[LAM] La torta al cioccolato più buona del mondo!!!

Le mini-avventure di Yang & Drusilia

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  1. Ciò che Deve Essere
     
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    Vi è una casa, nella Città Alta, un tempo abitata da nobili; se ne dovettero andare, tempo fa, e portarono via tutto quello che poterono, trasferendosi altrove: il grande salone d'ingresso è ormai del tutto vuoto, le scale che, dal centro, salgono in due direzioni alle stanza del primo piano, conducono a porte chiuse; forse qualcosa è rimasta, fra la polvere e la dimenticanza.
    Soltanto le pareti e i pavimenti del salone sembrano puliti, come se qualcuno avesse acquistato il palazzo di recente e stesse cominciando un lavoro di ristrutturazione: il marmo dell'ingresso brilla di fresco, e sui muri la chiara vernice si abbina al freddo lucore della pietra.
    E' in quella casa, ancora così inospitale, che l'Alfiere Errante, in qualità di Comandante Supremo dei Liberi Aeris Milites, ha intimato a suoi cadetti, dopo averli convocati attraverso una missiva urgente, di recarsi in attesa di ulteriori istruzioni. Pare che il primo Comandante Blu, che ha aiutato i LAM nella loro fondazione, tale Feng Yang Leng, sia tornato e desideri conoscere i nuovi membri dell'esercito di Drusilia. Cosa vi sia scritto nella lettera, però, è noto solo a coloro i quali l'abbiano ricevuta.
    Nonostante il mattino stia volgendo al giorno pieno, il sole non illumina del tutto il grande vuoto della casa, che rimane scura perché, onde evitare polveri e sporcizia dell'esterno, le finestre restano tuttora chiuse, e assai poca luce filtra dalle pesanti tende di velluto grigio.

    Lo sapevate che...?

    Chi fra voi abbia mai avuto, per Bg, interessi nelle storie di Laputa, nelle famiglie e nel puro gossip, potrà vantare questa conoscenza:
    si tratta della casa dei Van Holm, un ricca famiglia che abitava la città ai tempi dell'Autocrate Raylek; il Sig. Albert Van Holm lavorava come banchiere, e aveva sposato la Sig.na Paulette Feully in seconde nozze, poiché la prima moglie di lui, Claudia Sykes, era morta di una grave malattia pochi anni dopo il matrimonio, lasciando orfano il piccolo James Carl Van Holm; la nuova Sig.ra Van Holm aveva dato al marito due cose cui lui teneva moltissimo: una cospicua dote e la dolce Lucinde, detta Lulù. Quando un incendio distrusse il lavoro di Albert, tutta la famiglia, per far fronte alle spese, abbandonò la casa, per andare a vivere in un appartamento di più semplice fattura ad Istvàn, nell'Est, da cui proveniva Paulette. Si dice che abbiano poi fatto i commercianti di tessuti per qualche tempo, finché, ristabilitisi economicamente, non decisero di tornare a Laputa: la malattia prima, e la guerra poi, lasciarono orfani i figli dei Van Holm i quali, ora sposati e con figli a loro volta, pare si siano trasferiti nel Pentauron. Nessuno più mangerà il polpettone della Sig.ra Van Holm, nessuno vedrà più la casa di Laputa in festa, e tutte le storie che girano fra parrucchieri e negozianti non sono più alimentate. Pure, c'è chi dice che ora sia proprio James Carl ad aver riscattato la dimora, e pian piano, grazie alla sorellastra Lulù e al marito di lei, stiano cominciando a riarredarla; altri dicono che delegazioni cittadine, per conto dell'Alfiere, stiano riprendendo la casa per farne un nuovo distaccamento dei LAM; altri vedono magie e spiriti infestanti. Chi avrà ragione? Solo il gossip lo sa.



    Nel salone buio, si diceva, uno alla volta giungono i soldati del cielo, e nel silenzio dell'odore di chiuso, su cui sia rimasta l'eco della vernice passata non molto tempo prima, nulla sembra succedere. Questo, finché la porta, cui la chiave è stata tolta non si sa da chi, non si sia chiusa dietro l'ultimo di quelli che hanno risposto alla chiamata dell'Alfiere: allora poco a poco l'aria inizia a muoversi, e lo strano odore s'assottiglia sempre più, sparendo nel pulito di un lieve venticello con un accenno di menta; eppure le finestre sono chiuse; poi, ecco, che il salone si fa via via più chiaro, come se il sole penetrasse il velluto e fosse bianco, o lampade invisibili cacciassero via il buio; eppure le tende sono ancora calate e ferme.
    Finalmente, tutto è splendente: il marmo algido scintilla come fosse appena lavato, e i muri chiari riflettono tutto il luccicchio dell'ambiente, ma cosa abbia fatto luce in un salone buio per sua natura, nessuno può dirlo.
    Al piano di sopra, risate felici a bassa voce si muovono sui corridoi, e un ticchettio le accompagna, come se qualcosa battesse piano sulla pietra dei pavimenti; dopo qualche attimo, due figure appaiono sulle scale, ciascuna ad uno dei due rami della biforcazione della scalinata centrale: un ragazzo ed una ragazza.
    La ragazza è vestita di bianco: l'abito non ha maniche, e sul cuore ferma la scollatura; in vita, i tessuti elastici cambiano direzione e, se prima scendevano dritti dalle spalle, adesso circondano la donna come una piccola fascia, in un delicato stile impero; la gonna, lunga fino a metà tibia, ampia e leggera si muove al vento ondeggiando piano; ai piedi nudi stanno due scarpe, bianche anch'esse, dall'alto tacco mitigato da qualche centimetro di plateau. Ecco in tutta la sua delicata bellezza Drusilia Galanodel, l'Alfiere di Laputa, che osserva i suoi cavalieri con quegli occhi smeraldini che tanti hanno amato e cantato, e le ciocche lunghe e castane scivolano armoniose dalle spalle, accarezzate ogni tanto dalla leggera brezza che soffia nel salone.
    Il ragazzo, invece, indossa una lunga tunica bianca come neve i cui bordi sono ricamati d'azzurro splendente, ricordando molto il cielo terso di quel mattino al Presidio Errante; due grandi ali stanno sulle spalle, dormienti a sembrare un mantello di piume, e nella destra tiene un lungo bastone di diamante, sulla cui sommità vi è una sfera azzurra, nella quale sembrano ruotare allegre nuvole e cielo, che termina, in altezza, poco oltre, i suoi bianchi capelli. Sorride lieto, e pare il padrone di casa che aspettava visite; gli occhi del colore del cielo estivo abbracciano con uno sguardo i presenti; attorno a lui, la luce è più forte e, benché Drusilia brillasse del pari, il giovane emana proprio quella bianca energia che ha scoperto il buio del salone, e sembra che la brezza, fresca e rinvigorente, non gelante, sia proprio quello a produrla; in ultimo, tutto attorno al ragazzo è più luminoso, più gentile e più bello: ecco Feng Yang Leng, il primo Comandante Blu.

    L'angolo del QM

    Specifiche:
    1) La lettera di convocazione vi sarà mandata direttamente per Mp;
    2) Il progredire dell'illuminazione è come quando sorge il sole, prima uno schiarimento dell'aria, poi una luce sempre più chiara;
    3) Guardando le scale, Drusilia è a sinistra, Yang è a destra;

    Note:
    Descrivete il vostro arrivo fino all'apparizione di Drusilia e Yang; considerando che la stanza si illumina dopo che l'ultimo di voi ha chiuso la porta, accordatevi in bacheca, se volete, su come strutturare il vostro arrivo, se farlo in gruppo o separato, decidendo l'ordine e tutto quello che volete :D

    Scadenza:
    13 gennaio compreso, per problemi scrivete ;)

     
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    Sebastian Barth



    ~ { Post Introduttivo

    Sebastian stava giocando a saltare di mattonella in mattonella, fingendo che ci fosse la lava tra l'una e l'altra, quando gli consegnarono la missiva. Per la sorpresa sbagliò il salto. Atterrò sulla lava. Tirò un broncio e si dimenticò che, teoricamente, sulla lava non dovresti poter stare in piedi e con il musone. Ma per fortuna quella lava non era vera!

    Avviso all'Aviatore Sebastian.
    E' convocato con massima urgenza dall'Alfiere in persona alla Tenuta Van Holm della Città Alta. Di seguito troverà le indicazioni per rintracciarla. Ogni attività di cui si sta occupando è ufficialmente revocata fino a nuovo ordine.
    Recarsi immediatamente al punto indicato dalla mappa. Non è ammesso rifiutare questa missione.



    Si però io ora come la spengo la lava?

    Fortuna che la sua fantasia gli era di aiuto: immaginò una grande ondata di neve uscire da un monte altissimo e bianco e, così, di colpo la lava era sparita e lui era liberissimo di andare lì dove l'Alfiere aveva richiesto!

    *

    L'Alfiere voleva che si recasse in una casa della Città Alta, così Sebastian vi si recò il prima possibile. E caspiterina se era alta quella città! Al giovanotto presero le vertigini (o quasi), quando si affacciò da un muretto per guardare tutto quel che c'era giù: vide la Città Bassa e il Latifondo, che si estendevano ad anello fin dove il suo sguardo riusciva a seguirli.

