I Sogni del Mondo Sotterraneo

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    « Se pure ci sono dei "passanti" a giro per la nostra Foresta, allora sono molto sfortunati. Tutti coloro che hanno incontrato i Cacciatori di Teste erano team isolati in ricognizione, e nessuno è sopravvissuto per raccontare di loro. Non abbiamo idea di quanti sono, di come agiscono, del perché lo fanno o perfino del loro aspetto. Quindi, per non sbagliare, spazzeremo via tutti coloro che ci sembrano sospetti. E' l'unico modo per evitare di mettere in pericolo altri rider. Comunque sarete sempre sotto il coordinamento della Regina del Legame, vi basterà ascoltare le sue direttive ed andrà tutto per il meglio. Finché rimarrete in contatto con nomi, le possibilità di rimanere vittima di fuoco amico sono meno di zero, quindi non perdete gli auricolari e non toglieteli per nessuna ragione. Spero che sia tutto, fra meno di sei minuti inizia l'operazione. Là c'è il parco mezzi di Genesis. Potete usufruirne liberamente, se vi serve un mezzo di trasporto. Siete gli unici a non avere delle AT. »
    La sua esperienza militare è limitata, ma anche Denver non può che rimanere perplesso da un piano d'azione simile. Troppo indiscriminato, troppo dispersivo. Si corre un rischio eccessivo di impiegare in modo inefficiente le proprie energie e quindi sprecarle. Possibile che gli Storm Riders non siano mai riusciti a trovare anche il più banale degli accordi per collaborare contro un tale temibile nemico comune? Gli sta bene affidarsi alla guida di questa Regina del Legame, comunque, se questo lo aiuterà a portare a casa la pelle. Ma partono lo stesso con meno di un pugno di mosche in mano.
    Mentre insieme al resto del gruppo si dirige verso il parco mezzi, è in questi ultimi momenti di calma prima della tempesta che il giornalista si concede alcuni istanti per qualche breve occhiata qua e là, cercando di capire qualcosa non solo degli Storm Riders, oramai in gran parte andati, ma anche degli stessi compagni con cui, fino a quel momento, non ha ancora avuto il piacere di parlare. Vede allora la donna dai capelli rossi sbuffare in qualche modo del fumo, nonostante egli non l'abbia mai notata accendersi una sigaretta... Che infatti non era nella sua bocca.
    ”Ehi, Rhaziel. Ma il tuo amico giornalista sa combattere oppure è meglio se di tanto in tanto gli buttiamo un’occhiata per vedere come sta?”
    Oh, e poi c'è l'enorme uomo nero nel cappotto verde; come se Denver non sia riuscito a sentirlo. Non si è offeso, per carità; anzi, sta al contrario sorridendo ironicamente fra sé, domandandosi quanto sia evidente il suo nervosismo. Se sa combattere? Un poco sì, per quel tanto che ha imparato da giovane e mantenuto al contempo fino ai suoi attuali trentotto anni. Si domanda se Rhaziel non lo stia sopravvalutando.
    Si consola tuttavia con il parco mezzi di Genesis -o per essere più precisi, ciò che vi è dentro-, ovvero quanto più possa desiderare un appassionato di motori. Questo non è strettamente il suo caso, ma non può fare a meno di pensare quanto tempo sia passato dall'ultima volta che aveva preso in mano un'auto. Nostalgia, dunque, risvegliata dalla bellezza degli esemplari che gli stanno davanti.
    Un vero peccato che tanto l'amico quanto Drusilia stessa stiano preferendo, per poco rassicuranti ragioni, le motociclette.
    Ma Denver, per sua fortuna, sa guidare anche quelle.
    È Rhaziel a reclamare la moto, lasciando a lui il sidecar sul quale, contrariamente ad ogni sua aspettativa, è l'Alfiere in persona a salire insieme a lui. Una compagnia tanto insperata quanto gradita, oserebbe dire quasi rovinata dalle costanti direttive della Regina del Legame nelle loro orecchie. Con il tocco gentile della Dama del Vento addosso, è ancora più faticoso per lui riuscire a stare dietro alla voce acuta e insistente della Jakuzure.
    ... Team Guardia Pretoriana degli Abusivi, in movimento entro dieci secondi, direzione nord-nord est, ponetevi sulla scia dei team sessantasette, sessantotto, settantadue...
    Ciò non toglie che non è ancora arrivato il giorno in cui si lascerà sfuggire le informazioni che gli servono. Ha avuto a che fare con voci ben peggiori, per Dio. Ha intervistato gente che avrebbe fatto sembrare quella donna amabile, in confronto.
    Il tragitto viene percorso nell'alternanza fra le scuse di Drusilia in seguito all'aver assunto accidentalmente -o meno- atteggiamenti "sconvenienti" e una risposta contenuta di Denver sulla falsariga di "si figuri" o "non si preoccupi" (sostituita a meno educati, ma molto più sinceri "se ti avessi so solo io cosa ti farei" o "tu devi essere la mia puttana, maestà"). Difficile, in ogni caso, intrattenere conversazioni correndo su una moto e sforzandosi di trovare qualcosa che riguardasse loro in quel fiume di abuso verbale che sta attraversando le sue orecchie.
    Team settantadue, alt immediato. Team novantasei, coinvergere direzione Est, contatto con... Team settantadue, arretrare. Team sessantotto, ripiegare direzione sud. Team settantadue, disingaggio. Disingaggio! Team Guardia pretoriana degli Abusivi, ritirarsi direzione sud. Team settantadue, sparpagliatevi, non...
    Ritirata a sud.
    È tutto quello che necessita di sapere. Correndo sulla moto, impiega tuttavia qualche istante a capire quale sia, appunto, il meridione. Molto meno ci mette però a chiedersi: cosa diavolo succede a nord?
    *crash*
    Rumore di vetri che si infrangono, due giovani che cascano da diversi piani d'altezza (troppi, per quanto gli riguarda) e che fuggono nel panico verso loro "Abusivi". Seguiti da un abominio meccanico di tredici piedi e oltre.
    « Oh, Cristo Santo. »
    Non si ferma neppure per guardarlo meglio: non appena Drusilia dà a propria volta l'ordine di ritirarsi, Denver dà gas e cerca di lasciarsi alle spalle alla svelta quella cosa. Ovviamente, verso sud.

    Denver BrockmannStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Spaventato
    Energia: 100/100
    Passive: Anti-Malia, Rilevazione Bugie, Rilevazione Pericoli
    Scenici: N/A
    Equipaggiamento: M1917 Revolver
    Armatura: Armament: Hardening
     
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    Ted Carter



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    « Se pure ci sono dei "passanti" a giro per la nostra Foresta, allora sono molto sfortunati. Tutti coloro che hanno incontrato i Cacciatori di Teste erano team isolati in ricognizione, e nessuno è sopravvissuto per raccontare di loro. Non abbiamo idea di quanti sono, di come agiscono, del perché lo fanno o perfino del loro aspetto. Quindi, per non sbagliare, spazzeremo via tutti coloro che ci sembrano sospetti. E' l'unico modo per evitare di mettere in pericolo altri rider. Comunque sarete sempre sotto il coordinamento della Regina del Legame, vi basterà ascoltare le sue direttive ed andrà tutto per il meglio. Finché rimarrete in contatto con nomi, le possibilità di rimanere vittima di fuoco amico sono meno di zero, quindi non perdete gli auricolari e non toglieteli per nessuna ragione. Spero che sia tutto, fra meno di sei minuti inizia l'operazione. Là c'è il parco mezzi di Genesis. Potete usufruirne liberamente, se vi serve un mezzo di trasporto. Siete gli unici a non avere delle AT. »

    Ted alzò un sopracciglio sorpreso.
    La coordinazione e il lavoro di squadra sembrava essere il punto forte del gruppo dei Rider, se era sempre in quel modo che si chiamavano, peccavano invece di obbiettivi.
    Neanche loro, tirando le somme, sapevano contro cosa stavano combattendo.
    Si sentì improvvisamente sereno nel sapere che era dalla loro parte e non contro, avrebbe avuto più di un problema in quel caso.

    Dopo la risposta di Rhaziel, si spostarono tutti all’interno di un grosso garage, dove ovviamente vi erano varie macchine e motociclette. Era strano per lui vedere un qualcosa di così tecnologico su Endlos, anche se poche volte era stato a Klemvor, nonostante sapesse che esso era il presidio più evoluto tecnologicamente.

    ”Mi prenoto il sidecar …”

    La parola “prenotare” era totalmente sbagliata in quel contesto, dato che Ted sul sidecar c’era di già.
    Esattamente come un bambino sulle giostre, l’intenzione di occupare il posto era stata più veloce della parola stessa e la sua enorme mole già aveva occupato totalmente l’abitacolo.

    ” … ma guarda ci sono anche degli occhiali per la moto.”

    Erano un poco usurati, ma al pugile la cosa non lo toccava minimamente e senza fare lo schizzinoso le indossò, preparandosi al viaggio sulla moto, la quale era guidata proprio dal giornalista a cui aveva chiesto a Rhaziel poco prima.
    Vedendo come Quarion si stringeva con forza a lui, Ted pensò bene di controllarli con qualche occhiata.
    Il sudore dell'autista lasciava poco spazio all'immaginazione: Si stava trattenendo.

    "Forse dovrei dirgli che non è Drusilia. Ah, già non posso. Allora cosa potrei fare ..."

    Si mise a guardare per un breve istante il petto prosperoso del falso alfiere.

    "Certo, che sono più grandi di quanto ricordassi. Forse anche più del mio pugno ..."

    Iniziò così un paragone visivo fra il pugno di Carter e il seno della falsa Drusilia.
    Così per tutto il viaggio.

    Tra voci isteriche e giri senza senso, la loro marcia sembrava essere costante ed inesorabile, le direttive venivano impartite velocemente, come se chi gli avvisasse, stesse leggendo una lunga lista che scorreva rapida.
    La prima volta l’ordine era di partire, ma il secondo diceva addirittura di battere la ritirata.

    ”Ripiegare?! Al massimo randellare di botte tutti!”

    Euforico per la missione si sentì subito spezzarsi le gambe con quell’ordine, il quale venne subito accettato da Quarion.
    Capiva che la cosa era delicata e la missione difficile, inoltre la finta Drusilia non voleva assolutamente andare troppo lontano dagli ordini impartiti, come era stato effettivamente richiesto all’inizio.

    ”Cosa è che ci sta venendo incontro? Ci prendono forse per dei perdi tempo?! Noi possiamo affrontare tutto …”

    Catena d’esplosioni, ragazzi che cadevano da palazzi e la ciliegina sulla torta.
    Un’enorme viverla meccanica.

    ” … ah. Già, meglio eseguire gli ordini.”

    Dopo la sua ultima esperienza con i draghi enormi, la voglia di combattere sparì rapidamente.



    Ted Carter
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Ma stiamo scherzando?!
    Mana: 110 %

    Passive:

    The Energy:
    -(+10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima)

    The Champion:
    -(+50% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia)

    The Training:
    -(Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa)



    Edited by Blain - 1/8/2016, 20:56
     
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    NESRÌNSCHEDA

    Ansiosa d’entrare nel vivo dell’azione, la rossa ascoltò di sfuggita lo scambio di battute fra i suoi compagni e l’emissario di Trident, espressione annoiata stampata in faccia; nemmeno si degnò di nascondere un sonoro sbadiglio, infischiandosene delle buone maniere: era lì per combattere, non certo per fare diplomazia! Eppure, la scelta strategica dei loro presunti alleati apparve un po’ campata per aria perfino a lei.

    Vero era che forse in questo modo il drago avrebbe avuto più occasione di scatenare l’inferno, ma quel “non abbiamo idea di chi stiamo affrontando e quindi uccideremo chiunque ci sembri sospetto” continuava comunque a suonarle strano e poco rassicurante, come se quegli smidollati non sapessero davvero quello che stavano facendo... tanto che quel “seguite gli ordini e basta” finale suonò del tutto privo di significato alle orecchie della focosa, che a quelle parole aggrottò le sopracciglia con fare scettico.

