racchiudeva nelle sue mani e al contempo abusando di quello che gli rimaneva..-
    Riassunse in breve, per coloro che potevano essere estranei alla vicenda, mentre le braccia andavano ad incrociarsi e lo sguardo a socchiudersi con aria di alterigia.
    -Su quel fronte il maggior profitto potrebbe venire sabotando le sue alleanze con mosse ben precise: la forte destabilizzazione della Seele, non solo in maniera ideologica come già suggerito, ma anche seminando vero sospetto e colpendoli per minarne la convenienza nel partecipare alla spedizione, poi vi è il sabotaggio dei rifornimenti diretti al villaggio che potremmo far ricadere su alcuni dei mercenari, provocando la frattura del rapporto, sabotare dall'interno la barriera del villaggio destabilizzerà la sicurezza della popolazione e qualora l'occasione lo permettesse.. Colpire il simbolo dell'alleanza: la stella. A quel punto la colpa potrà ricadere sull'anello più fastidioso e potremo inserirci noi come i veri salvatori..-
    Esordì, spalancando per un istante le braccia, in maniera teatrale, solo per poi adagiarsi in avanti, sul bordo del tavolo, passando lo sguardo in rassegna.
    -Per farlo il modo più semplice sarebbe stringere alleanza con i lich, uno in particolare. Sono essenziali, in quanto dovremo anche pensare ad una contromisura ai draghi che tutelano il villaggio e su cui non abbiamo controllo. Contromisura che forse esiste e su cui forse saprò meglio più avanti. Potremmo sfruttare gli altri come agnelli sacrificali per direzionare e convincere il corpo di spedizione e spingerli a indebolirsi, promettendo al rimanente l'espansione sui loro territori.. A quel punto avremmo due fazioni stremate e indebolite, profondamente dipendenti dalle nostre mosse, in attesa solo di un nostro cenno per sprofondare nel caos più totale, mentre instauriamo un nuovo ordine in tutta calma come riterremo più congeniale data la situazione, liberandoci del superfluo..-
    Concluse in maniera blanda, senza entrare nei dettagli, prima di levare un nuovo tono di voce, più blando e pacato, mentre le palpebre scure calavano sulle iridi, brevemente.
    -Ora è proprio sui lich che stò concentrando i miei sforzi, ma non sono tanto stolto da affidare un piano tanto vasto alle sole deduzioni e scelte altrui: così mi sono premurato anche di ideare un possibile asso da giocare per sconvolgere gli equilibri in campo, al cui centro sei tu, Ela.. Ma di questo dovremo parlare più tardi con la dovuta cautela, se permetti.. Detto questo ci sarà bisogno di gente che lavori dichiaratamente dall'interno e dall'esterno se si intendesse adottare questa strategia.. E suggerisco di trovare un alleanza temporanea con una terza forza che non sia ancora vincolata alla situazione, nel caso sia necessario.. -
    Concluse prontamente. Aveva volontariamente tralasciato dei punti salienti nel discorso, vie secondarie che potevano essere palesate più in la: ma aveva buoni motivi per non dare piena fiducia ai partecipanti di quella prima riunione. Quello sarebbe stato un buon test di partenza ed un possibile trabocchetto in caso di tiri mancini, di cui avrebbe potuto, in caso di bisogno, parlare ad Ela solo in seguito.
     
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  11. Siero
     
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    Molte domande vennero fatte e qualche dubbio venne risolto Kuro rimase in silenzio mangiando il contenuto del sacchettino offertogli, una figura da palla rotonda si trasformò nel suo amico uccello ormai sembrava destino, ovunque andasse il gigante l’avvoltoi era sempre presente ma per il momento Kuro non volle salutarlo per non rilevare la sua identità anche se nel giro di poco tempo la situazione avrebbe fatto in modo che il bizzarro gruppo si incontrasse per portare al compimento le loro proposto. Poi apri la bocca e incominciò anche lui a parlare proponendo delle possibili situazioni.