    Quanto è grande questo Presidio! Ma come fa la Dama a governare da sola? Ce ne vorrebbero almeno dieci!

    Con un balzo tornò in strada e raggiunse la villa, segnata nelle indicazioni. Non conosceva assolutamente nulla di quel posto, ma dedusse, guardandone l'aspetto e l'architettura, che fosse appartenuta un tempo a qualche nobilotto. Subitamente il giovincello varcò l'ingresso e trovo gli interni vuoti, come se chi vi abitasse avesse dovuto sfrattare e, dunque, portare via con sé ogni cosa. Al centro, una rampa di scale si apriva in due direzioni che conducevano, rispettivamente, ai due versanti del primo piano. Sfortunatamente, due porte chiuse, ad ambo i lati, facevano capire che il passaggio si interrompeva lì.

    A dispetto comunque dello stato di abbandono, Sebastian notò che pareti e pavimento erano curiosamente puliti. Pensò che, evidentemente, qualcuno aveva comperato la casa e stava facendo un qualche genere di lavoro in muratura: vide il marmo vivo brillare e l'odore tipico della vernice stuzzicargli l'olfatto.

    Nonostante l'orario, il salone versava in uno stato di semi-oscurità e, quando Sebastian vi giunse, non trovò nessuno. Decise allora di sedersi, sistemando il suo haori d'oro affinché non si stropicciasse. Incrociò le gambe e si mise a meditare, adagiando in terra e a breve distanza la sua Black March; nella foggia di una spada di legno giacché nessuna belva era nei paraggi; pronto ad afferrarla se ne avesse avuto il bisogno.




    E si addormentò.

    VARIE

    Mana totale: 100%
    Mana consumato in questo turno: 0%

    Stato Fisico: ottimale
    Stato Emotivo: contento di essere stato convocato... ma si addormenta mentre sta meditando.

    Equip:

    Porta-Oggetti Borsa porta oggetti + Passiva di Tasca Dimensionale.

    Black Marsh katana (74cm) + Passiva di Cambio-Forma (da legno a metallo).

    Runa dei Cacciatori Runa + Passiva di Informazioni Quest Aggiuntive.

    Passive:

    Insight: Mossa Prioritaria

    Attive utilizzate:

    Attive in corso dal turno precedente:


    PS:

    In onore della mia passiva "mossa prioritaria" sono il primo. Dal momento che la porta si chiude con l'ultimo di noi, e Dru e Yang appaiono dopo che la stanza si illumina da sola, inserirò la parte riguardante nel prossimo post. Che (sigh) ho pure già scritto v__v

     
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  3. _MajinZ_
     
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    Ad un primo sguardo distratto, Rhaziel poteva sembrare un semplice ubriacone con un occhio solo, che si portava dietro fin troppe armi solo per mostrare il suo ego smisurato. In parte era anche vero, questo era innegabile, però erano in gran parte solo delle apparenze. Il Cacciatore infatti era un bravo soldato ligio al dovere e dall'olfatto fino, che sapeva seguire una preda fino alla sua tana per poi punirla nel momento di maggiore sicurezza. Le sue conoscenze però andavano ben oltre la semplice guerra, infatti era anche un bravissimo armaiolo e per farsi pubblicità era solito portarsi dietro tutte le sue creazioni, di cui andava molto orgoglioso. E quel giorno era alle prese con una nuova creazione, seduto nel suo laboratorio armeggiava con vari strumenti di precisione su quello che sembrava un guanto metallico dalle tinte rossastre. Ma proprio quando stava saldando alcuni delicati tubicini, qualcosa mandò in frantumi la sua tranquillità.

    Piantatela di entrare in casa mia senza bussare! Il prossimo messaggero che becco lo faccio fuori, cazzo!

    Non era la prima volta che qualcuno gli faceva visita senza essere invitato e ogni volta si ritrovava davanti a una missiva senza però trovare appunto il postino: era una cosa che odiava terribilmente. L'educazione era importante! Ad ogni modo sospirò e spense la bombola della saldatrice, gettando poi gli occhiali protettivi sul tavolo per dirigersi infine nel salotto. Una volta li si accorse della lettera e sbuffando andò a recuperarla... sgranando immediatamente gli occhi. Era un codice rosso! Allarmato aprì la busta e ne lesse il contenuto, venendo così a sapere che l'Alfiere richiedeva la sua presenza nel minor tempo possibile in quanto si trattava di una missione della massima importanza. Inutile dire che mise da parte ogni attività e si equipaggiò al meglio, raccattando tutto ciò che poteva essere utile, comprese armi e munizioni. Uscì quindi di casa per raggiungere la stalla, sellando immediatamente Darkness per poi lanciarsi subito verso la destinazione, senza neanche chiudersi la porta alle spalle.

    Fuori dai piedi barboni!

    Sbraitando contro la folla scandalizzata, il guercio si lanciò al galoppo per quelle strette vie, superando intere scalinate con pochi balzi: il suo destriero sapeva muoversi su ogni terreno e non ci mise molto ad arrivare a destinazione. La villa si mostrò una volta superato l'angolo, ma non si soffermò ad ammirarne l'architettura. Saltò giù dal cavallo, che parcheggiò vicino all'ingresso, lanciandosi oltre la porta stranamente aperta. Una volta li si ritrovò immerso nella penombra di un salone vuoto, che puzzava di vernice fresca e Rio Casa Mia, ma che non rimase vuoto per molto tempo, visto che subito dopo entrarono altre due persone, probabilmente altri Aviatori giunti per il suo stesso motivo. Anche se era mezzo cieco notò subito le due figure sulle scale e... non capiva, c'era qualcosa che non quadrava. Drusilia non sembrava mica spaventata. E quello chi diamine era?

    Drusilia eccomi! E chi è quel cameriere?!

    Tutto era abbastanza strano, sembrava che qualcuno avesse appena traslocato e non c'era nulla di pericoloso, a meno che il codice rosso non fosse associato a un trasloco davvero complesso. Il cervello di Rhaziel iniziò a formulare diverse ipotesi, c'era pure un bimbo addormentato e la prima cosa che gli venne in mente guardando lei e poi il cameriere, che quel piccoletto fosse il loro figlio frutto di un amore clandestino. No dai, calmiamoci. Il Verde batté un paio di volte le palpebre, aveva bisogno di spiegazioni.

    Adesso sono confuso.

    Ed era raro vederlo in quelle condizioni.



    CITAZIONE
    Rhaziel

    Stato fisico: Ok.
    Stato mentale: ...err.
    Mana: 100%

    Passive: Eterna giovinezza, visione termica
    Equipaggiamento:
    Revolver AMB_
    Definirlo un revolver è abbastanza riduttivo, visto che di quel tipo di pistola ne ricorda soltanto la forma. Lungo quando un avambraccio (mano compresa) o forse più, questa particolare pistolona monta non una ma ben tre canne e il caricatore a tamburo è forse la cosa che più fa assomigliare l'arma a un revolver, anche se la maniglia sottostante sembra presa proprio da un fucile a ripetizione. I proiettili che spara però non entrarebbero mai in un giocattolino come quello e, cosa più importante, quest'arma ne spara ben tre alla volta ed è un ottimo deterrente in certe situazioni. Purtroppo però montando sei cartucce e sparandone tre alla volta, ecco, non è un'arma veloce... ma spesso basta solo la prima scarica. La sigla si riferisce al fatto che quando Rhaziel tira fuori la sua pistola in genere è fuori di se e "adesso muori bastardo" è la cosa più gentile che esce dalla sua bocca.

    Il Fottuto Blaster_
    Il tipo a cui apparteneva questa particolare arma non aveva una buona mira, ecco il motivo per cui ora appartiene al Cacciatore. Dopo averlo ammazzato con l'arma descritta in precedenza, l'uomo si rende conto che gli averi del tizio non sono molti e l'unica cosa di valore è quell'arma, e ai morti non servono robe del genere. Molto simile ad un fucile, di cui ne riprende il calcio e la meccanica, la particolarità di quest'arma è la canna tozza e molto più massiccia rispetto ad un normale fucile, e la bocca di fuoco particolarmente ampia lo rendono più simile ad un cannone. Monta anche un mirino sopra, ma non serve a niente. Spara delle sfere di plasma che esplodono al contatto, robe che ti fanno dire "wooow".

    Rebecca_
    A dire il vero non si ricorda perchè ha dato un nome femminile a quel fucile, però da quando ha memoria Rhaziel ha sempre chiamato così la sua arma preferita. Si tratta di un normale fucile da cecchino, un po' moderno forse, ma il suo scopo è sempre il solito: colpire senza essere visti. E per farlo si avvale di un semplice mirino ottico, niente di troppo complicato o strafigo, ma che serve comunque al suo scopo. E lo fa molto bene.

