I Sogni del Mondo Sotterraneo

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    Le strade erano ancora invase dall'acqua, ma nel cielo splendeva un sole pallido e smorto, e l'aria era pregna dell'odore soffocante delle pioggie maleodoranti di Klemvor. Aveva piovuto a lungo, meno delle medie annue dell'Undarm ma più a lungo di quanto gli Storm Riders fossero in grado di sopportare. Quando i cieli piangono le battle sono proibite, le Tribù della Tempesta entrano in un periodo di feste continue che sebbene utili a cementare nuove alleanze e dare una tregua universale alle faide continue, sono talvolta troppo per le belligeranti popolazioni di Klemvor, avvezze alle continue lotte interne. Gli Storm Riders erano un enorme pentolone in ebollizione, anche i team meno propensi alla lotta avevano atteso con ansia la fine delle piogge come il giorno in cui finalmente i loro compagni sarebbero stati vendicati. Klemvor aveva divorato oltre cinquanta corpi in meno di due anni, che per gli sparuti gruppi di ragazzini armati di Air Treck significava un'ecatombe. Quasi tutti avevano un amico o un compagno listato in quella lunga fila di nomi, e tutti quanti desideravano vendetta. A questi si aggiungeva la minoranza di Storm Rider che letteralmente vivono per la battaglia. I team superbellici rappresentano a malepan l'otto percento del totale, ma sono un'elite capace di fare la voce grossa, pesando sulle decisioni politiche più del restante novantadue percento quando i leader delle Tribù della Tempesta non riescono a tenerli a bada. Sono loro che affrontano materialmente le battaglie contro i droni assassini di Klemvor mantenendo nella sicurezza il resto della comunità, e sono loro che quel giorno erano chiamati a vendicare così tante morti. La crociata contro i Cacciatori di Teste sarebbe richeggiata nella storia come un evento come non se ne verificavano da un decennio, dall'ultima Grande Guerra, quando l'invasore entrò nella Foresta e ne fu ricacciato.

    L'Alfiere Errante ed il suo seguito era atteso con ansia, poiché solo la rappresentanza di Laputa mancava all'appello in quel giorno in cui l'aria vibrava e le Tribù della Tempesta percorrevano ancora una volta il sentiero di guerra. L'Alfiere Errante portava con se oltre settanta soldati dell'Approdo, plotoni disciplinati di uomini in gamba che non vedevano di buon occhio quell'operazione, ma che erano determinati ad adempiere fino in fondo il compito a cui erano chiamati. Erano comunque tutti quanti molto nervosi nel marciare fra le vie di Klemvor, totalmente allo scoperto e con i tetti degli edifici su ambo i lati che brulicavano di Storm Riders, osservatori interessati che apparivano più come un coacervo di corvi neri dagli occhi tetri. Le sentinelle dell'Approdo sapevano dell'esistenza delle Tribù della Tempesta e li mal sopportavano fin dal giorno in cui Raylek aveva eretto l'approdo nel bel mezzo di Klemvor, tuttavia nessuno di loro immaginava di trovarsene di fronte in così gran numero, le stime sulla popolazione delle Tribù era sull'ordine delle poche centinaia, mentre in quel momento sforavano abbondantemente le mille unità, con le facce cupe e gli stendardi dai colori sgargianti che garrivano al vento. Nessuno si stava impegnando particolarmente per dare il benvenuto a coloro che almeno sulla carta erano amici ed alleati...

    Solo al termine della strada, quando ormai si avvicinava la sagoma opulenta dello Stadio che era il quartier generale di Genesis, si fece avanti un Rider che almeno dall'aspetto poteva sembrare uno dei leader, sebbene Drusilia non poté riconoscerlo nemmeno come uno di coloro che aveva partecipato in uno dei seggi della Messa dei Diluvi. Si trattava di un maschio con un completo da motociclista, che atterrò pesantemente sulla strada proprio di fronte alla delegazione armata dopo un balzo di quasi sessanta metri dalla cima di uno degli edifici, sollevando una nube di detriti mentre i pattini corazzati scarnificavano l'asfalto. Tolse il casco rivelando un volto marchiato da diversi piccoli sfregi ai lati della bocca, sul naso schiacciato e ai lati del cranio completamente calvo e tatuato con motivi tribali a forma di teschio. Doveva essere vicino alla trentina, il che significava al di sopra della media di età locale.

    « Il vostro leader e la sua guardia personale... con me. »
    Fece un cenno arrogante con la mano guantata, indicando i suddetti a farsi avanti e seguirlo.
    Nel frattempo un secondo Rider bardato di scuro come il primo atterrò alle sue spalle recando con se un grosso borsone da viaggio. Si fece avanti e ne rovesciò il contenuto davanti alla delegazione di Laputa, facendo cadere al suolo una pioggia di cavi e fili neri che si rivelarono essere un groviglio di moderni auricolari collegati a piccole ricetrasmittenti. Rhaziel, il Cacciatore di Taglie, aveva già visto ed usato quegli apparecchi: erano gli stessi che gli erano stati forniti durante il periodo in cui aveva militato in Trident e con cui le sue azioni e quelle della squadra di cui faceva parte erano state dirette.

    « I capi ed i luogotenenti di ogni gruppo ne indossino uno. Se i portatori cadono, i sopravvissiti sono tenuti a recuperarli e portarli con se, altrimenti la Regina del Legame non sarà più in grado di fornire loro indicazioni per proseguire la missione. Colei che Guida la Pioggia ed i suoi pretoriani invece dovrebbero prenderne uno ciascuno. »
    C'era un auricolare per ciascun aviatore più due auricolari per ogni gruppo da dieci soldati dell'Approdo. In pochi approvarono l'idea di dover prendere ordini in quel modo, ma nessuno avanzò obiezioni mentre il Rider in nero conduceva più avanti il piccolo gruppo restante, composto da Drusilia ed i quattro membri del suo seguito. Superarono l'ampio spazio che separa gli edifici dallo stadio, fin dentro la struttura monolitica della sede di Genesis. Al suo interno arrivarono ad un ampio ambiente adattato a capannone dove giaceva un'ordinata fila di otto mezzi pesanti industriali: pale, camion, enormi furgoni dotati di rimorchio per le auto. Ovunque spiccavano pile di scatoloni sigillati dal contenuto ignoto, su cui si erano appollaiati dozzine di Storm Rider dall'aria particolarmente feroce. In tutto c'erano dodici gruppi piuttosto variopinti ed eterogenei, ma tutti avevano l'aria di essere gente molto poco raccomandabile. L'aria era tesa come la corda di un violino, e come il gruppo di Laputa entrò nell'area venne lasciato da solo dal suo accompagnatore e si ritrovò sotto gli occhi di tutti i presenti, che sembravano branchi di iene ansiose di saltare alla gola della preda...


    .Istruzioni ~ I Sogni del Mondo SotterraneoBenvenuti in quest. Questo primo giro di post è prettamente di presentazione, venite accompagnati in un magazzino popolato da circa sessanta/settanta Storm Rider che almeno in apparenza hanno l'aria di essere veterani. Ciascun "team" è composto da un minimo di quattro elementi, mentre il più nutrito ne conta nove. Circa uno su tre dei presenti sfoggia occhi dalle pupille brillanti che riflettono la luce in modo anomalo mostrando contorni che ricordano quelli di una croce bianca, trasmettendo una sensazione di disagio. Non ci sono sorrisi né cenni di benvenuto, vi squadrano dall'alto verso il basso in silenzio mentre rimangono in attesa di qualcosa...
     
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    "Abbiamo quaranta milioni di ragioni per fallire, ma non una sola scusa".

    Rudyard Kipling.


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    Mastio, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    Il sole attraversava i tendaggi cremisi di quella camera come un ospite indiscreto e la colorava di toni caldi e sensuali; l'Ambasciatore era sempre stato particolarmente bravo in quelle piccole, essenziali scelte, riservate attentamente per singole occasioni "speciali"... ed in effetti -ad osservare la sorella- si riscoprì particolarmente compiaciuto. Nonostante vestisse sempre di bianco ed oro a Laputa o blu notte quando visitava l'Est, aveva sempre creduto che il rosso fosse un colore particolarmente adatto a lei.
    Rossa era la passione, la fiamma che riscalda le membra e brucia gli stolti... ma anche il sangue.
    In effetti, quella era esattamente la tinta adatta: poche volte gli era capitato di guardarla in quel modo, ma doveva ammettere di aver sempre trovato una certa eccitazione nel rimirarla in armatura, completamente ricoperta del sangue nemico. Quasi gli dispiaceva che quella notte nessun Alfiere Errante si sarebbe cosparso dei resti del nemico, spada alla mano ed abiti in brandelli, coperta del solo metallo della sua armatura. Eppure -unica amara consolazione- avrebbe comunque combattuto. Altrove.

    -Ricorda ciò che ho detto, fratello.

    Quarion annuì, ed una ciocca ribelle gli cadde dolcemente sul viso. Era morbida e castana. Profumava di rose fresche ed appena colte. Accavallò le gambe femminili in un movimento sensuale, lasciando cadere l'occhio smeraldino sullo spacco dell'abito che indossava.

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    -Chiara come il sole, luce dei miei occhi ♥ Se serve dell'altro non tarderò a comunicartelo.

    Sollevò la mancina tutto sorridente, mostrando un anello esattamente identico a quello del Gran Maestro del Liberi Aeris Milites. Un frammento di AI anche per lui, in caso di situazioni controverse.
    -Cerca di non morire... e di non uccidere i miei.
    -Cercherò di non portarti disonore in battaglia.
    Un attimo di silenzio, uno sguardo assassino della Dama del Vento sul sangue del proprio sangue.
    -...e di controllare i tuoi "amanti" affinché non si ammazzino da soli, lo so ♥

    Un sospiro seccato da parte di Drusilia chiuse di netto il momento degli addii e, voltandosi di scatto e dandogli le spalle, raccolse la sua spada in modo da controllarne l'affilatura.

    -Anche da Alfiere ti piacciono le imprese in sordina: lo sai che nessuno ricorderà mai le tue gesta, vero?
    In un primo momento l'Alfiere non parve dargli troppo ascolto, piuttosto rimase concentrata sul riflesso della lama controluce. Poi chiuse gli occhi, respirando profondamente e... sorridendo. Serena.
    -Non combatto per ricevere gratitudine, esattamente come non lo fai tu- lo avrebbe rimbeccato amorevolmente, richiudendo l'arma nel fodero e legandosela alla cintola, pronta per la sua Sacra Marcia verso il Tropaion -E poi... sono vecchia e piena di risentimento. Lascio la gloria ai miei eroi: potrebbero darle un senso, in mezzo a tutto questo dolore.

    Una brezza leggera spinse i drappeggi con garbo, e questi presero ad ondeggiare, generando graziosi giochi di luce.

    -Nel caso io morissi...- una donna con il suo aspetto le premette il dito sulle labbra rosse, sorridendole amabilmente e con una punta di malizia nello sguardo -... ci vediamo a missione completata, sorella.