    < kishi ci sono dissidi nel gruppo questo si che fa al caso nostro kishi chissà cosa succederà se qualcuno uccidesse questo dhaval kishi magari uno di noi potrebbe rimpiazzarlo kishi >

    Poi prese fiato per andare a dire cosa potrebbe fare di utile per il gruppo

    < Io comunque potrei occuparmi di trasporti kishi volete entrare inosservati chiedete a me e sarete dentro kishi volete trasportare bombe senza farvi scoprire kishi riecco che faccio al caso vostro e poi kishi boom boom boom >

    Kuro scoppiò in una chiassosa risata applaudendo

    <kishishi volete distruggere qualcosa >

    La mano si mosse e l’indice indicò la m bianche sul corpo verde

    < si proprio così sono ancora io kishishi l’uomo che fa per voi kishi >

    Detto questo lo sguardo va sulla palla ovale nera indicandola

    < kishishi tu se sei in contatto con i litch bhe kishishi potresti farmeli incontrare magari organizzo un bel raid al villaggio con tanto di attacco a sorpresa e poi vedi che risate ci facciamo a vedere sciamare zombie ovunque in quella città con gente che scappa da tutte le parti in preda al panico cercando di scappare dai non morti>

    Un’altra risata che interruppe il suo discorso per poi riprendere

    < kishi volete una terza parte e io ve la darò tra qualche giorno andrò a incontrare i giganti delle montagne cercando di stringere amicizia kishishi e se riesco potrei far in modo di istigarli contro il villaggio scatenando contemporaneamente zombie e giganti contro il povero villaggietto kishishi perfino i due draghetti non avranno vita facile contro quelle orde di nemici >

    Il tutto venne concluso con un'altra risata
     
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    Endlos - Mondo di Ela nel Regno dei Sogni Perduti



    Che sbadata. Fece cadere il sacchettino coi cioccolatini. Poverina, l'ombrellaia non ci vedeva per niente bene senza occhi. Non era abituata. Si alzò dal fungo e cominciò a cercarlo proprio come farebbe una vera persona non vedente. Teneva le braccia in avanti muovendole a caso, nel tentativo di sfiorare tale sacco con fortuna. Invece "distrattamente" calpestò il sacchettino con le scarpe con tacco. La mano bianca si appoggiò alle labbra schiuse della sua bocca.

    Un'espressione dispiaciuta, si sedette come se non fosse accaduto nulla. Non puntava il viso su qualcuno, doveva rimanere nella parte, anche se probabilmente non avrebbe raggirato nessuno. Il tipo di colore rosso mutò aspetto e, con sorpresa, rivelò la sua identità: la creatura divina incontrata almeno due volte. Esternamente non ci furono cambiamenti in lei, non poteva dare nell'occhio. Meno cose sapevano di lei, meglio era. Tuttavia, l'ombrellaia e la divinità sembravano avere così tante cose in comune. Sarebbe scoppiato l'amore prima o poi?

    Invertì l'accavallamento e ascoltò con attenzione le varie proposte. Il tema era centrato sulla campagna a Nord, indetta da un certo Dhaval, per fronteggiare la piaga dei non morti. Uno parve vertere a favore dei vivi, un altro già si stava occupando di entrare in contatto coi lich. Quale fosse la fazione presa, si voleva creare caos e conflitto. Aiutare i morti o i vivi? Che dilemma! L'ombrellaia non disse nulla, non fece valere il suo inutile pensiero. Voleva agire per conto proprio.

    Sfortunatamente la prima parte del suo piano nel seminare zizzania fallì nel momento stesso in cui scoprì che il volatile faceva parte degli MxM. Poco male, avrebbe pensato a qualcosa per i "cattivi". E non vedeva l'ora di mettere in atto il piano. L'individuo in nero era interessante, forse avrebbe potuto collaborare con lui. Momentaneamente, non rientrava nelle sue abitudini fare coppia. Non era sufficiente tutto ciò. Pazientemente avrebbe atteso tutti i dettagli necessari. Aveva un'importante scelta da fare e tante cose da definire. Divertente.

