L'umano attaccò a parlare, e lo Skeksis già si preparò a sentire una serie di amenità senza capo né coda. E invece... Le prime parole dette da Umbrella lo toccarono profondamente. Sgranò gli occhi, e il becco si piegò in un'espressione a metà strada fra lo sbigottimento e il furore.
Ecco infatti il rosso rivelargli che era entrato in possesso di informazioni sugli Skeksis. E non era tutto! Quella volta, nel deserto, Umbrella l'aveva visto con in mano il Frammento del Grande Cristallo. Non l'aveva ucciso solo perché questi non poteva sapere la verità riguardo all'ametista. E ora, invece, asseriva bellamente che c'entrasse con lui, che fosse la fonte del suo potere.
Era abbastanza. L'umano sapeva troppo. Non era una questione di dubbi o timori. Una divinità è onnipotente agli occhi dei mortali, guai se si venisse a scoprire il suo punto debole.
E se l'umano avesse rivelato in giro quell'informazione, allora sì che sarebbero stati guai per lo Skeksis. Avrebbe dovuto temere ogni vivente, ogni creatura che gli fosse stata accanto. Avrebbe dovuto supporre che anche gli altri conoscessero la sua debolezza. In breve, la sua esistenza su Endlos -Già di per sé colma d'incertezze e ostacoli d'ogni genere- sarebbe davvero diventata un inferno in terra.
Socchiuse gli occhi, e tutt'intorno il mondo parve mutare.
Umbrella avrebbe visto infatti la pavimentazione della strada distruggersi, e gambi neri come la pece spuntare da essa, avvolgendosi fra loro tutt'intorno, fino a creare una vera e propria gabbia.
Una gabbia munita di sbarre contorte e ben intricate fra loro. Cosa più importante, essa avrebbe contenuto solo lui, ma nessuno degli abitanti.
L'umano li avrebbe visti infatti passeggiare in mezzo ad essa e attraversarne i confini con facilità. Cosa che per lui, al contrario, sarebbe risultata impossibile. Se si fosse mosso, infatti, anche le sbarre avrebbero fatto lo stesso. E così lo Skeksis. In altre parole, non avrebbe mai potuto raggiungere i confini di quella prigione.
Ma c'era dell'altro. Le sbarre sembravano venirgli lentamente incontro. Questo poteva sembrare un controsenso, ma osservando bene la situazione avrebbe intuito la realtà: la gabbia si rimpiccioliva sempre più, a ogni secondo.
Se avesse provato a distruggerla, non ci sarebbe riuscito. Se avesse tentato di balzare in alto, sarebbe ricaduto al suolo senza sfiorarne nemmeno la sommità.
Era un'illusione molto realistica, e per skekDor era la prima volta su Endlos che gli capitava di applicare un simile anatema.
Ma non era tutto. Aprì il becco, e da esso uscirono parole dure. Eppure, Umbrella le avrebbe sentite in maniera strana: avrebbe compreso il tono di solennità, ma ogni fonema gli sarebbe giunto ovattato e candido, come se rispondere fosse essenziale. Come se fare come gli veniva imposto risultasse naturale.
"Ora voglio che tu dimentichi tutto quello che hai imparato su di me e sulla mia specie... Tutto... Nulla escluso... Dimenticherai del Cristallo, e del fatto che io sia una divinità... Eccezion fatta per la nostra avventura nel deserto, di cui serberai solo un vago ricordo... E farai ciò con cuor leggero, con sincerità... senza alcun turbamento... Perché agire altrimenti ti è negato, e ogni minima resistenza ti aprirà un buco nello stomaco, come se un veleno ti rodesse dall'interno..." Tuonò.
Intanto, la gente intorno pareva non accorgersi di nulla.
Se il suo incanto avesse avuto effetto, l'umano avrebbe fatto come richiesto. Una soluzione rude, ma poteva esserci di peggio, visto quel che era capitato.
Era grave, gravissimo. Se non avesse funzionato così, l'avrebbe sicuramente ucciso, infischiandosene delle regole di Laputa. Era la sua esistenza contro quella di un umano. E il gioco non valeva la candela. Ecco perché ricacciò con forza l'animo del Mistico in fondo al cuore di tenebra. Non gli avrebbe permesso d'intromettersi. Non stavolta.
Salute: 100%
Energia: 90%
Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster
Armamentario:
- Frammento del Grande Cristallo:
Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra
- Caesti eterei:
Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor
Passive:
- Semi-immortalità (Passiva):
L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]
- Signore del Cristallo:
Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Mindfuck-Alert]
- Potere Passivo di Classe Elementalista:
L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]
Tecniche utilizzate:
- Prigione di Bah-Lem: skekDor usa i suoi poteri per generare l'illusione di una serie di spessi "rovi" scuri i quali, spuntando con vigore dal terreno, avvolgeranno l'area attorno all'avversario (anche più d'uno), formando una spessa gabbia di rami intrecciati tanto strettamente da lasciare solo qualche spiraglio perché all'interno filtri della luce. I nemici colpiti avranno dunque l'impressione di trovarsi intrappolati in una vera e propria prigione di spine. Come nei loro peggiori incubi, se proveranno a muoversi all'interno di essa vedranno che è impossibile raggiungerne i margini e che nessuna delle loro tecniche offensive avrebbe eventualmente effetto nel distruggere lo sbarramento. In parole povere, se useranno attacchi di qualunque tipo per guadagnare la libertà, nella realtà fenderanno solo l'aria, mentre per effetto dell'illusione sembrerà loro che i colpi "rimbalzino" sulla struttura senza arrecarle alcun danno [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio; Durata: 2 turni]
- Verbo divino: Qualunque cosa skekDor dirà sarà presa molto sul serio da eventuali interlocutori. Questi non saranno costretti a obbedire ciecamente alle sue parole, ma sentiranno di potersi fidare di quel che dice con animo leggero e con il massimo rispetto, anche qualora la divinità proponesse qualcosa di contrario alla logica o alla loro etica, tipo lanciarsi da un dirupo o tradire un loro alleato. Dato che l'incanto agisce su un singolo argomento di conversazione alla volta, il suo effetto si esaurirà al termine del dialogo, mentre l'influsso perdurerà sino a che la vittima non avrà compiuto la sua scelta, obbedendo o trasgredendo alla fiducia riposta nelle parole che le sono state rivolte (Tecnica non utilizzabile in Duello) [Abilità Attiva – Malia; Consumo: Medio]