    La Spada_
    Posizionata accanto all'arma menzionata in precedenza, si tratta di un normale spadone a due mani senza troppi fronzoli. L'elsa è semplice e lineare, così come la guardia sulla quale è incisa una croce dorata. In fin dei conti è una normale arma, però risulta molto utile durante il combattimento ravvicinato, soprattutto quando essa entra in risonanza con lo strano arnese luminoso racchiuso nel petto del Cacciatore.

    Lo Scudo_
    Il nome potrebbe trarre in inganno, però non si tratta di un vero e proprio scudo, almeno in apparenza. Infatti si tratta di un semplice guanto d'arme in acciaio che avvolge completamente l'avambraccio e la mano, e si collega allo spallaccio che difende la spalla e parte del resto del braccio. Questa protezione è molto utile per i viaggi, visto il suo scarso ingombro, ma non è molto utile per proteggersi, ma è qui che entrano in gioco le particolarità dell'oggetto. Esso infatti è in grado di attingere direttamente dalla Batteria, oppure entrare in risonanza con i simboli alchemici tracciati sul braccio destro, i quali riescono a farla mutare di aspetto. Se ve lo state chiedendo... no, quel braccio non è suo.

    Chastiefol
    All'apparenza si presenta come una normalissima lancia, lunga circa due metri nella sua totalità... ma le simiitudini con una normale lancia si concludono qui. Si tratta infatti di un'arma speciale, in cui ogni sua componente è stata trattata per funzionare alla perfezione, unendo le conoscenze alchemiche e tecnologiche del suo inventore. La ricerca di ogni speciale lega che la compone, di ogni minerale e lo studio dei cerchi alchemici è stato molto lungo e complesso, tanto da richiedere diversi anni solo per dar vita al progetto... e altrettanti per creare l'arma vera e propria. Il risultato però è davvero convincente e Rhaziel ne va davvero orgoglioso.
    Il materiale di cui è composta è molto simile all'acciaio, ma la sua leggerezza rende anche un'arma ingombrante e lenta come una lancia, agile e precisa in tutte le sue combinazioni d'attacco. Grazie all'alchimia poi, Chastiefol è in grado di mutare la sue dimensioni, passando da una lunga arma per tenere a distanza i nemici, a una corta daga per affrontare uno scontro più ravvicinato. Inoltre la punta della lama è costituita da un metallo speciale trattato alchemicamente, il quale grazie all'aggiunta di un particolare minerale che reagisce agli urti, è in grado di generare esplosioni al tocco con qualsiasi superficie, variando la potenza a seconda dell'energia impressa nel colpo.
    [Lancia + Daga + Passiva di Leggerezza + Tecnica Mutaforma + Tecnica Variabile]


    Tecniche utilizzate: \\


    Edited by _MajinZ_ - 9/1/2017, 18:37
     
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    Lo sguardo d'onice si riempì di preoccupazione leggendo le poche righe strette tra le sue dita. Perché tanta urgenza? Possibile che l'avesero scoperta? Ed anche se fosse, di cosa potevano accusarla? La Strega si passò le mani tra i capelli con frenesia cercando di calmarsi mentre l'ansia la divorava. Non potevano averla pedinata! Che lei sapesse solo Adaham aveva la capacità di utilizzare il teletrasporto e poi i Lam non potevano perder tempo dietro ad ogni aviatore. Subito il suo pensiero corse alla sorte delle sue bambine in caso le fosse accaduto qualcosa.
    Lilith stava continuando a mordicchiare la coda d'oro di Michelle che iniziò a 'ringhiarle' contro.

    -La mamma ha un affare // Nel caso si faccia male
    Fate uscire l'animale // Oltre le mura dovete arrivare!-

    Farfugliò Jester pensierosa mentre il corpo flessuoso della serpe nera si arrotolava sul suo braccio per poi girarle attorno al collo. Sua sorella la seguì appollaiandosi sotto il cappello giullaresco della giovane.
    Una volta uscita dalla stanza incrociò un uomo altissimo dalla pelle d'ebano. La circense sorrise mentre Lilith si lanciò addosso all'avambraccio del nero. La Strega rise lasciando da parte ogni incertezza. A quanto sembrava la basilisca aveva preso alla lettera l'ordine della madre di considerare Ted Carter uno zio.

    -Buongiorno a te? // Convocato come me?-

    Cinguettò la Selvatica con un sorriso euforico senza alcun briciolo di timore a ciò che l'attendeva. Tutto ciò grazie alla sua instabile psiche che le permetteva di farle cambiare umore in men che non si dica. Avanzando il passo sempre più velocemente finché non iniziò a correre per i corridoi. Tra lei e Teddy c'era una sorta di sfida non scritta ed anche arrivare prima alla sala dell'udienza poteva essere considerata una prova. Velocemente la Strega scansò un addetto alle pulizie continuando la sua gara in orizzontale sul muro. Il cappello stretto tra le mani per non far cadere Michelle sballottata dalla corsa. Una volta usciti dalla base iniziarono a correre per la città alta finché non raggiunsero il luogo dell'incontro. Una grande casa un po' dismessa in cui il Giullare e il nero fecero capolinea. Entrarono contemporaneamente nella stretta porta che dava al salone.
    Argh... ringhiò insoddisfatta la giovane mentre l'anta si richiuse dietro di loro.
    La stanza era completamente al buio e pian piano s'illuminò senza alcuna lampadina né fonte esterna.

    Dalla biforcazione delle scale apparirono il famiglio e la sua padrona, Drusilia Galanodel, in tutta la sua bellezza.
    Jester di perse un attimo ad ammirarla, era sempre così composta e graziosa oltre che molto forte. Un giorno avrebbe voluto combattere contro di lei, se le avesse strappato gli occhi smeraldini avrebbe potuto fare un regalo a Khatep. La circense sapeva che quest'ultimo e la donna andavano d'accordo e quello le sembrava un ottimo regalo. Il guitto sorrise a quel pensiero, a dirla tutta era anche un po' invidiosa del rapporto instaurato tra l'altra e la sua amata mummia. A dirla tutta Jester non era del tutto convinta che il suo debole legame con la donna le potesse essere d'aiuto. Drusilia era sommersa dal lavoro e sembrava essersi scordata, per giuste cause, di cosa tenesse il Giullare legato ai Lam.
    La Strega della Luna si esibì in una lieve riverenza.

    -Jester qui a rapporto // A nessun un giorno storto!-



    Energia:110%
    Stato fisico: Ottimale
    Stato mentale: Contorto
    Famigli: Michelle & Lilith basilischi

    Equipaggiamento
    -Pop Hoop-
    Un hula hoop in acciaio inossidabile che si assottiglia all'esterno così da diventare una vera e propria lama. Sul perimetro vi sono due fori dove è possibile inserire una cordicella di 2 m. molto flessibile pur essendo dello stesso materiale. Ciò è possibile poiché strutturata come una colonna vertebrale, ovvero dei piccoli anelli messi uno attaccato sopra l'altro. Questo accorgimento serve cosicché una volta lanciata l'arma possa essere ritirata verso la padrona. Il suo raggio equivale a 45 cm. Inoltre Jester per maneggiarlo possiede degli appositi guanti in acciaio.


    - Col Mazzo ti Ammazzo -
    Il "mazzo" è costituito da 10 carte: Asso di cuori, A.fiori, A.quadri, A.picche, Jolly, Regina di cuori, Re di cuori, 9 di quadri, 5 di cuori, e _la sua preferita_ 2 di picche.
    Non sono adatte per il gioco d'azzardo ma ogni volta che le usa Jester scommette la vita. Quindi preparatevi a diventare un bersaglio o/ed essere tagliuzzati dalle lame più simpatiche che si possano trovare su Endlos.
    Le carte da Poker sono... <<un classico, sempre apprezzato, sempre amato da chi come loro seguiva la via della follia circense.>> Cit.S

    -Abito Circense-
    La nostra Giullare è in grado di cambiare il suo vestiario (forma, colore, materiale e chi più né ha più né metta) con uno schiocco di dita. Ciò le consente di rimanere sempre alla moda e variopinta. (Skill Gratuita)

    Passive

    - Terrore nell'Orrore -
    Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. La ragazza riesce a modificare la forma della sua aura. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!

    -I Sogni son Desideri- La natura selvatica di Jester le permette di intrufolarsi nei sogni altrui e quando ella lo desidera anche manipolarne il contenuto. In alcuni casi questo potere le sfugge di mano e non è lei a dettare le regole del gioco e a volte viene addirittura catapultata nel sogno di estranei. Questo potere accrescerà con l'avvicinamento della ragazza ai poteri elemetali che la porteranno a sviluppare una parte trickster. (passiva)


    -Intrusioni e Selezioni-
    Ogni qualvolta qualcuno cerchi di farsi strada nella testolina matta della nostra Giullare ella riuscirà ad avvertire l'intrusione e potrà selezionare la strategia che riterrà più opportuna. Una difesa contro simpatiche tecniche psion o illusoria acquisita dalla Hunter nel corso del tempo grazie alla sua tenacia guerriera. ( Mindfuck-Alert / Trick-Detector: 5)

    -Bella addormentata-
    Bella addormentata, nessuno mi ha svegliata! L'ago non mi ha punto e il mio cuor non è defunto. Ticchetta ancora forte e non cerca la morte. Bella addormentata, niente mela avvelenata. L'occhio resta aperto scuro, profondo esperto. Bella addormentata, te la sei cercata! Eppure non mi abbatto e temeraria combatto!
    (Difesa contro il veleno.)

