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Endlos - Mondo di Ela nel Regno dei Sogni Perduti
Senza occhi, ma ci vede. Con la bocca, ma è muta. Proprio come una piccola e bella talpa marrone. L'ombrellaia portò una mano bianca sul dorso del suo corpo provvisorio, appena sotto la bocca. Con un modo interrogativo e palesemente falso, stava chiedendo indirettamente se Ela si era rivolta a lei. Voleva conoscere il suo pensiero. Non si scompose e rimase sopra il fungo. Sopra di lei si formò un rettangolo. All'interno avrebbero potuto leggere letteralmente il pensiero formulato per loro.
"Sono spiacente, non ho nulla per voi" - cominciò, ogni lettera seguito da un battito di tastiera.
"Le vostre idee hanno in comune la caratteristica di creare alleanze" - volevano distribuirsi tra le fazioni, volevano equilibrarle, voleva tenerle sotto controllo. Tuttavia non era stata calcolata quella più imponente e importante: Najaza. Non stavano forse perdendo tempo nel simpatizzare i Lich? No di certo.
"Temete l'umano ma non volete ucciderlo o rimpiazzarlo" - scambiò l'accavallamento delle gambe. Dhaval era un problema, ma i loro piani sembravano un tantino discordanti.
"Ela, quali sono le sue precise intenzioni? Aiutare i morti non dovrebbe giovare l'umano?" - adesso si cominciava a ragionare. Le battiture dell'ombrellaia comparivano lettera dopo lettera con costanza, ignorando qualsivoglia tono.
"Lei" - alzò il braccio per indicare Arancione - "Spero non sia il primo a tradire qui" - giacché l'unico ad aver posto un'idea antitetica rispetto a tutti gli altri. Diffidare da chi è esperto negli imbrogli. I Lich, per quanto potenti fossero, avevano un punto debole: i filatteri. Chissà se non conveniva soggiogarli secondo il proprio potere. In questo modo il Nord sarebbe diventato automaticamente loro e Najaza sarebbe caduta per una questione di tempo.. -
°Nyram The Faceless°.
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SPOILER (clicca per visualizzare)-parlato-
"pensato"
-sussurri senzavolto-Mordred Le Fay
La figura nera scrutava e osservava con interesse, passando i rassegna i singoli con uno sguardo penetrante e diretto che sembrava tenerli d'occhio con precisione dichiarata. Un gruppo di individui caratterizzati perlopiù da una tale mancanza di remore, senza necessità di legami emozionali a frenarne le scelte.
Percepiva il vuoto nelle parole di ognuno. Quando anche l'ultimo ebbe espresso il suo giudizio, fu di nuovo suo compito riportare chiarezza, mentre un momentaneo silenzio intervallava le ultime parole. Un sorriso pungente era rivolto ad Ela: la aveva avvertita di essere cauta. Aveva ancora molta strada da fare.
-Così abbiamo "il Bardo" del nord, fra noi.. Ora capisco tanta dedizione. Hai una fama del resto.. Non voglio proprio sperare che si arrivi al tradimento.. Sono sicuro ad ogni modo, che sappia bene i sacrifici necessari per un obbiettivo come il nostro.. O non sarebbe quì. Ela, il nostro interesse ad ogni modo non è solo Najaza se ben ricordo, ne il sostituire un governo con un altro. Avere infiltrati dovrebbe essere un modo per uscire in futuro allo scoperto e stringere la morsa sull'intero piano: solidificare il governo di Dhaval non ci aiuta in questo. Sono d'accordo che lui possa essere sfruttato, ma perchè ciò accada deve essere solo, con noi al suo fianco a tirare i fili, così che possa essere deposto quando ne avremo bisogno, senza alcuna fatica. Questo significa che dobbiamo sbarazzarci degli altri appena possibile e destabilizzare il potere nelle sue mani.. Inoltre i lich se ben imbrigliati possono fornire una forza notevole che potremmo canalizzare contro Najaza e il resto dei presidi.. E' bene ricordare che creare qualcosa solo per poi doverla distruggere è uno spreco di forze e opportunità: non resteremo nell'ombra per sempre, Dhaval del nord ha solo un'utilità temporanea..-
Lo sguardo si soffermò sul bardo con aria penetrante e profonda mentre le braccia andavano conserte donandogli un'aria sibillina ed enigmatica, accompagnata dal dondolio della gamba accavallata. Aveva già avuto modo di parlare con chi credeva di avere davanti, proprio di quei discorsi, sebbene lui avesse fornito una visione molto parzializzata rispetto a quella che ora avevano modo di udire tutti. Una porzione che effettivamente poteva essere intesa ad aiutare il popolo del nord. Che ironia.