    La convinzione di quel tizio -di cui già si era dimenticata il nome- che sarebbe andato tutto per il meglio le rubò un sorriso divertito ed un'alzata di spalle. Raggiunse infine i suoi compagni giù nel magazzino dove avrebbero recuperato i loro mezzi di trasporto, ansiosa di mettersi in marcia... ma non altrettanto di ascoltare le stridule “direttive” della deliziosa vocina che di lì a poco iniziò a trapanarle il cervello.

    Un fiume di dati -e fottutissimi numeri!- inondò i suoi organi di senso, tanto che per un attimo la rossa ebbe come l’impressione di stare ascoltando una lingua aliena. Assalita dal desiderio di levarsi le auricolari e porre fine a quell’agonia, il viso ferino che in risposta a quella cacofonia di suoni si contorceva in un ringhio animalesco, Nesrìn stava già per cedere alla tentazione quando il nome della sua squadra le riecheggiò nelle orecchie... e mai la focosa fu più felice che non le fosse stato assegnato un numero!

    S’affrettò dunque a prendere posto sulla moto con il guercio alla guida, lasciando Ted e... l’altro nelle mani di Quarion sotto la protezione di Drusilia, ma continuando a lanciare occhiate complici al finto Alfiere lungo tutto il noioso tragitto, sorriso malizioso -affilato e quasi predatorio- dipinto sul viso ferino.

    Sstringiti forte a Denver, Drussilia, non vorrei mai vederti cadere!

    Avrebbe commentato sibillina, godendosi le reazioni contenute -o trattenute?- del conducente.

    L’idillio venne interrotto da un’esplosione di vetri infranti e un drago meccanico lanciato a tutta velocità verso di loro, all’inseguimento di due povere anime che molto probabilmente in quel preciso momento stavano riconsiderando la loro scelta di vita. Nesrìn, invece, non poteva essere più felice.

    Si sarebbe sporta pericolosamente dalla moto, sorriso a trentadue denti stampato in faccia.

    LO INCENERISCO!

    Avrebbe urlato, il corpo scosso dall’adrenalina, incapace di tenere a freno il drago.

    Lo incenerisco?

    Gli occhi di fuoco che guizzarono verso Quarion Drusilia, in trepidante attesa di una risposta affermativa...

    Seguite l’ordine.

    ... che non arrivò.

    Guastafesste.

    Sibilò contrariata, mentre stringeva ulteriormente la presa sul guercio per non perdere l’equilibrio.


    codice role © Hellsing~ NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: eccitata, delusa
    Energia: 100%

    Passive:
    Ali di Drago (volo), Cuore di Drago (pw up forza 50%), Scaglie di Drago (pw up resistenza 50%),
    Occhi di Drago (vista potenziata), Infravisione (vista termica), Scurovisione (vista notturna)



    Edited by Red Jenny - 5/8/2016, 11:24
     
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    Con i loro calzari futuristici, gli Storm Rider hanno la fama di essere piuttosto rapidi, capaci di muoversi agilmente nel paesaggio urbano di Klemvor, capaci di spiccare balzi notevoli e compiere scatti impossibili ad un essere umano privo di quelle fantastiche scarpe munite di ruote. In quel momento, tuttavia, la coppia di ricognitori sembrava terribilmente inadeguata mentre la belva corazzata divorava la distanza che li separava, muovendosi a larghi balzi con la coda munita di rostri che saettava come un timone. Il drago azzurro travolgeva automobili, pali e semafori come se non esistessero, la grande stazza ulteriormente amplificata dall'armatura azzurro intenso annullata dalla potenza delle quattro zampe.
    Frattempo negli auricolari si stava scatenando un torrente di dati. La voce solo apparentemente calma e caustica della Regina del Legame tradiva nervosismo e urgenza, ma dovevano esserci almeno altri due teatri dove si stavano svolgendo degli scontri particolarmente intensi contro nemici ignoti di cui purtroppo non c'era modo di conoscere alcunché. La voce acutissima della femmina mandava solo una quantità di dati immane di cui era difficile perfino accertare il destinatario, erano semplicemente troppo criptici perché si riuscisse a discernere alcunché solo basandosi su di essi: era come tentare di seguire una conversazione complessa ascoltando solo un singolo interlocutore.

    -Seguite l'ordine.
    Furono le parole secche di Drusilia, e all'istante le due moto derparono sull'asfalto mentre i due conducenti davano gas. Più o meno in quell'istante il drago blu arrivò addosso alle sue prede. Uno dei due ricognitori si voltò per guardare negli occhi il suo destino, ma un guanto d'arme a misura di draconide gli sfondò le costole spedendolo con un impatto mostruoso contro la parete esterna di un edificio, e perfino da quella distanza gli Aviatori poterono udire il suono sinistro dell'osso del collo che si spezzava di netto. L'altro distese una mano come implorando di non abbandonarlo a se stesso, ed una zampa artigliata del drago gli montò sopra senza quasi notarlo, lasciando al suo passaggio solo uno schizzo di sangue e carni maciullate sull'asfalto umido di pioggia. La gemma celeste incastonata nell'elmo del drago brillo mentre questi incredibilmente aumentava ulteriormente la velocità, divorando la distanza che lo separava dalle successive prede e guadagnando terreno lentamente, ma inesorabilmente.

    ... Team quarantuno, movimento laterale. Team quarantasei, ritirata immediata. Team cinquantacinque, disingaggio immediato. Team cinquantasei, disingaggio dal nemico. Team Arsus, via libera sul lato destro, seek and destroy. Team Slepnir, supporto in arrivo ad ore dodici in nove secondi. Team Blood Raven, proseguire sul target primario. Team Broken Wings, lanciate ad una traiettoria lineare dritti di fronte a voi, mirate esattamente allo svincolo, avete dieci secondi. Team Viandante del Crepuscolo, a due minuti da voi... sono alleati, ma non posso dirigerli, non affidatevi a loro, e... Team Guardia Pretoriana degli Abusivi!!! Continuate a questa velocità per trenta secondi, portatelo laggiù e NON FATELO RALLENTARE!!! Team novantasei, intervenite nell'area indicata. Team, novantanove, direzione sud-sud-est, cinque chilometri. Team Ventiquattro...

    Il drago spalancò le fauci, ed una valanga di fuoco liquido eruppe dalle zanne umide assieme ad un ruggito che fece tremare le vetrate vicine. Alle spalle del gruppo una parete incendiaria trasformò l'aria in un inferno azzurro, rischiando di incenerire chiunque e trasformare i serbatoi delle moto in bombe innescate e pronte a detonare. E subito dietro la parete di fuoco, un tremendo affondo del drago, la cui zampa anteriore destra si sarebbe schiantata proprio nel punto in ci si trovava la moto guidata da Denver minacciando di scagliare entrambi gli occupanti al suolo. L'ordine della Jakuzure non era di facile attuazione: bisognava continuare a correre a quella velocità riuscendo a convincere quella mostruosità corazzata ad inseguirli ed a non rallentare, cosa decisamente complicata qualora riuscisse a mettere le zampe addosso a delle prede. Secondariamente bisognava anche evitare di morire malamente a causa del fiato ardente del drago, che complicava ulteriormente una situazione già di per se difficile.
    E dov'erano i rinforzi promessi? Stavano forse rischiando di sprecare inutilmente energie per cercare di seguire ordini insensati...?


    .Istruzioni ~ I Sogni del Mondo SotterraneoVa bene, eccoci alla prima situazione "topica" della quest, in pratica avete un obbiettivo secondario da portare a termine e dovete decidere se eseguirlo oppure fare di testa vostra. L'obbiettivo primario è e rimane uno solo: dovete abbattere il drago, è la vostra priorità e l'obbiettivo secondario dovrebbe soltanto rappresentare una via (teoricamente) più semplice e meno dispendiosa rispetto al girarvi e provare a prenderlo a mazzate a suon di Critici. L'obbiettivo secondario in questione è il classico ordine facile a dirsi e difficilissimo a farsi: dovete "convincere" il drago a proseguire in linea retta per trenta secondi, preferibilmente facendo da esca. Il tutto si riduce a difendersi dai due attacchi senza fermare le moto, ma anche senza svoltare perché farlo modificherebbe la rotta del drago facendolo uscire dalla traiettoria prescelta. I due attacchi che vi arrivano sono: un'offensiva ad area di potenza Alta (attenti perché in una quest di questo livello mi rifiuto categoricamente di spiegarvi la differenza fra consumo e potenza) che consiste in un soffio draconico, si tratta non di normali fiamme ma di fuoco liquido, praticamente immaginatevi un idrante di cherosene collegato ad un grosso accendino, non è né un attacco magico né un colpo elementare, bensì un'offensiva fisica (e pure qui non ho intenzione di spiegarvi la differenza dato il livello della giocata non da "newbie"). Il secondo impatto è diretto sulla moto guidata da Denver, e non minaccia direttamente l'integrità fisica degli occupanti ma rischia di lasciarli appiedati e costretti a farsi un volo di parecchi metri. Il casco lo indossate? Perché si usa il casco, quando si guida una moto. Altrimenti in un eventuale incidente stradale si rischia di battere la testa e morire male. E poco conta se l'incidente in questione è provocato dalla zampa artigliata e corazzata di un draconide infuriato, ai fini dell'integrità della vostra calotta cranica non conta.

    Sono gradite soluzioni creative al problema, azioni di squadra, movimenti individuali, e in generale qualsiasi cosa che non sia una lamerata o una forzatura troppo eccessiva. Avete tempo fino al 10 Agosto compreso per postare, come al solito se non riuscite chiedete tempo e vi sarà dato. E' pur sempre estate.
     
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    The guru in the darkness...

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    Esisteva una ragione per cui la sorella, per quanto amata dai suoi seguaci, non riusciva quasi mai ad ottenere risultati perfetti in ogni sua singola missione. La stessa ragione per cui era stato costretto ad intervenire anche durante il suo insediamento al potere, per limitare i danni generati dal Sodalizio.
    Si chiamava "coscienza": avrebbe potuto scommetterci un braccio che, di fronte all'ordine della Regina del Legame, quella stupida di Drusilia avrebbe sicuramente fatto di testa sua. Dopotutto era accaduta la stessa identica cosa al Day Two durante le Guerre di Fondazione: macchiandosi d'insubordinazione ai dettami di Raylek stesso che le intimava di rimanere al proprio posto -ignorando di fatto ogni richiesta di aiuto da parte degli Storm Riders- la Dama del Vento aveva raccolto un piccolo gruppo fra i suoi Aviatori migliori (suo figlio Ryusang, i primi Comandanti Rosso e Verde Evan ed Hevrìl, quello che sarebbe poi divenuto il secondo Comandante Rosso Jattur ed infine il buon vecchio addestratore Mick) e si era lanciata in guerra per abbattere la famosa Arka del Mazzakro ed evitare una strage di civili, anche se fastidiosi e solitamente ostili verso Laputa. Ovviamente era stata un'operazione "fantasma" ed infatti nessuno scoprì mai chi era stato il misterioso salvatore, nè fra le fila di Laputa e nemmeno fra gli Storm Riders... ad esclusione di Orm. Ciò nonostante restava il fatto che Drusilia non fosse insolita a certi colpi di testa che -il più delle volte- le portavano più danni che altro.

    Quarion -ovviamente- non era della stessa linea politica: particolarmente bravo nel lasciarsi scivolare addosso il dolore della gente come anche ogni ingiustizia che non lo riguardava, riusciva a mantenere dei livelli di lucidità superiori alla media nelle situazioni di difficile gestione. Se si fossero fermati ad aiutare i ricognitori avrebbero certamente rischiato troppo, per questo si sentì addirittura soddisfatto di non essere al posto di quei poveracci.

    ... Team Guardia Pretoriana degli Abusivi!!! Continuate a questa velocità per trenta secondi, portatelo laggiù e NON FATELO RALLENTARE!!!