    - Jester's Art -
    Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.


    - Moon's Witch -
    Essendo nelle vene di Jester il sangue delle Selvatiche la ragazza ha ricevuto il dono dell'immortalità.
    Infatti se viene uccisa si attiva un processo di autorigenerazione dove le ferite si rimarginano e al sorgere della Luna il cuore ricomincia a battere.
    L'unico modo in cui una Strega della Luna muore è il suicidio volontario...

    -Energia non andar via-
    Grazie al tempo passato a combattere su Endlos Jester migliora il suo stile di combattimento. Ciò comporta un'energia maggiorata del 10%. (110%)

    -L'anima mia danno tutti lo sanno-
    Essendo Jester una Hunter è in grado di percepire le aure che la circondano attraverso l'En. Con il passare del tempo trascorso su Endlos la giovane è riuscita ad affinare tale tecnica rendendola non solo migliore, ma del tutto spontanea. Così la Strega della Luna riesce ad avvertire la forma e il movimento di qualsiasi cosa entri nel raggio d’azione dell'aura (30 metri).

    -Tela di Nen-
    La mezza Selvatica ha sviluppato grazie all'unione delle abilità Hunter e il potere elementale una strana ed utile attitudine. Essa consiste nel camminare su qualsiasi superficie liquida o solida attraverso una specie di tela, che ricorda una ragnatela, in grado di appiccicarle le piante dei piedi (scarpa o non scarpa) anche a testa in giù.

    -Tintillandus-
    Passiva su tutto l'equipaggiamento che consente al Giullare di render questo centro delle tecniche.


    Edited by Jester - 9/1/2017, 13:16
     
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    Ted Carter



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    Esattamente come ogni giorno, Ted, era già in piena attività ancora prima che il sole si levasse.
    Come un bravo cadetto aveva riordinato la stanza che gli era stata data come membro degli Aviatori e il letto si presentava impeccabile, dando l’idea che nessuno ci dormisse da mesi.
    Aveva concluso la serie di allenamenti da poco e si era concesso una meritata doccia. Mentre l’acqua molto calda, proprio come piaceva a lui, gli bagnava la pelle portandosi via il sudore, i pensieri nella sua mente iniziarono a muoversi.
    Da quando era tornato da Klemvor dopo la terribile missione con i “bambini fastidiosi”, non riusciva più a guardarsi allo specchio nello stesso modo. Nell’ultima parte della missione aveva rischiato la vita, letteralmente, e le strane visioni che aveva avuto avevano lasciato un segno più profondo di quanto si aspettasse.

    ”Cosa dovrei pensare? Dannazione così non va bene proprio per nulla, devo rilassarmi e pensare ad altro. Magari oggi vado a fare un salto alla locanda.”

    Uscendo dalla doccia afferrò un’asciugamano e iniziò a prepararsi per la giornata, quando alla sua porta qualcuno bussò.
    Non riuscì a capire bene cosa disse Agrodon, il lossodonte suo maestro, e il ragazzo con cui ebbe la discussione, seppe solo che durò veramente poco.

    ”Hanno portato una missiva Ted, sembra essere un codice rosso.”

    Gli riferì subito il compagno di stanza.
    Il pugile si limitò ad accellelare di un po’ la pulizia e mentre si asciugava i capelli ebbe un gemito di paura, tanto che perfino Mustang lo sentì.

    ”Cosa è successo? Tutto bene?”

    Il nero aspettò qualche momento prima di rispondere.

    ”Si tutto bene, ma per un’attimo ho avuto l’impressione che una donna mi volesse tagliare i capelli con un rasoio …”

    ”Non credo di capire Ted.”

    ”Lascia perdere, è tutto passato.”

    Disse mentre si aggiustava l’enorme capigliatura afro, che forse aveva effettivamente bisogno di una spuntata.


    Profumato e accompagnato da Agrodon, uscì dalla stanza.
    Spalle larghe e testa alta, con il suo solito sorriso beffardo a caratterizzarlo. Tutto questo sarebbe durato per un po’ se non avesse incontrato Jester, che con poca accortezza gli tirò contro un serpente del medesimo colore della sua pelle.
    Fra i due partì subito una gara di corsa che durò fino all’arrivo del luogo designato.

    Quando entrarono non erano i solo, vi era anche Rhaziel e un bambino addormentato.
    Spaesato guardò il serpente, lungo più del previsto, che era entrato in confidenza con il suo braccio sinistro, avvolgendolo.
    Nulla cambiò fino a quando anche Mustang, rallentato dal martello, non entra nella stanza.
    La stanza, un grande salone, si chiuse come magia ed iniziò a brillare di luce nuova. Il tutto divenne improvvisamente come nuovo ed estremamente pulito.

    ”Penso che questa sia magia … o qualche prodotto della pulizia che fa miracoli!”

    Ad attirare la sua attenzione non fu però la mobilia incredibilmente lustra, ma due figure altrettanto lucenti: Drusilia e un tizio a caso.
    Agrodon nel mentre si guardava ancora attorno stupito.

    ”Ehm … ciao?!”

    Una mano si alzò imbarazzata dalla parte del pugile.


    Ted Carter
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Troppa luce
    Mana: 110 %

    Passive:

    CITAZIONE
    The Energy:

    Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos, qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: La propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi miglioramenti che ha sentito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui, nel raggio di quindici metri, o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale, tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue, grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita.

    - (+10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima)

    The Champion:

    Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza, l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

    (+50% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia)

    The Training:

    Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

    ( Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa)

    Agrodon Mustang
    Stato fisico: Ottimo
    Stato Mentale: Meravigliato

    CITAZIONE
    Pet:

    Agrodon Mustang:

    Elementalist ( Terra - Aria - Luce)

    Agrodon è un grosso elefante antropomorfo, alto circa due metri e mezzo e pesante centonovanta chili. Nonostante abbia già passato la soglia dei centodieci anni, la particolare costituzione della sua razza, lo fa ancora sembrare un vecchio elefante arrivato da poco alla sessantina.

    Terremoto:

    Nonostante sia un politico, Agrodon è particolarmente legato a quest'arma, la quale gli venne donata dal padre in punto di morte, dopo che venne rubata e usata dallo stesso per uccidere il precedente proprietario: Lord Jarus, Comandante della Legione Nera.
    Su di essa vi è sia una maledizione, la quale vuole che l'arma stessa sia assetata di sangue, sia una promessa che Agrodon fece al padre durante il passaggio della medesima.
    Terremoto è un martello da guerra, fatto interamente di metallo e lungo all’incirca un metro e mezzo.

     
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    "Il vero, nudo vizio della Gola non è la passione per la quantità, né per la raffinata elaborazione, né per la magnificenza superflua o la sanguinosità, alcolicità, zuccherosità degli alimenti. Queste sono caricature; elementi da pittura morale, gesta antiche del ventre, volgarità ricorrenti, orrori da ridere, letteratura trimalcionica. La Gola è passione quasi astratta. Gioiosa: l’attesa misteriosa e tacitamente smaniante, senza speciale impulso di fame, ad annunciare il vizio".

    Guido Ceronetti.


    1374205276_zpscb2fe5a8

    Tenuta Van Holm, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    Era stato tutto calcolato nei minimi dettagli: una strategia machiavellica e sottile che avrebbe potuto smuovere gli oceani ed abbassare le montagne, se solo avessero desiderato. Eppure L'Alfiere Errante di Laputa ed il Primo Guardiano Feng Yang Leng avevano ben cara la loro missione, essenziale per il futuro del Presidio e di Endlos tutta.
    Ma un passo per volta.

    -Vedo che siete giunti in tempo, miei aviatori.

    La sua voce era solenne e marziale, una mano stretta al polso della gemella così che le braccia fossero in parte nascoste dal corpo sinuoso. Petto in fuori e sguardo alto, orgogliosa e forte come sempre. Poco importava che Sebastian vacillasse fra il loro territorio e le lande di Morfeo; presto avrebbe avuto ben più di una ragione per restare sveglio.

    -L'uomo che vedete al mio fianco fu Comandante Blu alla fondazione della nostra gilda, la cui nascita è anche merito suo. Colui che fu ed è tuttora il mio più caro amico è stato via per molte lune, ma il Destino lo ha riportato fra noi e ne dobbiamo gioire, sebbene i doveri ci costringano ad avanzare senza mai voltarci.

    Considerando i toni e lo sguardo fermo, doveva trattarsi di una questione davvero molto importante, ed in effetti lo era.
    Almeno per Drusilia.

    argohh_zpsdxudewby

    -Se ora è qui, è anche per riprendere ciò che era stato abbandonato... e concludere finalmente il Grande Disegno che da decenni ci siamo prefissati. Gioite dunque, perché il giorno è oggi!