    La baciò sulla fronte, prima di abbandonarla.

    -Addio, mio amore ♥

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    Klemvor, Città delle Macchine.
    Presidio Occidentale, Endlos.

    La crociata contro i Cacciatori di Teste iniziò con una marcia. Ottanta sentinelle dell'Approdo perfettamente addestrate seguivano in silenzio il loro Alfiere e la sua scorta, sostenendo dignitosamente l'enorme pressione che si era creata al loro passaggio, sotto gli occhi di un popolo bramante sangue.

    Solo al termine della strada, quando ormai erano prossimi allo Stadio, quartier generale di Genesis, furono raggiunti Rider abbastanza "vecchio" rispetto alla media molto bassa di quei luoghi. Indissava abiti da motociclista; togliendosi il casco avrebbe rivelato un volto sfregiato, il naso schiacciato e dei tribali tatuati sul cranio.

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    « Il vostro leader e la sua guardia personale... con me. »
    Si atteggiava con arroganza, ma il falso Alfiere sapeva bene le usanze di quegli scellerati: probabilmente era un modo di fare tipico del soggetto, ragion per cui non aveva alcun senso surriscaldarsi. Intanto un secondo Rider si avvicinò come il primo, rovesciando davanti alla delegazione una pioggia di cavi e fili neri, moderni auricolari collegati a piccole ricetrasmittenti.
    « I capi ed i luogotenenti di ogni gruppo ne indossino uno. Se i portatori cadono, i sopravvissiti sono tenuti a recuperarli e portarli con se, altrimenti la Regina del Legame non sarà più in grado di fornire loro indicazioni per proseguire la missione. Colei che Guida la Pioggia ed i suoi pretoriani invece dovrebbero prenderne uno ciascuno. »
    Nell'indossare i propri auricolari, il leader di Laputa lanciò un'occhiata agli Aviatori: a quanto sapevano la Regina del Legame era stata destituita da Trident... dunque non poteva sicuramente essere la Mikigami.
    Che fosse una di Trident? Se la Vicecomandante aveva intenzione di distruggere le Tribù della Tempesta, quale occasione più ghiotta di consegnare le regalie ad uno dei suoi?

    Superarono l'ampio spazio che separava gli edifici dallo stadio, fin dentro la sede di Genesis. Raggiunsero una specie di capannone dove giaceva un'ordinata fila di otto mezzi pesanti industriali. C'erano pile di scatoloni sigillati dal contenuto ignoto, su cui erano appollaiati dozzine di Storm Rider dall'aria feroce. L'aria era tesa, e quando i laputensi varcarono la soglia, rimasti soli dall'accompagnatore, si trovarono sotto gli occhi di tutti i presenti. Inutile dire che vi fosse un certo disagio.

    Ovviamente Quarion Drusilia non si scompose affatto, piuttosto rimase seria e silente, limitandosi a salutare i presenti con un unico, generico gesto di del capo.
    Infine rimase in silente attesa, come tutti gli altri.

    →GIOCO DI MASCHERE»
    Quarion è in grado creare una illusione secondo cui appare agli altrui sguardi sotto altre spoglie. Può diventare una ragazza, un animale, un bambino o un altro uomo, o perfino assumere l'aspetto di un pg già esistente. Unica condizione di poter apparire come un pg giocante è quella di averlo già visto.
    [Passiva mutazione + attiva a consumo basso.]

    Già attivata prima dell'inizio della quest.
     
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    Ritornare a Klemvor si rivelò un'esperienza molto diversa dalla precedente, per somma gioia di Rhaziel. Questa volta non c'era nessun esercito di ragazzini appiccicosi e allupati, almeno, non troppo vicini da risultare fastidiosi. I ragazzini in questione c'erano lo stesso, ma per fortuna se ne restavano appollaiati sui tetti... non ci provavano neanche ad avvicinarsi, forse l'esercito dell'Approdo intimoriva anche quei marmocchi esagitati. Tuttavia non era solo l'ambiente a essere diverso, anche la compagnia proveniente da Laputa era molto cambiata e di sicuro erano animati da intenzioni molto diverse rispetto all'ultima volta. Il cielo non piangeva più, la guerra era alle porte. I Cacciatori di Teste andavano fermati... ma non erano il solo problema da affrontare e risolvere.
    Quelli che accompagnavano l'Alfiere erano tutti Aviatori appartenente alla Squadra Verde, oltre a Rhaziel infatti c'erano la focosa Nesrin e quell'armadio d'ebano di un Ted Carter. Questa volta la potenza di fuoco era sicuramente maggiore. Insieme a loro però c'era un'aggiunta, ovvero Denver Brockman, il giornalista compagno di bevute incontrato alla locanda. I loro appuntamenti alcolici erano diventati molto più frequenti e non ci volle molto per far scoccare l'amicizia. E fu proprio grazie a quel legame che il Cacciatore riuscì a farlo entrare nella scorta personale dell'Alfiere... anche perché c'erano grosse notizie in ballo, qualcosa che un giornalista che si rispettava non poteva di certo lasciarsi sfuggire.
    Erano successi diversi casini in quei giorni e Rhaziel raccontò buona parte degli eventi a cui aveva assistito o di cui aveva sentito parlare. L'attentato all'Alfiere era solo la punta dell'iceberg, c'erano voci riguardo la presenza di non-morti e di tumulti interni tra le varie fazioni, insomma, tutti gli ingredienti per scrivere uno di quegli articoli in grado di generare un vero e proprio terremoto. Inoltre vi erano degli assassini a piede libero, ma non si trattava di semplici esseri umani fuori di testa... c'era ben altro dietro. Si parlava di figure perfette da inserire in racconti e persino nelle leggende, informazioni che tra le mani giuste diventavano preziose come l'oro. E poi c'era quel rapporto con Orm, sul quale però non si dilungò troppo, ma disse comunque qualcosa alla squadra... Drusilia nutriva una fiducia totale in lei e la trattava al pari di un qualsiasi Aviatore. Un amore che si poteva trovare solo in un simile rapporto.
    Ad ogni modo fu un vero sollievo sapere che, almeno per una volta, non dovevano avere a che fare con dei ragazzini. Anche se alla fine erano tutti un po' montati, grandi e piccini. Come il tizio che saltò giù dal palazzo, vestito da motociclista e con un tatuaggio che ne segnava il cranio. Intimò al gruppo di Laputa di seguirlo, non prima che un altro tizio lo affiancasse e gettasse al suolo il contenuto di un sacco: era pieno degli stessi auricolari indossati da Rhaziel durante la caccia a Nui Harime. Li riconobbe subito. E proprio in quel momento incrociò lo sguardo dell'Alfiere... un brivido gli percorse la schiena.
    C'era un altro segreto inconfessabile.
    Nessuno doveva sapere che nascosto sotto l'aspetto di Drusilia... c'era l'Ambasciatore dell'Est, il fratello Quarion. Conoscendo Denver, probabilmente, ci sarebbe rimasto molto male alla fine di tutto. Ma ahimè, neanche lui doveva sapere. Così Rhaziel rimase in silenzio, indossando l'auricolare per procedere poi all'interno di un magazzino. Qui, tra montagne di scatoloni sigillati e dal contenuto ignoto, e mezzi industriali pronti a partire, spuntavano una dozzina di gruppi formati da quattro persone, ne contava nove quello più grosso. Si poteva quasi respirare la tensione. Quei tizi non erano così giovani e la loro aria feroce sottolineava il fatto che quelli non erano normali Storm Riders. Quegli occhi appartenevano a dei veterani di numerose battaglie. E in molti dei loro occhi brillava una luce strana. Erano dei predatori, bestie che attendevano l'inizio della caccia.
    Il guercio sorrise, quelle persone erano della sua stessa specie.



    CITAZIONE
    Rhaziel

    Fisico: Ok.
    Mente: Concentrato.
    Energia: 100%

    Passive: Eterna giovinezza, visione termica
    Equipaggiamento: Spada lunga, Revolver, Blaster, Sniper

    Tecniche utilizzate:
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    Ted Carter



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    ”Vorrei che tu rimanessi qui a Laputa … al sicuro!”

    La lettera che chiedeva di far parte della scorta personale dell’alfiere, era ancora aperta sul letto del pugile, che non aveva perso molto tempo a leggerla, provando a carpirne soltanto l’essenziale.
    La situazione non doveva essere delle migliori ad Ovest, se veniva perfino richiesta anche la sua presenza, perché di fatto, non sarebbe stato l’unico a scortare Drusilla nel suo viaggio diplomatico.
    Cosa che lo preoccupava parecchio, più per il lossodonte, che per lui stesso.

    ”Penso che sia la cosa migliore. D’altronde non è una questione diplomatica come abbiamo avuto l’ultima volta. Non ho bisogno di girarci troppo attorno per dire apertamente che io non sono in grado di combattere, mentre tu … mentre tu si Ted! Vedi di fare un buon lavoro.”

    Come non poteva sperarlo anche lui? Eppure un po’ tremava al pensiero che qualcuno avesse provato di già ad attaccare l’alfiere Errante durante la sua ultima visita.

    ”Farò il possibile. Ma un’ultima cosa …”

    Agrodon a quella richiesta si preparò mentalmente.
    Aveva visto Ted cavarsela nelle situazioni più irreali, il più delle volte con il sorriso sulle labbra, come se fosse un gioco, come se Endlos stesso fosse un problema totalmente trascurabile.
    Sapeva che il peso che si teneva dentro era di quanto più grande aveva sollevato con i suoi muscoli.

    ” … dimmi pure! Sono pronto!”

    ”Mi faresti un riassunto della lettera. Sai, c’erano troppe parole e io mi ero appena svegliato. Non ero nelle condizioni migliori per leggere tutto.”

    Se Mustang avesse avuto il martello a portata di mano, lo avrebbe usato per menomare gravemente Ted alla testa, con o senza afro che lo proteggesse.

    ”Ma che discorsi sono questi, sciocco di un pugile. Ogni riga di questa lettera è importante al fine stesso della missione. Impossibile farne un riassunto.”

    ”Allora dimmi soltanto una cosa …”

    Carter si voltò, incrociando gli occhi di brace del suo maestro.

    ” … chi è che devo picchiare più forte degli altri?”



    Quando tutto il gruppo di aviatori fu al completo, Ted si riscoprì piacevolmente sorpreso nel rivedere qualche vecchia faccia come quella di Rhaziel e Nesrin, guardando anche però con vivo interesse Denver.

    ”Deve sapere il fatto suo se è riuscito a venire qui con noi!”

    Si aggiustò il lungo cappotto verde militare, lo stesso usato per la missione diplomatica con Agrodon, sperando che il color fango lo avrebbe aiutato a confondersi.
    Il loro arrivo non venne certamente accolto con bandoni e risa.
    Un tono cupo e grigio sembrava avvolgere ogni cosa, compresi l’oggetti e gli abitanti, giovani ma dagli occhi vissuti.
    La presentazione si fermò a un tizio tutto pompato che si lanciò letteralmente dal nulla e ad un’altro che gettò con disprezzo dei fili neri, che a detta sua, servivano per comunicare.
    Nel dubbio ne prese uno.