    « Miss, le devo chiedere di mettersi davanti. Cerchi di sopportare. »

    All'invito del giornalista che, per semplice buonsenso, preferiva tenere l'Alfiere in un posto più "protetto", seguì l'azione del drago azzurro che spalancò le fauci e del fuoco liquido ne fuoriuscì quasi fossero idranti. A ciò si aggiunse una zampata della bestia che -intanto- guadagnava terreno su di loro.
    La prima idea di Quarion fu quella di ascoltare molto volentieri quel consiglio: con una mossa fattibile solo per i pochi fortunati in grado di volare e non cascare di faccia per terra al primo passo falso, sarebbe riuscito a passare quasi in tempo al posto avanti all'autista, circondato dalle braccia del pilota al pari di una leggiadra principessa... se non fosse che, invece di tenere entrambe le gambe su un lato della moto, fosse finito letteralmente a cavalcioni sull'alto.

    -Mmmmh ... AH ♥

    Nel caos di quell'azione ai limiti del buonsenso, purtroppo l'Ambasciatore fu colpito ad una gamba da alcune gocce: superando la debolissima barriera del semplice tessuto di un pantalone qualunque, l'attacco nemico gli avrebbe ustionato in parte il polpaccio e fatto maledire il giorno in cui aveva deciso di supportare la sorella in quella follia. Nascosto oltre la maschera della gemella non ebbe in ogni caso la forza mentale di trattenere un breve urlo di "dolore" che... in effetti sarebbe parso più eccitante ed eccitato del normale.

    -... desolata, messere.

    Avrebbe terminato non appena riuscì a contenersi un minimo, ricomponendosi, non potendo tuttavia nascondere il sudore che gli aveva imperlato i bei lineamenti del volto e le piccole gocce che gli scendevano dal collo fino alla profonda piega del seno fin troppo abbondante (come già aveva colto l'attento Ted Carter).
    Incurante di quanto la visione potesse in effetti destabilizzarlo, ascoltò anche volentieri il consiglio della bella e seducente Metadrago: si sarebbe stretto al suo scudo umano salvatore, affacciandosi ogni volta che gli era possibile per pensare in fretta ad una strategia decente.

    -Lo attiro con un'esca- avrebbe infine esclamato, rendendo partecipi sia i suoi soldati che la regina all'auricolare del suo piano -Soldati, al mio via allontaniamoci dal suo raggio d'azione procedendo però nella stessa direzione. Restiamo uniti, mi raccomando!

    Fu allora che sarebbe accaduto: limitandosi a gesticolare qualcosa esattamente di fianco a loro, avrebbe generato una copia esatta di sè stesso in volo, ovviamente con gli stessi abiti e sotto le mentite spoglie di Drusilia. Limitandosi ad una sommaria imitazione, quel clone avrebbe semplicemente volato alla stessa velocità dell'originale, mirando sempre dritto dove in effetti doveva esserci pronta una qualche trappola.
    Per avere la certezza assoluta che la bestia avesse seguito l'esca e non loro, l'Ambasciatore lo avrebbe potenziato con una buona dose del proprio carisma: a quel punto sarebbe stato impossibile per il nemico avere occhi per altro, loro compresi.

    -VIA!

    Energia: 100-10-10=80%

    Riassunto: :Mi sposto di fronte all'autista, lasciando che gli altri mi difendano improvvisandosi scudi umani. Nello spostamento, però, mi faccio prendere comunque da delle gocce a Basso.
    Finisco davanti Denver, poi genero un'esca con la tecnica "Semplicemente Me" a consumo Medio (basso x turno) riportata di sotto.
    A questa aggiungo una malia in modo che la bestia si concentri sul clone. La tecnica che uso è "Amore a Prima Svista", utilizzata a consumo Medio.

    Altro: il dolore provoca eccitazione sessuale in Quarion, come riportato dalla passiva "Sadomaso", scritta di seguito. Lo spostamento in modo lo rendo plausibile semplicemente per il fatto che Quarion sa volare, altrimenti era molto facile cadere.


    Passive citate nel post:

    →SADOMASO»
    Esistono eroi, uomini dalla grande volontà e dal fisico d'acciaio in grado di andare ben oltre la soglia dell'umano dolore, della stanchezza. E questi uomini potranno affrontare mille torture senza mai lasciar sfuggire un suono dalle proprie labbra, un lamento, una lacrima. Ovviamente, Quarion non fa parte della suddetta categoria. Ebbene si, lui il dolore lo sente, e pure abbastanza bene. Ciò nonostante è perfettamente in grado di superare tranquillamente una sessione di tortura, in parte perché abituato a sedute periodiche ed integrali dall'estetista, in parte perchè perfettamente in grado di portare i tacchi, in parte, soprattutto, perché a quanto pare il dolore gli piace. Si, è esattamente come avete capito. Pensavate davvero che sculacciarlo in quel modo potesse davvero passare inosservato alla sua ben nota quanto temuta libido? Provate a picchiarlo... e capirete da soli perchè nessuno ha mai toccato un tipo del genere...
    [Passiva di eccitazione al dolore]

    →VOLO»
    Poichè deriva da creature del cielo, è in grado di sollevarsi in aria e muoversi in essa grazie al pensiero. Nella norma non può superare i 5m di altezza e viaggia a velocità normale pari a quella di cui il personaggio dispone sul suolo.
    [Passiva di volo]

    Attive usate:

    →SEMPLICEMENTE ME»
    Il mondo dovrebbe essere grato ed onorato dell'esistenza di Quarion -o almeno è quello che sostiene lui- ma... se ce ne fosse più di uno? Non sarebbe fantastico? Folgorato da tale intuizione, il bell'Ambasciatore ha imparato ad evocare fino a sei cloni di sè stesso, in tutto e per tutto simili all'originale. Considerando però che anche l'originale non sia un gran combattente, pure loro di rado combatteranno: si limiteranno ad imitarlo nelle azioni... che solitamente consistono nel tirare frecciatine o disprezzare l'avversario che gli sta davanti.
    Consumo: Medio.

    →AMORE A PRIMA SVISTA»
    Non è altro che una semplice malia, sparata da uno Psion puro dritta dritta nella testa di un povero malcapitato. Ad essere "insolito" è invece l'oggetto rivestito di questo incredibile charme: qualunque cosa, animale o persona che puntata dall'indice destro dell'Ambasciatore. Può essere un albero, una donna, una saponetta... qualunque cosa. L'oggetto indicato otterrà carisma e diventerà... irresistibile. Questo vuol dire che chiunque si trovi nel suo raggio d'azione proverà un'irresistibile, irrefrenabile, sconvolgente desiderio di farlo suo, sia in senso carnale che -ad esempio- come volontà di "rubarlo per averlo tutto per sè" qualora si tratti di un oggetto fisico. La tecnica è sicuramente un supporto tattico: la si può utilizzare per distrarre un nemico così da favorire una fuga, come anche far perdere contatto visivo e coglierlo alla sprovvista... le applicazioni sono a dir poco infinite!
    Consumo: variabile Medio.


    Edited by Drusilia Galanodel - 5/8/2016, 18:59
     
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  6. _MajinZ_
     
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    Mai come in quel momento Rhaziel ringraziava di essere a cavallo di una moto, senza nulla volere al suo destriero compagno di mille avventure. Per quanto fosse affezionato al cavallo con cui aveva affrontato numerose missioni, sapeva bene che l'animale non avrebbe retto questo ritmo forsennato e prima o poi avrebbe ceduto, decretando non solo la sua fine ma anche quella dell'intero gruppo... forse per una volta aveva fatto bene a lasciarlo al sicuro nella stalla sul Presidio Errante. In questo caso una moto era sicuramente meglio, non aveva un cuore e poteva correre fino a quando si spingeva l'acceleratore, bastava solo dargli da bere ogni tanto e con una bella manutenzione poteva durare all'infinito. Lo stesso però non si poteva dire di un essere vivente... e per restare in tema di bestie, quella che adesso li stava inseguendo non avrebbe di certo disdegnato una bella bistecca di cavallo, visto che non sembrava disdegnare nemmeno quelle a base di esseri umani.
    Quella specie di carro armato vivente infatti continuava la sua corsa, travolgendo tutto ciò che gli si parava davanti: dai semafori, alle lamiere, fino a passare per i poveri Storm Rider che nulla poterono contro la forza distruttiva del Drago infuriato. Entrambi finirono schiacciati in un istante e ciò sembrò dare nuovo slancio al mostro, che iniziò a correre forse ancora più velocemente di prima, mentre la gemma incastonata nella sua fronte brillava di una luce quasi sinistra, messaggera di morte imminente. In quel momento Rhaziel strinse la presa sulla manopola del gas, facendo scattare la moto in avanti anche se sembrava tutto inutile: il bestione continuava a guadagnare terreno, divorando l'asfalto con rapide e possenti falcate. Come se non bastasse, la Regina del Legame si fece sentire ancora, sciorinando un numero infinito di nomi e numeri, fino a pronunciare quello degli Abusivi. L'Aviatore non credeva alle sue orecchie.

    Che?! Merda!

    Come potevano tenere impegnato quel mostro per TRENTA SECONDI? A occhio e croce ce ne avrebbe messo venti per raggiungerli, forse meno, quindi era più sensato prendere una delle vie laterale per confonderlo... ma no, troppo semplice. Era meglio morire schiacciati e fatti a pezzi da un lucertolone incazzato nero. E in tutto ciò le cose continuavano a peggiorare, precipitavano riducendo sempre di più ogni probabilità di uscirne vivi. L'inseguitore infatti spalancò le fauci e vomitò sulla strada un fiume di fuoco... liquido. Perché quello normale era troppo banale, maledizione! Imprecando in ogni lingua conosciuta e sconosciuta, Rhaziel si ritrovò costretto a sostenere il manubrio con una mano sola, che per fortuna era la stessa dell'acceleratore, mentre l'altra veniva sollevata oltre la testa e in corrispondenza della schiena... iniziando a brillare lungo i dettagli dell'armatura. In pochi attimi il guanto d'arme mutò la sua forma, assumendo giusto in tempo quella di uno scudo che come un ombrello si occupò di fermare la pioggia di fuoco. Ma purtroppo non riuscì a schermare completamente il pilota.

    Bastardo! Giuro che ti faccio saltare la testa, dannato sacco di organi corazzato!

    Urlò di rabbia per combattere in qualche modo il dolore, anche se entrambe le gambe erano ricoperte di una serie di zone bruciate, tante piccole chiazze che unite insieme facevano un male cane e i colpetti per spegnere le fiammelle non facevano altro che accentuare il dolore. Anche il braccio scoperto aveva subito dei danni, ma almeno la maggior parte della fiammata era stata annullata dallo scudo mutato. Lanciò uno sguardo al sidecar e, sperando che andasse tutto bene, aumentò ancora la velocità. Ormai la moto era quasi al limite.

    Reggiti.

    Avvisò la rossa prima di accelerare, non voleva rischiare di perderla per strada... ma il primo a rischiare di perdere il controllo fu lui stesso, vedendo il film a luci rosse che si stava consumando sul sidecar. Ora ci mancava solo che il tizio di colore partecipasse alle danze... era meglio tenere gli occhi sulla strada, già. Sperando di non finire stuprati dal mostro che in quel momento era alle loro calcagna, fattosi in quei secondi sicuramente più vicino.