    Con fare insolitamente teatrale allargò le braccia a loro, assumendo una posizione trionfale.
    Dunque attese che l'altro si facesse avanti, così che si presentasse a loro e chiarisse la situazione.
    Nero su bianco.
    Nel bene e nel male.

    Le specifiche da QM sono nel post di Amarth (Yang) =P
     
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  7. Ciò che Deve Essere
     
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    L'arrivo dei quattro cavalieri è accompagnato dal loro saluto, eccezion fatta per il primo arrivato, addormentatosi: per fortuna, le parole e la presenza di Drusilia sono tanto forti da scuotere una montagna!
    Il momento, dunque, è giunto: anche se non lo avevano mai detto, nei loro cuori i LAM sapevano di essere stati chiamati a quella missione che avrebbe cambiato per sempre le loro vite.
    Intanto, alle parole dell'Alfiere l'ex Comandante Blu sembra essere arrossito e quando è il suo turno di parlare, inchinandosi comincia a dire:

    -Ben arrivati, io sono Feng Yang Leng, ma potete chiamarmi Yang! Drusilia mi ha parlato molto di voi, e con quanto ardore!-
    Guarda l'amica, sorridendo complice
    -Dice che siete i soldati migliori!-
    Gli occhi del giovane si posano su ciascuno dei presenti, come a studiarli, sorridendo lieto e soddisfatto
    -Il giorno è davvero arrivato! Oggi, finalmente, capirete il motivo del vostro arrivo su Endlos, e qui, in questo giorno.-
    La voce candida e buona si colora di una serietà insolita su quel dolce viso
    -Tutto quello che avete visto, e fatto, vi ha condotto in questo luogo, dove il vostro Destino si compirà.-

    Il silenzio che segue la proclamazione di Yang è interrotto dal frusciante rumore delle maniche della sua tunica, le quali si muovono in alto, accompagnando i gesti sacri del ragazzo: apre i palmi e li tende al cielo, come stesse aspettando un angelo per abbracciarlo in volo, o come a indicare la vastità del salone.
    Il pavimento della sala inizia un poco a tremare, e proprio a metà strada fra i LAM e l'inizio della scalinata, una strana polvere risale dalla tera, come se sotto, qualcuno, avesse, aperto una botola di fumo: è un denso vento che, spirando su se stesso, accumula al suo centro un nugolo di finissimi cristalli di neve e ghiaccio, così che tutto scintilli mentre la magia si compie; piano piano, dalla nuvola si innalza una colonnina di ghiaccio tutta intarsiata elegantemente, alta non più di un metro e mezzo, in cima alla quale, dove si slarga, piatta, sta un cuscino azzurro intenso, circondato tutto attorno da pizzo bianco.

    Cosa, dunque, dovrà essere posto su quel candido e sacro leggio di cristallo?

    Quando la nuvola di polveri brillanti si è dissolta, per un momento non accade nulla, e la colonna sta, sola, in mezzo al salone d'ingresso; ma poi, ecco che, dal soffitto, un fascio di luce scende piano, investendo placidamente la recente creazione; non è luce naturale, non viene dal alcun lampadario: è, e ve ne accorgete, la stessa luce che Yang emana, e che ha rischiarato tutta la stanza, bianca di una sacralità palese.
    Nel fascio danzano altre polveri, molto più rade questa volta, e sembrano cadere sul cuscino: ecco, allora, che qualcosa sta apparendo.

    Ma cos'è?

    E' un libro, IL libro.
    Lì, probabilmente, vi sono contenute informazioni importanti e antiche, profezie o poteri, ogni cosa, insomma, che possa condurre il Destino degli aviatori alla loro realizzazione.
    O, almeno, così sarebbe logico che fosse, date le premesse di Yang e Drusilia.

    L'oggetto è chiuso, bianco e ben rilegato; un tomo molto grande, antico ma perfettamente conservato; illuminato da quel fascio divino, sembra emanare spontaneamente luce a sua volta, e nell'aria si sentono voci che cantano in coro, come sacerdoti che accompagnino il silenzio della preghiera con suoni di gloria. E' un libro davvero misterioso e bello: nonostante qualcosa ci sia scritto, a mano, sulla copertina, è troppo brillante per poterla leggere.

    Sotto gli sguardi felici e sicuri del Gran Maestro e del primo Comandante Blu, null'altro sembra accadere, la magia è finita. Ora non resta che agli aviatori fare il prossimo passo...

    ... E, in effetti, il primo dei quattro che si muove verso il libro, provocherà una nuova, brillante, magia: l'oggetto si alza dal cuscino, galleggiando dritto nella sala illuminata e adorna di suoni d'angelica gloria. Ecco! La copertina si solleva e le pagine, mosse da un vento invisibile, scorrono rapide. Piano piano la luce cresce sempre di più, facendosi quasi accecante, fin quando d'un tratto tutto si ferma.

    La pagina è stata indicata.

    A poco a poco, ogni cosa torna visibile, e mentre Yang e Drusilia sorridono di nuovo, tutti gli aviatori possono leggere la grande scritta in cima alla pagina di sinistra: fra immagini e altre righe, vergate a mano con inchiostro azzurro, campeggia questa frase.

    "La Torta al cioccolato più buona del mondo."

    L'angolo del QM

    Specifiche: //

    Note:
    Il primo che, nel suo post, si avvicinerà al libro, darà avvio alla sua apertura; gli altri posteranno di conseguenza. Decidete fra voi chi sarà il primo ad avvicinarsi al libro, magari sfruttando il topic in bacheca :D
    Se volete, potete fare anche più post per ciascuno, se volete decidere in-game chi va per primo :D As you please :D

    Scadenza:
    16 gennaio compreso, per problemi scrivete :D

     
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    L'esaltazione dell'Alfiere gettava ombra sulla calma del Giullare facendone divorare il cuore dall'ansia. Quale piano stavano riprendendo e cosa ciò avrebbe comportato? Si trattava forse di una qualche arma letale che avrebbe messo in ginocchio qualsivoglia nemico? Era giunta l'ora per la Selvatica di uscire allo scoperto?

    Qualcosa iniziò a muoversi sotto il cappello e la fanciulla trovò la fonte di tanta agitazione tra delle squame. Così fu palese che Michelle aveva dovuto sentire il malessere della sua mamma ed essersi agitata a sua volta. Le dita della fanciulla si serrarono dolcemente sul corpo flessuoso della creatura e se l'accoccolò tra le braccia, il suo musetto all'incavo del collo come una bambina. L'accarezzò sorridendo e quel contatto la calmò.
    Ad interrompere i pensieri della circense fu l'uomo che disse di chiamarsi Yang. Il Giullare non aveva capito, sarebbe diventato il nuovo capo dei blu? E in quel caso cosa sarebbe accaduto al suo amato Khatep?

    Le iridi di tenebra lo scrutarono con curiosità, non capiva. L'uomo intanto continuò il suo discorso. Cianciava che in quel giorno ogni aviatore presente avrebbe capito il proprio destino e il motivo della sua venuta su Endlos. Ma in fondo Jester, questo, lo sapeva già. Era stato il padre delle Selvatiche a mandarla lì per trovare Kora, no? O forse c'era dell'altro? Una verità assoluta che la Strega della Luna ignorava.
    Altro ragionamento spazzato via dagli eventi.
    Il pavimento tremò sotto le scarpe a ricciolo della fanciulla mentre una specie di fumo andava a condensarsi nell'aria fino a creare, o almeno così le parve, una stalagmite di ghiaccio su cui v'era posto un cuscino. Su quest'ultimo il libro del Destino.
    A quella vista la Strega fremette. Una parte d lei avrebbe desiderato con tutta sé stessa aprire le pagine del manufatto, eppure qualcosa le diceva di non agire. Se avesse rivelato che qualcosa che gli altri non avrebbero dovuto sapere cosa sarebbe accaduto?

    Lo sguardo d'onice si spostò da Yang a Ted che teneva ancora Lilith, o forse era il contrario. Sembrava proprio che la basilisca non avesse la minima intenzione di lasciar andare lo zio, sorrise. Forse si stava facendo mille paranoie per nulla e anche se così non fosse stato sarebbe andato sicuramente tutto bene. E se Drusilia avesse perso la vita? Be'... poteva tenerla, no? Avrebbe tanto desiderato congelarla e metterla in un museo. Khaty avrebbe sicuramente apprezzato il gesto!



    -Muoviamoci o mi deprimo,// Allora... chi va per primo?-



    Il post di chi ancora non ha capito nulla XD
     
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    Sebastian Barth



    ~ { Post Attivo

    L'arrivo degli altri e il loro vociare non interruppe il sonno la meditazione di Sebatian. Non poté guardarsi intorno e vedere rispettivamente: un uomo dal fisico massiccio e l'occhio bendato; un giullare, o forse era meglio dire una giullare; e un uomo di colore accompagnato da un elefante enorme. Se Sebastian non fosse stato stroppo giovane per certe cose, ci avrebbe trovato un qualche genere di riferimento razzista in tutta quella situazione.