-..A questo punto credo sia arrivato il momento di votare e prendere una decisione: chi ritiene si debba sfruttare la situazione per destabilizzare entrambe le fazioni isolandole e soppiantando i loro sostenitori per sostituirsi a loro, per poi colpire e prendere il controllo a seconda della convenienza, chi intende sabotare i lich e schierarsi con gli umani e chi invece intende fare il contrario.. Sembra siano queste le alternative-
Concluse , inarcando appena un sopracciglio, quasi a sottolineare l'importanza della cosa. A quel punto battè le mani congiungendole fra loro, come ad attirare l'attenzione. A quel punto passo a carezzare distrattamente il bordo del tavolo con il legno. Ovviamente Lui aveva passato molto tempo, secoli addietro, seduto ad un altro tavolo rotondo. Era più grande e sfarzoso, e aveva molti più volti attorno, ma il principio al suo interno restava lo stesso.
-..Io sostengo la prima idea, suggerita dal quì presente..Ovviamente.. -
Accennò con un gesto di mano rivolto a Skekdor, verso cui mosse un cenno del grosso capo, ad indicare il suo assenso.
-..E ad ogni modo anche per me non c'è nulla che potrei fare per gli umani..-
E come era ovvio, questo avrebbe significato preludergli potenzialmente un futuro nel nord, cosa che avrebbe limitato notevolmente quanto gli sarebbe spettato qualora i loro sforzi fossero infine arrivati alla meta. Cosa che avrebbe cambiato i termini degli accordi per un ridisegno in suo favore: lo sguardo rivolto al Ela era eloquente.. -
Siero.
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Le cose si stavano facendo sempre più interessanti molto probabilmente i membri di quello strampalato circolo sono tutti presenti nel presidio nord cosi almeno sembra di capire e perfino due di loro si sono fatti riconoscere uno è il pollo e l’altro sembra essere il bardo cosi a detta della pallina nera. Quindi in fin dei conti molti dei presenti erano mercenari e molto probabilmente nessuno di loro era membro delle seele visto che nessuno si è espresso apertamente di difenderli, la cosa era positiva visto che quei accattoni di anime vestiti come damerini prendevano troppi vantaggi e guadagni aiutando gli umani al nord.
< Quindi kishi c’è chi vuole spiare kishi e chi semplicemente distruggere kishishi comunque kishi >
Si gratta il capo visto che ela si riferisce a lui come il creatore di bombe anche se non aveva detto questo lui le avrebbe trasportate mica create avrebbe potuto far esplodere oggetti ma mai creare ordigni con una miccia lunga in grado di esplodere in la nel tempo
< Mia carissima Ela kishishi io non creo bombe kishi io massimo le fa esplodere kishi io mi son proposto solo nel trasportarle kishishi però sto esperimentando una specie di palla esplosica kishishi non sarà a tempo ma molto efficace come kishishi artiglieria kishi>
Lo sguardo andò verso alla pallina nera e indicandola con un cenno
< Kishishi io opto per lei signore o signorina kishishi preferisco far si che le due fazioni kishishi siano in mano nostra kishishi in quella umana dovremmo kishi eliminare il loro capo e rimpiazzarlo kishishi magari con il rapace kishishi lo trovo molto promettente come capo kishishi invece kishi la fazione dei litch non credo si possa comandare kishishi ma molto probabilmente la si potrebbe controllare kishishi e vi dico come potremmo kishishi semplicemente kishishi indirizzando i loro leader a pensare di far ciò che vogliono ma invece kishishi siamo noi a decidere dove mandare i loro eserciti istigandoli kishishi contro gli umani della capitale kishishi >
Altra solita risata malefica il kishiman sarà sicuramente odiato da tutti i presenti per la sua irritabile risata. Kuro poi si alzò e andò sculettando come se non ci fosse un domani vicino al pollo per bisbigliarli nell’orecchio senza farsi sentire da nessuno
< diciamo kishi che io sono il pattuente dell’idiota kuro kishi >
Poi si allontanò e guardò dritto il rapace
< Kishishi lui sicuramente non si ricorderà di tutto kishishi incontralo invoglialo ad agire kishishi tu ne sei capace kishishi >
Poi ritornò al suo posto sculettando ancora mostrando le sue doti da sfilatrice
< Kishi quindi che intenzioni abbiamo allora kishi>. -
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Per fortuna almeno Ela sembrava possedere un po' di giudizio, siccome gli altri apparivano al bardo votati unicamente a una causa, illogica e dettata per lo più da questioni private. Avrebbe voluto ridere, anzi sinceramente sorrise con molta allegria nel vedere come l'accusarono velatamente di possibili tradimenti. E quelli dovevano essere i suoi alleati, già pronti a condannarlo poiché semplicemente la vedeva in modo diverso? Anche se in un certo senso, avrebbe volentieri boicottato i suoi "alleati", per rendere più facile i suoi intenti, soprattutto perché date quelle parole, li vedeva più come minacce.