     
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    Sapevano del Nord? Come era possibile una cosa del genere?
    Trattandosi di un'operazione segreta ai danni dei Lich, dovuta mantenere tale poiché si voleva evitare l'intervento di Najaza, la questione non poteva che essere una sola. Qualcuno dei mercenari presenti nel villaggio, faceva parte della Morte Multicolore. Ironico, i suoi segreti "compagni" erano più vicini di quanto avesse potuto immaginare. Il mondo sapeva essere tremendamente piccolo alcune volte.
    L'argomento aveva comunque suscitato del disappunto nello gnomo, il quale non condivideva l'idea di alcune persone. Ovviamente mascherava il tutto nella sua faccia da cordiale sfera arancione, ma non poteva ritenersi certamente soddisfatto del modus operandi proposto da alcuni.
    Uno dei presenti, aveva persino deciso di mostrare il proprio aspetto. Aveva già visto quella figura al villaggio, seppur non avesse mai scambiato con lui neanche una parola. Di sicuro un enorme uccello bipede non passava inosservato. Ed era forse lui, quello ad aver rivelato i piani di Dhaval? Peccato che anche la caramella in nero, da come si era espressa, sembrava conoscere fin troppe cose per potersi definire una persona esterna.
    Ma ben peggiori furono le loro parole, specialmente quelle pronunciate dalla figura nera, la quale suggeriva di voler stringere alleanza con i Lich. Tra tutte le persone incontrate al Nord, Badger rimembrava una sola figura, capace di credere a un'idea così malsana... sinceramente sperava di sbagliarsi.
    Sembrava persino spalleggiato dalla caramella verde. I due apparivano più interessati a commettere un massacro piuttosto che compiere il vero scopo della Morte Multicolore. Quello non era caos, ma uno sciocco desiderio di sangue o almeno, così lasciava intendere il verde. E tutti i popolani del villaggio, trascinati in una guerra segreta senza il loro volere, sarebbero dovuto morire per cosa, la semplice soddisfazione di vedere la Seele distrutta? Non ne valeva la pena... e inoltre, non avrebbe aiutato in alcun modo la Morte Multicolore.
    Urgeva un suo intervento, nella speranza di mettere un po' di sale in zucca a simili teste calde. Ma farlo in che modo? Preferiva non scoprirsi molto, in modo da non lasciar modo di capire ai suoi "alleati", come si trovasse coinvolto direttamente nella campagna contro i Lich.

    ≪Fatemi capire... un gruppo di mercenari ha deciso di sconfiggere i leggendari Lich del Nord, smuovendo così una situazione stabile ormai da secoli ed è vostra intenzione... fermarli?≫

    Voleva valutare bene cosa dire, sperando il messaggio entrasse nelle loro teste. Caos non significava distruzione, non necessariamente. Inoltre la campagna contro i Lich era solamente l'inizio, poiché il vero bersaglio della MxM doveva essere indubbiamente Najaza, città al momento inaccessibile per chiunque di loro con molta probabilità.

    ≪Io al contrario di voi, punterei invece a favore dei mercenari e vi spiegherò il perché sia una scelta saggia. I Lich da secoli si spartiscono i territori del Nord, mantenendo i loro domini nel presidio. Non ho mai sentito di sconfinamenti e indubbiamente non hanno alcun interesse a farlo poiché non sono degli idioti, non oserebbero troppo rischiando di perdere quel che già possiedono. E questo va bene a Najaza, il nostro reale obbiettivo poiché è nella capitale che viene detenuto il potere per governare il presidio.≫

    Posa i suoi insoliti -e nuovi- grandi occhi verso tutti i presenti al circolo, nella speranza di capirne le emozioni. Avevano per caso cominciato a ragionare e seguire il suo discorso? Lo sperava.

    ≪Il problema è che Najaza, attualmente non è molto ben disposta ad accogliere estranei e quindi, possibilità di accesso ad essa sono impossibili. Indubbiamente bisogna creare qualcosa che li smuova, faccia venir loro il bisogno di mettersi seriamente in gioco, e cosa potrebbe esserci di meglio di un gruppo di mercenari così forte da essere riuscito a sconfiggere i Lich? Perché datemi retta, in caso di fallimento da parte dei mercenari, il presidio tornerà ad essere quella semplice distesa di neve priva di novità... vogliamo forse perdere un'occasione del genere? Io dico di no e proprio per questo, vi invito a rivalutare le vostre idee, schierandovi a favore della fazione dei vivi.≫

    Aveva ancora molto da dire, ma preferiva esporsi in piccole dosi, facendo pian piano capire ai presenti il suo punto di vista. Ovviamente al momento erano solo in due ad aver esposto interesse a muoversi del tutto ai danni dei mercenari, restavano ancora altri tre il cui interesse sul come agire non era ancora ben chiaro. Sperava almeno che il suo pensiero entrasse nella maggioranza, siccome non aveva intenzione di lavorare con esaltati sanguinari.
     