    Frattanto, come nelle migliori storie dell'orrore, la porta alle loro spalle si chiuse da sola. Pur ancora dormiente, il giovane cacciatore avvertì uno strano odore sollevarsi fino alle sue narici e sognò di trovarsi in una cucina piena zeppa di leccornie. Ciò nonostante, di colpo il salone si schiarì come attraversato da una luce magica, senza che nulla si muovesse. In un baleno, il marmo scintillò di nuova vita; i muri eran specchio dell'ambiente circostante, mentre la luce misteriosa continuava a capeggiare in quel salotto.

    Poi, poco dopo, risate.

    Quando una voce femminile, possente e autoritaria, prese a parlare a gran voce, Sebastian finalmente smise di meditare si svegliò e, lentamente ma con compostezza, si alzò dalla sua posizione e riprese la fidata spada. Una volta sicuro di averla allacciata saldamente tra l'obi (l'equivalente giapponese della fusciacca o della cintura) e il datejime (la piccola cintura a sciarpa parzialmente rigida indossata sotto la cintura obi per assicurarla).

    Sebastian Barth a rapporto!

    Esclamò stranamente felice Sebastian, ammirando le figure ora davanti a lui. A sinistra riconobbe Dama Drusilia, che fu contentissimo di rivedere; all'altro versante... non aveva la più pallida idea di chi fosse ma era comunque assai contento di vedere anche lui. Quindi, Sebastian esegui un rigoroso inchino. La chioma bionda si mosse assieme al busto, mentre il suo haori (un soprabito che giunge fino all'anca o alla coscia) d'oro si levò momentaneamente a mezz'aria, poiché leggero come una piuma. In netto contrasto con i suddetti colori caldi, il resto del kimono era di un nero tonale e a stento si riconosceva l'obi che, saldamente intorno alla vita, reggeva il tutto. A tracolla, la borsa porta oggetti conteneva ancora pochi ingredienti alchemici, a dispetto della sua infinita capienza; la Black March, la spada da cacciatore, stava saldamente legata sull'altro fianco; poiché né la Dama né l'altro suo prossimo erano creature bestiali, la katana del giovanotto era di legno e, al momento, assolutamente innocua. Poi tornò dritto, ascoltando ciò che la Dama e l'altro avessero da dire.

    L'altro era Yang... qualcosa. Vecchio Comandante Blu degli Aviatori, ora finalmente tornato a casa. Dama Drusilia era particolarmente contenta di averlo di nuovo tra i suoi uomini, dedusse Sebastian dal suo tono di voce. Dal canto sui, il giovane cacciatore fu contento di conoscere una persona così importante. Poi fu la volta di mister Yang, che si presentò a sua volta e iniziò a parlare di cose che il giovane aviatore, con tutto il cuore, francamente non riuscì a capire. Di lì a poco, il pavimento della sala tremò brevemente, facendo alzare un leggero pulviscolo: un vento strano, che prese ad accumularsi verso il centro, come neve e ghiaccio, finché non ne emerse una colonna di ghiaccio. Sopra di questa, un cuscino dall'aria morbidosa tutto azzurro, circondato da pizzo bianco.

    Uh è magia questa?

    Affascinato dagli effetti speciali, Sebastian restò incollato ad ammirare il fascio di luce che, apparendo dal soffitto, scese fino a investire la colonnina. Con arguzia, il giovane aviatore notò che tutto era stato orchestrato da messer Yang, in una grandiosa esposizione di magia e capacità. Ma proprio in quel momento, una polverina discese, come zucchero filato, verso il cuscino. Ne apparve un libro. Sebastian riconobbe subito quel genere di testo: ne aveva visti tanti; il nonno stesso ne aveva un intera raccolta, ma non li aveva mai aperti. Alcuni, poi, erano in lingue perdute e, salvo le figure, Sebastian non ne conosceva i contenuti. Così, un po' per istinto, un po' per curiosità, si mosse verso il libro. D'altronde, gli altri erano rimasti fermi come belle statuine!

    Tuttavia, come si fece verso il libro, una nuova magia si animò: il testo prese a sollevarsi, galleggiò brevemente, quindi si aprì correndo le pagine rapidamente. Infine si ferma, la luce aumenta e indica che quella pagina aveva qualcosa che le altre non avevano. Sebastian si avvicinò lentamente e riuscì a leggere:

    La tort....

    Si fermò.
    Aveva letto bene?
    Sì. Diceva proprio la Torta.
    E poi?

    La Torta al cioccolato...

    Deglutì. Forse stava sognando.
    Continuò.

    ...PIU' BUONA DEL MONDO!!!!!!!

    Eh si, doveva essere proprio il suo destino. Poteva essere mai altrimenti?

    VARIE

    Mana totale: 100%
    Mana consumato in questo turno: 0%

    Stato Fisico: ottimale
    Stato Emotivo: SUPER UBER MEGA ULTRA AFFAMATO

    Equip:

    Porta-Oggetti Borsa porta oggetti + Passiva di Tasca Dimensionale.

    Black Marsh katana (74cm) + Passiva di Cambio-Forma (da legno a metallo).

    Runa dei Cacciatori Runa + Passiva di Informazioni Quest Aggiuntive.

    Passive:

    Insight: Mossa Prioritaria

    Attive utilizzate:

    Attive in corso dal turno precedente:


    PS:

    :Q_____

     
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  10. _MajinZ_
     
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    Le palpebre del Cacciatore si aprirono e si richiusero almeno un paio di volte, forse tre. Non ne era molto sicuro, ma si sentiva leggermente preso per il culo. Però ecco, vedere Drusilia fare un discorso così pomposo lo rincuorò un poco e non poteva negare che in quel momento lei avesse un certo fascino... se gli avesse parlato con quel tono così autoritario, Rhaziel avrebbe fatto qualsiasi cosa gli avesse richiesto. Dell'altro tizio invece non gli importava poi molto, non lo cagava proprio: un comandante che si prendeva una vacanza e poi tornava così di punto in bianco non poteva pensare di avere già il suo rispetto. Se lo voleva, beh, doveva guadagnarselo proprio come aveva fatto l'Alfiere. Anche se in questo caso bisognava per forza ammettere che lui aveva una cosa in meno, anzi, ad essere sinceri aveva due cose in meno.
    Ad ogni modo la stanza si era fatta d'improvviso più affollata, oltre al bimbetto erano arrivati quell'armadio di Ted Carter, oltre ad una giullare che forse aveva già visto: erano entrambi suoi colleghi aviatori, la ragazza aveva solo un altro colore. Comunque dopo dei discorsi di quel tipo Rhaziel si aspettava un annuncio importante, una missione di vitale importanza per il presidio, un pericolo mortale da contrastare... qualcosa che valesse appunto un codice rosso. Ma per avere la risposta doveva aspettare ancora un po'.

    Potreste venire al dunque?

    Domandò il Verde senza troppa convinzione, anche perché dovette abbassare immediatamente il tono di voce a causa di ciò che stava accadendo. In un turbinio di effetti speciali che neanche in un film di Michael Bay, dal pavimento si sollevò una specie di colonna che venne avvolta da una luce intensa e la sopra, posizionato su un comodo cuscino azzurro, apparve un libro rilegato di bianco che, come mosso da una forza misteriosa, iniziò a voltare le pagine fino a fermarsi in una in particolare. Come era ovvio che fosse il bimbo fu il primo ad avvicinarsi e una volta arrivato a portata di occhio, lesse una frase che lasciò di stucco il guercio. La torta al cioccolato più buona del mondo. La torta. Al cioccolato.
    Ora, Rhaziel era sempre un tipo calmo e riflessivo, uno che sapeva sempre mantenere il controllo... ma in quel momento dovette proprio dar fondo a tutto il suo sangue freddo per evitare una crisi isterico. Il suo occhio divenne una fessura e la mano, istintivamente, era andata a posarsi sul calcio del revolver. Però non era il caso. Non ancora.

    Mi state dicendo...

    La palpebra del mercenario iniziò a tremare.

    Che ho quasi investito quattro passanti, un carro della frutta e verdura, il tizio dei giornali e il mio barbiere Giangennaro... per una torta?

    Ora sulla tempia del Cacciatore pulsava anche una vena. Ed era grossissima. Sospirò, mentre il palmo della mano andava a premere sulla fronte. Stava davvero per esplodere, ormai ci voleva davvero poco.

    Vi odio.

    Concluse infine, calmandosi con un ultimo e lunghissimo sospiro. Non aveva proprio altre parole, poteva aggiungere che per quel codice rosso aveva anche rischiato l'infarto, ma non lo fece. Ormai aveva perso ogni forza combattiva.