Forse aveva già capito chi fosse realmente la nera caramella, poiché in tutto il Nord una sola persona aveva pensato a l'eventualità di incontrare i Lich.
Evidentemente non aveva ancora digerito il fatto d'essere stato cacciato. Eppure per lo gnomo non sembrava così difficile capire il suo punto di vista... semplicemente erano troppo pieni di se per farlo.
Non apprezzò come Ela, svelasse senza troppi problemi la sua identità. Avrebbe preferito mantenersi nell'anonimo ancora per un po', per il semplice motivo che non nutrisse molta fiducia in quei soggetti, ma purtroppo il danno era ormai fatto.
≪Lasciatemelo dire: vi state, anzi ci stata sopravvalutando più del dovuto.≫
Lo aveva veramente detto? Sembrava un paradosso, quella situazione in cui era lui a dover esporre simili pensieri.
≪E al tempo stesso date troppa importanza a figure come Dhaval e la Seele, al punto di mitizzarle quasi. Parlate come se il Nord fosse già vostro quando Lich e mercenari sono solo un piccolo granello di sabbia. Indubbiamente non sarà solo Najaza il nostro obbiettivo, poiché ricordo, si sia parlato di una Endlos unita sotto un unico stendardo, ma da qualche parte si dovrà pur cominciare? Se davvero credete di poter soggiogare al vostro volere i quattro lich, provateci pure. Sarà interessante apprendere con quali stratagemmi riuscireste a ottenere la loro fiducia senza prima rendervi degli zombie privi di volontà, poiché cercano schiavi e non alleati.≫
Era questo il modus operandi di un lich, il quale possedeva solo servitori non-morti controllati tramite i loro poteri di influenza. Ma sospettava che neanche in quel caso avrebbero prestato attenzione alle sue parole, presi da desideri distruttivi
≪Tradire... che brutta parola. Ma forse neanche troppo falsa. Indubbiamente, opereremo per vie diverse, e a quanto noto la possibilità un ampio margine di scelte sul come e perché a gire. Non è affatto da escludere, agendo in maniera caotica, il dover essere costretti a pestarci i piedi tra di noi. Ma non temere, probabilmente in caso trovi determinate condotte troppo inaccettabili e del tutto inutili al reale scopo per quale questo gruppo dovrebbe esistere, mi limiterò a tirare la corda che mi lega a questo sogno, dimenticando tutto.≫
E lo avrebbe fatto sul serio, poiché non era tipo da rimangiarsi simili parole quando prendeva una decisione. Preferiva di gran lunga ignorare e sconfiggere un gruppo di esaltati, piuttosto che farne parte. Non miravano all'unità di Endlos, creando una situazione di benessere, a loro interessava unicamente ottenere il potere, poiché già parlavano di far fuori Dhaval insediandosi al suo posto.
La loro sete li aveva resi miopi.. -
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Idee e proposte, accordi e disaccordi, opzioni e valutazioni. Il confetto blu dalle femminee forme volge lo sguardo curioso sulla marrone avvicinandosi alle sue spalle ed osservandone con interesse lo strano modo di comunicare, mentre il maschio rimane seduto con il mento appoggiato sulle mani giunte ed il sorriso costantemente sul volto.
I partecipanti alla riunione sono tutti esseri curiosi ed interessanti, almeno per lui, e non vede l'ora di riuscire a ricollegare voci e volti, passato e futuro di ognuno di loro. Ma non fatevi ingannare, c'è molto di più sotto a questa facciata, una caverna infinita al cui interno si celano misteri invalicabili e segreti inconfessabili.