    ”Trovi più allegria nel Nord!”

    Solo pensieri, non poteva permettersi di sparlare in una situazione delicata come quella.
    Infatti, poco dopo, si limitò a seguire Quarion, trasformato in Drusilla sotto mentite spoglie e gli altri aviatori, rimanendo completamente in silenzio.




    Ted Carter
    Stato fisico: Nero e caldo
    Stato mentale: Tranquillo
    Mana: 110 %

    Passive:

    The Energy:
    -(+10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima)

    The Champion:
    -(+50% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia)

    The Training:
    -(Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa)

     
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    Klemvor, Città delle Macchine.
    Presidio Occidentale, Endlos.

    È dai tempi della Grande Guerra che non si sente tanto teso. Dietro di lui marciano silenziosi un'ottantina di soldati, tutti al servizio dell'Alfiere Errante, all'apparenza quasi incuranti degli sguardi diffidenti delle Tribù della Tempesta tutt'attorno a loro. Denver, tuttavia, fatica a credere che non stiano provando un minimo di nervosismo a loro volta. Almeno, gli piace pensare che siano in grado di mascherarlo meglio perché di più e... in un certo senso, meno in vista.
    Drusilia Galanodel cammina davanti alla centuria Laputense, attorniata dalla propria scorta. Una sorta di élite formata dagli stessi Aviatori di cui ella è il Gran Maestro: una donna di alta statura e con capelli di un rosso brillante, un enorme nero sulla trentina e con un'acconciatura afro, e infine Rhaziel. Denver, per quel giorno, aveva ricevuto l'onore di essere egli stesso una delle guardie del corpo reali.
    Quando, al Pentauron, erano giunte alle sue orecchie voci della presenza di vari serial killer ad Ovest, non lontano dal Blood Runner, e di un attentato ai danni dell'Alfiere Errante, egli non aveva potuto non rivolgere il proprio interesse professionale alla vicenda, e si era così messo in contatto con colui che, da quella prima volta al Cappio di Bronzo, era diventato uno dei suoi compagni di bevute preferiti: Rhaziel, per l'appunto.
    Fortuna aveva voluto che il suo amico fosse risultato perfino più informato di quanto il giornalista non avesse osato sperare. Addirittura, come Aviatore, aveva avuto modo di vivere i fatti in prima persona, cosicché Denver era riuscito ad ottenere un gran numero di informazioni preliminari, e un posto privilegiato per osservare gli sviluppi e, forse, addirittura la conclusione degli eventi. Eccolo lì, quindi, Denver Brockmann, reporter, in prima linea contro la minaccia dei Cacciatori di Teste.
    Suona dannatamente bene. E, se sopravviverà, porterà a casa come minimo abbastanza materiale per un reportage di proporzioni a dir poco leggendarie. Avesse ancora un giornale tutto suo, sarebbe pure meglio, ma questo è un problema a cui rimedierà in futuro.
    Arrivati alla fine del percorso, uno dei locali si dirige verso di loro balzando giù da qualcosa come duecento piedi di altezza. Una volta dissipata a sufficienza la nuvola di polvere e detriti formatasi, riesce a riconoscere la figura di un uomo che, con sua non indifferente sorpresa, è rimasto del tutto indenne; addirittura impassibile. Un modo come un altro per dire a chi ha davanti "sono forte".
    « Il vostro leader e la sua guardia personale... con me. »
    Senza fiatare, lo segue insieme a tutti gli altri, fino a che un altro indigeno non compare; questo porta con sé un borsone contenenti quelle che Denver riconosce come dei moderni apparecchi radio. Egli si equipaggia quindi di uno di essi, come indicatogli, e si spinge insieme al resto del gruppo all'interno del magazzino. Ancora una volta, si ritrovano ad essere al centro di un'attenzione in qualche modo ostile.
    Decide di non aprire bocca.
    E attende.

    Denver BrockmannStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Tesissimo
    Energia: 100/100
    Passive: Anti-Malia, Rilevazione Bugie, Rilevazione Pericoli
    Scenici: N/A
    Equipaggiamento: M1917 Revolver
    Armatura: Armament: Hardening
     
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    NESRÌNSCHEDA

    Mentre avanzava per le strade umide e grigie della città di cemento, sotto un cielo plumbeo ed un Sole smorto, Nesrìn continuava a pensare a quanto odiasse la pioggia, uno sbuffo di fumo che intanto le serpeggiava dalle labbra, come a voler sottolineare la sua insofferenza.

    Il clima temporalesco e l’ambiente d’asfalto ed acciaio, infatti, mettevano a disagio sia lei che il drago, abituati ai grandi spazi aperti della natura selvaggia; in un certo senso, quel luogo così alieno ai suoi occhi la innervosiva addirittura più della stessa missione a cui era stata assegnata. D’altronde, incenerire orde di nemici era quello che sapeva fare meglio, e quel giorno non sarebbe stato diverso... non temeva il potenziale rischio di morte, ne le occhiatacce che gli Storm-Riders le stavano lanciando dall’alto di quegli edifici in rovina.

    Gli stendardi, che s’agitavano frenetici sotto il vento di pioggia, erano l’unico accenno di benvenuto che le Tribù della Tempesta s’erano degnate d’offrire al plotone di oltre settanta soldati laputensi giunti in soccorso sulle loro terre. Quarion Drusilia non si scompose, avanzando sicura in testa alla compagnia, mentre Nesrìn si scrollò di dosso la palese ostilità dei Riders con un'alzata di spalle... infondo, erano solo un branco di ragazzini riottosi; la rossa non si capacitava di come riuscissero a sopravvivere in un ambiente così sfavorevole, ma ammirava la loro perseveranza -o testardaggine che fosse- le ricordava un po’ casa.

    Giunti allo... Stadio? Un Rider tatuato e dal volto emaciato sfondò la scena interrompendo il loro cammino, invitando poi l’Alfiere e la sua guardia personale: cioè lei, il vecchio Ted ed altri due tizi che la focosa non aveva mai visto -un guercio e un... tale in giacca e cravatta- a seguirlo con uno sbrigativo gesto della mano. A quel punto, fece il suo ingresso in scena un altro Rider, che vuotò un sacco di... ciarpame di fronte a loro, intimandoli poi ad indossare quella roba. Nesrìn si girò e rigirò l’infernale marchingegno fra le mani per una buona manciata di secondi, prima di imitare i suoi compagni e seguirli infine verso la meta.

    Le dozzine di Storm-Rider che diedero loro il benvenuto alla sede della Genesis mostravano un’aria particolarmente feroce, ma ci sarebbe voluto questo ed altro per mettere in soggezione la metadrago, che ricambiò i loro sguardi con la stessa ferocia, braccia conserte e occhi di fuoco, in trepidante attesa di ulteriori istruzioni.


    codice role © Hellsing~ NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
     
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    Quella non era una riunione. Il tempo delle parole era già passato da troppo tempo e gli Storm Rider avevano esaurito sia il loro tempo che la loro pazienza, e ciò che restava era la frenesia di chi non può più aspettare. « Non abbiamo più tempo. » Esordì con fare urgente il rappresentante di Trident -entrato senza tante cerimonie nella sala seguito da una coppia di nerboruti stendardieri con bene esposte- mentre grovigli di cavi sottili passavano di mano in mano anche fra i team di classe S e superiore ammassati in quel magazzino, gli stessi già forniti alla compagine di Laputa. I più li indossarono e basta, mentre veniva esposto il piano di battaglia, altri li fissarono come se temessero di farsi male indossandoli, ma alla fine tutti quanti cedettero.

    « I più dovrebbero già conoscermi, per tutti gli altri io sono Hoka Inumuta, ed in questa missione agirò in rappresentanza di Trident con le funzioni di tattico e consigliere dell'attuale Regina del Legame, Nonon Jakuzure. Comandante in capo a questa operazione è -e rimane- la Vicecomandante di Trident, che tuttavia ha scelto di agire sul campo e quindi svolge funzione di leader solo formalmente. Purtroppo i team sotto la nostra direzione sono passati dai diciassette inizialmente preventivati ai soli tredici presenti, con la distruzione e lo scioglimento di tre team negli scontri dei giorni scorsi e la defezione della Black Crow... oltre che la già ampiamente prevista assenza di tutta la squadra al seguito del Re della Giada e della guardia personale del Comandante Generale di Trident. »
    Nessuno fiatò in risposta. E in parecchi dovevano essersi trattenuti molto, a giudicare dai ghigni feroci che apparvero sui volti di gran parte di coloro che non sfoggiavano gli "occhi a forma di croce" tipici dei Gravity Children. Quei nomi potevano non dire alcunché ai membri del seguito dell'Alfiere Errante, ma per Quarion significavano qualcosa: in pratica mancavano i veri capi della Tribù della Tempesta più in vista e relativo seguito. Tutto era nelle mani della Vicecomandante di Trident, vera fautrice della missione ed ora unico capo rimasto a guidarla.

    « L'operazione divide e distingue chiaramente i team di matrice superbellica e quelli non in grado di sostenere una battle per la sopravvivenza come quella che potreste essere chiamati ad affrontare. In buona sostanza solo i qui presenti sono autorizzati ad ingaggiare battaglia, i restanti team vi saranno solo di supporto, ed hanno ricevuto l'ordine di evitare qualsiasi ingaggio. Abbiamo pianificato una divisione in "zone" dell'intera città, con i vari team non-combattenti adibiti al ruolo di vedette, e tutte le squadre in grado di combattere collocate in posizioni strategiche in modo che possano intervenire una volta avvistato il nemico. "Seek and Destroy", tutto molto semplice nell'attuazione finché non si arriva al punto in cui si deve effettivamente menare le mani. »
    Aveva lasciato due coppie di sfere, che con un ronzio si erano disposte a quadrato al centro del magazzino, irradiando nell'aria un ologramma cubico delle dimensioni di un cartellone pubblicitario. Ciascuna delle quattro "facce" del cubo mostrava la medesima mappa di Klemvor punteggiata da una miriade di aree in giallo, che rappresentavano gli schieramenti dei team "non combattenti", cui si sovrapposero sedici luci intermittenti che erano in pratica la "zona di schieramento" dei team "superbellici" predisposti a combattere. Mentre Inomuta parlava, la mappa sfarfallò, ed il cubo olografico iniziò a mostrare una serie di foto panoramiche di Klemvor, con relativi nomi di team. "Guardia Pretoriana degli Abusivi" era il nome scelto dagli Storm Rider per il seguito di Drusilia Galanodel, neanche troppo offensivo come termine anche se gravemente inesatta almeno dal punto di vista dei Laputensi. L'edificio che gli Aviatori dovevano raggiungere prima dell'inizio vero e proprio delle operazioni era un enorme centro commerciale dall'aria tutto sommato abbastanza ben messa, e visto dalla mappa sembrava quasi a ridosso dello Stige, quello che gli Storm Rider identificavano come un "fiume di cemento" e che in realtà era il raccordo autostradale che tagliava la porzione nord di Klemvor, delineando il territorio di Sleeping Forest -il temibile raggruppamento di "Re" e "Regine" che dominava quella zona. Questo faceva degli Aviatori, di fatto, una delle unità da combattimento più a nord, il che aveva tutta l'aria di essere un raro colpo di fortuna perché ciò li collocava abbastanza vicino alla vera Drusilia, quella che da sola si era inoltrata in quei territori ostili dominati dai droni assassini.