    CITAZIONE
    Rhaziel

    Fisico: Bruciature varie su gambe e braccia.
    Mente: 30, 29, 28...
    Energia: 85%

    Passive: Eterna giovinezza, visione termica
    Equipaggiamento: Spada lunga, Revolver, Blaster, Sniper

    Tecniche utilizzate:
    Scudo Mutevole_
    La Batteria presente nel corpo di Rhaziel non fornisce supporto solo alle sue armi, ma anche alle sue capacità difensive. Infatti, spendendo una parte della propria energia vitale, si può rendere rossastro il guanto d'arma, il quale da quel momento riuscirà a respingere attacchi energetici di media entità, semplicemente imponendo il palmo della mano nella direzione dell'attacco.
    Inoltre i tatuaggi che percorrono quello stesso arto non sono delle semplici decorazioni, si tratta infatti di simboli alchemici che una volta attivati, si muovono ed entrano in contatto con il metallo cambiandone la struttura e mutando la protezione in un vero e proprio scudo avente una resistenza variabile, in grado di sopportare attacchi fisici di varia potenza a seconda delle energie impiegate. Esso ha un diametro di circa un metro e può rivelarsi utile in diverse situazioni, non solo nel corpo a corpo.
    [Doppia Difesa Variabile: Medio + Basso]
     
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    NESRÌNSCHEDA

    Aggrappata al guercio, che si era lanciato a tutta velocità per sfuggire alle grinfie della bestia, la rossa assistette impotente alla dipartita di quei poveri disgraziati con gli occhi fuori dalle orbite, il suono di ossa frantumate e corpi spiaccicati al suolo che le rimbombava nelle orecchie, assieme alla cacofonia d’istruzioni criptiche che le trapanavano le cervella con un insistenza tale che prima o poi -ne era certa- l’avrebbe fatta impazzire.

    Sfogò dunque tutta la sua frustrazione in un ruggito spazientito, la focosa, mentre ancora una volta venne presa dalla tentazione di togliersi quei fottuti auricolari... ma proprio come la prima volta, quella vocina stridula scelse proprio quel momento per snocciolare istruzioni al suo gruppo, chiedendo loro di continuare dritto -e col drago corazzato alle costole!- per altri trenta secondi.

    Trenta fottutissimi secondi... e senza fare in alcun modo rallentare la bestia, che già stava guadagnando terreno e si preparava ad attaccarli, fauci spalancate pronte ad eruttare una vampata di fuoco... liquido contro di loro. Una sferzata di adrenalina scosse le membra della rossa, lieta di poter finalmente scatenare l’infermo, ma l’eccitazione della battaglia venne subito smorzata dall’ondata di fiamme che di lì a poco si sarebbe avventata contro lei e Rhaziel. Allora ruggì di nuovo, ricoprendo di una marea d’ingiurie il drago corazzato, mentre intanto protendeva la mancina in direzione del mostro, pronta a lanciare la sua difesa.

    La destra aggrappata saldamente al guercio per non perdere l’equilibrio, la rossa avrebbe alzato un muro di magma incandescente, che si sarebbe posto fra lei e la vampata di fuoco, salvandola dalle fiamme. Un muro che però non riuscì a reggere l’intera potenza di quell’attacco, frantumandosi in pochi istanti e costringendo la metadrago ad innalzarne un secondo, che purtroppo -nella foga del momento- si rivelò essere più debole del primo, lasciando trapelare qualche goccia del fuoco liquido... che le schizzò addosso.

    CAZZO! Merda!

    Imprecò la focosa, il viso ferino contorto in un ringhio animalesco, agitando la mancina come a volersi scrollare di dosso quell’acido che le stava perforando la pelle. Un bruciore sopportabile, vista la sua natura di metadrago, ma dannatamente fastidioso, che la costrinse, in un movimento istintivo, a ritrarre il braccio di scatto e stringerlo a sé, come se quel gesto potesse aiutarla a sentire meno il dolore.

    FOTTITI! Figlio di puttana!

    A proposito di put-... Quarion Drusilia aveva seguito il suo "consiglio," stringendosi affettuosamente a Denver, trasformatosi temporaneamente nel suo scudo umano.

    Ma che bello sspettacolo.

    Avrebbe sibilato, soffocando una risata, mentre si ancorava più saldamente al guercio.


    codice role © Hellsing~ NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Stato fisico: ustioni sul braccio sinistro
    Stato mentale: concentrata... o almeno ci prova.
    Energia: 85% (10 - 5)

    Tecniche utilizzate:
    Cupola Magmatica: Quando deve proteggere sé stessa o i suoi alleati da un'offensiva fisica nemica, Nesrìn si affida alla sua eccellente piromanzia per erigere un vero e proprio muro di lava, che s'innalzerà dal terreno come una colonna di magma, solidificandosi all'istante. [Consumo Variabile Medio + Basso; Difesa Fisica]

    Passive:
    Ali di Drago (volo), Cuore di Drago (pw up forza 50%), Scaglie di Drago (pw up resistenza 50%),
    Occhi di Drago (vista potenziata), Infravisione (vista termica), Scurovisione (vista notturna)



    Edited by Red Jenny - 5/8/2016, 23:23
     
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    Troppe voci riempiono le sue orecchie perché Denver possa fare caso a tutte. La solita fiumana di istruzioni della Regina del Legame, i commenti sul momento del nero, o le battutine provocanti della rossa. La sua attenzione indivisa sulla strada davanti a sé e sulla fuga da quella diavoleria di metallo, il giornalista non commenta né replica a nessuno.
    Si domanda per un momento, piuttosto, cosa stia succedendo nelle altre zone della città. Abituato a filtrare nella propria mente solo le informazioni che ritiene rilevanti, ha potuto capire solo che non devono essere i soli coinvolti in uno scontro di sorta. C'è almeno un'altra battaglia in corso altrove, forse due o addirittura tre; la parlantina veloce, ma arida e meccanica della Jakuzure non lo aiuta a capire granché. In realtà, forse stavolta è per il meglio.
    Mentre Denver accelera ancora, il drago ha oramai raggiunto i due Storm Riders dietro di loro. Sopra il rombo delle moto, sopra la voce della Regina del Legame, lo schioccare secco del collo di uno dei due giovani arriva anche alle sue orecchie. Non ha bisogno di voltarsi per verificare; non dovrebbe e non vuole farlo a priori.
    Ora tocca a loro.
    [...] Team Guardia Pretoriana degli Abusivi!!! Continuate a questa velocità per trenta secondi, portatelo laggiù e NON FATELO RALLENTARE!!! [...]
    Infatti.
    « Miss, le devo chiedere di mettersi davanti. Cerchi di sopportare. »
    Dice a Drusilia. Non sa se saranno in grado di tenerlo a bada per ben mezzo minuto, sicché Denver preferisce prepararsi a proteggere l'Alfiere, costi quel che costi. Se lei muore, se ne andrà la guida di tutte le altre quattro persone con lei -lui compreso-. In altre parole, averla fuori gioco significherebbe per loro un catastrofico scacco matto. Il reporter, d'altro canto, sa che saprà reggere almeno un attacco da quella creatura, se ci mette abbastanza impegno.
    Tuttavia, potrebbe non essere stato lo stesso abbastanza reattivo.
    Il suo sesto senso lo avverte che qualcosa è in arrivo e... Come volevasi dimostrare, il drago ha già preso a rovesciare loro addosso una dose abbondante di quello che teme si tratti di una sorta di fuoco greco.
    « Oh, che diavolo... »
    Cerca di posizionarsi in modo da coprire Drusilia con la sua schiena; nello stesso momento, quest'ultima viene ricoperta di una patina nera e traslucida, così come la testa, le braccia e parte delle gambe, tentando di riparare così anche la sua bella passeggera, ma...
    -Mmmmh ... AH ♥
    ...Non riesce a ripararla del tutto. In tutto ciò, il giornalista si trova a scoprire che anche in simili situazioni Drusilia rimane lo stesso in grado di fargli quasi del tutto perdere la concentrazione dalla guida. Il viso imperlato dal sudore, del quale una goccia finisce proprio in quel suo seno giunonico... e lei stessa, seduta a cavalcioni su di lui, che mugola dal dolore come se questo le avesse portato piacere.
    -... desolata, messere.
    In tutto ciò, per quanto voglia metterle davvero tanto le mani addosso, non può nemmeno fare alcunché con lei perché un letale ammasso di ferraglia sta attentando all'incolumità di tutti.
    Che il diavolo lo porti.
    Se non altro, l'Alfiere ha quantomeno la decenza necessaria per ridarsi un minimo di contegno e passare a propria volta al contrattacco. Se non altro, anche Denver ora riesce a ricomporsi quel tanto che basta per rimettere del tutto la testa su quello che già sta facendo.
    Ma che bello sspettacolo.
    « Taci, per l'amor di Dio. »
    Segue quindi l'esempio di Rhaziel e dà più gas.

    Denver BrockmannStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Teso
    Energia: 70/100 [100-20-10]
    Passive: Anti-Malia, Rilevazione Bugie, Rilevazione Pericoli
    Scenici: N/A
    Equipaggiamento: M1917 Revolver
    Armatura: Armament: Hardening

    Slot #1: Armament: Hardening
    Questa tecnica richiama e concentra una dose variabile di energia con la quale rivestire il proprio corpo, o anche solo una porzione di esso, o ancora qualcosa che tiene in mano. L'area interessata si colorerà quindi di un nero lucido, assimilabile all'ossidiana. A seconda delle applicazioni, questa sorta di "armatura" permetterà a Denver di sferrare un proprio calcio o un proprio pugno con più forza del normale, oppure di difendersi da offensive classificabili come fisiche e magiche. Anche in stato di rilassamento, uno strato molto più sottile di energia riveste il suo corpo -rimanendo tuttavia non denso abbastanza da annerirlo- fungendo come una sorta di armatura naturale potenziata dal suo spirito americano. No, davvero. [Difesa Fisica | Alto | Istantaneo]

    Slot #2: Armament: Hardening
    Questa tecnica richiama e concentra una dose variabile di energia con la quale rivestire il proprio corpo, o anche solo una porzione di esso, o ancora qualcosa che tiene in mano. L'area interessata si colorerà quindi di un nero lucido, assimilabile all'ossidiana. A seconda delle applicazioni, questa sorta di "armatura" permetterà a Denver di sferrare un proprio calcio o un proprio pugno con più forza del normale, oppure di difendersi da offensive classificabili come fisiche e magiche. Anche in stato di rilassamento, uno strato molto più sottile di energia riveste il suo corpo -rimanendo tuttavia non denso abbastanza da annerirlo- fungendo come una sorta di armatura naturale potenziata dal suo spirito americano. No, davvero. [Difesa Fisica | Medio | Istantaneo]

    Note: È stato segnalato il Basso perché Denver non sarà il solo a fare da scudo a Quarion.


    Edited by Kuma. - 7/8/2016, 23:31
     
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    Ted Carter



    tedaviatori_zpsb760d5ce





    ”Vai a Klemvor, dicevano. La situazione non è così tragica dicevano. BENE, HO DETTO IO!”

    Poche volte aveva provato quel fremito, quel freddo che saliva lentamente lungo la schiena, fino ad arrivare al cervello per dirgli che una situazione estremamente pericolosa era fin troppo vicina.
    La situazione era proprio a pochi metri dietro di lui e il brivido arrivò, come ulteriore conferma.
    Terribile come solo una bestia metallica fuori controllo poteva essere, il drago aveva dato sfoggio della sua inaudita forza distruggendo e uccidendo i due ragazzi.
    Il suono della ossa, fin troppo famigliare per Ted abituato alle fratture durante gli incontri, raggiunsero il suo orecchio, facendoli portare istintivamente una mano al collo muscoloso.

    ”Poveracci! Non vorrei proprio fare una brutta fine, non ora almeno. Ci siamo appena mossi … eh che cazzo. Se la situazione si mette male potrei …”

    Una semplice bacchetta presa alla folle velocità della moto, lo riportò alla realtà, dove il drago sembrava essersi particolarmente esaltato, divorando la distanza che gli separava.
    In loro soccorso non arrivò nulla che un messaggio, la voce era sempre la solita: Orribile e Inopportuna.

    ”Oh beh, solo trenta secondi?! Seriamente? Ma come pensato che potremmo riuscirci, con una moto del genere si può accompagnare solo …”

    Si sentì terribilmente a disagio.
    Anche se era stato solo un pensiero doveva rimediare a quella orribile frase senza senso.

    ” … al punto designato. Già … proprio quello.”

    Gli occhiali da sidecar nascosero l’espressione terribilmente spaesata che aveva assunto.