Ma tralasciando ciò che non si vede, ritorniamo a ciò che invece è in piena vista. In special modo alle azioni della confettina nera, che ostenta ben più di semplice partecipazione. Cerca di imporsi, guidando il discorso, e proponendo persino un sondaggio sulla strada da percorrere.
Il ragazzo blu stacca la testa dalle mani e prende la parola, non sorride più.
"Ci stiamo sopravvalutando, forse è vero. Destabilizzare entrambe le fazioni contemporaneamente è rischioso."
Inizia a parlare con tono neutro, calmo, fissando il centro del girasole.
"Io consiglio di agire da entrambi i fronti come sabotatori e poi prendere il controllo di quello umano e ammazzare quello lich."
Prosegue quindi la ragazza blu, senza togliere gli occhi di dosso dal confetto marrone.
"Il compare nero da quel che ho capito vuole prendere il controllo di entrambi i fronti e farli schiantare l'uno sull'altro."
Indica con un gesto della mano il soggetto, iniziando a spostare lo sguardo sui presenti.
"E sarebbe un'ottima idea, se ci scordassimo di Najaza, ma purtroppo esiste una terza fazione."
Ella fece con la mano il simbolo del tre, iniziando a camminare sino a fermarsi dall'esatto lato opposto del tavolo rispetto al ragazzo blu. Si ferma accanto ad Ela, alquanto ironico avrebbe pensato il capo di quella congrega.
Proseguirono così, a turno, gesticolando ogni tanto con le mani, senza lasciare spazi fra la frase di uno e quella dell'altra.
"Teoricamente non ci darà problemi nel mentre che combatteremo le prime due fazioni. Il problema è... una volta sistemate loro, cosa faremo con Najaza? "
"Infatti. Se venissero distrutti i lich e quelli di Najaza si sentissero minacciato verrebbero allo scoperto. A quel punto in 8 contro tutti sarà un casino. Senza contare che ci saremmo messi contro la seele e tutto il resto."
"Abbiamo bisogno di mantenere almeno una fazione in uno stato utile, per poterla poi sfruttare."
"Mantenere il controllo! Non lasciarci sopraffare dalle emozioni e dal desiderio di distruggere e creare caos."
Verrà il giorno in cui non servirà più agire bene a parole, ma occorreranno i fatti. Fatti concreti, solidi, su cui basarsi per costruire un futuro migliore. Signori, signore, siamo qui riuniti per discutere di quando quel giorno giungerà, portando con se l'incognita del futuro ed il peso del passato.
Il ragazzo appoggia le mani sul tavolo, chiude gli occhi e prende un bel respiro, questo incontro lo sta stancando più del dovuto, infondo era stato circa avvertito delle conseguenze del portare Lei tramite il proprio sogno. Se si alzasse in piedi probabilmente non riuscirebbe a reggersi, ma deve resistere assolutamente! E' troppo importante per lasciarsi andare così.
Respira ancora per qualche attimo, per poi riaprire gli occhi e proseguire con rinnovata energia.
"Sarà questo l'inizio, la prima pietra, posta a fondamenta dell'Endlos unito. Dovremo mostrarci giusti nonostante tutto. E parlando di tradimenti... chiunque voglia anche solo provare a tradire se la passerà brutta. Siamo compagni adesso, dobbiamo riporre fiducia l'uno nell'altro, è questa la soluzione. E chi non lo accetta è già un traditore. A mio modesto parere."
E' una fortuna che i presenti abbiano conosciuto il vecchio lui, ciò che era in passato durante la campagna al Nord, in questo modo ha potuto attingere ai loro pensieri per ricordarsi come dovrebbe comportarsi una persona .... diciamo... Buona.
"Vogliamo cambiare Endlos? Vogliamo unirlo sotto un unico vessillo e raggiungere ciò che ci prefiggiamo? "
Alza il tono della voce, si sta guardando le mani, per fortuna che una M&M's non può sudare. Poi volge nuovamente lo sguardo su tutti loro uno per uno, in particolare su chi parlò di tradimenti e di complotti.
"Possiamo collaborare tutti senza scannarci fra di noi a meno che non vogliate oltretutto facilitare il lavoro dei nostri nemici indebolendovi da soli. E' nei nostri poteri, nelle nostre capacità, siamo in grado di farlo, possiamo farlo e lo faremo. Serviamo tutti per questa guerra, siamo necessari. Chi più chi meno, chi per qualcosa chi per qualcos'altro. Ma si, serviamo tutti. Il complottista, il bombarolo, l'indeciso e l'oppositore. Tutti. Ma solo se avremo fiducia gli uni negli altri."