    « Vi chiedo umilmente di seguire le istruzioni che riceverete, anche se potrebbero apparirvi poco sensate o addirittura controproducenti. Inoltre tutta l'operazione si basa sulla cooperazione fra i vari gruppi, e sulla possibilità di far collassare più squadre su di un unico obbiettivo: dovete evitare a tutti i costi di affrontare "l'enemy" un team alla volta, ma al contrario è vitale che il combattimento veda almeno tre team impegnati in una volta. Inoltre... »
    Il cubo olografico sfarfallò, poi tornò a mostrarsi ai presenti la mappa di Klemvor. Stavolta brillava un unico, grande punto rosso in una zona molto centrale e non troppo distante dalla figura massiccia dello stadio olimpico in cui si trovavano in quel momento, e che era ben riconoscibile dall'alto.
    « Abbiamo un potenziale obbiettivo. »
    Quei pochi che attendevano seduti si alzarono. Qualcuno ringhiò qualcosa -senza dubbio i team che almeno in teoria dovevano schierarsi più lontano dal punto rosso in questione -il che fra parentesi comprendeva anche i Laputensi, che dovevano trovarsi molto più a nord.

    « Li abbiamo agganciati oltre diciannove ore fa, quando si trovavano... »
    Il monitor sfarfallò, il punto rosso scomparve e ricomparve in tutt'altra area.
    « ... Qui. Sono rimasti fermi nove ore, dopodiché si sono mossi ben tre volte ad intervalli irregolari di centodieci-duecentosessanta minuti fino a sostare di nuovo nella zona in cui attualmente si trovano. Abbiamo motivo di pensare che ben presto si muoveranno di nuovo. Non abbiamo reale conferma che si tratti dei Cacciatori di Teste, ma... i percorsi che intraprenderete sono stati tutti quanti accordati in modo che vi troviate tutti quanti contemporaneamente in un'area del diametro di uno-virgola-due chilometri. In caso di attività ostile, concentreremo tutti i nostri sforzi su di loro. »
    La cosa calmò gli animi, e fece ripiombare la sala in uno stato di calma apparente. Lo schermo sfarfallò, e tutti i membri del seguito personale dell'Alfiere Errante, Aviatori e non, si ritrovarono sotto gli occhi il percorso prestabilito che avrebbero dovuto seguire. Lo stratega sfiorò gli occhiali da vista annunciando che il briefing poteva dirsi concluso, ma non riuscì nemmeno a finire la frase che una mezza dozzina di team balzò via, usando le travi di acciaio che sostenevano il magazzino per raggiungere la cima delle mura dello stadio per poi sparire oltre le lamiere ridotte ad una groviera dal tempo e dall'incuria che formavano il tetto. Altri tre-quattro team balzarono al suolo e partirono a loro volta, in un cupo silenzio. In pochi attimi attorno ad Hoka Inumuta erano rimasti solo gli Abusivi di Laputa e due altri gruppi di Gravity Children, ancora appollaiati sulle travi in placida attesa di qualcosa. Un bel po' di sguardi incolore dagli occhi a forma di croce vagavano sul seguito di Drusilia Galanodel, forse solo curiosi o forse... famelici.


    .Istruzioni ~ I Sogni del Mondo SotterraneoSiamo ancora alle prime battute di introduzione, ma ben presto le cose inizieranno a farsi più interessanti. Ecco spiegato nel dettaglio il piano tutto sommato abbastanza banale deciso da Trident: il vostro scopo iniziale è quindi quello di dirigervi secondo un percorso stabilito verso un centro commerciale abbandonato che si trova a ridosso della grande arteria autostradale che divide i quartieri nord di Klemvor dal resto della città. Da lì attenderete istruzioni, e sarete mossi come pedine degli scacchi dalla Regina del Legame che, tramite le Regalia di cui è in possesso, è in grado di connettersi agli "occhi elettronici" sparsi per tutta la città, manovrando le forze in campo per individuare il nemico e affrontarlo di petto con il numero il più possibile preponderante di forze. Il role fra voi è possibile ed anche gradito.

    Tendenzialmente io vorrei inaugurare il prossimo giro di post attorno a mercoledì 27 Luglio, ma se desiderate aggiungere giri di post addizionali di free role fra voi posso dilazionare la data di scadenza. In alternativa, sotto con i post che andiamo avanti spediti nella trama, che come avrete già intuito è tutt'altro che snella e semplice.
     
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    « Non abbiamo più tempo. » Esordì un giovanotto di Trident « I più dovrebbero già conoscermi, per tutti gli altri io sono Hoka Inumuta, ed in questa missione agirò in rappresentanza di Trident con le funzioni di tattico e consigliere dell'attuale Regina del Legame, Nonon Jakuzure. Comandante in capo a questa operazione è -e rimane- la Vicecomandante di Trident, che tuttavia ha scelto di agire sul campo e quindi svolge funzione di leader solo formalmente. Purtroppo i team sotto la nostra direzione sono passati dai diciassette inizialmente preventivati ai soli tredici presenti, con la distruzione e lo scioglimento di tre team negli scontri dei giorni scorsi e la defezione della Black Crow... oltre che la già ampiamente prevista assenza di tutta la squadra al seguito del Re della Giada e della guardia personale del Comandante Generale di Trident. »
    Alcuni ghignarono ma tutti si trattennero, atteggiamento che l'Ambasciatore non mancò di notare.
    Per ciò che riguardava Nue e Nike, probabilmente non avevano partecipato per semplice questione di priorità: laddove distruggere i Cacciatori di Teste era una necessità, per loro anche il ritrovamento i Simca non era cosa meno importante. In ogni caso, mancavano tutti veri capi della Tribù della Tempesta ... ed ironicamente nemmeno sua sorella si era presentata all'appello. Che avessero tutti poca considerazione della sopraccigliona?

    « [...] Vi chiedo umilmente di seguire le istruzioni che riceverete, anche se potrebbero apparirvi poco sensate o addirittura controproducenti. Inoltre tutta l'operazione si basa sulla cooperazione fra i vari gruppi, e sulla possibilità di far collassare più squadre su di un unico obbiettivo: dovete evitare a tutti i costi di affrontare "l'enemy" un team alla volta, ma al contrario è vitale che il combattimento veda almeno tre team impegnati in una volta. Inoltre... Abbiamo un potenziale obbiettivo. Li abbiamo agganciati oltre diciannove ore fa, quando si trovavano... Qui. Sono rimasti fermi nove ore, dopodiché si sono mossi ben tre volte ad intervalli irregolari di centodieci-duecentosessanta minuti fino a sostare di nuovo nella zona in cui attualmente si trovano. Abbiamo motivo di pensare che ben presto si muoveranno di nuovo. Non abbiamo reale conferma che si tratti dei Cacciatori di Teste, ma... i percorsi che intraprenderete sono stati tutti quanti accordati in modo che vi troviate tutti quanti contemporaneamente in un'area del diametro di uno-virgola-due chilometri. In caso di attività ostile, concentreremo tutti i nostri sforzi su di loro. »

    Gli animi si calmarono, ma a Quarion quello non bastò, come non gli bastò sapere di essere nelle vicinanze di Drusilia. Dopotutto, sia lui che lei sarebbero potuti morire comunque, anche a pochi metri di distanza. Intanto Hoka Inumuta aveva iniziato a sfiorarsi gli occhiali, ma non riuscì nemmeno ad annunciare il termine di quella riunione che un gruppo di team scattò via, lasciando i Laputensi ed il giornalista loro alleato praticamente soli con lui ed un paio di team di Gravity Children che, ancora appollaiati sulle travi, attendevano qualcosa senza un motivo apparente.
    In effetti, Quarion aveva le sue idee a riguardo.
    Da quanto gli era stato detto da Drusilia, Orm aveva mandato un avviso proprio ad altri Gravity Children attraverso la piccola Ryuko, avvisandoli che in caso le avessero fatto del male Sleeping Forest si sarebbe vendicata. I motivi di quell'odio erano più che altro storici, accumulati negli anni fin dalle prime Guerre di Fondazione: quei gruppi erano particolarmente ostili verso gli Abusivi, a prescindere da chi fossero e cosa facessero. Ad incuriosire il falso Alfiere -però- furono le occhiate che lanciavano al suo seguito: che avessero preso troppo "alla lettera" le istruzioni di Orm, e credessero che quel divieto valesse solo per l'Autocrate? Oppure...

    -Ho delle domande.

    Oppure si trattava di loro?
    Gli Storm Riders risorti dalle tombe.
    Quelli che distruggevano indiscriminatamente tutto e tutti... tranne Drusilia.

    -In che modo il potenziale obbiettivo è stato considerato tale?- perchè dopotutto era stata proprio Trident ad attaccare la Regina dell'Acqua completamente a caso qualche giorno prima. In che modo avevano capito o sospettato di qualcun altro? C'erano delle tracce? Delle prove? -In ogni caso, ammesso che vada tutto bene, come facciamo a riconoscerli e a non confonderli ad esempio con dei passanti o addirittura nostri alleati?
    Domanda importante, dato che ne andava della coordinazione stessa dei gruppi.