    Un’ondata di fuoco liquido che puntava dritto verso di lui, lo spronò a tornare attivo ed efficiente.
    Il braccio venne ricoperto da uno spesso strato d’energia, dalla consistenza molto simile a quella dei budini di gelatina. Forte della difesa, il destro andò a frapporsi fra l’offensiva del drago e il suo corpo.
    La fiammata liquida scivolò lungo l’avambraccio del pugile, perdendo potenza e ricadendo al terreno.
    Ma la sua parte in quell’attacco non era finita, rigirandosi all’interno del sidecar, mettendosi quindi con il petto verso la bestia, vide la complicata manovra di Drusilia, decidendo di intervenire nello stesso modo.
    Questa volta fu il sinistro a mettersi in difesa di Quarion, il quale però fu costretto ad incassare una minima parte del danno.
    La situazione stava diventando sempre più complicata e sporca, in ogni senso della parola stessa.
    Perfino Nesrìn si mise in mezzo.

    ”Ci vorresti essere tu al posto di Drusilia. Non è così?”

    Occhiolino in direzione della rossa.
    Con la morte alle spalle, un pensiero di quel genere lo si faceva sempre.



    Ted Carter
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Mi piacciono le rosse
    Mana: 85 %

    Passive:

    The Energy:
    -(+10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima)

    The Champion:
    -(+50% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia)

    The Training:
    -(Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa)

    No Damage for Ted:

    L’energia interna di Carter può fuoriuscire a suo comando, questa cosa viene utilizzata per lo più per potenziare i propri attacchi o per manipolare il potere elettrico di cui è dotato. Ma delle volte vi è anche la possibilità che il pugile utilizzi l’energia come mezzo di difesa, se difatti lo necessita, il suo corpo verrà ricoperto da uno spesso strano di materiale non definito di color ambra. Questa armatura lo proteggerà da attacchi di natura fisica e magica.
    Consumo: Alto

    No Damage for Ted:

    L’energia interna di Carter può fuoriuscire a suo comando, questa cosa viene utilizzata per lo più per potenziare i propri attacchi o per manipolare il potere elettrico di cui è dotato. Ma delle volte vi è anche la possibilità che il pugile utilizzi l’energia come mezzo di difesa, se difatti lo necessita, il suo corpo verrà ricoperto da uno spesso strano di materiale non definito di color ambra. Questa armatura lo proteggerà da attacchi di natura fisica e magica.
    Consumo: Basso

     
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    ... 28 secondi...

    ... Team Slepnir, non cedete alle provocazioni! Non siamo qui per... Team Volpe a Nove Code! Questo è un ordine: cessate le attività, lasciate campo libero! Loro non... Sanageyama!!! Non metterti in mezzo anche tu, ritirati e basta!!! Non è il momento di fare l'idiota!!!

    Il drago era addosso al sidecar, gli artigli che tentavano l'affondo. Quella intrapresa dai tre occupanti fu probabilmente la manovra più sconsiderata che potevano ideare, ma in qualche modo riuscì e l'arto corazzato della bestia venne respinto dagli sforzi combinati di Denver e Ted Carter, mentre contemporaneamente Quarion ne usciva quasi del tutto illeso, evocando al contempo una copia atta a sviare le attenzioni della creatura. Gli occhi di un luminoso color ghiaccio della belva avvamparono riflettendo la luce turchese della pietra incastonata nell'elmo, che letteralmente avvampò di luce stregata.

    ... 23 secondi...

    ... Non sbagliare, devi alzare l'angolo di tiro di dieci gradi. So qual'è il tuo carico, devi solo imprimere il massimo della tua forza. Alza ancora, solo di un poco. Al mio tre: uno... due... BRUTTA DEFICIENTE, CHE CAVOLO HAI...

    ... 19 secondi...

    Mentre le grida della Regina del Legame rimbombavano nella testa di svariate centinaia di Storm Rider, soldati dell'Approdo e Aviatori, l'essere spalancò le fauci ed emise un violento ruggito, il cui spostamento d'aria investì entrambe le moto come un torrente caldo e arido quanto i venti provocati da un colossale incendio boschivo in agosto. La copia illusoria di Quarion si dissolse immediatamente così come si era generata, strappata via dal tessuto della realtà con la violenza di un incantesimo di disintegrazione. Rhaziel e Denver dettero gas, e per un attimo le due moto sembrarono in grado di distaccarsi di qualche metro dal suo inseguitore, mentre la strada veniva loro incontro. Stavano tirando al massimo gli acceleratori, la lancetta del contachilometri iniziava a salire sempre di più, ma per costringerli a derpare bastava un detrito sparso sull'asfalto, una buca di troppo...

    ... 8 secondi...

    ... Concentratevi!!! Non riuscirete a colpire la femmina, state attaccando a turno come dei deficienti!!! Concentratevi su uno dei due, l'unico che riuscite a raggiungere!!! Siete team di classe S e superiore, avete bisogno che vi spieghi anche come si respira??? Attaccate insieme, noi...

    Improvvisamente non c'era più tempo per ascoltare la valanga di dati che proveniva dagli auricolari. Nonon Jakuzure continuava a sbraitare ordini, saltando di gruppo in gruppo mentre da qualche parte in Klemvor si consumavano teatri di battaglia che vedevano in azione la più vasta forza di Storm Rider ed Abusivi dai quattro giorni delle Guerre della Fondazione. In oltre dieci anni non si era mai visto niente del genere nella Città delle Macchine, ed era davvero difficile intuire dal traffico radio come stava andando. Di certo gli Aviatori ed il loro (finto) alfiere stavano rischiando grosso, impegnati a giocare ad acchiapparella con una belva draconica intenzionata a sbranarli tutti.

    ... 3 secondi...

    Le moto non stavano perdendo giri, ma la bestia guadagnava terreno. Peggio ancora: era la strada che stava per finire. A poco meno di cento metri di fronte a loro, una curva netta sanciva il momento in cui i due Aviatori al volante avrebbero dovuto svoltare, il che sarebbe coinciso con una brusca ed inevitabile perdita di terreno. In quel momento la bestia li avrebbe raggiunti, impossibile procastinare oltre. La creatura lo sapeva, e raddoppiava gli sforzi guadagnando altri centimetri. Nesrin e Denver potevano quasi sentire il suo fiato incandescente. Poi qualcosa sibilò con violenza sopra le loro teste, li superò sfiorando i loro crani di pochissimi centimetri ed impattò dritto sul cranio del drago, facendo sbandare con violenza la bestia che, incapace di fermarsi, finì la sua corsa contro un edificio radendo al suolo l'intera parete frontale che collassò sotto il peso degli anni, apparentemente seppellendo la creatura. Le due moto fermarono la loro corsa disegnando le tracce di frenate sull'asfalto umido, mentre ai piedi di Rhaziel roteava fino a fermarsi del tutto l'elmo di foggia di drago indossato dall'animale, con lo zaffiro che cessava di brillare e si spegneva...

    « Identificare il bersaglio. Individuare il momento in cui è più vulnerabile. Attendere pazientemente e poi colpire con la massima forza. Spazzare via il nemico prima che possa nuocere, di fatto terminando lo scontro prima ancora che inizi. Non c'è dubbio... »
    adfsafssafd

    « Si è trattato di certo del piano meglio riuscito di tutta l'operazione ♥ ma che dico? Forse di tutta la storia delle Tribù della Tempesta. E naturalmente io ne sono l'ideatrice. »
    Quattro figure si stagliavano sulla cima dell'edificio centrale fra quelli che formavano la curva a gomito sul fondo della strada. Di fronte a tutti una giovane ragazza di quindici/sedici anni in divisa scolastica, lunghi capelli nerissimi legati in un'ampia coda ed impegnatissima nella difficile arte di auto-lodarsi. Alla sua sinistra una ragazzina con la stessa divisa ma in apparenza molto più giovane, seduta comodamente a fare da spettatrice con in grembo un cestino del pranzo pieno di cibo che stava tranquillamente consumando, poi un giovanotto dai corti capelli biondo grano che indossava anch'egli una divisa maschile, poi guanti scuri in pelle, di quelli che lasciano libere le dita. Era ancora disteso in posa da atleta, e fissava dritto di fronte a se come incredulo di ciò che aveva fatto: era stato lui ad eseguire materialmente l'azione che aveva spazzato via il drago. Dalle macerie poco distanti dagli aviatori, ancora sbucava come un enorme giavellotto l'enorme trave metallica usata come arma da lancio improvvisata. Il come avessero fatto a procurarsela e da dove avevano generato la tremenda forza cinetica necessaria a scagliarla in quel modo era tutto da chiarire, un mistero che forse trovava qualche risposta negli occhi dalle pupille a forma di croce dei tre. Il quarto era umano, almeno in apparenza. Stessa età, abbigliamento diverso, piuttosto spaesato nell'espressione.

    « Hannie, ho capito che volevi che Shiranui centrasse la testa, però smuovendogli il gomito proprio mentre tirava hai quasi colpito gli Abusiv... »
    La ragazza dai capelli neri gli mollò una violenta gomitata in pieno stomaco che lo spedì al tappeto.
    « Per te sono la signorina Hannibal, dannato cronachista!!! E ho detto che è stato un piano ben riuscito!!! »

    « Ma l'ho quasi mancata!!! »
    Protestò il biondo, ma quella incrociò le braccia e sentenziò in tono dispotico:
    « Ben riuscito, ho detto. »
    La ragazzina impegnata a mangiare sollevò le bacchette, e con la bocca piena indicò il punto in cui il drago si era schiantato.
    « Mi sa che quella là però non ha gradito... »
    ... Ed effettivamente c'era qualcosa di strano.
    Insomma: metà edificio era crollato, ma un po' di calcinacci non bastavano di certo a coprire la stazza di quattro metri e passa di drago. E invece non c'era più un accidente, come se là sotto non ci fosse più niente. Oppure come se invece di un drago ci fosse qualcosa di assai più piccolo. Recuperando l'attenzione sull'elmo, questi si era ristretto in un diadema metallico, al cui centro spiccava lo zaffiro. E quando qualcosa smosse le macerie si scoprì che non era l'unica cosa ad essersi ristretta.

    Dal luogo dell'impatto si levò una figura umana dai lunghi capelli color cenere legati in una coda da cavallo che scendeva lungo la schiena, la cui mezza armatura era modellata in modo da ricordare l'aspetto di un drago, lasciando scoperti in parte braccia e gambe. Il viso sarebbe stato giudicato gradevole, non fosse per le lentiggini che le bruciavano l'area degli zigomi, e sopratutto per gli occhi da rettile di un azzurro talmente intenso da sembrare del tutto innaturale, e di certo inumano. Pareva che le avessero sostituito le iridi con zaffiri incantati, ma non c'era alcuna poesia in quella luce stregata, solo un freddo lampo vitale. Non era più un drago: era una donna, dalle cui tempie colava un rivolo di sangue che le scorreva sul volto, lì dove accusava la violenza dell'attacco a tradimento appena subito.
    In un primo momento sembrò barcollare, poi prese ad avanzare con sicurezza crescente, per poi raccogliere le braccia e schiantarle al suolo infrangendo l'asfalto ed affondandole fino al gomito. Lunghe crepe si diramarono come serpi, circondando il gruppo di Aviatori su entrambi i lati, salvo ricongiungersi alle loro spalle creando una circonferenza irregolare del diametro di circa venti metri. Quando la donna sollevò le braccia, il terreno sotto i loro piedi letteralmente si sollevò con lei, e da quel momento fu come se fossero tante palline disposte su di un tavolo rovesciato con violenza da un bambino dispettoso. Subire passivamente quell'improvvisa azione offensiva significava morte certa: quell'essere, chiunque egli fosse, aveva sollevato una grossa porzione di strada e la stava letteralmente rovesciando sulla testa di chi vi si trovava sopra, che rischiava di ritrovarsi scaraventato al suolo e poi schiacciato sotto una tonnellata di asfalto, catrame e pietra. Come se ciò non bastasse, sotto gli occhi del gruppetto di Gravity Children troppo distanti ed allibiti per intervenire, la donna si raccolse, congiungendo le mani al petto dando vita ad un valzer furioso di fuochi blu, che vorticarono sulle sue braccia come serpi viventi, che vennero dirette con un violento movimento circolare sul bersaglio. Allontanatesi dalla donna le fiamme divennero un cono distruttivo che inondò l'area, investendo la zona dove si trovavano gli Aviatori con un'ampiezza insensatamente vasta. Una bordata del genere era in grado di incenerire chiunque fosse impreparato a subirla, era in grado di ridurre a magma incandescente la pietra al pari del catrame e perfino del cemento degli edifici, vetrificando la zona all'impatto e trasformando qualsiasi cosa si trovasse sul suo cammino in un nera statua di carbonizzata a malapena riconoscibile per ciò che era stata...