Non si chiese se qualcuno avrebbe riconosciuto il suo discorso, non ricordava di averlo già fatto in presenza di almeno tre dei convocati, voleva semplicemente esprimere le sue opinioni.Come in un Sogno. -
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Maledizione! Come aveva potuto essere così idiota da svelare l'identità del Bardo? Le cose non stavano andando come Jester aveva previsto e lei tentò di non farlo trasparire dal suo volto. Le sembrava di parlare con dei ragazzini e in un attimo si chiese perché i gusti del Padre fossero così controversi. Assumendo la maggior aria autoritaria si preparò a fare uno dei suoi miglior discorsetti, tuttavia qualcuno venne in suo soccorso. Adaham per quanto diverso dalla versione che lei conosceva aveva mantenuto il buonsenso. Si porse in avanti e si schiarì la voce.
-Approvo in pieno ciò che sta dicendo il nostro collega e...- Guardò Risiru e il Bardo -Non accetto che vi diate dei traditori!-
Non si scusò col nano per non attirare l'attenzione sulla sua vera identità e non farci arrivare anche i meno intelligenti. Ma lo avrebbe fatto un'altra volta di iò ne era certa. Stava per prendere nuovamente la parola quando accadde qualcosa che non aveva calcolato. Mordred e Risiri, o in alternativa l'M&M's nera e quella marrone svanirono risucchiati dai loro sogni. Per un attimo il cuore di Jester perse un colpo. Cos'era accaduto? Se ne erano andati loro? Sembrava fosse stata una cosa quasi... violenta. Possibile la colpa fosse delle sue scarse potenzialità oniriche? Non si prese un secondo e sostituì l'espressione stupita con un sorriso predatore.
-Qualcuno ha già deciso di andarsene a quanto pare... i membri rimanesti cos'hanno intenzione di fare?-SPOILER (clicca per visualizzare)Mi spiace... :/. -
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Siero.
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Ormai la cosa si stava facendo interessante due dei membri abbandonarono la scena magari impauriti che un possibile traditore gli rovini i piani rendendo pubblica tutta la loro riunione
< Kishishi meno due signori kishishi ormai il cerchio si restringe kishi perciò veniamo al dunque kishishi ormai si è capito che mister pennuto kishi non permetterà a nessuno di sopravvivere kishi in caso di tradimento kishi ed in quel caso io kishishi sarò il vostro peggior incubo kishishi>
Uno sguardo venne rivolto alla pallina in cui vi si nascondeva il bardo, tanto sapeva chi era e nel caso avesse tradito non avrebbe fatto assolutamente nulla tanto il lui da sveglio non si ricorderà nulla di ciò che sta avvenendo
<kishishi cari signori allora che si è deciso di fare kishishi uniamo le forze kishi o ci si devide e ognuno per la sua strada kishishi questo progetto a me piace kishishi non vorrei abbandonarlo così presto kishishi di tempo ne ho e lo voglio impiegare kishishi per vedere un futuro “migliore” kishishi >
Per migliore intendeva pieno di caos e disperazione un mondo dove lui poteva mangiare tutto ciò che voleva divorando dall’interno quel misero pianetucolo facendolo sparire pezzo per pezzo
< quindi kishishi io resto kishishi tanto andarmene o restare kishishi non fa differenza per me kishishi da sveglio qualcuno kishishi si dimenticherà tutto kishishi allora tocca a voi decidere kishishi restare kishi o kishi andare >. -
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Ela approva le parole dei due confetti blu, accetta le loro frasi come verità, e si impunta sulla questione dell'accusarsi di tradimento. Fa bene? Fa male? Tra compagni occorrono fiducia e collaborazione, sentirsi additati a traditori e sapere di non disporre della fiducia di qualcuno non è bello ne tantomeno utile. Anzi, è dannoso. Ergo, preferibilmente evitabile.
Come uno scherzo del destino, una coincidenza, o forse un fatto voluto, marrone e nera scompaiono dal sogno. La spiegazione di Ela? Lo hanno fatto di loro volontà.
V'è qualcosa di terribile ed al contempo perfetto nella sparizione delle due caramelle, e ai due blu non resta altro da fare se non crederci. Sono come bambini, di comportamento e carattere, e Ela è la mamma che deve addomesticarli. Sempre ammesso che lo voglia, si intente.