    Passive:

    →VISIONE NOTTURNA»
    Gli occhi d'oro di Quarion, oltre a renderlo una bellezza "esotica", gli conferiscono una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; può vedere nitidamente in condizioni di buio e penombra come se fosse pieno giorno e di guardare chiaramente in condizioni di luce anche a grandi distanze.
    [Scurovisione]


    →PADRONE DELLA MENTE»
    L'esuberanza del Galanodel non ha mai avuto nulla in comune sulla sua sanità mentale; non a caso è noto ad Est per essere un potentissimo psion, in grado di manipolare gli altri ed ottenere tutto ciò che desidera. Leggende a parte, le sue abilità da maestro della mente sono reali: riesce ad esempio a comprendere la vera natura dei suoi interlocutori a prescindere dal loro charme, del carisma o del terrore che essi infondono per natura negli altri oppure è in grado di emanare continuamente onde psioniche nell'ambiente circostante in grado di localizzare qualunque tipo di presenza fisica. Altrettanto invece non sarà possibile per gli altri: le stesse onde psioniche sono in grado di creare interferenze nelle percezioni di chi entra nella sua area d'influenza, che quindi riceveranno risultati "falsati": questo si traduce in un'impossibilità di comprendere la sua esatta posizione nello spazio, nonostante sia comunque possibile percepire la sua presenza. Carpisce inoltre tutte le attività mentali intorno a sé, distinguendo le creature senzienti e intelligenti da eventuali animali istintivi ed irrazionali. E' infine -ovviamente- perfettamente consapevole, quando capita, di essere il bersaglio di una intrusione mentale; per questa ragione saprà quindi difendersene prima che sia troppo tardi.
    [Antimalia + Empatia + Auspex radar + Antiauspex radar + Mindfuck-Alert + Scansione Mentale ]


    →PAROLA DI BUGIARDO»
    Sono in molti ad affermare di percorrere la via dell'inganno ed altrettanti lo fanno del tutto ignari di quanto sia molto più simile ad una vasca di squali, piuttosto che ad un sentiero in discesa. Non basta essere ladri e truffatori per farcela: è necessario sapersi difendere dai tiri mancini e ricambiare la cortesia con ferocia e cuore di ghiaccio.
    Quarion Galanodel è affabile ed estremamente cortese, ciò nonostante può rivelare un animo spietato ed abilità perfettamente attinenti con quelli che potrebbero essere i suoi scopi: da bugiardo sa riconoscere i suoi simili, come anche tutti i tipi di trucchetti utilizzabili per confondere i poveri sempliciotti. Dopotutto, fra predatori vince sempre il più forte e l'Ambasciatore sostiene di esserlo, forte delle sue doti di bugiardo e della sua spietatezza senza eguali.
    [Trick-detector + Auspex bugie + Spara-balle + Apatia]


    →RICH&FABULOUS»
    "Che schifo i poveri" [cit.]
    Spesso si parla di "ricchezza" per riferirsi ai valori morali di una persona o ad una condizione che la rende felice con sè stessa ed in pace con gli altri al punto da non mancare di nulla. Eppure con Quarion la situazione si fa ben diversa: per il Galanodel si tratta di una condizione non solo di agio economico, connessa alla larga disponibilità di beni materiali e denaro, ma addirittura di lusso sfrenato. Forte dei finanziamenti pubblici dovuti alla carica di Ambasciatore, Quarion ha negli anni allargato i suoi affari economici e politici Ad Est, Laputa e Pentauron, divenendo un mecenate della lussuria in tutte le sue forme oltre che primo finanziatore delle più svariate attività convenzionali. Dalle industrie di biscotti a molte case di moda, ha in pugno quantità di denaro addirittura superiori a quelle di molti alfieri. Ciò non cambia le sue caratteristiche fisiche e biologiche, ma sicuramente lo aiuta in molte situazioni spinose.
    [Passiva di ricchezza per background, only gdr]


    →VOLO»
    Poichè deriva da creature del cielo, è in grado di sollevarsi in aria e muoversi in essa grazie al pensiero. Nella norma non può superare i 5m di altezza e viaggia a velocità normale pari a quella di cui il personaggio dispone sul suolo.
    [Passiva di volo]


    →SADOMASO»
    Esistono eroi, uomini dalla grande volontà e dal fisico d'acciaio in grado di andare ben oltre la soglia dell'umano dolore, della stanchezza. E questi uomini potranno affrontare mille torture senza mai lasciar sfuggire un suono dalle proprie labbra, un lamento, una lacrima. Ovviamente, Quarion non fa parte della suddetta categoria. Ebbene si, lui il dolore lo sente, e pure abbastanza bene. Ciò nonostante è perfettamente in grado di superare tranquillamente una sessione di tortura, in parte perché abituato a sedute periodiche ed integrali dall'estetista, in parte perchè perfettamente in grado di portare i tacchi, in parte, soprattutto, perché a quanto pare il dolore gli piace. Si, è esattamente come avete capito. Pensavate davvero che sculacciarlo in quel modo potesse davvero passare inosservato alla sua ben nota quanto temuta libido? Provate a picchiarlo... e capirete da soli perchè nessuno ha mai toccato un tipo del genere...
    [Passiva di eccitazione al dolore]


    →CONOSCENZA DELLE LINGUE»
    Nessun Ambasciatore può considerarsi tale se non possiede una discreta abilità nel destreggiarsi fra diverse culture o se non conosce quantomeno i loro linguaggi. Quarion, nonostante non abbia mai studiato in accademie, è comunque un maestro in materia: forte delle sue passate relazioni con fidanzati/e ed amanti di diverse e svariate culture, saprà sempre rispondere a qualunque tentativo di dialogo come se fosse un madrelingua.
    [Passiva di conoscenza delle lingue]


    →GIOCO DI MASCHERE»
    Quarion è in grado creare una illusione secondo cui appare agli altrui sguardi sotto altre spoglie. Può diventare una ragazza, un animale, un bambino o un altro uomo, o perfino assumere l'aspetto di un pg già esistente. Unica condizione di poter apparire come un pg giocante è quella di averlo già visto.
    [Passiva mutazione + attiva a consumo basso.]


    Edited by Quarion Galanodel - 24/7/2016, 21:43
     
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  9. _MajinZ_
     
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    Per Rhaziel era difficile starsene buono e calmo, soprattutto in una situazione come quella. A quei maledetti Storm Riders la mamma non aveva insegnato che non stava bene fissare le persone a quel modo? Difficile a dirsi, probabilmente la loro madre non l'avevano nemmeno conosciuta. Tuttavia non era li per far loro da psicologo e farsi scrutare da quegli occhi famelici lo rendeva abbastanza nervoso, tanto da far venire fuori qualche tic dettato appunto dalla tensione. Afferrò un paio di volte l'elsa della spada, senza minacciarne l'estrazione ovviamente, ma per controllare semplicemente che fosse ben ancorata e lo stesso fece con il revolver. Le mani continuavano a prudergli: voleva iniziare la missione il prima possibile e restare fermo sotto quegli sguardi lo rendeva ogni secondo più irrequieto. Incrociò le braccia, iniziando a battere a intervalli regolari il piede destro a terra. Gli serviva davvero qualcosa da bere.
    Ad ogni modo qualcuno decise di spezzare quella situazione di stallo. Un rappresentate di Trident si fece avanti per spiegare il piano d'azione... erano nomi noti a chi aveva già qualche esperienza sul campo e il Cacciatore aveva anche un conto in sospeso con quella Nonon, ma per ora non c'era tempo per andare a sculacciare una ragazzina impertinente. Il tizio occhialuto comunque spiegò abbastanza bene la situazione, i vari gruppi infatti avevano una zona di competenza e dal cubo olografico era possibile notare tutte le varie aree assegnate... per i Laputensi la zona in questione era un vecchio centro commerciale situato a nord, molto vicino a quello che i locali chiamavano Stige, il fiume di cemento. Contrariamente ad altri edifici incontrati, però, quello assegnato agli aviatori era in uno stato accettabile... non perfetto, ma nemmeno diroccato.
    Però il punto era un altro, una posizione così settentrionale avvicinava le truppe di Laputa a quella che era la posizione della vera Drusilia, che da sola si era inoltrata in territorio nemico. In ogni caso sembrava già che Trident avesse un'idea della posizione del nemico, che per altro si era fermato in quello stesso magazzino per diverso tempo... e ciò bastò per calmare un po' gli animi, anche se alcuni gruppi decisero già di partire, lasciando i laputensi ancora una volta sotto gli occhi famelici di un gruppo di ragazzini cresciuti troppo in fretta. Rhaziel comunque decise di restare in silenzio, lasciando parlare il capo, altrimenti dalla sua bocca sarebbero usciti solo un gran numero di insulti... e non gli sembrava proprio il caso.



    CITAZIONE
    Rhaziel

    Fisico: Ok.
    Mente: Concentrato.
    Energia: 100%

    Passive: Eterna giovinezza, visione termica
    Equipaggiamento: Spada lunga, Revolver, Blaster, Sniper

    Tecniche utilizzate:
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    Ha dovuto aspettare meno di quanto non si fosse aspettato. Il giovane -l'ennesimo- appena entrato in scena rende chiaro a tutti i presenti che non sarà sprecato troppo fiato per i convenevoli. È per questo che Denver si affretta a mettere mano a penna e taccuino, decidendo di non perdere neppure un secondo per accendersi anche solo un sigaro, per quanto in quel momento gli avrebbe davvero dato una mano a distendere i nervi.
    « Non abbiamo più tempo. » Inizia « I più dovrebbero già conoscermi, per tutti gli altri io sono Hoka Inumuta, ed in questa missione agirò in rappresentanza di Trident con le funzioni di tattico e consigliere dell'attuale Regina del Legame, Nonon Jakuzure. Comandante in capo a questa operazione è -e rimane- la Vicecomandante di Trident, che tuttavia ha scelto di agire sul campo e quindi svolge funzione di leader solo formalmente. Purtroppo i team sotto la nostra direzione sono passati dai diciassette inizialmente preventivati ai soli tredici presenti, con la distruzione e lo scioglimento di tre team negli scontri dei giorni scorsi e la defezione della Black Crow... oltre che la già ampiamente prevista assenza di tutta la squadra al seguito del Re della Giada e della guardia personale del Comandante Generale di Trident. »
    Appunta ogni dettaglio che reputi importante: i nomi delle persone coinvolte, innanzitutto -peccato solo non conoscere quello della Vicecomandante-, e i ruoli ricoperti da ognuno. Scrive qualcosa in caratteri latini, in inglese, dove riesce, ma per la maggior parte del discorso di apertura si limita a stenografare. Dovessero anche cadere in mani sbagliate, Denver dubita che esista qualcuno, oltre a lui stesso, in grado di interpretare ciò che ha scritto.
    Nel frattempo, si accorge dei ghigni di molti dei presenti. Pur senza conoscere affatto le Tribù della Tempesta, o forse proprio per questa ragione, il giornalista non può fare a meno di chiedersi "Perché?". Prende un'ultima, rapida nota anche di questo, decidendo quindi di chiedere delucidazioni a Rhaziel o all'Alfiere stesso, più tardi, prima di lanciarsi in qualche intervista imprudente.
    Si astiene dallo scrivere alcunché solo nel momento in cui Hoka Inumuta inizia a spiegare in cosa consisterà l'operazione in termini pratici. Lì, Denver assume piuttosto l'atteggiamento di quando aveva combattuto, oramai quasi quindici anni fa, in Francia. Ascolta ogni parola che viene pronunciata con attenzione quasi religiosa, come se avesse davanti un sergente, e assimila tutto nella propria memoria. Che poi, oddio, era davvero così all'epoca, o sta solo cercando di convincersi di essere ancora un soldato per sentirsi più sicuro?
    La disciplina militare lascia spazio ad una certa meraviglia, però, quando davanti a lui compare una sorta di... foto in tre dimensioni, non saprebbe descriverla meglio, con tanto di presenza di più diapositive. In giallo, i tanti team di supporto presenti sul posto, mentre il resto, se non ha male interpretato, dovrebbe trattarsi di chi sarà incaricato di combattere. Loro, insomma. La "Guardia Pretoriana degli Abusivi".
    Bel nomignolo.
    Ad ogni modo, la loro posizione sarà quello che riconosce come un centro commerciale. Non ha idea del motivo per il quale sono stati assegnati lì, ma è anche vero che non conosce quasi nulla dell'assetto geopolitico di Klemvor in generale. Il suo compito non è comunque quello di guidare la squadra, quindi si limiterà ad attenersi alle istruzioni di Drusilia. Per la stessa ragione, spera davvero di non rimanere separato dal resto del gruppo per nessun motivo al mondo.
    Anche se, perdiana, i ricevitori dovrebbero essere stati messi lì apposta.
    « [...] Inoltre... Abbiamo un potenziale obbiettivo. Li abbiamo agganciati oltre diciannove ore fa, quando si trovavano... Qui. Sono rimasti fermi nove ore, dopodiché si sono mossi ben tre volte ad intervalli irregolari di centodieci-duecentosessanta minuti fino a sostare di nuovo nella zona in cui attualmente si trovano. Abbiamo motivo di pensare che ben presto si muoveranno di nuovo. Non abbiamo reale conferma che si tratti dei Cacciatori di Teste, ma... i percorsi che intraprenderete sono stati tutti quanti accordati in modo che vi troviate tutti quanti contemporaneamente in un'area del diametro di uno-virgola-due chilometri. In caso di attività ostile, concentreremo tutti i nostri sforzi su di loro. »
    Il rappresentante di Trident ha parlato di un bersaglio, ma Denver non riesce a vedere nulla oltre ad un insignificante punto rosso. Vuole presumere che le identità dei Cacciatori di Teste siano già note ai più; altrimenti, come li riconosceranno? È quando viene annunciata la fine del briefing che Denver fa per voltarsi verso Rhaziel, lanciandogli un'occhiata interrogativa, solo per interrompersi quando è l'Alfiere Errante stesso a porre alcune delle domande che egli stesso ha esitato a formulare.
    Le parole gli erano morte ancora prima di arrivare alla gola, sotto i numerosi sguardi inquietanti di quei... Gravity Children, se non va errando.
    Porta d'istinto un sigaro alla bocca, rimuovendone la capa con i denti. Un abominio per qualsiasi fumatore e un modo quasi certo per rendere un ottimo cubano praticamente infumabile, nonché un gesto dettato dal bisogno di sfogare un po' del proprio nervosismo.
    Si segna, per la prossima volta che si troverà in una simile situazione, di portarsi delle radici di liquirizia.
    « Ho una domanda pure io, se posso permettermi. » Si aggiunge « Abbiamo già una qualche idea di come combattano, in linea di massima? Sarò ottimista, ma spero davvero che sia possibile cercare di spezzare il loro ritmo ancora prima di permettere loro di innestarlo, se si capisce cosa intendo. »