    .Istruzioni ~ I Sogni del Mondo SotterraneoRiuscite nel vostro intento. Con un anticipo di ben tre secondi, il drago viene colpito da una trave metallica sbucata dal nulla che lo scaglia su di un edificio, ed apparentemente lo abbatte. La creatura apparentemente viene inghiottita dalle macerie, ma subito vi rendete conto che si tratta solo di un'impressione: in realtà è diventata solo molto più piccola. Ora ha l'aspetto di un essere umano -una femmina di età indefinibile con la stessa lucente armatura azzurra, e rialzatasi tenta immediatamente di liberarsi di voi per poi occuparsi del quartetto di Gravity Children apparso sulla scena per darvi man forte.
    Anzitutto vi rovescia addosso lo stesso terreno che avete sotto i piedi, in un'azione priva di livello da considerarsi come una normale azione fisica, solo un tantinello più pericolosa di un pugno o un colpo di spada. Se vi fate colpire ci lasciate le penne, a meno che non siate in grado di sopravvivere a qualche quintale di asfalto e pietra che vi finisce addosso. Dopodiché arriva una vampata di fuoco ad area di potenza Critica, capace di sciogliere l'asfalto in magma e di trasformare un corpo umano in un cerino vivente... beh, per lo meno vivente ancora per poco! Perché una botta del genere, se presa in pieno, di solito non lascia granché...
    In questo caso si tratta di una fiammata conica che si staglia a 180° di fronte al caster.
    I turni sono ovviamente liberi e siete esortati ad organizzarvi fra voi per coordinarvi meglio. L'importante è che riusciate a postare entro il 14 Agosto con tutte le proroghe del caso da concedere tranquillamente previa richiesta in bacheca.
     
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    NESRÌNSCHEDA

    Per la Fiamma, quanto avrebbe voluto rispondere alla battuta di Ted... ma preferì evitare, anche perché sentiva il fiato rovente di un drago corazzato che le alitava sul collo e sinceramente lasciarsi andare a commenti osceni proprio in quel momento non le sembrava affatto una buona idea, bensì un suicidio; la metadrago amava il rischio, certo, ma non era una sciocca... era consapevole che al minimo errore poteva rischiare di finire tra le fauci della bestia.

    Dunque rimase concentrata -non sarebbe diventata il pranzo di nessuno- limitandosi solo a lanciare un fugace sguardo d’ilarità mista a disgusto verso il pugile, per poi tornare a focalizzare l’attenzione sulla montagna di scaglie e metallo lanciata a tutta velocità contro di loro... e che stava guadagnando terreno una falcata dopo l’altra, così tanto che Nesrìn poteva addirittura specchiarsi nei suoi occhi, feroci e famelici, ma freddi ed insensibili come il ghiaccio.

    Un brivido di terrore misto ad euforia scosse la rossa fin nelle viscere, ma non fu nulla in confronto al brivido gelido che la pervase nell’istante esatto in cui vide quella curva... quella fottutissima curva.

    CAZZO!

    Un grido, un ruggito. Attimi di panico, la mente ridotta ad una tabula rasa.

    Poi... un sibilo che smosse l’aria sopra la sua testa, il cranio della bestia che si spappolava di fronte ai suoi occhi e la furia dell’impatto che lo scaraventava contro un edificio in rovina, che nel giro di pochi secondi crollò come un castello di carte, seppellendo il mostro sotto un polverone di macerie. Infine una frenata, la certezza e l’incontenibile felicità di essere ancora viva, l’elmo a foggia di drago che rotolava ai loro piedi.

    Balzò giù dalla moto, la rossa, urlando a squarciagola il suo entusiasmo (scaricando al contempo i residui dello stress), braccia che svettavano contro il cielo plumbeo in segno di vittoria.

    RIFACCIAMOLO!

    Purtroppo, i festeggiamenti durarono poco. Infatti, dalle macerie si levò la figura di una donna in armatura, chioma color cenere e stesso sguardo feroce e glaciale che la focosa aveva visto riflesso negli occhi del drago corazzato. Avanzava barcollando verso di loro, ma il suo corpo non sembrava dare alcun segno di cedimento... anzi, nonostante la batosta appena subita, si riprese in tempi brevissimi, tanto che il rivolo di sangue che le bagnava le tempie poteva benissimo essere scambiato per banale un graffio.

    In quei brevi attimi, la focosa la guardò con ammirazione, sorpresa delle sue invidiabili capacità... e fu proprio in quel momento che l’acuto sguardo del drago scorse un dettaglio molto interessante: l’armatura della donna emanava calore, lo stesso calore che sprigionava l’elmo a pochi passi da lei e il guercio.

    Cosa poteva significare? Non ne aveva la più pallida idea, ma per un istante quella situazione le parve molto simile ad una missione passata, quando insieme a Firion e Khatep aveva affrontato un nemico dall’armatura impenetrabile... che alla fine, però, si era sciolta come burro sotto la furia delle sue fiamme. Quanti ricordi, ma non era quello il momento di tergiversare, non quando il nemico stava già scagliando loro addosso la sua offensiva.

    Una pioggia di pietre ed asfalto, per essere precisi, che la donna aveva provocato semplicemente piantando le mani a terra e sollevando la strada che fino a poco prima avevano percorso con le moto. Occhi fuori dalle orbite per la sorpresa, Nesrìn si sarebbe pure complimentata con lei se non fosse stato per i macigni che di lì a poco le avrebbero fracassato la testa. Così, la rossa prese il volo in un istante, avvolta da fumo e scintille, evitando i massi con rapidità e precisione, mentre al contempo si gettava verso il guercio per salvarlo da una morte atroce. L’avrebbe afferrato a mezz’aria con una mano e se lo sarebbe caricato malamente sulle spalle come un sacco di patate, mentre con l’altra avrebbe acchiappato l’elmo dalla foggia di drago, per sicurezza; poi avrebbe portato Rhaziel in salvo... anche se ancora per poco.

    MERDA!

    Un ruggito, un muro di magma che si erse dal terreno, a fare da scudo fra lei e la vampata di fuoco che di certo l’avrebbe carbonizzata all’istante, se non fosse stata più rapida. Purtroppo, però, proprio come la prima volta, il muro non resse alla pressione esercitata dalle fiamme e si sgretolò davanti ai suoi occhi; un altro muro di lava prese rapidamente il suo posto, ma ormai era troppo tardi e il fuoco che era riuscito a superare la prima difesa si riversò addosso alla metadrago come un fiume in piena... un fiume ardente.

    ARGH! PORCA PUTTANA, DI NUOVO?!

    Ruggì e si accasciò a terra dal dolore, la metadrago, le braccia -che le avevano protetto il volto dalla furia della fiamme- completamente ricoperte di ustioni... e non solo quelle, anche il resto del corpo era ricoperto di bruciature più o meno lievi, e perfino i suoi vestiti erano in parte carbonizzati, ma nulla di irrecuperabile.

    Le braccia strette al petto e il viso ferino contorto dal dolore, avrebbe spostato lo sguardo sul guercio, cercando al contempo di assumere un’espressione il più stoica possibile. Stava bene, aveva solo bisogno di un attimo per riprendersi... ne aveva passate di peggio, poteva farcela. Tirò un lungo sospiro, mentre si rimetteva in piedi barcollando, gli occhi di fuoco fissi sull’elmo dalla foggia di drago nelle mani di Rhaziel.

    Emana un calore inssolito... io dico di disstruggerlo e vedere che succede.

    Avrebbe suggerito al compagno di sventura, le braccia ancora strette al petto.


    codice role © Hellsing~ NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Stato fisico: ustioni su braccia e sparse sul corpo
    Stato mentale: concentrata, dolorante.
    Energia: 55% (20 - 10)

    Tecniche utilizzate:
    Cupola Magmatica: Quando deve proteggere sé stessa o i suoi alleati da un'offensiva fisica nemica, Nesrìn si affida alla sua eccellente piromanzia per erigere un vero e proprio muro di lava, che s'innalzerà dal terreno come una colonna di magma, solidificandosi all'istante. [Consumo Variabile Alto + Medio; Difesa Fisica]

    Passive:
    Ali di Drago (volo), Cuore di Drago (pw up forza 50%), Scaglie di Drago (pw up resistenza 50%),
    Occhi di Drago (vista potenziata), Infravisione (vista termica), Scurovisione (vista notturna)



    Edited by Red Jenny - 12/8/2016, 23:09
     
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  12. _MajinZ_
     
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    Il tempo era un'entità strana, a volte sembrava avere davvero una volontà propria. E il più delle volte era proprio uno stronzo. Quando ad esempio accadeva qualcosa di bello, allora i minuti e i secondi bruciavano alla stessa velocità della polvere da sparo... ma quando le cose andavano male era forse anche peggio, visto che quel fuoco arrivava a un punto da non riuscire a bruciare proprio niente e quindi il tempo rallentava, quasi fino a congelarsi. E in quel momento stava accadendo una cosa molto simile.
    Rhaziel faceva strillare il motore della sua moto, la manopola del gas ormai non aveva più gioco e la velocità era diventata davvero pericolosa. Eppure... la bestia alle loro spalle invece di allontanarsi, continuava ad avvicinarsi sempre di più e tutti ormai sentivano il suo fiato sul collo. Il ruggito del drago si incanalò nella via, ormai era davvero vicino, troppo vicino. E la strada... stava finendo. L'asfalto era ormai agli sgoccioli, Rhaziel osservava il palazzo davanti a lui farsi sempre più vicino: il cemento davanti, una creatura sputafuoco imbizzarrita alle spalle. Sembrava proprio la ricetta adatta per dar vita a un disastro. Fu proprio in quel momento che il tempo rallentò. Il Cacciatore ormai doveva prendere una decisione inevitabile, ossia svoltare. Ma in quel momento avrebbe dovuto rallentare e ciò comportava una fine sicura... in quanto il bestione gli sarebbe arrivato direttamente addosso. Doveva decidere cosa fare e doveva farlo in fretta. Qualcosa però riuscì a toglierlo completamente dall'impiccio.
    Un oggetto non identificato volò a pochi centimetri dalla sua testa, impattando direttamente sul drago che, a causa della sua enorme velocità, non riuscì a fermarsi in tempo e concluse la sua corsa contro la facciata del palazzo, sfondandola. Rhaziel tuttavia non riuscì a godersi la scena, visto che in quel momento dovette impegnarsi per non capottare in curva, fermandosi dopo una serpentina in equilibrio sulla ruota anteriore. Erano salvi. Forse.

    Rifarlo? Tu sei pazza.

    Rispose l'Aviatore scendendo dalla moto, mentre tirava giù il cavalletto. Però probabilmente sarebbe stato meglio restarci sulla moto, visto che le cose si complicarono immediatamente. Prima di tutto tra le macerie non si vedeva nessun cadavere, nessun bestione morto... ma dalla polvere emerse quella che pareva una donna, anche se con evidenti tratti draconici. Questa, mostrando solo un graffietto sulla tempia, ebbe la brillante idea di conficcare i pugni nell'asfalto e sollevare nel vero senso della parola, un'ampia porzione d'asfalto. Quella con sopra l'intero gruppo di abusivi. Bisognava andarsene via e in fretta. Rhaziel però non fece neanche in tempo a muoversi, che in un attimo sentì una mano afferrarlo e trascinarlo via: Nesrin l'aveva acchiappato giusto in tempo e dopo avergli lasciato il diadema perso dal drago tra le mani, lo trasportò al sicuro, lontano dal letale crollo di detriti.