"Sarebbe terribile avere un bambino, pensa a qualcosa che ti squarcia da dentro. Piuttosto..."
Ma chi dei presenti vorrebbe pensarci? Sol tre ragazze rimangono attorno al tavolo, delle quali non tutte lo son davvero. Ma non è ne il luogo ne il momento di disquisire su simili argomenti, altre sono le cose importanti di cui discutere. Restare o andarsene, è questo il dilemma, è questo il quesito, domanda difficile? Risposta adeguata.
Invero, non è per nulla complicata. I due blu si fissano negli occhi per alcuni istanti per poi annuire l'uno verso l'altra, hanno deciso cosa fare, hanno scelto la parte, e il loro futuro. Ma, prima che possano pronunciar verbo, ecco nuovamente intervenire skekDor. Dice parole veritiere, sul finire strappa una risata al maschio, non resta che confermare il proprio volere, ed è ciò che i due fanno appena è loro possibile.
"Non ci tireremo indietro, siamo pronti ad andare fino in fondo!"
"Ho riflettuto più che a sufficienza sulle implicazioni del mio intervento, non intendo tornare sui miei passi."
"L'ho costruito io, se me ne vado che fine farà tutto questo?"
Uno sguardo ammonitore le viene rivolto dal compare blu, un evidente ordine di smetterla di attingere a quel modo. Qualcuno potrebbe fraintendere, e non è certo quello che lui desidera. Deve rimediare.
"Lo abbiamo costruito tutti insieme, lo stiamo costruendo tutti insieme, e non vogliamo certo vederlo crollare, ne convenite?"
Un pezzetto alla volta, piano piano, dall'inizio alla fine, senza ripensamenti e tradimenti. Guarda le caramelle rimanenti senza alcun motivo particolare se non rafforzare le proprie parole. Per poi rispondere al quesito posto alla ragazza blu.
" Ve ne sono quante ne vuole, i sacchetti dei disertori sono ancora qui. Senza considerare quelli intonsi."
Non è la femmina a dirlo, ma poco importa in quanto ella rischia di svanire dal sogno da un momento all'altro, non deve allontanarsi dalla loro signora se vuol sperare di non dissolversi.Hold on and it will be worth.
Forget it.
Do not do it. Looks ahead. To the future.
Live like it was not there.Come in un Sogno. -
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Accuse, minacce e infine l'improvvisa decisione presa da due individui, di lasciare quell'organizzazione. Cosa in fin dei conti gradita dal bardo poiché non apprezzava molto la loro condotta, il loro interesse nel distruggere senza un vero e proprio motivo. Aveva un punto di vista diverso rispetto al loro e considerava unicamente deleteri individui quali loro.
Probabilmente per l'organizzatrice di quel dibattito, le cose dovevano essere diverse ritrovatasi con due uomini in meno, ma questo rendeva sicuramente più facile portare tutti i presenti ad accettare la sua proposta, evitando così di sostenere una causa totalmente sbagliata.
Una sola cosa cominciava a confonderlo, per quale motivo lo stavano additando come se sia stato lui a parlare di tradimenti?
La prima a cominciare fu la caramella svanita e dal colore marrone, mentre lui, aveva solamente esposto un concetto in fin dei conti a suo parere ovvio. Inizialmente si parlava di appoggiare entrambe le fazioni e proprio per tale motivo, i membri del gruppo non avrebbero dovuto scontrarsi tra di loro?
Cosa dopotutto non per forza mal apprezzata dal bardo in diversi contesti, poiché dopotutto non rappresentavano loro il caos?
≪Non sono stato io a parlare di tradimenti, ma i due "compagni" che hanno deciso di lasciare. Ho solo puntualizzato come la loro condotta, avrebbe portato a pestarci i piedi a vicenda e di come non ci sia nulla da temere nel mio caso, poiché in caso di una ipotetica volontà di allontanarmi, sarei il primo a dimenticare il tutto, senza spargere prima voci ai quattro venti.≫
Ammise in maniera diretta, senza girare troppo intorno al nocciolo della questione. Non era il caso di giocare a chi lo aveva più lungo, dati comunque gli accadimenti della riunione. Erano un gruppo strano, senza alcun legame e pieno di soggetti della quale non credeva di potersi ciecamente fidare, ma dopotutto la ragazza lo aveva avvertito e per questo, trovava giusto dare loro una possibilità, vedere effettivamente cosa questa Morte Multicolore avesse intenzione di fare.