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    L'incubo d'un sogno. Son un killer che vagabonda nell'etereo mondo della fantasia. Vedi interessi

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    Regno dei Sogni

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    La riunione prosegue, fra domande e risposte serpeggiano le proposte, fiducia riposta in qualcuno, un rapporto che inizia a consolidarsi fra di loro. Skekdor, erano anni che non si vedevamo, seppure il ragazzo col costume blu dubiti che egli lo riuscirebbe a riconoscere. Finalmente potrà sapere cosa lo ha portato a Quella Decisione, e forse potrebbe persino riuscire a spingerlo nella giusta direzione.

    La portata principale viene fornita da Ela stessa per poi essere condita dalle parole di tutti i presenti. Interagire con coloro che si trovano nel Nord, infiltrarsi, lavorarseli dall'interno, sabotarli, per poi intervenire più drasticamente al momento giusto per fornire ad una delle fazioni quel pizzico di aiuto necessario a vincere.

    Il dio viola propone di distruggere tutto ed ergersi vincitori sui resti. E nel mentre la caramella blu femminile inizia a saltellare in giro, evidentemente ammirando il luogo del sogno.

    La m&m's blu maschile invece fissa tutti sorridendo, un sorriso magari sinistro, ma infondo solo di questo si tratta: movimento dei muscoli facciali. Eppure anche azioni così semplici e insignificanti possono nascondere profondi significati. Proprio come opereranno loro, con cotanta segretezza e preoccupandosi di non far notare il quadro completo, nascondendosi dietro una facciata e celando i loro veri scopi.
    Per quanto riguarda il nostro ragazzo egli in passato partecipò in qualità di mercenario, o per meglio dire lo sta facendo anche in quel preciso momento, ha già visto accadere molti eventi, purtuttavia avendo ora la possibilità di assistere ad essi da altre prospettive non ne rivelerà i risvolti. Invero, è davvero tentato di unirsi al confetto nero e contribuire alla causa dei Re Lich.

    "E' evidente che molti di noi siano giunti al Nord come mercenari, ergo almeno tra le fila dei liberatori disponiamo già di numerosi infiltrati."
    Inizia a parlare rivolto a nessuno in particolare, spostando lo sguardo dall'uno all'altro. Si, oramai è deciso che il Nord sarà il loro bersaglio.

    "Almeno per quanto mi riguarda, io col villaggio e con Dhaval sono impossibilitato ad entrarvi in contatto, quindi mi aggregherei alla m&m nera per incontrare i Lich, e inoltre condivido i suoi piani e sarò ben felice di aiutarla a metterli in atto. L'ideale prossimo passo sarebbe quindi, come suggerito da qualcuno, tentare di entrare in contatto con i Lich ed accattivarseli. Cerchiamo però di non esagerare con il scavare sotto i piedi di uno dei gruppi, altrimenti crollerà prima del tempo e rovinerà tutto"
    L'ultima frase è accompagnata da un veloce gesto con la mano, avvertimenti e suggerimenti, egli lo vide accadere in un'altra vita e non vuole certo che si ripeta.

    E quindi, dopo aver palesato le cose con le quali è concorde, deve per forza riferire ciò che non gli pare adatto no?

    "Cosa non dovremmo assolutamente fare, non subito almeno: uccidere Dhaval, ci serve, e toglierlo di mezzo potrebbe sfaldare completamente il gruppo dei liberatori annullando i nostri piani. Oppure potrebbero mettere al suo posto qualcuno di peggiore. E riguardo al raid di non morti, per quanto divertente possa essere ti ricordo tutte le difese e schermature delle quali dispone il villaggio, senza contare che scoprirebbero quasi sicuramente esserci delle talpe nel gruppo. E noi questo non lo vogliamo di sicuro."
    Ci troverebbero, e rischieremmo grosso, molto grosso.