    P-potevi avvisare! Cazzo!

    Il guercio rimase davvero sorpreso, non si aspettava proprio che una donna lo tirasse fuori dagli impicci a quel modo... in genere era lui che prendeva sulle spalle le fanciulle, non il contrario! Era una questione di principio, che però poteva anche andare a farsi fottere: la donna-drago infatti era ancora incazzata e, senza indugiare, scaricò una nuova tempesta di fuoco contro il gruppo di Laputa. Rhaziel sgranò il suo unico occhio, imprecando a denti stretti.

    ...la troia ci ha preso gusto.

    Il Cacciatore strinse con forza la mano, quella ricoperta dalla protezione, che in un istante cambiò colore facendosi rossastra, sembrava quasi incandescente. Poi impose quella stessa mano contro il muro di fiamme, che quasi intimorito da quello strano potere si ritrasse, dividendosi in due parti... ma la magia durò davvero troppo poco: le energie immesse furono davvero esigue e non bastarono per supportare l'intera difesa, che alla fine si infranse. L'ultima parte della fiammata investì in pieno Rhaziel, che riuscì a malapena a coprirsi il viso. La sua giacca ovviamente prese fuoco e tra una bestemmia e l'altra fu costretto a togliersela, buttandola a terra proprio davanti a lui. Era la sua giacca preferita quella. Rimase con la sua maglia attillata e inutile dire che la cosa gli diede davvero fastidio.

    L'ho notato anche io... forse non servirà a nulla, ma provare non mi costa niente.

    Aggiunse il Verde mentre ringhiava, scoprendo le bruciature che andarono a fare compagnia a quelle precedenti, bucherellandogli i vestiti. Quella cazzo di fiammata gli aveva bruciato anche le punte dei capelli. Ad ogni modo sollevò la strana corona e dopo averla osservata, la scagliò in aria... per poi estrarre velocemente il revolver e fare fuoco sul diadema, mirando proprio alla pietra in esso incastonata. Una scarica di tre proiettili insieme in genere non lasciava scampo, bisognava solo capire quanto quella roba fosse resistente.



    CITAZIONE
    Rhaziel

    Fisico: Bruciature varie su gambe e braccia. Altre bruciature varie, questa volta un po' più dolorose.
    Mente: ...mi sono rotto il cazzo.
    Energia: 55%

    Passive: Eterna giovinezza, visione termica
    Equipaggiamento: Spada lunga, Revolver, Blaster, Sniper

    Tecniche utilizzate:
    Scudo Mutevole_
    La Batteria presente nel corpo di Rhaziel non fornisce supporto solo alle sue armi, ma anche alle sue capacità difensive. Infatti, spendendo una parte della propria energia vitale, si può rendere rossastro il guanto d'arma, il quale da quel momento riuscirà a respingere attacchi energetici di entità variabile, semplicemente imponendo il palmo della mano nella direzione dell'attacco.
    Inoltre i tatuaggi che percorrono quello stesso arto non sono delle semplici decorazioni, si tratta infatti di simboli alchemici che una volta attivati, si muovono ed entrano in contatto con il metallo cambiandone la struttura e mutando la protezione in un vero e proprio scudo avente una resistenza variabile, in grado di sopportare attacchi fisici di varia potenza a seconda delle energie impiegate. Esso ha un diametro di circa un metro e può rivelarsi utile in diverse situazioni, non solo nel corpo a corpo.
    [Doppia Difesa Variabile: Alto + Medio]
     
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    Ma che bello sspettacolo.
    « Taci, per l'amor di Dio. »
    ”Ci vorresti essere tu al posto di Drusilia. Non è così?”

    Nonostante il giochino delle parti gli imponesse abbastanza ingenuità da ignorare le frecciatine di Ted e Nesrìn, Drusilia Quarion si fece sfuggire un amabile sorrisetto, ben nascosto dal petto di Denver contro cui l'Ambasciatore si era letteralmente avvinghiato. Ciò nonostante, restava in qualche modo il cervello del gruppo, dunque era il caso di contenersi e pensare a sollazzarsi solo dopo che il pericolo mortale fosse passato. Cosa che, in un certo senso, sembrò avverarsi abbastanza rapidamente.

    « Identificare il bersaglio. Individuare il momento in cui è più vulnerabile. Attendere pazientemente e poi colpire con la massima forza. Spazzare via il nemico prima che possa nuocere, di fatto terminando lo scontro prima ancora che inizi. Non c'è dubbio... Si è trattato di certo del piano meglio riuscito di tutta l'operazione ♥ ma che dico? Forse di tutta la storia delle Tribù della Tempesta. E naturalmente io ne sono l'ideatrice. »

    Il gruppo dei rinforzi aveva messo k.o. la bestia in un colpo solo, probabilmente dopo aver mirato ad un punto sensibile che -curiosamente, a notare il diadema che rotolò per terra vicino a Nesrìn e Rhaziel- non era altro che la testa. Un punto debole abbastanza "classico", soprattutto considerando quanto gli era stato detto da Drusilia riguardo gli zombie che avrebbero potuto incontrare.

    « Hannie, ho capito che volevi che Shiranui centrasse la testa, però smuovendogli il gomito proprio mentre tirava hai quasi colpito gli Abusiv... »
    « Per te sono la signorina Hannibal, dannato cronachista!!! E ho detto che è stato un piano ben riuscito!!! »
    « Ma l'ho quasi mancata!!! »
    « Ben riuscito, ho detto. »

    Il gruppo dei "salvatori" era formato da un umano e tre Gravity Chiltren, cosa da un lato -per le loro doti combattive- positiva... ma dall'altro negativa, perchè non correva sempre buon sangue fra loro e gli Abusivi. Probabilmente avrebbero semplicemente collaborato alla caccia... ma con enormi probabilità non si sarebbero abbassati ad aiutarli. Esattamente come il gruppo di Aviatori non aveva prestato soccorso ai due Riders di poco prima.

    « Mi sa che quella là però non ha gradito... »
    Seguendo l'indice della ragazzina, il Galanodel intravide una sagoma femminile avvicinarsi. Indossava un'armatura dai tratti draconici e mostrava un volto che -per quanto esotico- in qualche modo gli parve familiare. Dove l'aveva già visto?

    MERDA!
    Purtroppo la situazione non era fra le migliori e sulle prime non ebbe modo di concentrarsi. Si sarebbe limitato a ricambiare il favore di Denver prendendolo di peso e trascinandolo in volo così da evitare i massi in caduta libera che -intanto- il nemico stava loro lanciando contro. Sarebbero atterrati poco più distante, sicuramente non "al sicuro", dato che di lì a poco finirono per diventare bersagli umani di un nuovo getto bollente.

    quarionlol_zpsitko6eee

    -Mmmmh ... AH ♥

    Si sarebbe lasciato scappare di nuovo, quando quel getto azzurrino sfondò letteralmente la sua barriera mentale dopo qualche secondo di resistenza, impattando sulla maglietta della Dama del Vento e riducendola a ben pochi stracci in equilibrio precario su di un corpo tonico e dalle forme abbondanti, quasi ipnotiche... addirittura irrealistiche per un essere umano, considerando la forza di gravità. Del tutto indifferente alla propria nudità, si sarebbe rialzato in piedi vacillando, coprendosi una bruciatura particolarmente dolorosa su un avambraccio. Nonostante il dolore ebbe un'illuminazione: improvvisamente ebbe chiara la ragione per cui una creatura del genere si muoveva in territori come Klemvor.

    -Appartieni alla piccola Riful, vero?


    Avrebbe cercato di stabilire un dialogo, nella speranza che quella rispondesse.

    -Ti ho già vista e so che non sei un Headhunter. Perchè ci attacchi?

    Energia: 80-20-10=50%

    Riassunto: Evito i massi svolazzando quà e là e trascinandomi il buon Denver. Mi difendo dal critico con un alto+medio e quindi mi becco un danno medio distribuito sul torso ed il braccio sinistro. Questo si aggiunge alla ferita alla gamba del turno prima.

    Altro: il dolore provoca eccitazione sessuale in Quarion, come riportato dalla passiva "Sadomaso", scritta di seguito.


    Passive citate nel post:

    →SADOMASO»
    Esistono eroi, uomini dalla grande volontà e dal fisico d'acciaio in grado di andare ben oltre la soglia dell'umano dolore, della stanchezza. E questi uomini potranno affrontare mille torture senza mai lasciar sfuggire un suono dalle proprie labbra, un lamento, una lacrima. Ovviamente, Quarion non fa parte della suddetta categoria. Ebbene si, lui il dolore lo sente, e pure abbastanza bene. Ciò nonostante è perfettamente in grado di superare tranquillamente una sessione di tortura, in parte perché abituato a sedute periodiche ed integrali dall'estetista, in parte perchè perfettamente in grado di portare i tacchi, in parte, soprattutto, perché a quanto pare il dolore gli piace. Si, è esattamente come avete capito. Pensavate davvero che sculacciarlo in quel modo potesse davvero passare inosservato alla sua ben nota quanto temuta libido? Provate a picchiarlo... e capirete da soli perchè nessuno ha mai toccato un tipo del genere...
    [Passiva di eccitazione al dolore]

    →VOLO»
    Poichè deriva da creature del cielo, è in grado di sollevarsi in aria e muoversi in essa grazie al pensiero. Nella norma non può superare i 5m di altezza e viaggia a velocità normale pari a quella di cui il personaggio dispone sul suolo.
    [Passiva di volo]

    Attive usate:

    →DISCERNIMENTO TRASCENDENTALE»
    Si dice che il vero potere sia la piena conoscenza e dunque il controllo della propria mente. Questa, infatti, se abbastanza potente è in grado di manifestare la propria volontà nel mondo fisico non solo attraverso il corpo, ma anche mediante vibrazioni, sulle quali si fonda anche il principio stesso della telecinesi. Grazie a tali vibrazioni, Quarion è in grado di generare barriere mentali estremamente concrete, abbastanza potenti da bloccare qualunque attacco fisico o magico diretto verso l'Ambasciatore.
    [Consumo: Variabile alto + medio].
     