    CITAZIONE
    Rhaziel

    Stato fisico: Ok.
    Stato mentale: ...err.
    Mana: 100%

    Passive: Eterna giovinezza, visione termica
    Equipaggiamento:
    Revolver AMB_
    Definirlo un revolver è abbastanza riduttivo, visto che di quel tipo di pistola ne ricorda soltanto la forma. Lungo quando un avambraccio (mano compresa) o forse più, questa particolare pistolona monta non una ma ben tre canne e il caricatore a tamburo è forse la cosa che più fa assomigliare l'arma a un revolver, anche se la maniglia sottostante sembra presa proprio da un fucile a ripetizione. I proiettili che spara però non entrarebbero mai in un giocattolino come quello e, cosa più importante, quest'arma ne spara ben tre alla volta ed è un ottimo deterrente in certe situazioni. Purtroppo però montando sei cartucce e sparandone tre alla volta, ecco, non è un'arma veloce... ma spesso basta solo la prima scarica. La sigla si riferisce al fatto che quando Rhaziel tira fuori la sua pistola in genere è fuori di se e "adesso muori bastardo" è la cosa più gentile che esce dalla sua bocca.

    Il Fottuto Blaster_
    Il tipo a cui apparteneva questa particolare arma non aveva una buona mira, ecco il motivo per cui ora appartiene al Cacciatore. Dopo averlo ammazzato con l'arma descritta in precedenza, l'uomo si rende conto che gli averi del tizio non sono molti e l'unica cosa di valore è quell'arma, e ai morti non servono robe del genere. Molto simile ad un fucile, di cui ne riprende il calcio e la meccanica, la particolarità di quest'arma è la canna tozza e molto più massiccia rispetto ad un normale fucile, e la bocca di fuoco particolarmente ampia lo rendono più simile ad un cannone. Monta anche un mirino sopra, ma non serve a niente. Spara delle sfere di plasma che esplodono al contatto, robe che ti fanno dire "wooow".

    Rebecca_
    A dire il vero non si ricorda perchè ha dato un nome femminile a quel fucile, però da quando ha memoria Rhaziel ha sempre chiamato così la sua arma preferita. Si tratta di un normale fucile da cecchino, un po' moderno forse, ma il suo scopo è sempre il solito: colpire senza essere visti. E per farlo si avvale di un semplice mirino ottico, niente di troppo complicato o strafigo, ma che serve comunque al suo scopo. E lo fa molto bene.

    La Spada_
    Posizionata accanto all'arma menzionata in precedenza, si tratta di un normale spadone a due mani senza troppi fronzoli. L'elsa è semplice e lineare, così come la guardia sulla quale è incisa una croce dorata. In fin dei conti è una normale arma, però risulta molto utile durante il combattimento ravvicinato, soprattutto quando essa entra in risonanza con lo strano arnese luminoso racchiuso nel petto del Cacciatore.

    Lo Scudo_
    Il nome potrebbe trarre in inganno, però non si tratta di un vero e proprio scudo, almeno in apparenza. Infatti si tratta di un semplice guanto d'arme in acciaio che avvolge completamente l'avambraccio e la mano, e si collega allo spallaccio che difende la spalla e parte del resto del braccio. Questa protezione è molto utile per i viaggi, visto il suo scarso ingombro, ma non è molto utile per proteggersi, ma è qui che entrano in gioco le particolarità dell'oggetto. Esso infatti è in grado di attingere direttamente dalla Batteria, oppure entrare in risonanza con i simboli alchemici tracciati sul braccio destro, i quali riescono a farla mutare di aspetto. Se ve lo state chiedendo... no, quel braccio non è suo.

    Chastiefol
    All'apparenza si presenta come una normalissima lancia, lunga circa due metri nella sua totalità... ma le simiitudini con una normale lancia si concludono qui. Si tratta infatti di un'arma speciale, in cui ogni sua componente è stata trattata per funzionare alla perfezione, unendo le conoscenze alchemiche e tecnologiche del suo inventore. La ricerca di ogni speciale lega che la compone, di ogni minerale e lo studio dei cerchi alchemici è stato molto lungo e complesso, tanto da richiedere diversi anni solo per dar vita al progetto... e altrettanti per creare l'arma vera e propria. Il risultato però è davvero convincente e Rhaziel ne va davvero orgoglioso.
    Il materiale di cui è composta è molto simile all'acciaio, ma la sua leggerezza rende anche un'arma ingombrante e lenta come una lancia, agile e precisa in tutte le sue combinazioni d'attacco. Grazie all'alchimia poi, Chastiefol è in grado di mutare la sue dimensioni, passando da una lunga arma per tenere a distanza i nemici, a una corta daga per affrontare uno scontro più ravvicinato. Inoltre la punta della lama è costituita da un metallo speciale trattato alchemicamente, il quale grazie all'aggiunta di un particolare minerale che reagisce agli urti, è in grado di generare esplosioni al tocco con qualsiasi superficie, variando la potenza a seconda dell'energia impressa nel colpo.
    [Lancia + Daga + Passiva di Leggerezza + Tecnica Mutaforma + Tecnica Variabile]


    Tecniche utilizzate: \\
     
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    Con curiosità Jester si avvicinò di soppiatto al libro che si era magicamente aperto non appena il ragazzino biondo gli s'era avvicinato.
    Le iridi della Strega corsero sul titolo della pagina una e più volte prima di accorgersi di non aver letto male.

    "La torta al cioccolato più buona del Mondo"

    Passarono un paio di secondi prima che Jester scoppiasse a ridere e Rhaziel sfasasse a quella colossale bufala. Diecimila paranoie per una cosa simile. Cioè la giovane amava i dolci ma questo le pareva ridicolo. Almeno che... almeno che non si trattasse di un messaggio in codice! Sì doveva essere così, non c'erano altre spiegazioni! O forse una c'era. Possibile che Drusilia stesse perdendo il senno?
    Be' comunque la cosa non le sarebbe dispiaciuta. Sarebbero potuti accadere risvolti interessanti. Per esempio la Strega sperò che finalmente l'Alfiere avrebbe accettato di giocare a campana con lei.
    A quel pensiero il volto di Jester s'illuminò.

    -Abbiamo gli ingredienti? // Voglio metterla sott'i denti!-
    Chiese alzando la mano con fare concitato mentre con l'altra teneva la coda si Mi-chan che era già attorno al suo collo.



    Energia:110%
    Stato mentale: Una pasqua
    Ps: State sfondando una porta già aperta
     
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    Ted Carter



    tedaviatori_zpsb760d5ce





    Tutto attorno a lui era calmo.
    Perfino la stessa Dama del Vento, che aveva diramato le missive con l’urgenza a livello rosso, sembrava avere l’intera situazione sotto controllo.
    Il serpente di Jester continuava a muoversi lungo il suo braccio, provocando un brivido alla schiena di Ted che non riusciva a sopportare la sensazione di squame sulla pelle.
    Soltanto un’importante annuncio riuscì ad attirare la sua attenzione e quella di Agrodon. Infatti in un primo momento Drusilia lo introdusse e lui si presentò.

    ”Quel tizio, l’ho già visto Ted.”

    Il pensiero passò silenziosamente nel canale telepatico fra i due, tanto che perfino Ted pensò fosse stata la sua coscienza.

    ”Uhm … interessante. Questo tizio sembra essere quello che deteneva il posto prima di Khatep. Deve essere alquanto forte allora.”

    Questo suo pensiero venne, in parte, confermato dalla magica apparizione di una colonna, che in maniera sfarzosa, uscì dal terreno.
    Nello stesso modo un libro fece la sua apparizione.
    La cosa lasciò tutti basiti, fino a quando il bambino non si fece avanti leggendo ciò che avevano da offrire le pagine.
    Fu allora che tutta la cosa degenerò nel ridicolo. Carter alzò un sopracciglio sorpreso e provò a guardare gli altri, per provare ad adattarsi alla situazione.

    ”Una torta al cioccolato? Capisco … un compito delicato quindi!”

    Un probabile Ted cuoco sarebbe uscito allo scoperto?


    Ted Carter
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Cioccolato bianco o fondente?
    Mana: 110 %

    Passive:

    The Energy:
    -(+10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima)

    The Champion:
    -(+50% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia)

    The Training:
    -(Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa)

    Agrodon Mustang
    Stato fisico: Ottimo
    Stato Mentale: Meravigliato

     
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    La tort....

    Il primo ad avvicinarsi fu -per ovvie ragioni- il piccolo e dolce Sebastian. Considerando la giovane età e la curiosità tipica dei fanciulli, non si spaventò del brusco cambiamento scenico e, sotto gli occhi amorevoli di Drusilia, prese a leggere con coraggio.

    La Torta al cioccolato ..PIU' BUONA DEL MONDO!!!!!!!
    ”Una torta al cioccolato? Capisco … un compito delicato quindi!”
    -Abbiamo gli ingredienti? // Voglio metterla sott'i denti!-


    Esisteva una ragione per cui, fino alla loro affermazione politica in seguito all'ascesa del loro Gran Maestro, gli Aviatori non godevano di particolare autorevolezza. In parte perché obbiettivamente troppo variegati per essere "inquadrati" in qualche ordine militare, in parte perché si prestavano alle missioni più disparate -dall'abbattimento di Draghi Divoramondo alla... creazione di torte(?)-, a molti -in effetti- davano l'idea di un enorme ammasso di casi umani.
    Sta di fatto che, se i giudici tanto stimati trascorrevano ancora una vita per lo più serena o dignitosa, probabilmente avrebbero dovuto ringraziare proprio loro, per una ragione o un'altra. Quel gruppo di disagiati pieni fino a scoppiare di difetti e stramberie ma che, in modo del tutto personale, facevano del loro meglio per rendere la loro casa un posto migliore.