     
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    NESRÌNSCHEDA

    Quando gli Storm-Riders cominciarono a dare i primi segni d’insofferenza tipici di chi non può più permettersi di aspettare, il rappresentante di Trident entrò in scena con al seguito i suoi stendardi e uomini nerboruti, esordendo con un “non abbiamo più tempo” campato per aria e lasciando poco spazio ai convenevoli, adoperandosi subito ad illustrare ai presenti la situazione e la strategia da seguire...

    Sì, magari! Nesrìn, già a conoscenza degli obbiettivi non proprio onesti e caritatevoli della suddetta Vicecomandante, soffocò a stento uno sbuffo di fumo contrariato agli sproloqui di quel tizio... come si chiamava? Ah, sì. Hoka... Un mezzo sorriso le increspò le labbra, mentre la figura starnazzante di una papera si sostituì per un attimo all’uomo che le blaterava di fronte. Eppure, nonostante la distrazione, alla focosa non sfuggirono i ghigni feroci che comparvero sul volto di alcuni dei presenti.

    La rossa non seppe come interpretare quel gesto, ma qualcosa le diceva che non era nulla di buono. Il mezzo sorriso si spense all’istante e il viso ferino tornò serio e feroce, gli occhi di fuoco che si focalizzano di nuovo sull’uomo davanti a lei, che intanto aveva ripreso a parlare. L’uso di parole in una lingua a lei sconosciuta fece storcere un po’ il naso alla metadrago, che però riuscì a comprendere comunque il succo del discorso di quel tizio. E meno male... quella missione era già abbastanza complicata di suo!

    La “Guardia Pretoriana degli Abusivi,” come i Rider avevano affettuosamente ribattezzato Quarion Drusilia e la sua scorta, si sarebbe dovuta dirigere verso una grossa struttura abbandonata, ma ancora in buone condizioni, sotto la protezione e l’occhio vigile dei gruppi di non-combattenti e superbellici schierati lungo il percorso, per poi attendere istruzioni... da Trident, che avrebbero dovuto eseguire senza fiatare anche se all’apparenza insensate e controproducenti. Un altro sbuffo di fumo serpeggiò dalle labbra della rossa, indecisa se interpretare quel commento come un invito alla collaborazione o una malcelata trappola.

    In ogni caso, quel briefing si concluse col botto. Infatti, le... immagini danzanti mostrarono ai presenti che i fantomatici Cacciatori di Teste si erano infine fatti vivi. Forse. La notizia scosse gli animi e ben presto la sala si ritrovò vuota -eccezion fatta per i Graviti-qualcosa che rimasero al loro posto, muti e famelici- tanto che il “povero” stratega non ebbe nemmeno il tempo di chiudere decentemente il discorso.

    Anche Nesrìn avrebbe voluto mettersi in marcia, ansiosa di scatenare l’inferno e giungere al fianco della vera Drusilia, ma dal silenzio che scese per un attimo nella sala e dai volti dei suoi compagni comprese che quegli ultimi istanti sarebbero stati dedicati alle domande e delucidazioni di rito...

    Soffocò un ruggito, mentre l’ennesimo sbuffo di fumo le serpeggiava dalle labbra.


    codice role © Hellsing~ NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Edited by Red Jenny - 27/7/2016, 15:45
     
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    L’aria all’interno della sala si era fatta improvvisamente pesante e statica.
    Niente sembrava sorprendere il pugile, che con sguardo fermo, osservava velocemente ogni membro all’interno della enorme stanza in cui si trovavano.

    ”Mi sembrano tutti alquanto agguerriti. Uhm … capisco che la situazione non sia effettivamente delle migliori.”

    Per quanto il rapporto che gli era stato passato fosse preciso in ogni dettaglio, la situazione non era stata vissuta in prima persona dal pugile, che si sentiva quindi fuori posto fino a quando non sarebbe giunto il momento di combattere contro il nemico.
    Carter si limitò ad ascoltare tutto il piano in maniera impassibile, mantenendo sempre la stessa espressione neutra sul volto.
    Non aveva mai combattuto con un gruppo “allargato” come quello, si sarebbe dovuto probabilmente regolare per non ferire nessuno o essere un peso eccessivo.

    ”Mi dovrò regolare con gli attacchi ad area, perché altrimenti rischio di essere una rottura per Nesrìn …”

    Si voltò verso l’unica altra persona che poteva permettersi di stare in prima linea assieme a lui, perché in fondo sperava che Rhaziel offrisse copertura dall’alto con le sue abilità da cecchino.
    La donna, invece, era tutta intenta a riempire l’aria con quello strano fumo che gli usciva dalla bocca:

    ” … vedo che ha ancora quel piccolo problema!”

    Se la rise sotto i baffi, ricordandosi che forse non era il momento migliore per sghignazzare.
    Si fermò subito, tornando ad ascoltare le ultime direttive di Hoka.

    ”Alla fine della fiera siamo quelli più lontani di tutti, meglio per noi ovviamente, ma non sarà perché non ci vogliono troppo fra i piedi?”

    Non era certamente un pensiero tanto banale.
    Loro erano estranei ai conflitti interni del presidio e negli sguardi di tutti girava fin troppa diffidenza, il piccolo gruppo di Laputa poteva essere quasi inteso come una spina nel fianco, necessaria però per la fine della missione.

    Quando tutti iniziarono a sparire dalla stanza e rimasero loro e pochi altri, Quarion travestito da Drusilia iniziò a fare domande e come lui anche il giornalista.

    ”Già, l’amico di Rhaziel da quel che ho capito. Ma sarà bravo a combattere o è qui solo per riportare la notizia? Averlo fra i piedi potrebbe essere ancora più fastidioso se non possiamo contare su di lui.”

    Per buona educazione aspettò che ognuno avesse finito la propria domanda e ricevuto la propria risposta, si sarebbe avvicinato poi al cecchino Laputese, con fare molto calmo, ogni movimento sbagliato poteva essere letale.

    ”Ehi, Rhaziel. Ma il tuo amico giornalista sa combattere oppure è meglio se di tanto in tanto gli buttiamo un’occhiata per vedere come sta?”



    Ted Carter
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Normale
    Mana: 110 %

    Passive:

    The Energy:
    -(+10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima)

    The Champion:
    -(+50% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia)

    The Training:
    -(Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa)

     
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    -Ho delle domande.
    Quando si levò la voce di quella che agli occhi di tutti era Drusilia Galanodel, Autocrate degli Abusivi provenienti dalla Città dei Cieli, il piccolo gruppo di Trident si stava già ritirando, a sottolineare l'urgenza della situazione ed anche in virtù del fatto che ormai quasi tutti i gruppi presenti alla riunione se n'erano andati. Si fermò subito, voltandosi con aria interdetta.

    -In che modo il potenziale obbiettivo è stato considerato tale?-
    Il giovane aggrottò la fronte.
    -In ogni caso, ammesso che vada tutto bene, come facciamo a riconoscerli e a non confonderli ad esempio con dei passanti o addirittura nostri alleati?

    « Ho una domanda pure io, se posso permettermi. » Si interpose uno della guardia del corpo. « Abbiamo già una qualche idea di come combattano, in linea di massima? Sarò ottimista, ma spero davvero che sia possibile cercare di spezzare il loro ritmo ancora prima di permettere loro di innestarlo, se si capisce cosa intendo. »

    « Se pure ci sono dei "passanti" a giro per la nostra Foresta*, allora sono molto sfortunati. Tutti coloro che hanno incontrato i Cacciatori di Teste erano team isolati in ricognizione, e nessuno è sopravvissuto per raccontare di loro. Non abbiamo idea di quanti sono, di come agiscono, del perché lo fanno o perfino del loro aspetto. Quindi, per non sbagliare, spazzeremo via tutti coloro che ci sembrano sospetti. E' l'unico modo per evitare di mettere in pericolo altri rider. Comunque sarete sempre sotto il coordinamento della Regina del Legame, vi basterà ascoltare le sue direttive ed andrà tutto per il meglio. Finché rimarrete in contatto con nomi, le possibilità di rimanere vittima di fuoco amico sono meno di zero, quindi non perdete gli auricolari e non toglieteli per nessuna ragione. Spero che sia tutto, fra meno di sei minuti inizia l'operazione. »
    Accennò con gli occhi ad un'uscita di servizio laterale, che oltre ad una porta con maniglia antipanico conduceva ad una stretta rampa di scale che aveva l'aria di scendere parecchio.
    « Là c'è il parco mezzi di Genesis. Potete usufruirne liberamente, se vi serve un mezzo di trasporto. Siete gli unici a non avere delle AT**. »

    Abbandonò il gruppo di Laputensi, ed esattamente trecentosessanta secondi dopo iniziarono le danze, annunciate da un fastidioso scrocchio metallico proveniente dagli auricolari, seguito da pochi e sferzanti suoni di scariche elettrostatiche e dalla voce più odiosa al mondo, che purtroppo Rhaziel conosceva bene e aveva già avuto modo di (mal) sopportare in passato.