    "Però l'idea di unirsi ai giganti è interessante, proseguire su quel fronte sembra un'ottima idea."
    Non dice altro, ha già espresso il suo parere su tutto, non v'è bisogno di altre parole e non può permettersi di aggiungere tutto quel che sa.
    La m&m blu femminile decide di fermarsi accanto a Skekdor quando il compare blu termina di parlare. E rimane lì ferma a fissarlo senza proferir parola, con solo il sorriso sul volto.

    Sorridono tutti, si divertono nel fantasticare come portare caos al Nord, fra Lich, umani e giganti, c'è il tutti i gusti +1 e di certo le occasioni non mancheranno.

    Dream with me, in the bed, in another world, in another time, we sleep togheter

    Come in un Sogno
     
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    Chaos in sala...

    Qualcuno diceva 'così', qualcuno diceva 'cosà' e Ela ascoltava tutto valutando ogni opzione minuziosamente. L'idea di distruggere entrambe le fazioni non le piaceva e il Bardo prese la parola dando voce ai suoi pensieri. Inoltre disse qualcosa di davvero interessante ovvero che l'unico modo per smuovere Najaza sarebbe stata la caduta dei Lich. Per fare ciò la MxM non sarebbe bastata e la squadra avrebbe dovuto esporsi al mondo esterno. D'altro canto la Morte Multicolore mirava a portare nuovo ordine sul semipiano e per far avverare ciò occorreva potere. A quel punto un'idea malsana illuminò la mente della Strega che prese la parola.

    -Calmiamo gli animi signori.-

    Disse la Strega con voce calma e autoritaria.

    -Mi trovo d'accordo con il Bardo riguardo l'annientamento dei Lich. E sono dell'idea che manovrare gli uomini della Seele in modo che la MxM rimanga dietro alle quinte sia la cosa migliore. Ciò soltanto nel caso si possa creare un'alleanza vantaggiosa per noi. Pertanto direi che la sorte di Dhaval deriverà dalle sue scelte. Penserò io stessa a trattare con quest'ultimo.-

    L'ombra di un sorriso le incurvò le labbra celando le sue perplessità. Le sue erano belle parole, ma per il momento rimanevano tali. Come fare a tenere in scacco quell'uomo? La Selvatica rimandò la domanda a dopo e continuò.

    - Ricapitolando. Se non erro Blu e Nero intendono infiltrarsi nei Lich e chiedo loro di tenere il resto del gruppo aggiornato per ogni minimo dettaglio. Non li freno a creare ogni genere di sabotaggio a patto che restino anonimi alle malefatte. Mentre chiedo ad Arancione che si troverà tra i mercenari di scoprire chi all'interno di queste forze è propenso ad arruolarsi a squadre... - cercò un termine appropriato -...'alternative'. Con questo non parlo della Morte Multicolore ma chi è pronto a fare voltagabbana se le cose non dovessero andare come abbiamo prefissato. Sarei grata se SkekDor lo affiancasse. Verde sono pienamente d'accordo con l'arruolamento dei giganti che saranno una protezione in più per eventuali nemici. Per quanto riguarda le tue bombe mi aspetto una grande carneficina da te a danno dei non-morti.-

    Stava per ammutolirsi quando si accorse che mancava ancora qualcuno all'appello.

    -Marrone, saremo felice di conoscere anche il tuo pensiero.-

    Con le mani unite sul girasole e un sorriso appena accennato Jester sembrava diversa dal Giullare che saltellava in giro osservando tutto e tutti con curiosità, ed era vero. Tuttavia chi la conosceva davvero avrebbe capito che si trattava di una sfaccettatura che la Strega usava abitualmente in un altro contesto. Infatti la fanciulla che risiedeva in quel sogno non era affatto differente dalla Hunter dal sangue freddo che tagliava gole e progettava strategie durante missioni mercenarie.

     
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