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    Sono riusciti in qualche modo a respingere il primo assalto della bestia, ma Denver non sa quanti attacchi ancora potrebbero arrivare in trenta secondi. Non saprebbe nemmeno contare quel tempo, a dire il vero, la sua mente infatti sta dilatando ogni istante che passa in maniera all'apparenza esponenziale. Perfino la voce della Regina del Legame pare rallentare; essa tuttavia si fa per contro più ovattata, un rumore di sfondo alle terribili falcate del dragone di metallo.
    Il ruggito che segue è tanto forte da fargli quasi perdere il controllo della moto. In qualche modo, però, riesce al contrario a guadagnare una manciata di metri preziosi rispetto alla macchina. È il minimo, se si considera che il mezzo sta venendo oramai spinto al massimo delle sue possibilità; anche per questo il giornalista sta pregando che non manchi molto alla fine del countdown. Spera inoltre di non trovare ostacoli improvvisi sull'asfalto, perché perfino una semplice buca sarebbe capace di pronunciare la parola "fine", in quel momento.
    Quella o, se i rinforzi non si sbrigheranno, la strada stessa. C'è una curva piuttosto brusca davanti a loro, la quale costringerebbe Denver e Rhaziel a rallentare per poter svoltare. A quel punto, prima che le loro motociclette possano riguadagnare giri, la bestia sarà già addosso a loro. E lui già lo sente, quel suo alito artificiale sulla schiena.
    Poi, i rinforzi arrivano. Un qualche oggetto non meglio riconosciuto viene scagliato poco sopra le loro teste, impattando infine contro il cranio della creatura. Questa perde il controllo della propria corsa, e finisce per schiantarsi contro un edificio la quale parete finisce per seppellirla. Lui, invece, ferma la moto appena un istante dopo, arrestandola proprio nei pressi della curva.
    « Identificare il bersaglio. Individuare il momento in cui è più vulnerabile. Attendere pazientemente e poi colpire con la massima forza. Spazzare via il nemico prima che possa nuocere, di fatto terminando lo scontro prima ancora che inizi. Non c'è dubbio... Si è trattato di certo del piano meglio riuscito di tutta l'operazione ♥ ma che dico? Forse di tutta la storia delle Tribù della Tempesta. E naturalmente io ne sono l'ideatrice. »
    Impiega qualche istante per capire che la voce viene dalla cima di uno degli edifici. Voltando il capo, vede quattro giovani: una bambina che sta mangiando in tutta tranquillità -per lo stupore di Denver-, due ragazzini sui sedici anni, forse diciassette, e un ragazzo che potrebbe arrivare, forse, ai venti. A parlare è stata la ragazza adolescente dai capelli neri, mentre il "lancio" sembra essere stato effettuato dal più grande di loro.
    Solo più tardi nota l'arma che è stata scaraventata e le sue dimensioni.
    « Alla faccia. »
    Scende dalla moto, scioglie un poco gli arti e si avvicina di una manciata di passi alle macerie. Senza indugiare un secondo, estrae il taccuino dal taschino della giacca e comincia a scrivere furiosamente appunti; stavolta in lettere romane. Appunta anche i nomi dei ragazzi, giusto per sicurezza, se non altro per imparare già ora a distinguerli in base ad essi. Del resto, sarebbe altrimenti difficile per lui associare per esempio il nome "Hannibal" proprio alla supposta ideatrice del piano.
    « Mi sa che quella là però non ha gradito... »
    Prima che possa avere il piacere di scambiare due chiacchiere con loro quattro -in particolar modo l'altro cronachista-, la bambina indica i resti del muro. Denver osserva quindi la donna che emerge da dove fino a pochi secondi fa c'è stato un grosso drago e, d'istinto, fa tre balzi all'indietro.
    « Oh, che diavolo. »
    Non ha alcun dubbio sul fatto che la giovane sia il drago di poco fa. L'elmo ridotto ad un molto più piccolo diadema, la ferita sulla testa causata dalla trave di poco fa, e tutto il resto. Vorrebbe soffermarsi a guardarla più a lungo, ma non appena questa affonda le braccia nell'asfalto con una facilità a dir poco disarmante, il reporter comprende di non aver più tempo.
    Cerca di sfuggire il più rapidamente possibile a... qualunque cosa stesse preparando quella dannatissima dragonessa, solo per poi essere afferrato da una provvidenziale Drusilia, che lo trascina di peso in volo, in salvo.
    Una volta atterrati, non gli viene concesso un attimo di respiro, neppure il tempo di ringraziare l'Alfiere.
    « AND NOW WHAT?! »
    Esclama, senza quasi rendersi conto di essere tornato all'inglese per un momento, mentre si prepara ad incassare un'altra fiammata. Stavolta, perfino più forte della precedente.
    Le braccia si ergono a protezione del volto , ma la sua "armatura", se così può chiamarla, non riesce a fermare del tutto quel fuoco blu.
    « AAARGH! »
    Urla, mentre crolla a terra su un ginocchio. La sua espressione è contorta dal dolore, il suo corpo è ustionato in più punti di quanti preferirebbe, in particolar modo gli avambracci. Infatti, per qualche secondo fa fatica a muovere perfino le mani.
    Nota che la sua giacca è oramai inservibile, mentre la sua camicia è stata abbrustolita nel mezzo abbastanza da fare in modo che essa ora riveli del tutto il petto di Denver. Si accorge infine che, prevedibilmente, il suo taccuino è stato ridotto in cenere.

    WD0muBX
    « Questa me la pagherai. »
    Sibila esibendo il suo sorriso più feroce. Si rialza, dunque, e leva quindi quel poco che è rimasto dei suoi indumenti, rimanendo così a torso nudo. Aggancia la fondina della pistola alla cintura, ma attende prima di estrarre il revolver, ancora arroventato. Lascia piuttosto parlare Drusilia, sulla quale -o meglio, sul quale corpo- si ritrova a soffermare non poco lo sguardo. Pure con tutte quelle bruciature a martoriarne la figura, Denver è certo di non aver mai visto una donna tanto bella. Adesso è ancora più deciso a volerla fare sua.

    Denver BrockmannStato fisico: Ustioni sparse sul corpo, specialmente sugli avambracci.
    Stato mentale: Un continuo alternarsi di stanchezza, irritazione e "POPPE!"
    Energia: 45/100 (70-20-5)
    Passive: Anti-Malia, Rilevazione Bugie, Rilevazione Pericoli
    Scenici: N/A
    Equipaggiamento: M1917 Revolver
    Armatura: Armament: Hardening

    Slot #1: Armament: Hardening
    Questa tecnica richiama e concentra una dose variabile di energia con la quale rivestire il proprio corpo, o anche solo una porzione di esso, o ancora qualcosa che tiene in mano. L'area interessata si colorerà quindi di un nero lucido, assimilabile all'ossidiana. A seconda delle applicazioni, questa sorta di "armatura" permetterà a Denver di sferrare un proprio calcio o un proprio pugno con più forza del normale, oppure di difendersi da offensive classificabili come fisiche e magiche. Anche in stato di rilassamento, uno strato molto più sottile di energia riveste il suo corpo -rimanendo tuttavia non denso abbastanza da annerirlo- fungendo come una sorta di armatura naturale potenziata dal suo spirito americano. No, davvero. [Difesa Fisica | Alto | Istantaneo]

    Slot #2: Armament: Hardening
    Questa tecnica richiama e concentra una dose variabile di energia con la quale rivestire il proprio corpo, o anche solo una porzione di esso, o ancora qualcosa che tiene in mano. L'area interessata si colorerà quindi di un nero lucido, assimilabile all'ossidiana. A seconda delle applicazioni, questa sorta di "armatura" permetterà a Denver di sferrare un proprio calcio o un proprio pugno con più forza del normale, oppure di difendersi da offensive classificabili come fisiche e magiche. Anche in stato di rilassamento, uno strato molto più sottile di energia riveste il suo corpo -rimanendo tuttavia non denso abbastanza da annerirlo- fungendo come una sorta di armatura naturale potenziata dal suo spirito americano. No, davvero. [Difesa Fisica | Basso | Istantaneo]


    Edited by Kuma. - 18/8/2016, 02:11
     
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    Ted Carter



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    Ted sapeva che non avrebbero potuto scappare per sempre da quell’enorme drago, ormai divenuto la principale minaccia della missione.
    La sua mole e forza non erano neppure paragonabili alle loro moto, impossibilitate in qualsiasi modo nel poter eguagliare la velocità della bestia. La voce dell’auricolare era divenuta un fastidioso ronzio, a cui il pugile aveva perfino smesso di dare importanza.
    Se la situazione lo avesse richiesto, avrebbe mandato volentieri a quel paese ordini e strategie. Poteva abbattere la bestia in qualsiasi momento, ma sarebbero state energie sprecate se si poteva risolvere in un altro modo.

    L’adrenalina e la tensione iniziarono a giocare un brutto scherzo a Carter, che si ritrovò improvvisamente con la visuale sfocata.
    Il paesaggio sembrò cambiare, nascosto com’era dalla foschia. Perfino il drago per un’attimo sembrò sparire.

    ”Cosa sta succedendo? Che sia un’illusione per nascondere quella bestia?”

    Rimase fermo dov’era. Sarebbe stato spiacevole muoversi su un sidecar, con il rischio di cadere.
    Eppure quella nebbia lo faceva sentire stranamente bene, come se qualcuno lo stesse cullando, fra delle grandi e forti braccia.
    Rimase assuefatto da quella sensazione, che iniziò a trasmettere ricordi alla sua mente, ancora più lontani e sfuocati dalla nebbia.

    ”Dove mi trovo?”

    Dalla bruma sembravano giungere voci e risa di cui non aveva ricordo.
    Ma che eppure erano le sua.

    ”Quando è che ho riso così forte?”

    Si sarebbe voluto avvicinare, ma un rumore assurdamente forte lo riportò alla realtà.
    Scosse la testa per riprendersi dalla strana visione, solo dopo riuscì a guadarsi attorno.
    Le moto erano ferme e il drago sembrava aver smesso di inseguirli. Delle voci euforiche gli fecero alzare lo sguardo verso la cima dei palazzi, mostri anch’essi di metallo e cemento che si alzavano verso l’alto.

    ”Non ho capito cosa deve essere successo … né prima durante la visione e né ora. Che siano stati loro a uccidere il bestione?”

    Avrebbe voluto che fosse avvenuto quello scenario durante l’allucinazione che lo aveva colpito.
    Ma come nuovo rivale arrivò qualcuno di ancora più cattivo: Una donna.
    Nell’aspetto gli ricordava molto Nesrìn, eppure negli occhi non aveva la sua stessa impetuosa fiamma. Ma per quanto riguardava la forza era su tutt’altro piano.

    Piantando le mani al suolo, come similmente faceva Ted con lo Spaccaring, penetrò nel terreno sfondando asfalto e pietra, sollevando una sproporzionata zolla di terra con solo la forza bruta.
    La visuale di Carter si capovolse quando si rese conto che egli stesso era su quella zolla.

    ”Quasi, quasi preferivo il drago.”

    Si guardò attorno per vedere come avrebbe potuto reagire. Per sua fortuna la pelle coriacea gli avrebbe permesso di prendere qualche sasso, ma pensare di sostenere tutto quel peso era fuori dalla sua portata.
    Nel mentre, gli altri, se ne volarono letteralmente via.

    ”Ma si certo! Lasciamo l’uomo nero nella merda. Tanto sono dello stesso colore, NO?!”

    Appena ebbe modo di mettere piedi sulla terra, quella stabile, la sua mole venne sparata in avanti dalla forza delle gambe. Ciò gli permise di correre un buon tratto, prima di beccarsi qualche sasso nei capelli, oltre alla polvere che si alzò quando l’asfalto si schiantò al suolo.
    Dalle numerose battaglie che aveva affrontato, riuscì a comprendere che quella era una tattica per distrarre gli avversari da un’attacco diretto. Che arrivò potente e terribile come solo una fiammata poteva essere.
    Similmente a come aveva fatto durante la corsa in sidecar, il sinistro si ricoprì di uno spesso strato di energia gelatinosa, arrivando perfino a cambiare il colore dell’arto da nero in giallo ocra.
    Per sua sfortuna la difesa non resse come aveva sperato e le fiamme riuscirono a vincere su di lui.
    Quando provò ad allontanarsi dalla fiammata per riunirsi ai compagni, notò che due bruciature erano presenti sul braccio e avambraccio.
    L’odore di pelle bruciata gli riempì il naso.

    ”Questa me la segno come cosa personale.”

    Disse infine, ascoltando Drusilia, che provò una relazione più diplomatica.



    Ted Carter
    Stato fisico: Basso sul braccio e Basso sull’avambraccio
    Stato mentale: Tu il mio braccio!| IO LA TUA FACCIA
    Mana: 55 %

    Passive:

    The Energy:
    -(+10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima)

    The Champion:
    -(+50% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia)

    The Training:
    -(Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa)

    No Damage for Ted:

    L’energia interna di Carter può fuoriuscire a suo comando, questa cosa viene utilizzata per lo più per potenziare i propri attacchi o per manipolare il potere elettrico di cui è dotato. Ma delle volte vi è anche la possibilità che il pugile utilizzi l’energia come mezzo di difesa, se difatti lo necessita, il suo corpo verrà ricoperto da uno spesso strano di materiale non definito di color ambra. Questa armatura lo proteggerà da attacchi di natura fisica e magica.
    Consumo: Alto

    No Damage for Ted:

    L’energia interna di Carter può fuoriuscire a suo comando, questa cosa viene utilizzata per lo più per potenziare i propri attacchi o per manipolare il potere elettrico di cui è dotato. Ma delle volte vi è anche la possibilità che il pugile utilizzi l’energia come mezzo di difesa, se difatti lo necessita, il suo corpo verrà ricoperto da uno spesso strano di materiale non definito di color ambra. Questa armatura lo proteggerà da attacchi di natura fisica e magica.
    Consumo: Medio

     
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