    ... nto attivazione del "core" delle Axis. Annuncio rivolto a tutte le unità coinvolte, comunico l'inizio delle operazioni. Team sessantasette, coinvergete lungo la linea degli edifici in direzione nord-nord est. Team ventidue, droni sentinella a cinquanta metri alla vostra sinistra, spostatevi di conseguenza evitando l'ingaggio. Team Volpe a Nove Code, procedere cautamente sulla scia dei Team nove, ventiquattro e ottantadue direzione nord-nord est. Team ottantuno...
    Probabilmente non era questo che gli stessi Storm Rider immaginavano quando si era parlato di "direttive". Letteralmente un fiume di dati, semplici e secchi: tu vai qui, tu vai di là, tu vai laggiù, tu prosegui dritto. Ma neanche questo era la cosa peggiore, di peggio c'era la vocetta assolutamente fastidiosa della ragazzina dall'altra parte della cornetta! Un falsetto reso meccanico dalla monotonia dei contenuti ma che pure così riesce a mantenere una nota di spocchia alto-nobiliare non da niente, di quelle che farebbero uscire di testa tutti coloro che non sopportano il tono di voce della classe aristocratica geneticamente predisposta a impartire ordini ed aspettarsi di ricevere uno scatto sugli attenti seguito da un "avanti marsh" senza se e senza ma. E quelli erano ordini! Ridde infinite di ordini compatti ed essenziali, telegrafiche stringe di codice che avrebbero probabilmente ridotto a sbavanti animali assetati di sangue gran parte dei rider là fuori. Quelli che non lo erano già in partenza, quanto meno.
    No, vabbeh, in realtà alla lunga ci si abitua. Il cervello umano è fatto così: anche al peggio prima o poi ci fa l'abitudine. Però nel giro di un'ora il settanta percento dei partecipanti all'operazione avrebbe iniziato a fare un pensierino serio e nostalgico al buon vecchio e caro suicidio, grande panacea per tutti i mali. Il problema era un altro: bisognava stare attenti a quando veniva chiamato il nome del proprio team. Perché...

    ... Team Guardia Pretoriana degli Abusivi, in movimento entro dieci secondi, direzione nord-nord est, ponetevi sulla scia dei team sessantasette, sessantotto, settantadue...
    ... ignorando del tutto la vocetta irritante di quella signorina si rischiava davvero di perdersi proprio gli unici scampoli di dati che servivano davvero. Almeno per i tredici team di elite che componevano la forza combattente c'era quel piccolo vantaggio che si usavano nomi propri, a quei poveretti costretti all'ingrato lavoro di ricognitore a cui era affibbiato un numero, invece...

    Il traffico radio era a senso unico. Era possibile comunicare con la base, ma la Regina del Legame difficilmente rispondeva. I pochissimi episodi in cui interrompeva l'interminabile ridda di indicazioni era per lo più per elargire qualche parola di conforto ai propri compagni, un grazioso Taci, Sanageyama! oppure un affettuoso Chiudi il becco, ranocchio! di incitamento. Quei momenti, tuttavia, diventarono sempre meno rari con l'avanzata dei vari gruppi di Storm Riders ed Abusivi. Nel giro di un'ora, vennero messi barbaramente alla graticola tre squadre di cui quasi certamente almeno una di soldati dell'approdo, colpevoli di non riuscire a seguire alla lettera le indicazioni millimetriche fornite. Un team si rifiutava di scalare un edificio per aggirare un drone guerriero, a poca distanza ci fu il caso di un team che si rivelò incapace di disingaggiare da un "banale" drone sentinella che li stava spingendo nella direzione sbagliata (a quanto pare intervenne un secondo gruppo, scompaginando ulteriormente la delicata linea di battaglia ed aprendo una vera e propria voragine nelle maglie dell'operazione), ed infine ci fu appunto il caso di un team dell'approdo impossibilitato ad eseguire le istruzioni a cui venne ordinato di "tornare all'età di un lattante, trovarsi delle cavolo di AT ed imparare ad usarle decentemente". Il resto fu un fulmine a ciel sereno. Per quasi venti minuti la solita, monotona ridda di indicazioni. C'erano oltre cento squadre da coordinare, e pochissimo margine di errore per non creare troppo spazio fra l'una e l'altra, scandagliando così tutta la vasta area di Klemvor. Ed i tredici team combattenti dovevano stare ad una certa distanza fra l'uno e l'altro, pronti a darsi supporto vicendevolmente. E...

    Team settantadue, alt immediato. Team novantasei, coinvergere direzione Est, contatto con... Team settantadue, arretrare. Team sessantotto, ripiegare direzione sud. Team settantadue, disingaggio. Disingaggio! Team Guardia pretoriana degli Abusivi, ritirarsi direzione sud. Team settantadue, sparpagliatevi, non...
    In quel momento Quarion, Nesrin, Rhaziel, Denver e Ted Carter stavano costeggiando una fila di edifici, l'ultimo ordine era quello di aggirarli e cercare una via che doveva trovarsi a meno di ottanta metri più avanti. Qualche istante per realizzare che la direzione sud era alla loro destra, e quindi domandarsi che cosa stava arrivando da sinistra, dove troneggiavano i palazzi di vetro in rovina.
    Poi due ragazzi su dei pattini sfondarono due finestre al sesto ed ottavo piano -circa la metà del palazzo- lanciandosi nel vuoto sottostante agitando le braccia. Non fecero in tempo ad impattare sui pattini, che due piani di palazzina esplosero verso l'esterno, spargendo una pioggia di vetri e detriti mentre la figura di una belva corazzata li seguiva ruggendo. I due ricognitori in preda al panico continuarono la loro corsa verso gli Abusivi, inseguiti dalla creatura azzurra a grandi balzi. Alta circa quattro metri, era un essere draconico di stazza ridotta, dal corpo snello e dalla lunga coda munita di rostri. Tutto il corpo serpentino era corazzato, sotto le piastre di un azzurro intenso si intravedevano appena le scaglie dello stesso colore, mentre le fauci, gli occhi ed una grossa gemma collocata al centro del cranio rilucevano di un'intensa luce azzurra di fuoco sovrannaturale. Aveva ali di dimensioni inadeguate alla stazza collocate sugli arti superiori, ma le membrane erano anch'esse vestite della corazza e vantavano strati azzurri di rostri e lame su tutti i lati, compresa l'estremitò che culminava con gli artigli delle dimensioni di spade. Non era la creatura più imponente mai apparsa su Klemvor, ma era incredibilmente rapida e guadagnava terreno sugli Storm Rider. Frattempo la voce della Regina del Legame era diventata una ridda infinta di messaggi frenetici che non lasciavano dubbi: l'operazione era minacciata in almeno altri due teatri oltre a quello che coinvolgeva gli Abusivi, e c'erano diversi team di Storm Rider impegnati a coinvergere sul posto pronti a dar man forte. L'ultimo ordine ricevuto dai pretoriani dell'Alfiere di Laputa era: ripiegare. Seguire gli ordini oppure...?


    .Istruzioni ~ I Sogni del Mondo Sotterraneo* Gli Storm Rider chiamano Klemvor "La Foresta", attenti a non fare confusione con il nome "Sleeping Forest" che appartiene invece ad un team.
    ** AT, ovvero Air Treck, nello specifico è il nome di un sistema avanzato di recupero energetico, ma è anche il nome con cui ci si riferisce universalmente ai pattini ad alta tecnologia impiegati dagli Storm Rider.

    Da un ingresso laterale indicato da Inumuta, avete la possibilità di accedere ad un vasto parcheggio sotterraneo, riciclato ad hangar per i mezzi a disposizione delle Tribù della Tempesta. Si tratta di diverse centinaia di veicoli di vario tipo, fra cui spiccano per lo più una gran quantità di auto di lusso -limousine ed altro- e diverse centinaia di moto sportive oppure pesantemente modificate. Sono tutti veicoli originari di Klemvor, quasi tutti "salvati" dall'usura del tempo e mantenuti in perfetto stato oppure recuperati e risistemati in modo che tornino a funzionare. Sono praticamente gli unici mezzi ancora operativi in tutta la città, quelli rimasti per oltre un decennio esposti agli agenti atmosferici ormai sono poco più che rottami divorati dalla ruggine. Potete adoperare questi mezzi per avere la possibilità di spostarvi ad una velocità paragonabile a quella degli Storm Riders, che con le loro Air Treck sono marcatamente più agili e veloci di quanto possiate esserlo voi spostandovi a piedi. Non siete obbligati ad usare questi mezzi, farlo non comporterà necessariamente dei bonus come il non farlo non comporterà necessariamente dei malus: semplicemente spostandovi a piedi impiegherete del tempo (si parla di ore!) che vi porrà in netto ritardo rispetto a Drusilia ed i fatti che stanno avvenendo in parallelo nella quest "Chain". In sostanza, dipendentemente dalle azioni di Drusilia la scelta di perdere quel tempo potrà rivelarsi pericolosa o meno.
    Tuttavia ci tengo a dire che, come Rhaziel sicuramente potrà dirvi, le automobili non sono il modo più sicuro del mondo per spostarsi!
    Se deciderete di muovervi a piedi la Regina del Legame coordinerà gli altri team costringendoli a mantenere il passo con voi. Siete circa l'8% della forza combattente a disposizione, anche se c'è poco tempo non possono permettersi di tagliarvi fuori dai giochi solo perché siete lenti a spostarvi!

    Riguardo la situazione attuale, l'avversario che vi si presenta è un mostro delle dimensioni approssimative di un autobus, corazzato da testa a piedi e dall'aria molto poco amichevole. Guadagna lentamente ma inesorabilmente terreno sui due Storm Rider che sta puntando, presumibilmente ricognitori del Team Settantadue che vi precedeva di qualche chilometro in esplorazione. L'ultimo ordine che avete ricevuto è quello di ripiegare, ma dalla confusa e di difficile lettura ridda di dati forniti dalla Regina del Legame ai vari team, potete intuire più o meno che ci sono come minimo altre due zone dove c'è battaglia (ma non riuscite a intuirne le direzioni). Presumibilmente gli Storm Riders si stanno coordinando per affrontare il nemico in netta superiorità numerica, come da piani. Quali decisioni prendete...?