    Mi state dicendo... Che ho quasi investito quattro passanti, un carro della frutta e verdura, il tizio dei giornali e il mio barbiere Giangennaro... per una torta?

    Perfino quel Rhaziel indignato e furente, l'unico a non essersi entusiasmato, rientrava inconsapevolmente in quell'allegra e stramba comitiva. Semplicemente, doveva ancora imparare a volare... e si ostinava a voler guardare gli altri da terra.

    Vi odio.

    Ma Drusilia era il Vento e gli aveva già donato le ali; abbandonando la sua posizione con la volontà di raggiungerlo, lo avrebbe quindi avvolto nel suo flessuoso abbraccio. Rincuorandolo con i baci e stringendolo con amore, gli avrebbe forse ridato la spinta per combattere, sostenendo le sue ali e guidandolo con correnti amiche.

    -Non sottovalutare mai l'enorme potere della dolcezza, del calore e della bontà- gli avrebbe detto tutta sorridente -Intere guerre potrebbero essere placate fermandosi a mangiare una buona torta assieme, magari al caldo mentre fuori imperversa la tormenta. E poi la cioccolata fa bene: rende felici, aiuta la salute e... c'è una ragione per cui la torta di Yang è così buona!

    Con sguardo furbetto si limitò ad allontanarsi da lui, non prima di avergli rivolto un occhiolino.

    -Fidati di me ♥

    Un pò di coccole a Rhaziel e palla ad Amarth XD
     
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  14. Ciò che Deve Essere
     
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    Un Aviatore deve essere SEMPRE pronto alla missione, qualunque essa sia: le apparenze, infatti, spesse volte sono ingannevoli, e pure una torta può rivelarsi fatale, se mal gestita! Per fortuna Drusilia, scendendo le scale, rincuora il soldato scontento e pare far luce su alcune questioni che, forse per distrazione o per ingenuità, nessuno di loro aveva espresso: come mai la missione aveva a che fare con una ricetta? E cosa aveva di speciale quella torta? Yang, sorridendo nella luce che si spargeva da lui e faceva tutto più bello, prese parola e cominciò a spiegare:

    -Dru mi fa sempre tanti complimenti, che cara ragazza!-
    Guarda l'amica pieno d'amore, e poi continua
    -Ma la missione è molto seria!-

    Il viso si fa fintamente severo, come se quell'espressione proprio non gli appartenesse, e sta per muovere le mani e parlare, quando un pensiero lo assale, gelandolo. Ad occhi sgranati accenna una piccola scossa col bastone, e subito dall'aria del salone prende forma un'aquila ghiacciata, come se madre natura si fosse fusa ad un cristallo; eccola appollaiarsi culla sfera del bastone di Yang, il aule sembra ora davvero preoccupato:

    -Cerca i poveretti quasi travolti dal nostro Aviatore e riferiscimi come stanno!-

    Con un cenno d'assenso, la creazione gelata spicca il volo e passa attraverso le tende e le finestre chiuse, proprio come fosse un fantasma; tornato più disteso, l'Ex-Comandante Blu si premura di informare gli Aviatori:

    -Spero non si siano fatti male!-
    Dice leggiadro
    -Nel caso li curerò più che volentieri!-

    E sta tutto beato a guardare prima gli aviatori, poi Drusilia e la stanza; sorrideva e pensava, come se contemplasse notizie invisibili, e per qualche istante sembra essersi dimenticato di cosa stesse facendo in quella sala; è un leggero colpo di tosse dell'amica a riportarlo alla realtà, tanto da prenderlo quasi di soprassalto e un poco si scuote, accennando una risata imbarazzata ma tanto carina.
    Batte la mani tutto felice, sembrando di star applaudendo qualche spettacolo, e svela altre parti della missione:

    -Potete venire, ora!-

    Le porte delle stanze superiori si aprono di colpo, e due figure, saltando la balaustra in agilità, atterrano al piano di sotto, stando accanto e di fronte agli aviatori, dando perciò le spalle a Yang e Drusilia, tornata all'ultimo gradino della scalinata.

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    Akura-ou_zpsuniut4kx
    -Alla vostra sinistra, Junichi!-

    Col palmo si rivolge ad un ragazzo dallo sguardo allegro e pacifico, chiari i capelli di un tenue colore grigio mescolato a verde e azzurro, gli occhi verdi dalla pupilla serpentina; Yang sposta il palmo a indicare l'altro ragazzo, dai lunghi capelli rossi e uno sguardo contrariato, come se non volesse aver nulla a che fare con tutta quella sceneggiata; ha un cappotto di pelle, due piccole corna, un trucco nero sugli occhi gialli da felino e un cerchietto su una delle lunghe orecchie puntute.

    -Yuu-Tatsuo, alla vostra destra!-

    In mano, ciascuno di quelli tiene una pergamena bianca, avvolta da un nastro azzurro e fermata da ceralacca di uguale colore: il mistero si infittisce. Ancora, l'Ex-Comandante Blu torna a parlare, svelando i particolari:

    -Ognuna di queste pergamene contiene il nome di un ingrediente, e uno soltanto, diverso l'uno dall'altro. Quando lo avrete recuperato, la pergamena si aggiornerà, mostrandovi il prossimo!-
    E' davvero tanto felice di questo metodo!
    -La squadra che tornerà qui con più ingredienti, avrà completato con successo la prima parte di questa missione!-
    Una mano sul mento, e uno sguardo a Drusilia, che annuisce sorridente e orgogliosa
    -Vi dividerete in due coppie, e ognuna avrà una pergamena e il relativo supervisore.-
    Con lo sguardo va a Junichi e Yuu-Tatsuo, in piedi di fronte agli Aviatori
    -Dovrete portare solo ingredienti freschi e della miglior qualità! Non saranno mai in comune con l'altra squadra, e non vi è permesso interferire col lavoro degli altri o sabotarlo, pena la squalifica e...-

    Si fa un po' titubante e timido, come a non voler dire il resto; Drusilia interviene e, puntando il dito dritto oltre lei, con una mano sul fianco esclama a gran voce, facendo tremare l'aria:

    -Una punizione SEVERISSIMA!!!!

    -...si.-
    Riprende Yang, insieme grato e imbarazzato
    -E poi le torte portano solo gioia e felicità, quindi perché rovinare un così bel momento allegro?-
    Annuendo con l'amica, conclude
    -E' tutto chiaro? Chiedete pure, nel caso, ma scegliete come dividervi!-

    Un altro passo verso la realizzazione de "La torta al cioccolato più buona del mondo".

    L'angolo del QM

    Specifiche: I supervisori saranno assegnati dai QM alle squadre, non potete sceglierli
    Note: Potete fare più di un post a testa, se volete discutere in-game su come dividervi :)
    Scadenza: 21 Gennaio compreso :D Bachecate per problemi :)

     
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    Aaaaaaaaw <3

    Il Giullare batté le mani emozionata alla proposta di Drusilia. Le sembrava un bel gioco dividersi in squadre e cercare gli ingredienti della torta. D'altro canto doveva ammettere che ciò le faceva anche sorgere delle domande. Se l'Alfiere fosse stata davvero così impegnata per adempiere al loro accordo perché sprecare tempo in cose simili. Certo, a Jester piacevano le torte, ma poteva spendere il suo tempo in modo più producente. Il volto della mezza Selvatica si rabbuiò un attimo poi un sorriso tornò a illuminarlo. Sapeva cosa fare! Ma prima...

    -Un attimo d'attenzione // Propongo un metodo per l'unione
    Un colore per ogni coppia // Direi che gusta ma non stroppia!-


    Cinguettando ciò il Guitto tirò fuori dalla tasca della gonnellina quattro foulard rossi e blu. Dopodiché si tolse il cappello e posizionò i fazzoletti di stoffa colorata sul fondo. A quel punto guardò i presenti con aria dubbiosa. Non aveva capito se i due nuovi arrivati dovessero far parte delle squadre o meno. Va be' lei avrebbe fatto la vaga al riguardo evitando figure inopportune non prendendoli in considerazione.
    Chiuse i bordi del buffo copricapo e iniziò a scuoterlo riempiendo l'aria di suoni argentini.
    Nel farlo si perse nel fissare il tipo con i capelli rossi, cerco di non ridergli in faccia. Assomigliava alla versione giovane di Bid'Daum ma più cornuta.
    Sospirò, non doveva fare brutte figure!

    -Chi vuole avere l'onore? // Non vorrete aspettar ore?! -

    Scherzò porgendo il cappello e aprendolo il quanto bastava per permettere ai partecipanti di pescare. Dopo un attimo di esitazione aggiunse un "avviso" circa la serpe d'orata che le stava al collo come un ornamento.

    -E tranquilli lei non morde // Siamo noi due le ingorde. -

    Concluse indicando sé stessa e Lilith ancora avvinghiata sul braccio di Ted.



    Edited by Jester - 17/1/2017, 20:09
     
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