≪Anche io confermo la mia volontà di restare.≫
Concluse tranquillamente seduto al suo posto, in attesa di novità poiché data la situazione, come avrebbero agito? Di sicuro lui avrebbe spalleggiato la guerra contro i Lich, in ogni caso l'avrebbe fatto.. -
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Annuisco, le parole di skekDor arrivano dritte a destinazione e portano la calma. Tutti d'accordo tutti pronti ad andare a caccia e i Lich saranno la preda. Tuttavia Jester non era del tutto soddisfatta della situazione. Era rimasto solo Adaham da poter mandare fra le file dei non-morti ed inoltre ora erano anche meno di prima. Ma non doveva demordere, avrebbe escogitato un altro modo per portare le persone ad abbracciare la sua causa, i sogni non sarebbero bastati.
-Bene. Direi quindi che siamo tutti d'accordo! Vedrò di sostituire i disertori e chiedo a Blu-donna di far da spalla a blu-uomo tra gli zombie del nord.-
Dicendo questo lanciò un'occhiata stranita alla cioccolatina. Era come se dicesse quello che lei stava pensando.
-Se vi saranno novità sarò io a contattarvi. cercherò di farmi trovare ogni mattina dall'una e mezza alle due nel mondo onirico. Vi basterà tirare la cordicella per attirare la mia attenzione.-
Con uno schiocco di dita apparvero diversi pacchetti di M&M's sui petali del girasole davanti all'uccello regale. Poi le cordicelle legate ad ogni presente divennero dei fili rossi. Una volta tirati sarebbero tornati nel loro mondo onirico senza scordare nulla di quanto successo. Una realtà che avrebbero capito con la certezza dei sogni.
-Se non c'è altro da aggiungere la riunione può concludersi qui. -
Disse Ela congedando i presenti.SPOILER (clicca per visualizzare)Energia:110%
Ultimo giro almeno che non ci sia altro da dire...
La cordicella che vi unisce ai vostri sogni è diventata rossa e capite che non scorderete nulla tirandola.
Scaenza:27/07. -
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Non dovresti fare tutto questo, non dovresti sforzarti tanto, non dovresti non dovresti... non dovresti... ma lo fai comunque. Perché vuoi mantenere il gioco, il divertimento, lo scherzo, anche quand'esso diviene qualcosa di molto più serio. Ma questo sei tu, e nulla potrà cambiarti, sia che si tratti del tempo sia che si tratti di esperienze dolorose.
Le caramelle rimanenti confermano, approvano, sono concordi sul rimanere, ebbene le due blu non hanno null'altro da dire a questo punto. Appuntamenti vengono fissati, decisioni sono prese, e confetti divorati.
La riunione è conclusa e sono tutti congedati, ed uno dopo l'altro se ne vanno.
I blu attendono che tutti gli altri scompaiano senza proferire altre parole e limitandosi a lanciare sguardi ogni tanto, e quando infine rimangono solo loro due ed il capo ecco la ragazza sparire nel nulla tornando al sogno dal quale proveniva.
Il ragazzo rimane quindi solo con Ela e, stremato dagli sforzi compiuti durante quest'incontro, si addormenta sul girasole.
Un sonno dentro un sogno, privo di sogni.
Un incubo forse? Chi potrà dirlo se non la bianca signora, non appena se ne accorgerà?Come in un Sogno. -
Siero.
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I giochi erano finita le parole pronunciate tante ed ora il momento dei saluti era giunto anche per quel gruppo “mal” assortito il filo che legava la mano cambiò colore e si fece di un color rosso intenso e se stavolta venisse tirato invece di tornare senza memoria al proprio sonno si ritorna con tutto ciò che si è appreso e con la possibilità di ritornare da ela per chiacchierare con un semplice strattone. Il Kishiman lo avrebbe fatto sicuramente più avanti per intrattenersi con la donna in modo da far passare di tanto in tanto il tempo.
< Kishishi bene allora vi saluto kishishi >
Non erano giunti ad una vera e propria conclusione ma almeno sapeva che altri erano li più o meno per i suoi stessi ideali. La cordicella fu tirata e Kuro spari all’improvviso dal luogo dell’incontro per ritrovarsi nel suo sogno..
[MxM] CrossRoads |