    Idealmente vorrei concludere questo turno entro giovedì 4, avvertitemi se non ce la fate in tempo.
     
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    The guru in the darkness...

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    « Ho una domanda pure io, se posso permettermi. » mentre altri si voltavano a fissarli con aria interdetta -come se i loro dubbi non fossero più che sensati- anche il loro cronachista iniziò a porre le giuste domande « Abbiamo già una qualche idea di come combattano, in linea di massima? Sarò ottimista, ma spero davvero che sia possibile cercare di spezzare il loro ritmo ancora prima di permettere loro di innestarlo, se si capisce cosa intendo. »

    Nell'ascoltarlo, il falso Alfiere si lasciò scappare un mezzo sorriso abbastanza compiaciuto: tralasciando che quello straniero fosse di fatto un bell'uomo, l'Ambasciatore avrebbe comunque apprezzato il suo interesse squisitamente intellettuale alla vicenda; dopotutto -a differenza loro- non era coinvolto nella guerra agli Headhunters, eppure si era messo in gioco comunque, rischiando addirittura la vita. Ammirevole, decisamente: qualora fosse andato tutto bene, in effetti, alla fine dei giochi avrebbe anche potuto proporgli l'ingresso fra i Saggi di Palanthas.

    « Se pure ci sono dei "passanti" a giro per la nostra Foresta, allora sono molto sfortunati. » avrebbe risposto il giovinetto, lasciandosi implicitamente sfuggire quanto fosse pessima la loro strategia d'attacco « Tutti coloro che hanno incontrato i Cacciatori di Teste erano team isolati in ricognizione, e nessuno è sopravvissuto per raccontare di loro. Non abbiamo idea di quanti sono, di come agiscono, del perché lo fanno o perfino del loro aspetto. Quindi, per non sbagliare, spazzeremo via tutti coloro che ci sembrano sospetti. E' l'unico modo per evitare di mettere in pericolo altri rider. Comunque sarete sempre sotto il coordinamento della Regina del Legame, vi basterà ascoltare le sue direttive ed andrà tutto per il meglio. Finché rimarrete in contatto con nomi, le possibilità di rimanere vittima di fuoco amico sono meno di zero, quindi non perdete gli auricolari e non toglieteli per nessuna ragione. Spero che sia tutto, fra meno di sei minuti inizia l'operazione. Là c'è il parco mezzi di Genesis. Potete usufruirne liberamente, se vi serve un mezzo di trasporto. Siete gli unici a non avere delle AT. »

    Ovviamente quello non era "l'unico modo" per affrontare la situazione, ma dai dati ottenuti su Trident era abbastanza normale aspettarsi ordini o pensieri del tutto categorici: nonostante fossero poco più che lattanti mancavano completamente di elasticità mentale e soprattutto non si mettevano mai in discussione.
    A confermarlo giunse anche la vocina insulsa e supponente di una ragazzina all'altro capo degli auricolari; nonostante ad altri potesse dar fastidio, uno dei pregi del Galanodel era senza dubbio la pazienza -essenziale per fare buon viso a cattivo gioco- che gli permise non solo di non scomporsi più di tanto, ma anche di non dar l'idea che potesse in qualche modo turbarlo.

    ... Team Guardia Pretoriana degli Abusivi, in movimento entro dieci secondi, direzione nord-nord est, ponetevi sulla scia dei team sessantasette, sessantotto, settantadue...
    Giunti al magazzino di mezzi di trasporto, la falsa Drusilia lanciò un'occhiata su quello che era stato loro concesso: scartò immediatamente l'ipotesi di muoversi a piedi -oltre che inutile, avrebbe generato del malcontento che si sarebbero potuti risparmiare negli alleati- e formulò l'idea che non fosse poi tanto furbo girare in macchina; dopotutto si trattava pur sempre una "scatola" metallica che poteva facilmente tramutarsi in una trappola. Inoltre si sarebbero esposti come un bersaglio unico, facili da colpire e neutralizzare in un colpo solo.

    -Direi che potremmo usare quelli.

    Avrebbe indicato due mezzi di trasporto, una semplice moto ed un sidecar: si sarebbero divisi in due gruppetti con Rhaziel e Denver alla guida di quegli aggeggi. Ovviamente Quarion sarebbe salito sul mezzo del giornalista, facendo ben attenzione a stringersi volluttuosamente a lui durante tutto il tragitto, intervallando i silenzi con qualche commento desolato come "oh, mi scusi" ad ogni involontaria palpata o "desolata, sono sempre così ingombranti" mentre premeva il seno abbondante sulla sua schiena.

    Il traffico radio era a senso unico, oltre che sempre meno credibile: la "Regina del Legame" mostrava una mancanza di carisma così evidente e palese da lasciar supporre immediatamente all'Ambasciatore che ben presto nessuno l'avrebbe più ascoltata, a parte forse i suoi amici di scuola.
    Inoltre c'erano oltre cento squadre da coordinare, cosa difficile anche per un leader discreto, e pochissimo margine di errore per non creare troppo spazio fra l'una e l'altra.

    Team settantadue, alt immediato. Team novantasei, coinvergere direzione Est, contatto con... Team settantadue, arretrare. Team sessantotto, ripiegare direzione sud. Team settantadue, disingaggio. Disingaggio! Team Guardia pretoriana degli Abusivi, ritirarsi direzione sud. Team settantadue, sparpagliatevi, non...
    In quel momento il loro gruppo stava semplicemente costeggiando una fila di edifici: avrebbero dovuto aggirarli e cercare una via a meno di ottanta metri più avanti. Due riders -però- sfondarono delle finestre di un palazzo, lanciandosi nel vuoto sottostante agitando le braccia. Due piani di palazzina esplosero verso l'esterno, spargendo vetri e detriti mentre una... viverna li seguiva ruggendo.
    Una viverna.
    Si.
    Alta circa quattro metri, snella e dalla lunga coda munita di rostri. Non era di dimensioni eccessive, ma era incredibilmente rapida e ben presto avrebbe travolto gli Storm Rider. Nulla che gli importasse, comunque: non sarebbero usciti fuori delle direttive per la vita di due ragazzini, non sotto il suo comando. Inoltre a loro personalmente conveniva mantenere "la fedina pulita" agli occhi alleati per la loro condizione attuale, anche nel caso quelle fredde direttive si fossero rivelate scelte sbagliate.

    -Seguite l'ordine.

     
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  15. _MajinZ_
     
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    L'inizio della missione era ormai imminente. Una volta terminati tutti i discorsi, restavano appena sei minuti prima di mettersi in marcia e iniziare la ricerca del nemico, stringendo via via le maglie della rete in cui sarebbe finito, senza lasciargli nessuna via di scampo. Prima di iniziare, però, qualcosa riuscì a mitigare il nervosismo del cacciatore... ovvero un parcheggio pieno zeppo di veicoli, sia a due che a quattro ruote. Vi erano mezzi di ogni tipo, colore o dimensione, passando dalle limousine più lussuose alle moto pesantemente truccate che fecero letteralmente brillare l'unico occhio rimasto al Cacciatore. Le lunghe auto nere, invece, gli fecero storcere il naso: l'ultima volta che ci aveva messo piede, non era andata per niente bene e non aveva nessuna intenzione di ripetere quell'esperienza. E non esitò a mettere al corrente i compagni.

    Niente auto, qui tendono ad aprirle come scatolette e vi assicuro che non si tratta di un'esperienza molto piacevole.

    Commentò l'aviatore mentre passava in rassegna tutte le agili due ruote, alcune davvero troppo tamarre persino per un tipo come lui. Stava per rimanere deluso quando notò qualcosa di interessante, proprio a poca distanza dal sidecar designato dal sostituto dell'Alfiere. Si trattava di una moto completamente nera, dalla carena liscia e lucente, una moto fatta apposta per andare veloce, molto veloce. Forse non era molto comoda per il passeggero, la parte a lui riservata era davvero molto stretta, ma Rhaziel non poteva mica lasciare a riposo una pupa come quella. La osservò per bene, controllando ogni dettaglio all'esterno e potendo l'avrebbe pure smontata per controllarla meglio, ma purtroppo non aveva tutto quel tempo a disposizione.

    Va bene... possiamo andare.

    Senza indugiare oltre saltò in sella al bolide, girando la chiave nel quadro che si illuminò di una luce rossastra. Subito dopo i cilindri iniziarono a spingere e girando la manopola del gas la moto ruggì un paio di volte, facendo sorridere l'aviatore verde. Non vedeva l'ora di farla correre, era felice come un bambino al suo compleanno. Fece quindi qualche passo per tornare indietro, avvicinandosi poi al resto del gruppo. Guardò quindi Ted, lanciandogli un'espressione furba, di chi la sapeva lunga.

    Stai tranquillo, è un tipo tosto: sa cavarsela benissimo anche da solo.

    Si rivolse quindi a tutti gli altri.

    Chi deve salire con me?

    Domandò il guercio appena poco prima di uscire in strada, dimenticandosi completamente di una cosa fondamentale... ma che presto avrebbe inondato le sue orecchie, rendendo la sua corsa in moto un vero inferno. Durante il viaggio si sarebbe comunque affiancato al sidecar, cambiando però spesso posizione per non diventare un bersaglio unico. Una volta in strada però ecco giungere la fastidiosissima voce della Regina del Legame, con quel tono sottile e spocchioso, tipico dei nobili che erano solo buoni a dare ordini e basta. La tentazione di togliersi gli auricolari era davvero forte, ma purtroppo farlo poteva solo significare guai grossi, quindi era meglio resistere e farsene una ragione. Inoltre era davvero impossibile coordinare tutte quelle persone senza il suo aiuto, anche se un giorno o l'altro l'avrebbe sgridata a dovere.
    Il gruppo comunque continuava ad avanzare, costeggiando una fila di edifici da aggirare per raggiungere la posizione prestabilita, quando all'improvviso qualcosa interruppe la quiete che fino a quel momento regnava nelle strade. Due piani di una palazzina infatti saltarono in aria e dalle finestre in frantumi saltarono fuori due Riders con le Air Treck ai piedi... inseguiti da una bestia enorme, una specie di rettile con il corpo corazzato e delle piccole ali sugli arti anteriori. E aveva la coda piena di rostri. Insomma, non sembrava per nulla una creatura simpatica e amichevole... per il bene della missione era meglio seguire gli ordini e proseguire.

    Ok.

    Rispose il castano, mentre dava un'ulteriore accelerata per allontanarsi il più velocemente possibile da quella bestia incazzata.



    CITAZIONE
    Rhaziel

    Fisico: Ok.
    Mente: Prima dentro, gas a martello... E ANDIAMO! [cit.]
    Energia: 100%

    Passive: Eterna giovinezza, visione termica
    Equipaggiamento: Spada lunga, Revolver, Blaster, Sniper

    Tecniche utilizzate:
    \\


    Edited by _MajinZ_ - 29/7/2016, 22:43
     
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